Segue dalla prima I ricami della pioggia di Lorenzo Sola VERGOGNA E RISCHIO PER IL PAESE ·...

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voluminosi e pesanti che sovra- steranno quelle "esili fisicità". Bambini ed adolescenti che sem- brano proprio non farcela, piega- ti in due sotto il peso dei libri e degli altri numerosi accessori che servono oggi ad affrontare l'impegno scolastico. "Contenitori" super carichi nei quali c'è dentro di tutto, veri e propri fardelli sulle spalle dei più giovani, i quali si misurano però con una massa muscolare ed una struttura scheletrica non ancora consolidate, pertanto non ancora in grado di sopporta- re il "grave peso" della conoscen- za. Nel frattempo, una frenetica rincorsa di fine mese e inizio set- tembre (e noi genitori lo sappia- mo) di una zavorra di "oggetti" tra quaderni, libri, astucci multi- colori, diari all'ultima moda, at- trezzatura utile per l'attività spor- tiva o artistica, strumenti musica- li, che affossano i nostri figli, co- stretti poi a muoversi con anoma- li posture, del tutto ricurvi in avanti. Un ingombro, in alcune situazioni, pari al 20 per cento o più del proprio peso corporeo. Assomigliano un po' a quelle for- michine che trasportano cibo "gigantesco" e che sembrano sbandare a destra e a sinistra, per arrivare poi faticosamente al loro covo. È chiaro poi che i tempi di percor- renza e la lunghezza del tragitto condizionino sensibilmente la salute della schiena. Peraltro un problema sollevato dal parla- mentare umbro Prisco in una recente lettera inviata al mini- stro Bussetti. Tutto ciò, in partico- lare negli ultimi tempi, ha deter- minato il diffondersi di studi scientifici specializzati, di allarmi- smi più o meno giustificati tra le associazioni dei genitori circa il rischio concreto per la salute dei più giovani. Lo stesso Consiglio Superiore della Sanità, già nel 1999, aveva sostenuto come opportuno e congruo un valore massimo di carico del 10-15% rispetto al pe- so corporeo degli studenti; ciò significa che un bambino di età compresa tra i 6 e gli 8 anni non dovrebbe "essere gravato" oltre i 4-5 chili. Peraltro, l'associazione italiana dei fisioterapisti ha diffuso dati preoccupanti: cinque bimbi su dieci tra i 6 e i 10 anni soffrirebbe- ro di lombalgia. Il numero degli alunni di scuola elementare che manifesta dolore alla parte bas- sa della schiena, è pari al doppio di quello dei loro genitori quan- do avevano la stessa età. Proble- mi anche a danno dell'apparato muscolo-scheletrico, soprattut- to a livello della colonna verte- brale. La stessa associazione ha anche pubblicato un opuscolo dal titolo "La schiena va a scuola: prime regole per rispettarla", rivolto ai bambini delle scuole elementari e medie, affinché uti- lizzino in modo appropriato lo zaino ed assumano una postura corretta durante tutto l'arco del- la giornata, vista la tendenza abi- tudinaria ad una "posizione scor- retta", la cosiddetta "statica pas- siva", cioè afflosciata sullo sche- letro. Ovviamente lo zaino non è l'unico responsabile! L'opuscolo fornisce, infatti, alcuni utili sug- gerimenti, per combattere "abi- tudini scolastiche" dannose per la schiena dei nostri figli: non rimanere seduti per troppo tem- po, alzarsi dalla sedia per un pa- io di minuti al cambio dell'ora; non sedersi sulla parte anteriore della sedia e appoggiarsi allo schienale; non sdraiarsi lateral- mente sul banco, appoggiare i gomiti sul piano del banco per alleggerire il lavoro della schie- na; l'altezza del banco dovrebbe essere proporzionata all'altezza del bambino in modo che egli possa appoggiare gli avambrac- ci con le spalle rilassate. Tutta- via, le regole auree per la gestio- ne degli zaini scolastici possono essere così sintetizzate ( fonte Orizzontescuola): -lo zaino deve avere dimensioni adeguate, schienale rigido e im- bottito, cintura da allacciare alla vita (in modo che la parte inferio- re non scenda una volta indossa- to), maniglia