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Santità,stiamoinnaffiandounpalo secco -, fudettocinquant'annifaa S .PioXapropositodellamissione equatorianatraiKivari .*Ogginon èpiùcosì ;eilRettorMaggiore, constatondoneilprodigiososviluppo, rendegrazieaDio,allaVergineSanta eallapostolicopioniereMons .Comin ANNOLXXXI - N .15 l'AGOSTO1957

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Santità, stiamo innaffiando un palosecco -, fu detto cinquant'anni fa aS. Pio X a proposito della missioneequatoriana tra i Kivari . * Oggi nonè più così; e il Rettor Maggiore,constatondone il prodigioso sviluppo,rende grazie a Dio, alla Vergine Santae all apostolico pioniere Mons . Comin

ANNO LXXXI - N. 15 • l'AGOSTO 1957

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ORGANO DEI COOPERATORI SALESIANI

(ìu1?1L VíVeaaeIn un regolare campo di pallacanestro due squadre di giovani atleti

disputavano una movimentata partita sotto lo sguardo sorridente delSanto Padre, che vi assisteva compiaciuto dal trono eretto di fronte al-l'ingresso centrale della Basilica Vaticana .

Una sinfonia mirabile legava lo spettacolo immobile e vigoroso dellaBasilica allo spettacolo movimentato e armonioso che si svolgeva alla suaombra. La sottolineò il Papa nel suo discorso a quei giovani : «La potenzae l'armonia, l'ordine e la bellezza, lo sforzo, la vittoria e la celebrità del pri-mato, espressi sotto forme artistiche dalla incomparabile architettura dellacupola, della facciata, del colonnato, dell'obelisco : sono appunto le mete idealivagheggiate da ogni atleta » .

L'avvenimento, insolito e nuovo, sta a documentare l'attenzione chela Chiesa presta a un fenomeno del tutto moderno, caratteristico delnostro tempo: lo sport. Continuò infatti il Papa nel suo discorsoai giovani atleti del Centro Sportivo Italiano, che gremivano piazzaSan Pietro : « Con l'avvento del presente secolo lo sport ha assunto propor-zioni tali, per le schiere dei dilettanti e dei professionisti, per le folle accor-renti negli stadi e per l'interesse destato dalla stampa, da costituire un feno-meno tipico dell'odierna società » . Fenomeno di cui non si può disinteres-sare la Chiesa per i suoi riflessi nel campo dell'educazione, della- praticareligiosa, della moralità e perfino in quello sociale .

A dire il vero, il termine « sport » è oggi assai complesso e include unagamma di significati molto vari che oscillano dal semplice « diporto » osvago ricreativo all'atletismo, all'agonismo dilettantistico e professionale .Un pugno di ragazzini che rincorre un pallone in un prato non fa evi-dentemente dello sport come una squadra di calciatori in un incontro in-ternazionale. Sono poi succresciute, attorno al tronco dello sport, dellevegetazioni più o meno parassitarie, fenomeni spesso deteriori di « tifo »sportivo, di « divismo », di «mercantilismo », che hanno corroso in piùdi una parte i genuini valori sportivi .

Davanti a questo quadro così complesso e vario, ricco di luci e nonscevro di ombre, viene da chiederci spontaneamente quale dev'essere ilnostro atteggiamento : voto affermativo, voto negativo o -scheda bianca ?

C i orienterà in questa scelta il pensiero e l'esempio di Don Bosco . Lvero che nel secolo scorso il fenomeno sportivo non si poneva nei ter-mini odierni: si era ancora soltanto al « diporto », allo svago, al gioco,alla ricreazione. Ma i princìpi realizzati da Don Bosco sono ancor oggivalidi: anche in questo campo egli è stato, sia detto senza retorica, unprecursore. Un ex sindaco di New York, l'on. Alfredo Smith, nel pre-sentare Don Bosco al pubblico nord-americano, lo definì «il santo pa-trono dei giochi » . Ed effettivamente colse nel segno il cittadino di unadelle nazioni più sportive del mondo . Don Bosco ha un'intera letteratura,sia pur frammentaria, sul divertimento e il gioco : ne fece l'elemento di base

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della sua educazione, una delle condizioni essen-ziali di riuscita e insieme un indice rivelatore .Nel sogno dei nove anni dov'è adombrata la

sua missione tra i giovani, la prima scena che glisi presenta è un campo di ricreazione, una scenaanimata di giochi . . . quasi a indicargli che inquella palestra e con quei mezzi egli avrebbe do-vuto svolgere il suo lavoro tra i ragazzi . Sacer-dote, inizia e svolge l'opera degli oratori festivicon la ricreazione e col gioco . « La ricreazione

egli afferma - è il miglior allettamento per la

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GLI 80 a#MI DEL" BOLLETTINO SALESIANO"

Tra le carte del Venerabile Don Rua abbiamo trovato una let-tera diretta a Don Barberis, allora Maestro dei Novizi a Foglizzo,o meglio un ritaglio di lettera formato i i x 9 (uno di quei fogliettitanto cari a Don Rua, osservantissimo della povertà) il qualeporta la data del 30-7-1877 e contiene quattro notizie . L'ultimaci ricorda che con lo scorso luglio il nostro Bollettino ha com-piuto alla chetichella la veneranda età di 8o anni . Vi si legge te-stualmente :

4 . Oggi si spedisce il 1 ,1 numerodel « Bollettino Salesiano n .

Il Bollettino Salesiano, ideato e fondato da Don Bosco 8o annifa, oggi è diffuso nel mondo in 28 edizioni, con una tiratura dioltre t .ooo.ooo di copie, e quest'anno ha visto una nuova edi-zione per il Centro America e il Panama . Don Bosco fu profetaquando nel Terzo Capitolo Generale affermò : «Il Bollettino èdestinato a diventare una potenza, non tanto per quello che i in sé,quanto per le persone che raccoglie sotto la sua bandiera > . Difattila modesta rivista si è trasformata in un immenso scenario sulquale si snoda un grandioso dialogo tra tutti gli uomini dibuona volontà, che desiderano lavorare per la gloria di Dio eper il bene delle anime nello stile e con lo spirito di Don Bosco .

gioventù » ; « e particolarmente raccomandato ai vi-gilatori il procurare che tutti possano parteciparea qualche divertimento » . il gioco è uno « tra imezzi più efficaci per ottenere la disciplina, giovarealla moralità e alla sanità » ; e insiste sempreperchè « si dia ai giovani ampia libertà di saltare,correre, schiamazzare a piacimento e .

Loco sereno, lieto, distensivo, scevro di acro-batismi pericolosi, di logorii irrazionali, di pas-sionalità nevrotiche . Gioco allegro che fioriscealla presenza di- Dio, con la grazia nel cuore,quasi una « testimonianza che noi diamo a Diodi essere contenti di Lui», come si esprime lu-minosamente il Faber .Perchè la pedagogia di Don Bosco è così :

tanto soprannaturale e tanto umana insieme .Vede nel ragazzo un'anima che giunge all'inti-mità con Dio, e non dimentica un fascio di mu-scoli turgidi di energie da sprigionare . Completae armonica, essa si rivolge al corpo e allo spiritonella loro sostanziale unità .

E lo sport, oggi, se vuole adempiere la suafunzione senza deviare in vicoli chiusi e sterili,deve ispirarsi a questi principi . Il corpo è stru-mento a disposizione dell'anima. Strumento mi-rabile, ricco di forza, di energia, di bellezza,uscito dalle mani sapienti di Dio . Svilupparlo,rafforzarlo, irrobustirlo in tutta la sua armoniosapotenza, renderlo docile e pronto al comandodell'anima, ecco il vero fine dello sport. Retta-mente inteso, lo sport diventa una vera scuola,una scuola di formazione d'innegabile valore .

E scuola di coraggio, di vo-lontà, di tenacia. Insegna a nonsmarrirsi nella sconfitta e aperseverare nello sforzo ; esigeobbedienza a chi dirige, fedeltàall'ideale ; impone lealtà nellagara, lotta disinteressata : infatticiò che veramente importa nonè vincere o perdere, ma strenua-mente e lealmente combattere .Scuote l'inerzia, accende l'emu-lazione, trattiene gl'istinti menonobili, eccita la generosità versoi vinti .

« Quando si rispetta accurata-mente il contenuto morale dellosport - - è ancora il Papa cheparla - questo, è chiamato ainserirsi nella vita dell'uomo co-ree elemento di equilibrio, di ar-monia e di perfezione, e comevalido sussidio nell'adempimentodegli altri doveri), , . In conclu-sione « l'agone fisico - affermaPio XII arditamente - diventaquasi un'ascesa di virtù untanee cristiane; tale anzi deve diven-tare ed essere, per quanto durosia lo sforzo richiesto, affinchèl'esercizio dello sport superi sestesso e sia preservato da devia-zioni materialistiche che ne ab-

bassassero il valore e la nobiltà » .Lo sport rettamente inteso e sapientemente

praticato, lontano da ogni esagerazione e infa-tuazione, sempre mezzo e mai fine a se stesso,è uno degli elementi oggi non impunementetrascurabili per la formazione perfetta ed equi-librata di tutto l'uomo .

V acanze: tempo di sollievo, di giochi, dì sport .Ragazzi che sfrecciano in bicicletta, che s'iner-picano su per i sentieri dei monti, che battono,come puledri indomiti, i cortili dei nostri oratori,madidi di sudore e raggianti di sole . Don Boscoli guarda e ne sorride contento, quasi ripetendoquanto diceva un giorno osservando l'animazionegioiosa dei suoi giovani in cortile, intenti ai lorotrastulli : « Nella ricreazione vivace, allegra, sonosicuro del fatto mio ,> .Era certo che su quelle anime non ristagnava

il peccato e che quel gran vociare e correre aperdifiato era la sinfonia della giovinezza allagenerosità e bontà di Dio .

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« Non passerà molto tempo, che una signora,oggi maritata in Barcellona (e adesso io nonsogno certamente), restando vedova, inviterà noiin Barcellona, dove apriremo una casa, e poi neverran fondate molte altre». Così Don Bosco il15 ottobre i88o, quando i Salesiani non eranoancora entrati nella Spagna .

La profezia cominciò ad avverarsi nel 1882,quando la signora Dorotea de Chopitea, perdutoil marito, pensò di suffragarne l'anima conl'aprire in Barcellona un oratorio festivo e unospizio per la gioventù abbandonata e affidarliai Salesiani, entrati nella Spagna l'anno prima .

Di questa santa Cooperatrice salesiana, comeabbiamo annunziato nel numero di aprile, èstata introdotta presso la S . Congregazione deiRiti la Causa di Beatificazione .

Un unico ideale: la gioventù operaia

La Serva di Dio Dorotea de Chopitea' nacqueda un ricco spagnolo domiciliato a Santiago nelCile . Suo padre, dopo la guerra dell'indipendenza,obbligato dai propri interessi a trasferirsi contutta la famiglia nella Spagna, si stabilì a Barcel-lona. Qui nel 1832 la giovane Dorotea andòsposa a Mariano Serra, egli pure reduce dal Cile .Dopo lunga convivenza, proprio nell'anno delleloro nozze d'oro, il marito morì . La vedova, cheaveva sempre trovato le sue delizie nel beneficare ipoveri, persuasa che urgesse soprattutto pren-dersi cura della gioventù povera e abbandonata,deliberò d'impiegare le sue sostanze in un'operache avesse per fine di mettere i fanciulli poverinella possibilità di guadagnarsi il pane imparandoun'arte . E mentre stava cercando un sacerdote ei capi d'arte per la casa progettata, un suo pa-rente le disse di aver letto in un certo periodicoche in Italia un sacerdote_ aveva fondato conl'identico scopo una Congregazione religiosa .Donna Dorotea ne gioì e non fu soddisfattafinchè non potè rintracciare quel periodico,che era il Bollettino Salesiano, dal quale appreseche il sacerdote era Don Bosco e che i suoi figlilavoravano già nella Spagna, a Utrera, da due anni .La sua gioia fu al colmo quando dal direttore diUtrera Don Branda conobbe la profezia diDon Bosco che la riguardava .

Avuta così la conferma della volontà di Dio,scrisse, riscrisse a Don Bosco, ricorse perfino alSanto Padre, finchè il 1,5 febbtaìo del 1884 videaperte le prime Scuole professionali salesiane a

Il fascino della grandezzadi un Santosull'animo di unanobildonna spagnola, cheincarnal'ideale del Cooperatore salesiano

La Serva di Dio Dorotea de Chopitea Serra .Cooperatrice Salesiana .

Sarrià, presso Barcellona . Da quel giorno fino al1891, anno della morte, donna Dorotea fu lamamma dei suoi cari Salesiani .

Don Bosco a Barcellona

Nel 1886 il nome di Don Bosco risonava giàda un capo all'altro della Spagna, poichè giornalie riviste richiamavano l'attenzione del pubblicotanto sopra di lui che sopra le sue case di Utrerae di Sarrià . I più insigni Cooperatori, prima fratutti donna Dorotea, si sarebbero stimati feli-cissimi di vederlo e insistevano perché visitasseanche la loro patria . Don bosco, pur essendoormai cadente, , sul finire di febbraio promiseuna sua visita a Barcellona .

La notizia che il grande Taumaturgo avrebbevisitato la Spagna, vi destò un'immensa aspetta-zione. Ma l'ansia di conoscere Don Bosco e digodere della sua presenza in nessuno poteva es-sere più viva che in donna Dorotea, perchè nes-suno aveva tanta affinità di spirito col Santo .

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Quando Don Bosco giunse nella capitale dellaCatalogna, i Barcellonesi, fieri dell'onore di ac-coglierlo tra loro, gli fecero un ricevimento dasovrano. Appena il Santo uscì dalla stazione, glisi parò dinanzi uno spettacolo di straordinariagrandiosità. Singolare il contrasto tra la solennitàdell'accoglienza e l'umiltà dell'accolto, che, atteg-giato a modestia, cadente nella persona, quasismarrito al cospetto di tanta moltitudine, passavacon volto placido, rivelando però nel lampo degliocchi quale grande anima si nascondesse in quelfisico ormai logoro .

Dopo un'ora, aiutato da robuste braccia, giunsealle cinquanta carrozze che si disputavano il pri-vilegio di portarlo in città in mezzo a quel maredi gente. Naturalmente la scelta cadde sulla vet-

tura della mamma dei Salesiani, donna Dorotea,che ne gioì al sommo, anche perchè Don Bosco,al primo vederla, le aveva detto : « Oh, signoraDorotea! Ogni giorno io pregavo Iddio che mifacesse la grazia di conoscere lei prima di morire» .

Condotto al palazzo della nobile dama, pranzòin quella patriarcale famiglia ; quindi, ricevutealcune visite, montò in carrozza per recarsi alcollegio, dove - dice il cronista - giunse aspet-tato come il Messia . Quante novene avevanofatte quei suoi figliuoli, quante mortificazionipraticate per ottenere dal Cielo la grazia cheDon Bosco arrivasse sano e salvo in mezzo a loro!Ed ora il padre, il santo, l'operatore di miracoli,del quale tante cose avevano lette e udite, si tro-vava in casa loro! . . .

Nelle settimane che Don Bosco passò a Bar-cellona la signora Dorotea fece veramente daMarta e da Maria : ascoltava estatica le parole delSanto, assisteva alla sua Messa con serafica pietàe accudiva con le proprie mani ai servizi che ri-guardavano la sua persona . Aveva persino chia-mato pittori che adornassero la sala del suo pa-lazzo nella quale avrebbe accolto un tanto ospite ;

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DON BOSCO A BARCELLONA (x886) - A sinistra di chi guardafa capolino, al quarto posto la Serva di Dio Dorotea de Chopitea .

e, partito che fu, la conservò come una reliquia,convertendola in cappella e rinchiudendovi ingrandi armadi i mobili e gli oggetti da lui adope-rati .

Mamma dei poveriDopo l'incontro col Fondatore, la santa Coo-

peratrice raddoppiò il suo zelo e la sua carità,che non si affievolirono alla morte di Don Bosco .Il Venerabile Don Rua, che ne aveva ammiratola santità a Barcellona, in occasione della festadi Maria Ausiliatrice del 1888, la prima senzaDon Bosco, la invitò a Torino con queste parole :Mancandoci quest'anno il nostro Padre Don

Bosco, è ben giusto che gli orfani chiedano allaloro Mamma di Barcellona diconfortarli con la sua pre-senza » .

Sopravvisse al santo Fon-datore solo tre anni e morìcome una santa il 3 aprile18gi . Le sue ultime parolefurono : « Vi raccomando i mieipoveri! . . . vi raccomando gli or-fanelli di Don Bosco! » . Aveva76 anni. Circondavano il suoletto cinque figlie, ventunnipoti, sedici pronipoti . DonBosco le aveva predetto iltempo della morte, aggiun-gendo che aveva chiesto perlei la grazia di non passare peril purgatorio .

I funerali furono una elo-quente prova di quanto fosseamata e stimata . Tutta la città,con a capo il Vescovo e leautorità governative, vi parte-ciparono confuse con la folladei poveri, beneficati dalla

santa Donna. «Era cosa che strappava le la-crime - scriveva un testimonio a Don Rua -il vedere la moltitudine dei poveri che seguivanopiangenti la salma » .

11 Bollettino Salesiano del maggio di quel-l'anno ricordava della - Scomparsa « la carità,l'esimia- pietà della quale lasciò così splendidoesempio, le elette virtù di cui arricchì l'animasua, il disprezzo dei piaceri e di quelle ricchezze,che invece di godere egoisticamente, volle divi-dere coi poverelli di Cristo, e distribuire alleopere di religione e di carità » . E realmente allacarità dell'insigne dama spagnola dovevano lavita o il rifiorimento più di trenta istituti dellacittà di Barcellona .

La Chiesa oggi studia con interesse la lumi-nosa figura di questa esemplare « lhladre di fa-miglia e Cooperatrice salesiana » e la triplicenostra Famiglia, orgogliosa di averla tra isuoi membri, innalza fervide preghiere pci ilfelice esito di questa Causa, che dovrà portarealla gloria degli altari - con il Fondatore, laConfondatrice e l'Allievo prediletto - questostraordinario modello dei Cooperatori Salesiani .

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url~sCÚÚp~ItAid121ROMA - In difesa delle anime

Nel numero di giugno abbiamoricordato ai nostri Cooperatori glialti valori della virtù della mo-destia . Ora siamo lieti di citare adesempio il lodevolissimo interventodei nostri Cooperatori di Roma inuna causa di massimo interesse perla difesa della pubblica moralità .

