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P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2016-2019 1

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P.T.O.F.PIANO TRIENNALE

DELL'OFFERTA FORMATIVA

TRIENNIO 2016-2019

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PLESSO DI ALTIVOLE

Scuola dell’Infanzia Sacro cuore

scuola paritaria federata alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne)

Via Roma 1, 31030 Altiole (TV)

Tel. 0423/566217

Codice Meccanografcoo TV1A001002

E-mailo [email protected]

PECo sacrocuore082pec.coopmaterne.it

Sitoo www.scuolainfanzia-altiole.org

ORARIO COORDINATRICE ORARIO SEGRETERIA

GIORNO PLESSO ORARIO GIORNO PLESSO ORARIO

LUNEDÌ Caselle 08:00-15:00 LUNEDÌ Altiole 08:00-12:00

MARTEDÌ San Vito 08:00-16:00 MARTEDÌ Caselle 08:00-12:00

MERCOLEDÌ Altiole 08:00-15:00 San Vito 14:00-16:30

GIOVEDÌ Caselle 08:00-12:30 MERCOLEDÌ Altiole 08:00-12:00

San Vito 12:30-15:00 GIOVEDÌ San Vito 08:00-12:00

VENERDÌ Altiole 08:00-15:00 Caselle 14:00-16:30

VENERDÌ Altiole 08:00-12:00

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INDICE 1Premessa………………………………………………………………………………………………………. 4

2 Storia, identtt e mission………………………………………………………………………. 7

2.1 carateristche del territorio…………………………….......………………………………………………………………………………... 8

2.2 mission…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 9

3 Organizzazione, risorse e gestone della scuola………………………………………… 10

3.1 ubicazione………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 10

3.2 inquadramento edifcio……………………………………………………………………………………………………………………………….. 10

3.3 strutura edilizia…………………………………………………………………………………………………………………………………………. 10

3.4 spazi esterni………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 11

3.5 condizioni ambientali……………………………………………………………………………………………………………………………………. 11

3.6 il tempo scuola …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 11

3.7.seriizi scuola………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 13

3.8 dirit , doieri e forme di partecipazione ……………………………………………………………………………………………………... 14

3.9 criteri per la formazione delle sezioni………………………………………………………………………………………………………… 17

3.10 organigramma della comunità educante …………………………………………………………………………………………………….. 17

3.11 risorse economiche e fnanziarie……………………………………………………………………………………………………………. 19

4 Linee guida dei percorsi educatio didatci………………………………………………. 19

4.1 fnalità ed obietii……………………………………………………………………………………………………………………………………... 19

4.2 Il curricolo 21

4.3 programmazione triennale…………………………………………………………………………………………………………………………. 24

4.4 educazione religiosa……………………………………………………………………………………………………………………………………. 26

4.5 proget…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 32

4..6 Laboratori…………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 42

5 Inclusione scolastca……………………………………………………………………………….. 44

5.1 normatia di riferimento…………………………………………………………………………………………………………………………… 45

5.2 integrazione ed inclusione………………………………………………………………………………………………..……………………….. 45

5.3 piano di inclusione ………………………………………………………………………………………………………………………….………... 47

6 Formazione, autoialutazione, interient di miglioramento…………... 50

6.1 formazione personale………………………………………………………………………………………………………………………………… 50

6.2 Autoialutazioneo la ialutazione degli esit ………………………………….……………………………………………………………… 50

6.3 Piano di miglioramento ……………………………………………………………………………………………………………………………... 51

7 ALLEGATI regolamento scuola, progetazione,accordo di programma piano annuale di inclusiiità (PAI)……… 52

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1-PREMESSA

La scuola dell’infanzia: proposta educatia e seriizio pubblico

Legge 13 luglio 2015 n. 107. Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delegaper il riordino delle disposizioni legislatie iigent.

Art 1 comma 12: “Le isttuzioni scolastcce predispongono entro il mese di otobre dell'annoscolastco precedente il triennio di riferimento& il piano triennale dell'oferta formatia. Il predeto pianocontene ancce la programmazione delle atiità formatie a.s. 2015/2016. Il piano può essere riiistoannualmente entro il mese di otobre ”.

Comma 152: "Il Ministero dell'istruzione& dell'uniiersità e della ricerca aiiia& entro centoientgiorni dalla data di entrata in iigore della presente legge& un piano straordinario di ierifca dellapermanenza dei requisit per il riconoscimento della parità scolastca di cui all'art. 1& comma 4& dellalegge 10 marzo 2000& n. 62& con partcolare riferimento alla coerenza del piano triennale dell'ofertaformatia con quanto preiisto dalla legislazione iigente e al rispeto della regolarità contabile& delprincipio della pubblicità dei bilanci e della legislazione in materia di contrat di laioro (…)

Il nostro PROGETTO EDUCATIVO (P.E.) allegato a questo documento, unitamente allo STATUTO, èparte fondante della nostra scuola e parte integrante del PTOF che richiama pienamente ai detat dellaConferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) per il decennio 2010-2020 all’ "EDUCARE ALLA VITA BUONA DELVANGELO", compreso quanto preiisto per l'Insegnamento della Religione Catolica (I.R.C.), con iriferiment alla Intesa 2012 tra Stato Italiano e Chiesa Catolica (C.E.I).

Il P.T.O.F. è disciplinato già nell’art. 3 del D.P.R. 275/99 “Regolamento sull’autonomia delleisttuzioni scolastche” - oggi comma 14 della L. 107/2015- che non riporta sostanziali modifche al giàcitato art. 3, tranne che per la dicitura “riiedibile annualmente”.

“Il Piano è il documento fondamentale costtutio dell'identtà culturale e progetuale delleisttuzioni scolastche ed esplicita la progetazione curricolare, extracurricolare, educatia e organizzatiache le singole scuole adotano nell'ambito della loro autonomia".

1 Il Piano Triennale di Oferta Formatia 2016-2019: carateristcie e contenut

Il Piano Triennale dell’Oferta Formatia (P.T.O.F.) atua e da iigore al Progeto Educatio (P.E.),documento fondante delle nostre scuole dell’infanzia paritarie, parte integrante, unitamente alloStatuto, in armonia con i principi della Costtuzione Italiana.

Il P.T.O.F. intende faiorire il pieno siiluppo delle potenzialità dei bambini che la frequentano in unadeguato contesto cognitio, ludico e afetio, garantendo, così, il loro dirito ad aiere pari opportunitàdi educazione, di cura, di relazione, di gioco e di istruzione anche atraierso l’abbatmento delledisuguaglianze e le eientuali barriere territoriali, economiche, etniche e culturali per atuare una ierainclusione, faiorendone la crescita armonica.

Il P.T.O.F.o.indica gli obietii cognitii ed educatii determinat a liiello nazionale, raccoglie linee d’azione ed

interient educatii per raggiungere gli obietii, rifete le esigenze del contesto territoriale localenei suoi aspet culturali, sociali ed economici.

.E’ redato in conformità alla Legge n. 107/2015 e tene conto della legge sull’AutonomiaScolastca (D.P.R. 275 del 8-3-99) e dallo Statuto.

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.E’ struturato per il triennio 2016 – 2019 (L.107/2015) con spazio per adeguarsi annualmente, atraiersol’aggiornamento delle sue part in relazione alle nuoie esigenze e alle nuoie normatie.

.Raccoglie i document fondamentali in base ai quali iiene organizzato il seriizio scolastco.

.E’ elaborato dal Collegio dei Docent sulla base degli indirizzi per le atiità della scuola e delleindicazioni di gestone e di amministrazione defnite dal Presidente Scolastco secondo ledisposizioni del Regolamento della Scuola .

.E' approiato dal Comitato di gestone e "La scuola al fne di permetere una ialutazione comparatia daparte delle famiglie& assicura la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'ofertaformatia& cce sono pubblicat nel Portale unico di cui alla legge 107/2015 comma 136. Sonoaltresì iii pubblicate tempestiamente eientuali reiisioni del piano triennale" (comma 17).

.Le famiglie sono informate di questo fondamentale documento indicando loro doie possono prenderneiisione, inoltre iiene condiiiso nel momento dell’iscrizione e nelle assemblee di inizio annoscolastco.

Il PTOF è uno strumento di pianifcazione e si propone obietii su base pluriennale, che troianoprogressiia realizzazione nelle progetazioni annuali, mantenendo la sua carateristca di fessibilitào èuno strumento “aperto”, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifcheannuali, da assumere con la stessa procedura che la legge 107/2015 preiede per l’adozione el’approiazione del documento generale in baseo.agli esit dell’autoialutazione;.ai profondi cambiament che interessano la Scuola;.ai nuoii bisogni che emergono dall’utenza;.ai nuoii bisogni che emergono dal territorio in cui la Scuola siolge la sua funzione educatia e

formatia;.ad eientuali nuoie proposte;

Il PTOF è il documento che richiama al principio di corresponsabilità ed alleanza educatia traFamiglia e Comunità Educante (Presidente, Amministratori, Coordinatrice, Docent, Educatrici, Personalenon Insegnante, Volontari) intesa come assunzione di precisi stli educatii e compit per ilconseguimento delle fnalità condiiise con le famiglie.

Il Comitato di gestone ha approiato questo P.T.O.F. in datao 21 setembre 2016Il Comitato di Gestone ha approiato LE MODIFICHE in datao 19 OTTOBRE 2017.

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In sintesi il PTOF è UN DOCUMENTO CHE:

Nasce da una riflessione sui bisognieducatii del contesto culturale, sociale,economico, e sulle diierse esigenze formatiedegli alunni e delle famiglie.

Costtuisce la carta d'identtt culturale eprogetuale delle isttuzioni scolastche ed esplicitala progetazione curricolare, extracurricolare,educatia e organizzatia che ogni scuola adotanell'ambito della propria autonomia.

Riciiama il principio di corresponsabilitt edalleanza educatia per il conseguimento di fnalitàcondiiise tra Famiglia e Comunità Educante (LegaleRappresentante/Presidente, Amministratori,Coordinatrice, Docent, Educatrici, Personale nonInsegnante, Volontari).

È un documento dinamico, fessibile aperto,aggiornato annualmente entro il mese di otobre perraggiungere sempre nuoii traguardi dimiglioramento.

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2- STORIA, IDENTITÀ' E MISSION DELLA SCUOLA

La scuola dell’Infanzia “Sacro cuore”

La scuola dell’infanzia di Altiole , sorta per iniziatia del parroco di allora DON MARTINO FAVRETTO, fu

ultmata il 10 aprile 1959, ad opera della popolazione che edifccò l’immobile atuale.

Prima infat l’ASILO, come allora si chiamaia, accoglieia i bambini nell’edifcio adiacente alla canonica,

cosiddeta “CASA SERENA”, ora ristruturata e adibita a centro gioianile.

Don Martno nel 50° anno di ordinazione sacerdotale e nel 40° anno di ministero parrocchiale, pose la

prima pietra della nuoia costruzione, mentre era Vescoio Maniero, Papa Pio XII, presidente d’Italia

Gronchi.

Era il 14 setembre 1955 festa di Sant’Agostno.

La scuola dell'infanzia “Sacro Cuore” è una scuola parrocchiale e paritaria, essa si confgura,

giuridicamente ed amministratiamente, come atiità della Parrocchia che la isttuisce e la gestsce, a

norma dell'art. 16, letera b) della legge 222/85. Ne consegue che la Presidenza e legale rappresentanza

speta al Parroco Pro tempore.

Dall’anno scolastco 2017-2018 la “Parrocchia di santa Fosca” in Altiole ha assunto la gestone delle

scuole dell’Infanzia di San Vito e Caselle, per cui ad essa fanno capo le tre scuole dell’infanzia

parrocchiali di Altiole, Caselle e San Vito. Queste condiiidono il medesimo Presidente e Parroco, la

stessa Segretaria e la medesima Coordinatrice.

Le tre scuole hanno un unico Comitato di Gestone denominato “Comitato di Gestone A.C.S.” composto

dal Presidente, dai rappresentant dei genitori delle tre scuole, dalla Coordinatrice o sua delegata, dalla

Segretaria e da due o tre membri nominat dal Parroco.

La scuola si pone all'interno del sistema formatio integrato per l'infanzia con lo scopo di

accogliere i bambini dai tre ai sei anni per una educazione integrale della loro personalità, in una iisione

cristana della iita in collaborazione con la famiglia e le risorse del territorio.

Lo statuto iigente è quello relatio alle Scuole dell’Infanzia paritarie aderent alla F.I.S.M. basato su

principi cristani

(iedi statuto Fism). Sulla base dell’artcolo 33 della Costtuzione della Repubblica Italiana e della legge

n.62/2000 la nostra scuola si defnisce “paritaria” in quanto isttuzione scolastca non statale che

corrisponde agli ordinament generali dell’istruzione coerent con la domanda formatia delle famiglie e

caraterizzate da requisit di qualità ed efcacia necessari (iedi comma 3-4-5 lg.62/2000).7

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2.1 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO

Descrizione geografca

Altiole si troia nell’alta pianura treiigiana a circa 4 km dai colli asolani, inizio del sistema orografco

delle Prealpi Venete. Il capoluogo di proiincia dista circa 30 km.

Economia preialente

L’economia è preialentemente agricola,(alleiament e seminatii), ma non mancano l’artgianato ed il

commercio, ed ultmamente un discreto siiluppo industriale.

A diferenza delle sue frazioni, Caselle e San Vito, Altiole ha aiuto nuoie costruzioni abitatie solo negli

ultmi 10 anni. Questo ha determinato un insediamento di popolazione nuoia, specialmente nella zona

centrale, limitrofa alla Chiesa ed al Municipio. Grazie a questo e alla conseguente apertura della

popolazione autoctona, di estrazione preialentemente rurale, si è ierifcata una lenta e progressiia

tendenza all’aumento della scolarizzazione ed un eleiamento culturale rileiante.

SITUAZIONE DEMOGRAFICA

In data 26 otobre 2017 il Comune di Altiole fornisce i dat dei bambini nat e risiedent per il triennio

2016/2019.

ANNO ALTIVOLE CASELLE SAN VITO

2012 25 32 18

2013 21 39 17

2014 26 43 18

2015 20 34 14

2016 18 31 16

2017 12 23 20

Quest numeri seriono alla scuola come indice di potenziali iscrit nello streto territorio della frazione;

ma negli anni si è constatato che i numeri sono solo indicatii, in quanto le famiglie si spostano

facilmente a seconda delle proprie necessità ialutando con atenzione i piani delle oferte formatie

delle scuole.

