SENZA ETA N. 40

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Editore: Pixel - Aut. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona - . n. 40 Luglio-Agosto 2010 Euro 2,00 RUBRICA Cosa fare se un figlio “ci sta marciando”? Le novità alla Fiera di Bologna Tutti possono andare in vacanza Il turismo sociale nelle Marche VETERINARIA Garanzia di qualità per chi ama gli animali SE 40 8-07-2010 15:48 Pagina 1

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Senzaetà la rivista della famiglia n. 40

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Editore: Pixel - Aut. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb. postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCB Ancona -.

n. 40Luglio-Agosto 2010 Euro 2,00

RUBRICACosa fare se un figlio “ci sta marciando”?

Le novità alla Fiera di Bologna

Tutti possonoandare in vacanza

Il turismo socialenelle Marche

VETERINARIAGaranzia di qualità per chiama gli animali

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Strana società... la nostra!

Strana società la nostra, da un lato non ama i gio-vani e non li aiuta certo a cercare lavoro e a rea-lizzare i loro sogni, dall’altro non dimostra di

amare nemmeno tanto le persone anziane. Perché, seè pur vero che rispetto a mezzo secolo fa la loro condi-zione economica, sanitaria e sociale sia enormementemigliorata, se andiamo a vedere alcuni aspetti partico-lari si fa presto a vedere che non è affatto così.Se esistesse, come in qualsiasi paese civile, una com-missione che abbia il potere di redigere una valutazio-ne dello stato degli ospizi e delle casa per gli anzianinel nostro paese, il quadro che ne emergerebbe sareb-be a dir poco tragico. Persone abbandonate, uomini edonne legati al letto perché non più autonomi, ciboinsufficiente e di scarsa qualità, farmaci scaduti. Natu-ralmente non parlo degli ospizi di lusso, quelli per ivecchi ricchi: ve ne sono un certo numero e spillanogran parte delle loro pensioni, ma almeno offronoun’assistenza decente. Ciò di cui sto parlando riguar-da la “magna pars” del fenomeno. Ovvero ciò che siprospetta ad un uomo o una donna che le famiglied’origine non vogliono più in casa e che non dispongo-no di pensioni milionarie. Naturalmente non vi sono le commissioni di cui hoaccennato all’inizio e lo stato dell’arte dell’assistenzaagli anziani è lasciato alle regioni, alcune delle qualiprovvedono, altre assolutamente no.E in un periodo di feroci tagli alle spese sociali (maperché non si tagliano mai i budget del ministero delladifesa? Strana coalizione trasversale quella del nostroparlamento: tutti d’accordo nel non tagliare le spese diguerra!) le future prospettive diventeranno ancora piùmiserabili. Questo oltretutto è un campo nel quale ilprivato, quando interviene, lo fa in modo assoluta-mente speculativo, come ci dicono alcune cronachelocali a proposito di denunce e conseguenti interventidella magistratura.Forse occorrerebbe ritrovare un po’ di entusiasmo traamministratori e operatori del settori, lo spirito che haportato alla chiusura dei manicomi e delle scuole perbambini handicappati.

EDITORE PIXEL REDAZIONE via Valenti, 1 - 60131 Ancona - Tel. 071.2901110 -www.senzaeta.it - [email protected]: Gabriele Costantini. Capo Redattore: Riccardo Milani. Hannocollaborato: Lorenzo Ricci, Mauro Ragaini, Luigi Sfredda, Daniele Gat-tucci, Lino Rignanese, Julian Burnett, Giulia Zenni, Marco Traini,Gabriele Ferretti, Laura Berrettini, Valentina Pierucci.Comitato scientifico SENZAETA’: Direttore prof. Paolo Crepet, prof.Paolo Busilacchi, direttore Scuola Ecografia, radiologo, prof.ssa MarieliRuini, antropologa, Università La Sapienza, avv. Giovanni Conti, legale,dott.ssa Maria Lucchetti, Inrca, dott.ssa cav. Paola Michelacci, Turismosociale.Stampa ROTOPRESS LoretoAut. Trib. Ancona n. 12 del 27/06/2003 • POSTE ITALIANE SPA Sped.in abb.postale D.L. 353/2003 Conv. in L: 27/02/2004 n. 46 Art. 1, Comma 1, DCBAncona. Chiuso in redazione 2 luglio 2010

RICERCACervello, nel 2030 la prima copia su computer 4

MINISTERO DELLA SALUTEL’Ictus aumenta: prevenzione e comunicazione 5

RUBRICA DI PAOLO CREPETCosa fare se un figlio ‘ ci sta marciando’? 6

FIERA EXPOSANITA’Expo di Bologna. Sanità fa rima con... novità 8-9

FOCUS - TURISMO PER TUTTIAttrattività è anche un turismo accessibile 10-11I Turismi... della Quality Valley 12-13In cammino verso il Santuario: il turismo dell’Unitalsi 16Centri estivi che passione! 17

VETERINARIACamerino, qualità per chi ama gli animali 18-19

REGIONE MARCHEMedicina Molecolare... confronto e futuro 20JADE, il progetto a sostegno della longevità attiva 21

INRCAContro gli abusi... il telefono è d’argento 22Come invecchiare bene per vivere meglio 23Una buona comunicazione contro i problemi alla prostata 25

ASURAsur, nominati i 13 direttori sanitari e ospedalieri 26L’Asur 7 dice: “game over” al gioco d’azzardo 29

PROGETTISaniDOC un biennio di successi 30-31

COMUNI A CONFRONTONumana guarda al futuro 34

ALIMENTAZIONESano come un pesce... azzurro 36

ECONOMIA E SOCIETA’BPA, sponsor dei valori sul territorio 37

CASE DI CURAL’animazine alla Grimani Buttari, un approccio umano 39

COOPERAZIONE SOCIALECooss inaugura il Centro Residenziale ‘S.Francesco’ 41

LAVOROL’INPS guarda avanti 45

di Paolo Crepet

EDITORIALEsommario

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Potrà essere pronta nel 2030 laprima riproduzione su com-puter dell'attività del cervello

umano. La ricerca è già partita. “Sepotremo simulare l'attività del cer-vello potremo simulare anche quelloche accade quando si ammala”, hadetto il responsabile del progetto,Idan Segev, dell'Università Ebraicadi Gerusalemme, nel convegno sullenuove frontiere della ricerca sul cer-vello “The Brain Revolution” in pre-senza del Nobel Rita Levi Montalci-

ni. L'incontro, che riunisce espertiinternazionali di neuroscienze, èorganizzato con il supporto dellaCamera di Commercio di Roma ediffuso via internet con la possibilitàdi porre domande agli esperti onli-ne. In rapporto fra cervello e com-puter è stato uno dei temi di puntadel convegno e il progetto che puntaa utilizzare uno dei più potentisupercomputer del mondo perriprodurre il funzionamento del cer-vello umano è tra le ultime frontiere.Il progetto, coordinato da Segev, èinternazionale e si chiama BlueBrain. “Il primo passo - ha spiegato- è stato organizzare la cortecciacerebrale in colonne: piccoli fram-menti che comprendono 10.000 cel-lule collegate fra loro da miliardi diconnessioni chiamate sinapsi. Sinasconde in queste connessioni ilsegreto della creatività e della capa-cità di adattarsi. Adesso stiamo cer-cando di riprodurre sul computerqueste colonne corticali”, un'opera-zione per la quale i ricercatori utiliz-zano il supercomputer Blue Genedelal Ibm, lo stesso con cui è stataottenuta la mappa del Dna umano.“La colonna corticale - ha aggiuntoSegev - può essere considerata unasorta di codice universale del cervel-

lo”. Si comincia con il replicare sin-goli frammenti di corteccia fino asimulare il comportamento di100.000 cellule collegate tra loro da10 miliardi di sinapsi e 4 chilometridi fibre. In tre anni contiamo di otte-

nere il primo modello completo delcervello di topo, dopodiché si passe-rà a cervelli sempre più complessi,come quello del gatto, della scimmiae, nel 2030, dell'uomo.

RICERCA | SALUTE

A CURA DI RICCARDO MILANI

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Uniformare e fissare, nel tempo e nella memoria, i cri-teri di appropriatezza del nostro Sistema salute. Èl’obiettivo dei Quaderni del Ministero della Salute,

la nuova pubblicazione bimestrale edita dal dicastero e for-temente voluta dal Ministro Ferruccio Fazio, rivolta a Isti-tuzioni e Specialisti, per promuovere un processo di armo-nizzazione nella definizione degli indirizzi guida che nasco-no, si sviluppano e procedono nelle diverse articolazioni delMinistero. I temi trattati, numero per numero, con tagliomonografico, affronteranno i campi e le competenze piùimportanti, ove sia da ricercare e conseguire la definizionedi standard comuni di lavoro. Il primo volume della colla-na, presentato ieri presso il Ministero della Salute, dedica-to ai Centri Cardiovascolari, si intitola “Criteri di appro-priatezza clinica, tecnologica e strutturale nell’assistenzaalle malattie del sistema cardiovascolare”.

Nascono i Quaderni del Ministero per promuoverel’armonizzazione dei criteri di appropriatezza

Gestione dei rifiutiospedalieri, trafficoveicolare legato agli

spostamenti di pazienti estaff ospedaliero, consumienergetici: anche gli ospeda-li, pur provvedendo allanostra salute, inquinano.“Ma il futuro è dell’ospedaleverde, un luogo di cura deltutto innovativo, in cui ognistruttura è pensata per pro-durre un risparmio energeti-co, in cui la gestione dei rifiu-ti ospedalieri sia tale daridurli al minimo e in cui l’ef-ficienza dello staff ospedalie-ro, medico e paramedico,permetta di ottimizzare almassimo i servizi offerti. Iltutto potrebbe permettere diridurre l’impronta ecologica(cioè l’impatto sull’ambiente)di un ospedale di circa 45%”.È quanto riferito dall’archi-tetto americano Roger Hay,Principal della Ratcliff diEmeryville, in California.

Per gli ospedali il futuro è verde

“Secondo i dati della University of Washin-gton, pubblicati dalla rivista scientifica Lan-cet, l’Italia è il Paese al mondo in cui il parto

è più sicuro. Non soltanto in Italia la mortalitàmaterna è inferiore rispetto a quella dell’effi-cientissima Svezia, ma è la metà di quella dellaGran Bretagna, quasi un terzo di quella france-se e un quarto di quella degli Stati Uniti. Questodato è dovuto a un sistema sanitario regionaleche garantisce il diritto d’accesso e si fa caricodell’intero percorso della gravidanza; ma è

anche dovuto a una cultura diffusa rispettosadella vita e attenta alla tutela della maternità. Sivuole mantenere questa peculiarità e l’Italia sideve proporre come leader per i programmimondiali contro la mortalità materno-infantile,che nei Paesi del Terzo mondo non è mai sensi-bilmente diminuita. Questo deve far riflettereanche sull’uso politico della pillola abortivaRu486: il nostro è l’unico Paese in cui le inter-ruzioni volontarie di gravidanza sono in costan-te diminuzione da anni.

Parto sicuro: l’Italia è il primo paese al mondo

Cervello, nel 2030 la prima copiasu computer

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Nel nostro paese è laterza causa di morte,dopo le malattie cardio-

vascolari e le neoplasie. Ilrischio di ictus aumenta conl'età: in pratica raddoppia ogni10 anni a partire dai 45 anni,raggiungendo il valore massi-mo negli ultra-80enni. Il 75%degli ictus, quindi, colpisce isoggetti di oltre 65 anni. IlMinistro della Salute Prof Fer-ruccio Fazio ha sottolineato:“Nei Paesi industrializzati l'ic-tus rappresenta, per le suedimensioni epidemiologiche eper il suo impatto socio-econo-mico, una delle più importantiproblematiche sanitarie, costi-tuendo la prima causa di invali-dità permanente e la secondacausa di demenza. Il progressi-vo invecchiamento della popo-lazione e la considerazione chel'incidenza dell'ictus è stretta-mente collegata all'età, fannoritenere che in Italia l'incidenzadi eventi ictali aumenterà neiprossimi anni: le proiezionifino al 2016 fanno ritenere chetale aumento sarà circa del22.2%. Da anni abbiamo postoparticolare attenzione alla pre-

venzione e alla ricerca di inter-venti efficaci per migliorare laprognosi dei pazienti colpiti daquesta patologia. Accanto allariduzione dei fattori di rischioper questa malattia quali l'iper-colesterolemia, l'ipertensione eil fumo, occorre rendere piùefficace l'intervento nella faseacuta per ridurre sia la mortali-tà che le conseguenze invali-danti”.La gestione ottimale del pazien-te con ictus cerebrale non puòprescindere dal considerarequindi aspetti conoscitivi, orga-nizzativi e gestionali che idiversi tipi di intervento richie-

dono. E’ fondamentale quindiche a livello regionale venganotracciati adeguati percorsi assi-stenziali che identifichino lefasi e gli aspetti essenziali delpercorso e definiti modelliorganizzativi a rete confacentialle varie realtà. “Per garantirel'approccio alle problematichedell'ictus, al fine di pervenire aduna presa in carico complessivadel paziente - continua Fazio -si individua un percorso cheprevede le diverse fasi: pre-ospedaliera, ospedaliera

(distinta in intervento diagno-stico-terapeutico e assistenzariabilitativa), post-ospedalie-ra”. La letteratura scientificafornisce solide prove di effica-cia a sostegno dell’utilità dimettere in atto, per il pazientecon ictus, modalità di assisten-za altamente specializzate(stroke unit) e della tempestivi-tà dei trattamenti farmacologicie riabilitativi . I benefici inte-ressano tutti i pazienti senzadifferenze di sesso, età, tipo egravità del deficit.

L’Ictus aumenta: prevenzione ericerca

MINISTERO DELLA SALUTE | PROGETTI

L’incidenza dell'ictus

è collegata all'età. E’ fondamentale

che a livello regionale venganotracciati adeguati

percorsi assistenziali

L'introduzione del certifi-cato medico elettronico,auspicata dal Ministro

della Salute Ferruccio Fazio, perla fine del 2010 porterà a unrisparmio di 5 miliardi di eurosulla spesa farmaceuticaannua. Lo ha annunciato lostesso Ministro nel corso di unincontro col Ministro della Pub-blica amministrazione Brunet-ta. Fazio ha spiegato che il certi-ficato medico elettronico per-metterà di aumentare il control-lo sulle terapie e di ridurre gli

errori di prescrizione. Inoltre se siconsidera che ogni anno sispendono 17 miliardi di euro peri farmaci i cinque miliardi costi-tuirebbero un risparmio del30%.Il Ministro della Salute ha elen-cato anche le altre innovazioniche saranno presto introdotte insanità: i sistemi di centro unicodi prenotazione (Cup), il fascico-lo sanitario elettronico, ladematerializzazione della docu-mentazione sanitaria e la tele-medicina.

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Si risparmieranno 5 miliardi con la ricetta medica elettronica I

l 30 maggio si è svolta la IX Giornata Nazionale del Sollievo,un’iniziativa promossa dalla Fondazione Gigi Ghirotti, incollaborazione con il Ministero della Salute e la Conferenza

delle Regioni e delle Province autonome. “Costruiamo la rete delsollievo” è lo slogan che ha animato una moltitudine di eventiorganizzati nelle strutture sanitarie di ciascuna Regione. L’au-spicio è che tutti si attivino e diventino “nodi” di questa rete peraffermare il diritto di ogni persona malata a non soffrire inutil-mente e ad avere garantita la possibilità di accesso alle cure pal-liative e alla terapia del dolore, come sancito dalla recente leggen.38 del 15 marzo 2010. “Il tema del sollievo e delle cure pallia-tive ci sta particolarmente a cuore – ha sottolineato il Ministrodella Salute Fazio – abbiamo appena istituito una Commissioneministeriale per implementare cure palliative e terapia del dolo-re e creato un Dipartimento ad hoc presso il Ministero per stu-diare nuovi approcci che possano promuovere la cultura del sol-lievo”.

Cure palliative e terapia del dolore sono priorità del Ministero

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Sono una mamma dispera-ta, non so veramentecome muovermi: ho una

figlia di 21, iscritta all'univer-sità da alcuni anni, ma senzarisultato. Il suo unico interesseè la palestra e la cura del-l'aspetto fisico. La mattinadorme fino a tardi, a volte finoall'ora di pranzo, dopo di che siprepara per la palestra: Lasua stanza è un immondezzaioe continua a reclamare solodiritti. Quando le ricordo chenon posso accettare il suomodo di vivere, diventaaggressiva e mi mette le maniaddosso. L'altro giorno addi-rittura mi ha detto che se nonla lascio stare prende il coltelloe mi ammazza; ha ancheaggiunto che se non lo ha fattofinora è perchè ha pensato a sestessa, alla sua vita. E comun-que prova per me un odio pro-fondo perchè non sono maistata una buona mamma, cioèdisponibile e affettuosa (parolesue). Solo lei mi può aiutare adipanare la matassa. Conto suun suo aiuto. Spero che noncestini la mia lettera. La saluto

e la ringrazio.

Cara signora, innanzitutto,quando lettere come lasua, mi viene spontaneo

domandarmi dove è il papà:L’educazione non può e nondeve, a meno di situazioni asso-lutamente eccezionali (come lamorte del coniuge, l’allontana-mento forzato per questioni dilavoro, una guerra, un divor-zio), poggiare sulle spalle di

una persona sola, che poi èquasi sempre la mamma. Unpadre non può essere assente enon essere richiamato ai suoi

doveri e responsabilità. Questoper dirle che la soluzione allasua situazione deve iniziare dalrifiutarsi di essere sola. Proba-bilmente infatti sua figlia si staapprofittando di questa situa-zione, come si suol dire “ci stamarciando”. Forse a sua figlia le avete date

tutte buone, non ha sentito deino, e questo per un bambino eper un adolescente è assoluta-mente tossico. Non sono un

esaltato delle botte,anzi personalmentenon le ho mai date dapadre, ma nemmenopenso che l’eserciziod e l l ’ a u t o r e v o l e z z agenitoriale debba esse-re uno sport per inver-tebrati. Quindi, carasignora, si tiri su lemaniche e non si faccia

ricattare da sua figlia! Diventaviolenta, mette le mani addossoe spacca tutti in casa? Si va daicarabinieri e la si denuncia:tutto è meglio che tenerle lascala ad una ragazza che si starovinando. Lo so, lei è in ritar-do perché doveva fare così diecianni fa, ma non mi pare unabuona ragione per esimersi dalcambiar radicalmente rotta.Non è mai troppo tardi, ma nonperda più tempo. E si ricordiche per educare i figli ci vuolepiù coraggio che bontà.

Cosa fare se unfiglio ‘ci stamarciando’?

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RUBRICA | SCUOLA PER GENITORI

Inizia da questo numero la rubrica del prof. Paolo Crepet che per larivista Senzaetà affronterà il tema delicato del cambiamento dellasocietà, della famiglia e dei complicati rapporti genitori-figli, con ledevianze che ne seguono.Per scrivere al prof. Crepet e alla sua Scuola per Genito-ri:ssccuuoollaaggeenniittoorrii@@vvii..aarrttiiggiiaanniinneett..ccoommccrreeppeett..ppaaoolloo@@ggmmaaiill..ccoomm

PAOLO CREPET

Psichiatra e sociologo è nato aTorino nel 1951, ha collabo-rato e collabora con numero-

se istituzioni pubbliche tra le qualiil Censis e l’Organizzazione Mon-diale della Sanità Regione Euro-pea. E’ stato Membro dell’UnitàOperativa del Dipartimento di Psi-cologia dell’Università di Triestenell’ambito della ricerca “Salutementale e stress” e ConsulenteAssociato al King’s College diLondra. Dal 1992 al 1995 è stato Consu-lente dell’Osservatorio Nazionaleper lo studio delle tossicodipen-denze in ambiente carcerario delMinistero di Grazia e Giustizia. E’stato professore di “PsichiatricaSociale II” presso l’Istituto di Psi-chiatria e Psicologia Medica aNapoli.

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Iricercatori dell'Università del-l'Essex, in un articolo pubblica-to sulla rivista 'Environmental

Science and Technology', hannoevidenziato che appena cinqueminuti di esercizio fisico in unospazio verde, come un parcopubblico o un prato di campagna,possono aiutare la salute menta-le di una persona, migliorandol'umore e l'autostima. Dalla ricer-ca risulta inoltre che l'effetto

dello sport all'ariaaperta sia ancor mag-giore per i più giovani.Attraverso lo studio di uncampione di 1.250 persone coin-volte in un totale di 10 indaginiprecedenti la ricerca ha preso inconsiderazione svariate attivitàall'aria aperta: dal jogging al cicli-smo, dal giardinaggio alla vela,dalla pesca all'equitazione, sem-pre rigorosamente in spazi verdi.

A partire dai primi cin-que minuti gli studiosihanno rilevato unintenso effetto benefi-co, che va a diminuirecon il trascorrere delleore, ma che permane erende l'attività fisicaall'aperto un vero toc-casana soprattutto peri più giovani e per colo-ro che hanno problemidi salute mentale.

Le staminali estratte dalle veneriparano i danni dell’infarto

Il desiderio diabbronzarsi anchedurante la stagione

invernale potrebbe trasformarsiin una vera e propria forma didipendenza dalle lampadeabbronzanti e dai lettini solari, deltutto simile a quella indotta dal-l’alcol o dalla droga. Nello studiocondotto da ricercatori delMemorial Sloan-Kettering CancerCentre di New York sono statipresi in esame un campione di421 studenti universitari, 229 deiquali ricorrevano al lettino solareper una media di 23 volte all’an-no. I ricercatori hanno poi sotto-posto i giovani a dei questionaripsicologici sulla dipendenza deltutto simili a quelli utilizzati nelcaso di consumo di droga o alcol.Dai risultati è emerso che unapercentuale del 39% dei giovaniche utilizzavano abitualmente i

lettini solari mostrava i sintomicaratteristici della dipendenza,come il fatto di desiderare sismettere di ricorrere alle lampadesenza riuscirci o il provare sensidi colpa dopo ogni sedutaabbrozzante. Secondo i ricercato-ri, i giovani che sperimentavanoquesta forma di dipendenzaerano più suscettibili a disturbicome l’ansia o la depressione, ofacevano un maggiore uso dialcol e droghe come la marijuana.

Un gruppo di ricercatori italia-ni ha identificato l'effettodell'alcol a livello cellulare

individuando l'influenza che l'abu-so di sostanze alcoliche ha sull'in-vecchiamento cellulare precoce esull'insorgenza dei tumori. L'alcol,infatti, anche senza giungere all'al-colismo, esercita un ruolo impor-tante nell'accorciamento dei telo-meri, la parte di sequenza del Dnafondamentale per garantire la sta-bilità genetica e la vita delle cellu-le. Lo studio è stato condotto da

un gruppo di ricercatori dell'Uni-versità di Padova in collaborazionecon l'Università di Milano e la Fon-dazione IRCCS Ca' Granda Ospe-dale Maggiore Policlinico, e pre-sentato al 101° Annual Meeting2010 dell'American Associationfor Cancer Research di Washin-gton. I ricercatori hanno analizzatoil Dna del sangue di 59 soggetticon consumo sregolato di alcol e197 volontari con un consumo dialcol nella norma della popolazio-ne italiana. I due gruppi erano di

età simile e non mostrava-no differenze per altrecaratteristiche che avreb-bero potuto modificare lalunghezza dei telomeri.Dalla ricerca è risultatoche la lunghezza dei telo-meri era molto ridotta neisoggetti che consumava-no quantità eccessive dialcol e che rispetto algruppo di controllo la lun-ghezza dei telomeri deisoggetti definiti 'alcolisti'era dimezzata.

Le cellule staminali estrattedai vasi sanguigni rimossidurante gli interventi di

bypass stimolano la crescita dinuove arterie e riparano il cuorecolpito da infarto. E’ questa laconclusione di una ricerca con-dotta da un'equipe della BristolUniversity capitanata dal ricerca-tore italiano Paolo Madeddu. Suitopi la tecnica si è dimostratapromettente e le cellule hannodato il via allo sviluppo di unsignificativo processo di vascola-rizzazione. Madeddu ha spiegatoche i chirurghi negli interventi diby-pass ritagliano sempre unpezzo di vena più lungo delnecessario, tanto che ne avanzasempre un tratto. Gli studiosi

hanno così verificato che dalmateriale in eccesso era possibi-le estrarrre una quantità conside-revole di cellule staminali, lafonte potenziale per la prolifera-zione di nuove cellule finalizzatealla rigenerazione di nuovi vasisanguigni. L'equipe di Madeddu, alla lucedei promettenti risultati ottenutisui topi, ha annunciato un nuovolavoro che mira a testare le sta-minali sui pazienti alle prese conla ripresa post-infarto. Se i 'mes-saggi chimici' prodotti da questecellule verranno identificati,potrebbero essere anche svilup-pati dei farmaci che consentiran-no un lo sviluppo di nuove tera-pie.