Lo scorso aprile, presso la 4a Se-zione del Tribunale Penale diRoma fu iniziata la causa penaleche vede imputati gli autori di duemanifesti cinematografici, denun-ziati dal Presidente del Fronte dellaFamiglia Dott . Colini e da alcunigenitori, perchè ritenuti immoralie contrari alla pubblica decenza eal pudore .

I Cooperatori romani, partico-larmente i padri e le madri di fa-miglia e gli educatori, hanno sen-tito la straordinaria importanza diquesta azione legale che potràstroncare il deprecato sconcio dimanifesti immorali, tanto perico-losi alle anime dei giovani e chepotrà divenire base di partenza peraltri obiettivi di risanamento mo-rale in tutto l'ambiente cittadino enazionale .

Perciò, invitati dal loro Dele-gato, Don Pasquale Angelini, fe-cero pervenire all'Avvocato diparte civile, Agostino Greggi, no-stro affezionato ex allievo, moltelettere, particolarmente di padri emadri di famiglia ed educatori,affinchè detto avvocato potesseprovare al Presidente del Tribu-nale che l'opinione pubblica è ve-ramente solidale con lui e che egliquindi la ' rappresenta effettiva-mente . Mentre scriviamo, le letteregiunte all'avv . Greggi sono giàoltre 14 .000 .

In tali lettere : a) si esprimevasolidarietà per la denuncia dei duemanifesti immorali e per la co-stituzione di parte civile; b) sidichiarava il proprio sdegno e lapropria offesa per queste manife-stazioni che offendono il pudoree la pubblica decenza e danneg-giano gravemente l'educazione dellagioventù .Noi plaudiamo a questa santa

crociata così tipicamente salesiana .A noi, figli di Don Bosco, e ai

nostri Cooperatori sta a cuore so-

prattutto la virtù dei nostri bam-bini e dei nostri giovanetti . Lestrade sono di tutti i cittadini, e ipadri e le madri di famiglia hannoil sacrosanto diritto di condurre ipropri figliuoli per le vie dellacittà senza il timore che i loroocchi vengano insudiciati da certefigure che presentano nudità e at-teggiamenti tutt'altro che propizi

S. APOLLINARE (Frosinone) -Zelo ammirevole di Coopera-trici e Cooperatori salesiani

Dal 2 al 5 gennaio parteciparononumerosi a un corso di EserciziSpirituali per infiammarsi di amoredi Dio e di zelo per le anime,insidiate da sètte evangeliche .Quindi si misero all'opera perattuare il vasto programma diapostolato .

Molte Cooperatrici lavorarono

Pellegrinaggio dei Cooperatori Romani a TorinoI Cooperatori di Roma stanno organizzando ungrandioso pellegrinaggio ai luoghi santi Salesiani(Torino, Colle Don Bosco, 1Vlondonio, ecc .), che sieffettuerà dal 21 al 24 settembre .Saranno tre giorni di godimento spirituale per iCooperatori, le Cooperatrici e gli amici delle nostreOpere. Sappiamo che molti hanno già dato laloro adesione. Chi desiderasse parteciparvi potrà

scrivere al i Rev . Delegato ispettoriale CooperatoriVia Marsala 42 - Doma

per elevarne i sentimenti e prepa-rarli ad un domani onorevole perla Religione e per la Patria .

ANCONA - Anchetorio filatelico

un labora-

È sorto per interessamento delDelegato Ispettoriale .

Esso si propone la raccolta ditutti i francobolli italiani e stranieri,nuovi ed usati, antichi e recenti .

Mediante il lavoro paziente dibenemerite Cooperatrici, vengonolavati, divisi, impacchettati e ven-duti alle case filateliche .

Il ricavato è devoluto per lastampa missionaria e per la dif-fusione della buona stampa ingenere .

Come attività specifica, stanteil pericolo protestante, viene dif-fuso in numero rilevante il fasci-colo Con Roma . Esso viene por-tato da zelatori e da zelatrici neibar, caffè, luoghi pubblici e distri-buito gratuitamente durante lesante Messe nei giorni festivi .

attivamente nel Laboratorio profamiglie povere .

Un gruppo delle più zelanti sidedicarono per la durata di cinquemesi a fare il catechismo nellescuole e presentarono agli esamiben 300 scolari .Un Cooperatore insegnante in

un paese vicino s'impegnò per tuttol'anno scolastico a proiettare fil-mine catechistiche non solo ai suoialunni, ma anche a quelli dellealtre classi . L'attrattiva sugli allievifu tale che i suoi colleghi gareggia-vano per presentarle a turno ailoro scolari .

Una zelante Cooperatrice, sa-puto che nei pressi di casa sua c'eraun'ammalata grave circondata daparenti poco praticanti e assistitada eretici, volle visitarla e tantofece che riuscì a far giungere al suocapezzale un Ministro di Dio, chefu bene accolto . Anzi l'inferma,soddisfatta di aver mandato via leEvangeliste », diceva a chi le si

avvicinava : Q Dal momento che misono confessata, mi sono sentitabene » .

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I L NOME DI S. DOMENICO SAVIO

ESTORIL (Portogallo) - Celebrazioni centenarie in onore di San DomenicoSavio Qui i soci delle Compagnie salesiane, fieri di averlo tra i Fondatori

Patrono della gioventù Centroamericana

Dal Rescritto della Sacra Congregazione dei Riti che proclamaS. Domenico Savio Patrono della gioventù Centroamericana,traduciamo queste interessanti notizie : « Gli Ecc.ini e Rev .miOrdinari delle Diocesi dell'America Centrale, riuniti nella Confe-renza Episcopale, approvarono all'unanimità il seguente postulato :che per conservare pura e casta, la gioventù di queste popolazionie attrarla all'amore della castità e innocenza si nominino alcuniCelesti Patroni per i ragazzi e per le fanciulle, i cui esempi ab-biano davanti agli occhi e le cui preghiere li sostengano . A questofine gli Ece .ini Ordinari hanno scelto San Domenico Sanno comePatrono dei giovani e Santa Varia Gorelii come Patrona delle fan-ciulle e, chiedendo che questa elezione sia confermata dalla SantaSede, innalzano le loro umili e ferventi preghiere a Sua Santitàil Papa Pio XII. Pertanto la S. Congregazione dei Riti, in vigoredelle particolari facoltà che le ha concesso il medesimo SantissimoSignor Nostro, considerate le ragioni esposte, benignamente ac-cede ad accordare la grazia chiesta e costituisce e dichiara CelestiPatroni nell'America Centrale : San Domenico Savio dei giovanie Santa Maria Goretti delle giovani . . . ,> .

Domenico : il capolavoro di Don Bosco

L'Ispettoria Portoghese per cominelnorare degnamente il cen-tenario organizzò un grandioso Congresso delle vocazioni a Etiloril,a chiusura del quale si svolsero solenni celebrazioni, che furonoonorate dall'Ecc .tno Nunzio di Sua Santità, Mons . FernandoCento, la cui stupenda Omelia presentò S . Domenico Savio contecapolavoro del magistero sacerdotale ed educativo di Don Bosco .Non possiamo trattenerci dal riportarne almeno l'introduzione :

236

HA

« Ogrn artista, Ira le sue crea-zioni, ne ha una nella quale hatrasfuso la pienezza del suo genio :i il suo capolavoro. Tale, peresempio, la Trasfigurazione perIfa/faello, il Mosò per Michelan-gelo, la Divina Commedia perDa nle .Duello che avviene nel campo

della letteratura e dell'arte, sirealizza anche nel campo dellospirito, in ciò che riguarda lafoi-ntazione e la cintura delleanime . ],'u eminente in questoquell'insigne Santo che si chiamaGiocarmi Bosco, educatore in-superabile. Formate dal suo ma-gistero, generazioni e generazioni,in tutte le categorie sociali, umili -ed elevale, onorarono altamente laReligione e la Patria . Fu questala vocazione specifica e la parti-colare miss-ione che Dio gli affidò .Tutti quei suoi fortunati disce-poli formano ora le stelle dellasua corona nel Ciclo, felici dellastessa felicità del loro amato Pa-dre, a cui devoto la grazia del-l'elcrna salvezza .

Tuttavia tra queste stelle unabrilla di più sfolgorante splen-dore: Domenico Savio, il Santoe angelico ragazzo di -cui oggicelebriamo il centenario della morte,il capolavoro di quell'artista e ce-sellatore insuperabile di animeche fu il glorioso fondatore dellaSocietà, Salesiana . . . u .

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TORINO - Le feste centenarie in onore di San Domenico Savio svoltesi all'Oratorio "EdoardoAgnelli - furono un magnifico spettacolo di fede, a cui presero parte alcune migliaia di giovani .

I Club ;1Domenico Savio"

A Paterson (Stati Uniti) 2000ragazzi, appartenenti al ClubDomenico Savio, si riunirono il10 marzo per onorare il loromodello e patrono nel centenariodella morte. Questi delegati rap-presentavano i 75.000 soci delClub, sparsi in tutti gli Stati Uniti,che nello stesso giorno stavanoonorando il loro Patrono incinque cattedrali e seicentochiese . Altre sezioni del ClubDomenico Savio lo festeggiaronoil 9 marzo . Si sta progettando,per il prossimo anno, la celebra-zione nell'Armeria di Paterson,allo scopo di poter accogliere lemigliaia di ragazzi che ogni annoconvengono per rendere onoreal loro Patrono e modello .

Anche in Australia la Casasalesiana di Sunbury, Vittoria,ha organizzato tra i ragazzidelle scuole un fiorente ClubDomenico Savio, che conta già2250 membri tra gli scolari del-l'Australia . Per celebrare il cen-tenario della morte di SanDomenico Savio il Club ha orga-nizzato tre giorni di manifesta-zioni a, Sydney, culminati inuna solenne funzione presiedutada Sua Em . il Card. Gilroy .

ALTRE INIZIATIVE E FESTE• Gli esploratori cattolici delle Filippine hanno scelto, cornoonorificenza ai loro migliori campioni, la medaglia DomenicoSavio, d'oro, d'argento, di bronzo .

A Saint Louis de kent (Canadà) la festa fu caratterizzatada un programma radiotrasmesso .

• A Tirupattur (India) il centenario fu celebrato con unCongressino catechistico-vocazionale, che durò tre giorni e a cuipresero parte anche vari Istituti non salesiani . Fu chiuso conuna solenne funzione da S . E . Mons. Marianayaga n, Salesiano .

• Le feste centenarie sono continuate anche in Italia . Ad Arezzotenne la commemorazione civile il M.0 Mario Giusti, presidentedegli Ex allievi di Collesalvetti . A Pistoia il triduo si svolsesuccessivamente in tre chiese terminando nella Basilica dellaMadonna, dell'Umiltà. A Foltouiea ebbero luogo solenni mani-festazioni nella chiesa parrocchiale. A CastelUgandolfo tenneil discorso celebrativo, presenti le maggiori autorità, l'on . VittorioCervone, ex allievo salesiano. A Sestri Levante le feste furonopromosse dallo zelante parroco Mons . G. B . Trofello, che ebbe lagrande ventura di conoscere D . Bosco . A Coricgliano d'Otrantola festa fu preparata con conferenze e predicazione per categoriacosì bene organizzata che l'ultimo giorno si ebbe uno spettacolomai visto a Corigliano per concorso e fervore .

• Promotori di queste celebrazioni sono spesso i Cooperatorisalesiani, per i quali Domenico Savio è un santo di casa. Tra lemolte iniziative ricorderemo quella, (lei Cooperatori della zonadi IVlorozzo-Beuevacgienna-S . Albano Stura, nella diocesidi Mondovì, che hanno organizzato una gara sul terna « DomenicoSavio, il santo allievo di Don Bosco» . Mille allievi delle elementarivi parteciparono con entusiasmo, preparati da un Salesiano, chepassò in 22 paesi e frazioni della zona illustrando loro, con filmine,la vita del Santo. Molti fanciulli lo elessero loro patrono, moltis'iscrissero tra gli «Amici di Domenico Savio» . Veramente pre-ziosaa la collaborazione dei maestri, delle maestre e dei parroci .

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L'Equatore - 270.0oo kmq. disuperficie e 3.500 ooo abitanti -è un paese che presenta tutti iclimi, paesaggi e prodotti del-l'America del Sud ; un verocontinente in miniatura, di gran-de interesse turistico . Terrafertile, esuberante, di climatropicale, la Costa dell'Equatorecon le sue spiagge smagliantidi sole e di colori, con le suepalme alte, fresche e mobilial vento e alla brezza marina,con la sua pesca facile e abbon-dante e con i suoi ricchi e pre-giati prodotti tropicali, è cer-tamente una delle regioni più

I l mese di maggio 1957 sarà segnato a carat-teri d'oro nella storia dell'Ispettoria dell'Equa-tore, perchè allietato dalla visita straordinaria delQuinto Successore di Don Bosco .

Dato un nostalgico addio alla Colombia, ilsignor Don Ziggiotti prende posto su di unbimotore militare con gli Ispettori Don Biancoe Don Palomino e vola verso la RepubblicaEquatoriana . A Cali riceve un ultimo saluto daS. E. Mons. Caicedo, venuto all'aeroporto conun gruppo di Salesiani e di Figlie di Maria Ausi-liatrice . Quindi l'apparecchio sale sopra una smi-surata coltre di nubi che non permette di vedereil paesaggio sottostante se non a pochi minuti daQuito, la capitale, che appare all'improvviso nelsuo verde manto che la circonda, ai piedi delvulcano Pichincha .

Appena sceso dall'aereo, il Rettor Maggiore sivede circondato da autorità e popolo, mentreallievi e allieve del collegio salesiano e dei dueistituti delle Figlie di Maria Ausiliatrice - benallineati e in fiammanti divise - rendono onoreal venerato Visitatore insieme con il collegiomilitare «Ecuador» . Tra le personalità si notanoil Ministro del Governo, il Vicepresidente delCongresso, l'Ambasciatore d'Italia, il nostro Ve-scovo Mons. Candido Rada e numerose rappre-sentanze del Clero e delle Famiglie Religiose .Il primo saluto dell'Equatore è quello di unragazzo, che porge il « benvenuto » a nome deicompagni. Poi un lungo corteo di automobili sisnoda lungo la via che conduce alla capitale.Giunto al collegio « Don Bosco*, alunni, alunne,

DON ZOIIIIOTTI

belle e privilegiate del conti-nente .I Salesiani entrarono nell'Equa-tore il z8 gennaio del 1888, tregiorni prima che Don Boscolasciasse la terra. Quando alSanto morente fu letto il tele-gramma che annunciava l'ar-rivo dei suoi figli a Quito, ilsuo volto s'illuminò di gioiaed esclamò : « Deo gratias! » .Quindi alzò la mano tremanteper benedire l'Equatore .Tempo prima il suo spiritoprofetico gli aveva dettato que-ste parole per l'Arcivescovo diQuito: « I Salesiani non edifi-

cheranno solo Scuole Profes-sionali, ma saranno portatoridella torcia della Fede tra leforeste dove abitano migliaiadi infelici selvaggi, oltre leCordigliere, sprovvisti del beneinestimabile della civiltà cri-stiana ».

Oggi la profezia è una realtà .I Salesiani hanno in Equatore24 Case, 4 Parrocchie, 14 Ora-tori, 4 Scuole professionali,it Centri di Missione, dove la-vorano 233 Salesiani. Le Figliedi Maria Ausiliatrice sono 226,distribuite in 25 Case .

contratelli e cooperatori si dispongono nell'ampiocortile per rendere omaggio al Rettor Maggiore .

La giornata si chiude con una manifestazionepopolare offerta dalla borgata « La 'fola », nellaquale ha sede il nostro istituto . Danze indigenee scene di folclore rallegrano il trattenimento,che viene concluso dalla parola del Festeggiato .

1 1 giorno seguente, 2 maggio, si susseguono levisite alla Nunziatura Apostolica, al Ministrodegli Esteri, a quello degli Interni e a Sua Emi-nenza il Cardinale Carlo Maria de la Torre .Il Presidente della Repubblica dott . CamilloPonce Enrique, ottimo cattolico, riceve con squi-sita cordialità il Successore di Don Bosco, el'Alcalde lo dichiara Ospite di Onore e gli ap-punta al petto un'aurea insegna della città diQuito .

Nel pomeriggio il Rettor Maggiore visita ilMinistro dell'Educazione e l'Ambasciatore d'Italiadott. Ottaviani, nostro ex allievo del collegio diTrevi .

Il 3 maggio è dedicato allo Studentato filoso-fico salesiano del « Giron », elegante quartieredella capitale . L'imponente edificio è dovuto alnostro Vescovo Mons . Rada, che ha saputo rac-cogliere i fondi per questa costruzione e per uncollegio che sorge accanto, nel quale gli allievipotranno apprendere le materie dell'insegna-mento secondario insieme con la lingua inglese :per questo porterà il titolo di « Collegio IngleseCattolico », in opposizione al vicino Collegio

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In nome dell'amicizia che li lega a Don Bosco, il Rettor Maggiore .S . E . Mons. Comin e il Presidente della Repubblica Equatoriana formulanoi migliori auguri per la prosperità e lo sviluppo della nazione sudamericana .

QUITO (Equatore) - Il Rettor Maggiore nella sua visita ufficiale al Presidentedella Repubblica gli offre una preziosa reliquia di S . Giovanni Bosco . A si-nistra S E. Mons. Rada .

QUITO (Equatore) - All'inaugurazione del nuovo Studentato filosofico hannopreso parte il Presidente della Repubblica, Sua Em . il Cardinale, il signorDon Ziggiotti e molte altre autorità .

Americano, di istituzione prote-stante. Ma non basta: si sono giàscavate le fondamenta del San-tuario, che sarà dedicato a MariaAusiliatrice e gareggerà coi mi-gliori dell'Equatore per la vastitàdelle proporzioni e l'eleganzadelle linee . Questo complesso diopere salesiane comprenderà pureun moderno oratorio festivo, chefin d'ora accoglie un mezzo mi-gliaio di ragazzi .

Dopo aver trascorso cot chie-rici gran parte della giornata, ilsig . Don Ziggiotti si recò all'abi-tazione di un Cooperatore, chemise a sua disposizione unaradio-trasmittente per l'invio diun saluto ai missionari dell'O-riente equatoriano. Più tardi,nella sede dell'Ambasciata, rice-vette l'omaggio della colonia ita-liana di Quito .

