Sensori basati sulle correnti indotte (Eddy Current)webuser.unicas.it/misure/MAQ_OLD (VO)/MAPI...
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Sensori basati sulle correnti indotte (Eddy Current)
• Il principio fisico• Eddy Current sensors• Applicazioni • Lo sviluppo di un sensore
• Progettazione• Realizzazione• Ottimizzazione • Caratterizzazione metrologica
• Un esempio pratico
Le correnti indotteSe in una regione dello spazio, occupata da un conduttore, il campo magnetico è variabile nel tempo, si producono entro il conduttore stesso delle correnti indotte, cui in generale si associano fenomeni dissipativi di energia; esse sono perciò chiamate correnti parassite o anche correnti di Foucault.
( ) ( )MB t B sen tω=
ˆ( ) ( ) ( )Mt B t n ds sen tωΦ = ⋅ = Φ ⋅∫∫ ( , , )t B geometriaΦ
Legge di Lenz
( )( ) cos( )Md te t E t
dtωΦ
= − = − ⋅ ( , , , )e t B f geometria
Le correnti indotteCircolazione di correnti all’interno del materiale:
I=E/R
Materiale conduttore conduttanza G=1/R
2P R I= ⋅Potenza dissipata per Effetto Joule
Le correnti indotte
Dissipazione di potenza non gradita
, ,B f geometriaPρ
⎛ ⎞⎜ ⎟⎝ ⎠
• Suddividere il materiale con superfici di separazione parallele alla direzione del flusso (es. trasformatori)
• Accrescere la resistività del materiale
Le correnti indotteLo spessore di penetrazione
Spessore x
Cor
rent
e In
dotta
- /x0J(x) J e δ=
0 1/ fδ πµ σ=
0
0
= spessore di penetrazioneconducibilità del materialepermeabilità magnetica
( 0)J J x
δσµ==
= =
Il modulo delle correnti ad una profondità x=δ è circa il 37% di quello in superficie
I sensori basati sulle ECSfruttano il principio delle correnti indotte per “sentire” la grandezza d’interesse.
Le misure avvengono senza contatto
Sono generalmente basati sull’utilizzo di una o più bobine.
Sono tutti sensori che hanno bisogno di alimentazione (devono creare il campo magnetico).
Applicazioni
• Misure di prossimità (REED)
• Misure di deformazione
• Misure di resistività
• Misure di spessore di rivestimenti protettivi
• Misure per Test Non Distruttivi (NDT)
Misure di prossimitàUna bobina viene percorsa da una corrente alternata ad alta frequenza; quando al sensore viene avvicinato un target metallico, si generano in esso per induzione magnetica delle correnti parassite, che opponendosi al campo magnetico primario, provocano una variazione dell’induttanza della bobina: si ha quindi un segnale funzione della distanza tra sensore e target.
I sensori di prossimità, non rilevano una grandezza vera e propria, ma la presenza o meno di un oggetto nelle vicinanze del trasduttore.
Misure di prossimitàVantaggi:
• elevata sensibilità e ripetibilità; • misure senza contatto fisico e senza forza esterna; • vita meccanica illimitata• utilizzabile con tutti i target metallici elettricamente conduttivi, sia
ferromagnetici che non ferromagnetici • dimensioni estremamente ridotte dei sensori (fino a 2mm diametro
4mm di lunghezza)• insensibilità alla polvere, umidità, olio o materiale dielettrico
nell'intervallo di misura • affidabilità delle misure, anche in presenza di interferenze di campi
elettromagnetici • ampio intervallo operativo di temperatura
Misure di resistivitàA parità di campo esterno e quindi di f.e.m. il valore delle correnti indotte nel materiale è inversamente proporzionale alla resistività del materiale
E EI lRSρ= =⋅
( / )I I k ρ=
Al variare della resistività varia l’accoppiamento magnetico trabobina e pezzo in esame. La variazione di resistività viene vista come una variazione di impedenza ai capi della bobina.
