Selezioni continue in spazi non lineari e punti fissi

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I01 SELEZIONI CONTINUE IN SPAZI NON LINEARI E PUNTI FISSI di Luclano Carbone (*) (Pisa) RIASSUNTO. Proseguendo uno studio iniziato in [1], vengono qui provati un criterio di selezione continua in uno spazio metrico su cut vengono fatte ipotesi di connessit/~ e un teorema di punto fisso in spazi di Banach uniformemente convessi, relativo a multiapplica- zioni che risultano essere delle contrazioni. INTRODUZIONE In una precedente nora [II 6 stato stabilito un criterio cli selezione continua relativo ad una multiapplicazione 0 tale che 0(x ) sia costituito dan elemenfl v x, definita su di un covesso compatto in uno spazio di Banach. Tale risultato, utile ad altri scopi (cfr. [21) si presta poco per Io studio delle selezioni delle funzioni analitiche e per quello dell'esistenza di punti fissi relativamente a corn- patti in topologie deboli. Utilizzando le tecniche gi/l impiegate in [II, di cut si viene cost ad eviden- ziare la pifJ ampia validitY, ci proponiamo pertanto in questa nota di stabilire criteri di selezione per studiare tall problemi. Nel n. I a tal fine introduciamo la nozione di spazio fortemente connesso (che riassorbe i convessi compatti in spazi di Banach, gli spazi finito-dimensionali, gli insiemi limitati o illimitati contornati da curve di Jordan semplici in R'); ne studiamo le propriet/l, verificando su di un esempio che due sfere in uno spazio di Frechet i cut centri distano meno della somma dei raggi, possono avere intersezione non vuota, per dedurne che non tutti gli spazi di Frechet sono fortemente connessi. (') Presentato da B. Pettineo.

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I01

SELEZIONI CONTINUE IN SPAZI NON LINEARI E PUNTI FISSI

di Luclano Carbone (*) (Pisa)

RIASSUNTO. Proseguendo uno studio iniziato in [1], vengono qui provati un criterio di

selezione continua in uno spazio metrico su cut vengono fatte ipotesi di connessit/~ e un

teorema di punto fisso in spazi di Banach uniformemente convessi, relativo a multiapplica-

zioni che risultano essere delle contrazioni.

INTRODUZIONE

In una precedente nora [II 6 stato stabilito un criterio cli selezione continua

relativo ad una multiapplicazione 0 tale che 0(x ) sia costituito dan elemenfl v x,

definita su di un covesso compatto in uno spazio di Banach. Tale risultato,

utile ad altri scopi (cfr. [21) si presta poco per Io studio delle selezioni delle

funzioni analitiche e per quello dell'esistenza di punti fissi relativamente a corn-

patti in topologie deboli.

Utilizzando le tecniche gi/l impiegate in [II, di cut si viene cost ad eviden-

ziare la pifJ ampia validitY, ci proponiamo pertanto in questa nota di stabilire

criteri di selezione per studiare tall problemi.

Nel n. I a tal fine introduciamo la nozione di spazio fortemente connesso

(che riassorbe i convessi compatti in spazi di Banach, gli spazi finito-dimensionali,

gli insiemi limitati o illimitati contornati da curve di Jordan semplici in R');

ne studiamo le propriet/l, verificando su di un esempio che due sfere in uno

spazio di Frechet i cut centri distano meno della somma dei raggi, possono

avere intersezione non vuota, per dedurne che non tutti gli spazi di Frechet

sono fortemente connessi.

(') Presentato da B. Pettineo.

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102 r.uciAmo c A R n o m s

Nei numero 2 stabiliamo un teorema di selezione continua di funzioni pluri-

roche semicontinue inferiormente (o superiormente) tali che 0 (x) v x sia costituita

d a n elementi o, sotto ulteriori ipotesi, da un'infinith numerabile di elementi;

forniamo deile applicazioni e mostriamo su esempi che i risultati non sono

migliorabili n~ in senso topologico n~ nel senso di una variabilith del numero

degli elementi in 0(x). Nel n. 3 stabiliamo un criterio di selezione K-lipschitziana

relativamente a funzioni plurivoche K-lipschitziane, definite su spazi normati

separabili; proviamo infine un criterio di esistenza di punti fissi in spazi di

Banach uniformemente convessi relativamente a multiapplicazioni 1-1ipschitziane

(sempre nell'ipotesi 0(x) costituito V x da n elementi).