PILLOLE |

Bastano 5 minuti di sport nel verde per migliorare l’autostima... e la salute L’ultima frontiera delle dipendenze?

La lampada abbronzante

Svelato il legame tra alcol,invecchiamento e tumori

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Davvero intenso e appro-fondito quest’anno ilcalendario degli incontri

nella 17° edizione di Expo Sani-tà in fiera a Bologna. Su 52milamq di esposizione tecnica spe-cialistica ma aperta a tutti i cit-tadini, 612 standisti fra pubbli-co e privato (fra cui 208 azien-de straniere) hanno organizza-to 164 convegni, seminari eworkshop. Non poteva mancare la rivistaSenzaEtà che si è propostacome partner all’organizzazio-ne di Expo Sanità per raccoglie-re e diffondere alcuni temi emolti messaggi emersi dai rela-tori sui problemi sociosanitaricontemporanei.Molto interessante sono stati idibattiti sull’Organizzazionedella salute degli animali,(un’intera area era riservataalla Sanità animale, parte inte-grante del sistema sanitario ita-liano) e a cui SenzaEtà dedicaqui l’articolo su Veterinaria diCamerino; e l’iniziativa specialededicata a “Anni d’Argento”un’area sulla terza età davveroben curata che rispecchia l’at-

tenzione ormai crescente per leproblematiche legate all’invec-chiamento, alla longevità attivae al mutamento sociale relativoall’innalzamento dell’età mediadi vita. Oltre alla parte formati-va infermieristica molto curatae ai due temi “ospiti” stranieri,vale a dire il sistema sociosani-tario inglese “spiegato” dall’UKTrade & Investiment e “Austriae Carizia, dove l’innovazione

può crescere” dell’Ambasciatad’Austria, a Exposanità hannofatto la parte del leone l’odon-toiatria sociale e il contributopsicoterapico in tale ambito, lanuova frontiera delle biotecno-logie, di cui si è molto parlato(Progetto Giacobbe, seminariosui biomateriali e Parco scienti-fico tecnologico Torricelli)insieme con i tecnomaterialidel futuro, come vetroceramica

per la ricostruzione ossea e ibioattivi per i processi di rico-struzione tissutale.Diversi gli spunti in fiera, comeil Turismo sociale e “dedicato”

Expo di BolognaSanità fa rima

con... novità

Molti i giornalisti che hanno seguito la presentazione del Rapporto Oasi della Bocconi, rela-tivo alle “Sfide della formazione manageriale in Sanità dopo 15 anni di aziendalizzazione”.Secondo i dati esposti dalla ricerca (2009) in Italia, ridotte le Asl,tagliati i posti letto e

mantenute sostanzialmente le strutture private, la spesa sanitaria è migliorata e va a buon fine,tanto che risulta del 14% inferiore al dato complessivo UE per la crescita media e di 1,2 punti per-centuali minore rispetto alla media dei 15 Paesi. Il rapporto Oasi ruota attorno a tre temi chiave:l’estensione e l’affinamento delle soluzioni manageriali, le potenzialità e i rischi dell’ICT (Informa-tion Comunication Technology) le relazioni interistituzionali. Le potenzialità degli strumentiinformatici, finora considerate solo per il risparmio della spesa pubblica, devono oggi essere stru-mento di dialogo, modernizzazione e velocità di servizi fra tutte le strutture sociosanitarie. Su que-sto adesso si gioca la sfida della sanità del futuro.

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Il rapporto OASI della Bocconi: il futuro è ICT

DAL NOSTRO INVIATOJULIAN BURNETT

FIERE | SANITA’

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(da citare per tutti la Fondazio-ne Santa Clelia Barbieri-Usl diBologna con l’incontro “Turi-smo accessibile: in viaggio oltrela disabilità”) che questa rivistatratta anche nello speciale“Turismo su misura”. Per con-cludere con la Sicurezza tratta-ta in tutti gli aspetti, dal “tra-sporto di campioni biologici efarmaci antiblastici” organizza-to da International Pbi che

pone attenzione alle raccoman-dazioni del ministero, ai tra-sporti più affidabili per portato-ri di handicap.Anche l’alimentazione nellestrutture sociosanitarie ha reci-tato un ruolo centrale nellaconvegnistica (“Dalla ristora-zione collettiva alle scelte per ilbenessere delle persone”,Ansdipp) con grandi interessiper il ruolo del manager sociale

chiamato a vigilare e gestiresicurezza e qualità partendodall’assunto di Ippocrate chegià nel V sec, a.C. affermava “Sefossimo in grado di fornire aciascuno la giusta dose di nutri-mento e esercizio fisico avrem-mo trovato la strada della salu-te”.

Particolare successo e attenzione hanno riscosso le parteci-pazioni che segnaliamo:“Ausili e tecnologia OFFCARR” conla novità dei cuscini posturali; “Ausili per la rieducazione

della postura eretta” (a cura di Affidabile Formazione Continua) eancora Materiali per ortesi plantari di nuova generazione oppure(di Podartis); e “Pavimentazioni continue in resine antibatteriche”organizzato da IPM Italia; “Il bendaggio linfatico: tecniche a con-fronto” curato da SILO; e ancora “La domotica a uso sociale” orga-nizzato da Gewiss per migliorare la vita facilitando l’utilizzo ditutto ciò che si accende dentro una casa.Poi, dall’ippoterapia per disabili con la competenza della HC Engi-lab &Safe all’interazione con i vari sistemi informativi all’”Accredi-tamento delle strutture sociosanitarie come sintesi dei servizi allapersona tra pubblico e privato” con ANASTE – Associazionenazionale strutture Terza Età; il ruolo degli attrezzi Technogym inriabilitazione e per il diabete; e sulla movimentazione dei malati,incontri organizzati da ERMESS (Scuola italiana di ergomotricità)e la prevenzione da decubito (Leonardo Cultura medica e Arte).Interessante lo stand della DUMA, Orthopedic Shoes Industry diFalconara Marittima con calzature ortopediche per bambini e lospazio espositivo del Poltronificio RC della provincia di Pesarocon una vasta collezione di poltrone relax, massaggio e divani.Anche l’Università di Camerino con la Facoltà di Veterinaria hapresentato interessanti progetti per il futuro.

Che cosa ci ha colpito all’EXPO

“In un’atmosfera di pienacrisi economica, mentre sidiscute la manovra finan-

ziaria del governo per con-trastare la speculazioneinternazionale abbattutasisull’euro e recuperare il defi-cit dello stato - commenta ilproject manager dell’ExpoSanità, Piero Proni - il vasto earticolato mercato legatoall’industria della sanità, agiudicare dal successo sanci-to dai parametri quantitativiche definiscono la XVII edi-zione di Exposanità, puòguardare con fiducia al futu-ro. Più 12%: il numero deivisitatori che hanno frequen-tato dal 26 al 29 maggio ipadiglioni di Exposanità, hasuperato di oltre 2500 unitàquello della scorsa edizione.Su una superficie di 52.000mq sono stati ospitati 694espositori: 208 le aziendeestere rappresentate, 82quelle intervenute diretta-mente. Al settore commercia-le ha fatto da contrappuntoquello informativo e formati-vo articolato in 164 tra con-vegni, seminari e workshop”.

FIERE | SANITA’

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Grande successo:visitatori +12%

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In materia di Turismo leMarche con il Testo Unico(9/2006) sostengono, tra

gli altri, anche il comparto delTurismo Sociale. Con l’Assesso-re Serenella Moroder approfon-diamo allora il concetto divacanza su misura.“Ritengo che le Marche - affer-ma l’assessore - siano un terri-torio accogliente dove le strut-ture si sono modernizzateanche grazie agli oltre 100milioni di euro che la Regione

attraverso i Fondi Bei ha distri-buito finanziando gli investi-menti alberghieri per ristruttu-razioni, messe a norma e riqua-lificazione. Nel Programma dipromozione turistica regionale2010 appena portato in giunta,il capitolo del Turismo accessi-bile cui l’ente Regione guardacon attenzione si chiama pro-prio “Una vacanza per tutti”.Stiamo lavorando infatti per un“Turismo responsabile” intante direzioni. Obiettivo prio-

ritario è quello dell’ecososteni-bilità, vale a dire incentivare glioperatori che dimostrano sen-sibilità all’ambiente e nellostesso tempo volontà di qualifi-care la propria struttura ricetti-va, al servizio della miglioreospitalità”.In che modo la Regioneintende sostenere questotipo di investimento, nelturismo?“La strada intrapresa della qua-lità del servizio non può fare ameno di considerare il concettodi accessibilità come compo-nente fondamentale di un terri-torio che si vuole fregiare del-l’appellativo di terra ospitale.Ciò non significa che Turismoaccessibile sia solo un turismoriservato, dedicato a personesvantaggiate o con interessi oesigenze particolari. L’accessi-bilità, infatti, è un concetto piùampio che interessa tutte lepolitiche dell’accoglienza voltea rendere ogni aspetto dellavacanza fruibile da chiunque…”Dunque non solo Turismosociale…“Vogliamo mettere in campopolitiche per un Turismo che sirivolga a persone con difficoltàmotorie o sensoriali, anziani,obesi, ma anche a famiglienumerose, con passeggini e

Attrattività è anche un turismo accessibile

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

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Intervista all’assessore al Turismo della Regione Marche Serenella Moroder

Le Pro Loco, sono un patrimonio e una gran-de risorsa per il Paese composto da passio-ne, voglia di stare insieme, organizzare

eventi, ricerca e studio della storia locale, mante-nimento delle tradizioni, con le sue tipicità cultu-rali e gastronomiche. Contribuiscono alla con-servazione del bene culturale e architettonicodella località, promuovono il proprio territorionel tessuto regionale ed oltre.Collabora inoltre con gli Enti Pubblici e Privati. LaRegione Marche merita maggior turismo, ènecessario fare conoscere le bellezze dellaRegione, ma anche saperle affermare. E’ quindida riconosce il fondamentale ruolo delle Pro

Loco. Attualmente in Italia ne esistono più di6.000, distribuite su tutto il territorio Nazionale,coordinate appunto dall’UNPLI. Nelle Marchesono oltre 220, un dato destinato ad aumentare.Il turismo oggi è cambiato, che c’è una maggio-re sensibilità verso un turismo sostenibile, atten-to all’ambiente ed ai consumi. Il Turista odiernoricerca sempre più autenticità e qualità, per que-sto le Pro Loco devono compiere quel salto diqualità acquisendo una maggiore professionali-tà, di fatto hanno tutte le carte in regola perfarlo. Devono e possono essere un modello diaccoglienza turistica.

UNPLI Marche

Le Pro Loco e il turismo delle tradizioni autentiche

Sedici Bandiere Blu asse-gnate dalla Fee (Foun-dation for Environmen-

tal Education) alle Marcheper le sue qualità delle acquee delle coste, delle spiagge, deiservizi e delle misure di sicu-rezza, dell'ambiente e l'educa-zione ambientale. Si confer-ma un buon risultato per laRegione che esprime soddi-sfazione per il riconoscimentointernazionale attribuito adun territorio che sa tutelarel’ambiente e valorizzare ilturismo, in una sintesi di per-fetta e attenta politicaambientale per un turismosostenibile. Un punto di par-tenza per rilanciare il turismoe permettere ad altre localitàregionali di attivarsi per fre-giarsi del prestigioso vessillo.Le Bandiere Blu sono anche laverifica di un percorso diqualificazione e valorizzazio-ne dell’immagine turisticaavviato dalla Giunta regiona-le. Con 180 km di costa,spiagge di varie tipologie, 9porti turistici, sistemi logisticisviluppati, le Marche sono ingrado di garantire un’offertadiversificata. A ciò si aggiun-gono le 17 Bandiere Arancionie i 18 Borghi più belli d'Italia,per un’offerta integrata conl’entroterra che esalta l’am-biente, la cultura, il paesag-gio e l’enogastronomia. Que-ste le 16 bandiere: GabicceMare, Pesaro, Fano, Mondol-fo; Senigallia, Ancona Porto-novo, Sirolo, Numana; PortoRecanati, Porto Potenza Pice-na, Civitanova Marche; PortoSant’Elpidio, Porto San Gior-gio, Cupra Marittima, Grot-tammare, San Benedetto delTronto.

Sulle Marche sventolano

16 Bandiere Blu

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bimbi piccoli, con allergie ointolleranze alimentari, e sem-plicemente per chi, alla vigiliadella partenza ha dovuto subireanche un piccolo infortunio chene condiziona la mobilità… einvece una vacanza la merita lostesso!”.Dunque “accessibile”significa “per tutti”.“In sostanza la filosofia che sot-tende ai progetti è quella percui ciò che è accessibile allepersone con esigenze particola-ri, risulta più comodo pertutti!”.Possiamo fare qualcheesempio?“Ho già citato l’impegno dellaRegione per elevare la qualitàdelle strutture alberghiere.Potrei citare il sostegno daoffrire a convegnistica, turismoreligioso e a quello della terzaetà. Le opportunità offerte dalprogressivo invecchiamentodella popolazione europea chesi traduce nel progressivoaumento delle persone con piùtempo libero a disposizione,riguardano in particolare ilturismo del benessere. La Regione continua ad investi-re oltre che nelle strutture,anche nella direzione di politi-che di marketing e promozioneunitarie. Si è appena concluso ilconvegno del Progetto Therma-lis che ha spiegato le strategiedel settore…Ebbene le Marche sono unadelle regioni con il maggior

numero di impianti termalid’Italia. Il turismo termale nonè più solo prevenzione e curama è sinonimo di relax e benes-sere psico fisico in quanto spes-so nelle località stesse, sedi ter-mali, esistono eccellenti qualitàpaesaggistiche, ambientali eculturali… Assessore, ci può fare qual-che altro esempio in cui laRegione contribuisce inprimis?“Si è svolta pochi giorni fa laregata internazionale a portoSan Giorgio che ha visto gareg-giare atleti disabili e normodo-tati alla pari. Una competizioneche entra nello spirito profondodello sport come occasione,davvero per tutti, di mettersialla prova ed appassionarsi.Rappresenta un raro momentodi pari opportunità effettive cheinvita ad affrontare problemati-che serie che toccano la disabi-lità, i problemi delle famigliecon persone non autosufficien-

ti, la voglia e la necessità di faresport liberamente. Così, con questo successo dipubblico e di partecipanti, la

stagione turistica marchigiananon poteva avere un avviomigliore”.

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I“turisti del benessere” cambiano. Perciò anche le Marche ripensino il proprio turismo, in par-ticolare quello termale, integrando fitness, bellezza, tradizionale impostazione sanitaria e terri-torio. Questo l’argomento del Convegno “Thermalis Lab – benessere salute e territorio: quali

nuove prospettive per il turismo termale” organizzato da Regione, Svim (società di sviluppo regio-nale) e Università Politecnica delle Marche. Argomento sottolineato dall’assessore regionale al turi-smo Serenella Moroder: “In uno scenario turistico multiforme, il termalismo riveste un ruolo sem-pre più significativo nell’offerta marchigiana, attirando non solo anziani, ma anche giovani, fami-glie e chi è interessato al relax più che alla cura. La Regione continua ad investire in questo setto-re: rimodernando le strutture, per rafforzare il brand Marche e garantire un’offerta di alta qualità,

sempre più integrata e soddisfacente”. Sull’integra-zione ha insistito Gianni Giaccaglia, amministratoreunico Svim, che nel biennio 07/08 ha fortementevalorizzato tramite il progetto Thermalis le termedella regione adriatica: “Per rispondere adeguata-mente alle esigenze turistiche serve un complesso edefficace network tra le diverse realtà territoriali, permigliorare l’offerta complessiva. Turismo e industriasono le fondamenta delle Marche ed è quindi neces-sario che operino nella maniera più integrata edarmoniosa possibile. In questo senso il termalismo èancora poco sviluppato, ma ha potenzialità enormi;Svim è a disposizione per aiutare il territorio adesprimersi al meglio, tramite un turismo rinnovato”.Gian Luca Gregori, preside della Facoltà di Econo-mia della Politecnica delle Marche, ha tratteggiato ilnuovo scenario: domanda che cresce e nuovo consu-matore. Giovane, attento, interessato a benessere eservizi diversi, che fa vacanze più brevi ma spende dipiù, meno fidelizzato del cliente delle terme tradizio-nali: più difficile da catturare. Per riuscirvi, il busi-ness termale và ripensato in modo che lavori instretta relazione con gli altri turismi e il territorio.

Thermalis: un nuovo modello d’impresa per il turismo termale marchigiano

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

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Alla presenza del Sindacodi Gabicce Mare Corra-do Curti, dell'Assessore

Serenella Moroder e dellaresponsabile di ConfindustriaAlberghi, Paola Michelacci, èstata presentata nella sededella Regione Marche la terzaedizione dell'iniziativa enoga-stronomica 'Gusto Polis',mostra mercato della tipicitàche ha avuto luogo a Gabicce il15 e 16 maggio. Per l’occasione,non solo si è parlato di quelloche il nostro territorio organiz-za e può offrire di veramente“speciale” per eccellenza e qua-lità ma anche dell’attrattivitàcome peculiarità marchigiana. Ebbene, proprio da tale incon-tro sono scaturite delle “noti-zie” molto utili per un turismopolivalente … su misura!Si parla infatti sempre piùspesso del Turismo sociale e dicome alcuni illuminati opera-tori turistici abbiano attrezzatole proprie strutture con pac-chetti vacanza davvero polie-drici in grado di soddisfaretutte le esigenze di ogni visita-

tore che può così sceglierenella più ampia libertà la suavacanza “su misura”.Abbattute le barriere architet-toniche, oggi la pausa estivapuò essere diversissima, al dilà della spiaggia e dell’ariabuona, del benessere e dellagenuinità dei cibi tipici. Ce lospiega la dott.ssa Paola Miche-lacci che, precursore del Turi-smo sociale, ha diversificatol’offerta del suo Grand Hotel diGabicce (come delle altrestrutture del Gruppo Michelac-ci Organization), in pacchettimirati davvero originali.“Ritengo che arrivati a questoanno di svolta, il 2010 – hadetto la Michelacci – non sipossa più puntare su un Turi-smo standard, consueto, abitu-dinario. I Turismi sono tanti echi viaggia e vuole stare benecerca il più possibile qualchecosa che lo faccia stare como-do, incuriosisca, diverta e siadiverso dal solito! Ebbene pro-prio qui, fra la Romagna e leMarche, in questo piccoloparadiso che è Gabicce, abbia-

mo proprio tutto quello che lanatura può offrire, fra mare,montagna e collina. Noi ci dob-biamo mettere tutto il nostroimpegno per continuare amantenere alto il livello diattrattività di questa che chia-mano con ragione Quality Val-ley”.E l’impegno della Michelaccida qualche anno ha “raddop-piato” le offerte vacanze, conuna diversificazione ecceziona-le. Anzitutto sono famosi i suoi“Turismi dedicati” alle vacanzeper famiglie ebree con il pac-chetto kosher stay che permet-te tramite cibi e consuetudini(come la piscina riservata) di

avere vacanze appunto “dedi-cate” per usi, costumi e religio-ne nel pieno rispetto altrui.Poi, per chi è non vedente, deisoggiorni per non vedenti aPalazzo Michelacci di SantaSofia (sull’appennino toscoromagnolo) straordinari perl’offerta, ma del tutto normaliper la comodità e la pienalibertà della persona, resaautonoma durante il soggior-no.Inoltre, sono gettonatissimi,tanto da “fare moda”, i pac-chetti “salute & benessere” chedefinire antistress è poco.Manager e uomini d’affari,politici e vip di ogni tipo si

I Turismi...della QualityValley

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

di JULIAN BURNETT

Vacanze mirate e diversificate: il paradiso è a Gabicce. Consigli e scelte di Paola Michelacci

Paola Michelacci, l’assessore al Turismo Serenella Moroder e il sindaco diGabicce Mare Corrado Curti in Regione alla presentazione di Gustopolis

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dedicano proprio qui al ben-daggio con foglie di alga, aimassaggi al cioccolato, ai trat-tamenti al cotone, al cocco, allamenta, alla panna, al the verdee all’argilla rossa! Oppure, ilnuovo bambolo massage che lebacchette, ultima moda orien-tale… Da non trascurare poi ilrelax ottenuto con le pietrecalde-fredde e i cristalli, oppu-re il panno di pura seta e perfinire il trattamento viso allecellule staminali vegetali. Sonomomenti di serenità e emozio-ni piacevoli da provare allaMaison d’O, la spa del GHM diGabicce. “Sono le novità 2010– dice Paola Michelacci – manon le uniche… Un mio consi-glio? Direi il pacchetto weekend (che offriamo anche persoggiorni brevi) che proponefanghi, sauna, massaggio, sab-biamed, maschera viso e idro-massaggi. Ci si sente, alla fine,come…nuovi!”. Il “non è tutto”sembra essere la filosofia

aziendale della Michelacci cheogni volta sorprende conidee… aggiuntive. Così, per ciòche concerne i soggiorni perciclisti con sezione dedicataagli atleti e sportivi, ai campi dicalcio messi a disposizione deiritiri delle squadre, al tennis eal golf. Una convenzione digrande prestigio c’è con il GolfClub Vallugola sul promonto-rio di Gabicce. Stiamo parlando di QualityValley e se pensiamo che tuttoquesto è al centro di un territo-rio irripetibile… Che dire del-l’autodromo di Santa Monica,di San Marino, della BaiaImperiale, del Teatro e Arenadella Regina, del RossiniOpera Festival, del parco LeNavi di Cattolica, la Nuovadarsena, Aquafan e Mirabilan-dia, il Centro ippico RivieraHorses, 105 stadium e AdriaticArena? E Italia in miniatura,Oltremare, Imax…

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

Booking CenterP.zza Giardini Unità d’Italia, 1

61011 Gabicce Mare (PU)Tel. 0541-954361 Fax 0541-954544

[email protected]

Ipacchetti da non perdere sonole offerte vacanze più poliedri-che e divertenti, organizzate

per chi vuole davvero tutto. Per laprossima estate i principali sono:

- “Remise en forme” al mare,soggiorno di tre notti;

- Tesori d’estate, pacchetto di 5giorni;

- Superbike 2010 dal 25 al 27giugno 2010;

- Notte Rosa 2010 la primasettimana di luglio;

- E…state con noi! Pacchettospeciale di 10 giorni;

- Follie di Ferragosto settima-na di agosto;

- M Glamour hotel, nidod’amore per un soggiornoromantico;

- Rossini Opera Festival, dal 9agosto al 21 agosto;

- Speciale Moto GP Misanodal 2 al 5 settembre 2010;

- Domo Contract Fiera di Pesa-ro dal 23 al 25 settembre;

- Hotel + Disco Baia Imperia-le, speciale giovani, semprevalido.

Cosa fare d’estate...

Palazzo MIchelacci,il primo hotel d’Europa specializzato in soggiorni per non vedenti

La Maison d’O èuna spa del GrandHotel Michelacci

che ha il metodo Kneippcon il principio caldo-freddo, la doccia specia-le rivitalizzante, il meto-do soft pack con la pelli-cola trasparente masoprattutto il Sabbia-med. Che cos’è? Un par-ticolare sistema luce-sabbia che regala ener-gia vitale grazie al ciclodella luce solare. Non hacontroindicazioni e sti-mola contemporanea-mente il metabolismo e la pulizia della pelle. Ci si adagia sullasabbia calda che aiuta la serotonina e la melanina, intervenen-do al contempo sul sistema motorio e muscolare, osservando laluce solare che aiuta la produzione ormonale ed elimina la stan-chezza. Da provare!

