Seminario 4
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LA COMUNICAZIONE DI QUALITA’ NELLE ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO
Prof. Mario Becciu
Seminario 4
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
CONTENUTI Introduzione Specificità delle relazioni scolastiche La comunicazione di qualità Caratteristiche delle R. E. Condizioni per la costruzione di una R. E. Competenze per la realizzazione della R. E. Conclusioni
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA COMUNICAZIONE DI QUALITA’: definizioni
La comunicazione di qualità può essere definita come un processo interpersonale, transazionale e simbolico con il quale le persone in interazione raggiungono e mantengono una comprensione reciproca.
(Roche) La comunicazione è di qualità quando:
• si realizza la coincidenza tra le intenzioni e gli efffetti• si realizza la pariteticità• si metacomunica valorizzazione reciproca
(Becciu – Colasanti)
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: caratteristiche
È Riflessiva
È Asimmetrica È Reversibile
È Dialogica
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: condizioni
Condizioni di natura personale
Condizioni di natura situazionale
Struttura motivazionale Grado di maturità
psichica
Ruolo e status del
docenteAspetti organizzativi
Dimensione contenutistica
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: competenze Qualità processuali di contatto
Abilità interpersonali di base
Strategie
Dimensione congruenza
Dimensioneemozionale
Dimensione controllo
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
ATTEGGIAMENTI EDUCATIVI
CONTROLLO EMOZIONALE AUTENTICITA’
Utilizza atti comunicativi non autoritari Incoraggia la corresponsabilità Regola tramite osservazioni oggettive
Stima Vicinanza Supporto
congruenza uso di messaggi IO- Prospettivo ipotetici- Appellativi- Espressivi
DISTACCO EMOZIONALEAtti verbali di disconferma
CALORE EMOZIONALEAtti verbali di
conferma
AUTONOMIAAtti verbali autorevoli
IMPOSIZIONEAtti verbali autoritari
E E
C
C
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
0 1 2 3 4 5 6 7
Nessun controlloautoritario daparte dell’educatore
Alto controlloautoritario da
partedell’educatore
SCALA DI VALUTAZIONE DELLA DIMENSIONE CONTROLLO
Livello 7
L’educatore realizza un alto grado di direzione-guida; dà molti ordini, comandi, che determinano univocamente il comportamento degli educandi e non lasciano loro nessun margine libero per una propria decisione-iniziativa; pone molte limitazioni, proibizioni, esige molto controllo.
Livello 0
L’educatore lascia agli educandi uno spazio molto ampio per le decisioni-iniziative; li consulta prima di decidere; dovendo essere direttivo, lo fa usando informazioni, inviti, proposte.
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
SCALA DI VALUTAZIONE DELLA DIMENSIONE EMOZIONALE
-3 -2 0-1 +1 +2 +3
Alto grado di disistima,freddezza,distacco
Alto grado distima, calore,affetto
Livello +3L’educatore realizza un alto grado di stima, calore, affetto, e cioè:• è amichevole, accogliente, affettuoso;• accetta gli educandi così come sono e li incoraggia;• comprende gli educandi, ha fiducia in loro, li tratta con benevolenza;• rispetta la dignità degli educandi, li considera come persone che hanno
un loro valore.
Livello -3L’educatore realizza un alto grado di disistima, freddezza, distacco, e cioè:• è scortese, freddo, scostante;• critica gli educandi, li scoraggia;• disprezza la dignità degli educandi, li considera come persone senza
valore.
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: abilità interpersonali di base
RUOLO DI RICEVENTI• Percezione accurata• Ascolto attivo
RUOLO DI EMITTENTI• Enunciati constatativi• Enunciati assertivi
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
ABILITA’ INTERPERSONALI DI BASE: la percezione accurata
DEFINIZIONEEmergenza di un nucleo di informazioni dall’insieme di stimolazioni sensoriali.
FUNZIONEAdattiva e di orientamento
CARATTERISTICHESoggettivitàStabilitàSignificatività
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA PERCEZIONE ACCURATA: ostacoli
Teoria Implicita della personalità Effetto primacy – recency Effetto alone Tratti centrali Aspettative Stereotipi
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
ABILITA’ INTERPERSONALI DI BASE: l’ascolto attivo
L’ascolto può essere genericamente definito come un insieme di atti Percettivi Attraverso i quali entriamo in contatto con una fonte comunicativa. Esso rappresenta una componente attiva e fondamentale del processo Comunicativo che, oltre a favorire al meglio l’espressione del nostro Interlocutore contribuisce anche a creare un’atmosfera di Disponibilità E recettività nei confronti dellenostre stesse comunicazioni.