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2.2 LA MISSION

La scuola dell'infanzia “Sacro Cuore” di Altiole concorre nell'ambito del sistema scolastco, a

promuoiere la formazione integrale della personalità dei bambini dai tre ai sei anni di età, nella

prospetia della formazione di sogget liberi, responsabili ed atiamente partecipi alla iita della

comunità locale, nazionale ed internazionale. Essa persegue sia l'acquisizione di capacità e di

competenze di tpo comunicatio, espressiio, logico ed operatio, sia una equilibrata maturazione ed

organizzazione delle component cognitie, afetie, sociali e morali della personalità, apportando con

questo il suo specifco contributo alla realizzazione dell'uguaglianza delle opportunità educatie.

La determinazione delle fnalità della scuola dell'infanzia deriia dalla iisione del bambino come soggeto

atio, impegnato in un processo di contnua interazione con i pari, gli adult, l'ambiente e la cultura. In

questo quadro la scuola dell'infanzia deie consentre ai bambini ed alle bambine che la frequentano di

raggiungere aiiertbile traguardi di siiluppo in ordine all'identtà, all'autonomia, alle competenze e alla

citadinanza.

Oltremodo la nostra scuola paritaria catolica assume un’identtà pedagogica, culturale, sociale e di

ialori che la diferenzi, senza contrapporla, a quella statale o degli ent locali. L’identtà cristana delle

scuole troia oggi il suo riferimento non tanto nella presenza del personale religioso ma nel progeto

educatio, fondato su un preciso modello pedagogico-antropologico cristano.

Una scuola che è capace di farsi presente sul territorio e di confrontarsi serenamente, critcamente con

tute le idee e le molteplici esperienze dell'uomo di oggi.

La scuola dell’infanzia di ispirazione cristana afanca la famiglia del bambino, confrontandosi e

collaborando nella pratca educatia e cerca di rispondere a qualsiasi bisogno o necessità dei bambini,

indipendentemente dal luogo di proienienza o fede professata dalla famiglia, pur che iengano accetat i

ialori di riferimento del Progeto educatio.

Per ogni bambino o bambina la scuola dell’infanzia si pone la fnalità di promuoiere lo siiluppo

dell’identtà, dell’autonomia, della competenza, della citadinanza.

L’educatore deie egli stesso sentrsi in un contesto di apprendimento, ponendosi come RICERCATORE

INSIEME AI BAMBINI, trasmetendo loro la sensazione che esiste sempre qualcosa di sconosciuto, un

impreiisto che ci atende e che è da scoprire, e che non sapere una cosa è uno stmolo per una nuoia

ricerca.

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Si pucò afermare che nella scuola dell’infanzia si APPRENDE INSIEME, sia pure nella diiersità dei ruoli.

Tuta l’organizzazione dell’ambiente, dalla scansione dei tempi della giornata dei bimbi, all’organizzazione

degli spazi, alla progetazione dei percorsi di apprendimento è coerente con l’idea di una comunità di

persone che condiiidono una signifcatia, esperienza di crescita.

In allegato : I- regolamento scuola

3- ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA

3.1 UbicazioneCentro di Altiole in iia Roma 1.

3.2 Inquadramento edifcioEdifcio costruito alla fne degli anni ’50 (ultmato il 10 aprile 1959) e situato a ridosso del centro diAltiole.

3.3 Strutura ediliziaEdifcio retangolare a due piani con orientamento preialentemente est oiest e facciata principale a sud.

Al piano terra, accessibile anche con una rampa per disabili, sono organizzat gli spazi riseriat alla

Scuola dell’Infanzia con n° 3 aule spaziose; 1 aula biblioteca arredata con scafali e tappet per

consentre anche leture animate; un salone per le atiità ricreatie e di gioco (sciiolo, caseta,

costruzioni ...) fornito di panchine, tappet ; 9 seriizi igienici per gli alunni, 1 seriizio igienico per disabili,

con 3 laiandini e 12 rubinet, iasca igienica; l’atrio e il corridoio sono proiiist di armadiet per riporre

gli zaini e le giacche; un ufcio per la segreteria e il coordinamento e una stanza per il materiale

didatco.

Al primo piano, una parte in uso della Scuola dell’Infanzia è così suddiiisoouna sezione fornita di taioli,

sedie e materiale ludico; un refetorio composto da 12 taioli da sei post; 2 seriizi igienici per i bambini

e un seriizio il personale; la cucina, laianderia, softa, un dormitorio composto da circa 25 post leto,

una dispensa ricaiata in alcune stanze che ieniiano in passato usufruite da personale religioso.

Il piano interrato è adibito tuto a palestra con un seriizio, una centrale termica a metano. La

comunicazione tra i iari piani aiiiene atraierso una scala interna.

L’edifcio ha la strutura portante in muratura, ha i solai con traiet e caldana in cemento, la strutura del

teto è in cemento.

La scuola ha di recente installato un impianto fotoioltaico sul teto dell'edifcio per la produzione di

energia pulita.

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3.4 Spazi esterniSul lato sud c’è un giardino alberato, con la presenza di alcuni giochi distant 60 metri dalla strada. Tuta

l’area esterna è recintata e l’accesso alla strutura si ha mediante un cancello scorreiole a oiest in iia

Montegrappa condiiiso con il centro infanzia.

3.5 Condizioni ambientaliL’ambiente scolastco deie dare ad ogni bambino la fducia in se stesso, la sicurezza, l’autonomia, il senso

di responsabilità e la condiiisione di esperienze con gli altri. Per questo deie essere accogliente,

conforteiole, pulito e sicuro.

3.6 Il tempo scuola

La Scuola dell’Infanzia funziona da setembre a giugno, tut i giorni feriali dell’anno, dal lunedì al ienerdì

compresi, comunque secondo il calendario concordato annualmente dalla Scuola in sintonia con le

disposizioni dell’Ufcio scolastco Regionale e in parallelo, oie possibile, al calendario scolastco

deliberato dal Consiglio dell’Isttuto Comprensiio di Altiole. Tale calendario iiene consegnato a tute le

famiglie all’inizio dell’anno scolastco.

L’orario normale del seriizio ia dalle 7.30 alle 15.30

L’accoglienza al matno iiene fata dalle 7.30 alle 9.00

L’uscita straordinaria è dalle ore 12.30 alle 13.00.

L'uscita al pomeriggio è dalle 15.00 alle 15.30

Il seriizio di POST SCUOLA iiene atiato dalle 15:30 alle 18:00 ed è gestto dalla cooperatia “Delfno”

in collaborazione con la Scuola che fornisce il locali e pubblicizza l’iniziatia.

Al termine dell'orario scolastco, o in caso di uscita antcipata, i bambini iengono consegnat solo ai

genitori o ad altre persone adulte debitamente delegate con modulo fornito dalla scuola; eientuali

iariazioni ianno comunicate per tempo, alla Direzione della Scuola.

Per il buon funzionamento ed ordinamento dell’atiità scolastca si raccomanda di atenersi all’orario

prescrito; ci fosse la necessità di portare o ritrare il bambino fuori dall’orario sopra riportato, si prega

prendere contat con le insegnant.

Il bambino che rimane assente per sete o più giorni contnuatii di malata da scuola, deie

rientrare munito di regolare certfcato medico; per tali casi i genitori sono iniitat ad aiiisare all’inizio

dell’assenza la scuola.

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LA GIORNATA TIPO DEL BAMBINO SCUOLA DI ALTIVOLE

FASI ORARIO ATTIVITÀ RAGGRUPPAMENTI SPAZI

ENTRATA ANTICIPATA 7o30-800 Atiità struturate e nonGrande Gruppo età eterogenee

Salone

ACCOGLIENZA 8o00-9o00 Gioco libero e struturato Grande gruppo con età eterogenee

SaloneGiardino

ATTIVITÀ DI ROUTINE

9o00-10o00Igiene personale, merenda, preghiera , cant

PICCOLI /ISSIMISaloneBagni

9o00-9o45Igiene personale, merenda, preghiera , cant

MEDI E GRANDI Grande gruppo e gruppo sezione

SaloneBagni

ATTIVITÀ DI SEZIONE O DI LABORATORIO

10o00-11o00 Atiità di sezione, laboratoriPICCOLI /ISSIMIGruppo sezione / gruppo omogeneo

Aula, Palestra, Salone, Giardino, Biblioteca

9o45-11o30 Atiità di sezione, laboratoriMEDI E GRANDI Gruppo sezione eterogeneo e gruppoomogeneo

Aula, Palestra, Salone, Giardino, Biblioteca

SERVIZI IGIENICI

11o00-11o15 Igiene personalePICCOLI /ISSIMIIntersezione

Bagni

11o30-11o50 Igiene personale MEDI E GRANDI (sezione) Bagni

PRANZO

11o15-11o50 PranzoPICCOLI /ISSIMIIntersezione

Refetorio

11o50-12o30 PranzoMEDI E GRANDI (grande gruppo)

Refetorio

USCITA STRAORDINARIA

12o30-13o00 Gioco libero e congedo Grande gruppo Giardino,aula, Salone

ATTIVITÀ DI INTERSEZIONE

12o30 – 13o00 Gioco liberoPICCOLI /ISSIMIIntersezione

Giardino,aula, Salone

12o30 – 13o30 Gioco liberoMEDI E GRANDI (grande gruppo)

Giardino,aula, Salone

RIPOSO 13o00-14o30 Routne del riposino e Riposo PICCOLI /ISSIMIIntersezione

Dormitorio

ATTIVITÀ DI SEZIONE O DI LABORATORIO

13o30-14o30 Atiità di sezione, laboratoriGruppo sezione eterogeneo e gruppo omogeneo

Aula, Palestra, Salone, Giardino, Biblioteca

ATTIVITÀ DI ROUTINE 14o30-15o00 Igiene personale, Merenda Grande gruppo Bagni e salone

USCITA 15o00-15o30 Animazione Grande gruppo Salone

POST-SCUOLA* 15o30-18o00 Atiità ludica Piccolo gruppo eterogeneo Aula

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3.7 Seriizi della scuola

Alla Scuola d’Infanzia “Sacro cuore” possono iscriiersi i bambini dai tre ai sei anni d’età fno al

completamento delle quatro sezioni.

Ai sensi dell’art. 2 del DPR 20 marzo 2009, n. 894, possono essere iscrit alla scuola dell’infanzia i

bambini che compiano entro il 31 dicembre dell’anno scolastco di riferimento il terzo anno d’età.

Possono, altresì, essere iscrit i bambini che compiono il terzo anno d’età entro il 30 aprile dell’anno

scolastco di riferimento. Non è consentta, anche in presenza di disponibilità di post, l’iscrizione alla

scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni di età successiiamente al 30 aprile dell’anno

scolastco di riferimento. Quest ultmi ierranno inserit come “piccolissimi” nel gruppo “piccoli”.

I bambini che compiono i tre anni entro i termini stabilit dalle disposizioni legislatie ministeriali,

saranno accolt solo se le potenzialità della scuola lo consentono.

La refezione della scuola dell'infanzia è interna ed è predisposta conformemente alla tabella dietetca

approiata dal responsabile del setore materno infantle dell’Asl n° 2; il menù ha un ciclo giornaliero

mensile. La tabella è esposta al pubblico, nella bacheca all’ingresso, per la conoscenza degli aliment

seriit ai bambini.

Eientuali necessità dietetche dei singoli saranno considerate solo se accompagnate da prescrizione

medica e secondo le possibilità della scuola.

Non è consentto ai bambini consumare nella scuola merendine portate da casa.

Il riposo pomeridiano: tut i bambini del primo anno, dopo la refezione e un momento di gioco libero,

osserieranno il riposo.

Ufficio Segreteria o la Segreteria nel Plesso di Altiole è aperta al pubblico con il seguente orarioo

lunedì dalle ore 8,00 alle ore 12,00.

mercoledì dalle ore 8,00 alle ore 12,00.

ienerdì dalle ore 8,00 alle ore 12,00.

Coordinatrice o la Coordinatrice nel plesso di Altiole riceie con il seguente orarioo

mercoledì dalle ore 8,00 alle ore 15,00.

ienerdì dalle ore 8.00 alle ore 15,00.

Resta inteso che per partcolari problemi si pucò richiedere appuntamento alla Segretaria o alla

Coordinatrice negli orari di apertura al pubblico sia nel plesso di Caselle, sia nel plesso di San Vito.

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Seriizio esterno: percorso di psicomotricitt relazionale

La scuola dell’Infanzia Sacro Cuore , le due scuole dell’Infanzia di San Vito ed Caselle in collaborazione

con l’associazione “In Gioco” organizzano un corso di psicomotricità relazionale in orario extrascolastco

presso la palestra della scuola di Altiole un pomeriggio alla setmana per circa 20 lezioni annue.

3.8 Dirit, doieri e forme di partecipazione

I bambini della scuola dell'infanzia deiono indossare un grembiule ed aiere uno zaineto contenente un

corredino completo di canotera, mutandine, calzini, maglieta e pantaloni che ierrà sosttuito a

seconda della stagione, una coperta, un cuscino con federa estraibile per il riposo pomeridiano, ( per i

bambini di tre anni che riposano qui a scuola) tuto contrassegnato con il proprio nome e cognome.

Il contributo mensile sarà comunicato all’inizio di ogni anno scolastco. Quota d’ iscrizione da iersare

annualmente, e fsso mensile per eientuali assenze prolungate, sono stabilite di anno in anno dal

comitato di gestone e comunicato ai genitori.

Il contributo ia iersato entro il 15 del mese di riferimento e comprende seriizio mensa, atiità motoria,

ed in genere le uscite didatche. Il pagamento è da efetuarsi con bonifco bancario.

La Scuola dell’Infanzia è amministrata dal Presidente, il Parroco pro-tempore, con la collaborazione

consultia di un comitato di gestone, da lui presieduto e composto dao

- la Diretrice della scuola o una docente da lei designata;

- tre genitori , preferibilmente per fascia d'età dei bambini, nominat dal Presidente;

- due o più membri nominat dal Presidente;

- il segretario, che fa anche da tramite in caso di necessità, con il Consiglio per gli afari economici della

Parrocchia.

