Manuale ETA
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ESTRUSIONE TECNOLOGIE AVANZATE SPA
CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ
La Marcatura vista da ETA
Gent.le cliente ,
benvenuto nel mondo dei sistemi ETA e della marcatura CE .
In occasione della sottoscrizione del contratto di licenza d’uso dei certificati
ITT, la ETA ha sviluppato META, uno strumento pensato per guidarLa in
tutte le fasi iniziali del processo pratico e normativo, risolvendo in maniera
semplice ma efficace i quesiti che la maggior parte dei produttori di serramenti
si troveranno ad affrontare nel percorso iniziale di marcatura CE.
META è uno strumento completo e pratico composto da:
1. Manuale Normativo: raccolta completa dei tutte le norme in materia
2. CD Gestionale: all’interno del quale troverete
3. META Card: attraverso il Suo codice identificativo potrà essere in linea
diretta con gli aggiornamenti previsti dalla marcatura CE dei sistemi ETA ed
usufruire di una serie di servizi che Le verranno comunicati di volta in volta.
Mi auguro con questo di avere l’opportunità di poter partecipare a rendere
la Sua azienda sempre più competitiva e sostenerLa in questa importante
sfida verso nuove opportunità.
Ing. Stefano Ricciarini Direzione Tecnico-Commerciale
Premessa
5
l’energia dell’innovazione
- FPC Piano di Controllo Produzione
- Manuale Uso e Manutenzione Infissi in Alluminio - Alluminio/ Legno - Chiusure Oscuranti - ITT Gestione Test Iniziali di Tipo Sistemi ETA- Uw Gestione Trasmittanza Termica Sistemi ETA
- Copia Certificati Prestazionali e Tabella Riassuntiva Marcatura CE
l’energia dell’innovazione
START SF 470 TI
START SF 560 TI
START SF 640 AI
START SF 760 AI
ROAD SF 520 TI
ROAD SF 600 AI
FIRE SF 720 AI
Sistemi a battente per finestre e porte-finestra ad isolamento termico
START PF 560 TI
START PF 640 AI
START PF 760 AI
FIRE PF 888 TI
FIRE PF 888 AI
Sistemi a battente per finestre e porte-finestra con ferramenta perimetrale ad isolamento termico
START SS 900 TI
START AS 1300 TI
FIRE AS 888 TI
Sistemi scorrevoli per porte e finestre ad isolamento termico
UNI EN 14351-1 Finestre e porte-finestra, porte pedonali esterne, porte esterne sulle vie di fuga senza caratteristiche di resistenza al fuoco
SISTEMI ETA 7
l’energia dell’innovazione
Sistemi termicamente isolati
START FW 420 NI
START FW 470 TI
START FW 560 AI
Sistemi per finestre e porte-finestre in alluminio legno
START 1000WS NI
START AS 1800 NI
Sistemi per finestre e porte-finestra in alluminio legno scorrevoli
START 410 NI
START 510 NI
Sistemi a battente per finestre e porte-finestre senza isolamento termico
START 900S NI
Sistemi a battente per finestre e porte-finestre senza isolamento termico
START PS 470 TI
START PS 560 TI
START PS 640 TI
START 510 Porte NI
Sistemi a battente per porte esterne pedonali
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
8 UNI EN 14351-1
Sistemi misti in alluminio-legno
Sistemi non isolati termicamente
SISTEMI ETA 9
l’energia dell’innovazione
PERSIANA A BATTENTE CON TELAIO
PERSIANA A BATTENTE SENZA TELAIO
PERSIANA SCORREVOLE
PERSIANA A LIBRO “FLEX”
SCURONE
UNI EN 13659 Sistemi oscuranti
SISTEMA FC 50
UNI EN 13830 Facciate continue senza incollaggio strutturale vetri
INDICE10
Indice dei contenuti
1. Il contesto normativo europeo e italiano La direttiva 89/106/CEE I requisiti acustici I requisiti termici La finanziaria 2009
2. Il codice al consumo Il Decreto Legislativo n.206/05
3. La marcatura CE per finestre e porte pedonali La norma UNI EN 14351-1 Le prove iniziali di tipo
4. La marcatura CE per chiusure oscuranti La norma UNI EN 13659 Le prove iniziali di tipo
5. La marcatura CE per finestre, porte pedonali e chiusure oscuranti motorizzate Le norme di riferimento
6. La procedura di Cascading ITT La norma UNI EN 14351-1
7. Il piano di controllo della produzione Implementazione del Piano FPC Impostazione generale dell’FPC Parte I: Descrizione dell’organizzazione aziendale e della documentazione a supporto delle attività aziendali Parte II: Descrizione delle attività aziendali da attuare per la gestione di ogni lavoro/commessa Parte III: Descrizione delle attività aziendali da attuare per la gestione delle attività periodiche che sono trasversali ai lavori/commesse realizzate
8. La documentazione a corredo del prodotto
9. Domande frequenti sulla marcatura CE FAQ - Frequently Asked Questions
10. Glossario tecnico sulla marcatura CE I termini spiegati
11. Allegati
12. Appendice legislativa
11 11 13 14
16
19 19
22 22 29
37 37 40
43 43
44 44
46 46 48 49
50
61
66
69 69
77 77
79
115
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
La Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da Costruzione” attesta la conformità
di un prodotto destinato ad essere integrato in modo permanente in
opere di costruzione (in cui rientrano anche le finestre, le porte pedonali
e le chiusure oscuranti) ai Requisiti Essenziali di Sicurezza definiti dalla
Direttiva attraverso la marcatura CE del prodotto stesso affinché questo
possa essere venduto sul mercato dell’Unione Europea.
In Italia la Direttiva 89/106/CEE è stata recepita con il D.P.R. n.246 del 1993.
I Requisiti Essenziali di Sicurezza definiti dalla Direttiva 89/106/CEE sono
i seguenti:
Resistenza meccanica e stabilità
Sicurezza in caso di incendio
Igiene, salute e ambiente
Sicurezza nell’impiego
Protezione contro il rumore
Risparmio energetico e ritenzione del calore
Il rispetto di tali requisiti insieme all’implementazione di un Piano di Controllo della Produzione [FPC] conferisce al prodotto da costruzione
la cosiddetta presunzione di conformità che viene attestata/garantita dalla
marcatura CE dello stesso.
La Direttiva 89/106/CEE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
1. IL CONTESTO NORMATIVO EUROPEO ED ITALIANO 11
l’energia dell’innovazione
Il contesto normativoeuropeo ed italiano
Requisiti Essenziali di Sicurezza
SAC
1+ 1 2+ 2 3 4
Compiti del produttore (serramentista)
FPC - Controllo della Produzione in Fabbrica
Ulteriori prove secondo uno specifico piano
ITT - Prove Iniziali di Tipo
Compiti dell’organismo notificato
ITT - Prove Iniziali di Tipo
Certificazione del FPC - Piano di Controllo della Pro-duzione
Sorveglianza del FPC - Piano di Controllo della Pro-duzione
Audit-testing dei campioni
A tale riguardo la Direttiva 89/106/CEE ha istituto un Sistema di Attestazione della Conformità [SAC] che definisce e ripartisce le
responsabilità circa i compiti da ottemperare ai fini della marcatura CE
tra il produttore (serramentista) ed un eventuale ente esterno (organismo
notificato).
In sintesi per l’apposizione della marcatura CE sono sempre necessari 2 (due) elementi essenziali:
1.
2.
PROVE INIZIALI DI TIPO
Insieme delle verifiche e/o dei calcoli finalizzati alla verifica delle
prestazioni del prodotto.
PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE
Insieme delle attività di controllo e delle prassi di produzione volte a
garantire il mantenimento delle prestazioni di cui alle prove ITT.
12 LA DIRETTIVA 89/106/CEE
Responsabilità del produttore e
dell’organismo notificato
I due elementi essenziali per la
marcatura CE
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
LIMITI IMPOSTI DAL DECRETO 5/12/97 - valori espressi in decibel [dB]
Categoria Rumore proveniente dall’esterno: isolamento di facciata
Ospedali 45
Case, alberghi 40
Scuole 48
Uffici e negozi 42
Il D.P.C.M. del 05 Dicembre 1997 impone dei limiti acustici alla facciata
dell’edificio (stanza per stanza), richiedendo di fatto opportune prestazioni
a tutti gli elementi che la compongono (muri, finestre, cassonetti, etc.).
Tali prestazioni vengono dimostrate da prove di laboratorio, da effettuare
tra l’altro anche ai fini della marcatura CE delle finestre.
I valori precedenti sono relativi alla facciata completa dell’edificio.
Il committente deve specificare quali prestazioni acustiche richiede per la sua
fornitura: l’ideale è fornire una copia del Certificato Acustico Preventivo
che riporta le caratteristiche acustiche di tutti gli elementi dell’edificio.
L’autorità di riferimento è il Comune, che può fornire anche eventuali altre informazioni.
I requisiti acustici
1. IL CONTESTO NORMATIVO EUROPEO ED ITALIANO 13
l’energia dell’innovazione
Valori limite acustici in decibel imposti dal Decreto 5/12/97
Nota
D. LGS n.311/06: TRASMITTANZA TERMICA LIMITE PER FINESTRE E VETRI valori espressi in “watt su metro quadro per grado kelvin” [W/m2K]
Zona climatica
Finestredall’1/1/06
Vetridall’1/1/06
Finestredall’1/1/08
Vetridall’1/1/08
Finestredall’1/1/10
Vetridall’1/1/10
A 5,5 5 5 4,5 4,6 3,7
B 4 4 3,6 3,4 3 2,7
C 3,3 3 3 2,3 2,6 2,1
D 3,1 2,6 2,8 2,1 2,4 1,9
E 2,8 2,4 2,4 1,9 2,2 1,7
F 2,4 2,3 2,2 1,7 2 1,3
Il D.Lgs. n.311/06 (integrativo del D.Lgs. n.192/05) che ha recepito la
Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia, impone
dei limiti termici sia alle finestre che ai vetri; tali prestazioni vengono
dimostrate tramite appositi calcoli da effettuare tra l’altro anche ai fini della
marcatura CE delle finestre.
In Italia le zone climatiche sono 6, dalla zona A che è la più calda, alla zona
F che è la più fredda. I valori sono ovviamente più restrittivi passando dalla
zona A alla zona F (tab.1).
La figura alla pagina successiva dà un’idea della disposizione dei comuni
italiani a seconda della zona climatica di appartenenza.
Si tratta di un’immagine approssimata: i riferimenti precisi, le liste degli
8.192 comuni d’Italia si trovano allegati al D.P.R. n. 412/93 (per eventuali
aggiornamenti, consultare gli Uffici Tecnici comunali).
I requisiti termici
Valori limite di trasmittanza termica
per vetri e finestre imposti dal
Decreto 311/06
14 I REQUISITI TERMICI
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
1. IL CONTESTO NORMATIVO EUROPEO ED ITALIANO 15
l’energia dell’innovazione
Tab.1 - Mappa delle zone climatiche italiane (GG = gradi giorno)
AgrigentoAlessandriaAnconaAostaArezzoAscoli PicenoAstiAvellinoBariBellunoBeneventoBergamoBiellaBolognaBolzanoBresciaBrindisiCagliariCaltanissettaCampobassoCarbonia/IglesiasCasertaCataniaCatanzaroChietiComoCosenzaCremonaCrotoneCuneoEnnaFerraraFirenzeFoggiaForlì-CesenaFrosinoneGenova Gorizia
GrossetoImperiaIserniaLa SpeziaL’AquilaLatinaLecceLeccoLivornoLodiLuccaMacerataMantovaMassa-CarraraMateraMessina Milano ModenaNapoliNovaraNuoroOlbia/TempioOristanoPadovaPalermoParmaPaviaPerugiaPesaro/UrbinoPescaraPiacenzaPisaPistoiaPordenonePotenzaPratoRagusaRavenna
Reggio CalabriaReggio EmiliaRietiRiminiRomaRovigoSalernoMedio CampidanoSassariSavonaSiena
SiracusaSondrioTaranto TeramoTerniTorinoTrapaniTrentoTrevisoTriesteUdine
Classificazione delle zone climatiche per province
VareseVeneziaVerbano/Cusio/OssolaVercelliVeronaVibo ValentiaVicenzaViterboLampedusaLinosa
A B CDEF
GG≤600900≤GG≤600901≤GG≤14001401≤GG≤21002101≤GG≤3000GG≤3001
Nel caso di sostituzione delle sole finestre o delle finestre comprensive delle
chiusure oscuranti, sino a tutto il 2010 è possibile ottenere un risparmio del 55% sul relativo prezzo di acquisto qualora tali prodotti raggiungano le
prestazioni termiche riportate nella tabella sottostante.
La detrazione del 55% deve essere ripartita dall’acquirente in 5 rate annuali
di pari importo; la spesa massima detraibile per tali interventi è fissata in 60.000 euro.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un decreto che cambia i
limiti di trasmittanza U per accedere alle detrazioni del 55% nel 2010.
Il Decreto ha accolto le richieste espresse da Uncsaal rispetto ai limiti
precedentemente indicati dalla Finanziaria 2008 per l’anno in corso, limiti
che rischiavano di penalizzare i consumatori italiani, obbligati ad acquistare
serramenti iperperformanti e conseguentemente più costosi anche laddove
non sarebbe necessario per assicurare comunque una equilibrata prestazione
termica.
In particolare, il serramentista deve rilasciare al cliente un’attestazione circa
le prestazioni termiche degli infissi forniti (vedi fac simile riportato a pagina
18).
La Finanziaria 2009
LIMITI DA RISPETTAREvalori espressi in “watt su metro quadro per grado kelvin” [W/m2K]
Zona climatica Fino al 31 dicembre 2009 Per tutto il 2010
A 4,6 3,7
B 3 2,4
C 2,6 2,1
D 2,4 2
E 2,2 1,8
F 2 1,6
Valori limite di trasmittanza termica
da rispettare per ottenere la
detrazione del 55%
16 LA FINANZIARIA 2009
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
La procedura per accedere alla detrazione del 55% è la seguente:
Documenti da trasmettere per il cliente:
Documenti da conservare per il cliente:
1. IL CONTESTO NORMATIVO EUROPEO ED ITALIANO 17
l’energia dell’innovazione
Procedura per ottenere la detrazione del 55%
1.
2.
Trasmissione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, attraverso
il sito internet www.acs.enea.it (ottenendo ricevuta informatica da
conservare) della Scheda Informativa (Allegato F del D.M. 7.04.08)
per la sola sostituzione di infissi nella quale bisogna riportare tutte le
informazioni relative all’intervento effettuato.
Comunicazione della fine lavori anche all’Agenzia delle Entrate
solo se i lavori si svolgono in due differenti anni di imposta (per esempio
iniziati nel 2009 e finiti nel 2010).
Attestazione del serramentista (vedi fac simile a pagina 18).
Allegato F del D.M. 7.04.08 (di cui sopra) da compilare online sul sito
web www.acs.enea.it.
Documentazione che attesti i pagamenti effettuati (solo attraverso
bonifico bancario o postale).
Ricevuta di avvenuta trasmissione all’ENEA.
Ricevuta di avvenuta trasmissione all’Agenzia delle Entrate.
1.
2.
3.
4.
5.
La ditta con sede a
ATTESTA
che la fornitura della finestra installata nell’immobile di proprietà di
sito in è conforme a quanto previsto all’Allegato B del Decreto del
11/03/08.
In particolare, si dichiara che:
1. la trasmittanza termica della finestra (ante – telaio + vetrocamera) Uw è di W/m2K
ed è stata determinata mediante calcolo così come previsto dalla norma UNI EN ISO 10077-
1:2007.
2. la trasmittanza termica della vetrocamera (Ug) è di W/m2K e la trasmissione luminosa
della vetrocamera (TL) è di % così come dichiarato dall’azienda ,
fornitrice della vetrocamera.
3. la classe di permeabilità all’aria della finestra è di .
Allegati alla presente attestazione:
A. Attestazione da parte del produttore dei vetrocamera, del valore di trasmittanza termica
e di trasmissione luminosa del vetrocamera installato sugli infissi oggetto della fornitura.
B. Attestazione da parte del produttore del sistema del valore Uf di trasmittanza termica del
profilo utilizzato nella fornitura.
C. Copia del certificato della prova di permeabilità all’aria effettuato dal produttore del
sistema sull’infisso campione.
Data e luogo Timbro e firma
FAC SIMILE - Attestazione della prestazione energetica della finestra
18 LA FINANZIARIA 2009
Agevolazioni fiscali di cui alla Finanziaria 2007-2008 - D.Lgs. 185/08 come modificato dalla L.2 del 28/01/09 e dal D.M. del 19/02/07 e ss.mm.ii.
