Segnaletica Intelligente Francigena, la strada che parla ... · Segnaletica Intelligente...

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Segnaletica Intelligente Francigena, la strada che parla con i pellegrini LA REGIONE TOSCANA è IL PRIMO ENTE AL MONDO A INSTALLARE LUNGO UN ITINERARIO AD ALTO VALORE NATURALISTICO, CULTURALE E RELIGIOSO - LA VIA FRANCIGENA - INNOVATIVE STRUTTURE IN PLASTICA RICICLATA, CHE AVVOLGONO I PALI DELLA SEGNALETICA E CONTENGONO UN CHIP NFC (NEAR FIELD COMMUNICATION). IL RISULTATO: ANCHE IN ZONE NON RAGGIUNTE DAL WEB, VIA SMARTPHONE SI POSSONO RICEVERE INFORMAZIONI SUL PERCORSO E ATTIVARE UN CONTATTO CON LE FORZE DI PUBBLICA SICUREZZA E UTILITà. Stefano Chiara 1. Sulla Via Francigena toscana la segnaletica diventa “smart” 2. Pellegrini di oggi (e di domani) lebrato Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna, lo conobbe in occasione del Giubileo del 2000, sotto il papato di Karol Woityla. Dalla fine di quest’anno, e per tutto il 2016, anche grazie alla recente iniziativa del Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco, ci si attende un’altra ondata di interesse o curiosità, perchè da queste parti non ci passa solo chi segue la fede, ma ogni persona interessata a cono- scersi in profondità, dentro la storia, a contatto con il respi- ro della natura. D a Pontremoli ad Acquapendente. Passando per Pie- trasanta, Lucca, San Miniato, San Gimignano, Mon- teriggioni, Siena, Ponte d’Arbia, Radicofani. Luoghi di oggi e insieme d’altri tempi, dove il turismo lascia ancora spa- zio al viaggio e il Grand Tour di Toscana cede il passo alla for- ma piu antica dell’andare: quella dei pellegrini. Siamo lungo il tratto toscano della Via Francigena, cuore d’Italia, epicen- tro di bellezza e cultura, oltre che di religiosità. Un primo re- vival, questo percorso storico che poco ha da invidiare al ce- 1 2 430 5/2015 leStrade Tecnologie&Sistemi

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Segnaletica Intelligente

Francigena, la stradache parla con i pellegriniLa Regione Toscana è iL pRimo enTe aL mondo a insTaLLaRe Lungo un iTineRaRio ad aLTo vaLoRe naTuRaLisTico, cuLTuRaLe e ReLigioso - La via FRancigena - innovaTive sTRuTTuRe in pLasTica RicicLaTa, che avvoLgono i paLi deLLa segnaLeTica e conTengono un chip nFc (neaR FieLd communicaTion). iL RisuLTaTo: anche in zone non RaggiunTe daL web, via smaRTphone si possono RiceveRe inFoRmazioni suL peRcoRso e aTTivaRe un conTaTTo con Le FoRze di pubbLica sicuRezza e uTiLiTà.

Stefano Chiara

1. Sulla Via Francigena toscana la segnaletica diventa “smart”

2. Pellegrini di oggi  (e di domani)

lebrato Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna, lo conobbe in occasione del Giubileo del 2000, sotto il papato di Karol Woityla. Dalla fine di quest’anno, e per tutto il 2016, anche grazie alla recente iniziativa del Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco, ci si attende un’altra ondata di interesse o curiosità, perchè da queste parti non ci passa solo chi segue la fede, ma ogni persona interessata a cono-scersi in profondità, dentro la storia, a contatto con il respi-ro della natura.

 Da Pontremoli ad Acquapendente. Passando per Pie-trasanta, Lucca, San Miniato, San Gimignano, Mon-teriggioni, Siena, Ponte d’Arbia, Radicofani. Luoghi di

oggi e insieme d’altri tempi, dove il turismo lascia ancora spa-zio al viaggio e il Grand Tour di Toscana cede il passo alla for-ma piu antica dell’andare: quella dei pellegrini. Siamo lungo il tratto toscano della Via Francigena, cuore d’Italia, epicen-tro di bellezza e cultura, oltre che di religiosità. Un primo re-vival, questo percorso storico che poco ha da invidiare al ce-

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Viandanti del terzo millennioMa come si stanno preparando gli enti territoriali ad acco-gliere e sostenere il viaggio dei nuovi pellegrini? Per esem-pio informandoli. Lo farà come meglio non si potrebbe, per esempio, la Regione Toscana che ha puntato su una tecno-logia decisamente innovativa: l’installazione lungo il perco-so regionale della Via Francigena di strutture segnaletiche TrialSystem che contengono all’interno un chip NFC (Near Field Communication), il dispositivo che consente di attiva-re una comunicazione interattiva tra il palo della segnaletica e gli smartphone con app NFC attivata. Qualora il pellegrino ne fosse sprovvisto, può scaricarla seguendo le indicazioni ri-portate sulla struttura. È sufficiente, infatti, dotarsi di un’app da Apple Store o Play Store e il gioco è fatto: da un lato ecco tutte le informazioni, culturali, religiose, stradali sui territori attraversati, dall’altro i canali, attivabili all’istante, con le for-ze di pubblica sicurezza e utilità (112-115-118). Un modo an-cora più diretto e veloce per attivare subito l’app? Basta ac-costare lo smartphone al codice QR (Quick Response Code) già predisposto su TrialSystem.

