Scuola la scelta giusta

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LA SICILIA Inserto in collaborazione con la PKSud DOMENICA 26 GENNAIO 2014 IL SONDAGGIO Il futuro on line Un grande sondaggio online per immaginare una scuola ideale. È quanto farà il ministro dell’Istru- zione Maria Chiara Carrozza nei prossimi mesi. Un modo, forse l’unico democratico, per ascolta- re, attività difficile, ma che con- duce a risultati sorprendenti. I temi sul tavolo sono tanti: la formazione e l’assunzione dei do- centi, innanzitutto. Ma anche gli sbocchi occupazionali degli stu- denti, la durata del ciclo di studi e la composizione dei programmi, la valutazione delle scuole e degli insegnanti, la rivoluzione digita- le. Per capire in che direzione do- vrà muoversi la scuola nei prossi- mi anni il Ministro vuole sentire il parere di docenti e studenti, geni- tori e personale ausiliario. Il Miur sta stilando un questio- nario di dieci domande, a cui tut- ti potranno rispondere in forma anonima sul sito ufficiale del Mi- nistero. Ne verrà fuori, secondo il Ministro, «la più grande doman- da, e mi auguro anche risposta, sulla scuola italiana contempo- ranea». Il sondaggio sarà aperto fino a maggio. A giugno saranno pubblicati i risultati, a settembre il Ministero farà sapere quali con- clusioni ha tratto dalle risposte e in che maniera ha intenzione di recepire questi suggerimenti. Il bacino potenziale di destinatari del questionario è stimato in cir- ca 36 milioni di persone. Tutti siamo chiamati a partecipare. All’interno ISCRIZIONI Il via a febbraio Procedura on line da lunedì 3 Da domani le registrazioni PAG. 3 LE ISTITUZIONI Le opportunità Il provveditore Zanoli: tante esperienze e voglia di fare LUCY GULLOTTA PAG. 4 ORIENTAMENTO Come decidersi Gli open day per valutare tutte le possibilità PAGG. 6, 8, 9 I LICEI Il pensiero critico La preparazione a sostegno dello studio di domani PAGG. 10, 12, 13, 14, 18 TECNOLOGIE Meglio portatili Come tablet e netbook cambieranno la didattica PAG. 20 UNIVERSITÀ Date test incerte Facoltà a numero chiuso con ammissioni nazionali PAG. 28

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FARE LA SCELTA GIUSTA All'interno: iscrizioni, le istituzioni, orientamento, i licei, tenologie, università

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LA SICILIA

Inserto in collaborazione con la PKSud

DOMENICA 26 GENNAIO 2014

IL SONDAGGIO

Il futuroon line

Un grande sondaggio online perimmaginare una scuola ideale. Èquanto farà il ministro dell’Istru-zione Maria Chiara Carrozza neiprossimi mesi. Un modo, forsel’unico democratico, per ascolta-re, attività difficile, ma che con-duce a risultati sorprendenti.

I temi sul tavolo sono tanti: laformazione e l’assunzione dei do-centi, innanzitutto. Ma anche glisbocchi occupazionali degli stu-denti, la durata del ciclo di studi ela composizione dei programmi,la valutazione delle scuole e degliinsegnanti, la rivoluzione digita-le. Per capire in che direzione do-vrà muoversi la scuola nei prossi-mi anni il Ministro vuole sentire ilparere di docenti e studenti, geni-tori e personale ausiliario.

Il Miur sta stilando un questio-nario di dieci domande, a cui tut-ti potranno rispondere in formaanonima sul sito ufficiale del Mi-nistero. Ne verrà fuori, secondo ilMinistro, «la più grande doman-da, e mi auguro anche risposta,sulla scuola italiana contempo-ranea». Il sondaggio sarà apertofino a maggio. A giugno sarannopubblicati i risultati, a settembreil Ministero farà sapere quali con-clusioni ha tratto dalle risposte ein che maniera ha intenzione direcepire questi suggerimenti. Ilbacino potenziale di destinataridel questionario è stimato in cir-ca 36 milioni di persone. Tuttisiamo chiamati a partecipare.

All’internoISCRIZIONIIl via a febbraioProcedura on line da lunedì 3 Da domani le registrazioni

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LE ISTITUZIONILe opportunitàIl provveditore Zanoli: tanteesperienze e voglia di fare

LUCY GULLOTTA PAG. 4

ORIENTAMENTOCome decidersiGli open day per valutaretutte le possibilità

PAGG. 6, 8, 9

I LICEIIl pensiero criticoLa preparazione a sostegnodello studio di domani

PAGG. 10, 12, 13, 14, 18

TECNOLOGIEMeglio portatiliCome tablet e netbook cambieranno la didattica

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UNIVERSITÀDate test incerteFacoltà a numero chiuso con ammissioni nazionali

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Iscrizioni on lineOn line la pagina

dedicata relativa allascuola e le modalità

di compilazionedella domanda

NECESSARIO IL CODICE DELLA SCUOLA SCELTAIl genitore che deve effettuare l’iscrizione, prima di avviare la procedura deveavere: indirizzo di posta elettronica (presso il quale arriverà la notificadell’avvenuta iscrizione, che conviene conservare come ricevuta); datianagrafici dello studente; dati della scuola scelta; codice della scuola scelta (sitrova nella sezione del sito “La scuola in chiaro” digitando il nome della scuola,oppure si richiede alla segreteria della scuola); codice personale, che si ottieneregistrandosi in “Iscrizioni on line “ tramite il sito www. iscrizioni. istruzione. it

LA NOVITÀ

L’iter telematico èobbligatorio dalloscorso anno, ma daquest’anno le famigliepossono registrarsigià da domani

Le iscrizioni on line prendono il via il 3febbraio e si potranno effettuare fino al 28febbraio 2014 con la possibilità, per le fa-miglie, di registrarsi già da domani 27gennaio sul sito dedicato. Queste le sca-denze stabilite dal Ministero dell’Istru-zione, dell’Università e della Ricerca per leiscrizioni alle classi prime per l’anno sco-lastico 2014/2015. Tutte le informazionisaranno disponibili anche sulla paginahttp: //www. iscrizioni. istruzione. it. Leiscrizioni on line riguardano le classi pri-me della scuola primaria edi quella secondaria di pri-mo e secondo grado. Sonoescluse le scuole dell’infan-zia per le quali rimane in vi-gore la procedura cartacea.

Dallo scorso anno la pro-cedura di iscrizione alleclassi prime si svolge unica-mente on line per le scuolestatali, fatta eccezione per la scuola del-l’infanzia. Per le istituzioni scolasticheparitarie non c’è obbligo di adesione allaprocedura informatizzata.

La registrazione al servizio - novità diquest’anno -, può essere effettuata primadell’apertura ufficiale delle iscrizioni online e rimarrà attiva per tutto il periododelle iscrizioni stesse, fino al 28 febbraio.Sempre con anticipo sull’avvio delle pro-cedure di iscrizione, viene messa in lineala pagina dedicata (http: //www. iscri-zioni. istruzione. it) che consente alle fa-miglie di esplorare le informazioni relati-ve alla ricerca della scuola, alle modalitàdi registrazione e di compilazione delladomanda. Quest’anno è stato anche faci-litato il processo di recupero delle pas-sword e del nome utente in caso di smar-rimento.

Non è previsto che le domande arriva-

te per prime siano accolte con prioritàdalle scuole. Le famiglie possono svolge-re le operazioni di iscrizione con tran-quillità per tutto il periodo che va dal 3 al28 febbraio. Una brochure esplicativa saràpubblicata nella sezione dedicata alle

iscrizioni on line per aiutare ulteriormen-te gli utenti. L’Ufficio Relazioni con il Pub-blico resterà a disposizione dei genitorianche attraverso il suo canale web http://www. istruzione. it/urp.

Il sistema “iscrizioni on line” si farà ca-

Si inizia il prossimo 3 febbraioma c’è tempo fino a fine mese

La procedura riguarda le prime classidella scuola primaria e delle secondarie

rico di avvisare le famiglie in tempo rea-le, via posta elettronica, dell’avvenuta re-gistrazione o delle variazioni di stato del-la domanda. Le famiglie, inoltre, potrannoin ogni momento seguire l’iter della do-manda inoltrata. Una nuova funzioneconsente anche l’iscrizione degli alunnistranieri sprovvisti di codice fiscale at-traverso la generazione di un codice prov-visorio.

Questi i risultati dello scorso anno ri-guardanti la procedura informatizzata:oltre 1,5 milioni di iscrizioni effettuate,32.000 moduli personalizzati da partedelle scuole, 5 milioni di fogli di carta ri-sparmiati, 1.000 scuole paritarie che han-no aderito nonostante non fosse obbliga-torio, annullamento del fenomeno delledoppie iscrizioni statale/paritaria, moni-toraggio in tempo reale sulle scelte deipercorsi scolastici.