.

lndicheremo con l(x, 8) in uno spazio metrico l'intorno circolare di x di

raggio 8.

Definizione !.1. Diremo che (S, d) metrico ~ fortemente connesso (F. C.)

se esiste una successione di insiemi [C,] tali che

a) C.., D__ C.; UC. = S; C. ~ compatto

b) v x E S a n : x E C ,

c) v n, comunque si assegni una sfera So in C, e x,, x,ESo posto d(x~, x2)----28

ailora v , ~ R § axo~Son / (x , ,~+, )n / (x , ,~+, )nc .

d) v n se x,, xjEC., d(x,, x j ) < 2R i , j = O , 1, 2 allora esistono

y, e) n R) n q

y~ ~ /(Xo, R) n / ( x , , R) n c .

tall che d (y,, Y2) < R

Diremo {C,] connessione relativa ad S e chiameremo gli insiemi C, maglie

della connessione.

Poich6 se 0 ~ una multiapplicazione tra due spazi topologici S ed L e se

~o ~ un omeomorfismo da T ad S, 0 ammette selezioni continue se e solo se

0$ ne ammette, i teoremi di selezione continua che dimostreremo in spazi F.C.

saranno veri anche per spazi ad essi omeomorfi.

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SELIgZIONI CONTI~I.TB IN 8PAZI NON LINEARI E PUNTI FISSI 103

L'ipotesi d) esprime l'idea qualitativa dell'assenza di "buch i " , mentre I'ipo-

tesi c) quella della possibilith di congiungere due punti arbitrari tramite "catene"

di punti.

Quest'ultima osservazione pub essere formalizzata nei seguente ovvio

LEMMA 1.1. Se S ~ fortemente connesso comunque si fissino due punti x~ e x2,

una sfera So the li contenga e ~ E,9 + esistono un numero finito di punti p~, . . . , p~

tali c h e v i p~ E So d(p l , p,+,) ~.< ~ p~ ~ x, p~ : - x2.

LEMMA 1.2. Uno spazio a connessione forte ~ connesso, separabile, localmente

compatto.

Dimostrazione. La compattezza locale e la separabilit~ seguono subito da

a) e b) di definizione 1.1; per la connessione basra osservare che per il lemma !.1

V n Cn ~ connesso stante una caratterizzazione elementare della connessione di

compatti metrici. D'altro canto poich~ C , C Cn+l ~ ovvio che se A e B sono

aperti disgiunti la cui unione ~ S, non vuoti, deve esistere almeno un n per cui

ANC~-Ta~ B N C , - y a 0 A C I B = ~ e cib ~ assurdo.

Uno spazio fortemente connesso pub essere incompleto: questo ~ ii caso

dell'intervallo aperto ( - - a , a) fornito della connessione { [ - - a - J r 1/n, a - l/n]l.

Un convesso compatto in uno spazio di Banach 6 fortemente connesso

in quanto la c) ~ ovvia (basta considerare il segmento x, x2) e la d) ~ soddisfatta

con la scelta

x o q - x l Xod-X ~ Y' = 2 ' Y~ - - 2

Uno spazio hilbertiano finito dimensionale ~ a connessione forte: basta

considerare la connessione costituita dalle successioni di sfere chiuse di centro

nell'origine e raggio n E N.

Un insieme contornato da una curva di Jordan semplice in /~ ~ F.C..

Una circonferenza munita della topologia ereditata da R 2 non ~ a connessione

forte perch~ non soddisfa la condizione c) (d) se eredita la topologia delle sfere

quadre).

Dimostriamo che esistono spazi di Frechet tali che in essi esistono coppie

di punti (x,, x~) a distanza ~ e ~E/~ + sicch~ in S = l ( x ~ , ~ /2q - r ~/2--[-s)

non ~ contenuto alcun punto dello spazio.