Messaggio dell’emittente
Recezione Elaborazione Risposta dell’ascoltator
e
manifesto latente latente manifesto
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
PROCESSI COINVOLTI NELL’ASCOLTO
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
IL PROCESSO DELL’ASCOLTATORE: risposta
CONDIZIONI Disattivare schemi abituali di risposta in cui domina l’IO
dell’ascoltatore e focalizzarsi su TU dell’emittente.
SUGGERIMENTI Evitare di dimostrare approvazione o disapprovazione Tenere presenti nella risposta le dimensioni tacite ed esplicite del
messaggio.
INTERVENTI DIRETTIVI INEFFICACI
MORALIZZARE: Un giudizio morale espresso sulla base del proprio sistema di valoriEs: “Così è e così dovrebbe essere (non essere)”
DOGMATIZZARE: La constatazione dogmatica di fatti inevitabiliEs: “E’ così e così, però...”
DIAGNOSTICARE: Un giudizio sulla situazione dell’altro, fatto con distanza Es: “La tua situazione è questa…”
INTERPRETARE: Una lista delle cause che spiegano la situazioneEs: “Questo è così perché...”
GENERALIZZARE: Notazioni generali sulle sue difficoltà altruiEs: “Questo accade a molti”
IDENTIFICARE: Comunicazione su esperienze personaliEs: “Succede (è successo) anche a me”
SPINGERE: Indicazione di soluzioni immediate , consigli prematuriEs: “Come soluzione io propongo...”
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
ABILITA’ PERSONALI DI BASE: gli enunciati constatativi
Si riferisce alla capacità della persona di riportare i fenomeni, soprattutto i fenomeni relazionali, così come si presentano
senza interpretarli o valutarli.
Perché accade? Prospettiva eziologica A che cosa porterà? Prospettiva teleologica Come si è sviluppato? Prospettiva genetica Che cosa c’è adesso qui? Prospettiva
fenomenologica
AFFERMAZIONI DI FATTO AFFERMAZIONI DEDUTTIVE
TEMPO Si fanno dopo l’osservazione e l’esperienza
Si fanno in qualsiasi momento prima, durante, dopo l’osservazione
ESTENSIONE Limitate a quello che si è osservato; non possono essere fatte relativamente a qualcosa che è nel futuro
Vanno al di là di quel che si è osservato; possono riguardare il passato, il presente, il futuro.
NUMERO Sono limitate nel numero Sono illimitate nel numero
VERIDICITÀ Sono vere ad una elevata probabilità
Rappresentano solo un certo grado di probabilità
RELAZIONE INTERPER-
SONALE
Uniscono le persone, aiutano a raggiungere un accordo
Creano distanze fra le persone, facilmente fomentano il disaccordo
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
ABILITA’ PERSONALI DI BASE: gli enunciati assertivi
Enunciati prospettivo ipotetici Enunciati espressivi Enunciati appellativi
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: strategie
Promozione e mantenimento della disciplina
Soluzione comune dei problemi
Gestione delle situazioni di conflitto
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: promozione e mantenimento della disciplina
Interventi preventivi- Esplicitare le regole- Formulare norme informali significative- Promuovere l’autodisciplina- Provvedere un flusso continuo nei processi scolastici Interventi correttivi- Tecniche semidirettive- Ristrutturazione della situazione didattica- Tecniche di feed – back- Tecniche punitive
Seminario 4La comunicazione di qualità negli interventi di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: soluzione comune dei problemi
L’insegnante come risolutore di problemi
L’insegnante come facilitatore nella soluzione
di problemi
Seminario 4La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
LA RELAZIONE EDUCATIVA: gestione della situazione di conflitto
Soluzione passiva
del conflitto
Soluzione aggressiva del
conflitto
Soluzione assertiva
del conflitto
Soluzione prosociale del
conflitto
Seminario 4La comunicazione di qualità negli interventi di orientamento
STILI RELAZIONALI - 1
Seminario 4La comunicazione di qualità negli interventi di orientamento
STILI RELAZIONALI - 2
Seminario 4La comunicazione di qualità negli interventi di orientamento
STILI RELAZIONALI - 3
Seminario 4La comunicazione di qualità negli interventi di orientamento
STILI RELAZIONALI - 4
FACILITARE L’APPRENDIMENTO TRA RISORSE PERSONALI E DIFFICOLTA’ ATTUALI
Prof. Domenico Bellantoni
Seminario 5
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
CONTENUTI Il processo di insegnamento e apprendimento: variabili, risorse
e difficoltà
Il docente come esperto del processo di insegnamento – apprendimento
La proposta didattica – orientativa all’interno delle mutate condizioni socio - culturali
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
MOTIVAZIONE
L’attuale contesto culturale sembra suggerire, alla funzione docente – così come a ogni altra funzione educativo-formativa –, un aggiornamento continuo delle proprie competenze didattiche e pedagogiche.
