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SCUOLA DELL’INFANZIA DI
Foglizzo - IC Montanaro ANNO SCOLASTICO 2014-2015
PROGETTO SID-IBSE
Modulo: GALLEGGIA O AFFONDA?
Inss.: D’Amicantonio, Gobbi, Nigra, Piana, Pirro, Saccotelli
Trainer SID Donatella Gravante
Obiettivi
- far comprendere che il galleggiamento dipende da una relazione tra sistemi
(il corpo che galleggia o va a fondo ed il liquido in cui è immerso)
- progettare e avviare una procedura sperimentale.
Discipline coinvolte
■ Scienze ■ Matematica ■Tecnologia ■ Italiano
Concetti chiave
- Il mondo della materia e degli oggetti
- l'acqua e le sue caratteristiche
Sviluppo delle attività
Il modulo è costituito da sequenze.
L’attività 1 propone un gioco esplorativo il cui scopo è far emergere le
pre-conoscenze degli alunni sul galleggiamento.
L’attività 2 e 3 introducono l’idea che l’acqua esercita una spinta sui corpi in essa
immersi.
L’attività 4 presenta la non dipendenza del galleggiamento dalla profondità dell’acqua.
Le attività 5 e 6 mettono in evidenza che il galleggiamento dipende dalle caratteristiche
del corpo e del liquido.
L’attività 7 propone in forma ludica il principio di immersione/emersione in acqua del
sottomarino, una macchina capace sia di galleggiare sia di affondare.
Con questa serie di attività i ragazzi giungeranno alla conclusione che
un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l’alto e che la
spinta dipende anche dal tipo di liquido preso in esame.
LA MESSA IN SITUAZIONE INIZIALE
Il titolo del filo
conduttore che
guida le attività
didattiche del
Plesso durante
l’anno scolastico è
TUFFIAMOCI
NELLA MUSICA,
un lungo viaggio
interdisciplinare nel
mondo dei suoni e
dei rumori. Per
introdurre la
sperimentazione del
modulo SID, allora,
le insegnanti
prendono spunto da
una breve storia:
Il giorno successivo, in
classe, arriva la bidella
che consegna due pacchi,
indirizzati ai bambini della
Scuola dell’Infanzia di
Foglizzo: chi li spedisce?
I bambini a turno
scuotono le scatole per
capirne il contenuto.
OH, MA QUESTI
PACCHI SONO
PER VOI!
a. IL COINVOLGIMENTO:
PRIMA DOMANDA
INVESTIGABILE Quali oggetti
galleggiano e quali,
invece, affondano?
Prima di iniziare l’attività, l’insegnante chiede ai
bambini quando un oggetto «galleggia» e quando
«affonda». Rispondono che un oggetto galleggia
quando sta sopra l’acqua, affonda quando va sotto.
I bambini manipolano i diversi oggetti contenuti nel pacco di Anna per
capire il tipo di materiale di cui sono fatti e il loro peso.
Successivamente, mentre l’insegnante mostra gli oggetti ad uno ad uno, i
bambini riferiscono il materiale di cui ogni oggetto è fatto, poiché questa è
un’informazione importante per capire poi come si comportano in acqua.
CHE COS’E’
QUESTO? DI CHE
MATERIALE E’
FATTO?
b. LE
EVIDENZE
I bambini formulano, quindi, le loro ipotesi personali, individualmente,
disegnandole ciascuno sul proprio foglio che simula la vasca con l’acqua.
Rispondono alla domanda: «Galleggia o affonda?», via via che l’insegnante
ripresenta i singoli oggetti.
E, finalmente,
viene portato
sui banchi il
vascone
contenente
l’acqua dentro
cui gli oggetti
saranno fatti
cadere!
Dopo, formulano anche un’ipotesi di gruppo: si raccolgono le risposte date
da tutti e si procede a maggioranza, posizionando gli oggetti scelti per la
prova sopra o sotto la linea dell’acqua disegnata sul banco.
G
R
U
P
P
O
1
G
R
U
P
P
O
2
Infine, LA VERIFICA delle ipotesi!
Poiché il tema conduttore rimane sempre quello relativo a suoni e rumori, i
bambini vengono bendati a turno e invitati a gettare in acqua un oggetto a
scelta. Dal rumore prodotto e ascoltato, provano ad indovinare se è andato a
fondo o se è rimasto a galla. Dopo, vengono sbendati e verificano.