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| 0 4 LUCIANO CARBONm

Sia X io spazio di Frechet delle funzioni continue sull'intervalio [0, I]

dotato della metrica

= 1 d(.f, g ) = I f - - g l = h ~ ~ ~

sup If(x) - g(x) l xEK,,

1 + sup I f ( x ) - g(x)l x E / G

i ' ] K . = O, I n + 2 "

S i a

x, = o; x, = a (~ R)

allora

1 a a(o, a) = 2" l + a

(o) (o) cl 0 , 3 . --=d a, 3- = Y~

1 - - a 1 2

2" 1 1 + 3 - a

Poich~

a 1 a ~ > 2 + a 2 1 + a

posto IO - a/21 - 1/210 - al = 2~ -t- ~' si ricava che (r y > O)

(i) - a - i l ( , 3- ~)f'll (x,, 3- r

Proveremo che da (1) segue che vfEX fES. Osserviamo che basra provare

che non esiste f E X tale che

a

I f - o l < , 3 - - ~ (2)

I f - al < [ i a

-~- - - a

infatti, se esistesse f ~ 8 si avrebbe c h e f soddisfa la (2).

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SltLgZIONI CONTINUB IN 8PAZI NON LINEARI E PUNTI FISSI | 0 5

Per assurdo supponiamo che esiste .f tale c h e f soddisfa (2) allora si ha

per un n opportunamente grande

(3),

12 s u p l f [ . - - n l Kt E I 2

l + s u p l . f l < 2' K, ~=o 1 + a 2

(3h

12 sup If -- a, ,, - -

" 1 Kl ~ 1 2

~ ~ - 1 + sup I f - - al < 2' a A', i = o 1 +

Ragionando per ricorrenza proveremo che la (3) contiene un assurdo.

I~ ovvio che per n : 0 non esiste alcun f tale da soddisfare (3). Supponiamo

ci6 vero per K - - - - n - 1 e proviamolo per n. Osserviamo subito c h e l a funzione

Ix[ ~ strettamente crescente e ragioniamo per assurdo. Sia vera la (3). Se z + [xl

d sup f ~< - - g,, 2

aliora 12

s u p f .-.< - - K6 i~n 2

G sup I f - - a] > / - -

K~ 2

per cui la seconda delle (3) 6 falsa.

Sia d

sup f > -~-; K,,

$e

0 s u p f . - I - -

n-I 1 Kj > ~ E 1 2 E 2' I+supf a

l--o 1-t- 2 t-----0 Kt - -

allora la prima delle (3) ~ falsa, dunque siamo ricondotti al caso

12 sup f > - - ~. 2 '

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1 0 6 LUCIAZqO C &RBOI~]B

a

sup f . - I 1 2- "-~ 1 r, < ~] 2' 2' 1 + s u p / a i=o r, i-o 1 +

e per induzione si ha:

a

s u p l f - - a l n-, 1 -2- n-I l /r ~ E 2 t

(4) E ~ - 1 -F sup I f - - a[ I~o /r , l =o 1 - ' ] - -

Dalla seconda delle (3) e dal la (4)

a sup i f - a l . - , - - n - ~ l r, t~..i 1 2 < 2

0~< 2' l + s u p l f - a l 2' ~ a t=o K, = 1 + ~ 1 + ~-

supK. I f - - al ) 1 + s u p [ f - - a l

Kn

sicch~ :

a a a s u p l f - - a [ < ~ - = > s u p l f - - a l < ~- =~ s u p f > 2 ' Kn gi gl

e dunque la (3) 6 falsa.

Si ha percib un assurdo. Cib prova fra l'altro che uno spazio di Frechet

non necessariamente 6 F.C. .

.

Sia (S, d) uno spazio metrico, indicheremo con C(S) i 'insieme delle parti

chiuse e non vuote di S.

L'applicazione

d: X X YEC(S)X C(S) -~ max {s~,xp d(x, r), s~ d(y, X)I

costituisce una metrica generalizzata in C(S).

Diremo che un'applicazione da uno spazio metrico S in C(L), L metrico,

6 semicontinua superiormente (s. c. s.) se, essendo 0 plurivoca I'applicazione

(1) ~ : x E 8 - ~ sup d(x,, O(y)) x~ E O(x)

6 continua in y, r y E S ; diremo che 0 6 semicontinua inferiormente (s .c . i . )

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SELEZIONI CONTINUB II~ SPAZl NON Lll~IEARI I~ PUNTI FIS$I 107

se l'applicazione

(2) ~ :xES~ . sup d(y,, 0(x)) y~EO(y)

continua in y V y E S .

