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12/03/2013 1 SCULTURA e ARCHITETTURA ROMANICA 12/03/2013 1 Particolari del disegno tecnico di una chiesa romanica Scultura dei “Fornai”- autore anonimo Prof. Antonio Fosca - Docente di Arte e Immagine

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SCULTURA e ARCHITETTURA ROMANICA

12/03/2013 1Particolari del disegno tecnico di una chiesa romanica Scultura dei “Fornai”- autore anonimo

Prof. Antonio Fosca - Docente di Arte e Immagine

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Nelle varie regioni italiane il romanico si caratterizza in maniera diversa date le diverse condizioni economiche, di organizzazione politica e soprattutto data la disponibilità di materiali da costruzione diversi.

In generale si possono individuare caratteri tipici di questo stile che si ritrovano un po’ ovunque:

per quanto riguarda l'architettura religiosa, negli edifici ecclesiastici si preferisce adoperare una tipologia basilicale acroce latina con tre o cinque campate, adottando la copertura con volte a crociera che va a sostituire le capriate lignee piùdeperibili.

La volta a crociera è una volta in muratura di pianta quadrata che si forma dall'incrocio diagonale di due archi di raggio uguale che vanno a formare le quattro vele, in corrispondenza di ogni volta a crociera viene a crearsi nello spazio sottostante un'isola spaziale detta campata.

12/03/2013 2Lanfranco - Duomo di Modena - esterno

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Il Duomo di Modena

12/03/2013 3Duomo di Modena – architetto Lanfranco

LA CATTEDRALE

• E’ grandissima

• E’ un simbolo religioso molto forte

• Incomincia a diventare un centro di incontro comunitario

• Segno della presenza di Dio nel paese

• Viene costruita nell’arco di decenni:

• non c’è un autore preciso

• più autori contribuiscono alla sua costruzione

• frutto della comunità e del lavoro corale

• La chiesa non è più il luogo della contemplazione di Dio (bizantini), ma è il luogo della vita:

• il lavoro è un fatto sacro

• all’interno delle chiese ci sono scene di vita quotidiana

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La scultura Romanica

A partire dall'anno mille anche nella scultura, come nell'architettura, si ha un momento di rinascita e rinnovamento. Il repertorio è sempre di ascendenza tardo-antica e plebea, arrivando però a sviluppare un linguaggio nuovo.

L'architettura e la scultura in un primo momento sono affiancate, nel senso che la scultura esiste in funzione decorativa delle strutture architettoniche.

Le facciate delle cattedrali romaniche erano riccamente decorate con scene del Vecchio e Nuovo Testamento, per esempio le Storie della genesi sulla facciata della cattedrale di Modena scolpite da Wiligelmo nel 1106 circa.

La scultura è usata quasi esclusivamente per ornare le chiese ed è molto semplice e statica, assume valore più di simbolo che di rappresentazione.

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Scultura Romanica simbolo di fede e messaggio morale

Per quanto riguarda lo stile della scultura romanica possiamo dire:1) Si ritorna ad una volumetria dei corpi e delle forme che prima, in

periodo bizantino, erano rigidamente stilizzati.2) Si cerca di immettere i personaggi così realizzati in un ambiente che

richiama la realtà.3) I temi che si prediligono sono molto vari, sia a carattere religioso

che non: storie della Bibbia, del Vangelo e della Genesi, affiancate da scene rappresentati la vita quotidiana, mostri fantastici e decorazioni geometriche.

4) Nelle decorazioni si rappresentano i mostri infernali, che hanno la funzione di turbare il fedele alla visione dell'inferno.

5) L'intento delle rappresentazioni scultoree in questo periodo èquello di trasmettere un messaggio morale e religioso, che al popolo, per lo più ignorante, sarebbe risultato altrimenti oscuro.

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Scultura di Wiligelmo Wiligelmo (attivo a Modena dal 1099 al

1110 c a).

La scultura italiana ha la sua prima prestigiosa manifestazione nell'opera di Wiligelmo il quale tra il 1099 e il 1106 scolpiva gli stipiti del portale maggiore del Duomo di Modena.

