SCUOLA PRIMARIA CINGOLI cpl. Classe 5 A e B Anno scolastico 2005 - 2006.

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SCUOLA PRIMARIA CINGOLI cpl.

Classe 5 A e B Anno scolastico 2005 - 2006

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Buongiorno bambine e bambini, giovani cittadini.Benvenuti tra i miei fogli scritti di regole e diritti.Benvenuti! A voi mi presento,sono il documento.

Il monumento dell’Italia unita, da venti anni di violenze uscitaE dalla guerra lacera e ferita,che ha iniziato con me una nuova

vita.Vi ho visto nascere e ho vegliato accanto a ogni neonato.La ninna nanna della libertà vi ho cantato e raccontato.

La lotta e la speranza di nonni e nonne,erano giovani uomini e donne.

Vi ho aperto gli occhi con le mie parole più belle, colorate farfalle.

UGUAGLIANZA,DIRITTO, LIBERTA’, PACE, GIUSTIZIA, DIGNITA’.

E ora che siete cresciuti, ora che è spiga il seme,parliamo insieme.

Mi lascerò sfogliare dalle vostre mani fresche di gioco ,piene di domani.

Vi aiuterò a capire quello che voglio dire…Ma c’è chi non vuol sentire.

Per questo ho bisogno di voi,della vostra intelligenza e del coraggio.

Accompagnatimi nel mio viaggio tra le,bussiamo a ogni portoneVOI E IO, LA COSTITUZIONE|!

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Buongiorno bambine e bambini, giovani cittadinibenvenuti tra i miei fogli scritti di regole e dirittiBenvenuti! A voi mi presento, sono il Documento

Il monumento dell’ Italia unita, da venti anni di violenze uscitaE dalla guerra lacera e ferita, che ha iniziato con me una nuova vita

Vi ho visto nascere e ho vegliato accanto a ogni neonatoLa ninna nanna della libertà vi ho cantato e raccontato

La lotta e la speranza di nonni e nonne, erano giovani uomini e donneVi ho aperto gli occhi con le mie parole più belle, colorate farfalle

UGUAGLIANZA DIRITTO LIBERTA’ PACE GIUSTIZIA DIGNITA’

E ora che siete cresciuti, ora che è spiga il seme, parliamo insiemeMi lascerò sfogliare dalle vostre mani fresche di gioco piene di domaniVi aiuterò a capire quello che voglio dire…Ma c’è chi non vuol sentirePer questo ho bisogno di voi, della vostra intelligenza e del coraggio

Accompagnatemi nel mio viaggio tra le persone, bussiamo a ogni portone

…VOI E IO, LA COSTITUZIONE!

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Nell'articolo 1 sono elencati i tre caratteri essenziali del nostro Stato: la sua forma repubblicana, il sistema democratico nella gestione dei poteri e il ruolo primario dei lavoratori nella società.

L'articolo 2 afferma l'inviolabilità dei diritti naturali di ogni persona.

Nell'articolo 3 si stabilisce il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini.

L'articolo 4 afferma che ogni persona deve avere la possibilità di lavorare e, insieme ,deve svolgere il suo lavoro in modo tale da contribuire al progresso materiale e spirituale della società.

L'articolo 5 stabilisce che la Repubblica è una e indivisibile, ma riconosce le esigenze di autonomia degli enti locali.

L'articolo 6 tutela i diritti delle minoranze che hanno lingua e costumi diversi.

L' articolo 7 regola i rapporti tra lo stato Italiano e la chiesa cattolica, entrambi sono "indipendenti e sovrani" in base quanto stabilito nei patti Lateranesi (1929) e successive modifiche ( 1984).

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L' articolo 8 afferma che tutte le religioni sono UGUALI e LIBERE, anche se lo stato Italiano ha un CONCORDATO speciali con la religione cattolica. Sono libere, purchè non contrastino con la legge Italiana.  

                                                                                       L' articolo 9 sancisce che la repubblica promuove e tutela:• lo sviluppo della cultura • la ricerca scientifica e tecnica • il paesaggio • il patrimonio storico e artistico L' articolo 10 afferma che la repubblica assicura protezione agli stranieri in base alle

leggi conformi ai trattati internazionali.• Lo straniero deve rispettare le leggi del paese ospitante; ha diritti sociali ma non

politici • Lo straniero ha diritto d'asilo se nel suo paese non sono garantite le libertà

democratiche • Lo straniero non può essere estradato per motivi politici

L' articolo 11 afferma che l'Italia rifiuta la guerra come strumento di offesa alle libertà degli altri popoli e favorisce le organizzazioni che si battono per la cooperazione e la pace.

