Schizofrenia
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DSM-IV
criteri diagnostici per la schizofrenia
A. sintomi caratteristici positivi e negativi
B. disabilità sociale/occupazionale
C. durata > 6 mesi
D. non attribuibile a dist. umore
E. non attribuibile ad abuso di sostanze o condizione internistica
CRITERIO “A “PER LA DIAGNOSI DI SCHIZOFRENIA SECONDO IL DSM IV:
Sintomi caratteristici: due (o più) dei sintomi seguenti, ciascuno presente per un periodo di tempo significativo durante un periodo di un mese (meno se trattati con successo):
1) deliri2) allucinazioni3) eloquio disorganizzato (per es. frequenti
deragliamenti o incoerenza)4) comportamento grossolanamente
disorganizzato o catatonico5) sintomi negativi, cioè appiattimento
dell’affettività, alogia, abulia.
GLI ALTRI CRITERI NECESSARI PER FORMULARE LA
DIAGNOSI DI SCHIZOFRENIA SECONDO IL DSM IV:
B: Disfunzione sociale/lavorativa: per un periodo
significativo di tempo dall’esordio del disturbo, una o
più delle principali aree di funzionamento come il
lavoro, le relazioni o la cura di sé sono notevolmente al
di sotto del livello raggiunto prima della malattia (o, se
l’esordio è nell’infanzia o nell’adolescenza si manifesta
una incapacità di raggiungere il livello di funzionamento
interpersonale, scolastico o lavorativo prevedibile).
C: Durata: segni continuativi del disturbo persistono
per almeno 6 mesi. Questo periodo deve includere
almeno 1 mese (o meno se trattato con successo) di
sintomi che soddisfano il criterio A e può includere
periodi di sintomi prodromici o residui.
DSM-IV: SOTTOTIPI CLINICI DI SCHIZOFRENIA
1) positivo (paranoide),
2) disorganizzato (ebefrenico),
3) difettuale (catatonico, simplex)
4) indifferenziato
5) residuo
CRITERI DIAGNOSTICI PER I SOTTOTIPI DI SCHIZOFRENIA (DSM-IV)
Tipo positivo (paranoide)
Un tipo di schizofrenia nel quale risultano soddisfatti i
seguenti criteri:
A) Preoccupazione relativa a uno o più deliri o
frequenti allucinazioni uditive
B) Nessuno dei seguenti sintomi è irrilevante: eloquio
disorganizzato, comportamento disorganizzato o
catatonico, affettività appiattita o inadeguata
Tipo disorganizzato
Un tipo di schizofrenia in cui risultano soddisfatti i
seguenti criteri:
A) sono rilevanti tutti i seguenti sintomi:
1. eloquio disorganizzato
2. Comportamento disorganizzato
3. Affettività appiattita o inadeguata
B) Non risultano soddisfatti i criteri per il tipo
catatonico.
Tipo difettuale (catatonico, simplex)
Un tipo di schizofrenia nel quale il quadro clinico è dominato da almeno due dei seguenti sintomi:1. arresto motorio come evidenziato da catalessia (inclusa flessibilità cerea) o da stupor2. Eccessiva attività motoria (apparentemente senza scopo e non influenzata da stimoli esterni)3. negativismo estremo (resistenza apparentemente senza motivo a tutti i comandi o mantenimento di una postura rigida contro i tentativi di mobilizzazione) oppure mutacismo4. Peculiarità del movimento volontario, come evidenziato dalla tendenza alla postura fissa (assunzione di pose inadeguate o bizzarre), da movimenti stereotipati, da rilevanti manierismi o smorfie5. ecolalia o ecoprassia.
Tipo indifferenziato
Un tipo di schizofrenia nel quale sono presenti i
sintomi che soddisfano il criterio A, ma che non
soddisfano i criteri per il tipo paranoideo,
disorganizzato o catatonico.
Tipo residuo
Un tipo di schizofrenia nel quale risultano
soddisfatti i seguenti criteri:
A) assenza di rilevanti deliri e allucinazioni,
eloquio disorganizzato e comportamento
grossolanamente disorganizzato o catatonico
B) vi è manifestazione continua del disturbo, come
indicato dalla presenza di sintomi negativi, o di
due o più sintomi elencati nel criterio A per la
schizofrenia, presenti in forma attenuata (per es.
convinzioni strane, esperienze percettive inusuali).
- Qualsiasi fenomeno psicopatologico può essere presente nella schizofrenia
- A nessun fenomeno può essere attribuito un significato discriminante e/o patognomico
quindi
la diagnosi non può essere basata su una descrizione “media” o “prototipica” del disturbo, ma è necessario operare un ragionamento che includa oltre ai sintomi anche l’andamento nel tempo, l’eventuale perdita funzionale e la risposta farmacologica.
Schizofrenia Disabilità sociale/occupazionale
– Lavoro
– Scuola
– Ruolo genitoriale
– self-care
– Indipendenza di vita
– Relazioni interpersonali
– Tempo liberoTratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia. BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
Schizofrenia
Prevalenza life-time 1%,
Incidenza annua 0.2 per 1000
Esordio prima dei 30 anni
Adolescenza: possono essere presenti anormalità dell’eloquio e del comportamento
Complicazioni ostetriche, infezioni virali in utero (non provato)
Allargamento dei ventricoli e anomalie dei lobi temporali (CT) Tratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia.
BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
DEMENZA PRECOCE
Emil Kraepelin (1856-1926), contemporaneo di Freud,
raggruppa, sotto l’unica denominazione di “demenza
precoce”, l’ebefrenia, la catatonia e la demenza
paranoide (con e senza allucinazioni), individuando
nelle tre forme un comune processo degenerativo,
responsabile di un quadro finale di “demenza”, intesa
come ottundimento e/o indementimento.