II suo nome è tramandato dall'epigrafesulla facciata del Duomo di Modena

E’ stato sicuramente in Borgogna. Qui ha potuto vedere le grandi cattedrali di Vézelay,Moissac e Cluny , dove si trovano i primi bassorilievi sui portali (caratteristica è stata portata anche in Italia)

Particolare di Henoch ed Elia Cattedrale di Modena

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Come in un "mistero" (la sacra rappresentazione medievale), Wiligelmo espone i fatti narrati con una sceneggiatura sommaria, concentrando l'attenzione degli spettatori sui

personaggi fondamentali, curandone l'espressione e la gestualità.

Sulla sua origine e formazione sono state fatte ipotesi diverse:certo Wiligelmo dovette conoscere le sculture della scuola acquìtanica di Linguadoca (rilievi dei pilastri e dei capitelli del chiostro di Moissac):

II linguaggio di Wiligelmo appare però, sin dall'inizio, profondamente originale e di altissimo livello artistico: nellaStoria della Genesi le composizioni si svolgono lente, le figure essenziali e massicce sono scolpite con una forza che conferisce all'azione un'evidenza assoluta e corporea.

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La scultura Wiligelmo ha : Come sono i personaggi della scultura di Wiligelmo

Un carattere narrativo e descrittivo. Prima le immagini avevano un carattere simbolico (come quelle bizantine e paleocristiane).

Una narrazione ripresa dalla tradizione romana (come le storie sui sarcofagi)

Ci rappresenta una storia sacra ma anche una storia umana

Dà delle forme umane ai personaggi

Le figure tendono a sviluppare una forte sporgenza producendo evidenti effetti chiaroscurali

le figure rispetto all’antichità sono semplificate e rozze

la resa anatomica è sommaria

Formato → rettangolare (richiama i sarcofagi romani)

la realizzazione bidimensionale lascia spazio alla plasticità e alla spazialità, che richiama la tridimensionalità

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Funzioni comunicative → funzione memorialistica: intende far ricordare i personaggi fissando iconografie

→ funzione esortativa: esprime una condizione umana gravata dal peccato originale, inducendo lo spettatore a credere in Dio

→ funzione emotiva: esprime la propria visione dei fatti (esprime la condizione di sofferenza dell’uomo)

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Le Storie della Genesi

Wiligelmo tra il 1099 e il 1106 scolpiva gli stipiti del portale maggiore del Duomo di Modena : Storia della Genesi

Nella Storia della Genesi le composizioni : si svolgono lente, le figure essenziali e massicce sono scolpite con una forza che conferisce

all'azione un'evidenza assoluta e corporea Il racconto, spoglio di ogni particolare decorativo, esprime umanità e si

carica di senso drammatico L'illustrazione dei vari episodi si svolge in una successione continua al di

sotto di una incorniciatura di arcatelle Le figure si staccano dai fondi lisci ed emergono con carattere deciso ma,

allo stesso tempo, il segno (tratto scultoreo) è molto elementare

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Le scene della Storia della Genesi

Le scene scolpite da Wiligelmo per la facciata del Duomo di Modena sono quattro:

Primo bassorilievo (sulla facciata, sopra il portale minore, di sinistra):

“ Dio,la creazione di Adamo ed Eva,il frutto proibito”

Secondo bassorilievo (sulla facciata, a sinistra del portale principale): “Adamo ed Eva davanti a Dio,Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre,Adamo ed Eva lavorano la terra con le proprie mani”

Terzo bassorilievo (sulla facciata, a destra del portale principale): “Caino e Abele, Caino uccide Abele,Dio rimprovera Caino”

Quarto bassorilievo (sulla facciata, sopra il portale minore di destra): “Lamech uccide Caino,Il diluvio Universale e l’Arca di Noè, fine del diluvio e Noè che esce dall’arca insieme ai figli”

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Primo bassorilievo (sulla facciata, sopra il portale minore, di sinistra): “ Dio,la creazione di Adamo ed Eva,il frutto proibito”

a) La figura del Padre Eterno è dentro una mandorla, sorretta da due angeli. Tiene in mano un libro aperto, con la scritta: «Lux ego sum mundi, via verax, vita perennis»(= Io sono la luce del mondo, la via vera, la vita perenne).