Sabbiamed, da raccontare agli amici

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Un viaggio in Italia è sem-pre e comunque un tourartistique. Sono tali e

tanti e così diffusi i tesori arti-stici di ogni epoca, in questoPaese, da poterlo davvero con-siderare una vera e propria gal-leria d'arte all'aperto. Tesori dicultura e di arte che impreziosi-scono l'Italia, il Paese che vantaoggi il maggior numero di sitiinclusi nella lista dei patrimonidell'umanità UNESCO. In cen-tinaia di siti archeologici, inoltre 3000 musei diffusi sututto il territorio italiano si con-servano e si tutelano, affinchéturisti, visitatori e studiosi pos-

sano ammirarli e studiarli,grandi e piccoli reperti di secoliremoti. Teatri ed altri edificid'epoca greca e romana; interecittà, strade e quartieri unavolta sepolti ed oggi restituitialla luce da pazienti ed abiliscavi; templi, statue, monete,iscrizioni, oggetti d'uso quoti-diano: l'Italia è straordinaria-mente ricca di memorie del suopassato più remoto. In tutte leregioni, poi, in ogni città epaese si trovano testimonianzedi una tradizione artistica radi-cata e diffusa in tutta Italia, tal-volta sotto la forma "minore"

dell'artigianato (che, moltospesso, viene giudicato arte"minore" solo per una esigenzaclassificatoria che ha poche edeboli ragioni).Il Turismo in Italia è anchenatura. Il 15% del territorio, il30% delle zone costiere. A stu-pire, lungo un viaggio ideale daNord a Sud, è l'estrema varietàdi ecosistemi e di paesaggi, cheli rende ancora più emozionan-ti da esplorare e da vivere. Taliaree, a seconda della tipologia,possono essere denominateParchi Nazionali e Regionali,Riserve Regionali e Naturali,

Zone Umide o Aree NaturaliProtette. E cosa dire del turi-smo enogastronomico? Viva!Viva gli spaghetti, la pizza, ilpomodoro, l'olio d'oliva, il cafféespresso e il cappuccino! Ma ètutta qui la cucina italiana? Nodi sicuro. L'Italia ha davveromille piatti diversi, centinaia dispecialità gastronomiche, unainfinità di gustosissimi prodottitipici, grazie ad un sistemaagroindustriale moderno eavanzato ma attento a conser-vare i sapori e i valori (anchedietetici) tradizionali. Un viag-gio in Italia potrebbe davveroessere motivato (e in molti casilo è) solo dal desiderio di cono-scere e gustare la sua cucina.

r.m.

In Italia il viaggio è sempre un tour artistico

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

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I34.155 alberghi italiani, con 1 milione e 79 mila stanze e 2 milioni e 202 mila letti, nel 2009 hannoregistrato 251,7 milioni di presenze con una diminuzione del 4,5% rispetto al 2008. E’ quantoemerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio turistico alberghiero che la Federalberghi effettua pun-

tualmente ogni mese. I clienti italiani hanno espresso una domanda di 137 milioni di presenze, (-2,9% rispetto al 2008). Le presenze dei clienti stranieri sono state 103,4 milioni e sono state inferioridel 6,4% rispetto al 2008. La domanda italiana si è concentrata, come al solito, maggiormente nelquadrimestre estivo (da giugno a settembre) con il 58% di tutto l’anno e con il culmine nel mese diagosto (21,6%). La domanda straniera ha mostrato aumenti solo nei mesi di aprile (+1,9%) e di ago-sto (+2,9%) mentre, nei rimanenti dieci mesi dell’anno, sono state registrate solo perdite. Il turismoalberghiero, nel 2009, ha fatto registrare il peggiore risultato degli ultimi cinque anni mostrando glistessi risultati del 2005. In questi ultimi dieci anni la domanda complessiva è cresciuta del 2,9% conun incremento medio annuo dello 0,3%. La domanda complessiva è stata prevalente negli alberghimarini (28,6%) ed in quelli delle città d’arte (26,3%) dove, nei confronti del 2008, è tuttavia, diminui-ta, rispettivamente del 3,4% (nei primi) e del 5,0% (nei secondi). La domanda italiana si è concentra-ta principalmente negli alberghi marini (34,4% del totale) dove è diminuita del 3,3% rispetto al 2008e negli alberghi delle “altre” località (22%) dove è diminuita del 5,6%.

Fonte: Federalberghi

Il Turismo è in ripresa! Ma nel 2009 oltre 11 milioni di pernottamenti in meno

Le caratteristiche degliostelli italiani hannoseguito di pari passo

l’evolversi del movimento alivello mondiale, adattandosialle crescenti richieste del turi-smo sociale e giovanile. Da quil’adattamento di molti ostelliall’accoglienza degli ospiti instanze più piccole e sempredotate di servizi, delle famigliee di ospiti con disabilità e laloro rilevante partecipazionealle campagne di sensibilizza-zione promosse da HostellingInternational su biocompati-bilità e minimo impattoambientale. Gli ostelli italianipossono contare su un valoreaggiunto: sono realizzati (nel65% dei casi) in edifici di pre-gio storico o architettonicoriconvertiti allo scopo. Altracaratteristica degli ostelli ita-liani è la promozione di attivi-tà collaterali alla accoglienza,prevalentemente culturali,fruite dagli ospiti sotto formadi benefit loro riservati

Un turismo giovane e sociale

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Sono molti i turisti che arri-vano nelle Marche, forsepiù delle persone che nelle

Marche vivono. Troppo spessosi ha manie di viaggiare, sfuggi-re alla vita quotidiana andandoall’estero o in qualche altraregione italiana. Basterebbespostarsi di qualche chilome-tro, magari cambiare provincia. Un territorio di armoniosediversità paesaggistiche: mare,collina e montagna in sinuosa

continuità, tra spiagge a misurad'uomo e campi elegantementedisegnati dalle nostre colture.Nelle Marche abbiamo il mare,bellissime le spiagge di Senigal-lia, Portonovo, o San Benedet-to. Spostandosi poco più versol’interno abbiamo splendidecolline che regalano prodottienogastronomici tra i migliorid’Italia. Le montagne dei Sibil-lini con leggende e paesaggiunici. Belle le città, simpatica lagente, accoglienti le persone.Fermo e le cisterne romane,Pesaro, Urbino e il suo PalazzoDucale, Ancona e la Mole Van-vitelliana, Ascoli e Piazza delPopolo, Macerata e lo Sferiste-rio. Queste sono le cinqueregioni marchigiane. Lasciamo-ci pure affascinare dalle tantepossibilità di divertimento cul-turale che le nostre provinceoffrono: dalla lirica al teatro,

dalle rievocazio-ni storiche aimomenti di riccaenogastronomia.I tanti piccoli tea-tri incastonati neiborghi medievali, ilmaestoso Sferisteriodi Macerata, il Venti-dio Basso di Ascoli, lepiazze e le strade dei nostricentri sono lo scenario idealedi eventi indimenticabili. L'of-ferta culturale della nostraregione spazia dalle areearcheologiche ai musei ricchi diarte e storia antica e moderna,dai numerosi spettacoli che toc-cano ogni genere di musica diteatro e di danza al ricco folklo-re, dalle abbazie solitarie aiborghi ed ai castelli di memoriamedievale, dalle affascinantirievocazioni storiche ai luoghiche portano il segno di perso-

naggiche hanno

segnato la nostra identità…Abbiamo forse qualcosa dainvidiare alla Sicilia, Toscana oSardegna? Molti stranieri lohanno capito e vengono danoi…

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

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Una regione autentica,cinque province splendide

Per quanto riguarda lespiagge marchigianesegnaliamo le località

che hanno i servizi di base peri disabili:Provincia di Ancona:NumanaSenigalliaSirolo: spiaggia del Conero-Mezzavalle e delle Due SorelleProvincia di AscoliPiceno e Fermo:Cupra MarittimaGrottammarePorto San GiorgioPorto Sant'ElpidioSan Benedetto del TrontoProvincia di Pesaro eUrbino:Gabicce Mare: spiaggia delParco Naturale del Monte SanBartoloFanoVi segnaliamo inoltre il Natu-ral Village Camping Villaggio.

Le spiagge per tutti

L’Assessorato alla Sanità, ilServizio Salute e le AziendeSanitarie regionali, con il

coordinamento dell’ASUR e dellaProtezione civile, in previsionedell’emergenza caldo, rilancia ilProgetto Helios rivolto a tuttigli anziani soli che, a causa delleondate di calore, possono subireeffetti dannosi alla salute. L’obiet-tivo di questo piano di intervento,già sperimentato con successonegli anni passati è quello di faci-litare la permanenza degli anzianisoli a casa attraverso la struttura-zione di una rete di sostegno inse-rita nella rete distrettuale territo-riale, integrata con i servizi socia-li e il terzo settore, con caratteri dicontinuità e di organicità. Il pro-getto è già attivo ed è già in fun-zione un numero verde gratuito,l’800 450 020, dalle ore 9 alleore 19. Il servizio offre accoglien-za e ascolto a chi si trova in diffi-coltà e gli operatori sono in gradodi fornire informazioni, per chiresta in città, sulle farmacie aper-te, sugli orari dei servizi comunalie di quelli socio-sanitari numeri ditelefono della guardia medica.

Helios è vicinoagli anziani

Un nuovo prezioso servizio per una vacanza sul velluto. A partiredal 1° luglio , e per tutta la stagione estiva, la “spiaggia di velluto”avrà a sua disposizione il J.O.B., una particolare carrozzina realiz-

zata per il trasporto dei disabili sulla sabbia e che ne consente anchel’ingresso, il galleggiamento e la permanenza in acqua. L’iniziativa èstata fortemente voluta da Consulta Comunale del Volontariato, Comu-ne di Senigallia e Associazione Bagnini Gibas, che sono promotori delprogetto “Estati Solidali”. L’obiettivo è quello di operare per il migliora-mento dei servizi a beneficio di tutti, evitando così di produrre percorsiseparati o segreganti per quella parte di turisti che a causa di disagi divaria natura, fisica o mentale, malattie invalidanti o particolari esigenzesanitarie, quindi a rischio di esclusione sociale, non potrebbero fruire diuna vacanza autonoma e soddisfacente. L’attivazione del J.O.B. (genia-le quanto simpatico acronimo che sta per “Jamme ’O Bagno”) andrà tral’altro a completare e integrare un percorso che negli ultimi anni ha por-tato a garantire la completa accessibilità di strutture balneari, spiaggiae lungomari, che a Senigallia risultano completamente privi di barrierearchitettoniche. Per informazioni sull’utilizzo della carrozzina J.O.B. daparte di operatori o privati, sarà sufficiente mettersi in contatto con iServizi Sociali del Comune di Senigallia al numero telefonico071.6629247.

Arriva JOB, una carrozzina da spiaggia per disabili

DI L.B. & R.M.

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Tra le molteplici realtà dirilevanza sociale nelleMarche ce n’è una che

ricopre un posto di particolarerilievo per via della missione disperanza che compie ogni annoper migliaia di persone. Questarealtà è quella della Santa Casadi Loreto, che organizzandopellegrinaggi verso il suo san-tuario, contribuisce a rivalutareil settore del turismo sociale.L’obiettivo del pellegrinaggioverso la Santa Casa è proprioquesto, non solo una marciaspirituale ma un’occasione,anche per le giovani generazio-ni di aggregarsi e fare unanuova esperienza. Nella suaultima kermesse del 12 Giugno2010 ha contato la partecipa-zione di ben novantamila per-sone.Tra esse si può individuare unmicrocosmo di persone di ognietà e provenienza. Giovani chemescolano la loro fede al piace-re di stare con altre persone,persone che si incamminanonella speranza di ritrovare séstessi, superare un momentodifficile nella loro vita e ricon-giungersi con la loro spirituali-

tà. Tra i pellegrini ci sono anchenumerosi anziani, diversamen-te abili e malati che compionoun vero e proprio viaggio dellasperanza per trovare confortonella preghiera. Queste personesono quelle che richiedono ilmaggior grado di attenzione edè per questo che vale la pena discendere nel dettaglio e capirecome esse vengano trasportatee assistite.Per questa disagiata categoria

di partecipanti il Santuario diLoreto organizza, infatti, viaggi

in treno, pullman e aereo per ifedeli provenienti da tutta Italiache, loro malgrado, non sono ingrado di essere autosufficienti.Il trasporto di malati e diversa-mente abili è possibile graziealla collaborazione con Unital-si, un’associazione che si occu-pa proprio del trasporto e del-l’assistenza alle persone menofortunate nei pellegrinaggi. Dal1936 essa opera nel settore equalora si voglia partecipare aquesto, o ad un altro eventosimile, e si voglia dare a perso-

ne malate o inferme la sicurez-za di un’assistenza di primolivello, Unitalsi garantisce disoddisfare le esigenze dei par-tecipanti. Anche grazie al pre-zioso contributo di questa asso-ciazione la macchina del pelle-grinaggio Macerata – Loretopuò ogni anno radunare cosìtanti fedeli e avvalersi di nume-rosi sponsor che finanziano lamanifestazione proprio perchécredono nell’importante lavoroche l’organizzazione dell’eventosvolge per la gente, soprattuttoper i meno fortunati. La rile-vanza sociale del pellegrinaggioMacerata – Loreto sta proprioin questa capacità di mescolarepersone di età, estrazionesociale e condizioni di vitadiverse che, guidate dalla fede,intraprendono quei ventisettechilometri alla volta del santua-rio di Loreto. Un viaggio che per i fedeli costi-tuisce un vero e proprio percor-so di vita, e che come questa lesue difficoltà, ma al termine delquale si trova un luogo, il san-tuario della Santa Casa, dovefinalmente ci si può riposare,l’anima può sollevarsi e lepaure, anche se per poche ore,essere dimenticate.

In cammino verso il Santuario:il “Turismo” dell’Unitalsi

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

Attenzione alla famiglia e alle persone più anziane: è questa laparola chiave per l’estate 2010 del Comune di Pesaro. In colla-borazione con i Centri socio-culturali per anziani, le Associazio-

ni "Anteas" e "Auser" e i Sindacati dei pensionati, grazie al progetto"Insieme in vacanza" il Comune offre la possibilità ai propri cittadinidella terza età e agli inabili parzialmente autosufficienti di partecipa-re a soggiorni climatici.Come riferito dalla segreteria organizzativa vacanze di Largo Mamia-ni, vi sono ancora posti disponibili per i soggiorni che si terranno nelmese di settembre nelle località di Falcade, Pinzolo e Carpegna, rivol-ti a donne che abbiano compiuto i 55 anni e uomini con almeno 60anni. Il Comune contribuirà economicamente alle spese di soggiornoper i meno abbienti, concedendo ai cittadini che ne facciano richiestaintegrazioni sulla quota alberghiera, dietro presentazione della certi-ficazione ISEE rilasciata dai centri di assistenza fiscale.Tra le domandepervenute verrà compilata una graduatoria per l'assegnazione dellalocalità prescelta che darà la precedenza ai cittadini di età superioreai 75 anni che vivono soli e che non hanno partecipato ai soggiorniestivi nei due anni precedenti. Altra iniziativa che va incontro alle esi-

genze non solo degli anziani ma anche delle loro famiglie è l'assegna-zione di “buoni-voucher per famiglie con anziani che necessitano diassistenza” prevista dal Comune di Pesaro.L'Assessorato alle Politiche per la Famiglia e quello ai Servizi Socialiinsieme all'Ambito Sociale n.1 hanno avviato il progetto sperimenta-le "Assistenti Familiari-Famiglie" che è attivo dal 1° giugno grazieanche alla collaborazione della Caritas diocesana.Oltre all'attivazione di un punto d'accesso all'assistenza familiaredomiciliare è stata programmata l'erogazione di buoni voucher afavore di anziani non autosufficienti e delle famiglie con anziani acarico in caso di assenza temporanea del personale di assistenza peralmeno due settimane consecutive per ferie o motivi personali. Ilbuono sarà concesso ai soggetti in possesso dei requisiti richiestisecondo l’ordine di presentazione della domanda, con precedenzaper i residenti nel Comune di Pesaro e la liquidazione del voucher afavore dei beneficiari avverrà dietro presentazione della documenta-zione che attesta le regolarità del rapporto di lavoro effettivamenteinstaurato con l’assistente familiare sostituta.

Valentina Pierucci

Il Comune di Pesaro per la famiglia e gli anziani

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DI GABRIELE FERRETTI

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E’giugno, la scuola è ter-minata. Per un tempoche sembra infinito

non percorrerò più la solitastrada per andare a scuola,forse un po’ assonnato, ma contante persone che conosco e miriconoscono e mi salutano. E icompagni di scuola, gli inse-gnanti? Ognuno per la propriastrada. Li incontrerò per caso?Tutto sembra fermarsi come lacalda estate che mano a manoarriva e incombe nelle lunghegiornate trascorse a casa. Eccouna di quelle situazioni nellequali non vorresti mai trovarti.Tutto sembra chiuso, fermo,immobile. Ma è davvero tuttochiuso? E allora i Centri Estiviche ci stanno a fare? Il temascelto quest’anno è proprioadatto al nostro caso. Bello,

affascinante ma… come accadequasi sempre, diventa terribil-mente complicato da spiegare.Soprattutto se a farlo sono quei“grandi” che ancora confondo-no il gioco con una “semplice”attività attraverso la quale ripo-sarsi dal lungo periodo scolasti-co.

Centri estivi che passione!Ancona non ha pari in tutta Ita-lia. Dal primo luglio 680 bam-bini iniziano l’avventura estivache durerà fino al 31 agosto.Divisi in 12 strutture scolasti-che i centri potranno usufruiredei parchi e delle piscine citta-dine. Con i bambini, ormai datanti anni, 100 animatoriesperti organizzeranno bellissi-mi giochi all’aperto e al chiuso.I centri estivi si caratterizzanoinoltre per gli spettacoli e per ilaboratori di attività manuale.Fra uscite e gite anche in luoghilontani come Gardaland dovepernotteranno i bambini delleRodari, tutti si ritroveranno perballare, recitare e cantare suveri palcoscenici all’aperto il 19e 20 luglio, a Collemarino e il 21in Piazza del Plebiscito e il 22 inPiazza Salvo D’Acquisto. I pre-sentatori daranno la parola alSindaco che aprirà le seratepiene di musica, in compagniadi una marea di genitori e dinonni festanti.Nei Laboratori invece, anchegrazie al tempo che non saràclemente per tutta l’estate, ibambini si divertiranno concarta, creta e legno per costrui-re bijoux e giocattoli da propor-re il giorno del Grande Mercatoa Villa Beer, venerdì 23. Unatradizione che segue da 31 annii centri estivi e che è attesa datutti. Dalle 9 alle 12 uno spassoautentico in compagnia dibimbi in costume e di mammepronte per la gara del dolce piùbello e più buono. A Cittadella e al Passetto, i cen-

tri estivi svilupperanno appienoil tema del 2010: “E quandotutto sembra sembra chiuso… èla volta che trovi la strada”.Trecento ragazzi e ragazze incostume da bagno giocherannofra i viottoli del parco conmaghi-animatori mentre vicino

all’Ascensore i canti e i ballifaranno da cornice alla sestaedizione della gara canora.L’assessore alla Pubblica Istru-zione premierà infine due ani-matori per aver raggiunto 10anni e 20, di animazione con ibambini della città.

FOCUS | TURISMO PER TUTTI

Turismo sociale e associato:fatturato da 1,5 miliardi dieuro. Nel 2009, circa 800

mila vacanzieri italiani hanno pre-notato la propria vacanza attraver-so il circuito sociale e associato,effettuando 1 milione e 126 milavacanze e attivando un volume diaffari pari a 727,3 milioni di euro.Stima che sale a circa 1 miliardo e400 mila euro considerato cheogni viaggiatore effettua in media2,3 soggiorni l’anno. E’ quantoemerso dal II Rapporto sul Turi-smo Sociale e Associato realizza-to dall’Isnart e presentato, inoccasione della X edizione dellaBorsa internazionale del turismosociale e associato. Per il secondosemestre del 2010 si prevede unaripresa del comparto. Un settorein crescita, soprattutto considera-ta l'importanza del tema. Il turi-smo sociale è il futuro, semprepiù operatori si sono attrezzati olo stanno facendo.

Vacanze nelleMarche

Si comincia il 30 giugno con ilTorneo di Calcetto “InterCAG”e si prosegue con una miria-

de di iniziative che in questo scor-cio di attività estiva interesseran-no i Centri di Aggregazione Giova-nile di Porto Sant’Elpidio, insiemea quelli di Sant’Elpidio a Mare eMonte Urano.Il 30 giugno e 1 luglio presso il CAGAlta Tensione - collocato nei localidella parrocchia del Sacro Cuoredi Gesù - a partire dalle 19.00 sisvolgono gli incontri del Torneo dicalcetto InterCAG che coinvolgo-no squadre provenienti dai 3comuni oltre a una squadra pro-veniente da Magliano di Tenna.Gli incontri saranno a eliminazio-ne diretta e coinvolgeranno circa50/60 ragazzi del territorio che sisfideranno sportivamente.Il 2 luglio presso il parco San Filip-po viene restituito al quartiere ilDocu-video realizzato dal CAGEstemporaneo nel corso dellafesta di San Filippo: la proiezionesi terrà a partire dalle 21.L’8 luglio il CAG Tela del Ragno -

che fa riferimento al quartiereMarina Picena - realizzerà la suafesta per presentare al quartiere leattività realizzate con i ragazzi nelcorso dell’anno. La festa si svolgea partire dalle 18.00: è assicuratamusica, giochi per i ragazzi e lapossibilità di mangiare qualcosainsieme.Il 23 luglio si organizza una uscitain montagna dove i ragazziavranno modo di cimentarsi in unpercorso che si caratterizza comeoccasione per conoscere la naturae per mettere un po’ alla prova leproprie abilità e la propria agilità.Il 27 luglio ci troveremo presso loskate park di Villa Murri per unafesta in perfetto stile under-ground: sarà l’occasione per vede-re all’opera skaters, writers, ascol-tare giovani che propongono iloro testi rep e mangiare qualcosainsieme.Il 30 luglio, di nuovo tutti al CAGAlta Tensione per la Festa Finale:musica a volontà e cena tuttiinsieme.

Ecco le attività estive del CAG

DI SILVANO MASCARETTI

Centri estivi che passione!

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Una facoltà attiva, quelladi Scienze MedicheVeterinarie di Unicam:

richiestissima dai giovani che siiscrivono ogni anno in granquantità pur nella consapevo-lezza che solo un quarto di chifa domanda poi potrà davveroottenere l’ammissione. Infatti ilnumero programmato, stabilitoa livello ministeriale, limita a36 le matricole per l’anno2009/2010: un numero, que-sto, garanzia di qualità perquanto riguarda una dellefacoltà davvero più affascinantiper chi ama la natura, gli ani-mali e vuole lavorare con com-petenza e professionalità.I corsi di laurea in ScienzeMediche Veterinarie in Italiarappresentano un modello diofferta formativa in cui speri-mentare la qualità con un raf-fronto a livello Europeo e per-tanto le scelte subiscono ancheinfluenze… politiche. Da tempo Camerino richie-de più attenzione a livellonazionale. Ne parliamocon il direttore della scuo-la, Giacomo Renzoni.“Veterinaria sta vivendo un

momento davvero importanteper la sua vita – afferma Renzo-ni – Questa infatti è una scuolache aderisce al percorso divalutazione a livello europeo egarantisce oltre ad una forma-zione adeguata anche un con-tatto diretto con gli studenti.