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
In Italia il D.LGS. n.206/05 “Codice al Consumo” rappresenta “(…) il testo
fondamentale di riferimento in materia di tutela dei diritti dei consumatori
e degli utenti. (…) Il codice riunisce, coordina e semplifica le disposizioni
normative incentrate intorno alla figura del consumatore, come cittadino
conscio dei propri diritti e doveri (…)”.
Di seguito si riportano degli stralci degli articoli più significativi del Codice al Consumo.
DEFINIZIONI [ART.3]
1. Ai fini del presente codice si intende per:
a. Consumatore o Utente: la persona fisica che agisce per scopi estranei
all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta; (...)
d. Produttore: fatto salvo quanto stabilito nell’art.103, comma 1, lettera
d), e nell’art.115, comma 1, il fabbricante del bene o il fornitore del servizio,
o un suo intermediario, nonché l’importatore del bene o del servizio nel
territorio dell’Unione Europea o qualsiasi altra persona fisica o giuridica che
si presenta come produttore identificando il bene o il servizio con il proprio
nome, marchio o altro segno distintivo;
e. Prodotto: fatto salvo quanto stabilito nell’art.115, comma 1, qualsiasi
prodotto destinato al consumatore, anche nel quadro di una prestazione
di servizi, o suscettibile, in condizioni ragionevolmente prevedibili di essere
utilizzato dal consumatore, anche se non a lui destinato, fornito o reso
Il Decreto Legislativo n.206/05
2. IL CODICE AL CONSUMO 19
l’energia dell’innovazione
Il Codice al Consumo
Il Codice al Consumo
20 GARANZIA LEGALE DI CONFORMITÀ DEL BENE
Obblighi del produttore
Responsabilità del produttore
Difetto di conformità
disponibile a titolo oneroso o gratuito nell’ambito di un’attività commerciale,
indipendentemente dal fatto che sia nuovo, usato o rimesso a nuovo; tale
definizione non si applica ai prodotti usati, forniti come pezzi di antiquariato,
o come prodotti da riparare o da rimettere a nuovo prima dell’utilizzazione,
purchè il fornitore ne informi per iscritto la persona cui fornisce il prodotto
(…).
OBBLIGHI DEL PRODUTTORE [ART.104]
1. (…) Il produttore immette sul mercato solo prodotti sicuri.
2. Il produttore fornisce al consumatore tutte le informazioni utili alla
valutazione e alla prevenzione dei rischi derivanti dall’uso normale o
ragionevolmente prevedibile del prodotto, se non sono immediatamente
percettibili senza adeguate avvertenze, e alla prevenzione contro detti rischi
(…).
RESPONSABILITÀ DEL PRODUTTORE [ART.114]
1. (…) Il produttore è responsabile del danno cagionato da difetti del suo
produttore.
GARANZIA LEGALE DI CONFORMITÀ DEL BENE
CONFORMITÀ AL CONTRATTO [ART.129]
2. (…) Il difetto di conformità che deriva dall’imperfetta installazione del
bene di consumo è equiparato al difetto di conformità del bene quando
l’installazione è compresa nel contratto di vendita ed è stata effettuata dal
venditore o sotto la sua responsabilità. Tale equiparazione si applica anche
nel caso in cui il prodotto concepito per essere installato dal consumatore,
sia da questo installato in modo non corretto a causa di una carenza delle
istruzioni di installazione (…).
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
TERMINI [ART.132]
1. (…) Il venditore è responsabile, a norma dell’art.130, quando il difetto
di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del
bene (…).
CARATTERE IMPERATIVO DELLE DISPOSIZIONI [ART.134]
1. (…) È nullo ogni patto, anteriore alla comunicazione al venditore del
difetto di conformità, volto ad escludere o limitare, anche in modo indiretto,
i diritti riconosciuti dal presente paragrafo. La nullità può essere fatta valere
solo dal consumatore e può essere rilevata d’ufficio dal giudice (…).
Responsabilità del venditore
2. IL CODICE AL CONSUMO 21
l’energia dell’innovazione
Nullità del patto che esclude i diritti del consumatore
La norma UNI EN 14351-1 Finestre e Porte - Norma di Prodotto, Caratteristiche Prestazionali è la norma armonizzata che disciplina
la marcatura CE delle finestre e porte pedonali senza caratteristiche di
resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo.
L’obbligatorietà della marcatura è fissata per il 1° febbraio 2010.
CAMPO DI APPLICAZIONE [RIF. UNI EN 14351-1, PAR.1]
La presente norma europea identifica le caratteristiche prestazionali
indipendenti dei materiali applicabili a finestre (comprese finestre da tetto,
finestre da tetto con caratteristiche di resistenza al fuoco dall’esterno e porte
finestre), porte esterne pedonali (comprese porte di vetro senza telaio, porte
su vie di fuga) e serramenti doppi e serramenti accoppiati.
La presente norma europea si applica a:
1. finestre, porte finestre serramenti doppi e serramenti accoppiati azionabili manualmente o motorizzati, installabili in aperture verticali di pareti e finestre da tetto installabili in tetti inclinati, completi di:
La norma UNI EN 14351-1
La marcatura per finestre e porte pedonali
22 LA NORMA UNI EN 14351-1
Importante
Applicazioni della norma
- relativi accessori, ove previsti;
- guarnizioni, ove previste;
- aperture vetrate, ove previste;
- con o senza persiane e/o cassonetti e/o tende incorporate;
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
3. LA MARCATURA CE PER FINESTRE E PORTE PEDONALI 23
- completamente o parzialmente vetrati, inclusi eventuali tamponamenti
non trasparenti;
- fissi o parzialmente apribili con una o più ante (ad esempio incernierate,
sporgenti in avanti, a bilico, scorrevoli);
- sopra luci integrali, ove previsti;
- parti adiacenti contenute all’interno di un singolo telaio da includere in
una singola apertura, ove previste (…)”.
2. finestre, finestre da tetto, porte finestre, serramenti doppi e serramenti accoppiati azionabili manualmente o motorizzati che
siano:
3. porte esterne pedonabili azionabili manualmente o motorizzate, con ante complanari o con tamponamento cieco, complete di:
l’energia dell’innovazione
1. Telaio fisso 2. Anta incernierata a destra (est.) 3. Anta incernierata a sinistra (est.)
4. Anta a vasistas (int.) 5. Anta a bilico orizzontale (est.) 6. Anta a bilico verticale (int.)
7. Anta a bilico orizzontale a completa rotazione (int./est.)
8. Anta a bilico verticale a comple-ta rotazione (int./est.)
9. Anta scorrevole e parte fissa
10. Due ante scorrevoli 11. Anta alza/scorri e parte fissa 12. Ante a fisarmonica
24 LA NORMA UNI EN 14351-1
TERMINI E DEFINIZIONI [RIF. UNI EN 14351-1, PAR.3]
In particolare, i termini e le definizioni contenuti nella norma UNI EN 14351-1
fanno riferimento a quelli definiti nella norma UNI EN 12519 Finestre e Porte
Pedonali - Terminologia.
Di seguito si riportano le tipologie di finestre e porte pedonali.
Tipologie di finestre e porte pedonali
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
13. Anta incernierata a sinistra 14. Anta incernierata a sin. con tra-verso
15. Anta incernierata a destra
16. Anta incernierata a destra con traverso
16. Anta oscillo-battente incernie-rata a sinistra
18. Anta oscillo-battente incernie-rata a sinistra con traverso
19. Anta oscillo-battente incernie-rata a destra
20. Anta oscillo-battente incernie-rata a destra con traverso
21. Due ante incernierate
22. Due ante incernierate con traverso
23. Due ante incernierate di cui una oscillo-battente
24. Due ante incernierate di cui una oscillo-battente con traverso
3. LA MARCATURA CE PER FINESTRE E PORTE PEDONALI 25
l’energia dell’innovazione
26 LA NORMA UNI EN 14351-1
Campione test Tipologie finestre e porte pedonali
17 - 19 1 - 2 - 3 - 4 - 13 - 15 - 17 - 19
18 - 20 1 - 2 - 3 - 4 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20
23 1 - 2 - 3 - 4 - 13 - 15 - 17 - 19 - 21 - 23
24 1 - 2 - 3 - 4 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 22 - 23 - 24
7 - 8 5 - 6 - 7 - 8
10 9 - 10
11 11
12 12
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
CORRISPONDENZE TRA CAMPIONI DI PROVA E TIPOLOGIE DI INFISSI
La seguente tabella fa riferimento allo schema a pagina 26 che illustra le
tipologie di finestre e porte pedonali.
Realizzando un campione test della tipologia indicata, è possibile certificare
le finestre e porte pedonali associate.
Corrispondenze tra campione test e
tipologie di finestre e porte pedonali
3. LA MARCATURA CE PER FINESTRE E PORTE PEDONALI 27
l’energia dell’innovazione
SAC Compiti del serramentista
Compiti dell’organismo notificato
SAC 3 Piano di Controllo della Produ-zione (FPC)
Prove Iniziali di Tipo sul Prodotto (ITT)
SAC 1 Piano di Controllo della Produ-zione (FPC)
Prove Iniziali di Tipo sul Prodotto (ITT)
Prove Iniziali di Tipo sul Prodotto (ITT)
Certificazione del FPC attraver-so ispezione iniziale
Sorveglianza continua ed appro-vazione del FPC
VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ [RIF. UNI EN 14351-1, PAR.7]
(…) La conformità delle finestre e porte esterne pedonali ai requisiti della
presente norma europea e ai valori dichiarati (comprese le classi) deve essere
dimostrata da:
- Prove Iniziali di Tipo [ITT] - Controllo di Produzione in Fabbrica [FPC] (…)
In particolare, per le finestre e porte pedonali è previsto un “doppio” Sistema
di Attestazione della Conformità.
Infatti questo è di tipo:
- SAC 3: per finestre e porte pedonali non destinate a vie di fuga;
- SAC 1: per le finestre e porte pedonali destinate a vie di fuga.
In sintesi la ripartizione dei compiti tra il serramentista e l’organismo
notificato è la seguente:
Conformità per finestre e porte pedonali
28 LA NORMA UNI EN 14351-1
Prodotti Impiego(ghi) previsto(i) SAC
Porte e cancelli(con o senza rela-
tivi accessori)
Compartimentazione antifuoco/antifumo e vie di fuga
1
Nelle vie di fuga 1
Altri impieghi specifici dichiarati e/o impieghi sog-getti ad altri requisiti specifici, in particolare relati-vi al rumore, energia, tenuta e sicurezza durante l’impiego
3
Solo per comunicazione interna 4
Finestre Compartimentazione antincendio/antifumo nelle vie di fuga
-
Qualsiasi altro 3
Finestre da tetto
(con o senza rela-tivi accessori)
Impieghi soggetti ai regolamenti relativi alla resi-stenza al fuoco (per esempio compartimentazione antincendio)
3
Impieghi soggetti ai regolamenti relativi alla rea-zione al fuoco
1
Impieghi soggetti ai regolamenti relativi al com-portamento al fuoco dall’esterno:a. prodotti che richiedono una provab. prodotti “ritenuti soddisfacenti” che non richie-dono una prova
3
4
Impieghi che contribuiscono al rinforzo della strut-tura del tetto
3
Impieghi diversi da quelli sopra specificati 3
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
UNI EN 14351-1, APPENDICE ZA.2: SISTEMA DI ATTESTAZIONE DELLA CONFORMITÀ
3. LA MARCATURA CE PER FINESTRE E PORTE PEDONALI 29
l’energia dell’innovazione
Prova ITTCaratteristica
SAC 3 SAC 1 Riferimenti legislativi nazionali
Tenuta all’acqua -
Permeabilità all’aria DM 2/4/98
Resistenza al carico di vento -
Isolamento acustico DPCM del 5/12/97
Trasmittanza termica D.Lgs. n. 311 del 2006
Sostanze pericolose -
Capacità di sblocco -
In sintesi le Prove Iniziali di Tipo ITT previste per le finestre e porte pedonali
sono le seguenti:
I metodi per determinare i livelli prestazionali per i requisiti di cui sopra sono
due:
- test su campioni di prodotto - calcoli tramite appositi software
I livelli prestazionali da raggiungere per i requisiti di cui sopra sono stabiliti
dalle leggi nazionali e/o locali.
In assenza di queste, i livelli prestazionali possono non essere determinati dichiarandolo sull’etichetta CE con la sigla “NPD” (Nessuna Prestazione
Determinata).
Le Prove Iniziali di Tipo
Prove Iniziali di Tipo ITT per finestre e porte pedonali
I due metodi per determinare i livelli prestazionali
30 LE PROVE INIZIALI DI TIPO
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Nota
ESTRATTO DALLA NORMA UNI EN 14351-1
Il requisito relativo ad una certa caratteristica non applicabile negli Stati
membri nei quali non sussistono requisiti di regolamentazione per tale
caratteristica per l’impiego previsto del prodotto. In questo caso, i fabbricanti
che immettono i propri prodotti sul mercato di questi Stati membri non sono
obbligati a determinare né a dichiarare le prestazioni dei loro prodotti in
relazione a questa caratteristica e può essere utilizzata l’opzione “Nessuna
Prestazione Determinata” [NPD] nelle informazioni che accompagnano la
marcatura CE (…).
CAMPIONE RAPPRESENTATIVO
Le Prove Iniziali di Tipo ITT devono essere eseguite sui prodotti rappresentativi
(per tipologia, materiali, dimensioni, caratteristiche costruttive, ecc.) della
normale produzione. É opportuno considerare il caso peggiorativo.
Le prove ITT devono essere effettuate una sola volta. Vanno ripetute
solo se viene ampliata o estesa la gamma di produzione, oppure se ci sono
significative variazioni nel processo produttivo.
3. LA MARCATURA CE PER FINESTRE E PORTE PEDONALI 31
l’energia dell’innovazione
Tipi di finestre Provini rappresentativi più sfavorevoli
Finestra fissa Finestra ad anta ribalta
Finestra singola a battente (aper-tura verso l’interno o l’esterno)
Finestra ad anta-ribalta
Finestra a sporgere
Finestra a vasistas
Finestra a due o più ante a bat-tente (apertura verso l’interno o l’esterno)
Finestra con il numero massimo di ante a bat-tente tutte con apertura verso l’interno
Finestra a una/due ante scorre-voli orizzontalmente
Finestra a due ante scorrevoli orizzontalmente
Finestra a una/due ante scorre-voli orizzontalmente e con aper-tura a vasistas
Finestra a due ante scorrevoli orizzontalmente e con apertura a vasistas
Finestra a saliscendi con una/due ante scorrevoli verticalmente
Finestra a saliscendi con due ante scorrevoli verticalmente
Finestra a bilico verticale/oriz-zontale
Finestra a bilico orizzontale e verticale
Finestra a gelosia a lamelle con asse intermedio verticale/oriz-zontale
Finestra a gelosia con il numero massimo di lamelle con asse intermedio verticale o oriz-zontale
Finestra a libro Finestra con il numero massimo di ante
Finestra reversibile incernierata in alto o lateralmente
Finestra reversibile incernierata in alto o late-ralmente
UNI EN 14351-1, APPENDICE F: SELEZIONE FACOLTATIVA DI PROVINI PER LE FINESTRE IN BASE ALLA TIPOLOGIA DI FINESTRA
Le linee guida per una selezione facoltativa di provini rappresentativi sono
illustrate nel prospetto seguente che è applicabile solo alle finestre.
Linee guida per la selezione di provini rappresentativi per finestre
32 LE PROVE INIZIALI DI TIPO
Caratteristiche da determinare
mediante prove su provini
L’applicazione del prospetto implica che la vetrazione e le guarnizioni dei
provini siano uguali a quelle del corrispondente gruppo di tipi di finestra e
che l’anta/e non sia/siano dotata/e di barra/e delle vetrazioni.
I provini dovrebbero essere utilizzati solo per la determinazione delle
caratteristiche seguenti:
- resistenza al carico del vento - tenuta all’acqua - prestazione acustica - trasmittanza termica - proprietà radiative - permeabilità all’aria
Le altre caratteristiche dovrebbero essere determinate mediante prove e/o
calcolo sul tipo di finestra in questione.
ESTENDIBILITÀ DEI RISULTATI
I risultati delle prove ITT ottenuti sui campioni testati possono essere estesi
oltre che per tipologia (cfr. l’appendice F di pagina 31) anche in base alle
dimensioni secondo quanto riportato nell’appendice alla pagina seguente.
