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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria di 1° grado
VALLE DEL FINO
SCUOLA PRIMARIA di ARSITA
Classe prima
“FIABE MATEMATICHE”
Unità di Apprendimento progettata dalla Commissione dipartimentale
di classe prima e realizzata in tutti i plessi dell’Istituto
anno scolastico 2 018 / 2 019
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Denominazione “FIABE MATEMATICHE”
Motivazione
Le fiabe permettono di situare gli apprendimenti in contesti significativi e collaborativi,
promuovendo processi dialogici di interazione riflessiva. Non vi è atto cognitivo che non abbia
una valenza emozionale e, nelle fiabe, il coinvolgimento della dimensione emozionale è forte.
Attraverso l’ascolto e la narrazione di storie fantastiche, l’alunno ha la possibilità di esercitare
esperienze di classificazione, individuare strutture cicliche che si ripetono, riconoscere la rottura
dell’equilibrio e l’insorgere del problema, analizzare, intuire, dedurre, utilizzare, cioè, il
pensiero logico e il ragionamento.
Finalità
Promuovere negli alunni atteggiamenti di curiosità e di riflessione, valorizzando la
consapevolezza degli apprendimenti.
Favorire l’approccio interdisciplinare ai contenuti matematici.
Incoraggiare la pratica laboratoriale nell’insegnamento della matematica.
Sviluppare dinamiche relazionali per lavorare in gruppo.
Compito
significativo e
prodotti
Ogni fase di lavoro prevede lo svolgimento di uno specifico compito, in rapporto di sequenzialità
con il precedente, che si concretizza nella realizzazione dei seguenti prodotti:
individuazione, simulazione e risoluzione di semplici problemi matematici strutturati in
forma di fiaba;
ideazione di semplici e brevi fiabe matematiche;
realizzazione di un gioco di squadra.
Competenze attese
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
L’ allievo ascolta e comprende semplici testi orali “diretti”, cogliendone l’argomento generale e le informazioni
esplicite.
Partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti formulando messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
COMPETENZA DI BASE IN MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE E TECNOLOGIE
L’alunno acquisisce e utilizza abilità di conteggio e prime abilità di calcolo.
Risolve facili problemi a struttura additiva, diretta e inversa, avvalendosi di rappresentazioni grafiche e
iniziando a rappresentare la soluzione con segni matematici.
IMPARARE AD IMPARARE
Si avvia a trasferire in contesti nuovi le conoscenze e le abilità apprese.
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Impara a collaborare con i coetanei e con le docenti per il raggiungimento di obiettivi comuni.
SPIRITO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITÀ
L’alunno assume e porta a termine i compiti assegnati.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI
Utilizza tecniche e codici del linguaggio iconico per creare e sperimentare immagini e forme.
Abilità Conoscenze
Cittadinanza e Costituzione Collabora per il raggiungimento di un obiettivo
comune.
Gioca in modo costruttivo e creativo con i
compagni.
Regole della vita e del lavoro di classe
Matematica Esegue addizioni e sottrazioni con tecniche e
strategie diverse.
Riconosce, rappresenta ed elabora semplici
situazioni problematiche.
Individua, tra addizione e sottrazione, l’operazione
necessaria a risolvere un problema.
I numeri naturali entro il 20.
Addizione e sottrazione e relativi segni.
Problemi matematici e non.
Funzione dei dati e dell’incognita.
Raccordo interdisciplinari / Italiano
Comprende le informazioni principali di narrazioni
ascoltate.
Riordina sequenze narrative illustrate.
Elabora e racconta semplici storie fantastiche,
rispettando l’ordine cronologico della narrazione.
Strategie di ascolto attivo e finalizzato.
Ordine cronologico della narrazione.
Racconti fantastici: luoghi, personaggi ed elementi magici
nelle fiabe.
Raccordo interdisciplinare / Arte e Immagine
Utilizza gli elementi della comunicazione visiva
per realizzare prodotti grafico-pittorici.
Elementi di base della comunicazione iconica (colori,
linee e forme).
Utenti
destinatari
Alunni classe prima
Discipline
coinvolte
Matematica
Raccordi disciplinari: Italiano, Arte e Immagine.
Tempi Orientativamente si prevedono nove ore di attività distribuite in sette fasi di lavoro.
Metodologia Problem solving.
Lavoro in coppia.
Lavoro in piccolo gruppo.
Didattica laboratoriale.
Lezioni dialogiche e frontali.
Risorse umane
interne ed
esterne
Docente di matematica.
Alunni.
Strumenti,
materiali e TIC
Materiali di facile consumo e di riciclo.
Strumenti informatici e tecnologici (computer, L.I.M.).