Chi entra qui lo fa per scelta divita. E il rapporto con il territo-rio che in particolare abbiamonella nostra sede collegata Uni-cam di Matelica offre un van-taggio in più: si può davverodire che il laureato alla fine si èformato anche un proprio stiledi vita!.L’Università di Camerino offreun territorio, fra paesaggionaturale, risorse spontanee emontagna, ma anche piccole emedie imprese, che contribui-sce non poco a tale formazio-ne… Il veterinario è un profes-sionista che occupa un ruoloimportante nella sanità ed èanche strettamente collegatoalla economia del territorio edelle imprese. Qui le aziendesono prevalentemente piccole emolto disponibili nelle loro atti-vità e nelle loro esperienze. Conla facoltà negli anni si è istaura-to un rapporto ottimo oltre chedi cooperazione e di scambio

Veterinaria a Camerino,garanzia di qualità

per chi ama gli animali

UNIVERSITA’ CAMERINO | VETERINARIA

Il veterinario è un professionistache occupa un ruolo importante nella sanità ed è anche strettamente collegato all’economia del territorio e delle imprese

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anche di conoscenza e amicizia.Gli studenti possono impararesul campo a diretto contattocon la natura e gli animali, congli allevatori, gli impianti e laproduzione alimentare, come èla vita lavorativa.Tengo a sottolineare poi unfatto molto importante per lanostra Scuola: dal dicembre2008 è stato dato il via al pro-cesso di valutazione della Scuo-la stessa da parte dell’EuropeanAssociation of Establishmentsfor Veterinary Education(EAEVE). L’approvazioneEAEVE rappresenta uno stru-mento volto ad assicurare chegli standard sui quali si basa laformazione del Medico Veteri-nario siano non solo tali darispondere in maniera adegua-ta a quanto previsto dalla nor-mativa nazionale, ma anche ingrado di assicurare un’attivitàeducativa/formativa che siaconfrontabile fra i diversi Statidell’Unione Europea e soprat-tutto di elevato profilo qualita-tivo.La Scuola di Scienze MedicheVeterinarie di Unicam dunquemira ora ad acquisire uno sta-tus autorevolmente riconosciu-to, che possa testimoniare ilraggiungimento di una elevatae qualificata formazione a livel-lo europeo. Credo sia significa-

tivo anche sottolineare il fattoche quasi tutte le Facoltà diMedicina Veterinaria italianehanno intrapreso questo pro-cesso, ma solo quattro (Torino,Bologna, Perugia e Bari) sonofinora riuscite ad essere appro-vate: la difficoltà dell’obiettivoda raggiungere ci stimola dun-que a perseguirlo con determi-nazione, certi che la nostraScuola possa avere possibilitàdi successo”.Al Prof. Andrea Spaternachiediamo di illustrarci

l’offerta formativa.“La Veterinaria di Unicam haun’offerta ampia ed articolata.Si va dalla Laurea Magistrale aciclo unico in Medicina Veteri-naria, al Corso di Laurea diprimo livello in Sicurezza delleProduzioni Animali, al Masterdi I livello in Gestione dellaFascia Costiera e delle RisorseAcquatiche, al Master di secon-do livello altamente qualifican-te in Diagnostica per Immaginidel Cane e del Gatto, fino allaScuola di Specializzazione inSanità Animale, Allevamento eProduzioni Zootecniche, altrofiore all’occhiello della riccaofferta didattica dell’Ateneo. Già nel primo anno di attivazio-ne, la Scuola di Specializzazio-ne ha dimostrato la sua eccel-lenza con oltre 80 domande,pervenute da tutte le Regionid’Italia, isole comprese, a fron-te di 20 posti disponibili. LaScuola si articola in tre annicon lezioni teoriche, attivitàpratiche e di tirocinio che per-mettono ai laureati in MedicinaVeterinaria di ottenere le ido-nee competenze professionalinella sanità animale, alleva-mento e produzioni zootecni-

che. Le lezioni si svolgono nellestrutture della Scuola di Scien-ze Mediche Veterinarie, mentrele attività pratico-applicative edi tirocinio sono effettuate,oltre che nelle strutture del-l’Ateneo, anche in qualificatestrutture esterne”.Direttore Renzoni, aveteanche la risonanza magne-tica per gli animali…impianto aperto, di ultimagenerazione, come quellodegli ospedali sanitari con-sueti…“Uguale, certamente: l’ospedaleveterinario ha un percorsosanitario di secondo livello,completato senza sperpero dirisorse economiche, dotatooltre che di sale operatorieattrezzate secondo gli standardrichiesti, di impianti di diagno-stica per immagini, endoscopia,ecografia, T.A.C., risonanzamagnetica. Abbiamo compe-tenze e strumentazioni estre-mamente importanti chevogliamo, e abbiamo iniziato afarlo, mettere a disposizionedei colleghi veterinari che ope-rano sul territorio marchigiano,in analogia a quanto si fa nellamedicina umana”.

UNIVERSITA’ CAMERINO | VETERINARIA

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Piazza Cavour 19/f - 62032 Camerino (MC) Scuola di Scienze Mediche Veterinarie

Facoltà di Medicina Veterinaria sede di Matelica via Circonvallazione, 93/95

tel. 0737 403440 – 0737 403400 [email protected]

Università degli Studi di Camerino

“Abbiamo competenze

e strumentazioniestremamente

importanti che vogliamo

mettere a disposizione

dei colleghi veterinari

del territorio marchigiano”

Nella pagina precedente il direttore Renzoni.Qui sopra il direttore con il prof. Spaterna e il responsabile della ditta for-nitrice della risonanza magnetica (sullo sfondo)Sotto il laboratorio di ricerca scientifica e analisi della facoltà a Matelica

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Si è svolto in Regione ilseminario “Scenari e pro-spettive della Medicina

Molecolare” organizzato dal-l’Università Politecnica delleMarche e dalla Regione Marchenell’ambito di un ciclo di semi-nari istituito per consentire unserrato confronto tra professio-nisti di spicco nel panoramanazionale e della nostra regioneimpegnati nel settore dellaMedicina Molecolare. “L’occasione di tale seminario -ha dichiarato il direttore delServizio Salute Carmine Ruta –è in linea con quanto si stafacendo in tema organizzativo,grazie anche alla Delibera diGiunta sulla Medicina Moleco-lare, e costituisce l’avvio di unprogramma formativo integra-to e univoco per i biologi, i cli-nici, i farmacisti, consentiràinoltre l’allineamento tra l’areadella ricerca e l’area di applica-zione clinica, rendendo tale set-tore pienamente adeguato adun sistema sanitario in lineacon la medicina più avanzatacon un ulteriore miglioramentodell’intero sistema sanitariomarchigiano.” “Lo sviluppo ditale settore – aveva detto ancheil Presidente Gian Mario Spac-ca - si ripercuoterà sul sistemaregionale facendo delle Marcheuna regione leader del settore,attirando investimenti checostituiranno un traino per lo

sviluppo economico e creeran-no nuove realtà imprenditorialinella Regione Marche”.Nel corso del seminario il prof.Pier Paolo Di Fiore ha affronta-to i temi della genomica e dellapost-genomica nel loro evolve-re verso nuovi sistemi diagno-stici molecolari e che consento-no lo sviluppo della terapiagenica, molecolare e ripartiva,con innegabili benefici in ter-mini di salute del cittadinolasciando poi la parola ai colle-ghi Antonio Procopio, France-sca Fazioli, Michele Luchetti,Stefano Cascinu.“La medicina molecolare, checostituisce con le proprie tecni-che di avanguardia, il settore di

punta della ricerca e dell’inno-vazione, permette alla ricercascientifica – ha detto il Rettoredella Politecnica delle Marche,Marco Pacetti – immediatericadute sulla salute dei cittadi-ni, garantendo loro miglioripossibilità nel riconoscere lediversità delle malattie e perso-nalizzando sempre più le cure”.Le conoscenze del settore mole-colare consentiranno nell’im-mediato futuro di portare ilsistema salute delle Marchedalla tradizionale medicinapreventiva alla piena attuazio-ne di una medicina predittiva,dalla terapia per organo allaterapia molecolare e ripartiva,garantendo la piena promozio-

ne della salutee dello svilup-po organico,fisiologico ecerebrale delc i t t a d i n o ;l’evoluzione ditale settorepermetterà unpasso avantiverso unamedicina per-s o n a l i z z a t a .

l.r.

Medicina Molecolare...confronto e futuro

MEDICINA |

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Il prof. Pier Paolo Di Fiore, ordinario di Patologia generale, Campus IFOM-IEOM Milano, Carmine Ruta, direttore del Servizio Salute della RegioneMarche, Marco Pacetti, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche

Il Ministro della Salute,Prof. Ferruccio Fazio, lan-cia l’operazione traspa-

renza nella Sanità. Il lavorodelle Asl e delle Aziende ospe-daliere da oggi sarà alla por-tata dei cittadini. L’efficienzae l’appropriatezza dei servizierogati, per la prima volta inItalia sono oggetto di verificaoggettiva mediante i datiassunti con le SDO (Schede diDimissione Ospedaliere). A talfine il Ministro Fazio ha affi-dato nell’ambito del progettoSIVEAS (Sistema nazionale diVerifica e controllo sull'Assi-stenza Sanitaria), al Labora-torio Management e Sanitàdella Scuola Superiore San-t’Anna di Pisa l’elaborazionedi un primo gruppo di indica-tori per misurare l’appropria-tezza, l’efficienza e la qualitàdei servizi sanitari erogati,elaborati a livello regionale,Asl per Asl, Azienda ospeda-liera per Azienda ospedaliera.Si tratta in tutto di un set di 34indicatori, utili per compren-dere le criticità e gli aspettipositivi dei principali aspettidella sanità. Aspetti che vedo-no la Regione Marche fra leprime in Italia. Un primostrumento che andrà a com-porre un complessivo sistemadi valutazione delle perfor-mance dei sistemi sanitariregionali attualmente allostudio dell’Agenas. Per questaprima valutazione sono statianalizzati alcuni aspetti con-siderati più significativi delsistema sanitario quali ilgoverno della domanda, l’effi-cienza, l’appropriatezza delleprestazioni mediche e chirur-giche, la qualità clinica, l’effi-cacia assistenziale delle pato-logie croniche, l’efficienza pre-scrittiva farmaceutica, l’effi-cacia dell’assistenza collettivae di prevenzione.

Il Ministero lancial’operazione

trasparenza in Sanità

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Il progetto per la nascita diun distretto tutto marchi-giano della 'casa intelligen-

te' è stato scelto tra soli 7 pro-getti in tutta Europa per l'ac-cesso a un finanziamento checonsentirà di avviare un pro-gramma per la ricerca e lo svi-luppo di soluzioni dell'abitare,con particolare riguardo allanon autosufficienza e all'anzia-no. JADE è il nome del proget-to finanziato al 100% dall'Euro-pa con un budget di 2,8 milionidi euro. L'idea progettualecurata e candidata presso gliorganismi europei da Svimsulla base delle priorità di svi-luppo definite dalla RegioneMarche, si propone di rafforza-re il potenziale di ricerca pre-sente nell'emergente distrettotecnologico marchigiano. Diversi gli obiettivi: promuove-re la competitività a livelloeuropeo e internazionale attra-verso la sua specializzazionenella domotica e nelle tecnolo-gie dell'abitare; entrare nellarete delle piattaforme europeedei cluster più innovativi ecompetitivi; creare sinergie conaltre fonti di finanziamentoeuropee, nazionali e regionali.E ancora, sviluppare tecnologieeffettivamente fruibili, premet-tere agli anziani di condurreuna vita quanto più possibileautonoma e confortevole, evita-re l'isolamento e promuovere lasocializzazione. Tra i partnerdel progetto, l'Inrca, i centriservizi Cosmob e Meccano,l'Università e autorevoli par-tner internazionali da Francia,Regno Unito, Turchia e Finlan-dia. “Grandi opportunità si apronoper le nostre imprese su tutto ilterritorio marchigiano - dice ilpresidente della Regione, GianMario Spacca - L'approvazionedel nostro progetto in Europa èla prima vera iniezione di risor-se per la nascita del Distrettodella domotica sul quale laRegione lavora da tempo. Un

progetto che si inserisce nelnostro programma integrato dilongevità attiva che significaragionare non solo in termini diterapie mediche ma anche dipromozione di stili di vita ade-guati per rendere migliori pos-sibili gli anni della terza e quar-ta età. In questo contesto siinserisce il progetto per l'Agen-zia nazionale per l'invecchia-mento che avrà sede nelle Mar-che e diventerà coordinatrice diuna rete nazionale dedicataall’anziano, così come il proget-to della domotica che si rivolgein particolare ad anziani e nonautosufficienti per agevolarlinel vivere e gestire gli ambientidi tutti i giorni”.

Ma che cos'è la domotica? Si tratta della scienza pluridi-sciplinare che si occupa dellostudio delle tecnologie volte amigliorare la qualità della vitanella casa e in tutti gli ambientiantropizzati. Il progetto Domo-tica elaborato dalla RegioneMarche, punta sulla valorizza-zione delle vocazioni tipiche delterritorio marchigiano, sulleeccellenze nella ricerca applica-ta universitaria e dei centri ser-vizi specializzati nelle tecnolo-gie dell'abitare, ma si allargafino a coinvolgere tutti i settoriregionali. Si parte dalla 'casaintelligente', per l'integrazione

di tutti gli impianti tecnologicipresenti in un’abitazione alloscopo di ottimizzare i consumi,migliorare il comfort e la quali-tà della vita, soprattutto peranziani e disabili, anche in col-legamento con il progetto diAgenzia nazionale per le pro-blematiche dell’invecchiamen-to. La creazione di un polo tec-nologico della Domotica potràoffrire un contributo determi-nante per innovare i sistemi dipiccole e medie imprese del ter-ritorio e offrire nuove opportu-nità di lavoro qualificatesoprattutto ai giovani. Centina-ia le aziende e i professionisticoinvolti.

I tre progetti europeiNon solo domotica. Altri due iprogetti della Regione chehanno recentemente ottenutofinanziamenti europei. Il pro-getto Wide, programma Med-Cooperazione TransnazionaleMediterraneo e Iktmed. “Tutti etre i progetti - spiega GianniGiaccaglia, amministratoreunico di Svim - mettono in par-ticolare evidenza la capacitàprogettuale di Svim che riesce aportare nelle Marche risorseimportanti, aggiudicandosi ifinanziamenti in un contestoeuropeo altamente competiti-vo. L'elevata qualità della pro-gettazione è dimostrata anche

dall'autorevolezza internazio-nale dei partner che siamo riu-sciti a coinvolgere, tra cui idistretti tecnologici di Finlan-dia e Turchia”.

JADE, il progetto a sostegnodella longevità attiva

PROGETTI EUROPEI | REGIONE MARCHE

“La Regione Marche sostienecon convinzione il progettodi mettere in rete i Centri

antiviolenza per le donne cor-relando l’impegno fra pubblico,privato sociale e volontariato –ha detto l’Assessore alle PariOpportunità Serenella Moroder– Supporta i Piani di protezionee tutela antiviolenza di genere,predispone campagne infor-mative e intende rifinanziare lalegge 32/08 mobilitando lerisorse necessarie a tali scopi subase territoriale, laddove c’è piùbisogno”. Il problema della vio-lenza sulle donne infatti, (anchese non sempre se ne parlacome si dovrebbe) dai dati pre-sentati vede le Marche non piùcome isola felice: “Ben il 34,4 %è la percentuale di donne chehanno subito violenza sulnostro territorio, contro il 31%nazionale – ha ricordato l’As-sessore – e preoccupa il fattoche i casi per lo più vengonosegnalati nelle abitazioni e infamiglia, non per la strada, dun-que più difficili da denunciare eda risolvere”. Le Marche, da anniimpegnate a contrastare que-sta terribile piaga sociale e cul-turale, nel 2008 hanno approva-to la legge regionale n.32 “Inter-venti contro la violenza alledonne” a partire dalla qualesono stati creati i Centri AntiViolenza presenti ad oggi nelterritorio regionale, uno per cia-scuna delle cinque province.Con l’attivazione del numeroantiviolenza 1522 che consen-te alle donne vittime di violen-za di trovare un sostegno.

Donne in retecontro

la violenza

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Più tutela per gli anzianisemplicemente alzando lacornetta. E’ il progetto

dell’Inrca presentato a giugnodal direttore generale AntonioAprile, del direttore scientificoFabrizia Lattanzio e dei ricerca-tori Giovanni Lamura, MariaGabriella Melchiorre, CosettaGreco e Mirko Di Rosa. Partiràad ottobre 2010 e consisterà inun servizio telefonico per lasegnalazione di maltrattamentiverso le persone anziane. Infat-ti il fenomeno degli abusi suglianziani sta assumendo una cre-scente rilevanza a livello inter-nazionale. Proprio su questo hapuntato l’attenzione AntonioAprile: “Il progetto nasce dallostudio europeo AbuEl (ElderAbuse) a cui il nostro istituto hadato un contributo importante.Gli abusi nei confronti degliover 65 sono un fenomenocomplesso e l’Inrca vuole porsicome punto di riferimento perla riflessione. Ovviamente trat-tandosi di una materia moltodelicata saranno necessari col-laboratori validi ed adeguata-mente formati, che possanonon solo instaurare una relazio-ne con gli utenti del servizio,

ma anche comprendere a fondoil problema”. Anche la dott.ssaLattanzio vede lo studio AbuElcome la base per il progetto del-l’Inrca: “Con questa idea pas-siamo dai risultati teorici airisvolti pratici. Ricordiamo chel’abuso può essere anche qua-lunque “non azione” che arre-chi danno all’individuo. In Ita-lia c’è una percentuale semprepiù alta di anziani abusati, soli-tamente per contenzione fisica,

specialmente tra iportatori di deficitcognitivi.Cercheremo di for-nire risposte sia agliindividui che allefamiglie, soprattuttoeffettuando opera diprevenzione e allar-gando la conoscenzadi questo fenome-no”. Il dott. Lamuraha classificato gliabusi in quattrocategorie: “Psicolo-gici, fisici, sessuali efinanziari. Possonoessere occasionali oreiterati e di solitovengono commessi a

livello domestico o nelle strut-ture di ricovero”. “Le violenzeavvengono maggiormente neiconfronti dei soggetti più svan-taggiati - ha puntualizzato il

dott. Di Rosa - e principalmen-te nei confronti degli uomini.Spesso gli abusi psicologici ven-gono fatti da amici, vicini econoscenti. Le conseguenzeprincipali di violenze di taletipo sono collera, agitazione etimore”. La dott.ssa Melchiorreha fatto notare che: “Purtroppola denunce sono ancora scarse,l’unica eccezione sono le vio-lenze di tipo finanziario”. Il ser-vizio sviluppato dall’Inrca par-tirà da Marche e Calabria e siestenderà a Lazio, Sardegna eLombardia, con l’obiettivo diprendere piede su tutto il terri-torio nazionale. In questo modosi potrebbe dare una garanziadi maggiore protezione a tutti isoggetti che ne hanno più biso-gno. In tutta Italia… con unasemplice telefonata.

Contro gli abusi... il telefono è d’argento

TELEFONO ARGENTO | INRCA

DI LORENZO RICCI

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La dott.ssa Greco ci spiega il progetto che “Sarà un servizioattivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, integrato da unasegreteria che prenderà i messaggi delle chiamate avvenu-

te in orario diverso. Vi lavoreranno volontari selezionati e appo-sitamente formati, sarà presente anche sul web con un servizio e-mail e lavorerà unitamente ad un back office che si occupi dei

dossier, delle mail edella gestione mate-riale dei casi di vio-lenza. Inoltre verràcreato un comitatod’indirizzo, con sog-getti pubblici e pri-vati, per concordarele linee guida degliinterventi da attua-re. Altra utilità delsevizio sarà quella diraccolta e analisi deidati, che verrannopoi utilizzati a fini distudio scientifico eper il miglioramentodel servizio stesso”.

Il progetto in breve

Il direttore Antonio Aprile, la direttrice scientifica Fabrizia Lattanzio e il dott.Giovanni Lamura alla presentazione del progetto contro gli abusi suglianziani. Sotto il dott. Lamura illustra alle televisioni il servizio.

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Man mano che l’etàavanza sentiamo diessere sempre più vul-

nerabili. Eppure molte malattiepossono essere contrastate dav-vero semplicemente: bastereb-be un’alimentazione corretta e40 minuti di moderata attivitàfisica al giorno, unitamente alcorretto uso dei farmaci. Migliorare lo stile di vita aiutanon solo a vivere meglio e più alungo, ma anche a non dipen-dere dagli altri e a sentirsi utili.Di questi argomenti si occupa il

progetto “Invecchiare concura”, patrocinato da Inrca,Anci (Associazione NazionaleComuni Italiani), Federfarma eAssociazione Italiana Medici diFamiglia presentato all’Inrca.Lo scopo del progetto è quellodi organizzare incontri tramedici generici, farmacisti especialisti Inrca che si confron-tino con i cittadini riguardo airapporti che intercorrono traanziano e medico di famiglia,nuove tecnologie e metodi dicura.Antonio Aprile, direttore gene-rale Inrca ha posto l’accentosulla dimensione sociale del-l’informazione connessa ad uninvecchiamento ben controlla-to: “Al giorno d’oggi per glianziani è sempre più importan-te la dimensione informativa:sindaci, farmacisti, medici difamiglia e specialisti devonolavorare in rete per garantireall’utente il massimo dell’infor-mazione unitamente a rispar-mio ed ottimizzazione dellerisorse, per un servizio che sia ilmigliore possibile”. “Bisognainstaurare un fattiva collabora-zione fra le istituzioni - ha pre-cisato Fabrizia Lattanzio, diret-tore scientifico Inrca - al fine direalizzare una prevenzione chesia la più completa possibile e

che dunque investa non solo ilcampo delle malattie, ma anchequello della disabilità e dellafragilità”. Il vice presidente di Federfar-ma Marche Golinelli ha rilan-ciato con forza il ruolo delle far-macie in questo sistema: “Comefarmacie dobbiamo essere ilfulcro del nuovo sistema diaiuto all’anziano, favorendo uncostante controllo della spesafarmaceutica che si tradurràautomaticamente in risparmioper tutti e contribuendo allarealizzazione di screening pun-tuali e approfonditi. Inoltrepotremmo svolgere il nostroruolo contribuendo a creare unCentro Unico Prenotazionimolto efficiente, facilitando ipagamenti ticket, effettuando

monitoraggi periodici e soprat-tutto lavorando in forte sinto-nia con i medici di famiglia”.Proprio il portavoce dei medicidi famiglia, Alberto Olivetti, haposto l’accento sull’importanzadel lavoro in rete e auspicato uncambiamento di mentalità: “Lavecchiaia è sinonimo di minoreautonomia e in quest’ottica ilsostegno più efficace può arri-vare solo da un perfetto lavoroin rete: in questo modo il medi-co di famiglia potrà effettuareuna presa in carico molto piùefficace del paziente. Lavoran-do in rete si possono inoltrecombattere gli sprechi e reinve-stire in salute e nel migliora-mento dello stile di vita; biso-gnerebbe impiegare maggioririsorse nella scuola, affinchéuno stile di vita corretto diven-ga un comune sentire e si possacostruire attivamente la sereni-tà personale e collettiva”. “Unaprevenzione attenta e puntuale- conclude il presidente AnciMario Andrenacci - significa unimportante abbattimento deicosti e un forte risparmio, tra-ducibile nell’immediato ininvestimenti come centri socia-li pro anziani e un ventaglio dirisposte sempre più ampio”.Migliorare le risposte ai biso-gni, migliorare lo stile di vita,migliorare l’invecchiamento: inbreve migliorare la salute, nonsolo dell’anziano ma di tutti.

PROGETTO INVECCHIAMENTO | INRCA

Col passare del tempo è importante gestiree monitorare tre momenti ben distinti:quello della salute, quello dell’invecchia-

mento e quello della vita di relazione. Quindi bisogna promuovere un invecchiamentosocialmente positivo e soprattutto la culturadella salute. Molto importante a questo proposi-to e imparare ad alimentarsi correttamente:infatti così facendo si migliora l’efficienza fisicae mentale e si contrastano efficacemente malat-tie tipiche della terza età quali diabete, iperten-sione e osteoporosi, per non parlare dell’azionepreventiva contro molti tumori. Al contempo mangiare in modo corretto non è

una privazione del piacere del cibo, ma significaaggiungere al piacere del cibo la bellezza dimantenersi in buona salute. Della stessa importanza è imparare a praticareun’attività fisica regolare: infatti questo aiuta amantenersi in forze, migliora l’autosufficienza ele attività psicofisiche, contribuisce a conserva-re l’equilibrio e a controllare il dolore cronicoconnesso a particolari patologie. Oltre a ciò l’attivita fisica regolare stimola lamente, aumenta il senso di benessere allontanala depressione e se fatta in gruppo permette disocializzare divertendosi. Tutte attività positivepromosse fortemente da tale progetto.

Imparare a mangiare, imparare a muoversi... imparare ad invecchiare

Come invecchiare beneper vivere meglio

DI L.R.

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Da sempre si dice che rial-zarsi dopo una caduta èuna cosa molto positiva.

Ma se da oggi fosse possibilenon cadere più? E’ questo l’ob-biettivo del progetto europeoSMILING (Self MobilityImprovement in the eLderly bycounteractING falls), che vuolemigliorare la mobilità persona-le dell’anziano attraverso unprototipo di scarpa specialeche, tramite complesse innova-zioni tecnologiche, determineràuna sostanziale riduzione dellacadute. Ad aprile è stato il tantoatteso giorno della verità: pres-so l’auditorium dell’OspedaleInrca è stato presentato il pro-totipo della Ferrari Shoes,davanti a molti rappresentantidegli Istituti che hanno contri-

buito alla realizzazione comeAntonio Aprile, Fabrizia Lat-tanzio e Fiorella Marcellini del-l’Inrca. “La mobilità, special-mente per l’anziano, è moltoimportante - afferma la dott.ssaMarcellini, coordinatrice delprogetto - perché è sinonimo di

autosufficienza. Purtroppo lecadute sono in aumento tra gliover 65, quindi la prevenzione ela cura di questo fenomenosono per noi obiettivi impre-scindibili. Proprio su questo si fonda SMI-LING. Attualmente stanno usu-fruendo della nuova scarpa invia sperimentale 27 pazientidell’Inrca. Ancora una voltamiglioriamo la condizionegenerale dell’anziano, siaaumentando la sicurezza cheproponendo la loro integrazio-ne con le nuove tecnologie”. Ladott.ssa Bar-haim, partnerisraeliana del progetto siaddentra nello specifico delprogetto: “E’ utile creare un

disequilibrio artificiale nell’an-datura dell’anziano: tramitemodificazioni casuali provocatedalle Ferrari Shoes il pazienteriesce ad abbinare la percezionedel disequilibrio a quella del-l’andatura. È un risultatoimportantissimo perché costi-tuisce un allenamento per ilcervello e crea una sfida chemantiene l’anziano in costanteattività fisico motoria tramitel’attuazione di esercizi semprediversi e imprevedibili”. “In questa scarpa - puntualizzaDavid Carus, dell’University ofStrathclyde - c’è davvero tantatecnologia interessante, siasotto l’aspetto del softwareimpiegato che per quantoriguarda l’hardware che lo con-tiene. E’ un esempio importan-te di ingegneria avanzata cheintegra l’aspetto clinico. Speria-mo che la validità di questa ini-ziativa venga premiata da ungiusto e meritato successoanche dal punto di vista com-merciale”. La grande importan-za di questo progetto sta pro-prio nella sinergia creata fra ipartners. Un nuovo strumentointernazionale, dunque, cheservirà a migliorare fortementela condizione dell’anziano, cheora non solo smetterà di cade-re, ma potrà camminare, corre-re e, perché no, volare.