Le Figlie di Maria Ausiliatricehanno nella capitale due fiorentiistituti e un gruppo di aspiranti .Suore e allieve, il 4 maggio, siraccolgono nella loro Scuola Nor-male per assistere alla S. Messadel V Successore di Don Boscoe manifestargli l'intima gioia conuna graziosa accademia, allaquale partecipa pure S . E. Mons .Domenico Comin, venuto dallasua residenza di Cuenca à salu-tare il Rettor Maggiore . In serata,nel teatro Sucre, il più rinomatodella città, ha luogo una gran-diosa manifestazione in onoredell'illustre Ospite . Con i nu-merosi cooperatori sono presentidistinte personalità, quali il Mini-stro del Governo, il Vice-presi-dente della Repubblica, il Mini-stro della Difesa, vari Ambascia-tori e rappresentanti di FamiglieReligiose. I cori del nostro col-legio « Don Bosco » e della Casadella Cultura eseguiscono scelticanti, mentre le Figlie di MariaAusiliatrice rappresentano unabella allegoria sull'Equatore sa-lesiano . Oratore ufficiale è ilsig. Carlos Emanuel Larrea, vice-presidente nazionale dei Coope-ratori. Il Ministro del Governo,dott. Enrique Arroyo Delgado,pronunciate parole di plauso perl'opera salesiana, decora il RettorMaggiore con medaglia al merito .Il Festeggiato conclude il trat-tenimento ringraziando autorità

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e cooperatori e invitando tutti aconsiderare problema della mas-sima importanza la formazionedella gioventù, soprattutto diquella povera e operaia .

U na funzione giovanile si svolgenel cortile del collegio « D. Bosco»la domenica 5 maggio . Allievi edallieve dei nostri istituti si rac-colgono per ascoltare la S . Messadel Rettor Maggiore sotto il dar-deggiante sole equatoriale . È pre-sente al S . Sacrificio una molti-tudine di fedeli della borgata « La'fola » . In prima fila spiccano uncentinaio di bambini, che si ap-prestano a ricevere per la primavolta Gesù Eucaristico. Gli allievidella banda con le loro sgargiantidivise e i minuscoli « Cavalieridi Malta» con manto verde dànnoalla cerimonia una simpatica notadi colore .

Più tardi un folto gruppo diEx allievi, venuti da tutte leparti della Repubblica, si radu-nano in assemblea generale perinaugurare la Federazione Na-zionale .

Dopo il pranzo sociale, egliscende nei locali dell'oratoriofestivo per salutare gli oltre iooobirichini che lo frequentano,capitanati dallo zelante Don Izu-rieta, che per loro ha pure apertouna scuola gratuita .

A sera è ospite dei PP . Ge-suiti, che lo hanno invitato abenedire una folla di devoti conla taumaturga immagine dell'Ad-dolorata . Approfitta dell'occa-sione per ammirare la magnifica« chiesa » della Compagnia, capo-lavoro barocco-coloniale, ricca disculture dorate e impreziositadalla tomba di Santa Marianitadi Gesù, detta il « Giglio diQuito » .La S . Messa del 6 maggio

viene celebrata dal sig . Don Zig-giotti nel collegio militare « Co-lon », fondato da un sacerdote,ove trovano soda formazione i300 giovani che lo frequentano .Lo stesso giorno allo studentatofilosofico del « Giron » assisteall'inaugurazione ufficiale dell'e-dificio e alla benedizione dellecostruzioni in corso. Partecipanoalla cerimonia il Presidente dellaRepubblica con vari Ministri eun gruppo di cooperatori e ze-

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RIOBAMBA (Equatore) - Il Rettor Maggiore entra trionfalmentenella città, accompagnato da tutte le Autorità provinciali e cittadine .

latrici . Imparte la benedizione Sua Eminenza il Cardinale .Mons. Rada illustra lo scopo delle varie opere ed il Presidentecon nobili parole elogia l'attività dei Figli di Don Bosco nellasua Patria e segnala i benefici di un'educazione integrale, fon-data sui princìpi della religione e morale cattolica .

A ll'alba del 7 maggio lascia Quito per dirigersi alla volta diRiobamba, distante- circa 200 chilometri dalla capitale. È unagraziosa cittadina, circondata da monti maestosi, fra cui spiccaimponente il colosso del Chimboraso alto 6267 metri ed am-mantato di ghiacci e nevi perpetue . L'accoglienza al Rettor Mag-giore è una delle più solenni ricevute finora in quest'ultimoviaggio . Salito sul balcone del collegio civico « Maldonado »insieme con le Autorità, egli assiste alla interminabile sfilata degliistituti e scuole cittadine . Nel cortile del nostro collegio ricevel'omaggio della comunità salesiana e dei due istituti delle Figliedi Maria Ausiliatrice . li Vescovo diocesano, S . E. Mons. LeonidaProafio, amico e ammiratore dell'opera salesiana, si compiace ditessere le lodi del lavoro dei Figli di Don Bosco in Equatoree nel mondo .

Il Rettor Maggiore, insieme a Mons. Comin, accetta di posare in mezzo adalcuni kivari di Sucua . I figli della selva vestono per l'occasione i loro sfavil-lanti costumi e brandiscono le armi .

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Le Messe dei giorni 8 e 9 maggio vengono celebrate dal RettorMaggiore nel cortile del collegio per dare comodità di assistervi aizoo allievi nostri, alle iooo allieve delle Figlie di Maria Ausi-liatrice e alle scolaresche della città .

Nel salone del Municipio egli viene decorato solennemente dal-l'Alcalde, alla presenza del Vescovo, del Governatore, delle altreAutorità e di molti cooperatori e amici . Prendono la parola varioratori, fra cui il Rettore del collegio dei PP . Gesuiti .

Altra manifestazione si svolge nel teatro cittadino « Sucre »,ove si alternano discorsi, canti, omaggi dei cooperatori, ex allievi,ex allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice . Tipica e suggestivauna scena che rappresenta il pianto della razza india sulla per-duta libertà .Riparte per Quito il 9 maggio, tacendo tappa ad Ambato

presso il collegio dei PP . Giuseppini, che lo accolgono con so-lennità e cordialità .

Il giorno dopo alla Nunziatura viene offerto in suo onore unpranzo cui partecipano tutti i Provinciali delle Famiglie religiosedi Quito .

Sul vorticoso fiume Upano la canoa del RettorMaggiore scivola leggera, a fior dell'onda

L a partenza per le Missioni Salesiane dell'Oriente Equatoriano,a causa del maltempo, è rimandata all' i l maggio . Per gentileconcessione del Ministro delle Opere Pubbliche viene offerto ilpassaggio su un aereo da trasporto, che in un'ora di volo loporta a Sucua, uno degli undici centri missionari, con due internatiper kivari e kivarette, scuola per i figli dei coloni, chiesa pubblica,ospedale e azienda agricola. Al rudimentale aeroporto si concentraquasi tutta la popolazione con Mons . Domenico Comin, perdare il benvenuto al tanto atteso e venerato Visitatore . Vi sonopure io kivari nell'antico costume, con penne, borsa e lancia . Abordo di una jeep antidiluviana si percorre in corteo il tratto distrada fangosa che conduce alla residenza, dove il Rettor Maggioreviene festeggiato con tutto il folclore locale, fra cui una danzakivara. Nel pomeriggio si reca a cavallo ad una vic_na kivaria equivi riceve gli onori dei grandi personaggi, con l'offerta dellacarne arrostita e della famigerata ciccia!

Il 12 maggio, dopo aver battezzato un gruppo di kivaretti, ce-lebra la S . Messa nel cortile delle Figlie di Maria Ausiliatrice,assistito da un mezzo migliaio di kivari e coloni . Le numeroseComunioni e la compostezza nell'assistere al S . Sacrificio sono un

indice evidente del mirabile la-voro missionario compiuto daiSalesiani e dalle Figlie di MariaAusiliatrice in questo lembo re-moto del mondo .

1 1 Vicariato di Méndez e Gua-laquiza fu istituito e affidato aiSalesiani nel 1893 . Il Ven. DonRua vi inviò Don Angelo Saviocol coadiutore Giacinto Pancheri,affinchè iniziassero una esplora-zione della zona . Purtroppo que-sto primo contatto costò la vitaa Don Savio, che morì alle faldedel Chimboraso, vittima di unafulminea polmonite. Mons. Gia-como Costamagna fu il primoVicario Apostolico e Don Gioa-chino Spinelli col sig. Pancheripoterono finalmente entrare nelterritorio della Missione. Vennein seguito Don Francesco Mat-tana e poi [)ori Domenico Comin,che si trovava nell'Equatore findal 1902, prima come Direttorea Guayaquil, quindi Ispettore• Pro Vicario . Nel 1920 venneconsacrato Vescovo e nominatoVicario, al posto di Mons . Co-stamagna . Egli fu il testimoniodelle vicende tristi e liete dellaMissione, ed ora ne vede i fruttiabbondanti, dopo anni e annidi un lavoro che sembrava con-dannato alla sterilità . QuandoSan Pio X gli domandò notiziesull'opera che i Figli di DonBosco stavano svolgendo nel Vi-cariato, si sentì rispondere lna-linconicamente : « Santità, stiamoinnaffiando un palo secco. . . » .Anche tra i kivari il metodo

di Don Bosco trionfò. Si co-minciò a prendere cura deifiglioletti dei kivari, accogliendoliin internati ed educandoli se-condo il nostro sistema. Daparte loro le Figlie di MariaAusiliatrice accolsero le kivarette• si attirarono la confidenza deigenitori, che vedevano con sim-patia il lavoro delle Suore edei Missionari. Si formò cosìuna nuova generazione e si av-viarono gli interni allo studio• al lavoro, preparandoli al ma-trimonio cristiano e formandoper essi piccoli centri, con, ca-sette dotate di un podere: diquesti è tipico esempio il vil-laggio « Sevilla Don Bosco » . Sor-sero cappelle, ospedali, scuole e

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dispensari, e le varie tribù si avvicinaronoton tutta confidenza ai centri missionari . Oggile più fiorenti residenze sono quelle di Mén-dez, Limon, Macas e Gualaquiza . Posto avan-zato è la Missione di Yaupi . Sbocciò pureil fiore di una vocazione, il coadiutore l-Iuam-butzara, perito tragicamente in un incidenteaereo . A poco a poco si vanno estinguendole inimicizie tra tribù e tribù e anche i pa-

Una graziosissima immagine di amore : tre kivaretti siaggrappano con i loro braccini al Rettor Maggiore e gliesprimono tutto il loro affetto . . Sono piccole anime dibimbi su cui scintilla la luce di Cristo,

galli risentono notevole beneficio dal contattocon i cristiani . Purtroppo anche tra i kivari èpenetrata la nefasta propaganda protestante, checerca di lacerare la veste di Gesù, costata tantisacrifici ai nostri missionari. Rimedio a questograve pericolo saranno l'aumento del personalemissionario e la generosità dei benefattori, chepermetteranno il consolidamento dei centri esi-stenti e la formazione di nuove residenze .

Continuiamo ora ad accompagnare il RettoreMaggiore attraverso la Missione . Nel pomeriggiodel 14 maggio un piccolo bimotore, messo adisposizione dal Ministro delle Opere Pubbliche,lo porta alla residenza di Macas. Questa citta-dina, fondata dagli Spagnoli circa trecento annifa, è il capoluogo della Provincia di Morona-Santiago . Si trova in bella posizione non lungidal gigantesco vulcano Sangav ; è abitata nellagrande maggioranza da coloni, che vivono di

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piccoli commerci e dei prodotti agricoli della reglorie . Accanto alla città, ai margini del nostroistituto, scorre il fiume Upano, dalle acque in-sidiose .

All'arrivo del Rettor Maggiore, la popolazionee le comunità dei Salesiani e delle Figlie di MariaAusiliatrice gli dànno un entusiastico benvenuto .Il giorno seguente, festa di S . Maria Mazzarello,dopo la S. Messa, parte alla volta di SevillaDon Bosco, che si trova al lato opposto delfiume, alla distanza di due buone ore . Scendeper un ripido e fangoso sentiero fino all'Upano,che attraversa parte in canoa e parte sul dorsodi robusti kivari . L'ultimo tratto è così vorticosoda far credere impossibile il traghetto . Ma i kivarinon si spaventano e in pochi secondi fanno sfrectiare la canoa dall'una all'altra sponda con un'abi .lità sorprendente. Poi percorre un sentiero chesi arrampica tra fango, pietre ed erba fino al-l'abitato di Sevilla . $ questa una cittadina tuttakivara, sorta per volontà dei nostri missionari .Una chiesa di legno e altre costruzioni in legnoformano il centro, con gli internati per kivarettie kivarette. Tutt'attorno si estende un vasto ter-reno disseminato di casette ed abbellito da viali .I prodotti crescono rigogliosi per opera degliindi, guidati dai missionari .Che gioia, che entusiasmo appena il sig .

Don Ziggiotti raggiunge la piazzetta! Dopol'omaggio degli allievi, egli ha la consolazione dibattezzare un gruppo di kivari e di unire in ma-trimonio una coppia di sposi .

Il ritorno a Macas è ostacolato dalla pioggia,ma alla fine il tempo si rischiara e permette divedere il colosso del Sangay completamente sco-perto, col suo pennacchio fumante sopra ilmanto di neve .

Il i 5 maggio il Rettor Maggiore visita le nostreopere di Macas, tra cui una ben avviata Scuolanormale. Anche le Figlie di Maria Ausiliatricelo hanno ospite nella loro casa e gli presentanoil bel gruppo di allieve . Dopo il pranzo familiarecon le autorità ed i cooperatori, riparte col bi-motore alla volta di Quito, sorvolando la recenteMissione di Chiguaza, che spicca tra il verde diuna foresta senza confini .

Dio non ha affidato solo ai Sa-lesiani la missione di salvare

anime ; l'ha pure affidata ai loro

Cooperatori, che si degnò di asso-

ciare al ministero sacerdotale per

mezzo del ministero della carità,

non meno efficace ed ugualmentemeritorio .

SAC PIETRO BERRUTI

Prefetto Generale della Società Salesianadal 24 .6-32 al 1-5-50 .

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lfì

coi ~;o~per~jtori

Nel regolamento per i Cooperatori si leggono queste parole :« Nei Terz'Ordini antichi si proponeva la perfezione cri-stiana nell'esercizio della pietà, qui (cioè nella CooperazioneSalesiana) si ha per fine principale la vita attiva nell'eser-cizio della carità verso il prossimo e specialmente versola gioventù pericolante » . Vorrei conoscere in quali rapportistanno fra loro per Don Bosco la pietà e la vita attiva .giacchè non credo che l'una escluda l'altra .

L . NENCINI - La SpeziaNè Don Bosco intende questo. Egli vuole sem-plicemente rilevare la diversità del fine a cuitende la sua terza famiglia rispetto alla finalitàdei Terz'Ordini antichi . Quelli miravano più allaperfezione mediante l'esercizio della penitenza e lelunghe preghiere ; i Cooperatori invece devonoattuare la loro santificazione attraverso l'apo-stolato, cioè l'azione diretta e continua a benedelle anime, specialmente giovanili .Ma, se lei riflette, vede che non si può esercitarevero apostolato senza rinuncia ai propri comodi,cioè senza penitenza, e che non si può insegnareagli altri la virtù senza praticarla per primi . Lospirito di preghiera che nasce direttamente dallafede, è la prima delle virtù cristiane ed è indi-spensabile all'apostolo. Ma, coti bene, Don Boscopiù che sulla lunghezza delle preghiere, inettel'accento sullo spirito della preghiera, implicitoin ogni atto di cristiana carità . Il Cooperatoreprega lavorando, istruendo, salvando . Tutto ciòche fa per Dio è preghiera, anzi la sua vita interaè offerta come un incenso di lode e di sacrificio .E non le pare questa una pietà sopraffina, donodello Spirito Santo, radice e frutto della Carità?

« Avevo tanta fiducia nella novena aMaria Ausiliatrice consigliata da DonBosco, ma ora non l'ho più perchè l'hofatta e ripetuta senza sentirne nessun gio-vamento . La Madonna non mi ascolta . . . » .Da una lettera della Coop . C . E. di Bologna

Prendiamo viva parte alla sua pena e desideriamoconfortarla ricordandole una pagina delle MemorieBiografiche di Don Bosco (voi . VIII, PI). 496-99) .In essa si legge di un giovane, certo DomenicoBattagliotti, che era afflitto da una grave ma-lattia, che gli procurava, tra l'altro, un violentomal di capo, rendendolo inetto allo studio . DonBosco gli aveva consigliato la novena a MariaAusiliatrice. Il ragazzo l'aveva fatta, ma senzarisultato. Un giorno incontra il Santo .- Ebbene - gli chiede - hai migliorato?

- Niente finora! Molto peggio di prima! Ho per-duto ogni speranza!- Ragazzo che sei, perchè dubitare? Va' a tarela solita preghiera, abbi piena fede in Maria Au-siliatrice e spera .« Feci quanto mi veniva proposto - scrisse poiil giovane ; - dopo andai a riposo. Mentre ad-dolcivo i miei dolori con la speranza, senza sa-pere se dormissi o fossi desto, mi parve elle unamano mi spingesse sollevando tutta la raia per-sona. - Io sono guarito, dissi tosto, sentendomipieno di vigore ; io sono guarito! - Colino di gioia,a stento potei chiudere occhio in quella notte .Ma questa gioia crebbe mille volte di più, quando,fattosi giorno e aperti i libri di scuola, potei stu-diare la mia lezione e compiere i miei doveri sco-lastici . . . Ognuno può facilmente comprenderequale sia stata la raia contentezza . L'allegriam'inondava il cuore e mi moveva alle lacrimeAndai all'altare a ringraziare Maria Ausiliatrice cracconterò sempre la grazia che per potente in-tercessione di Lei ho ricevuta » .Il fatto conferma quanto Don Bosco non sstancava di ripetere : abbiate fede, molta fede chla Madonna vi ascolterà, se quanto chiedete saràbene per l'anima s astra o della persona per cuipregate.

Noto con dolore e preoccupazione chei protestanti moltiplicano gli attacchicontro la religione cattolica e riesconoa trascinare nell'eresia dei Cattolici pocoistruiti e praticanti. Vi è qualche pub-blicazione popolare che serva a premu-nire e a difendere dai loro attacchi?

Una cooperatrice di SiracusaLa Libreria della Dottrina Cristiana, seguendogli esempi di San Giovanni Bosco, ha iniziatola pubblicazione del foglietto mensile dal signi-ficativo e programmatico titolo Con Roma perla difesa della fede . Esso ha il duplice scopo :istruire il nostro popolo, esponendo e chiarendole verità della fede, perchè egli sia mosso ad ap-prezzarla sempre più e a guardarsi da chi, investe di agnello, gliela vorrebbe togliere ; difen-dere il nostro popolo dagli errori dei Protestanti,mostrandone la inconsistenza e la ripugnanzacon la vera fede di Gesù Cristo .Invitiamo quindi i Cooperatori a farne largadiffusione facendolo entrare specialmente nellefamiglie dove il pericolo protestante è in atto .Per facilitarne la diffusione l'abbonamento annuoè ridotto a cifra irrisoria : cento lire .