Misure di deformazione
Misure di spessore di rivestimenti protettivi
Misure per Test Non Distruttivi
Sviluppo di un sensore
• Applicazione
• Conoscenza del fenomeno fisico
• Realizzazione del sensore
Sviluppo di un sensore
• Conoscenza del fenomeno
• Sviluppo dell’elemento sensibile• Capace di “sentire” la grandezza d’interesse• Fornire in uscita una grandezza correlata a
quella in ingresso
• Determinazione della f.d.t. del sensore
• Valutare la necessità di impiego di circuiti di condizionamento ed elaborazione dei segnali
• Verifica sperimentale sia di funzionamento che della funzione di trasferimento
Sviluppo di un sensore• Ottimizzazione (TUNING)
• Regolazioni hardware• Variazioni dei segnali di forzamento• Ottimizzazione software
• Caratterizzazione metrologica
Caratteristiche statiche Caratteristiche dinamiche
• Risposta in frequenza• Linearità in freq.• Errore di fase• etc.
• Sensibilità• Linearità• Errore max• Risoluzione • Range • etc.
TEST NON DISTRUTTIVI
I Controlli non distruttivi NDT (Non Destructive Testing) sono un insieme di pratiche diagnostiche, atte a rilevare anomalie dei materiali, componenti di macchinari, strutture saldate, progetti in fase di studio o collaudo, etc. senza alterarne lo stato fisico o la geometria.
Esami visivi;Ultrasuoni;Liquidi penetranti;Termografia;Magnetoscopia;Radiografia;Ferrografia;Correnti indotte (Eddy Current Testing ECT).
Fattori trainanti lo sviluppo di tanti metodi di indagine
Fattori tecnicitipologie di difetti
tipologie di materiali
tipologie di applicazioni
Fattori economico - legislativiMetodi di indagine a basso costo
Controllo qualità ⇒ danni economici per le aziende
Leggi nazionali e comunitarie sulla qualità dei prodotti
- Direttiva CEE n°374/85, recepita con D.P.R. 27/05/88 n°224 “responsabilità civile per danno da prodotto difettoso”
- Direttiva CEE 83/189 recepita con Legge 21/6/86 n.317 “i requisiti minimi che un prodotto e/o servizio deve possedere per essere funzionale nei confronti dell'utente”
Induzione di un campo magnetico variabile nel pezzo in esame, con conseguente generazione di correnti indotte;
Rilevamento della variazione del campo magnetico di reazione delle correnti indotte, provocato dalla presenza del difetto.
Richiede apparecchiature poco costose;
E’ di semplice attuazione e facilmente automatizzabile;
Consente un esame oggettivo, prescindendo dall’esperienza e dall’abilità dell’operatore;
Non è necessario il contatto tra la sonda e l’oggetto in prova;
VANTAGGI
Metodo ECT
Induzione di un campo magnetico variabile nel pezzo in esame, con conseguente generazione di correnti indotte;
Rilevamento della variazione del campo magnetico di reazione delle correnti indotte, provocato dalla presenza del difetto.
Metodo ECT
SVANTAGGI
E’ possibile testare solo materiali conduttori;
Difficoltà nell’individuare difetti subsuperficiali
Metodi ECT classici
H0
Hr J
H0
Hr J
excitation coil
pick-up coil
excitation & pick-up
coil
a) b)
a) Utilizzo di un’unica bobina con il compito di indurre le correnti nel pezzo e rilevare la tensione indotta
b) Utilizzo due bobine separate per le due funzioni.
Un esempio pratico
Attività di ricerca del gruppo Misure elettriche ed elettroniche
Sviluppo di sensori innovativi per EC-NDT
Applicazioni
• ALENIA SPAZIO
• SVILUPPO DI SENSORI (METODI) CHE SUPERINO PROBLEMI DI SENSORI IN COMMERCIO
• SVILUPPO DI SENSORI (METODI) A BASSO COSTO
Problemi dei sensori in commercioLa rilevabilità dei difetti è subordinata:
alla condizione che le correnti indotte penetrino in profondità nel materiale, fino ad interessare tutto lo spessore del manufatto o comunque la porzione esterna di esso che si intende esplorare al fine di rivelare difetti non accettabili;
alla condizione che i segnali associati alla presenza di difetti siano discriminabili rispetto ai segnali originati da cause estranee ai criteri di accettabilità del prodotto.