A ‘grandi passi’ verso il benessere

PROGETTO SMILING | INRCA

SMILING:“La mobilità, specialmente

per l’anziano, è sinonimo

di autosufficienza”

Il collaudo si è svolto in due fasi. La prima è quella dell’analisi del cammino tramite il test deisei minuti. Un sensore posizionato dietro la scarpa del paziente rileva dati riguardanti l’anda-tura normale e li invia wireless al computer, tutto ciò per rilevare i parametri del cammino e

eventuali alterazioni dello schema del passo. Poi ha avuto inizio la seconda fase: quella dell’alle-namento. Si tratta di un training personalizzato, completamente autogestito dal paziente tramiteun telecomando e che consiste nell’esecuzione di esercizi motori a difficoltà crescente. Ad ognipasso la scarpa modifica in modo casuale l’inclinazione tramite dei micro motori che fanno muo-vere porzioni del prototipo, mentre i dati ricavati vengono trasmessi wireless e registrati nellamemoria del telecomando. Tutto ciò al fine di ridurre il rischio di cadute, allenare il paziente aglieventuali fattori destabilizzanti presenti nell’ambiente esterno e aumentare il livello di attenzionedel paziente durante la deambulazione. Inoltre può essere molto utile anche a scopo riabilitativo,utilizzandolo in palestre attrezzate, e si potrebbe arrivare addirittura ad un uso domestico. Inuti-le dire che il collaudo ha dato esito più che positivo.

IN PISTA CON LE FERRARI SHOES: LE FASI DEL COLLAUDO

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In Italia ogni anno si diagno-sticano circa 270.000-300.000 nuovi casi di

tumore. Di questi ben il 63,7%si presentano negli anziani sud-divisi tra gli uomini con il 65%ed il restante 35% tra le donne. Si evidenzia inoltre come l’an-damento dell’incidenza deitumori aumenti con l’aumenta-re dell’età, ovvero i rischi diavere un tumore negli anzianiover 65 sono quattro volte mag-giori rispetto alle altre fasce dietà prese in considerazione.Viene quindi da chiedersi sel’invecchiamento sia di per sècausa di tumore o si manifestiperché l’esposizione ad agentioncogenetici è più prolungatanel tempo.

In Italia il tumore della prosta-ta rappresenta il primo tumorenel maschio anziano e rappre-senta la seconda causa di mortedopo il tumore intestinale. Nelnostro paese aumenta annodopo anno il numero di casidiagnosticati. Le percentuali disopravvivenza sono: Italia 47%,Spagna 54%, Francia 61%, Sviz-zera 71%.Le principali ragioni di taledivario vanno ricercate nonnella disponibilità di farmaci oapparecchiature diagnostichedi ultima generazione, bensì inuna quasi totale assenza di unaqualsiasi campagna di sensibi-lizzazio-

ne e divulgazione che possapermettere una precoce indivi-duazione del tumore. Va sotto-lineato il valore della RegioneMarche dove, a fronte di undato di longevità della popola-zione tra i più alti d’Italia,abbiamo un indice di mortalitàper carcinoma prostatico al disopra della media. Viviamo dipiù ma non facciamo preven-zione.L’alimentazione puòinfluenzare l’insorgenzadel tumore?Studi recenti hanno dimostratocome alcune sostanze riducanola probabilità d’insorgenza deltumore. Tra queste il Licopene(contenuto in pomodori eortaggi), il thè verde, l’aglio, ilmelograno, il cavolo. Un sanoassetto dietologico impedisce losviluppo del tumore per cui siconsiglia una dieta prevalente-mente ricca di vegetali, frutta everdura, povera di grassi ani-mali, carni rosse, cereali e fari-nacei. Bere molta acqua natura-le.Quali azioni si possonomettere in campo per pre-venire il tumore della pro-stata?Per gli uomini al di sopra dei 50anni risulta fondamentale ese-guire:• un esame della prostata ogni

anno • un test nel sangue PSA (Anti-

gene Prostato Specifico)• una ecografia prostatica per

via transrettaleQuesto perché la diagnosi

precoce e la cura del tumo-re aumentano la possibi-

lità di guarigione. Sonoesami brevi, poco inva-sivi e poco fastidiosi.Il PSA da solo puòsvelare un tumore?Il PSA viene prodottodalla prostata ma non è

un marcatore specificoper tumore. Questo per-

ché può aumentare anchein caso di infiammazione o

di ingrossamento della ghian-dola stessa. Il livello del PSA incondizioni normali è uguale oinferiore a 4 ng/ml, quando ètra 4 e 10 ng/ml è moderata-mente sospetto, se invece èsuperiore a 20 ng/ml è forte-mente sospetto per tumore.Quando si deve fare unabiopsia?La biopsia viene eseguita neicasi in cui si ha un sospetto ditumore. Consiste nel prelevareun campione di tessuto prosta-tico ottenuto introducendo unago dentro la sonda intraretta-le. Il campione prelevato verràanalizzato al microscopio dal-l’anatomopatologo che valuteràl’eventuale presenza del carci-noma ed il suo grado di svilup-po.Come si può essere sicuriche la biopsia sia proprionecessaria?Attualmente esiste in via speri-mentale un test che si chiamaPCa3 che potrebbe indicare icasi in cui è necessario eseguireuna biopsia ed i casi in cui sipuò evitarla. Il PCa3 è una pro-teina specifica del tumore pro-statico e viene prodotta solo daquesto tipo di tumore. La suaquantità individuata è diretta-mente proporzionale alla quan-tità di tumore presente ed èindipendente dal volume dellaghiandola. Presso il centroInrca viene eseguito questo testsemplicemente effettuando uninnocuo massaggio prostatico eprelevando successivamente uncampione di urine del paziente.Se il valore del PCa3 nelle urineè elevato, allora viene consiglia-ta la biopsia.Come possiamo avere lacertezza che la biopsia ese-guita abbia prelevato icampioni giusti?Non è facile centrare il punto incui si trova il tumore poiché avolte la zona sospetta non èvisibile né ecograficamente nécon l’esplorazione rettale nécon la RMN. E’ stata messa a

punto una particolare tecnica diRMN Spettrofotometria chepermette di evidenziare conesattezza la zona in cui esistonodelle cellule tumorali e quindieseguire una mappatura tale dapoi poterla utilizzare per ese-guire una biopsia veramentemirata. Una biopsia negativa ci dàla certezza che non esistetumore?Purtroppo ci può dire comesono le cellule del campioneprelevato in quel determinatopunto ma non ci esclude la pos-sibilità che ci sia tumore neipunti che non abbiamo preleva-to. Il tumore della prostata puòessere sconfitto, fate una visitaall’anno.

La prostata o ghiandolaprostatica è una ghiandolache fa parte dell'apparatogenitale maschile dei mam-miferi. La sua funzioneprincipale è quella di pro-durre ed emettere il liquidoseminale e contiene gli ele-menti necessari a nutrire eveicolare gli spermatozoi.

Negli uomini anziani il 50% dei tumori colpisconoquattro distinte aree:- Polmone 16%- Prostata 14%- Colon Retto 11%- Vescica 9%

Le percentuali di sopravvivenzasono:- Italia 47%- Spagna 54%- Francia 61%- Svizzera 71%

Una buona comunicazionecontro i problemi alla prostata

COMUNICAZIONE | INRCA

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Alcuni dati sul tumorealla prostata

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La Giunta regionale hascelto i nuovi direttorisanitari e ospedalieri.

Approvata la proposta deldirettore Asur Marche PaoloCiccarelli per la nomina deinuovi direttori delle 13 Zoneterritoriali. Le designazioni deldirettore Piero Ciccarellihanno privilegiato il rinnova-mento, le capacità di lavorarein squadra e nell’ambito di unaprogrammazione dei servizi perArea vasta, la loro origine mar-chigiana. “Le nomine effettuatedalla Giunta – fanno saperedalla Regione - hanno un profi-lo esclusivamente tecnico eresponsabilizzano l’operato deidirettori dell’Asur e del diretto-re del Servizio Salute, dott. Car-

mine Ruta, nel raggiungimentodegli obietti gestionali e di qua-lificazione dei servizi sul terri-torio. Le scelte operate si muo-vono all’insegna del cambia-mento, reso necessario dallamanovra finanziaria del Gover-no, dai tagli alla sanità, dalleesigenze di una riorganizzazio-ne gestionale dei servizi sanita-ri e dalle innovazioni che lariforma sanitaria regionaledeterminerà attraverso la pro-grammazione per area vasta”.

La Giunta ha poi ha nominatoCarmine Ruta direttore ad inte-rim dell’Agenzia sanitariaregionale (incarico che saràsvolto senza compensi), e GinoTosolini direttore dell’Azienda

Ospedali Riuniti di Torrette(nomina avvenuta a seguitodell’intesa raggiunta con il ret-tore dell’Università Politecnicadelle Marche, Marco Pacetti,che deve esprimere il proprioassenso, essendo un strutturaospedaliera anche universita-ria). Tosolini dovrà a sua voltaproporre alla Giunta i nomina-tivi dei direttori dei presidi dialta specializzazione Lancisi eSalesi. Aldo Ricci è stato invecenominato direttore dell’Azien-da ospedaliera Marche Nord.

Asur, nominati i 13 direttori sanitari e ospedalieri

SANITA’ | NUOVI DIRETTORI ASUR

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ZONA 9

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ZONA 8

ZONA 10ZONA 11

ZONA 13

ZONA 12

ZONA 2

ZONA 6

PESARO PESARO

URBINO FANOSENIGALLIA

ANCONA

JESI

FABRIANO

CAMERINO

MACERATA

CIVITANOVA

FERMO

ASCOLI

S.BENEDETTO

La Sanità marchigiana che cambia:le designazioni deldirettore AsurMarche, PieroCiccarelli, hannoprivilegiato le capacità di lavorare in squadra e lamarchigianità

Questi i nominativi dei nuovi direttori:

Zona Territoriale 1 Pesaro - Lucio LucchettaZona Territoriale 2 Urbino - Maria CapalboZona Territoriale 3 Fano - Pierluigi GigliucciZona Territoriale 4 Senigallia - Franco PesaresiZona Territoriale 5 Jesi - Maurizio BevilacquaZona Territoriale 6 Fabriano - Ivo SchiaffiZona Territoriale 7 Ancona - Giovanni StroppaZona Territoriale 8 Civitanova - Alessandro MariniZona Territoriale 9 Macerata - Enrico BordoniZona Territoriale 10 Camerino - Massimo MarconiZona Territoriale 11 Fermo - Gianni GengaZona Territoriale 12 San Benedetto - Antonio Maria NovelliZona Territoriale 13 Ascoli - Gabriele Rinaldi

Azienda Ospedali Riuniti - Gino TosoliniAzienda Ospedaliera Marche Nord - Aldo Ricci

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Con quasi 40 mila nuovediagnosi e 20 mila deces-si l’anno, in Italia la neo-

plasia del colon retto è al secon-do posto, per diffusione nellapopolazione femminile, e alterzo posto in quella maschile.Si tratta di una forma di neo-plasia che si manifesta quasiesclusivamente nelle personedopo i 50 anni e in cui gioca unqualche peso la familiarità; tut-tavia il fattore che sembrerebbeincidere maggiormente sull’au-mento del rischio di ammalarsiè quello di seguire un regimealimentare povero di fibre ericco di carni rosse, grassi satu-ri e calorie. Questa formatumorale origina quasi sempreda polipi adenomatosi, escre-scenze dell’intestino che impie-gano un tempo variabile dai 7 ai15 anni per degenerare in neo-plasie vere e proprie. Proprioquesto lasso di tempo così rela-tivamente lungo permette difare una diagnosi precoce.Tenendo conto di queste carat-teristiche, si è approntato untest per individuare i soggetti arischio: la ricerca di sangueocculto nelle feci. In caso diesito positivo, lo screening pre-vede una colonscopia che è unesame diagnostico che consen-te una visione diretta del colone la concomitante asportazionedelle lesioni qualora fosse

necessario.Le modalità organizzative delloscreening sono le seguenti:- Invito e consegna del test - Le

persone che rientrano nellafascia di età 50-70- anni ven-gono invitate con una letteraa ritirare il materiale pereffettuare il campionamentofecale. Chi non rispondeviene richiamato entro 6mesi.

- Riconsegna dei campioni - Icampioni vengono riconse-gnati insieme alla lettera diinvito presso i punti di rac-colta delle Zone territorialiindicati nella lettera stessainviata al cittadino.

- Comunicazione dell’esito - Incaso di esito negativo le per-sone riceveranno una letteradi risposta con l’invito a ripe-tere il test dopo 2 anni. Incaso di esito positivo ipazienti saranno contattatied informati sulla necessitàdi ulteriori approfondimenti(colonscopia) da parte dellasegreteria dello screening.

Se il Test è positivo la probabi-lità di avere una neoplasia o unadenoma avanzato è molto alta(dal 30% al 40%). La resezioneendoscopica, cioè l’asportazio-ne dei polipi durante la colon-scopia, sarà risolutiva per unaquota importante di neoplasie

ed adenomi con evidenteimpatto sulla qualitàdella vita dellepersone interes-sate.I Programmidi Screeningorganizzatiin Italianon sonosemplice-m e n t einterventis a n i t a r i ,ma inter-venti disanità pub-blica. 0L’attività discreening è infat-ti compresa neiLivelli Essenziali diAssistenza e ciò conferisceuna ulteriore caratteristica alprogramma: l’offerta deve esse-re mirata ad evitare che diffe-renze di status presenti nellasocietà si ripercuotano sullafruibilità di questo diritto.L’area Vasta 3, nell’ambito diuna numerosa serie di iniziati-ve, ha iniziato questa attivitànel Dicembre 2009 e nel bien-nio 2010-2011 offrirà la possi-bilità di effettuare il Test gra-tuitamente a tutta la popolazio-ne residente nella provincia diMacerata.

E’ importantissimo che tutta lapopolazione aderisca all’invitoad effettuare questo test, gra-tuito e indolore; ciò permetteràsicuramente di ottenere, nelgiro di pochi anni, una sensibi-le riduzione della mortalità perquesto topo di patologia cosìcome è già successo in passato,con lo screening del collo del-l’utero e del seno che hannopermesso di individuare e cura-re questi tumori femminili infase precoce.Tutte la persone interessatepossono chiamare il numeroverde 800.178.008 per avereinformazioni e chiarimenti.

RICERCA | AREA VASTA

L’Area Vasta 3 e lo screening del colon retto

Cos'è l'Area Vasta?È una nuova dimesione terri-toriale che consente di mette-re in rete un numero maggio-re di strutture, risorse, com-petenze così da aumentarel'omogeneità e l'efficacia delServizio Sanitario.

A che serve?I vantaggi sono concreti:• servizi omogenei in tutto il

territorio, dalla montagnaal mare

• una rete che risponde inmodo chiaro e unitariooffrendo all'utente unaccesso semplice, con puntidi riferimento certi e menosprechi di tempo e denaro

• migliori tecniche, eccellenzevalorizzate

• buone prassi condivise

L'Area Vasta 3 cosa com-prende?Personale, strutture, istituzio-ni e territori delle Zone Terri-toriali8 (Civitanova Marche), 9(Macerata) e 10 (Camerino-San Severino).

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Idisturbi pelvi-perineali diorigine funzionale, (incon-tinenza urinaria, costipa-

zione, ecc), associati o meno adalterazioni anatomiche, sono incontinuo aumento e costitui-scono un problema di sicurarilevanza medica e sociale. Sene è parlato a Jesi al convegno“Disturbi Pelvi-Preineali,approccio interdisciplinare emultiprofessionale”. “Questidisturbi - precisa MarinellaBaroni dell’Unità Operativa diMedicina Fisica e Riabilitazio-ne dell’ASUR 5 Jesi - prevalgo-no nei paesi occidentali, colpi-scono prevalentemente ledonne a partire dal periodopost-partum, influenzanonegativamente la qualità dellavita e motivano una crescenterichiesta di interventi sanitari,che talora risultano non risolu-tivi. In molti casi le competenzenecessarie all’approccio assi-stenziale riguardano diversediscipline mediche e chirurgi-che e richiedono l’intervento dipersonale sanitario di variaprovenienza. Nel corso degli

ultimi anni si è assistito ad unsensibile incremento dell’atten-zione del mondo sanitarioverso questi problemi di diffici-le collocazione disciplinare,così da motivare un apprezzabi-le impulso alla ricerca scientifi-ca ed alla qualità dell’assisten-za, sia in ambito preventivo chediagnostico e riabilitativo”.L’iniziativa del convegno vaintesa come una azione di cen-simento, su base regionale,degli operatori interessati aidisturbi del pavimento pelvicoed è finalizzata alla creazione diuna Task Force dedicata alladiagnosi e al trattamento. Loscopo dell’incontro mira a con-frontare le posizioni di profes-sionisti di diversa provenienzaculturale e di realizzare, con ilcontributo di tutti gli aderenti,un “Osservatorio Permanentedei Disturbi Pelvi-Perinealidella Regione Marche”. L’iden-tificazione di protocolli condi-visi potrà favorire la collabora-zione interdisciplinare ed ele-vare il livello delle prestazionisanitarie.

Agiugno, a Marina di Altidona, sono state presentate le risultanze delprogetto-ricerca “Applenights - obiettivo notte”, con la visione diun documento filmato, realizzato a livello locale dal Dipartimento

Dipendenze Patologiche della ZT11 di Fermo, sul tema del divertimentogiovanile e dei fenomeni ad esso legati tra cui “lo sballo” mediante l’usodroghe e alcol. La presentazione di “Applenights - obiettivo notte” è stataaccompagnata da un dibattito moderato dal Prof. Maurizio Fea. Il docu-mento si articola in 7 clips di circa 5 minuti l’una e sviluppa il tema attra-verso stralci di interviste che hanno visto come protagonisti gli ammini-stratori, le forze dell’ordine, i gestori dei locali e i giovani. Lo sviluppodella tematica parte dalla presentazione dei comportamenti e delle ideedei giovani, prosegue con l’esplicitazione dell’osservanza della normati-va e si conclude con le azioni preventive, a cui sono sottesi valori e con-trovalori del mondo adulto. Il documento filmato e la raccolta dei datisono stati effettuati dal Dipartimento Dipendenze Patologiche del-l’Asur11 di Fermo con il preci-so scopo di sensibilizzare lacittadinanza e stringere con ireferenti locali alleanze chepermettano di contrastare la“cultura dello sballo” attraver-so azioni preventive efficaci.

Applenights, l’Asur 11 vicina ai giovani

Disturbi pelvi-perineali,un censimento regionale

SANITA’ |

Il Pronto Soccorso del Salesi si raddoppia. L’inizio dei lavori è previstoper ottobre. “Un Ospedale non può attendere e non può fare a menodi un Pronto Soccorso ottimale - spiega il primario del reparto di

emergenza Giovanni Cardoni - Le esigenze della popolazione sono lanostra priorità”. La decisione di ampliare il reparto risale a un anno fa.Quello attuale è troppo piccolo, ha una sala d’aspetto di soli 15 posti enon è provvisto di camera termica per l’arrivo dei pazienti barellati con imezzi di soccorso. “L’accoglienza migliorerà l’accoglienza dei pazienticritici - spiega Cardoni - con una camera dedicata”. Oltre alla camera ter-mica il progetto prevede la realizzazione del triade più annessa salad’aspetto con il triplo dei posti. Questo perché la domanda è in crescen-te aumento. Nel 2009 la struttura ha toccato i 30.000 accessi solo dibambini. Ben 8.500 prestazioni hanno riguardato donne co problemiginecologici e ostetrici.

Salesi, 30mila pazienti l’anno... e raddoppia il Pronto Soccorso

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Al gioco deve essere ricociu-to un ruolo fondamentaleper lo sviluppo e la soprav-

vivenza dell’uomo e della civiltà;facilita la crescita, favorisce lasocializzazione, rappresenta unutile svago e una piacevole eva-sione temporanea dalla quotidia-nità, per scaricare le tensioniaccumulate o per provare l’emo-zione del rischio. Il gioco d’azzar-do è un “rifugio della mente”,un’occasione per costruire unarealtà parallela e alternativa allavita quotidiana, la possibilità diinventare il proprio futuro. Avolte però l’esperienza ludica ètalmente coinvolgente da rag-giungere le dimensioni di unavera e propria dipendenza, conpreoccupanti costi individuali esociali.Quando si parla di gioco d’azzar-do si possono individuare tredimensioni: quella sociale, quellaproblematica e quella patologica.Ai giocatori sociali, che si posso-no distinguere in “giocatori occa-sionali” e “giocatori abituali”,appartengono quegli individuiche giocano solo per divertirsi epassare il tempo, preferiscono

giochi lenti e sono in grado dismettere in qualunque momento.Il giocatore patologico o “com-pulsivo” è sopraffatto da unaincontrollabile brama di giocare.Giocano per molto tempo e adalta frequenza, investono moltisoldi ed energie nel gioco e prefe-riscono quelli veloci (video-poker); questo comportamentoconduce ad una catena di perditee ad una progressiva pervasivitàdel gioco nella vita del soggetto. Igiocatori patologici sanno che illoro modo di agire danneggia edistrugge le loro relazioni perso-

nali, matrimoniali, familiari elavorative; tuttavia sono cronica-mente incapaci di resistere all’im-pulso di giocare, ed è ciò che creala dipendenza. La strategie d’in-tervento stanno assumendo variee complesse forme, in risposta algrado di problematicità riscon-trato; una sorta di continuum cheva dall’intervento terapeuticoalla prevenzione e promozione diuna cultura di “gioco responsabi-le”. Prevenire le forme problema-tiche di gioco d’azzardo significa:valorizzare le potenzialità delgioco attraverso campagne di

informazione, sensibilizzazione eprevenzione di comportamentiinadeguati, anche tramite l’uso dimass media o workshop, in mododa raggiungere l’intera collettivi-tà; attivare programmi di forma-zione e addestramento agli ope-ratori già impegnati in ambitisimili, finalizzati al riconosci-mento precoce dei vari tipi di gio-catori e alla possibilità di interve-nire tempestivamente; contenereaspetti problematici attraversol’informazione sul problema e lepossibilità di aiuto con colloqui disensibilizzazione e spazi di con-fronto e discussione.Inoltre, a fronte di una diagnosidi gioco d’azzardo patologico eproblematico, le modalità diintervento terapeutico possonoavere diversi livelli: terapia indi-viduale, familiare o di gruppo;centri residenziali o semiresiden-ziali; l’inserimento in gruppi diGiocatori Anonimi o simili inizia-tive di auto-aiuto. Ad Ancona èstato attuato nel 2008 un “pro-getto sperimentale per l’intercet-tazione e trattamento della pato-logia da gioco” con un protocollod’intesa tra la ZT7 e laCoop.Soc.le IRS L’Aurora di Gra-dara, scaturito dalla necessità dioperare in modo integrato, condi-viso e responsabile, al fine di rea-lizzare un sistema di rete territo-riale per progettare strategieinnovative e personalizzate per lapresa in carico di soggetti dipen-denti da gioco d’azzardo e delleloro famiglie; migliorare le com-petenze e le abilità tecniche delpersonale dei Servizi pubblici eprivati, attraverso un percorso diformazione specifica ed integrata.Il progetto è rivolto a soggetti conpatologia da gioco (e ai loro fami-liari) al fine di: contenere i rischie i danni connessi alla dipenden-za da gioco; favorire comporta-menti responsabili e consapevoli;facilitare l’accesso ai Servizi spe-cifici; contrastare le condizioni didegrado e/o di forte disagiosociale dovuti al gioco d’azzardo.