per sollevarlo o tra- sportarlo a mano; - è opportuno che abbia più com- parti per distribuire meglio il con- tenuto e che lo zaino vada riempi- to partendo dallo schienale e mettendo le cose più pesanti vici- no allo stesso e poi via, via, le co- se meno pesanti. Magari, ricorre- re allo zaino tipo trolley. In ultimo, come fa notare la stes- sa lettera dell’onorevole Prisco summenzionata, “si potrebbe intervenire adottando testi digi- tali, come accade, peraltro, già in diversi paesi europei. Claudio Riccadonna Giro subito le sue osservazioni ai tanti genitori e ai tanti nonni che proprio in questi giorni si ritrovano a fare i conti non solo con la scelta dello zaino (momento di poco conto solo per chi non l’ha vissuto e per chi... non c’è rimasto sotto), ma anche con il concetto dello zaino o comunque della cartella. Le do ragione praticamente su tutto, però la questione dei testi digitali mi lascia ancora un po’ perplesso. Già si dà per scontato che ogni famiglia abbia un computer e una stampante (errore, al di là di quanto si voglia fare per superare il divario tecnologico che separa una famiglia dall’altra), non vorrei che ora si desse per scontato che ogni studente abbia (o abbia la possibilità di avere) un oggetto che gli permetta di leggere e studiare testi digitali. Vedo comunque che anche gli esperti - e non solo chi come me è affezionato alla carta (non solo di giornale) - continuano a dire che studiare su un libro o su un tablet sono cose assai diverse. quella che ha rifiutato le quote di migranti e che, tutti devono ricordarselo, oltre che assorbire attualmente gran parte delle ri- sorse europee, ben oltre quanto versato, ha avuto una grandissi- ma migrazione di centinaia e centinaia di migliaia di persone verso i paesi dell'ovest, compre- sa l'Italia, dopo la caduta del muro di Berlino, creando per anni non pochi problemi. Eppure ce l'abbiamo fatta....e ora dovremmo accettare un'al- leanza con questi paesi contro l'Europa? Il problema va affron- tato, compreso un cambiamen- to di rotta dell’Europa in tema di politiche sociali ed economi- che ma non a costo di uno scon- tro che ci vedrebbe perdenti su tutti i fronti. Tra il resto, dove so- no le compatibilità tra Lega e 5stelle e tra 5stelle e gli altri pae- si europei sovranisti e nazionali- sti in materia economica, se non in questa fase solo in fun- zione anti europea e contro gli altri partiti italiani tra cui gli al- leati, fino ad oggi, della Lega? Gli stessi dati del Ministero hanno dimostrato che già nel 2017 il calo degli arrivi di immi- grati è stato esponenziale e non certo grazie a Salvini visto che al Governo è arrivato nell'aprile 2018. Questo però anche per la Le- ga è solo un dettaglio visto che quello che per loro conta è l'at- tacco all'Europa e il tentativo far conquistare la leadership euro- pea alle forze più oscurantiste e nazionaliste, all’interno delle quali, può negare e banalizzare fin che vuole il leader della Lega, una fetta consistente è rappre- sentativa della destra estrema fascista, e in molti casi neonazi- sta, oggi presente in molti paesi. Se questo è il futuro che ci aspetta è bene che gli italiani ri- flettano molto bene sulle scelte che si andranno a fare. Significativa e contradditto- ria, è l’alleanza, tanto sbandiera- ta anche da Conte, oltre che dal- la lega, con Trump, il quale, va ricordato, al di là della sua politi- ca nazionale ed internazionale sulla quale non voglio entrare, vuole ripristinare quella deregu- lation economico finanziaria che ha causato direttamente la crisi economica mondiale che stiamo pagando duramente, e che pagheremo ancora per mol- ti anni. È questo il futuro che vo- gliamo? Segue dalla prima le foto dei lettori / 2 SEGUE DALLA PRIMA PAGINA / CARLO BRIDI SERVONO NUOVI STILI DI VITA e quello del popolo, anche per orientare a nuovi stili di vita e di consumo responsabile, af- fermano i Vescovi italiani, così come scelte lungimiranti da parte della