Ovviamente 0 /~ continua secp e ~ risultano continue.

PROPOSlZlONE 2.1. Sia 0: S->.C(L) s. c.i. (risp. s. c. s.), S compatto O(x)

costituito da n elementi v x, allora 0 ~ continua.

Dimostrazione. Se 0 ~ s.c.i , allora scelto 2e < inf d(x~, xj) esiste un xi, xi E O(x)

E/?+ tale che xj~x~

(3) v x, E 0 (x) v y : d (x, y) < ~ ~ y, E 0 (y) : d (x,, y,) < e

ma per la scelta d i e se d(y , , xj) ( e, allora d(y, , xj) ~ E j ~ i (xjE0(x)) e

stante l'ipotesi suUa cardinalith di 0(x) si ha

(4) v y, E o (y) a x, ~ 0 (x) : d (x,, y,) < ~.

La (4) implica la s. c. s. e dunque 0 ~ continua.

Sia 0 s. c. s.; costruiamo la funzione

do: X E S ~ min d(x,, xj). xj, xt E e(x)

Essa risulta positiva ed ~ s . c . i . ; infatti v e E R + esiste ~ E ? + tale che

indicati con )~ y] i punti di 0(y) in cui viene assunto il valore do(y ) si ha

d(x, y ) < 8==)>~l(x, y) EO(x)X O(x): d(x, y ~ < ~, a(y , y~ <

e dunque

d(x, y) - - d(y~, y~ ~< dCx, y~) + d(y, y~ + a(y~, y~ - d(y~ y~ -_< 2~

ma d(x~, x~).~ d(x, y) e allora

dCx~ x~ - - d(y~, y~ < 2e.

Poich/~ S ~ compatto d o ammette un minimo positivo che indicheremo d'ora

innanzi con do(e ). La continuit~ di 0 E ora immediata, lnfatti fissato 2e ~ do(0)

la s . c . s , implica

(5) v y, E 0 (y) a x, E O ix) : d (x,, y,) <

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| 0 8 LUCI&~O C&IBONlg

ma ragionando come nel caso della s. c. i. si ricava

(6) v x, ~ o (x) ~ r, ~ o (r) : d (x,, y,) < ~.

La (5) e la (6) implicano la continuith.

Se 0,, . . . , 0, sono selezioni estratte da 0 e risulta

0, (x) ~ O~ (x) V x E S i ~ j

diremo che O,, . . . , 0. sono distinte.

LEMMA 2.1. Sia S F. C. e 0 : S -~ C(L), L metrico. Se O (x) ~ costituito v x

d a n elementi, allora esistono al pifz n selezioni continue distinte, estratte d.a O.

Dimostrazione. Siano 0,, . . . , 0. n selezioni continue estratte da O; si tratta di

provare che se 0 ~ una selezione continua estratta da 0 esiste i tale che 0 = 0,.

Per la proposizione 2.1 su ciascun C. do(0 } :> 0.

Scelto 2r < do(0), per qualunque selezione continua f esiste 8ER § tale che

v x, y ~ c . d (x, y) < 8 ~ . a ( f fx ) , / ( y ) ) < ..

Dunque per ciascun xECn esiste un intorno Ix di x (nella top. indotta su Cn)

godente della seguente propriet~: per ogni yElx il valore di f in y risulta definito

come il punto che minimizza la distanza tra 0(y} e f (x) .

Sia xoECn; poich~ in x, esiste i, tale che 0(Xo)= 0i,(Xo) si deduce la coin-

cidenza di {} e 0i, in un intorno di Xo. L'insieme I~ in cui le funzioni 0 e

0ll coincidono, ~ chiuso per la continuit~ di tali funzioni; da quanto sopra

consegue che I ~ anche aperto (in C.). Poich~ C, ~ connesso I = C.. Dal fatto

che 0, e 0j sono distinte segue subito che 0 i , = 0 su U C , , = S .

LEMMA 2.2. Sia C. una maglia di S, 0:C~-~ C(L) continue e 0 (x) costituito

da n punti (n > 1) per ogni x E C~.