Sono isttuit i seguent organi collegiali:

Il Collegio dei Docent di Scuola - il collegio docent delle tre scuole d’infanzia (CD 3) - il Collegio dei

Docent di Zona- il Consiglio di Intersezione - l'Assemblea generale dei Genitori - l'Assemblea di

Sezione dei Genitori.

Collegio dei docent di scuola

Il collegio dei docent è composto dal personale insegnante in seriizio nella scuola ed è presieduto

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dalla diretrice / coordinatrice.

Il collegio dei docento

- cura la programmazione dell'azione educatia e dell'atiità didatca;

- formula proposte all'ente gestore della scuola, per il tramite della diretrice / coordinatrice, in

ordine alla formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e all'organizzazione della scuola,

tenendo conto del regolamento interno;

- ialuta periodicamente l'andamento complessiio dell'azione didatca per ierifcarne l'efcacia

in rapporto agli obietii programmat;

- esamina i casi di alunni che presentano partcolari difcoltà di inserimento, allo scopo di

indiiiduare le strategie più adeguate per una loro utle integrazione;

- sentt gli altri organi collegiali e l'ente gestore, predispone il P.T.O.F. che iiene reso pubblico,

mediante consegna alle famiglie, all'ato dell'iscrizione.

Il collegio si insedia all'inizio dell'anno scolastco e si riunisce almeno una iolta ogni due mesi. Il

segretario del collegio per la redazione dei ierbali delle riunioni iiene scelto dalla diretrice/

coordinatrice tra i docent present all'incontro.

Collegio dei docent delle tre scuole o Altiole,Caselle e San Vito (CD3)

Il collegio dei docent è composto dal personale insegnante in seriizio nelle tre scuole ed è presieduto

dalla diretrice / coordinatrice.

Il collegio dei docent delle tre scuoleo

-condiiide le linee generali della programmazione educatia e didatca ( letura dei bisogni, lecto….) ;

-ialuta periodicamente l'andamento complessiio della programmazione per ierifcarne l'efcacia in

rapporto alle fnalità programmate;

-condiiide aspet organizzatii e progetuali di interesse comune ai tre plessi;

Il collegio si insedia all'inizio dell'anno scolastco e si riunisce almeno quatro iolte all’anno. Il

segretario del collegio per la redazione dei ierbali delle riunioni iiene scelto dalla diretrice/

coordinatrice tra i docent present all'incontro.

Collegio dei docent di zona

E’ costtuito il collegio dei docent di zona composto dai docent delle scuole dei Comuni di Riese Pio

X°, Altiole, Loria e Castello di Godego.

Il collegio si riunisce almeno tre iolte all'anno (indicatiamenteo setembre - febbraio - giugno) allo

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scopo di defnire e ierifcare le linee comuni della programmazione educatia e didatca e faiorire lo

scambio di esperienze tra scuole operant nel territorio.

Di ogni riunione iiene redato sintetco ierbale, copia del quale iiene iniiata alla FISM Proiinciale.

Alle sedute del Collegio di zona pucò essere iniitato il coordinatore esterno, esperto in psicopedagogia

e didatca, nominato dalla FISM.

Consiglio di Intersezione

Il consiglio di intersezione è composto dai docent in seriizio nella scuola e da due o più genitori degli

alunni per ogni sezione, scelt dalle rispetie assemblee, ed è presieduto dalla coordinatrice della

scuola che lo conioca, oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato.

Si riunisce in ore non coincident con l'orario dì funzionamento della scuola, col compito di formulare

al collegio dei docent e agli organi gestonali della scuola proposte in ordine all'azione educatia e

didatca e ad iniziatie innoiatie fnalizzate all'ampliamento dell'oferta formatia.

Il consiglio si riunisce, in iia ordinaria, ogni due mesi.

Le funzioni di segretario iengono atribuite dal presidente ad uno dei docent, present.

Di ogni riunione iiene redato sintetco ierbale.

Assemblea generale dei genitori

L'assemblea generale dei genitori della scuola è costtuita dai genitori delle bambine e dei bambini

iscrit.

La prima assemblea iiene coniocata, entro il mese di otobre, dalla coordinatrice della scuola ed

elegge, tra i genitori degli alunni iscrit e frequentant, il proprio presidente che dura in carica un

anno.

L'assemblea iiene coniocata dal presidente almeno due iolte in un anno e ogni qualiolta specifche

esigenze lo richiedano. L'assemblea deie essere obbligatoriamente coniocata anche quando lo

richieda, per iscrito, almeno un terzo dei suoi component.

La riunione risulta ialida, in prima coniocazione, se sono present la metà dei genitori; in seconda

coniocazione, un'ora dopo, qualsiasi sia il numero dei present. All'assemblea possono partecipare,

con solo dirito di parola, il personale diretio, docente e non docente e gli amministratori della

scuola.

L'assemblea esamina la relazione programmatca dell'atiità della scuola, proposta dal collegio dei

docent, ed esprime proprio parere in ordine al P.T.O.F. e ad altre iniziatie scolastche progetate per il16

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miglioramento della qualità e l'ampliamento dell'oferta formatia.

Di ogni riunione iiene redato sintetco ierbale.

Assemblea di sezione dei genitori

L'assemblea di sezione è formata dai genitori dei bambini di ciascuna sezione e designa due o più

genitori per il Consiglio di intersezione.

Essa, presieduta da uno dei genitori designat a far parte del Consiglio di intersezione, collabora con

la/le insegnante/i responsabile/i della sezione per la migliore soluzione di questoni proposte dalla/e

stessa/e.

Alle Assemblee possono partecipare, con dirito di parola, la diretrice e le insegnant della sezione.

Di ogni riunione iiene redato sintetco ierbale.

3.9 Criteri per la formazione delle sezioni

Le sezioni saranno organizzate secondo il numero di iscrizioni, fno a quatro sezioni. Le sezioni possono

essere eterogenee o omogenee per età a seconda delle esigenze educatie indiiiduate dal collegio

docent, ed organizzatie in generale comunque il Collegio dei Docent con la Coordinatrice Didatca

formano le sezioni in base ai seguent criterio

- Indicazioni dal Nido di proienienza;

- Atribuzione per ogni sezione di equo numero di alunni e suddiiisi in modo equo tra maschi e femmine

e fasce d'età nel caso siano sezioni eterogenee.

- Inserimento di bambini con disabilità certfcata

- Inserimento alunni con Bisogni Educatii Speciali.

3.10 L’organigramma della comunitt educante Il corpo docente è costtuito da quatro insegnant a tempo pieno ttolari di sezione. Un insegnante part-

tme che si occupa dell’approfondimento dell’educazione religiosa e da un insegnante di supporto (part-

tme).

Il personale non docente è costtuito dalla cuoca, da due ausiliarie addete alle pulizie, da una segretaria

e da una Coordinatrice . La scuola si aiiale anche di espert esterni per l’ atiità motoria e l’educazione

musicale.

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ORGANIGRAMMA DELLA COMUNITÀ’ EDUCANTE

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PRESIDENTE E LEGALE RAPPRESENTANTEDon Luciano Marcioireto

COMITATO DI GESTIONE ACS: Segretaria o Ket Faireto Coordinatriceo Michela FornerRappresentant dei genitori delle tre scuole dell’InfanziaMembri scelt dal Presidente

SEGRETARIA : Ket Faireto

COORDINATRICE DIDATTICAForner Michela

REFERENTE INSEGNANTIInsegnante sezione Elefantni:Gloria Reginato

BAMBINI E FAMIGLIE 89 bambini a.s. 2017-2018

CUOCAMichela Baldisser

Insegnante sezione Dragiet :Patrizia Foggiato

ADDETTA ALLE PULIZIEMilena Posato

ESPERTI ESTERNIEducazione MusicaleEducazione Motoria

Insegnante sezione Ciioccioline :Anna Sibillin

ADDETTA ALLE PULIZIEElisa Ferraro

Insegnante sezione Girafe: Annachiara Fraccaro VOLONTARI

Manutenzione straordinaria, atiità extracurricolari…..Insegnante part-tme sez. Elefantni :

Cinzia Tofolon

Insegnante Approfondimento IRC:Susy Visentn

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3.11 Risorse economicie/ fnanziarie:

La scuola dell’infanzia per sostenere tute le spese di gestone, si aiiale delle seguent risorse fnanziarieo

_Rete dei genitori degli alunni

_contribut ministeriali (Miur)

_contribut regionali (Regione Veneto)

_contribut comunali (Comune di Altiole)

_Atiità pro-scuola siolte dai genitori

_Erogazioni liberali

4- LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO DIDATTICI

4.1 FINALITÀ’ ED OBIETTIVI

La Scuola ha un proprio progeto educatio formulato dal collegio docent durante l’intero anno

scolastco e presentato a tut i genitori nell’assemblea generale.

Il progeto troia i suoi cardini educatii nelle oto competenze chiaie europee in riferimento alle

indicazioni nazionali per il curricolo delle competenze del 2012.

La progetazione didatco-educatia ha come obietio lo siiluppo integrale della personalitt del

bambino atraierso la maturazione dell’identtt, la conquista dell’autonomia, lo siiluppo delle

competenze e del senso di citadinanza.

La progetazione è oltremodo fondata su un preciso modello pedagogico-antropologico cristano che ne

delinea l'identtà stessa di scuola d'ispirazione cristana.

Le insegnant defniscono la progetazione delle atiità educatio-didatche atraierso l’utlizzo di

mappe concetuali; questo tpo di progetazione si defnisce in itnere durante l’intero anno scolastco e

si costruisce dopo una atenta osseriazione dei bisogni e delle conoscenze dei bambini tenendo conto

delle esigenze formatie dell’intera comunità in tute le sue dimensioni

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ESIGENZE FORMATIVEBAMBINIConsolidare l’identit signifca iiiere serenamente tute le dimensioni del proprio io; stare bene& essererassicurat nella molteplicità del proprio fare e sentre& sentrsi sicuri in un ambiente sociale allargato&imparare a conoscersi e ad essere riconosciut come persona unica ed irripetbile. Vuol dire sperimentarei diiersi ruoli e forme di identtà: quelle di fglio& alunno& compagno& masccio o femmina& abitante di unterritorio& membro di un gruppo appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale caraterizzatada ialori comuni& abitudini& linguaggi& rit e ruoli.Sviluppare l’auionomia: signifca aier fducia in sé e fdarsi negli altri; proiare soddisfazione nel fare dasé e sapere cciedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborandoprogressiiamente risposte e strategie; esprimere sentment ed emozioni; partecipare alle decisioniesprimendo opinioni& imparando ad operare scelte e ad assumere comportament ed ateggiamentsempre più consapeioli.Acquisire compeienze signifca giocare& muoiersi& manipolare& curiosare& domandare& imparare arifetere sull’esperienza atraierso l’esplorazione& l’osseriazione e il confronto tra proprietà& quanttà&carateristcce& fat; signifca ascoltare& e comprendere& narrazioni e discorsi& raccontare e rieiocareazioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condiiise; essere in grado di descriiere&rappresentare e immaginare& “ripetere”& con simulazioni e giocci di ruolo& situazioni ed eient conlinguaggi diiersi.Vivere le prime esperienze di citadinanza signifca scoprire l’altro da sé e atribuire progressiiaimportanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regolecondiiise; implica il primo esercizio del dialogo cce è fondato sulla reciprocità dell’ascolto& l’atenzione alpunto di iista dell’altro e alle diiersità di genere& il primo riconoscimento di dirit e doieri uguali pertut; signifca porre le fondamenta di un comportamento etcamente orientato rispetoso degli altri&dell’ambiente& della natura.(Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012)

FAMIGLIELe famiglie& cercano un ambiente educatio accogliente ed inclusiio& capace di promuoiere le risorse deifgli& ancce con disabilità& atraierso il riconoscimento delle loro diferenze. La partecipazione dellafamiglia alla iita della scuola& nella condiiisione di fnalità e contenut& strategie educatie e modalitàconcrete& è fondamentale per aiutare i piccoli a crescere ed imparare a diientare più “fort” per un futurocce non è facile da preiedere e da decifrare. Le famiglie sono portatrici di risorse cce iengonoialorizzate per far crescere una solida rete di scambi comunicatii e di responsabilità condiiise& nelladiiersità di stli di iita& di cultura& di scelte etcce e religiose.

TERRITORIOFormare citadini consapeioli delle proprie potenzialità e dei propri limit& cce riconoscano ed apprezzinole diierse identtà& le tradizioni culturali e religiose in un’otca di dialogo e di rispeto reciproco. Formarecitadini cce collaborino con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personaliopinioni e sensibilità.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA& statale e paritaria& si riiolge a tute le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro dirito all’educazione e alla cura& in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed isttuzionale present nella Costtuzione della Repubblica& nella Conienzione sui dirit dell’infanzia e dell’adolescenza e nei document dell’Unione ruropea.rssa si pone la fnalità di promuoiere nei bambini lo siiluppo dell’identtà& dell’autonomia& dellacompetenza e li aiiia alla citadinanza. (Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012)

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4.2 IL CURRICOLO

Partendo dalle Indicazioni per il Curricolo, la Scuola dell’infanzia progeta il proprio percorso

formatio nel rispeto e nella promozione di ogni singolo bambino, adotando un’intenzionalità

educatia basata suo

- Osseriazione e conoscenza dei bambini

.- Valutazione dei traguardi raggiunt.

Fa propria una strategia sperimentale e poggia la propria operatiità suo

- I processi cognitii che permetono l’acquisizione di sistemi simbolico-culturali e

competenze relatie ai campi di esperienza che permetono il raggiungimento dei traguardi

di siiluppo;

.I processi relazionali, che permetono ad ogni bambino di costruire la loro personalità

atraierso la relazione con coetanei, con adult per formarsi sul piano dell’afetiità, della

socialità, della moralità e della religiosità

I “campi di esperienza” sono i diiersi ambit del fare e dell’agire del bambino, sono strument per

l’insegnante che hanno circolarità e interdisciplinarietà.

I “campi di esperienza “ sonoo

1) il sé e l’altro;

2) il corpo e il moiimento;

3) immagini, suoni e colori;

4) i discorsi e le parole;

5) la conoscenza del mondo

La Scuola dell’Infanzia “Sacro cuore” garantsce percorsi che declinano obietii at a raggiungere i

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE alla fne dei tre anni di scuola.