comunità. Papa Francesco ricorda che “la pace interiore della persona è mol- to legato alla cura dell’ecolo- gia e al bene comune, perché se autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equi- librato unito a una capacità di stupore che conduce alla pro- fondità della vita” (Laudato sì, n°225). Fra le azioni da intraprende- re perché la giornata non passi invano solo come una serie di manifestazioni, c’è quella del consumo critico e uno stile di vita sobria. Questo perché la salvaguardia del Creato non è un mero ambientalismo ma porta con sé il concetto di eco- logia integrale, che compren- de oltre all’ambiente chi vi abi- ta, in un complesso gioco di re- lazioni reciproche. Il tutto par- tendo da un dato di fatto: or- mai anche i più grandi nega- zionisti accettano il fatto che assistiamo a delle pesanti mo- dificazioni climatiche, cosa che hanno accettato anche i consiglieri di quel presidente Trump, che riconoscono che siamo di fronte a cambiamen- ti climatici molto pesanti, che sono la causa principale di tan- ti disastri ambientali ai quali assistiamo. Non dimentichiamo che già un mese fa- all’inizio del mese di agosto- il nostro Pianeta – come abbiamo ricordato fra i pochi da queste colonne- ab- biamo esaurita la capacità di rigenerazione del pianeta per l’intero 2018 mentre mancano ancora più di 150 giorni alla fi- ne dell’anno. Sono presto 50 anni che la terra ha esaurito l’equilibrio e continuiamo ogni anno sempre di più ad in- taccare il futuro. Il fatto che grandi paesi, Stati Uniti in te- sta, che sono i maggiori inqui- natori non abbiano ancora do- po anni recepito l’accordo di Parigi sul clima, passaggio molto importante, anche se ta- luni lo giudicano insufficiente, è una prova che non si è anco- ra capito che il nostro pianeta è gravemente malato e se non corriamo ai ripari in fretta ri- schiamo che quando ci decide- remo tutti a farlo sia troppo tardi. E’ urgentissimo porre un freno alle emissioni di Co2 e di altri gas tossici nell’atmosfera, causa scatenante dei cambia- menti climatici. La giornata di oggi per un’alleanza con la ter- ra, rilancia il messaggio più completo e avanzato sul tema dell’ecologia integrale che è stato la Laudato sì. Si vuole sot- tolineare che è responsabilità di tutti, partendo dalle fami- glie e dalle scuole, fare ogni giorno delle scelte consapevo- li, pensiamo all’enorme tema degli sprechi di cibo, acqua e energia, per questo è fonda- mentale che tutti i soggetti abi- litati svolgano un’attività di educazione ad una corretta ali- mentazione riscoprendo an- che il ruolo degli acquisti a km zero, dei mercati contadini, del commercio equo e solidale che in Trentino ha una rete di 11 negozi nei principali centri della provincia. Il tutto avendo sempre presente che non ab- biamo un pianeta di scorta, dobbiamo fare di tutto per sal- vare la nostra terra. Non di- mentichiamo che l’impazzi- mento del clima ha creato pro- blemi enormi dei quali sem- pre più ci dobbiamo rendere conto: temperature di 30 gradi fino al circolo polare Artico, scioglimento dei ghiacciai pe- renni, siccità in posti come il Nord Europa che non ha mai conosciuto questo fenomeno, con la conseguente perdita di produzione di grano, patate, foraggi, frutta. Nel contempo anche la si- tuazione nei paesi impoveriti si va costantemente aggravan- do: un solo dato per dimostra- re la situazione: ogni giorno, nella più assoluta indifferenza muoiono 6.000 bambini, e poi siamo capaci di scandalizzarci e vorremmo chiudere le fron- tiere a quei disperati che dopo viaggi che non hanno nulla di umano tentano di sbarcare in Europa sempre più chiusa ed egoista, rimane solo il faro del- la Chiesa cattolica ad illumina- re questo deserto arido ed egoista. Carlo Bridi VERGOGNA E RISCHIO PER IL PAESE di Lorenzo Sola ■■ Ecco i ricami del ragno e della pioggia. Foto inviata dalla let- trice Adriana Dal Lago I ricami... della pioggia SABATO 1 SETTEMBRE 2018 TRENTINO Lettere e Commenti 9

