Seminario di Studio Gloria Crucis, saluto del Rettore della PUL Mons Enrico Dal Covolo

Seminario di Studio promosso dalla Cattedra Gloria Crucis sul tema Uomo Donna. 'I due saranno una carne sola' (Gn 2,24). Trattazione di antropologia biblico-teologica. Il Rettore Magnifico della Pontifica Universit Lateranense, Mons Enrico Dal Covolo: "E' minacciata l'essenza stessa della persona umana".

Riprendiamo di seguito lindirizzo di saluto tenuto dal Rettore Magnifico della Pontifica Universit Lateranense, monsignor Enrico dal Covolo, nellapertura del Seminario di Studio promosso dalla Cattedra Gloria Crucis sul tema Uomo Donna. 'I due saranno una carne sola' (Gn 2,24). Trattazione di antropologia biblico-teologica.

Con molto interesse prendo parte a questo Convegno, dal momento che la tematica che gli illustri Relatori andranno a sviluppare dovr inevitabilmente misurarsi con la profonda crisi antropologica che a diversi livelli deturpa la dignit dellessere umano. Di solito la crisipu aiutare a mettere in discussione il cammino compiuto e a farne verifica; ma in questo caso la crisi antropologica il risultato di esasperate ideologie, che contribuiscono a relativizzare la natura stessa dellessere umano definendolo come un non-definibile. Basti pensare allideologia gender, che in questi anni sta giocando le sue carte sulla non-definibilit dellessere umano per promuovere una cultura che non fa pi leva sulla condizione creaturale perch ritenuta obsoleta. Pertanto ritengo che una simile ideologia ha artificiosamente creato un prototipo gender che poco ha a che fare con lessere umano creato ad immagine e somiglianza di Dio.La rivelazione biblica, a partire dai primi capitoli della Genesi, non permette alcuna concessione alla cosiddetta ideologia del gender. Tale ideologia sostiene che non esiste una reale differenza, fisica e biologica, tra maschio e femmina. Uomo e donna sarebbero assolutamente uguali da ogni punto di vista. Le variazioni morfologiche non sarebbero distintive: al contrario, esse sarebbero irrilevanti, e i generi maschile e femminile esito di un pregiudizio arbitrario.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione antropologica, che pretende di emancipare l'uomo e la donna dalla loro identit sessuale, e in definitiva dal progetto del Creatore sulla creatura. E negata la sacramentalit del corpo sessuato, ed avviata una contestazione radicale alla fede cristiana.

Oggi, nel nostro orizzonte euratlantico, forse questa la sfida pi pericolosa e aggressiva. E' minacciata l'essenza stessa della persona umana; destabilizzata la famiglia, fin dalle sue basi. Non solo: l'ideologia del gender un vero e proprio attentato alla convivenza civile e all'organizzazione della societ.

Viene da domandarsi come e perch possano prosperare nella nostra cultura simili teorie distruttive; come si giustifichi il consenso che esse incontrano in larghi spazi della pubblica opinione; e come sia possibile che, alla fine, esse vengano assunte dalla legislazione civile.

Qui il discorso si fa lungo e complesso.

Certo, alla base c la libidine di onnipotenza dell'uomo, e il coerente rifiuto di Dio e della sua legge. Detto in altri termini, ci sono ancora una volta la potenza di Satana e la triste eredit del peccato originale. Il clima culturale di sfrenato relativismo, poi, crea l'ambiente vitale per la proliferazione di simili teorie. Ci sono ancora gli interessi di poteri pi o meno occulti, che colgono nello sfilacciamento del tessuto sociale l'occasione propiziaper imporre il loro potere e i loro commerci. C' infine il qualunquismo colpevole di chi ivicompresi non pochi cristiani rifiuta di comprendere che la posta in gioco non il legittimo rispetto delle minoranze, bens la tutela dell'intera societ.

Non vale perci lo pseudo-ragionamento, che spesso viene avanzato: personalmente, io non mi sposerei mai con una persona del mio sesso; ma perch devo impedirlo ad altri, che desiderano farlo?

Sono proprio questi i ragionamenti che demoliscono la logica democratica. In democrazia, ognuno chiamato ad esprimere secondo coscienza il proprio voto per il bene comune, non per consentire ad altri la possibilit di imporre scelte malsane, che alla fine distruggono la convivenza civile.

Siamo di fronte a una problematica che deve essere affrontata da noi tutti in modo chiaro e determinato, perch dalle nostre risposte si possono creare le basi di una sana antropologia che restituisca allessere umano, alluomo e alla donna di ogni tempo, il volto autentico della loro intangibile singolarit. Nessuno pu strumentalizzare e manipolare la singolarit che lessere umano ha ricevuto in dono. Siamo soltanto depositari di un dono!

In questo itinerario di ricerca rimane indispensabile collegarsi a una lunga tradizione trasmessaci dai Padri della Chiesa, che da sempre ha offerto una lettura sulluomo e sul mondo capace di andare oltre le mode del tempo per trovare la pienezza di senso che risiede nellessere umano. Siamo cos invitati a guardare ogni cosa spostando lo sguardo sempre in avanti, sicuro del fatto che la realt oltre a come appare ha un dimensione trascendente che si pu scorgere solo andando oltre.

LEcce Homo che contempleremo nella settimana santa il trait-dunion fra questo particolare convegno e la missio accademica della Cattedra Gloria Crucis che lo ha organizzato ci aiuta a fissare lo sguardo su di Lui, per comprendere che quellumanit apparentemente sconfitta e vilipesa pu divenire occasione di rinascita a una vita nuova, cio piena di senso.

FONTE: Zenit