Storia
Kraepelin: percorso peggiorativo a lungo termine della malattia
Bleuler: sintomi di base (fondamentali):
– difficoltà nel pensare chiaramente (perdita delle associazioni),
– affettività incongrua o appiattita,
– perdita del comportamento mirato o ambivalenza dovuta agli impulsi conflittuali
– ritiro in un mondo interiore (autismo)
Tratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia. BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
Sintomi psicotici
– Perdita del contatto con la realtà
– Deliri
– Allucinazioni
– Comportamento bizzarro Sintomi Negativi
– Affettività appiattita
– Anedonia
– Apatia
– Alogia Compromissione cognitiva
– Problemi nell’attenzione e concentrazione
– Velocità psicomotoria
– Apprendimento e memoria
– Funzioni esecutive (pensiero astratto, risoluzione di problemi)
Tratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia. BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
Teoria Dopaminergica della Schizofrenia
Sintomi Positivi Sintomi Negativi
StimoloIperdopaminergico
StimoloIpodopaminergico
Normal
I sintomi psicotici e la schizofrenia in genere sono causati da un’iperattività dopaminergica :
– Sostanze dopaminergiche come amfetamine e cocaina possono produrre sintomi psicotici più o meno simili a quelli della schizofrenia
– Farmaci antidopaminergici come la cloropromazina o l’aloperidolo possono far cessare questi effetti
– Farmaci antidopaminergici riducono il metabolismo delle dopamina
– I farmaci antidopaminergici sono detti neurolettici perché inducono una sindrome motoria simile al Parkinson, patologia degenerativa nota per la perdita di neuroni dopaminergici
– Ciò spiega i sintomi ‘positivi’
– Ciò spiega la risposta ai neurolettici dei sintomi ‘positivi’
L’ipotesi iperdopaminergica della schizofrenia
1960-70
Vengono sviluppati ‘modelli animali’ della schizofrenia, che Divengono un paradigma di sviluppo per i farmaci antipsicotici
I sintomi psicotici e la schizofrenia in genere sono causati da un’iperattività dopaminergica
– Ciò non spiega i sintomi negativi e cognitivi
Che migliorano aumentando il tono dopaminergico nella corteccia prefrontale
– Ciò non spiega la non risposta ai neurolettici dei sintomi negativi
Che peggiorano con l’uso dei neurolettici
– Ciò non spiega la risposta a antipsicotici a bassa attività antidopaminergica come la clozapina
L’ipotesi iperdopaminergica della schizofrenia
1960-70
L’ipotesi ipo/iperdopaminergica della schizofrenia
1980-90Il difetto iniziale e peculiare della schizofrenia risiederebbe nella
corteccia dorsolaterale prefrontale, in cui si osserva una riduzione del tono dopaminergico
Ciò sarebbe correlato allo sviluppo dei sintomi negativi e dei deficit neurocognitivi della schizofrenia
La conseguenza primaria nei sistemi dopaminergici è riduzione del tono dopaminergico corticale
Questo provocherebbe il rilascio della normale inibizione corticale sui sistemi mesolimbici che diventano iperattivi e provocano I sintomi positivi
L’attuale visione sulla fisiopatologia della schizofrenia e
dei sintomi psicotici
Vengono chiaramente separati i sintomi psicotici produttivi dai sintomi deficitari e neurocognitivi
Viene riconosciuto, ma ridimensionato ad una componente non esclusiva, il ruolo della dopamina
Vengono riconosciuti i ruoli altrettanto importanti di altri neurotrasmettitori quali serotonina, acido glutammico, GABA all’interno di sistemi funzionali coinvolti nella schizofrenia
Dopamine Hypothesis of Schizophrenia
Adapted from Inoue and Nakata. Jpn J Pharmacol. 2001;86:376.
NigrostriatalNigrostriatalpathwaypathway
(part of EP system)(part of EP system)
Tuberoinfundibular pathwayTuberoinfundibular pathway(inhibits prolactin release)(inhibits prolactin release)
Mesocorticalpathway
Hypoactivity:Hypoactivity:negativenegative
symptomssymptoms
Hyperactivity:Hyperactivity:positivepositive
symptomssymptoms
MesolimbicMesolimbicpathwaypathway
Il modelloVulnerabilità-Stress-Coping
alterazioni neuroanatomiche e neurofisiologiche
deficit neurocognitivi e sintomi di base
sintomatologia psicotica
elaborazione deficitaria degli stimoli socialiFattori
stressantiFattori
protettivi
I fattori stressanti prevalgono su quelli positivi, le capacità di coping risultano insufficienti e si rendeono evidenti disturbi della elaborazione delle
informazioni e sul piano clinico i sintomi psicotici
STUDI FAMILIARI
Rischio di malattia
• 3% nei familiari di secondo grado
• 8% nei familiari di primo grado
• 15% nei gemelli dizigoti dello stesso sesso
• 50% per i gemelli monozigoti
Genetica della schizofrenia
MODALITA’ DI TRASMISSIONE• Multifattoriale poligenica: interazione tra loci multipli e
fattori ambientali.• Analisi matematiche non confermano l’esistenza di una
singola modalità di trasmissione della schizofrenia.• I dati degli studi familiari suggeriscono che la malattia sia
causata dall’azione combinata di differenti geni.
La biologia della schizofrenia morfometria e citoarchitettonica
Studi di brain imaging (CT, MRI) e post-mortem documentano, in vivo, riduzione del volume corticale:
– Lieve ma statisticamente significativa.
– Diffusa (modificazioni focali a livello di corteccia temporale e prefrontale).
– Presente fin dall’inizio della malattia.
Studi istopatologici dimostrano una disorganizzazione citoarchitettonica nella corteccia prefrontale e nel sistema limbico, con scarsità di neuroni negli strati superficiali ed eccesso di neuroni negli strati profondi.
Tali alterazioni comporterebbero anomalie nella comunicazione neuronale tra corteccia prefrontale e sistema limbico.
Allargamento del sistema ventricolare, in particolare del terzo ventricolo e di quello laterale
L’allargamento ventricolare è accompagnato da una riduzione generale delvolume cerebrale e della matteria grigia corticale
Tratto da: E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
La biologia della schizofrenia neuropsicologia e neurofisiologia
Deficit mnemonici e decisionali, riferibili a malfuzionamento di corteccia limbica e prefrontale, rispettivamente.
Il deficit schizofrenico è differente da quelli riscontrati in adulti con lesioni focali in queste regioni corticali e coinvolge elementi di entrambe le regioni, come se vi fosse un difetto di comunicazione tra le cortecce prefrontali e temporolombiche.
Studi di rCBF e di metabolismo del glucosio indicano che i deficit mnemonici e decisionali sono associati ad un deficit nella connettività temporo-limbica.
Nei ratti, una lesione della corteccia temporo-limbica determina comportamenti simil-psicotici dovuti ad iper-responsività dei sistemi dopaminergici temporo-limbici.
Genetica della schizofreniaAmbiente
• I figli di madri schizofreniche dati in adozione avranno un tasso
di schizofrenia più elevato rispetto ai bambini dati in adozione
per altre cause.
• La condizione di stabilità e salute psichica nella famiglia
adottante influisce sulla comparsa di schizofrenia sia negli
adottivi con carico genetico (schizofrenia familiare) che in quelli
senza carico genetico (schizofrenia sporadica).
Altri fattori di rischio
Infezioni virali prenatali, più frequenti nei pazienti nati nei mesi
invernali
La schizofrenia esiste in tutte le culture. L’ambiente culturale
influisce invece sul decorso della malattia piuttosto che sulla
incidenza
I pazienti schizofrenici generalmente appartengono alle classi
sociali più basse. La ricerca epidemiologica suggerisce che
questo sia il risultato, più che non la causa, della schizofrenia.