Desidererei sapere se posso iscrivere tutta lamia famiglia tra i Cooperatori salesiani .Lei può benissimo introdurre nellaterza Famiglia di Don Bosco tutti i

suoi cari, ma a queste condizioni :io che i singoli lo desiderino ;zo che tutti abbiano i requisiti morali e l'età di16 anni ;3e che il diploma sia personale, per ogni membrodella famiglia, che lo ha liberamente richiesto .

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Il Card. Wyszynskinell'Italia Meridionale

Sua Eminenza il Cardinale Stefano Wyszynski,Primate di Polonia, durante la sua permanenzaa Roma, ha onorato di una sua visita la nostraProcura e le opere salesiane del Sacro Cuore,delle Catacombe, <li Cinecittà, di Borgo RagazziDon Bosco e di Ponte Mammolo, manifestandovivo compiacimento per tanta messe di bene .Accompagnato dagli Ecc .mi Vescovi Polacchi

e dal nostro Procuratore, Rev .mo Don Castano,ha pure compiuto nell'Italia Meridionale unviaggio, che è stato un trionfo . Le nostre Caselo hanno accolto a festa dappertutto e hannodato a Sua Eminenza e agli Ecc.rni Collegnila più deferente e cordiale ospitalità. L'Em.moPorporato sostò a Caserta, Bari, Messina (istituti« S . Luigi » e « S . Domenico Savio u ), Ali Marina(Figlie di M . A .), Taormina, Catania, Vietri eNapoli-Vomero. Simpatiche e fervide, fra lealtre, le manifestazioni sull'Etna, al nostro « Ri-

CARACAS (Venezuela) - L'Ambasciatore d'Italia con-ferisce le insegne di Cavaliere Ufficiale dell'Ordine almerito della Repubblica al Rev .mo Don Pietro Tan-tardini, Ispettore dei Salesiani nel Venezuela . L'altaonorificenza è ben meritata dal degnissimo figlio diDon Bosco, che da oltre So anni onora il nome italiano

nell'America Latina .

MESSINA - La Santa Messa del Primate di PoloniaSua Eminenza il Cardinale Stefano Wyszynski

fugioi, da parte degli aspiranti, novizi e filosofidell'Ispettoria Sicula; e quelle della parrocchiae oratorio di . La Salette, dove Sua Eminenza,compiaciuto di tanto fervore religioso e vene-razione per la sua Persona, andava esclaanando :«Mi pare di essere a Varsavia, in mezzo ai mieifedeli » .

Commovente la Al essa del Cardinale a Sira-cusa, ai piedi della Madonna delle Lacrime, ela sua, pubblica preghiera alla Vergine, conclusacon la supplica : Noli fiere, Maria! (Non pian-gere, Maria!)

Autorità ecclesiastiche e civili vennero a ren-dergli omaggio in casa nostra, liete e ammirateper la benevolenza del -Primate verso di noi .Dovunque Sua Eminenza parlò alle folle espri-mendosi in italiano e rivelando il sito profondospirito di fede e di fiducia in Dio . 1 Salesianidell'Italia Meridionale e della Sicilia, con a capoi loro Rev.mi Ispettori, si sono prodigati perchèl'illustre e venerato Ospite trovasse ovunque lapii viva cordialità e quel senso di venerazioneche merita chi ha sofferto per Cristo e per laChiesa un non breve martirio .

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Una letiera del CardinaleA,~e 4

Nel numero di luglio abbiamo annunziato la promozione del nostroEcc.mo Confratello Mons. Antonio Baraniak ad Arcivescovo diPoznan . Ora siamo lieti di far conoscere ai nostri lettori i nobi-lissimi sentimenti di Sua Em . il Card. Wyszynski, Primate diPolonia, che lo ebbe per otto anni Ausiliare .

PRIMATE Dl POLONIARoma, 13 giugno 1957

Rev .mo RETTORE MAGGIORE,

Riferendomi all'onorifica promozione alla SedeArcivescovile di Poznan di Sua Eccellenza Reve-rendissima Mons . Antonio Baraniak, finora mioAusiliare a Gniesna e per lunghi anni Direttoredella Segreteria del Primate di Polonia, desi-dero esprimere al Rev .mo Rettore Maggiore lamia profonda gioia .

Tale nomina è un segno particolare della Giusti-zia di Dio, perchè il Vescovo Barania-k ha molto'sofferto per la Chiesa Santa di Dio e si è meri-tato di essere elevato a questa grande dignità .

L'Eccellentissimo Vescovo Paraniak si è guada-gnata in Polonia l'opinione di eroico confessoree come tale è riconosciuto anche da parte deicomunisti . Egli mi ridesta nel cuore una, partico-lare riconoscenza per i lunghi anni di fedeltàassoluta fino allo scrupolo, e di tanta discre-zione e lealtà nel comune lavoro . Posso affer-mare apertamente che nella persona del VescovoAntonio ho visto l'ideale del Salesiano e undegno Figlio di San Giovanni Bosco .

Oggi che l'Arcivescovo Baraniak sta per lasciarela mia casa, desidero ringraziare dal profondodel cuore il Rev .mo Rettore Maggiore per la Suagrande bontà, con la quale nel 1949 volle conce-dere la proroga per il suo lavoro nella Segrete-ria del Primate .

Raccomandandomi intanto alle fervide preghieredel Rev .mo Rettore Maggiore e dell'intera Fami-glia Salesiana, con sensi di riconoscenza efraterna devozione mi creda Suo devotissimo

In caritate Christitf{ STEFANO CARD . WYSZYNSKI

Al Rev .mo RETTORE MAGGIOREdella Società Salesiana di San Giovanni BoscoVia Maria Ausiliatrice, 32 - TORINO

ATTIVITÀ RELIGIOSAtra gli operaidel Mattatoio di Roma

I nostri Cooperatori gradi-ranno conoscere quanto, conl'aiuto di Dio e di Maria Ausi-liatrice, si è potuto attuare alMattatoio comunale di Roma .

Tale ambiente, forte di circasettecento operai distribuiti inundici cooperative, era notoria-niente conosciuto per l'avver-sione ai poteri civili e per ilsuo anticlericalismo, ed eraritenuto roccaforte della pro-paganda sovversiva .

Il primo passo lo fecero ditelavoratori, che decisero di usciredalla C.G .I .L. Il loro esempiofu presto seguito da altri ottolavoratori. Con essi si costituìil primo gruppo aclista al Mat-tatoio. Ai primi di agosto gliaelisti erano già sessanta, e trecooperative avevano uflicial-rnente aderito alle A .C .L .I .

Intanto, nientre ferveva, l'o-pera sindacale nei rapporti conle Autorità Comunali, il grupposvolgeva attività formativa ereligiosa . II 26 settembre 1956tutti gli aclisl i erano presentinella Chiesa di S . Maria Li-beratrice per una Messa insuffragio delle, vittime di N1ar-cinelle. Fu uno spettacolo com-inovenl:e che edificò la popola-zione della Parrocchia, vedere,rispettosi e devoti . tanti operaidel Mattatoio. Il 21 novembreseguente, nei locali del Matta-toio, avvenne la solenne inau-gurazione della Sede del nucleoA .C.L .I .

Il 5 febbraio 1957, per laprima, volta nella storia delMattatoio Comuni-le, il Par-roco di S . Maria Ausiliatricecelebrò la S . Messa nei localidi lavoro .

Per 1'adenipinieuto dei pre-cetto Pasquale si tenne la pre-parazione nei locali dell'Ora-torio Salesiano e il 16 aprile,ancora nei locali del Mattatoio,il Parroco celebrò la S . Messa,cui parteciparono gli aelistigiunti già al bel nuniero di204. Era presente alla funzioneS . E . Mons. Cunial, Vice- rre-reute di Roma, che rivolse pa-terne parole di incora.ggiarnento .

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In ringraziamento alla Madonna e per ottenerela sua valida intercessione per risolvere i pro-blemi sindacali pendenti, gli achsti chiesero alParroco di poter essi, per quest'anno, avere l'am-bito privilegio di preparare la festa e la solenneprocessione della Vergine Liberatrice, Patrona(lei Testaccio e ottenere dai Sindaco il permessodi poter attraversare il Mattatoio con la Proces-sione solenne .

Il 2 giugnp, giorno della festa, si aprì con laS. Messa celebrata da S . E. Mons. Samorè; viparteciparono numerosi gli aclisti del Mattatoio,che si accostarono alla S . Comunione . Verso sera,mentre nel quartiere artisticamente illuminatoe tra una folla plaudente e devota, si iniziavala solenne processione, gli operai, con a capo idirigenti, attendevano al cancello del Mattatoio .La novità del percorso della processione avevarichiamato nelle vicinanze dello stabilimento unafolla indescrivibile . E quando un gruppo di operaisi mosse per andare incontro alla statua dellaMadonna, prenderla e introdurla nel Mattatoioilluminato e ornato a festa, l'entusiasmo e lacommozione raggiunsero il culmine : la Madonnafinalmente entrava là ove qualche mese primasarebbe stato follia sperarlo, e vi entrava daMadre e da Regina sulle spalle dei suoi figli operai .

STALlA

A PORDENONE il ti maggio scorsofu inaugurato il nuovo grandetempio eretto in onore di S . Gio-vanni Bosco accanto al nostroCollegio . 5 . E. Mons. Vescovo, im-partita la benedizione, rivolgeva aipresenti parole di compiacimentoper la grandiosità dell'opera .

TRAPANI - li 4 maggio 11 . s. nelcortile dell'istituto salesiano, alla,mresenza di una folla immensa,8. E. Mons . Mingo incoronava so-lennemente la bellissima statua (liMaria Ausiliatrice con due ricche co-rone d'oro, dono della CooperatriceFrancesca Bulgarella ved . Quartana.

Lo stesso giorno Maria Ansilia-triee era incoronata in un'altra cittàdella Sicilia, a BARCELLONA, per lemani del nostro Ecc .mo Mons. Lii .cato . Quindi l'Ori . Cavallaro elevavaun inno a Maria, Ausiliatrice (IellaChiesa e dell'Italia .

RIETI - S. E. Mons . Vescovo, pervenire incontro ai bisogni spirituali

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Noi ne benediciamo il Signore anche per lagioia che questa vittoria del bene sul male haprocurato al Santo Padre, a cui sta tanto acuore la cristianizzazione dell'ambiente operaio,e invitiamo tutti i buoni a pregare perdhè l'operacosì felicemente iniziata, continui e si consolidia bene di tanti operai, che nei loro cuori sem-plici e buoni godono di poter tornare con le lorofamiglie a Dio e alla Chiesa .

LARGENTINAGENEHAL ACHA - PAMPA

Il Circo del "prete volante "Don Olivares è il « prete volante» di una

decina di villaggi sparsi nella Pampa e distantil'uno dall'altro una media di 200 km . E l'unicosacerdote per tutte quelle povere famiglie, chehanno la consolazione di rivederlo solamenteogni due o tre mesi . I primi ad accorrere appenascorgono il polverone sollevato dal suo camion-cino (la sua casa parrocchiale!) sono i ragazzi .Per una settimana si rinnova in ogni villaggio

delle nuove borgate venute a br-inarsi alla periferia di Rieti, ha erettocanonicamente una nuova Parrocchianel rione « 'l're strade », dedicandolaa S. Giovanni Bosco.

VIAREGGIO Il 5 niaggio ti . s .tu consacrata al culto la nuovaParrocchia dedicata il S . GiovanniBosco. Il tempio è lungo 40 metri,largo 18 e alto 17 . E diviso in trenavate da colonne rivestite di niarnio .lion Bosco e Maria Ausiliatrice do-minano l'abside in quattro grandimìiosaiei .

A BARI nella ricorrenza della testadi Maria Ansiliatrice furono inau-gurati i nuovi locali dell'Oratorio.Alla cerimonia erano presenti leautorità e circa 4000 ragazzi, lietie fieri di avere a loro disposizionelocali tanto belli, mimuderni e ariosi .

ROMA - Il Direttore Perpetuo dellaCappella Sistina, Mons . Domenicoliartolucci, il giugno scorso, haaccolto l'invito (li dirigere la sua2liissa in hon.S. Pii x a 4 soci

per la festa oli Maria Ansiliatricenella nostra parrocchia di S. MariaLiberatrice al 'l'estaecio . Al terminedella magistrale esecuzione, l'illustreMaestro lodò la valentia dei fanciullidella locale « Schola ('antoruni » .

MISILMERI (Palermo) - 11 30 mimg-gio scorso Maria Ausiliatrice entrava,trionfalmente accolta a Misilmeri,dove tu posta in una nicchia pre-parata per Lei dallo zelo di unCooperatore nella Chiesa Matrice.

VERONA - Tra gli espositori dellata Fiera di Verona i fu pure la«Scuola meccanici l)on Bosco»,che espose lavori didattici e utensilidi precisione. Tutti i lavori riscos-sero il plauso dei visitatori e deitecnici, tra i quali il Ministro On .fluido fionella .

RI1I'LtNIA

ANISAI{AN - En altro passo hafatto l'opera salesiana in Birmnammiacon l'apertura di una nuova Casanella cittadina di ANISAI{AN . Portail nome (li « Nazaret i, ed è desti-nata ai giovani aspiranti alla vitasalesiana, che l'Ausiliatrice mimandanumerosi anche in quella nazione .

I BRASILE

BELO HORIZONTE, capitale delloStato di Minas fierais, ha eretto aDomm Bosco un grande nionumento

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GENERAL ACHA (Argentina) - Questa tenda da circo equestre, che può contenere 200 persone ..è la chiesa del "prete volante" delle Pampas e fu regalata dai Cooperatori di Buenos Aires

stilla piazza prospiciente il Santuariodi S. Giovanni Bosco e il collegiodelle Figlie di Maria Ausiliatrice.Lo sguardo del Santo si spinge oralungo il grandioso corso « Aina-zonas », al termine del quale stasorgendo il collegio dei Salesiani .

EQUATORE

GUALAQUIZA - Il Consiglio dellacittà ha decorato di medaglia d'oroil salesiano Don Luigi Casiraghi perle benemerenze acquistate nei trelustri d'indefesso lavoro in mezzoai Kivari. La fiorente missione diBomboiza deve a lui la sua esistenza .Distrutta la selva, vi aprì una co-lonia agricola, con i ricavati dellaquale potè costruirvi un capace in-ternato, dotandolo di impianti perproduzione elettrica e di quanto po-teva dar vita a quel popoloso centroda liti creato dal nulla,.

INPAGNAÈ noto che nel maestoso tempio

che da anni i Salesiani stanno in-nalzando in onore del S. Cuoresulla sommità della collina TIBI-DABO in Barcellona, sono rappre-sentate quasi tutte le nazioni Ispano-Americane con le loro bandiere .Per interessamento del Presidentedel Comitato Equatoriano pro mo-numento nazionale al S. Cuore di

Gesù, che sarà eretto in Guayaquile che avrà la statua religiosa piùgrande del mondo, è stata offertaal Tibidabo una ricca bandieradell'Equatore, che ancoraa non erarappresentato. Detta bandiera erastata solennemente benedetta dalCardinale di Quito, presenti il NunzioApostolico, il Presidente della Re-pubblica, tutto il Governo e il corpoDiplomatico.

UBEDA - Gli Ex allievi di varicollegi salesiani residenti a. Ubedasi sono fatti promotori della fonda-zione e costruzione di un Collegiosalesiano nella loro città . Di essofu già posta la prima pietra . IInuovo collegio occuperà una su-perficie di 70 .000 metri quadrati epotrà accogliere 1400 alunni dellescuole inferiori e secondarie. Saràintitolato a S . Domenico Savio .

PALERMOSua Eminenza il Card . Ernesto Raffini al.l'orfanotroóo salesiano « S . Chiara » .Alla sua destra il Presidente dell'Assemblea Regionale Onorevole Alessi .

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la vita del primo Oratorio ambulante di DonBosco . La chiesa, «Padre Enrico» se Ia portacon sè : è una tenda da circo equestre che puòcontenere comodamente 200 persone . Gliel'hannoregalata i Cooperatori e le Cooperatrici salesianedi Buenos Aires .

Nella sua ultima lettera il « prete volante» dellePampas dà questi particolari : «La superficiedella mia missione è uguale a quella comples-siva delle regioni dell'Italia settentrionale . Avolte percorro sino a 300 km, . senza incontrareanima viva . La gente dei villaggi è poverissima .Sono in gran parte discendenti di indi, che sisono raggruppati in villaggi col miraggio di unavita più facile ; ma in realtà ora si trovano ad es-sere molto più poveri di quando erano nomadi neldeserto. Li ho qui tutto il giorno a manifestarmile loro pene, a chiedere da- vestirsi e da mangiare .Ultimamente da Buenos Aires (che dista più di800 km- dalla mia residenza principale) ho- potutoottenere capi di vestiario ancora in ottimo stato eda Fortin Mercedes duecento sacchi di patate .Costi il mio « circo » può attirare più anime colrichiamo della carità, la sola campana veramentee'/hcaee! Se avessimo sacerdoti e mezzi, quantemiserie corporali e morali si potrebbero risanare!

y UST ALMM

Lavoro salesiano, Cluh « Uonlenieo Savio »,(Garnperigi estivi

Dopo i difficili inizi, l'Opera salesiana in Au-stralia oggi è in pieno periodo di consolidamentocon fondate speranze di ulteriori rapidi sviluppi .Quest'anno ha segnato l'apertura della nuovaCasa di Port Pirie e l'aggiunta della sezione per

terni nella, Ci -a di Oaklei li .

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FILIPPINE - I primi otto novizi Filippini (con i loro Superiori),che hanno fatto la professione salesiana il 31 maggio scorso

I Salesiani hanno ora sette Case nell'Australia:a So,;Lari (1927), con annessa anche una ScuolaAgricola ; a Brunswiek (1940); ad Adelaide (1944) ;a Ilobart (1946) ; a Oakleigh. (1947) ; e Sydney (1952) .

Fecondo mezzo d'Apostolato per i Salesianiin Australia sono pure i Campeggi estivi, fre-quentati da numerosi giovani . Quest'anno sonostati organizzati in quattro Stati. A questi cam-peggi hanno preso parte gli ascritti al Club« Domenico Savio», i quali si impegnano a, imitareS. Domenico Savio, e a propagarne la divozionetra i loro compagni di scuola . Pietà esemplare,entusiasmo, gentilezza, franchezza di caratteree cristiana carità hanno caratterizzato questicampeggi, che hanno avuto un colore veramenteNazionale perchè i partecipanti provenivano dasezioni del Club «Domenico Savio » sparse intutte le parti dell'Australia .

