Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

38
Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa

Transcript of Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Page 1: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Semantica per formule di un linguaggio proposizionale

p.9 della dispensa

Page 2: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Per stabilire la verità di una formula proposizionale, fissiamo innanzitutto il fatto che accettiamo di avere solo due possibili valori di verità: il vero e il falso

(si dice che la nostra logica proposizionale è “bivalente”)

Page 3: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Poi definiamo l’attribuzione del valore di verità ad una formula “per gradi”, a partire dalle formule più semplici (le atomiche, costituite dalla sola lettera proposizionale P, Q, R…) fino a quelle sempre più complesse (che contengono uno o più connettivi).

Page 4: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Si parte, quindi, assegnando valori di verità

alle formule atomiche. Tale assegnamento è “libero”: non ha nessun carattere di necessità.

Page 5: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• Se si vuole usare una terminologia matematica, questo atto di assegnamento può essere rappresentato come una funzione (cioè un’operazione) che va dall’insieme delle formule atomiche all’insieme dei valori di verità, in quanto è un’operazione che, ricevendo in entrata formule atomiche, dà in uscita il verdetto, cioè il valore di verità di ciascuna (che, appunto, è preso dall’insieme dei due valori, vero/falso).

Page 6: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Per rappresentare tutto ciò con una scrittura simbolica, chiamiamo:

V l’assegnamento,

L l’insieme delle formule atomiche,

2 l’insieme dei due valori “vero” e “falso”

(non storcete il naso: “2” è un simbolo come un altro, che può essere utilizzato come nome di un insieme – perché no?- specialmente se l’insieme contiene due sole cose!)

Page 7: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• Il “vero” e il “falso” possono essere rappresentati, ciascuno, con “V” e “F”, oppure con “T” (true) e “F”, oppure con “1” e “0”.

Page 8: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• Quindi, quanto appena detto a proposito dell’assegnamento dei valori di verità alle formule atomiche può essere scritto così:

Page 9: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

V: L2

che esprime il fatto che la funzione V prende in entrata formule atomiche e dà in uscita un valore di verità

(I due punti dopo la “V” stanno a significare, appunto, che si sta per esplicitare come lavora quella funzione con quel nome)

Page 10: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

La scritta 2:= {1,0}è la definizione dell’insieme che ha come

nome 2. Si tratta, appunto, dell’insieme che contiene i due membri “1” e “0” che vengono utilizzati per rappresentare il “vero” e il “falso”

(“:=“ è un simbolo che significa che si sta per definire il simbolo scritto alla sua sinistra)

Page 11: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• Una volta assegnato il valore di verità alle formule atomiche, il valore delle formule composte resta fissato automaticamente sulla base delle tavole di verità per i connettivi, che sono state date alle pp. 7 e 8.

Page 12: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• Quelle tavole possono anche essere espresse in maniera abbreviata come segue:

Page 13: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Tavola di veritàdella negazione

A ¬A

1 0

0 1

Page 14: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Può essere espressa come:

V(¬A) := 1-V(A)che significa che:[V(¬A )] l’assegnamento di valore di verità a ¬A [:= ] è definito con l’operazione 1-V(A), cioè togliendo a 1 il valore di verità di A

Page 15: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Infatti

Osservando la tabella, vediamo che:

Se V(A) è 1, (cioè, se nella colonna di sinistra c’è il valore 1),

Allora

V(¬A) è 1-1, cioè 0 (cioè, nella colonna di destra c’è valore 0).

Page 16: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Se V(A) è 0, (cioè, se nella colonna di sinistra c’è il valore 0),

V(¬A) è 1-0, cioè 1 (cioè, nella colonna di destra c’è valore 1).

Page 17: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Tavola di verità della disgiunzione

A B A B

1 1 1

1 0 1

0 1 1

0 0 0

Page 18: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

può essere espressa come:

V(A B) := max (V(A), V(B))che significa che:

V(A B)l’assegnamento di valore di verità a AB [:= ] è definito con l’operazione che sceglie max (V(A), V(B)), cioè il maggiore tra i valori di verità attribuiti, volta per

volta, ad A e a B:

Page 19: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Infatti,

Osservando la tabella, vediamo che:

• alla prima riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 1 e come valore di B (cioè come V(B)) ancora 1,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 1, che è il massimo tra 1 e 1.