Fattori di vulnerabilità Disfunzioni dopaminergiche
Ridotta capacità di processazione delle informazioni
Iper-reattività a stimolazioni negative
Tratti schizotipici di personalità
Ipercoinvolgimento e criticismo familiare
Ambiente sociale iper-stimolante
Eventi di vita stressanti
Abuso di sostanze
Fattori protettivi Tarda età di esordio
caratteristiche individuali precedenti all’esordio (la presenza di un disturbo di personalità, un buon livello di integrazione sociale)
caratteristiche ambientali (eventi stressanti acuti scatenanti l’esordio o condizioni socio-familiari con ridotta tensione interindividuale);
modalità d’esordio (in forma molto acuta con aspetti confusionali mentre l’esordio subdolo in tempi relativamente lunghi peggiora la prognosi).
Un caso di schizofrenia lieve
Alessandra è una ragazza carina, timida e un po’ remissiva che oggi ha 30 anni.
E’ molto legata alla giovane madre, ma non vuole che questa la ‘invada’. Ha poche amiche. Ha un ragazzo fin da quando aveva 16 anni, ma con lui ‘non si diverte.’
Nel ’97 si diploma logopedista ed inizia delle sostituzioni. Viaggiare e cambiare ambienti la stanca molto, ma è determinata a progredire nel lavoro.
A Natale ‘98 va a Parigi con il ragazzo ‘per capire se lo amava’ ma dopo pochi giorni la riportano a casa delirante, allucinata, confusa e terrorizzata. Non sa spiegare cosa sia accaduto.
Sottoposta ad un programma intenso di cure ambulatoriali guarisce presto dai sintomi psicotici. Non ha ‘soft signs’. Rimane una difficoltà nei rapporti sociali ancora maggiori che in passato. E’ spaventata dagli ambienti che non conosce ed ha difficoltà ad inserirsi nei gruppi.
Ha ripreso il lavoro adattandosi ad una mansione poco gratificante ma poco faticosa, è rimasta con il suo ragazzo ma vive ancora dalla madre.
Periodicamente momenti di crisi in cui si sente perseguitata e in difficoltà nelle relazioni interpersonali, in parte critica verso queste fasi
Un caso di schizofrenia grave
Marco studia ingegneria. Si è trasferito da sud in una grande città del nord. E’ un ragazzo che non ha mai avuto problemi, di buon carattere. E’ figlio unico ed ha buoni rapporti con i genitori.
Nel corso degli studi inizia a ridurre la frequenza alle lezioni e i rapporti con gli amici. Inizia anche ad avere difficoltà a concentrarsi. Passa la maggior parte del suo tempo in camera, trascorre sveglio la maggior parte della notte e dorme durante il giorno.
Dopo qualche mese ha la sensazione che gli insegnanti ed i compagni ‘ce l’hanno con lui’, litiga spesso e finisce per avere comportamenti inadeguati. Compare un franco delirio di persecuzione: prima è convinto che la mafia lo tenga sotto controllo e voglia ucciderlo, poi il delirio muta ed è la polizia a sorvegliarlo in quanto pensano abbia rapporti con la mafia.
Con il trattamento le idee deliranti migliorano ma senza scomparire del tutto. Inizia ad avere strane idee sulla anatomia umana e sulla propria malattia. Trascorre molto tempo chiuso nella sua stanza ed ha pochissimi rapporti con gli altri (nel frattempo si è trasferito a Bologna e vive con la sorella).
Un caso di schizofrenia molto grave
Matteo viene segnalato ai Servizi di salute mentale all’età di 17 anni da parte dei servizi sociali. A scuola presenta infatti comportamenti anomali e preoccupanti, fa molte assenze, ride senza motivo, non studia ed è evidentemente disturbato.
La madre è una giovane donna recentemente immigrata dal meridione, separata dal padre di Matteo già da molti anni. Svolge lavori umili, è sostenuta dai servizi sociali ed appare fortemente provata.
Matteo ha avuto difficoltà di adattamento alla scuola fin dalle medie, è buono, ma chiuso e strano ed ha serie difficoltà a concentrarsi e studiare.
Inizia ad avere strane idee sulla telepatia ed a pensare che i vicini di casa leggano il suo pensiero; angosciato, assediato, si chiude in bagno con la radio ad alto volume. Anche la radio e la televisione però parlano di lui.
Al culmine della psicosi scrive biglietti di autodenigrazione ed autoaccusa, per togliere ai suoi persecutori la soddisfazione di svergognarlo.
Le terapia sono poco efficaci e non riescono a ridurre in maniera significativa i sintomi. E’ necessario pensare ad un inserimento in comunità.
Sintomi positivi
Sintomi positivi
Sintomi negativi
Sintomi positivi
La schizofrenia è una sindrome con due componenti
1) sintomi psicotici acuti2) deficit cognitivi e funzionali stabili
I sintomi psicotici tendono a essere episodici nel tempo, con il loro esordio o peggioramento associato ad un potenziale rischio per se stesso e per gli altri, spesso richiedendo una temporanea ospedalizzazione
I sintomi negativi ed i problemi cognitivi hanno la tendenza a restare più stabili nel tempo, e contribuiscono significantemente alla compromissione funzionale
Tratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia. BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
Esordio della schizofrenia
1) Condizioni di normalità nell’infanzia
2) Prodromi durante la adolescenza
3) Episodio psicotico acuto (20 – 30 anni)
4) Decorso variabile
Riconoscimento precoce della schizofrenia
• In media trascorre più di un anno dalla comparsa della malattia all’inizio delle cure
• E’ un periodo ad alto rischio per:
– Suicidio– Abuso di
sostanze– Progressione
della malattia– Perdita di ruolo e
relazioni– Demoralizzazion
e
• La diagnosi precoce migliora l’esito:
– Bilanciamento precoce delle alterazioni biologiche
– Prevenzione di anomalie psicologiche e comportamentali
– Prevenzione dei ricoveri
– Prevenzione di abuso di sostanze
– Prevenzione di stress familiare, distacco dai coetanei, fuoriuscita dalla scuola o dal mondo del lavoro
Esordio della schizofrenia
Personalità premorbosa.
– 50%: non si riscontrano tratti di personalità, carattere o comportamento patologici.
– 25%: tratti generici ed aspecifici, come "eccessiva sensibilità emotiva", "instabilità", "difficoltà a stare con gli altri."
– 25%: personalità schizoide o schizotipica.
Esordio della schizofrenia
Prodromi
– Ritiro e isolamento sociale.
– Riduzione della capacità di comportamento finalizzato.
– Modificazioni del pensiero.
– Comportamento con impulsività, stranezza e bizzarria,
– Ansia, perplessità, preoccupazioni somatiche, depersonalizzazione.