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Page 1: Segue dalla prima I ricami della pioggia di Lorenzo Sola VERGOGNA E RISCHIO PER IL PAESE · 2018-09-06 · carico del 10-15% rispetto al pe-so corporeo degli studenti; ciò significa

voluminosi e pesanti che sovra-steranno quelle "esili fisicità". Bambini ed adolescenti che sem-brano proprio non farcela, piega-ti in due sotto il peso dei libri e degli altri numerosi accessori che servono oggi ad affrontare l'impegno scolastico."Contenitori" super carichi nei quali c'è dentro di tutto, veri e propri fardelli sulle spalle dei più giovani, i quali si misurano però con una massa muscolare ed una struttura scheletrica non ancora consolidate, pertanto non ancora in grado di sopporta-re il "grave peso" della conoscen-za. Nel frattempo, una frenetica rincorsa di fine mese e inizio set-tembre (e noi genitori lo sappia-mo) di una zavorra di "oggetti" tra quaderni, libri, astucci multi-colori, diari all'ultima moda, at-trezzatura utile per l'attività spor-tiva o artistica, strumenti musica-li, che affossano i nostri figli, co-stretti poi a muoversi con anoma-li posture, del tutto ricurvi in avanti. Un ingombro, in alcune situazioni, pari al 20 per cento o più del proprio peso corporeo. Assomigliano un po' a quelle for-michine che trasportano cibo "gigantesco" e che sembrano sbandare a destra e a sinistra, per arrivare poi faticosamente al loro covo.È chiaro poi che i tempi di percor-renza e la lunghezza del tragitto condizionino sensibilmente la salute della schiena. Peraltro un problema sollevato dal parla-mentare umbro Prisco in una recente lettera inviata al mini-stro Bussetti. Tutto ciò, in partico-lare negli ultimi tempi, ha deter-minato il diffondersi di studi scientifici specializzati, di allarmi-smi più o meno giustificati tra le associazioni dei genitori circa il rischio concreto per la salute dei più giovani.Lo stesso Consiglio Superiore della Sanità, già nel 1999, aveva sostenuto come opportuno e congruo un valore massimo di

carico del 10-15% rispetto al pe-so corporeo degli studenti; ciò significa che un bambino di età compresa tra i 6 e gli 8 anni non dovrebbe "essere gravato" oltre i 4-5 chili. Peraltro, l'associazione italiana dei fisioterapisti ha diffuso dati preoccupanti: cinque bimbi su dieci tra i 6 e i 10 anni soffrirebbe-ro di lombalgia. Il numero degli alunni di scuola elementare che manifesta dolore alla parte bas-sa della schiena, è pari al doppio di quello dei loro genitori quan-do avevano la stessa età. Proble-mi anche a danno dell'apparato muscolo-scheletrico, soprattut-to a livello della colonna verte-brale. La stessa associazione ha anche pubblicato un opuscolo dal titolo "La schiena va a scuola: prime regole per rispettarla", rivolto ai bambini delle scuole elementari e medie, affinché uti-lizzino in modo appropriato lo zaino ed assumano una postura corretta durante tutto l'arco del-la giornata, vista la tendenza abi-tudinaria ad una "posizione scor-retta", la cosiddetta "statica pas-siva", cioè afflosciata sullo sche-letro. Ovviamente lo zaino non è l'unico responsabile! L'opuscolo fornisce, infatti, alcuni utili sug-gerimenti, per combattere "abi-tudini scolastiche" dannose per la schiena dei nostri figli: non rimanere seduti per troppo tem-po, alzarsi dalla sedia per un pa-io di minuti al cambio dell'ora; non sedersi sulla parte anteriore della sedia e appoggiarsi allo schienale; non sdraiarsi lateral-mente sul banco, appoggiare i gomiti sul piano del banco per alleggerire il lavoro della schie-na; l'altezza del banco dovrebbe essere proporzionata all'altezza del bambino in modo che egli possa appoggiare gli avambrac-ci con le spalle rilassate. Tutta-via, le regole auree per la gestio-ne degli zaini scolastici possono essere così sintetizzate ( fonte Orizzontescuola):

-lo zaino deve avere dimensioni adeguate, schienale rigido e im-bottito, cintura da allacciare alla vita (in modo che la parte inferio-re non scenda una volta indossa-to), maniglia per sollevarlo o tra-sportarlo a mano;- è opportuno che abbia più com-parti per distribuire meglio il con-tenuto e che lo zaino vada riempi-to partendo dallo schienale e mettendo le cose più pesanti vici-no allo stesso e poi via, via, le co-se meno pesanti. Magari, ricorre-re allo zaino tipo trolley.In ultimo, come fa notare la stes-sa lettera dell’onorevole Prisco summenzionata, “si potrebbe intervenire adottando testi digi-tali, come accade, peraltro, già in diversi paesi europei.