Mediatori didattici (esperienza diretta, giochi di simulazione).
Valutazione Osservazioni sistematiche condotte dall’insegnante nel corso dello svolgimento delle attività
proposte.
Autovalutazione degli alunni (schede di autovalutazione individuale).
Autovalutazione dell’insegnante.
CONSEGNA AGLI STUDENTI
Condivisione delle fasi progettuali dell’UdA con gli alunni destinatari del progetto didattico (prodotti,
tempi, risorse, criteri di valutazione).
Titolo UdA
FIABE MATEMATICHE
Cosa si chiede di fare (compito significativo e prodotti ipotizzati)
Ascolterete una fiaba matematica narrata dall’insegnante. Essa sarà suddivisa in tappe da domande a cui
dovrete, individuando la giusta operazione da svolgere, trovare una risposta. Successivamente sarete voi
a inventare, organizzati in piccoli gruppi, brevi fiabe matematiche che proporrete ai compagni degli altri
team, valutando la correttezza o meno delle risposte date.
In che modo (singoli, in coppia, piccolo gruppo) Lavorerete a coppie, in piccolo o grande gruppo, in classe e nelle aule laboratoriali di Informatica e Arte
e Immagine.
Che senso ha (a cosa serve, per quali apprendimenti)
Attraverso lo svolgimento di questo compito imparerete a:
riconoscere situazioni problematiche nel quotidiano o nelle narrazioni;
rappresentare e risolvere semplici problemi pratici o matematici;
argomentare le vostre idee, confrontandovi con il punto di vista degli altri;
collaborare fattivamente con i vostri compagni per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Consoliderete inoltre la capacità di eseguire calcoli, mentali e scritti.
Tempi e discipline coinvolte Svolgerete il compito assegnato in circa nove ore. Le attività di carattere prevalentemente logico-
matematico, coinvolgeranno anche altre discipline, quali Italiano e Arte e Immagine, secondo
un’organizzazione oraria non rigidamente scandita.
Risorse (strumenti, consulenze, opportunità…)
Avrete a disposizione i laboratori di Informatica e Arte e immagine, l’aula di classe, strumenti e materiali
da voi individuati come necessari per lo svolgimento del compito assegnato. Sarete accompagnati in
questo percorso di apprendimento dalla maestra, che vi aiuteranno ad acquisire, organizzare e
sperimentare nuove abilità e conoscenze.
Criteri di valutazione Osserverò il vostro modo di lavorare, da soli e in gruppo, di partecipare al confronto con gli altri, di
portare a termine i compiti assegnati. Vi chiederò anche di esprimere un parere su quello che avete fatto
e su come lo avete realizzato.
PIANO DI LAVORO UDA
“FIABE MATEMATICHE”
SPECIFICAZIONE DELLE FASI
Fasi Attività Organizzazione
della classe
Ambienti di
apprendimento
Tempi di
attuazione previsti
Fase di
innesco
Spiegazione del compito da realizzare:
ideazione ed esecuzione di un gioco a
squadre. Gli allievi, divisi in piccoli gruppi,
inventeranno fiabe matematiche, che si
concludono con domande, a cui i giocatori
delle squadre avversarie, individuando la
giusta operazione da svolgere, dovranno
dare una risposta.
Lavoro in
grande gruppo
Aula. Dieci minuti
1 Ascolto di una fiaba matematica letta
dall’insegnante e correlata da illustrazioni
che ne esplicitino le sequenze narrative.
Discussione e ricostruzione orale degli
avvenimenti narrati, matematici e non.
Lavoro in
grande gruppo
Aula o Aula di
Informatica.
Un’ora
2 Riascolto della fiaba, suddivisa in tappe da
domande, e simulazione degli avvenimenti
matematici narrati e delle operazioni
aritmetiche ad essi sottese (aggiungere,
togliere, confrontare…).
Lavoro in
grande gruppo
Aula Un’ora
3 Rappresentazione grafica degli avvenimenti
matematici simulati e delle operazioni
aritmetiche che li descrivono e li risolvono.
Lavoro in
piccolo gruppo
Aula Un’ora
4 Risoluzione di semplici situazioni
problematiche, strutturate dalle docenti in
forma di fiaba e raccolte in schede operative
appositamente predisposte.
Lavoro
autonomo o in
piccolo gruppo
Aula. Due ore (1 + 1)
5 Formulazione di semplici fiabe
matematiche, ideate dagli alunni a partire
dall’utilizzo di dadi di cartoncino, sulle cui
facce saranno indicati: personaggi ed
elementi della fiaba ascoltata ed operatori
aritmetici (+ e -).
Lavoro in
piccolo gruppo.
