LE CROCIATE Schemi di supporto al testo Passi nella storia di Sergio Zavoli .
Schemi di supporto a I passi della storia, unità 13, di Sergio Zavoli. Verso un nuovo mondo .
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Schemi di supporto a I passi della storia, unità 13,
di Sergio Zavoli.
Verso un nuovo mondo
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Sotto l’impero Mongolo di Kublai Khan era stata di nuovo aperta l’antica via della seta, che per due secoli rimase la più
importante via commerciale tra l’Europa e l’oriente
Lungo la via della seta si importavano dall’oriente soprattutto le spezie e, appunto, la seta
Il grande affare per arabi e veneziani erano soprattutto le spezie, che garantivano guadagni anche del mille per 100
Tratto europeo della via della seta,
dominato da Venezia
Tratto intermedio,
dominato dagli arabi
La ricerca di vie alternative
Gli europei nel corso del 1400 iniziano a cercare vie alternative alla via della seta per i seguenti motivi:
frequenti scorrerie In Asia centrale di Tamerlano, sanguinario conquistatore mongolo.
I Turchi ottomani impongono pesanti tributi per passare il Mar Nero
Tamerlano, il conquistatore sanguinario che dilagava nei territori compresi tra il fiume Indo e l’Impero ottomano, senza però organizzare le
sue conquiste in un impero
L’impraticabilità della via della seta spinge dunque gli europei a cercare nuove vie commerciali.
Il Portogallo è protagonista della prima fase delle esplorazioni geografiche, grazie all’impulso di re Enrico,
non a caso soprannominato il navigatore.
Obiettivo: circumnavigare l’Africa per scavalcare i territori controllati dagli arabi.
L’esplorazione portoghese
1488. il navigatore portoghese Bartolomeo Diaz raggiunge il capo di
Buona Speranza, punto più meridionale dell’Africa
1498. Vasco De Gama completa la circumnavigazione dell’Africa, spingendosi fino a Calicut e a Goa, aprendo
così una nuova via commerciale con l’Oriente
La scoperta dell’America
La regina di Spagna Isabella di Castiglia finanzia il viaggio del
navigatore genovese Cristoforo Colombo
1492. Colombo parte da Palos (stretto di Gibilterra) con tre caravelle, per attraversare l’Atlantico, basandosi sulle teorie del geografo Toscanelli, convinto di poter arrivare così nelle
Indie.
Nnn.nkkkColombo pensava di raggiungere le Indie dalla Spagna, navigando in linea
retta verso ovest, presupponendo una distanza di 4000 km, ovviamente ignorando l’esistenza delle Americhe.
L’ipotesi di Colombo: 4000 Km
La distanza reale: 16.000 Km.
Il 12 ottobre 1492 Colombo sbarca alle Bahamas, convinto di essere arrivato in Giappone
La scoperta dell’America fu dunque casuale, frutto di un “felice” errore
Non comprendendo di aver scoperto un nuovo continente, colombo battezzò le terre da lui scoperte “Indie occidentali” e
i suoi abitanti “Indios”
La realtà geografica
4.000 Km: esattamente quelli previsti da Colombo (ma non siamo in India).
Solo con i viaggi di Amerigo Vespucci (1501-1502) si capirà che Colombo non era arrivato in India ma aveva scoperto un
nuovo continente (“America” deriva da “Amerigo”)
Nel corso della sua vita, Colombo si recherà 4 volte nel Nuovo Mondo
Le esplorazioni tra 1400 e 1500
La prima circumnavigazione del globo
Ferdinando Magellano (navigatore portoghese al servizio della Spagna) scopre un passaggio nel
Sudamerica chiamato Stretto di Magellano, attraverso il quale può passare dall’Oceano Atlantico all’Oceano
Pacifico.
L’equipaggio di Magellano completa la prima circumnavigazione del globo.
Questo tratto del viaggio fu continuato dall’equipaggio di Magellano, tra cui c’era Antonio Pigafetta, autore di una Relazione
del primo viaggio intorno al mondo
La relazione di Pigafetta: http://www.liberliber.it/mediateca/libri/p/pigafetta/relazione_del_primo_viaggio_intorno_etc/pdf/relazi_p.pdf
1494: trattato di Tordesillas. Spagna e Portogallo si accordano per spartirsi le nuove
scoperte, fissando una linea immaginaria detta Raya.
Portogallo SpagnaPortogalloSpagna
I portoghesi non occuparono militarmente i territori sotto il loro dominio, si limitarono a
costruire un sistema di porti e piazze commerciali.
Gli Spagnoli invece nei territori assegnati loro dal trattato di Tordesillas crearono un vero e
proprio impero coloniale, amministrato da una complessa burocraziaEssi inoltre iniziarono a praticare il
commercio degli schiavi, perché il Brasile a loro assegnato era molto vasto e richiedeva
una quantità enorme di manodopera
Le civiltà precolombiane e i Conquistadores
Nel corso del 1500 la Spagna promuove numerose spedizioni in Centro e Sud America, affidandole a
soldati spietati, i conquistadores, che distrussero le popolazioni indigene (civiltà precolombiane).
Maya, Incas e Aztechi (civiltà precolombiane)
avevano creato in America grandi civiltà e imperi
Album fotografico di Machu Picchu, capitale dell’impero Inca http://www.tanogabo.it/Album/MachuPichu/index.html
Francisco Pizarro tra il 1529 e il 1533 annientò completamente l’Impero Inca.
I maya furono sottomessi dopo feroci scontri (1540-1546) da Francisco de Montejo
Gli aztechi furono annientati da Fernando Cortés nel 1519
Le popolazioni indigene furono sterminate con grande facilità per via
della sproporzione nella tecnologia militare (i conquistadores
disponevano di fucili, cannoni ed armature) ma anche per il terrore che
in loro suscitavano i cavalli degli spagnoli, animali che non avevano
mai visto prima
Gli indigeni, oltre che dalle armi, furono
sterminati anche dalle malattie portate dai
conquistadores, per le quali non avevano
anticorpi
Effetti delle scoperte geografiche sulla Spagna
In Spagna iniziano ad affluire enormi quantità di oro e argento strappate alle popolazioni conquistate.
I tesori provenienti dall’America arricchiscono il clero e l’aristocrazia.
La Spagna inizia a vivere di rendita e ferma la produzione dei beni necessari: tutto ciò che serve viene importato.
La Spagna si disinteressa pertanto alle innovazioni tecnologiche e agricole e resta indietro rispetto agli altri stati.
Con la scoperta dell’America il mediterraneo cessa di
essere il centro degli scambi commerciali, l’asse
economico più importante si sposta ora sull’Atlantico.