Claudio Riccadonna

■ Giro subito le sue osservazioni ai tanti genitori e ai tanti nonni che proprio in questi giorni si ritrovano a fare i conti non solo con la scelta dello zaino (momento di poco conto solo per chi non l’ha vissuto e per chi... non c’è rimasto sotto), ma anche con il concetto dello zaino o comunque della cartella. Le do ragione praticamente su tutto, però la questione dei testi digitali mi lascia ancora un po’ perplesso. Già si dà per scontato che ogni famiglia abbia un computer e una stampante (errore, al di là di quanto si voglia fare per superare il divario tecnologico che separa una famiglia dall’altra), non vorrei che ora si desse per scontato che ogni studente abbia (o abbia la possibilità di avere) un oggetto che gli permetta di leggere e studiare testi digitali.Vedo comunque che anche gli esperti - e non solo chi come me è affezionato alla carta (non solo di giornale) - continuano a dire che studiare su un libro o su un tablet sono cose assai diverse.

quella che ha rifiutato le quote di migranti e che, tutti devono ricordarselo, oltre che assorbire attualmente gran parte delle ri-sorse europee, ben oltre quanto versato, ha avuto una grandissi-ma migrazione di centinaia e centinaia di migliaia di persone verso i paesi dell'ovest, compre-sa l'Italia, dopo la caduta del muro di Berlino, creando per anni non pochi problemi.

Eppure ce l'abbiamo fatta....e ora dovremmo accettare un'al-leanza con questi paesi contro l'Europa? Il problema va affron-tato, compreso un cambiamen-to di rotta dell’Europa in tema di politiche sociali ed economi-che ma non a costo di uno scon-tro che ci vedrebbe perdenti su tutti i fronti. Tra il resto, dove so-no le compatibilità tra Lega e

5stelle e tra 5stelle e gli altri pae-si europei sovranisti e nazionali-sti in materia economica, se non in questa fase solo in fun-zione anti europea e contro gli altri partiti italiani tra cui gli al-leati, fino ad oggi, della Lega?

Gli stessi dati del Ministero hanno dimostrato che già nel 2017 il calo degli arrivi di immi-grati è stato esponenziale e non certo grazie a Salvini visto che al Governo è arrivato nell'aprile 2018.

Questo però anche per la Le-ga è solo un dettaglio visto che quello che per loro conta è l'at-tacco all'Europa e il tentativo far conquistare la leadership euro-pea alle forze più oscurantiste e nazionaliste, all’interno delle quali, può negare e banalizzare fin che vuole il leader della Lega,

una fetta consistente è rappre-sentativa della destra estrema fascista, e in molti casi neonazi-sta, oggi presente in molti paesi.

Se questo è il futuro che ci aspetta è bene che gli italiani ri-flettano molto bene sulle scelte che si andranno a fare.

Significativa e contradditto-ria, è l’alleanza, tanto sbandiera-ta anche da Conte, oltre che dal-la lega, con Trump, il quale, va ricordato, al di là della sua politi-ca nazionale ed internazionale sulla quale non voglio entrare, vuole ripristinare quella deregu-lation economico finanziaria che ha causato direttamente la crisi economica mondiale che stiamo pagando duramente, e che pagheremo ancora per mol-ti anni. È questo il futuro che vo-gliamo?

Segue dalla primale foto dei lettori / 2

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA / CARLO BRIDI

SERVONO

NUOVI STILI

DI VITAe quello del popolo, anche per orientare a nuovi stili di vita e di consumo responsabile, af-fermano i Vescovi italiani, così come scelte lungimiranti da parte della comunità. Papa Francesco ricorda che “la pace interiore della persona è mol-to legato alla cura dell’ecolo-gia e al bene comune, perché se autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equi-librato unito a una capacità di stupore che conduce alla pro-fondità della vita” (Laudato sì, n°225).