• Episodio psicotico
- Deliri
- Allucinazioni
- Alterazioni della coscienza
- Alterazioni formali del pensiero
- Agitazione psicomotoria
• L’episodio psicotico acuto può essere il quadro d’esordio
della schizofrenia o comparire tardivamente e subdolamente
dopo una lunga fase di disadattamento
Esordio della schizofrenia
Delirio
Errore di giudizio che non si lascia
rettificare dalla esperienza e dalla critica
Evidenza a priori, convinzione
indipendente dall’esperienza• Idee deliranti di riferimento• Idee deliranti di persecuzione• Idee deliranti di gelosia
• Idee deliranti di grandezza
• Idee deliranti fantastiche
• Idee deliranti di colpa• Idee deliranti di rovina• Idee deliranti ipocondriache
Assurdo o verosimile
Più o meno sistematizzato
Più o meno angosciante
Più o meno coinvolgente
Tollerato, negato o condiviso dai familiari
Rapporti con il delirio
Allucinazioni
esperienze percettive, ritenute reali, in assenza dello
stimolo esterno corrispondente
– Allucinazioni uditivo-verbali
– Altre allucinazioni uditive
– Allucinazioni visive
– Allucinazioni cenestesiche
– Allucinazioni olfattive e gustative
Il paziente schizofrenico “sente le voci” che di solito lo denigrano ed offendono, talvolta sono “amiche” o parlano tra loro del paziente
Il paziente non è attento al dialogo, sembra preso da altre cose, a volte sembra seguire le voci con la testa
Raramente il paziente denuncia il problema. Nelle forme croniche nasconde le voci all’intervistatore
Agitazione psicomotoria
• Nella psicosi acuta può esservi agitazione o rallentamento psicomotorio, come pure nella mania, nella demenza ed in altre sindromi.
• Nella agitazione psicomotoria il paziente può muoversi continuamente ed afinalisticamente, può non tollerare spazi ristretti.
Deficit neurocognitivi Deficit neuropsicologico generalizzato e diffuso
Deficit neuropsicologici specifici
attenzione
memoria
percezione
capacità di apprendimento
abilità psicomotorie
Deficit indipendenti dai sintomi psicotici
Psicosi acuta e schizofrenia
• L’episodio psicotico acuto può essere il quadro d’esordio della
schizofrenia o comparire tardivamente e subdolamente dopo una
lunga fase di disadattamento
• L’episodio psicotico acuto si osserva in numerose altre patologie psichiatriche:
o Disturbi bipolari
o Bouffeés deliranti
o Uso di sostanze
o Delirium
Consapevolezza di malattia Spesso vi è scarsa consapevolezza di malattia
– Evidente e grossolana nelle fasi deliranti
– Subdola nelle fasi di compenso e riconducibile ai deficit cognitivi perduranti
Vari livelli di inconsapevolezza, dal rifiuto ostile alla disattenzione verso le cure
Effetto demoralizzante e stigmatizzante della diagnosi di schizofrenia
Interventi: psicoterapia, psicoeducazione, alleanza terapeutica, lotta allo stigma
Mortalità e schizofrenia
Elevato rischio di suicidio
Mortalità per malattie fisiche
– Scarsa possibilità di accedere alle cure !
– Abitudini di vita poco sane (fumo, alcol, sostanze)
– Scarsa compliance alle terapie
Famiglia e schizofrenia
• La schizofrenia interrompe il processo di crescita ed
autonomizzazione dell’individuo, che regredisce a livelli di
funzionamento precedenti
• Il paziente schizofrenico ha difficoltà di vita autonoma e di solito
vive in famiglia
• Il clima e le relazioni familiari sono un fattore chiave per il
decorso della schizofrenia.
Expressed Emotions• Intrusività. Mentre i familiari a basso EE rispettano il desiderio di distanza
sociale del paziente, quelli ad ala EE invadono la sua privacy e minano i
suoi sentimenti di autonomia cercando di "invaderlo".
• Risposte drammatiche alla malattia del paziente. Mancanza di un
"controlled coping style" dei parenti ad alto EE.
• Tolleranza. I familiari a basso EE accettano il basso livello di funzionamento
sociale del paziente. Quelli ad alto EE non riescono a credere che il
paziente sia realmente malato ed esercitano notevoli pressioni perché il
paziente si comporti in un modo considerato normale.
Cognitività sociale e schizofrenia
scarsa consapevolezza che le persone possano inferire le convinzioni, i desideri e le intenzioni degli altri e predire il loro comportamento
scarsa consapevolezza delle proprie capacità cognitive e della indipendenza del pensiero dalla realtà
scarsa consapevolezza di poter non essere il centro del pensiero dell’altro
difficoltà a risolvere problemi sociali, come la comprensione del contesto e dei messaggi non verbali
difficoltà a cogliere messaggi ingannevoli
Nei pazienti schizofrenici la capacità di avere relazioni interpersonali, soprattutto
in contesti complessi, è compromessa.
Stigma ed emarginazione sociale
malattia
limitazioni funzionali
disabilità sociale
stigma
Il termine stigma deriva dal Greco e definisce segni sul corpo, di solito ottenuti con tagli o bruciature, ed atti a distinguere gli schiavi ed i criminali dai liberi cittadini.
Determinanti dello sigma
gli atteggiamenti negativi verso le persone con disturbi
mentali sono sostenuti dalla mancanza di conoscenze
la concezione popolare di malattia mentale, basata su
stereotipi e pregiudizi, è molto lontana dalla descrizione di
questi disturbi fornita dalla clinica e dalla ricerca.
Tali stereotipi vengono alimentati e trasmessi attraverso il
linguaggio comune, che impiega una terminologia
esplicitamente stigmatizzante per definire le malattie
mentali.
Course of Schizophrenia
Theoretical Model
Years
6030 40 502010
Fu
nct
ion
Good
Poor
PremorbidProdromal
Progression
Stable relapsing
Courtesy of Dr. J. A. Lieberman.
Decorso della schizofrenia
1/3 circa dei pazienti sono asintomatici
dopo uno o alcuni episodi
Evoluzione del quadro clinico dalla
sintomatologia positiva a quella negativa
Buon adattamento sociale in metà dei
casi
Vazquez-Barquero et al, Br J Psychiatry, 1999
John M Kane, Thomas H Mc Glashan
TREATMENT OF SCHIZOPHRENIA
The Lancet (1995) 346: 820-825
…La maggior parte dei pazienti migliora con i trattamenti farmacologici ma si dibatte con deficit persistenti in domini come attenzione, concentrazione, memoria a breve termine, motivazione, capacità di pianificazione e di decisione, capacità di provare piacere, capacità empatica, capacità di mantenere comportamenti finalizzati…
…Questi pazienti spesso mostrano disabilità croniche nella cura di se, relazioni sociali, lavoro. Sono di solito disoccupati, socialmente isolati, e dipendenti dalle famiglie e dai servizi pubblici….
Trattamento farmacologico Trattamento psicosociale
Tratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia. BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
“Della pazzia in genere, e in specie”
1793“…allorché si riscontra nei Maniaci un furore intollerabile, una ripugnanza indomabile a giacere nel letto…o finalmente si vedono attentare contro di sé stessi, son posti giacenti nel letto, ma colle spalle, e capo molto elevato, e quivi son legati per le braccia, gambe, e spalle per mezzo di fascie di panno di bambagia raddoppiato.. Ve ne vogliono ordinariamente quattro per Maniaco..”