FILIPP!RERapido sviluppo dell'Opera salesiana

L'Opera salesiana nelle Filippine conta ap-pena 5 anni di vita e vi ha giàà stabilito 6 case,che hanno dato anche frutti copiosi di vocazionialla vita, salesiana. Infatti il 31 maggio scorsoprofessavano i primi otto chierici filippini,mentre un altro gruppo prendeva il loro postonel noviziato. L'Opera salesiana soffocata inCina dalla, persecuzione, ha, trovato in HongKong e nelle Filippine la terra feconda percontinuare a espandersi . La sua vitalità è provataanche dal fatto che nell'Ispettoria Cinese-Fi-lippina fioriscono tre aspirantati e due novi-ziati .

Come sorriderà dal Cielo l'anima eletta diMons. Piani, che per tanti anni fu il rappresen-

tante del Papa nelle Filip-pine, ove nell'umiltà, e nelsilenzio fece conoscere edamare Maria Ausiliatrice! Sinoti che la maggior partedi queste vocazioni vengonoda una diocesi il cui Vescovo

un devoto di Maria Ausi-liatrice . In un 24 maggio fuensacrato Vescovo e a MariaAusiliatrice ha dedicato la,suaf diocesi e molte chiesedella medesima .

Aggiungiamo che gli amicied ammiratori di Mons . Pianistanno raccogliendo fondi peril Mons . Piani ]Iemorial hall,da costruirsi nell'oratorio sa-lesiano « Maria Ausiliatrice» diMakati (Rizal) e che com-prenderà un salone teatro eun laboratorio di meccanica .

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tNgILqNDlqCresima nelle prigioni di BANG KHAN

Il 3 maggio le prigioni di Bang Khan hannoassistito ad un fatto memorabile e singolare .Per la prima volta nella storia di quelle prigioniun Vescovo cattolico entrava ufficialmente perdare la Cresima a 14 carcerati . Essi erano statipreparati dal salesiano Don Forlazzini, che giànel gennaio scorso aveva battezzato 13 car-cerati . I1 lavoro fu continuato da Don Ulliana,pure salesiano . Da più di due anni Don For-lazzini si reca regolarmente nelle carceri per ce-lebrare la Messa e per fare il catechismo . Leautorità sono state sempre pronte a dare tuttele agevolazioni che l'ambiente permette . Intantoi due missionari salesiani non mancavano diinteressare benefattori dai quali poterono otte-nere doni, vestiti e medicine per i carcerati . Il3 maggio, Don' Ulliana celebrò la . S . Messa,fece un commovente discorso e diede la co-munione a 26 carcerati . Erano presenti anchealtri carcerati pagani. Verso le 9 giunse Mons .Chorin, Vie. Apost. di Bangkok M . E . P ., ricevutocoi dovuti riguardi dal personale delle carceri .Così si svolse la cerimonia della Cresima congrande soddisfazione di tutti i presenti .

~iaa Retceda pere (DcwreiaieoIl seguente trafiletto è stato estratto da un'opera di prossima pubblicazione del padre Barbey, direttoredell'Istituto di Pedagogia delle Facoltà Cattoliche di Lion° (Francia), dal titolo : Lettere agli educatori,

Sfogliando la vita di San DomenicoSavio, ho cercato di formulare unascheda psico-pedagogica, press'a pocodel seguente tenore :

Fisico : gracile, magrolino . Frontevasta, capelli castani, occhi azzurri,labbra fine, mento arrotondato aogiva, carnagione pallida . Muoretisico a iA. anni, ii mesi e 7 giorni .

Psiche : spirito vivo- e vigoroso ;amore precoce e tenace per lo studio .Molto socievole, influente e dina-

mico .

Particolarità : serve messa a 5 anni .Fa la prima comunione a 7 anni(con un anticipo di 4 anni sugli altri) .Ha tanto gusto per la preghiera

quanto alla sua età se ne ha per ilgioco . Ha delle estasi, da cui occorresvegliarlo, perchè dimentica tutto,anche il mangiare . Riceve degli « av-visi ,> e trasmette dei « messaggi so-prannaturali» .

Da tutte queste e altre osservazioniverrebbe da classificare Domenico,secondo la terminologia corrente, neltipo di « carattere debole ,> . Ma quisalta agli occhi l'errore . Come? Uncarattere debole questo fanciullo che,a io anni, accetta di fare 16 chilo-metri a piedi ogni giorno per poterandare alla scuola comunale?E allora? Caso perplesso .Io penso al maestro di Domenico,

La santa Cresima nelle carceri di BANG KHAN (Thailandia)Sua Ecc . Mons. Chorin, Vicario Apostolico di Bangkok,

partecipa alla felicità deii neocresimati

Don Bosco, che era nato con un tem-peramento esuberante e irruente e aS. Francesco di Sales, dal naturalecollerico e irascibile,_ divenuti tuttie due così buoni e dolci .Il lato più impressionante di Dome-nico è forse la sua gioia . Non unaallegria di fanciullo incosciente, mauna serenità che zampilla dal fondodell'anima . Si rivela in tutta la sualuce negli ultimi momenti di vita,quando chiede al babbo di recitarglile preghiere degli agonizzanti . Lamamma non regge ; esce e va a pian-gere per le scale,Leggendo quella scena, anch'io nonho potuto fare a meno di lasciargocciare una lacrima, che ha inzup-pato la mia scheda psico-pedagogica.

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D Lit M)55) 09

Tenere accese le luci del SignoreEcco una brevissima esposizione dellatecnica che mettono in opera i noslvi mis-sionari fra i villaggi delle selve del RioNegro (Brasile) .

Missione di Taraeud nel Rio llaupes .

Dovevo andare a visitare il più lontano deivillaggi indios. Ila un nome pittoresco : Trovao .Voi forse non sospettate nemmeno che cosavoglia dire quel nome . Trovao significa « tempo-rale » . E il più discosto, il più irraggiungibilevillaggio, la mia estrema punta di esplorazione .La selva è fitta, la zona è solcata da fiumi

tortuosi e scroscianti, il viaggio è sempre avventu-roso. Ebbene, quando puntammo la prora dellanostra piccola barca a motore verso Trovao,scoppiò il temporale . Fu una saga di fulminie di tuoni ; le onde del fiume venivano spazzatevia da, quella furia, ciclonica e sollevate ad al-tezza spaventosa, tanto che mi sembrava, diessere in pieno oceano, al centrodi una di quelle burrasche chefanno rimpiangere la vita .

Dopo undici ore di manovrain discesa lungo il fiume, gettaile ancore a Trovao . Il tempo-rale era finito e io potevosbarrare tranquillamente . Sullabanchina c'era tutto il villag-gio a darmi il benvenuto . Tuttierano usciti di casa, anche ivecchi e i bambini . Fu un'ac-coglienza strepitosa : mi venneroa baciare la mano, salutavanoallegramente le nostre Suore,ci aiutavano a scaricare i ba-gagli .

Le Suore, appena scese aterra, iniziarono un giro divisita ai malati, distribuendomedicinali, parole di confortoe sorrisi . Contemporaneamentepresero nota di quelli che nonavevano ancora fatto la pri-ma Comunione . Intanto iodavo un'occhiata alla cappella .

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"Confidate ogni cosa

in Gesù Sacramentalo

e in Maria Ausiliatrice,

e vedrete che cosa sono

i miracoli . . ."

DON BOSCOai primi missionari salesiani

Com'era linda, pulita, con i muri a cui era statadata una mano di terra e sabbia, impastatainsieme! L'altare pareva sepolto tra i fiori ; fiorirarissimi, che facevano ala, e Cornice all'im-magine del Sacro Cuore . Pensavo alle roanipremurose e buone che li avevano raccoltinella foresta .

In mezz'ora montai le mie macchine cinema-tografiche. Mi ero portato da Manaos un pic-colo generatore elettrico. Occhi curiosissimi miseguivano quando tiravo i fili, quando innestavole prese. Avviai il motorino che si mosse con unronzio vibrante : improvvisamente feci esploderela luce nella cappella . Quel vano, così frescodi profumi e di fiori, assunse un aspetto fascinoso .

Dinanzi all'immagine della Madonna, proiettatasullo schermo, recitammo il Rosario : il voltosoffice e dolce della Vergine pareva sorriderci,sfavillante di colori . Poi per più di un'ora tennil'istruzione catechistica servendomi utilmentedelle filmine. Vedevo gli occhi mobilissimi degliindi fissarsi affascinati su quelle immagini . Dopo

Dopo la funzione in chiesa, la popolazione dei villaggio siraccoglie attorno alle Suore, angeli e messaggere di pace .

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le preghiere della sera mi disposi a confessare .Chiusi la giornata con la proiezione del cinemasulla vita di Gesù . Gli indi esplodevano in altegrida di dolore e in lunghi gemiti e sospiri stra-zianti, a mano a mano che vedevano svolgersila divina tragedia del Calvario .

Il giorno dopo nessuno mancò alla Messa . Mirecai a benedire le loro case lasciando un piccoloricordo con la benedizione di Maria Ausilia-trice. Intanto venne l'ora del mercato . Mi erorifornito di un abbondante bagaglio di piccolecose di cui sapevo che gli indi sono ghiottissimi :aghi, scampoli di stoffe, pettini, spilli, ta-bacco, ecc. Aprii le casse ed esposi al pubblicole mie chincaglierie. Mi offrivano in cambiopesce affumicato, grappoli di banane, uova ditartaruga, canna da zucchero, pesce fresco,ananas. Gli articoli più richiesti erano ami perla pesca, tabacco, filo, boccette di profumi, esoprattutto cartucce; devo notare che quasi tuttiportano il fucile.

Così conchiusi la mia visita volante a quelsolitario villaggio di Trovao, sepolto nell'inferno

" Dal 12 giugno dell'Anno Mariano 1954,il ragazzo, l'adolescente santo è un tiponuovo nel Santorale, nel Messale e nelBreviario ; opportunamente e provviden-zialmente viene proposto a modello diquesta porzione della vita che si chiamaadolescenza o prima giovinezza, cheoggi più che mai abbisogna di esserespinta alle altezze per mezzo dell'esempioche trascina, quando il vizio e l'incredu-lità si sono collegati per distruggere ifiori del Cristianesimo " .

Ecc .mo Mons. GIUSEPPE BUENO MONREAL,Arcivescovo Amministratore Apostolico dellaArchidiocesi di Siviglia (Spagna)

(Dalla "Esortazione Pastorale — in occasione dello Centenario della morte 'i San Domenico Savio .3 marzo 1957)

verde della selva, tra fiumi scroscianti e vorti-cosi . Ero contento, ma anche un po' addolorato,nel lasciare quei cari cristiani, così affezionatie buoni. Promisi di ritornarci . Quando? Al piùpresto .

Nel ritorno discesi a visitare altri tre villaggi,solitari e sperduti, dove l'accoglienza fu la stessae la gioia inesprimibile .

È così che noi teniamo tesi e funzionanti isottilissimi cavi che ci legano a quelle animesemplici .

Col vostro premuroso aiuto di preghiere, cariamici, speriamo di fare sempre più e sempremeglio. Ricordateci al Signore .

Sac . GIOVANNI BADALOTTI, missionario salesiano

Come le guerceQuest'anno la nostra Missione del Mato

Grosso, in Brasile, festeggia i sessant'annidi vita missionaria di D, Giuseppe Galbuserae del coadiutore Secondo Busso .

Don Giuseppe Galbusera, nativo di Ternod'isola, in provincia di Bergamo, è unafigura molto popolare tra noi . Conta84 anni, che porta ancora gagliardamente,animandoli con balenanti sorrisi e conschietta allegria . In sessant'anni, una solavolta ha fatto rientro in patria per rive-dere parenti, amici e luoghi di un tempo .La sua vocazione missionaria iniziò ungiorno durante il suo noviziato a FoglizzoCanavese . Don Antonio Malan era venutodall'America in Italia a perorare aiuti epersonale per la sua incipiente missione trai Bororos . Il Signore volle che incontrassequel giovane chierico di Bergamo . Gliscoccò in cuore un invito lusinghiero :" Verresti con me in Mato Grosso? lichierico sorrise : era magrolino, fragile,minuto, poco tagliato, a prima vista, perquelle faticacce di pionieri . Rispose conumorismo : " Se un matto piccolo, comeson io, può far qualcosa nel Matto Grosso,eccomi pronto — . Fu arruolato subito e,nel mese di giugno del 1897, don Malanlo faceva sbarcare a Cuiabà . Quel fragi-lissimo chierico di un tempo gode orauna vecchiaia fresca e arzilla, nella nostramissione di Meruri, dove non ha ancoraperduta la sua fosforescente allegria dimatto piccolo

L'altro anziano è il coadiutore SecondoBusso, nato a Giarole Monferrato . Haottant'anni suonati, ma non si direbbe .Il suo primo incontro in terra di missione'fu con Don Balzola, tra i Bororos del RioSan Lorenzo . " Scusi - disse il coadiutoreavvicinando il venerando missionario - èLei il parroco di questi posti? Eccomi quia lavorare " . Rimboccò le maniche e at-taccò il lavoro come agricoltore, con unaIena che non ha smesso neppure adesso,a 80 anni suonati . Rifiuta il riposo ; affermadi non averne bisogno. Instancabile, con-tinua a dissodare terre e anime e ci lasciameravigliati per la sua vitalità così irrom-pente e inesausta

Sessant'anni di vita missionaria : non èpoco C'è alle loro spalle un conteggiodi opere buone e la gioia compiaciuta diDon Bosco . Molta della nostra storia èlegata al loro grande cuore . Quei carivecchietti rimangono le nostre reliquie piùpreziose, le querce più invidiabili .

Don CESARE ALBISETTI, Miss . Sales .

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Nel 1955, alla periferia di Elisabetlrville, fueretta la nuova parrocchia di S . Amando. Siamocosì entrati nella quarta città indigena del Congo,che conta una, popolazione di 10.000 anime,tutti negri, metà dei quali sono cattolici . Il`'icario Apostolico di Elisabethville, il benedet-tino Mons. (le I4emptinne, difettando di perso-nale, aveva invitato noi Salesiani . I nostri ac-cettarono e subito dal col-legio di S . Francesco di Salesfu staccato il padre Rasson,che abbandonò l'insegna-mento per passare parroconella, zona di periferia .

La, parrocchia è nel cuoredi tiri nuovissimo sobborgo,a qualche chilometro dallametropoli e copre un'esten-sione di 450 ettari . L'alveareumano delle nuove abita-zioni viene costrnito secondoriti piano re olatore squisi-tarnente nuelerno, tira nellostesso temlrn rispettoso (leigusti e delle esigenze degliindigeni . Lungo le vie larghee spaziose si allineano gra-ziose casette, fornite di con-duttura, d'acqua,, di elettri-cità, di aria, di luce e dis'de . Il sobborgo è costituitoda 5 quartieri, allacciati tradi loro da grandi viali di20 metri di larghezza . Un sesto quartiere è invia di costruzione e servirà per gli alloggi delpersonale e dei dipendenti delle ferrovie delBasso Congo Katanga .

(Qualche mese dopo l'insediamento del nuovoparroco salesiano, fu inaugurata una cappellaprovvisoria, minuscola, addossata contro un ter-mitaio. Gli alberi fitti ed enormi sembravano

Siamo grate a Maria Ausilia-trice, che ci ha condotto quia SangradDuro una quarantinadi Xavantes: si può immaginarela nostra gioia per l'atteso in-contro. Il primo lavoro fu di

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AVANZIA e MILle guglie di una cattedrale gotica e riparavanoi fedeli dalla pioggia e dal sole . Come campa-nile, furono alzate due rotaie delle _ferrovie : dilassù la voce tinnula della campanella incominciòa scoccare il suo invito alla preghiera . Cori unpo' di fantasia tutto diventa - più bello .

Si cominciò in sordina, prima con una messa solaalla domenica, poi con due messe, seguite dai

Sua Ecc . Mons . Giovanni de Hemptinne, Vicario Apostolico del Katangavisita la Scuola professionale « Don Bosco » di EI .ISABETHVILLE (Congo)

battesimi, generalmente di bambini, tua talvoltaanche di adulti .

Un anno dopo, il quartiere parrocchiale s'iru-bandierò a festa : si trattava dell'inaugurazionesolenne di una nuova e grande coppella, assaispaziosa, poichè contiene 500 persone ed è co-struita in modo che i fedeli delle tre navatepossano facilmente seguire la messa.

Sono arrivati gli Xavanfes!vestirli, poi di curarne le feritee infine di preparar loro unbuon pranzo : la cosa, forse,che li interessa di più .Sono molto simpatici, espan-sivi e chiamano tutti col nome

di '' sanidi '', ossia " amico .Hanno compreso che solo iSacerdoti e le Suore voglionoloro bene, e perciò appenavedono qualche cosa che liimpressiona, siavvicinano a noi,quasi per chiedere protezione .Si può aver da fare fin che sivuole, ma quando i cari Xa-vantes sono alla porta, bisogna

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La benedizione della chiesa, fatta da S . E . ilVicario Apostolico, obbedì a un cerimoniale ea un rito che incantarono la folla dei nostricari negri . Furono celebrate due messe nel luogodella vecchia cappella, la nostra prima catte-drale - gotica, addossata a un formicaio, con ilcampanile formato da due rotaie . Poi di lì sisnodò il corteo : lo prepararono gli uomini dellaLegione di Maria, i quali si incaricarono delservizio d'ordine . In testa marciavano 120 scouts;poi 80 ragazzi oratoriani ; dietro, 60 ragazzeguide e infine la fiumana dei fanciulli delle scuole :800 tra bambini e bambine. Chiudevano gliadulti e molti curiosi, mossi dal desiderio divedere il Vescovo . Cantando e pregando si per-corsero due chilometri di strada . La folla gre-miva i marciapiedi, a grappoli umani, mai saziadi ammirare e di godersi lo spettacolo . Dinanzialla nuova cappella i nostri fedeli facevano duesiepi, due magnifiche spalliere di amorosa attesa .

Quando il Vescovo arrivò fu salutato da unoscroscio di applausi e da un indirizzo di omaggioche il parroco, Don itasson, r ;volse a liti e alleautorità che gli facevano corona, soprattutto alsig. Porta, direttore e finanziatore della costru-zione. Il Vescovo rispose con un discorso bilingue ;parlò in francese per ringraziare le autorità cheavevano reso possibile l'erezione di quella cap-pella, e parlò in lingua Kiswabili per esprimereil suo grazie all'affettuosaa popolazione . Poi_benedisse la . cappella e celebrò la, prima messa .Si levarono allora i cori commossi dei nostrifedeli, cantati a voci dispari, molto toccantinei loro ritmi e nelle loro implorazioni alSignore.

