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SCHEMA DI TESINA "Osservazione di una classe di italiano per stranieri: registrazione di 5 minuti di interazione docente-studenti, trascrizione e commento" SCHEMA DI LAVORO: Descrizione del setting in cui si è svolta la registrazione (audio o video): tipo di corso, obiettivi, momento della registrazione Gli studenti: nomi, nazionalità, lingua madre e altre lingue conosciute, età, periodo di soggiorno in Italia, background culturale degli studenti coinvolti nella registrazione Il docente: età, formazione, esperienza di insegnamento, indicazioni sull'approccio usato con la classe Materiali didattici usati durante la registrazione Trascrizione di circa 5 minuti di registrazione Analisi del parlato del docente Analisi del parlato degli studenti Commento complessivo Bibliografia di riferimento Allegati: - materiali didattici usati durante la registrazione (pagine del testo di studio o altre fotocopie) - registrazione audio o video - trascrizioni - mascherina con i dati del setting e dei partecipanti - liberatorie completate e firmate

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SCHEMA DI TESINA

"Osservazione di una classe di italiano per stranieri: registrazione di 5 minuti di interazione docente-studenti, trascrizione e commento"

SCHEMA DI LAVORO:

Descrizione del setting in cui si è svolta la registrazione (audio o video): tipo di corso, obiettivi, momento della registrazioneGli studenti: nomi, nazionalità, lingua madre e altre lingue conosciute, età, periodo di soggiorno in Italia, background culturale degli studenti coinvolti nella registrazioneIl docente: età, formazione, esperienza di insegnamento, indicazioni sull'approccio usato con la classeMateriali didattici usati durante la registrazioneTrascrizione di circa 5 minuti di registrazione Analisi del parlato del docenteAnalisi del parlato degli studentiCommento complessivoBibliografia di riferimento

Allegati:- materiali didattici usati durante la registrazione (pagine del testo di studio o altre fotocopie)- registrazione audio o video- trascrizioni- mascherina con i dati del setting e dei partecipanti- liberatorie completate e firmate

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COME SCEGLIERE I 5 MINUTI DA ANALIZZAREDopo aver registrato almeno un’ora di lezione, riguardate il filmato per scegliere circa 5 minuti isolabili in cui il parlato dell’insegnante può essere definito prevalentemente descrittivo, narrativo, regolativo-strumentale, argomentativo, espositivo o scenico. Indicatelo nel titolo della tesina, e come sottotitolo mettete il tipo di attività che vengono svolte (guardate questa lista di esempi per avere dei suggerimenti):

TESTO DESCRITTIVOLettura ad alta voce di testo descrittivoRiformulazione orale di testo descrittivoDescrizione monologica (di immagini, oggetti, persone, luoghi ecc.)Descrizione interattiva (di immagini, oggetti, persone, luoghi ecc.)Presentazione di sé o di altriAnalisi guidata di un testo

TESTO NARRATIVOLettura ad alta voce di testo narrativoRiformulazione orale di testo narrativoNarrazione monologica di fatti passatiNarrazione interattiva di fatti passati (es. intervista narrativa)

TESTO REGOLATIVO-STRUMENTALELettura ad alta voce di testo regolativo-strumentaleRiformulazione orale di testo regolativo-strumentaleIstruzioni per un’attività da svolgereBrain stormingElicitazione delle preconoscenze degli studenti (sul lessico, sulla grammatica, sulla cultura)Domande-stimolo per l’interazione orale

TESTO ARGOMENTATIVOLettura ad alta voce di testo argomentativoRiformulazione orale di testo argomentativoPartecipazione a discussione in classe su tema controversoCorrezione argomentata di eserciziCorrezione argomentata di errori

TESTO ESPOSITIVOSpiegazione monologica (su aspetti relativi alla lingua o alla cultura)Spiegazione interattiva (su aspetti relativi alla lingua o alla cultura)Spiegazione con esempiIntroduzione su un tema

TESTO SCENICOLettura ad alta voce di testo scenico (dialogo, poesia ecc.)Interazione ludica a cui partecipa il docenteSimulazione (drammatizzazione, role play) a cui partecipa il docente

TRADUZIONE (di parole, frasi o testi)

