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SENATO DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 18la SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO .... MARTEDI Il OTTOBRE 1977 Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia e del vice presidente VALORI INDICE COMMISSIONE PARLAMENTARE D'IN. CHIESTA SULLA FUGA DI SOSTANZE TOSSICHE AVVENUTA IL 10 LUGLIO 1976 NELLO STABILIMENTO ICMESA E SUI RISCHI POTENZIALI PER LA SALUTE E PER L'AMBIENTE DERI. VANTI DA ATTIVITA' INDUSTRIALI Trasmissione di relazione . . . . . Pago7837 CORTE DEI CONTI Trasmissione di relazioni sulla gestione fi- nanziaria di enti .......... 7837 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione 7835 Apposizione di nuove firme al disegno di legge n. 865 . . . . . . . . . . . . 7835 Deferimento a Commissione permanente in sede referente di disegno di legge già deferito a Commissioni permanenti riunite in sede referente ....... Pago7836 Deferimento a Commissioni permanenti in sede deliberante . . . . . . . . . . 7835 Deferimento a Commissioni permanenti in sede deliberante di disegni di legge già de- feriti alle stesse Commissioni in sede re- ferente 7836 Deferimento a Commissioni permanenti in sede referente ..... Presentazione di relazione 7835 7837 Richiesta di parere da parte di Commis- sione permanente . . . . . . Trasmissione dalla Camera dei deputati 7836 7835 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI Annunzio di interrogazioni ..... 7865 Annunzio di risposte scritte ad interroga- zioni .............. 7865 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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SENATO DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

18la SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

....

MARTEDI Il OTTOBRE 1977

Presidenza del presidente FANFANI,indi del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

e del vice presidente VALORI

INDICE

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'IN.CHIESTA SULLA FUGA DI SOSTANZETOSSICHE AVVENUTA IL 10 LUGLIO1976 NELLO STABILIMENTO ICMESAE SUI RISCHI POTENZIALI PER LASALUTE E PER L'AMBIENTE DERI.VANTI DA ATTIVITA' INDUSTRIALI

Trasmissione di relazione . . . . . Pago7837

CORTE DEI CONTI

Trasmissione di relazioni sulla gestione fi-nanziaria di enti . . . . . . . . . . 7837

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione 7835

Apposizione di nuove firme al disegno dilegge n. 865 . . . . . . . . . . . . 7835Deferimento a Commissione permanentein sede referente di disegno di legge già

deferito a Commissioni permanenti riunitein sede referente . . . . . .. Pago7836Deferimento a Commissioni permanenti insede deliberante . . . . . . . . . . 7835

Deferimento a Commissioni permanenti insede deliberante di disegni di legge già de-feriti alle stesse Commissioni in sede re-ferente 7836

Deferimento a Commissioni permanenti insede referente . . . . .Presentazione di relazione

7835

7837

Richiesta di parere da parte di Commis-sione permanente . . . . . .Trasmissione dalla Camera dei deputati

7836

7835

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio di interrogazioni . . . .. 7865

Annunzio di risposte scritte ad interroga-zioni . . . . . . . . . . . . .. 7865

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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Senato della Repubblica ~ 7834 ~ VII Legislatura

181a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

Svolgimento:

PRESIDENTE . . . . . .ABBADESSA(Misto-MSI-DN)

BASADONNA (DN-CD)BONIFACIO,ministro di grazia e giustizia

Pago 78467845785978387843

FOSCHI, sottosegretario di Stato per gli af-fari esteri . . . . 7847, 7851

*GIACALONE(PCI) . 7849OCCHIPINTI (PSDI) 7850PASTI (Sin. Ind.) 7856PASTORINO,sottosegretario di Stato per ladifesa 7855PITTELLA (PSI) . . . . . . . . . . . 7854SPARANO(PCI) 7861, 7864SPITELLA,sottosegretario di Stato per i be.ni culturali e ambientali 7858, 7862VIVIANI (PSI) . . 7840

11 OTTOBRE 1977

ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTADI MERCOLEDI' 12 OTTOBRE 1977 Pago 7868

PARLAMENTO EUROPEO

Trasmissione di risoluzione 7837

SUI GRAVI DANNI ARRECATI DALLE RE.CENTI AVVERSITA' ATMOSFERICHE

PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 7837

N, B. .~ L'asterisco indica che il testo del di.

scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 7835 ~

Il OTTOBRE 1977181a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del presidente F A N F A N I

P RES I D E N T E. La seduta è apex-ta (ore 17).

Si dia lettura del processo verbaJ.e.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario, dà lettura del pro-cesso verbale della seduta del 6 ottobre.

If;:;: :"

P RES I D E N T E. Non essendovi os-servazioni, i~ processo verbale è approvato.

Annunzio di disegni di leggetrasmessi dalla Camera dei deputati

,p RES I D E N T E. I,l PlrelSidente dellaCamera dei deputati ha "tnusmesso i seguentidisegni di [egge:

«Disposizioni in materia di riscossioneddlile imposte sul reddito» (924);

« NOl1me di aiplpHcazione ddLIa legge 8 lu-glio 1971, n. 541, recante benefid agli exdeportati ed agli ex perseguitati, sia politiciohe razzÌ'afli, assiJIn:idati agli ex combattenti»(925) ;

« Attribuzione dei patrimoni residui delledisciolte organizzazioni ,sin:daca[i faJsdste»(926) .

Annunzio di presentazionedi disegno di legge

P R E .s I D E N T .E. È stato presen-tato il seguente disegno di legge:

dal Ministro dell'agricoltura e delle fo-reste:

«Finau:z:iamenti del cOI1iCorsodeiN.o Statonel pagamento degtli interessi per i progettiF.BOGA» (927).

Annunzio di appOSlZlOne di nuove firmeal disegno di legge n. 865

P RES I D E N T E. I senatori Rampae Costa hanno dichiarato di aggiungere laloro firma al disegno di legge: BOMPIANIed altri. ~ «Norme sulla .stI'utturazione esul funzionamento dei Laboratori di ricer-che a scopo diagnostico» (865).

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede dell-berante

P RES I D E N T E . I seguenti disegnidi legge sono ,stati deferiti in sede delibe-rante:

alla Sa Commissione permanente (Pro-grammazione economica, bilancio, parteci-pazioni statali):

« Convalidazione del decreto del Presiden-te della Repubblica 27 agosto 1977, n. 686,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am-ministrazione del patdmonio e sulla conta-bilità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le s'Pese imprevisteper l'anno finanziario 1977» (902);

alla 6a Commissione permanente (Finanzee tesoro):

«Disposizioni in materia di risl2ossionedelle imposte sul reddito}) (924), previa pa-rere della 1a Commissione.

Annunzio di deferlmento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede refe-rente

P R 'S S I D E N T E. I lSeguenti disegnidi legge 'Sono Istati deferiti in seide (['eiferente:

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Senato della Repubblica~

~ 7836 ~ VlI Legislatura

11 OTTOBRE 1977ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO181a SEDUTA

alla la Commissione permanente (Affaricostituzionali, affari della IPresidenza deIConsiglio e dell'ÌDiterno, .ordinamento genera-le -dello Stato e deLla pubblica a).11ministra-zvone):

GIOVANNIELLOed ailtJri. ~({

IlstitJUzione del-l'ALbo naziOinalle deg\1i alppaltatOiri di servizidi nettezza urbana e simiili» (786), previpareri delJa 2a, deJ.la 60.e della lOa Commis-sione.

aNa 4a Commissione permanente ,fjDifelsa):

MIROGLIOed alltri. ~

({Riovdilnamento del-

l'orgam:i:co degH uuHciali de[ mollo di am-ministrazione del Corpo di commissariatoaerolli~uti>OO» (781), previ pal'erd. della la edel1Ja sa Commissione;

alle Commissioni permanenti riunite la(Affari costituzionalli, adifari delJ.a iPlresiden-za deI Consigli.o e deID.'imterno, Oivdim.amentogeneralle deMo Stato e della pubblica a!Ill!Illi-rnisvrazione) e sa GPlrogmmmazione eIC(){[lO-mi:ca, biilando, ipartedpazi.oni statali):

Deputati BOZZI ed a:ltri; ALMlRANTE ed a~-tri; ZUCCALÀed aù.tJri ~ '({Norme per il con-tro[1o rpaI1lalIDentare s'UJlle nomine negli enti

piU/bbli'Ci» (913), previo paJrere della 6a Com-milSsione.

Annunzio di deferimento a Commissioni per-manenti in sede deliberante di disegni dilegge già deferiti alle stesse Commissioniin sede referente

P RES I D E N T E. Su richiesta del1a4" Commissione permalDente (Difesa), è Ista-to deferito in sede deli>berante alla C.ommis-sione stessa lil disegno di legge: BOLDRINIAr-ni>go ed alwi. ~ ,({Py,omozione al grado supe-

riore, a ti.tolo onoI1ilfic.o,degli ufficiaLi e s.ot-tufficiali che hanno partecipato alla Lottadi Liberazione nazionale, in Italia e all'este-ro, e halDno ,avuto, oltr,e al IìÌConosc1mentodella qualifica di partigiano combattente, an-che quella gerarchica del grado di attiv1tàpartigiana)} (583), già assegnato a detta Com,missione in sede referente.

Su richiesta deLla 8a Commissione perma-nente (Lavori pubbLici, comumicazioni), èstato deferito in sede deliberante alla Com-m1ssione stessa il disegno di legge: DeputatiSCALFAROed altri. ~

({ Disposizioni per laconcessvone di sussidi integratlivi di eserci-zio a fav.ore della ferrovia Domodossola-ron-fine Isvizzero, in deroga all'articolo 4 dellalegge 2 agosto 1952,n. 1221» (874), già asse..gnato a detta CommissioDJe !Ì:n sede :mfe~rente.

Su richiesta della 120. Commissione per-manente (Igiene e sanità) , è Sltato deferitoin sede deliberante alla Commissione stessail disegno di legge: «Concessione di un as-segno annuo pensionabile e di un assegnomensile ai dirigenti di ricerca ed ad ricer-catori dell'Istituto superiore di sanità)} (882),già assegnato a detta Commissione in sedereferente.

Annunzio di defel"imento a Commissionepermanente in sede referente di disegnodi legge già deferito a Commissioni per-manenti riunite in sede referente

P RES I D E N T E. Il disegno di legge:({ Norme per la determ'inazione del redditoimponibile delle imprese industriaH e arti-giane tassabili in base al bilancio, ai fini delleimposte sulle persone giuridiche» (211-bis),già assegnato in sede referente alle Commis-sioni permanenti riunite sa (Programmazio-ne economica, bHancio, partecipazioni stata-li) e lOa (Industria, commercio, turismo), èstato deferito alla competenza della 6a Com-missione permanente (Finanze e tesoro), insede referente, previ pareri della 5" e dellaloa Commissione, per ragioni di connessionecon il disegno di legge n. 894.

Annunzio di richiesta di parereda parte di Commissione permanente

P RES I D E N T E. La 6a Commi,S/sio-ne permanent'e (Finanze e tesoro) è statachiamata ad esprimere il proprio p.arere suidi'segni di legge: Disegno di 'legge c.ostitu-

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Senato della Repubblica VII Legislatura~ 7837 ~

11 OTTOBRE 1977~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO181a SEDUTA

zionale ~ INIZIATIVA POPOLARE. ~ «Norme

per la mora1izzazione della vita pubblica»(1), PALA ed altri. ~ ( Norme di attuazionedegli artica li 65, 67 e 69 della Costituzionesullo stato giuridico ed economico dei mem-bri del Parlamento e disposizioni sulla pub-blioità dei redditi e dei patr.imoni di tito-lari di cariche dettive e di uffici ammini-strativi e giudizia:ri » (279) e: ANDERLINIedaltri. ~

{( Norme per le nomine negli entipubblici economici» (385), già assegnati insede referente alle CommiSisioni permanen-ti riun1te la (Affari costituzianaJd, affari del-la Presidenza del Cansiglio ,e dell'interna.ardinamenta generale de.llo Stato e della pub-bIica amministraziane) e 5a (Programmazia-ne ecanomica, bilancio, prurteoipaziani sta-tali).

Annunzio di presentazione di relazione

P RES I D E N T E . A nome della 8aCammis'siane permanente (Lavari pubblici,camunicaziani), il senatare Ottaviani ha pre-sentata una relaziane unica sui seguenti di-segni di legge: MARAVALLEed altri. ~

{( Prav-vedimenti per la salvaguardia del patrima-nia artistica della città di Orvieto» (618);CONSIGLIO REGIONALE DELL'UMBRIA. ~ « Prav-vedimenti urgenti per il cansa1idamenta del-la Rupe di Orvieta e risanamento del Centrastarico» (756).

Annunzio di trasmissione di relazione daparte della Commissione parlamentare diinchiesta sulla fuga di sostanze tossicheavvenuta il 10 luglio 1976 nello stabili.mento ICMESA e sui rischi potenziali perla salute e per l'ambiente derivanti da at-tività industriali

,P RES I D E N T E. Ifl Presidente deUaCommÌiS'sione parllamentare di i1ThchiestasU/l-la fuga di sostanze tasstahe élI'VVernltail10 lliUgllia1976 nel[o stabi1limenta ICMESAe sui r1sahi patenziali per [a salute e pelI'l'ambiente derivanti da attività indUlStrialiha trasmessa, ai sensi ddl'rurticolo 6 de:ldalegge 16 gilUgna 1977, n. 357, Ja relazione

sui la'Vait'Ì svahi daHa Cammi:ssiooe mede-sima nea prima bimestre di attività.

Tale relazione è depositata in Segreteriaa disposizione degli anarevoli ,senatari.

Annunz: o di relazioni della Corte dei contisulla gestione finanziaria di enti

P RES I D E N T E. ]jl Presidente dellaC'Ontedei conti, :i.n adempimenta al dispastodell'artic()!la 7 della legge 21 marza 1958,n. 259, ha trasmesso le relazioni concernen-ti la gestiane finanz:iJaria:

det1d'Ente delta padana, per gli esercizidal 1970 a'l 1975 (Doc. XV, n. 51);

delll'EiIlte Fucina ~~ ente di sviluppo inAbruzza, per gli esercizi dal 1970 al 1975(Doc. XV, n. 52).

Talli dOClUiffientisruranna inviati aLIa Com-missione competente.

Annunzio di trasmissione di risoluzioneapprovata dal Parlamento europeo

P RES I D E N T E. Il Presidente delParlamenta europea ha trasmesso il testo diuna risolumane, appravato da quell'Assem-blea, cancernente la palitica comunitaria atutela del consumatare.

Tale risoluzione sarà trasmessa aHa Cam-missiane campetente.

Sui gravi danni arrecati dalle recentiavversità atmosferiche

P RES I D E N T E. Do natÌ'ZÌa aglionarevoLi caLleghi che nei giarni scorsi, ap-pena si annullZJiò pubblicamente l'entità deidrun:ni, anche alle persone, delle gravJ allu-vioni ed 'inondaziani in Piemonte e in Li-guria fu mia cura oomunicare ai presidentidi queUe regioni i sensi della camune, pra-faooa saJidarietà del Senata, che canfe.rmaalle famiglie e .alle popolaziani can rkar~do rever,oote per le vittime.

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Senato della Repubblica VII Legislatura~ 7838 ~

11 OTTOBRE 1977ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO181a SEDUTA

Svolgimento di interrogazionie di mteJ:'lpellanza

P RES I D E N T E. L'ordine del gior~no reca a,l punto I lo svoLgimento di inter~rogazioni e al rpunto II lo SIV()ILgimentodiuna interpel.Lanza.

A seguito di intese intercorse tra gli in~Iter.rogamti ed iìlGo:verno, lo svollgimento del~l'interrogazione 3 ~00532 dei senatori Verone-'si, Urbruni 'e Ada Va,leria R:uhl BonazZOlla èrinviaJto ad altra seduta.

La prima interrogazione è del senatoreViviani. Se ne dia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

VIVIANI. ~ Al Ministro di grazia e giu~

stizia. ~ Per essere informato sulle recenti,preocoupanti viceil1Jdeche hanno 'investito LIConsiglio superiore della Magistmtura, de-stando seri dubbi ciroa la 'sua obiettività, no-nostoote che l'aLto consesso sia stato di re~coote nominata IConil sistema elettoraile pro-porzionale e, quindi, con maggiore rappre~sentatirvità, proprio allo scopo di eviItarecomportamenti ,persecutori e di dargli mag-giore possibilità di serene valutazioni.

In particolare, l'interrogante chiede di sa-pere ise corrispondano al vero i seguentifatti:

1) un giudizio disciplinare nei confron~ti di 5 magistrati che hanno tenuto reclusoun cittadino per oltre un mese, senza alcunt1tolo, si è concluso COlDuna incomprensibi-le assoluzione;

2) un componente il Consiglio ,supemoredella Magistratura ~ il dottor Calderone ~

si dimette dama Sezione Idi,scip,1ina>redel Con-siJgJlio stesso, diahi<arando, alla ({ Gazzetta deilSuid» del 23 IaiPrÌJle1977, ,di essere gfumto al-la Igraive dedsione pel1chè 1a 'legge sarebbestata ripetutaJIIlente rvioi1ata, 'Per mantenereall Consiglio un lcomponente contro i!l quaileprima era in lOorso run girudizio disd;plinaree poi era divenuta cosa gÌiUldi,oatala coosu-ra linfliUagli nOiDostante dhe si fosse lVerwi-oata la condizione rper 1a sua decadenlJa;

3) il girudizio idi rffillrsione n:~lativo aJ~asanzione discip'linare 'si sar~bbe svolto in unasituazi.one di tale anormalità dhe dJ dottorOallderone, neI:1a dd:etta diahi<arazione, ha as~sunto ~ senza che s!Ìa s'tato aJì£atto smenti-to ~ dhe ill ConsiJgHo ,sru:periore della ilThaJgi~stratum ha disapp!licato la legge, ()Ib1dteratoill gi'lldi'Oato ed efìfettuato ({ un rinrv,10 in f.ro-de ,ailla legge», ponendo ÌJll essere ~ secon-

do le testuMi paroile del dottor OaLderone ~

«ililla cognitio extra ordinem e sostanziaJl-men te una bed:ìfa»;

4) wl dottar Rrum3Jt ~ componente ilCons1gHosuperiore deLla illrug1stratura ~ èstato 'assolto nell gilUldizio di a:-evisione dà Non-te al Consiglio stesso, gi<aoohè sarebbe appar-so fin troprpo evidente dhe ilia precedootecondanna i;111f1ittruglida/l Consdg1Jio superioredelJa magistratura, nella passata oomposi~zione, sarebbe s'tata [1PUt't0 di att:ttentica per-secuzione.

Se i fatti esposti oormspomono a verità,l'intenrogal11te ohiede di s'rupere quali prov-vedimentii dil Ministm intenda proporre, aIll-che swl piano ,legislativo, perohè IVIicende cheportano tanto discredito ad '11111orgiano ahedOiVreibibeoostitUlire gruranzia di gÌ!Ustizia peri ci ttrudini tutti non abbiano a cipetersi enon si debba continruare a oonstatalre ila vio-lazione più p.alese del prilllCirpio di Jega1ità,sellZJa di che l110n so[o l'OIrd:ine g1uJdiZJiario,ma aIlllClhe le altre istitiUz10ni, Par.1arrnemtoCOimpreso ~ insostHuibile orul1dinedella de-mocrazila ~ perdono prestigio e credi:hi!lità.

(3 ~ 00480)

,P RES ,I n E N T E. Ill.Gorverno !ha fa-coltà di rispondere a q/Ues'ta interrogazione.

B O N I F A C I O, ministro di graziae giustizia. Signor ,Presildem,te, onorevoli se-natori, ,in oI'dme alI Ipunto primo de1l'im<ter-rogalJione risulta dhe in data 30 atprile 1974m Ip.roouratore gemenule presso la Corte dicassazione promosse ['azione disCli!plinalrenei confronti di cinque mrugistmti del tri~bunale dei minori di Torino: tre di essiformaIVaIllo :il caUegJio giluidica:nte, memtre gliailtri due appartenevano a11'uflfiJciodel pub-blico ministero.