Sette giorni do-Do ci fu la Prima Comunionesolenne di 50 angioletti. Le bimbe erano vestitedi bianco e sembravano, coi loro veli candidi,un mazzo di garofani (la offrire al Signore . Lafolla degli adulti se li coccolava con gli occhi,quei graziosissimi fanciulli, e all'uscita li ac-

smettere ogni cosa e andaread ascoltarli . Incominciano agridare in tutti i toni, dallafinestra del pianterreno : " Ma-deretora pescedi . . . " (Diret-trice buona . . .) e continuanofinchè non sì va con loro astrappare un po' d'erba o afare qualche altro piccolo la-voro, tanto per dire che si sono

guadagnato il piatto di riso dellagiornata, giacchè i Salesiani perabituarli a lavorare, hanno in-segnato loro che chi non la-vora non mangia. Anche oramentre sto scrivendo questalettera ho dovuto interrom-permi almeno una diecina divolte, per rispondere alle lorochiamate proprio qui di fronte,

Una vecchia tradizione che risale il corso di molti secoli ;ancora adesso si usa macinare il grano cosi . È un lavoropaziente e improbo che tocca alle donne

colse con . molte grida di « urrà », di « bravi » econ applausi .

Io non vi posso dire quanta soddisfazione diail lavoro in mezzo a questi cuori vergini e aqueste anime della savana. Nei loro occhi siriflette l'immensa letizia di sentirsi cristiani . Mac'è un guaio : mancano operai sufficienti. Man-cano braccia di sacerdoti per mietere il granodel Signore. Chi ci darà il cambio? Chi si pre-senterà per darci una mano?

Sac . CAMILLO ADRIAENSI :NS, missionario salesiano

e accontentarli ammirando unadelle loro tipiche danze,li Signore ce li ha mandati ;e noi procureremo col suo di-vino aiuto di renderci menoindegne di tanta grazia, di-sposte a qualunque sacrificiopur di far loro del bene .

Suor Edoilde Rognone, F . M . A .

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Molte pecorelle bussano alla porta dell'ovilee io non apro!

Stralcio da una lettera testè ricevuta da Don P . Bianchi, che sarà incaricato di un nuovo centro che urgeormai aprire nelle colline del Manipur :

« . . . Nello scorso mese soltanto, furono ben sei i villaggi che mi hanno supplicato di mandar loro unCatechista che li istruisca nella fede, perchè hanno deciso di farsi dei nostri . Lettere del genere solevanoessere per me motivo di vivissima gioia, ma oggi mi fanno piangere il cuore, perchè non mi è affattopossibile accogliere simili richieste . Abbiamo, da queste parti, già troppe Cristianità senza una guida, eper necessità di cose, le mie visite sono troppo rare e troppo corte perchè io possa assumermi la respon-sabilità di più anime, cui non sono in grado di dare un'adeguata assistenza e formazione religiosa . D'altraparte non oso chiedere a Lei, Eccellenza, un mensile più grande, ben sapendo che la sua borsa non ègrande come il suo cuore . . . . » .

Lettere simili non possono non disturbaremotto : Animas quaerere . Qui si verificabussano alla porta dell'ovile per esservi ammesse,e povere Diocesi dell'India, che altro posso fare secorolle e il grido angoscioso del loro missionario,avanti, se non per adottare uno dei tanti villaggi cheal mantenimento di un Catechista?

La somma per un Catechista e maestro ambulante

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il sonno e la pace di un povero Vescovo che ha preso comeora il caso di anime che cercano un pastore e di pecorelle che

ed io non apro. Ma, Vescovo di una delle più recentitrasmettere il pietoso belato di quelle povere pe-

che generosi benefattori si faccianodel Catechista, almeno per contribuire

nonnellaancora

speranzamancano

è di Lire 5000 .Il bene che si potrà così fare si può calcolare solamente in termini di anime e di Eternità .

i ORESTE MARENGO, S . D . B . Vescovo di Dibrugarh (India)

MIYAZAKI (Giappone) - I primi 66 diplomati del corso universitario annesso alla nostra scuola . Con gli allievi deicorsi medi e superiori la Scuola ha un numero complessivo di :025 studenti .

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lWA Ib& lATR

Guarita da meningite purulentaIl 20 febbraio scorso ricoverammo di urgenza,

all'ospedale di Mirano la nostra piccola Raffaeladi appena quattro mesi, colpita da meningitepurulenta . La situazione era gravissima : anche imedici lo constatarono subito dicendo: « C'è pocoda fare, data l'età e la gracilità della piccola » .La mamma, sofferente essa pure, fu presa daun dolore indicibile . Io le dissi: « Mamma, c'èMaria Ausiliatrice che ci pensa . Abbi fede » .Nel frattempo le applicai l'immagine della nostracara Madonna . Noi fratelli con fiducia di figliincominciammo la novena. Dopo quindici giornila Raffaela tornava tra noi perfettamente guarita .Anche la mamma sta bene . Ci' uniamo tutti congioia a ringraziare la potente Ausiliatrice dellagrande grazia concessaci e di tante altre che ciconcesse in passato . Possiamo dire che tutte levolte che siamo ricorsi a Lei, siamo stati esauditi .Scorzè (Venezia) LETIZIA RoecARO DI Giuseppe

Guarisce dopo due anni di assoluta immobilitàInvio una modesta offerta per dimostrare la

mia riconoscenza a Maria Ausiliatrice che, perintercessione di S . Giovanni Bosco, mi ha otte-nuto dal Cuore di Gesù una grazia grandissima,da me tanto desiderata .

Intanto compio il gradito dovere di renderepubblicamente grazie alla Vergine Ausiliatrice eal santo mio protettore Don Bosco per una gua-rigione miracolosa concessa ad una mia sorella .

Colpita da polisierosite reumatica, fu costrettaa letto e all'assoluta immobilità per due anni,in continuo grave pericolo di vita .

Tutti noi, fratelli e sorelle, la raccomandammoa Maria Ausiliatrice e a S . Giovanni Bosco . Daallora l'ammalata riuscì a superare tutte le crisidi cuore, migliorò rapidamente ed ora è forte epuò sbrigare le faccende con discreta resistenzafisica .Lanzo Torinese

ANTONIETTA MECCA

Grazie a Don Bosco e a S . Domenico SavioNell'estate scorsa, Giancarlo Ferro di anni due,

venne colpito da poliomielite al piede destro .Ricoverato all'ospedale di Cagliari e sottopostoa diligenti cure, dopo tre mesi migliorava e ve-niva riportato a casa . Ma il 3o dicembre u . s .,

giorno del Battesimo del fratellino, la gioia dellafamiglia venne turbata da un nuovo attacco dellostesso male. Il dolore era straziante . Una suacugina, che si trovava presente per la festa delBattesimo, invocò con fiducia Don Bosco eS. Domenico Savio. La preghiera fu esaudita .Il male scomparve . Riconoscenti, i genitori in-viano un'offerta per le opere Salesiane .Ussassai (Nuoro)

SAVINA Loi

Guarisce a Valdocco nella Veglia del 24 maggioDa dieci anni ero tormentata da un'afonia che

mi rendeva difficile il parlare e persino il respiro .Il 23 maggio scorso, decisa di strappare aMaria Ausiliatrice la grazia della guarigione,mi recai a Torino e presi parte alla solenneVeglia Santa. Quando uscii dal Santuario, ioero fuori di me per la gioia: ero guarita e potevoparlare normalmente . Allego il certificato medicoafinchè scienza e fede si uniscano per dar gloriaalla bontà di Maria Ausiliatrice .S. Giorgio Canavese (Torino)

MARIA VALLE in TIRABOSCHI

CERTIFICATO MEDICOS. Giorgio Canavese, i-vi-1957

Dichiaro che la signora Valle Maria affetta daafonia per la presenza di noduletti nelle corde vo-cali, presenta attualmente una ,fonazione normale,come dichiarato anche dallo specialista otorino-laringoiatra.

In fedeDr. GIACOMO BARDESONO

Guarito da ma'attia mentaleUn mio carissimo nipote, sostegno e conforto

della madre vedova, due anni fa, tornato dal ser-vizio militare, per forti dispiaceri dovuti a man-canza di lavoro con conseguente grave disagioeconomico, fu assalito da parecchie crisi che,rivelando squilibrio nella sua psiche, reseronecessario il ricovero in una clinica psichiatrica .Fervorose suppliche salirono al Cielo da partedi tutti i parenti, che affidarono la sospirata

io

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grazia alla bontà della nostra Ausiliatrice, chesola avrebbe potuto consolare il cuore di unamadre . La Madonna volle piegarsi a tantepreghiere e proprio il giorno dell'Assunta delloscorso anno ridonò alla famiglia in ottima saluteil caro nipote . Ora continua sereno il suo lavoro .

Una Figlia di Maria Ausiliatrice

I presenti si dissero a vicenda : « È un prodigio! »La mia bambina Maria Nella di sei mesi,

colpita da broncopolmonite, versava ormai incondizioni così gravi che i sanitari non davanopiù alcuna speranza di salvarla . Era il giorno 2¢,commemorativo di Maria Ausiliatrice . La bam-bina era in fin di vita e respirava faticosamentead ossigeno . Io nell'angoscia presi il quadro diMaria Ausiliatrice e lo deposi sul corpicinodell'agonizzante dicendo : « O Maria Ausiliatrice,solo tu puoi salvarla!» . Con meraviglia di tutti,istantaneamente la bambina si tranquillizzò eprese sonno . Mezz'ora dopo si svegliava conben altro aspetto e respirava liberamente . Ipresenti si scambiarono a vicenda la convinzioneche si trattasse di un fatto prodigioso . Pochigiorni dopo era completamente guarita .Montà d'Alba (Cuneo)

ERSILIA ORSELLO

« La Madonna può anche risuscitarlo, se fossemorto! »

Mio padre e mio fratello, ex alunno salesiano,mentre viaggiavano in camionetta, furono investitida un camion e andarono a fracassarsi contro unalbero. Il fratello che guidava rimase come mortoper una lamina della cabina che gli si sprofondònel cranio . Il babbo restò illeso. All'ospedale imedici assicurarono che non c'era nulla da fareper salvarlo e si rifiutarono di operarlo . Rimase cosìdieci ore con i soli conforti religiosi e con la bene-dizione di M. Ausiliatrice, che gl'impartironomolte volte i Salesiani accorsi. Frattanto giunse lamamma, la quale, piena di confidenza, disse :« Lo si operi: l'ho messo nelle mani di M . Au-siliatrice, che può non solo guarirlo, ma risu-scitarlo! ». Fu compiaciuta e i chirurghi opera-rono colui che sui giornali era già apparso tra imorti .

Il giorno dopo, uno dei dottori che l'avevanooperato tornò con la certezza di trovarlo cada-vere. Ma al vedere mio fratello non solo vivo,ma fuori di pericolo, gridò commosso e convinto :« Ora ci credo che esistono i miracoli ! ». E daquel giorno cambiò radicalmente vita . Così laMadonna ne guarì due contemporaneamente,tutti e due nella testa, sebbene da malattieben diverse .Michoacàn (Messico)

ALFONSO VEGA GIL S .D.B .

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La fede smantella le previsioni umaneIl mio piccolo Sergio di un anno fu improvvisa-mente colpito da broncopolmonite capillare . Ildottore lo fece ricoverare d'urgenza all'ospedaled'Alessandria, dove i professori gli diedero pocheore di vita giudicando perduta ogni speranza .Ma la nonna e i fratellini avevano cominciatocon gran fede la novena a Maria Ausiliatrice ea S . Giovanni Bosco. Passate le ore previste,il piccolo Sergio diede segno di un grande mi-glioramento e dopo dieci giorni ritornava a casacompletamente guarito . Anche i professori ri-masero stupiti . Ed io non so come ringraziarela Madonna e Don Bosco .Montabone (Asti)

ZITA CAZZOLA

La Madonna lo salva dall'irreligione e dal vizioUna delle mie figliuole conobbe un ex

allievo salesiano che, uscito buono e religiosodal collegio, pareva assai indicato per formareun'ottima famiglia. Senonchè, dovendo stare inpensione in città presso una famiglia nemica diDio e della Chiesa, si trovò in gravi pericoli,aggravati dalle lusinghe di un giovane zio senzane fede nè costumi, che gli dipingeva a tinterosee i turpi vizi di cui era vittima . Lo affidammoa Maria Ausiliatrice e a S . Giovanni Bosco edebbimo la gioia di vederlo passare vittorioso inmezzo a tutti i pericoli e prepararsi a formarela sua famiglia su salde basi cristiane. Egli stessoriconosce di essere stato miracolosamente assi-stito, difeso e protetto dalla Madonna e la rin-grazia insieme con noi .Rivoli (Torino)

ROSINA MIGLIONE

Salve da burrasca e maremotoLe forti piogge, che frequentemente cadono a

Coro, quest'anno furono tali da superare le pas-sate . Vari disastri si contavano già in quelle poverecase coloniali . Ad aggravare il pericolo, il mareinfuriò in forma tale, che ci furono dei giorni incui non si trattava soltanto di un movimentoviolento, ma di un vero maremoto . Molte casene riportarono spaccature più o meno pericolose,altre caddero del tutto . Grande era il timoreper il nostro Collegio, in cattive condizioni alpunto da dover lasciare inabitata buona partedi esso già tempo indietro . Ora avvenne che,in un giorno di furiosa burrasca unita al ma-remoto, si aprì un grande buco nel tetto didue aule, le quali furono inondate . Però la no-stra cara Madonna, non permise che avessimoa lamentare nessuna disgrazia personale, per cui,pieno il cuore di riconoscenza verso di Lei,rendo pubblica la grazia.Caracas (Venezuela) Suor CLEMENTINA BONESCHI

Ispettrice F.M .A .

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Luigia Garoglio Sereno (Lussello di Villadeati-Alessandria)è riconoscente a M . A . e a S . G . B . per una grande graziaricevuta .Livio Vellere (Thu-duc-Vietnam) rende pubbliche grazie aM. A . per aver potuto raggiungere il suo ideale di partiremissionario .

Angiolina Rolfo (Feisoglio-Cuneo) ringrazia commossaM. A . e S . G. B. per una grande grazia ottenuta .

Mario Benetti (Carpiano-Milano) raccomandò a S . G. B .un nipotino soggetto a broncopolmoniti che duravanotutto l'inverno e fu esaudito . Infatti lo vide sano tutto l'in-verno scorso .

Teodolinda Sacco Serafini (Revislate-Novara) dopo lunghesofferenze e cure in, cliniche, invocando M . A . e S . G. B .potè sottoporsi ad un doloroso intervento chirurgico e ri-tornare nella sua cara famiglia, bisognosa della sua maternaassistenza .Paola Renda (Ribera-Agrigento) ringrazia M . A . e S . G . B .per averla assistita in una importante operazione del figlio .

Francesco Cresta (Costigliole d'Asti) sofferente da diversianni di artrite gottosa cronica, malgrado le assidue cure,non aveva ottenuto miglioramento ; ma oggi, dopo l'invo-cazione di M . A . e di S. G . B ., è lieto di dire a gloria diDio di avere ottenuto grandi miglioramenti .

Anna Vandoni (Torino) prossima alla maternità invocòS. G. B . e oggi, a grazia ottenuta, invia offerta .

Antonia Baldizzone in Del Carretto (Bistagno-Alessandria)da tempo sofferente di cuore, ricorse fiduciosa a M . A . ea S . G. B . ottenendone un sensibile miglioramento . Grata,invia la promessa offerta.Alessandro Rivata (Guarene-Cuneo) ringrazia S . G . B . diaver avuto salva la vita in un grave incidente di motocicletta .

Maria Scavino ved . Alessandria (Torino) non ha parolebastanti per ringraziare il caro S . G. B . per le grazie otte-nute mediante la sua intercessione .

Maria Mazzucchi Ciappa (Gravedona-Como) ringraziaS. G. B ., S 1) . S . e Don Rinaldi per segnalatissime graziericevute .Famiglia Neretti (Orbassano-Torino) invia offerta in rico-noscenza per gli aiuti ricevuti .

Coniugi Ezio e Giuseppina Fosson (Ayas-Aosta) rendonograzie a M . A ., a S . G . B. e a S . D . S . per la guarigione delpiccolo Sergio da grave emorragia .

Natale Puricelli (Legnano) ringrazia S . G . B . che gli ha fattotrovare un onorevole impiego proprio il giorno della suafesta .Tersilla Bordoni (Torino) è riconoscentissima a M . A . e atutti i Santi Salesiani per la guarigione ottenuta .

Assunta Varrone ved . Lovisolo (Villastellone-Torino) è ri-conoscente a M . A. e a S . G. B . per essere guarita senzal'intervento dei dottori .Vitalia Cancedda (Collinas-Cagliari) desidera rendere pub-blica la sua riconoscenza a M . A . per tre segnalate graziericevute .

Germana Formento (Ormea-Cuneo) pregando M . A .,S . G . B . e S . D. S . ottenne di evitare un secondo inter-vento chirurgico .Rosa Coro (Cuneo) oppressa da debolezza generale e dadolori artritici, invocò devotamente M . A . e S . G. B . e neprovò sensibile miglioramento .

Iolanda Garzino (Oliveto-Imperia) ringrazia S. G. B . eS . 1) . S . per il felice esito di un intervento chirurgico .

Margherita Franco (Torino) si dichiara riconoscente per leinnumerevoli grazie ricevute .

Famiglia Martino (Genova) rende pubblica la sua ricono-scenza a M . A . e a S . G . 13 . per una grazia ricevuta .

Pia Vettor Fancetlo (S . Vito al Tagliamento-Udine) invocandoM. A . e i Santi Salesiani ottenne di evitare un pericolosointervento chirurgico .Michele Griffa (La Loggia-Torino) ringrazia M . A . e S. G . B .per la - protezione ottenuta e implora altra grazia

Famiglia B. A . (Fordinovo-Massa) incarcerato per calunniadi aver commesso un omicidio, si raccomandò alla Madonnae fu liberato benchè tutto gli fosse contrario .P . Fietta (Siracuse N . Y.) manda un'offerta pci una no-vena di ringraziamento a M. A : per grazia ricevuta .

Maddalena Perino (Torino) ringrazia M . A., S. G. B. eD. F . R . per aver ottenuto grazie importantissime .