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QUALI PATTERN RICORRENTI ANALIZZARE?Dopo avere individuato la funzione dominante del vostro brano e le attività che vengono svolte nell’interazione fra docente e allievi, cercate se ci sono per esempio alcuni di questi pattern ricorrenti del teacher talk:

- RIPETIZIONI- RIFORMULAZIONI- ESEMPI- INTERIEZIONI E SEGNALI DISCORSIVI- LESSICO BRILLANTE- MITIGATORI- INDICATORI FATICI- CODE-SWITCHING E CODE-MIXING- SOVRAPPOSIZIONE DI TURNI DI PAROLA- CORREZIONE DI ERRORI- GESTI ILLUSTRATORI- DOMANDE

tripletta (domanda del docente – risposta dell’allievo – feedback del docente)domande multiple (orizzontali o verticali)domande aperte o chiusedomande di esibizione o referenzialidomande induttive

o altri che non trovate elencati sopra.

DI SEGUITO TROVATE LA BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO, LE NORME DI TRASCRIZIONE, UN ESEMPIO, LA MASCHERINA, UN MODELLO DI LIBERATORIA E UNA DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO CLODIS.

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Bibliografia di riferimento sul TEACHER-TALK:

BARALDI C. (cur.), Dialogare in classe. La relazione tra insegnanti e studenti, Roma, Donzelli, 2007CILIBERTI A., PUGLIESE R., ANDERSON L., Le lingue in classe. Discorso, apprendimento, socializzazione,

Roma, Carocci, 2003DIADORI P., “Teacher-talk / foreigner-talk nell'insegnamento dell'italiano L2: un'ipotesi di ricerca”, in L.

Maddii (cur.), Apprendimento e insegnamento dell'italiano L2, Firenze-Atene, IRRE Toscana – Edilingua, 2004, pp. 71-102.

DIADORI P., “Lessico di base e stile discorsivo "brillante" nel parlato del docente di italiano L2”, in M. Barni, D. Troncarelli, C. Bagna (cur.), Lessico e apprendimenti. Il ruolo del lessico nella linguistica educativa. Atti del XIV Convegno Giscel, Siena, 6-8 aprile 2006, Milano, Franco Angeli, 2008, pp. 157-164.

DIADORI P., “Il docente/intervistatore come elicitatore di parlato in italiano L2: le domande multiple nelle interviste orali del corpus ADIL2”, in P. Palermo (cur.), Percorsi e strategie di apprendimento dell’italiano lingua seconda: primi sondaggi sul corpus ADIL2, Perugia, Guerra, 2009, pp. 69-92.

DIADORI P., COTRONEO E., PALLECCHI F., “Quali studi sul parlato del docente di italiano L2? Le spiegazioni e le istruzioni orali”, in Diadori P. (cur.), La DITALS risponde 5, Perugia, Guerra, 2007, pp. 339-354.

DIADORI P., PALERMO M., TRONCARELLI D., Didattica dell’italiano L2, Perugia, Guerra, 2009DREW P., HERITAGE J., Talk at Work: Interaction in Instituitional Settings, Cambridge, CUP, 1992FASULO A., GIRARDET H., Il dialogo nella situazione scolastica, in C. Bazzanella (cur.), Sul dialogo.

Contesti e forme di interazione verbale, Milano, Guerini, 2002, pp. 59-72.FELE G., PAOLETTI I., L'interazione in classe, Bologna, Il Mulino, 2003GRASSI R., Parlare all’allievo straniero. Strategie di adattamento linguistico nella classe plurilingue,

Perugia, Guerra, 2007ORLETTI F. (cur.), Fra conversazione e discorso. L'analisi dell'interazione verbale, Roma, Carocci, 1994ORLETTI F., “Classroom verbal interaction: a Conversational Analysis”, in H. Parret, M. Sbisà, J.

Verschueren (cur.), Possibilities and limitations of Pragmatics, Amsterdam, Benjamins. 1081a, pp. 531-549.

ORLETTI F., Dall'etnografia della comunicazione in classe alla educazione linguistica, LEND 10, 1081b, pp. 8-17.