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Punti Caratteristica Campo di applicazione diretta
4.2 Resistenza al carico di vento -100% della larghezza e dell’altezza del telaio del provino
4.3 Resistenza al carico della neve
-100% dell’area complessiva del provino
4.4.1 Reazione al fuoco Vedi EN 13501-1
4.4.2 Comportamento al fuoco dall’esterno
Vedi ENV 1187
4.5 Tenuta all’acqua Dal -100% al +50% dell’area complessi-va del provino
4.6 Sostanze pericolose Come richiesto dai regolamenti
4.7 Resistenza all’urto Area complessiva del provino
4.8 Capacità portante dei di-spositivi di sicurezza
Vedi UNI EN 14351-1 - Appendice B
4.11 Prestazione acustica Tutte le dimensioni
4.12 Trasmittanza termica Vedi UNI EN 14351-1:2006 - Appendice E.1, punto 4.12
4.13 Proprietà radiative (tampo-namento)
Tutte le dimensioni
4.14 Permeabilità all’aria Dal -100% al +50% dell’area complessi-va del provino
4.16 Forze di azionamento -100% dell’area complessiva del provino
4.17 Resistenza meccanica -100% dell’area complessiva del provino
4.18 Ventilazione Stessa progettazione e stesse dimensioni del dispositivo aria
4.19 Resistenza ai proiettili Non specificata
4.20 Resistenza all’esplosione Non specificata
4.21 Resistenza ai cicli di apertura e chiusura
-100% dell’area complessiva del provino
4.22 Comportamento fra climi differenti
Tutte le dimensioni
4.23 Resistenza all’effrazione Vedi ENV 1627
3. LA MARCATURA CE PER FINESTRE E PORTE PEDONALI 33
l’energia dell’innovazione
UNI EN 14351-1, APPENDICE E.1: DETERMINAZIONE SEPARATA DELLE CARATTERISTICHE PER LE FINESTRE
Punti Caratteristica Campo di applicazione diretta
4.2 Resistenza al carico di vento -100% della larghezza e dell’altezza del telaio del provino
4.5 Tenuta all’acqua Dal -100% al +50% dell’area complessi-va del provino
4.6 Sostanze pericolose Come richiesto dai regolamenti
4.7 Resistenza all’urto > dell’area complessiva del provino (tam-ponamento)
4.8 Capacità portante dei di-spositivi di sicurezza
-100% dell’area complessiva del provino
4.9 Altezza e larghezza Valori dichiarati
4.11 Prestazione acustica Guarnizioni su quattro lati: dal -100% al +50% dell’area complessiva del provino
Guarnizioni su tre lati: -100% dell’area
complessiva del provino
4.12 Trasmittanza termica Vedi UNI EN 14351-1:2006 - Appendice E.2, punto 4.12
4.13 Proprietà radiative (tampo-namento)
Tutte le dimensioni
4.14 Permeabilità all’aria Guarnizioni su quattro lati: dal -100% al +50% dell’area complessiva del provino
Guarnizioni su tre lati: -100% dell’area complessiva del provino
4.16 Forze di azionamento -100% dell’area complessiva del provino
4.17 Resistenza meccanica -100% dell’area complessiva del provino
4.18 Ventilazione Stessa progettazione e stesse dimensioni del dispositivo aria
4.19 Resistenza ai proiettili Non specificata
4.20 Resistenza all’esplosione Non specificata
4.21 Resistenza ai cicli di apertu-ra e chiusura
-100% dell’area complessiva del provino
4.22 Comportamento fra climi differenti
Tutte le dimensioni
4.23 Resistenza all’effrazione Vedi ENV 1627
34 LE PROVE INIZIALI DI TIPO
UNI EN 14351-1, APPENDICE E.2: DETERMINAZIONE SEPARATA DELLE CARATTERISTICHE PER LE PORTE ESTERNE PEDONALI
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
UNI EN 14351-1, APP. A Componenti
TELAIO, ANTA
Caratteristiche F1 G2 M3 P4 V5
Resistenza al carico del vento (Y) (Y) Y Y Y
Resistenza al carico della neve N N N N N
Reazione al fuoco (Y) Y Y (Y) N
Comportamento al fuoco dall’esterno
(Y) (Y) (Y) (Y) (Y)
Tenuta all’acqua (Y) Y (Y) Y N
Sostanze pericolose (Y) (Y) (Y) N (Y)
Resistenza all’urto (Y) N (Y) (Y) Y
Capacità portante dei dispositivi di sicurezza
Y N Y Y N
Capacità di sblocco Y (Y) (Y) (Y) N
Prestazione acustica 6 N (Y) (Y) Y Y
Trasmittanza termica N (Y) (Y) Y Y
Proprietà radiative N N N N Y
Permeabilità all’aria (Y) Y (Y) Y N
Forze di azionamento Y Y (Y) (Y) (Y)
Resistenza meccanica Y N (Y) Y (Y)
Ventilazione N N N Y N
Resistenza ai proiettili N N Y Y Y
Resistenza all’esplosione Y N Y Y Y
Resistenza ai cicli di apertura e chiusura
Y (Y) (Y) (Y) (Y)
Comportamento fra climi differenti
N (Y) Y Y N
Resistenza all’effrazione Y (Y) Y Y Y
INTERDIPENDENZE TRA LE CARATTERISTICHE ED I COMPONENTI
3. LA MARCATURA CE PER FINESTRE E PORTE PEDONALI 35
l’energia dell’innovazione
36 LE PROVE INIZIALI DI TIPO
Legenda dell’appendice
Nell’appendice, con le lettere F, G, M, P e V si intende rispettivamente:
F FerramentaG GuarnizioniM MaterialeP ProfiloV Vetrata
con i simboli Y, (Y) e N si intende rispettivamente:
Y
(Y)
N
Le note riportate sono le seguenti:
1
234
56
I risultati delle prove ITT ottenuti sui campioni testati potrebbero risultare
differenti nel caso in cui venga modificata la “configurazione” del prodotto
sostituendo ad esempio uno o più componenti del campione testato con
il risultato di dovere effettuare nuovamente la prova ITT sul prodotto
modificato. A tal riguardo si è riportata l’appendice A nella quale sono
illustrate le interdipendenze tra le caratteristiche (cioè i risultati delle prove
ITT) ed i componenti del prodotto.
una modifica del componente probabilmente modifica la caratteristica in questione.una modifica del componente forse modifica la caratteristica in questione.una modifica del componente probabilmente non modifica la caratteristica in questione.
Numero, posizione, fissaggio; in caso di cambio accessori: se esistono
delle prove documentate basate su delle norme di accessori adattati,
mostranti che le prestazioni degli accessori sono equivalenti a quelle
offerte dagli accessori sostituiti (utilizzati per le ITT), non è necessario
ripetere la prova.
Numero, materiale.
Modulo di Young, conduttività termica, massa volumica.
Area e forma delle selezioni trasversale, assemblaggio, dispositivi di
ventilazione.
Tipo, massa, rivestimento, cavità, gas, installazione, sigillatura.
Vedere UNI EN 14351-1:2006, Appendice B.
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Importante
4. LA MARCATURA CE PER CHIUSURE OSCURANTI 37
l’energia dell’innovazione
La norma UNI EN 13659
La norma UNI EN 13659 Chiusure Oscuranti - Requisiti Prestazionali Compresa la Sicurezza è la norma armonizzata che disciplina la marcatura
CE delle chiusure oscuranti.
L’obbligatorietà della marcatura è fissata per il 1° aprile 2006.
CAMPO DI APPLICAZIONE [RIF. UNI EN 13659, PAR.1]
La presente norma europea specifica i requisiti prestazionali che devono
essere soddisfatti dalle chiusure oscuranti quando sono state installate in un
edificio. Inoltre, tratta i pericoli significativi relativi al costruzione, trasporto,
installazione, funzionamento e manutenzione delle chiusure oscuranti
(vedere le avvertenze generali per la sicurezza riportate nella sezione
Manuale d’Uso e Manutenzione).
È applicabile a tutte le chiusure oscuranti ed ai prodotti simili, qualunque sia
il loro impiego o la natura dei materiali utilizzati, come segue:
1. tenda esterna alla veneziana;2. persiana avvolgibile;3. persiana a battente;4. persiana alla veneziana;5. persiana a soffietto a chiusura piatta;6. persiana a soffietto o a pannello scorrevole, con o senza sistema di proiezioni in avanti.
La marcatura per chiusure oscuranti
Applicazioni della norma
38 LA NORMA UNI EN 13659
Conformità per chiusure oscuranti
Questi prodotti possono essere azionati manualmente con o senza molla di
compensazione, oppure per mezzo di motori elettrici (prodotti meccanizzati).
Il presente documento non è applicabile a chiusure oscuranti che sono state
fabbricate prima della data di applicazione del presente documento da parte
del CEN.
TERMINI E DEFINIZIONI [RIF. PAR.3]
In particolare, i termini e le definizioni contenuti nella norma UNI EN 13659
fanno riferimento a quelli definiti nella norma UNI EN 12216 Chiusure Oscuranti, Tende Interne ed Esterne - Terminologia, Glossario e Definizioni.
VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ [RIF. UNI EN 13659, PAR.21]
La conformità di una chiusura oscurante a i requisiti della presente norma
(il valore dichiarato dalla classe tecnica di resistenza al vento) deve essere
dimostrata mediante: - Prove Iniziali di Tipo [ITT], come dal punto 21.1;
- Controllo di Produzione in Fabbrica [FPC], secondo il punto 21.3.
I requisiti di sicurezza specifici per chiusure oscuranti meccanizzate
contengono metodi e criteri ovvi per la verifica.
In particolare, per le chiusure oscuranti è previsto un Sistema di Attestazione della Conformità [SAC] 4.
In sintesi la ripartizione dei compiti tra il serramentista e l’organismo
notificato è la seguente:
SAC Compiti del serramentista
Compiti dell’organismo notificato
SAC 4 Piano di Controllo della Produ-zione (FPC)
-
Prove Iniziali di Tipo sul Prodotto (ITT)
-
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Compito del serramentista
Contenuto del compito Punti della valutazio-ne di conformità da
applicare
Controllo di produzione in fabbrica
Parametri relativi a tutte le caratteristiche pertinenti del prospetto ZA.1
21.3
Prove iniziali di tipo Tutte le caratteristiche per-tinenti del prospetto ZA.1
21.2
Caratteristiche
essenziali
Punti relativi ai requisiti della
presente norma europea
Livelli e/o classi
mandati
Note
Resistenza ai carichi del vento
4 - Resistenza al vento - Classe tecnica dichiarata 1
UNI EN 13659, APPENDICE ZA.1: SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE E CARATTERISTICHE PERTINENTI
Prodotto: chiusure oscuranti incluse nello scopo e campo di applicazione
della norma UNI EN 13659.
Impiego Previsto: per utilizzo esterno.
1 Classe dichiarata: passa/non passa in conformità alla classe dichiarata.
UNI EN 13659, APPENDICE ZA.2: SISTEMA DI ATTESTAZIONE DI CONFORMITÀ
UNI EN 13659, APPENDICE ZA.3: ASSEGNAZIONE DEI COMPITI DI VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ PER CHIUSURE OSCURANTI
4. LA MARCATURA CE PER CHIUSURE OSCURANTI 39
l’energia dell’innovazione
Prodotti Impiego previsto Livelli e/o classi
SAC
Chiusure oscuranti(con o senza relativa ferramenta)
Utilizzo esterno - SAC 4
L’unica Prova Iniziale di Tipo ITT prevista per le chiusure oscuranti è la
seguente:
Il metodo per determinare il livello prestazionale di cui sopra è quello del
test su un campione di prodotto.
Si ricorda che tale prova ITT può essere effettuata indifferentemente:
- o direttamente dal serramentista - o da un laboratorio esterno non notificato - o da un laboratorio esterno notificato
Come già affermato per le finestre e porte pedonali, il livello prestazionale
da raggiungere per il requisito di cui sopra è stabilito dalle leggi nazionali
e/o locali. In assenza di queste, i livelli prestazionali possono non essere sottoposti a test dichiarandolo sull’etichetta CE con la sigla “NPD”
(Nessuna Prestazione Determinata).
Le Prove Iniziali di Tipo
40 LE PROVE INIZIALI DI TIPO
Prova ITTCaratteristica
SAC 4 Riferimenti legislativi nazionali
Resistenza al carico di vento -
Prove Iniziali di Tipo ITT per chiusure
oscuranti
Il metodo per determinare i livelli
prestazionali
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
4. LA MARCATURA CE PER CHIUSURE OSCURANTI 41
l’energia dell’innovazione
ESTRATTO DALLA NORMA UNI EN 13659
Il requisito sulla resistenza al vento non è applicabile in quegli Stati membri
nei quali non sussistono requisiti di regolamentazione per tale caratteristica
per l’impiego previsto del prodotto.
In tal caso, i fabbricanti che immettono i loro prodotti sul mercato di questi
Stati membri non sono obbligati a determinare né a dichiarare le prestazioni
dei loro prodotti in relazione a questa caratteristica e può essere utilizzata
l’opzione “Nessuna Prestazione Determinata” (NPD) nelle informazioni che
accompagnano la marcatura CE. (…)
CAMPIONE RAPPRESENTATIVO
Come già affermato per le finestre e porte pedonali, le prove ITT devono
essere eseguite sui prodotti rappresentativi (per tipologia, materiali,
dimensioni, caratteristiche costruttive, ecc.) della normale produzione. É
opportuno considerare il caso peggiorativo.
Le prove ITT devono essere effettuate una sola volta.Vanno ripetute solo se viene ampliata/estesa la gamma di produzione o se
ci sono significative variazioni nel processo produttivo.
Le tipologie da testare sono le seguenti:
1. persiana a battente con telaio2. persiana a battente senza telaio (detta “storica” o “a muro”)
3. persiana scorrevole
La norma UNI EN 1932 Tende e Chiusure Oscuranti Esterne - Resistenza al Carico di Vento - Metodo di Prova al Par. 4.1 fornisce alcune indicazioni
sulla scelta dei campioni (provini) da testare.
Nota
Tipologie da testare
42 LE PROVE INIZIALI DI TIPO
ESTENDIBILITÀ DEI RISULTATI
I prodotti di larghezza minore e altezza minore dei provini sono considerati conformi alla prova per la classe.
INTERDIPENDENZE TRA LE CARATTERISTICHE ED I COMPONENTI
I risultati delle prove ITT ottenuti sui campioni testati potrebbero risultare differenti nel caso in cui venga modificata la “configurazione” del prodotto
sostituendo ad esempio uno o più componenti del campione testato
con il risultato di dovere effettuare nuovamente la prova ITT sul prodotto
modificato.
Per l’ottenimento della marcatura CE il serramentista, può anche non effettuare la prova ITT dichiarandolo sull’etichetta CE con la sigla “NPD”
(Nessuna Prestazione Determinata), ma deve obbligatoriamente implementare
un Piano di Controllo della Produzione [FPC] dove descrivere i criteri, le
modalità e le responsabilità operative utilizzate dall’azienda per un corretto
controllo del processo produttivo.
Nota bene
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
5. LA MARCATURA CE PER FINESTRE, PORTE PEDONALI E CHIUSURE OSCURANTI MOTORIZZATE 43
l’energia dell’innovazione
Le norme di riferimento
Nel caso in cui le chiusure oscuranti e/o gli infissi siano automatizzati,
con l’aggiunta cioè di un motore, oltre alla Direttiva 89/106/CEE, tali
prodotti rientrano anche nella Direttiva Macchine 98/37/CEE e 2006/42/CE che definiscono precise responsabilità tra il costruttore del prodotto e
l’installatore.
Al serramentista rimane sempre l’obbligo di costruire un prodotto ad
azionamento manuale (che sarà successivamente motorizzato) in conformità
alla Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da Costruzione” ed alle relative norme
armonizzate (UNI EN 13659 - Chiusure Oscuranti e UNI EN 14351-1 - Finestre
e Porte Pedonali).
L’Installatore è responsabile dell’installazione e messa in funzione del
prodotto motorizzato verificando che sussistano tutte le condizioni di
sicurezza richieste sia dalla Direttiva 89/106/CEE che dalle Direttive 98/37/CEE e 2006/42/CE.
Da questa considerazione emerge che il serramentista rimane responsabile
della conformità della costruzione e del corretto funzionamento del
prodotto ad azionamento manuale, mentre l’installatore sarà responsabile
della conformità del montaggio del motore e del corretto funzionamento
del prodotto motorizzato.
La marcatura per finestre, porte pedonali e chiusure oscuranti motorizzate
La Direttiva 89/106/CEE e le Direttive 98/37/CEE e 2006/42/CE
Per le finestre e le porte pedonali la norma UNI EN 14351-1 (Par. 7.2.1) prevede la possibilità che un soggetto terzo (ad es. il fornitore di componenti)
effettui per proprio conto le prove ITT e conceda l’utilizzo delle stesse a
“cascata” al serramentista (cd. Procedura di Cascading ITT) attraverso la
stipula di un apposito Contratto di Licenza d’Uso.