Dante Acquistapace è grato a M . A . e a S . G . I3 . per unfavore ricevuto e invoca protezione sulla sua famiglia anchein avvenire.Silvio e Tommaso Acquistapace inviano offerta per ringra-ziare M . A . e S . G . B . e propiziarsi la loro continua prote-zione .

Maria Fassino ('l'orino) ringrazia S . G . B. per grazia otte-nuta e lo prega di volerla ancora aiutare in una difficilesituazione .

Giuseppina Fino Capra (Venasca-Cuneo) da qualche temposoffriva di esaurimento nervoso ; le cure erano inefficaci,perciò chiese la guarigione a Don Bosco ; il Santo le con-cesse il primo miglioramento che la portò a completa gua-rigione, proprio il 3 i gennaio, sua festa . .I Coniugi Casale (Palco Beach - Florida) ringraziano M . A .per la guarigione della loro nipote Jean Verdone .Maria Delle Molle Capperone (Montanaro - Torino) offrei suoi ori in ringraziamento a M . A . per la guarigione delsuo bambino Massimo .Don Raimondo Senini, prevosto di S . Giacomo di 'l'eglio(Sondrio) avendo la mamma colpita da grave disfunzionedel sistema circolatorio alla testa e giudicata in condizionigravi dal medico, fece una novena a M . A. e ne ottenneun notevole miglioramento .Angiolina Borgogno (Torino) ringrazia M . A. e S. G . B .per la guarigione di un congiunto, che era stato dichiaratoin pericolo di vita per complicazioni postoperatorie .

Edvige Cariando (Genova) è riconoscente a M . A. e aS. G . 13 . per ottenuta guarigione .

Don Giovanni Maria Mantelli (Udine) rende pubblica lasua riconoscenza a M . A. e a S . G. B. per l'improvvisomiglioramento della sorella, che gli permise di prendereparte agli Esercizi Spirituali

ottenute per l'intercessione di A3aria Ausiliatrice e di S . Gio-vanni Bosco, di S. Maria Nlazzarello, di S . Domenico Savioe di altri Servi di Dio - alcuni hanno anche inviato offerteed elemosine per sante Messe di ringraziamento - i seguenti :

Actis Grosso B . - Alessio D . - Almasio C . - Andorno L . - ArianoA . - Avenati G . - 13agiggia F . - Fam . I3eiletti - Bellani G . - Bel-tramo M . - Berger Fam . - Bianco G . - Boasso A. - Boasso NI .- Bocchietti F. - Bolis P . - Bologna E . - Bondi A . - l3onetto D .Borgo G . - Bosco E . - Bossino O . - Braccialarghe Maria -

Bracchetto T . - Brendone A . - Broglio E . - Bruno G . - Brusa C .Caldarera Giulia Romea - Calleri A . - Canta M . e Fam . . CaporaliInes - Carando M . - Carnaghi F . - Carosso D . - Chiaccia P . -Chiesa Caorsi A . - Coa M . - Confalonieri L . - Conghi G . -Costa C . - Costante R . - Cravero G . - Cravino A . - Daniele G .- Daniele L. - Davito Fam . - De Conti Maria - Decoro O . - Di'Fommasi M. A. - Donato O . - Paletto B . - Faroppa Bice -Fassa Cagna - Ferazzutti Maria . - Feirero A. - Filippini M . -Forno Cesare - Fortunati - Fulchieri D . - G . R . - Gallo P .Gaidano Margherita - Gandi M . - Gargano P . - Ganglio E .Gavia L. - Giaccaria P . L . - Giordano Costantino - Giuliano M .- Gramigna C . - Grillone R . e S . - Grondano F . . Grosso NI . -Guaschino M . - Laferuta Concettina - Lavagno R . - Leone NidaM . - Maffei E . - Magnino C . - Maria S . - :'xlaranzana R . - Mar-telli Sr . M . - Martinottì G- - Martinottì L . - Marsiglia A . -Masso M . - Mariano F . - Metrico Donati C . - Mola B . - Mo-lino C . - Monfrino L. - Moricone I . - Moro Giuseppina V . -Morone C . - Mosconi Elvira V . Dota - Natta M . - Negro G .- Nobile M . - Oberto F . - Orlando Sandra - Onnea A . -Orze P . - Ottoni Maria - Pachner Pietro - Pagliassotto A . -Pasquero Fam . - . Persona Pia - Piglia Guarietti - l'onta G . - Ri-boldazzi M . P. - Roba Fam . - Roggero A . - Rosa, G . - RossottiE . - Rostagno E . - Russo E . - Sandrone C . - Santuz Enrica - San-vito L . - Sartore M . - Sartorelli Maria - Scarrone Giovanni -Soro Giovanna - Stuardi G . - Thea M . - Tibaldi Albina -'1'rasscro V . - Valentino E . - Vargiu Vittoria - Vcnturin B . eC . - Vergnano. G . - Verra M . - Viale E . - Voelino M . - ZancoP . - Zarattini G . - Zucchetti M .

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Roiw„oSaú 01 \encrab&non (IÌICIIELE PilA

• Due grazie e un aumento di fede -Compio la promessa fatta al Ven. Don Rua dipubblicare due grazie ottenute per sua inter-cessione .

Avuta notizia che una persona a me nota erastata colpita da cancro e avrebbe dovuto subire unintervento chirurgico urgente, l'affidai a Don Ruaed oggi posso dichiarare che non solo l'opera-zione ebbe esito felice, ma che essa - cosainspiegabile - è perfettamente guarita .

La- seconda grazia la ottenne un alunno delcollegio « S . Luigi » di questa città . In una cadutada cavallo aveva riportato la frattura della basecranica con complicazioni al cervello . Il pove-retto rimase a lungo in condizioni che sembra-vano disperate, ma poi guarì senza che neppurerestassero le conseguenze temute dai medici .

Ringrazio la Bontà Divina e Don Rua per ledue grazie e soprattutto per l'aumento di fedeche me n'è venuto .S. Paolo (Brasile)

MARIA APARECIDA RIBEIRO

• La riconoscenza di Don Rua - Dopo unmese di degenza a letto per molti e gravi di-sturbi al fegato e al cuore (ho 86 anni !), supplicaiDon Rua di ottenermi da Maria Ausiliatrice al-meno un sollievo nei miei mali. Questo nellanotte. Il mattino dopo mi sentii bene e mi ri-tornò l'appetito con grande meraviglia dei mieicari. Si vede che Don Rua ha voluto ricompen-sare le modeste offerte che inviavo per le Mis-sioni Salesiane quando il Venerabile era RettorMaggiore e mi mandava brevi ma graziose letteredi ringraziamento . Ora prego perchè sia prestoglorificato sugli altari .Bogliasco (Genova)

GIACOMO CANESSA

• Evita un'operazione dichiarata necessaria- Il sig. Pistono Giuseppe, ex allievo, avrebbedovuto subire un intervento chirurgico, dichia-rato necessario in una prima visita fattagli al-l'ospedale delle Molinette . Durante la degenzaall'ospedale, la vicinanza di un salesiano gli ri-cordò il Venerabile Don Rua, a cui, giovanetto,aveva baciato la mano . Il malato, ricordando lasua santità, a lui si raccomandò . Ed ecco che in

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una seconda visita non fu ritenuta necessarial'operazione. Ora sta bene, ringrazia il Venera-bile e manda una offerta per le Opere Salesiane .Torre Bairo (Torino)

D. GIUSEPPE MEREGHETTI

3 Ormai Don Rua è il protettore della fa-miglia - Invio una piccola offerta per le Operedi Don Bosco, quale atto di riconoscenza verso laVergine Ausiliatrice e il Ven . Don Michele Rua,alla cui intercessione abbiamo affidato, da qualcheanno, tutte le preoccupazioni familiari, sia dicarattere spirituale che materiale .

Un nostro bambino, da due anni sofferente perun disturbo, per cui avrebbe dovuto subire unintervento, incominciò a migliorare dal giornoche l'abbiamo affidato all'intercessione del Ven .Don Rua e in poco tempo il male è completa-mente scomparso, senza intervento .

Anche in molte altre occasioni Don Rua cì hamanifestato la sua efficace intercessione, spia-nando difficoltà e superando ostacoli .

Perciò rendiamo pubbliche, grazie, invocandoneancora una volta l'intercessione per un'altra im-portantissima duplice grazia : la guarigione spi-rituale e fisica di un nostro parente .Monreale (Palermo)

IGNAZIO FERRERI, coop. sales .

svcv

Maria Cagliero (Torino) rende grazie a M . A . e alVen. Don Rua per lo scampato mortale pericolo do-vuto a una fuga di gas .Antonina Aiello (Carini-Palermo) ringrazia Don Rua,che per la seconda volta gli ha salvato da morte certa ilmarito .Coniugi Davico Donalisio (Torino) desideranoesprimere pubblicamente la loro riconoscenza per laprotezione avuta in circostanze penosissime .Gaetano Pitaro (Borgia-Catanzaro) raccomandò aDon Rua una persona cara colpita da paralisi cere-brale e la vide migliorare in forma consolante .

M. B . (Milano) continuamente osteggiata e calunniatada persona malevola, pregò con fede Don Rua. IlVenerabile la consolò e le ridonò la calma e la stima .Michele Grande (Torino) guarito in brevissimo tempode ulcera perforata per intercessione di Don Rua, loringrazia per se e per la mamma, che fu pure graziatadal Venerabile .

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Per interceoíone dd Ser'Qo di Dio

13011 HLIPI'O YIIlilLlfl

Don Rinaldi mi ha guarita

I1 20 ottobre fui colpita da infarto cardiaco .Le medicine somministratemi mi tolsero com-pletamente l'appetito .

Allora misi ogni mia fiducia nell'intercessionedi Don Rinaldi, al quale avevo cominciata unanovena perchè mi aiutasse . Prima ancora difinire la novena, mi sono completamente rimessadall'infarto e posso fare tutto come prima emeglio di prima, nonostante la mia non giovaneetà e le raccomandazioni dei medici e dei pa-renti .

MARIA FoUGIER, ved . MANZO,Torre Annunziata (Napoli)

Io sottoscritto dichiaro : il 2o ottobrela signora Fougier Maria ved . Manzofu colpita da infarto del miocardioelettrocardiograficamente accertato ;nonostante la gravità dell'attacco, lapaziente riuscì a superare la provamiracolosamente. Attualmente godeottima salute, essendo completamenteguarita, come un ulteriore esame elet-trocardiografico ha accertato .

Dott. NICOLA SERVILLO

Ottiene grazie straordinariea kvore dei colleghi

Ho sperimentato in parecchie circostanzel'efficacia dell'intercessione del Servo di DioDon Filippo Rinaldi . Per questo l'ho costituitomio speciale Protettore per me, per i miei carie per i miei colleghi d'ufficio . Ed è proprio diquesti ultimi che desidero parlare .

Per la benigna intercessione del mio validoProtettore, al contatto della sua immagine conreliquia, ho avuto la gioia di vedere un miocollega, votato ad una morte certa, nel giro dipoche ore riprendere vita, non solo, ma guarireperfettamente in brevissimo tempo . Un altro miocollega sperimentò la straordinaria protezione delServo di Dio riguardo al babbo suo, dichiaratodai sanitari colpito da tumore maligno e nonsuscettibile di atto operatorio . Dopo aver invo-

cato Don Rinaldi e averne messa la reliquia sullaparte ammalata, in una seconda visita ai raggi,con immenso stupore dei chirurghi, si dovetteconstatare la scomparsa del tumore . E dopopochi giorni venne la completa guarigione .

Molti altri favori mi sono stati elargiti dal mioprotettore Don Rinaldi, ma il fin qui detto valgaa testificare la sua potente intercessione pressoDio .

Piacenza

LUCIANA MARIA LAZZARIDirezione Poste-Ragioneria

Parve a tutti evidentel'intervento soprannaturale

Chiamata al capezzale di mia madre colpitada un'ernia strozzata, la trovai in clinica inistato gravissimo . Era necessario il pronto in-tervento chirurgico, ma i dottori non si decide-vano ad agire perchè la paziente era affetta dadiabete. Che fare? Il pericolo era imminente .Straziati dal dolore attendevamo, quando vennea visitare l'inferma una mia consorella che vollemetterle addosso una reliquia del Servo di DioDon Filippo Rinaldi .Oh, potenza della nostra fede! La stessa

sera la mamma potè subire l'operazione e, conmeraviglia dei medici, e nostra grande consola-zione, in poco tempo si riebbe .

San Cataldo (Caltanissetta)Sr . LINDA GIUNTA F .M.A .

Piera e Maria Ron (Torino) sono riconoscenti a D . R . pernumerose grazie spirituali e temporali .Teresa Delporto (Basilicagoiano di Montechiarugolo-Parma)dopo un parto difficilissimo con varie complicazioni e dueinterventi chirurgici pericolosissimi, per intercessione diD. R . guarì perfettamente .Lucia Delporto (Basilicagoiano di Montechiarugolo-Parma)dopo un anno scolastico burrascoso per salute, si racco-mandò a D . R . e ottenne la promozione e il diploma di ra-gioniera .Suor F. Rinaldi F.M .A ., Direttrice asilo <i Regina Mar-gherita» (Asti) rende grazie a D . R . che l'aiutò a far ri-sorgere l'Opera dalle tristi condizioni del dopoguerra e loprega di continuare a vegliare sulla CasaGemma de Marinis Cito (Gravina - Catania) ottenne daD. R . 12 guarigione del figlio da grave esaurimento nervoso .

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Per intercessione diALTRI SERVI DI DIO

LAURA VICURA

Sogno e realtà

Da parecchi anni mi preoccupava la salute precariadella mia Norberta . Consultati vari medici ed eseguitefedelmente le loro prescrizioni, mi accorsi con penache Norberta non ne riceveva nessun beneficio, anzipeggiorava .

Feci molte novene, pellegrinai a vari Santuari dellaMadonna, parecchi sacerdoti le diedero la benedizionedegli ammalati e di Maria Ausiliatrice, ma la grazianon veniva .Un giorno ebbi un sogno . Mi parve di trovarmi in

una portineria dove c'erano molte persone che vole-vano parlare con qualcuno che io non vedevo perchèseduto dall'altro lato . Ad un certo momento tuttequelle persone mi cedettero il passo : mi avvicinai em'accorsi che era una giovinetta, quasi una bambina,la quale sorridendo mi disse :- « Continui a pregare eabbia molta fede in Dio perchè Norberta guarirà » .Sentii una grande felicità . Infatti da quel giorno lamia Norberta migliorò fino alla guarigione .

Trascorsi alcuni giorni, la tuia figlia Maria José,allieva dei collegio delle Suore Marcelline, ritornandoda scuola, mi diede un'immaginetta dicendomi :« Guarda, mamma, questa immaginetta che mi ha datola Suora » . Quale non fu la mia sorpresa nel riconoscerein quella delicata bambina, quella che, avevo visto insogno! Era Laura Vicuíia .

Ora Norberta è completamente guarita .

S . Paolo (Brasile)MARIA APARECIDA CINPRA MONTEIRO

DON BELTRAMI

La conversione di un'alta personalità giapponese

Mio padre mi aveva generosamente permesso di ri-cevere il battesimo e di seguire la mia vocazione reli-giosa, ma lui era rimasto sempre ostile al cattolicesimo .

11 26 dicembre scorso, essendosi aggravato il suomal di cuore, fui chiamato d'urgenza al suo capezzale .Fu molto contento di vedermi, ma subito mi disse-

`In Dio non posso credere ; anche se mi dessi il bat-

tesimo, a messa non vado certo » .Pur standomi tanto a cuore la salute del babbo, mi

preoccupava assai più la sua salvezza eterna. Mi rac-comandai allora con molta fiducia al Servo di DioDon Andrea Beltrami per ottenere al babbo una prontae sincera conversione . Scrissi la domanda su di unaimmagine di Maria Ausiliatrice che avevo tra mano,e la misi sotto il guanciale del malato .

Tre giorni dopo, essendosi sempre più aggravata lamalattia, con trepidazione parlai nuovamente al babbodi Dio e del battesimo . . . Senza alcuna obiezione, comese non aspettasse altro, fece segno che era disposto esi associò volentieri alle preghiere e atti di dolore chegli suggerii . E quando arrivò il sacerdote, egli stessodomandò: « Favorisca darmi il battesimo », e si com-pose per riceverlo degnamente .

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Così con grande gioia mia e della sorella cattolica etra l'ammirazione dei parenti non cattolici, il babboricevette con viva soddisfazione il battesimo, e rivoltoalla mamma, disse : « Anche tu devi ricevere presto ilbattesimo, perchè noi due dobbiamo - essere sempreinsieme » . Non si preoccupò più di nulla, e atteseserenamente la morte, che venne il mattino seguente .

La sua inattesa conversione e il solenne funeralecattolico fecero una salutare impressione su numerosiparenti e conoscenti . La mamma studia già il cate-chismo, e il fratello dimostra molta simpatia verso ilcattolicesimo .

Il caro Don Beltrami mi ha ottenuto più di quantoavevo osato chiedergli . Con viva gratitudine adempiola promessa fatta di pubblicare la grazia .

Tokyo

Ch. GIOVANNI MURAKAMI, novizio sal.

Posso attestàre l'assoluta veracità della relazione .Il defunto sig . Murakami, avvocato, alto impiegato al

Ministero, e successivamente presidente di due grandisocietà industriali, fu un uomo di carattere integerrimo emolto stimato, una vera personalità .

Al suo funerale, celebrato nella chiesa più centrale diTokyo, furono presenti oltre 700 persone, delle quali forsesolo un decimo erano cattoliche, e tutte assistettero conla massima compostezza alla funzione, e poi sfilaronoper quasi un'ora a fare l'inchino rituale davanti allabara. Fu notato anche il Ministro dell'Agricoltura .

Il signor Murakami, che aveva permesso al figlio difrequentare l'Università dei Gesuiti, di farsi cattolico epoi salesiano, ebbe in cambio la grande fortuna di mo-rire egli stesso cattolico .

Don CLODOVEO TASS1NARI, maestro dei novizi

SUOR TERESA VALSÈ-PANTELLINI

Guarita da tetano

La nostra « figlia di casa » Vittoria Palma cadde ma-lamente e si fece un profondo taglio al piede destro .