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Le istituzioni

LUCY GULLOTTA

Discutere della scuola, dei problemi chevi ruotano attorno non è mai semplice.Intervenire per “risolvere” le difficoltàancora di meno. Di scuola, cambiamen-ti, aspettative, problematiche, orienta-mento abbiamo discusso con il dottoreRaffaele Zanoli, dirigente dell’ufficio sco-lastico provinciale di Catania, dallo scor-so primo gennaio in pensione. Zanoliha presentato domanda di proroga percontinuare a dirigere l’ufficio per i pros-simi due anni, così come consente lalegge; in attesa dell’esito del provvedi-mento continua a recarsi in ufficio rego-larmente e a coadiuvare nel lavoro ilfunzionario vicario, la dottoressa RositaD’Orsi, che da sempre si occupa di orien-tamento.

Un lavoro importante e continuo, lamacchina organizzativa dell’ufficio pro-vinciale agli studi praticamente non siferma mai. «Un lavoro impegnativo –sottolinea Zanoli – basti pensare che cisono colleghi che per consentire il rego-lare inizio dell’anno scolastico non pren-dono le ferie da anni, se non due giornia Ferragosto, con tanti sacrifici persona-li e familiari. Una forma di solidarietàimportante perché a noi piace semprericordare che dietro ogni documento c’èun bambino, un ragazzo, un docente chemagari lavora in una sede al nord Italia easpira a rientrare. Se il mondo dellascuola funziona è anche merito di chidietro le quinte lavora sempre a mani-che rimboccate e si sacrifica quotidiana-mente».

Momenti cruciali quelli che vive ilmondo della scuola, vissuti tra tante dif-ficoltà, ormai purtroppo questa è diven-tata una certezza. «La scuola è semprepenalizzata e con tagli continui, non ap-pena nominata il ministro Carrozza af-fermò, animata da tanta buona volontà,“se non arrivano nuove risorse io vadovia” poi ha dovuto fare i conti con larealtà: le risorse sono poche e spessovengono sprecate. Le mie sono rifles-sioni amare – chiarisce Zanoli – il mon-do della scuola da sempre è stato anima-to da tanta buona volontà e entusiasmo,la stragrande maggioranza di personeche si occupano dei ragazzi, dai docential personale Ata, sono sempre spinti dauna grande voglia di offrire qualcosa, di

creare. Quante cose belle riesce a orga-nizzare il personale scolastico quandoha la possibilità di creare un rapporto di-verso con i ragazzi» esclama.

Il dottore Zanoli sottolinea l’impor-tanza del cambiamento e l’apertura auna visione diversa della scuola. «Sonopochi gli istituti che oggi continuano avedere la scuola secondo gli schemi tra-dizionali, l’apprendimento indiretto ad

esempio è una potenzialità da sfruttareal massimo. Abbiamo tante esperienzein diversi ambiti: percorsi di orienta-mento, reinserimento degli alunni, lavo-ratori che diventano strutturati in con-nessione con il curriculum scolastico ediverse esperienze del Festival Francofo-no, con metodologie per potere acquisi-re la padronanza della lingua franceseche ci consentono di affermare che dav-

vero l’insegnamento indiretto ha dellegrandi possibilità che devono venire va-lorizzare anche per quanto concerne l’o-rientamento».

Scegliere la scuola, come orientarsi?Un periodo cruciale quello che in questomomento vive il mondo della scuola:in occasione dell’apertura delle iscrizio-ni all’anno scolastico 2014/15 e al fine diorientare i ragazzi alla scelta della scuo-la secondaria di II grado (le iscrizioni sichiuderanno giovedì 28 febbraio 2014),sono state sia pubblicate le guide all’of-ferta didattica e formativa che avviati gliormai noti “open day” attraverso il qua-le i vari istituti presentano le proprieofferte e progetti di studio. Una vera epropria vetrina per la scuola.

«Se l’open day è il singolo momento incui la scuola si apre riesce a dare ben po-co di se stesso, ma se open day significaun periodo o un’abitudine mentale adaprirsi ai ragazzi per far vedere e far gu-stare quello che significa lavorare inquell’istituto piuttosto che in un altro al-lora il progetto dell’orientamento di-venta davvero completo» conclude Za-noli.

Un lavoro, dunque, che gli istituti de-vono preparare già durante l’anno scola-stico, realizzando progetti e presentan-do le caratteristiche peculiari di un isti-tuto rispetto ad un altro. «Bisogna che cisia un confronto diretto e continuo tragli istituti e che nel corso dell’anno sco-lastico si approntino progetti e laborato-ri così come è stato già fatto da alcuniistituti. Alcuni ragazzi che hanno segui-to i laboratori si sono iscritti proprio inquelle scuole che hanno avviato i pro-getti e ritrovato gli insegnati che hannofatto loro da tutor» precisa la dottoressaD’Orsi. «Abbiamo già organizzato degliincontri destinati agli alunni, docenti egenitori – prosegue - per potere discute-re delle scelte. Incontri coordinati daidirigenti scolastici che parlano dell’o-rientamento ai licei, istituti tecnici e pro-fessionali. Il modo in cui ci approcciamoall’incontro ogni volta che siamo stati in-vitati a parlare coordinando le scuole èquella di spiegare l’offerta formativa cheriguarda un settore formativo piuttostoche presentare una singola scuola. Il no-stro compito - conclude - è dare una vi-sione reale di quello che accade sul ter-ritorio e spiegare le opportunità future».

«Tanto entusiamo e voglia di fare»«La scuola apre le porte e mostra quello che significa creare un rapporto diverso con i ragazzi»

La macchina organizzativadell’Ufficio provinciale agli studinon si ferma mai. Il provveditoreRaffaele Zanoli: «Se il mondodella scuola funziona è anchemerito di chi lavora semprea maniche rimboccate»

Sono pochi gli istituti che oggicontinuano a vedere la scuolasecondo schemi tradizionali:

l’apprendimento indiretto, ad esempio, èuna potenzialità da sfruttare al massimo

Abbiamo tante esperienze in diversi ambiti:percorsi di orientamento, reinserimentodegli alunni, lavoratori che diventanostrutturati in connessione con il curriculumscolastico, il Festival francofono

Abbiamo organizzatoincontri per glialunni, i docenti e i

genitori. Il nostro compito è dareuna visione reale di quelloche accade sul territorio e spiegarele opportunità future per i giovani

“La dott. Rosita D’Orsi funzionariovicario del Provveditorato

Il dott. Raffaele ZanoliProvveditore agli studi di Catania

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Orientamento È normale essereindecisi. Allora

vuol dire che serveancora tempo

Per decidere beneprima valutareinteressi e abilitàNelle scuole gli “open day” aiutano a capire quali studi intraprendereCi siamo. Questo è l’anno decisivo, quellodell’esame. Non importa che si tratti diquello di terza media o di quello di matu-rità, ciò che conta è che ormai si deve deci-dere e in fretta. Già, è arrivato il momento dipensare al futuro: quale scuola superiorefrequentare? E cosa fare dopo la maturità?Sappiamo bene che non è scelta per nullaCOME SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE Siete indecisi su quale scuola superiore fre-quentare l’anno prossimo? No panic! Ènormale non sapere che fare del proprio fu-turo oppure essere indecisi tra due scelteche apparentemente sembrano in collisio-ne l’una con l’altra. Prendetevi un po’ ditempo per voi e per ascoltarvi, per capirequali sono i vostri gusti e le vostre passionie come vi vedete da qui ad una decina d’an-ni. E fate qualche piccola considerazione,come:� Quali sono i tuoi interessi e le tue abi-lità? Prova ad assecondarle e, se non riescia capire a quale dare maggiore importanza,prova a fare il nostro test dell’orientamen-

Uno dei primi criteri per scegliere la scuo-la superiore che fa per te è pensare a ciò cheti appassiona. Quali sono le materie chepreferisci studiare di più? Ti piace la mate-matica, l’italiano, le lingue straniere o seipiù portato per le materie tecniche e prati-che? In base a quello che ti piace potrai ca-pire se iscriverti ad un liceo o ad istituti pro-fessionali o tecnici.Sfrutta gli open day e i saloni per l’orienta-mentoCerca di conoscere le scuole superiori del-la tua zona. Un’ottima occasione per sco-prirle, vedere cosa offrono e capire che tipodi studi propongono è quella di visitarlidurante gli open day (giorni in cui gli istitu-

ti aprono le porte agli studenti di terza me-dia e si “presentano”). Anche i saloni per l’o-rientamento sono un’ottima opportunitàper chiarirsi le idee. In queste occasioni in-fatti sono presenti contemporaneamentemolte scuole ed è più facile raccogliere ma-teriale informativo e confrontare le loroproposte.INFORMATI SULLA QUANTITÀ DI STUDIOCerca informazioni sulla quantità di studioche ogni giorno affrontano gli studenti del-la scuola. Per scegliere correttamente è im-portante infatti sapere quanto impegnoquotidiano viene richiesto. In questo modonon vi ritroverete a frequentare una scuolatroppo impegnativa rispetto alla vostra vo-glia di studiare.LE POSSIBILITÀ PER IL FUTUROSembra presto per pensare al lavoro, ma inrealtà informarsi sugli sbocchi professiona-li che ogni scuola superiore offre ai propridiplomati è una buona iniziativa. Ti per-metterà di capire quali potrebbero essere letue possibilità per il futuro.