SANITA’ | PROGETTI

L’Asur 7 dice “game over”al gioco d’azzardo

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La Giornata Mondiale senza Tabacco 2010richiama l’attenzione sugli effetti nocividel marketing del tabacco rivolto alle

donne e in particolare alle ragazze giovani. Ledonne rappresentano, infatti, un target impor-tante per l’industria del tabacco, che ha semprebisogno di reclutare nuovi consumatori. Parti-colarmente preoccupante è la crescente inci-denza del consumo di tabacco fra le ragazze. IlDirettore Generale dell’OMS, Margaret Chan,scrive: “La protezione e la promozione dellasalute delle donne è essenziale per la salute e losviluppo non solo dei cittadini di oggi ma ancheper quelli delle generazioni future". Proprio percelebrare la Giornata Mondiale senza tabacco2010 e nell’ambito del Progetto “RespiriamoLiberi - Programma di prevenzione e tratta-

mento deltabagismoa livellozonale consperimen-tazione diun intervento di comunità presso il Comune diCamerano” il 31 maggio si è tenuto un eventocon l’apertura di stand con materiale informa-tivo, test e misurazione del monossido di car-bonio espirato per fumatori e non a cura del-l’Asur Marche ZT7, della Lega Italiana Lotta aiTumori (LILT) di Ancona e del Comune diCamerano; l’animazione per bambini con lapartecipazione dei Clown OBARA; visite guida-te al Centro di Didattica Multimediale “Percor-si di Salute”.

Respiriamo Liberi...a Camerano

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Lo scorso maggio il presi-dente SaniDoc FilippoBambara ha presentato il

bilancio dell’attività associativanel biennio 2008/2009 e lelinee operative per il biennio2010/2011 approvati all'unani-mità. “I rapporti con le Istitu-zioni sono ottimi - esordisce -.Incontrando il Presidente del-l'Ordine dei Medici di Ancona,gli abbiamo garantito massimadisponibilità verso coloro chevogliano far parte della nostraRete, rispettando le regole e irequisiti richiesti dall’associa-zione. Abbiamo inoltre illustra-to i nostri obiettivi all'Assessorealla Sanità e ai Dirigenti del Ser-vizio Salute della Regione Mar-che, chiedendo di ampliare lanostra integrazione nel ServizioSanitario Regionale, come pre-vede lo statuto sull'attivitàsociale”. Bambara ha poi illu-strato i progetti futuri: “Ci con-centreremo sulla promozionedell’Associazione presso l’uten-za e incontri con gli associaticirca il nostro operato. Maanche sulla visibilità delle

nostre tariffe con preventivi ericevute sanitarie che specifichi-no analitacamente: il costo dellaprestazione professionale,materiali consigliati su unagamma che deve rispondere alTop della qualità e dello storicocertificato, il coinvolgimentodell' Utente con la sua liberascelta, il costo reale del manu-fatto protesico, titoli e specialitàche soddisfino le normateveUE. Infine trasparenza e visibi-lità dei nostri servizi sui mag-giori quotidiani regionali e sullanascente rivista trimestrale“SaniDoc Informa”. Scopo prio-ritario di SaniDoc sarà incre-mentare le adesioni, per con-sentire l’accesso ai servizi medi-ci ad un’utenza più vasta possi-bile. Parallelamente continue-remo ad inserire nell’Associa-zione strutture mediche eccel-lenti, per prime strutture ade-renti al Servizio SanitarioNazionale, per estendere il rag-gio d’azione. Verranno infineconsolidati i rapporti con Entied Istituzioni, così da rendereSaniDoc un pilastro fondamen-

tale nella Sanità Pubblica mar-chigiana”. Bambara ha conclusoriepilogando gli obiettivi dell’as-sociazione: “Partecipazione tec-nica ad un fondo sanitario inno-vativo, controllo qualità delleattività sanitarie, rispetto daparte dell'utenza dei cicli di pre-venzione specificati dai pac-chetti sanitari. Vogliamo raffor-zare la nostra politica sociale,offrendo ai cittadini più deboligli strumenti per superare i lorodisagi, coniugando efficienza edeconomicità. Ma anche dimi-

SaniDoc, un bienniodi successi

SaniDoc si prefigge di for-nire assistenza specialisti-ca presso presidi pubblici

e privati, favorendo l'accessoalle prestazioni per tutte lefasce d'utenza, specialmente lepiù deboli. Tra queste rientra-no sicuramente gli over 65:nell’area di Ancona si vuoleinfatti migliorare sensibilmen-te la situazione dei non più gio-vani. I posti letto previsti nellanuova Casa di Riposo “Tam-broni” e quelli presso l'ex ospe-dale “Umberto I” non sono suf-ficienti, perciò SaniDoc proget-ta di riqualificare l'ex cardiolo-gico “Lancisi” ospitandoviRSA, RP, Hospice, struttureresidenziali, ricreative e uncentro di primo intervento conpoliambulatori operanti 24 oresu 24. E’ già stata avanzata unaproposta al Comune di Anconae alla Regione Marche, un pro-getto vantaggioso per tutti. Icosti di realizzazione e gestionesarebbero interamente a caricodelle associate SaniDoc. In unacittà nella top-ten europea perpercentuale di anziani rispettoalla popolazione, SaniDoc è acompleta disposizione di Isti-tuzioni e cittadini e persegueuna politica innovativa. Cioèun confronto lungimirante edoculato sulla prevenzione egestione del Fondo SanitarioRegionale, attraverso strutturepubbliche e private autorizzateed accreditate e quindi aderen-ti al SSN.

Il dott.Bacalini e il presidente Bambara durante la pausa del ConvegnoInternazionale SaniDoc

Un progetto lungimirante

per gli over 65

RISULTATI- Richiesta di Adesione da parte di Sigle Sinda-

cali in rappresentanza dell'ambulatorietà pri-vata;

- Accordo di massima con CNA, COLDIRETTIe CONFESERCENTI Avellino per circa40.000 potenziali soci sostenitori;

- Richiesta di iscrizione a SaniDoc con versa-mento della relativa quota di Iscrizione di n.18 nuove strutture ambulatoriali e ospedalie-re;

- Richiesta di adesione di altre 20 struttureambulatoriali e ospedaliere nella RegioneCampania e “studi ambulatorizzati” odontoia-trici;

- Attivazione da parte della I.A.I.O. del compar-to di chirurgia Odontostomatologica e odon-toiatria presso l'Ospedale Cristo Re, Roma,con Richiesta di Iscrizione a SaniDoc.

PROGETTI - Realizzazione di una RSA per Anziani ad Anco-

na e di un centro diurno per portatori di Han-dicap;

- Richiesta al Comune di Senigallia e ServizioSalute Marche per subentrare nella gestione di“Villa Serena” in Senigallia;

- Richiesta della CNA di Castelfidardo per unpoliambulatorio attivo 24 ore su 24;

- Formazione ed inquadramento giuridico delpersonale ausiliario operante presso le struttu-re sanitarie;

- Progetto di Monitoraggio sugli appalti per for-niture di beni e servizi, tracciabilità e rintrac-ciabilità dei materiali usati , maggiore garanziaalle professionalità ed eccellenze locali affinchéle risorse del cittadino contribuente restino nelproprio territorio;

- Iscrizione per l'anno 2010 nell'Elenco dei bene-ficiari del 5 per mille sulle dichiarazione deiredditi anno 2009;

- Realizzazione di “SaniDoc Informa” rivista tri-mestrale informativa rivolta soprattutto agliUtenti.

“Abbiamo fatto tanto, faremo di più”

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Continua il nostro viaggiotra le strutture aderenti aSaniDOC.

POLIMEDICA FALCONARA SRLE’ un poliambulatorio medicoprivato che si estende per circa500 metri quadrati con all’in-terno un eccellente centro difisioterapia e numerosi ambula-tori specialistici. Vi lavorano intutto 30 specialisti coordinatidal Terapista Vincenzo Scalzeg-gi, responsabile della struttura,che si occupano di tutte le prin-cipali discipline sanitarie: aller-gologia, cardiologia, venereolo-gia, ematologia, ginecologia

endocrinologia, medicina dellavoro e sportiva, oculistica,ortopedia, psicologia, fisiatria,agopuntura, gastroenterologia.Si eseguono un numero moltoelevato di prestazioni, in mag-gioranza eco/radiografiche,ematologiche, flebologiche,ortopediche, ginecologiche,oculistiche e dermatologiche. Inpiù, solo nell’ambito della fisio-terapia la struttura fornisce ben10.000 prestazioni annuali, lacui maggioranza consiste neltrattamento delle artropatie.Per questo tipo di interventidispone di apparecchiatureall’avanguardia come laser,Tecar, macchine per la massote-rapia ultrasonica e la magneto-terapia. Va da se che, sempre insinergia col Servizio SanitarioNazionale, fornisce un’assisten-za eccellente ad un bacino diutenza molto ampio, che copresenza distinzione tutte le fascesociali e di età. Inoltre garanti-sce tempi di attesa ridottissimi:dalla prenotazione alla presta-zione intercorre al massimo unasettimana. Proprio queste sonole motivazioni che hanno spintola Polimedica Falconara s.r.l. adaderire a SaniDoc, unitamenteallo spirito di apertura verso

tutte le forme diaggregazione sociale,per soddisfare tutte leesigenze degli utentinel miglior modo pos-sibile, dando più valo-re al loro tempo e alloro denaro. A testi-moniare ciò, moltiiscritti all’associazio-ne hanno usufruitodella struttura e sonorimasti completamen-te soddisfatti, sia perla qualità del servizioche per la gentilezza e disponi-bilità del personale.

LAB3E’ un laboratorio di analisiaccreditato con qualifica dieccellenza dal Servizio SanitarioNazionale. Si occupa di qualsia-si esame di tipo chimico, clinicoe batteriologico ed è uno deipochissimi centri analisi in tuttaEuropa che effettua l’Estramet,un esame particolare per la dia-gnosi del tumore al seno. Il testpermette una corretta preven-zione primaria del tumore allamammella e ne impedisce losviluppo. Conseguentemente imacchinari impiegati per leanalisi sono i migliori e più

moderni disponibilisul mercato. Al Lab 3lavorano tre profes-sionisti, coordinatidal Biologo RiccardoMileni e coadiuvati dadue segretarie e da uncospicuo numero digiovani tirocinanti.Gli associati SaniDocche hanno usufruitodel servizio non solo

sono stati soddisfati appieno,ma sono anche stati impressio-nati dalla passione che il perso-nale riversa nel proprio lavoro.Infatti i punti di forza del Lab 3sono la cordialità, che mette aproprio agio tutti i pazienti, e laprofessionalità massima neiprelievi. Il Laboratorio offreservizio a tutte le fasce d’utenza,con particolare riguardo ai“totalmente esenti”: bambinisotto i 14 anni e anziani “over65”, in accordo col ServizioSanitario Nazionale; fornisce inmedia 50 prestazioni giornalie-re, garantendo un tempo d’atte-sa davvero ridottissimo: al mas-simo 30 minuti. L’adesione aSaniDoc ha uno scopo sociale:la voglia di farsi conoscere perlavorare al meglio e soddisfarele esigenze del maggior numerodi utenti possibile.

nuire le liste di attesa e le pre-stazioni a pagamento presso lestrutture pubbliche, aumentan-do la “virtuosità”e dialogandoattraverso il Welfare Communi-ty SaniDoc”. Dunque un bilan-cio che ci consegna SaniDoc insalute e decisa a fare il possibileper risolvere i problemi dei cit-tadini e dei Soci. Come specificaanche l'art. 4 dello statuto socia-le, che tutela gli interessi mate-riali e morali degli utenti, affin-chè vengano rispettate le lorofinanze, il loro diritto alla salutee i loro interessi. Tutto ciò

anche attraverso un'equadistribuzione territorialedelle risorse sanitarie, inrapporto al fabbisogno com-plessivo e alla localizzazionedelle strutture in ambitoregionale, per garantire l'ac-cessibilità ai servizi e valoriz-zare le aree di insediamentoper le nuove strutture.Acquisti di beni e servizi tra-sparenti con attenzione aquelle Strutture che presen-tano una maggiore offertarispetto a quelli minimiregolamentari.

Strutture e macchinari all’avanguardia

Per chi volesse ulterioriinformazioni e

conoscere nomi e recapiti degli associati:

Numero Verde:800912294Presidenza: 071/887011071/887012

[email protected]

E’ possibile tesserarsipresso le strutture

aderenti e le sedi CNAdella provincia di

Ancona

Polimedica Falconara SrlVia F.lli Rosselli, 9Falconara Marittima (AN)Tel. 071.9161191 [email protected]

Lab3Via F.lli Rosselli, 9Falconara Marittima (AN)Tel. [email protected]

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RUBRICA | LE OPINIONI

Tra medico e pazienteesiste un contratto?

La cosa non è di poco conto, perché in caso diresponsabilità del medico l’estinzione del dirittodel paziente a venire risarcito dipende dal trascor-

rere del tempo: cinque anni, se si considera lo sbaglio delmedico come un fatto illecito (detto anche aquiliano,dalla Lex Aquilia del Diritto Romano); dieci anni se loconsideriamo collegato all’esistenza di un contratto tramedico e paziente. E cambia anche chi debba dare leprove. Si potrebbe obiettare: “Ma quando ci rivolgiamo aun dottore di solito non firmiamo contratti!”. E’ vero:nella generalità dei casi si va dal medico di fiducia o inun pronto soccorso o in un ospedale, senza formalità. E’vero anche che, in caso di intervento chirurgico o di altreanalisi, siamo tenuti a firmare il cosiddetto “consensoinformato”. Non è la stessa cosa. Questo serve a dimo-strare che abbiamo capito bene cosa può comportareuna certa terapia: il medico non può obbligarci ad assu-merne una, perché la Costituzione ci riserva il diritto didecidere. Tuttavia è la giurisprudenza a dire che trapaziente e medico sorge un’obbligazione da ”contatto”.Non carta e penna, ma fatti: quando una struttura sani-taria, piccola o grande non importa, o un singolo opera-tore intervengono, il solo porsi in relazione con noiimplica una posizione di garanzia. Quando chiamiamo leForze dell’Ordine o i Vigili del Fuoco non firmiamo con-tratti, eppure il soccorso arriva, perché serve a garantir-ci sicurezza. Allo stesso modo il lavoro dei sanitari miraa… garantire la salute. Da ciò deriva che, in caso di sba-glio del medico, i nostri diritti si prescrivono in diecianni, non in cinque. E basta spedire una richiesta dirisarcimento prima che il decennio decorra, perché inostri diritti rimangano integri per altri dieci, e così via.Quindi, in tali casi non perdiamo tempo, conserviamo lecarte e rivolgiamoci agli specialisti. (1-continua)

Dal punto di vista legale

Avv. Giovanni Conti, Roma

Tarda modernitàe identità simbolica

L’accelerazioneche la tardamodernità pro-

pone quasi a rappre-sentazione di una real-tà tecnologica e alta-mente razionale poneinquietanti dubbi rela-tivi ai nuovi modellicomportamentali e astili di vita che mutanole forme di quella rela-zionalità che Simmeldefiniva “sociazione”.Un fenomeno sul qualeoggi si centra l’atten-zione è relativo ad unprolungamento deltempo di permanenzadei giovani nell’ambitodella famiglia d’originedata dal difficile inseri-mento nel mondo dellavoro e una corrispon-

dente e apparentemente contraddittoria precocità com-portamentale. A questo fenomeno si affianca quello diun allungamento dei tempi di vita e di una longevità atti-va che coinvolge coloro che un tempo entravano nellafascia della terza età, oggi considerata almeno quarta.Queste realtà generazionali che, con una sfasatura tem-porale, investono le componenti di una società comples-sa, rappresentano il difficile terreno sul quale la ricercadi identità viene ad essere al tempo stesso rifiutata eambita. Rifiutata perché non risponde a canoni precosti-tuiti che paiono imposti e ambita perché ancora mantie-ne un forte valore referenziale e sociale. Ne deriva che lasocietà contemporanea si avvale di uno scenario com-plesso e instabile nel quale la frammentazione dei rap-porti e dei legami sociali è elemento causale e primariodi quella modernità che viene definita “liquida” da Bau-man o “in polvere” da Appadurai. Nuovi modelli com-portamentali massificati e mediatici divengono così daun lato riferimenti identitari per le nuove generazioni edall’altro sollecitazioni nostalgiche per le precedentigenerazioni, costituite da una irriducibile volontà di nonapparire per quello che si è. Un’identità simbolica è lanuova veste dell’uomo che vive la tarda modernità.

Osservatorio della società

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Prof. Marieli Ruini Università La Sapienza, Roma

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La situazione socio-assistenziale del ter-ritorio da cosa è

caratterizzata? Di cosahanno bisogno le famiglie?“Il tessuto sociale di Numanagode di ottima salute ed in otti-me condizioni, soprattuttosotto l’aspetto assistenzialedegli anziani. Su un totale di3912 abitanti al 31 dicembre2009, gli over 65 sono attual-mente poco più di 800, di cui377 uomini e 427 donne, e diquesti soltanto 286 vivono dasoli. Per quanto riguardo i gio-vani invece (1466 i minori),suddivi in circa 443 famigliecon minori a carico. Per i piùpiccoli poi, vanto del nostroComune è garantire a tutti l’asi-lo completamente gratuito, acarico delle famiglie resta sola-mente il servizio della mensa.Numana è un isola felice anchesotto l’aspetto dell’integrazio-ne, i circa 400 immigrati chevivono nel nostro territorio,sono pienamente integrati.Importante è anche l’impegno eil coinvolgimento dei giovani, la

fascia che attualmente risentedi più della crisi economica chesta attraversando il Paese.Lastessa attenzione e impegnoviene investito ogni giornoverso tutte quelle famiglie chepurtroppo sono state colpitedalla crisi”.Quanto incide l’invecchia-mento della popolazione ela mancanza di lavoro?“Per quanto riguarda la man-canza di lavoro, devo fare undistinguo fra i numanesi chelavorano all’interno del territo-rio e chi lavora fuori. Posso direche, grazie soprattutto al turi-smo, la nostra principale fontedi occupazione, chi lavora sulterritorio a risentito meno del

problema della disoccupazione.Analizzando invece l’invecchia-mento della popolazione, possodire che a Numana si invecchiaserenamente e bene. Ormai daqualche hanno è attivo il servi-zio “Anziano solo” che offre aglianziani del Comune un po’ dicompagnia e la consegna dellaspesa e dei farmaci a domicilio.Inoltre a breve verrà distribuitoagli anziani un questionario permonitorare la loro situazione ele loro necessità”.E’ uno dei posti dove si ècostruito di più, ultima-mente: che cosa chiedonole giovani coppie?“Le giovani coppie, qui comealtrove, cercano abitazioni atariffe convenienti, e purtrop-po in zone turistiche come lanostra spesso comprare casadiventa fuori portata soprattut-to per più giovani che quindioptano per l’affitto o compranoin località periferiche più eco-nomiche. Finalmente però,grazie al progetto “Santa Cri-stiana”, progetto che distribui-rà sul territorio parte dellacubatura dell’ex struttura ricet-tiva, per la prima volta aNumana verranno costruitecirca 70 abitazioni a tariffa age-volata. Ci troviamo di fronte a

un progetto di edilizia conven-zionata che offrirà un ottimaopportunità d’acquisto”.Il settore Turismo aiuta asuperare la crisi?“Certamente il turismo rispettoad altri settori, può offrire alcu-ne opportunità di reinserimen-to lavorativo in più a chi, pur-troppo, ultimamente a perso illavoro. In tempi difficili comequesti il turismo offre almenol’opportunità dei lavori stagio-nali. D’estate, infatti, da questeparti le opportunità di lavoro sitriplicano. L’impegno delComune è stato quello di cerca-re di aumentare ulteriormentequesta possibilità offrendo ser-vizi che in precedenza venivanoappaltati altrove, a coop ope-ranti sul territorio. Coop che oggi posso curare lagestione interna di servizi sta-gionali quali la pulizia del lito-rale, il trasporto turistico e lavigilanza del porto, soltantoquest’ultima offre 10 posti dilavoro”.Su quale tipologia di Turi-smo punta la città?“A Numana esiste un discretodistretto industriale e artigia-nale che ha dimostrato e dimo-stra tutt’ora di resistere allacrisi economica”.

Numana guardaal futuro

A colloquio con il sindaco

di NumanaMarzioCarletti

COMUNI A CONFRONTO

NUMANA

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Continuiamo il nostro per-corso attraverso i distret-ti sociali della zona. In

questo numero parleremo delDistretto Sociale ‘Sede SalvoD’Acquisto’ ad Ancona checomprende la zona di Varano,passo Varano, Brecce Bianchefino ai Nuovi Quartieri. Abbia-mo più volte sottolineato che ildistretto sociale è di supportoalle Istituzioni come la Regio-ne, la Provincia e il Comune.L’aria che si respira al Distrettodella sede di S. D’Acquisto è

molto interessante e goliardica.Una straordinaria collaborazio-ne fra le assistenti sociali cheporta a risolvere i problemi deicittadini in un ambiente stret-tamente familiare. Una vera epropria famiglia con tante per-sone ognuna con un compitodiverso e ben definito. Abbiamoparlato con la responsabile,Sonia Gregorini. Subito si èavvertito questo rapportointenso fra responsabile, colla-boratori e cittadini. Un rappor-to con la finalità e dedito arisolvere i problemi della citta-dinanza. I temi e i problemi chele assistenti sociali si trovano arisolvere non sono pochi, masono veramente tanti, più diquanto si possa immaginare.“Ci troviamo di fronte ad unvero e proprio ‘progetto educa-tivo’ - ci confessa la Gregorini -che abbiamo voluto proporre atutti i cittadini, prendendo incarico tutte le tematiche a cuinoi assistenti sociali andiamoincontro”. “Siamo molto felicidi fare il nostro lavoro - sottoli-nea Emanuela Ruggeri - Unlavoro duro e difficile, ma conmolte soddisfazioni. E a fineserata, anche se stanche, abbia-mo ancora voglia di ricomincia-

re daccapo”. Il lavoro svoltodalle assistenti sociali è appun-to molto difficile e complesso,soprattutto per le diverse etnieche si alternano e si integranonel tessuto sociale dei quartieridi competenza del distrettosociale S. D’Acquisto. Sono,infatti, sempre di più gli extra-comunitari che fanno richiestedi ‘aiuto’ alle assistenti sociali.

Disagi di qualsiasi tipo, quasisempre di livello economico,ma non solo. “Abbiamo propo-sto progetti diversi - continua laresponsabile Gregorini - inter-venendo con efficacia ed effi-cienza su ogni problemi”. Danon dimenticare una importan-te organizzazione per lemamme che non possono tene-re i bambini, per tantissimimotivi. L’educatrice LuanaMancini nello specifico si dedi-ca dell’organizzazione e all’edu-cazione dei bambini che vengo-no accompagnati al distretto.Bambini sia italiani che extra-comunitari che riesco ad inte-grarsi con l’aiuto di una educa-trice a loro dedicata.