Page 20: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla seconda riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 1 e come valore di B (cioè come V(B)) 0,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 1, che è il massimo tra 1 e 0.

Page 21: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla terza riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 0 e come valore di B (cioè come V(B)) 1,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 1, che è il massimo tra 0 e 1.

Page 22: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla quarta riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 0 e come valore di B (cioè come V(B)) ancora 0,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 0, che è il massimo tra 0 e 0.

Page 23: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Tavola di verità della congiunzione

A B A B

1 1 1

1 0 0

0 1 0

0 0 0

Page 24: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

può essere espressa come

V(A B) := min (V(A), V(B))che significa che:

V(A B)l’assegnamento di valore di verità a A B [:= ] è definito con l’operazione che sceglie min(V(A), V(B)), cioè il minimo tra i valori di verità attribuiti, volta per

volta, ad A e a B:

Page 25: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Infatti

Osservando la tabella, vediamo che:

• alla prima riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 1 e come valore di B (cioè come V(B)) ancora 1,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 1, che è il minimo tra 1 e 1.

Page 26: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla seconda riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 1 e come valore di B (cioè come V(B)) 0,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 0, che è il minimo tra 1 e 0.

Page 27: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla terza riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 0 e come valore di B (cioè come V(B)) 1,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 0, che è il minimo tra 0 e 1.

Page 28: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla quarta riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 0 e come valore di B (cioè come V(B)) ancora 0,

abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 0, che è il minimo tra 0 e 0.

Page 29: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Tavola di verità dell’implicazione

A B A B

1 1 1

1 0 0

0 1 1

0 0 1

Page 30: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

può essere espressa come

V(A B) := max (1-V(A), V(B))che significa che:

V(A B)l’assegnamento di valore di verità a A B [:= ] è definito con l’operazione che sceglie max (1-V(A), V(B))cioè il massimo tra :

(1-V(A)), ossia ciò che si ottiene sottraendo da 1 il valore di verità di A e

V(B) il valore di verità di B.

Page 31: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Infatti

Osservando la tabella, vediamo che:

• alla prima riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 1 e come valore di B (cioè come V(B)) ancora 1,

• abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 1, che è il massimo tra:

1-V(A) [cioè 1-1] , che è 0

e V(B) che è 1.

Page 32: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla seconda riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 1 e come valore di B (cioè come V(B)) 0,

• abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 0, che è il massimo tra:

1-V(A) [cioè 1-1] , che è 0 e V(B) che è 0.

Page 33: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• alla terza riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 0 e come valore di B (cioè come V(B)) 1,

• abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 1, che è il massimo tra:

1-V(A) [cioè 1-0] , che è 1

e V(B) che è 1.

Page 34: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

alla quarta riga, dove abbiamo come valore di A (cioè come V(A)) 0 e come valore di B (cioè come V(B)) ancora 0,

• abbiamo come valore di A B (cioè come V(A B)) 1, che è il massimo tra:

1-V(A) [cioè 1-0] , che è 1

e V(B) che è 0.

Page 35: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Tavola di verità della biimplicazione

A B A B

1 1 1

1 0 0

0 1 0

0 0 1

Page 36: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Per cui si capisce subito che:

• V (A B)=1 se e solo se V(A)=V(B).

• Infatti, il valore di verità di è 1 solo alla prima e ultima riga, dove, rispettivamente, A e B hanno entrambi valore 1 e valore 0.

Page 37: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

Ultime definizioni

• A questo punto, si possono introdurre le seguenti definizioni relative ad una formula A:

• 1) è una TAUTOLOGIA (o VERITA’ LOGICA) se risulta VERA secondo OGNI ASSEGNAMENTO di verità;

• 2) è una CONTRADDIZIONE (o è REFUTABILE) se risulta FALSA secondo OGNI ASSEGNAMENTO di verità;

Page 38: Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.

• 3) è SODDISFACIBILE se e solo se è vera per almeno un assegnamento.