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SIMONETTA LEONARDI IULINE A.A. 2007/2008 SINTESI FINALE DEI NODI TEMATICI AFFRONTATI NELL’INDEGNAMENTO Dalla lettura dei capitoli Si evince che il è 1 FINE DELL’EDUCAZIONE FORMARE UN INDIVIDUO LIBERO RESPONSABILE AUTONOMO IL CORAGGIO DI EDUCARE. Il valore della testimonianza

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il coraggio di educare

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RENDERE LA SOCIETA’ UMANA

SIMONETTA LEONARDI IULINE A.A. 2007/2008

SINTESI FINALE DEI NODI TEMATICI AFFRONTATI NELL’INDEGNAMENTO

Dalla lettura dei capitoli

Si evince che il

è

per

1

FINE DELL’EDUCAZIONE

FORMARE UN INDIVIDUO

LIBERO RESPONSABILE AUTONOMO

IL CORAGGIO DI EDUCARE.Il valore della testimonianza

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PER EDUCARE BISOGNA DECIDERE E INSEGNARE A DECIDERE La vita è un insieme di fattori imprevedibili e di scelte personali , siamo Babbo

Natale e Befana di noi stessi .Ogni stadio evolutivo è preparato da quello precedente.

CONCETTI CHIAVE

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L’educazione ha bisogno di tempo disteso cioè il tempo giusto che occorre.E’ superata l’idea affermatasi nel ‘ 68 del tempo-qualità

Figlio “uovo fritto” o figlio “soufflè”

L’educazione è il processo-prodotto della COMUNICAZIONE che si avvale di regole per attuarsi che vanno tenute in alta considerazione dall’educatore

(5 assiomi di Watzlawick). Metacomunicazione, momento riflessivo per risolvere i problemi della

comunicazione.La relazione comunicativa è un SISTEMA APERTO con tre proprietà

TOTALITA EQUIFINALITA’ RETROATTIVITA’ Interdipendenza capacità di giungere a diversi feed-back Risultati dallo stesso punto di partenza

Il rapporto comunicativo con l’altro si nutre di OFFERTA DEL TEMPO STRATEGIA DELL’ATTENZIONE

La SINCERITA’ modalità di comportamento della speranza e dell’autonomia, superamento dello script che in AT rappresenta il copione,un individuo libero,autonomo,responsabile è anche sincero. La sincerità è un processo-prodotto, metacomunicazione continua e perenne,rispetto del sé e dell’altro

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Educare alla fiducia critica,cioè ponderata non assegnata con superficialità altrimenti sarebbe ingenuità.La fiducia nell’altro implica la fiducia in se stessi.Non è un atteggiamento definitivo, richiede una verifica in itinere, si situa tra rischio e calcolo. Consente l’intimità, la prima palestra dove si attua è la famiglia, rapporto figlio madre e poi padre, è il collante tra l’ IO e il TU

EDUCARE ALL’INTIMITA’ l’intimità non si improvvisa, va educata sin dalla nascita, è la conseguenza di messaggi positivi e di permessi ricevuti particolarmente dai genitori, fin dalla nascita. Esistono diverse forme di intimità: cognitiva, corporea, emotiva

IL MATRIMONIO NON SI IMPROVVISA il matrimonio è un contratto di assunzione di responsabilità e di regole già stabilite davanti agli uomini o Dio, la convivenza è un accordo privatistico di norme condivise dalla coppia. La dimensione positivamente vissuta dell’avere dei fratelli prepara alla coniugalità e anche il rapporto coniugale positivo dei genitori.Per un buon rapporto di coppia sono indispensabili una buona comunicazione e una buona dose di intimità in un ambiente democratico .L’eccesso di consumo o di consumismo sessuale prematrimoniale non aiuta la crescita della coppia.Il matrimonio va pensato e programmato,non solo a livello di coppia,la società deve offrire le possibilità perché ciò si possa attuare

IL RUOLO DELLA FORMAZIONE, è e si deve caratterizzare come un sistema, sia a livello formale che contenutistico,è un processo e la competenza è un prodotto. lo stato non fa formazione rispetto al matrimonio e alla famiglia,la chiesa dopo una lunga assenza, dalla cresima, offre una formazione prematrimoniale che non ha esiti soddisfacenti,in quanto propone modelli che le coppie hanno già superato, contraccezione, astinenza sessuale. Anche i genitori non vengono educati a svolgere tale ruolo. Necessità di investire nella formazione in maniera integrata tra le varie agenzie. Formazione permanente personale e relazionale