Spettro d’azione degli antipsicotici Schizofrenia Psicosi Depressione con manifestazioni psicotiche Mania Alcuni disturbi di personalità (es. Borderline) Demenza
Antipsicotici Efficaci nel ridurre la sintomatologia, aiutano
la riabilitazione, non sono terapie definitive! effetti collaterali, sintomi neurologici (es.,
rigidità muscolare, agitazione, tremori, movimenti involontari nelle estremità come delle ditta delle mani e dei piedi o della regione ora-facciale)
Tratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia. BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
L’intervento psicosociale cerca di migliorare il management della schizofrenia (es., gestire i sintomi, prevenire le ricadute) ed incrementare e rafforzare il funzionamento in aree come il vivere in modo indipendente, le relazioni e il lavoro
Interventi specifici che hanno dimostrato di migliorare l’outcome della schizofrenia includono trattamento assertivo nella comunità, psico-educazione familiare, sopporto nella ricerca di una occupazione, training delle abilità sociali, delle abilità di insegnamento di gestione della malattia, terapia cognitivo-comportamentale per le psicosi, e trattamento integrato per l’abuso di sostanze quale comorbidità Tratto da: T Turner. ABC of mental health: Schizophrenia.
BMJ, Jul 1997; 315: 108 – 111; E da: Kim T Mueser, Susan R McGurk. Schizophrenia. Lancet 2004; 363: 2063–72
Antipsicotici Tipici o prima generazione (clorpromazina,
aloperidolo…) Atipici o seconda generazione (risperidone,
olanzapina, clozapina…)
Antipsicotici Tipici
– Fenotiazine-clorpromazina (alifatica), tioridazina (piperidina)
– butirrofenoni-aloperidolo, droperidolo
– tioxanteni-flupentixolo, clopentixolo
– benzamidi-sulpiride
Azioni degli Antipsicotici Tipici Blocco recettori dopaminergici nel sistema
mesolimbico Effetti collaterali mediati dal blocco dei
recettori nigrostriatali Proprietà anti-emetiche dovute
all’antagonismo DA Notevoli effetti collaterali acuti e cronici
Antipsicotici Atipici
– Clozapina (Leponex)
– Risperidone (Risperdal)
– Olanzapina (Zyprexa)
– Quetiapina (Seroquel)
– Aripiprazolo (Abilify)
– Ziprasidone (Geodon)
Maggiormente usati in quanto più tollerati e più efficaci in certi aspetti (es. Sintomi negativi)
Risposta alla terapia antipsicotica Gli antipsicotici hanno generalmente un effetto calmante e
sono utili nel ridurre l’eccitabilità nei primi giorni di trattamento. La risposta dell’antipsicotico è più variabile benché, come regola generale, sia frequente vedere un inizio di risposta terapeutica dopo una settimana di terapia ed una piena risposta terapeutica durante le prime 6 settimane
Una dose terapeutica per un adeguato periodo di tempo (per esempio aloperidolo 10 mg/die per sei settimane) produce una buona risposta in un terzo dei pazienti, una risposta parziale in un altro terzo, e una minima o nessuna risposta nei restanti pazienti
Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664
Grado di sedazione e potenza antipsicotica I vecchi, tradizionali, farmaci si differenziano usualmente per
il grado di sedazione che inducono. La clorpromazina è il più sedativo, mentre la trifluoperazina il meno sedativo.
L’opposto si verifica per la potenza antipsicotica, laddove i farmaci più sedativi sono meno potenti dei non sedativi
I composti ad alta potenza sono usati primariamente per trattare gli adulti con disturbi psicotici acuti mentre i farmaci a bassa potenza sono usati quanto l’agitazione è prominente o laddove sono desiderati effetti sedativi
Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664
Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664
Risposta alla terapia antipsicotica
Clinical Efficacy and Dopamine D2 Blockade
Seeman P, Synapse 1987:1:133
IC50
(M)
Average Clinical Dose (mg/d)
10-8
10-9
10-10
1 10 100 1000
Spiroperidol
Benperidol
Trifluperidol Pimozide
Fluphenazine Droperidol
Haloperidol Thiothixene
Moperone
Molindone
Prochlorperazine
Thioridazine
Clozapine ChlorpromazineTrazodone
Promazine
0.1
Trifluperazine
Dopamine Receptor Subtypes
D1 Family
D1 and D5 receptors
Poor correlation with
antipsychotic activity
D1 family may modulate
effects of D2 family
D2 Family
D2, D3, D4 receptors
High correlation with
antipsychotic activity
D4 is prominent in limbic
structures, but absent from
extrapyramidal pathways
Atypical antipsychotics have high D4 affinity
Dopamine Hypothesis
Subcortical Dopamine Excess
D2 Hyperstimulation
Positive Symptoms
Prefrontal Dopamine Deficit
D1 & D2 Hypostimulation
Cognitive & Negative Symptoms
Dopamine and Antipsychotics
65% D2 receptor occupancy is required for efficacy
80% D2 receptor occupancy is correlated with EPS
Shorter time of D2 receptor occupancy is correlated with lower EPS
Second-Generation Antipsychotics:Clozapine
Efficacy Reduction of positive and
negative symptoms Improvements for patients
considered treatment-refractory
Side Effects Low EPS, TD Risk of agranulocytosis Risk of significant orthostatic
hypotension Risk of respiratory/cardiac arrest Moderate-to-high weight gain Potential for seizures Anticholinergic adverse effects
1980- 1990s
Introduction of Clozapine–The First “Atypical Antipsychotic ”
Kapur and Remington. Annu Rev Med. 2001;52:503.Inoue and Nakata. Jpn J Pharmacol. 2001;86:376.
Second-Generation Antipsychotics:D2/5-HT2A Antagonism
Efficacy Reduction of positive and
negative symptoms Some improvement of cognition Broad range of efficacy
(eg, dementia and mania)
Side Effects Low rates of EPS, TD Few anticholinergic effects Emergence of drug-specific
adverse effects (eg, pronounced weight gain, diabetes, QTc prolongation)
Introduction of risperidone, olanzapine, quetiapine, ziprasidoneIntroduction of risperidone, olanzapine, quetiapine, ziprasidone
1990s- 2001
Kapur and Remington. Annu Rev Med. 2001;52:503.Inoue and Nakata. Jpn J Pharmacol. 2001;86:376.
Limitations of Current Second-Generation Antipsychotics Gaps in efficacy remain
– Cognitive function– Negative symptoms– Depressive symptoms– Incomplete response– Relapse
Better tolerated than first-generation antipsychotics,but limited by drug-specific side effects
Kapur and Remington. Annu Rev Med. 2001;52:503.