Storia italiana di innovazioneQuesto, l’ultimo atto, ovvero l’ultima frontiera, di una sto-ria di innovazione da manuale della buona e creativa ita-lianità. Fa piacere, così, che proprio nel cuore del Belpaese si stia sperimentando la prima versione high-tech di un di-spositivo che definire rivestimento è riduttivo, non avendo uguali nel mondo. TrialSystem infatti merita di essere defi-nito una “struttura intelligente on the road” perché oltre a rivestire i tradizionali pali segnaletici e contenere la tecno-logia NFC, veicola sulla propria superficie informazioni viarie di ogni genere, per migliorare la toponomastica e agevola-re pedoni e ciclisti su percorsi, itinerari a tema, piste cicla-bili, aree urbane, e via dicendo.L’idea e i primi esemplari di TrialSystem risalgono al 2007, quando Davide Noti, designer e titolare della società Wal-lcovering Pubblicità di Milano, con sede nel cuore dello sto-rico quartiere Ticinese, ha progettato questo rivestimento ad alta sostenibilità, di forma composta, di due elementi che uniti tra loro formano una struttura solida. TrialSystem, tra l’altro, è prodotto in 11 colori diversi, tra cui anche metalliz-zati per valorizzare i centri storici e ad oggi è stato adotta-to da diverse pubbliche amministrazioni (Regioni, Comuni) e realtà private (grandi aree, centri commerciali), in Italia e in alcuni paesi europei.

L’intelligenza al servizio  di pubblico e privatoUna serie di strutture intelligenti, uniche al mondo, dispo-ste lungo un percorso storico-culturale e religioso più uni-co che raro. Un esempio di interconnessione mirata che da un lato circoscrive la dispersività del web e dall’altro con-sente una comunicazione - utile e insieme dilettevole - in tempo reale.L’esperienza toscana della Via Francigena, tuttavia, non è isolata, ma si accompagna a una vera e propria strategia di innovazione che ha portato Wallcovering Pubblicità a ideare soluzioni adatte a diverse tipologie di comunità.

3. T‑Francigena: tutte le info sui percorsi dai pali allo smartphone

4. Rivestimento TrialSystem con tag NFC lungo la Via Francigena, tratto Toscano

5. Davide Noti con la sua “creatura”, TrialSystem

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6. Destinazioni d’uso molteplici: parcheggio rosa

7. Segnalazione (con annesse info) di un itinerario ciclabile

8. Percorso dei servizi

9. TrialSystem con tag  NFC e hot‑spot wifi

10. Logo della Via Francigena in Toscana

11, 12, 13. A piedi o in bicicletta: la cura del  network è affidata all’associazione AEVF

Nel dettaglio, le soluzioni proposte sono:• T-City - sistema che può offrire da un lato informazioni sul-le iniziative culturali, museali, turistiche, ludiche, shopping, dall’altro comunicazioni utili delle PA;• T-Shop - sistema a uso dei commercianti, con informazio-ni, promozioni commerciali, eccetera;• T-Help - sistema di comunicazione NFC per lanciare SOS in aree considerabili a rischio;• T-Park - sistema di segnalazione istantanea di localizzazio-ne autovettura nei parcheggi.Concludiamo ancora con una nota sulla tecnologia NFC, che è di estrema semplicità nell’installazione e, a differenza di un hot-spot wi-fi, non necessita di alimentazione elettrica. La co-municazione NFC diventa così possibile anche laddove non vi è copertura web, per esempio in località isolate. Si tratta, in-fine, di una comunicazione interattiva e bidirezionale: attra-verso l’NFC su TrialSystem si può, a tutti gli effetti, dialogare con l’ente o, in generale, il promotore dell’iniziativa.Tecnicamente, si tratta di inserire nella struttura un apposi-to chip. Accostandovi lo smartphone, esclusivamente gra-zie all’energia della batteria si attiva la comunicazione NFC, mono o bidirezionale. Il sistema è già impiegato, per esem-pio, per fare acquisti ed effettuare pagamenti. Oggi, una re-altà imprenditoriale italiana, laboratorio di idee e fucina di so-luzioni, per la prima volta l’ha portato nel cuore della strada, per darle voce e, attraverso di essa, fornire una risposta con-creta, sostenibile e intelligente ai bisogni delle comunità. nn

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Da Canterbury a Roma, per poi proseguire verso