Tale sensibilità appare funzionale non solo in considerazione di un maggiore profitto negli allievi, ma anche di un maggiore benessere del docente e di una conseguente riduzione dello stress da lavoro e del rischio di burn-out.
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
LA PERCEZIONE DELL’ALTRO NELLA RELAZIONE DOCENTE – ALLIEVO: principali meccanismi percettivi coinvolti nel rapporto interpersonale
• Percezione figura – sfondo• Stile percettivo analitico vs. sintetico• Tendenza alla percezione di una “buona forma”• Influenza dell’esperienza• Teoria implicita della personalità• Stereotipi• Effetto alone• Effetto primacy - recency
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
FACILITARE
• Non esistono tecniche psicologiche che, pur applicate alla perfezione, possano condurre l’altro a fare ciò che desideriamo, fosse anche la cosa migliore di questo mondo.• D’altra parte, è invece possibile svolgere un ruolo di «facilitatore», favorendo nell’allievo la messa in atto di alcune condotte funzionali.• In relazione, poi, al processo di orientamento professionale, come favorirlo?• Esistono due approcci fondamentali:
1.Selettivo2.Promotivo
• Vediamo cosa implichi il promuovere un atteggiamento di orientamento professionale.
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
L’APPRENDIMENTO: ruolo dell’insegnante
Se ci chiedessimo qual è l’obiettivo ultimo di un insegnante …… potremmo individuarlo nell’INSEGNARE …o, piuttosto, nel facilitare (vs. ottenere) l’APPRENDIMENTO.In realtà è quest’ ultimo a rappresentare il vero obiettivo dell’insegnamento.
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
L’APPRENDIMENTO: chi è l’insegnante?
E’ il LEADER di un GRUPPO ORIENTATO al COMPITO
(all’interno del gruppo classe)?
E’ un COMPONENTE di un GRUPPO ORIENTATO al COMPITO (all’interno del gruppo docenti)?
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
IL RUOLO DELL’INSEGNANTE: competenze psicologiche
1. Acquisire, in ordine al “sapere” e al “saper essere” e al “saper fare” , competenze relativamente a:“Leggere” efficacemente la realtà individuale e gruppale2. Comunicare funzionalmente alla definizione di relazioni rispettose e produttive3. Gestire adeguatamente le dinamiche di gruppo4. Applicare correttamente la modalità della leadership autorevole.
autovalutazione
sapersi valutarecomportamento
saper fareatteggiamenti
saper essere
conoscere
sapere
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
Seminario 5Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali
IL RUOLO DELL’INSEGNANTE: aree tematiche
• Le competenze circa la comunicazione e la didattica efficace.
• Il gruppo orientato al compito: caratteristiche, variabili e stadi di sviluppo.
• La leadership autorevole.
• La conoscenza dell’età evolutiva
TECNICHE DI PROGETTAZIONE ORIENTATIVA
Prof. Giulio Iannis(Centro Studi PLURIVERSUM)
Seminario 6
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
CONTENUTI La giornata: organizzare il tempo L’obiettivo: progettare l’intervento Il metodo e gli strumenti La proposta di lavoro Progettazione: azione interdisciplinare Analisi della complessità Saperi e cambiamento Orientamento
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
LA PROGETTAZIONE: schema
Analisi del bisogno
Definizione di
priorità e obiettivi
Scelta e condivisione di
metodologie
Verifica e valutazione
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
LA PROGETTAZIONE
“Progettare significa organizzare il futuro con l’obiettivo di raggiungere un risultato determinato”.