L' articolo 12 stabilisce che la BANDIERA italiana è il TRICOLORE:• bianco, rosso e verde • ha tre bande verticali di uguali dimensione

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DIRITTI SOCIALISono i diritti per i quali ad ogni cittadino devono essere garantite condizioni di

vita dignitose.  I diritti sociali richiedono un intervento diretto dello Stato.  Il diritto alla salute È sancito dall'articolo 32, il quale riconosce tra i compiti principali di uno Stato Democratico quello di mantenere i suoi cittadini in salute, in quanto esso è fondamentale diritto dell'individuo e interesse  della collettività, senza tuttavia forzarlo perché intraprenda terapie contrarie alla sua volontà.  Il diritto all'istruzione 

E' garantito dall' articolo 34 che afferma che la scuola è aperta a tutti i cittadini e

che il ciclo che comprende elementari e medie è obbligatorio e gratuito.  Con l‘articolo 33 la Costituzione riserva allo Stato la facoltà di stabilire le

norme generali che regolano la scuola.  Garantisce il diritto di istituire scuole private e anche la libertà di

insegnamento.  

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 I DIRITTI CIVILI

Consentono agli individui di agire, muoversi, esprimersi, entrare in rapporto con gli altri senza che lo Stato intervenga.  La libertà personale e i diritti dei detenutiÈ il diritto di libertà fondamentale e preliminare a tutti gli altri. La Costituzione Italiana ribadisce questo diritto nell'Articolo 13 e lo definisce come inviolabile. La libertà personale riguarda tutti, anche gli stranieri che si trovano in Italia. Con l'Articolo 13 la Costituzione tutela la popolazione da ogni forma di abuso. L'Articolo 13 prosegue proibendo ogni violenza fisica e morale sui detenuti, cioè vietando ogni forma di tortura o di ricatto.  In Italia c’è il divieto della pena di morte.

Libertà collettiveLa Costituzione si preoccupa di garantire ai cittadini la massima libertà di riunione. La Costituzione garantisce anche la libertà di associazione ( Art. 18 ).

Libertà di manifestazione del pensieroL'Articolo 21 dice che tutti  hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Libertà religiosaL'Articolo 19 dice che tutti hanno diritto di professare liberamente la propria religione in qualsiasi forma.

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DIRITTI ECONOMICI

Sono i diritti che rendono possibile il mercato. in base a essi chiunque può lavorare, produrre, commerciare, vendere, comprare, risparmiare, dare e ricevere in prestito senza interferenze a parte dello Stato.In campo economico, il diritto fondamentale è il diritto di proprietà.

I principi dei lavoratoriLavorare è un diritto e un dovere (Art.4). La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorre al progresso materiale o spirituale della società. I sindacati e il diritto di scioperoLa costituzione riconosce ai lavoratori il diritto di organizzarsi per conquistare migliori condizioni di lavoro e retribuzioni più alte. I sindacati sono le organizzazioni che rappresentano i lavoratori e tutelano i loro interessi. Lo sciopero è un'astensione collettiva dal lavoro, effettuata per esercitare una pressione sul datore di lavoro. La Costituzione riconosce lo sciopero come un diritto.  

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DOVERILa Costituzione Italiana indica tre doveri:- RISPETTARE LE LEGGI: tutti i cittadini hanno il dovere

di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi  (Art.54).

- PAGARE LE TASSE: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva (Art.53).

- DIFENDERE LA PATRIA: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (Art.11). 

Ogni cittadino ha il sacro dovere di difendere la propria patria (Art.52).   

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Diritto alla vita, diritto al nomeDiritto a esprimere la nostra opinioneDiritto a essere liberi e mai sfruttatiDiritto al rispetto,mai offesi o umiliatiDiritti che vegliano la storia di ognunoE che preferenze non fanno a nessunoViolarli vuol dire tradire davveroIl patto che lega un popolo interoUn patto che viene dai nonni coraggioChe hanno lottato per farcene omaggioAnche tu hai il compito di far guardiano Perché questo bene non ci sfugga di manoSe chiami un diritto risponde un dovereChi ha sete beva ma lavi il bicchiereCosì chi vien dopo ha il bicchiere pulito Diritto e doveri… non so se hai capito.

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Ogni persona, ogni uomo, ogni donna Quando lavora si sente colonnaDi questa grande casa-stivale Tetto sui monti, porte sul mare Ogni lavoro è ugualmente importanteServe il postino, il fabbro, il cantanteServe chi assiste nonni e picciniServono medici e contadiniServono braccia, menti, passioneServe l’ impegno di tante personeSiamo immigrati, siamo italianiSiamo buddisti, laici o cristianiEppure c’è chi lavoro non trova C’è chi lo perde, chi è solo in prova Chi non resiste perché troppo spremuto E in questi casi ha diritto a un aiuto

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La legge è uguale per tuttiLa legge non fa differenzaPer Dario,Henriette e NicolaPer Pablo, Giafar e VincenzaLa legge non guarda le tascheLa legge non ha i preferitiNon chiede opinioni o credenzeCi guarda attraverso i vestitiPurtroppo uguali non siamoChi ingrassa e chi spesso digiuna

Lo stato deve anche aiutareChi ha avuto meno fortunaDobbiamo aiutare un po’ tuttiLo stato siamo noi cittadiniE allora davanti alla leggeSaremo più uguali e viciniAnch’io ho aiutato MarinaChe non riesce mai a stare attentaInsieme abbiamo scritto una storiaCosì la maestra è molto contenta.