Aula Due ore
6 Gioco di squadra. Ogni gruppo simulerà ai
team avversari la fiaba matematica ideata,
poi porrà la domanda, a cui i giocatori
risponderanno scrivendo su un cartoncino
l’operazione necessaria alla sua risoluzione.
Il gruppo che risponderà correttamente a
più domande vincerà la partita.
Lavoro in
grande gruppo
Aula Un’ora
7 Somministrazione prove di verifica
strutturate
Lavoro
individuale
Aula Un’ora
UNITÀ DI APPRENDIMENTO: “FIABE MATEMATICHE”
Docente: Cacciatore Caterina
VALUTO IL MIO
LAVORO
SÌ NO IN PARTE
Ti è piaciuto svolgere questo
lavoro ?
Lo hai svolto con facilità ?
Ti è piaciuto lavorare in gruppo?
Pensi di aver lavorato bene ?
Hai imparato cose interessanti ?
Ci sono cose che non hai capito?
Ti piacerebbe ripetere questa
esperienza ?
RUBRICHE VALUTATIVE UDA
IL NUMERO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/
INDICATORI DI VALUTAZIONE DESCRITTORI VOTO
Eseguire addizioni e sottrazioni in riga,
in colonna, in tabella e mentalmente.
Esegue addizioni e sottrazioni con
tecniche e strategie diverse.
L’alunno:
Opera in modo sicuro e veloce con l’addizione
e la sottrazione, anche nel calcolo mentale. 10
Opera efficacemente con l’addizione e la
sottrazione, anche nel calcolo mentale. 9
Opera agevolmente con l’addizione e la
sottrazione, anche nel calcolo mentale. 8
Opera, in modo abbastanza adeguato, con
l’addizione e la sottrazione. 7
Opera con poca sicurezza con l’addizione. 6
Opera con l’addizione, solo se
opportunamente guidato. 5
RELAZIONI – FUNZIONI - DATI - PREVISIONI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
/ INDICATORI DI VALUTAZIONE DESCRITTORI VOTO
Individuare situazioni problematiche in
contesti di esperienza.
Individua, tra addizione e
sottrazione, l’operazione necessaria
a risolvere un problema.
L’alunno:
Rappresenta e risolve, efficacemente,
situazioni problematiche. 10
Rappresenta e risolve, correttamente,
situazioni problematiche. 9
Rappresenta e risolve, correttamente,
situazioni problematiche. 8
Rappresenta e risolve, in modo abbastanza
corretto, situazioni problematiche. 7
Rappresenta e risolve semplici situazioni
problematiche. 6
Rappresenta e risolve situazioni
problematiche, solo se legate al proprio
vissuto esperienziale.
5
GRIGLIE DI RILEVAMENTO RISULTATI VERIFICHE
IL NUMERO Prova n. 1
Indicatore di valutazione: Esegue addizioni e sottrazioni con tecniche e strategie diverse.
ALUNNO/A Voto
1⁰
2⁰
3⁰
4⁰
5⁰
6⁰
7⁰
8⁰
9⁰
10⁰
11⁰
12⁰
13⁰
14⁰
15⁰
16⁰
17⁰
18⁰
19⁰
20⁰
21⁰
22⁰
23⁰
24⁰
RELAZIONI – FUNZIONI - DATI - PREVISIONI Prova n. 1
Indicatore di valutazione: Individua, tra addizione e sottrazione, l’operazione necessaria a
risolvere un problema.
ALUNNO/A Voto
1⁰
2⁰
3⁰
4⁰
5⁰
6⁰
7⁰
8⁰
9⁰
10⁰
11⁰
12⁰
13⁰
14⁰
15⁰
16⁰
17⁰
18⁰
19⁰
20⁰
21⁰
22⁰
23⁰
24⁰
PROVA DI VERIFICA N. 1
IL NUMERO Prova n. 1
P …… / 10
Indicatore di valutazione: Esegue addizioni e sottrazioni con tecniche e strategie diverse.
Esegui in riga (1p x 10)
5 + 4 = ……….
2 + 7 = ……….
6 + 8 = ……….
5 + 7 = ……….
9 + 4 + 3 = ……….
9 - 3 = ……….
10 - 7 = ……….
18 - 6 = ……….
15 - 7 = ……….
13 - 8 = ……….
PROVA DI VERIFICA N. 2
RELAZIONI – FUNZIONI - DATI - PREVISIONI Prova n. 2
P …… / 10
Indicatore di valutazione: Individua, tra addizione e sottrazione, l’operazione necessaria a risolvere un problema.
Problema
CAPPUCCETTO ROSSO NEL BOSCO HA RACCOLTO, PER
LA SUA CARA NONNINA, 7 MARGHERITE, 5 ROSE, 2
VIOLE E 3 FRAGOLE.