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Senato della Repubblica ~ 7839 ~ VII Legislatura

Il OTTOBRE1977Assm,/IBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICOI81a SEDUTA

L'aoousa si rÌ!ferirva ad un !procecHmentopenalle nei 'Confronti di lUllminore ohe, arre~stato neLla flaigil"anza dei reati di !porto albu~s:1vodi arma lÌIm!prOiplriae di mill1>aJCdag/rarve,reati !per i qUaJli nOIl1è autorizzato ill man~dato di cattura, nOIl1era sÌ'ato scarcerato,malgrado il10n si fosse procedlUto ll1ei suoiconfronti con i[ rito direttissimo. Tale com~portamento, a parere del proowratore gene~raJIe, integrawa violallione degllÌ articoLi 269,primo comma, e 270, primo oomma, delcOldice !processuaile penale.

'La sezione dis'OÌrpllÌinare,eon sentenza deil~l'll :rnarw 1977, prosdoglieva gli imputatiritenendo ohe l'obBligo delLla scaroerazionenon derÌiViasse direttamente da una II1Q1I'111latassatJÌ!Via,ma da una costante ill1terrpreta~zione giurispI1UJdenzÌ!a:Iee oame talle nonobbligatoria per di girudice. Pertanto il disco~starsene non integrava illJlecito discip'linare.

,La decis'ione rÌJpropone ti..lnoto e tormen-taJto problema del~1are~ponsaJbÌilità del giu~dice in ordÌine alLla corretta interpretazionee allllapun1Ju!ale!é\ippl1ioazionedella legge. Cre-do che IiiprÌrndpio, più volte affermato lJ1e~lagiuris.pI1UJdenzadel ConSlÌ!gHostulperiore deililamaJgÌ!stratura e ribadito andhe 1I1e1~lasenten~za dema qlUale qui ci oooUipiamo, secondo ilquale rr'errore del IgÌ!Udiceè siTIJ(:1aoahilleabexterno so!lo qf!.lJaTIdoesso s1a ei£fetto di um.aevÌ!dente trasouratezza o ri>pravevole inermnerI'esame deLle questioni giurÌJdiche o deJ.lesituazÌ!oni di f.aHo, non possa non esserecondi:v,Ì!soIg)iooahè esso rappresenta UTIa ra~gionevolle composizione dell con£litto £iradue £Oindamenta:li es:iJgenze: l'lUna connessaal1la 'sahTaguaJrtlia delH'ind~pendenza dell giu-dice, l'altra relativa aM'e'Vliidente necessitàdhe venga assiourava, netI'interesse dei cit~tadini e de1la coolettiv;ità, l'o&servanza daparte del giiUldicedi fondamentaH doveri.

'P.er ONJVIimotÌ!Vi di cOlrrettezza costitUZIÌo--n:GlJqedebbo ~stenermi da ogni vallUtazionedi merito ,suJla dedsione adottata dal Con~sig1!io slUJPelrioredella magistratura nel casodi Sipecie. TlUttavia ,sento l'altrettanto im~peramrvo dorvere di aBfermare ~ traendo

sprunto da questa rvicenda ~ che H g,ÌlUidkedeve mettere il massimo del SIUOÌ1rnIpeIgnoq'Ula:ndo si tratta di emettere p!rovvedimentiohe toocano la ['ÌJbertà dell oinadiil1O.

La caT'Cerazione preventÌJVa ~ certo pre--vista daUa nostra Costituzione, ma entror1gorosi Limiti dhe discendano dal fO]JJda~mentalle princitpio deHa preslUlnzione di noncolpevoleZZla ~ deve essere disiposta e maJn~

tenuta sol.o nei oasi rprevis,ti da1lla degge.E qlUando questa ciifre la possibilità di unaalternativa di interpretazione, ~l gJWÌiCe, pro~pdo nel rispetto della Costituzione, devedare Ipreva1enza a1l !principio di lÌJbertà. Que--sto, mi sembra, è lUll i[)Jderog~b:i!le doveresenza ,1arigorosa osseI'Viama deJI quale ~l citotadIDO verrebbe rprivato di fondamenta:li ga~ranzie in ordine al !rispetto di quel prj,nci~pio di JergalHà che iJs;p:irail nostro ardina~mento e ohe esige IUIna!)J!UJl1tualleosservan~aspeciaLmente in caJIIlQJopeil1Ia:le.

In ordine alI ip'UIllto2 deIl'Ìinterrogallione,nisuilta ohe i'l dottor Cal~derone si è dÌ!messodalla sezione disdpllinare a seguito deLla de.cis'ione IdeI COIl1sigHodi non procedere allasospens,ione del componente dottor Ramat,nei oonifrOll1ti deil qua:Le era dirveTIlUtacosagiUldicata la censura inflitta.

Va rÌ!ferito, secondo quanto SIievÌiI1Cedallverbale de1'!a seduta dell 7 gÌJU1gTIO1977, oheegli ha respinto .l'aoousa di wer !proffeJ'itoa£fermazioni ddlVerseda qruellle risiUJltanti dalverbale, cOlme attrirbuitag1i dia allwni arganidi ,stampa ai qUialli1'lÌnterrogante fa e~pilidtoriferimento.

Circa l'anormalità nel]la qlU,ale si sarebbesvdl,to IÌ,IgÌlUJdiziodi J'wpsione a carico deldottor Ramat, sento ill dorvere di arfifel1mareche daLl'esame del verbaile del Consiglio edaille decisioni aldottate cla:11asezione clllis:ei-plÌinare IriSlUiltache ill dÌJbattito :Ì!ntorno alledelicate questioTIli gÌiUnidÌ!oheè stato ampioe approfondito. IiI dottor Ramat ~ coa:nerisu!1tJadail verbale del 7 giugno 1977 ~ s,ialllontanò clal1a seduta nel oorso dema qualesi tdi,sausse e si deLiberò in OIrdÌ!IleaNa suasospensi.one IdallCOins:Ìig'lio,e debbo dare attodeLla oOlrrettezza deil suo cO!IIlportamento.Quanto al:le decisioni d-el1lase'Uane disaipdi-nare in oI1dine a11'ammis'sÌ1bilità della do--manda di TevtisiOinedell pIncedimento dis'CÌ~pMnare, amrrnissÌ!bitlità su]la quale cO!I1COrdòla stessa procura genemle, e al merito delladecisione, che non fu aIdottata in polemicacoo la procedente dedsione di 1rufl:izionedell-

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VIl LegislaturaSenatO' della Rf:.pubblica ~ 7840 ~

11 OTTOBRE 197718P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

La cen\Swra, ma, corne è proprio del g1U1diziodi revisione, in base a [)fUo¥ie sopravvenutielementi, quanto a queste deds~oni, dicevo,è ,ovvio ohe esse, soprattutto IÌ.nconsidera~:l'ione del 10ro carattel'e giiUirisdizianale, nonpassono formare qlUÙ.,oggetto di va!lutMione.Posso pera,lrtro a£fermare, MiIllitamdomi ad unesame esterno, che esse risu\ltano motilVatecon argomentaz1oni rigolrosamente ed esclu~sivamente giuridiche.

Non credo, 'infine, di poter accogliere l'in~V'ito [oifmulato nella parte conclusiva del-l'interrogamone relativa a nuove misure an-che di ardine legislatÌivO. Il Consi~ia swl'e-l''Ìore della magistratura, che è organo dirHevanza castituzianale, adempie la fon-damentale fiunziane di concarrere a gar.an~tire quell'indilpcndenza de[l'ardine gÌlUJdizia~l'io e dei singo'li ma,gist;rati che castit'UlÌsce~l pÌlaiStro PQ:rtante det11a,legrulità, alla qUaJlesi ispira l'intera nastrO' aJ.1dinJamell'tQdema-cratico. (Per assolvere ta:le sua funzione, 11Consiglio deve a sua VQlta essere coillocatain UiIla situazione di assaluta indÌiPooden.m,specialmente in riferilmenta aLla sua com-petenza in ordine a[la verifica deLla ~egit-timità deHa prapria cOiIDiposizione.Compitodel legislatare non iplUòessere certo quellodi d.aJ.tradurre i[]J11avazioni ohe assOiggettinQi[ Cansiglia a cantrQlli esterni ooe nan sianorispetta!Si della sua indilpendenZJa. La Jeggedeve, invece, muovendosi nell'ambito del1ilaCostituzione, assiiloorare le cond1zioni !iJd~nee a Oferure queLla dialettica interna chesembra presUipposto essenzda,le per UiIl cor-retto uso delle delicate fuMiani attribuiteal CansilgtlOO. C~eldo che tale dOlV,ere IiIl legi-

slLatare IaibMa rudempiluta attraveI"sa nntro-duzione del Isistema elettomle proporzJiona-le, 'i'l quale ha çonsentito e consente ila iplfe-senza nel oonsesso ,di tutte iLeVOioicihe emelf~gona dal complesso iIIlJOD1dade1la magi-s11ra1iuJra.

In un regame democrat:i!ca ~ come è OIV-via ~ nessun rpatere, nessWl arganO' puòsottral1si .a!lla valLuvaziooe critiaa de~le pro-pflÌe a~ioni. Che anohe intarno alle vicendedi 'OUÌ dis>oorriaa.no si ,siano aooese cI"Ìtidhee ipollem:iJche,coosensi e dissensi è cosa fÌlsio-logÌica e detl1a qUiale nan dabbiamo nè pos-siamo dolerei. Nan credo ohe orit1Jahe e po-

lem&ohe abbianO' scossa il prestigio e ila me-dEbiHtà del Consiglia ohe ]n questo plt"imaanno del sua funZJianamenta, anohe in virtùdeIrra iIllaggior ricchezza di dialettica intemaass'Ìourata dallla proparzianale, ha offertaoonerete pifove ohe 'senta d~ dovere di gilu~di,oare molto rposit:iJve,specialmente sUll ter-rena ddla callruborazione e del ooardina~menta fra i pO'teDi ,jJllun momentO' !Staricoahe pone malti problemi a quanti devonoattendere allla gestione del dififidle e to.r~mentaJto settore deLLagilustizia.

V I V I A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facahà.

V I V I A N I r OnorevOlle Presidente,onarevole MiJnisrbro,'O[1orevoli IcoHeghii,Isonamolto dalente ,di dÌtChiarrurmi dell,tutta insod-diJSfatta deilJla riS/posta dell'onorevaJe Mini-strO'. Dilfei ,ohe questa lfiSiposta paille neJila do-vuta :1'U!ceJa g.ravità deJl problema. L'onoreva-lIeMinistrO' ci ha ,detto lin sostanza çhe il suominÌJst~ro è del tutJto inuti:le, !potrebbe noneSiserei; mon ha 'Sottolineato, così ,came noiaVlremma vaJuto e carne a nostJro avviso sa-rebbe slUadovere, che egli è, di [roote al Par-lamenta, reSlpansrubil1edeLl'andamentO' dellarummini,straZiione delila giuSitÌZJia.E se questoè '11suo compito egH deve iÌintelI'Venireanaheneli' esarrne, meJ1l'anald:si dell'la sostanza de/lledecisioo,i deil ConsJg,lio sU!periore del1a ma-gistratura. Ora per queUa iniziatÌJVa disai-plinare dhe, illlV'oce,fonorevale Ministro nonusa pressooohè mai, tanto che ancihe nelcasa attuale è ,stato ~l iPrO/Ouratore genera1edellla Crus>saziooe ad UJSa'rla, occorrerà ~ per-

chè nQ? ~ usare nniziativa Jeg1s1ativa af-finchè ,l'oJ:1dilnegiudizia:ria non divenga, comeIsta diventandO', 'Una casta ,e l'indi1pen.doozadeJla ffiaJgi!Stmtulra nOin .si tras,falI'mi in rurbi-'trio. Questo è l'es5emialle. I due ,fatti ,oggisottaposti ruU'esame di questa AssembleaIsona quanto mai esemplificativi.

Com:1ncerò daJJ secando, dal oaso iRamat.Nessuna questione IpersOITrule, per carità!Debbo dire qui pubbHcamente che ria hoprofonda stima per :il dattor Ramat e sonolieto lohe a!Ha fine sia stato assolto. Ma rono~rrevole MinistrO' si ifende canto deilila situa-

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Senato della Repubblica ~ 7841 ~ VII Legislatura

18P SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

zione alberroote dhe SI e 'Venuta a creare?III Consiglio 'SlUlperiore de~la ma,gistratUJra([Che è mgano di 1J:1i1levamzaloosìÌltUZiionalle e

di autogO'Verno ideDla magistratura) condaiIl-na lillRamat Iquando ema aJl'qpposizione e siar£fretta adais's01verilo non élIp(pena questientra neH'area di potere, dn un moido, d.ilcia-mOllo francamoote, così indeooroso cihe unmembro del JCol1sigiHo SJl1iperiolI'e stesso ~

<pers'ona al di IsopTa di ogni sospetto ~ !Sente

la necessità di dare [e dimissioni dalla se-zione di,sdplLinare. Non ldice DiuJ.:Iatutto que-sto all'onoTeivole Ministro? Ma c'è di più.Noi saipipiamo dhe il'oI1dine gÌlU1diziado è ID-d~pemldente; però una ddrpendenza ce d'ha~ 10 consentirete ~ 1n qruanto dipende dall-la legge, è :SOIggetto alma degge. :E pea:'cl1èl'onorevole Ministro rimane f'nerte qUallidov,elde che Ila [egge viene rvrioLataanche dalCons,ig1lio ,s'l1\Periore della magistratura?

Diciamo come :è stalta violata: Ramat èeletto alI ConsiJgHo SiUlperiorede1Jla malgistra-tura mentre è am.torso nei siUoi ooIllfirontiun ipracelddlffiento disiC]pi1]nare. iLa prdrnacosa Ida tare era di soslpendeI1lo, ai sensidell'artiJcolo 3,7, oapoverso, de1la legge del1958. Non ,si è :valluto sospenlderl0 ipercihè

~ si è detto ~ in quel momento si stmatrattando, 'wnzi, 'se più vi pia'Ce, Ilottizzando;la I03iriea di vlitce ipres,:itdente del Cons:ig'liDsUlperiore deJma maJgì:s'tratuLa. Dico cose cheIrÌ'SUlltano dagli aItti.Poi ,la Cassazione hadeciso detfilnitilV:amente: censura. A questopunto l'artilcolo 37 d:itce: deICalcLutodi diritto.Ed H Consiglio SUlPeriore della magistra1JUJra,contro La Id1.51posiz1onedellla i~ge, iI":itmaJneinerte. Cosa sU!ocede? II,mmediatamente p.erquesto membro de'l COl1sÌig1iosuperiOlre de[-h lffialgistratUlI1asi apre illl gi1Uldizio di Te-visione.

Onorevole Ministro, dei Jo sa qru.anto tem~po passa qmùD1doi nQstri carcerati, ohe, ma-gari innocenti, 'se ne iStam.no !in ~aJlera dadecenni, ohiedono IUIngilU!dizJiodi 1I'evisione.Ne:! :nostro caso !passarono pochi giorni, eillmmelcLiatamoote il riJcorso per revisione èportato ,all'esame de1Jla sezione disJOÌ!plimare.Ri'aperto :ill gi'Uldizio, si deve deddere deLLasospensione o mem,o. Bbbene, come decide~I Consi'glio sll1{periore deLla ffiagistra1urasuLLa sospensione? Nessuno (potevadire me

11 OTTOBRE 1977

non do,veva essere s0Sipeso, pen:fuè nei1lalegge è SC1I'.ittodhiaro: 'sospeso di diritto.Allora si inventa iUinas'C3fPipatoiaohe tilldot-tor CaLderone, membra del Consilg1io sU'P'e~dore della illaIgistratura, [ha defiinito «bef-£a». Si rinvia ~1 gJitucLiziosulllla sospensionea dopo i'l rgÌitJfdiZJio,sU/Diarevisione. Ora midomanido se :ciò è serio, 'se è dilgnHoso eldammissihile; se lin questo paese ci deve es-sere un Ministro debla giustizia che di frontea questi fa:1Jti non reaIgis'Ce. Mi domandosolo questo. NaturalLmente nel rgitudimo di.revilsione >sigiunse 'ru]l',assoluziOlne; orrmai ildottor Rrumat faceva parte de]1'area di po-tere e quindi non si poteva più oonda11Jl1are.Per 'Parte mia non do a'Vrei mai condannato,1ntoodialInoICÌ bene; ma questo è un alIt:rodi:scOlrso. Si è così verifiJcato [',a;ssUlI'dochementre si (procede contro ill dottor R:amat,questi dia :parte del ed1legio g1uidic.ante. Edoggi in iPar.lamento 'ill Ministro la salla cosache ha saJplUto dire è stata qu.esta: Ira'lle-gniamoci 'con lil dottor Ramat ohe IIlOl1preseparte ,alla !decisione. Eibbene, at1Jdh'Ìo mi ra[-legro;ebbe ,senso di IlJIUIdore ~Idottor Ramat,ma alltrettanto J11,0lllIle ebbero queLli chenon Idecisero Ja sua sospensione! A. questopIUllto 'Vorremmo ahe i'l Ministro intervenis-se lin qua1cihe modo, anche lOon u:na :ùnizia~Idva !legÌiSllavhr.a,Iper f'ar !sì che /fatti di ta:legrawità lIlon sìU1ocedano più. ,È [oTIJutillecon-tinua:re a !p,arLare tra noi e sulle (piazze diilIlJdilpendenza e autonomia della magistra-tlUra: quando essa dà di se stessa al paesequesta immagine, peI'lde di arerdib~Lità e faperde/I'e .di cr.elcL~biHtàtutti gili ailtri tpOteri.

Cima ~l seCOnido episodio, aDJdhe qlU:isi èar\~uta lU!1a risposta sui generis Iperohè siddJceroe quei ta,li giìU1d:itciohe hanno te!I1lU.todeDJtro un ICittadino per o'ltre !due mesi sen-za che ,ve ne fosse aJvounmotivo ,çÌlIl11PoneiOldogli articoli 269 e 270 ["immediata soarcera~zione) hanno inteIipretato iltlmodo erroneo lalegJgee tutti si :può sbagliare. E vero ahe c'èun decennio di Igiurisprudenza costante, ma:loro tl'lhanno pensata in a:ltro mOldo! Se lecose 'stessero così, non starei qui oggi a par~Jar,e, ma il !beLloè ohe i {,atti stanno alltdll1leQl-ti: ~'erronea inteI1pretazione è stata IUn'iil1Jven-zione dei mernJbri dell Consiglio superiore del-la Iffiagistratura per ,saware i JOIro coJJ.eghi,

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Senato della Repubblka ~ 7842 ~ VII Legislatura

11 OTTOBRE 1977181a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

in IU!naevidem.te manifestazione, non :vogiuodire di casta, ma certamente di cOr1porati-vismo. I>ThfaHiq/Uando £wrono contestati ifatti agli inJcoLpati, essi si gt1ffi1darono benedail dire: aJVremo ,sb.aJgHato,noi la Uegged'alb-biaa:no lirute:rpretata così, che cosa ci pos-siamo fare? Ci sono Je danqmgnazioni perquesto. Inrvece ill presidente del DriblU!naJedei minorenni di Torino disse: «~ stato Ut!l

errore graJVe, non posso che disrpi>acermeneassumendOiIIlene tutta 1a r,espO!IlsabilIità»; eil iprolouratore deMa Repubblica: {( Errorecagionato !dal ritmo imm3ll1e e caotico dell'alVorro»; e dllprresidente deIDlacOlrte d'appel-lo ~ cile non iha preso nessuna iniziativanei loro con£ronti ~ ha detto: '« Errorecommesso neill'ambito di un provrveidimerutogiurisdi~iona:le, :verosimilmente senm a1C1U-na dmtenzionalità! ». iDuJnque siamo vi'OÌni ailddlo! E di fronte a fatti di 'tale portata sidiJCeche è una eriI'onea inte:r:pretaz;ione del-:la legge! 'Di fronte a fatti di trul genere, OlIlo-r.evolle Ministro, quanto meno dei, a nostroaV'V'tso,sarebbe dOiV'UtoiruterveniiI'e, nO!Ilpervedere le cose IdaJlJ'esterno, ma ~aIìdandoallil'interno, doaun:nento per dOiCll1ll1looto,attoper atto, e se proprio non oi fosse statoa%ro da fare, avrreiblbedovuto ri~oI'rere aMostrUJmento Jegislatirvo; certo ,J'lÌlndipenidenza.e'!'aJUtonomia deNa magistmtura non sarelb-bero in gioco se il Governo aJVesse [a sen-sjJbj!1i,tàdi prOiporre IUina[egge SiUilla['es(pOO-saJbà:1i:zzazionedei magistrati. Non c'è ailiounprrofessionista ohe non rrispOiI1Jdadellile pro-prie azioni, e noi dOlbbiamo alfìfMare ~a no-stra Hibertà, il lIlostro onore, i nastri benia clhi non risip'onde deIJe SlUeazioni!