Uno dei criteri più sicuriè quello di scegliere unindirizzo attinente allematerie che si preferiscono

to!� Guarda al mondo del lavoro: cosa tipiacerebbe fare da grande? Si, sappiamobene che alla vostra età di sogni se ne pos-sono avere tanti e tutti diversi.� Se tra genitori, amici e prof non sai piùa chi dare retta, guarda dentro te stesso e li-berati dai falsi miti sulla scelta della scuolasuperiore� È meglio preferire la scuola vicino casao un po’ più lontano? Ci avevi mai pensato?� Questa è una scelta importante, manon definitiva quindi non angosciarti inutil-mente. Se ti dovrai accorgere di aver sba-gliato, potrai sempre tornare indietro ediscriverti ad una scuola diversa.SCELTA CON SERENITÀ E SENZA PREGIUDIZI. Molti pensano che il liceo sia una scuola perpersone più brave, mentre gli istituti tecni-ci o professionali per persone con meno vo-glia di studiare. Non è vero! Se la scuola chehai scelto (che sia del primo o del secondotipo) ti convince, non pensare ai pregiudi-zi.

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OrientamentoIl supporto della

famiglia, per avereinformazioni

corrette, èfondamentale

La strada giustaporta un passoavanti al futuro

C’era una volta un adolescente, la suafamiglia... e una manciata di depliantdi scuole superiori. La storia si ripeteogni anno per migliaia di ragazzi e ra-gazze: scegliere l’indirizzo della scuo-la superiore è un momento importan-te per la carriera scolastica e non solo.Il futuro può spaventare e la grandequantità di indirizzi fra cui è sceglierepuò far sorgere dubbi e confondere leidee anche agli studenti più decisi. Ec-co qualche indicazione utile per fare lascelta giusta.

Quali che siano i talenti e gli interes-si dei futuri studenti da una parte, e ladisponibilità di scelta di scuole supe-riori del territorio in cui ciascun ra-gazzo e ragazza risiede, due sono ledomande ricorrenti: “dove mi piace-rebbe studiare? ” e “cosa mi conver-rebbe studiare? ”. Molte sono le ansiegenerate dai desideri, dalle insicurez-

ze, dalle aspettative degli amici, deifamiliari, dei professori... L’orienta-mento alle scuole superiori suggerisceuna quantità spaventosa di parole epossibilità nuove e sconosciute: il sup-porto della famiglia e della scuola, ave-re le informazioni corrette, è fonda-mentale, ma, nella scelta delle scuolesuperiori, è forse più importante met-tere da parte per un attimo i depliantillustrativi e domandarsi: “cos’è, chemi piacerebbe studiare? ”. Il futuro èsempre davanti a noi, ma noi possiamoessere un passo avanti al futuro.

Tre gli ordini di istruzionedi secondo grado: licei,istituti tecnici e istitutiprofessionali

Ogni adolescente è chiamato a fare chiarezzadentro di sé per capire cosa vorrà fare da adulto

L’ORDINAMENTO DI STUDI CON LA

Preparazione soloIl sistema formativo italianoprevede tre ordini di istru-zione secondaria di II grado:istituti professionali (6 indi-rizzi con sub-articolazioni),istituti tecnici (4 indirizzicon sub-articolazioni) e li-cei (6 indirizzi con sub-arti-colazioni). Un diploma dimaturità ottenuto, dopo 5anni di frequenza, presso una qualunquedelle scuole superiori, dà diritto all’acces-so universitario e ad ulteriori specializza-zioni; nel caso delle scuole professionaliè anche possibile che singole scuole supe-riori concordino con le Regioni

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Orientamento

SETTORIALIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE

teorica o applicazioni pratiche

una qualifica professionale regionale per ilsettore in questione.

Nella scuola italiana, comunque, tutti gliindirizzi prevedono quelle materie che for-niscono una cultura generale: italiano, sto-ria, geografia, matematica, scienze... Ciò che

varia fra un indirizzo e l’altro sono la quan-tità di ore dedicate a ciascuna di questematerie e la presenza delle materie “carat-terizzanti”.

Osservando la distribuzione delle mate-rie di ogni indirizzo, vediamo come i liceidiano un’ampia preparazione di tipo teori-co, con differenze anche significative fraun indirizzo e l’altro; anche le scuole supe-riori tecniche prediligono lo studio teorico,coniugandolo però sempre alle applicazio-ni pratiche della teoria a scopi commercia-li, turistici, ecc. I professionali, invece, sonocaratterizzati dalla possibilità di una setto-rializzazione dell’apprendimento attraver-so laboratori e il tirocinio dell’ultimo anno.

Per aiutare lascelta dellascuola superioresono disponibilitest diorientamento peri ragazzi chefrequentano laterza media

Resi noti i risultati del rapportoMcKinsey sul collegamentotra istruzione e mondo del lavoro

Dallo studio emerge però che l’Italia nonsi impegna abbastanza nella definizionedi politiche formative orientate allecompetenze e alla compensazione delloskill shortage, la carenza di abilità

Per evitare di essere disoccupatitirocini e stage sui banchi di scuolaLavoro e scuola non comunicano. Il 47%dei datori di lavoro lamenta di non trova-re giovani preparati allo svolgimento del-la mansione richiesta. I dati del rapportoMcKinsey resi noti la settimana scorsaparlano chiaro e sottoli-neano come la mancan-za dell’alternanza scuo-la-lavoro sia tra le causeprincipali della disoccu-pazione giovanile. Cosìcome un cattivo orien-tamento scolastico. In-fatti, sembrerebbe pro-prio che non focalizzar-si in maniera adeguatasull’orientamento allescuole superiori possaportare un giorno ad es-sere disoccupati. Questoperché se non si scegliela scuola in base ai fatto-ri giusti si rischia di indi-rizzarsi verso un percor-so di studi che non aiutaa creare occupazione.Anche in questo senso ilrapporto McKinsey par-la chiaro: l’Italia non si impegna abba-stanza nella definizione di politiche for-mative orientate alle competenze e allacompensazione dello “skill shortage”, lacarenza di abilità. Questo perché pochis-simi ragazzi, dopo le superiori, scelgonoun indirizzo scolastico coerente con il lo-ro percorso di studi e solo il 34% si orien-ta verso la formazione professionale.

I motivi vanno ricercati proprio nell’o-rientamento alle scuole superiori che sisvolge in terza media. Infatti, non di radoaccade che gli insegnanti consiglino i ra-gazzi su cosa scegliere per il futuro ba-

sandosi esclusivamen-te sul loro andamentoscolastico ed operandola seguente suddivisio-ne: i più bravi al liceo,quelli meno ai tecnicie gli scansafatiche aiprofessionali. Maquanti di loro tengonoconto che sono proprioquesti ultimi due indi-rizzi a garantire, oggicome oggi, di trovareun lavoro con più faci-lità? Nel caso poi deci-da si continuare gli stu-di all’università biso-gna che scelga la fa-coltà non solo in basealle sue passioni maanche al mercato chehanno i suoi sbocchiprofessionali.

Ecco perché è importante che se neparli a scuola già alla fine delle medie. Iragazzi devono scegliere cosa fare del lo-ro futuro non solo basandosi sul loro an-damento scolastico e su quello che piùpiace loro fare, ma anche rifacendosi al-l’attualità. Insomma, orientamento e al-ternanza scuola – lavoro devono iniziaread andare a braccetto.

L’orientamento devetenere conto anchedelle possibilità ditrovare occupazione

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Il Liceo classico Preparati nellastoria delpensiero

occidentale

Una preparazione che dà sostegno allo studio di domaniGli studenti imparano a riflettere in modo critico sulla realtà contemporaneaQuando si arriva in terza media ci sitrova davanti ad una delle prime scel-te importanti della vita: bisogna infat-ti decidere a quale scuola superioreiscriversi. Le proposte sono molte e inomi dei corsi di studio, spesso stranie poco chiari, rendono difficile capirequali materie e argomenti vengonoaffrontati nelle diverse scuole.

Per venire incontro a questo pro-blema e per aiutare a scegliere la scuo-la che più si adatta ai giovanissimi ec-co una guida di orientamento ai liceiche spiega quali materie e argomentisi affrontano, quali conoscenze si po-tranno acquisire e quali prospettiveoffrono i corsi di studio.

Se il giovane studente ha già decisoche la strada giusta è quella di conti-nuare gli studi anche dopo la Maturità,il liceo classico offre una buona prepa-razione di base. Il percorso di studi li-ceale è articolato in cinque anni, du-rante i quali gli studenti ricevono una

Le materie affrontate nei cinque an-ni di studio sono italiano, storia, mate-matica, fisica, scienze, filosofia, storiadell’arte e lingua e letteratura stra-niera, ma le due materie che caratte-rizzano di più questa scuola sono lin-gua e letteratura latina e greca antica.

I diplomati che escono da questoliceo sono preparati sulla storia dellaciviltà e del pensiero occidentale, co-noscono bene la lingua italiana e san-no comprendere e tradurre testi ingreco antico e in latino.