Qualunque siano q~ E L, p E S si ponga

Oq,(p) = {p, EO(p) :d (p , , q , ) = min d(r, q,)}. rEO(p)

Allora esiste un 8 o E R + godente delle seguenti proprietY.

(A) x~ E O(x), d(x, y) < 8 o =>. O~(y) costituito da un solo elemento;

(B) d(x, y ) < 8 o=~ ,vx~E0(x ) il punto O~,(y) ~ l'unico y, E0(y) tale che 1 d(x,, y,) < -~do(0);

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S E L E Z I U N I C O N T I N U R I/~i SPAZI N O N L I N E A R ! E P U N T I F ISSI 109

//y, = o..(y) x, E O(x) ) (C) [ z, = O,,(z) =~ y~ = 0,, (y);

\ d(x, y) < 80 a ( x , z ) < 8 0

/ y, = 0,, (y) x, E 0 (x) \

(D) / { z, = 0~, ( z ) ) =~ y, = 0,, (x).

\ d ( x , y ) < 8 0 t/(x, z )<8o

lnfine la (D) sussiste anche qaalora l'ipotesi d(y, z), d(x, z ) < 8 o sostituisca l'ipotesi

a(x, y), a(x, z) < 8~

Dimostrazione. La dimostrazione segue con qualche piccola ma ovvia modifica

da quella del lemma 1.2 e corollario 1.3 di [i].

LE/VUVlA 2.3. Sin C, una maglia di uno spazio F.C. e 0 una applicazione

continua da C~ a C(L) tale che 0 (x) ~ costituita da n elementi, allora si possono

estrarre da 0 n selezioni distinte.

Dimostrazione. La dimostrazione ricalca quella di teorema 1.1 di [1]; la

esporremo percib schematicamente segnalando le modifiche da apportare ai punti

a), b), c) in cui ~ articolato il citato procedimento dimostrativo.

a) Esiste un 80E R ~ tale che le applicazioni

y E l(x, 8o)-~. I'unico elemento di 0x,(y) x,E 0(x)

risultano ben definite e continue e quindi sono deile selezioni Iocali continue

di 0 distinte. La dimostrazione ~ identica a quella di [1], utilizzando ii lemma 2.2 in

luogo dei lemma 1.2 di [I].

b) Se z E i(x, 80) ogni applicazione univoca e continua del tipo

: y E ! (x, 8,) N / (z, 8~ .~ y, E 0 (y)

coincide con la restrizione a l(x, 80)N l(z, ~ di una delle funzioni Ox,.

La dimostrazione ~ analoga: le considerazioni svolte in [!] sul segmento

x y vanno sostituite con l'utilizzazione del lemma 1.1.

c) Le selezioni Iocali definite in a) possono essere estese con continuit&

in selezioni ad un sol valore su tutto C,. Come nello analogo c) di [1], tissato

Page 10: Selezioni continue in spazi non lineari e punti fissi

1 1 0 Lvcza~o c ~ a a o s g

sE C, e considerata la successione IS,,,1 di sfera di C, di centro s e di raggi 8o

80 -Jr- (m - - l) ~ - , se x E S 2 - - S ~ in un suo intorno di raggio 8 o sono definibili

per a) n selezioni locali continue. Per la condizione c) di definizione I.! esiste

y E l(x, 80)~ $1; in un intorno di y sono ancora definibili n selezioni che per

b) devono coincidere su l(x, 8o)NS 1 con quelle definite in $1 e con quelle

definite in l(x, 83). Le funzioni definite in S, risultano estese in maniera naturale

con continuit/~ secondo la legge che per ogni x E S ~ - SI prolunga 0xt nella

funzione definita su l(x, 8o) e con essa coincidente su l(x, 8o) t")l(y, 8o).

La prova che tale funzione non dipenda dalla scelta di y ~ del tutto ana)oga

a quella svolta in [I].

�9 La prova che nel prolungamento non si generano funzioni plurivoche va

modificata scegliendo y e z a norma della condizione d) definizione 1.1 invece

che come in [1].

Nel prolungare da $2 a S, si utilizza la condizione c) e si procede analo-

gamente. Per il resto della dimostrazione le modifiche, dopo quanto detto,

sono ovvie.