A SCUOLA SI EDUCA E NON SI ISTRUISCE SOLTANTO ma si crea il cittadino, non solo competenze disciplinari ma anche abilità sociali

IL FASCINO DELLA NORMALITA’ la normalità viene percepita come una situazione condizione insignificante,scialba, banale, invece la normalità è una situazione di equilibrio tra il conosciuto e il nuovo. E’ la fedeltà a un progetto di coerenza con noi stessi

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IL GENITORE QUASI PERFETTO….. La perfezione è impossibile all’uomo e quando è ambita è il tratto devastante di una personalità nevrotica che ossessiona sé e chi gli è accanto. La quasi perfezione è il massimo consentito all’uomo.Il genitore quasi perfetto è colui che lascia crescere il proprio figlio, lo rende indispensabile, si fa superare e sa riconoscere i propri errori.Il docente quasi perfetto è colui che ammette di non sapere tutto, che suda 4 camicie per assegnare un voto giusto, che ha l’umiltà di ascoltare, di educare e non solo istruire.Il partner quasi perfetto è colui che secondo Watzlawick si sforza di istaurare un rapporto simmetrico.

QUESTA SOCIETA’ NON E’ ANCORA UNA SOCIETA’ UMANA: il termine società viene usato arbitrariamente . Sarebbe più giusto usare i termini gruppi, nazioni,classi sociali. Il termine società prevede che gli appartenenti siano soci gli uni con gli altri, abbiano cioè un atteggiamento cooperativo. Nel mondo moderno le uniche società che rispondono a tale definizione sono le società per azioni o simili poiché tutti collaborano per raggiungere un vantaggio economico.Le uniche società del pianeta che possono definirsi tali sono le “SOCIETA’ FREDDE” cioè le comunità di popoli illetterati nelle zone sottosviluppate della terra. I soci di questa comunità sono interdipendenti tra loro. La società non è una realtà semmai un progetto. La SOLIDARIETA’ è uno strumento per poter rendere l’uomo SOCIO. Tra le scienze umane l’unica che abbia la nozione di ciò che significa veramente società è la pedagogia, perché il rapporto educativo è un progetto che tende al superamento degli interessi personali rendendo le parti soci. La teoria pedagogica deve coniugare la sua fruibilità nel presente con la spendibilità in prospettive future è una teoria rivoluzionaria. La società umana è una realtà complessa che deve dare attuazione alla TOLLERANZA (accettazione di comportamenti diversi dai nostri)

SAPER ASCOLTARE I SENTIMENTI: nella tradizione i sentimenti sono appannaggio solo di donne e bambini, che possono permettersi il lusso di mostrarli. L’uomo solo in casi particolari può farne uso, nell’innamoramento x esempio.Oggi fortunatamente la percezione è cambiata e vengono percepiti né come positivi, né negativi ma a seconda dell’uso che ne facciamo.

SAPER CHIEDERE AIUTO offrire aiuto non sempre è conveniente poiché potrebbe impedire al soggetto di riconoscere adeguatamente il suo bisogno. Inoltre non permette all’individuo di attivare quel processo che lo porta a chiedere aiuto. Pre-condizioni per chiedere aiuto: essere liberi dall’ordine interiore

LA CHIESA E I GIOVANI la chiesa deve avvicinarsi ai giovani e considerare il loro ambiente come “ terra di missione”.Siamo passati dalla generazione delle “polpette” a quella delle “bistecche”. I giovani sono in gamba e vanno ascoltati e aiutati senza imporre doveri, prima di avere dei credenti bisogna lavorare per avere uomini

LA POLITICA E I GIOVANI i giovani saranno la classe dirigente del futuro. I giovani nn vanno delusi perché nn li si recupera più,se cominciano a credere che i valori sono un imbroglio.nn dobbiamo toglier loro la speranza in un mondo migliore

PER EDUCARE UN BAMBINO GUARDARLO NEGLI OCCHI. Bisogna amarlo che però non vuol dire concedere tutto.Il criterio cardine per l’educazione è L’AUTOREVOLEZZA incentrata sui valori e testimoniata. Acconsentire incondizionatamente a tutto equivale a dire “tu nn esisti” Neanche l’autoritarismo è adeguato . Tutta l’educazione è un sistema di permessi con qualche divieto quando le parole falliscono. Lo sviluppo dell’educando va promosso ma non forzato

I MATRIMONI CHE DURANO NON SONO QUELLI SENZA PROBLEMI : perché un matrimonio duri si deve perseguire la cultura della durata.esistono varie tipologie di matrimoni. Il vecchio detto “due cuori e una capanna” è forviante perché senza un progetto di vita serio non si va avanti. Con una formula matematica il matrimonio non è 1+1 = 2 ma 3 cioè un individuo + un individuo non fanno 2 individui ma