Inoltre gli studenti del liceo classicoimparano a riflettere in modo criticosulla realtà contemporanea e sanno

esprimere il loro pensiero argomen-tandolo in modo efficace.

La scelta del liceo classico è quellagiusta se si è interessati a conoscere leorigini della civiltà occidentale, se sivuole capire come si è sviluppata lacultura contemporanea e se si vuolecreare una cultura di tipo “universale”che faciliterà sia l’accesso che il prose-guimento negli studi universitari.

Il diploma di liceo classico permet-te di accedere alle facoltà universitariedi tipo umanistico come Storia, Filoso-fia, Lettere, Giurisprudenza, Scienzedella comunicazione, Scienze politi-che ecc., ma anche di tipo scientificocome Medicina, Matematica, Fisica,Ingegneria ecc.

Inoltre, a coloro che non intendonoseguire un corso di studio universita-rio il diploma di liceo classico per-mette di partecipare a tutti i concorsipubblici che non richiedono un diplo-ma di laurea.

preparazione generale sui principaliambiti su cui si fonda il sapere umano.

Esistono diversi indirizzi, che i ra-gazzi sono chiamati a scegliere in ba-se alle proprie passioni e aspirazioni.Infatti, anche se ogni liceo mira a dareuna buona preparazione generale tra-mite materie tradizionali come italia-no, matematica, storia e filosofia, il li-ceo classico in più propone quelle diindirizzo: per esempio al classico si in-segna anche il greco, mentre al liceodelle scienze umane si approfondi-scono materie come psicologia escienze sociali.

Il liceo classico quindi fornisce unaconoscenza culturale ampia sia di tipoumanistico che scientifico. Lo scopo diquesta scuola è insegnare ai propristudenti le origini e la storia della ci-viltà occidentale e del suo pensieropartendo dallo studio della civiltà gre-ca e romana per arrivare ai giorni no-stri.

Si studiano le origini dellaciviltà occidentale e una culturadi tipo universale propedeuticaagli studi universitari

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Liceo scientifico Due gli indirizzi:quello tradizionale

e quello scienzeapplicate

Studi umanisticiscienze applicatee laboratori pratici

Al Liceo scientifico i cardini sono lamatematica e la fisica. Si sceglie un li-ceo se interessa approfondire lo studio(sui libri!) delle materie proposte, e sesi mira ad avere una preparazione chepossa aiutare, un giorno, ad affrontarequalsiasi percorso universitario. Infat-ti il vero elemento caratterizzante di unliceo è proprio il fornire agli studentiun metodo di studio autonomo, moltoutile all’Università.

Il liceo scientifico propone un per-corso di studi che unisce le materieumanistiche come italiano, latino e fi-losofia a quelle di tipo scientifico comematematica, fisica, scienze e tecnolo-gie.

Ci sono due tipologie di corso: liceoscientifico tradizionale e quello conopzione “Scienze applicate”.

Gli studenti che frequentano questotipo di scuola studiano molta mate-

le relazioni fra vita quotidiana e scien-za, sanno utilizzare bene gli strumen-ti di calcolo, sono a conoscenza deglisviluppi della tecnologia in ambitoscientifico, e conoscono i contenutidelle scienze fisiche e naturali.

Liceo scientifico con opzione Scien-ze applicate: offre un programma piùincentrato sulle materie scientifiche esui laboratori pratici.

Il liceo scientifico dà una preparazio-ne adatta ad affrontare tutti i tipi dicorsi di studio universitario. In partico-lare però ti fornisce una base solidaper affrontare le facoltà come Fisica,Matematica, Ingegneria e Medicina.

A chi non ha intenzione di prose-guire gli studi questo diploma permet-terà di lavorare in laboratori scientificie di partecipare a tutti i concorsi pub-blici nei quali non è richiesto il diplomadi laurea.

Dà l’opportunità dilavorare in laboratoriscientifici o di affrontaregli studi universitari

matica, fisica e scienze naturali (comebiologia e chimica). A queste materie siaggiungono: lingua e letteratura italia-na, latino, storia dell’arte, una linguastraniera, storia, filosofia, geografia,ginnastica e religione.

Chi sceglie di frequentare un liceoscientifico con indirizzo “Scienze appli-cate” al posto del latino studierà infor-matica e affronterà laboratori pratici.

I diplomati che escono dal liceoscientifico hanno una preparazione siadi tipo umanistico che scientifico. Co-noscono la storia del pensiero umano,

I diplomati avranno solide basi per affrontarefacoltà come Fisica, Ingegneria e Medicina

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

Prendersi cura delIl Liceo delle Scienze Umane offre allostudente un percorso di formazione e distudi fortemente caratterizzato dallematerie umanistiche quali le scienzeumane, le lingue straniere, il latino, lastoria, la letteratura italiana, la filosofia,il diritto e l’economia, arricchite dal fon-damentale contributo delle disciplinescientifiche. Oltre a garantire una solidapreparazione culturale, il corso di studiè finalizzato ad una maturazione gene-rale e completa dello studente, attraver-so interventi e proposte di progetti mi-rati allo sviluppo globale della persona.Al termine del quinquennio, lo studen-te sarà in grado di gestire con sicurezza

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bene comuneed equilibrio le relazioni interpersonalied educative, di partecipare attivamen-te alle diverse forme della vita associati-va, di prendersi cura del bene comune, dicontribuire, in modo responsabile e co-struttivo, alla vita istituzionale, politica ecivile.

� COMPETENZE IN INGRESSOAttitudine allo studio, curiosità intel-

lettuale: voglia di fare e approfondireargomenti culturali e progetti sul socia-le, buona padronanza della lingua italia-na, attitudine alle Scienze Umane: inte-resse per le discipline che studiano l’uo-mo (mente, società, culture umane, edu-cazione) in una prospettiva storica.

� ORIENTAMENTO POST-DIPLOMALe discipline di indirizzo orientano lo

studente a proseguire gli studi universi-tari con particolare riferimento alleScienze della Formazione e dell’Educa-zione, agli studi di Psicologia e Sociolo-gia, oltre alle facoltà di Filosofia, ScienzePolitiche, Lettere, Storia, Giurisprudenzae ai corsi di laurea delle professioni sani-tarie e socio-assistenziali, all’ingressonel mondo del lavoro nell’area della ge-stione dei servizi sociali e assistenzialipubblici e privati, dell’amministrazionee della comunicazione sociale.

Nell’ordinamento i licei musicalie coreutico, delle scienze umanee nuova articolazione dell’artistico

Potenziate le orededicate amatematica,scienze e storiadell’arte

Licei, sei percorsi di cinque anniper una formazione a banda larga

L’area liceale dell’istruzione secondariadi secondo grado comprende sei per-corsi, alcuni dei quali si articolano in in-dirizzi (il liceo artistico ne ha sei, cheassorbono in parte anche la domandache si rivolgeva in passato agli istitutid’arte), oppure prevedono un’opzione,cioè un piano di studi diverso, rispettoa quello principale: è il caso del liceodelle scienze applicate rispetto al liceoscientifico, e del liceo economico-so-ciale rispetto al liceo delle scienze uma-ne: Liceo artistico, Liceo classico, Liceolinguistico, Liceo musicale e coreutico,Liceo scientifico (opzione scienze ap-plicate), Liceo delle scienze umane (op-zione economico-sociale).

Il segno distintivo dei licei? Una for-mazione culturale di base per così direa banda larga, propedeutica alla conti-nuazione degli studi e idonea a favori-re l’ingresso nel mondo del lavoro.

Tutti i licei hanno la durata di cinqueanni e sono suddivisi in due bienni e inun quinto anno, al termine del quale glistudenti sostengono l’esame di Stato,utile al proseguimento degli studi inqualunque facoltà universitaria. Il quin-to anno è anche finalizzato ad un mi-gliore raccordo tra la scuola e l’istruzio-ne superiore e alla preparazione all’in-serimento nella vita lavorativa.

I cambiamenti rispetto ai licei tradi-zionali sono limitati per il liceo classico,un po’ più consistenti per lo scientifico.Nel liceo classico, il cui primo bienniomantiene la denominazione di ginna-

sio, le materie più importanti - italiano,latino, greco, storia e filosofia - non su-biscono sostanziali variazioni di ora-rio, salvo italiano nel biennio che si al-linea all’orario degli altri licei. La storiadell’arte raddoppia l’orario in terza equarta (da 1 a 2 ore) e guadagnano pe-so la lingua straniera e le scienze.

Per il liceo scientifico ci sono novitàdi maggior rilievo: si studierà più mate-matica e più materie scientifiche.

Nel nuovo assetto, tutto in equilibriofra tradizione e innovazione, spiccano inuovi licei musicale e coreutico e dellescienze umane, insieme alla nuova ar-ticolazione del liceo artistico. Il liceolinguistico entra nell’ordinamento.