Tutto ciò eNJildentemente è sfuggito run'ono-revdle Ministro; ebbene, se lVogli.amo che inquesto paese dsorga un po' di lfriJduda, unpo' di fede verso tutti i poteri, corntpresala magistmtura, dovrremo caJIDbiare slDrada:non ldo'Vremo più coprire, così come si fa,le tl11alefatte da qlU!aI1runque;parte iprorvenga-no, dorvr.emo contrdLlaretutti gLi atti di tuttele IisotituziOlni,di tutti ,i poteri, per s.taibi[ireoome :vanno le cose.

A questo puIIlto non mi rimane cihe riba-dire ,la 1C000000001etainsoddisféllZlÌ.one per Ja d-s'Posta dell'onorevolI e Mimstro, con !Lariser-va da !parte mia di tramutare ['interroga-

:l;ione Jn intenpe]lélJnza per dOiIIlanidare al Go-vemo quaJli intenzioni e propositi abbia difronte a ,fatti ldi questo genere, perahè alConsÌigJlio 'Superiore del]1a magistratura nonsJ :continruino a commettere ÌIIlgius~ie diquesta portata, non si ipdlitidizzino i fattifino a questo punto, perohè insomma l'i-&orga aiIlche in quell'organo, vorrei dire so-prattutto in que;IJ'oTgano, UIIl po' di giJu-sltizia. O~uno di noi è per ['indipendenzae 1'ootonomia della lffiagtsDmtura, ma tutticoncordi ddbibioono essere contro ['arbitrio;quando si viola da legge, si commette UJIl

arlbtuI1Ìoe lei, onorevole Ministro dellla lega-[,ità, del principio di legaJ.d.tà élJvrelbibedovu-to essere c.ustode. Non [o è stato e peiI' que-sto mi dichiaro ~!rlsOlddisfat>to.

IP R ,E S I D E N T E. SegiUe un'interro-gazione deJI Isenatore A!bbadessa. Se ne dialettura.

MA FAI DE :PASQUALE SI-M O N A, segretario:

ABBAiDEiSSA. ~ Ai Ministri di grazia egiustizia e degli affari esteri. ~ Premesso ttheda notizie di stampa si è alppreso ohe i Mi-nisteri competenti, di concerto, hanno dno[.trato domanda di estradizione rulla Repub-blHca federale di Germania del rprigiO!Iliero ecl'iminale ,di guerra KaJ?iPller,sot'urattosi conla lfuga alla custodia 'Presso J'ospedaJle mi/li-tare de'l Ce1io, }'j,nterrogJante chiede di farconoscere con risposta iUlPgentenell' Au\1adelSenato:

1) ,in hase a quaJli s.pecifiche norme ditrattato internazionale, al qrualleahbi.ano ade-rrto [a IRepubbHca federa!le di Germama el'Hal,i,a, .l'estradizione è stata dhiesta;

2) se spediifiche norme dell' ordinamentogJilU1riJdiIComterno o de1la Costi'Duzione dellaRepubbl.:iJca .£edera1e di Germania, .prevedo-no, per ia specie, talle :istituto in [iil100gene-mIe o oocezionaJle;

3) se, comunque, è operante o sussisteun trattato billateralle d-taJIo-tedesco ohe rego-lamenti, con redprolCità o IUnillaterraJ1mente,l':istHJuto dell' es'traJdizione;

4) d'ltesto :integraQe della moti'Vata ['roie-sta di estradizione.

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VIl LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 784:; ~

11 OTTOBRE 1977181 a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

COin. [a risposta a talli domande in Au~a,l'dnter,rogante ohiede pure di conascere se ~

e sO/la in assenza de]1e narmative, aLli ha fat~

tO' riferimentO' ~ i Ministri competenti non

ritenganO' che flliS'tanza di estradizione, pTa~ll1UOIVeDJda sa)1a IUn K{ pOII,verane giuridica»,

non abbia 11fUocilUta,a'neora più ohe ~a depre-cata fuga, al prestigio internazianale dei Mi.nisteri interessati e della Stata italianO', oltreche ai bruO'iDJirapporti tra I>ta1ia e Germaniafeldera:le che 110'stessa PresiJdente dell Consi-glia dei ministri, onorevole Andreatti, ha aIli-

spiJCa:ta non ,abbianO' oocasione di ({ frizionar-si » per dniz1a:tive mw1destre.

(3 -00623)

P RES I D E N T E. n Governa ha fa-coltà di rispandere a questa inteI1Togaziane.

IB O N I F A C IO, ministro di graziae giustizia. Signor ,P1resildente, onorevOili se~natari, [a lrichiesta di estmdiziane del eri-mimllle di 'guerra Herbert Kalippler è s.tatafaI'mulata dal Governa itaLiana ~ can nota

dellS agasta 1977 ~ in base a1la conven-ziane europea di estradiziane finnata a Pa-dgi ill 13 diJCembre 1957, ratifiJCata e resaeseoutirva iJn ,Itallia con la ~egge n. 300 dell1963 e .operante nei ra:pporti tra [a Repuib~bUca italiana e ,La Repubblica federale diGeI1mania dopO' :iil depO'sitO' dei dOOUJIIlentidi ratii£Ìica del 1° gennaio 1977.

Al momentO' della proposizione della ri-chiesta il Governa italliana nan ignararva,come è oVIVio,ahe ~'articala 16 del:la leggefondamentale della Repubblica federale diGeI1ID3!niaeoolude l'estradizione del cittadi-na. Ma ;]1Governa italiana non ignarava nelcanten1iPa che da lIUnga tempO' e castante-mente nel! campa internazionale è stataespressa l1a tendenza a sattoparre ad UJ1regime particolare 'la persecruziO'l1e dei cri~minaili di 'guerra. PlUr nan essendO' st.ata sti-pullata lUna convenzione al l1iguarda, acqui-stano notevO/le iDi,LieVia[e risO'alUZionivatatedalll'Assemblea delle Nazioni Unite, tra leqruali è opparÌlUJIla citalre La deJliberazianen. 3074 {XXVIII), in ,data 3 dicembre 1973'la quale, rilohiamanida rre de'liberaziami llIU-mero 2583 (XXIV) del 15 dicembre 1969,

n. 2712 (XXV) del 15 dicembre 1970, n. 2840(XXVI) del 1.8 dkeo:nJbre 1971 e n. 3020(XXVII) del 18 ,dicembre 1972, prevede cheogni Stata ha H diritta di gÌiuidica,re i propricittadini per tali delitti; che agni Stato deveassistere gld. altri nel cattumre, detenere eportare a gÌiUidizia,gli ilmplUtati; ohe in Jineadi massima gli autari di 'tali crimini dervonaessere sattoposti a giudiziO' ed a pena nelpaese dove que~ crimini furonO' commessie ohe gli Stati sana ,tenuti a coopera:re neTleqlUestioni lTelati'Vealla Jora estradizione. Ri-corderò pO'i [a risO'Luzione n. 2840 (XXVI)La qlUalle a:£ferma ohe il rifiuta di caaperarea:l1'émresta, aLl'estradizione, al giudiZJia e aillapuniziane dei colpevoli di 1a1li delitti sa-rebbe Icantranio ai fini ed ai prin!CÌpi delleNazioni Unite e a quem genemlmente rico-nosciuti da'l dirittO' internazionaJle. Questaultima affermaziane 1mplitca un espressarkonasdmenta deLl'esistenza di princìrpi~consuetudinaTi se nan pattiZJi) di dirittainternazianrule ohe iJmpon:gana l1a persecu-ziane ne11a maniera più ampia passibile de-gjli alUtori di crimini di guerra e di criminicantro fumanità.

È da rkopda:re anche che nella risO'llU~ziane n. 2391 (XXXIII)fu sancita J'inaprplica-bilità dei [iJmiti imposti daLle leggi interne0come ,la rpires'oriziane) per [a persoouzianedei reati quando ,si tratta di tMi crimini efu espressamente (artiJColla III) mdicata Janecessità de:ll'.a:doZJiane di tutte [e misurelegislati'Ve o di altra genere idanee a renderepassibiJe l'estra:diZJione degli autolri dei cri-milni s'tessi. Su questa linea furonO' fatte alriguarda dall' onorevole Andreotti alla Ca-mera nella seduta del 13 settembre 1977 leseguente dichiaraziani che riporta testual-mente e che iJLlIu.stranO'la posizione de[ Go.-verna italliana in ordine aJ1Jl.arilCib.iesta diestradiziane di Kappler. iDisse J'onarervoleP.residente del Consiglio in quella occasi~ne: {{ La richi'esta di estradiziane, peraltrO',non Ipatrà mO'n essere esaminata anche se--cOnlda il dirittO' internazionale generale, nei!.qrllalle i iOTi:mini di 'guerra e contrO' l'umanità~ qUMi 'sona indubbiamente qlUeLlidi Kap-

pller ~ aS'Sl1mana una speciale Ti,lervanza.

Una serie ininterratta di risa1luzioni delJe

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Senato della Repubblica ~ 7844 ~ VIl Legislatura

11 OTTOBRE 197718P SEDUTA ASSE:M:BLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

Naziani Unite, dal ,1946 aid o~i, sattollineainfatti IOhe[castituisce un principia di di/ritta,alocettata dal1a cOllunità internaziOlnalle, fob-bl:iJgaper ogni Stata di :callabarare can ogniallt,ro, anohe la mezzo del~l'estraldizione, alI£ine di ipIUIlirei criJmirri di 19uerra e cantral'Ulmanità ».

:È:bene aggiungere che la richiesta di estra-diziane rappresentava una tappa abbligato-ria prima di richiedere la nuova persecuzio-ne penale del Kappler nella Repubblica fe-derale. Canviene a tale propasita richiamarel'articala 6, n. 2, della citata convenzioneeuropea di estradiziane, che testualmente re-cita: «se la parte richiesta non pracede allaestradiziane del propria cittadina, eSlsa do-vrà, su damanda della parte richiedente, sat-toparre la questiane aH'autarità coropetentt.onde cansentire l'instaurazione, se del CG\JSO,di procedimenti giudiziari ».

In altri termini il previa esame ,della da-manda di estradizione era la condiziane in-dispensabile per pater passare all'ulteriarerichiesta di nuava persecuzione penale delKappler. E di tale patere il Gaverna ha fattopuntuale eserCizia. Appena pervenuta la na-ta rddla iRepruhblicatfedemle di GeJ:1maJl1Jia~

in data 20 settembre del'1977 ~ con l,aqlUalesi dava natizia del rifiuto dell'estradizione delKappler per essere egli cittadina tedesca e,nel cantempo, di inizio di un'indagine pena-le preliminare presso la procura di Ltineburg,'il Gaverna italiana, nel prendere atto di que-sta secanda camunicaziane, ha chiesto, inbase al disposta del citato articala 6, n. 2,della convenziane, la sottaposiziane di Kap-pler a procedimento penale per tutti i reatida lui commessi in Italia e per i quali è 'in-tervenuta candanna. In riferimento a talerichiesta le competenti autorità italiane of-friranno la necessaria assistenza giudiziaria;e prapria in questi giorni, a tale fine, avvie-ne la consegna alla pracura di Ltineburgdi tutti gli atti del procedimento svaltasiin Italia.

Credo che le cansiderazioni esposte dianola più ampia dimastraziane del salido fanda-mento delle domande avanzate dal Gavernaitaliana. Queste damande, lungi dall'aver de-terminata un « palverone giuridico », hanna

messa in mota le procedure idanee a reagirecan i mezzi afferti dal diritto internazianalealla fuga del criminale di guerra. In questaprospettiva l'aziane svalta dal Gaverno italia-no, rigarasamente giuridica, è e vuale essereanche espressione ferma di una candanna cheprima ancora di essere giuridica è una can-danna civile e marale.

Quanto ai rapparti fra l'Italia e la Repub-hHica federale di Gel1mania e le /passibili ri-PCI1cussiani del caso Kappler su di essi, desi-dera rj1cartdare che entrambi i governi, sinIda~l'inizio deJ,la vkernda, hanna silgnÌlllcatilva-mente messa :l'G\JcoentasiUl11aiVOilantàdi evita-re che 1'alooalduta /patesse in qualche !modainfluenzare ll1egatilVaJillente~e iI'elaziani tra idue paesi, stretti da /profondi 'VincOllidi ami-cizia e di alleanza ed entrambi attivamenteimpegnati nel processa di costruziane eu-rapea.

Tale esigenza è stata espressamente sot-talineata, altrechè nella dichiarazione delPresidente del Cansiglia, onorevole Andreot-ti, d'ichiaraziane ricardata dall'onarevole in-terrogante, in tutte le prese di posizione pub-bliche sia italiane che tedesche.

Da parte del Gaverna tedesco, nei giarniscarsi, è stata dato atto in sede parlamen-tare del praposita di cancardare una prontarealizzaziane dell'incantro tra il Cancellierefederale e l'onarevale Presidente del Consi-glia, già ~ come è nato ~ preventivata per

la scarsa mese di agosta.

La damanda di estradizione inoltrata dalGoverno italiano, dunque, non ha affattoincisa negativamente sui rapparti can la Ger-mania federale. Quella damanda valutata 'insè e valutata negli effetti che ad essa si sanocallegati e sui quali innanzi mi sano saffer-mata ha determinata la necessità di assisten-za e coaperaziane giuridica che nOli auguria-mo feconda di positivi risultati, essendo idue paesi entrambi interessati ad un'azionevalta a perseguire quanti hanno cammessaignabili delitti che la coscienza democraticaVUoIle {{ imprescrittibilmente » puniti.

Varre'i concludere affermanda che le azio-ni giuridiche intraprese dal Gaverno sona diper sè anche uno degli aspetti della reaziane

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Se11ato delta l?evu.bblìc(I ~ '1845 ~ VIl Legislatura

I81a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

morale di tutto il popolo italiano che nonha dimenticato ~ così come la storia nondimenticherà ~ le pagine orribHi scritte colsangue di tanti suoi figli.

A B B A D E S SA. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A B B A D E S SA. Signor Presidente,nel ringraziare l'onorevole Ministro per lacortese disponibilità che ha dimostrato nelvenire di persona a rispondere alla mia in-ter.rogazione, devo tfa-rpresente che egli nonmi ha convinto circa il fondamento giuridi-co della domanda di estradizione. Egli si è ri-ferito alla convenzione internazionrule, natanel Consiglio europeo, del 13 dicembre 1957~ ratificata, come ha ricordato, con ritardonel 1963 in Italia ~ con la quale si stabi-liva che gli Stati aderenti si dovessero dareassistenza per quanto riguarda l'estradizione;e ha citato l'articolo 6. Però l'onorevole Mi-nistro si è guardato bene dal ricordare ilnUJ11lero<uno deLl'al'tkoJo 6 dei11aconvenzio-ne, nel quale è precisato dhe [gliStati si ;riser-vano la facoltà discrezionale di non concede-re l'estradizione ai propri cittadini.

Ora, quando l'onorevole Ministro avesseposto questa norma in rapporto all'articolo16, secondo capoverso, della Costituzione te-desca (che vieta la consegna di cittadini te-desohi ad a!ltri Stati), aiVrebbe tratto senz'a1-tra la conseguenza che la domanda di estra-dizione non era proponibile. Egli ha dettoche in fondo la domanda di estradizione t:>stata posta anche in ba-se a dei princìpi di ca.rattere generale, di risoluzioni internazionaliche sono state votate dall'Ass'emblea delleNazioni Unite; e ha aggiunto che oltre chéper i contenuti giiU<rÌ<didla Iprocedura stessava guardata come segno di rivolta morale epolitica per quanto era accaduto con la fugadel Kappler.

E allora mi ipel1metterei di osservare al-l'onorevole Ministro che azione più produ-cente, più perspicua si sarebbe potuta porrèin essere sol che l'Italia, partendo da questodeplorato e deprecabile episodio, avesse ri-cordato le tre convenzioni internazionali che

11 OTTOBRE 1977

sono sorte nell'ambito del Consiglio delle na-zioni europee e che in ordine di tempo sono:la prima del 1957 concernente l'estradizione,la seconda del 1959 riguardante l'assistenzareciproca degli Stati per quanto concerne latutela penale; la terza del gennaio 1977 cheriguarda la repressione del terrorismo.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Non è ratificata.

A B B A D E S SA. Non è ratificata, matenendo presente anche quel testo e tenen-do presente il combinato disposto di tutti.quemli art100li dena convenzione del 1957 edi quella del 1959 in cui vi sono tante normeche danno la possibilità di sottrarsi allareciproca assistenza e di mantenere fermecerte decisioni, come appunto il numero 1)delll'articolo 6 della 'Convenzione 1957, l'ono-revole Ministro si sarebbe potuto fare pro-motore (con più credibilità e prestigio perl'azione proposta) ~ e mi auguro che sifaccia promotore ~ di una iniziativa che incampo internazIonale possa sollecitare, spe-cialmente tra le nazioni europee, una 'spe.de di codice internazionale che <consen-ta minori possibilità agli Stati di sottrarsla queg1i impegni che pure dicono di volerrispettare per quanto riguarda la normativadi carattere generale: si tratta, insomma, diproporre un coordinamento positivo più ade-guato e meno sfuggente.

E allora, se questa iniziativa è mancata,si può pensare che effettivamente la richie-sta di estradizione abbia avuto lo scopo dipromuovere un giudizio in Germania a ca-rico del Kappler, se è vero che altre normedi carattere internazionale ~ come potevaessere una segnalazione adeguata ~ avreb-

bero consentito ahe le autorità tedesohepromuOIV.essero razione penale a oui hafatto riferimento l'onorevole Ministro? Aparte il dubbio della utilità pratica di unainiziativa processuale in Germania, che cer-tamente sarebbe superata dai trenta anniscontati da Kappler in Italia, resta il fattoche Kappler sarà certo considerato in Ger-mania prigioniero di guerra cui non può ne~garsi il'asrpettativa della fuga e che, a mio

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Senato della Repubblica ~ 7846 ~ Vll Legislatuta

11 OTTOBRE 197718P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

avvjso, la richiesta di estrazione noOn eraconditio sine qua non ,per l'inizio di unaeventuale procedura a carico di Kappler inGermania per il n. 2 dell'articolo 6 dellaconvenzione del dicembre 1957. Infatti nonmi risulta che una convenzione bilateraleItaJlia~Germ&.l1ia,lriapprovata nel 1953 e dioui ha parlato 11prolfessor Canso sul quoti~diano {{ La Stampa }~, sia stata denunziata edaibibia :perdruto tra i due Stati 'Ogni efficacia.

Quindi è da escludere, a mio avviso, >ch~;ma interpretazione di rivolta morale, di sde-gno abbia potuto trovare adeguata proposi~sione nella richiesta di estlradizione. Sarebbestata più efficiente, più efficaJce, a lIDiolIDodo,di vedere, iquell'alltra !Via,che avrebbe potutoavere delle ut1Htà ,più idiffruse per tutti @liStati europei e, certo, da,re rpiù si.gnmcativicontenuti giuridici alla iniziativa.

In buona sostanza, non desidero, onorevo-le Ministro, fare atto di adeguamento allecritiohe ,di iMontanelVli,il qua,le ha sostenutoche vi è stato un tale prooesso di >conformiz~zazione nelle testate della TV per cui più chedi pluralismo di teste si può parlare di plu-ralismo di «testate »; nè vogHo associarmialle critiche del giornalista Mattei il qUa!leè stato molto efficace in un articolo ~ che mipermetto di citare non perchè possa rappre-sentare il Corano, ma certo larghi strati diOIpinione 'PJ1Ibbilioa ~ ne,1!,eSiprimere Ja sensa-

zione che ha provocato anche la sua ini-ziativa: «Ogni uomo politico dei sei partitidell'arco costituzionale ha dato !'impressio-ne di cedere ad un soprassalto di spavento:10 spavento di non essere giudicato abba-stanza antifascista, antinazista, resistenz'iali-sta da coloro che prevedibilmente si sarebbe-ro affrettati ad approfittare dell'episodio persuscitare uno ,di. quei moti unitari, di quelleunitarie ventate di sdegno che sono lo stru-mento principe della loro strategia, sforzan~dosi di apparire i più pronti, i più sensibili,i più s'icuri interpreti dei sentimenti artifi-ciosamente esasperati del popolo italiano. Ilcaso Kappler si prestava ed è stato utilizza-to a questo scopo con l'incredibile coopera-zione della Democrazia cristiana, inebetitadalla paura di essere accusata di filonazismodai comunisti ».