TEOREMA 2.1. Sia S fortemente connesso, L metrico, O:S->.C(L) un'applica- zione plurivoca semicontinua inferiormente (risp. semicontinua superiormente) tale chev x E S 0 (x) ~ costituito dan elementi. Allora 0 ammette esattamente n selezioni continue distinte.

Dimostrazione. Per ia proposizione 2.1 0 ~ continua su ogni C~; per la

condizione b) di definizione l.I essa 6 continua su S. Per il lemma 2.3 qualun-

que sia m E N possono estrarsi da 0 n selezioni continue su C. distinte.

Attribuiamo degli indici arbitrari aile selezioni definite su C, e supposti

assegnati gli indici alle selezioni definite su Cm, diamo come indice a queile

definite su Cm+~, gli indici ereditati in maniera naturale daile restrizioni su C . .

Tale legge/~ ben definita perch~ una selezione definita su C,~ deve coincidere

(lemma 2.1) con una di quelle definite su C~_, e d'altro canto (iemma 2.1)

le selezioni definite su C~, sono distinte.

Risultano cosi definite per ricorrenza n selezioni su S. La continuit/~ di tali

selezioni deriva dalla condizione b) di definizione 1.1 e dalla continuit/l deUe

Ioro restrizioni a ciascun C=. II fatto che esse siano distinte deriva dall 'essere

distinte su ciascun C~,.

Page 11: Selezioni continue in spazi non lineari e punti fissi

SEL~ZXONX c o ~ R m s P a z x ~ , o ~ L m S A R ] g P u ~ T z ~ . s s x I I I

TEOREMA 2.2. Sia S uno spazio F. C. di connessione {C,I L metrico, O:S->.C(L)

s. c. i. (risp. s. c.s.), 0 (x) sia costituita v x da una infinit~ numerabile di punti.

La funzione

do : x E S-~ inf d(x, , x2) x~, xt E O (x); xt v~ xs

ammetta su ogni C, un estremo inferiore positivo. Allora si pu6 costruire un'infinit~

numerabile [0ll di selezioni continue distinte tali che se ~) ~ una qualunque selezione

continua esiste ii tale che 0 ---- 0l,.

Dimostrazione. Come nella prop. 2.1 si prova che 0 ~ continua su ogni Cn.

Si possono allora facilmente estendere considerazioni gi/t svolte per ottenere la

test. Ci sembra opportuno chiarire solo una modifica da apportare alia dimostra-

zione del lemma 2.2 e per esso a queila del lemma 1.2 di [1]. Precisamente

con riferimento all'ultimo capoverso delia dimostrazione della (A) di [1], ove si

prova che x , ~ x 2, ii ragionamento va sostituito col seguente: se fosse x ~ x , ,

allora sarebbe d(y~, Y2) ~ do(O) e cib ~ assurdo.

Osservazione l . l . Se S 6 unione insiemistica e topologica di una famiglia

di spazi fortemente connessi a due a due disgiunti, allora conservano validit~

le conclusioni dei teoremi 2.1 e 2.2 relativamente all'esistenza ma non quelle

relativa alia unicit/t.

Osservazione 1.2.

a) Per stabilire se un'applicazione plurivoca 0 gode della propriet/l che

0 (x) ~ costituito V x da n elementi, si pub utilizzare il seguente criterio: Sia !

i'insieme di punti in cut 0(x) ~ costituito d a n elementi; sia M uno spazio

metrico connesso, 0 un'applicazione plurivoca da M in C(L) tale che essa

continua e 0(Xo) 6 costituito d a n elementi. Se mo= inf d(y, z) > % > 0 y, zES(x), xEl, ~ z

e se O(x), v x ~ costituito al pif~ d a n elementi, allora O(x) ~ costituito V x da

n elementi.

La dimostrazione ~ ovvia (per completezza osserviamo c h e l a si pub ottenere

adattando ragionamenti svolti in [2] proposizione 2.1).

b) Un altro semplice criterio ~ il seguente: Sia M metrico IO.} una succes- stone di applicazione plurivoche tall che definitivamente O.(x) ~ costituito da n punti v x ; se do(0,) > ~o > 0 e v x e lim0,(x) = 0(x) aliora 0(x) ~ costituito

'r x d a n elementi.