La trasportammo all'ospedale, ove stette cinquegiorni. Sembrava migliorata e perciò venne dimessa .La ferita s'era quasi rimarginata, ma dopo due giorni,la figliuola accusò un forte dolore alla spina dorsale ealla mandibola . La riportammo d'urgenza all'ospedale,dove i medici dissero trattarsi di tetano . Il caso era di-sperato . L'ammalata si aggravava sempre più, soffrivain modo indescrivibile ; la spina dorsale s'incurvava enon poteva aprire la bocca . Visti inutili i rimedi umani,angustiata le posi sotto il guanciale la reliquia diSuor Teresa-Valsè ed incominciammo una novena . Alterzo giorno sembrava peggiorata : dava grida stra-zianti, tanto che la si dovette isolare .

Mossa a compassione, tolsi dall'immaginetta la re-liquia e con grande sforzo le aprii un po' la bocca perfargliela inghiottire, mentre con l'ex allieva che miaccompagnava recitai la preghiera a Suor Teresa . Inquell'istante l'ammalata cessò di gridare, e dopo alcunisecondi chiese da bere . Aiutata a mettersi a sedere, inun batter d'occhio bevve, senza alcuna difficoltà, congrande stupore dei presenti .

Il medico si meravigliò grandemente dell'improvvisomiglioramento . Dopo soli quattro giorni la figliuola,perfettamente guarita, potè tornare a piedi, con lamamma, alla sua cascina che dista tre km . da Cuzco .

Di tutto cuore rendiamo grazie a Suor Teresa Valsè,invitando coloro che si trovano nella necessità a farea lei ricorso .

Cuzco (Perù) -

Suor CECILIA MAESTRI, F .M .A .

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Salesiani defuntiSac. Fiorenzo Sanchez, Ispettore salesiano nelle Antille, t il4-iO'-1957 .Un grave lutto ha colpito la Congregazione e in particolare l'Ispet-torta delle Antille con la morte, avvenuta per incidente stradale,di questo grande figlio di Don Bosco_Era nato in provincia di Salamanea (Spagna) il 26 ottobre del 1900 .A iS anni si consacrava a Dio nella famiglia salesiana. A 31 eradirettore . Nel 1936, mentre passava le vacanze con i suoi aspi-ranti a Ronda, scoppiò la rivoluzione comunista, che portò al-l'eccidio di sette salesiani in quella città . In tale critica situazioneDon Sanchez, con presenza di spirito sorprendente, seppe farsitutto a tutti, distribuendo gli aspiranti qua e là, rischiando spessola vita per salvarli e assisterli in tutti i modi . Nel 1939 fu elettoIspettore dell'Ispettoria Betica . Durante tale carica si dedicò conzelo a ripopolare le case di formazione per rimediare ai vuoti fattidalla rivoluzione, e a moltiplicare le' case . Il suo amore per gliEx allievi lo spinse a creare per loro a Siviglia la Residenza Uni-versitaria Salesiana, affinchè potessero fare i loro corsi universitarilontani dai pericoli che assediano la gioventù in quel delicatoperiodo della vita .Dopo tre anni di vita tranquilla con i Novizi, nel 1949 fu messoa capo dell'Ispettoria Tarragonese . Sotto il suo impulso aumenta-rono le vocazioni e si riattivarono i lavori per la costruzione deltempio del Tibidabo, che venne inaugurato nel 19,51 in occasionedel Congresso Eucaristico Internazionale di Barcellona . Per farmeglio conoscere le opere del 'l'empio, diede vita alla rivista Ti-hidabo . Durante questo tempo fondò a Barcellona la rivista Jo-venes, che raggiunge oggi la tiratura di 40 .000 copie .Quando nel 1953 fu creata la nuova Ispettoria delle Antille, i Su-periori non esitarono ad affidarla a Don Sanchez . Nella nuovaIspettoria egli profuse i tesori del suo zelo e della sua esperienza,dedicandosi con tutte le forze a coltivare le vocazioni, per le qualifondò a Cuba l'aspirantato e ad Arrovo Naranjo il Noviziato e loStudentato Filosofico per la nuova Ispettoria .Nonostante la scarsità di personale, riuscì ad aprire nuovecase e a condurre a compimento il grandioso tempio del SacroCuore a Moca, nella Repubblica Dominicana .Quale il segreto di tanta attività? Il suo stragrande amore a DonBosco, il quale gli infondeva sempre nuovo entusiasmo e nuoveenergie. Ma, come in Don Bosco, la prodigiosa attività di DonSanchez era sostenuta da una robusta vita interiore, dalla qualescaturivano il suo sano ottimismo, l'imperturbabile calma e la costante conformità alla volontà di Dio .Sac. Emilio Chesani, t a Gorizia a 72 anni .Nato a Cavedine ('Trento), si formò alla vita salesiana a Valdocco,a Foglizzo e a Valsalice . Maturato in virtù ed esperienza nell'eser-cizio di varie mansioni, passò come direttore a Chiari, Treviglio,Avigliana e Cuorgnè. Fine e delicato, umile e confidente, avvicinavacon aperta cordialità lasciando in tutti un soave desiderio di se .Altra nota squisitamente salesiana : una devozione candida e filialea Maria Ausiliatrice, che sapeva comunicare alle anime che av-vicinava, alimentandone la vita di grazia e infondendo in essenuova forza per le ascensioni nel bene .Sac. Francesco Lauria, t a Palermo a 78 anni .Dal 1913 fu Parroco delle nostre Parrocchie di Maria Ausiliatricee di S . Luigi a Palermo . L'amore al lavoro, il sereno ottimismo,il devoto attaccamento a Don Bosco fecero di lui un ottimo Sa-lesiano e uno zelante Parroco .

Cooperatori defuntiI Salesiani di Caltanissetta piangono la repentina scomparsa diS. E. MONS. GIOVANNI 1ACONO, già Vescove Diocesano edora Arcivescovo Tit . di Mocisso, insigne Cooperatore e fondatoredell'Opera salesiana in Caltanissetta .Vescovo da 38 anni, attivo realizzatore di opere dì grande molee di alto valore, amministrò immense fortune, ma visse e morìpovero . Soleva dire : a Sono nato povero, sono vissuto povero,voglio morire povero a . Nel giorno in cui si inaugurò ufficial-mente la Parrocchia S . Cuore da lui affidata ai Salesiani, volleregalare al primo parroco di essa il suo magnifico calice d'oro,offertogli nella fausta celebrazione del suo So° di Messa . Dopola morte, avvenuta in un ambiente di estrema semplicità nella suamodesta casa paterna, non si trovò altro che una piccola bustacontenente L . 15 .ooo con sopra la scritta : a Da distribuire ai po-veri delle Conferenze di S . Vincenzo ss . Non aveva altro . I Sale-siani, riconoscenti, vollero custodire nell'eterno riposo la salmadel loro insigne Amico e Benefattore presso l'Opera da lui fon-data.S. E. MONS. TEODORICO DE ANGELIS, t a Limosano il 5-v-1957 .Fu successivamente Vescovo di Ugento e di Nocera dei Pagani .Visse i suoi anni di sacerdozio e di episcopato nel fervore di una

pietà e di uno zelo sacerdotale che ne fecero un efficace salvatoredi anime, per le quali non risparmiò lavoro ne sacrificio . Fugrande ammiratore e benefattore delle Opere salesiane- Maria Au-siliatrice, che fu il dolce suo conforto nei dolori di questi ultimianni e che più volte gli fece dono della sua Benedizione, lo avràintrodotto al ben meritato premio .Letizia Alessí In Amormíno, t a Cammarata (Agrigento) .Visse nella luce della fede, intonando tutta la sua vita allospirito di Don Bosco, che conobbe e apprezzò fin da quandola Provvidenza dispose che venisse a contatto con la Famigliasalesiana .Maria Santína iiaíloní, r a Trento a 59 anni .Fu mamma cristiana, affezionata all'opera di Don Bosco, dicui seppe ricopiare lo spirito . Non risparmiò sacrificio percooperare all'educazione dei giovani .Emma Zobele, t a Trento a 66 anni .Entusiasta dello spirito e delle opere del nostro Santo tonda-(ore, offrì le sue ultime sofferenze al Signore per laa cristianaeducazione della gioventù .Maria Mazzola n. Ferrari, t a Trento a 73 anni .Madre ricca di fede e di pratica cristiana, fu anche un'esem-plare Cooperatrice, devota di Maria Ausiliatrice ee di S . Gio-vanni Bosco .Pasqua Crístíni, t a Marone (Brescia) il 21-1v-1957 .Anima ardente di carità e angelica di costumi, per 67 annitutte le domeniche spezzò ai bambini il pane delle veritàeterne insegnando la Dottrina Cristiana col metodo pre-ventivo di S . Giovanni Bosco, del quale fu molto devota .Concetta Ruggeri n. Freni, t ad Ali Terme .Sposa e madre esemplarissima, portò con amore la croceche il Signore volle donarle con l'infermità a vita della suaFelicina .Zelatrice Marietta Aquilino di Giovanni, t il 25-1V-1957-Anima ardente di zelo, fece della sua vita una missione ado-perandosi instancabilmente a diffondere la fede e la virtù,sacrificando tutto lietamente, pur di salvare anime nellospirito e col metodo di Don Bosco .

Altri Cooperatori defuntiAlbertini Beniamino - Alfieri Calogero - Ballarati Carmelina -Barsotti Elisa - Bramani Luigia - Brozzo Giuseppe - Bugna Isi-doro - Caminale Carlo - Capitani Amalia - Casazza prof. DonEugenio - Cecchella Giuseppe - Cioffi Angelina - Coretti Argia -Cundari Sante - De Boni Teresa Perini - De Candido Angela- Demarchi Giulia - Fasano Maria - Filisetti Esterina - Galli-notti Erminia - Garino Filippo - Castaldi Carlo - Giani Ambrogio- Gibellino Francesco - Girino Angelo - Gobettì D . Luigi - GuidiAmalia - Ignaccolo d .ssa Lucia - lsnardi Adele - Lazzaris Giu-seppe - Maganzi Paola Baldini - Maiorana Antonia - MarsigliettiAssuntina - Maset Augusta - Patroni D . Ettore - PedemonteSeverino - l'esenti Mario - Poggio Clara Mozzone - Pucillo Raf-faele - Raffaghelli Rosina - Rinaldi Giuseppina - Rolla Adele -Sellitti Alfredo - Spiazzi Serafino - Troisi Giuseppina - TroveroD. Luigi - Viganotti Erminia - Zambaldi Caterina Ceschi

L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI consede, in TORINO, eretto in Ente Morale conDecreto 12 gennaio 1924, n . 22, può legalmentericevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili con-testazioni si consigliano le seguenti formule :Se trattasi d'un Legato: a . . . lascio all'Istituto Sale-siano per le Missioni con sede in Torino a titolo dilegato la somma di Lire . . . (oppure) l'immobilesito in . . . n .Se trattasi, invece, di nominare erede di ogni so-stanza l'istituto, la formula potrebbe esser questa :

. . Annullo ogni mia precedente disposizione testa-mentaria. Nomino mio erede universale l'istitutoSalesiano per le Missioni con sede in l'orino, lasciandoad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo ::(luogo e data)

(fuma per esteso)

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CROCITOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000

Borse da completareBorsa Calvi sac . prof . Gio . Battista, a cura dell'UnioneInsegnanti Don Bosco - Calvi Dorotea 2500 ; TomenottiEleonora 500; Borelli Nunzia 2000 ; . Lovario Colombina5000 - Tot . 37 .110 .Borsa Cimarti mons . Vincenzo, a cura di Bijno G . per leMissioni del Giappone - sac . Cesare Ossola 3ooo ; Valeriol'eluso 500 ; Tot . 37 .000 .Borsa Contreras Plutarco Canonico, a cura di Maria Aldana,Lagos Mexico - i° v ers . i o .or6 .Borsa Canavesio Maria ved. Picco - io vers . Picco Annaved. Blandino 10 .000 .Borsa Don Bosco educatore e scrittore, a cura di GermanoSerafino ; Bottaro Giancarlo 1000 ; Natale Rosetta Gorini20 .000 - Tot . 36 .0oo .Borsa Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza delle nostreanime, a cura delle fam . Cerri-Viberti - Tot . 33 .000 .Borsa Divina Provvidenza (13'), a cura di Boglione Fran-cesco - Tot. 35 .400 .Borsa Don Bosco per un novello sacerdote e secondo leintenzioni dell'ing . Igino D'Ippolito (Firenze) - 1° vers .10 .000 .Borsa Don Bosco, a cura di S . C . per Mario Siccardi (Cuneo)- 1 0 vers . 25 .000 .Borsa Don Bosco ottienimi dall'Ausiliatrice la guarigione dellafiglia, a cura di G . Zavarise-Poloni (Padova) - 1o vers . 10.000 .Borsa Don Bosco, aiutateci, a cura di Emilia e AlessandroBolongaro (Genova) - 1° vers . 20 .000 .Borsa Don Bosco, proteggi la nostra casa, a cura di Gio-vanni doti . Chiarelli ex all . e famiglia (Napoli) - Tot. 20.000 .Borsa Don Bosco di S . Dona di Piave - Grana Liliana 5ooo ;Luciana Raumi r5 .ooo ; Aimo Boot 200

Tot. 24 .701 .Borsa Deus meus et omnia, a cura di A . L. (Trento) -Capponi Alice 10 .000 - Tot . 17 .000 .Borsa Eucaristica in perpetuo - Isorni Cesarina 1000 ;Valdanega Giacomina 15 .000 - Tot . 23 .116 .Borsa Esauditemi, Mamma Ausiliatrice - Crema Sidonia-ved. Zanelli 24 .000 - Tot . 34.000 .Borsa Emigrati italiani - Settimia Nuti-Angeli 12.000 -Tot . 13 .718 .Borsa Fedel Don Giuseppe, a cura dell'Unione ex all .Oratorio S . Paolo (Torino) - i° vers . 21 .000.Borsa Fontana Mendes, a cura di F . L . (Pesaro) - Tot . 48 .300 .Borsa Felice Enrico, a cura di M. L. M . (Milano) - To-tale 25 .000 .Borsa Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e Santi sa-lesiani, seconiRo le intenzioni di Clelia Del Bono (Pavia)- Romano 1) . Giuseppe lo .ooo - Tot. 20 .000 .Borsa Gadda Giuseppina e Piero coniugi, a cura dei figli(Varese) - i° vers . 40 .000 .Borsa Gesù Sacramentato, S . G . Bosco e Santi salesiani,secondo le intenzioni di Basso Michelina (Foggia) - io vers .15 .000.

(continua) .

Borse completeBorsa Munzi Valentino Antonia (Perugia) - L . 50 .000,Borsa Scrivo Don Gaetano, a cura della cugina CarmelaDe Lia ved . Grenci (Taranto) - Mantigazzi Cesare e Luigia20 .000 - Tot . 50 .000 .Borsa Leone Sorelle : Vittoria, Giuseppina, Domenica,Luigia, a cura di L . L. - L . 54.000 .

If/Íd/I~l%ÍllBorsa Ai grandi protettori Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco,a cura di Ferrero Francesco e Caterina - I, . 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù, confido in Voi, a cura dei coniugiBoileau come da disposizione testamentaria - I, . 100 .000 .Borsa Avezzano Giovanni e Angelina, a cura di AvezzanoLuigi - I, . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, a cura di A . F . - L . 5o .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco, a cura diO. B . - L- 5 0 . 00 cBorsa Rinaldi Don Filippo, a cura di Bianchi Giuseppina(Piacenza) - L . 6o .oooBorsa S . Giovanni Bosco, a cura del Circolo Missionario diGuspini (Cagliari) - L . 50 .00o.Borsa Salesiano mio beneficato, prega per me e familiari,a cura di Bonomi Mariangela (Sondrio) - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco, proteggetemiin vita e in morte, a cura di Terrani Teresa (Pavia) - :MacchiFelicina-Scelsi 5000 - Tot . 50.000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco, proteggi la miafamiglia, a cura di Pernotti Stefano e Caterina (Pavia) -Macchi Felicina-Scelsi 5ooo - Toi . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice per l'assistenza di un aspirantemissionario, a cura di Bona Pobba insegnante (Cagliari)- L . 50 .000 .Borsa S . Domenico Savio nel centenario della sua morte,promossa da D . Fasulo e offerta dall'Arc. di Lircana D . Giu-seppe Germana e cooperatori (Palermo) - L. 50 .000 .Borsa . Grazia ricevuta dalla Vergine SS . per intercessionedi S. G. Bosco e Domenico Savio, a cura di FrancescoMazza (Aosta) - 1, . 50 .000 .Borsa Gesù Crocifisso e Madonna delle lacrime, in su(fr,dei miei genitori, familiari e dell'anima mia, a cura di R . N .(Ragusa) - L . 50 .000 .Borsa Compans Marchesa Carmen, a cura di Carlo e MiriamFaina (nipoti) - L. 50 .000 .Borsa Zeffirino Namuncurà Servo di Dio, a cura del doti .Ermete Antonio e consorte (4°) (Varese) - L . 50 .000 .Borsa Bolognesi Luigi, a cura di N . N . (Bologna) - L . 50 .000 .Borsa Boselli Don Giovanni, a cura dei fratelli CappelliGiuseppe 500 - Tol . 50 .500 .Borsa Cassara Maddalena, in suffr ., a cura di Cassarà Pietro(Palermo) - 1, . 5o .00o .Borsa Cuore di Gesù e Maria Ausiliatrice, in ringr . p. g . r .,a cura di Iolanda Marassa-Bosso (Asti) - L. 50 .000 .Borsa Cuore di Gesù di Maria e S . Giuseppe, assisteteci invita e in morte, a cura di Cavalieri Maria (Mantova) - Be-ruzzi Claudia 5000

Tot. 50 .000 .Borsa Maria Regina, ora pro nobis, a cura di N . N . - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e Don Rinaldi, p . g, r. e secondole intenzioni di Isidoro-Rosa Bruni (Modena) - L. 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . G. Bosco e Domenico Savio,a cura di M. C. (Torino) - L . 5o .ooo .Borsa Dones Don Antonio, a cura degli ex allievi . Sommaprec . 7100 ; Salomone Don Pelino zo vers . 42 .900 - To-tale 50 .000 .Borsa Casati Francesco e del, consorte Maria Colombo, neldecennio della morte (Milano) - L . 50 .000 .Borsa Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice, a Voi affidol'avvenire mio e del fratello, a cura di A . E . (Asti) - L . 50 .000 .Borsa Rascati Michele (Caserta) - L. 50 .000 .Borsa Rotonda Ferrara (Caserta) - L, 50 .000 .Borsa Sacro Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice, S . G. Boscoe S . D . Savio, proteggete mia moglie ed i miei figli - C . C . G .(Milano) - L . 50 .000 .

(continua)

BOLLETTINO SALESIANO - Autorizzaz . del Tribunale di Torino in data 16-2-1949-n . 403 . Con approvazione ecclesiastica .

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