Ora, ,dicevo, pur non associandomi a que-ste critiche di Mattei e di Montanelli, pen-so che il Ministero di graiia e giustizia abbiadato, posto che non aveva fondamento ladomanda d~ estradizione, prova di una certaarrendevolezza, di una certa accondisceh-denza al clamore che si era sviluppato nelpaese, peraltro sottQ aspetti giusti, salvo cheper la parte che artificiosamente sembravacreata per rendere difficoltosi i rapporti conla Germania. E poichè questo senso di accon-discendenza affiora di tanto in tanto, mi 'Per~metto di sottolineare aH'onor,evole Ministro,con spirito di critica costrutt'iva, che quandoquesti moti di accondiscendenza avvengonoai livelli alti dello Stato, si creano dei peri-coli per le istituzioni del paese. Mi auguroche queste forme, per quanto apparenti, diaccondiscendenza non abbiano a verificarsiin altri casi del genere.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. La richiesta di processare KapplerpreSlUpponeva :tI rÌJfìruto ddl'estraidiziooe...

A B B A D E S SA. Ad ogni modo c'eraquell'altra azione molto più efficace cheavrebbe rappresentato certamente un titolodi benemerenza per il Ministero di grazia egiustizia."'.':~,,!.;<'.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Questo è semmai de iure con-dendo.

P RES I D E N T E. Faccio notare alei, senatore Abbadessa, ed avrei dovuto far-lo già quando parlava il senatore Viviani,che il Regolamento dice che si dichiara omeno la propria soddisfaiione, per :la rispo~sta avuta, in cinque minuti.

A B B A D E S SA. Le chiedo scusa,ma ho copiato Viviani.

P RES I D E N T E. Appunto: vogliointerrompere questo servizio di copia. Hointerpretato, però, questa loro prolissità co-me un tentativo di cooperare ,doverosamen-te alla difficile azione dell'onorevole Ministro.

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Senato della Repubblica VII Legislatura

181a SEDUTA

~ 7847 ~

11 OTTOBRE 1977

~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STEKOGRAPICO

Presidenza del vice presidente R O M A G N O L I C A R E T T O N I Tullia

P RES I D E N T E. Seguono dueinterrogazioni, la prima del senatore Giaca-lone e di altri senatori, la seconda del sena-tore Occhipinti.

Poichè si riferiscono allo stesso argomen-to, prQpoDlgo we siano S'vollte cOlllgiJunta-mente.

Non essendovi osservazioni, così rimanestabilito.

Si dia lettura delle due interrogazioni.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

GIACALONE, MAFAI DE PASQUALE Si-mona, PISCITELLO. ~ Al Ministro degli af-fari esteri. ~ Per avere notizie sul nuovosequestro del peschereccio «Diocleziano »,c1elJamarineria mazarese, in navigazione nelCana1~ di Sici1i:a, ad opera di una motove-detta tunisina.

(3 - 00599)

OCCHIPINTI. ~ Ai Ministri degli affariesteri, deUa difesa e della marina mercantileed al Ministro senza portafoglio per le rc-gioni. ~ Per sapere se risponde a verità che,nei primi giorni del settembre 1977, ben 5imbarcazioni di Mazara del Vallo, intentealla pesca nel Canale di Sicil'ia, sono statecatturate dalle autorità tunisine e libiche.

Si chiede, inoltre, di conoscere:1) qual è la regolamentazione della pe-

sca nel Canale di Sicilia;2) se tale regolamentazione è stata o

meno violata dai pescherecci di Mazara delVaJlo, sequestrati dalle autorità libiche e tu-nisine, con l'intervento di vedette delle ri-spettive Marine militari che non hanno esi-tato ad aprire il fuoco contro gli equipaggi;

3) quali mezzi la Marina italiana impie-ga nel Canale di Sicilia per garantire allanostra flottiglia peschereccia lo svolgimentodella sua attività, nell'ovVio rispetto delleconvenzioni esistenti;

4) quali iniziative si intendono prendereper evitare il ripetersi di simili ìncidenti chedrammatizzano l'ambiente della marineriasiciliana;

5) quali provvidenze di carattere econo-mico-finanziario sono previste in favore deilavoratori del mare se trattenuti arbitraria-mente dalle autorità Hbiche e tunisine o seoggetto di 'repressione rper lViOilazionedegliaccordi dovuta agIi armatori o al comandodel natante.

(3 - 00695)

P RES I D E N T E. Il Governo hafacoltà di rispondere a queste interroga-zioni.

F O S C H I, sottosegretario di Statoper gli affari esteri. I fermi di pescherecciitaliani nel Canale di Sicilia, cui fanno rife-rimento i senatori interroganti, hanno costi-tuito oggetto di un'intensa azione diploma-tica, volta ad assicurare la necessaria assi-stenza agli equipaggi coinvolti ed a salvaguar-dare neJla misura del possibile gli interess'idegli armatori.

,Partkalairmente aJ1dua si è dvetlata taleazione nell caso del peschereccio ~{Dioole-ziano Plrima », !fermato ill 13 Luglio scorsomootre pescava, con motori a potenza ele-vatilss1ma e senza permesso, ndle acque ter-ritOifialIi tunisme. ConsÌ1derando Ja gravitàde]I'.1n£razione, delVe ritenersi estremamenteposHilVo il ifÌ,sulltato conseguito, a seguitodei passi svollti a tutti i Hve1li: 1i11pesahetrec-cia è stato io.1.fattidla:sciato :ill1° settembre,ed è stata ottenuta la dduzione deH'aIffi-menda da 30.000 a 15.000 dmari.

NeLle ulti:me settimane le motOlVedette dcl-la Marina miHtaire tumi'sma halllno fermatoalltri quattro pesdlereoci di Mazara del Vall-~o e precisamente il {{ Mario d'ALfio» ed ~l{{Luciano AisalfO}} (ill 5 settemlÒre), ill ({Ga-

E>'Pare Asaro» Gill 7 setten1bre) ed 11 « NuOlVoPapa Giovanni}} (il 9 settemhre), conducen-dolli wl porto di Sfax.

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VII Legislatura

181a SEDUTA

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11 OTTOBRE 1977

.senato della Repubblica

ASSErvIBLBA - :RESOCONTO STENOGRAFICO

Le mot()I\Tedette Iiblliche hanno dal cantoloro fermato il 10 agosto il capitano dei[peschereccio «Tina Prima », che è inveceriuscito a sfuggire, ed il 2 settembre il pe-sohe.reocio {{ RiiIlascita Prima », trasferem:dooisuocessivamente a Tripoli.

Alla notizia dei fermi, Je nostre amba-sciate a Tripoli ed a Tunisi ed i dipendentiuffici consolari hanno immedia'1amente prov-veduto ad assicurare la protezione degli equi-paggi italiani con l'invio di loro funzionarisui luoghi del fermo, svolgendo allo stessotempo tutti i passi e gli interventi ritenutiopportuni, ad ogni livello ed in ogni sede~ anche politica ~ per una soddisfacente

soluzione dei vari casi.Gli interventi effettuati hanno consenti-

to, nei fermi operati dalla Libia, di ottenereil rilascio del capitano del «Tina Prima»e quello del peschereccio « Rinascita Prima »,con tutto il suo equipaggio.

Per quanto riguarda la Tunisia, si è svoltaun'insistente azione a tutti i livelli (anchein occasione della presenza a Roma ai unadelegazione tecnica tunisina per la riumonedella commissione mista prevista dall'accor-do sulJa pesca) per ottenere la riduzionedelle ammende, originariamente fissate incifre elevatissime. Si è dapprima riusciti aconseguil'lle :il dimezzamento e da ultimo,grazie al clima di distensione instaurato nelcorso dei lavori della commissione mista,la .Joro definitiva riduzione a 5.000 dinariper ogni peschereccio.

t!. bene precisare che dal punto di vistagiuridico la situazione si presenta differenteper quanto riguarda la Tunisia e la Libia.

Come è noto, il diritto internazionale san-cisce allo stato attuale il principio della li-bertà di pesca nelle acque internazionali,mentre riconosce allo Stato rivierasco lapiena sovranità nelle acque territoriali.

In mancanza di specifici accordi, la mate-ria dell'esercizio della pesca nelle acque li-biche è pertanto regolata da una legge lo-cale dello scorso anno, assai rigida e severa,dhe commina la confisca delI peschereccioahe venga a trovarsi neJ[e acque te[TitoriMied 111carcerre per il suo equipaggio.

Con la Tunisia vige invece iJ noto accordosuna pesca, fÌtrmato ne[ giugno 1976, in base

ai quale è consentito ad un determinato nu-mero di pescherecci italiani, muniti di ap-posito permesso, di pescare ail.l'interno delIleacque territoriaùi tUinisine, entrro Hmiti spa-ziali chiaramente definiti.

Se ed in quale misura vi sia stata viola-ziOiIledi tale iregOllamentazione, nei vaII'i casidi cattu.ra di pesohereoci italIiani che si sonoverificati neg1li Uìltimi tempi, costituisce na-turalmente oggetto di contestazione casoper caso, e da parte delLe nostre !rappresen-tanze dÌipllomatiahe e consolari viene svoltaogni poS'sib1ile azione per la sallvagua1rdiadegH interessi itaiIiani, anche quando l'esi-stenza di una inrraziooe appare indi:soutibille.

È bene però lSottoll1neare ohe a taùe azionesi oppone Ulna sempre 'Più tenace irelsistell1zadelle autorità rtJUJnisine,persuase che la ole-menza finora dimostrata non faocia ahe in-coraggiare la pegca iLlegale da pairte di no-stri peschereooi.

Il Govenno italliano non può ohe ribadire,in quest' Aiulla, la sua viva preOOCiUlpaziOllleper lIegravi conseguenze negative che ill CO!l11-portamento di al10uni porta aLl'intera cate-goria dei pescatori e in prurtiCOllare ai pesca~tori sidIiani.

La reorudescenza deLle infiraziOll1i soprat-tutto da parte di pesoherecci non IlThUlnitidipermesso, 1'Ì!llsistenza nel compiere opera-zioni di pesca in zone 'Che sono vietate pe!r-nno agli stessi pescatori tJunisilIli, la ten.-denza a non ottemperare alle intimazionidi fermo da parte delle vedette tunllsilIleanohe quando l'inesistenza di un'1rdirazioneè chiaramente dimostrabille, hanno prrogres-sivamente ricreato 1U!llolima di reciproca sfi-diUcia ohe [a buona volontà dei rappresen-tanti u.fficiali :deLle due parti [[l0lllhasta adi'ssÌlparre.

MentnO' da parte [[lastra sa è provvedutoa )segnala're alle autorità tunisine, anche nelcorso della recente sessione della commis-sione mista, quei casi in cui il comporta-mento delle vedette della Marina militaretunisina sembrava eccessivo rispetto alle clir-costanz,e di fatto, si deV'e ancora una voltarlchiamare l'attenzione di armatori, capita-ni e pescatori sulla necessità di osservarescrupolosamente quanto è stato stabilitol1ell'accor.do di pesca con la TuDiÌsia.

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Scnato della Repltbblkr.. ~ 7849 ~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOG1UFICO181a SEDUTA

Da parte tunisina è staJto ,Ì11fatti chiara-mente fatto intendere che, ,se non vi saràuna marcata diminuZJione nel numero di in-frazioni, le competenti autOlr.ità non potran-no piÙ dimostmre comprensione nei comron-t ì dei trasgressor.i.

Per quanto conce:r:ne la Libia, l'esisten-za della già citata norma penale, che commi-na pene detentive all'equipaggio di ogni im-barcazione sorpresa in acque te:Dritoriali li-biche, indipendentemente daWesercizio del-la pesca, e la lunga e complessa proocdurasperimentata nei oasi di fermo verifica11isinell'ultimo anno, anche se essi S'i sono 'ri-salti tutti posit,Lvamente, devono imporrela più assoluta prudenza ai pescherecci cheesercitano la loro attività nelle zone di mareprospicienti a11:eooste libiche.

Il Governo, per parte sua, continuerà asvolgere ogni azione utile ed opportuna perla tutela dei nostri pescherecci. In questoquadro, la nostra Marina militare prosegu.irà;a propria assidua opera di vigilanza nelCanale di Sicilia; ma è da tener presente,al riguardo, che la zona da sorvegliare, fre-quentata da una flotta di circa 400 pesche-recci, si svi,luppa per circa 1.000 chilometri,ed è pertanto d'i tale ampiezza da rendereimpossibile la presenza dell'unità di sorve-glianza ovunque vi siano pescherecci al la-voro. E, soprattutto, lla vJJcinanza di una no-stra unità militare non può essere di alcunautilità quando la contestazione si verificanelle acque territoriali di altri paesi, nellequali naturalmente le nostre unità militarinon possono entrare.

In una prospettiva più ampia, il Governoha allo studio tutte quel,le forme di collabo-razione con la Tunis'ia che possono contri-buire direttamente o indirettamente a risol-vere i problemi della pesca nel Canale diSicilia: anche in occasione della recente riu-nione a Roma della commissione mista pre-vista dal vigente accordo per la pesca, si èassicurata ai tunisini la nostra disponibilitàad offrire una vasta collaborazione in campotecnico e scientifico, e si è in particolareconvenuto di demandare ad esperti l'esamedell'opportunità di costituire società misteper l'esercizio in comune della pesca.

VII Legislatura

Il OTTOBRE 1977

G I A C A L O N E. Domando di par-lale.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* G I A C A L O N E. Signor Presidente,onorevoli colleghi, ringrazio anche a nomedegli altri presentatori dell'interrogazione nu-mero 3 -00599 l'onorevole Sotto'segretarioper lIe informazioni !Clheci ha f,ornito, s,enzacirCOSiCT,1verela ,pisposta all'episodio del se-questro ,del peschereocio '({iDioo1eziano ». Lenotizie idateci sono iUnaconferma dell'iUllterio-re aJggravamento de1la situazione neil Canale;!i Sid1ia doye continua più intensa, purtrop-po, quella che è stata definita la guerra delDesce una guerra che deteriora i rapportidi aiI~kizia COil i Ipaesi O1oJ1d-alfricani,ohemette spesso a repentaglio la vita dei nostripescatori, una guerra che reca un colpomortale all'economia .mazarese e siciliana.Per questo f,atto parlano le cifre: nel 1975sono state sequestrate 25 imbarcazioni; nel1976 altre 16 imbarcazioni e credo che que~st'anno abhiamo già superato la cifra del1976 senza tenere conto che nel dolorosoconsuntivo, richiamato testè dal Sottosegre-tario agli esteri, non erano .in,dkati, ad esem.pio, gli ultimi episodi relati.vi aH'interventodi vedette algerine conclusosi con il ditot-Lamento, il sequestro e la scorta verso il por~to di Bona dei natanti « Salvatore Aiello» e« P,r1mul'a », anoh'ess'i aiPpartenenti a,~lama,ri-neI'ia mazarese.

Cosa possiamo dire di fronte al ripetersidi così preoccupanti episodi? Certo non pos-siamo non confermare quanto da noi dettoin quest' Aula alla fine del mese di giugnoin occasione del sequestro dei quattro na-tanti mazaresi. Lo ripet'iamo ancora unavolta: qui sono 'in ,gioco Don salo i nostriratplporti ib:ùlateratli con i ,singoli I])aesi ll1opd~africani, ma anche quelli che legano j paesiarabi fra di loro. Non a caso si parla di guer-ra delle tre P: pesca, petrolio, politica, ed èin questa guerra che il nostro paese, il suoGoverno, devono S'ClIper'egiocare meglio chenel /passato le Joro carte, :intensificando unapolitica di rapporti amichevoli con i paesi~Ol1d-atfriCa:ni.E a qiUesto ipiU01.tO\Vorrei chie~

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~1eYtato della Repubblicf! VII Legislatura~ 7850 ~

11 OTTOBRE 1977

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO18la SEDUTA

dere al rappresentante del Governo cosa c'èdi vero nella dichiarazione del direttore ge-nerale dell'ufficio nazionale della pesca tu~nisina secondo la quale di guerra ben pre-sto non si parlerà più perchè dopo il 18giugno 1979 l'accordo di pesca tra l'Italia ela Tunisia non sarà rinnovato. Per quantoriguarda il settore della pesca noi ribadia~ma le nostre richieste. Fra l'altro avremmovoluto la conferma che fossero stati pagatii canoni dovuti all'autorità tunisina in baseall'accordo del giugno 1976. Apprendiamocon particolare favore che già nella conferen-za mista italo-tunisina si portano all'ordinedel g'iorno questi problemi; insistiamo per-chè vengano stipulati al più presto accordidi pesca con la Libia, con l'Algeria e con ilMarocco e che il Governo tenga conto so-prattutto degli interessi de.lla nostra mari-neria in occasione della discussione dell'or-mai famoso pacchetto FIAT-ENI e metano-dotto fissata per ~l 22 ottobre.

Con queste rinnovate proposte, noi pren-diamo atto delle dichiarazioni del Governoche però non troviamo completamente sod-disfacenti, in quanto non fugano le nostrepreoccupazion'i, che s'identificano con quelledella marineria mazarese e con lo stato d'ani-mo di quelle laboriose popolazioni.

O C C H I P I N T I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

o C C H I P I N T I. Signor Prestdente,onorevali colleghi, devo innMlZitutto ringra~ziare il Gaverno per quella parte delle ri-sposte che è stata data. Mi rpare, però,che sia sfuggito all',attenziooe del Governoil numero 5 della mia interrogaziane. Nonè stato £atto nessun Gliocenno su questopunto.

Per quanto riguarda gJi altri rpunti, avoler essere telegrafici, non c'è che da espri~mere la più seria preaocupazione e la più se-ria insoddisfazione noo per il modo con jJquale il Governa ha ritenuta di dare lerisposte farnite, ma per la sostanza ,dellasituazione in cui noi ci trovjamo. Mi paredi aver sentito che ripetute volte, se non tut~te, i nostri pescatori si trovano En una si-

tuazione di «pascolo abus.ivo» nella loroattività. Sono im pratica i braoconieri delmare. Lei ha oitato il caso del «fornito dipotentissimi motori ». Ma se è un delittO' es-sere forniti ,di rpotentissimi motori, non 00-pisco come mai le capitanerie di parto oJ~ autorità competenti ,consentano l'attrez-zatura del peschereccio con ,potentissimi mo-tori.

Ella poi ha detto che «vanno a pescaresenza permesso ». Ma, onorevole Sottasegre~tario, circa il punto 3 non chiedo certo nm~piego della marina militare per fare la guer-ra alla Tuni,sia o alla Libia, ma per poteresercitare un controllo. Ci possono essere':degli armatori scorretti che possonO' mette~re 1'Itali a (come mi pare di dovere dedurredalle sue informazioni) in una situazionedi disagio nei sUOl rapporti internazionali,per.chè vanno a pescare dave non hanno laautorizzaziane, pel'chè ci vaI1lIlo cOO1mezziforniti di motori non consentiti; ancora poisembra assurdo sentire che la nostra mari~na militare interverrà, ma sempre limitata~mente alle disponibilità perchè si tratta di1.000 chilometri e quindi non abbiamo lapossibilità di poter operare adeguata:men~te. Certo non possi.amo andaroi con jJ mo~toscafo di alto mare, ma una sarvegHanzaoccorre anche per una disciij:>Hnadella no-stna flotta peschereccia.

Onorevole rappresentante del Governo, ame non risulta che tutte le volte che è sta-to pubblicato dalla stampa o divulgato dal-la radio il sequestro di un motopescherec~do o il cannaneggiamento dello stesso, co-me è avvenuto recentemente, si sia reagi.to con le dovute predsazio.ni. Prendo attodelle difficoltà diplomatiche; tanta devo-nO' essere «pesanti» che mentrre l'ufifidogovernativo preparava la risposta a questemterrogazioni, proprio l'altro lieri si sonovertficati altri due sequestri. Ne ha datonotizia la radio ieri mattina, la stampa que-sta mattina. Non c'è però un comunicatodel Gaverno indirizzato all'orpinione pubbli-ca e non ,può nOO1essere estremamente in-teressante per l'opinione ijJubblica ascoltarecihe il «Diooleziana », ill ~<iPasquale» e ]le Giuseppe» si trovavano in evidente contra-sto con le norme. Che poi la Libia agisca.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 7851 ~

181" SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 11 OTTOBRE 1977

da padrone in quanto attraverso una leggelocale ritiene di poter regolare anche i di-ritti internazionali, questo è un affare chedeve sollecitare ogni iniziativa idonea Slulpiano dell'azione dilp:lomatica.