Frequenze alte
Correnti indotte elevate Piccolo spessore di penetrazione
Alti livelli dei segnali
Frequenze basse
Correnti indotte basseGrande spessore di penetrazione
Bassi livelli dei segnali
Scelta di compromesso
ATTIVITA’ DI RICERCAMetodo proposto:
Utilizzo di sensori di campo magnetico in cui il livello di segnale non dipende dal valore delle correnti indotte e quindi della frequenza;
L’informazione sul campo magnetico deriva da una misura del contenuto armonico del segnale in uscita dal sensore.
Sensore fluxset
ATTIVITA’ DI RICERCASensore fluxset
Driving
Pickup
nucleot
V
(a)
(b) (c)
He
(a) Segnale di driving
(b) segnale di pick-up in assenza di un campo magnetico esterno
(c) segnale di pick-up in presenza di un campo magnetico esterno
Il livello del segnale di pick-up non dipende dal campo magnetico esterno
ATTIVITA’ DI RICERCALa sonda fluxset realizzata: il funzionamento del metodo
supporto Bobina di eccitazione
58mm65mm
34mm
32mm
Bobina di pickup
Bobina di driving
6mm
10mm
20µm1.4mm
0.5mm
8mm Materiale magnetico
Provinodifetto
Fluxset
H0
Hr
J
H0
Hr
ATTIVITA’ DI RICERCA
Sviluppo del software di elaborazione dei segnali
• Elaborazione nel dominio del tempo
• Elaborazione nel dominio della frequenza
Scelta di compromesso:
• Migliore risposta del sensore
• Tempo di elaborazione (applicazioni real time)
Il trasduttore (sensore+eccitazione +elaborazione) fornisce valori tensione [V] proporzionali al campo magnetico misurato
ATTIVITA’ DI RICERCA
sondacricca
specimen
sonda
cricca
specimen
sonda cricca
specimen
sonda
cricca
specimen
Prime prove sperimentali
Scansioni monodimensionali
Singolo sensore fluxset
Limiti:
Esistenza di condizioni di simmetria che non permettono la rilevazione del difetto
I dati ottenibili da scansioni singole sono insufficienti ad avere rapide e chiare informazioni sulla dimensione e geometria del difetto
OTTIMIZZAZIONE
La soluzione adottata
x y
z
fluxset
Realizzazione di una sonda Fluxset bidimensionale
Analisi di mappe di campo
Possibilità di ottenere maggiori informazioni
su posizione e geometria del difetto
OTTIMIZZAZIONE
a) b)
c) d)
a), c) Modulo e fase del sensore posto sull’asse x (ortogonale alla cricca);
b), d) Modulo e fase del sensore posto sull’asse y (parallelo alla cricca);
OTTIMIZZAZIONEDue problemi:
• Output in Volt
• Perdita dell’informazione sulla fase
Taratura (calibration) della sonda realizzata• Determinazione del coefficiente di conversione Volt/Tesla
Calibrazione (adjustment)
• Determinazione delle condizioni hardware e di forzamento che garantiscano un corretto funzionamento dl sensore
Taratura (calibration)
Several approaches can be followed to realize the calibration process.
The simplest way concerns with the use of a reference magnetic field probe and compare the two probe outputs for a suitable number of magnetic field values.
Limits: The Fluxset dimensions are very small if compared to those ofcommercial magnetic probes. This particular influences the spatial sensitivity of the probes and make almost impossible that the two probes feel the same magnetic field exactly.
Consequence: The two probes cannot be placed contemporaneously in the same location and, taking into account their high field sensitivity, their measurements can refers to different magnetic field conditions.
This simple approach cannot be used
The Proposed Calibration methodThe followed idea: Use a reference magnetic field generator providing a known field, and compare the Fluxset sensed field with that supplied by the reference generator.
Features: easily integrated in the realized measurement system; robust; little; low cost; simple to manage; usable in an industrial environment.
Solution: A reference coil
Note: The coil is made of 105 elementary rectangular coils winded on a medium wood support,dimensions are expressed in mm
coil support
41120
30
6
How can the reference field be estimated and tuned?