IL PROGETTO
• Definizione chiara di obiettivi• Definizione chiara di compiti
• Definizione chiara di tempi (fasi)• Gestione di risorse limitate
• Controllo dei costi
GLI OBIETTIVI
• Specifici• Misurabili• Realistici
• Raggiungibili• Improrogabili
CHI - QUANTO
QUANDO
COME
COSA
PERCHE’
RisorseRisorse
TerminiTermini
PercorsoPercorso
StrutturazioneStrutturazione
DefinizioneDefinizione
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
LA PROGETTAZIONE
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
LA PROGETTAZIONE: trasformare le situazioni esistenti in situazioni desiderate
Aspetti integrati Aspetto analitico – esplorativo: guida la conoscenza delle situazioni esistenti Aspetto costruttivo – intenzionale: guida il cambiamento delle situazioni date
L’azione progettuale può essere anche pensata come un processo di RICERCA-AZIONE in cui diventa essenziale produrre conoscenza specifica che, in un determinato contesto, genera il cambiamento.
La ricerca-azione è caratterizzata dal coinvolgimento attivo degli attori che vivono direttamente la situazione oggetto d’indagine e di cambiamento.
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
VALUTAZIONE
L'idea del "dar valore", cioè attribuire un significato a fatti, dati e informazioni.
La funzione della valutazione consiste nel determinare il livello in cui i diversi obiettivi sono effettivamente conseguiti.
La valutazione come ricerca significa apprezzare i risultati, attraverso un'operazione analitica che sia in grado di ricostruire l'intero processo d'azione e la specifica razionalità che lo caratterizza.
Secondo questa prospettiva metodologica, scopo della valutazione è la scoperta dei molteplici esiti ed effetti dì un intervento attraverso la ricostruzione dei sistema d'azione che li comprende.
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
L’INTERVENTO
Le finalità di un intervento individuale sono principalmente:
Comprendere il problemanel vissuto della persona
e nel contesto
Attivare la persona affinchépossa fronteggiare
positivamente il problema
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
PREPARAZIONE DELL’INTERVENTO: prediagnosi per individuare
Punti di forza
Congruenze e incongruenze
Punti di debolezza
Coerenze e incoerenze
Percorso
Strumenti
Rete
• traccia di lavoro
• logica di intervento
• batteria di strumenti
• risorse informative
• mappa delle opportunità
• rete di relazioni
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
Principio esperienziale
Principio euristico
Principio integratore
• valorizzazione dell’esperienza personale
• coinvolgimento percettivo ed emotivo
• creare situazioni di ricerca
• favorire processi di problem solving
• processo di sviluppo continuo
• integrazione logica e psicologica dell’esperienza Modello ADVP - Viglietti
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
Ideale
Potenziale
Reale
• processo di scelta
• definizione degli obiettivi
• processo di apprendimento
• analisi delle competenze
• processo di attivazione
• accompagnamento e tutoraggio
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
LE VARIABILI DELL’ORIENTAMENTO
REALEPOTENZIALE
IDEALE
Tratto da: Di Fabio
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
ESPLORARE E VALORIZZARE LE COMPETENZE
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
SCHEMAAnalisi del bisogno
Verifica e valutazione
Definizione di priorità ed obiettivi
Scelta e condivisione di
metodologie
Seminario 6Tecniche di progettazione orientativa
LA RIFLESSIONE SUL PERCORSO
BIBLIOGRAFIA
- Andreoli V. (2006), Lettera a un insegnante, Milano, Rizzoli.- Becciu M., Colasanti A.R. (2000), La promozione delle capacità personali, Milano, Franco Angeli.- Bellantoni D. (2006), La guida del canto di assemblea: competenze psicologiche, in Aa.Vv., La guida del canto nell’assemblea liturgica. Napoli, Ecclesiae Domus, pp. 25-42.- Bellantoni D. (2007), Ascoltare i propri figli. Un percorso di formazione per genitori, Trento, Erickson.- Franta H. (1977), Interazione educativa, Roma, LAS.- Id. (1987), Relazioni sociali nella scuola, Torino, SEI.- Id. (1988), Atteggiamenti dell’educatore, Roma, LAS.- Franta H., Colasanti A.R. (1991), L’arte dell’incoraggiamento, Roma, Carocci.- Meazzini P. (2000), Il docente di qualità, Firenze, Giunti.
ALLEGATI
- Questionario di gradimento
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO
Il questionario ha lo scopo di raccogliere degli elementi di valutazione relativi alle attività dei Seminari di formazione realizzati nell’arco temporale gennaio-marzo 2008.La modalità di esprimere la valutazione è quella di apporre una crocetta nel riquadro relativo al punteggio che si desidera dare alla domanda, attribuendo al numero cinque il valore più alto ed al numero 1 il valore più basso.Nelle domande aperte Le chiediamo di esprimere sinteticamente una valutazione di merito sul tema considerato.La ringraziamo per la collaborazione e per la disponibilità a migliorare i nostri servizi!