IL CURRICOLO si diiide ino

• ESPLICITOo composto dalla proposta didatca della scuola (programmazione annuale, unità di

apprendimento, laboratori),

• IMPLICITOo è composto da tute quelle pratche messe in ato dalla Comunità Educante che

contribuiscono all’educazione dei bambini e delle bambine (gli ambient, i tempi, le modalità di

osseriazione, le relazioni , le routne, ecc..).

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Metodologia e strument

La Scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” si propone come contesto di apprendimento e dà ialore ai

tempi distesi, in modo da faiorire il depositarsi dell’esperienza e la ri-narrazione di cicò che ogni

bambino/a ha iissuto. Per questo ha spazi curat e progetat afnché i bambini e le loro famiglie

troiino il modo di sofermarsi, capire, leggere, sperimentare.

Le insegnant curano una documentazione iisibile e signifcatia per spiegare e spiegarsi, per

riiiiere esperienze e per capire percorsi.

L’artcolazione del progeto didatco si basa su dei presuppost pedagogici che iedono l’insegnante

sempre più nella funzione “di regista” che, insieme all’alunno, pone domande, cerca risposte,

partecipa atiamente alla sua maturazione doie il bambino stesso sia ricercatore e scopritore.

Come base della progetazione utlizziamo un brano biblico e ad esso iengono riferit i iari moment

dell’organizzazione didatca.

La progetualità si artcola in UNITA’ DI APPRENDIMENTO, create atorno a proget, laboratori,

tematche e si siiluppano in un percorso che iedono gli obietii garantt da o

- atiità, tempi, strument, personale, ierifche.

Fra i metodi ii sono il dialogo spontaneo, il dialogo con l’insegnante, con il medio e il grande

gruppo, le coniersazioni, il brainstorming, le coniersazioni cliniche, i raccont, le drammatzzazioni,

le iisite didatche.

Vi sono inoltre giochi spontanei e guidat, iarie tecniche grafco-pitoriche e manipolatie, l’utlizzo

di cd, did, la iisione di diapositie e flmat, l’impiego del telecamera e della macchina fotografca

per documentare esperienze. Si impiega anche materiale didatco quale schede e comunque del

materiale che faiorisca lo siiluppo logico-matematco e senso-percetio e materiale psicomotorio.

Tra i materiali sono presi in considerazione anche strument naturali e di recupero.

Le Unità di Apprendimento si atiano in grande e piccolo gruppo, in sezione ed intersezione, in

laboratorio e sono progetate non solo per gruppo di bambini, ma anche per ogni singolo alunno,

sopratuto in presenza di una necessaria personalizzazione.

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Piano personalizzato delle atiitt educatie

La Scuola dell'Infanzia “Sacro Cuore” intende garantre la possibilità o, in cert casi, la necessità di

elaborare delle diferenziazioni, per ogni singolo alunno, scegliendo obietii formatii uniiersali

ma, sopratuto, opportuni o necessari in relazione all'osseriazione di ogni bambina e bambino.

Diienta così un insieme di Unità di Apprendimento coordinate in maniera personalizzata rispeto

agli alunni e in contnuità rispeto al territorio. Ofre una didatca personalizzata o indiiidualizzata,

in base al bisogno del bambino.

Organizzazione delle sezioni e dell’intersezione

La Scuola dell'infanzia è suddiiisa in quatro sezioni o tre sezioni composte da grandi-medi e 1

composta da piccoli-piccolissimi. Sono preiiste atiità di sezione, atiità per età, atiità per piccoli

e grandi gruppi (eterogenei e omogenei), grazie all'isttuzione dei laboratori.

Nei moment di laboratorio si creano rapport tra bambini ed insegnant motiat dalla preparazione

di elaborat, di partcolari atiità didatche, di atiità drammatco-teatrali che mantengono le

tradizioni culturali nel quale è inserito il bambino.

Collaborazione con il territorio

La Scuola si atia per realizzare iniziatie comuni con le agenzie parrocciiali e ciiili del territorio.

La Parrocchia di Altiole; Amministrazione comunale di Altiole; La Biblioteca del comune di

Altiole; Associazioni comunali e ciiili, F.I.S.M. di Treiiso; Isttuto comprensiio di Altiole; C.T.I. di

Castelfranco e Asolo; U.L.S.S. n°2; Rete scuole dell’infanzia zona 3 F.I.S.M. (TV); scuole Primarie della

zona non aderent all’I.C. di Altiole,il Nido di Altiole e i nidi della zona, Studio LEARNING NET

GROUP – LNGTM per formazione su laioro e assistenza sicurezza;Contarina S.P.A. per educazione

ambientale, Diocesi di Treiiso per il mantenimento dell’idoneità I.r.c. La Scuola, inoltre, si atia

per realizzare moment di incontro con alcuni ent-associazioni locali che rientrano nella

progetazione annuale. Essa organizza anche delle uscite fnalizzate alla realizzazione di

determinate unità didatche preiiste nella progetazione.

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4.3 LA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE EDUCATIVA E DIDATTICA 2016-2019

La programmazione triennale 2016-2019 pucò essere aggiornata/adeguata annualmente per

contenut ed obietii di apprendimento e iiene conseriata agli at della scuola, a disposizione di

chi intende prenderne iisione.

Viene condiiisa con i genitori all'inizio dell'anno durante l'assemblea generale e di sezione, che si

siolge solitamente durante il mese di otobre.

Le atiità didatche si siolgono in diierse modalitào

Atiità di sezione

Atiità di intersezione

Atiità in grande gruppo

Per fasce d'età

Atiità laboratoriali

Ognuna ofre diierse opportunità per il bambino di fare esperienze sia a piccolo che in grande

gruppo, sia per età omogenee che eterogenee.

La progetazione annuale da forma al curricolo partendo da esperienze concrete, atraiersa tut i

campi di esperienza per lo siiluppo delle oto competenze chiaie europee. Solitamente essa si

artcola in tre, raramente quatro, UNITÀ DI APPRENDIMENTO struturata cono

.Finalità

.Destnatari

.Risorse umane impiegate

.Metodologia

.Competenze chiaie europee interessate

.Campi d’esperienza interessat

.I traguardi di siiluppo

.Obietii di apprendimento atesi

.Esperienze atiate

.Strument

.Valutazione.

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L’atiazione dell’UDA iiene registrata nel PIANO DI LAVORO cie riporta:

.Finalità dell’UDA

.Le fasi di realizzazione

.Gli strument

.Gli esit

.I tempi

.La ialutazione

.E la data di siolgimento delle atiità.

MODALITÀ DI STESURA DELLA PROGETTAZIONE

Partendo dal presupposto cie il D.P.R.11/02/2011 arricciisce i campi di esperienza con i traguar-

di per lo siiluppo delle competenze e gli obietii di apprendimento dell’insegnamento della religio-

ne catolica e che nell’ Intesa MIUR-CEI-IRC 23/07/2012 “Le suddete atiità sono comprese nella

programmazione educatia della scuola e organizzate secondo i criteri di fessibilità peculiari della

scuola dell’infanzia , in unità didatche da realizzare, anche con raggruppament di più ore in deter-

minat periodi, per un ammontare complessiio di sessanta ore nell'arco dell'anno scolastco”, nella

nostra scuola l'educazione religiosa non iiene ad accostarsi o a soirapporsi ad altri campi di

esperienza come proposta aiente pari dignitt, ma rappresenta il presupposto fondante, il senso

di tute le altre esperienze.

In quest’otca la procedura della progetazione segue 5 PASSI FONDAMENTALI:

1° PASSO Letura dei bisogni dei bambini (ambientazione) e ricerca del brano Vangelo/Bibbia da

atualizzare (atualizzazione);

2° PASSO Condiiisione nel collegio Docento lecto e ciiaii di letura;

3° PASSO Atenzione all’ antropologia cristana: tuto atraierso il corpo, spazio interiore, spazio

comunitario e passaggi fondamentali del Natale e della Pasqua;

4° PASSO Metodologia: preialgono la narrazione, drammatzzazione, atualizzazione.

5° PASSO la progetazione annuale deie preiedere che in tre anni il bambino iiia una proposta

completa che preieda l’incontro

con DIO CREATORE

con GESÙ SALVATORE

con lo SPIRITO SANTO presente nella comunitt credente.

Grazie alle atiità messe in ato per l’ATTUALIZZAZIONE del messaggio eiangelico, a quelle atuate

per l’AMBIENTAZIONE più rispondent ai bisogni conoscitii ed esperienziali dei bambini, e alle

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ATTENZIONI ALL’ANTROPOLOGIA CRISTIANA eiidenziate nel curricolo implicito e nella descrizione

di alcuni proget soto elencat, iengono raggiunt gli obietii specifci dei campi di esperienza sia

nella dimensione disciplinare sia in quella di esercizio alla citadinanza.

La Progetazione educatio didatca iiene integrata da proget e laboratori. Essi sono contenuto

del curricolo, ma anche nello stesso tempo, metodi di organizzazione dell’atiità didatca. Inoltre

nel curricolo le insegnant indiiiduano, all’interno dei iari campi di esperienza, il delinearsi di saperi

disciplinari e dei loro alfabet intesi in modo globale e unitario atraierso atiità di sezione e atiità

laboratoriali.

II allegato: la progetazione

4.4. EDUCAZIONE RELIGIOSA

L’Insegnamento della Religione Catolica (I.R.C.) è occasione di siiluppo integrale della

personalità dei bambini, perché apre alla dimensione religiosa, promuoie la rifessione sul

patrimonio di esperienze di ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di signifcato.

La Nuoia Intesa sull’Insegnamento della Religione Catolica nelle scuole pubblicie

(statali e paritarie) è stata frmata da CEI e MIUR il 28 giugno 2012 ed emanata con il DPR 175 del

20.8.2012, accompagnata dalla Nota del 6.11.2012 recante norme per l’esecuzione dell’Intesa.

L’I.R.C. è parte integrante del nostro Progeto Educatio secondo il detato della L.62/2000 e deie

essere accetato da chi sceglie di iscriiere i propri fgli nella nostra scuola dell'infanzia paritaria,

inteso come momento culturale alla portata di tut i bambini della sezione.

L’I.R.C. concorre alle esigenze sollecitate dai mutament della società sempre più multetnica e mult

religiosa e ia ricordato, ancora una iolta, che stamo parlando di qualcosa che riguarda l’essenziale

della nostra proposta educatia, propria ed identtaria delle scuole dell’infanzia catoliche o di

ispirazione cristana.

Nella scuola, che nel tempo è andata gradualmente cambiando, sollecitata dalle trasformazioni di

nuoii modelli culturali, si è siiluppato un costante impegno per rendere l’I.R.C. sempre più efcace

e adeguato.

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Valenza educatia dell’insegnamento della religione catolica

«La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo siiluppo afetio, psicomotorio, cognitio,

morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini» (L. 53/03, art. 2e); essa fa parte del

“sistema educatio di istruzione e formazione”, il quale preiede per i suoi principi i criteri diretii,

anche “il conseguimento di una formazione spirituale e morale” (art. 2b).

La nostra Scuola dell’infanzia per “concorrere all’educazione armonica e integrale dei bambini e

delle bambine” tene presente e cura anche la dimensione religiosa dello siiluppo del bambino, in

quanto è una scuola di ispirazione cristana, nella quale il Progeto Educatio sta alla base della

proposta educatia che si ispira al Vangelo di Gesù e quindi è ancorata ad una precisa iisione della

iita e della persona.

Coerentemente con quanto appena richiamato, la nostra scuola, contribuisce alla formazione

integrale dei bambini e delle bambine e, in partcolare, tende a promuoiere la maturazione della

loro identtà e anche della dimensione religiosa, ialorizzando le loro esperienze personali e

ambientali, orientandoli a cogliere i segni espressiii della religione cristana.

La dimensione religiosa nella proposta culturale delle scuole dell’infanzia

Le scuole dell'Infanzia catoliche o di ispirazione cristana paritarie come la nostra hanno la loro

ragione d'essere nel fato che sono nate con lo scopo di ofrire una proposta educatia originale e

specifca, rispeto alla proposta oferta da altri tpi di scuole dell'infanzia, come possono essere ad

esempio le scuole dell'infanzia statali.

Il Progeto Educatio della scuola catolica paritaria è caraterizzato con aspet specifci della sua

proposta culturaleo la scuola è catolica in quanto fa riferimento "alla iera concezione cristana della

realtà. Di tale concezione Gesù Cristo è il centro. Nel progeto educatio della Scuola Catolica il

Cristo è il fondamento.

L'identtà catolica emergere chiaramenteo

- nello Statuto della scuola, nel suo Progeto Educatio (PE), nel PTOF;

- nella proposta culturale;

- nella testmonianza personale di tuta la Comunità Educante.

Questa identtà iiene condiiisa con i Genitori che scelgono una scuola di ispirazione cristana.

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“Approiazione dei traguardi per lo siiluppo delle competenze e gli obietii di apprendimento

dell’insegnamento della religione catolica per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di

istruzione.”

Tre sono gli O.S.A. della Religione Catolica predispost come guida ai “liielli essenziali di

prestazioni”, per un I.R.C. ben inserito nella Scuola dell’Infanziao

.osseriare il mondo che iiene riconosciuto dai cristani e da tant uomini

.religiosi dono di Dio Creatore.

.scoprire la persona di Gesù di Nazareth come iiene presentata dai

.Vangeli e come iiene celebrata nelle feste cristane.

.indiiiduare i luoghi dell’incontro della comunità cristana e le espressione

.del comandamento eiangelico dell’amore testmoniato dalla Chiesa.

Agli O.S.A. della Religione Catolica ed i relatii criteri di letura, si aggiungono ora indicazioni per

una loro messa in opera didatca. Appurato che bisogna partre dall’esperienza dei bambini, si

trata di prospetare l’efetia ialorizzazione didatca di quest O.S.A. nell’arco degli anni della

Scuola dell’Infanzia. Essi rimandano a contenut ben precisi, oltretuto collegat l’uno all’altro per cui

non si pucò capire bene il riferimento a Dio Padre da una parte e alla Chiesa dall’altra senza la

mediazione operata da Gesù, e postulano, di conseguenza, un coerente dinamismo metodologico,

che qui iogliamo esplicitare.

IL TEMA “DIO” costtuisce il contenuto del primo Obietio.