Rappresenta la situazione con il disegno (1p)
IL LUPO DISPETTOSO LE RUBA 4 MARGHERITE E 2
ROSE.
Rispondi alle domande (1p x 5)
Quanti fiori ha raccolto Cappuccetto Rosso nel bosco ? ……….…..
Quante rose porterà Cappuccetto Rosso alla nonna ? ……….…..
Quante margherite porterà Cappuccetto Rosso alla nonna ? ……….…..
Quante viole porterà Cappuccetto Rosso alla nonna ? ……….…..
Quanti fiori porterà Cappuccetto Rosso alla nonna ? ……….…..
CAPPUCCETTO ROSSO RACCOGLIE POI ANCHE 12
FUNGHETTI: 7 SONO ROSSI, GLI ALTRI SONO MARRONI.
QUANTI SONO I FUNGHETTI MARRONI ?
Rappresenta la situazione con il disegno (1p )
Scrivi l’operazione e risolvi (1p x 2)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Rispondi (1p)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
ALLEGATO N. 1: FIABA SENZA DOMANDE
CAPPUCCETTO ROSSO
C’era una volta, ai margini di un bosco, una bianca casetta dove abitava una bella bambina, che
tutti chiamavano Cappuccetto Rosso.
Una mattina la mamma l’accompagnò fino al cancello del giardino e la salutò dicendole: “Porta
questo cestino con 7 focaccine bianche e 5 focaccine al pomodoro alla nonna che è a letto tanto
malata. Ormai sei abbastanza grande, puoi attraversare il bosco da sola, ma stai attenta, potresti
incontrare il lupo cattivo. Mi raccomando, tieni gli occhi ben aperti e segui il sentiero senza
fermarti mai, così non farai brutti incontri!”
Cappuccetto Rosso, fiera del compito che le era stato affidato, dopo aver dato un bacio alla
mamma, si mise il cappuccio rosso in testa, prese il cestino e salutò la madre rassicurandola: “Non
preoccuparti mammina! Farò una gran corsa fino alla casa della nonna senza fermarmi mai!”
Così, piena di buone intenzioni, si diresse verso il bosco. Dopo 5 minuti aveva già dimenticato le
raccomandazioni ricevute dalla mamma.
Infatti, poco dopo, appena entrata nel bosco, la bambina vide tante fragoline rosse che spiccavano
tra i cespugli. Posato il cestino a terra, Cappuccetto Rosso si chinò sulle piantine ed esclamò:
“Come sono mature, come sono grosse!” Raccolse una fragolina e la mangiò. “Mmm! Che
buona! Ancora una! Ancora un’altra! Questa è l’ultima… Anche questa… Mmm!”. Cappuccetto
Rosso, con la bocca piena di quei gustosi frutti, iniziò a correre di qua e di là per raccoglierne altri
da portare alla cara nonnina. Nel cestino sistemò 10 grosse fragole, ma la golosona non seppe
resistere alla tentazione, ne tirò fuori 3 e le mangiò in un sol boccone.
Cappuccetto Rosso, canterellando, continuò il suo cammino. Ma quante belle cose c’erano
ancora nel bosco! Ai piedi di un grande albero, vide vivaci e colorati funghetti. Pensò di
regalarne alcuni alla nonna; si chinò e ne raccolse 7. Sistemandoli nel cestino, accanto alle
fragoline, si accorse che 2 di quei funghetti avevano i vermi e per questo li buttò via.
Cappuccetto Rosso riprese il suo cammino: il bosco diventava sempre più fitto. Scorse ad un tratto
una grossa farfalla dai vivaci colori, che volteggiava leggiadra tra gli alberi. Cominciò subito a
correrle dietro: “Ti acchiappo! Ti acchiappo…” gridava inseguendola. Correndo dietro alla
farfalla, Cappuccetto Rosso, finì per lasciare il sentiero che l’avrebbe condotta a casa della nonna.
Dopo un po’si ritrovò in mezzo a un prato verde, pieno di graziosi fiorellini. “Come siete belli!”
esclamò nel vederli. Decise di prenderne alcuni per farne un mazzetto da regalare alla nonna.
Raccolse 7 margherite, 3 rose e 5 primule, che sistemò nel cestino insieme alle focacce, alle fragole
e ai funghetti.
Improvvisamente si ricordò della mamma, delle promesse … e allora corse indietro, affannata, in
cerca del sentiero che aveva lasciato. Due brutti occhiacci la spiavano da dietro gli alberi…
Il cuore di Cappuccetto Rosso cominciò a battere forte forte dallo spavento nel sentire strani
fruscii del bosco. Riprese finalmente la strada che l’avrebbe portata a casa della nonna, ma di
nuovo il cuore le fece un gran balzo nel petto, quando qualcuno, alle sue spalle, con voce
profonda, le chiese: “Dove vai, bella bambina, tutta sola nel bosco? Cappuccetto Rosso si girò e
si trovò di fronte al lupo cattivo.