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Alt!!!Rosso semaforo ,occhio fiammante

Cosa ripeti all’ autista e al passante?L’Italia ripudia la guerra

Perché la guerra è un mostroChe mangia la libertà degli uominiE copre i colori di nero inchiostro

Aspetta !!!Giallo semaforo, occhio lucente

Cosa ripeti alla gente?L’Italia vuole la pace

L’Italia ripudia la guerraL’Italia vuole aiutare

A fare la pace su tutta la terraVai!!!

Verde semaforo,occhio di pratoCosa ripeti al pedone,al ciclista sudato?

L’Italia vuole la pacePerché la pace è un seme

Che cresce solo se gli uominiImparano a vivere insieme

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Libero giovane libero vecchioLibera l’acqua che fugge dal secchioLibera donna libero uomoLibero bosco in libero gnomo.Libera carta per libero statoL’ha chiesta un popolo che ha tanto lottatoRegole scritte per vivere in paceTenendo a freno chi è troppo audace.Dice una regola del nostro stato Decida il giudice se uno ha sbagliatoSe male ha fatto lo può punireMa deve anche aiutarlo a capire.Non sia vendetta ma giusta penaNessuno mai metta uomo in catenaMai la violenza, mai la torturaNon si guarisce con la paura.

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Il vento viaggia, non chiede permessoDa noi il cittadino può fare lo stessoPuò prendere il treno, la nave, la biciE andar dove vuole incontro agli amiciPuò sceglier la meta o andare a tentoni In cerca di idee, lavoro o emozioniPuò metter su casa in paesi lontaniE tornare in Italia dopo molti domani Il vento raduna le foglie caduteMa queste non sono riunioni voluteVolute sono quando alcune personeSi incontrano insieme per qualche ragioneSi può stare insieme in piazza o in cantina Si può far riunioni di sera o mattina Parlare di pace, giustizia, accoglienza E se non c’è vento…pazienza!

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Perché la mente non si lamentiE possa correre guardando avantiDobbiamo darle saperi croccantiLe tabelline,anche quella del novePerché nevica, perché pioveSoffi di flauto, canti di uccelliTuffi di tempere per i pennelliFenici, Etruschi e Greci antichiCome si spostano i lombrichiTempo passato, presente e futuroLe frazioni, che osso duro!Poesie che schizzano gioia e allegriaCorse in palestra che scappano viaI poli, i tropici, l’equatoreDa Benevento a SingaporeLiquido, solido e gassosoRadice, foglia e fusto legnoso…La scuola è aperta a tutte le mentiAnche se tutte son differentiLa scuola è libera, come il sapereÈ una sorgente, dà a tutti da bere.

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Il tricolore italiano, quale bandiera nazionale, nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797.L’Italia si ispira al modello francese del 1790 (tre fasce di uguali dimensioni).Si scelgono i colori bianco e rosso perché questi comparivano già nello stemma comunale di Milano, mentre verdi erano le divise militari della Guardia Civica milanese. Gli stessi colori poi si adottano negli stendardi dei soldati della Legione italiana dell’Emilia e della Romagna.Agli inizi del 1800 la bandiera diventa simbolo del popolo, della libertà e della nazione stessa.Durante le guerre, nel Rinascimento, i colori della bandiera esprimono una comune speranza che accende gli entusiasmi: "Raccolgaci un'unica bandiera, una speme", scrive, nel 1847, Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani.Successivamente la bandiera per consuetudine continuò ad essere sempre la stessa.

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Lo stendardo presidenziale costituisce, nel nostro ordinamento militare e cerimoniale, il segno distintivo della presenza del Capo dello Stato e segue perciò il Presidente della Repubblica in tutti i suoi spostamenti. Viene innalzato sulle automobili, sulle navi e sugli aeroplani che hanno a bordo il Presidente, all'esterno delle Prefetture, quando il Capo dello Stato visita una città, all'interno delle sale dove egli interviene ufficialmente.Il nuovo stendardo presidenziale, che si ispira alla bandiera della Repubblica Italiana del 1802-1805, vuole legare maggiormente l'insegna del Capo dello Stato al tricolore, sia come preciso richiamo storico del nostro Risorgimento, sia come simbolo dell'unità nazionale. La sua forma quadrata e la bordatura d'azzurro simboleggiano le Forze Armate, di cui il Presidente della Repubblica è Capo. L'esemplare originale dello stendardo, qui riprodotto, è conservato nell'ufficio del Comandante del Reggimento Corazzieri..

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L'emblema della Repubblica Italiana è caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia. La stella è uno degli oggetti più antichi e oggi indica l'appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese. La ruota dentata d'acciaio, simbolo dell'attività lavorativa, traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, sia nel senso della concordia interna che della fratellanza internazionale; la quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi, poi, sono espressione delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo.

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Fratelli d'Italia,l'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipios'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! 

Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popoli, perché siam divisi. Raccolgaci un'unicabandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò.Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! 

Uniamoci, uniamoci, l'unione e l'amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci può?Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! 

Dall'Alpe a Sicilia, Dovunque è Legnano; Ogn'uom di Ferruccio Ha il core e la mano; I bimbi d'ItaliaSi chiaman Balilla; Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò.