scuola Lucia Noiret di Roma che durante · Questo libretto “Emotiv@mente” nasce dal desiderio...
Transcript of scuola Lucia Noiret di Roma che durante · Questo libretto “Emotiv@mente” nasce dal desiderio...
Ringraziamo gli studenti della classe IV della
scuola Lucia Noiret di Roma che durante
l’attività di Team Time hanno manifestato
interesse, impegno e capacità nella
realizzazione di questo libretto:
Alberta, Aurora, Claudia, Davide, Edoardo,
Eleonora, Elisa, Emanuele, Gabriele, Gaia,
Giada, Ginevra, Giovanni, Martina, Matteo,
Mauro, Sabrina, Sofia, Valerio, Veronica.
Questo libretto “Emotiv@mente” nasce dal
desiderio di favorire negli studenti la
conoscenza delle proprie emozioni per
migliorare il rapporto interpersonale tra di
loro e con gli adulti.
Nella mia esperienza come docente ho
potuto osservare che il Team Time favorisce
il miglioramento degli esiti scolastici poiché
ogni alunno ha la possibilità di mettere a
disposizione degli altri le proprie capacità.
I bambini si sono divertiti ma soprattutto
sono stati felici di aiutarsi reciprocamente.
Anch’io ho apprezzato molto il lavoro svolto
dai miei alunni.
Maestra Angela Megna
Il presente libretto “Emotiv@mente” nasce
durante il Team Time, che è stato
sperimentato nella classe IV della scuola
Lucia Noiret di Roma durante l’anno
scolastico 2015-2016.
La metodologia utilizzata per realizzarlo è
descritta nel Manuale “Team Time.
Istruzioni per l’uso” (Sofia Listorto –
Edizione il Caleidoscopio 2015) nella
versione per la scuola primaria e secondaria
di I grado.
Questa metodologia può essere adattata a
differenti contesti, per affrontare
molteplici argomenti, con l’obiettivo di
rendere gli studenti protagonisti consapevoli
del proprio percorso di crescita e di
miglioramento dei risultati scolastici, nella
logica di “imparare ad imparare”.
Sofia Listorto
L’emozione è uno stato d’animo suscitato
da un evento importante per noi
La presenza di un’emozione si accompagna
a esperienze soggettive (sentimenti), a dei
cambiamenti fisiologici (sudorazione, ecc.),
a dei comportamenti ‘espressivi’ (postura e
movimenti del corpo, suoni e parole).
Le emozioni possono essere piacevoli o
sgradevoli.
Impariamo a conoscerle
“Sono sempre sorpreso
quando vedo cose nuove”
“Sono arrabbiato quando mio padre non mi
fa giocare con la palla”
“Sono triste quando mi cade qualcosa”.
“Sono felice quando ricevo un regalo”
“Mi annoio quando devo aspettare il treno
che arriva in ritardo”
“Ho paura quando entro da sola in posti
molto bui”.
“Sono seria quando ascolto una brutta
notizia al telegiornale”
“Sono terrorizzato quando vedo un film
horror”
“Sono disgustata quando sento odore di
bruciato”
“Amore … cioè imbarazzo!”
Sottovalutare
Comprendere
Ingigantire
Fraintendere
Pretendere Accettare
Riconoscere Ridimensionare
Fraintendere significa attribuire una
spiegazione sbagliata ad un avvenimento
“Filippo, vieni alla mia festa?”
“No, non posso…”
”Filippo non mi vuole bene, preferisce
andare a giocare a pallone con i suoi amici…”
Comprendere significa cercare di capire il punto
di vista di un’altra persona.
“Perché non sei venuta alla mia festa?”
“Purtroppo ero malata. Vuoi che festeggiamo
adesso?”
“Siiiii!!!”
Sottovalutare significa attribuire troppo
poca importanza ad una situazione:
“Domani il compito in classe sarà facile,
quindi oggi posso andare a divertirmi”.
Questo errore di valutazione mi espone al
rischio di trovarmi impreparato ad
affrontare una situazione difficile.
Riconoscere significa attribuire la giusta
importanza alle situazioni e prepararsi
adeguatamente.
“Domani il compito in classe sarà difficile
quindi oggi è meglio studiare”
Ingigantire significa aumentare in maniera
esagerata l’importanza o la frequenza di un
avvenimento
“Mia madre mi costringe sempre a mangiare
dei cibi cattivi”
Ridimensionare significa attribuire la giusta
importanza alle situazioni.
“Mia mamma mi fa mangiare le verdure
perché fanno bene alla salute”.
Pretendere significa voler imporre la propria
volontà agli altri.
“Adesso giochiamo a nascondino, perché il
gioco che vuoi tu non mi piace”
Accettare significa accogliere le richieste
di un’altra persona.
“Prima giochiamo ad ‘acchiapparella’ come
vuoi tu e poi giochiamo a nascondino come
piace a me”.
In certi momenti abbiamo l’impressione che le
nostre emozioni siano assolutamente
incontenibili, ci sentiamo come un vulcano in
eruzione!
Dobbiamo imparare a gestire le nostre
emozioni e trovare un modo per ridurre la
pressione che sentiamo dentro di noi in certi
momenti.
Fare un po’come la pentola a pressione che
lascia uscire la pressione eccessiva grazie
alla valvola di sicurezza, così non scoppia!
La comunicazione verbale riguarda le parole
che utilizziamo per esprimerci.
“Si, ti ascolto”
La comunicazione non verbale riguarda i
movimenti del nostro corpo che a volte
esprimono contenuti diversi da quello che
diciamo a parole.
“In realtà non mi importa quello che dici…”
Se non impariamo a gestire le nostre
emozioni, come la rabbia, potremmo avere
delle comunicazioni aggressive:
“Voglio che tu giochi a pallone con me,
altrimenti ti tiro i capelli”.
Se abbiamo paura delle nostre emozioni,
possiamo rischiare di farci sopraffare
dall’aggressività delle altre persone.
“Sei proprio una stupida!”
“Non sono capace di fare niente…”
Saper comunicare in modo assertivo
significa esprimere il proprio punto di vista
rispettando l’altra persona.
“Sono dispiaciuta quando tu non mi ascolti”
“Va bene presterò più attenzione a quello
che dici”
Per andare d’accordo con una persona per noi
importante, non dobbiamo pretendere che
l’altro percorra la mia strada, non dobbiamo
rassegnarci a fare la sua strada, ma cercare
insieme una strada comune, che vada bene ad
entrambi, cioè trovare la “terza strada”.
Imparare a comunicare ci permette di
essere tutti amici!
Avere il controllo delle nostre emozioni ci
sarà di grande aiuto quando saremo grandi,
per sentirci sicuri e soddisfatti
professionalmente.
Saper comunicare in maniera efficace ci
sarà di aiuto quando saremo adulti, per
andare d’accordo tra marito e moglie...
… e per poter creare a nostra volta una
famiglia felice.