I GIOVANI HANNO PAURA DI LEGAMI STABILI tutto e subito e finché va sono gli slogan che i giovani hanno imparato.Modelli familiari appresi non favorevoli al matrimonio,crisi dei genitori, difficoltà sociali. I segnali che i

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non RIFUGGIRE DALL’IPOCRISIA CON SE STESSI E CON GLI ALTRI la bugia è diversa dall’ipocrisia, è un parlare diverso da ciò che si dovrebbe affermare. L’ipocrisia è celare per convenienza la realtà

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NON VOLER SALVARE IL MONDO: PERCHE’ LA VITTIMA E PERCHE’ IL PERSECUTORE. Quando chi dà aiuto si dispone nel ruolo che in analisi transizionale viene definito del SALVATORE non lo fa per aiutare l’altro ma per soddisfare il proprio bisogno di acquistare una identità e un riconoscimento sociale di cui ha estremo bisogno. Gli altri non sono i veri destinatari della sua azione ma è se stesso. Il salvatore cade nel paradosso poiché per esistere ha bisogno di rispecchiarsi negli altri. Aiuta gli altri per aiutare se stesso e da salvatore può diventare persecutore

COME SCEGLIERE IL PARTNER teoria dei quattro quarti 1/4 condividere, 1/4 comunicare, 1/4 emozionarsi per le stesse cose 1/4 attrazione fisica. La scelta del partner è una operazione che richiede molta riflessione e maturità e la consapevolezza che scegliere un partner per tutta la vita vuol dire affrontare con lui un percorso lungo e difficile.

LA CHIESA E I GIOVANI la chiesa deve avvicinarsi ai giovani e considerare il loro ambiente come “ terra di missione”.Siamo passati dalla generazione delle “polpette” a quella delle “bistecche”. I giovani sono in gamba e vanno ascoltati e aiutati senza imporre doveri, prima di avere dei credenti bisogna lavorare per avere uomini e donne.

LA POLITICA E I GIOVANI i giovani saranno la classe dirigente del futuro. I giovani non vanno delusi perché non li si recupera più,se cominciano a credere che i valori sono un imbroglio. Non dobbiamo toglier loro la speranza in un mondo migliore

PER EDUCARE UN BAMBINO GUARDARLO NEGLI OCCHI. Bisogna amarlo che però non vuol dire concedere tutto.Il criterio cardine per l’educazione è L’AUTOREVOLEZZA incentrata sui valori e testimoniata. Acconsentire incondizionatamente a tutto equivale a dire “tu nn esisti” Neanche l’autoritarismo è adeguato . Tutta l’educazione è un sistema di permessi con qualche divieto quando le parole falliscono. Lo sviluppo dell’educando va promosso ma non forzato

I MATRIMONI CHE DURANO NON SONO QUELLI SENZA PROBLEMI : perché un matrimonio duri si deve perseguire la cultura della durata. Esistono varie tipologie di matrimoni. Il vecchio detto “due cuori e una capanna” è forviante perché senza un progetto di vita serio non si va avanti. Con una formula matematica il matrimonio non è 1+1 = 2 ma 3 cioè un individuo + un individuo non fanno 2 individui ma un NOI .

I GIOVANI HANNO PAURA DI LEGAMI STABILI tutto e subito e finché va sono gli slogan che i giovani hanno imparato.Modelli familiari appresi non favorevoli al matrimonio,crisi dei genitori, difficoltà sociali. I segnali che i giovani ricevono riguardo alla positività dei legami stabili sono molto deboli.

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I MATRIMONI CHE DURANO NON SONO QUELLI SENZA PROBLEMI : perché un matrimonio duri si deve perseguire la cultura della durata.esistono varie tipologie di matrimoni. Il vecchio detto “due cuori e una capanna” è forviante perché senza un progetto di vita serio non si va avanti. Con una formula matematica il matrimonio non è 1+1 = 2 ma 3 cioè un individuo + un individuo non fanno 2 individui ma

I GIOVANI HANNO PAURA DI LEGAMI STABILI tutto e subito e finché va sono gli slogan che i giovani hanno imparato.Modelli familiari appresi non favorevoli al matrimonio,crisi dei genitori, difficoltà sociali. I segnali che i

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

RIFUGGIRE DALL’IPOCRISIA CON SE STESSI E CON GLI ALTRI la bugia è diversa dall’ipocrisia, è un parlare diverso da ciò che si dovrebbe affermare. L’ipocrisia è celare per convenienza la realtà NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE VERGOGNA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non dobbiamo aver vergogna delle nostre debolezze e crisi