Need for new agents
Intrinsic Activity at D2 ReceptorsIntrinsic Activity Describes the Ability
of a Compound to Stimulate Receptors
D2 receptor
Full receptor activity
Full agonist (dopamine)
Partial agonist (aripiprazole)Partial receptor activity
No receptor activityAntagonist (haloperidol, etc)
Tamminga. J Neural Transm. 2002;109:411.
Pharmacological Properties “Atypical” antipsychotics have different
receptor binding profiles, but they all tend to be less potent at D2 receptors than chlorpromazine or halperidol and more potent at 5HT2 and D4 receptors.
Aripiprazole is a partial agonist at DA2 and 5HT1a receptors, claimed to represent a “new generation” of antipsychotics.
Pharmacological Properties Blocking D2 receptors alleviates positive
symptoms of schizophrenia (tension, hostility, hyperactivity, combativeness, hallucinations, delusions, insomnia, and anorexia.
Blocking D4 and 5HT2 receptors may alleviate negative symptoms (apathy, withdrawal, unresponsiveness).
Profilo di Binding Recettoriale degli Antipsicotici
Olanzapina Risperidone Quetiapina Clozapina AloperidoloRecettore (Zyprexa) (Risperdal) (Seroquel) (Leponex) (Serenase)
D1 31 430 455 85 210
D2 11 4 160 126 0.7
D3 49 10 340 473 2
D4 27 9 1600 35 3
5-HT1A >10,000 210 2800 875 1100
5-HT2A 4 0.5 295 16 45
5-HT2c 23 25 1500 16 >10,000
1 19 0.7 7 7 6
H1 7 20 11 6 440
M1 1.9 >10,000 120 1.9 >1500
CL O ZA PINAO L A NZ A PI NA A L O P E RI D OLO RIS P E RI D O N E
S E R TIN D O LO QUETIAPINA ZIP R A SI D O NE
H1
2
1
Mu s c5 H T 2 C
5H T 2AD4
D 2
D 1
Ach DA
A livello corticale e subcorticale esiste un bilanciamento tra le concentrazioni di acetilcolina (Ach) e dopamina (DA)
Neurone dopaminergico
Neurone Ach
Neurone motorio
La dopamina INIBISCE l’attività colinergica
La via nigrostriatale
Se la dopamina è bloccata l’acetilcolina diventa IPERATTIVA inducendo quindi disordini motori
Neurone dopaminergico
Neurone Ach
Neurone motorio
Antipsicotico tipico
Recettori D2
La via nigrostriatale
Pharmacological Properties CNS effects
– Cortex – little known; EEG changes; antipsychotic effects
– Limbic system – antipsychotic effects. Combine with cortical effects to produce psychomotor slowing and affective indifference (emotional quieting and sedation).
– Basal ganglia – antidopaminergic action appears to be responsible for Parkinson-like extrapyramidal effects.
Pharmacological Properties CNS effects (cont.)
– Hypothalamus – increased prolactin secretion; temperature regulations
– Medullary chemoreceptor trigger zone (CTZ) – antiemetic action DMV – increased eating
Pharmacological Properties Peripheral effects
– Autonomic nervous system – peripheral cholinergic block, -adrenergic block
– Endocrine – alterations in the secretion of many hormones
– Cardiovascular system – direct depressant effect on heart, direct vasodilation plus indirect effects due to ANS effects
Neurological Side Effects of Antipsychotic DrugsReaction Features Time of
Maximal Risk
Proposed Mechanism
Treatment
Acute dystonia
Spasm of muscles of tongue, face, neck, back; may mimic seizures; not hysteria
1 to 5 days unknown Many treatments can alter, but effects of antimuscarinic agents are diagnostic and curative.*
Akathisia Motor restlessness: not anxiety or “agitation”
5 to 60 days unknown Reduce dose or change drug; antimuscarinic agents, dephenhydramine, benzodiazepines, or propranolol ++ may help
Parkinsonism Bradykinesia, rigidity, variable tremor, mask facies, shuffling gait
5 to 30 days antagonism of dopamine
Antimuscarinic agents helpful+
*Many drugs have been claimed to be helpful for acute dystonia. Among the most commonly employed treatments are
dephenhydramine hydrochloride, 25 or 50 mg intramuscularly, or benztropine mesylate, 1 or 2 mg intramuscularly or slowly
intravenously, followed by oral medication with the same agent for a period of days to perhaps several weeks thereafter.++ Propranolol is often effective in relatively low doses (2080 mg per day). Selective 1-adrenergic antagonists are less effective
Neurological Side Effects of Antipsychotic Drugs
Reaction Features Time of Maximal
Risk
Proposed Mechanism
Treatment
Neuroleptic Malignant syndrome
catatonia, stupor, fever, unstable blood presure, myoglobinemia; can be fatal
weeks; can persist for days after stopping neuroleptic
antagonism of dopamine may contribute
stop antipsychotic immediately; dantrolene or bromocriptine may help§; antimuscarinic agents not effective
Perioral tremor (“rabbit” syndrome)
perioral tremor (may be a late variant of parkinsonism)
after months or years of treatment
unknown Antimuscarininic agents often help+
Tardive dyskinesia
oral-facial dyskinesia; widespread choreoathetosis or dystonia
after months or years of treatment (worse on withdrawal)
up regulation of striatal D2 receptors
prevention crucial; clozapine or olanzapine may help
§ Despite the response to dantrolene, there is no evidence of an abnormality of Ca+2 transport in skeletal muscle; with lingering antipsychotic effects, bromocriptine may be tolerated in large doses (10-40 mg per day).
Drug interactions – potentiate the effects of opioids, barbiturates, and ethanol
Therapeutic uses
– Psychoses – All agents improve positive symptoms. Atypicals also improve negative symptoms. CATIE Trial (NEJM 9/22/05) suggests atypicals may not be much better than less expensive typicals, just different.
Pharmacologic Treatment of Schizophrenia
Target Symptoms
Active psychosis
– most common reason for hospitalization
– most responsive to medications
Negative symptoms
– poor response to medication
– progress most rapidly during early acute phases of illness
Pharmacologic Treatment of Schizophrenia
Target Symptoms
Cognitive impairment
– may be improved or worsened by medications
– clinical effect of medications tends to be small
Functional deterioration
– occurs mostly during acute episodes, which can be prevented by medications
Relationship between Medication Dose and Relapse
0
10
20
30
40
50
60
70
200 mg 50 mg 25 mg IntermittentDosing
% of Patients Relapsed
Dose Every 4 Weeks
1 Year of Haloperidol Decanoate Treatment
Davis JM, et al., J Clin Psychiatry 1993;54(Suppl):24
Therapeutic Principles
5 principles when using antipsychotic drugs:
1. The targeted symptoms should be defined.
2. An antipsychotic that has worked for the patient in the past should be used again, otherwise the antipsychotic is usually chosen based on the adverse effect profile.