Per i bambini fare riferimento a Dio come il Signore della iita signifca scoprire la dimensione

antropologica delle relazione uomo-Dio.

La Bibbia riiela Dio, riconosciuto, non solo dai cristani, ma da tant uomini religiosi come il

Creatore del cielo e della terra. Tuto iiene da Lui e a Lui ritorna. Per proporre corretamente ai

bambini la ierità di Dio Creatore e Padre, si possono seguire tre iieo

La prima iia è quella dell’esplorazione della realtà creata, ossia del mondo con quanto di iita c’è in

ogni sua parte e con quanto di responsabilità gli uomini hanno di rispetarlo, custodirlo, migliorarlo.

Nel percorrere questa iia metodologica è facile cogliere i possibili collegament con i diiersi

Obietii Specifci di Apprendimento propri della Scuola dell’Infanzia.

Si fanno solo alcuni accenni:

”Esplorare, conoscere e progetare” contribuisce a maturare l’ateggiamento dell’osseriazione della

natura, a interienire con piccoli laiori e atendere con pazienza che la terra dia il suo fruto, questo

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faiorisce nei bambini la percezione di quanto sia importante l’azione dell’uomo per migliorare il

mondo; “Corpo, moiimento, salute ”aiuta a tradurre in gestualità espressioni di meraiiglia e di

stupore daiant al creato, ma anche disgusto e tmore per quanto non risponde alla naturale atesa

di buono, di bello e di iero che c’è nel bambino;

La seconda iia è quella delle relazioni umane che, se positie, lasciano intuire la realtà paterna

e materna di Dio che si esprime nell’appagamento dei sentment più profondi di sicurezza, fducia,

ecc….

Questa iia è partcolarmente sostenuta nell’O.S.A. proprio della Scuola dell’infanzia “Il sé e l’altro”,

che faiorisce l’esperienza della relazionalità, atiando espressioni di grattudine, di generosità,

simpata e amore; questa iia è pure faiorita dalla “Fruizione e produzione di messaggi” perché

senza gli strument per comunicare, comeo parlare, descriiere, raccontare, dialogare, ascoltare,

comprendere, narrare è impossibile atuare la relazionalità che richiede fducia e incoraggiamento

ogni iolta che iiene presa un’iniziatia di aiiicinamento sia dei bambini con gli adult sia dei

bambini tra di loro;

La terza iia è quella delle narrazioni bibliche riguardant la creazione che presentano il mondo

come dono di Dio. E nel mondo, quale signore e custode c’è l’uomo.

Per ialorizzare pienamente questa pista metodologica, un contributo all’I.R.C. è dato, ad esempio,

dall’O.S.A. proprio della scuola dell’infanzia “Fruizione e produzione di messaggi”, che ofre un

apporto all’esperienza religiosa mediante lo siiluppo di abilità qualio ascoltare, osseriare,

comprendere, descriiere, raccontare, dialogare, disegnare, ecc…Questo O.S.A., inoltre, si presta ad

atrare l’atenzione anche sulle altre religioni e sui loro test sacri; ofrirà pertanto l’occasione di

confronto e condiiisione con i bambini le cui famiglie proiengono da altre confessioni religiose. Ma

ci sono anche altri O.S.A. propri della Scuola dell’Infanzia, come “Il sé e l’altro”, “Corpo, moiimento

e salute” da prendere in considerazione in quanto ofrono, da un lato, la consapeiolezza della

propria identtà e del proprio ialore di creatura e dall’altro la capacità, grazie al proprio corpo, di

esplorare, da sé o con gli altri, la realtà circostante.

IL TEMA “GESÙ”, Figlio di Dio e uomo tra gli uomini, è centro e punto focale della Religione

cristana. Gli O.S.A. della religione Catolica faioriscono la scelta didatca di un approccio

graduale e progressiio alla persona e all’opera di Gesù di Nazaretho dalla conoscenza della sua

iita, delle sue azioni, del suo rapporto con il Padre e con le persone che chiama fratelli, per

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giungere alle soglie dell’intuizione del suo mistero di iero uomo e iero Dio.

Per presentare la persona di Gesù si richiede che i bambini siano messi a contato con il Vangelo.

Il Vangelo, infat, è il documento per eccellenza che parla di lui e lo riiela.

Una iia priiilegiata per accostare la persona di Gesù è certamente anche quella delle grandi

feste cristane che lo celebrano e ne fanno memoria. Lo sono pure i document artstci e le

espressioni della pietà popolare che costtuiscono la “memoria credente” delle comunità

cristane nel tempo e nello spazio.

Fecondo, anche per questa tematca, sarà il contributo che le diierse forme di educazione

potranno dare all’assimilazione dei ialori cristani che iengono interpretat e arricchit atraierso

il messaggio cristano. Ricordiamo che l’O.S.A. proprio della Scuola dell’Infanzia “Il sé e l’altro”,

educando al rispeto e all’aiuto reciproco, matura gradualmente fn dall’infanzia l’ateggiamento

di accoglienza e amore- carità espresso nel comandamento eiangelico dell’amore. Così anche

l’altro O.S.A. proprio della Scuola dell’Infanzia “Fruizione e produzione di messaggi” contribuisce

all’assimilazione dei ialori eiangelici aiialendosi dei messaggi della musica e del canto, nonché

dell’espressione pitorica.

IL TEMA “CHIESA” indica la comunità dei cristani, ma è anche il luogo doie essa si riunisce. Il

processo metodologico-didatco per accostare i bambini a questa realtà sarà oiiiamente quella

esperienziale, che consente di raforzare, o di proiocare, la loro esperienza diretao dalla

conoscenza dell’edifcio-chiesa con i suoi element costtutii alle azioni celebratie, ai gest di

fraternità.

In partcolare, le espressioni di carità che si iiiono nella Chiesa presente sul territorio aiuteranno

i bambini nella comprensione del comandamento dell’amore, afdato da Cristo ai suoi discepoli.

Un amore che richiede di tradursi in rispeto, in accetazione, in dialogo con tut, anche con

quant seguono le altre religioni.

Anche per questo nucleo è possibile il collegamento con gli O.S.A. propri della Scuola

dell’Infanzia qualio “Il sé e l’altro” perché dire Chiesa è dire comunità e quindi un insieme di

relazioni che fanno di tante persone una grande famiglia, la famiglia di Dio; “Il corpo e il

moiimento” come abilità di esplorazione dell’ambiente, come ateggiamento e gestualità

richiest dalle espressioni di preghiera dei diiersi popoli; “Fruizione e produzione di messaggi”

come, ad esempio, abilità di raccontare, di disegnare, di riprodurre suoni e musiche, di

comprendere espressioni religiose artstche, ecc. di cui il bambino pucò fare esperienza anche

indutia.

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L’I.R.C. NEI 5 CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE’ E L’ALTRO: LE GRANDI DOMANDE, IL SENSO MORALE, IL VIVERE INSIEME

Scopre nei raccont del Vangelo la persona e l'insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è

Padre di tut e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per siiluppare

un positio senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenent a

diferent tradizioni culturali e religiose.

Esempi di "declinazione" TSCo

Accoglienza- "Il bambino e/o la bambina prende coscienza che Dio non fa diferenza di persone e

iuole bene a tut".

Formazione della coscienza- "Il bambino e/o la bambina è consapeiole dell'esempio e degli

insegnament che ci ha dato Gesù per realizzare una iita buona e felice". Domande esistenziali-

"IL bambino e/o la bambina prende consapeiolezza che la iita è un dono di Dio e che Egli non ci

abbandona mai, neppure nella soferenza e nella morte". Diiersamente abili -"Il bambino e/o la

bambina si rende conto delle partcolari diiersità che presentano alcuni bambini dal punto di

iista fsico o sociale ed è consapeiole che Gesù aiiicina con beneiolenza e amore ogni persona,

senza tener conto della sua partcolare situazione".

IL CORPO E IL MOVIMENTO: IDENTITÀ ’, AUTONOMIA, SALUTE

Riconosce nei segni del corpo l'esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare

anche in questo modo la propria interiorità, l'immaginazione e le emozioni.

Esempi di "declinazione" TSCo Valore del proprio corpo

- "Il bambino e/o la bambina prendono coscienza del ialore e della bellezza del proprio corpo

come di un dono speciale di Dio".

- "Il bambino e/o la bambina proiano soddisfazione ciascuno del proprio sesso e sono capaci di

tratarsi con reciproco rispeto e apprezzamento".

IMMAGINI, SUONI, COLORI: GESTI, ARTE, MUSICA, MULTIMEDIALITÀ’

Riconosce alcuni linguaggi simbolici e fguratii carateristci delle tradizioni e della iita dei

cristani (segni, feste, preghiere, cant, gestualità, spazi, arte), per poter per poter esprimere con

creatiità il proprio iissuto religioso.

Esempi di "declinazione" TSCo

- "Il bambino e/o la Bambina sa che c'è una Parola più importante di tute le parole umane,

perché è quella pronunciata da Gesù e si troia nella Bibbia".

- "Il bambino e/o la bambina è capace di usare la parola per riiolgersi a Gesù e parlare con lui".

I DISCORSI E LE PAROLE: COMUNICAZIONE, LINGUA, CULTURA

Impara alcuni termini del linguaggio cristano ascoltando semplici raccont biblici, ne sa narrare i

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contenut riutlizzando i linguaggi appresi, per siiluppare una comunicazione signifcatia anche in

ambito religioso.

Esempi di "declinazione" TSCo

- "Il bambino e/o la bambina è progressiiamente capace di seguire il comando di Gesù che ha

insegnato a riiolgersi alle persone con parole buone e sincere".

- "Il bambino e/o la bambina conosce le parole che Gesù ha deto per i Bambini "LASCIATE CHE I

BAMBINI VENGANO A ME" ......".

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Osseria con meraiiglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristani e da tant

uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per siiluppare sentment di responsabilità nei

confront della realtà, abitandola con fducia e speranza.

Esempi di "declinazione" TSCo

"Il bambino e/o la bambina iede nella natura l'opera di Dio, è capace di rispetarla ed eiita

comportament di spreco".

4.5 I PROGETTI

A supporto ed integrazione delle progetazione didatca annuale, la scuola promuoie diiersiproget

PROGETTI SCUOLA DI ALTIVOLE

PROGETTO FINALITÀ A CHI ÉRIVOLTO

LUOGO TEMPI

Relazionarsi con il diierso(progeto comune alle tre scuole)

Costruire realtà di accoglienza , ascoltoe riconoscimento reciproco della realtàumana nella sua molteplice diiersità e complessità

Tut i bambini e student di V° superiore di isttut della zona

Scuola di Altiole 1 giornata nel coro di tuto l’anno

Educazione ambientale(progeto comune alle tre scuole)

Il progeto si propone di faiorire il rispeto per l’ambiente atraierso la promozione della raccolta diferenziata

Gruppo dei grandiGruppo dei medi

Scuola di Altiole 2 incontri per ogni sezione nel periodo Gennaio/Febbraio

Biblioteca (progeto comune alle tre scuole)

Entrambe le proposte si inseriscono nel progeto Nat per Leggere riiolto aibambini 0-6 anni, che ha lo scopo di aiiicinare il bambino ai libri e alla letura fn dai primi giorni di iita ed è un progeto di accompagnamento alla genitorialità.

Gruppo grandi per incontro in biblioteca.

Tut i bambini per la letura animata in scuola.

Biblioteca Comunale di Altiole per l’incontro con l’autore ed anche per la letura animata.

1 incontro in otobre per il gruppo grandi

1 incontro ad Aprile /Maggio per l’incontro di letura animata in Biblioteca

Acquatcitt(progeto comune alle tre scuole)

Familiarizzare con l’elemento acqua e promuoiere l’autonomia del bambino

Gruppo dei grandi Piscine Comunali di Contea Montebelluna

8 lezioni nel periodo Febbraio- Marzo

Andiamo al teatro (progeto comune alle tre scuole)

Aiiicinare i bambini ad un'esperienza artstca diiersa e stmolante e iiiere l’esperienza del teatro, come racconto di storia ed approccio ad un ascolto

Tut i bambini Auditorium comunale oppure teatro Sant'Anna aTreiiso

Aprile

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interatio che non sia di matrice digitale

Educazione alle emozioni (progeto comune alle tre scuole)

Aiutare i bambino a riconoscere le emozioni, dandogli un nome.

Gruppo medi Scuola dell’infanzia 8 incontri nei periodo Febbraio,Marzo,Aprile

Formazione genitori

(progeto comune alle tre scuole)

Costruire una corresponsabilità educatia tra scuola e famiglia

Genitori delle 3 scuole Scuola dell'infanzia, Sala Don Martno, Sala Dameto

Da Noiembre a Maggio

Sicurezza

(progeto comune alle tre scuole)

Garantre la sicurezza nell'ambiente scolastco a tute le persone present

Tuto il personale docente e non docente, tut i bambini della scuola, altri sogget coiniolt nell'ambiente scolastco (iolontari, trocinant, personale esterno).RSPP

Scuola di Altiole Tuto l'anno

Inclusione

(progeto comune alle tre scuole)

Aiutare i bambini in difcoltà e preienire il disagio.

Docent , bambini e famiglie

Sedi delle isttuzioni citate(Comune di Altiole, C.T.I. e ASL) e Scuola.

Setembre-giugno

Contnuitt con il Nido Rifetere sulla propria storia personalecogliendo la propria crescita e accogliere bambini più piccoli . (per i bambini dell’Infanzia)

Familiarizzare con l’ambiente della scuola dell’infanzia; conoscere i nuoii spazi e le persone (per i bambini del Nido)

Gruppo piccoli della scuola infanzia e grandi del Nido

Infanzia Altiole e Nido “Sant’Antonio”

Otobre, Aprile, Maggio, Giugno

Contnuitt con la scuola Primaria

Creare un contesto per ageiolare il passaggio del bambino tra i diiersi gradi scolastci

Gruppo Grandi ed eientuali antcipatari. Bambini di classe prima e di classe quinta della scuola Primaria di Altiole

Scuola Primaria e Scuola dell’Infanzia di Altiole

Da Noiembre a Giugno

Feste Consolidare nel bambino la conoscenza delle tradizioni della cultura catolica, del territorio e della propria storia personale, coiniolgendoanche il territorio.

Tut i bambini Scuola dell’Infanzia, oratorio parrocchiale , Chiesa e auditorium comunale

Tuto l’anno

Atiitt ertracurricolari Aiiicinare le famiglie del territorio allarealtà scolastca e creare moment di aggregazione e festa.

Genitori della scuola, Pro-loco , Associazioni Comunali e parrocchiali

Scuola e territorio Tuto l’anno

La Famiglia in laboratorio Faiorire

il coiniolgimento e la collaborazione delle famiglie nelle atiità scolastche.

Bambini e genitori (o familiari) della scuola.

Scuola dell'infanzia Fine noiembre

BoscAsolo Il progeto ofre l’opportunità di comprendere come il bosco costtuiscaun patrimonio ambientale che ia conosciuto, rispetato e ialorizzato.

Gruppo grandi Bosco di Asolo Scuola dell’Infanzia

Mese di Otobre

Il nostro territorio Far conoscere ai bambini una realtà di associazionismo e iolontariato del proprio territorio.

Gruppo grandi Giardino della scuola e sala gioiani

N° 2/3 incontri Nel corso dell’anno

I seriizi del mio comune Far conoscere ai bambini il proprio territorio e stmolare il senso di citadinanza.

Tut i bambini Stabile comunale, biblioteca e piazza

Tuto l’anno

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DESCRIZIONE DEI PROGETTI

PROGETTO RELAZIONARSI CON IL DIVERSO

Le tre scuole dell’Infanzia in collaborazione con la “Cooperatia sociale seriire onlus” e all’interno

del progeto proposto dalla stessa “Incontrare l’altro nelle diiersità per costruire la solidarietà”

accolgono una iolta all’anno student delle classi quinte di scuole secondarie di secondo grado della

zona, per condiiidere una intera giornata scolastca. I ragazzi che in precedenza hanno conosciuto

altre realtà (case di riposo, carceri…) si relazionano con la realtà e i protagonist della Scuola

dell’Infanzia, i bambini iiiono una realtà di accoglienza , ascolto e riconoscimento reciproco della

realtà umana nella sua molteplice diiersità e complessità

PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE

Nell’otca della scuola che risponde ai bisogni formatii e alle domande del contesto sociale il

progeto ha come fnalità quella di “(…) promuoiere l’educazione alla citadinanza& afnccé gli

alunni& atraierso percorsi mirat& possano maturare un senso ciiico cce gli consenta di assumere

comportament consapeioli& sempre improntat alla ialorizzazione e al rispeto di sé& degli altri e

dell’ambiente circostante (…)”

Il progeto è gestto dall'azienda Contarina Spa, che nel nostro territorio si occupa della raccolta e

smaltmento dei rifut; tale percorso iuole promuoiere nelle scuole la correta gestone dei rifut

stessi. Si trata di un progeto riiolto ai bambini ma anche alle insegnant, che mira ad apprendere e

poi metere in pratca quanto appreso.

OBIETTIVI GENERALI

promuoiere l'assunzione di comportament positii ierso la saliaguardia dell'ambiente relatiamente ad una riduzione complessiia del iolume dei rifut prodot ad una gestone correta di quelli prodot;

faiorire la realizzazione di una gestone dei rifut interna alla scuola efciente ed efcace.

OBIETTIVI SPECIFICI

aumentare la conoscenza delle regole della raccolta diferenziata; faiorire la responsabilizzazione della scuola rispeto alla realizzazione di una buona raccolta

diferenziata interna; riduzione della quanttà di rifut prodoto dalla scuola.

ATTIVITÀ'

incontri con insegnant e alunni per illustrare il progeto; fornitura ed organizzazione logistca dei contenitori interni ed esterni alla scuola;

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METODOLOGIA

La metodologia utlizzata si ispira ai principi propost dalla Carta di Fiuggi dell'agire educatio e l'educare agendo. Pertanto si priiilegia una metodologia atia. Nello specifco sono usat quest strumento

lezioni frontali con tecniche partecipatie simulazioni laiori di gruppo giochi laboratori.

PROGETTO BIBLIOTECA organizzato in collaborazione con la Biblioteca comunale.

Il progeto di promozione alla letura della Biblioteca Comunale riiolto ai bambini delle Scuole

dell’Infanzia preiedeo

.per tut i bambini delle scuole un incontro di letura animata con un professionista nella

.propria sede scolastca e/o in biblioteca (solitamente nei mesi di aprile e maggio);

.per i bambini della sezione dei Grandi un incontro con un illustratore (solitamente nella prima

.parte dell’anno scolastco).

Entrambe le proposte si inseriscono nel progeto Nat per Leggere riiolto ai bambini 0-6 anni, che

ha lo scopo di aiiicinare il bambino ai libri e alla letura fn dai primi giorni di iita ed è un progeto

di accompagnamento alla genitorialità.

Si propone ai bambini il libro atraierso la letura quindi la parola/la ioce/l’ascolto e l’illustrazione

quindi il iedere, chiedendo al bambino la capacità di imparare a concentrarsi e a dedicare

atenzione a, di stare da solo.

L’incontro con l’illustratore si siolge in biblioteca con un gruppo di bambini (ristreto rispeto al

gruppo classe) in numero adeguato all’ascolto e al laboratorio conseguente alla letura.

L’illustratore è un professionista che presenta il proprio libro e su questo realizza un laboratorio

creatio.

Finalità del progeto “Nat per leggere”o

“Ogni bambino ca dirito ad aiere occasioni di siiluppo afetio e cognitio. Questo è il cuore di

Nat per Leggere. Il progeto ca l'obietio di promuoiere la letura ad alta ioce: ricercce

scientfcce come il leggere ad alta ioce& con una certa contnuità& ai bambini in età prescolare

abbia una positia infuenza sia dal punto di iista relazionale (è una opportunità di relazione tra

bambino/a insegnant e genitori)& cce cognitio (si siiluppano meglio e più precocemente la

comprensione del linguaggio e la capacità di letura). Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a

leggere cce si protrae nelle età successiie grazie all'approccio precoce legato alla relazione.”

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PROGETTO ACQUATICITÀ’In collaborazione con le piscine comunali “CHIARA GIAVI” di Montebelluna gestte dalla A.S.

Montebelluna Nuoto (Nuoto Nordica Montebelluna) che costtuisce la Società Montenuoto, le tre

scuole dell’infanzia garantscono dalle 6 alle 8 lezioni di acquatcità all'anno per il gruppo dei

bambini grandi nel periodo che ia da Gennaio a Giugno a seconda della disponibilità delle piscine.

Il progeto si propone di far familiarizzare con l’elemento acqua e promuoiere l’autonomia del

bambino.

PROGETTO ANDIAMO A TEATROIn collaborazione con “Gruppo Alcuni” Teatro Sant’Anna Treiiso, le tre scuole partecipano ad uno

spetacolo teatrale al quale sono iniitat anche i bambini del Nido “Sant'Antonio di Altiole” presso

l’Auditorium Comunale gentlmente messo a disposizione dalla Amministrazione Comunale.

Il progeto ha lo scopo di aiiicinare i bambini ad un'esperienza artstca diiersa e stmolante e

iiiere l’esperienza del teatro, come racconto di storia ed approccio ad un ascolto interatio che

non sia di matrice digitale

PROGETTO EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI In collaborazione con L'Amministrazione Comunale che fnanzia il progeto , le tre scuole

organizzano dai 6 agli 8 incontri con espert esterni (psicologi, leture animate...) per i bambini del

gruppo medi per far iiiere esperienze ate a stmolare e a riconoscere le proprie emozioni.

Il progeto iuole aiutare il bambino a riconoscere le emozioni, dandogli un nome e quindi a saperle

gestre.

PROGETTO FORMAZIONE GENITORI

Le tre Scuole atiano incontri di formazione per i genitori con specialist nel setore dell’infanzia,

che tratano tematche richieste dalle famiglie stesse.

Alcuni temi tratato EDUCAZIONE ALIMENTARE, VACCINAZIONI E SALUTE, LA PSICOLOGIA

INFANTILE, COMPORTAMENTI DEI GENITORI VERSO I BAMBINI, PROBLEMI E DISTURBI, FORME DI

AGGRESSIVITÀ’ NEI BAMBINI, CONTINUITÀ’ E RIORDINO DEI CICLI, EDUCAZIONE STRADALE, LA

SEPARAZIONE DAI GENITORI, IL DIALOGO TRA GENITORI E FIGLI.

Inoltre le tre scuole preiedono un incontro di formazione sulla tematca della progetazione tenuto

dalla Coordinatrice, basato sulla partecipazione atia dei genitori che in sezione, dopo il momento

formatio,faranno gruppi di laioro laboratoriale in cui i partecipant possano interagire tra loro.

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PROGETTO SICUREZZA

Come preiede la legge D.Lgs. 9 aprile 2008 , n° 81 Presso la scuola esiste il DOCUMENTO DI

VALUTAZIONE DEI RISCHI .

Le squadre di emergenza (Primo Soccorso e Antncendio) sono costtuite da personale formato

mediante i corsi preiist per legge e iengono confermate e/o rinnoiate di anno in anno, in base

alle risorse umane present.

Tut i dipendent hanno la formazione generale e specifca sulla sicurezza. La coordinatrice è

preposto in materia di sicurezza dei laioratori.

Ogni anno iengono siolte almeno 2 proie di eiacuazione con i bambini e il personale, redigendo i

relatii ierbali.

È presente il registro dei controlli antncendio e il registro degli infortuni dei Laioratori.

La scuola dell'infanzia predispone misure di sicurezza in materia di preienzione e protezione; ha

nominato un RSPP esterno che efetua almeno 2 sopralluoghi ogni anno.

Forma i bambini per l'eiacuazione in caso di incendio o terremoto. Predispone di un piano e di una

squadra di emergenza.

PROGETTO INCLUSIONE

Le tre Scuole dell'Infanzia si atiano, in collaborazione con l’A.S.L. n.2, con i seriizi sociali di Altiole

per la preienzione dei disagi ed andare incontro ai bisogni educatii speciali.

I bambini sono sotopost a controlli igienico-sanitari fn dal quarto anno di etào iisita pediatrica e

controllo optometrico sono alcuni dei seriizi efetuat in collaborazione con la Scuola.

In alcuni casi esiste anche il collegamento con il seriizio di Neuropsichiatria infantleo il seriizio

mete a disposizione un team di specialist a cui la Scuola si riiolge (specialist in logopedia, in

psicomotricità, in psicologia infantle).

Il tuto in collaborazione con le famiglie.

Le tre scuole dell’Infanzia aderiscono anche al CENTRO TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE che ha

come capofla l’Isttuto Comprensiio di Loria.

Tale adesione permete alla scuola di entrare in rete territoriale con i diiersi ordini di scuola per ladiagnosi e preienzione dei disagi, usufruendo di diiersi seriizio

- formazione e tutoraggio per le insegnant;

.staf di espert da poter consultare sia per insegnant che per genitori;

.giornate di studio per insegnant e genitori.

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PROGETTO CONTINUITÀ

La Scuola dell'infanzia “Sacro Cuore” è consapeiole dell’importanza della contnuità educatia alfne di una formazione integrale, unitaria ed armonica di tuta la persona nella sua realtà globale.

E’ pertanto atenta ad assicurareo

una contnuità orizzontale, puntando sulla partecipazione della famiglia e dell’extra-scuola e a talfne promuoieo

- dinamiche ludiche ed uscite con le famiglie (gite, escursioni, …);

.celebrazioni di feste ( festa di Natale, Carneiale, festa della famiglia...);

.presenza nel territorio (tradizioni, rapport con le isttuzioni, associazioni, feste locali…);

.utlizzo di ambient present nel territorio (iisita alla biblioteca, uso dell’auditorium,…);

.apertura alle realtà nazionali, europee, mondiali e uso correto della multmedialità.

Una contnuità iertcale , tra Nido, Scuola dell'infanzia e Scuola Primaria, costtuita da un raccordo

pedagogico, curricolare ed organizzatio e da una trasmissione di informazioni e dat.

A tal fne la Scuola dell'infanzia aderisce al Progeto Contnuità costtuito in collaborazione con il

Nido Sant’Antonio di Altiole e l’Isttuto Comprensiio di Altiole, metendosi in rete con le altre

Scuole dell’Infanzia facent parte del territorio.

Viene garantta la contnuità anche tra il nido e la scuola dell'infanzia si atiano proget più o meno

complessi in base al numero di bambini che potenzialmente afronteranno il passaggio, le educatrici

del nido e le insegnant della scuola dell'infanzia si incontrano per uno scambio di informazioni

riferite ai bambini durante l'ultmo periodo di frequenza dei bambini al nido.

Contnuitt scuola dell’infanzia-scuola primaria

Il presente Progeto è nato all’interno del Circolo Didatco di Riese Pio X ed è lo siiluppo nonché la

contnuazione di una fatia collaborazione tra i due diiersi ordini di Scuola iniziata nel 1996 e

portata aiant fno ad oggi con l’Isttuto Comprensiio di Altiole.

Il passaggio Scuola dell’Infanzia-Scuola Primaria rappresenta per il bambino un momento

estremamente delicato atorno al quale si concentrano fantasie& interrogatii e tmori. Atraierso

questo progeto si ofre la possibilità di aiutare il bambino/a ad afrontare i sentment di

confusione& preoccupazione e rassicurarlo/a circa i cambiament cce lo/a aspetano& promuoiendo

in modo positio il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all'altro.

Presenta percicò una proposta di caratere metodologico-didatco sui temio

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- dell’ACCOGLIENZA intesa come la creazione di condizioni idonee afnché i bambini troiino

ambient faioreioli che riducano il più possibile le preoccupazioni e siano preparat a

riconoscere le loro difcoltà;

.dell’EDUCAZIONE INTERCULTURALE come risposta educatia che rimanda allo scambio,

all’apertura, alla reciprocità tra culture, accetando le “diiersità” come arricchimento e

ialore da doiersi scoprire nel rapporto con l’altro;

.dell’EDUCAZIONE AI VALORI SOCIALI quali l’amicizia, la solidarietà, l’amore iissut in una

dimensione atia e di gest di incontro quali l’imparare a dare.

LINEE OPERATIVE DEL PROGETTO

Il progeto si compone ino

FASE INIZIALE

Si realizza una riunione della Commissione Contnuità per formulare ed atuare un curricolocomune agli anni-ponte, cercando di atuare quanto preiisto dal D.M. 16/11/92 e relatia C.M.339/92.

FASE CENTRALE

Si concorda una VISITA CONOSCITIVA alla Scuola Primaria da parte dei bambini dell’ultmo anno diScuola dell'infanzia, iniitat tramite letera scrita dai bambini della classe prima.

Questa iisita iiene defnita come GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA ed in questa occasione i bambinipossono iedere e conoscere gli ambient e le persone della nuoia Scuola.

FASE OPERATIVA

Composta da un progeto didatco-operatio-interculturale, basato sull’utlizzo di una storia egarantto da un raccordo curricolare tra Scuola dell'infanzia e Scuola Primaria.

METODOLOGIA

PRIMA FASEo indiiiduale a liiello di ogni Scuola

- raccontare la storia con lo scambio di insegnant tra i due ordini di scuola

.riorganizzare il contenuto della storia

.riorganizzare il contenuto logico-temporale

SECONDA FASEo incontro presso la Scuola Primaria

.sperimentare delle atiità tpiche della giornata della scuola primaria.

TERZA FASE RIELABORATIVAo a liiello indiiiduale

- rielaborare la storia atraierso atiità grafco-pitoriche o manipolatio-plastche.

Nel Progeto Accoglienza-Contnuità si utlizza il gioco come possibilità di relazionarsi in modopositio e di troiare delle strategie per aiiicinarsi all’altro.

TRASMISSIONE DATI

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Alla scuola primaria iiene consegnato il fascicolo contenente la scheda di ialutazione fnale stesa incollaborazione con le insegnant dei due ordini di scuola.

Per dare una iisione più unitaria dell’alunno si inseriscono ancheo il disegno del bambino stesso,della sua famiglia e uno libero.

All’inizio del futuro anno scolastco gli insegnant di classe prima incontreranno quelli della Scuoladell'infanzia per ulteriori chiarifcazioni.

Progeto Contnuitt nido-scuola dell’infanziaIl collegio dei docent delle 3 scuole del comune di Altiole sono disponibili al passaggio di

informazioni con i Nidi di proienienza dei bambini nuoii iscrit atraierso colloqui con le educatrici

ed eientuale raccolta di informazioni. In partcolare con il Nido Sant’Antonio di Altiole concorda

dei moment doie poter conoscere e farsi conoscere dai bambini frequentant l'ultmo anno di

Asilo e dalle loro famiglie (laboratori, leture animate…), moment che iengono concordat di anno

in anno. E’ garantto comunque lo scambio di informazioni nel mese di Giugno tra le Educatrici del

Nido e la Coordinatrice con eientuali passaggi schede su esit formatii del bambino .

PROGETTO FESTE

Il Progeto ha la fnalità di guidare i bambini a conoscere e riferire eient della storia personale e

familiare come pure le tradizioni e usanze del proprio ambiente di iita. Atraierso atiità grafco

pitoriche e manipolatie, narrazioni, giochi simbolici e rappresentazioni teatrali iengono

sotolineate le feste ed i moment fort dell’anno oiieroo le feste di compleanno, la festa dei nonni,

la festa di Natale, la festa del papà, della mamma, la Festa di Pasqua ed infne la festa della famiglia.

Il bambino consolida così la conoscenza delle tradizioni della cultura catolica, del territorio e della

propria storia personale e i questo suo processo iiene coiniolto anche il territorio.

PROGETTO ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI

Molte sono le atiità extra-curricolari che la Scuola realizza o a cui partecipa in collaborazione con

il territorio e le associazioni present in esso, in modo da rendere partecipi ed atii i bambini e la

comunità allo stesso tempo. Il progeto iuole raggiungere i seguent obietiio

- partecipazione atia delle famiglie dei bambini alla iita scolastca;

- presa di coscienza della realtà scolastca e territoriale;

- siiluppare forme di aggregazione tra famiglie , bambini e associazioni;

- atenzione ierso le diierse etnie.

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PROGETTO LA FAMIGLIA ENTRA A SCUOLA

La scuola promuoie moment di atiità laboratoriali bambino /genitore.

Vengono chiamant a scuola i genitori dei bambini a piccoli gruppi, che laiorano nel laboratorioassieme ai propri bambini per costruire ogget o addobbi su temi specifci.

FINALITÀ’o

il coiniolgimento e la collaborazione delle famiglie nelle atiità scolastche.

OBIETTIVIo

- far scoprire il piacere di laiorare assieme;

- far superare i tmori nei confront della realtà scolastca;

- creare un rapporto di fducia reciproca;

- ofrire la possibilità ai genitori di conoscere l’ambiente scuola(spazi, strument, atiità,…).

PROGETTO BOSCASOLO

Il progeto Boscasolo è atuato in collaborazione con la “Fondazione Coin” dalle insegnat che sono

state formate dalla stessa e dagli operatori della fondazione. I bambini del gruppo grandi fanno due

laboratori sulla tematca del bosco ed una iisita guidata nel “Boscasolo” un Bosco nel comune di

Asolo. Il progeto ha la fnalità di comprendere come il bosco costtuisca un patrimonio ambientale

che ia conosciuto, rispetato e ialorizzato.

PROGETTO IL NOSTRO TERRITORIO

Per atuare il progeto I bambini si recano per circa 2/3 iolte l’anno presso il “Centro sollieio” del

comune. Obietio del progeto è Far conoscere ai bambini una realtà di associazionismo e

iolontariato del proprio territorio.

PROGETTO I SERVIZI DEL MIO COMUNE

Il progeto “I seriizi del mo Comune” preiede che i bambini iadano a iisitare gli stabili principali

del paeseo il municipio, la canonica, la biblioteca, il mercato, la chiesa. Obetio del progeto è far

conoscere ai bambini il proprio territorio e stmolare il senso di citadinanza.

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4.6 I LABORATORI

A supporto ed integrazione delle progetazione didatca annuale, la scuola promuoie diiersilaboratori

NOME FINALITÀ A CHI ÉRIVOLTO

DURATA CADENZA

EDUCAZIONEMOTORIA

Il laboratorio di educazione motoria si basa sulla mobilizzazione tonico emozionale,sulla mobilizzazione dell’immaginario atraierso il gioco, l’orientamento spaziale ed il ritmo, aiutando lo siiluppo psicomotorio del bambino.

Piccoli, Medi eGrandi

Da Otobre aMaggio

Setmanale

EDUCAZIONEMUSICALE

Creare occasioni artstche e promuoiere la didatca musicale fn dalla prima infanzia. La musica iiene interiorizzata atraierso l’ascolto atio di brani di diierso genere, atraierso l’ascolto della ioce dell’insegnante, atraierso il canto, l’uso di semplici strument a percussione, l’uso del corpo come strumento, l’educazione al silenzio.

Piccoli e Medi Da Otobre aMaggio

Setmanale

PRE REQUISITIMATEMATICI

“Giochiamo con inumeri”

Atraierso esperienze concrete far acquisire ai bambini i pre requist scolastci (numero, spazio , relazioni, dat e preiisioni) propri del linguaggio logico matematco per leggere la realtà che ci circonda.

Grandi Da Otobre aMaggio

Setmanale

PRE REQUISITILINGUISTICI

“Giochiamo con leparole ”

Siiluppare le potenzialità linguistche ed afnare il gesto motorio e lo siiluppo di competenze meta linguistche

Grandi Da Otobre aMaggio

Setmanale

LABORATORIO DELLASTORIA

“Una storia tantestorie “

Stmolare un ateggiamento di curiositàed interesse ierso i libri faiorendo l’arricchimento del lessico e l’espressione delle proprie emozioni

Grandi Da Otobre aMaggio

Setmanale

LABORATORIO DILINGUA INGLESE

“Let’s go”

Sollecitare interesse e curiosità ierso l’apprendimento della lingua straniera e familiarizzare con essa

Grandi Da Otobre aMaggio

Setmanale

LABORATORIO MANIPOLAZIONE “Piccole mani grandi

scoperte “

Sperimentare potenzialità e limit della propria fsicità, acquisire conoscenze e metodologie atraierso il fare per educare le abilità grosso motorie e fni motorie.

Medi Da Otobre aMaggio

Setmanale

LABORATORIO DADEFINIRE

Il laboratorio sarà defnito nel mese di gennaio. Le insegnat osserieranno neiprimi quatro mesi di scuola il gruppo piccoli per indiiiduare un percorso laboratoriale che risponda alle efetie esigenze di siiluppo di alcune competenze di questa fascia d’età.

Piccoli Da Gennaio aMaggio

Setmanale

Tut i laboratori sono tenut dalle insegnant della scuola ad eccezione dio

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LABORATORIO DI EDUCAZIONE MOTORIA

La Scuola dell'Infanzia per l’educazione motoria si afda ad una società esterna , “Italia Sport

Polisportia”che fornisce personale qualifcato e specializzato.“Fare ginnastca” per i bambini dai 3

ai 6 anni, signifca trasformare la Scuola in un ambiente ricco di risorse e stmolante, idoneo ad

ofrire molte opportunità educatie e, quindi, iarie possibilità e situazioni mediante le quali il

bambino possa armonicamente crescere in tut gli aspet della sua personalità. Il laioro motorio

iiene incentrato sullo schema corporeo, ossia sulla capacità di riconoscere e controllare il proprio

corpo nel suo insieme e nelle singole part. Più specifcatamente il laboratorio tende allo siiluppo

dell’educazione sensoriale; al controllo globale del corpo e controllo segmentario; allo siiluppo

dell’equilibrio; al controllo della respirazione; alla percezione della lateralità e dominanza; e allo

siiluppo dell’organizzazione spazio-temporale.

L’atiità motoria si realizza una iolta alla setmana, con durata di circa un’ora, per gruppi di

bambini omogenei per età. La metodologia adotata è quella ludica, in modo tale che il bambino

percepisca gli obietii in modo indireto, diiertendosi. Vengono utlizzat materiali e strument

adeguat all’età.

LABORATORIO DI EDUCAZIONE MUSICALE

La Scuola dell'Infanzia per l’educazione musicale si afda , alla ASSOCIAZIONE MUSICALE

“MUSIKDRAMA” di Montebelluna che fornisce personale qualifcato e specializzato. L'intento del

laboratorio musicale creare occasioni artstche e promuoiere la didatca musicale fn dalla prima

infanzia. E’ proprio la prima l’infanzia infat il momento della iita in cui l’assorbimento dei linguaggi

aiiiene in modo spontaneo e ieloce, cicò aiiiene anche per il linguaggio musicale. Esperienze

musicali di qualità in questo periodo della iita risultano essere molto signifcatie per l’educare alla

famigliarità con la musica nella sua iarietà, ricchezza e bellezza. La musica iiene interiorizzata

atraierso l’ascolto atio di brani di diierso genere, atraierso l’ascolto della ioce dell’insegnante,

atraierso il canto, l’uso di semplici strument a percussione, l’uso del corpo come strumento,

l’educazione al silenzio. L’interiento non mira a precoci performance, ma a siiluppare la musicalità

secondo le modalità di ognuno e ad arricchire l’ambiente musicale atraierso la condiiisione di

esperienze musicali di gruppo Il laboratorio è progetato coordinando l’atiità musicale con le

indicazioni fornite dagli insegnant di sezione, tenendo conto, oltre che delle indicazioni nazionali

per l’atiità espressiia musicale per la scuola dell’infanzia, della tpologia dei gruppi coiniolt, delle

indicazioni didatche-educatie specifche del plesso scolastco, del percorso già siolto dai gruppi.

I bambini diiisi in piccoli gruppi per 1 iolta alla setmana s'incontrano nello spazio laboratoriale

che ha i seguent obietii e contenuto

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Obietii generali

scoprire e sperimentare le possibilità di utlizzo della ioce;

partecipare atiamente, nel rispeto delle diiersità, alla produzione iocale di semplici cant trat

da repertori di iario genere;

mantenere spazi di silenzio;

dialogare ritmicamente con la ioce, il corpo ed eientuali semplici strument a percussione;

partecipare alle atiità di ascolto in moiimento di brani musicali di iario genere;

riconoscere cant e musiche ascoltate.

Contenut

giochi per sperimentare il coiniolgimento di tuto il corpo nella produzione iocale e per

sperimentare le iarie possibilità della propria ioce;

ascolto dal canto dell’insegnante e delle diierse sfumature espressiie che un canto pucò

assumere;

ascolto e apprendimento di un repertorio di cant appartenent a diiersi generi;

ascolto di frasi musicali ritmiche e dialogo sonoro con cellule ritmiche;

atiità per creare moment di silenzio in cui si sperimenta l’ascolto del pensiero musicale,

atraierso giochi di ripetzione interiore di melodie note o di silenzio come atesa per un eiento

sonoro che deie accadere o che si sta per creare;

ascolto in moiimento di un repertorio di brani strumentali appartenent a diiersi generi,

atraierso semplici danze, moiimento a specchio con l’insegnante, moiimento libero nella stanza,

moiimento guidato da immagini.

5- INCLUSIONE SCOLASTICA

UNA SCUOLA INCLUSIVA CHE ACCOGLIE E VALORIZZA

La scuola garantsce un sistema di istruzione inclusiio ed un apprendimento contnuo& fnalizzat:

.al pieno siiluppo del potenziale umano& del senso di dignità e dell’autostma ed al raforzamento

del rispeto dei dirit umani& delle libertà fondamentali e della diiersità umana;

.allo siiluppo& ancce da parte delle persone con diierse abilità& della propria personalità& dei talent

e della creatiità& come pure delle proprie abilità fsicce e mentali& sino alle loro massime

potenzialità

.porre le persone con disabilità in condizione di partecipare efetiamente a una società libera.

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(Conienzione ONU per i dirit delle persone con disabilità, art. 24)

Tut i citadini canno pari dignità sociale e sono eguali daiant alla legge& senza distnzione di sesso&

di razza& di lingua& di religione& di opinioni politcce& di condizioni personali e sociali. È compito della

Repubblica rimuoiere gli ostacoli di ordine economico e sociale& cce& limitando di fato la libertà e

l'eguaglianza dei citadini& impediscono il pieno siiluppo della persona umana e l'efetia

partecipazione di tut i laioratori all'organizzazione politca& economica e sociale del Paese.

(Costtuzione italiana, art.3)

5.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il 27 Dicembre 2012 è stata frmata la Diretia Ministeriale “Strument d’interiento per alunni con

bisogni educatii speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastca” che estende il

campo di interiento e di responsabilità di tuta la comunità scolastca all’intera area dei Bisogni

Educatii Speciali (BES). Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 si precisa che

l'indiiiduazione dei BES e la successiia atiazione dei percorsi personalizzat è deliberata da tut i

component del team docent dando luogo al PDP, frmato dal Dirigente scolastco, dai docent e

condiiiso dalla famiglia.

I docent potranno aiialersi per tut gli alunni con bisogni educatii speciali degli strument

compensatii e delle misure dispensatie preiiste dalle disposizioni atuatie della Legge 170/2010

(DM 5669/2011), meglio descrite nelle Linee guida per il dirito allo studio degli alunni e degli

student con disturbi specifci di apprendimento del 12/07/2011.

L’Accordo tra Goierno, Regioni e Proiince autonome di Trento e Bolzano su “Indicazioni per la

diagnosi e la certfcazione dei Disturbi specifci di apprendimento (DSA)”, siglato, ai sensi

dell’artcolo 4, del decreto legislatio 28 agosto 1997, n. 281 del 25 luglio 2012, ribadisce gli

element e i passaggi-chiaie per l’atiazione del “percorso diagnostco integrato” scuola-famiglia-

sanità e artcola le reciproche competenze.

5.2 INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE

L’integrazione è un processo basato principalmente su strategie per portare l’alunno disabile ad

essere quanto più possibile simile agli altri. Alla base di tale prospetia rimane

un’interpretazione della disabilità come problema di una minoranza, a cui occorre dare

opportunità uguali (o quanto meno il più possibile analoghe) a quelle degli altri alunni. La qualità

di iita scolastca del soggeto disabile iiene dunque ialutata in base alla sua capacità di colmare

il iarco che lo separa dagli alunni normali.

L’inclusione, iniece, si basa sul riconoscimento della rileianza della piena partecipazione alla iita

scolastca da parte di tut i sogget.

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Nella prospetia I.C.F. (Internatonal Classifcaton of Functoning), che propone un approccio

bio-psico-sociale, la disabilità ia iista come esito di un rapporto non positio tra l'indiiiduo e il

mondo. La nuoia didatca inclusiia deie quindi andare nella direzione di una riduzione della

disabilità, in partcolare laiorando alla modifcazione del contesto nel quale il soggeto disabile è

inserito.

L'accessibilità, non solo fsica, è la condizione per la piena partecipazione di tut gli alunni al

processo di apprendimento.

Solo se si personalizza l'organizzazione e l'azione educatia e didatca per tut gli alunni, non si

operano discriminazioni a danno degli alunni in situazione di handicap, degli alunni in situazione

di siantaggio socioculturale, degli alunni partcolarmente dotat e di tut i singoli alunni,

comunque sempre l'uno diierso dall'altro.

INTEGRAZIONE INCLUSIONE Riguarda il singolo alunno Riguarda tut gli alunni

Interiiene prima sul soggeto e poi sul Interiiene prima sul contesto e poi sulcontesto soggeto

Incrementa una risposta speciale Trasforma la risposta speciale in normalità

Nella scuola che laiora per l’inclusiiità è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da

afrontare, dal punto di iista quanttatio e qualitatio. Il processo d’inclusione nella scuola, inoltre,

pucò aiienire realmente solo quando condiiiso da tuto il personale coiniolto .

In presenza di student con BES, dunque, è necessario, in primo luogo aiere conoscenza preientia

delle iarie tpologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie

La scuola propone, quindi, un’artcolazione di compit e procedure, in modo che tut cooperino al

raggiungimento del successo scolastco medianteo

indiiidualizzazione (percorsi diferenziat per obietii comuni);

personalizzazione (percorsi e obietii diferenziat);

strument compensatii;

misure dispensatie;

utlizzat secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normatia nazionale e/o

alle diretie del PTOF.

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5.3 PIANO DI INCLUSIONE

La scuola non ha il compito di certfcare, ma di riscontrare e distnguereo

.disturbi (manifestazioni di disagio con base clinica);

.graii difcoltà di apprendimento;

.ordinarie difcoltà di apprendimento.

La scuola si pone l'obietio generale di garantre alle fasce di alunni più fragili una didatca

indiiidualizzata e personalizzata.

Le forme di personalizzazione ianno da semplici interient di recupero, sostegno e

integrazione degli apprendiment, fno alla costruzione di un Piano Educatio Indiiidualizzato

(P.E.I.) o un Piano Didatco Personalizzato (P.D.P.) con la collaborazione di tut gli organi

prepost all'inclusione.

Il Piano Didatco Personalizzato ha lo scopo di defnire, monitorare e documentare, secondo

un'elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di interiento più idonee

e i criteri di ialutazione degli apprendiment.

Per quanto riguarda gli alunni con disabilità certfcata con L.104/92 si contnua inoltre a far

riferimento all'Accordo di Programma (Allegato n.7), sotoscrito da tut i sogget coiniolt

nella presa in carico degli alunni in difcoltà ed alle linee guida per l'integrazione scolastca

degli alunni con disabilità.

Il processo d’inclusione nella scuola, inoltre, pucò aiienire realmente solo quando condiiiso

da tuto il personale coiniolto.

La scuola ha elaborato il PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA che descriie gli interient da atuare

per l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educatii Speciali o

BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI

La scuola si propone di utlizzare il seguente iter per garantre una correta e atenta accoglienzao

.Richiesta e letura della documentazione di certfcazione

.Passaggio di informazioni con le educatrici del Nido eientualmente frequentato

.Colloqui con la famiglia fnalizzato allo scambio di informazioni (tenuto dalla coordinatrice/

referente BES della scuola, insegnate di sezione, insegnante di sostegno)

.Osseriazione del bambino, con atenzione partcolare ai suoi punt di forza, dei suoi

comportament e dello stle relazionale con pari e adult

.Colloqui con gli specialist che hanno redato la documentazione che segue il bambino

.Stesura del Progeto Educatio Indiiidualizzato (P.E.I.)

.Realizzazione delle atiità programmate secondo il P.E.I. e la programmazione di sezione;

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.Verifca e ialutazione degli obietii prefssat

.Raccolta fascicolo indiiiduale

.Incontro con le insegnant della scuola primaria al passaggio dalla scuola d’infanzia.

BAMBINI CON DISTURBI EVOLUTIVI

Nel caso di bambini con presunt disturbi eiolutii l’iter da seguire è il seguente

.Osseriare e monitorare l’andamento del bambino in base agli obietii prefssat dalla

progetazione didatca

.Raccolta di informazioni e osseriazioni sistematche sulle aree di difcoltà rileiate

.Scambiare informazioni con i genitori per ierifcare l’eientuale congruenza delle difcoltà

rileiate anche in ambito domestco

.Predisporre un piano di rinforzo temporaneo per ialutare la possibilità di iniiare i genitori ai

seriizi territoriali di competenza

.Se accertata una difcoltà contnuatia e/o riceiuta conferma dall’esperto, preiio consenso dei

genitori, concordare un piano di interiento da predisporre a scuola

.Allegare eientuale documentazione dell’esperto alla scheda personale del bambino

BAMBINI CON SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO, LINGUISTICO O CULTURALE

I bambini con siantaggi socio economici / linguistci culturali, possono troiare nella nostra scuola

accoglienza atraiersoo

.Interient didatci indiiidualizzat/personalizzat trasiersali a tute le atiità/routne della

scuola

.Atiità di rinforzo nei laboratori

Nel caso di bambini stranieri si intende porre una partcolare atenzione suo

.Accoglienza della famiglia e, doie possibile, suo coiniolgimento in piccole atiità della scuola

(conoscenza atraierso raccont, foto, musiche….)

.Un curricolo che permeta progetazioni ate a stmolare nei bambini la scoperta delle diiersità

e delle somiglianze

.Proposte di giochi di gruppo struturat per faiorire l’apprendimento della lingua italiana

BAMBINI CON ALLERGIE / INTOLLERANZE ALIMENTARI / NECESSITÀ DI FARMACI SALVAVITA

Nel caso siano present nella scuola bambini con intolleranze ed allergie certfcate, la scuola si

propone di atrezzare e preparare il personale docente e di cucina, in modo partcolare, per poter

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garantre ai bambini tut i past in totale sicurezza.

Il protocollo adotato è il seguenteo

.Colloquio iniziale doie iiene indicata l’eientuale problematca, in occasione dell’iscrizione a

scuola tenuto dalla coordinatrice.

.Compilazione della scheda di presentazione del bambino con l’insegnante di riferimento

.Raccolta dei certfcat medici e loro conseriazione nel fascicolo personale del bambino;

.Passaggio di informazioni al personale docente e non

Nel caso di farmaci saliaiita oltre alla certfcazione della patologia, è necessario richiedereo

.la prescrizione del farmaco e le modalità di somministrazione con autorizzazione scrita del

medico curante (duplice copia per fascicolo personale e sezione)

.l’autorizzazione scrita dei genitori per la somministrazione del farmaco stesso (duplice

copia per fascicolo personale e sezione)

.numeri telefonici da chiamare in caso di emergenza in ordine di reperibilità (duplice copia

per fascicolo personale e sezione)

.il farmaco stesso fornito dai genitori con scadenza eiidenziata che la scuola si impegna a

conseriare corretamente

.Cartella con nome eiidenziato del bambino/a da tenere in sezione, in cucina e nei luoghi

ritenut più opportuni da tuto il personale della scuola

.Informazione al collegio docent da parte della coordinatrice di eientuali problematche

present;

.Interient di informazione/gioco/conoscenza norme comportamentali da parte delle

insegnant ierso/con i bambini.

Per ialutare l’inclusione, la nostra scuola annualmente (nei mesi tra maggio e giugno) si impegna

a compilare il Piano Annuale per l’Inclusione ( P.A.I.) .

III allegato : accordo di programma

IV allegato: PAI piano annuale di inclusiiitt

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6- FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

6.1 FORMAZIONE PERSONALE

Le insegnant sono munite di regolare ttolo di studio e abilitazione, sono assunte con

contrato F.I.S.M. La cuoca ha partecipato al corso di “Applicazione del sistema di

autocontrollo H.A.C.C.P. nella ristorazione scolastca (D.L. n°155/97) ed è in possesso

dell’atestato di partecipazione.

La scuola predispone ogni anno scolastco una squadra per le emergenze con la nomina di

addet alle emergenze antncendio e di primo soccorso, gli incaricat nominat hanno

regolarmente siolto i corsi di formazione e aggiornamento preiist dalla normatia in iigore.

Tuto il personale ia siolto il corso di aggiornamento sulla sicurezza preiisto dalla

normatia iigente.

Il personale docente ogni anno partecipa a corsi di formazione ed aggiornamento

professionale, organizzato dalla F.I.S.M. di Treiiso a cui la scuola è associata.

Il personale docente inoltre partecipa a tut gli incontri zonali, sempre propost dalla

F.I.S.M. diret dal coordinatore esterno, Dot.ssa Crema Lorella, da una psicopedagogista e

dalle coordinatrici interne.

6.2 AUTOVALUTAZIONE :LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI

La ierifca e la ialutazione dei risultat otenut in rapporto alle fnalità prefssate dalla

progetazione non sono moment a se stant, bensì correlat e compresi nel processo

educatio formatio. Questa parte degli impegni di seriizio dei docent è destnata alla

ierifca e all’adeguamento delle procedure di programmazione e ialutazione. Il collegio

docent ialuterà il processo formatio di apprendimento del gruppo sezione, il processo di

insegnamento ed il raggiungimento dei liielli di competenza per fascia d'età.

Atraierso la somministrazione di questonari anonimi, le famiglie-utent possono dare una

propria ialutazione sul seriizio scuola.

Tali questonari iengono poi sotopost alla ierifca al comitato di gestone, che recepisce,

ialuta e pianifca gli interient riiolt al miglioramento del seriizio.

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6.3 piano di miglioramento dell’oferta formatia

La nostra scuola si pone come obietio primario quello di ampliare l’oferta formatia

partendo da quelli che sono i bisogni reali dei bambini, ma anche quelli della

comunità educante (con personale docente e non) per una ricaduta positia sulle

famiglie e sul territorio. Pertanto si propone di atiare nel prossimo triennio

scolastco, le seguent migliorie, nella consapeiolezza che la loro realizzazione dipende

dalle risorse fnanziare della scuola.

MIGLIORIE NELLA DIDATTICA

Creare l’aula biblioteca al piano terra (obietio raggiunto a.s. 2017-2018).

Riformulazione della documentazione in essere sui processi formatii del bambino allaluce della collaborazione tra le tre scuole dell’infanzia (Altiole, Caselle e San Vito).

MIGLIORIE NELLA STRUTTURA

Fare la rampa per accesso disabili al piano terra (obietio raggiunto a.s. 2017-2018).

MIGLIORIE NELL’ ORGANIZZAZIONE

Creare una rete di collaborazione tra le tre scuole per cui il personale e le risorse

umane dei singoli plessi possano essere impiegate in un plesso diierso da quello di

appartenenza in caso di necessitt (supplenze , problematche organizzatie…) (obietio

raggiunto a.s. 2017-2018).

Riiedere la modulistca della scuola in funzione della collaborazione tra le tre scuole

Migliorare il sito web della scuola per garantre maggiore qualità nella comunicazione

alle famiglie e al territorio.

MIGLIORIE NELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE

Formazione sull’autoialutazione del seriizio e sulla ialutazione degli esit educatii.

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7- DOCUMENTI ALLEGATI

I regolamento scuola ( menù e calendario scolastco)

II progetazione

III accordo di programma

IV PAI (protocollo di accoglienza)

NORMATIVE DI RIFERIMENTO

.Legge 104/92 disabilità

.DPR 275/99 autonomia scolastca

.DPR n 89 del 2009 riordino della scuola dell'infanzia

.linee guida integrazione scolastca 2009

.IRC 11/2/2010

.indicazioni nazionali 2012

.bisogni educatii speciali, 2012 c.m. 8/2013

.DPR 80/2013 ialutazione sistema scolastco

.DSA quaderno operatio USR ieneto 2014

.linee guida stranieri 2014

.linee d'indirizzo adozioni 2014

.legge 107/2015 buona accordo di programma disabilità proiincia di Treiiso

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