RIFUGGIRE DALL’IPOCRISIA CON SE STESSI E CON GLI ALTRI la bugia è diversa dall’ipocrisia, è un parlare diverso da ciò che si dovrebbe affermare. L’ipocrisia è celare per convenienza la realtà

SIAMO DAVVERO TUTTI FRATELLI: LA SOLIDARIETA’ il mondo è stato concepito sicuramente come abitato da individui solidali cioè legati tra loro da vincoli di fraternità. La solidarietà è la traduzione laica del vecchio concetto di carità e che entrambi fanno riferimento al concetto di amore.

I FIGLI NON CI APPARTENGONO: I FIGLI VANNO VIA vanno educati all’autonomia, i genitori democratici si sforzano al massimo per capire i loro figli e i tempi moderni attraverso l’empatia il dialogo. Del confronto e anche dello scontro. N0 alla simbiosi tra genitori e figli

PERCHE’ I FIGLI NON SE NE DEVONO ANDARE, NON SE NE VOGLIONO ANDARE,NON SE NE POSSONO ANDARE. Alcune situazioni negano l’affermazione precedente, famiglie che non riconoscono ai figli questo diritto, figli che non raggiungono mai il grado di autonomia che implica da parte loro un grande sforzo. Altro caso è l’impossibilità di andarsene per cause economiche, figli che sarebbero pronti per una loro vita ,ma non avendo un lavoro non possono permettersela.

L’IDENTITA’ SESSUALE E I GENITORI. Non si nasce maschi o femmine ,lo si diventa. Si nasce con un apparato genitale che ci colloca in un sesso o in un altro, ma le caratteristiche proprie si acquisiscono attraverso i modelli parentali , la positività di un modello ci invita all’imitazione la negatività al suo rifiuto

EDUCARE ALLA MORTE,EDUCARE ALLA VITA. Non dobbiamo temere la morte e relegarla in angoli nascosti per nn affrontarne l’argomento, Va interpretata come un evento utile per permettere la qualità della vita a parenti che altrimenti si dovrebbero accanire su inutili cure. nn siamo eterni abbiamo un inizio e una fine. L’idea della morte deve aiutarci a vivere con pienezza con soddisfazione

LA FAMIGLIA COME PALESTRA DI DEMOCRAZIA: IL RISPETTO DI SE’ E DELL’ALTRO. Si può parlare di famiglia democratica da quando l’autoritarismo è stato sostituito dall’AUTOREVOLEZZA La famiglia è palestra perché allena a praticare la democrazia, parola chiave è il rispetto di sé e dell’altro. La famiglia democratica è quella che ha scelto la penetrabilità reciproca, che ha fatto suoi gli stili della conferma e del rifiuto e mai della disconferma. Una fam dem nn si improvvisa, le scelte iniziano da lontano, dalla scelta del partner

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OSARE E TRASGREDIRE: QUANTA CONFUSIONE! Osare vuol dire avere il coraggio di agireTrasgredire = superare i limiti di ciò che è umanamente ed eticamente lecito, violare una legge, una morale.L’osare implica il pensiero, il trasgredire lo evita.

UN FIGLIO AL POSTO DEL PARTNER a seguito di crisi coniugali eventi traumatici insoddisfazioni gravi si può verificare che a un figlio venga assegnato il ruolo sostitutivo del partner. Dobbiamo separare i figli da noi adulti, dai nostri pasticci, rassicurarlo sul fatto che lui nn ha nulla a che fare con i ns fallimenti.

IL RISCHIO NELL’EDUCAZIONE: IL RUOLO DELL’IMPREVISTO gli esiti dell’educazione non sono tutti prevedibili poiché il rapporto educativo è condizionato da elementi esterni quali i media la società ecc. La famiglia non ha più il monopolio educativo.

EDUCARE ALLA MORTE,EDUCARE ALLA VITA. Non dobbiamo temere la morte e relegarla in angoli nascosti per nn affrontarne l’argomento, Va interpretata come un evento utile per permettere la qualità della vita a parenti che altrimenti si dovrebbero accanire su inutili cure. nn siamo eterni abbiamo un inizio e una fine. L’idea della morte deve aiutarci a vivere con pienezza con soddisfazione

LA FAMIGLIA COME PALESTRA DI DEMOCRAZIA: IL RISPETTO DI SE’ E DELL’ALTRO. Si può parlare di famiglia democratica da quando l’autoritarismo è stato sostituito dall’AUTOREVOLEZZA La famiglia è palestra perché allena a praticare la democrazia, parola chiave è il rispetto di sé e dell’altro. La famiglia democratica è quella che ha scelto la penetrabilità reciproca, che ha fatto suoi gli stili della conferma e del rifiuto e mai della disconferma. Una fam dem nn si improvvisa, le scelte iniziano da lontano, dalla scelta del partner

EDUCARE ALLA MORTE,EDUCARE ALLA VITA. Non dobbiamo temere la morte e relegarla in angoli nascosti per non affrontarne l’argomento, Va interpretata come un evento utile per permettere la qualità della vita a parenti che altrimenti si dovrebbero accanire su inutili cure. non siamo eterni abbiamo un inizio e una fine. L’idea della morte deve aiutarci a vivere con pienezza con soddisfazione e allegria.

LA FAMIGLIA COME PALESTRA DI DEMOCRAZIA: IL RISPETTO DI SE’ E DELL’ALTRO. Si può parlare di famiglia democratica da quando l’autoritarismo è stato sostituito dall’AUTOREVOLEZZA La famiglia è palestra perché allena a praticare la democrazia, parola chiave è il rispetto di sé e dell’altro. La famiglia democratica è quella che ha scelto la penetrabilità reciproca, che ha fatto suoi gli stili della conferma e del rifiuto e mai della disconferma. Una famiglia democratica non si improvvisa, le scelte iniziano da lontano, dalla scelta del partner

I concetti chiave sopra citati fanno riferimento prevalentemente a tre agenzie

o istituti, la famiglia, la scuola, la società che creano un SISTEMA EDUCATIVO INTEGRATO ( SFI ) All’insegna della solidarietà e sussidiarietà

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SCUOLASCUOLA

FAMIGLIAFAMIGLIASOCIETA’SOCIETA’

SFI

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NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non RIFUGGIRE DALL’IPOCRISIA CON SE STESSI E CON GLI ALTRI la bugia è diversa dall’ipocrisia, è un parlare diverso da ciò che si dovrebbe affermare. L’ipocrisia è celare per convenienza la realtà

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non RIFUGGIRE DALL’IPOCRISIA CON SE STESSI E CON GLI ALTRI la bugia è diversa dall’ipocrisia, è un parlare diverso da ciò che si dovrebbe affermare. L’ipocrisia è celare per convenienza la realtà

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non

NON AVERE PAURA DELLA CRISI,NE’ AVERNE PAURA si cresce di crisi in crisi, ci sono delle crisi fisiologiche inevitabili ,dopo la nascita, l’adolescenza, menopausa e crisi della mezza età per l’uomo. Le crisi vanno accolte con la consapevolezza che possono essere l’anticamera di un periodo migliore. Non dobbiamo aver vergogna delle nostre debolezze e crisi RIFUGGIRE DALL’IPOCRISIA CON SE STESSI E CON GLI ALTRI la bugia è diversa dall’ipocrisia, è un parlare diverso da ciò che si dovrebbe affermare. L’ipocrisia è celare per convenienza la realtà

L’educatore, sia esso docente o genitore, per essere considerato un buon educatore dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche:

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HA CAPACITA’ DI ASCOLTO

HA CAPACITA’ DI ASCOLTO

AMMETTE DI NON SAPERE TUTTO

AMMETTE DI NON SAPERE TUTTO

HA CHIARI SCOPI,FINI,

AZIONI DELLASUA

INTERAZIONE

HA CHIARI SCOPI,FINI,

AZIONI DELLASUA

INTERAZIONE

SA OPERARE DELLE SCELTE

SA OPERARE DELLE SCELTE

SA DIRE NO QUANDO SERVE

SA DIRE NO QUANDO SERVE

E’ RESPONSABILE DEL PROPRIO

RUOLO

E’ RESPONSABILE DEL PROPRIO

RUOLO

caratteristicheEDUCATORE

caratteristicheEDUCATORE

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NODI CENTRALI DELLA RELAZIONE EDUCATIVA

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10La SOLITUDINE vivere in intimità con se stessi sapersi fare compagnia. Berne suddivide il tempo della vita in 6 momenti,solitudine, passatempi,riti,giochi,lavoro,intimità. Solitudine come risultato di un dialogo interiore,

Per educare persone,libere, autonome responsabili, abbiamo bisogno di educatori che anche loro lo siano

L’educazione è un sistema di permessi con qualche divieto quando le parole falliscono

A scuola non solo si istruisce ma si educa il cittadino

L’educazione ha una dimensione profetica pensa al domani