ORLETTI F., La conversazione diseguale, Potere e interazione, Roma, Carocci, 2000PALLOTTI G., Imparare e insegnare l’italiano come seconda lingua. Un percorso di formazione, (libro e

DVD), Roma, Bonacci, 2005PIAZZA R., Dietro il parlato. Conversazione e interazione verbale nella classe di lingua, Firenze, La

Nuova Italia, 1995SACKS H., Lectures on Conversation, Oxford, Blackwell, 1992SACKS, H., SCHEGLOFF E.A., JEFFERSON G., "A Simplest Systematics for the Organization of Turn-

Taking for Conversation." Language 50, 1974, pp. 696-735. Trad. it. in P.P. Giglioli e G. Fele (cur.) 2000, Linguaggio e contesto sociale, Bologna, il Mulino, 2000

SEEDHOUSE P., The Interactional Architecture of the Language Classroom: A Conversation Analysis Perspective, London, Routledge, 2004

VEDOVELLI M., “Il parlato nella didattica della L2: le ragioni della naturalezza e dell'apprendimento”, in M. Vedovelli (cur.), Indagini sociolinguistiche nella scuola e nella società italiana in evoluzione, Milano, Franco Angeli, 1999, pp. 225-238

WALSH S., O’KEFFE A., “Investigating Higher Education Seminar Talk”, Novitas-ROYAL (Research on Youth and Language), 2010, 4 (2), pp. 141-158

WALSH S., Investigating Classroom Discourse, London, Routledge, 2006

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NORME DI TRASCRIZIONE DEL PARLATO

VI CONSIGLIO DI SCEGLIERE UNA PARTE DELLA LEZIONE IN CUI IL DOCENTE DA' ISTRUZIONI AGLI STUDENTI SU UNA ATTIVITA' DA SVOLGERE OPPURE FORNISCE UNA SPIEGAZIONE (SU ASPETTI GRAMMATICALI, CULTURALI, O ALTRO) O CORREGGE DEGLI ERRORI.

Convenzioni di trascrizione:CA Conversation Analysis (Atkinson e Heritage 1984, Jefferson 2004)SBS Santa Barbara School 1993 (Du Bois et al. 1993)GAT2 (Selting et al 2009)

CLODIS utilizza il sistema CA con qualche adattamento (cfr. “Norme di trascrizione CLODIS”)

Tipo di trascrizione: INTERAZIONALE (con indicazione delle pause e della sovrapposizioni di turni), PARALINGUISTICA (con indicazioni anche sull’intonazione, il tono, il ritmo ecc. solo se rilevanti per mostrare le caratteristiche del parlato del docente), MULTIMODALE (con descrizione anche degli elementi nonverbali della comunicazione, solo se rilevanti per mostrare le caratteristiche del parlato del docente).

E' IMPORTANTE TRASCRIVERE TUTTO, ANCHE GLI SBAGLI, LE RIPETIZIONI O LE INTERRUZIONI DELL'INSEGNANTE E DEGLI STUDENTI.La trascrizione delle parole avviene secondo le convenzioni ortografiche dell'italiano o della lingua usata. Se una parola è pronunciata in modo diverso dall'italiano ciò viene reso seguendo il normale sistema grafematico italiano (p.es. scrivendo pelò al posto di però). Per chiarezza si può aggiungere la pronuncia in simboli IPAPhon: <[pe’l]>. Le parole in lingua diversa dall’italiano vengono trascritte fra due asterischi e tradotte in maniera interlineare (fra una riga e l’altra del testo)..

MAIUSCOLE: nessuna maiuscola, neppure per i nomi propri

PUNTEGGIATURA: nessun tipo di punteggiatura utilizzata secondo le norme dello scritto

L'intervento di ogni interlocutore viene indicato con una sigla fra barre oblique:\INS\ per indicare l'insegnante\STUD1\ per indicare il primo studente che interviene nell'interazione\STUD2\ per indicare il secondo studente che interviene nell'interazione e così via\CLASSE\ per indicare un intervento collettivo della classe

Il testo viene trascritto su tre colonne: nella colonna di sinistra viene indicato il numero dei turni di parola, nella colonna centrale la sigla corrispondente all'interlocutore, nella colonna di destra il testo di ogni presa di parla.

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Bibliografia di riferimento sulla TRASCRIZIONE DEL PARLATO:

ATKINSON M.T., HERITAGE J. (eds.), Structures of Social Action: Studies in Conversation Analysis, Cambridge, Cambridge University Press, 1984

BUCHOLTZ M., “Variation in Transcription”, Discourse Studies, 9 (6), 2007, pp. 784-808BÜRKI Y., DE STEFANI E. (cur./ed.), Trascrivere la lingua / Transcribir la lengua. Dalla filologia

all'analisi conversazionale / De la Filología al Análisis Conversacional, Bern, Peter Lang, 2006

DU BOIS J.W., SCHUETZE-COBURN S., CUMMING S., PAOLINO D., “Outline of Discourse Transcription”, in J.A. Edwards, M.D. Lampert (eds.), Talking data: Transcription and coding in discourse research, Hillsdale, NJ, Erlbaum 1993, pp. 45-89

DU BOIS J.W., CHAFE W.I.., MEYER C., THOMPSON S.A., Santa Barbara Corpus of Spoken American English, Philadelphia, Linguistic Data Consortium, 2000

EDWARDS J.A., LAMPERT M.D. (eds.), Talking data: Transcription and coding in discourse research, Hillsdale, NJ, Erlbaum 1993

FATIGANTE M., “Teoria e pratica della trascrizione in analisi conversazionale”, in I. Burki, E. De Stefani (cur), Trascrivere la Lingua. Dalla Filologia all'Analisi Conversazionale, Berna, Peter Lan, 2006, pp. 219-256

GREEN M., “The Myth of the Objective Transcript: Transcribing as a Situated Act”, in TESOL Quarterly, Vol. 31, No. 1, Spring, 1997, pp. 172-176

HEPBURN A., BOLDEN G., “Transcription”, in Stivers, T. And Sidnell, J. (Eds.), The Blackwell handbook of Conversation Analysis. Oxford, Blackwell (forthcoming)

JEFFERSON G., “An exercise in the transcription and analysis of laughter”, in T.A. Van Dijk, Handbook of discourse analysis, Vol. 3, London Academic Press, 1985, pp. 25-34

JEFFERSON G., “Glossary of transcript symbols with an introduction”, in G.H. Lerner (ed.), Conversation Analysis: Studies from the First Generation, Amsterdam, John Benjamin,s, 2004, pp. 13-31

JENKS C.J., Transcribing Talk and Interaction, Amsterdam/Philadelphia, John Benjamins, 2011KLEIN G., “Riflessioni su implicazioni pratiche e teoriche di un sistema di trascrizione

conversazionale”, in G. Bellelli (cur.), Il metodo del discorso, Napoli, Liguori, 1989, pp. 183-194

MACK G., "Detto scritto: un fenomeno, tanti nomi", inTRAlinea Special Issue: Respeaking. 2006, http://www.intralinea.org/archive/article/1695

OCHS E., “Transcription as theory”, in E. Ochs, B. Schieffelin (edds.), Developmental Pragmatics, New York, Academic Press, 1979, pp. 43-72

ORLETTI F., TESTA R., “La trascrizione di un corpus di interlingua, aspetti teorici e metodologici”, in F. Orletti (cur), L’italiano dell’immigrazione, aspetti linguistici e sociolinguistici”, SILTA (Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata), (numero speciale) II, 1991, pp. 243-283

PERAKYLA A., “Reliability and Validity in Research Based on Transcripts”, in D. Silverman (ed.), Qualitative Research. Theory, Methods and Practice, London, Sage, 1997, pp. 201-220

SCHIFFRIN D., TANNEN D., HAMILTON H.E. (eds.), The Handbook of Discourse Analysis, Malden, MA, Blackwell, 2003

SELTING M., AUER P., BARDEN B., BERGMANN J., COUPER-KUHLEN E., GÜNTHNER S., QUASTHOFF U., MEYER C., SCHLOBINSKI P., UHMANN S., „Gesprächsanalytisches Transkriptionssystem (GAT), Linguistische Berichte 173, 1998, pp. 91-122

SELTING M., AUER P., BARTH-WEINGARTEN D., BERGMANN J., BERGMANN P., BIRKNER K., COUPER-KUHLEN E., DEPPERMANN A., GILLES P., GÜNTHNER S., HARTUNG M., KERN F., MERTZLUFFT C., MEYER C., MOREK M., OBERZAUCHER F., PETERS J., QUASTHOFF U., SCHÜTTE W., STUCKENBROCK A., UHMANN S., “Gesprächsanalytisches Transkriptionssystem 2 (GAT2)”, Gesprächsforschung – Online-Zeitschrift zur verbalen Interaktion , 10 (2009), pp. 353-402