b) La creazione di Adamo. Il Padre, la cui aureola a croce reca le lettere REX, pone la mano destra sul capo di Adamo, che si erge e si desta alla vita. A destra del capo di lui si legge il nome ADAM.

c) La creazione di Eva. Dio prende per mano la donna, nata dal costato di Adamo, che dorme sul terreno raffigurato in forme ondulate. Sotto il terreno è scolpito il segno dell'acqua, simbolo delle acque primordiali.

d) La caduta. Adamo sta mangiando il frutto proibito, che tiene nella sinistra. Eva lo osserva, mentre con la sinistra prende l'altro frutto dalle fauci del serpente, attorcigliato all'albero. La scultura esprime in sintesi la tentazione e la caduta dei progenitori, come pure la loro vergogna, conseguenza della rottura dell'amicizia con Dio.

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“ Dio,la creazione di Adamo ed Eva,il frutto proibito”

Dio dentro una mandorla con libro in mano sul quale è scritto: “ Io sono la

luce del mondo,la via vera,la vita perenne”

Creazione di Adamo. Dio gli accarezza la testa e gli

da la vita

Creazione di Eva dal costato di Adamo. Adamo

dorme sulle rive di un fiume

Adamo ed Eva mangiano il

frutto proibito tentati dal serpente,

simbolo del demonio

attorcigliato ad un albero

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Secondo bassorilievo: sulla facciata a sinistra del portale principale“Adamo ed Eva davanti a Dio,Adamo ed Eva cacciati dal paradiso terrestre,Adamo ed Eva lavorano la terra con le proprie mani”

Adamo ed Eva,nudi, sono in piedi davanti a Dio creatore,

che punta verso di loro l'indice della mano destra.

Nella sinistra tiene un cartiglio, recante l'iscrizione: «Dum deambularet Dominus, in paradisum» (= Udirono il Signore Dio che passeggiava

nel giardino, Genesi 3,8).

b) Adamo ed Eva piangenti, con la mano sinistra al volto inclinato in atteggiamento di dolore e con la destra a coprire le loro nudità, sono espulsi dal paradiso, mentre un Cherubino ne custodisce l'ingresso, brandendo la spada.

c) Nell'ultimo riquadro, Adamo ed Eva zappano la terra intorno ad un albero rigoglioso. E' la fatica del lavoro, conseguenza del peccato.

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Terzo bassorilievo (sulla facciata, a destra del portale principale):“Caino e Abele, Caino uccide Abele,Dio rimprovera Caino”

a) Al centro del primo riquadro, il Creatore è seduto in trono, dentro una mandorla appoggiata sul capo ricurvo di un telamone. Il Creatore tiene nella mano sinistra un libro aperto.

b) A sinistra, Abele offre a Dio un agnello; a destra, Caino offre un manipolo di spighe.

b) Segue la scena dell'uccisione di Abele.c) Nel terzo ed ultimo riquadro, Dio Padre pone la mano destra sulla spalla di Caino; nella sinistra ha un cartiglio, in cui si legge: «Ubi est Abel frater tuus» (= Dov'è tuo fratello Abele? Gen4,9).

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Quarto bassorilievo (sulla facciata, sopra il portale minore di destra): “Lamech uccide Caino,Il diluvio Universale e l’Arca di Noè, fine del diluvio e Noè che esce dall’arca insieme ai figli”

a) Lamech, raffigurato cieco, con il passo vacillante e con il copricapo caratteristico, portato dagli Ebrei nel Medioevo, ha l'arco in mano. Ha appena scoccato una freccia contro Caino, che cade con la freccia conficcata in gola. Tra Lamech e Caino colpito è raffigurato un grande albero, a un ramo del quale si aggrappa con la destra Caino ferito a morte.

Arca di Noè nel diluvio) L'altra parte del bassorilievo rappresenta la fine del diluvio. Noè esce con i figli dall'arca, presentata allegoricamente come una basilica.

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Le quattro lastre scultoree di Wiligelmo nel Duomo di Modena

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