The generated magnetic field value is obtained by using an experimental software able to calculate the field spatial distribution over a 3D region in presence of a regular magnetic source as an impressed DC current
OPERATIVE CONDITIONSImpressed Current:DC [–150, 150] mA Impressed Magnetic Field: DC [–27, 27] µTFluxset Driving Current: 25mA,25kHz (Tri. Wave)Fluxset Excit.Current: 500mA,1kHz (Sin. Wav)
(a) 0
5
10
15
20
25
30
-150 -110 -70 -30 10 50 90 130 [mA]
[uT]
0.0E+00
5.0E-05
1.0E-04
1.5E-04
2.0E-04
2.5E-04
3.0E-04[V]Theoretical Field values [uT]
measured field values [V]
(b)-3.5
-3
-2.5
-2
-1.5
-1
-0.5
0
-150 -110 -70 -30 10 50 90 130 [mA]
[rad]
Theoretical field valuesMeasured field values
.
Inducing coil
Testing ProbeAutomatic Mover
Excitingcoil
x
yz Fluxsets
Note: The reference coil was rotated of 90 ° to generate magnetic field along the x and y axis direction
Evaluation of the Fluxset based probe calibration
X axis oriented field amplitude X axis oriented field phase
ConsiderationConsideration: There is a great disagreement between the measured and the expected (imposed) magnetic filedExplanationExplanation:a) The testing probe structure is not perfectly symmetric, consequently the Fluxset probes sense also the presence of boundary effects caused by its own excitation coil. In addition these external effects can vary with a number of operating conditions (coil current, specimen under test, environmental noise) b) The Fluxset based probe senses not only the generated magnetic field component but also the environmental magnetic field component;
After the conclusion of this zeroing procedure another calibration test was executed in presence of a Fluxset excitation equal to the operating one.
Necessity of the Fluxset based probe adjustment
(a) 0
5
10
15
20
25
30
-150 -110 -70 -30 10 50 90 130 [mA]
[uT]
0.0E+00
5.0E-05
1.0E-04
1.5E-04
2.0E-04
2.5E-04
3.0E-04[V]Theo retical Field values [uT]
measured field values [V]
(b)-3.5
-3
-2.5
-2
-1.5
-1
-0.5
0
-150 -110 -70 -30 10 50 90 130 [mA]
[rad]
Theo ret ical field valuesMeasured field values
1) the Fluxset probe is located in the same operative condition encountered during the test and on a specimen without cracks
2) the exciting coil is switched on, both pickup signals are acquired, and an preliminary FFT analysis is carried out
3) the amplitude and phase response of each sensor are analyzed and consequently a little DC current is added or subtracted to the driving coil current, in order to compensate the presence an asymmetry in zero-field conditions
4) the previous step is repeated until the odd harmonics frequencies reaches the zero value, or is lower than a suitable threshold related to the measurement uncertainty.
After adjustment procedure
0
5
10
15
20
25
30
-150-120 -90 -60 -30 0 30 60 90 120 150 [mA]
[uT]
0.0E+00
4.0E-05
8.0E-05
1.2E-04
1.6E-04[V]
theo ret ical field values [uT]measured field values [V]
( b )
- 3 .5- 3
- 2 .5- 2
- 1 .5- 1
- 0 .50
0 .5
- 1 5 0 - 1 1 0 - 7 0 - 3 0 1 0 5 0 9 0 1 3 0 [m A ]
[ r a d ]
t h e o r e t ic a l f ie ld v a lu e s
m e a s u r e d f ie ld v a lu e s
After the conclusion of this zeroing procedure another calibration test was executed in presence of a Fluxset excitation equal to the operating one.
Note: the difference between sensitivities mainly depends on the specific excitation current used.
The Proposed Calibration method: The measured calibration factor
The calibration constants for both axes were then computed by dividing the angular coefficients of experimental and theoretical characteristics respectively.