Page 12: Selezioni continue in spazi non lineari e punti fissi

1 1 2 , . u c ~ . s o CAR~ONE

Sia S la sfera unitaria del campo C dei numeri complessi dotato della

struttura hilbertiana naturale, consideriamo la seguente funzione plurtvoca:

C : z e C - O I + } f f , - } f f l

0 ~ 0 .

Tale funzione 6 ovviamente continua da S in C(C). S chiaramente 6 a connes-

sione forte; ma, come 6 noto, f - non ammette in S alcuna selezione continua.

D'altro canto comunque si scelga un insieme connesso e compatto non conte-

nente 1o 0, f - ammette come 6 ben noto, e come assicura il teorema 2.1. due

selezioni continue.

Le funzioni

z 6. C - - 0 .~ {elmP(2~x+|~176 N

( )": ",0- oo

p6. C, Rep ~ 0, I m p < 0 ,

da C in C ampliato risultano continue in ogni insieme non contenente 1o 0 e

d(~' 6 ivi definito positivo, ma 6 0 quando calcolato nella metrica di C ampliato.

I1 teorema 2.1 assicura che per ogni insieme fortemente connesso non contenente

1o 0 esistono infinito numerabile selezioni continue distinte estratte da ( )".

lndichiamo ora con Co la circonferenza unitaria in C topologizzata secondo

la norma delle sfere quadre ([zi = [Rezr + llmz[). Essa non soddisfa come

osservato la condizione d) di definizione 1.1. !~ ben noto che f-- definita su Co

non ammette selezioni continue.

Ques'uitimo esempio mostra che nell'ambito della teoria svolta non 6 suf-

ficiente conoscere i valori di una funzione analitica plurivoca sulla frontiera

di un aperto semplicemente connesso per poter dedurre I'esistenza di selezioni

continue.

L'essenzialit;h della condizione d) pu6 essere mostrata su di un esempio

pifJ "geometr ico ".

Si associ a ciascun punto della circonferenza Co, la coppla coatituita da:

due punti, I'uno sul margine superiore I'altro sul margine inferiore di un nastro

di MObius. I~ facile convincersi che I'applicazione pu6 essere scelta in maniera

tale da essere continua, ma 6 ovvio che non ammette selezioni continue.

Page 13: Selezioni continue in spazi non lineari e punti fissi

8 E L I I Z I O N I C O N T I N U E IN S P A Z I N O N L I N E A R I Z P U N ~ F I l l 113

o

Una funzione plurivoca da uno spazio metrico S in uno spazio metrico T

si dice che ~ lipschitiziana quando

d (0 (x), 0 (y)) < X d (x, y).

Se K~<I si dice che ~ una contrazione; se K < I the ~. una contrazione stretta.

TEOREMA 3.1. Sia X uno spazio normato separabile e L di Banach; O:X ,C(L )

un'applicazione lipschitiziana tale che 0(x) ~ costituito v x d a n punti, allora 0

ammette esattamente n selezioni distinte 01, . . . , 0., lipschitiziane con la stessa

costante di Lipschitz di O.

Dimostrazione. Per la separabilit/! di X esiste {x,} tale che sp{xl, .... x,,...}=X.

Indichiamo con Cn la sfera di raggio n, chiusa nel sottospazio m-dimensionale

sotteso da x,, . . . , xm. Si ha Cm+IDC~,, X=-LJC~, e Cn ~ F.C.. Allora vm su

C,~ sono definibili n selezione continue 0,~, tall che le restrizioni a C,-~, per

ogni i coincidono con le selezioni definite su Cm-i. Proviamo che tali selezioni

s o n o lipschitziane su C,,. Sia 80(m) il numero di cui nel lemma 2.2 relativo a (7..

v x, y : d(x, y)~.< 8o(m) per come sono state definite le selezioni su C,, si ha

m a

dunque

o,,.(x) = o.,tx)

o,,. (y) = % (y),

a(O(x), 0(y)) -._< Ka(x, y) => sup d(x, 0 (y)) ~< K(a(x, y)) x I E e (x )

a (0,,. Cx), 0,,. (y)) ~< K a (x, y).