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Norme di trascrizione CLODIScon adattamenti del sistema usato nella Conversation Analysis

(Atkinson e Heritage 1984, Jefferson 2004)

PRESA DI TURNO (turn-taking)[[ ]] inizio simultaneo di due turni (simultaneous utterances)[ ] sovrapposizione durante il turno altrui (overlapping utterances)= turni contigui (contiguous utterances)

PAUSE (pause)(.) micropausa (fino a circa 0.2 sec.) (micropause)(0.5) pausa cronometrata (da 0.5 sec. in poi) (timed pause)

ENFASI (emphasis)testo

CAMBIAMENTO DEL VOLUME DELLA VOCE (change in volume: loud / soft speech)TESTO tono di voce alto (loud)°testo° tono di voce basso (soft)

PARLATO ACCELERATO / RALLENTATO (faster/slower talk)>testo< accelerato (faster)<testo> rallentato (slower)

INTONAZIONE (intonation)testo? ascendente (rising intonation)testo, leggermente ascendente (slight rising intonation)testo. discendente (falling intonation)

ALLUNGAMENTI, INTERRUZIONI (elongation, interruption)testo: allungamento della vocale finale di oltre 0,2 sec.

(elongation of final vowel for more than 0,2 seconds)testo- interruzione improvvisa (abrupt interruption)

SALTI DI TONO (upstep and downstep in intonation)á salto di tono verso l’alto (upstep)â salto di tono verso il basso (downstep)

SEGNALI DISCORSIVI (discourse markers)mmm sì no aha segnali fatici _ehm segnale di esitazioneeh? ok? richieste di confermamhm segnale dubitativommm richiesta di conferma/verifica dell’attenzione

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COMMENTI (analyst notes)((l’insegnate scrive alla lavagna)) commento descrittivo (description)((annuendo) si si si) commento descrittivo + trascrizione della parte verbale che

accompagna quel commento

QUALITA’ DELLA VOCE E COMPORTAMENTI NON VERBALI (voice quality and nonverbal elements)((tossisce)) commento descrittivo (description)((voce stridula) testo) timbro della voce (voice timbre)

RISATE (laugh)haha hehe hihi risata sillabica (laugh particle)((ride)) descrizione (description)((ride) testo) voce ridente (smile voice)

DIFFICOLTA’ DI TRASCRIZIONE (hearing approximation)(*) (**) (***) 1, 2, 3 sillabe incomprensibili: (unintelligible: x per sillable)(incomprensibile, ca. 3 sec.) parte incomprensibile cronometrata (unintelligible: number of

seconds)(testo) (te)sto parola scarsamente udibile (hardly intelligible word or sillable)

PARTI IN LINGUA DIVERSA DALL’ITALIANO (code-switching, code-mixing)“testo” parole o frasi in lingua diversa dall’italiano

(con traslitterazione e/o traduzione scritta in caratteri più piccoli e in colore rosso nello spazio fra una riga e l’altra di testo)

CITAZIONI (quotations)testo per es. lettura a voce alta di parole o frasi, inserimento di frasi-modello, parole

isolate, tutto ciò che nello scritto andrebbe virgolettato e che non si può definire parlato conversazionale

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Riepilogo dei simboli per la trascrizione del parlato in classe, con adattamenti del sistema usato nella Conversation Analysis

(Atkinson e Heritage 1984, Jefferson 2004)

inizio simultaneo di due turni: inizio e fine di discorso in sovrapposizione fra parlanti diversi (i due testi sovrapposti vengono scritti su due righe diverse, l'uno sotto l'altro)

[[testo]] [[testo]]

sovrapposizione durante il turno altrui: inizio e fine di discorso in sovrapposizione fra parlanti diversi (i due testi sovrapposti vengono scritti su due righe diverse, l'uno sotto l'altro)

te[sto] [ te ]sto

turni contigui: inizio e fine di discorso senza pausa fra parlanti diversi (segno = poi a capo con segno = e continuazione del discorso del secondo interlocutore)

testo = = testo

micropausa (.)

pausa cronometrata (da 0.2 sec. in poi) (0.2)

enfasi testo

tono di voce alto TESTO

tono di voce basso °testo°

parlato accelerato >testo<

parlato rallentato <testo>

intonazione leggermente ascendente testo,

intonazione ascendente testo?