Gerusalemme. Una strada fatta apposta per affra-

tellare, chi crede e no, perché una natura mozza-

fiato e una cultura sconfinata sono fattori che non

possono essere messi in dubbio. Fa piacere a una

rivista come la nostra, che considera gli aspet-

ti ambientali e culturali prioritari in campo infra-

strutturale, dare spazio alla “strada” non solo nella

sua accezione meramente progettuale e costrutti-

va. Era l’anno 990 DC, quando, durante il viaggio di

ritorno da Roma alla sua sede episcopale, il vesco-

vo Sigeric annoto le 79 “submansiones de Roma

usque ad mare”, ossia le tappe che hanno scandito

il suo incedere verso la natale Canterbury (la roma-

na Durovernum). Un cammino che, nella geografia

moderna, riguarda sette regioni italiane - Lazio, To-

scana, Emilia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Val-

le d’Aosta - e ancora i cantoni svizzeri del Valle-

se e di Vaud, per proseguire, in Francia, attraverso

Franche-Comté, Champagne- Ardenne, Picardie e

Nord-Pas-de-Calais. Qui, oltre il canale della Mani-

ca, la Via Francigena raggiunge Canterbury, nella

contea del Kent, la cui cattedrale - la Christ Church,

Chiesa Madre del Regno - indica il km 0, punto di

partenza del cammino verso Roma e, idealmen-

te, verso Gerusalemme. La Via Francigena è sta-

ta definita da Jacques Le Goff una “via di culture”,

lungo la quale si è costruita l’Europa dei popoli, ri-

conosciuta dal Consiglio d’Europa “Itinerario Cul-

turale” (1994) e, successivamente, “Grande Itinera-

rio Culturale” (2004). “Bene culturale complesso”,

costituito dal patrimonio materiale e immateriale

che si incontra lungo il suo percorso, la Via Franci-

gena affonda le sue radici in una storia millenaria.

Il tracciato è stato fatto da chi l’ha percorso: sen-

tieri, strade lente, fasci di strade lungo le quali si è

plasmata la comune identita europea, antichi luo-

ghi di incontro per i cittadini dell’Europa moderna.

L’associazioneIl 22 aprile 2001, 34 Enti Locali, lungo il percorso

italiano della Via Francigena secondo l’itinerario di

Sigeric, firmarono a Fidenza (Parma) l’atto costi-

tutivo di quella che oggi è l’associazione europea

delle Vie Francigene (AEVF). Attualmente forma-

ta da oltre cento Enti locali territoriali, AEVF svol-

ge un’azione di impulso degli interlocutori del pro-

getto di valorizzazione dell’itinerario, raccordando

tutti i livelli istituzionali: locale, regionale, naziona-

le, europeo. Dall’anno della sua fondazione, AEVF

ha saputo consolidare e ampliare il proprio parte-

nariato istituzionale, svolgendo attivita di suppor-

to per i fruitori del cammino e per le amministra-

zioni interessate, sviluppando progettualita mirate

per la rilevazione del percorso, la promozione e

la comunicazione del progetto complessivo. Dal

2007 AEVF è referente unico della Via Francige-

na avendo ricevuto l’“habilitation a reseau por-

teur” del Consiglio d’Europa. AEVF ha consolidato

un efficace modello di governance, che le è val-

so l’abilitazione a rete portante (reseau porteur,

2007, confermata nel marzo 2012). Il prestigioso

riconoscimento, frutto della stretta collaborazio-

ne con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di

Lussemburgo, eleva AEVF a modello di riferimen-

to europeo per lo sviluppo, la tutela, la salvaguar-

dia e la promozione delle Vie Francigene.

I percorsiPer quanto riguarda le informazioni sul per-

corso, la tappa inglese, da Canterbury a do-

ver, è segnalata a cura della Contea del Kent e

della citta di Canterbury, in collaborazione con

le associazioni escursionistiche locali. Il trat-

to svizzero e il tratto francese della Via Franci-

gena sono in fase di rilevazione e mappatura in

collaborazione fra AEVF, i competenti interlo-

cutori nazionali e Association Valaisanne de la

Randonnée Pédestre (Canton Vallese, Svizze-

ra), Association Via Francigena France (Fran-

cia), Fédération Francaise de la Randonnée

Pédestre. Il tratto italiano è stato mappato dal-

la Direzione Generale Biblioteche, Istituti Cultu-

rali e Diritto d’Autore (MiBAC) in collaborazio-

ne con AEVF. I road-book del percorso italiano

sono scaricabili da www.viafrancigena.eu e

www.francigenalibrari.beniculturali.it. Ad oggi

sono 140 i Comuni italiani attraversati dal percor-

so dal Gran San Bernardo a Roma. AEVF è abilita-

ta a valutare varianti all’itinerario di Sigeric sulla

base di relazioni e documentazioni storiche pre-

sentate da autorita e associazioni del territorio.

Le Vie Francigene, da Canterbury a Roma da oltre un millennio dentro la cultura europea

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