3. If the trial (4-6 weeks) is unsuccessful a different antipsychotic drug can be used. If a severe negative initial reaction occurs, the antipsychotic drug can be switched in fewer than 4 weeks.
Therapeutic Principles cont.
4. The administering of more than one antipsychotic drug at a time occurs rarely, if ever; however, combining an antipsychotic with other drugs may occur especially in treatment-resistant patients.
5. The dosage of the medication should be kept at the lowest possible effective amount for the patient.
Initial Workup
Because antipsychotic drugs are remarkably safe, they can be administered (excepting clozapine) in an emergency without a physical or laboratory examination.
A complete blood count with white blood cell indexes, liver function tests, and an electrocardiogram
Dose dei farmaci antipsicotici
Non c’è evidenza che alte dosi conducano a una più rapida risposta o ad una maggiore efficacia nella maggior parte dei pazienti
Possono condurre invece ad una alta incidenza di effetti collaterali e potrebbero essere associati ad una morte cardiaca improvvisa
Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664
Definition of the ‘optimal’ haloperidol dose for acute
psychosis treatment
Ina Giegling(a), Antonio Drago(b), Annette M. Hartmann(a), Hans-Jürgen Möller(a), Dan Rujescu(a), Alessandro Serretti(b)
a) Department of Psychiatry, Ludwig Maximilians University, Munich, Germany
b) Institute of Psychiatry, University of Bologna, Italy
Major Contraindications1. A history of serious allergic response
2. Possibility the patient has ingested something that would interact with the antipsychotic medication to cause CNS depression or anticholinergic delirium
3. Presence of a severe cardiac abnormality
4. High risk of seizures from an organic or idiopathic causes
5. Presence of narrow-angle glaucoma if antipsychotic to be used has significant cholinergic activity.
Agents Used in Treatment of Psychoses
Drug Advantages Disadvantages
Chlorpromazine Generic, inexpensive Many adverse effects,
especially autonomic
Clotiapine Clozapine ‘like’ profile,
sedative, inexpensive
EPS, sedation
Fluphenazine Depot form also
available (enanthate,
decanoate)
Increased tardive
dyskinesia
Perphenazine generic, inexpensive moderate risk of EPS,
sedation
Haloperidol Parenteral form also
available; generic
Severe extrapyramidal
syndrome
Agents Used in Treatment of Psychoses
Drug Advantages Disadvantages
Clozapine May benefit treatment-
resistant patients; little
extrapyramidal toxicity
May cause
agranulocytosis in up
to 2% of patients;
weight gain,
hyperglycemia,
diabetes, dyslipidemia
Risperidone Broad efficacy; little or
no extrapyramidal
system dysfunction at
low doses
May cause
extrapyramidal
syndrome or
hypotension with
higher doses; weight
gain, hyperglycemia,
diabetes, dyslipidemia
Agents Used in Treatment of Psychoses
Drug Advantages Disadvantages
Olanzapine Effective against
negative as well as
positive symptoms;
little or no
extrapyramidal system
dysfunction
Weight gain,
hyperglycemia,
diabetes, dyslipidemia
Quetiapine Little or no
extrapyramidal system
dysfunction
Weight gain,
hyperglycemia,
diabetes,
dyslipidemia;
cataracts (?)
Agents Used in Treatment of Psychoses
Drug Advantages Disadvantages
Ziprasidone less weight gain than
other atypicals
prolongs Q-T interval;
somnolence, some
EPS
Aripiprazole little or no EPS, less
weight gain, or Q-T
changes
Akathesia, insomnia,
anxiety, activation.
Caution in patients
with epilepsy or
Alzheimer’s
Immediate versus gradual suspension of previous treatments during switch to aripiprazole: results of a randomized,
open label study
Chi-Un Pae, Alessandro Serretti, Alberto Chiesa, Laura Mandelli,
Hyunkook Lim, Changuk Lee, Chul Lee, Jungjin Kim, Diana De Ronchi, Inho Paik
Specificity of Haloperidol clinical efficacy
Alessandro Serretti, Martina Forlani, Antonio Drago, Diana De Ronchi
ETA’: la risposta all’aloperidolo è migliore in pazienti giovani
DURATA DI MALATTIA: esordio precoce e cronicizzazione della
patologia sono fattori prognostici negativi nella risposta
all’aloperidolo
SESSO:gli individui di sesso maschile sembrano rispondere
peggio delle donne alla terapia
ETNIA: i caucasici sembrano avere una risposta migliore delle
altre etnie.
PERIODO DI OSPEDALIZZAZIONE: maggiore è il periodo di
ospedalizzazione minore sarà la risposta all’aloperidolo.
Efficacia di aloperidolo: Aspetti clinico-demografici
La durata convenzionale di un trattamento per un primo episodio di schizofrenia è da uno a due anni dopo la completa remissione dei sintomi
Per episodi ripetuti di psicosi, è raccomandato proseguire il trattamento per almeno 5 anni ed in alcuni casi per tutta la vita
Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664
Treatment of Refractory Illness
In the acute state, nearly all patients eventually respond to repeated doses of an antipsychotic drug. If they do not an organic lesion should be considered.
Noncompliance and insufficient time for the trial are often reasons for a failed drug trial.
The dosage should not be increased and the antipsychotic medication should not be changed during the first 2 weeks of treatment.
Treatment of Refractory Illness cont.
If there is no change in the patient after 2 weeks, the reasons for drug failure should be considered.
Plasma levels of antipsychotic drugs provide only a gross measure of compliance, absorption, and metabolism.
Neurological adverse effects are often a reason for noncompliance, so the atypical agents with more favorable adverse effects may yield improved compliance.
Treatment of Refractory Illness cont. dose inducente EPS dose
terapeutica (mg/die) (mg/die)
Aloperidolo 5 - 20 5 - 20Risperidone 5 - 20 4 - 12Olanzapina 24 - 96 5 - 20Sertindolo 100 - 400 12 - 24Quetiapina 800 - 3200 300 - 750Clozapina > 5000 150 - 900
Antipsychotic Augmentation Strategies
Augmentation strategies have generally shown modest results
No one strategy is generally accepted
– Mood stabilizers
– Benzodiazepines
– Antidepressants
– Antipsychotic combinations
– ECT
Other Drugs
Combination therapy using an antipsychotic drug with an adjuvant drug may be tried if trials with one antipsychotic drug are unsuccessful.
The adjuvant drugs with the best data are lithium, two anticonvulsants (carbamazepine and valproate), and the benzodiazepines.
Lithium
It further reduces psychotic symptoms in up to 50 percent of patients.
It is typically taken with antipsychotic medication the patient is already taking, but it may be an alternative for patients who can’t take any of the antipsychotic medication.
It also helps schizophrenia patients with mood swings.
Anticonvulsants
Carbamazepine or valproate is usually used with lithium or an antipsychotic.
They reduce episodes of violence but have not been shown to reduce psychotic symptoms on their own.