intonazione discendente testo.

allungamento dell’ultima lettera di oltre 0,2 secondi testo:

interruzione improvvisa testo-

salto di tono verso l’alto á

salto di tono verso il basso â

commenti e osservazioni del trascrittore tra doppie parentesi tonde. Indicare se si tratta di:CNV comunicazioni nonverbali, come gesti, movimenti del corpo, risate o altro;V supporto visivo usato, per esempio immagine, colore o disegno (indicare quale);W parole scritte alla lavagna o mostrate dall'insegnante (indicare quali).

(( ))

qualità della voce e fenomeni non verbali riferiti a una parte di testo ((voce stridula) testo)

difficoltà di trascrizione ( )

sillaba incomprensibile (* per ogni sillaba) (*)

citazioni (esempi, discorso riportato, lettura di parole o frasi ecc.) in corsivo testo

parti in lingua diversa dall’italiano “testo”

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Esempio di trascrizione del parlato del docente di italiano L2.

1 INSEGNANTE va bene (0.6) allora (0.4) torniamo invece al (0.6) nostro (0.4) testo (0.2) al testo (0.2) eh:: su cui abbiamo cominciato a lavorare la settimana scorsa. (0.5) voi (.) eh:: michele e eva avete (.) visto, vero, (.) il testo, (0.4) anneliese vi ha dato (0.2) il testo [su cui (0.2) abbiamo]

23456 STUDENTE 1 [ si, abbiamo ]7 INSEGNANTE (0.4) va bene (0.4) allora (0.2) di che tipo di testo si tratta (.) prima di

tutto. (2.0)89 STUDENTE 2 °difficile°10 INSEGNANTE difficile?11 STUDENTE 2 °si (.) si (.) per me°12 STUDENTE 3 perché non so (0.3) eh: perché (0.4) eh: (0.8) i verbi sono (.) in (.)

que:sto: tempo1314 INSEGNANTE ((annuendo) benissimo eh)15 STUDENTE 3 non eh: (xxx)16 STUDENTE 4 ((sussurrando) xxx)17 INSEGNANTE ((annuendo) °so°) 18 STUDENTE 3 eh eh so (2.0)19 INSEGNANTE benissimo (.) tu dici (0.2) eh: non è difficile capire il testo (0.3) ma è

[difficile capire] (.) 2021 STUDENTE 4 [ si si ]22 INSEGNANTE [per quale motivo]23 STUDENTE 3 [ SI SI SI ]24 INSEGNANTE [ogni forma verbale è (.) usata] (.)25 CLASSE [ si si si:: si ]=26 INSEGNANTE =in un (0.2) particolare tempo e in un >particolare modo< questo (0.2)

lo vediamo insieme fra (.) fra pochi minuti era (0.2) un po' (.) il lavoro (.) che vi avevo (0.4) dato da fare per casa. ↑allora =

272829 STUDENTE 4 = ho ho ho trovato (0.4) eh:: quattro: (0.6) eh: (0.2) piani (.) di tempo (.)30 INSEGNANTE ((annuendo) quattro piani di [tempo])31 STUDENTE 4 [tempo]32 INSEGNANTE uh: questo è molto interessante si (.) lo vediamo subito (0.3) fra pochi

minuti [i piani di tempo]33 STUDENTE 1 [io ho trovato otto] (0.4)34 STUDENTE 4 ((meravigliata) ↑otto?)35 STUDENTE 1 otto (0.5) con infinitivo? (0.4)36 STUDENTE 4 no no no eh: eh:37 STUDENTE 5 [*ebenen*]38 STUDENTE 4 [ piani ] di [tempo] (0.4) eh:39 STUDENTE 1 [ (xxx) ]40 INSEGNANTE ((annuendo) si si)41 STUDENTE 4 quando (0.6) eh: è (.) un’ (0.2) azione=42 INSEGNANTE =i [momenti]43 STUDENTE 1 [*ach so*] 44 INSEGNANTE [in cui] l’azione45 STUDENTE 4 [*ja* i momenti]46 INSEGNANTE [si svolge] uhm,47 STUDENTE 4 [si si]48 INSEGNANTE quindi non i [tempi verbali (.) ma (0.3)]49 STUDENTE 4 [si si]50 INSEGNANTE i tempi (.) fis[ici]51 STUDENTE 4 [fisi]ci52 INSEGNANTE quindi si parla non di tem- di forme verbali (.) ma (.) di tempo fisico