“Vado dalla nonna a portarle delle focacce. È malata e mi aspetta; la sua casetta si trova alla fine
di questo sentiero!” rispose con un fil di voce.
“Tua nonna vive sola?” le chiese ancora il lupo.
“Certo e non apre a nessuno che non conosca!”
Il lupo, all’istante, ideò un piano astuto e propose alla bambina di fare una gara. “Vediamo chi
arriva per primo a casa della tua nonnina? Sei più piccola di me e per questo voglio darti un
vantaggio. Tu continuerai su questo sentiero, che prevede l’attraversamento di 7 ponticelli. Io
invece farò un percorso più lungo e difficile, che mi costringerà a oltrepassare 10 ponti”. Alla
bambina sembrò un gioco divertente e, sicura di poter vincere la gara, sì avviò tranquilla lungo il
sentiero.
Il lupo, che oltre ad essere affamato era anche molto furbo, conosceva bene tutte le scorciatoie del
bosco e in pochi minuti arrivò alla casetta della nonna. Bussò 3 volte alla sua porta “Toc! Toc!
Toc!” e poi ancora 5 volte “Toc! Toc! Toc! Toc! Toc!”. Non ricevendo alcuna risposta, bussò
altre 6 volte “Toc! Toc! Toc! Toc! Toc! Toc!”
“Chi è?” chiese la nonna svegliata dal sonno.
Cercando di addolcire il più possibile il suo vocione, la bestia rispose: “Nonnina, sono io,
Cappuccetto Rosso, sono venuta a vedere come stai e a portarti delle focacce!”
“Tira il paletto ed entra!” disse l’anziana signora senza sospettare nulla. Ma già l’ombra del lupo
appariva sul muro... POVERA NONNAAA! Il lupo entrò con un balzo nella stanza, spalancò le
fauci e la mangiò in un sol boccone! Poi si infilò nel letto della sventurata e si mise ad aspettare…
Più tardi anche Cappuccetto Rosso bussò alla porta della casetta.
Toc! Toc! “Nonnina, posso entrare?” chiese la bimba. Il lupo, che nel frattempo si era infilato
gli occhiali della nonna sul naso, aveva indossato la sua cuffietta bianca in testa e lo scialle sulle
spalle, cercando di imitare la voce sottile della vecchina, rispose: “Tira il paletto ed entra!”
“Ma che vocione grosso che hai!” si stupì la bambina.
“Per salutarti meglio, bambina mia!” Rispose il lupo.
“E che occhioni grandi che hai!”
“Per guardarti meglio, piccola mia!”
“Ma che mani grandi che hai!” esclamò cappuccetto Rosso, avvicinandosi timorosa al letto.
“Per accarezzarti meglio, tesoro mio!” rispose il lupo.
“Ma che bocca grande hai...” mormorò spaventata con un fil di voce la piccola.
“Per mangiarti meglio!” ringhiò il lupo. VROARRR !!!
E sceso dal letto, con un altro grande balzo, spalancò la bocca e mangiò in un sol boccone anche
Cappuccetto Rosso.
Subito dopo, ormai sazio, si ridistese sul letto della nonna e lì si addormentò profondamente.
Di lì passava un cacciatore che, da tempo, inseguiva il grosso lupo di cui, ultimamente, aveva
perso le tracce. Nell’avvicinarsi alla casa sentì uno strano fischio provenire dall’interno.
Insospettito, sbirciò dalla finestra…e vide l’animale con l’enorme pancia gonfia che, dopo il lauto
pasto, russava sdraiato sul letto della nonna.
“Il lupo?! Questa volta non mi scappa!” disse tra sé e sé.
Lentamente, senza far rumore, caricò il fucile, lo puntò contro la bestia addormentata e stava per
sparargli, quando gli venne in mente che forse il lupo aveva ingoiato la vecchina e che poteva
ancora salvarla. Così non sparò, entrò in casa, si avvicinò al letto e, con un coltello, aprì la pancia
dell’animale. CHE SORPRESA! Dal grosso pancione uscirono, sane e salve, Cappuccetto Rosso
e la nonna! Il cacciatore e la bimba riempirono di pietre la pancia del lupo: Cappuccetto Rosso
gliene infilò dentro 8, il cacciatore 3 di più. Quando la bestia si svegliò e vide il cacciatore, si alzò
di scatto dal letto, ma le pietre erano così pesanti che cadde subito a terra. Si rialzò a fatica e,
piano piano, si allontanò dalla casa: ad ogni passo, cadeva giù. Tutto il vicinato accorse a vedere
il goffo lupo che, tra le risate generali, fuggì lontano per non tornare mai più.