Fra le azioni da intraprende-re perché la giornata non passi invano solo come una serie di manifestazioni, c’è quella del consumo critico e uno stile di vita sobria. Questo perché la salvaguardia del Creato non è un mero ambientalismo ma porta con sé il concetto di eco-logia integrale, che compren-de oltre all’ambiente chi vi abi-ta, in un complesso gioco di re-lazioni reciproche. Il tutto par-tendo da un dato di fatto: or-mai anche i più grandi nega-zionisti accettano il fatto che assistiamo a delle pesanti mo-dificazioni climatiche, cosa che hanno accettato anche i consiglieri di quel presidente Trump, che riconoscono che siamo di fronte a cambiamen-ti climatici molto pesanti, che sono la causa principale di tan-ti disastri ambientali ai quali assistiamo.

Non dimentichiamo che già un mese fa- all’inizio del mese di agosto- il nostro Pianeta – come abbiamo ricordato fra i pochi da queste colonne- ab-biamo esaurita la capacità di rigenerazione del pianeta per

l’intero 2018 mentre mancano ancora più di 150 giorni alla fi-ne dell’anno. Sono presto 50 anni che la terra ha esaurito l’equilibrio e continuiamo ogni anno sempre di più ad in-taccare il futuro. Il fatto che grandi paesi, Stati Uniti in te-sta, che sono i maggiori inqui-natori non abbiano ancora do-po anni recepito l’accordo di Parigi sul clima, passaggio molto importante, anche se ta-luni lo giudicano insufficiente, è una prova che non si è anco-ra capito che il nostro pianeta è gravemente malato e se non corriamo ai ripari in fretta ri-schiamo che quando ci decide-remo tutti a farlo sia troppo tardi. E’ urgentissimo porre un freno alle emissioni di Co2 e di altri gas tossici nell’atmosfera, causa scatenante dei cambia-menti climatici. La giornata di oggi per un’alleanza con la ter-ra, rilancia il messaggio più completo e avanzato sul tema dell’ecologia integrale che è stato la Laudato sì. Si vuole sot-tolineare che è responsabilità di tutti, partendo dalle fami-glie e dalle scuole, fare ogni giorno delle scelte consapevo-li, pensiamo all’enorme tema degli sprechi di cibo, acqua e energia, per questo è fonda-mentale che tutti i soggetti abi-litati svolgano un’attività di educazione ad una corretta ali-mentazione riscoprendo an-

che il ruolo degli acquisti a km zero, dei mercati contadini, del commercio equo e solidale che in Trentino ha una rete di 11 negozi nei principali centri della provincia. Il tutto avendo sempre presente che non ab-biamo un pianeta di scorta, dobbiamo fare di tutto per sal-vare la nostra terra. Non di-mentichiamo che l’impazzi-mento del clima ha creato pro-blemi enormi dei quali sem-pre più ci dobbiamo rendere conto: temperature di 30 gradi fino al circolo polare Artico, scioglimento dei ghiacciai pe-renni, siccità in posti come il Nord Europa che non ha mai conosciuto questo fenomeno, con la conseguente perdita di produzione di grano, patate, foraggi, frutta.

Nel contempo anche la si-tuazione nei paesi impoveriti si va costantemente aggravan-do: un solo dato per dimostra-re la situazione: ogni giorno, nella più assoluta indifferenza muoiono 6.000 bambini, e poi siamo capaci di scandalizzarci e vorremmo chiudere le fron-tiere a quei disperati che dopo viaggi che non hanno nulla di umano tentano di sbarcare in Europa sempre più chiusa ed egoista, rimane solo il faro del-la Chiesa cattolica ad illumina-re questo deserto arido ed egoista.

Carlo Bridi

VERGOGNA

E RISCHIO

PER IL PAESE

di Lorenzo Sola

■■ Ecco i ricami del ragno e della pioggia. Foto inviata dalla let-trice Adriana Dal Lago

I ricami... della pioggia

SABATO 1 SETTEMBRE 2018 TRENTINO Lettere e Commenti 9