La preoccupazione che in noi sorge è que-sta: un natante ha un equipaggio che èalla mercè dell'armatore se lo spinge .ad an-dare al di là dei confimi ,che sono ,stati re-golati, se lo spinge ad infrangere le rroI'll11e;ma con quale garanzia di sicurezz.a del la-voro e soprattutto di prOlV'Videnzedi carat-tere economic0-lfinanziario per il periodo incui questa gente ,di mare rimane sequestrai ao in galera? Sono note le pesantissime san-z10ni penali che pos'sono essere applica-te in Libia; e da chi 'saranno assistite .questefamiglie per una violazione che non sape-vano di ('ommeUere, ma che ha cormnesso.dolosamente (così devo ritenere dopo le con-sideraz1i.oni che sono state fatte) l'armator:;o il comandante del naviglio? Questi lavo-ratori restano alla mercè di un diritto ~n-ternazionale che non esiste, di una marinache non è neUe 1C01lldizionidi !proteggere nènoi re I~li altri daille d.nIfrazioni ohe oommet-tono i nostri, mentre .t'opinione pubblicaviene sistematicamente disorientata da que-ste notizie eclatanti: peschereccio cannoneg.giato, equipaggio seque'strato, nave dirotta-ta, il tutto seum alcuna adeguata e tempe-~tiva precisazione. Si sappia subito se laresponsabilità è dei nostri; ma se così nonè, si cerchi in sede di rapporti internazionc.1.lila soluzione definitiva (il collega Giacalonesi. richiamava a quelle che !possono es.serestate le minacce già ventilate dalla direzionedella ,pesca della TfUil1Lsia,Idi nOll rinnovo delrelativo trattato).

Che cosa facciamo in concreto in questadireZJione? Non mi è stato possibile ascol-tare quali decisioni in realtà H Governo in-tende prendere per i problemi da me ,sotto-lineati, specialmente per quanto rÌlgUa'l'1daipunti 3), 4) e 5) il quale ultimo non tè statoassolutamente trattato e per il quale preghe-rei il Governo di volepmi dare (esaudendola mia richiesta iniziale) una rilsposta s!Critta.

P RES I D E N T E. Segue un'interro-gazione del senatore Piittella. Se ne dia let-tura.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

PITTELLA. ~ Ai Ministri degli affari este-ri, della sanità e del lavoro e della previden-za sociale. ~ Premesso che il giornale quoti-diano «RoOma» del 21 settembre 1977 hapubblicato un trafiletto secondo cui tra irappresentanti ,dell'Univer-si1tà di Genova e j]

Viceministro iraniano della sanità, Icon lac011aborazione delI'Uff£cio III del nostro Mi-ni1stero degli affari esteri, .sarebbe 'stato pre-parato un accordo bilaterale con £1quale sidovrebbe verificare un flusso migratorio djpersonale medico e paramedico di tali pro-porzioni .da porre in serio pellico1o la opera-tività deUo stesso servizio ,di sÌicurezza so-ciale italiano,

per conoscere:1) se Ja notizia risponde a verità;2) in caso affermativo, quali garanzie

sarebbero offerte agli italiani per la «pre-selezione» e l'impiego;

3) in che modo l'operazione si a:mno-nizzerebbe con la volontà politka ,del Go-verno, con l'affeI'illata carenza di personalepamsanitario, con J'assenza.di un aocoDdo disicurezza sociale e di un accordo di emi-grazione tra l'Italia e l'Iran.

(3 - 00661)

P RES I D E N T E. Il Governo ha fa-coltà di rispondere a questa interrogazione.

F O S C H I , sottosegretario di Statoper gli affari esteri. In merito deSl1dero in.nanzitutto osservare che, con una missionetecnica formata da docenti dell'universitàdi Genova in occasione di una visita iaIran e successivamente in run incontro avu-tosi tra il vicemin£stro iraniano della sa-nità e i rappresentanti ,del1'unÌ'\Tersità me-desima presso la prima d:hnica chirurgicadi Genova, fu verificato il reciproco interes-se di coJlaborare per organizzare alcune at-tività sanitarie in sei unità ospedalliere in viadi realizzazione nelle province iraniane. Que-S'ta collaborazione avrebbe comportato anchel'utilizzazione di persQ(l1aJlemedico .itaLiaJnoed eventualmente di personale paramedicodi el~vata specia:1izzazione.

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Senato della Repubblica ~ 7852 ~ VII Legislatura

18la SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 11 OTTOBRE 1977

Il Governo iraniano formulò in conse-guenza una richiesta in tal senso al Gover-n'O italiano, affinchè l'iniziativa fosse collo-cata a Hvello di rapporti intergovernativi. At-tualmente quindi il Ministero degli esteri haallo studio un progetto di intesa con il Go-verno iraniano per la realizzazione di unprogramma di coHaborazione sanitaria eospedaliera, nell'ambito e in applicazionedella legge 15 dicembre 1971, n. 1222, la leg-ge di cooperazione tecnica. Le stime effet-tuate dall'università di Genova portano aindividuare in 40 unità il personale medicoche dovrebbe essere impegnato nell'organiz-zaz~one Slperimentale del primo ospedale.Per quanto riguarda il personale parame-dico aJltamente specializzato, 10 studio ci'ia-to non contiene previsioni, ma sulla base diesperienze analoghe si ritiene che esso nQll1dovrebbe superare le 2-3 unità per medicoimpiegato. Solo in un secondo tempo si po-trebbe pensare, ove l'esperimento fosse giu-dicato positivo, di passare aLla fase operati-va per altri enti ospedalieri. Come sopra in-dicato, .il progetto di intesa è ancora allostudio e non è stato ancora valutato in li-nea definitiva nè in senso politico nè in sen-so tecnico. Le informazioni pubblicate sulquotidiano «Roma» del 21 settembre 1977non corrispondon'O pertanto all'esatto svol-gimento dei fatti e costituiscono una par-ziale distorsione di un argomento allo stu-dio e non di una decisione presa. Sul con-tenuto del tema in discussione posso fare [es,cguenti osservazioni: lo sViiluppo dei servi-zi sociali e sanitari costituisce attualmenteun rilevante impegno per i paesi in via disviluppo ed è sicuramente una deHe strademaestre per giungere al superamento deglistorici livelli di sottosviluppo presenti inlarghe zone del Medio Oriente, dell' Africae di altre regioni detl mondo e perciò in que-sto settore può essere sviluppata opportuna-mente e con maggi'Ore sucoesso culturale, ci-vHe e poLitico l'attività di assistenza tecnicasvolta dall'Italia; ,la disponibilità di persona-le medico e paramedico nei paesi in via disviluppo è condizione fondamentale per ren-dere utilizzabili le strutture fisiche che ven-gono reaJlizzate ormai con un ritmo notevoleed anche con l'intervento dell'industria ita-liana; l'Italia può operare Ìi11funzione di as-

sistenza tecnica nei confronti dei paesi invia di sviluppo, con partico'~are riguardo aisettori sociali -esanitari, -sia inrif.erimento al-la legge nazionale n. 1222 già citata, sia inattuazione degli accordi CEE di Lomé (ov-viamente questa citazione viene fatta nontanto in dferimento ad una situazione del-i'Iran, quanto in riferimento a tutta la pos-sibile attività di assistenza tecnica che puòessere prestata daLl'Italia ai paesi in via disviluppo).

,La legge 21 aprile 1969, 10..168, illltitoilata:«COILlaiborazione di enti ospedrulieri conpaesi in via di iSV'~lu:ppo», già consenteagli enti ospedalieri, oOillpatibiilmente conle esigooze di servizio, di aJUtorizzare per-sonale medico e tecnico di ruolo a prestareattività nei paesi In via di sviluppo assicu~randa al personale relativo la conservazianedel pasto per un periodo camunque non su-perio.re a tre anni.

Eispongo ques.te considerazioni di OM"atteregenerale per indicare che l'attività di assi-stenza tecnica IPUÒ essere legittimamenteesercitata dal Gaverno italiano nei confron-ti dei paesi in via di sviluppo e che può es-sere di particalare interesse che tale assi-stenza tecnica sia riferita ai settari socialie sanitari.

Va inoltre considerata la particalare situa-zione ,dell'interventO' di una università, co-me arganisma tecnico, ,per l'applicazione diun accordo di ass.istoozatecnioa. In tal ca:sasi dev-enot'are che l'università per sua naturaha carattere di formazione e di iricerca scien-tifica e non quello di assistenza tecnica perl'arganizzazione di servizi sanitari. L'univer-sità d'altra parte non ha competenza per laformaziane di Ipersonale medico già laurea-to ed eventualmente già impiegata in attivi-tà oS'pedaliere, salvo naturalmente le clini-che universitarie che peraltro sono noteval-mente carenti di persanale, e non ha compe-tenza ll1ella formaz.tone e nel collocamento delpersonale paramedico. Pertanto sulla basedi queste cansideraziani si pracederà perl'analisi definitiva del protocalla d'intesa trail Governa iraniano e il Governo italiano perl'utilizzazione eventuale di personale italia-no nell' arganizzazione di unità ospedalierein Iran. L'argamento sarà comunque esami-nato nel contesto più ampio dei programmi

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VII LegislaturaSenato' della Repubblica ~ 7853 ~

11 OTTOBRE 197718P SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

di assistenza teonica ai paesi ,in via di svilup-po e nella prospe1Jtiv'a di svdJlupprure la pre-parazione e l'utilizzazione di personale me-dico, del quale, come è noto, è sostenuto invarie sedi, a cominciare da quella comuni-taria, il diritto alla libera circolazione.

Per quanto riguarda invece il personaleparamedko vra fatta una netta distinzionetra personale tecnico, per il quale potrannoessere utilizzati, previa ed oppo['tuna .rapidaattività di riqualificazione, anohe diplomatiin scuole tecniche, e personale paramedicoed infermieri:stico, del quale invece vi è epermane in Italia una carenza quanHtativadhe ,presumibÌilmente si proietterà anc\he nelfuturo.

Per quan1:o co.nce~ll!e l'.eventuale fase diselezione dei candidati, si ha notizia che 11Minis,tero della sani:tà sta considerando l'op-por.tunità di istituire un'apposita commis-sione, formata dai .rlappresentanm di vaI\iestrutture interessate. Di questa commis,sionecomunque dovranno far parte rappresentan-ti di vani Ministleri e degli enti ospedalieri,oltre che delle assooiazioni sindacali di ca-tegoria, per a'ssicU'rare non solo la pre.para-zione quald.tativa del personale da inviare1nattività di assrstenza teonÌ'Ca, ma altresìla sua corretta utilizzazione iIlei paesi in viadi sviluppo e Ira pO'sSlibiHtà di una effettiva.dcoHocazione al lavoro al suo ritorno inItaHa.

Si esclude quindi ,che, così impostato, ilproblema possa lassumere il carattere di unflusso migratorio. Sul piano qualitativo in-vece la selezione dovrebbe concentrarsi suelementi di comprovata qualifica pmfessio-naIe, ;idonei ad assicurare il funzionamentodei reparti ospedal,ieI1i e specialistici. Dovreb-be essere questo 11compito della commissio-.ne di s'Cllezione,che potrebbe essere istitUJÌta'solo quando i negoziati eon le autorità ha-Mane avessero portato alla conclusione diun accordo.

1; evidente che elementi del genere suddet-to nOiIlpotranno che provenire da rammini-s'trazioni ospedaliere e universitarie, per cuisi apre il problema deLla posizione ammini-strativa e deI riconoscimento ,dei ,titoli diservizio una volta terminato l'incarico e ilcontratto a termine stipulato con il Governo1taliano.

Vorrei ,sottolineare questo iPunto l1Je1sen-so che, nella everutualità che quesito accor~do lSi verifichi, non si tratterebbe di emi-grazione di personale italiano in Iran, ma dicontratti di lavoro a termine stipulati conil Governo italiano per una prestazione diassistenza tecnica presso l'Iran. Si tratteràinfatti di incarichi a medio termine ed èimportante assicurare che il personale cheverrà eventualmente accettato conservi lapropria posizione nelle rispettive ammini-strazioni di appartenenza e che venga rein~tegrato al ritorno nel suo posto e nelle suefunzioni.

TaLe ,aspetto della questiOI1le potrà esse['ecomunque ,esaminato a fondo dalla direzionegenerale degli ospedali del Ministero dellasanità e, alla luce delle più recenti ,leggi,con le regioni. L'eventuale segnalazione do-vrà tener conto in ogni caso del parere del-l'amministrazione di appartenenza dei can-didati affinchè non si verifichino situazionidi carenza.

:È'.peraltro vero che l'Iran è uno di queipaesi nei confronti dei quali non è in vi-gore un accordo di emigrazione nè un ac-cordo di sicurezza sociale. Il Ministero degliaffari esteri sta esaminando questi aspetti,convinto che, sebbene, per i motivi sopraesposti, il progetto in esame non possa inalcun modo configurarsi come fatto migra-torio, s'ia necessario tuttavia garantire ac-cordi preventivi in queste materie con tuttii paesi verso i quali si vanno verificandoforme nuove di migrazione al seguito delleindustrie o forme nuove di cooperazionetecnica che potrebbero comportare una mi-grazione temporanea ma pluriennale di tec-nici e dei loro nuclei familiari, con i conse-guenti problemi dei servizi scolastici, di al-toggi, di scuole, di riconoscimento dei titoli,eccetera.

Colgo J'occasione per rilevare che pro-spettirve come qudle sorte :per l'liran sivrunno alllaJrgando a mOliti altri paesi e cheiJ Ministero degli esteri si t.rova SpClSSOadover aiì£rontare in materia di sanità situa-zioni createsi al di fuori dei caJilailiuHÌiCÌali,itll'iziative £rammentarie, non coordÌinate traloro, di organizzazioni, università, regioni,tallOiI'aanche di privati; talvoLta è costretto

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 7854 ~

11 OTTOBRE 197718la SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

'a intervenire quando le iniziative sooo inatto, come è aocaduto ultimamente per laoperazione condotta dall'università di Ge-nova.

Per quanto riguarda il mio Dicastero variibaJdita e ra£forrzata la posizione deJ. Mini-stero degli affari esteri come unico riferi-mento ohe possa grurantire la corretta ge-stione dei l'apporti, 1m.grado di /porsi come« interfaocia iistitu:z;ionaile»tra la comunitànazionale e 1'estero e di svolgere un'ulterio-re aZ'ione di maggiore supporto non sollodegli orgam.ismi pubblici (ministeri, enti lo-cali), ma an'Che dellll'apPaJrato produttivonazionaJle.

Con l'attuaziooe ddla legge n. 382 moltedeLle £unzioni fino ad oggi proprie di orga-nismi centfalli vengono trasferite a enti lo-cali, mentre il Ministero degli affaiTÌ esteri,mantenendo inalterate le sue prerogative,può venire a esercitare un'azione ancor ;piùcapillare e qualirfiJcante avvalendosi dei suoicanali e Otrganismi istituzionali. Una pirimaazione, ad esempio, potrebbe essere rivoltaa n;ndere disponiibiile a liveilili operativi ladocumentazione proveniente da eS'Perie.nzeraocolte in aJltri paesi anohe, se non sop:rat-tutto, nei divetr'si li'VedIi delle vaJrie organiz-zazioni lQcaJJi ammini'straHvo-tel'I"itorialli.

Questa attività indisiPensabile attlllailmentenon può essere svolta dagli enti locali che so-no così costretti ad affrontare delle note-voli difficoltà sia in sede di legiferazione chedi prrogrammazione. Io stesso, già al conve-gno di Firenze sulla programmazione socio-sanitaria per i paesi del terzo mondo, so-stell1ni la necessità di realliizmre una nUlOvastruttura, quale un comitato, lÌ:ngrado di co-stituire un reale punto di coordinamento traGoverno, regioni, università e organizzazio-!11!Ìsanitarie sia ai fini di un positivo ed effi-cace intervento sia per evitare un pluralismodi iniziative che possono risultare solo con-correnziali o facllmente dispersive.

E questo uno dei compiti che lI'iten,go deb~ba assolvere una corretta e moderna orga~:nizzazione di quel servizio di cooperazionescientifica e tecnologica per il quale si staapprontando un apposito disegno di leggeche mi auguro possa giungere all'esame delConsiglio dei ministri ,piuttosto rapidamente.

Nel frattempo verrà insediato un gruppodi lavoro 'Presso l'ufficio già esistente per lacoaperr.zione scientifica, in collaborazionecon la direzione dell'emigrazione e degli affa-ri sociali e internazionali, il servizio di coope~razione tecnica, il Ministero della sanità equello del lavoro, gJi organismi pubblici spe~cializzati e gli esperti, per approfondire que~sta complessa ed importante materia.

P I T T E L L A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I T T E L L A. Signor PresÌidente, ono~revole Sottosegretario, l'interrogazione dame posta il 22 settembre, a cui con ,corte-sia e anche immediatezza ha risposto oggiil sottosegretario FOSlChi,aveva lo ,scopo daun lato di fare chiaJrezza sull'episodio con-tingente di quello che mo,in rapporto a quan-to avevo letto sulla staIDiPa, ho definito«flusso migratorio di peI1sonale medicoe paramedico dall'Italia nell'Iran}}, sullospirito che aveva permeato il'inziativa, sul-le modalità della 'Serezione, sulla garan-zia per coloro che 'avevo definito «emi-grati» ed anohe, e ~orrei dke sorprattutto,Jo scopo di sollecitare un atteggiamento diprospettilva da parte del Governo Isulla fun-z.ione e sul significato stesso ,del futuro delMinistero degli esteri.

E 'poichè <la risposta è stata coraggiosa,puntuale e preci.sa sotto il duplice aspettodell'opisodio contingente ed anche del ,di-scorso di prospettiva, non posso che dichia-rare la mia completa soddisfazione. Soggiun-go :che i socialisti sono d'aocoI1do con l'im~postazione data a F:iJrenzenel convegno sul-la programmazione socio-san,itaria per i tpae-si del terzo mondo quando Iproprio l'onore-vole Foschi sostenne la necessità di costi-tuire una nuova struttura che sOipperisse al-l'insufficienza degli uffici della cooperazio.ne tecnica ponendo in essere un reale puntodi .coordinamento tra Governo, regioni, uni-versità e organizzazioni sanitarie capé\!ce diavere consapevolezza globale dei problemi,rinnovando e r:iJpulendo i meccanismi a vol-te logori di conservazjone ,che si sono .strati-ficati e rafforzati nel COLSOdegli anni. E Inquesta logica potrebbe trovare posto ade-

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:'<":UJ, d.:ih--;. Repubblica ~ 7855 ~

11 OTTOBRE 1977

VII Legislatura...:.. ~n - -~ - ,~_~~~-===~:=::'=_~~~~~~~~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO18P SEDUTA

guato l'8.spetto economico nei confronti deipaesi emergenti. Gli italiani cioè :potrebbe~ro avere la gestione non solo di certe strut~ture nell'Iran o nei paesi del terzo mon~do ma, perchè no?, anche ,dell'attività diprogrammazione, di cos~uzione, d~ attrez-zatura per le 'Strutture che in quei paesiandranno a realizzarsi.

Il discorso diventerebbe cosÌ significati~vo politicamente, utile economi!camente; di-venterebbe piÙ artioolato ed ampio di que]..ilo iniziato settoria,lmente dall'uni'Versità diGenova e nel ristretto ambito dell'u£ficioterzo del nostro Ministero degli esteri; di-venterebbe un discorso d.i innovazione dellefunzioni e del ruolo del Ministero che deveessere una struttura dinamica e non inve-ce una consolidata aggregazione di forze :con-servatTici.

Sulla questione specifica .l'onorevole Fo-schi ci ha dato assicurazioni tanto preciseche ripeto la mia soddisfazione. Lo ringra-ziamo sottolineando la sua semibilità ed ilSlUOimpegno. Cogliamo é\JD!chel'Q!OC.a:sioneperpregarlo di rendersi interprete delle esigen-ze emerse oggi in rques1:'Aiula,che sono poirisonanza di ciò che è stato detto già a Fi-renze, affinchè, al di là dell'interrogazione.possa aver vita una nuova connotanione del-la struttura ministeriale, C81pace di imerir~si utilmente nel disco:rso internazionale perdiventare canale indispensabile, centro dIinformazione per gli enti! locali, momentodi coonLinazi011.e delle iniziative dei comu-lli, delle regioni, della Comunità europea,come d'altronde è sottolineato negli arti/Coli4 e 6 della legge n. 382 che appunto a:£fron-tana questi temi e dettano no.rlIne >inquestosettore.