CALIBRATION FACTOR
Value[uT/mV]
Uncertainty[uT/mV]
X axis oriented Fluxset sensor 233.32 0.96
Y axis oriented Fluxset sensor 260.5 1.5
The reported uncertainty values have been calculated taking intoaccount the standard uncertainty of the experimental angular coefficient, and assuming zero the uncertainty of the theoretical angular coefficient
ATTIVITA’ DI RICERCA
Alcuni risultati sperimentaliPercorso di scansione
Simulati Sperimentali
crack2 mm
25mm
20mm
10mm
x
y
z
Buon accordo tra dati sperimentali e simulati
ATTIVITA’ DI RICERCA
Alcuni risultati sperimentali
Provino in alluminio con foro da 5mm
Prove sperimentaliProvino in rame con cricca passante da 60mm
Il sistema permette l’individuazione della posizione del difetto
Fornisce indicazioni sulla maggiore larghezza della cricca rispetto dell’area di scansione
Sensore ySensore x
Analisi dei risultati
Sono state effettuate tre tipi di analisi:
Valutazione degli andamenti delle mappe di campoal variare della larghezza della cricca
Valutazione degli andamenti delle mappe di campoal variare della profondità della cricca
Valutazione degli andamenti delle mappe di campoal variare della subsuperficialità della cricca
Risultati sperimentaliAnalisi al variare della larghezza della cricca
Modulo sensore yModulo sensore x
Larghezzacricca
Distanzapicchi
12mm 12mm
10mm 12mm
8mm 10mm
6mm 10mm
4mm 8mm
2mm 6mm
Larghezzacricca
Distanzapicchi
12mm 16mm
10mm 14mm
8mm 14mm
6mm 12mm
4mm 12mm
2mm 10mm
Le fasi non danno informazioni aggiuntive
Si evidenzia una precisacorrelazione tra la larghezzadella cricca e la distanza dei punti di massimo degli anda-menti di campo misurati da entrambe i sensori
Risultati delle simulazioniAnalisi al variare della profondità e sub-superficialità
della cricca
Posizionecricca[mm]
Valore max delcampo misurato
dal sensore x
Valore max delcampo misurato
dal sensore xz max = 0z min =-1.2
3.5 e-6 [T] 4.8 e-6 [T]
z max = 0z min =-1.0
2.6 e-6 [T] 3.6 e-6 [T]
z max = 0z min =-0.8
1.8 e-6 [T] 2.5 e-6 [T]
z max = 0z min =-0.4
6.0 e-7 [T] 9.0 e-7 [T]
z max =-0.2z min =-1.2
1.5 e-6 [T] 2.0 e-6 [T]
z max = -0.4z min =-1.2
8.5 e-7 [T] 1.2 e-6 [T]
z max =-0.6z min =-1.2
4.8 e-7 [T] 6.5 e-7 [T]
z max = 0z min =-0.6
1.2 e-6 [T] 1.6 e-6 [T]
Le fasi non danno informazioni aggiuntive
Si evidenzia una correlazione tra la profondità e/o subsuperficialità della cricca, ed il modulo del campo
ATTIVITA’ DI RICERCA
La stazione automatica di misuraPC
excitation coil
G 1 G2
IEEE488 bus
AMP
DATAACQ
G 3
NDT Probe
Top view of the probe
Front view of the probe
e x c itation coil
fluxsets
annealed metallic glass
support
driving coil
pickup coil
FLUXSET
PROBE
x
support
y
z
ATTIVITA’ DI RICERCA
Stazione di misura basata su strumentazione stand alone
Questa soluzione, indispensabile per fornire al sistema tutta la flessibilità necessaria nella fase di settaggio dei parametri ottimali di funzionamento, non è però proponibile in un sistema industriale, sia per l’elevato costo di base che per l’inadattabilità ad un tale ambiente
Idea
Realizzare uno strumento versatile ed a basso costo, che implementa tutto l’hardware ed il software necessario all’esecuzione di test non distruttivi con il metodo proposto
Architecture of the realized instrument
M M
RS232
MDU
WGU
PSUECU
PC
AECU
excitation coil
fluxset #2
fluxset #1
fluxset #3
reference coil
M
at disposal
ext sync input
BUS
Waveform Generation (WGU), for supplying fluxset driving coils;
Excitation Coil (ECU), for supplying fluxset excitation coil and the reference coil,;
motor driver (MDU), for supplying the scanning system;
acquisition, elaboration and control (AECU);
The BUS
power supply (PSU), for supplying all the previously mentioned units.
The realized instrument is composed by the following units
ATTIVITA’ DI RICERCA
Problema metodi ECT
Necessità di un sistema di movimentazione
Tempi di scansione
Approccio proposto
Sviluppo di sonde basate su matrici di sensori