Siano ora x e y arbitrari in C. allora sul segmento x y E C. scegliamo K punti

p, . . . . . p r tall che p, -~- x; PK = Y, d(p, , p~+,) =~ ~o $i, ha

IO,.~(x)- %. (y)l ~< lo,.. ( p , ) - %. (p,)l + " " + Io,,. ( p ~ , ) - o,.. (px_,)[

-..< KIp, ~ p,[ + . . - + l e A . - - P , r - , ) = g ' l x - y].

Attribuiamo ora degli indiei arbitrar alle sel~z/on~ definite su C, e supposti

attt~ibuiti degli indici alle setezioni definite su Cm diamo degli indici a quetle

definite su C,,+1 secondo la legge che associa ad una selezione su C,+, quell'in-

dice che spetta alia sua restrizione su Cm; cio~ I'indice che esso naturalmente

eredita dalla sua restrizione su C,,, (legge ben definita per il lemma 2.1).

8 - R e n d . C i r c . M a t e m . P a l e r m o - S e r i e I i - T o m o X X V - A n n o 19 /6

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114 LUCXANO esanOmm

Risultano perci6 definite n selezioni lipschitiziane su U Cn, distinte.

Sia x E U C~, allora esiste {x~t : xn -~ x, {x~) __C U Cn. Si ha

d(O,(x.), O,(x.)) Kd(x., x.)

e dunque Ot(xn) converge (il limite non dipende dalla particolare scelta della

successione {xn}). Che lim O~(x,)EO(x) segue subito dalla continuit/~ di O, ragio-

nando per assurdo. Pub allora es tenders i per ogni i la definizione di Oj(x) da

U Cn a 1.3 C,, conservando le proprieth di essere lipschitiziana e una selezione

di O. Sia infine 0 una selezione continua di O, allora per il lemma 2.2 su ogni

C , , 0 deve coincidere con una delle selezioni Ot.,,, sicch~ per come ~ stata

definita O~ esiste il tale che 0 = 0 i l su UCn. Poich/: U C n = X e 0 e el, sono

continue si ha che O = Oi~ su X. Proviamo infine che le selezioni 01 . . . . , On sono

distinte su U C , . Supponiamo per assurdo che esiste x o E X - - U C,:Oi~(xo)= Ol,(xo)

il ~ i,.

Costruiamo ora, come prima n selezioni lipschitzlane 0~, . . . , 0~, a partire

daU'insieme denso in X [Xo, xt, . . . , x,,, . . . I . !~ chiaro che O~(xo):~ O~(xo), ma

d'altro canto per quanto giA provato esistono j~, e ./2 tali che O j = 0~,, 0~,= Ot~ ne

segue 0,., (Xo)=~ 0~,(Xo) e ci6 ~ assurdo.

COROLLARIO 3.2. Sia X di Banach separabile; O : X - ~ C ( X ) plurivoca e

contrazione stretta ; 0 (x) costituito v x d a n punti, aUora 0 ammette esattamente

n punti fissi.

Dimostrazione. Per il teorema 3.1 0 ammette n selezioni che risultano essere

delle contrazioni strette; perci6 0 ammette aimeno n punti fissi. Che essi siano

esat tamente n deriva dal fatto che in caso contrario a lmeno una selezione do-

vrebbe avere almeno due punti fissi.

COROLLARIO 3.3. Sia X uno spazio di Banach uniformemente convesso, sepa-

rabile ; O : X - ~ C(X) tm'applicazione plurivoca contrattiva dalla sfera unitaria di

X, S, in C(S) e 0(x) sia costituito v x da n pnnti, allora 0 ammette almeno n

punti fissi. L'insieme di punti fissi ~ l'unione d i n convessi chiusi.

Dimostrazione. Per il teorema 3.1 0 ammette n selezioni 0~ . . . . , 0,, con-

trattive distinte. Ogni 0 t per il teorema di Browder ammet te almeno un punto

fisso e I ' insieme dei punti fissi ~ chiuso e convesso.

Pisa, Marzo 1976.

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SELZ~.IONI CONTINUE IN SPAZI NON LINEARI ~ PUNTI P|SSl ~ | 5

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BIBLIOORAFIA

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