Provano anche le maestre!
c. LA SPIEGAZIONE
I bambini osservano quanto accaduto e
formulano spiegazioni sul fenomeno osservato.
CONCLUSIONI: Gli oggetti fatti di plastica, legno, carta, che sono più leggeri,
galleggiano; gli oggetti fatti di vetro, metallo, pietra, più pesanti, affondano. Gli oggetti
vuoti come il bicchiere galleggiano finché non si riempiono d’acqua. Alcuni oggetti
come la carta galleggiano fino a che non si bagnano.
-> 1° APPROCCIO SUI CRITERI DEL GALLEGGIAMENTO
d. LA
VALUTAZIONE
SECONDA DOMANDA INVESTIGABILE Perché gli oggetti galleggiano?
Gli alunni, a turno, vengono posti davanti ad una sfida:
«Chi riesce a far affondare la bottiglietta vuota nell’acqua?»
Alcuni bambini
ipotizzano che è
facile far affondare
una bottiglietta
riempita d’acqua,
perché è più
pesante e va giù.
Decidono di provare
prima a riempire
d’acqua una
bottiglietta vuota.
Ma, per quanto ci
provino, c’è
sempre una
piccolissima parte
della bottiglietta
che rimane su!
I bambini, allora, si lanciano in un
vero copro a corpo per cercare di
affondare la bottiglietta vuota.
Niente da fare, l’acqua è più
forte: la bottiglietta ritorna
sempre a galla perché l’acqua
la riporta a galla!
I bambini, a turno, sono chiamati a provare e ad osservare, giocando, come si comporta uno spadino alla cui punta è stata sospesa una bottiglietta piena d’acqua, prima tenuta fuori e poi
poggiata dentro l’acqua.
TERZA DOMANDA INVESTIGABILE L’acqua «spinge su» solo gli oggetti che galleggiano
o anche quelli che affondano?
Successivamente, l’esperimento si ripete legando un sasso (oggetto che affonda) allo
spadino, in modo da far notare meglio ai bambini come si comporta lo spadino (che
prima è tanto incurvato dal peso dell’oggetto e poi tende a raddrizzarsi) e cosa avvertono
nel braccio (fuori dall’acqua fanno più fatica a sostenerlo, perché sentono il sasso più
pesante, mentre dentro l’acqua di meno, perché sentono il sasso più leggero.)
CONCLUSIONI: L’acqua possiede
una FORZA che «spinge su» anche
gli oggetti pesanti che affondano
-> 1° APPROCCIO alla SPINTA DI
ARCHIMEDE
QUARTA DOMANDA INVESTIGABILE La profondità dell’acqua cambia (influenza) il
galleggiamento degli oggetti?
Viene chiesto loro di
ipotizzare
individualmente,
disegnandolo, cosa
pensano che accada a
tre oggetti posti in
acqua in poca acqua e
in tanta acqua. Si
comporteranno allo
stesso modo o in modo
diverso, data la quantità
d’acqua differente?
Ai bambini vengono presentati due vasconi,
uno contenente tanta acqua e l’altro poca.
L’insegnante, successivamente, compie un’indagine di gruppo e raccoglie le
ipotesi individuali dei bambini. Segue la verifica delle ipotesi.
CONCLUSIONI: La quantità
d’acqua NON INFLUISCE sul
galleggiamento degli oggetti.
GLI OGGETTI CHE
GALLEGGIANO IN POCA
ACQUA GALLEGGIANO
ANCHE IN TANTA ACQUA?
QUINTA DOMANDA INVESTIGABILE Un oggetto galleggia più facilmente in acqua dolce (da
rubinetto) o in acqua salata?
L’insegnante costruisce un densimetro, ossia uno strumento che
serve a misurare la maggiore o minore densità di un liquido. Per
giustificare la costruzione del dispositivo, ai bambini viene raccontato
che due amici, Pippo e Pippi, si tuffano prima in piscina e poi al mare:
nuoteranno allo stesso modo nei due diversi tipi di acqua? Perché?
Costruisce, allora, i densimetri con due cannucce zavorrandole al
fondo con una pallina di plastilina.