ESTRATTO DEL PAR. 7.2.1 DELLA NORMA UNI EN 14351-1
Può non essere necessario che il fabbricante sottoponga nuovamente a
prova le caratteristiche per le quali può fornire una evidenza documentale,
purché:
A. tutta la documentazione e le prove eseguite dal fornitore o da altri siano in conformità alla presente norma europea o ad altre norme
europee non in contraddizione e che il fabbricante (serramentista) abbia un contratto con il proprietario per l’utilizzo dei risultati della prova e
della documentazione di supporto;
B. i provini (campioni) del fornitore o di un altro su cui sono basati i
resoconti di prova siano rappresentativi di quelli utilizzati nella gamma di prodotto del fabbricante o in parte di essa;
C. i componenti siano assemblati dal fabbricante in conformità alle specifiche fornite dal proprietario dei risultati delle prove e della
documentazione di supporto, assicurando che non via sia alcuna riduzione
dei valori prestazionali dichiarati.
La norma UNI EN 14351-1
La procedura di Cascading ITT
44 LA NORMA UNI EN 14351-1
Casi in cui il fabbricante può
non sottoporre le caratteristiche a
prova
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Se il fabbricante fa affidamento su risultati delle prove forniti da un fornitore
o da altri, non deve essere esonerato dalle sue responsabilità relative alle
prestazioni del prodotto (…).
Tale possibilità è riportata anche nella Linea Guida M, elaborata dalla
Commissione Europea che fornisce le linee interpretative per una corretta
applicazione della Direttiva 89/106/CEE.”
In particolare, al Par. 4.13.2 della Linea Guida M, si afferma che la procedura
di Cascading ITT può essere attuata solo per i prodotti che ricadono sotto il SAC 1, 1+ e 3 e dunque la stessa non è applicabile alle chiusure oscuranti che ricadono sotto il SAC 4.
Per l’ottenimento della marcatura CE delle finestre e porte pedonali, il
serramentista, oltre ad avere effettuato in prima persona le prove ITT
o ad averle ricevute dal fornitore tramite il contratto di Cascading, deve
obbligatoriamente implementare un Piano di Controllo della Produzione [FPC] dove descrivere i criteri, le modalità e le responsabilità
operative utilizzate dall’azienda per una corretta tenuta sotto controllo del
processo produttivo.
È di estrema importanza ribadire che i due oneri di cui sopra devono essere
entrambi assolti dal serramentista per potere marcare CE i suoi prodotti.
Nota
6. LA PROCEDURA DI CASCADING ITT 45
l’energia dell’innovazione
Obblighi del serramentista
La norma UNI EN 14351-1 Finestre e Porte Pedonali e la norma UNI EN 13659 Chiusure Oscuranti prevedono entrambe l’implementazione di
un Piano di Controllo della Produzione [FPC] (come requisito aggiuntivo
all’effettuazione delle prove ITT) per dimostrare la conformità dei prodotti
in oggetto alle norme medesime.
ESTRATTO NORMA UNI EN 14351-1: FINESTRE E PORTE PEDONALI
7.3 - Controllo di Produzione in Fabbrica [FPC]
7.3.1 - Generalità:
“Il fabbricante deve istituire, documentare e mantenere un sistema FPC
che garantisca che i prodotti immessi sul mercato siano conformi alle
caratteristiche prestazionali dichiarate. Il sistema FPC deve comprendere
procedimenti, ispezioni regolari, prove e/o valutazioni, nonché l’utilizzo dei
risultati per il controllo delle materie prime e di altri materiali o componenti
in entrata, delle attrezzature, del processo produttivo e dal prodotto (…)”.
“(…) I risultati delle ispezioni, delle prove o delle valutazioni che richiedono
un’azione devono essere registrati, cosi come le eventuali azioni intraprese.
L’azione da intraprendere nel caso in cui non siano soddisfatti i valori o
i criteri di controllo deve essere registrata per il periodo specificato nei
procedimenti FPC del fabbricante (…)”.
Implementazione del Piano FPC
FPC - Piano di Controllo della Prduzione
46 IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO FPC
Controllo di produzione in fabbrica per le
finestre e porte pedonali
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
ESTRATTO NORMA UNI EN 13659: CHIUSURE OSCURANTI
21.3 - Controllo di Produzione in Fabbrica [FPC]
21.3.1 - Generalità:
“Il fabbricante deve istituire, documentare e mantenere un sistema FPC per
garantire che i prodotti immessi sul mercato siano conformi alle caratteristiche
prestazionali dichiarate. Il sistema FPC deve comprendere procedimenti,
ispezioni regolari e prove, nonché l’utilizzo dei risultati per il controllo delle
materie prime e di altri materiali o componenti in entrata, delle attrezzature,
del processo produttivo e di ciascun tipo di prodotto (…)”.
“(…) I risultati delle ispezioni, delle prove o delle valutazioni che richiedono
un’azione devono essere registrati, cosi come le eventuali azioni intraprese.
L’azione da intraprendere in caso di non conformità dei criteri o dei valori di
controllo deve essere soggetto di registrazione.”
COLLEGAMENTO CON LA NORMA UNI EN ISO 9001:2008
Il serramentista che ha certificato il proprio sistema organizzativo secondo
la norma UNI EN ISO 9001:2008 possiede già un Piano di Controllo della
Produzione [FPC] conforme a quello richiesto dalle norme di prodotto per
la marcatura CE delle Chiusure Oscuranti (UNI EN 13659) e delle Finestre e
Porte Pedonali (UNI EN 14351-1).
ESTRATTO NORMA UNI EN 14351-1: FINESTRE E PORTE PEDONALI
“(…) Un sistema FPC conforme ai requisiti della EN ISO 9001, e specificamente
realizzato sulla base dei requisiti della presente norma europea, è considerato
un sistema che soddisfa i requisiti suddetti (…)”.
ESTRATTO NORMA UNI EN 13659: CHIUSURE OSCURANTI
“(…) Si ritiene che un sistema FPC conforme ai requisiti della(e) parte(i)
attinente(i) della EN ISO 9000 e reso specifico ai requisiti della presente
norma soddisfi i suddetti requisiti (…)”.
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 47
l’energia dell’innovazione
Controllo di produzione in fabbrica per le chiusure oscuranti
SGQ - Sistema di Gestione della Qualità
Impostazione generale dell’FPC
48 IMPOSTAZIONE GENERALE DELL’FPC
Un Piano di Controllo della Produzione [FPC] può essere strutturato secondo
la seguente impostazione:
PARTE I descrizione dell’organizzazione aziendale e della docu-mentazione a supporto delle attività aziendali;
PARTE II descrizione delle attività aziendali da attuare per la ge-stione di ogni lavoro/commessa;
PARTE III descrizione delle attività aziendali da attuare per la ge-stione delle attività periodiche, che sono trasversali ai lavori/com-messe realizzate.
Valido solo per l’FPC delle finestre e porte pedonali.Nel caso in cui il serramentista si sia avvalso della procedura di Cascading, il
relativo FPC andrà integrato con la documentazione tecnica (es. Istruzioni di
Lavoro e Istruzioni di Controllo) consegnatagli dal fornitore di componenti
insieme ai rapporti di prova ITT.
Nota
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Ai fini di una corretta gestione ed efficace attuazione dell’FPC il serramenti-
sta deve definire all’interno della propria azienda:
1. l’Organigramma Nominativo interno nel quale è rappresentata la
struttura organizzativa aziendale con le relative funzioni e la dipendenza tra
le stesse;
2. il Mansionario Aziendale nel quale sono descritte le mansioni ed i
compiti assegnati alle funzioni aziendali che hanno rilevanza sulla qualità e
sulla sicurezza dei processi e dei prodotti realizzati dall’azienda;
3. la Nomina del Responsabile dell’FPC che ha il compito di garantire la
corretta attuazione del FPC medesimo;
4. una Struttura Documentale che comprenda:
- un FPC scritto che descriva le modalità di gestione delle attività aziendali
ai fini di garantire il rispetto delle norme relative alla marcatura CE;
- adeguate Istruzioni di Lavoro;
- adeguate Istruzioni di Controllo;
- appositi Moduli di Registrazione che diano evidenza oggettiva della
messa in pratica delle attività definite nell’FPC con le modalità di archivia-
zione e conservazione degli stessi un conformità alle norme armonizzate di
prodotto.
PARTE I: Descrizione dell’organizzazione aziendale e della documentazione a supporto delle attività aziendali
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 49
l’energia dell’innovazione
Elementi da definire per una corretta gestione dell’FPC
Si ritiene opportuno premettere che le attività contrassegnate in nero non
grassetto di seguito specificate non sono tutte obbligatorie ai fini della
marcatura CE, ma sono fortemente consigliabili per una corretta gestione
dei lavori/commesse.
Vengono contrassegnate in rosso grassetto e con il simbolo obbligatorio
le attività minime/obbligatorie da attuare sempre nella gestione di ogni
lavoro/commessa.
PARTE II: Descrizione delle attività aziendali da attuare per la gestione di ogni lavoro/commessa
50 IMPOSTAZIONE GENERALE DELL’FPC
Elaborazione del preventivo.
Elaborazione degli ordini di acquisto dei materiali da inviare ai fornitori.
Controllo al ricevimento dei materiali in magazzino, identificazio-ne e stoccaggio.
Elaborazione della documentazione per la messa in produzione della commessa.
Effettuazione e registrazione dei controlli in produzione.
Registrazione delle eventuali non conformità rilevate durante i controlli.
Identificazione ed imballaggio del prodotto finito stoccato a magazzino prima della consegna sul sito per l’effettuazione della posa in opera.
Effettuazione della posa in opera dei serramenti e collaudo finale degli stessi.
Preparazione e consegna dei documenti a corredo del prodotto.
Archiviazione e conservazione della documentazione di commessa.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Attività da eseguire ai fini della
marcatura CE
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
1.1 Richiesta di preventivodel cliente
Fax, e-mail, telefonata,contatto di persona
Registrazione della richie-sta di preventivo
-
1.2 Effettuazione del sopralluogo per l’acquisizione di tutte le in-formazioni utili alla redazione del preventivo
Registrazione della richie-sta di preventivo
Registrazione delle infor-mazioni acquisite
Mod. 00 Rapporto di sopralluogo
1.3 Analisi di fattibilità Mod. 00 - Rapporto di so-pralluogo
Conferma o meno della fattibilità
-
1.4 Redazione preventivo Mod. 00 - Rapporto di so-pralluogo, verificato
Preventivo Mod. 01 Preventivo
1.5 Accettazione del preventivo da parte del cliente ed acquisizio-ne della commessa.
Preventivo Preventivo firmato dal cliente (contratto)
-
1.6 Assegnazione di un codice uni-voco per la commessa acquisita (esempio numero progressivo ed anno: 04/2010).
Preventivo firmato dal cliente (contratto)
Registro commesse com-pilato
Mod. 02 Registro commesse
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 51
l’energia dell’innovazione
A fronte di una richiesta di preventivo proveniente da un potenziale cliente, è opportuno recarsi sul
luogo per prendere tutte le dovute informazioni parlando direttamente con il cliente ai fini di una
corretta elaborazione del preventivo.
È bene registrare tali informazioni sul modulo Rapporto di Sopralluogo.
Una volta eseguito il sopralluogo si torna in azienda per elaborare il preventivo verificando che sia
coerente/conforme con le informazioni raccolte.
Una volta elaborato il preventivo, lo si consegna al cliente avendo cura di illustrare/spiegare lo
stesso. In caso di accettazione del preventivo è necessario che il cliente lo firmi affinché divenga
commessa/contratto.
1. Elaborazione del preventivo
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
2.1 Elaborazione distinte dei mate-riali
Contratto Catalogo tecnico dei pro-duttori dei materiali
Distinte dei materiali -
2.2 Elaborazione degli ordini di ac-quisto ed in invio ai fornitori
Distinte dei materiali Ordini di acquisto firmati inviati via fax/e-mail
Mod. 03 Ordine di acquisto
Dopo avere elaborato le distinte dei materiali necessari per la realizzazione della commessa, compilare i relativi Ordini di Acquisto esclusivamente in forma scritta (fax, e-mail), inserendovi i riferimenti al numero interno della commessa a cui si riferiscono.
È opportuno che gli ordini di acquisto, prima di essere inviati al fornitore, vengano firmati come evidenza della verifica effettuata sulla correttezza dei dati in essi riportati.
2. Elaborazione degli ordini di acquisto
52 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI DA ATTUARE PER LA GESTIONE DI OGNI LAVORO/COMMESSA
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
3.1 Effettuazione dei controlli dei materiali all’arrivo in magazzi-no
Ordine di acquistoDDT
Ordine di acquisto, verificatoDDT, verificato
Ist. 01 Controlli in accettazione materiali
3.2 Identificazione dei materiali che hanno superato i controlli con opportune etichette riportanti i riferimenti della commessa a cui sono destinati
Materiali controllati Materiali controllati con etichette riportanti i rif. della commessa
Mod. 04 Etichetta commessa materiali
3.3 Stoccaggio di tali materiali nelle apposite aree di magazzino
Materiali controllati con etichette riportanti i riferi-menti della commessa
Materiali identificati e stoccati
-
3.4 Identificazione dei materiali che non hanno superato i controlli con opportune etichette/cartelli e gestire la non conformità
Materiali controllati Materiali controllati con etichette che identificano lo stato di non conformità degli stessi
Mod. 05 Etichetta materiali non conformi
All’arrivo dei materiali approvvigionati è necessario effettuare un controllo sull’integrità dell’im-ballo, la rispondenza tra il contenuto del DDT nell’ordine di acquisto e la merce consegnata secondo
quanto previsto nell’Istr. 01.
In caso di esito positivo, dopo avere effettuato il controllo (“spunta”) sia sul DDT che sull’ordine di
acquisto, inserire data e firma su tali documenti come evidenza del controllo. Provvedere quindi all’iden-
tificazione dei materiali a magazzino con opportune etichette riportanti i riferimenti della commessa a
cui sono destinati. Stoccare infine nelle apposite aree i materiali controllati ed identificati.
In caso di esito negativo, identificare i materiali a magazzino con opportune etichette o cartelli e
provvedere alla gestione della non conformità (vedi punto 6).
3. Controllo al ricevimento dei materiali, identificazione e stoccaggio
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): 7.3.3 | CO (Chiusure Oscuranti): 21.3.3
OBBLIGATORIO
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 53
l’energia dell’innovazione
Per la messa in produzione della commessa è necessario elaborare la relativa documentazione tecnica (es. distinta di taglio, disegni tecnici, etc.). È necessario che la documentazione tecnica utilizzata
riporti sempre il codice di commessa precedentemente assegnato (vedi punto 1.6) in maniera che la
prima sia sempre riconducibile alla relativa commessa in ogni fase di lavorazione in officina.
Ricordarsi per ogni commessa di allegare a tale documentazione anche la relativa Scheda di Controllo in Produzione sulla quale registrare i controlli effettuati prima, durante ed al termine
della produzione.
4. Elaborazione della documentazione per la messa in produzione della commessa
54 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI DA ATTUARE PER LA GESTIONE DI OGNI LAVORO/COMMESSA
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
4.1 Elaborazione della documen-tazione tecnica per la messa in produzione con l’inserimento del codice della commessa
Contratto Distinte dei materiali
Distinta di taglioDisegni tecnicietc.
-
4.2 Allegare la relativa Scheda di Controllo in Produzione alla documentazione tecnica ela-borata riportandovi il codice commessa ed il nominativo del cliente
Scheda di Controllo in Produzione
Mod. 06 Scheda di Controllo in Produzione
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
OBBLIGATORIO
N. Descrizione attività Elementi in ingresso
Elementi in uscita Documenti
5.1 Effettuazione, prima della pro-duzione, di controlli qualità sui profili e registrazione dell’esi-to sulla Scheda di Controllo in Produzione
Profili prelevati dal magazzino
Profili verificati Scheda di Controllo in Produzione compilata
Mod. 06 Scheda di Controllo in ProduzioneIst. 01 Controlli profili
5.2 Effettuazione di controlli qua-lità sul semilavorato durante la produzione e registrazione dell’esito sulla Scheda di Con-trollo in Produzione
Semilavorati Semilavorati verificati Scheda di Controllo in Produzione compilata
Mod. 06 Scheda di Controllo in ProduzioneIst. 02 Controllo del taglioIst. 03 Controllo delle lavorazioni
5.3 Effettuazione di controlli quali-tà sul prodotto finito al termine della produzione e registrazio-ne dell'esito sulla Scheda di Controllo in Produzione
Semilavorati Prodotti finiti verificati Scheda di Controllo in Produzione compilata
Mod. 06 Scheda di Controllo in ProduzioneIst. 04 Controllo dell’assem-blaggio
5.4 Effettuazione del controllo fi-nale sul prodotto finito e regi-strazione dell’esito sulla Scheda di Controllo in Produzione
Prodotti finiti veri-ficati
Prodotti finiti verificati Mod. 06 Scheda di Controllo in ProduzioneIst. 05 Controllo finale
Dopo avere prelevato dal magazzino i materiali da lavorare, prima di iniziare la produzione è necessario
effettuare i controlli qualità definiti sui profili e registrare il relativo esito sulla Scheda di Controllo in
Produzione.
