Scienza e società - WordPress.com › 2009 › 10 › ... · 2011-01-18 · 2. Comunicazione...

Scienza e società

� È un MATRIMONIO : i due coniugi si cercano e hanno bisogno l’una dell’altra

- Società (benessere sociale, economico, politico)

- Scienza (risorse, talenti e libertà della società)

In passato : scienza (marito) comanda!

Oggi: si discute ( e ci si lascia!)

2Comunicazione scientifica

Dott.ssa Silvia Esposito

Scienza e società

“ Come nei matrimoni veri, il primo vero passo per uscire dalla crisi è capire le ragioni dell’altro, giuste o sbagliate che siano, perché è con quelle che bisogna confrontarsi. E capire le ragioni dell’altro e far capire

le proprie vuol dire saper COMUNICARE. Fino ad oggi, però, l’approccio è stato diverso.” (Carrada)

“ Il nostro messaggio più urgente è quello agli scienziati stessi: imparate a comunicare con il

pubblico, siate disposti a farlo e considerate vostro dovere farlo.” (Royal Society, 1985)

Scienza e società

� Clima di fiducia reciproca

� CANALI COMUNICATIVI SEMPRE APERTI

� Nuovo atteggiamento del ricercatore:

occuparsi della percezione del pubblico a cui si comunica



“Comunicare la scienza”

1. Comunicazione specialistica

2. Comunicazione pubblica

3. Comunicazione attraverso giornalisti



1. Comunicazione fra specialisti

• Lettore interessato

• Attenzione implicita

• Neutralità (assenza di emozioni)

• Dati, informazioni

• Linguaggio specialistico, tecnicismi

• COMUNICARE QUALCOSA




• Pubblici (lettore, ascoltatore, visitatore) non hanno interessi particolari

• Attenzione da captare

• Sensazionalismo (scienza spettacolo)

• Emozioni, esperienze

• Linguaggio condiviso

• COMUNICARE CON QUALCUNO




“Nessuna comunicazione si improvvisa, men che meno

quella della scienza”

� è importante la PROGETTAZIONE

per evitare “gli errori” più comuni:

- non riuscire a farsi sentire

- far leva su interessi/argomentazioni sbagliate

- contraddirsi, inimicarsi qualcuno

- mancare l’obiettivo




PROGETTAZIONE

1. Obiettivo

2. Pubblico

3. Vincoli

4. Opportunità

5. Messaggio

Risorse, capacità, accesso ai media



2. Comunicazione pubblica“PROGETTAZIONE”

1. OBIETTIVO

“Perché lo faccio?”

- Scelta del target

- Scelta del cambiamento

- trasferire informazioni

- visibilità/awareness

- dialogo

- persuasione “ I nostri piani falliscono perché non hanno

uno scopo. Quando un uomo non sa

verso quale porto è diretto, nessun

vento è il vento giusto.” (Seneca)




2. PUBBLICO“ A chi mi rivolgo?”

- Conoscere le persone (conoscenze, aspettative, motivazioni, mezzi)

- Capire cosa vuole sapere e cosa pensa dell’argomento

- Confezione su misura: messaggio, mezzo e linguaggio

“ Una comunicazione buona un po’ per tutti è quasi sempre anche un po’ cattiva per

tutti. E più difficile.”




3. VINCOLI di cui tener conto

4. OPPORTUNITA’ da sfruttare

Aspetti da considerare:

- Tempestività

- Dimensione pubblico

- Valenza emotiva

- Contestualizzazione

- Comprensibilità

“Le idee di nuove opportunità non se ne

stanno in giro in attesa di essere

scoperte. Queste idee vanno prodotte”

(Edward de Bono)




5. MESSAGGIO

- sintesi della comunicazione

- nucleo di contenuti

- deve tener conto di obiettivi, bisogni del pubblico

- brevità e chiarezza

- non generico!

“ Il libro più grande non è quello il cui

messaggio si stampa nel cervello, ma

quello il cui impatto vitale spalanca altri

punti di vista” (Romain Rolland)




(6.) SCELTA del MEZZO

- Pubblici diversi

- Linguaggio

- Dimensione del pubblico

- Tempi e modalità d’uso� TELEVISIONE

� RADIO

� STAMPA

� MUSEI SCIENTIFICI

� INTERNET“Il medium è il messaggio”

(Marshall McLuhan)




(6.) SCELTA del MEZZO:

� TELEVISIONE

- Medium generalista: parla a tutti

- Comunica con immagini (poche parole)

- Racconta fatti: fine è intrattenere!