Altri particolari della riforma sono:nel Classico è rafforzato l’insegnamen-to della lingua straniera, previsto anchenel triennio, con l’insegnamento in lin-gua straniera di una disciplina non lin-guistica nel quinto anno; è altresì pre-visto il potenziamento dell’asse mate-matico-scientifico e della storia del-l’arte; nello scientifico è confermato lostudio del latino; nel liceo delle scien-ze umane, opzione economico-sociale,si studiano due lingue straniere; nel li-ceo musicale e coreutico, l’iscrizione èsubordinata al superamento di unaprova di verifica delle specifiche com-petenze possedute; in tutti i licei sonoprevisti stage e tirocini formativi; l’in-segnamento di “Cittadinanza e Costitu-zione” è svolto nell’ambito delle areestorico-geografica e storico-sociale.

Il liceo scienze umane dà lapossibilità di lavorare neisettori socio-assistenziali enella gestione dei servizi

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Liceo sportivo Saranno cento intutta Italia, unosoltanto in ogni

provincia

Per il prossimo anno scolastico, il2014/2015 ci si potrà sarà finalmenteiscrivere ai licei sportivi. Ma a chi imma-gina questo tipo di scuola come unastruttura a parte, con tantissime pale-stre e campi da gioco, in realtà chiaria-mo subito che si tratta di un indirizzodel liceo scientifico che con questo avràmolte materie in comune.

� LE MATERIE DA STUDIARE - Comein ogni liceo scientifico, gli studenti do-vranno fare i conti con materie comeitaliano, lingua e cultura straniera, sto-ria e geografia, storia, filosofia, matema-tica, fisica, scienze naturali e religione oattività alternative. Con delle piccoledifferenze. Infatti, essendo un liceo del-lo sport, l’insegnamentodella filosofia sarà ridottodi un’ora e in più sarannoampliate le ore dedicate al-le attività motorie. In più sistudieranno materie qualidiritto ed economia dellosport e discipline sportive.La grande novità sta nelfatto che la scuola dovràrapportarsi molto spesso con il Coni e ilComitato italiano paraolimpico.

� I CANDIDATI - Catania, Siracusa,Ragusa, Scicli, Marsala, Modena, Trevi-so, Roma, Sabaudia, Avellino, LimonePiemonte sono soltanto alcune delle lo-calità che si sono candidate ad ospitarela nuova sezione sportiva. Nel D. P. R. n.52 del 5 marzo 2013 è spiegato che l’isti-tuzione di queste sezioni è limitato daalcuni vincoli. Le sezioni ad indirizzosportivo di ciascuna regione non posso-no essere istituite in numero superiorea quello delle relative province

� RISULTATI MIGLIORI - Con ogniprobabilità gli alunni del liceo sportivo

avranno risultati scolastici particolar-mente buoni, se è vero quel che un’uni-versità scozzese ha appena pubblicato:il vecchio detto latino “Mens sana incorpore sano” è tutt’altro che desueto.L’università scozzese di Strathclyde andDundee ha infatti pubblicato uno studioche dimostra come i ragazzi che fannoesercizio fisico vanno meglio agli esami.La ricerca stabilisce un legame tra laginnastica e il risultato agli esami, spe-cialmente in quelle materie in cui il cer-

vello deve funzionare al massimo, comematematica e scienze. Pare che l’idealesia: almeno un’ora di esercizio fisico algiorno.

� I LICEI SPORTIVI GIÀ ESISTONO -Come già introdotto, di questi indirizzine saranno attivati circa un centinaio,uno per provincia che ne deciderà ladistribuzione sul territorio. Questo an-che se, in realtà, sembrerebbero già at-tivi da diverso tempo in alcune città ita-liane. Per esempio, a Milano esiste il Li-

ceo delle Scienze applicate – Sportivo“Ettore Conti”, dove gli studenti posso-no frequentare già dal primo anno cor-si di Canottaggio, Nuoto, Pallanuoto,Tuffi, Atletica leggera, Sci di fondo e Scidiscesa. Invece, a Roma è presente unasezione dell’istituto scientifico del Con-vitto nazionale, creata con la collabora-zione del Coni, dove i ragazzi si misura-no ogni giorno con diverse disciplinesportive. Sempre nella capitale, è pre-sente anche il liceo scientifico con pro-getto sportivo “Pacinotti – Archimede”,mentre a Cascina (Pisa), esiste da di-verso tempo il liceo scientifico sportivo“Antonio Pesenti”.

Un’ora in meno per la filosofiae più ore per le attività motorie

Come recita il detto “Mens sana in corpore sano”chi fa esercizio fisico è più preparato agli esami

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Pon e Fse In EuropaLa cultura diventaattrattore capacedi creare identità

condivisa

Cultura e tecnologiafattori propulsivi della creatività

Il progetto Intus (Intelligenza ambien-tale, narrativa, tagging delle risorseurbane e sensoristica diffusa), pro-mosso dal ministero dell’Istruzione,riguarda i beni e attività culturali, lasocial innovation. Il progetto invita lescuole a descrivere una soluzione tec-nologicamente e socialmente innova-tiva per la creazione di servizi turisti-co-culturali basati sulla fruizioneesperienziale e personalizzata dei luo-ghi.

L’intento è quello di svelare un livel-lo nutrito di memorie ed identità pro-prie di ciascun luogo, attraverso unlavoro di recupero, narrativizzazione erestituzione contestuale dei contenu-ti propri della storia locale in una logi-ca di smart environment, al fine dicoinvolgere il visitatore in una avven-tura affabulatoria emozionante e par-tecipata.

L’iniziativa proposta si pone dun-que come scopo principale quello divalorizzare il patrimonio attraverso losviluppo sostenibile e ripetibile di unsistema basato sulla cultura che vadaal di là dell’intrattenimento turistico eche interpreti la cultura stessa nel ruo-lo di attrattore sociale capace di crea-re e trasmettere un senso di identitàcondivisa. In questo senso cultura etecnologia diventano fattori propul-sivi di innovazione e creatività.

Iniziato il 15 ottobre 2012 si conclu-derà il 15 aprile 2015. Il progetto miraa descrive una soluzione innovativaper la creazione di servizi turistico-culturali per la fruizione esperienzia-le e personalizzata dei luoghi basatasu: contenuti delle memorie, estratti –con le tecniche di digitalizzazione, ato-mizzazione ed indicizzazione seman-tica e topografica – da fonti storicizza-

te, quali archivi, biblioteche, letteratu-ra, testimonianze antropologiche, etc.;soluzioni di storytelling digitale, ingrado di comporre gli atomi contenu-tistici digitali in trails narrativi temati-ci coinvolgenti e calzanti sul panora-ma delle opportunità di comunicazio-ne dell’ambiente urbano; tecniche diintelligenza ambientale, in grado direndere reattivo e partecipante l’am-biente fisico della città, con un conti-nuo (e più granulare rispetto al model-lo tradizionale) interscambio tra visi-tatori e luoghi di interesse urbani.

Archivi, testimonianzeantropologiche, bibliotechevengono tramutare instorie in formato digitale

“Intus” è finalizzato a svelare e valorizzarele memorie storiche a fini turistici e culturali

I FONDI STRUTTURALI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA

Interventi sociali a sostegno dell’occupazioneI Fondi Strutturali sono strumenti fi-nanziari gestiti dalla Commissione Eu-ropea per rafforzare la coesione econo-mica, sociale e territoriale riducendo ildivario fra le regioni più avanzate equelle in ritardo di sviluppo.

Il Fondo Sociale Europeo (Fse): fi-nanzia interventi nel campo sociale.Ha il compito di intervenire su tutto ciòche concorre a sostenere l’occupazio-ne mediante interventi sul capitaleumano: prevenire e combattere la di-soccupazione, creazione di figure pro-fessionali e di formatori. I beneficiarisono soprattutto giovani, donne, adul-ti, disoccupati di lunga durata, occupa-

ti a rischio di espulsione dal mercatodel lavoro e gruppi a rischio di esclu-sione sociale.

GLI OBIETTIVI DELL’FSE NEL PERIODO2014-2020. Inserimento lavorativo:l’Fse collaborerà con organizzazioni ditutta l’Ue per avviare progetti mirati aformare i cittadini e ad aiutarli a trova-re un’occupazione. Aiutare i giovani aentrare nel mercato del lavoro costi-tuirà una priorità assoluta dell’Fse intutti gli Stati membri.

Istruzione migliore: l’Fse finanzia intutta l’UE iniziative volte a migliorarel’istruzione e la formazione e ad assi-curare che i giovani completino il loro

percorso formativo e ottengano com-petenze in grado di renderli più com-petitivi sul mercato del lavoro. Tra lepriorità troviamo anche la riduzionedel tasso di abbandono scolastico e ilmiglioramento delle opportunità diistruzione professionale e universita-ria.

Una pubblica amministrazione mi-gliore: l’Fse asseconderà gli sforzi pro-fusi dagli Stati membri per il migliora-mento della qualità della governancee dell’amministrazione pubblica e so-sterrà le loro riforme strutturali do-tandoli delle capacità amministrative eistituzionali necessarie.

L’Italia è tra i migliori Paesi Ue a dareaiuti per conoscere le opportunitàdi studio o di formazione all’estero

Le valutazioni sono contenute nelprimo “Quadro di valutazione dellamobilità” realizzato dalla commissioneUe per eliminare gli ostacoli nelseguire un corso di stidi all’Estero

I migliori sistemi di sostegnoper informare gli studenti

L’Italia, con Germania, Belgio e Spa-gna, è tra i Paesi Ue ad avere i miglio-ri sistemi di sostegno pubblico perincoraggiare e informare gli studentisuperiori sulle opportunità di studio odi formazione all’este-ro. L’Italia, con la re-gione fiamminga bel-ga, Germania e Au-stria, spicca inoltreper il suo sistema“ben articolato” di so-stegno finanziario aglistudenti provenientida contesti svantag-giati. Emerge dal pri-mo “Quadro di valu-tazione della mobi-lità” dell’Ue.

La classifica è partedella strategia dellaCommissione per eli-minare gli ostacoli cherendono difficile se-guire un corso di studio una formazione al-l’estero, e si concentrasu cinque fattori. La situazione cheviene fotografata varia molto da unPaese all’altro, ma nessuno dei 28 rag-giunge un punteggio elevato per tuttele voci.

Quanto a informazione e orienta-mento sulle opportunità di mobilità,sono Germania, Belgio, Spagna, Fran-cia e Italia ad offrire il sostegno piùampio. Bulgaria, Grecia, Slovenia e Ci-

pro, quello minore.La portabilità dei sussidi (che con-

sente agli studenti di ricevere borse eprestiti in un altro Paese alle stessecondizioni del proprio) funziona nel-

le Fiandre e nel can-tone germanofonodel Belgio, a Cipro, nelLussemburgo, in Slo-venia, in Finlandia ein Svezia.

I sistemi più re-strittivi si trovanonella regione vallonadel Belgio, Bulgaria,Repubblica ceca, Gre-cia, Croazia, Lituania,Romania e Slovac-chia.

La conoscenza del-le lingue straniere èspesso un fattore cheinfluisce sulla deci-sione di studiare al-l’estero. Cipro, il Lus-semburgo e il canto-ne germanofono del

Belgio pongono molto l’accento sul-l’apprendimento delle lingue nellescuole. Mentre Irlanda e Scozia nonprevedono un insegnamento obbli-gatorio.

Germania, Belgio e Spagna sono iPaesi che compiono i maggiori sforziper monitorare l’uso degli strumentieuropei che aiutano gli studenti a far ri-conoscere gli studi effettuati all’estero.

Ottimo il progettoitaliano di sostegno aglistudenti provenienti dacontesti svantaggiati

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I Licei Ogni allievopuò imparare

due strumentimusicali

LICEO ARTISTICO CON L’INDIRIZZO “ARCHITETTURA E AMBIENTE”

Il liceo artistico offre una preparazione culturale tipica di tutti i licei che permettel’accesso all’università o all’Accademia delle Belle Arti, ma, allo stesso tempo,fornisce anche una formazione in campo artistico specifica a seconda della sezionescelta. Nel caso dell’indirizzo Architettura e Ambiente, viene approfondita latematica della progettazione architettonica e ambientale con laboratorio diarchitettura per far acquisire e sviluppare agli studenti la padronanza di metodi dirappresentazione specifici dell’architettura e delle problematiche urbanistiche.

LA SELEZIONE

È un istituto anumero chiusoe vi si accede solodopo il superamentodi un esame diammissione

Il liceo Musicale e Coreutico è unadelle scuole secondarie di secondogrado avviate dalla riforma Gelmini,che entrerà a pieno regime nell’annoscolastico 2014/2015. Il liceo nascedalle basi delle sperimentazioni o deilicei paritari musicali e coreutici, isti-tuite dalla riforma Moratti. Il liceomusicale veniva spesso associato aiconservatori su piano regionale (oggiquesta è prerogativa di due soli casinazionali, i Licei di Milano e Trento).

Il liceo presenta dueindirizzi: uno musicale euno coreutico. Sul terri-torio nazionale sarannoinizialmente presenti 40sezioni musicali e 10 co-reutiche, istituiti conl’aiuto di conservatori eaccademie di danza lo-cali. È a numero chiuso esi accede solo dopo aver superato unesame di ammissione. Per il liceo mu-sicale è previsto lo studio di due stru-menti. Il primo strumento è a sceltadel candidato mentre il secondo stru-mento viene assegnato dal liceo.

� IL LICEO LINGUISTICO. Il liceo lin-guistico integra la formazione cultu-rale propria dei licei con l’approfondi-mento della conoscenza delle lingue,della letteratura e della civiltà stranie-re. Al termine del percorso di studi èpossibile sia l’accesso a tutte le facoltàuniversitarie, sia l’inserimento diret-to nel mondo del lavoro, ad esempio,nel settore turistico.Profilo e Piano degli studi. In base aquanto espressamente indicato nelRegolamento recante la “Revisionedell’assetto ordinamentale, organiz-zativo e didattico dei licei”, gli stu-

denti del liceo linguistico, a conclu-sione del percorso di studio, dovran-no: avere acquisito, in due lingue mo-derne, strutture, modalità e compe-tenze comunicative corrispondentialmeno al Livello B2 del Quadro Co-

mune Europeo di Riferimento; avereacquisito, in una terza lingua moder-na, strutture, modalità e competenzecomunicative corrispondenti alme-no al Livello B1 del Quadro ComuneEuropeo di Riferimento; saper comu-

nicare in tre lingue moderne in varicontesti sociali e in situazioni pro-fessionali utilizzando diverse formetestuali; riconoscere in un’otticacomparativa gli elementi strutturalicaratterizzanti le lingue studiate edessere in grado di passare agevol-mente da un sistema linguistico al-l’altro; essere in grado di affrontare inlingua diversa dall’italiano specificicontenuti disciplinari; conoscere leprincipali caratteristiche culturali deipaesi di cui si è studiata la lingua, at-traverso lo studio e l’analisi di opereletterarie, estetiche, visive, musicali,cinematografiche, delle linee fonda-mentali della loro storia e delle lorotradizioni; sapersi confrontare con lacultura degli altri popoli, avvalendo-si delle occasioni di contatto e discambio.

Nuove opportunità professionalicon il liceo musicale e coreutico

Entrerà a regime il prossimo anno scolasticoSul territorio nazionale saranno solo cinquanta

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Tecnologie Anche nelle scuolestrumenti sempre

più leggeri emultifunzionali

Chi gira per le scuole lo sa bene: non èfacile trovare laboratori informaticiben organizzati. A volte i computersono vecchi e lenti, magari regalo diqualche ditta o banca, raramente sononuovi. A volte c’è un file server, rara-mente un dominio o un server di au-tenticazione, quindi gli alunni usanola medesima username e passwordrendendo impossibile implementarequalunque norma di sicurezza e diprivacy.

In questa confusione, ovviamente, èpiù facile trovare sistemi Microsoftche l’amato Pinguino. Ancora più dif-ficile è trovare soluzioni di rete com-plete e scalabili, pensate esplicita-mente per essere una ba-se solida e duratura neglianni per tutte le esigenze,non solo didattiche maanche amministrative,organizzative e di comu-nicazione di una scuola.Ma per fortuna si cambia.Infatti è sotto gli occhi ditutti l’enorme diffusionedi dispositivi mobili in grado di con-nettersi al web, dagli “smartphone” dinuova generazione ai “tablet”, fino adarrivare agli “e-book reader”. Stru-menti portatili e leggeri, multifunzio-nali, dotati di capacità di calcolo suffi-cienti per l’utente medio che inizia asnobbare i “notebook” e, ultimamen-te, anche i più economici “netbook”. Inbase alle ultime stime, nel 2015 sivenderanno nel mondo 215 milionidi tablet, contro i 17 milioni del 2010,ai danni dei più tradizionali notebooko desktop.

L’enorme successo di questi dispo-sitivi leggeri ben presto cambierà ra-

dicalmente l’approccio alle tecnologieanche a scuola.

Un alunno, un dispositivo: finiscecosì l’era del computer in casa utiliz-zato da tutta la famiglia e dei famige-rati laboratori d’informatica a scuola,e ci si prepara all’avvento della con-nessione personalizzata ovunque,sempre e per tutti.

Quale sarà l’impatto di questi cam-biamenti nell’apprendimento e nellaformazione? Possono questi nuovi

strumenti mutare i paradigmi didatti-ci esistenti, oppure rappresentanosemplicemente una versione elettro-nica di libri e relazioni personali? Co-me orientare una scuola ancora in bi-lico tra ‘800 e ‘900 a cui si contrappo-ne un’inarrestabile evoluzione tecno-logica?

Questi sono solo alcuni degli inter-rogativi che inevitabilmente emergo-no a fronte di evoluzioni sempre piùrapide e, a tratti, esasperate, che ri-

schiano di cogliere impreparato anchechi lavora e studia nel settore.

Messa di fronte a repentini cam-biamenti culturali, sociali e di costu-me, la tecnologia rincorre a sua voltaautomatismi di mercato, incapace diriflettere su di sé, gettandosi a capofit-to nelle rapide delle tendenze, pernon cadere nel baratro dell’obsole-scenza e della memoria.

Ecco che la riflessione ritorna al-l’antico dilemma dell’uovo e della gal-lina: sono le tecnologie che evolvonovelocemente o semplicemente esserispondono a mutamenti e bisognisociali e culturali?

I dispositivi mobili cambierannol’approccio alle nuove tecnologie

Il successo di tablet e netbook determineràun diverso tipo di apprendimento e di didattica

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Le professioni Nei prossimi diecianni più medici,

infermieri eanalisti informatici

Un lavoro sicuronella sanitàe nella tecnologiaSondaggio del Wall Street Journal sul futuro delle giovani generazioniIl magazine economico americano WallStreet Journal ha compilato una classi-fica delle dieci professioni più pagate epiù ricercate del futuro. L’indagine si ri-ferisce agli Stati Uniti, ma è sicuro chequesti dati avranno una grande inci-denza anche in Europa e nel nostro Pae-se, poiché da questi risultati dipende ilfuturo delle giovani generazioni. Inoltrequesti profili possono essere utili so-prattutto nella scelta degli studi e del la-voro da intraprendere per coloro chesono al momento indecisi e che voglio-no avere idee più chiare soprattutto sehanno l’intenzione di ottenere dallaprofessione successo e soddisfazioni.

La previsione è stata fatta tenendoconto dei cambi generazionali della po-polazione e del modo in cui l’economiadel paese varia. In particolare si è tenu-to conto dell’invecchiamento del paese,supponendo che con una nazione an-ziana ci sarà sempre più bisogno di fi-gure professionali legate all’ambito me-

dico sanitario, ma anche della quantitàcrescente di dati a disposizione delleimprese, che porterà a un costante au-mento delle professioni legate al mon-do del business.

Ma quali sono queste dieci figureprofessionali che saranno richiestissimeentro i prossimi dieci anni? Eccole qui!Infermieri (incremento del 22%).Commercialisti e revisori dei conti (in-cremento del 21%).Analisti di gestione (incremento del23%).Sviluppatori di applicazioni per compu-ter (incremento del 24%).Medici chirurghi (incremento del 21%).Analisti di sistemi informatici (incre-mento del 20%).Ricercatori di marketing (incrementodel 28%).Ingegneri civili (incremento del 24%).Igienisti dentali (incremento del 36%).Promotori finanziari (incremento del30%).

La previsione è stata fattaanche tenendoconto dei cambigenerazionalidellapopolazione edell’andamento,anche futuro,dell’economia

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Scuole paritarie Nel mondo le scuolecattoliche hanno

avuto un incrementodi seimila alunni in

tre ani

Un programmaper istruzionee formazioneUn progetto delle Acli per combattere la dispersione scolasticaLe scuole cattoliche sparse in tutto ilmondo vivono un momento positivo:sono, infatti, aumentate di oltre seimilaunità in tre anni. Un dato incoraggianteche tuttavia non spegne l’allarme sull’e-ducazione scolare.

Dal 2008 al 2011, secondo i dati del-l’Annuarium statisticum Ecclesiae, lescuole cattoliche nel Mondo sono au-mentate di più di 6.000 unità (6.273),per un totale di 209.670, mentre glialunni sono aumentati di quasi tre mi-lioni (2.950.383) per un totale di57.612.936. In Italia le scuole paritarie diogni ordine e grado sono 13.807. Gli isti-tuti per l’infanzia fanno la parte del leo-ne attraendo il 27,5% degli studenti ita-liani. Nonostante i dati incoraggianti re-sta il problema dell’istruzione visto che,dati dell’Unicef 2013 alla mano “nelmondo i bambini che non vanno a scuo-la sono oltre 70 milioni, la maggior par-te dei quali sono concentrati in 28 Statiinstabili.

Compagnia delle Opere, Salesiani DonBosco) presentano ha infatti l’obiettivodi sviluppare “l’istruzione e la forma-zione professionale (IeFP) come risorsastrategica per combattere gli abbandoniscolastici e aiutare i giovani a entrarenel mondo del lavoro.

Uno dei punti cardine è quello di ga-rantire a tutti la possibilità di scelta, cioèfar sì che in tutte le regioni italiane l’of-ferta dei percorsi di IeFP sia aperta ai gio-vani che desiderano valorizzare i lorotalenti, anche attraverso la riscopertadei mestieri e della manualità. Si tratta digarantire la possibilità di assolvere l’ob-bligo di istruzione e adempiere il dirit-

to/dovere all’istruzione e alla formazio-ne sino al conseguimento di almeno unaqualifica professionale entro i 18 anni.Altro punto fondamentale è quello del-la lotta alla dispersione scolastica: occor-rono risposte concrete per fronteggiareil problema: la formazione professiona-le ha sviluppato un ‘know-how’ e otte-nuto risultati che la candidano ad esse-re il fulcro delle politiche di contrasto al-la dispersione scolastica, al bullismo e adogni forma di marginalizzazione.

Un altro passo utile è quello di farfunzionare l’apprendistato per l’inseri-mento lavorativo dei giovani: la struttu-ra produttiva delle nostre imprese ri-chiede che vi sia un sistema di formazio-ne strutturato che si affianchi all’impre-sa nella fase di inserimento dei giovani.Solo così gli istituti come l’apprendista-to e gli strumenti quali tirocini, stage evoucher, possono divenire realmente ef-ficaci per l’inserimento lavorativo deigiovani.

In Italia gli alunni nellescuole paritarie sono 13.807.Gli istituti per l’infanziaaccolgono il 27,5% del totale

Secondo la Campagna Mondiale perl’Educazione (Cme), nel mondo manca-no circa 1,7 milioni di insegnanti perraggiungere l’obiettivo di una educazio-ne primaria qualificata. L’Unesco riferi-sce che in sette Paesi africani c’è un solodocente per 100 giovani di età scolare.

Il ‘manifesto’ del mondo cattolico peril rilancio dell’istruzione è un program-ma in dieci punti quello che le Acli (As-sociazioni cristiane lavoratori italiane,

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Le riforme La rivoluzionedigitale è uno dei

principali obiettividel ministero

Quali i temi caldi della scuola in questo ini-zio di anno? Ecco una sintetica panoramicasu cosa si gioca il futuro dell’istruzione inItalia.LA CARRIERA DEI DOCENTI. Il percorso diformazione e assunzione della classe do-cente è una delle grandi note dolenti dellascuola italiana. Gli ultimi ministri (Profumoprima, Carrozza poi) hanno già chiarito qua-li dovrebbero essere le linee guida per iprossimi anni: abilitazione attraverso i Tfa(Tirocini formativi attivi) e assunzione perconcorsi, da tenere a cadenza fissa. Tuttavia,sciogliere i nodi di dieci anni di caos non èfacile.L’AUTONOMIA SCOLASTICA. Carrozza sichiede se l’autonomia scolastica sia “un be-ne, un’opportunità o un di-sastro”. In alcuni Paesi, sicu-ramente, funziona: nel RegnoUnito i singoli istituti hannoenorme indipendenza, deci-dono a chiamata diretta per-sino le assunzioni dei docen-ti. Ma è un modello replicabi-le in Italia? Oppure significaaccentuare il divario fra Norde Sud?IL CICLO DI STUDI. In Italia la scuola duratroppo? La risposta, almeno guardandoquanto avviene nel resto d’Europa, sembre-rebbe essere sì. Tanto che lo scorso novem-bre il ministro Carrozza ha autorizzato lasperimentazione di un nuovo liceo in quat-tro anni anche nella scuola pubblica. Unamossa che però ha scatenato non pochepolemiche. Forse sarebbe più opportunauna riforma complessiva dell’intero ciclo. Omagari il percorso dello studente italiano stabene così: basterebbe migliorarne la qualità,combattere la dispersione scolastica. E nonperdere troppi anni all’università…I PROGRAMMI, LE MATERIE, GLI STAGE.

Strettamente legata alla durata del ciclo distudi è anche la questione dei programmi.E delle materie da insegnare. Anni fa Ber-lusconi aveva lanciato lo slogan della scuo-la delle tre “I” (inglese, impresa, informa-tica). Il tema della modernizzazione deglistudi è ancora sul tavolo. Da una parte c’èl’oggettiva necessità di avvicinare la for-mazione al mondo del lavoro. Dall’altra, ilrischio di “industrializzare” la scuola, ilcui primo scopo dovrebbe restare quello difornire un’adeguata cultura di base a tutta

la popolazione.LA RIVOLUZIONE DIGITALE. L’ex ministroProfumo avrebbe voluto introdurre i libri di-gitali già nel 2014/2015, Maria Chiara Car-rozza ha deciso un rinvio almeno di un an-no. «Le scuole non sono ancora pronte», haspiegato. La rivoluzione digitale resta unodei principali obiettivi del Ministero, masulla sua realizzazione pesano ancora tanteincognite. Molti istituti non hanno le risor-se necessarie per modernizzarsi. La rivolu-zione digitale dovrà essere graduale.