In caso di esito negativo bisogna gestire la non conformità (vedi punto 6).
Una volta avviata la produzione è necessario effettuare i controlli qualità definiti sia sul semilavorato
durante la produzione che sul prodotto finito al termine della stessa registrando il relativo esito sulla
Scheda di Controllo in Produzione.
In caso di esito negativo bisogna gestire la non conformità (vedi punto 6).
5. Effettuazione e registrazione dei controlli in produzione
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 55
l’energia dell’innovazione
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): 7.3.4 e 7.3.5 | CO (Chiusure Oscuranti): 21.3.5
OBBLIGATORIO
Nel caso in cui vengano rilevate delle non conformità durante i controlli stabiliti (in accettazione dei
materiali oppure prima, durante ed al termine della produzione) è necessario che queste vengano
registrate sul Rapporto di Non Conformità.
Inoltre i materiali e/o prodotti rilevati non conformi devono essere chiaramente identificati in
maniera da evitare che gli stessi non vengano per errore re-introdotti nel ciclo produttivo.
6. Gestione delle non conformità rilevate durante i controlli
56 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI DA ATTUARE PER LA GESTIONE DI OGNI LAVORO/COMMESSA
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
6.1 Identificazione dei materiali che NON hanno superato i controlli con opportune etichette/cartel-li
Materiali e/o prodotti con-trollati
Materiali e/o prodotti control-lati con etichette che identifi-cano lo stato di non confor-mità degli stessi
Mod. 05 Etichetta materiali non conformi
6.2 Gestione della non conformità registrando il relativo iter sul Rapporto di Non Conformità
Materiali e/o prodotti non conformi
Rapporto di Non Confor-mità compilato
Mod. 07 Rapporto di non confor-mità
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): 7.3.4 e 7.3.6 | CO (Chiusure Oscuranti): 21.3.1
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Una volta terminata la commessa ed i prodotti sono stati imballati e stoccati nel magazzino prodotti
finiti in attesa di essere spediti sul cantiere per la fase di posa in opera, è necessario identificarli con delle etichette riportanti i riferimenti della commessa a cui sono destinati.
È opportuno inoltre provvedere all’effettuazione dell’imballaggio dei prodotti finiti prima che
questi vengano caricati sull’automezzo.
7. Identificazione ed imballaggio delprodotto finito in magazzino
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
7.1 Identificazione dei prodotti fini-ti che hanno superato i controlli finali con opportune etichette e/o cartelli
Prodotti finiti controllati Prodotti finiti controllati con etichette/cartelli che identificano la non con-formità degli stessi
Mod. 08 Etichetta commessa prodotti finiti
7.2 Imballaggio dei prodotti finiti prima della spedizione in can-tiere
Prodotti finiti identificati Prodotti finiti identificati ed imballati
Ist. 07 Istruzione di imballaggio prodotto finito
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 57
l’energia dell’innovazione
Una volta completata la posa in opera dei serramenti è necessario effettuare in presenza del cliente il
relativo collaudo finale degli stessi per accertare che i prodotti installati non presentino difetti estetici
e/o funzionali.
Al termine del collaudo si deve compilare l’apposito verbale di Collaudo Finale della Posa in Opera
che andrà fatto firmare al cliente come evidenza dell’esito positivo dello stesso.
8. Effettuazione della posa in opera e collaudo finale
58 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI DA ATTUARE PER LA GESTIONE DI OGNI LAVORO/COMMESSA
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
8.1 Effettuazione della posa in ope-ra degli infissi
Infissi imballati Disegni tecniciManuale di posa
Infissi installati -
8.2 Effettuazione del collaudo fina-le della posa in opera e com-pilazione del modulo Collaudo Finale Posa in Opera
Infissi installati Infissi collaudati Mod. 09 Collaudo finale posa in opera
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
OBBLIGATORIO
Unitamente al prodotto, il serramentista deve rilasciare al cliente alcuni documenti obbligatori per la
marcatura CE:
1. Dichiarazione CE di Conformità;
2. Etichetta;
3. Istruzioni di Uso e Manutenzione.
È necessario che sulla documentazione di accompagnamento sia inserito un
della commessa per assicurare la rintracciabilità con i relativi documenti aziendali interni.
9. Preparazione e consegna dei documenti a corredo del prodotto
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 59
l’energia dell’innovazione
RIF. PAR. NORMA | FPP (Fin. e Porte Pedonali): 6.8 App.ZA | CO (Chiusure Oscur.): 2O ed App.ZA
OBBLIGATORIO
Il serramentista deve conservare tutta la documentazione sviluppata durante la gestione della
commessa all’interno di un apposito archivio (cartella commessa), vale a dire:
1. Rapporto di Sopralluogo;
2. Preventivo/Contratto;
3. Ordini di Acquisto;
4. DDT;
5. Scheda di Controllo in Produzione;
6. Collaudo Finale Posa in Opera;
7. Rapporti di Non Conformità (eventuali).
I tempi di conservazione sono stabiliti in:
5 anni per le commesse di chiusure oscuranti
5 anni per le commesse di finestre e porte pedonali
Si consiglia comunque di conservare la documentazione di cui sopra per almeno 10 anni in quanto
la disciplina per responsabilità del produttore per danno causato al cliente dal suo prodotto difettoso
ed il relativo diritto del cliente di richiedere il risarcimento al produttore prescrivono tale termine di 10
anni (cfr. Art. 126 del Codice al Consumo).
10. Archiviazione e conservazionedella documentazione di commessa
60 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI DA ATTUARE PER LA GESTIONE DI OGNI LAVORO/COMMESSA
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): App.ZA | CO (Chiusure Oscuranti): 21.3.5
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
In riferimento a quanto già ribadito in precedenza, le attività di seguito spe-
cificate sono tutte obbligatorie ai fini della marcatura CE.
1. Effettuazione della manutenzione sui macchinari;
2. Effettuazione della taratura sulla strumentazione di misura;
3. Attivazione di azioni correttive;
4. Archiviazione della documentazione delle attività periodiche.
PARTE III: Descrizione delle attività aziendali da attuare per la gestione delle attività periodiche che sono trasversali ai lavori/commesse realizzate
Attività obbligatorie ai fini della marcatura CE
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 61
l’energia dell’innovazione
OBBLIGATORIO
Al fine di assicurare la corretta e continua funzionalità dei macchinari e dunque la conformità del
prodotto ai requisiti normativi, è necessario effettuare periodicamente degli interventi di pulizia/manutenzione.
A tal fine bisogna elaborare un apposito Programma di Manutenzione nel quale sono definite le
attività da effettuarsi sulle macchine con la relativa periodicità.
Inoltre le attività di manutenzione effettuate devono essere registrate sulle apposite Schede Manutenzione Macchinario per avere un’evidenza oggettiva.
1. Effettuazione della manutenzione sui macchinari
62 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI DA ATTUARE PER LA GESTIONE DI OGNI LAVORO/COMMESSA
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): 7.3.2 | CO (Chiusure Oscuranti): 21.3.2
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
1.1 Definire le attività di manuten-zione da effettuare sui macchi-nari con la relativa frequenza
Elenco dei macchinari Programma Manuten-zione Macchinario
Mod. 10 Elenco MacchinariMod. 11 Programma Manutenzione Macchinario
1.2 Registrare le attività di manu-tenzione effettuate sui macchi-nari sulla Scheda Manutenzio-ne Macchinario
Programma Manutenzio-ne Macchinario
Schede di Manutenzione Macchinario compilate
Mod. 12 Scheda Manutenzione Macchinario
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
OBBLIGATORIO
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
2.1 Individuazione degli strumenti di misura da sottoporre a tara-tura con la relativa frequenza e modalità (interna o esterna)
Strumenti di misura Registro Strumenti di Mi-sura, compilato
Mod. 13 RegistroStrumenti di Misura
2.2 Registrare delle attività di ta-ratura effettuate sul Registro Strumenti di Misura e, per i ca-libri, anche sul Rapporto Tara-tura Calibri
Registro Strumenti di Mi-sura, compilato
Registro Strumenti di Mi-sura, compilatoRapporto Taratura Calibri
Mod. 13 RegistroStrumenti di MisuraMod. 14 Rapporto Taratura Calibri
Al fine di assicurare l’affidabilità dei risultati ottenuti a fronte dei controlli effettuati prima, durante ed
al termine della produzione e dunque la conformità del prodotto ai requisiti normativi, è necessario
effettuare periodicamente degli interventi di taratura sugli strumenti di misura utilizzati per tali
controlli.
A tal fine bisogna individuare quali sono gli strumenti di misura da sottoporre a taratura e definire una
procedura di taratura esterna e/o interna con la relativa frequenza.
Inoltre le attività di taratura (esterne e/o interne) effettuate devono essere registrate con il relativo esito
sull’apposito Registro Strumenti per avere un’evidenza oggettiva.
2. Effettuazione della taratura sulla strumentazione di misura
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): 7.3.2 | CO (Chiusure Oscuranti): 21.3.2
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 63
l’energia dell’innovazione
Nel caso siano state rilevate e registrate delle non conformità durante i controlli definiti, il serramentista,
a fronte dell’analisi effettuata sulle stesse, ove decida di attivare un’azione correttiva per cercare
di eliminare la causa che le ha provocate, deve formalizzarla nell’apposito modulo Azione Correttiva.
Inoltre il serramentista, a distanza di tempo, deve verificare se l’azione correttiva attivata è stata
efficace ed ha eliminato (o quanto meno diminuito) il verificarsi della non conformità, registrandone
l’esito sempre sul modulo Azione Correttiva.
3. Attivazione di azioni correttive
64 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI DA ATTUARE PER LA GESTIONE DI OGNI LAVORO/COMMESSA
RIF. PAR. NORMA | FPP Finestre e Porte Pedonali): 7.3.1 | CO (Chiusure Oscuranti): 21.3.1
N. Descrizione attività Elementi in ingresso Elementi in uscita Documenti
3.1 Analisi periodica delle non con-formità rilevate durante i con-trolli definiti
Rapporti di non conformi-tà
Rapporti di non confor-mità, analizzati
-
3.2 Attivazione di una o più azioni correttive tramite compilazione del modulo Azione Correttiva
Rapporti di non conformi-tà, analizzati
Modulo Azione Corretti-va, compilato
Mod. 14 Azione Correttiva
3.3 Verifica efficacia dell’azione correttiva attivata sulla base dell’eliminazione (o diminuzio-ne) del verificarsi della non con-formità
Modulo Azione Corretti-va, compilato
Modulo Azione Corretti-va, “chiuso”
Mod. 14 Azione Correttiva
OBBLIGATORIO
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
OBBLIGATORIO
Il serramentista deve conservare tutta la documentazione compilata durante l’effettuazione delle
attività periodiche di cui ai punti 1, 2 e 3, vale a dire:
1. Elenco macchinari;
2. Programma manutenzione macchinario;
3. Scheda manutenzione macchinario;
4. Registro strumenti di misura;
5. Rapporto taratura calibri;
6. Azioni correttive (eventuali).
I tempi di conservazione sono stabiliti dal serramentista stesso.
Si consiglia comunque di conservare tali registrazioni per almeno 2 o 3 anni.
4. Archiviazione della documentazione delle attività periodiche
7. FPC - PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 65
l’energia dell’innovazione
Unitamente al prodotto, il serramentista deve consegnare al cliente alcuni
documenti obbligatori per la marcatura CE, contrassegnati in rosso grassetto e con il simbolo obbligatorio.
A. Dichiarazione CE di conformità;
B. Etichetta CE;
C. Istruzioni per uso e manutenzione;
D. Istruzioni di posa in opera (eventuali).
La documentazione a corredo del prodotto
66 DOCUMENTI OBBLIGATORI A CORREDO DEL PRODOTTO
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
É un documento cartaceo attraverso cui il serramentista attesta che il prodotto realizzato è conforme ai requisiti essenziali applicabili previsti dalla Direttiva 89/106/CEE e dalla norma armonizzata di
prodotto assumendosi di conseguenza la responsabilità circa l’effettiva veridicità di tale dichiarazione.
Deve indicare i riferimenti necessari per garantire la rintracciabilità della commessa interna (di prodotto,
del produttore, della produzione) per ciascuna singola commessa/lavoro svolto.
La Dichiarazione CE di Conformità viene firmata dal legale rappresentante dell’azienda ed ha valore legale.
A. Dichiarazione di conformità
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): App.ZA.2 | CO (Chius. Oscuranti): App.ZA.2
I prodotti dovranno essere accompagnati (sul prodotto o sull’imballaggio o sulla documentazione) da
un’etichetta che contenga almeno le seguenti informazioni:
a. Logo grafico della marcatura CE;
b. Anno di apposizione della marcatura;
c. Ragione sociale del serramentista;
d. Descrizione del prodotto;
e. Riferimento alla relativa norma armonizzata;
f. Elenco requisiti obbligatori e relativi valori/classi.
B. Etichetta
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): App.ZA.3 | CO (Chiusure Oscuranti): 20.3
OBBLIGATORIO
OBBLIGATORIO
8. LA DOCUMENTAZIONE A CORREDO DEL PRODOTTO 67
l’energia dell’innovazione
OBBLIGATORIO
OBBLIGATORIO
I prodotti dovranno essere accompagnati da un documento (manuale) che contenga le indicazioni per la manutenzione e la pulizia, per un uso corretto e sicuro, per lo smaltimento includendo (ove
necessario) le istruzioni per la sostituzione dei componenti.
C. Istruzioni di uso e manutenzione
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): App.ZA.2 | CO (Chius. Oscuranti): App.ZA.2
Quando il serramentista non è responsabile dell’installazione del prodotto deve fornire idonee
istruzioni scritte (manuale) che assicurino una installazione tale da garantire in opera le prestazioni
verificate durante le prove ITT.
Tale onere è contemplato anche nel Codice al Consumo (Art. 129).
Il serramentista può anche fare riferimento per le istruzioni di posa anche a documenti tecnici già predisposti (es. Linea Guida Uncsaal Ux 42 e/o Manuale fornito dal fornitore di componenti).
D. Istruzioni di posa in opera
RIF. PAR. NORMA | FPP (Finestre e Porte Pedonali): 6 | CO (Chiusure Oscuranti): 20.3
68 DOCUMENTI OBBLIGATORI A CORREDO DEL PRODOTTO
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Deve essere il serramentista (produttore) o il sistemista (fornitore) a mar-care il prodotto?
La responsabilità di apporre la marcatura è di chi immette il prodotto fini-
to nel mercato, ovvero del serramentista.
Per chi acquista il prodotto già finito, la marcatura da chi viene appo-sta?
Da chi lo ha immesso nel mercato la prima volta.
Dove dovrà essere affisso il simbolo CE della marcatura per le finestre?
Dovrà essere affisso, così come le informazioni di accompagnamento, in
maniera visibile, leggibile e indelebile su uno o più dei seguenti posti (ge-
rarchia di preferenza del produttore):
1. qualsiasi parte disponibile del prodotto stesso, purché la visibilità sia
assicurata in posizione aperta;
2. su una etichetta allegata al prodotto;
3. sull’imballaggio;
4. sulla documentazione di accompagnamento o sulle specificazioni tec-
niche pubblicate dal produttore.
La marcatura comprende profili e accessori?
La marcatura riguarda il prodotto finito (profili, accessori, vetri, ecc.).
La marcatura comprende anche il listino o il modo di arrivare alla com-messa?
No, la marcatura riguarda solo il prodotto finito da immettere nel merca-
to.
FAQ: Frequently Asked Questions
Domande frequentisulla marcatura
Dove apportare la marcatura CE
9. DOMANDE FREQUENTI SULLA MARCATURA CE 69
l’energia dell’innovazione
70 FAQ - FREQUENTLY ASKED QUESTIONS
La marcatura comprende anche la posa in opera?
No. Il produttore deve comunque fornire all’Installatore e/o al costruttore
edile tutte le istruzioni ritenute utili e necessarie perché le prestazioni in
opera dell’infisso siano il più possibile prossime a quelle ottenibili nella
fase di produzione.
Nel caso sia adottata la procedura del “Cascading” per l’utilizzo dei risul-tati delle Prove ITT, la dichiarazione CE di conformità deve obbligatoria-mente contenere informazioni in merito?
No.
Per quanti anni deve essere conservata la documentazione?
I rapporti di prova di tutte le ITT e delle ulteriori prove e/o calcoli devo-
no essere conservati dal fabbricante e dal laboratorio di prova finché il
prodotto è ancora fabbricato e disponibile, in caso contrario per almeno
cinque (5) anni.
Chi verifica se la marcatura CE che io appongo sui miei prodotti è vera-mente conseguenza di test e di un FPC e non un falso?
Il D.P.R. n. 246, 21 Aprile 1993 - Art. 11 - Vigilanza
“(…) il Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, il Mini-
stero dell’Interno ed il Ministero dei Lavori Pubblici, (…), hanno facoltà di
disporre verifiche e controlli, con spesa a carico del fabbricante o del suo
mandatario, mediante i propri uffici centrali o periferici, eventualmente
coadiuvati da istituiti o dipartimenti universitari ovvero da altri enti o la-
boratori individuati con specifico decreto del Ministero dell’Industria, del
Commercio e dell’Artigianato, di concerto con il Ministero dell’Interno ed
il Ministero dei Lavori Pubblici.”
Se dovrà essere realizzata una struttura “composta” da più tipologie di serramento valgono le marcature dei singoli elementi o dovrà essere marcata la nuova tipologia di serramento?
La marcatura riguarda il prodotto finito nel suo insieme e non è la sempli-
ce somma delle marcature dei singoli elementi.
Le finestre e le porte balcone possono essere prodotte in molti modi: interne, esterne, con profili normali, maggiorate con fasce, senza fasce, con zoccoli, con serrature, ecc.; come si gestiscono queste diversità?
Al momento la marcatura riguarderà solamente le finestre/porte ester-
D.P.R. n.246, 21 Aprile 1993 - Art.11
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
ne e solo successivamente anche le porte interne, ma con altri requisiti,
evidentemente. Le diversità saranno gestite suddividendo in famiglie di
prodotti con caratteristiche all’interno della stessa famiglia, simili. Ci sono
delle caratteristiche, ad esempio serrature, colore ecc., che non rientrano
nella marcatura.
Chi è solito usare una marca di accessori e non quella indicata dal siste-mista ed utilizzata nelle prove ITT, può continuare a farlo?
Sì. Se però questa modifica del prodotto conduce ad una variazione della
classificazione e/o del valore dichiarato di una o più caratteristiche, i test
di tipo dovranno essere ripetuti per questa/e caratteristica/che. La deci-
sione relativa alla necessità di ulteriori prove di tipo è di responsabilità del
fabbricante.
Se vengono fatti i test con un certo tipo di vetro, poi deve essere utiliz-zato sempre quello?
Il fabbricante può utilizzare un vetro diverso ma dovrà fare delle valuta-
zioni se questo comporta delle variazioni nelle prestazioni delle caratte-
ristiche. In generale, utilizzare un vetro diverso da quello delle prove ITT
ha conseguenze, ad esempio, nella resistenza al carico del vento, nella
resistenza all’urto, nelle prestazioni acustiche, nella trasmittanza termica
e nelle proprietà radiative.
Le norme sulle barriere architettoniche prescrivono che la soglia non deve superare i 25 mm. Il campione utilizzato nelle prove ITT deve avere una soglia analoga?
Poiché la presenza della soglia modifica in particolare la permeabilità
all’aria e la tenuta all’acqua, il campione per le Prove Iniziali di Tipo (ITT)
deve essere realizzato con la soglia.
Le coperture vetrate devono essere marcate?
No.
Per le porte esterne aventi funzione di uscite di sicurezza cosa si dovrà fare?
Il D.M. 3 Novembre 2004 - Disposizioni Relative all’Installazione ed alla
Manutenzione dei Dispositivi per l’Apertura delle Porte Installate Lungo
le vie di Esodo, Relativamente alla Sicurezza in Caso d’Incendio (senza re-
quisiti di tagliafuoco/tagliafumo), prevede che i dispositivi debbano essere
9. DOMANDE FREQUENTI SULLA MARCATURA CE 71
l’energia dell’innovazione
D.M. 3 Novembre 2004
muniti di marcatura CE.
La norma di prodotto UNI EN 13451-1 prevede che tali porte dovranno
essere marcate CE con il livello di attestazione della conformità 1, in modo
da garantire che il requisito di attitudine allo sganciamento (Ability to re-
lease) sia garantito.
Operativamente, dovrà essere effettuata presso un organismo notificato
ed in aggiunta alle altre Prove ITT previste per le normali porte, la pro-
va di attitudine allo sganciamento. Poiché però si ricade nel sistema di
attestazione 1, l’organismo notificato effettuerà inoltre, solamente per
quanto riguarda la caratteristica di attitudine allo sganciamento, l’ispezio-
ne iniziale dell’azienda e del FPC, la continua sorveglianza, valutazione e
approvazione del FPC.
La marcatura CE è soggetta alla ISO 9000?
No. La certificazione ISO 9000 può semplificare il processo per una corret-
ta marcatura CE, ma non è strettamente correlata.
Con la certificazione ISO 9001 posso marcare il serramento ISO 9000?
No. La certificazione ISO 9001 si riferisce solamente al sistema di qualità
aziendale e non può essere associata ad alcun prodotto in particolare.
Non sono certificato ISO 9000 e non voglio impiegare migliaia di euro per farlo, posso ugualmente marcare CE i miei serramenti?
Si. La normativa di riferimento per la marcatura CE del serramento (EN
14351-1) non obbliga il costruttore ad avere il sistema di gestione della
qualità certificato. È sufficiente il Piano di Controllo della Produzione [FPC].
È obbligatorio che gli accessori che utilizzo per i miei serramenti siano marcati CE?
Solamente quando è espressamente previsto. Ad esempio, in una porta
destinata ad una via di fuga, sia il maniglione, sia le cerniere, sia gli altri
eventuali componenti dovranno essere singolarmente marcati CE.
Quali sono le prestazioni da ottenere sui serramenti “tipo” che certifi-cherò?
Le prestazioni minime sono determinate dalla leggi vigenti in materia (na-
zionali e/o regionali) nel luogo di installazione del serramento. Ad esem-
pio, in Italia il valore della trasmittanza termica dovrà essere uguale o
72 FAQ - FREQUENTLY ASKED QUESTIONS
Rapporto con la ISO 9000
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
superiore a quello previsto dai Decreti Legislativi n.192 del 2005 e n. 311
del 2006 relativi al rendimento energetico nell’edilizia nel comune di in-
stallazione.
Come devo scegliere i “serramenti tipo” da testare?
Il “serramento tipo” deve essere “rappresentativo della propria produ-
zione”, ovvero deve essere costruito con gli stessi materiali e metodi che
saranno utilizzati per la produzione usuale. Si dovrà prestare particolare
attenzione a stabilire le dimensioni, che dovranno essere uguali o superio-
ri a quelli dei serramenti che saranno effettivamente prodotti.
Quale documentazione devo produrre per informare il cliente e marcare fisicamente il prodotto?
L’etichettatura del serramento e la dichiarazione di conformità (se richie-
sta) contengono i dati per dichiarare al cliente le prestazioni del serramen-
to e la conformità alla EN 14351-1.
Che cosa succede se non certifico i serramenti secondo la normativa CE?
Dopo il 1° febbraio 2010 non potranno essere immessi sul mercato
dell’Unione Europea, pena il rischio di sequestro dei serramenti e le rela-
tive sanzioni civili e penali.
Quali controlli devono essere effettuati durante la produzione?
Le fasi di controllo a cui applicare il piano di controllo della produzione sono:
1.Ricevimento materiali - 2.Taglio - 3.Lavorazioni telaio fisso - 4.Lavorazioni
anta mobile - 5.Inserimento guarnizioni - 6.Assemblaggio ante - 7.Mon-
taggio accessori - 8.Inserimento vetri - 9.Preparazione bancali - 10.Con-
trollo finale bancale.
Esistono limiti da rispettare per l’isolamento acustico?
Quando richiesta, la prestazione acustica (potere fonoisolante misurato in
laboratorio) deve essere sempre indicata in etichetta.
Qualora il committente o la legislazione locale prevedano particolari ab-
battimenti acustici per i serramenti, è necessario attenersi a questi e di-
chiararli.
Che cosa indica il valore Uw?
Indica la trasmittanza termica del serramento e si esprime in W/mq K (Watt
9. DOMANDE FREQUENTI SULLA MARCATURA CE 73
l’energia dell’innovazione
Sanzioni per chi non certifica i serramenti secondo la normativa CE
74 FAQ - FREQUENTLY ASKED QUESTIONS
su metro quadro per grado Kelvin).
Nel nostro settore i valori di U che ci riguardano sono tre:
Uf (Frame) che indica la trasmittanza termica del telaio.
Ug (Glazing) che indica la trasmittanza termica del vetro.
Uw (Window) che indica la trasmittanza termica della finestra completa.
Quali sono i limiti per la trasmittanza termica? Dove trovo le tabelle di riferimento?
In Italia i limiti (sia per i soli vetri che per l’intero serramento) sono stabiliti
per legge e si trovano nella legislazione nazionale ma possono essere im-
posti valori più restrittivi dalle legislazioni regionali/comunali.
Le tabelle di riferimento sono reperibili, a livello nazionale sulle leggi
(esempio D. LGS. 311 del 2006) ed a livello comunale, presso i relativi
Uffici Tecnici.
Che importanza ha il vetro?
Molta. Avendo una superficie superiore a quella dei telai, concorre in
modo rilevante nelle prestazioni acustiche e di trasmittanza del serramen-
to nel suo complesso.
Ho il certificato ITT: posso certificare che la finestra è marcata CE e attibu-ire la “responsabilità” della fornitura del serramento al proprietario del certificato che me lo ha fornito?
No, è anche necessario disporre di un Controllo della Produzione [FPC] o
di una certificazione ISO 9000, oltre che predisporre la Dichiarazione di
Conformità (ove richiesta). Una volta soddisfatti tutti questi requisiti, la
responsabilità della fornitura è del produttore del serramento.
L’azienda che mi fornisce il materiale mi ha consegnato il certificato ITT. Se lo inoltro direttamente al mio cliente sono in regola?
No. Devo dichiarare la marcatura CE del serramento, con l’apposita eti-
chetta e/o documentazione. Devo dare la documentazione tecnica per la
corretta posa in opera del serramento. Devo avere il piano di controllo del-
la produzione in cui sono registrati componenti utilizzati (sia in modalità
di equivalenza perfetta, che funzionale) nella produzione e le modalità del
processo di produzione. Devo dare le istruzioni per l’uso e la manutenzio-
ne dell’infisso. Devo dare, se richiesta, la dichiarazione di conformità.
Valori di U
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Come posso realizzare il Piano di Controllo della Produzione [FPC]?
Le aziende che hanno certificato il proprio sistema di qualità nel rispetto
della normative EN ISO 9001 possiedono già un piano di controllo del
processo della produzione conforme a quanto è necessario per la marca-
tura CE. Le aziende non certificate EN ISO 9001 devono semplicemente
realizzare un insieme di documenti che contengano indicazioni:
- delle verifiche effettuate sui materiali e i componenti in ingresso;
- dei controlli e delle prove da eseguire durante la produzione con la fre-
quenza stabilita dal produttore;
- dei controlli e delle prove da eseguire sui prodotti finiti con la frequenza
stabilita dal produttore;
- delle azioni correttive da intraprendere per la valutazione delle non con-
formità emerse in sede di controllo.
Se acquisto un serramento finito e mi limito ad installarlo devo apporre la marcatura CE?
No, la marcatura è di competenza del produttore del prodotto finito im-
messo sul mercato. La sola posa in opera, per il momento, non è soggetta
a marcatura CE.
Per quanto tempo devo conservare la marcatura CE?
I rapporti di prova e/o i calcoli prestazionali devono essere conservati fin-
ché quella tipologia di serramento viene prodotta. La documentazione
relativa ai singoli lotti di produzione deve essere conservata per almeno
5 anni.
Anche le porte interne devono essere marcate CE?
Saranno soggette all’obbligo non appena sarà pubblicata la relativa nor-
mativa (EN 14351-2), in fase di ultimazione.
Sono un fabbricante di persiane: quali test devo fare?
Per le persiane deve essere effettuata una prova di resistenza al vento se-
condo la norma EN 13659 (Norma di Prodotto per Chiusure Oscuranti - Re-
quisiti Prestazionali, compresa la sicurezza). I test possono essere fatti dal
fabbricante stesso oppure presso un laboratorio esterno. Non è prevista
la modalità del Cascading.
Le persiane non sono considerate finestre o porte ma più propriamente
vengono definite “chiusure oscuranti” che godono di una norma specifi-
9. DOMANDE FREQUENTI SULLA MARCATURA CE 75
l’energia dell’innovazione
Tempi di conservazione della documentazione per la marcatura CE
76 FAQ - FREQUENTLY ASKED QUESTIONS
ca, la EN 13659 appunto. Anche le tapparelle rientrano nella definizione
di chiusure oscuranti.
In caso di cambio di ragione sociale del titolare è necessario rifare i test ITT di prove precedentemente realizzate?
In caso di cambiamento di ragione sociale dell’intestatario degli ITT o di
qualunque altro test su prodotto non è necessario rifare i test. In caso di
Attestazione di Conformità 3, la nuova ragione sociale dovrà provvedere
ad emettere nuovamente il rapporto di prova. In caso di Attestazione
di Conformità 1, la nuova ragione sociale dovrà informare il laboratorio
(ente) notificato che provvederà ad una emissione degli stessi rapporti di
prova ITT intestati alla nuova ragione sociale. Si tratta quindi di una prassi
burocratica, senza alcun rifacimento di test.
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
Glossario tecnico sulla marcatura
10. GLOSSARIO TECNICO SULLA MARCATURA CE 77
l’energia dell’innovazione
MARCATURA CE
Consente al cliente finale di riconoscere un prodotto che è stato realizzato
conformemente ai requisiti essenziali definiti dalla Direttiva 89/106 Pro-
dotti da Costruzione. La marcatura CE sarà obbligatoria.
ITT - INITIAL TYPE TESTING (PROVA INIZIALE DI TIPO)
Insieme complete delle prove di laboratorio oppure di altre procedure (es.
calcoli di verifica) da effettuare su campioni rappresentativi della produzio-
ne per determinare le prestazioni del serramento per i requisiti obbligatori.
CASCADING ITT (PROVA INIZIALE DI TIPO A CASCATA)
Procedura secondo la quale il serramentista può utilizzare gli ITT effettuati
da un terzo (gammista) previo contratto tra le parti. La responsabilità della
progettazione e dell’ITT sono responsabilità di chi rilascia l’ITT, mentre l’as-
semblaggio e l’installazione sono responsabilità di chi costruisce e immette
il prodotto finito sul mercato.
FPC (PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE)
Protocollo di procedure atte a controllare la qualità della produzione tale
da garantire la ripetibilità della conformità del prodotto finito al modello
campione testato nell’ITT.
NOTIFIED BODY (ORGANISMO NOTIFICATO)
Ente designato dallo Stato ai fini di accertare la conformità dei prodotti
nell’ambito della marcatura CE. In accordo con la Direttiva Prodotti da Co-
struzione gli Enti Notificati possono essere enti di certificazione, di ispezione
oppure laboratori di prova.
I termini spiegati
GUIDANCE PAPER M (LINEA GUIDA M)
Documento interpretativo della Direttiva 89/106/CEE atto a specificare al-
cune procedure della direttiva medesima.
CPD
Acronimo inglese per il nome della Direttiva 89/106/CEE - Prodotti da
Costruzione.
EN
Sigla della Norma Tecnica Europea.
UNI EN
Sigla della Norma Tecnica Europea recepita dall’UNI (Ente Italiano di Uni-
ficazione).
SAC
Sistema di Attestazione della Conformità.
NPD
Nessuna Prestazione Determinata.
78 I TERMINI SPIEGATI
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
11. ALLEGATI 79
l’energia dell’innovazione
Allegati
ISTRUZIONI DI CONTROLLO FPCIST. 01 - Controllo in accettazione materiali IST. 02 - Controllo profili IST. 03 - Controllo del taglio IST. 04 - Controllo delle lavorazioni IST. 05 - Controllo dell’assemblaggio IST. 06 - Controllo finale IST. 07 - Istruzioni di imballaggio
MODULI DI REGISTRAZIONE FPCMOD. 00 - Rapporto di sopralluogo MOD. 01 - Preventivo MOD. 02 - Registro commesse MOD. 03 - Ordine di acquisto MOD. 04 - Etichetta commessa per materiali MOD. 05 - Etichetta materiali non conformi MOD. 06 - Scheda di controllo in produzione MOD. 07 - Rapporto di non conformità MOD. 08 - Etichetta commessa identificazione prodotti finiti MOD. 09 - Collaudo finale della posa in opera MOD. 10 - Elenco macchinari MOD. 11 - Programma manutenzione macchinario MOD. 12 - Scheda registrazione manutenzione macchinarioMOD. 13 - Registro strumenti di misura MOD. 14 - Rapporto taratura per calibri MOD. 15 - Modulo di azione correttiva
LA DOCUMENTAZIONE A CORREDO DEL PRODOTTODICH1 - Dichiarazione CE di conformità finestre e porte pedonali DICH2 - Dichiarazione CE di conformità chiusure oscuranti A - Etichetta CE chiusure oscuranti B - Etichetta CE finestre e porte pedonali C - Istruzioni d’uso e manutenzione finestre, porte pedonali e chiusure oscuranti
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
ISTR.01 - FPCControllo in accettazione materiali
Mat. Caratteristica Riferimento Criterio di accettazione
Metodo di controllo
Piano di campio-namento
Profili in alluminio
Conformità alla normativa vigente
Dich. di Conformità, Catalo-go / Scheda Tecnica, Rappor-ti di Prova
Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Codice articolo DDT/Ordine di Acquisto Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Codice colore DDT/Ordine di Acquisto Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Quantità DDT/Ordine di Acquisto Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Accessori Conformità alla normativa vigente
Dich. di Conformità, Catalo-go / Scheda Tecnica, Rappor-ti di Prova
Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Codice articolo DDT/Ordine di Acquisto Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Codice colore DDT/Ordine di Acquisto Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Quantità DDT/Ordine di Acquisto Perfetta coincidenza
Visivo 30%
Vetro Conformità alla normativa vigente
Dich. di Conformità, Catalo-go / Scheda Tecnica, Rappor-ti di Prova
Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Tipologia DDT/Ordine di Acquisto Perfetta coincidenza
Visivo 100%
Aspetto superficiale
- Assenza di ri-gature, mac-chie, residui di sporcizia e/o sigillante
Visivo 100%
80 ISTRUZIONI DI CONTROLLO FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
ISTR. 02 - FPC Controllo profili
Mat. Caratteristica Riferimento Criterio di accetta-zione
Metodo di controllo
Piano di campio-namento
Profili Codice articolo Disegno tecnico Perfetta corrispondenza
Visivo 100%
Codice colore Disegno tecnico Perfetta corrispondenza
Visivo 100%
Quantità Disegno tecnico Perfetta corrispondenza
Visivo 100%
Aspetto superficiale
- Assenza di graffi, ammaccature, svergolamenti
Visivo 100%
Spessore Catalogo tecnico ± 0,5 mm Calibro 1 barra su 5
Colore Mazzetta campione Perfetta corrispondenza
Visivo 100%
11. ALLEGATI 81
l’energia dell’innovazione
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
ISTR.03 - FPCControllo del taglio
Mat. Caratteristica Riferimento Criterio di ac-cettazione
Metodo di controllo
Piano di campio-namento
Profili Lunghezza Disegno tecnico ± 0,5 mm Metro 1° pezzo per ogni tipo-logia di profilo e misura ripetendo il controllo ogni 30 pezzi
Aspetto del taglio - Assenza di bave
Visivo e manuale
100%
Aspetto superficiale
- Assenza di graffi, ammaccature, svergolamenti
Visivo 100%
82 ISTRUZIONI DI CONTROLLO FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
ISTR. 04 - FPC Controllo delle lavorazioni
Mat. Caratteristica Riferimento Criterio di accetta-zione
Metodo di controllo
Piano di campio-namento
Profili Punzonatura Catalogo tecnico ± 1 mm Metro e calibro 20%
Cianfrinatura Catalogo tecnico ± 1 mm Metro e calibro 20%
Fresatura Catalogo tecnico ± 1 mm Metro e calibro 20%
Foratura Catalogo tecnico ± 1 mm Metro e calibro 20%
Intestatura Catalogo tecnico ± 1 mm Metro e calibro 20%
Aspetto superficiale
- Assenza di graffi, ammaccature, sver-golamenti
Visivo 100%
11. ALLEGATI 83
l’energia dell’innovazione
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
ISTR.05 - FPCControllo dell’assemblaggio
Mat. Caratteristica Riferimento Criterio di ac-cettazione
Metodo di controllo
Piano di campio-namento
Prodottofinito
Unione d’angolo dei profili
- Coincidenza lun-go la linea di ta-glio
Visivo 1° pezzo per ogni tipo-logia di profilo e misura ripetendo il controllo ogni 30 pezzi
Linee d’angolo tra telaio fisso ed anta
- Allineamento Visivo 100%
Dimensioni ester-ne
Disegno tecnico ± 1mm Metro 100%
Fori di drenaggio ed areazione
Disegno tecnico Corrispondenza nel numero dei fori ed assenza di otturazioni
Visivo 100%
Tipologia e posi-zionamento ac-cessori
Disegno tecnico Corrispondenza Visivo 100%
Inserimento guar-nizioni
Catalogo tecnico Corrispondenza Visivo 100%
Tipologia e di-mensioni del ve-tro
Disegno tecnico Corrispondenza Visivo 100%
Aspetto superfi-ciale del vetro
- Assenza di mac-chie e/o di riga-ture
Visivo 100%
Inserimento vetro Disegno tecnico Corrispondenza Visivo 100%
Misura interspazio tamponamento
Catalogo tecnico ± 2mm Metro 100%
Posizione spessori vetro
Catalogo tecnico Corrispondenza Metro 100%
Tipologia e taglio dei fermavetri
Disegno tecnico Corrispondenza Visivo e metro
100%
84 ISTRUZIONI DI CONTROLLO FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
ISTR. 06 - FPC Controllo finale
Mat. Caratteristica Riferimento Criterio di accettazione Metodo di controllo
Piano di campio-namento
Prodotto finito
Funzionalità - Corretto funzionamento dei meccanismi di apertu-ra/chiusura
Manuale 100%
Aspetto superficiale
- Assenza di graffi e/o di ammaccature
Visivo 100%
11. ALLEGATI 85
l’energia dell’innovazione
Al temine della fase di assemblaggio, eseguiti i controlli finali sul prodotto finito con esito positivo, si deve
procedere all’imballaggio del prodotto prima della relativa spedizione in sito per l’effettuazione della posa in
opera.
In particolare, l’addetto preposto deve eseguire le seguenti operazioni:
Posizionare il prodotto finito sulle apposite culle o pedane;
Inserire tra un prodotto finito e l’altro degli inserti in polistirolo (n.4 inserti per ogni prodotto finito);
Gli inserti in polistirolo devono essere posizionati sul prodotto finito tramite del nastro adesivo al fine di
evitare eventuali ammaccature e/o rigature durante il trasporto;
Infine legare i prodotti finiti con una corda/cinghia al fine di evitare eventuali ammaccature e/o rigature
durante il trasporto.
1.
2.
3.
4.
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
ISTR.07 - FPC - Istruzioni per l’imballaggio del prodotto finito
86 ISTRUZIONI DI CONTROLLO FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 00 Rapporto di sopralluogo
Cliente: Mario Rossivia Verdi, 2 - 00142 Roma
Dati Fatturazione: Rag. Soc. - P. IVA 0569845632
Data Sopralluogo:Effettuato da:Rilievo misure:
19 gennaio 2010Luca SerramentiProvvisorie
Finestre in:Persiane in:Vetro:Altro:
Alluminio Serie XY
4-16-4 basso emissivo
Pos. Q.tà Misura luce muro (LxH)
Apertura Telaio/Anta - Particolari
1 4 1200*1800 dx Anta a ribalta
2 1 1800*2400 dx -
...
...
11. ALLEGATI 87
l’energia dell’innovazione
Azienda: Ditta Luca Serramentivia Bianchi 16 - 00142 RomaP. IVA 0569845632
Cliente: Mario Rossivia Verdi 2 - 00142 Roma
Prev. n. / del: 05/10 del 20 gennaio 2010
Descrizione U.m. Q.tà Costo unitario Costo totale
Finestra alluminio 2 ante con sistema a ri-balta. Serie Xy ral 000
pz 4 150,00 euro 600,00 euro
Finestra alluminio 1 anta con sistema a ri-balta. Serie Xyz ral 000
pz 1 170,00 euro 170,00 euro
Totale importo fornitura al netto dell’IVA 770,00 euro
Condizioni di vendita
Consegna:Trasporto:Posa in opera:IVA:Pagamento:Banca appoggio:Validità preventivo:
45 giorni dalla data di accettazione del preventivoInclusoCompresa20%Bonifico bancarioBanco di Roma30 giorni dalla data di emissione
Data 25 gennaio 2010
Timbro e firmaAzienda
Ditta Luca Serramenti srl Firma Clienteper accettazione
Mario Rossi
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD.01 Preventivo
88 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 02 Registro commesse
Anno: 2010
N. Commessa Data acquisizione Cliente Descrizione Prodotti
01/10 15/01/2010 Mario Rossi 5 infissi alluminio, Serie Xy, Ral 000
02/10 18/01/2010 Giorgio Neri 3 infissi alluminio, Serie Zz, Ral 001
03/10 25/01/2010 Luigi Bianchi 2 infissi alluminio, Serie Xz, Ral 000
04/10 27/01/2010 Stefano Verdi 7 infissi alluminio, Serie Yz, Ral 002
11. ALLEGATI 89
l’energia dell’innovazione
Azienda: Ditta Luca Serramentivia Bianchi 16 - 00142 RomaP. IVA 0569845632
Cliente: Gianni Fornitorevia A. Moro 5 - 00142 Roma
Ordine n. / del: 15/10 del 28 gennaio 2010
Codice Descrizione U.m. Q.tà Prezzo (euro)
Dimensioni
0000 Barre per anta kg 12 30,00 euro
0001 Barre per telaio kg 10 40,00 euro
0002 Kit accessori com-pleto
pz 1 80,00 euro
NOTE: Tutti i vs. DDT dovranno riportare i riferimenti del presente Ordine di Acquisto.
Timbro e firmaAzienda
Mario Rossi
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD.03 Ordine di acquisto
90 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 04 Etichetta commessa per materiali
N. Commessa
08/10
Cliente
Mario Rossi
Produttore
Sig. Giovanni Fornitore
11. ALLEGATI 91
l’energia dell’innovazione
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD.05 Etichetta materiali non conformi
92 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
MATERIALE NON CONFORMENON UTILIZZARE
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 06 - FPC Scheda di controllo in produzione
N. Commessa: 05/10
Cliente Mario Rossivia Verdi 2 - 00142 Roma
Fase Controlloprofili
Taglio Lavorazioni Assemblaggio Controllo finale
Data 8/01/2010 8/01/2010 12/01/2010 15/01/2010 22/01/2010
Firma Operatore
Alessio Ferrari Luca Russo Stefano Verdi Luigi Greco Matteo Costa
11. ALLEGATI 93
l’energia dell’innovazione
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD.07 Rapporto di non conformità
94 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
Descrizione della non conformità
n. 4 Barre - cod. 002 - presentano ammaccature varie e svergolamenti (Rif. ddt n.0000 del 18/12/06)
Rilevata da / il Matteo Bianchi il 15/01/2010
Decisione per la risoluzione della non conformità
Effettuare reso al fornitore con richiesta di sostituzione
Presa da / il Giovanni Neri il 22/01/2010
Verifica risoluzione della non conformità
Positivo X
Negativo
Effettuatada / il
Luigi Salvi il 22/01/2010
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 08 Etichetta commessa per materiali
N. Commessa
09/10
Cliente
Mario Rossi
Indirizzo Cantiere
via Buccari, 36 - Roma
11. ALLEGATI 95
l’energia dell’innovazione
In data 10/01/10 alla presenza del Sig. Mario Rossi (rif. Commessa n. 12/09) si è verificata l’effettuazione della
Posa in Opera degli infissi installati presso l’immobile sito a Roma in Via Verdi n.5.
In tale sede sono stati effettuati con esito positivo i seguenti controlli:
La ditta Luca Serramenti srl rimane in ogni caso responsabile per i difetti di conformità degli infissi installati che
dovessero manifestarsi a seguito del normale e corretto utilizzo degli stessi.
fissaggio del telaio alla muratura;
misura delle battute in sormonto di anta e telaio;
funzionalità dei meccanismi di apertura/chiusura;
funzionalità del serramento in apertura e chiusura ed efficacia delle regolazioni;
funzionalità degli scarichi acqua;
completezza di tutti gli accessori (coprifili, eventuali gocciolatoi, etc.);
aspetto estetico degli infissi (assenza di rigature, ammaccature, etc.);
pulizia accurata degli infissi e delle zone adiacenti.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD.09 - FPC Collaudo finale della posa in opera
96 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
In fede
La Ditta
Luca Serramenti srl
In fede
Il Cliente
Sig. Mario Rossi
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 10 - FPC Elenco macchinari
Numero Descrizione Macchinario (Tipologia, Produttore e Modello)
Matricola
01 Troncatrice a doppia testa 123456
02 Centro di lavoro 123654
03
...
11. ALLEGATI 97
l’energia dell’innovazione
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 11 - FPC Programma manutenzione macchinario
N. Macchinario: 01
Costruttore: Stefano Fabbri
Descrizione: Troncatrice doppia testa
Programma manutenzione macchinario
Descrizione intervento Frequenza intervento Registrazione intervento
Pulizia generale Settimanale No
Verifica ed eventuale rabbocco olio
Mensile No
Verifica livello condensa nel serbatoio
Mensile No
Controllo ed eventuale sostituzione utensili
Semestrale Si
98 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
NOTA: È sufficiente registrare sul Mod. 12 “Scheda di Registrazione Manutenzione” soltanto le attività di manu-
tenzione che hanno una frequenza almeno trimestrale.
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 12 - FPC - Scheda di registrazione manutenzione macchinario
Numero: 01
Descrizione macchinario:
Troncatrice a doppia testa
Descrizione intervento Data Tipologia intervento Firma operatore
Sostituzione utensili 18/01/2010 Manutenzione ordinaria Giacomo Verdi
11. ALLEGATI 99
l’energia dell’innovazione
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 13 - FPC Registro strumenti di misura
Registrazione tarature effettuate
Codice strum.
Nome strumento
Frequenza di taratura
Tipo di taratura
Data Esito Firma
A01 Blocchetto Piano Parallelo (BPP) 5 mm
5 anni esterna 12/01/2010 positivo Laboratorio che ha effettuato la taratura del BPP
A02 Blocchetto Piano Parallelo (BPP) 60 mm
5 anni esterna 12/01/2010 positivo Laboratorio che ha effettuato la taratura del BPP
A03 Calibro ventesimale (reparto taglio)
1 anno interna 18/01/2010 positivo Mauro Nargi
A04 Calibro ventesimale (reparto lavorazioni)
1 anno interna 26/01/2010 positivo Matteo Costa
100 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 14 - FPC Rapporto di taratura per calibri
Codice strumento: 01
Nome strumento: Calibro ventesimale
Procedura di taratura: vedi pagina seguente
Nome strumento: Reparto taglio
E1 - Esame preliminareEsito: Positivo
E2 - Controllo dell’azzeramentoEsito:1a lettura2a lettura3a lettura
PositivoPositivoPositivo
E3 - Controllo dello scostamento del valore di lettura e controllo della ripetibilitàValore nominale del BPP:1a lettura2a lettura3a lettura4a lettura5a letturaValore medioScostamento (**)EsitoCriterio di accettazione
5mm 60mm5mm 59,955mm 605mm 605mm 60,055mm 605mm 60- 0,05
-0,1mm
Esito della taratura:Disposizioni:Data:
Positivo-21/01/2010
11. ALLEGATI 101
l’energia dell’innovazione
Firma operatore
Alessio Pinto
(**) Verificare il criterio di accettazione definito
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A - PERIODICITÀ DEI CONTROLLI
L’intervallo di taratura è in funzione del tipo di utilizzo e della frequenza di utilizzo.
UTILIZZO - CONTROLLI IN PRODUZIONE
Frequenza di taratura - Vedi scheda strumento
B - APPARECCHIATURA NECESSARIA
serie di blocchetti di riscontro piano-paralleli BPP, classe 1;
piano di lavoro;
liquido sgrassante/solvente (eventuale);
panni per pulizia.
C - AMBIENTE
Il calibro a corsoio da sottoporre a controllo di taratura deve essere depositato nella stanza almeno 24 ore prima
della taratura.
D - PREPARAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE
Il calibro a corsoio da sottoporre a controllo, il piano di appoggio ed i blocchetti di riscontro da utilizzare devono
essere accuratamente puliti e sgrassati, ricorrendo eventualmente ad un opportuno solvente che non favorisca la
formazione della ruggine e non danneggi gli apparecchi stessi.
Per la pulizia devono essere usati panni morbidi (preferibilmente in pelle di daino) che non righino le superfici e
non lascino fibre.
E - TARATURA (MISURAZIONE DI ESTERNI)
E1. ESAME PRELIMINARE
Prima di procedere al controllo di taratura, è necessario eseguire un esame preliminare del calibro a corsoio,
verificando in particolare le seguenti caratteristiche:
l’esistenza e la validità dei certificati di taratura dei blocchetti piano-paralleli;
lo stato d’usura del calibro a corsoio;
l’assenza di tracce di corrosione e ammaccature sulle superfici di misura, di scorrimento e di tastatura;
l’assenza di deformazioni dei becchi, dell’asta e del corsoio;
1.
2.
3.
4.
FAC SIMILEIstruzione di taratura dei calibri a corsoio
102 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
1.
2.
3.
4.
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META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
la leggibilità delle scale di lettura incise sulla sull’asta e sul corsoio;
l’uniformità di scorrevolezza del corsoio sull’asta;
l’assenza di attriti o giochi anomali;
l’efficacia del dispositivo di bloccaggio, che deve bloccare stabilmente il corsoio sull’asta in ogni posizione.
Nel caso che durante la verifica venisse riscontata la mancata rispondenza dello strumento anche ad una sola
delle caratteristiche richieste, si procede in uno dei seguenti modi:
A. se la mancata rispondenza non pregiudica l’utilizzo dello strumento degli scopi cui è destinato, si prosegue
comunque il controllo di taratura. In tal caso i difetti verranno citati nel Rapporto di taratura;
B. se invece la mancata rispondenza pregiudica l’utilizzo dello strumento per lo scopo a cui è destinato, si dispone
l’arresto delle operazioni di taratura. In tal caso sarà necessaria una immediata segregazione ed identificazione
dello strumento con un bollino di colore rosso sopra la targhetta che riporta la scadenza di taratura; a questo
punto lo strumento può essere inviato in riparazione presso il costruttore o presso centri specializzati oppure può
essere eliminato.
E2. CONTROLLO DELL’AZZERAMENTO
Assicurarsi dell’azzeramento iniziale portando, dopo accurata pulizia, le facce dei becchi di misura a
diretto contatto.
Ripetere la lettura per 3 volte.
Riportare sul Rapporto di taratura l’esito positivo/negativo della verifica.
E3. CONTROLLO DELLO SCOSTAMENTO DEL VALORE DI LETTURA E CONTROLLO DELLA RIPETIBILITÀ
Preparare la serie dei blocchetti pian-paralleli a disposizione.
Inserire il primo blocchetto della serie tra le facce di misura del calibro nella zona centrale dei becchi ed
eseguire la lettura.
Ripetere la misurazione per 5 volte e calcolare il Valore Medio delle 5 misurazioni.
Calcolare lo Scostamento tra il valore nominale del blocchetto ed il Valore Medio di lettura fornito dallo
strumento.
Confrontare lo scostamento calcolato con il Criterio di Accettabilità riportato nella Scheda strumento.
5.
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1.
2.
3.
1.
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3.
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11. ALLEGATI 103
l’energia dell’innovazione
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Ripetere i punti 2, 3, 4, 5 e 6 per gli altri blocchetti pian-paralleli a disposizione.
Riportare nel Rapporto di taratura l’esito negativo/positivo della verifica.
F. REGISTRAZIONE DEL CONTROLLO DI TARATURA
Provvedere a riportare l’esito del controllo di taratura nel Rapporto di taratura. Provvede anche ad aggiornare il
Registro strumenti di misura indicando l’avvenuta esecuzione del Controllo di Taratura.
G. GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ
Quando anche uno solo dei controlli previsti al precedente punto dovesse evidenziare Non Conformità del calibro
a corsoio, provvedere all’eliminazione dello strumento.
6.
7.
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104 MODULI DI REGISTRAZIONE FPC
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
MOD. 15 - FPC Modulo di azione correttiva
Descrizione della non conformità:
Il fornitore di profili Profili Srl ha effettuato nel corso del 2009 varie forniture difettose
Descrizione delle cause:
Scarsa qualità del materiale fornito, da cui si evince l’inaffidabilità del fornitore
Azioni proposte
N. Attività Responsabile Entro
1 Ricerca di un fornitore alternativo
Resp. Acquisti 30gg
2
Firma coordinatore
Ufficio Acquisti
Data 21/01/2010
11. ALLEGATI 105
l’energia dell’innovazione
Verifica dell’attuazione
È stato instaurato un rapporto con un nuovo fornitore
Responsabile Resp. Acquisti
Entro 45gg
Firma responsabile Resp. Acquisti - Riccardo Vecchi
Data 26/01/2010
Verifica dell’attuazione
Le nuove forniture risultano conformi ai controlli in accettazione
Responsabile Resp. Acquisti
Entro 90gg
Firma responsabile Resp. Acquisti - Riccardo Vecchi
Data 20/02/2010
DICHIARA
che la Finestra Modello XXyy fornita (rif. int. 00594) è conforme a quanto previsto dalla Direttiva 89/106/CEE e
dalla Norma UNI EN 14351-1 e che la stessa è stato realizzata per assicurare la massima sicurezza in funzione
delle caratteristiche specifiche ed in conformità allo sviluppo tecnologico attuale.
Si dichiara altresì che il presente prodotto è destinato esclusivamente per un uso esterno e che lo stesso non è
tossico o nocivo all’uomo né agli animali o all’ambiente.
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
DICH.01 - Dichiarazione di conformità (finestre e porte pedonali)
106 LA DOCUMENTAZIONE A CORREDO DEL PRODOTTO
Il legale rappresentante
Mauro Bianchi
Dati completi azienda:
Ditta Luca Serramenti srlvia Bianchi, 16 - 00142 RomaP.IVA 0684598623
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
DICHIARA
che la Persiana Modello YYzz fornita (rif. int. 00567) è conforme a quanto previsto dalla Direttiva 89/106/CEE e
dalla Norma UNI EN 13659 e che la stessa è stato realizzata per assicurare la massima sicurezza in funzione delle
caratteristiche specifiche ed in conformità allo sviluppo tecnologico attuale.
Si dichiara altresì che il presente prodotto è destinato esclusivamente per un uso esterno e che lo stesso non è
tossico o nocivo all’uomo né agli animali o all’ambiente.
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
DICH.02 - Dichiarazione di conformità (chiusure oscuranti)
Il legale rappresentante
Mauro Bianchi
Dati completi azienda:
Ditta Luca Serramenti srlvia Bianchi, 16 - 00142 RomaP.IVA 0684598623
11. ALLEGATI 107
l’energia dell’innovazione
FAC SIMILEA - Etichettaper chiusure oscuranti
108
Dati completi azienda
Dati completi azienda
Ditta Luca Serramenti srlvia Bianchi, 16 - 00142 Roma
P.IVA 0684598623
2010(anno prima marcatura)
UNI EN 13659Persiana per uso esterno(descrizione del prodotto)
Resistenza al carico di vento:Npd o Classe xx
LA DOCUMENTAZIONE A CORREDO DEL PRODOTTO
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
FAC SIMILEB - Etichettaper finestre e porte pedonali
Dati completi azienda
Dati completi azienda
Ditta Luca Serramenti srlvia Bianchi, 16 - 00142 Roma
P.IVA 0684598623
2010(anno prima marcatura)
UNI EN 14351-1Finestra per uso esterno
(descrizione del prodotto)
Permeabilità all’aria:Trasmittanza termica Uw:Resistenza al carico del vento:Tenuta all’acqua:Isolamento acustico:Rilascio sostanze pericolose:Capacità portante dispositivi di sicurezza:
11. ALLEGATI 109
l’energia dell’innovazione
Allo scopo di mantenere a lungo la funzionalità dei vostri Infissi in alluminio e legno-alluminio garantendone la
loro sicurezza, è necessario leggere con attenzione il presente manuale ed attenersi a quanto in esso riportato.
AVVERTENZE GENERALI PER LA SICUREZZA
PERICOLI POTENZIALI
1. Schiacciamento dita - Fare attenzione nelle operazioni di chiusura e apertura degli infissi al pericolo di
schiacciamento delle dita tra l’anta ed il telaio.
2. Caduta persone - Con le ante aperte prestare attenzione al pericolo di caduta. Non lasciare gli infissi aperti
incustoditi.
3. Caduta oggetti (da chiusura accidentale anta) - Le correnti d’aria possono provocare la chiusura delle ante
lasciate aperte e causare la caduta degli oggetti lasciati sul davanzale.
4. Ferite a causa di ante aperte - Urti contro le ante aperte possono causare ferite. Non lasciare le ante aperte
in presenza di bambini.
5. Ferite a causa dell’apertura/chiusura accidentale dell’anta - Ante a vasistas possono aprirsi accidentalmente
per lo sganciamento dei bracci limitatori, provocando rischio di ferite. Fare attenzione alle operazioni di apertura
o chiusura completa delle ante a bilico orizzontale e/o verticale.
MANOVRE NON CORRETTE
1. Non applicare carichi supplementari sulle ante.
2. Non applicare sulle maniglie sforzi diversi da quelli di apertura/chiusura dell’infisso.
3. Non sbattere o premere l’anta contro la spalletta del muro.
4. Non inserire oggetti tra l’anta e il telaio: improvvise correnti d’aria potrebbero causare urti pericolosi per la
struttura dell’infisso.
5. Non chiudere l’infisso con la maniglia in posizione di chiusura: l’urto con la ferramenta potrebbe danneggiare
l’infisso.
FAC SIMILE
da prodursi su carta intestata dell’azienda
C - Manuale d’uso e manutenzione (infissi in legno e legno-alluminio)
110 LA DOCUMENTAZIONE A CORREDO DEL PRODOTTO
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META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
TIPOLOGIA DI INFISSI
1. ad anta semplice, 2. ad anta-ribalta, 3. a vasistas, 4. a due ante, 5. a bilico orizzontale, 6. a bilico verticale, 7.
sopraluce a Vasistas, 8. a sporgere, 9. scorrevole, 10. scorrevole alzante, 11. scorrevole a libro, 12. scorrevole ad
anta separata
1. maniglia per anta semplice e a ribalta, 2. maniglia per anta semplice e a ribalta con meccanismo antieffrazione,
3. maniglia per persiana “storica” (senza telaio)
LA VENTILAZIONE
Gli infissi Luca Serramenti srl garantiscono un’ottima tenuta all’aria, al fine di evitare fughe di calore durante la
stagione invernale e migliorare l’isolamento acustico.
L’ottima tenuta all’aria implica però il bisogno di aprire spesso l’infisso, per consentire il ricambio dell’aria interna
della casa. Il ricambio d’aria è necessario sia per la qualità dell’aria che si respira, sia per disperdere l’umidità in
eccesso (causata da cucine, bagni, e dalle stesse persone). L’eccesso di umidità può inoltre causare muffa sulle
pareti.
Durante la stagione invernale, il ricambio d’aria causa dispersione di calore, in quanto si cambia aria calda interna
alla casa con aria fredda proveniente dall’esterno.
11. ALLEGATI 111
l’energia dell’innovazione
pag. 2/4
1. 2. 3. 4. 5. 6.
7. 8. 9. 10. 11. 12.
1. 2. 3.
Al fine di limitare il fabbisogno di energia della casa, è opportuno seguire alcune indicazioni nell’apertura degli
infissi durante il periodo invernale:
- aprire l’infisso per brevi periodi (3-5 minuti) almeno 3-4 volte al giorno;
- aprire l’infisso possibilmente nelle ore più calde della giornata evitando tale operazione quando il riscaldamento
è acceso.
PULIZIA
La frequenza della pulizia è in stretta relazione con l’aggressività dell’atmosfera del luogo dove è installato l’infisso
(es. l’umidità che può rimanere a contatto con le superfici, i fumi industriali, la vicinanza dal mare).
In considerazione di quanto sopra vengono consigliate le seguenti frequenze di pulizia:
- ogni 3-6 mesi in zone con scarso inquinamento industriale o lontane dal mare.
- ogni 1-3 mesi in zone con forte concentrazione di traffico e/o inquinamento industriale e/o in prossimità del
mare.
I MATERIALI DI PULIZIA
Utilizzare prodotti neutri. Non utilizzare solventi chimici aggressivi, prodotti acidi o alcalini, materiali abrasivi o
solventi organici o sostanze di composizione sconosciuta per evitare danni alle superfici e/o deterioramenti della
vernice.
Non pulire superfici esposte al sole: la temperatura non deve essere superiore a quella ambiente.Utilizzare spugne
o panni morbidi.
La parte interna degli infissi in legno-alluminio deve essere pulita utilizzando appositi prodotti per il legno
comunemente in commercio.
Le stecche della persiana ed i relativi meccanismi vanno puliti con un pennello a setole morbide, in maniera da
garantire una piena efficienza dell’infisso.
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112 LA DOCUMENTAZIONE A CORREDO DEL PRODOTTO
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
GLI STRUMENTI DI PULIZIA
Non utilizzare utensili appuntiti o affilati, per non danneggiare la superficie dell’infisso. Per lo sporco più resistente,
utilizzare una spatola di legno o plastica. Utilizzare spugne o panni morbidi.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Operazioni diverse rispetto a quelle sopra descritte devono essere affidate esclusivamente a personale
qualificato.
MODALITÀ DI SMALTIMENTO
Una volta dismesso o non più utilizzato, il prodotto comprensivo di tutti i suoi componenti ed accessori NON
deve essere disperso nell’ambiente, ma deve essere consegnato ai locali sistemi pubblici o privati di smaltimento
conformi alle disposizioni normative vigenti.
11. ALLEGATI 113
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l’energia dell’innovazione
DIRETTIVA 89/106/CEE La Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da Costruzione” attesta la conformità di un
prodotto destinato ad essere integrato in modo permanente in opere di co-
struzione (in cui vi rientrano anche le finestre, le porte pedonali e le chiusure
oscuranti) ai requisiti essenziali di sicurezza definiti dalla Direttiva at-traverso la marcatura CE del prodotto stesso affinchè questo possa essere
venduto sul mercato dell’Unione Europea.
D.P.R. N. 246/1993Il Decreto del Presidente della Repubblica n.246 del 1993 è l’atto ufficiale con
il quale l’Italia ha recepito la Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da costruzione”
al fine di fare ottemperare al produttore/serramentista agli obblighi della marcatura CE dei propri infissi.
LINEA GUIDA MLa Linea Guida M del 2005 è un documento emanato dalla Commissione
Europea al fine di fornire una linea guida circa questioni specifiche relative
all’esecuzione, all’attuazione pratica e all’applicazione della Direttiva 89/106/
CEE “Prodotti da costruzione” al fine di agevolare il produttore/serramentista
nel corretto ottemperamento della marcatura CE dei propri infissi.
D.LGS. N. 206/2005Il Decreto Legislativo n.206 del 2005 “Codice del consumo” è un legge ita-
liana che disciplina e tutela i diritti dei consumatori/utenti finali impo-nendo una serie di obblighi/responsabiltà nei confronti dei produt-tori/serramentisti quali ad esempio la trasparenza delle informazioni sulle
caratteristiche del prodotto/infisso che devono essere fornite insieme allo
stesso contestualmente al momento della vendita, la garanzia da prestare sul
prodotto/infisso, etc.
Appendice legislativa
114 APPENDICE LEGISLATIVA
Codice del consumo
META, LA MARCATURA VISTA DA ETA
D.LGS. N. 192/2005, D.LGS. N. 311/2006 E D.P.R. N. 412/1993 Il Decreto Legislativo n. 311 del 2006 (che ha integrato il precedente D.Lgs.
n.192 del 2005) disciplina il rendimento energetico dei materiali da costru-
zione imponendo delle prestazioni energetiche minime sia agli infissi
completi che ai soli vetri, in base alla zona climatica in cui si trova il comune in
cui dovrà essere installato l’infisso (la lista completa dei comuni con la relativa
zona climatica è riportata nel Decreto del Presidente della Repubblica n.412
del 1993).
DPCM 5/12/1997Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre del 1997
disciplina l’abbattimento acustico della facciata dell’edificio (stanza per
stanza) imponendo delle prestazioni acustiche minime ai materiali da costru-
zione che la compongono (e dunque anche agli infissi).
12. APPENDICE LEGISLATIVA 115
l’energia dell’innovazione
Decreto che impone le prestazioni energetiche minime agli infissi
l’energia dell’innovazione