- Sfuggente: tempi brevi e ritmi veloci

- Temi: “quelli che interessano” e che si possono vedere





� RADIO

- Pubblico colto (e non solo)

- Comunica con le parole

- è immediata, calda, profonda, invita alla

fantasia

- C’è spazio anche per temi di nicchia

- Utilizza l’intervista radiofonica





� STAMPA

1. GENERALISTA

- si occupa di scienza poco (e male)

- carenza di “addetti ai lavori”

2. SPECIALIZZATA (periodici e riviste)

- temi selezionati e ben curati

- lettura attenta e completa

- “addetti ai lavori” esperti





� LIBRI

- minoranza di pubblico: colto e significativo

�MUSEI SCIENTIFICI E MOSTRE

- Facilita esperienza diretta, concreta e speciale con la scienza

� INTERNET

- Accesso costante, gratuito e libero

- Contenuti sempre disponibili (archivio)



2. Comunicazione pubblica“RACCONTARE la SCIENZA”

“ Qualunque sia il mezzo, il formato, lo scopo e il

contenuto, comunicare la scienza al pubblico vuol

dire saperla trasformare in una storia”.

La Comunicazione Pubblica della scienza:

- Non è un elenco di informazioni

- Trovare un senso, un filo conduttore

- È vicina al linguaggio giornalistico




Che cos’è una STORIA?

� Esperienza sostitutiva del reale

� È costituita da:

- personaggi

- motivazione

- ambientazione

- collocazione temporale

- azione (struttura)

Che cos’è un “PEZZO”?

È una Vicenda con:

� Fatti (what?)

� Personaggi (who?)

� Azione (why?)

� Luogo (where?)

� Tempo (when?)

� Modalità (How?)




� Come si sceglie una storia?

- Pubblico

- Mezzo

- Spazio disponibile

- Obiettivi

Una buona storia di scienza…

- Trasmette informazioni

- Suscita emozioni

- Comunica il senso

� Come si costruisce una storia?

1. Scaletta

2. Argomentare

3. Spiegare




1. Costruire la Scaletta

- Disposizione dei passi con relativa funzione

- Cogliere l’interesse del pubblico

- Catturare subito attenzione

- Struttura: INCIPIT- ESPOSIZIONE FATTI BREVE

- Narrazione consequenziale

(parlare di scienza è un ragionamento!)




2. Argomentare…Convincere

- Scelta di argomenti “per quel pubblico”

- Instaurare un rapporto con il pubblico

- Rispettare il pubblico e le sue opinioni

- Quale struttura?

a) EXORDIUM (introduzione, ci si presenta)

b) NARRATIO (fatti che introducono l’argomento)

c) CONFIRMATIO (argomenti e prove a favore)

d) REFUTATIO (fatti e prove che smentiscono le tesi precedenti)

e) PERORATIO (conclusioni e aspettative dal pubblico)

CONDIZIONI

di BASE




2. Argomentare …Convincere

STRUMENTI PERSUASIVI:

- Argomenti correlati al tema (retorica classica)

- Carisma di chi parla

- Sorpresa di dati annunciati

- Destabilizzare il pubblico con nuove proposte

- Fare il confronto con altri paesi




3. Spiegare …RENDERE FACILE IL DIFFICILE

- Dare un senso, tessere una trama

- Chiarezza e semplicità

- Spiegare il necessario

- Offrire una mappa concettuale di riferimento

- Testo parlato, senza intoppi e fluido; no tecnicismi

- Proporre esempi

- Uso della metafora

- Uso corretto di immagini



3. Comunicare attraverso i giornalisti

• RICERCATORI“vedono il giornalista come colui che non

capisce la vera natura della scienza e

quindi la distorce, la banalizza”

- Producono dubbi e domande

- Cercano la neutralità

- Procedono lentamente

- Hanno la visione cumulativa e cooperativa

- Ricercano consenso

- Lavora con i suoi tempi

• GIORNALISTI“ accusano gli scienziati di non farsi capire e di

non essere interessanti per il pubblico”

- Si aspettano risposte e certezze

- Cercano l’emozione

- Cercano risultati, immediatezza

- Vogliono parlare del singolo

- Ricercano controversie

- Ha tempi stretti e rapidi



3. Comunicare attraverso i giornalisti

RICERCATORE

È responsabile dei contenuti

GIORNALISTA

È responsabile della forma della comunicazione

Le loro competenze sono complementari.La comunicazione della scienza può diventare efficace se riescono a superare le diffidenze reciproche, le barriere che li dividono e a collaborare.Formula di collaborazione è il controllo sui testi, persone di riferimento in settori disciplinari.



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