Quando la bestia si svegliò e vide il cacciatore, si alzò di scatto dal letto, ma le pietre erano così
pesanti che cadde subito a terra. Si rialzò a fatica e, piano piano, si allontanò dalla casa: ad ogni
passo, cadeva giù. Tutto il vicinato accorse a vedere il goffo lupo che, tra le risate generali, fuggì
lontano per non tornare mai più. “Siete arrivato giusto in tempo! Grazie per averci salvate”
disse la nonna al cacciatore. La gioia di vedere la nipotina fu tale che ella guarì improvvisamente,
anzi, non era mai stata così bene. Prese per mano Cappuccetto Rosso, cantò e ballò con lei come
se fosse ancora una ragazzina! Quando restarono sole, Cappuccetto Rosso consegnò il cestino
alla nonna che, dopo aver contato i doni, esclamò felice: “Quante belle cose mi hai portato
nipotina mia: 12 focacce, 7 fragole, 5 funghetti e 15 fiorellini.” Più tardi arrivò anche la madre
della bimba, in ansia per non aver visto tornare la figlia e, nel vederla sana e salva, si mise a
piangere dalla felicità. Sull’imbrunire, Cappuccetto Rosso e la donna si avviarono verso casa.
Mentre passavano svelte in mezzo ai grandi alberi del bosco, la piccola le raccomandò:
“Mammina cara, seguiamo sempre il sentiero, senza fermarci mai, così non faremo brutti
incontri”.
ALLEGATO N. 2: FIABA CON DOMANDE
CAPPUCCETTO ROSSO
C’era una volta, ai margini di un bosco, una bianca casetta dove abitava una bella bambina, che
tutti chiamavano Cappuccetto Rosso.
Una mattina la mamma l’accompagnò fino al cancello del giardino e la salutò dicendole: “Porta
questo cestino con 7 focaccine bianche e 5 focaccine al pomodoro alla nonna che è a letto tanto
malata. Ormai sei abbastanza grande, puoi attraversare il bosco da sola, ma stai attenta, potresti
incontrare il lupo cattivo. Mi raccomando, tieni gli occhi ben aperti e segui il sentiero senza
fermarti mai, così non farai brutti incontri!”
Cappuccetto Rosso, fiera del compito che le era stato affidato, dopo aver dato un bacio alla
mamma, si mise il cappuccio rosso in testa, prese il cestino e salutò la madre rassicurandola: “Non
preoccuparti mammina! Farò una gran corsa fino alla casa della nonna senza fermarmi mai!”
Così, piena di buone intenzioni, si diresse verso il bosco. Dopo 5 minuti aveva già dimenticato le
raccomandazioni ricevute dalla mamma.
Quante focaccine porterà Cappuccetto Rosso alla nonnina? (Addizione per unire)
Infatti, poco dopo, appena entrata nel bosco, la bambina vide tante fragoline rosse che spiccavano
tra i cespugli. Posato il cestino a terra, Cappuccetto Rosso si chinò sulle piantine ed esclamò:
“Come sono mature, come sono grosse!” Raccolse una fragolina e la mangiò. “Mmm! Che
buona! Ancora una! Ancora un’altra! Questa è l’ultima… Anche questa… Mmm!”. Cappuccetto
Rosso, con la bocca piena di quei gustosi frutti, iniziò a correre di qua e di là per raccoglierne altri
da portare alla cara nonnina. Nel cestino sistemò 10 grosse fragole, ma la golosona non seppe
resistere alla tentazione, ne tirò fuori 3 e le mangiò in un sol boccone.
Quante fragole porterà Cappuccetto Rosso alla nonnina? (Sottrazione come resto)
Cappuccetto Rosso, canterellando, continuò il suo cammino. Ma quante belle cose c’erano
ancora nel bosco! Ai piedi di un grande albero, vide vivaci e colorati funghetti. Pensò di
regalarne alcuni alla nonna; si chinò e ne raccolse 7. Sistemandoli nel cestino, accanto alle
fragoline, si accorse che 2 di quei funghetti avevano i vermi e per questo li buttò via.
Quanti funghetti non avevano i vermi? (Sottrazione come complemento)
Cappuccetto Rosso riprese il suo cammino: il bosco diventava sempre più fitto. Scorse ad un tratto
una grossa farfalla dai vivaci colori, che volteggiava leggiadra tra gli alberi. Cominciò subito a
correrle dietro: “Ti acchiappo! Ti acchiappo…” gridava inseguendola. Correndo dietro alla
farfalla, Cappuccetto Rosso, finì per lasciare il sentiero che l’avrebbe condotta a casa della nonna.