They affect blood levels because of effect on hepatic enzymes.
Paliperidone Manufacturer: Janssen, LP
Is the active metabolite of risperidone(9-hydroxy risperidone) and is excreted mainly in the kidneys with littlehepatic metabolism
Extended-release oral preparation (immediate release will not be available)
The long-acting IM formulation under development may be given once every4 weeks – once every 3-6 months!
Bifeprunox
Manufacturers: Solvay/Wyeth
A partial dopamine/serotonin receptor agonist similar to aripiprazole
Has a favorable metabolic profile on weight, serum glucose, and serum lipids
Clinical trials suggest good antidepressant effects as well
Asenapine
Manufacturer: Organon
Pfizer withdrew from co-development partnership in November 2006
Antagonist at serotonin, dopamine, and adrenergic receptors
Superior efficacy relative to risperidone on negative psychopathology in one early trial, but high placebo response (40%)in a recent trial
Sublingual administration
Sertindole Manufacturer: Lundbeck (originally,
Abbott was a partner in the United States)
Antagonist at serotonin, dopamine, and adrenergic receptors
Withdrawn from the market in 1998amidst concerns about QTc prolongation and sudden cardiac death during the clinical trials
After additional studies, it was reintroduced in Europe in late 2005
Effetti Collaterali
Sedazione, Compromissione cognitiva, Sonnolenza, Nervosismo
Secchezza fauci, Ritenzione urinaria, Disturbi visione, Sudorazione
Ipotensione ortostatica, Disfunzione erettile, Disturbi Eiaculazione
Aumento Peso, Galattorrea, Ginaecomastia
Disgregolazione temperatura corporea
Aritmie, Prolungamento tratto QT
Pigmentazione cutanea
Effetti Extrapiramidali (EPSE)
Acuti
parkinsonismo: tremore, rigidità, scialorrea, seborrea
acatisia: necessità di muoversi continuamente
Reazioni distoniche: crisi oculogire, torcicollo
Terapia: anticolinergici.
Cronici
Discinesia Tardiva: movimenti involontari ripetitivi della bocca, estremità e tronco (supersensibilizzazione dei recettori dopaminergici)
Sindrome Maligna da Neurolettici
Dopo una singola dose o nel corso del trattamento
Febbre, Rigidità, Confusione Leucocitosi, Incremento CPK Sospendere antipsicotico Terapia di supporto
Effetti Collaterali degli AntipsicoticiEffetto ALO ARI ZIP RIS CLZ OLA QTP
Sintomi Extrapiramidali +++ + + ++ 0 + +
Discinesia Tardiva +++ 0 0 + 0 + +
Eff. Anticolinergico + 0 0 + +++ ++ ++
Ipotensione + + + ++ +++ + ++
Alterazioni AST/ALT + + + + + + +
Sedazione + + + + +++ ++ ++
Allungamento QTc + 0 + + ++ + +
Sindrome Metabolica + + + ++ +++ +++ ++
Diabete + 0 0 + +++ +++ ++
Aumento di Peso + + + + +++ +++ ++
Alterazioni Prolattina +++ 0 0 +++ 0 + 0
Alterazioni Lipidiche + 0 0 + +++ +++ ++
Agranulocitosi 0 0 0 0 +++ + 0
Alto (+++), Medio (++), Basso (+), Molto Basso (0)
Body Mass Index
BMI Weight Status
Below 18.5 Underweight
18.5-24.9 Normal
25-29.9 Overweight
30 and higher Obese
Antipsicotici e aumento di peso
Allison et al. Am J Psychiatry. 1999;156:1686.
Place
bo
Molin
done
Flufe
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a
Zipra
sidone
Aloper
idolo
Politra
ttam
ento
Risper
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Clorp
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Olanza
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Cloza
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Quetia
pina
Tiorid
azin
a
6
Cam
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eso
(kg
)
5
4
3
2
1
0
-1
-2
-3
Who is most likely to gain weight
Younger patients
Patients who are underweight at baseline
Who have the best clinical response during treatment
Who experienced increased appetite during treatment
Interventions for weight gain
Dietary education Exercise Cognitive behavioral therapy Support groups for weight management
(e.g. weight watchers) Medication Appropriate referrals as needed
Combination Therapy
These meds have been shown to reduce weight if taken along with antipsychotics;
Quetiapine (Seroquel) Buproprion (Wellbutrin) Nizatidine (Axid) Topiramate (Topomax) Amantidine (Symmetrel) Glucophage (Metformin)
Meds continued…
Quetiapine combined with clozapine in a 6 month study showed weight loss up to 18kg as compared with clozapine alone. Clozapine’s dose was reduced by 25% & replaced by quetiapine
Topiramate (Topamax) stimulates 5HT2c receptors thus suppressing appetite caused by 5HT2c antagonism. It is used as an anti-seizure medication and a mood stabilizer. Dose 125-200mg qday
SE: Cognitive dulling ,drowsiness, potential for induction of psychosis, dizziness, vision problems, and psychomotor slowing are all common side effects.
Meds continued… Amantidine:
It is an Antiviral agent and used for treatment of drug induced parkinsonism and EPS. It may stop antipsychotic related weight gain.
Dose: 200-300mg qday
Tremor is one of the main reasons for discontinuing it.
SE: Nausea, dizziness, insomnia, anticholinergic effects, induction of psychosis
Bupropion:
Antidepressant: causes weight loss as a side effect, but more research is needed to see if it causes weight loss when given with an antipsychotic.
Antiobesity Medications
Sibutramine (Meridia)
Appetite suppressant. Inhibits reuptake of serotonin and NE
SE: Dry mouth, headache, anorexia, constipation and insomnia
Dose:10-15mg qday
Orlistat (Xenical)
Pancreatic and gastric lipase inhibitor. Patients are not be able to absorb fat. Patients will still have to watch calorie intake from other food sources. Benefits: decreases triglycerides, LDL & total cholesterol, increases HDL
SE: GI, soft stools, increased stool frequency & gas, fatty or oily stools, stomach cramps
Dose:120mg TID
Meds continued
H2 receptor antagonists:
pepcid, nizatidine, cimetidine etc.
They suppress gastric acid secretion or increase levels
of CCK-cholecystokinin, the satiety hormone. Most
beneficial if used prior to weight gain :
Nizatidine Dose: 300mg bid
LASSATIVO
ANTIMICOTICO
ANTIBIOTICO
BENZODIAZEPINE
ANTIPARKINSONIANO
NEUROLETTICI
Esempio di Terapia da evitare
SERENASE aloperidolo 4mg
SEROQUEL Quetiapina 400mg
AKINETON R Biperidene 4mg
DALMADORM Flurazepam 30mg
TAVOR Lorazepam 7,5 mg
CIPROXIN Ciprofloxacina 1000mg
DAKTARIN ORAL GEL Miconazolo
LAEVOLAC Lattulosio