P RES I D E N T E. Segue un'interro.g.azione ,del senatore Pasti e ,di altri senatori.Se ne dia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

PASTI, ANDERLINI, GIUDICE, LA VAL~LE, ROMANÒ, ,GOZZINI, .BRANCA, GALAN-TE GARRONE, LAZZARI, MASU.LLO. ~ A'M.inistro della difesa. ~ Premesso:

ohe una pubblicazione ,di .importanzamondiale ha preoisato che .}'Italia starebbe

costruendo una nave portaerei di 17.000 ton-nellate, fornendone am.che il modello;

che la relazione .su] disegno di legge perla costruzione e l'ammodernamento dei mez-zj navali .della Marina militare del 1975 pre-vede soltanto « iJ remtegro e il rinnovo deimezzi », escludendo, .così, tipi .di navi nonprecedentemente in dotaz,ione, quali la naveportaerei;

che il bilancio normale della n.ifesa nonprevede nè giustifica un tale tiJpo di nave;

che al Parlamento non è mai <stata pre-sentata, nè giustificata, l'esigenza di unanave di tale tipo per la difesa deIl'Ital.ia;

che le due navi portaerei sovietiche direcente costruzione, analoghe ~ anche 'Se

di maggiore tonne!1aggio ~ a quella prevl-sta per 1'ItaWia, sono state definite da tutto:1 mondo ocddentale navi offensive del-

l'espansionj sma ,sovietico;-ohe analoga definizione dovrebbe quin-

dj essere attribuita anche alla nave previ-sia per l'Italia;

che detto tipo di nave indicherebbe ilnotevole cambiamento nella strategia mHiita-re italiana verso orientamenti offensivi;

che dovrebbero essere .comprati all'este.ro i neces.sari aerei a ,decollo verticale, nones<sendo tale tipo ,di aerei prodotto ,in Italia,

gli> 1ntClIToganti chiedono di conoscere:se l'informazione di cui sopra risponde

a verità;in caso affermatiV'o, .quali; compiti .do-

vrebbe svo.1gere la nave portaerei nel qua.dro della difesa 'italiana definita dall'arti-colo 11 della Costituzione;

quanti e quali aerei ,sarebbero neces-sari;

dove dovrebbero essere cOil.11prati taliaerei e quale sarebbe il loro costo.

(3-00397)

P RES I D E N T E. Il Governo ha fa.coltà di rispondere a questa interrogazione.

P A S T O R I N O, sottosegretario di Statoper la difesa. Il problema sollevato dagli in~terroganti ha, come è noto, formato oggettodi ampio dibattito nell'altro ramo del Pruda-mento. Esso ha tratto olìigine dal fatto /Cheuna pubblicazione specializzata dì importan-

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Senato della R.epubblica ~ 7856 ~ VIl Legislatura

11 OTTOBRE 1977181a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

za mondiale, quale il «Jane's Weapon Sy-stems », ha riportato in un inserto pubb1i-citéllfio deJJla Società cantieri nava1i riiUlIliti~ che re-dlamizzagenericamente tipi di navida guerra che il cantiere è in grado dicostruilre ~ anche una nave portaerei da17.000 tonnellate, per [a qUa!le, peraltro,non i'ndicava a~oUìl1commi>ttente.

Ciò premesso, posso assicurare gli interro-ganti ohe l'Italia non sta costruendo nè haintenzione di costruire nè presso detti Cam.-tieri navali riuniti nè presso altri cantieriuna nav,e portaerei da 17.000 tonnellate, deilmoddJJlo contenuto nel già cita.>to insertopubb1licitario.

Confermo, peraltro, anche in questa sede,che, nel quadro de~la legge navale, è previ-sta la realizzazione di un incrociatore leg-gero pOiI'taelicotteri di circa 10.000 tonnel-late standard, cosÌ come è chiaramente in-dkato nel :programma di costruzione dimezzi na:valli, relativo a1la legge n. 57 del22 marzo 1975, coII1llIDicato al Parlamento]l 9 luWio 1975.

T,aIe unità costituisce un notevole pro-gresso teanko e di capacità operativa ri-

spetto a!lle navi portaelicotterì maggiori dicui è attualmente dotata la Marina ed è de-stinata a sostituire ~ verso la metà degli an-ni '80 ~ gLi esi'stenti incrociatori leggeri por-taelicotteri « Doria» e « Duilio » che, all'epo-ca, usciiranno di 1inea per obso1escenza. Sitratta dunque di un'impresa destinata a con-seguire « il reintegro e il l'innovo dei mezzi»voluto dalla legge.

La nave in questione sarà armata esclusi-vamente con elicotteri antisommergibili tipoSH 3D (al massimo 16) e non è pertantoneanche il caso di parlare di capacità of-[f:nsive per una unità caratterizzata da unsistema d'arma, l'dicottero, da considerarequanto di meno offensivo si possa imma-ginare e al tempo stes'So più ,idoneo 'a con.trastare la minacoia subacquea.

Infine preciso che non è prev,isto nè abreve nè a medio termine l"acquisto di ve-1ivoli V jSTOL ~ e cioè a decollo corto ~

e mi pare dunque scontata l'assicurazione,che peraltro fornisco, circa l'assenza di mu-lamenti nella strategia italiana, che restastrettamente <legata alle sole esigenze difen~sive del paese.

Presidenza del vice presidente V A L O R I

P A S T I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A S T I. Onorevole Presidente, onore~vole rappresentante del Governo, onorevolicolleghi, mi. dichiaro non soddisfatto .dellarisposta .del Governo anche.se mi corre l'ob~bJigo di 'Sottolineare l'apprezzamento peril nuovo Ministro ,della difesa ohe ha i\Tolu~to finalmente dare una ris.posta a questainterrogazione çhe è vecchia di più di sdmesi, -risposta ohe è stata sollecitata iniUtìl~mente.

Le debbo dire, onorevole ré\ippresentantedel Governo, ,che mi ilLudevo che questo lup-go, inconsueto peri'Odo di attesa fosse statoutilizzato in studi estremamente approfon~ditL Pensavo di venire qui ad ascoltare unabrillante 1e.rione di moderna strategia navale

I e miHtare; debbo dire invece che son'O pro-fondamente deluso. E allora debbo fare unaconsiderazione: quali sono state le ragionireali di questa ritat'do? E mi sor,gono dubbinei confronti del Ministro precedente il qua~le non mi pare abbia dato il giustO' peso al.le dO'mande che gli venivano rivolte. Co.munque mi auguro che si tratti di un tipodi amministrazione armai passata.

Circa la nave portaerei che lei uffidalmen-te chiama inçrociatore, mi pare che questasia stata introdotta in maniera subdola eclandestina. Ci sono delle mimetizzazionisemantiche; questa è una nave che nella ter.minologia 'internazionale si chiama nave por-taerd e non incrociatore. La prima mi:me-t lzzazione è avvenuta con la presentazionedel Ubro bianco ,della manna, nel novembredel 1973, quand'O questa nave è stata appun-

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Se-r1ato della Repubblica ~ 7851 ~ VIl Legislatura.

11 OTTOBRE 1977181a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRr\FICO

io defjnita incrociatore e non nave portaerei.",,\1ac'è un altro particolare non insigni,fi~':ante: questa nave è stata ,chiamata, conb terminologia inglese, sea control shipcioè nave di controllo del mare. Ma è statadimenticata una parola perchè nella term:-nologia reale internazionale .questa nave vie-ne chiamata sea control and assault ship,cioè nave di controllo e di assalto. Tuttavia,pokhè questo poteva risollevare un anno-

'>0 ,problema, sul quale non mi voglio pro.nunciare, per quanto riguar:da una gelosiadi mestiere tra marina ed aeronaut1ca, inquesto documento si precisa che il proble-ma era 31110studio ma non c'era nessuna rea-lizzazione ,imminente, mentre tutti gli altridocUllTIenti, come ha detto il ministro Forla-::'1.inel presentare alla Camera e al Senatola legge navale, non avevano nessun riferi.mento specifico al J:hbrohiaIllco della marina.

Del resto nella stessa risposta data da]-1'ammiraglio Torrisi pochi giorni fa si leg-ge che si tratta di un incrociatore leggeroanti,sommergibHe portaelicotteri di circa 10mila tonnellate in sosti1uzione di due incro-ciatori portaelicotteri (<<Daria» e « iDuilio »).Ma 1'inarodatore è UIll 3IItro tipo di navementre per la sostituzione delle navi « Dor:ia »

e «DuiHo» dovrebbe dtenere tratttarsi dinavi de110 stesso -t1po, il me \Thanè.

Prendo nota della dichiaraz.ione che lei,onorevole Sottosegretario, ha fatto a nomedel Governo, doè che non si comprerannomai aerei a decollc e ad atterraggio cortoe verticale, che sono quelli che possono sta-re su una nave di questo t1po. Avrei deidubbi su questa dichiarazione perehè sareb~be come fare UIllbel campo da faot-ball epoi impiegar.lo ,solo per farci giocare i bam-bini con le biglie di vetro colorate. Ciò nonha senso secondo me da un punto di -vistarazionale. Gli elicotteri possono ,stare 'su al~tre navi, 3Inzi ci -stanno già, non c'è quindibisogno di: una nave specifica che avrebbeun significato posit1vo solo se sOlpra ci simettessero quegli aerei per i quali la naveè stata costruita. Del resto lo stesso ammi-l aglio Torrisi non ha affatto escluso che infuturo ,si possano comprare aerei a: decolloverticale. E l'ammiraglio Fantoni, coman.dante della flotta ~ non .si tratta quindideilil'lUJ..timomarinaio ~, ha detto ohiaramen-

te che per adesso non abbiamo questi aerei,;na non si esclude di poter-Ii avere in futu.

l'O. Questa è una dichiarazione piuttostopreoccupante perchè siccome occorrono ot-to anni, secondo le valutazioni dell'ammira-glio Torrisi, per costruire questa nave, peradesso non abbiamo questi aerei, anche per-chè non sapremmo come servircene, ma.quando la nave sarà già in stato avanzatodi costruzione, usciranno fuori.

È una questione assolutamel1lte razionale:ripeto non avrebbe ,senso costruire una na-ve portaerei per non metterei sopra gli aerei,per aui mi sembra che il problema sia par-ticolarmente sensibile e preoccupante.

Secondo punto è quello dei costi; sonostate date de1le !VaLutazioni piuttosto con~trastanti. Il documento del 1973 dice cheuna nave costa 20.000 lire al chilo; è undocumento uffi:dale della marina. In unatrasmissione televisiva della metà di settem~bre ,di quest'amno, magni.fioandosi da lV,e;ndi~ta di navi italiane nan so in quale paese del-l'America latina, :v-enÌ!vadetto uffici3l1menteche 1e navi costano dalle 30alle 40.000 Lireal chilo.

Secondo la valutazione fatta dall'arrumira-glio Torrisi questa nave costerebbe solame»-,te 14.000 Ure al chiilo, il che sarebbe un bel~1issirno £atto, dimostJrerebbe che il costo del-le navi è sensibilmente diminUiÌto e chequindi sono esuberanti i fondi assegnati allamarina. :La campagna è esattamente airovescio perchè l'ammiraglio Torrisi ha det~to che vuole degli altri fondi per castmiredelle altre navi che avrebbero 'Un compitoprioritario difensivo rispetto a questa naveche invece si costruisce con i fondi giàstanziati. Quindi c'è tutto un complesso diquestioni per ]e quali non posso dichiarar-mi soddisfatto.

P RES I D E N T E. Segue un'interro-gazione del senatore Basadonna. Se ne dialettura.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

BASADONNA. Al Ministro dei beni cul~tllrali e ambientali. ~ Premesso:

che già negli anni 1973 e 1974 l'interro-gante ebbe occasione di denunziare le pre~

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Senato della R.epubblica ~ 7858 ~ VlI Legislatura

11 OTTOBRE 1977ISla SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

carie condizioni statiche del complesso mo-numentale di Sant'Angelo in Formis, segna-lando che i dissesti presentavano caratteri-&tiche tali da doverne ;prevedere Jl rapidopeggioramento, come purtroppo si è veri-ficato;

che il rappresentante del Governo, illcntraJmbe le occasioni, ebbe a ras'Sicurareche sarebbe stata eseocitata la massima vi.gilanza sull'antica Basilica al fine di garan-tkne la conservazione, malgrado l'esiguitàdei mezzi finanziari disponibili;

che, per l'a,ssoluta inadeguatezza degliinterventi operati, limitati prevalentementeall'accertamente delle cause del di,ssesto edell'andamento delle relative manifestazio-ni, i mezzi allo stato necessari per un par-ziale recupero raggiungono dimensioni mag-giori di quelle che potevano preveder si al-cuni anni or sono,

!'interrogante chiede di conoscere qualiulteriori provvedimenti si intenda adottareper giungere nel più breve tempo possibileall' eliminazione delle cause che hanno .pro-vocato il dissesto statico del complesso escongiurare l'estrema rovina dei preziosis-simi affreschi.

(3 ~ 00636)

P RES I D E N T E. Il Governo ha fa-coltà di rispondere a questa interrogazione.

S P I T E L L A, sottosegretario di Statoper i beni culturali e ambientali. Desideropreliminarmente affermare che il Ministerodei benT cwlturali e ambienta1i è inten'Samen~te impegnato a Iseguire i problemi ohe d~guardano lo stato della hasilica di Sant'An-gelo in Formis.

I saggi geognostici eseguiti a suo tempodalla società Fontedile hanno messo in evi-denza che la chiesa poggia su tre .diverseunità litologiche formate, ,dall'alto verso ilbasso, da :detriti, dolomie e cakari dolomi-dei, materiale arenaceo-calcareo~marnoso,tutte fortemente fratturate.

I dati d1evati dalle indagini compiute haiIl-no confermato un lento movimento in attocon progressiva apertura delle lesioni finoad un massimo di 0,5 centimetri per quelleal centro deUa chiesa.

Quanto sopra permette di orientare gli in-terventi in due direzion'i:

1) ristabilire l'equilibrio idrogeologicodella zona a monte della basilica, compro~messa dalla pessima conduzione della vicinaCava Statuto, ora chiusa, oltre che da cau-se naturali;

2) restauro statico del monumento conlavori di consolidamento della piattaformadi sostegno della chiesa, delle strutture inelevazione e del ciclo degli affreschi.

:È da rilevare che, senza l'esecuzione delleopere di cui al primo punto, qualsiasi la-voro sulla chiesa risulterebbe vano.

Ciò premesso, informo che con decretoministeriale del marzo 1977 registrato allaCorte dei conti il 20 maggio 1977, il Mini.stel'O ha assegnato alla Soprintendenza peri beni ambientali e architettonici della Cam.pania l'ire 5.000.000 per le opere di prontointervento ed ha in corso di finanziamentouna perizia di lire 50.000.000 comprendentele opere più urgenti atte a frenare i movi~menti del suolo che hanno determinato lenumerose lesioni a tutte le strutture deltempio.

Tale perizia è stata sottoposta, con esitofavorevole, al Comitato di settore competen-te, il quale ha raccomandato in particolarel'esecuzione di un accurato studio geotecnicodel terreno di fondazione, affidato a specia~listi della materia, al fine di individuare lapiù idonea tecnica di intervento che tengaconto anche delle sollecitazioni dinamichee di chiarÌire gli ,inconvenienti dovuti allevicine oove.

Contemporaneamente all' eSIeICuzionedi det.ti lavori, la Soprintendenza ha in program-ma un intervento esteso alda zona circostan.te rt:endente a garantire una certa sicurezzaa tutto il complesso monumentale.

Per quanto liguarda inoltre il problemadel distacco degli affreschi in tutte le partiadiacenti le lesioni, si è provveduto a met~tere a disposizione della Soprintendenza per:i benJi a'rt,istici e storici di Napoli, per il cor-rente anno, un finalIlZiamento straordìnariodi lire 30.000.000 per un primo lotto di la-vori sugli affreschi in questione.

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Senato della Repubblica VII Legislatura~ 7859 ~

11 OTTaBRE 1977181a SEDUTA

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ASSEMBLEA -REsacaNTa STENOGRAFIca

BASADONNAJare.

Domanda di par~

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

BAS A D O N N A. Onarevale Sattose-gretaria, la ringrazio per la sollecitudinecon la quale ha rispasto a questa mia in-terrogaziane che è la terza che ho rivoltoa1 Ministero dei beni culturali, a nome de}.!a Demacrazia nazianale, per richiedere uninteressamento maggio.re e più concreta alJestina dell'ins£gne tempia di Sant'Angelain Formi's.

Nel 1973 presentai un'altra interrogazio-ne allo stesso fine, che ebbe purtrappa scar-~o esito; nel 1974, un'altra con un risulta.to ancar meno soddi'sfacente, sempre perdenunziare le gravi condiziani del coffiple&-so che allora erano meno precarie di quelleche oggi si debbano lamentare. Le lesioni av-mentano. di cantinuo in conseguenza del ce-dimento del piano di fando per i motivi eh::;ella ha ÌiUlUstrato, e me sono il risultato diindagini eseguite recentemente. C'è dunquela preoccupaziane che l'equilibrio assoluta-mente instabile, addirittura miracolasa, co-me lo ha ,definita il professar Causa, soprin-tendente ai monumenti per la Campania,possa interrompersi improvvisamente e de-terminare la rovina ,delle strutture.

Non sono d'altra parte l'unico ad interes-sarroi di questo tempia: altri colleghi di.i'.ltte le parti politiche hanno rivolto delleinterrogaziani allo stesso fine e ciò dÌimo.stra quanto questo tempio sia caro alle po-polazioni dE'HaCampania, pel1C::hècostituisceun patrimonio prezioso, oggetto. del più vivainteresse di tutti gli uomini di cultura ddpaesi civili.

Lei sa, onarevole Sattosegretario, che imezzi di informazione si sono ampiamenten~teressati a questo fatto: radio, telev1sione,pubblicaziani, giornali italiani ed esteri, as-,>ociazioni interessate alla difesa del patri-monio artistico si sono fatte portavace dellapreoccupazione di tutti gli uomini di cul-tura per il destino di questa opera così im.porta..l1te. Recentemente monsignor Marco-ra, preside della biblioteca ambrosiana, h:l8perto un dibattito sul giarnale « Rama >,.,

lamentando. appunto questa situazione ed

affermando che non poteva rendersi contadi carne si fosse aspettato tanto tempo. perifitervenire quando da anni appariva chiara.mente che si era in presenza di sintomi gra-vissimi che denunoiavana lo stata del monu-mento. Recentemente nell' semÌCaltino absi-dale si sono aperte due graS/se lesioni. Po-chi giarni fa, il portico. an:t'Ìistante che sorreg~ge la parte frontale della chiesa ha cedutoulteriocmente, per cui anche la parete checontiene l'affresco. più impartante sta peraprirsi, con uLteriori danni.

Mi rendo conto che il Ministero. non hadisponibilità adeguate per frontegg,iare si-tuaziani del genere. Lei ha parlato per San-t'Angelo in Formis di 5 milioni, poi di a~~t,i 30 che dovrebbero. essere ancora appro-vati per i primi interventi. Ma 1n questocasa si tra1ta di un monumento di enarm~impartanza, una delle maggiori testimonian-Zç.'del periodo paleocristiano, che merita diessere considerato con priarità assoluta, anche perchè la regione fina a questa momen-to, benchè sollecitata, non ha ritenuto diintervenire benchè disponga dei fondi ap~positi per questo impiego. . .

S P I T E L L A, sottosegretario di Stat.)per i herd culturali e ambientali. Cinque mi-liani, piÙ cinquanta, più trenta.

BAS A D O N N A . Sì, ma si tratta sempredi ben poca cosa in rapporta aLle esigenzeglobali:. In passrata abbiamo sentito ripetereche era stato vietato lo sfruttamento deUeminiere neJlle cave vicina al tempio, che era-no. state iniziate le indagini per assodarel'origine del danno. Si è accertata poi, 1mmaniera indisaut1bi11e, ohe essa der,iva da unafaLda freati.ca che rammOlllisce ~l piano diposa e quindi determina il cedimento. Ora si

"fa facendo qualcosa di più: si S'tanno pun-tellando. le navate, come ha riferito il pre>-fessar Causa durante il citata dibattito gior~nal~stico, e sono state tamponaJ1:e le luciin mode da scongiurare il .peggio qualorasi dovesse verificare un abbassamento im.pravviso; ma certo, Lutto. questo nan ba.sta. Sona stati iniziati anche i lavori preli-minari per il risanamento degli affreschi;in un prima momento si riteneva che si po-tessero restaurare in sito, mentre ora si 'Pen~

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 7860 ~

11 OTTOBRE 1977181a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

sa al distacco, anche perchè si spera di ri.trovare sotto l'arrìccia:tura le smopie, il oheE>arebbe una cosa bellissima, ma a1lara sa-rà lecito chiedersi pe:r:chè si è atteso tantotempo per una tale operazione: si ,sonoaspettati cinque anni durante i quali il dan-neggiamento degli affreschi è stato gravissi-mo, tanto che molta parte di essi è irreou-perabiIe.