Dopo un po’si ritrovò in mezzo a un prato verde, pieno di graziosi fiorellini. “Come siete belli!”
esclamò nel vederli. Decise di prenderne alcuni per farne un mazzetto da regalare alla nonna.
Raccolse 7 margherite, 3 rose e 5 primule, che sistemò nel cestino insieme alle focacce, alle fragole
e ai funghetti.
Quanti fiori ha raccolto Cappuccetto Rosso? (Addizione per unire)
Improvvisamente si ricordò della mamma, delle promesse … e allora corse indietro, affannata, in
cerca del sentiero che aveva lasciato. Due brutti occhiacci la spiavano da dietro gli alberi…
Il cuore di Cappuccetto Rosso cominciò a battere forte forte dallo spavento nel sentire strani
fruscii del bosco. Riprese finalmente la strada che l’avrebbe portata a casa della nonna, ma di
nuovo il cuore le fece un gran balzo nel petto, quando qualcuno, alle sue spalle, con voce
profonda, le chiese: “Dove vai, bella bambina, tutta sola nel bosco? Cappuccetto Rosso si girò e
si trovò di fronte al lupo cattivo.
“Vado dalla nonna a portarle delle focacce. È malata e mi aspetta; la sua casetta si trova alla fine
di questo sentiero!” rispose con un fil di voce.
“Tua nonna vive sola?” le chiese ancora il lupo.
“Certo e non apre a nessuno che non conosca!”
Il lupo, all’istante, ideò un piano astuto e propose alla bambina di fare una gara. “Vediamo chi
arriva per primo a casa della tua nonnina? Sei più piccola di me e per questo voglio darti un
vantaggio. Tu continuerai su questo sentiero, che prevede l’attraversamento di 7 ponticelli. Io
invece farò un percorso più lungo e difficile, che mi costringerà a oltrepassare 10 ponti”. Alla
bambina sembrò un gioco divertente e, sicura di poter vincere la gara, sì avviò tranquilla lungo il
sentiero.
Quanti ponticelli in meno del lupo attraverserà Cappuccetto Rosso? (Sottrazione come
differenza)
Il lupo, che oltre ad essere affamato era anche molto furbo, conosceva bene tutte le scorciatoie del
bosco e in pochi minuti arrivò alla casetta della nonna. Bussò 3 volte alla sua porta “Toc! Toc!
Toc!” e poi ancora 5 volte “Toc! Toc! Toc! Toc! Toc!”. Non ricevendo alcuna risposta, bussò
altre 6 volte “Toc! Toc! Toc! Toc! Toc! Toc!”
“Chi è?” chiese la nonna svegliata dal sonno.
Cercando di addolcire il più possibile il suo vocione, la bestia rispose: “Nonnina, sono io,
Cappuccetto Rosso, sono venuta a vedere come stai e a portarti delle focacce!”
“Tira il paletto ed entra!” disse l’anziana signora senza sospettare nulla. Ma già l’ombra del lupo
appariva sul muro... POVERA NONNAAA! Il lupo entrò con un balzo nella stanza, spalancò le
fauci e la mangiò in un sol boccone! Poi si infilò nel letto della sventurata e si mise ad aspettare…
Quante volte bussò il lupo? (Addizione per aggiungere)
Più tardi anche Cappuccetto Rosso bussò alla porta della casetta.
Toc! Toc! “Nonnina, posso entrare?” chiese la bimba. Il lupo, che nel frattempo si era infilato
gli occhiali della nonna sul naso, aveva indossato la sua cuffietta bianca in testa e lo scialle sulle
spalle, cercando di imitare la voce sottile della vecchina, rispose: “Tira il paletto ed entra!”
“Ma che vocione grosso che hai!” si stupì la bambina.
“Per salutarti meglio, bambina mia!” Rispose il lupo.
“E che occhioni grandi che hai!”
“Per guardarti meglio, piccola mia!”
“Ma che mani grandi che hai!” esclamò cappuccetto Rosso, avvicinandosi timorosa al letto.
“Per accarezzarti meglio, tesoro mio!” rispose il lupo.
“Ma che bocca grande hai...” mormorò spaventata con un fil di voce la piccola.
“Per mangiarti meglio!” ringhiò il lupo. VROARRR !!!
E sceso dal letto, con un altro grande balzo, spalancò la bocca e mangiò in un sol boccone anche
Cappuccetto Rosso.
Subito dopo, ormai sazio, si ridistese sul letto della nonna e lì si addormentò profondamente.