DI LINO RIGNANESE

SERVIZI SOCIALI | DISTRETTI

Segreteria Distretto Sociale S. D’Acquisto

071-2225181 - 071/2225283

Gregorini Sonia (responsabile)Cecchi Francesca (assistente sociale)Carletti Emanuela (assistente sociale)Ruggeri Cristiana (assistente sociale)Carletti Ornella (educatrice professionale)

Mancini Luana (educatrice professionale)Baldini Moira (amministrazione)

Frattesi Maria Giulia

Questi i numeridel Distretto

Sociale di “PianoSan Lazzaro”

Segreteria 071-2225142Berti Gloria 071-2225144Bianchi Nora 071-2225145Candellone Annarosa 071-2225146Ferrini Paola071-2225147Fratesi M.Giulia 071-2225148Serino Francesca071-2225149Prosperi Anna 071-2225150Rosini Annalisa 071-2225151Barsotti Bianca 071-2225152Damato Francesca 071-2225153Pesciarelli Daniela 071-2225154Sciacovelli Nicoletta 071-2225156

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Al Distretto Sociale S. D’Acquisto la familiarità è di casa

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“Acidi Grassi Omega3 eAntiossidanti” è il titolo del7° convegno nazionale che

si è svolto ad Ancona e Senigal-lia a fine giugno. Tanti i relato-ri di caratura nazionale e inter-nazionale che hanno presoparte al ciclo di incontri sull’im-portanza degli acidi grassi esulle caratteristiche nutriziona-li del pesce azzurro, il pescepovero di cui è pieno l’Adriati-co. S’, perché mangiarebene è veramenteimportante per

rimanerein forma ed evi-tare malattie. L’alimentazionesana è un obiettivo da persegui-re. Soprattutto quando si parladi pesce azzurro, il pesce piùsano, fresco ed economico chepossiamo trovare nei nostrimari. All’Auditorium SanRocco di Senigallia si è tenutauna tavola rotonda sul tema“Perché orientarsi verso il con-

sumo di pesce azzurro” orga-nizzata dall’Università Politec-nica delle Marche in collabora-zione con l’Accademia deiGeorgofili e l’AssociazioneRicercatori di Nutrizione e Ali-menti (ARNA). Erano presentiCambi, giornalista de LaRepubblica, il dott. Caramiadell’Ospedale Salesi, il prof.Cocchi dell’Università di Bolo-gna, il prof. Frega, il dott. Macrì

dell’Istituto Superiore diSanità, il dott. Meconi,

dirigente dellaRegione Marche,

Palestrini dellaLega Pesca e ilg i o r n a l i s t aL a m b e r t oSposini comemoderatore.Il pesceazzurro èmolto econo-

mico e genui-no, ha una sem-

plicità di gusto chelo rende adattabile

alla cucina. Non puòessere allevato, quindi non puòche essere fresco e genuino. Ilpesce azzurro è molto apprez-zato in cucina, soprattutto perla sua digeribilità e per la pre-

senza di omega3. Anche perquesto il consumo di pesceazzurro è consigliato nellediete, per le donne in gravidan-za e per chi ha problemi cardio-vascolari. Da uno studio del-l'Associazione Nazionale Medi-ci Cardiologi Ospedalieri in col-laborazione con l’Istituto MarioNegri su un campione di 11.324persone colpite da infarto delmiocardio, i pazienti trattaticon omega-3 presentavanoriduzione degli infarti, dellamorte improvvisa, ictus e dellamortalità totale maggiorerispetto a quelli che non aveva-no ricevuto alcun trattamento.Dietologi ed esperti di alimen-tazione consigliano di seguireun'alimentazione varia ed equi-librata caratterizzata da armo-

nia sia qualitativa che quantita-tiva tra i singoli nutrienti. Perfar questo, per favorire l'intro-duzione degli omega3, è oppor-tuno consumare dalle 2 alle 3porzioni settimanali di pesce, lacui tipologia potrà variare trasgombro, merluzzo, pescespada, tonno, sardina e aringa.

Sano come un pesce… azzurro

ALIMENTAZIONE | OMEGA3

DI RICCARDO MILANI

Gli Omega-3 sono unacategoria di acidi grassiessenziali, indispensa-

bili per il corretto funziona-mento dell'organismo. Sononoti soprattutto per la loropresenza ed il mantenimentodell'integrità delle membranecellulari. Talvolta sono rag-gruppati come vitamina F.

Cosa sono gli omega3

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Vengono definite pesciazzurri alcune speciecaratterizzate da colo-

razione dorsale tendente alblu e argentea nella parte ven-trale. La denominazione di“pesce azzurro” è utilizzatacommercialmente per indica-re alcune varietà di pesci,generalmente di piccola pez-zatura, di varia forma e sfu-mature di colorazione, il cuicosto è generalmente ridottoper la grande quantità dipesce pescato. Tra le varietà dipesce azzurro presenti sulmercato i più diffusi sono: lasardina, l'alice o acciuga, losgombro, l'aguglia, lo sprattoo papalina, l'alaccia, il lanzar-do, la costardella e il suro osugherello. Il pesce azzurro èricco di vitamine, sali minera-li e acidi grassi omega3.

Il pesce azzurro nell’Adriatico

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Al fianco di famiglie,imprese, commercianti,artigiani e liberi profes-

sionisti, supportandoli, senecessario, anche nella faseprogettuale. Ma con un forteimpegno nel sociale per pro-muovere la cultura e promulga-re i valori forti e caratterizzantidella società civile. E’ questa la mission della BancaPopolare di Ancona impegnataa sostenere, da anni, numeroseed importanti iniziative, tuttecaratterizzate da successo.Fra gli interventi di maggiorimpegno nelle sette regioni(Marche, Emilia Romagna,Umbria, Abruzzo, Molise, Cam-pania e Lazio) dove l’Istituto dicredito svolge il proprio servi-zio, un posto di rilievo merita ilFestival della Canzone Popola-re e d’Autore, “Musicultura”, dicui Banca Popolare di Ancona èproject partner. Da 21 anni haconquistato una dimensioneinternazionale - anche grazieall’intervento della BancaPopolare di Ancona – tanto datrasferirsi nella splendida cor-nice dell’arena Sferisterio, a

Macerata. L’ultima edizionedella rassegna musicale ideatada Piero Cesanelli e vinta dallacantante siciliana, SerenaGanci, con “Addio” (è lei adessersi aggiudicata il premio di20 mila euro messo in paliodalla Banca) ha visto dopoRadio RAI, anche l’interese diRAI 1 che trasmetterà uno spe-ciale ad agosto.Sempre in qualità di projectpartner, non meno rilevante èl’impegno della Banca Popolaredi Ancona per “Tipicità”. LaBanca sta infatti seguendo conparticolare attenzione, fin dalleorigini, crescita ed evoluzionedel settore enogastronomicomarchigiano. Tornando allamusica, ma restando in tema difestival di “tipicità”, ecco ilsostegno al “Monsano FolkFestival” e al Festival interna-zionale del Tango, a San Gine-sio. Tutto ciò senza dimenticareil costante impegno della BPAverso due fra le stagioni diprosa di maggior rilievo comequella della Fondazione Teatrodelle Muse di Ancona e dellaFondazione Pergolesi Spontini

di Jesi. Proprio a Jesi, dove laBPA ha la sua sede (al CentroDirezionale “Esagono”), sonodiretti altri due importantiinterventi a sostegno dell’attivi-tà sportiva. La Banca Popolareè infatti sponsor del ClubScherma Jesi, il più titolato almondo, con le sue oltre 500medaglie (olimpiche e mondia-li) vinte! Stefano Cerioni,Valentina Vezzali, GiovannaTrillini, Elisa e Michele DiFrancisca, Claudia Pigliapoco ei tanti altri giovani, possonosempre contare su di un soste-gno convinto e continuo. Un po’ciò che capita all’Aurora BasketJesi, che da anni trova nellaBanca un convinto sostenitore.Nella città di Ancona la Popola-re ha poi contribuito in manie-ra determinante al sostegno diuna realtà associativa chemolto bene rappresenta lo spi-rito di aggregazione e valorizza-zione delle risorse sul territo-rio: il Consorzio “Ankon”, cheunisce sei Società sportive didiscipline diverse (pallacane-stro, pallavolo, pallamano e cal-cio a 5); tutte attente alla curadei Settori giovanili.Detto dei tanti impegni al fian-co di numerose realtà sportivepiù o meno dimensionate (dallaLube Volley Macerata alla Lube

Volley Treia) sul territorio fra leiniziative di rilievo c’è il sup-porto sia ai Campionati Euro-pei Giovanili che al FestivalInternazionale di Scacchi chehanno portato nel Fermano30.000 presenze.Ma la Banca Popolare di Anco-na da anni ha avviato e sostieneuna iniziativa che in breve èstata estesa a tutto il territorionazionale. Stiamo parlando delconcorso “l’Amico Atletico”,ideato con la Fondazione“Gabriele Cardinaletti”, miratoa promuovere la riscoperta deivalori etici dello Sport: lealtà,impegno, rispetto delle regole edell’avversario, accettazionedella vittoria come della scon-fitta, ma anche solidarietà,visto che il premio in denarodella BPA destinato ai Campio-ni di Comportamento sceltiogni anno da una Giuria diautentici assi dello Sport, vienepoi assegnato ad AssociazioniOnlus. Continuo anche il supporto perle Associazioni di volontariato,nella convinzione che le risorsedella Banca Popolare di Anconasiano ugualmente ben impiega-te se ridistribuite ad enti e sog-getti che con la loro azione svol-gono un’opera meritoria edinsostituibile.

Banca Popolare di Ancona,sponsor dei valori sul territorio

ECONOMIA E SOCIETA’ | UBI BANCA

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La Banca Popolare di Ancona è sponsor del Club Scherma Jesi, il più tito-lato al mondo! Sopra Luciano Goffi e Giovanna Trillini

Serena Ganci all’ultima edizione della rassegna musicale Festival dellaCanzone Popolare e d’Autore, “Musicultura”, di cui BPA è project partner

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L’Associazione SenzaConfini è un’associazio-ne per l’uguaglianza

delle persone straniere in Italia.Nasce di fatto ad Ancona, allafine del 1995, su iniziativa di ungruppo di operatori sanitari(medici, infermieri, sociologi)dipendenti dell’Azienda Ospe-daliera Umberto I, della Asl7 edell’Inrca di Ancona. “Nel 1996il gruppo si è allargato avendoavuto l’adesione di altri opera-tori sociali, sanitari, culturali,studenti, immigrati - ci spiegala dott.ssa Patrizia Carletti, pre-sidente dell’associazione - Dal-l’ottobre 1996 l’associazione èanche accreditata pressol’azienda Ospedaliera UmbertoI per lo svolgimento di attivitàassistenziale per immigratiall’interno dell’Ospedale”. Gliscopi principali di Senza Confi-ni sono riunire attorno a sécoloro che hanno interesse afavorire la tutela dei dirittiumani e la costruzione di unacultura pubblica comune tra idiversi popoli; promuoverel’uguaglianza sociale delle per-sone straniere in Italia, la cono-scenza ed il rispetto delle diver-sità e la formazione di una cul-tura della solidarietà; favorirel’impegno umano e sociale inattività di carattere socio-assi-stenziali, di promozione e ditutela della salute nei confrontidi persone straniere.“Per la realizzazione dei suoiscopi - continua la dott.ssa Car-letti - l’Associazione si proponedi promuovere, organizzare egestire attività di educazioneallo sviluppo, alla interculturaed alla pace, di cooperazione esolidarietà internazionale oltreche attività finalizzate allaconoscenza del fenomenomigratorio ed al contrasto diforme di discriminazione e raz-

zismo. Nello specifico ambitodella salute l’associazione operaper migliorare l’accesso ai ser-vizi e alle cure da parte degliimmigrati attraverso azionistrategiche quali la sensibilizza-zione dell’opinione pubblicasulla situazione umana e sociosanitaria degli immigrati; laformazione interculturale deglioperatori, l’educazione allasalute delle persone straniere,la mediazione interculturale”.“Senza Confini - conclude ladott.ssa Carletti - è nata, nel1995, proprio perché allora gliimmigrati irregolari erano prividi assistenza sanitaria, offrendol’assistenza medica volontaria.Oggi perfortuna, grazie ancheal lavoro fatto dall’associazionecon le istituzioni, il SistemaSanitario garantisce le cure

anche agli irregolari. Premesottolineare che l’attività volon-taria non ha mai inteso sosti-tuirsi alle istituzioni cui spettala garanzia del diritto fonda-mentale alla salute, ma è stata evuole essere lo stimolo verso leistituzioni affinchè esse inter-vengano a supporto degli immi-grati nel loro complessivo per-corso di inserimento sociale.Il lavoro con le istituzioni ègrande e speriamo che in

tempo breve o possano aprirenuovi centri di accoglienza,offrire lavoro e abitazioni esoprattutto si creino dei luoghidi aggregazione e centri inter-culturali con un’offerta attiva,così come stiamo proponendoal Comune di Ancona”.Diritto alla salute:Fino ad oggi il principale impe-gno dell’Associazione è stato incampo socio-assistenziale, coniniziative per la tutela del dirit-to alla salute degli immigrati e

per il miglioramento dell’acces-so ai servizi socio-sanitari.Formazione:La formazione si rivolge preva-lentemente agli operatori deiservizi socio-sanitari conl’obiettivo di sensibilizzare sulleproblematiche di salute e sulledifficoltà di accesso ai servizi daparte della popolazione immi-grata. La formazione intercul-turale intende fornire strumen-ti professionali ai vari operatoriaffinché possano meglio affron-tare le differenze culturali cheinvestono i concetti di salute,malattia e cura nelle personeprovenienti da altri paesi e, diconseguenza essere più efficacinella cura. Mediazione interculturale:Nella convinzione che la media-zione interculturale sia unostrumento per facilitare lacomunicazione tra operatoriitaliani e utenti stranieri eridurre i conflitti, oltre che unastrategia di pari opportunità,l’associazione ha progettato nele realizzato nel 2000 il primocorso regionale di formazioneper mediatori linguistico-cultu-rali in ambito socio-sanitarioche ha avuto come esito lanascita del gruppo UMAN-Senza Confini; da circa 10 anniil gruppo offre stabilmente ilServizio di mediazione intercul-turale nelle aziende sanitarie diAncona e di Senigallia, ha colla-borato con il Comune di Anco-na ed è attivo nell’ambito del-l’accoglienza dei rifugiati.

di r.m.

Straniero sì, ma diverso da chi?!

Villa Beer, Via Grazie, 3860123 Ancona AN

[email protected]

Senza ConfiniAssociazione per l’uguaglianzasociale delle persone straniere

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VOLONTARIATO |

A colloquio con la presidente dell’associazione Senza Confini,dott.ssa Patrizia Carletti

“La tutela della salute e la

mediazione interculturale sono alla basedi una buonaintegrazione

sociale”

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Qualunque sia la storiapersonale che conducela persona anziana ad

essere ospitata in una Casa diRiposo provoca un impattospesso traumatico con la nuovarealtà per l’isolamento dagliaffetti più cari e per una sorta diestraniazione dal mondo, nonpiù riconosciuto come familia-re. La Grimani Buttari, per con-trastare questo senso di abban-dono e di inutilità, negli ultimivent’anni, ha investito sempremaggiori risorse e tecnologieper implementare il servizio diAnimazione Sociale, considera-to promotore per una migliorequalità della vita degli Ospitiresidenti. Riusciamo in questointento ogni volta che incorag-giamo a vivere una vecchiaiaserena, abbandonando i rac-conti di malattia o sofferenzaper lasciare spazio agli eventipiacevoli trascorsi insieme. Abbiamo curato le nostre Resi-denze come abitazioni da vive-re, non solo negli spazi e negliarredi, ma soprattutto nellerelazioni. I 15 Animatori pre-senti si prendono cura degliOspiti sotto il profilo assisten-ziale e soprattutto sotto quelloemotivo-relazionale, ascoltan-doli e rispettando l’unicità dellapersona. Questo approccioumano imprime al lavoro sulcampo un senso gratificanteper tutte le parti in gioco. Ognimomento è propizio per fareanimazione e per ricercare inmaniera spontanea la vicinanzacon l’Ospite. Nasce così lavoglia di confrontarsi, di ironiz-zare o di confidare i propri vis-suti durante i pasti, il bagnosettimanale o le passeggiate ingiardino. L’Animatore rappre-senta una persona di riferimen-to che accompagna l’Altro in unpercorso continuo di ricerca di

senso e di motivazione alla vita,imbastendo fili sottili e tessen-do una tela preziosa che, comequella di Penelope, non trovauna fine.Il servizio che offriamo è com-plesso per la numerosità degliOspiti (circa 200), e per ladiversità dei loro bisogni e inte-ressi. Senza eccedere realizzia-mo progetti a misura di anzianoe cerchiamo di risvegliare il pia-cere di conoscere e di stareinsieme. Le attività ricreativesono volte alla riscoperta dellasocialità gradevole, dove ildivertimento sostiene il sensodi appartenenza alla Comunità,ad esempio il cenone di Capo-danno, organizzato nei minimidettagli come un evento mon-dano, la sfilata degli abiti dasposa, le feste all’aperto o lavisione delle opere liriche, ini-ziative che coinvolgono piace-volmente Ospiti e Familiari. Si crede molto nella possibilitàdi suscitare passioni, sentimen-ti e fantasia con la presentazio-ne di eventi originali. Contem-poraneamente si aspira a ren-dere gli Ospiti protagonisti eabili interpreti, come nel casodelle commedie teatrali o nellarealizzazione di fotoromanzi. Quando sono stimolati nei pro-getti creativi, dimenticano i cat-tivi pensieri e fanno emergere

la parte dinamica e spensieratadi sé, come in una danza digruppo dove non si è soli e maiveramente vecchi.Alcuni hanno aderito all’inizia-tiva dell’”Amico mio”, il giorna-lino della Casa e diventanointraprendenti giornalisti,mentre altri preferiscono l’ano-nimato e trascorrono tutta lagiornata ad infilare perline percreare manufatti di grande pre-gio artigianale. Accanto ai momenti ricreativi siprogettano laboratori diversifi-cati in base ai bisogni degliOspiti per ridurre i disturbi delcomportamento, contrastare ildeclino cognitivo, recuperare le

attività della vita quotidiana el’accettazione dell’Altro. Le numerose iniziative sonovolte ad offrire l’attività più sti-molante e quella in cui si sentecompetente. Diamo a tutti lapossibilità di esprimersi e disperimentarsi nelle sue attitu-dini, risvegliando vecchi inte-ressi o promuovendo la scoper-ta di nuove passioni. Pertantosono attivi laboratori di scrittu-ra creativa per chi è cognitiva-mente integro e sedute di dolltherapy per chi ha una demen-za severa, come pure sono pre-visti progetti di ortoterapia e diR.O.T. individuali o di gruppo.Una particolare attenzioneviene riservata alla restituzionedel materiale prodotto durantei laboratori, per cui si può alle-stire una mostra di pittura ostampare le biografie dei parte-cipanti all’attività di remini-scenza; si realizza una vetrinatridimensionale per mettere inmostra i lavori prodotti durantel’attività occupazionale o stu-diare un role play a sorpresaper interpretare un eventosignificativo della vita dell’al-tro.

L’animazione alla GrimaniButtari, un approccio umanostimolante e creativo...

CASE DI CURA | GRIMANI BUTTARI

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DI NICOLETTA SABBATINI - EDUCATRICE PROFESSIONALE

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MEDICINA | MEDICINE ALTERNATIVE

L’evoluzione della medi-cina occidentale ha rag-giunto livelli molto ele-

vati grazie alle scoperte scienti-fiche degli ultimi secoli. Inmodo particolare negli ultimi100 anni il metodo scientifico,l’evoluzione tecnologica e le sueapplicazioni in campo sanitariohanno permesso di compiereprogressi nelle diagnosi e tera-pie tali da sconfiggere impor-tanti malattie che avevano mie-tuto milioni e milioni di vittimenelle fasi storiche precedenti.Questo progresso in campomedico è andato di pari passocon il progresso economico esociale che ha modificato insenso favorevole e migliorativo,le condizioni generali di vita, lecondizioni igienico-sanitarie edambientali nelle quali gli indi-vidui vivevano in conformitàdel proprio status sociale.Negli ultimi decenni l’iperspe-cializzazione in campo medico,ha permesso eccezionali evolu-

zioni nella diagnosi delle malat-tie, nella chirurgia e nelle tera-pie. Tuttavia insieme a questiaspetti di grande importanza, sisono manifestati importanti“effetti indesiderati” dovuti allatendenziale oggettivazione delpaziente ed alla crescente sper-sonalizzazione degli interventimedici volti a ristabilire le con-dizioni di salute compromessedalla stato di malattia. Semprepiù la pratica medica si è incen-trata nella rimozione e soppres-sione dei sintomi con terapiefarmacologiche e chirurgichericercando una crescente spe-cializzazione con riferimento aivari distretti corporei. Spesso lapersona malata è stata percepi-ta per effetto indotto di questaiperspecializzazione comesomma dei vari distretti corpo-rei perdendo di vista, almenoparzialmente, l’unità del corpo,psiche e spirito. Verso questaunità si sono mostrate piùattente le cosiddette medicinecomplementari, dette anchealternative, che stanno vivendo

un nuovo rinasci-mento in tutto il

mondo occidentale.Stanno recuperando

uno spazio lasciato vuotoe trascurato dalla medicina

ufficiale basata sull’evidenzascientifica. Per medicine nonconvenzionali si intendonoquelle medicine che si sono svi-luppate in contesti socio-cultu-rali ed epoche assai lontane dalnostro, quali la medicina tradi-zionale cinese o la medicinaayurvedica. Tra le medicine

complementari di tradizioneoccidentale trovia-

mo la medicina antroposofica ela medicina omeopatica con lasua derivazione più recentedenominata omotossicologia.Le differenti filosofie di base, lediverse concezioni dell’uomo,della vita, della morte, dellasalute e della malattia, sono allabase della loro peculiarità. Par-liamo di medicine di tradizioniantichissime, di pratiche clini-che complesse con una lorovalenza oggettiva, riconosciutada miliardi di persone che sisono avvicendate sulla terra enon possono essere sbrigativa-mente confuse con le fantasiedi moderni “apprendisti strego-ni”. In ogni caso queste medici-ne, incentrate sulla persona,concepiscono l’individuo mala-to nella sua unicità e nella suaunità psicosomatica e spiritualein armonia con il resto del crea-to. Queste medicine comple-mentari hanno mostrato in mil-lenni di tradizione e pratica cli-nica di essere capaci, spesso invia empirica, di ascoltare ipazienti, di cogliere le ragioniprofonde delle malattie conse-guenza di disarmonie ed abitu-dini di vita e pensiero alterateda condotte erronee, il nesso dicausa ed effetto nell’insorgenzadi particolari patologie chespesso hanno origine “dall’in-terno” e sono manifestazioni di

disagi nella relazione con ilcontesto in cui la persona mala-ta vive e con il proprio percorsobiografico. L’apporto impor-tante delle medicine comple-mentari nello scenario attualedovrebbe essere riconosciutosenza gelosie e rivalità con lamedicina ufficiale che tantimeriti ha conquistato. Certa-mente non sempre, nell’ambitodi queste medicine comple-mentari, troviamo delle eccel-lenze in quanto alcuni medici siimprovvisano esperti di tradi-zioni ed arti mediche dellequali, pur abilitati all’eserciziodella professione, non hannoadeguata formazione, culturaspecifica ed esperienza. Laricerca di un buon medico,capace ed esperto, vale tantoper la medicina ufficiale che perle medicine complementari. Main questo secondo caso ipazienti devono scegliere conmaggiore avvedutezza sullabase di curriculum professiona-li di spessore e sicuro affida-mento. Crediamo che sianomaturi i tempi, in un mondosempre più globalizzato edinterculturale, che le variemedicine debbano dialogare,riconoscersi, integrarsi e porsinobilmente al servizio dell’uo-mo, della sua salute e del suobenessere.