Sezione 1. ASPETTATIVE GENERALI
1. Qual è la sua impressione generale sul percorso formativo svolto? Positiva Abbastanza positiva Poco positiva
2. Quali erano le sue aspettative/obiettivi all’inizio del percorso formativo?______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3. Ad oggi conferma le aspettative dichiarate? Si No
4. Secondo lei gli obiettivi generali sono stati raggiunti? Completamente In parte Per niente
Sezione 2. VALUTAZIONE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
5. Con riferimento ai contenuti del corso, gli argomenti affrontati sono stati, secondo Lei,
Interessanti Approfonditi Facili Stimolanti Adeguati Difficili Superficiali Non interessanti Noiosi
6. Gli argomenti dei seminari sono stati trattati in modo chiaro? Molto Abbastanza Poco
7. Relativamente ai seminari frequentati può indicare quello di suo maggior interesse, motivandone la scelta?
La gestione degli interventi in aula: aspetti metodologici Tecniche e strumenti dell’orientamento Valenza orientativa delle discipline scolastiche La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento Facilitare l’apprendimento tra risorse personali e difficoltà attuali Tecniche di progettazione orientativa
Motivazione:______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
8. Quale degli argomenti/tematiche affrontate, avrebbe interesse ad approfondire?
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Sezione 3. VALUTAZIONE DEI SINGOLI SEMINARI
9. Con riferimento ai SINGOLI seminari, Le chiediamo di esprimere un punteggio da 1 (valore minimo) a 5 (valore massimo), per ogni aspetto indicato nel seguito
La gestione degli interventi in aula: aspetti metodologici
1 2 3 4 5
1 modalità di esposizione
2 chiarezza di esposizione
3 utilità dei contenuti
4 capacità di comunicazione
5 capacità di relazione con l’aula
6 metodologia didattica
7 materiali didattici
Tecniche e strumenti dell’orientamento
1 2 3 4 5
1 modalità di esposizione
2 chiarezza di esposizione
3 utilità dei contenuti
4 capacità di comunicazione
5 capacità di relazione con l’aula
6 metodologia didattica
7 materiali didattici
Valenza orientativa delle
Discipline scolastiche1 2 3 4 5
1 modalità di esposizione
2 chiarezza di esposizione
3 utilità dei contenuti
4 capacità di comunicazione
5 capacità di relazione con l’aula
6 metodologia didattica
7 materiali didattici
La comunicazione di qualità nelle attività di orientamento
1 2 3 4 5
1 modalità di esposizione
2 chiarezza di esposizione
3 utilità dei contenuti
4 capacità di comunicazione
5 capacità di relazione con l’aula
6 metodologia didattica
7 materiali didattici
Facilitare l’apprendimento: tra risorse personali e difficoltà attuali
1 2 3 4 5
1 modalità di esposizione
2 chiarezza di esposizione
3 utilità dei contenuti
4 capacità di comunicazione
5 capacità di relazione con l’aula
6 metodologia didattica
7 materiali didattici
Tecniche di progettazione orientativa
1 2 3 4 5
1 modalità di esposizione
2 chiarezza di esposizione
3 utilità dei contenuti
4 capacità di comunicazione
5 capacità di relazione con l’aula
6 metodologia didattica
7 materiali didattici
Sezione 4. RELAZIONI CON I FORMATORI E CLIMA D’ AULA
10. Ha instaurato un buon rapporto con i formatori/colleghi? Molto Abbastanza Poco
11. Come valuta il clima dell’aula durante i seminari? Buono/affiatato Normale Indifferente
12. Il clima di gruppo e le relazioni che in esso si sono instaurate sono stati utili per il raggiungimento degli obiettivi del percorso?
Molto Abbastanza Poco
Sezione 5. VALUTAZIONE FINALE
13. La invitiamo ad esprimere 3 caratteristiche maggiormente positive del corso da Lei frequentato
1)________________________________________________________________2)________________________________________________________________3)________________________________________________________________
14. La invitiamo ad esprimere 3 caratteristiche maggiormente negative del corso da Lei frequentato
1)________________________________________________________________2)________________________________________________________________3)________________________________________________________________
NOTE E OSSERVAZIONI____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Grazie per la partecipazione