L’insegnante riempie due bottiglie con la stessa quantità di acqua di
rubinetto. Successivamente, in una delle due (acqua di mare) viene
sciolto del sale, come suggerito dai bambini stessi, poiché l’acqua del
mare è salata. Sotto a ciascuna delle due bottigliette sono posti due
cartoncini di diverso colore, in modo da rappresentare i due differenti
tipi di acqua: giallo per l’acqua di piscina e azzurro per l’acqua di
mare.
Pippo e Pippi sono pronti a tuffarsi… a testa in giù!
Pippi e Pippo si tuffano una
prima volta, ma affondano in
entrambe le bottigliette che
contengono la stessa acqua.
ECCO QUI
PIPPI E PIPPO!
CONCLUSIONI: Nell’acqua salata, data la presenza di sale, i corpi galleggiano più
facilmente -> 1° APPROCCIO al RAPPORTO DENSITA’ LIQUIDO/GALLEGGIAMENTO
I bambini sciolgono del sale
in una delle bottigliette che
simula l’acqua di mare
(sfondo azzurro).
Cosa succederà appena Pippi e Pippo si
ritufferanno in acqua?
SESTA DOMANDA INVESTIGABILE Gli oggetti che galleggiano nell’acqua galleggiano
anche in altri liquidi diversi dall’acqua?
Ai bambini viene chiesto quali altri liquidi conoscono, oltre all’acqua. I due gruppi
elencano una serie svariata di liquidi. Fra i tanti vengono nominati anche quelli
pensati dalle insegnanti per condurre la sperimentazione: latte, olio, alcool. Sarà
usata anche l’acqua salata vista nell’attività precedente.
Ai bambini viene consegnata una scheda da compilare con le ipotesi individuali
in merito al galleggiamento o meno di una candela nei 4 diversi liquidi prescelti.
VOGLIAMO CAPIRE
SE GLI OGGETTI
GALLEGGIANO IN
TUTTI I LIQUIDI!
Seguono la raccolta delle ipotesi di
gruppo e la sperimentazione per
verificare quanto ipotizzato.
ALZI LA MANO CHI
HA PENSATO CHE LA
CANDELA NEL LATTE
AFFONDA!
CONCLUSIONI: Non i tutti i liquidi gli oggetti galleggiano! A seconda del tipo di
liquido, gli oggetti possono galleggiare meglio, peggio o affondare-> 1° APPROCCIO
SUL GALLEGGIAMENTO LEGATO ALLE CARATTERISTICHE DI DENSITA’ DI UN LIQUIDO
SETTIMA DOMANDA INVESTIGABILE Esistono oggetti in grado sia di galleggiare sia di
affondare?
I bambini sanno che
l’uomo non può
resistere per molto
tempo sott’acqua,
«perché non siamo
dei pesci!». Quando
l’insegnante chiede
se qualcuno conosce
qualche tipo di
macchina inventata
dall’uomo per stare a
lungo sott’acqua, i più
nominano IL
SOTTOMARINO.
I bambini ignorano il ruolo che ha anche l’aria, non solo l’acqua, nel
galleggiamento/affondamento di un sottomarino. Perciò, per poterlo
scoprire, bisogna costruire un vero sottomarino in classe. Si fa riferimento al
cartone animato OLLY, IL SOTTOMARINO. Costruiamo, allora, Olly!
Per cominciare, si zavorra
una bottiglietta vuota con un
cacciavite fermato da due
elastici. I bambini provano la
differenza tra due bottigliette;
tra quella che sarà il nostro
sottomarino e un’altra. Il
cacciavite fa pesare di più «il
sottomarino», così sta meglio
al fondo.
Prima si immerge il sottomarino al fondo del vascone per riempirlo d’acqua: affonda.
Soffiando aria dal tubicino, l’aria spinge via l’acqua e il sottomarino galleggia!
CONCLUSIONI: L’aria è più leggera dell’acqua e, quando si sostituisce ad essa,
permette al sottomarino di galleggiare-> 1° APPROCCIO SUGLI EFFETTI DELLA
VARIAZIONE DI DENSITA’ DI UN CORPO
TEMPO DI SVOLGIMENTO DEL MODULO: da Febbraio ad Aprile 2015
NUMERO DI ORE IMPIEGATE: 15 (6 incontri da 2h per ciascun contenuto
+ 3h per la preparazione della messa in situazione iniziale e per il
completamento di disegni vari.
NUMERO DI ALUNNI COINVOLTI: 32 5enni, divisi in 2 gruppi che nel corso
di ciascun incontro si sono alternati con il laboratorio di Inglese.