La ringrazio, perciò, onorevole Sottosegre-tario, per la gentile e molto solllecita rispo-sta, però non pos,so dichiararmi completa-mente soddisfatto. Speravo che eLla mi aweb-be rassicurato ,sul programma ,globale che11Ministero intende svolgere per il restaurodell'intero compresso monastico; che avrebbepotuto precisar.mi l'intera spesa che inten-de destinare per una tale opera e il tempodi eseouzione. IEl1a ha soJtanto !promessoche qualche cosa si farà in questa direziu-ne in aggiunta a quanto è stato eseguito: everamente è troppo poco ;perohè io 'possadichiararmi completamente soddisfatto, co-me non ritengo che saranno slOddisfatti quan-ti si preoccupano de1l1asalvaguaI'idia del pa-trimonio storico, aoo1Jisticoe culturale delpaese.

P RES I D E N T E. Lo srvolgimentodelle interrogazioni è esaurito.

Passiamo allo svolgimento dell'interpellan-za all'ordine del giorno. Se ne .dia lettura.

MAFAI DE PASQUALE SI-M O N A, segretario:

SPARANO, CIACCI, VILLI. ~ Ai Ministri,lei beni culturali e ambientali, delle finanzee dei lavori pubblici. ~ Premesso:

che lo scempio ambientale della zona ar-cheologica di Paestum, determinato dal pau-roso abusivismo edilizio che ha vi,sto l'areadei templi sempre 'più assediata da costro-,doni incontrollate, suscita ogni giorno di piùexesce..l1tiIpreoccupazioni negli ambienti cul-tura1i, nazionali ed internazionali, che vedo-no messo a repentaglio un patrimonio UThicoal mondo per bellezza e per stato di conser-vazione;

che tale fenomeno ~ il quale, tra l'al-tro, ha portato all'attuale ,crisi dell'Ammi:ni.

strazione comunaJle di Capaccio-Paestum ~

ha potuto verificarsi per la mancata defini-zione di una zona di rigoroso ri.s;petto dalperimetro della cinta muraria e per l'inesi~sj~enza di run piano regolatore specifi.co, co-me strumento di salvaguardia e tutela de!carattere storico, Iffionumentale e paesagg1-stico del luogo, nonchè per la carenza, quan-do non per l'assenza, deill'inteJ.1Vento.del po~tere ,pubblico;

che il caos edilizio ha, peraltro, deter.mmato una situazione di grave pericolo ,perl'igiene pubblica, data l'assenza di una reteldrica adeguatamente alimentata e di unarete fognante ed il conseguente ,prelievo d:acque, per i fahbisogni ,domestici, dalle sot-tostanti f~lde frea1iche (peraltro inquinatedalle acque lur1de delle numerose fosse bio-logiche), ,con pericolo di dissesto idrogeo-logilco per i templi;

che, infine, il patrimonio archeologico,stori>co e culturale di Paestum alimenta cor-renti turistiche, con InotevdH consegue:nze .dicarattere economico e valutario,

gli interpellanti chiedono di sapere se nonsi ritenga necessario ed ungente, per salva-guardare la zona di Paestum e per colpire iresponsabiJi dello scempio edilizio, adottareefficaci misure quali:

a) la rilevazione della reale consistenzadel fenomeno, con l'individuazione, attraver-so la Guardia di finanza, .dei responsabilidell' abusivismo (proprietari dei suoli edifI-cati, titolari dei fabbricati e costruttori:);

b) il rilievo aerofotogrammetri:co per lareale conoscenza dettagJliata della topogratfiaattuale;

c) il blocco immediato delle costruzioniin tutta l'area di PaestUiIl1;

d) l'abbattimento di tutte le costruzioniabusive o difformi dalle prescritte autorie;.zazioni, nell'ambito della zona .di rispettodella cinta muraria;

e) l'approntamento di .spedftci strumen-ti uI1banistici;

f) l'aocertamento, attraverso una severainchiesta. delle responsabiHtà degH onganipreposti all'applicazione delle norme di ca-rattere amministratirvo, oulturale, Hscale epenale.

(2.00102)

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Senato della Repubblica VII Legislatura

181a SEDUTA

~ 7861 ~

11 OTTOBRE 1977

~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

S P A R A N O. Domando di iparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A R A N O. Signor ,Presidente, ono-revoli colleghi, 'signor rappresentante delGoverno, l'interpellanza che unitamente Dicolleghi Ciacci e Villi ho presentato aiMinistri dei ,beni culturali e ambientali,delle finanze e dei la'Vori pubblici il12 mag-gio 1977 e che viene questa sera iiTIdi,scuso"ione riguaDda ìla zona archeologirca di Pae-sturn, con i resti della città di Posidoniafondata dai SibariH nel sesto secolo a.c.Fssa è troppo nota per:chè se ne debba par-laTe a lungo: un .complesso aroheologko mo-numentale, unico al mondo per grandiositàe stato di conservazione (il tempio dettodi Nettuno, la basilica e il tempio di Cerere).Es'so è situato in una zona dove nel 194,~trUlppe americane da sbalico, procedendo al-la costruzione di un aeroporto, scoprironouna necropoli preistorica nell'area ave, inprossimità della foce del Sele, mel 1934 ladottoressa Paola Zancani Montuolo e il dot.tor Umberto Zanotti Bianco tra difficOlltàdi ogni genere, effettuando scavi, riporta-rono alda luce il santuario di Hera Argiva,costruito, come narrava la tradizione riferi-ta dallo storico greco Strabone, da Giasone,il capo della spedizione degli Argonauti; rin-venimento questo che costituisce senza a~-cun dubbio, per unanime accordo degli stu-diosi di antichità, la più grande scop.ertaarcheoJogica di questo secolo.

La collocazione di tale area archeologtca,rkchissima di testimonianze ancora da sco-prire nonostante i saccheggi, ia1 un postobellissimo dal punto di vista paesaggisticoe ,naturale, 'Vicino a un mare pulito, il Tir-reno, unitamente all'asS:eil1za di intervent::>dei ,pubblici poteri, quando non in presenzadi vere e Iproprie complicità, in assenza ,di un,piano regolatore \generale che governi e mi-nistri nel corso di oltre vent'anni non hannomai voluto e che potevano imporre come adaltri comuni secondo la pratica dei decretie dei due elenchi prima del 1967, ha provo-cato l'assalto di una speculaziorne selvag-gia ahe !Va assediando iJ complesso aroheo-logico con un'ondata incalzante di cemento,provocando un clamoroso caos edilizio.

Voglio solo ricordare che con decreto in.te.rministeriale n. 391 in data 11 maggio 1954fu approvato, ai sensi dell'artircolo 8 dellalegge urbanistica 17 agosto 1942, n. 1150, nprimo elenco dei comuni obbligati a redi-ger.e il piano regolatore generale dei .rispet-tivi territori e non si trovò il modo di inclu-dere in tale elenco il comune di Capaccio-Paestum. Con decreto interministeriale del1° marzo 1956 'Venne approvato un secondoelenco dei comuni obbligati a redigere i pia-ni regolatori generali dei rispettivi territo-ri ai sensi deill'articolo 8 della legge urbani-stka 17 agosto 1942, n. 1150, e dell'artico-lo 17 della legge 9 agosto 1954, n. 640, evisto il voto 2131 eme,s.so dal Consiglio su-periore dei lavari pubblici nell'adunanza del30 ottobre 1955. n'altra parte sorte analogaè toccata anche al comune di Agrigento.

Il 5 marzo del J957 !'indignazione dellacultura mondiale e del mondo della cultu-ra del nostro paese, già manife:statasi perlo scempio del motel Nettuno costruito den-tro ,le antiche iIll'Uirapaestane e per la co-struzione del Museo, portò il ,Parlamento adadottare la legge n. 220, che fissa una zonadi rispetto intorno e all' esterno delle anti.che mura della città di Paestum per Ja pro-fondità di 1.000 metri ed il ,dtvieto di costru-7ione entro la cinta ,muraria. A vent'annidi distanza ~ in questi mesi SOillOscaduti

i vent'anni ~ dalla emanazione di questalegge sono, pare, oltre 1.000 Le JcoStruziOJl1iabusive entro la zona di -rispetto e ,un ahromigliaio nell'area dell comune di Capaccio-Paestum, 'secondo !'indagine reaentementesvolta dalla .sovrimtendenza ai monumenti diNaipoli.

Non può e non deve continuare H .grotte-sco sloaricabarile tra i !Vari ministeri. 1Il co-mune 'indicato e la vcgione rCao:ntpaniadevo-no avere, attra'Verso un proVlVedimento, ladefinizione di comune obb.ligato alIpiano re-golatore generale. Il Ministero dei Lavori !pub-blici, di concerto con il Ministero dei beniculturali, deve arrivare al più presto ad unesproprio generalizzato a prezzo agrkolodella fascia peTimetrale dei 1.000 metri dirispetto ester.no alle m;ura attraverso la leg-ge n. 865. Ji1 Ministero de.Lle finanze nonpuò continuare ad assistere impassibile atanto spreco ed ostentazione di ricchezza e

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Sel'la.to della Repubblica ~ 7862 ~ VII Legislatura

11 OTTOBRE1977181a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

a tante brutture senza interveniDe per inda~gare sugli atti di campravendita dei sualie sulle costruzioni salo perchè dagli arganifinanziari sono ignorate in quanto abusive.Prima che sia troppo tardi si faccia un inter~vento eccezioil1ale attraveI1SO il CER (Com;~tal0 edilizia residenziale) per costnJjre caseper i lavoratori e i braccianti agricoli. Si ten-ga presente che a f:ronte delle circa 2.000costruzioni abusive nel cornU/ne di Capac~cio-Paestum in oltre vent'anni vi è stato unintervento pubbHco per l'edilizia economi-ca e popolare per soli 112 a,ppartamooti;che solo da pO'chi mesi è stato appaltatonn alt:m lotto ,di 18 appartamenti finanzia-IO dalla legge n. 865 con 300 milioni di lire.Il crescendo allarmante dell'abusivismo èanche rilevabile dal fatto 'Che, mentre tra]] 1971 ed il 1974 vi sono stati 316 processiper denunzie di costruzioni abusirve, nel 'SQ-lo periodo 1975-76 ve Ine sono stati 259 etutte le cO'struzian: SO'lnOstate puntualmen-te completate.

Occorre far presto senza peDdere altro tem-po preziO'so prima ,che ,sia tutto irrimedia~bilmente compramessa, prima che sia troip~po tardi. La sfida aLlo Stato assente conti-nua. Da pochi mesi sulle strade che por-tano a Paestum sono apparsi giganteschicartelli pubblicitari dell'agenzia Intertou~ring che annunziano: «Compra e godi ilverde aggi per costruirti la casa domani »,riferendosi anche al residuo limite di 1.000metri come zona di rispetto.

P RES I D E N T E. Il Governo ha fa~coltà di rispondere all'interpellanza.

S P I T E L L A, sottosegretario di Statoper i beni culturali e ambientali. Signor Pre~sidente, anorevoli senatari, come già COtl11U~nicata nel rispondere a varie interrogazio-ni par1amentari cancernenti lo stessa argo~menta (l'ultima è stata quella del 19 aprIle 1977 alla Camera dei deputati, cioè po-chi giorni prima della .presentazione di que-50ta interpellanza), il MinisterO' per i beniculturali e ambientali, anche a nome deglialtri ministeri che sona chiamati in causanell'interpeHanza stessa, riibadisce di avereprovveduto, per quanta è stato nelle suepossibilità, tempestivamente e dpetutamen-

te a sollecitare gli organi locali, i sovrin-tendenti, la magistratura, gli uffici della re~gione ad un' opera di vigilanza e di repres~sione dell'abusivismo, invitando gli organicompetenti, nei casi gravi e da assoggettareaJ1a sanzione della demalizione, ad insi'stelfècon l'adozione di formali ordinanze di so-spensione dei lavori e di attuazione di tutteJ2. misure previste dalla legge.

A tale propositO' debbo rkondare che piuvolte è stato persino chiesta l'iil1tervento del.la forza pubblica per il piantonamento diquei cantieri per i quali l'ordine di sospen-sione dei lavori impartito dalla Sovrinten-denza non era stato eseguito o si temevache fosse trasgredito. Si è anche prorvvoou-to ad invitare l'Eil1e11a non conoodere a:1-la.cciamenti ai complessi edilizi abusivi.

Tuttavia dobbiamo riconoscere che l'abu~sivismo edilizio nella zona di ,Paestum è cre-sciuto in modo allarmante per una ,sca.rsocoordinamento dell'azione dell'autorità divigilanza, per le difficaltà di attuare le di.\'erse pracedure di intervento Gprocedureche, come è noto, sono assai complesse edifficili da realizzare), per la 1mpossibilitàda parte delle forze di polizia di garantirein una zana tanto vasta una v1gi:lanza co-stante e cO'ntinua.

L'invito ripetutamente rivalto alla pubbli~ca sicurezza a piantonare i cantieri ha in-contrato difficoltà nell'eseouziOl11e, dato iJbisogno di disparre di una farza pubblicaassai cospi'cua. D'altro canto la proposta dè-gli onorevoli interpellanti di interessare laGuaDdia di finanza per l'individuazione del~l~ costruzioni abusive appare, al momento,di. difficile realizzazione.

Il Ministero delle finanze, infatti, f.a rile-vare che detto accertamento non rientra trai compiti istituzionali del corpa; inoltre i&empre crescenti compiti di istitutO' e la;lecessità di perseguire l'evasiane fiscale nonconsentono, almooo per ora, di distrarreunità della Guardia ,di finanza dai prioritariimpegni, specialmente in un mO'mento in culè particolarmente urgente concentrare tutte]a forze disponibili per un'azione di accerta-rf1cnta tdbutario ed in genere di gestionedella riforma tributaria.

Il pretore di Capaccio, da parte sua, an-che su ripetute sollecitaziani e segnalazioni

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Senato della Repubblica VII Legislatura

lSla SEDUTA

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11 OTTOBRE 1977

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ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

della Sovrintendenza, è intervenuto moltospesso adottando circa cento provvedimen-ti di sequestro di cantieri. Dai 1971 al 1974sono stati definiti con sentenza 316 proces~::'1per denunce di costruzioni abusive, 'Cornedel resto ha indicato l'onorevole inter-pel-lante; e nel 1975 e nel 1976 ne sono ftati de-finiti 259. Altri processi tuttora in corsosono stati e vengono trattati con assolutapriorità, secondo quanto ha comunicato, tra-mite il Ministero di grazia e giustizia, lapresidenza della corte d'appello di Napdli.

Di fronte a questo quadro generale, 'purnelle note ristrettezze di personale teGnicodel Ministero per i beni culturali, sono stateadottate le altre seguenti iniziative. In pri-mo luogo è stata realizzata una indaginetipo, quella che lei stesso ha ricoI1dato, ef.fettuata ed uJtimata per la parte più rile-vante della zona vincolata, ohe dovrà pros~-guire nell'ulteriore rilevamento degli abusiin tutto il territorio soggetto a vincolo. Sitratta di una indagine molto complessa an-che per:chè molto voluminosa, con un insie-me di documenti che ella focrse avrà avutomO'do di vedere e che sono stati realizzatieOill un lavoro intensissimo. Oltretutto ~na1cune zone mancano ,le denominazioni del-le vie o più vie hanno la stessa denomÌJ1a-Lione, creando un insieme di problemi.

Comunque questo lavoro, assai notevol~,della Sovrintendenza è ormai ultimato pergran parte. I risultati di tale iudagÌJ1e sono,ontenuti in una v01uminosa relazione COf-redata di allegati grafici, che documenta unaricerca organica sui ,principali problemi con-nessi con l'attività edilizia abusiva dì cui esa-mina gli aspetti sociali, urbanistici e paesag-gistici, con la finalità di individuare o, piùesattamente, di rendere pO'ssibile una COf-letta definizione di alcune i1potesi di asset-to territoriale. Tale relazione è stata invia-ta recentemente. per l'oppo)rtuna conoscen~Z<1e valutazione e per i provvedimenti ch~dO'vranno essere adottati anohe dOlpo il 1u

gennaio prossimo, alla J1egione Campania,c(}me del resto dirò fra un momento.

A questo scopo, oltre a continue campa~gne di rilevamento sul 'posto, la Sovrinten~denza per i beni ambientali della Campaniaè in stretto contatto operativo con 11 comu-ne e la pretura di Capa:ocio, nonchè con la

Sovrintendenza aile antichità di Salerno, alfine di poter coordinare nella maniera mi-gliore, utilizzando anche il materiale già di.sponibile, ogni ricerca ed intervento.

Al tfu1e di !poter aJVeI'e lUiIla i\TÌsione COllTI-plessiva, a Jive.lilo iUJ:1banistico, deMe di-mensioni del problema e della sua evolu-zione nel tempo, con lettura dei processigraduaH di trasformazione del territorio, laSovrintendenza per i beni ambientali dellaCampania si è messa in contatto cO'nl'Aereo-fototeca nazionale al fine di ottenere i l'i-J;evi e le fotografie aeree esistenti e datatein diversi anni a partire dal 1950 e di otte-nere un nuovo rilevamento sull'intero co-mune di Capaccio, con particolare riguardosempre per .la zona di interesse archeologi-co, per poter meglio inquadrare l'intero pro-blema. Questa acquisizione di tutti gli ele-menti anche più dettagliati era indispensa-bile per poter dare l'avvio ad un'azione piùdrastica che tutti auspichiamo.

Il rilievo fotogrammetrico è necessarioda una parte per l'individuazione di tuttIgli abusivismi nel territorio, dall'altra perpoter disporre di uno strumento tecnico.-IJlente più valido per la repressione dell'abu~sivismo sia in base alle leggi. un. 1497 eJ089 ~ e cioè quella per la tutela :paesi-stica e quella per la tutela monumentale ~

sia in base alla legge Bucalossi che, comeè noto, prevede misure tendenti a reprime-

r<"l'aibusivismo ben più severe di quelle pre-viste dalla legge n. 765.

MentJ1e!per i casi ind1viduati e K<detti» suJposto si inte.rviene man mano (ora con mag-giore intensità proprio per questi elemen-ti che si hanno) con i mezzi consueti ~ tem-

pestive ordinanze di sospensione dei lavori,segnalazioni al comune ed alla prretu.ra ecce-tera ~ per il problema nella sua vastità,una volta termiroota l'indagine già detta, sipensa di intepvenire a livello complesshToprovocando circostanziate or-dinanze di de-molizione per tutti i casi nei quali lo s~tlterrà opportuno sulla base della visioneglobale de] problema e con altri tipi di in-tervento per tutti gli altri casi.

Per La parte archeologica ~ e vorrei sot.

tolim.eare questo passaggio ~ intanto .si staprocedendo ad ampliare le aree assogget-tate a vincolo e a predisporre un organico

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Senato della Repubblica ~ 7$64 ~ VIl Legislatura

11 OTTOBRE 1977181a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

piano di espropri nelle zone archeologka-m.ente più rilevanti.

Per quanto riguarda il problema generaled.dla tutela paesaggistica del territorio ~

che tra l'altro, ,come appunto d.kevo unmomento fa, con il 1° gennaio 1978 sarà dicompet.e;nza -delle regioni, in base al decre-to di attuazione ,della legge n. 382 ~ e de!-}f" aree di interesse storico ed aIPcheologi-co appare però sin da ora opportuna iU11é1.iniziativa legislaHva che, oltre a correggerele carenze attuali e ad armonizzare compe-tenze e funzioni dei comuni, delle regioni.~ 'dello Stato, offra certezze giuridkhe ecapacità di interventi tempestivi agli orga-l1i,dello Stato e degli ooti l'Ocaii.

Intanto, in attesa di un nuovo più orga-nico provvedimento legislativo, emerge giàquale intervento fondamentale la costituzio-

.'1é'del parco archeologico, ,da realizzarsi me-diante un piano graduale di espropri.