LA VALUTAZIONE INTERNA. «I genitori vo-gliono che le scuole frequentate dai loro fi-gli siano valutate secondo standard inter-nazionali? O ritengono la valutazione unaviolazione della privacy, un metodo pocosignificativo? », si domanda il ministroCarrozza. È un altro dei temi che hanno su-scitato polemiche. I test Invalsi appronta-ti dal Ministero sono stati fin qui dura-mente contestati, sia per metodologia cheper efficacia. E gli insegnanti hanno sem-pre percepito come un’inquisizione l’ipo-tesi di essere valutati. Ma nel resto d’Euro-pa e del mondo la valutazione interna distudenti, docenti e programmi è parte in-tegrante del sistema scuola.

Sì alla modernizzazione digitalema spesso mancano le risorse

Il ministro Carrozza ha deciso di rinviaredi un anno l’introduzione degli e-book

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Test universitari Sulle date non èancora detta

l’ultima parola

DOMANDE CHE RIGUARDANO DUE AREE: ATTITUDINALI E NOZIONISTISTA

Per affrontare i test di ingresso, bisogna conoscere le regole del gioco e lestrategie migliori per affrontarli. I test hanno tra le 60 e le 120 domande, ognunadelle quali può avere dalle 3 alle 5 risposte possibili. Sono le singole università,all’interno delle linee guida del Ministero, a stabilire i testi delle prove diammissione. Le Università, infatti, hanno autonomia nell’ambito della definizionedel numero delle domande o nella determinazione della durata della prova. Ledomande dei test si dividono in due aree: attitudinale, nozionistica e di profitto.

LE RICHIESTE

Al ministro sichiede che i tempidei test noncoincidano conquelli degli esami dimaturità

Date test numero chiuso 2014: aprile osettembre? Quando si terranno i testd’ingresso per le facoltà a numero chiu-so del 2014? Non è ancora detta l’ultimaparola. Le date dei test d’ingresso del2014 sono state fissate da tempo. Deci-se dall’ex ministro Francesco Profumo epoi confermate da Maria Chiara Car-rozza, le tempistiche delle selezioni perle facoltà a numero chiuso prevedonoche le prove si svolgano per la primavolta quasi tutte ad aprile.

Tutto chiaro? Forse; per-ché non è ancora detta l’ul-tima parola. Infatti la deci-sione dei due Ministri stagià alimentando diversepolemiche dato che in quelperiodo dell’anno i ragazziche dovranno sostenere iltest si staranno anche pre-parando per gli esami dimaturità 2014. Proprio per questo sonogià state inoltrate alcune richieste allaCarrozza che, considerando come sonoandate le cose con la vicenda bonusmaturità, ha tutto il tempo per fare mar-cia indietro. La questione è molto delica-ta e fin da ora è difficile capire.

Ma ecco quali sono le modalità, ledate e tutte le novità da sapere per af-frontare nel migliore dei modi e senzaerrori il test di ammissione per i test mi-nisteriali nazionali, non nazionali e aprogrammazione locale autonoma.�TEST DI AMMISSIONE NAZIONALI. Sitratta dei test di Medicina/Odontoia-tria, Architettura e Veterinaria. I test diammissione a queste facoltà hanno da-ta unica e identico test per tutti gli ate-nei d’Italia e graduatoria nazionale. Leiscrizioni, da fare rigorosamente online,non sono ancora aperte: si attende il de-

creto del Ministero che dovrebbe appa-rire, secondo gli esperti entro gennaio.Al momento dell’iscrizione, ricordateviche potete concorrere per tutte le sedipreviste, ma è importante che le segna-liate in ordine di preferenza.

� TEST DI AMMISSIONE NON NAZIO-NALI. Sono i test di Professioni Sanitariee Scienze della Formazione Primaria.Anche questi test prevedono una dataunica nazionale decisa dal Miur, ma so-no per il resto a carattere locale: svolge-

rete il test nell’ateneo da voi scelto e edentrerete in graduatoria per i posti di-sponibili in quel preciso ateneo. I test,gestiti dalle diverse università, sono dif-ferenti ma redatti sulla base di indica-zioni generali del ministero sia per ilnumero di domande che per le materiee gli argomenti. Non è ancora nota la da-ta per Formazione Primaria, ma peranalogia a Professioni Sanitarie, gliesperti Alpha Test prevedono il periododi settembre e ottobre.� TEST A PROGRAMMAZIONE LOCALEAUTONOMA. Tutte le altre facoltà gesti-scono il test di ingresso autonomamen-te. L’università stessa stabilisce data,modalità del test, modalità di iscrizione.Per iscriversi al test, dovrete aspettare ilbando di concorso per i test di ingresso,solitamente pubblicato circa 60 giorniprima della data del test.

Per le Facoltà a numero chiusole prove ad aprile o settembre

Si attende il decreto per le ammissionia Medicina, Architettura e Veterinaria

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I diplomati Sondaggio su48mila diplomatinello scorso anno

maDiploma, l’associazione di scuole natasul modello del Consorzio Interuniversita-rio AlmaLaurea, e che indaga caratteristichedi studio, giudizi e prospettive di oltre48mila diplomati. Un orientamento per ilquale lo stesso ministero all’Istruzione haprevisto un investimento di 6,6 milioni peril 2013-2014, anche nell’ottica del Program-ma europeo ‘Garanzia per i giovani’. Questialcuni dei dati più significativi del rapporto:LA RIUSCITA NEGLI STUDI SUPERIORI: Il votomedio di diploma è di 76,2 su 100 (è di79,1 su cento nei licei, 74,2 negli indirizzitecnici e 72,7 nei professionali).CHI OTTIENE I RISULTATI MASSIMI. 100 e 100e lode lo ottiene il 6%. I bravi (da 91 a 99 sucento) rappresentano l’8%. Il 47% ottieneun voto medio (da 71 a 90 su cento). Chipassa con il minimo (60-70 su cento) è il38%.L’ESPERIENZA SCOLASTICA. Per quanto ri-guarda la percezione dell’esperienza scola-stica complessiva, 31 studenti su 100 sonodecisamente soddisfatti e 53 su 100 lo sono

Solo il 30 per centodiventa matricolaall’UniversitàIl rapporto di Almadiploma evidenzia uno spreco di risorse umaneAlmaDiploma e AlmaLaurea presentano irisultati del nuovo Profilo dei diplomatiche hanno superato l’Esame di Stato a luglio2013. Quello che un Paese avanzato nonpuò permettersi è lo spreco di risorse uma-ne. Orientare, dunque, i ragazzi a scelteconsapevoli dopo il diploma di scuola se-condaria superiore non può più essere so-lo un doveroso impegno da parte delle isti-tuzioni scolastiche. È una necessità, un’ur-genza per il Paese (ancora oggi 82 immatri-colati su cento provengono da famiglie icui genitori non hanno esperienza di studiuniversitari e 17 su cento abbandonano nelcorso del primo anno di università). E vieneconfermato anche che, se tornassero aitempi dell’iscrizione alla scuola superiore,55 diplomati su cento ripeterebbero lo stes-so corso, ma 44 su cento cambierebbero in-dirizzo di studio e/o la scuola. Infine, soltan-to il 30% dei giovani di 19 anni si iscrivonoall’Università: quante risorse potenzialisprecate.

Il Rapporto 2013 è stato realizzato da Al-

moderatamente: dunque i diplomati chehanno espresso valutazioni positive sono intotale l’84%.GLI INSEGNANTI. Le opinioni sono risultatein generale favorevoli anche nei confrontidegli insegnanti, apprezzati per la loro pre-parazione e per la loro disponibilità al dia-logo. L’80% dei diplomati è soddisfatto del-la competenza dei docenti, il 74% della chia-rezza espositiva e il 65% della loro capacitàdi valutazione (con però solo l’11% decisa-mente soddisfatto). Il 74% dei diplomati èsoddisfatto della disponibilità al dialogo.I LABORATORI. Meno apprezzati sono ri-sultati in generale i laboratori (adeguatiper 54 studenti su cento), le aule (ritenute

soddisfacenti dal 51 per cento degli stu-denti) e gli impianti e le attrezzature spor-tive (48).ORGANIZZAZIONE. Ma opinioni più criticherisultano per i vari aspetti dell’organizza-zione scolastica. Fra questi, in ordine decre-scente di apprezzamento, segnaliamo leattività di recupero per chi ha debiti forma-tivi (giudicate positivamente dal 64 %), l’o-perato dei rappresentanti degli studenti(59 %), il sostegno all’orientamento per lescelte post-diploma universitarie o lavora-tive (58 %), l’utilizzo di pc e nuove tecnolo-gie e la pianificazione dell’orario scolastico(56 %), la comunicazione, gli approfondi-menti e gli incontri con le aziende e le atti-vità pratiche durante l’orario scolastico (la-boratori, stage) con il 54%.PROSPETTIVE FUTURE. Alla vigilia della con-clusione degli studi secondari superiori 50diplomati su cento intendono solo studiare,8 intendono coniugare studio e lavoro, 22intendono solo lavorare e 16 sono incerti sulloro futuro.

Il 17 per cento degliimmatricolatiabbandonano gli studi alprimo anno di Università

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