Come faranno Cappuccetto Rosso e la nonna ad uscire dalla pancia del lupo?
Di lì passava un cacciatore che, da tempo, inseguiva il grosso lupo di cui, ultimamente, aveva
perso le tracce. Nell’avvicinarsi alla casa sentì uno strano fischio provenire dall’interno.
Insospettito, sbirciò dalla finestra…e vide l’animale con l’enorme pancia gonfia che, dopo il lauto
pasto, russava sdraiato sul letto della nonna.
“Il lupo?! Questa volta non mi scappa!” disse tra sé e sé.
Lentamente, senza far rumore, caricò il fucile, lo puntò contro la bestia addormentata e stava per
sparargli, quando gli venne in mente che forse il lupo aveva ingoiato la vecchina e che poteva
ancora salvarla. Così non sparò, entrò in casa, si avvicinò al letto e, con un coltello, aprì la pancia
dell’animale. CHE SORPRESA! Dal grosso pancione uscirono, sane e salve, Cappuccetto Rosso
e la nonna! Il cacciatore e la bimba riempirono di pietre la pancia del lupo: Cappuccetto Rosso
gliene infilò dentro 8, il cacciatore 3 di più. Quando la bestia si svegliò e vide il cacciatore, si alzò
di scatto dal letto, ma le pietre erano così pesanti che cadde subito a terra. Si rialzò a fatica e,
piano piano, si allontanò dalla casa: ad ogni passo, cadeva giù. Tutto il vicinato accorse a vedere
il goffo lupo che, tra le risate generali, fuggì lontano per non tornare mai più.
Quante pietre mise il cacciatore nella pancia del lupo? (trasformare-maggiorando)
Quando la bestia si svegliò e vide il cacciatore, si alzò di scatto dal letto, ma le pietre erano così
pesanti che cadde subito a terra. Si rialzò a fatica e, piano piano, si allontanò dalla casa: ad ogni
passo, cadeva giù. Tutto il vicinato accorse a vedere il goffo lupo che, tra le risate generali, fuggì
lontano per non tornare mai più. “Siete arrivato giusto in tempo! Grazie per averci salvate”
disse la nonna al cacciatore. La gioia di vedere la nipotina fu tale che ella guarì improvvisamente,
anzi, non era mai stata così bene. Prese per mano Cappuccetto Rosso, cantò e ballò con lei come
se fosse ancora una ragazzina! Quando restarono sole, Cappuccetto Rosso consegnò il cestino
alla nonna che, dopo aver contato i doni, esclamò felice: “Quante belle cose mi hai portato
nipotina mia: 12 focacce, 7 fragole, 5 funghetti e 15 fiorellini.” Più tardi arrivò anche la madre
della bimba, in ansia per non aver visto tornare la figlia e, nel vederla sana e salva, si mise a
piangere dalla felicità. Sull’imbrunire, Cappuccetto Rosso e la donna si avviarono verso casa.
Mentre passavano svelte in mezzo ai grandi alberi del bosco, la piccola le raccomandò:
“Mammina cara, seguiamo sempre il sentiero, senza fermarci mai, così non faremo brutti
incontri”.
Quante cose buone potrà mangiare la nonnina? (Individuazione dei dati inutili – conteggio)
ALLEGATO N. 2 :
ALLEGATO N. 3 :
ALLEGATO N. 4 :
ALLEGATO N. 5:
ALLEGATO N. 6: FACCE DEL DADO CON PERSONAGGI
ALLEGATO N. 7: FACCE DEL DADO CON ELEMENTI
ALLEGATO N. 8: FACCE DEL DADO CON OPERATORI ARITMETIICI
LLEGATO N. 9: IMMAGINI DA UTILIZZARE PER SIMULARE GLI AVVENIMENTI MATEMATICI
NARRATI NELLA FIABA (nel caso in cui le docenti non intendessero costruire o, semplicemente, utilizzare
materiali di riciclo per descrivere le operazioni aritmetiche ad essi sottese).
FASE N. 1: Ascolto della fiaba letta dall’insegnante e preparazione dei materiali
necessari alla simulazione degli avvenimenti matematici in essa narrati.
FASE N. 2: Simulazione degli avvenimenti matematici narrati
FASE N. 3: Rappresentazione grafica degli avvenimenti matematici simulati e delle
operazioni aritmetiche che li descrivono e li risolvono.
FASE N. 4: Risoluzione di semplici situazioni problematiche, strutturate in forma di fiaba
e raccolte in schede operative appositamente predisposte.
FASE N. 5: Formulazione di fiabe matematiche mediante l’utilizzo di dadi di cartoncino
indicanti operatori aritmetici, personaggi ed elementi della fiaba ascoltata.