Ai fini proprio deIla ~ealizzazione di ta.1efondamentale intervento ~ ed è questa laparte che più spedficamente oocuperà ilMinistero per i beni ,culturali nella sua com-petenza residua dopo l'entrata in vigore ,deIdecreto che ho già citato :di applicazionedella legge n. 382 ~ l'amministrazione delbeni culturali sta procedendo alla delimi-tazione delle aree che costituitranno l'esten-sione del predetto pal1CO,per giungere allaindi'viduazione di quelle da esprop'Tiare.

Altra soluzione già individuata riguardagli organi urbanistici affinchè essi aJddiven-gano ad una definitiva delimitazione dellearee già prescelte per la legge n. 167 acco-gliendo i sugge\I'imenti delle sovrintendenze.

Desidero aggiungere in 'Conclusione che ilMinistero e gli organi periferid staJilno prè-disponendo anche tutti gli atti e tutte lèmi'Sure che possano consentire il tempesti-vo passaggio delle competenze in materiapaesistica in questo delicato settore alle re.f,doni con j] 1° gennaio 1978 .perchè non sidetermi:ni una soluzione di continuità e per-chè la regione sia messa in condizione diopeJrare in materia paesistica 'Con la maJssi-ma sollecitudine mentre il Ministero ,per ibeni culturali continuerà dopo quella datai suoi interventi in materia di tutela aI1cheo-logica e di quanto è connesso con questospecifico settore.

S P A R A N O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A R A N .o. Mi permetto di direal ra:ppresentante del Governo ,che le costru-zioni erano 2.000 nel momento in cui abbia-mo presentato YinterpelJanza e che certa-mente in questi cinque o sei mesi altre de-cine se ne saranno aggiunte. Nel 'Comunedi CapacCÌ'o--Paestum non vengono infatti ab-battute le costruzioni abusilVe, ma le ammi-nistrazioni che mettono mano alla lotta con.tro l'abusivisano. AssIstiaJffiOal massacro nonsoltanto del territorio ma anche ,di quel:levolontà politiche che si sono maJnÌifestatecontro questo fenomeno.

Perchè questo è potuto avvenire? Socon-do noi, sarebbero bastati a10uni interventiesemplari: non.la pena1izzazione, ma .sol-tanto la sospensione dei lavori e .1'effetticvoabbattimento. Pagare solo una contravven-zione in realtà significa solo dare respiroe dar modo di modifiJCare le strutture or-ganizzative così da poter completare poi ilavori attraverso inizIatirve tecni<che laggior-nate e moderne. Oggi, ad esempio, è inizia-to il rÌtcorso, in quella zona, al prefabbr.ka-to. Non si è ;vo,luto quindi di propositoaffronta['e la questione di alcuni interventiesemplari.

Non c'è altra spiegazione logica che possaspiegare -come. nonostante gli interventi ri.feriti daI Sottos.egretario e :gli interventi cheio ho riferito nell'illustrazione dell'interpel-h'ilza l'abusivismo continua a dilagare. So-no purtroppo convinto ,che anche dopo leindagini che il Ministero ha alllJlunciato, ilnumero di queste costruzioni abusive risul-terà ancora aumentato. Questo an,che peI1chènon è stata presa nessuna iniziativa sosti-tutiva che pure si sarebbe potuta. prendereattraverso 'Ì normali uffid dello Stato. Per-chè abbiamo rivolto l'inteI'pel1anza ancheal Ministro delIe finanze? Sorprende la rispo-sta del Governo. Da parte nostra non va-ievamo certo far perdere del tempo distraen-do i dipendenti del Ministero da:lloro 'COm-pito ,di lotta alle eValsion:ifiscali. RiteniaJffioinf.atti che anche in questo modo sarebbepossibile effettuare una serie di accertamen-ti finanziari sugli atti ,di compravendita dei

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SenatO' della Repubblica ~ 7S6S ~

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v1J Legislatura

11 OTTOBRE 197718F SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

slUoli e dei fabbricati noncl1è sui iperson~gi,accertamenti non so.lo finanziari perohè al.tra 'Verso tali OiPerazioni sarebbe stato pas.sibile capke ohi c'è dietro questo :gruppoindistul'bato di costruttori, chi 1i !protegge,chi vi è implicato. Si sarebbe potuto farel'elenco, comimiCÌar.e a vedere quali uominipolitici ci sono di,etro, quali sono i perso-naggi pubblici che hanno interessi che siintrecciano con questa grave situazione cheJei, onorevole rappresentante IdeI Governo,ha rkonosduto, e \di ciò [e do atto ;pel'Chèsolo di questo purtroppo posso dade atto.

Nel corso ,di questi anni non è stato indi-viduato un amministratore responsabile delmancato proseguimento e completamentodei procedimenti giudiziari, non dkò dei 250casi che poi sono di:ventati 400, o:na di dueo tre procedimenti. Eppure salrebbe bastatoquesto come azione deterrente. Non è sta-to individuato un amministratore, un respon-sabHe; non è st'ato processato e punito nes-suno per omissione di atti di ufficio, percomplicità e per interesse pr1v,ato ]n attod'uffido.

Poco fa il collega Villi mi diceva, primadi entmr.e in Aula: questi rempli dove li por-dama per salvar1i? Vogliamo regolar.ci co--

.me si sono regolati gli egiziani con i famositempIi di Abu Simbel? Li pmtiaano ad Agri-gento? Chiedeva cioè schermsamente e conamar.ezza il senatore VHli in ,ohe modo .po-tevamo salvare .questi templi. Occorre unurgente intervento sostitutivo serio, efficace,dimostrativo della volontà del Parlamootoe del Governo, non solo doverosamente pu-nitivo per far rientrare nella legge colo.ro iquali ne sono stati e ne sono fuori, ma peraffrontare i problemi perohè è evidente chese il fenomeno ha questa dimensione, deveavere anche ,delle moti:vazioni che sonoquel.le che abbiamo ,detto, cioè la mancanila diinterventi e di una iniziat1va legislativa chepilotasse e organizzasse lo svi1uppo urbani-stico contemperando lo sviluppo ordinatùdi una edilizia residenziale organizzata congli 'interessi dei contadini e de.1lo SVNU'Ppodell' economia agricolo-industriale-turisticadella zona.

Questo tntervento qualificato è .mancato.:£:.evidente che un vincolo ~ e lei, onorevole

Sottosegretario, ha lannunz1ato !'introduzio-ne di altri vinooli ~ non può bastare. Oc.corrono altri inteJ1Venti che sono quelli diuna gestiOlIle del territorio corretta e legataall'interesse economico della zona. (Richiamidel Presidente).

Quello che è 'avvenuto, e mi !avvio allaconclusione, <signor Presidente...

P RES I D E N T E . No, non è ,che lei sideve avviare alla cOnJClusione; lei deve con-cludere perchè ha parlato .sette minuti, se-natore Sparwno.

S P A R A N O. Occorre che ci sia unprovvedimento legislati<vo coord1nato tra ivari m1nisteri ooe contemperi io 'SlViluiplpoeIe neces.sità della popolazione con la salva-guardia rigorosa dei valori culturali e am-bientali. Questo OIOCOrrefa<re sub1to in ac-co:tdo con la regione Campania tenendo benpresente che la tuteLa del patrimonio cul.tu-rale del Mezzogiorno è anche un ,dovere perlo svi,luppo del1a ,cultura di massa.

Ci si porrà su questa strada? Non mi .sem-bra che questa sera a ciò .sia stata :data unarisposta positiv.a. Di qui la mia profo.nda in-soddisfazione.

P RES I D E N T E . Lo svo~gimento del-l'interpel1anza è esaurito.

Annunzio di risposte scrittead intelTogazionl

P RES I D E N T E. I Ministri com-petenti hanno inviato risposte scritte adinterJ:1Ogazioni presentate da onorevoli se-natori.

Tali risposte sono state pubbl1cate nel-l'apposito fascicolo.

Annunzio dilnterrogaziont

P RES I D E N T E . Invito il senatoreSegretario a dare annunzio delle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

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Scnato della Repubblica VII Legislatura~ 7866 ~

11 OTTOBRE 1977

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO181a SEDUTA

MAFAI DE PASQUALE SI~M O N A, segretario:

FOSSA. ~ Al Presidente del Consiglio deiministri ed al Ministro dei lavori pubblici. ~

Per conoscere:quali provvedimenti urgenti ed organici

intenda assumere il Governo nei confrontide'i comuni e delle popolazioni di Genova edella Valle Stura, in particolare riguardo aicomuni di Masone, Campo Ligure e Rossi~gUone, gravemente colpiti dall'alluvione cheha provocato danni notevoli e che ha distrut~to strade, ponti, case ed impianti;

per quali rag'ioni il Governo, nonostanteche fosse stato più volte sollecitato da piùparti, dopo la disastrosa alluvione del 1970,non abbia preso adeguati provvedimenti diprevenzione ed iniziative conseguenti direttea realizzare un' organica sistemazione idro-geologica di tutto il territorio di Genova edeUa provincia, nonchè una politica generaledi difesa del suolo che sola poteva evitareconseguenze tanto calamitose prodotte daeventi atmosferici.

La richiesta dell"interrogante ha caratteredi urgenza, al fine di mettere le zone inte-ressate in condizione di ricevere gli aiuti ne~cessari al più presto e di fornire alle popola~zioni così duramente provate 'i mezzi indi~spensabili per far fronte alla drammatica edisastrosa situazione.

(3 ~ 00705)

PECCHIOLI, MIROGLIO, VIGNOLO, CI-PELLINI, POLLIDORO, BUZIO, VINAY. ~

Al Presidente del Consiglio dei ministri edai Ministri dei lavori pubblici, dell'interno,dell'agricoltura e delle foreste e dell'indu-stria, del commercio e dell'artigianato. ~Perchè riferiscano al Parlamento sui provve-dimenti urgenti che sono in corso e su quel-li che si intendono intraprendeI'e per rea-lizzare le opere di salvataggio e di soccorsoalle popolazioni della provincia di Alessan-dria, colpite dalle gravi calamità atmosferi-che che hanno drammaticamente investitoin questi giorni quella zona.

In particolare, gli interroganti chiedonodi conoscere quali iniziative ìl Governo in-tenda intraprendere per ripristinare, in rap-

porto ai danni provocati, la funzionalità dell-le opere pubbliche, soprattutto I1iguardo aHaviab:iJliltà,alla ripresa dell'agricoltura e deJHeattività produttive ed al risarcimento dei dan-ni subiti dalle popolazioni.

(3 -00706)

SIGNORI. ~ Al Ministro dell'interno. ~

Il Parlamento ed il Paese lamentano, giusta-mente, che l'ondata di criminalità comuneed organizzata è in crescendo e dinanzi allericorrenti violenze ed ai frequenti fatti disangue l'opinione pubblica domanda, COIlsempre maggiore insistenza, di rendere piùefficienti i Corpi di polizia e di concentrareogni sforzo ed ogni energia nell'opera di pre-venzione e di repressione della criminalità,e questo avviene mentre si oontinua a rin~viare, per meschini calcoli di parte, l'urgenteriforma e riorganizzazione democratica del-la pubblica sicurezza.

Ciò premesso, anche in considerazione delfatto che recentemente il Parlamento ha ap~provato una legge che vieta l'impiego di per-sonale della pubblica sicurezza in funzioninon strettamente attinenti a compiti di po-lizia, l"interrogante domanda perchè in quasitutta Italia, in spregio alle norme ed alleleggi vigenti ed offendendo la dignità del cit-tadi.no poliziotto, mentre si riduce oggettiva-mente la funzionalità del Corpo della pub~blica sicurezza, si continua a permettere aduna certa dirigenza di impiegare, distoglien~dola dai propri compiti istituzionali, unamassa rilevante di poliziotti per adibirla adattività domestiche, come autisti, giardinieri,bambinai, cuochi, eccetera, che il solito« pantalone» paga.

In questo contesto sconcertante l'interro~gante domanda, in particolare, se rispondea verità che il colonnello di pubblica sicu~rezza Leonardi Carmela, comandante dell'aScuola tecnica di polizia di Castro Pretorio,che possiede una villa in località «ColleMattia », ha impiegato personale della pub~blica sicurezza appartenente al reparto « mi-nuto mantenimento» per compiere rilevantilavori di sistemazione e riattamento nellapropria vHla, usando anche, per ,la bisogna,auto del Ministero.

In caso affermativo, si chiede di saperequali provvedimenti esemplari si sono adot-

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 7867 ~

11 OTTOBRE 1977181a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

tati O si intendono adottare per porre fine aduno scandalo così evidente, che non puòessere ulteriormente tollerato.

(3 - 00707)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

ROCCAMONTE. -~ Al Ministro dell'inter-IlO. ~ Premesso:

che nei centri -ricadenti nel Vallo diDiano non esistono 'Servizi antialcendi ,e chegli stessi ,sono ubicati a notevole distanza(Salerno) ;

che le popolazioni mteressate hanno sof-ferto l'insuffidenza di tale servizio e che,pertanto, si appalesa necessario provvederead una maggiore efficienza ,di prevenzione edi intervento in occa'sione di sinistri,

!'interrogante chiede di 'Conoscere qualiiniziativ,e il Ministro intende assumere alfine di garantire la costituzione, in una del-le località del Vano di Diano, di un distac-camento del Corpo dei vigili del fuoco.

L'interrogante, facendo presente che, nelcorso di ogni anno e sempre più frequente-mente, nel comprensorio del Vano di Diano,a parte la distruzione di migliada di ettaridi bosco, si registrano dolorose distruzionidi aziende agricole ed indust]1iali di variogenere, stante l'imposs1bilità per le popola-zioni di intervenire efficacemente nei casidi emergenza, ritiene superfluo sottolinearei gravi danni economici 'Che da ciò deTivanoed :i disagi di ogni sorta cui vanno incontroquene popolazioni.

(4 -01359)

LUZZATO CARPI. ~ Al Ministro delle fi-nanze. ~ Premesso:

che presso l'Uffici'O successioni di Mi-lano le gÌiacenzedi pratiche triferentesi altributo di cui trattasi sono in cO'Thtinuoau-mento;

che, per 'Contro, si assiste ad un inspie-gabile progressiv'O calo ,di lavoro produt-,ViviD;

che, in particolare, nell'ultimo bieIlIlJÌol'U£fido successioni di Milano si è 'trovatoin uno stato di semiparalis:i;

che tutt'O ciò non 'sa]1ebbe da attribuirsia mamcanza di personale, ma a carenze di-nigenziali ,

l'.interroga:nte chiede di conoscere se il Mi-nistro non ritenga opportuno, data la gra-vità di quanto denunciato e l'urgenza diparvi riparo, ordinare un'immediata inchie-sta al fine di accertare le eventuali respon-sabilità che avrebbero causato all'erario, adoggi, minori introiti dell'ordine di decine dimiliardi di lire.

(4 - 01360)

MANCINO. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri. ~ Per sapere se ~ a conoscen-za delle iniziative legislat'ive pendenti avan-ti al Senato, recanti rispettivamente i nu-meri 659, 734 e 869 ~ non ritenga di so-prassedere all'applicazione dell'articolo 17della legge n. 1034, concernente il trasferi-mento al Consiglio di Stato di consiglieri deiTribunali amministrativi regionali, e di so-spendere il concorso a referendario indettocon decreto del 15 novembre 1976, nonchèle nomine dirette al Consiglio di Stato.

Le iniziative avanti accennate troverebbe-ro, ad avviso dell'interrogante, spiegazionenell'esigenza di evitare turbamenti alle pro-poste di razionalizzaiione del sistema in unmomento in cui il contenzioso amministrati-vo richiede il potenziamento dei Tribunaliamministrativi regionali piuttosto che quel-lo del Consiglio di Stato.

(4 -01361)

SCHIANO. ~ Al Ministro della difesa. ~

Per conoscere:con quale criterio sono stati formati i

quadm di avanzamento, per l'anno 1977, re-lativi ai sottufficiali dell'Aeronautica;

se rispondono a verità le notizie secon-do le quali sono state richieste 1.000 propo-ste in più di quelle prese poi in considera-mane, con inutile complicazione e dispen-dio, anche amministrativo, ma soprattuttomortificando il personale interessato e ge-nerando nuove tensioni.

(4 -01362)

BARB!. ~ Al Ministro dei beni culturalie ambientali. ~ Per sapere come intenda ri-solvere la controversia sorta tra il personale

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VII Legislatura')enato della R'5pubblica ~ 7868 ~

11 OTTOBRE 1977

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO18P SEDUTA

e i dirigenti delle Soprintendenze ai museied alle antichità per la ripartizione degli utilidelle « sale di vendita ».

R]levato ohe, in assenza di una decisione,taluni soprintendenti minacciano di chiuderetali vendite, con evidente danno sia per l'ar~tigianato e !'industria tipografica locale, siaper i normali servizi turistici, !"interrogantechiede se il Ministro non ritenga necessariauna urgente e risolutiva opera di mediazioneche garantisca un'equa riparfizione dei be-nefici fra tutti i lavoratori del settore e lacontinuità di un utile e redditizio servizioturistico.

(4 - 01363)

FOSSA. ~ Ai Ministri della sanità e dellefinanze. ~ In ordine alla decolorazione diingenti quantitativi di bevande già coloratecon E-123 «amaranto» ed immesse al com-mercio alimentare, ricolorate con colori con-sentiti dalle vigenti disposizioni di legge, fat-ti specie che ha avuto vasta eco sulla stampanei giorni 17 e 18 settembre 1977 (<< SecoloXIX» e «Lavoro» di Genova e « Stampa»di Torino), ed a particolare tutela e tranquil-lità della popolazione, si chiede di conoscere:

1) se quanto sopra esposto corrispondea verità e se la decoloraiione praticata allebevande (liquori, vini aromatizzati come« aperitivi a base di vino» o «americano »,eccetera) sia stata operata, dagli industrialidel <;ettore, con le modalità previste dal M'i-nistero delle finanze ~ Direzione generaledelle dogane ed imposte indirette ~ che sul-

l'argomento ha emanato la nota (prot. 3051del 6 giugno 1977) avente per oggetto: «So-stituzione contrassegni di Stato resi inser-vib1li. Rilavorazione Hquori e vini aromatiz-zati con coloranti non ammessi, »;

2) se l'Istituto superiore di sanità haeffettuato studi sulla decolorazione di cuitrattasi e se ha espresso sulla materia pa-rere positivo, indipendentemente dalla circo-stanza di fatto che il sottoporre bevande alavorazioni o a trattamenti diretti a masche-rare un preesistente stato di alterazione ~

come, nel caso di specie, un prodotto conte-nente colori vietati ~ costitu'isce un fattopenalmente rilevante (articolo 5, lettera d),de},la legge 30 aprile 1962, n. 283);

3) quali provvedimenti verranno adotta-ti qualora risulti che l'organo tecnico ~ Isti-

tuto superiore di sanità ~ non sia stato inte-ressato nelle forme di competenza e, conse-guentemente, tutta l'operazione di « decolo-razione» sia stata praticata senza avere ef-fettuato nessuna prova o ricerca scientifica;

4) se la decolorazione di cui trattasi èstata praticata addizionando alle bevande« carbone decolorante », con successivo pas-saggio del liquido trattato su « filtri a pan-no », e, in caso affermativo, se tale opera-zione può ritenersi tecnicamente idonea agarantire il consumatore dagli eventuali dan-ni che le « amine aromatiche» contenute nel-1'« amaranto », e certamente non trattenutein filtrazione, possono provocare.

(4 - 01364)

ALBERTINI. ~ Ai Ministri dei lavori pub-blici, dei trasporti e dell'interno. ~ Per co-no~cere quali misure e quali provvedimentiintendono prendere in via d'urgenza:

a) per far fronte allo stato di emergen-za determinatosi nell'alto novarese in segui-to ai gravi danni causati dall'alluvione ab-battutasi su quella regione ed in particolarmodo per ristabiUre la viabilità stradale eferroviaria;

b) per andare incontro alle più imme-diate necessità di una popolazione tanto pro-vata in tale circostanza ed essenzialmenteper togliere dall'isolamento interi nucleiabitati.

(4 -01365)

Ordine del giornoper la seduta di mercoledì 12 ottobre 1977

p RES I D E N T E. Il Senato tom.eràa riunirsi' in seduta pubblica domani, mer-coledì 12 ottobre, alle ore 17, con il seguenteordine del giorno:

Esposizione eoonomico-finanziaI1ia dei Mini-stri del bilancio e della programmazioneeconomica e del tesoro.

La seduta è tolta (ore 19,15).

Dott. PAOLO NALDINI

Consigliere vicario del Servizio dei resoconti parlamentari