E’ questa l’ora delle medicine complementari

DI MAURO RAGAINI

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COOPERAZIONE SOCIALE |

La COOSS Marche OnlusCooperativa Sociale diAncona aggiunge una

nuova struttura residenzialeper anziani alla rete di residen-ze protette ed RSA gestite inproprio o in convenzione con ilsistema sanitario regionale. Sitratta del Centro ResidenzialeSan Francesco ubicato nel terri-torio comunale di Fano in loca-lità Marotta. L’iniziativa si inse-risce nel piano di sviluppo delleattività che COOSS Marche haintrapreso sul territorio regio-nale per differenziare i propriservizi e rivolgersi anche almercato privato offrendo unarisposta assistenziale qualifica-ta alla crescente domanda pro-veniente dal territorio perquanto riguarda la residenziali-tà protetta per gli anziani.La struttura, di recente realiz-zazione può ospitare fino a 72ospiti in regime di Casa di ripo-so, Residenza Protetta e Appar-tamenti Protetti. La costruzio-ne, che si sviluppa su due piani,si inserisce armoniosamente inun nuovo quartiere residenzialecon tutti i servizi di pubblicautilità a disposizione (Poste,Farmacia, bar, negozi, verdeattrezzato) e vicino alle fermatedei servizi di trasporto pubblicoed alla stazione ferroviaria diMarotta. Le camere (singole e

doppie) sono inserite in undisegno architettonico gradevo-le e funzionale che prevedespazi comuni per le attività dianimazione di intrattenimentoe di svago. Tutti i servizi alber-ghieri sono gestiti internamen-te. La struttura comprendeanche spazi,con ingresso indi-pendente, adibiti ad ambulatorimedici e riabilitativi che verràattivato quanto prima. Il Centro Residenziale San

Francesco è autorizzato dallaRegione Marche ai sensi dellaL.R. 20/2002 per n. 20 postiletto in regime di ResidenzaProtetta e convenzionata con laZona Territoriale n. 3 di Fanoper n. 11 posti letto per la stessatipologia. Per eventuali infor-mazioni è possibile contattarela residenza al numero 0721-968016

Cooss Marche inaugura il CentroResidenziale “San Francesco”

COOSS MARCHE ONLUSvia Saffi,460121 [email protected]

C.so Matteotti, 6761032 Fano [email protected]

Largo Fogliani, 2 63023 Fermo [email protected]

via Mura Occidentali60035 Jesi [email protected]

V.le C.Battisti, 4662024 Matelica [email protected]

Cooss Marche

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“Puntiamo a differenziare i servizi e rivolgercianche al mercatoprivato offrendouna risposta assistenziale perquanto riguarda la residenzialitàprotetta per gli anziani”

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Si è insediato al Ministerodella Salute in Lungoteve-re Ripa il tavolo di Lavoro

Ministero-Regioni sul ruolo,funzioni, formazione e pro-grammazione del fabbisognodell'operatore Socio Sanitario.Il tavolo coordinato dal Diretto-re Generale Giovanni Leonardiè stato attivato su richiestadelle parti sociali e in particola-re dalla Federazione SindacatiIndipedenti che già da tempoha raccolto e fatto proprie leistanze di questa categoria pro-fessionale di operatori del pia-neta salute. Al tavolo sono pre-senti anche alcuni rappresen-tanti delle Regioni quali titolaridell'accordo che ha istituito lafigura dell'OSS. L'obbiettivo èquello di trovare le risposte ido-nee al raggiungimento di unpieno riconoscimento delleistanze della categoria profes-sionale relativamente al ruoloalla piena dignità di funzioninel rispetto delle normativevigenti dell'O.S.S.. La FSI altavolo ha riproposto le istanzecontenute nella vertenza pro-

fessionale OSS già aperta, (vediconvegni tematici già svolti)raccogliendo timide ma inco-raggianti conferme sulla condi-visione di alcuni argomenti tracui: unicità della figura giuridi-ca su tutto il territorio naziona-le, formazione unica e certa intutto il territorio nazionale, col-locazione degli operatori nel-l'area sanitaria, formazionecontinua obbligatoria. Alla riunione ha prevalso untipo di approccio esplorativovolto a identificare le posizionidelegate a ciascun convenuto, atal proposito oltre ai sindacatierano presenti rappresentantidei collegi professionali, e delleassociazioni. Al termine della riunione cheha anche affrontato il problemadel fabbisogno formativo e del-l'organizzazione del lavoronelle aziende interessata all'at-tività dell'OSS, il DirettoreGenerale Giovanni Leonardi haripilogato il contentuto dell'in-contro proponendo al tavolo diprocedere con un percorso agradi proponendo di affrontarecome primo punto l'attuale per-corso formativo dell'OSS pertrovare, al suo interno, le even-tuali criticità quali origine degliattuali difetti di risultato. Il dott. Leonardi ha inoltre invi-tato i presenti a voler raccoglie-re una serie di dati significativiquali, il numero degli operatoriOSS oggi in servizio nel SSN enel settore della sanità conven-zionata, diviso per ogni regio-ne, il numero degli operatori

formati in ogni regione, ilnumero degli operatori specia-lizzati (OSSS) terza S, di ogniregione, laddove siano presenti. Il Segretario Nazionale dellaFSI Stefano Castagnola, incari-cato dalla Segreteria Generaledella Federazione a seguire ilavori del tavolo al termine hadichiarato “incontro positivo,ho potuto acquisire con piacereed interesse le disponibilità adaffrontare l'argomento esplici-tate dai rappresentanti delleregioni e dallo stesso Leonardiin rappresentanza del Ministro

della Salute, il problema èdeterminato al fatto che la fun-zione e il ruolo dell'OSS è lega-to alla varibilità dell'organizza-zione del lavoro, come invecenon avviene per altre figureprofessionali, questa flessibilitànon è più accettabile, l'organiz-zazione del lavoro deve esserefatta in base a quello che l'OSSè, e non viceversa, forse siamosulla buona strada intanto lanostra Federazione continua adascoltare la voce di chi sta allabase”.

Operatori della salute:piena dignità delle funzioni

SINDACATI | FSI

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ETICA | PROGETTI SOCIALI

La “Fondazione - CLIMAClinics & Imaging” perse-gue esclusivamente la

finalità di interesse collettivo edi solidarietà sociale promuo-vendo lo sviluppo della cono-scenza umana nel settore medi-co-scientifico, attivandosi nellaricerca, nella istruzione e nellaformazione. Una nuova realtà,quindi, ben organizzata e conobiettivi chiari. La Fondazionesi prefigge lo scopo di contri-buire, direttamente o in colla-borazione con le Università,strutture sanitarie, enti di ricer-ca e altre fondazioni, allo svi-luppo della ricerca medica, conspecifica attenzione ai risvoltiapplicativi, e alla prevenzionedelle malattie cardiovascolarioltre che all’educazione sanita-ria della popolazione tutta.Questi obiettivi si concretizza-no attraverso la realizzazione diattività che promuovono diret-tamente la ricerca nel campobio-medico in generale e nelsettore delle patologie cardia-che oltre che l'aggiornamentodei medici sullo sviluppo delleconoscenze relative alla cardio-logia clinica, dell’imaging o asettori ad essi inerenti. La Fon-dazione promuove la divulga-zione di dati e notizie sui pro-gressi più recenti della ricerca

medica, contribuendo alla pub-blicazione di tipo editoriale siascientifica che di informazionepubblica. Un’altra attivitàriguarda l’implementazionedelle conoscenze degli operato-ri del settore mediante attivitàdi formazione, la ricerca e losviluppo nel campo dell’assi-stenza sanitaria in genere.Molti i progetti messi in piedidalla Fondazione come peresempio EXA tele-cardio-risk(EXA-TCRss) per la realizzazio-ne di un package (hardware esoftware EXA-TCRss) per l’uti-lizzo appropriato delle risorsedi screening cardiovascolare edi consulto specialistico.Un altro progetto riguarda ilCentro di Formazione Perma-nente (CFP) per creare serviziformativi di eccellenza sul terri-torio con le stesse modalità efunzionalità dei più modernicentri sviluppati nel nord e nelcentro Europa, colmando , perquanto possibile, i gap nellaformazione e nella assistenzasocio sanitaria. Il terzo progettoin fase di attuazione riguardauna Unità Mobile di Imagingcardiovascolare avanzato per lache realizzazione di un mezzomobile (semirimorchio) adibitoall’esecuzione di metodichemultiple di imaging cardiova-

scolare non invasivo(ecocardiografia dastres, SPECT/TAC).I fondatori promo-tori della Fondazio-ne CLIMA sono per-sone fisiche connes-se a strutture cheoperano nell’ambitodella sanità, del ICT(Information Com-munication Tecnology) , dellaformazione, del sistema giuri-dico/fiscale e soggetti affetti dacardiopatia. Partecipano, inol-tre, UNICAM-Università diCamerino e B.C.C. di Recanati eColmurano, quest’ultima attra-verso la società di mutuo soc-corso INFINITO VITA. In qua-

lità di partner istituzionale ilDipartimento di Scienze Car-diologiche Mediche Chirurgi-che “G.M. Lancisi” degli Ospe-dali Riuniti di Ancona aderisceoperativamente agli intentiprevisti dai progetti presentati.

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Conoscere per curarel’impegno e la ricerca CLIMA

Il Comune di Numana, per iniziativa dell’Assessorato allePolitiche Sociali, ha aderito con entusiasmo al “ProgettoMobilità Garantita Gratuitamente”, basato sull’ iniziativa

della “ Società MGG”, che offre ai Comuni, con modalità assolu-tamente inedite nel panorama italiano, la possibilità di dotarsi dimezzi idonei alle esigenze di mobilità dei cittadini più disagiati.In base al contratto stipulato con la MGG, il Numana potrà averein comodato gratuito, un veicolo attrezzato per il trasporto deidisabili, che i servizi sociali potranno utilizzare per gli sposta-menti di tutte le persone più svantaggiate (anziani, disabili, dia-lizzati, e comunque tutti coloro che, anche momentaneamente,abbiano difficoltà motorie legate a ragioni fisiche, psichiche,sociali o familiari). La decisione di dar vita a questo accordo, èstata adottata tenendo conto delle ampie referenze fornite dalla“MGG Italia”, che ha già attivato numerose collaborazioni analo-ghe sul territorio nazionale e regionale, per un lavoro che, com-plessivamente, ha già fornito più di 500 mezzi agli Enti Locali.

A Numana la mobilità è garantita

Nel corso dell’assemblea la Bcc ha donato un mezzo di“rianimazione mobile” alla Croce Verde di CivitanovaMarche. Si tratta di un’ambulanza particolare che ha

all’interno tutta la strumentazione e le apparecchiature pereffettuare interventi di rianimazione e in emergenza avanzatadi alto livello. “Una donazione - ha detto il presidente dell’Isti-tuto di credito Sandro Palombini - effettuata attraverso il“Trust per la vita Carla Pepi”, braccio operativo della Bancanel sociale che si occupa di raccogliere fondi per poi elargirli afavore di Enti e soggetti che operano nel territorio in attività diinteresse pubblico”. “Ringrazio la Bcc - ha commentato FabioMorresi, presidente della Croce Verde di Civitanova - per ladonazione di un mezzo di assoluto valore che ci consentirà diaccrescere notevolmente l’efficacia e l’utilità del nostro opera-tore nel territorio”. Il sodalizio è cresciuto in maniera esponen-ziale negli anni arrivando ad effettuare circa 20 mila interven-ti all’anno e una media di circa 60 interventi al giorno.

Per la Croce Verde un’ambulanza attrezzatissima

L’anno scorso è nata, nelladiocesi di Ancona-Osimo, la Scuola di alta

formazione etico-politica, nonsolo per preparare i futuripolitici e amministratori dellacosa pubblica, ma anche perfar prendere coscienza allaparte più sensibile della socie-tà civile ed ecclesiale, special-mente ai giovani, che fare poli-tica non è “cosa sporca”, ma èforma alta di carità. Il servo diDio Giorgio La Pira (1904-

1977) arriva a dire che la poli-tica è l’attività religiosa piùalta dopo l’unione intima conDio. “Religiosa”, appunto, per-ché ogni attività del cristiano èservizio a Dio e ai fratelli. Eccoperché anche nella diocesi diAncona-Osimo è nata la“Scuola di formazione”. Siamoconvinti infatti che non bastalamentarsi del basso livelloqualitativo della politica attua-le: occorre fare qualcosa perinvertire la rotta.

Formazione Etico-Politica alla diocesi di Ancona

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L'INPS è il più grandeente previdenziale ita-liano. Sono assicurati

all'Inps la quasi totalità deilavoratori dipendenti del setto-re privato ed alcuni del settorepubblico, così come la maggiorparte dei lavoratori autonomi.L'attività principale consistenella liquidazione e nel paga-mento delle pensioni che sonodi natura previdenziale e dinatura assistenziale.Abbiamo fatto alcune domandeal direttore regionale INPSAntonio Antonellis.Direttore Antonellis, com’èstrutturata l’INPS regiona-le, quali sono le sue attivi-tà?“La struttura della RegioneMarche è articolata in 4 sediprovinciali e 14 agenzie territo-riali. E’ in corso di ristruttura-zione ed ampliamento la sededi Fermo”. L’Inps non tratta solo lepensioni, com’è cambiatala struttura nel tempo?Negli ultimi anni è miglio-rato il servizio verso i citta-dini? I tempi di attesa perl’erogazione di una pensio-ne sono stati accorciatirispetto al passato?“Oltre alla liquidazione e alpagamento delle pensionil’INPS provvede anche ai paga-

menti di tutte le prestazioni asostegno del reddito legate allacessazione o alla diminuzionedell’attività lavorativa, quali adesempio, la disoccupazione, lamalattia, la maternità, la cassaintegrazione, il trattamento difine rapporto e di quelle presta-zioni che agevolano coloro chehanno redditi modesti e fami-glie numerose: l’assegno per ilnucleo familiare, gli assegni disostegno per la maternità e peri nuclei familiari concessi daiComuni, la carta acquisti e ilbonus straordinario per lefamiglie. Gestisce anche labanca dati relativa al calcolodell’indicatore della situazioneeconomica equivalente (ISEE)che permette di fruire di alcuneprestazioni sociali agevolate. L’INPS fa fronte a tutte le sueprestazioni tramite il prelievodei contributi e in questo ambi-to, si occupa, tra l’altro, del-l’iscrizione delle aziende, del-l’apertura del conto assicurati-vo dei lavoratori dipendenti edautonomi, della denuncia delrapporto di lavoro domestico,del rilascio dell’estratto contoassicurativo e certificativo. Fanno anche parte dell’attivitàdell’Istituto: le visite medicheper l’accertamento dell’invali-dità e dell’inabilità, la verificastraordinaria dell’invaliditàcivile, le viste mediche per lecure termali, l’emissione dei

modelli di certificazione fiscale. Nel corso degli anni il servizioai cittadini è migliorato conti-nuamente sia in termini ditempo sia di qualità, basti pen-sare che l'erogazione di unapensione il servizio è immedia-to avviene praticamente inpochissimi giorni dall'inizio deldiritto”. Nel nuovo compito delsostegno agli invalidi civili,quali sono le mansionidelle commissioni medi-che?“La nuova normativa sullagestione dell’invalidità civilenon ha modificato il ruolo delleCommissioni Mediche di Inva-lidità Civile presso l’ASUR maha integrato le stesse con unmedico INPS. Pertanto la Com-missione, in base ad unadomanda avanzata dal cittadi-no tesa a riconoscere uno statoinvalidante, emette un verbaleche attesta o meno, individuan-done anche il grado percentua-le, di detto stato”. Sempre rimanendo nellospecifico degli invalidi civi-li, quali sono i tempi dichiusura di una pratica equindi di riscossione del-l’assegno?“Obiettivo primario della rior-ganizzazione del processo del-l’invalidità civile è quello dicontenere entro un massimo di120 giorni i tempi di risposta alcittadino. Nelle Marche siamogià, in una buona parte del ter-ritorio, all’interno di questitempi ed è da ritenersi che nonappena le procedure informati-che attivate avranno superatola fase di sperimentazione itempi potrebbero ridursi ulte-riormente”. Da gennaio le domandeper la richiesta dell’invali-dità civile deve essereinviata all’INPS, si sonoriscontrati problemi conquesto nuovo servizio? Alcuni medici si sonolamentati che i tempi perl’invio elettronico di certedomande sono lunghi, le

risulta?“I tempi brevi intercorsi dal-l’emanazione del provvedimen-to di riordino della materia(luglio 2009) e l’entrata in vigo-re dello stesso, primo gennaio2010, non hanno permesso unasperimentazione completadelle nuove procedure informa-tiche determinando di fattoalcune problematiche non nel-l’ambito della presentazionedelle domande da parte del cit-tadino ma nell’ambito dellagestione delle stesse da partedelle Commissioni Mediche edegli uffici INPS grazie anchealla collaborazione con la Sani-tà regionale e con l'ASUR. Molte delle problematiche sonostate risolte altre sono in via dirisoluzione attraverso gliopportuni adeguamenti che sistanno apportando al sistemainformatico. Alcune delle pro-blematiche rappresentate daimedici di base risalgono ai mesidi gennaio e febbraio ossia iprimi due mesi di utilizzo dellanuova procedura ma quei pro-blemi sono stati risolti. Oggi inregione i medici certificatori,abilitati alla trasmissione tele-matica dei certificati sono oltremille e quindi in numero suffi-ciente per rispondere alle esi-genze dei cittadini delle Mar-che. Inoltre non vi sono piùgrandi problemi per l’invio tele-matico della domanda che puòessere fatto o dal singolo citta-dino o da un patronato o dalleassociazioni di categoria a cui èstata riconosciuta detta possi-bilità”.

LAVORO |

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L’INPS guarda avantiINTERVISTA A CURA

DI MASSIMO GARDINI

Antonio Antonellis, direttore regionale INPS

Intervista al direttore regionale Antonio Antonellis

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La malattia di Alzheimer,una sindrome per la qualela medicina non ha trova-

to ancora la cura, sta diventan-do una fonte di importanteriflessione scientifica sui parti-colari meccanismi comporta-mentali che provoca nell’essereumano. Nonostante la personacon Alzheimer venga lentamen-te privata di tutte le facoltà pre-cipuamente umane come lamemoria, la ragione, la coscien-za e l’autocontrollo, la sua psi-che continua a funzionare. Daalcune esperienze di psicotera-pia sta emergendo che esistonoconoscenze conservate negliantri nascosti della mente,devastata dall’atrofia cerebrale,che costellano la vera essenzaumana e che sicuramentevanno oltre le peculiarità dellaragione. Uno di questi tipi dipsicoterapie si basa sull’utilizzodelle fiabe, che hanno in sé unpotere particolare di trasforma-re i nuclei psichici in immaginiconcrete. Queste immagini con-tinuano ad essere create dallamente, anche molto compro-messa a livello neurologico. Ciòpermette alla persona di perse-guire non tanto la guarigione,quanto la propria salvezza, cioèil raggiungimento di un equili-brio e di una serenità dell’esse-re e dell’esistere.

Salvarsi con una fiabaTerapia psicologica

con i malati di Alzheimer

Autore: Emanuela PasinEditore: MagiedizioniData di Pubblicazione: 2010Pagine: 104Prezzo: 14.00 euro

Soffrite di gravi cefalee, avolte con nausea e disturbivisivi? I vostri attacchi

durano un giorno intero oanche più? Se la risposta è "Sì",potreste essere uno dei circa 8milioni di italiani che soffronodi emicrania. Wendy Greenspiega come un attacco di que-sta patologia invalidante possaessere scatenato anche da fatto-ri dietetici, psicologici eambientali. Con un approcciodistico al problema, consigliatantissimi utili rimedi per con-tribuire a tenere l'emicraniasotto controllo, dai semplicicambiamenti dello stile di vita edell'alimentazione alle terapiecomplementari di automedica-zione. Scoprite quali sono le 50cose che potete fare da subitoper sconfiggere l'emicrania, peresempio: identificare i vostrifattori scatenanti e imparare acontrollarli; tenere un diariodell'emicrania gestire lo stress eimparare a rilassarvi per ridur-re gli attacchi; scegliere cibi eintegratori che offrono i mag-giori benefici; studiare accorgi-menti perché la vostra casa el'ambiente di lavoro siano piùadatti a voi; conoscere l'influen-za delle variazioni ormonali sul-l'emicrania femminile.

Soltanto uno zoologo pote-va capire perché gli adole-scenti si comportano da

animali. Soltanto un veterinarioevoluzionista poteva risolvereuno degli enigmi più impene-trabili dell'universo: perché laspecie umana è l'unica ad avereuna fase adolescenziale? Checosa succede nel corpo e nelcervello degli adolescenti? Conuno stile vivace e pieno dihumour, ma che non rinunciamai al rigore scientifico, Bain-bridge spiega perché le tempe-ste (ormonali, sentimentali,comportamentali) del secondodecennio di vita hanno un'im-portanza fondamentale non sol-tanto nella storia dell'individuo,ma anche nell'evoluzione del-l'umanità. Una tesi nuova erivoluzionaria che costituisceun antidoto alla demonizzazio-ne e semplificazione che vannoin scena ogni giorno su stampae Tv. Gli adolescenti non sonoun flagello sociale, ma la vettaautentica dell'esistenza umana.

Lo stress sembra ormai lanostra condizione abitua-le di vita: ci toglie le ener-

gie e compromette la salute,rendendoci più vulnerabili allemalattie, alla depressione e agliattacchi di panico. Ma combat-terlo è possibile grazie allameditazione terapeutica di cuiparla questo libro. Le tecnichesu cui si basa affondano le radi-ci nella tradizione buddista, masono applicabili in qualsiasicontesto e orizzonte spirituale;insegnano a servirsi dei punti diforza che tutti noi possediamoper contrastare quei disturbiprovocati o collegati allo stress.Il percorso della meditazioneinsegnato da Kabat-Zinn ci con-duce a una profonda autocon-sapevolezza che apre la mente aun modo nuovo e più sereno dipensare alla salute e alla malat-tia, al lavoro e alla vita di rela-zione. Inoltre la descrizione dinumerosi casi, raccolti in diecianni di lavoro come medico,illustrano concretamente le tec-niche. Un'ottima guida per rag-giungere un più alto livello dibenessere e di salute.

Cinquanta cose chepotete fare oggi per

combattere l’emicrania

Adolescenti. Una storia naturale

Vivere momento per momento

Autore: Green WendyEditore: VallardiData di Pubblicazione: 2010Pagine: 133Prezzo: 9.90 euro

Autore: Baindbridge DavidEditore: EinaudiData di Pubblicazione: 2010Pagine: 320Prezzo: 16.50 euro

Autori: Kabat.Zinn JonEditore: TEAData di Pubblicazione: 2010Pagine: 273Prezzo: 10.00 euro

SCAFFALE | LIBRI

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RUBRICA | DALLA PARTE DEL CITTADINO

Potete fare domande riguardanti le pensioniall’esperto Lino Rignaneseinviando unaemail a [email protected]

La ricongiunzione ai fini pensionistici

SE VUOI RICEVERE DIRETTAMENTE A CASA TUA LA RIVISTA SENZAETA’FAI IL VERSAMENTO TRAMITE BOLLETTINO POSTALE (COMPILATO COME SOTTO),

invia la ricevuta via fax allo 071. 2901110 o in busta chiusa all’indirizzo: REDAZIONE SENZAETA’ - PIXEL STUDIO - Via Valenti, 1 - 60131 ANCONA

Il nostro espertoLINO RIGNANESE

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In questo numero parleremodi ricongiunzione. Il lavora-tore che ha contributi versa-

ti presso Enti diversi puòrichiederne la ricongiunzione,cioè l’unificazione, allo scopo diottenere un’unica pensione cal-colata su tutti i contributi ver-sati.La ricongiunzione può essererichiesta dai lavoratori dipen-denti pubblici e privati, dailavoratori autonomi o dai lorodiscendenti.

La domandaPresso gli uffici INPS e indiriz-zata al Fondo di previdenza deilavoratori dipendenti per:- periodi assicurativi versati in

altre forme di previdenza(Inpdap, Fondi Speciali)

- periodi assicurativi comelavoratore autonomo, cioèartigiano, commerciante, col-tivatore diretto, colono emezzadri, purché l’interessa-to abbia almeno cinque annidi contributi

- periodi assicurativi presso leCasse dei liberi professionisti(avvocati, ingegneri, medici,ecc)

- contributi versati verso l’InpsL’operazione è gratuita pressol’Inps e gli altri enti. È gratuitain caso di ricongiunzione dalavoro dipendente, mentre nonlo è per i lavoratori autonomi.Va anche detto che se le stessericongiunzioni viene fatta pres-so altri enti è a carico dell’inte-ressato e il costo è al 50%.

I contributi da riscattoSono quei contributi che si pos-sono coprire, a proprie spese,alcuni periodi espressamenteprevisti dalla legge per i qualinon esiste un obbligo assicura-tivo. I periodi che si possonoriscattare sono i seguenti:- corso legale di laurea, lauree

brevi e titoli equiparati- lavoro dipendente svolto

all’estero in paesi non con-venzionati con l’Italia

- lavoro impiegatizio svolto dal1920 al 1950, cioè impiegatinon soggetti a obbligo assicu-rativo per superamento deilimiti di reddito

- periodi di assenza facoltativaper gravidanza, puerperio oassistenza ai familiari disabi-li, a partire dal 1 gennaio

1994- congedi per gravi motivi

familiari della durata massi-ma di due anni

- congedi di formazione e stu-dio

- lavoro prestato come parasu-bordinato o libero professio-nista da l996

- interruzioni o sospensioni delrapporto di lavoro, quandosono previste da una specificadisposizione di legge

Il riscatto può essere chiestoall’Inps da tutti i lavoratoridipendenti e autonomi, daquelli iscritti ai fondi speciali eda quelli iscritti alla gestioneseparata.

Il pagamentoIl pagamento viene effettuatoattraverso bollettini che l’Inpsinvia a domicilio del richieden-te con la somma da pagare.Deve esser effettuato entro 60giorni dalla data di comunica-zione in un’unica soluzioneoppure rateizzato in 60 ratemensili. Il cittadino può anchechiedere per appianare un‘vuoto contributivo’ dovuto adomissione dei versamenti pre-

videnziali. Il lavoratore lo devesegnalare all’Inps affinché l’en-te provveda al relativo recupe-ro. Se nel frattempo è interve-nuta la prescrizione, il lavorato-re può chiedere all’Inps la costi-tuzione di una rendita vitaliziaper ottenere l’accredito delperiodo di omissione contribu-tiva.

Documenti da allegareBuste paga, libri paga, libripaga e matricola, libretti dellavoro, lettere di assunzione,prove testimoniali.

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