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(0.4) ma (.) prima di tutto (.) prima di andare a lavorare sui verbi no, (.) ehm::: diciamo ancora qualcosa su questo testo no, (.) la settimana scorsa (0.3) eh: abbiamo letto insieme (.) questo testo: abbiamo: (.) eh:: semplicemente (0.4) discusso di alcune (.) particolarità di questo (.) genere testuale↑ (.) e poi abbiamo anche (0.5) letto insieme il testo (.) e (0.3) eh: parlato un po' (.) della storia di cui si parla in questo testo↓ (0.4) prima di tutto (.) eh:: (0.2) che tipo di genere che che genere testuale a che genere testuale appartiene (.) questo testo, (1.0)

535455565758596061 STUDENTE 6 è un zito di un diario62 INSEGNANTE sito? (0.5)63 STUDENTE 6 °ah° (0.7) pagina64 INSEGNANTE PAGINA (.) benissimo (.) benissimo no? sito è (0.4) eh: o una pagina su

internet↑ (0.2) oppure sito si può usare anche per una zona archeologica (0.3) un sito archeologico no? (0.6) una=

656667 STUDENTE 5 =il il il medico eh: anche (0.2) eh:=68 STUDENTE 1 =*situs * =69 STUDENTE 5 =esiste *situs* (.) *der falsche situs* (xxx) (xxx)70 STUDENTE 4 ma (.) ma questo testo ha un poco la forma (0.3) eh:: di una lettera?71 INSEGNANTE si (.) dice eva: questo testo ha (0.2) quasi (.) la forma di una lettera (.)

quindi è una pagina di diario↑ ma (.) potrebbe essere anche (0.2) una lettera mmm? ma (0.2) questo è importan- è interessante perché (0.2) la pagina di diario è (.) un genere testuale (0.2) eh:: abbastanza libero no? mentre altri tipi di testi come per esempio la ricetta no? abbiamo lavorato tante settimane >sulla ricetta< la ricetta ha delle regole ben precise ha una struttura molto (.) rigida (.) invece il la pagina di diario (.) è molto libera (.) no? è molto libera quindi (.) non ci sono vere e proprie (.) regole (.) testuali (.) anche perché (0.3) normalmente (0.8) non c'è (0.6) che cosa? che cosa manca in un nel diario, ((l’insegnante si rivolge a uno studente che si è appena alzato e si mostra esitante a passare davanti alla videocamera)) si si puoi passare non è un problema

727374757677787980818283 STUDENTE 5 i lettori84 INSEGNANTE BENISSIMO mancano (.) i lettori quindi non c'è (0.2) un (0.2)

destinatario (0.2) quindi eh: la persona che scrive un diario (.) normalmente (0.2) per chi scrive, (2.0)

858687 CLASSE (xxx) (xxx)88 INSEGNANTE quindi? la persona scrive per se stessa89 STUDENTE 4 per se stesso90 INSEGNANTE benissimo (.) quindi se io scrivo (0.5) benissimo no? se io scrivo un

diario, scrivo per me stesso (.) ↓mmm↑ (0.6) quindi (0.5) per questo (0.2) questo genere testuale (0.6) è (.) meno rigido di altri generi testuali ha meno regole >di altri generi testuali< perché (.) non c'è un pubblico (.) non c'è un lettore (0.2) ALLORA (0.4) mh::m ↑in questa pagina di diario (0.7) si parla (.) di alcune persone (0.8) intanto chi è che scrive (0.4) questa pagina di diario? (3.0)

91929394959697 STUDENTE 3 ((facendo con la mano il gesto del numero tre) tre perzone) (0.3)98 INSEGNANTE di tre persone (0.3) di tre persone (0.2) chi è la persona che scrive il

diario,99 STUDENTE 3 marina100 INSEGNANTE marina (0.2) benissimo (0.2) (( si alza in piedi si gira verso la lavagna e

inizia a cancellare)) quindi (0.2) possiamo scrivere (.) qui (.) il nome (2.0) di questa persona (1.5) marina ((scrive in stampatello la parola marina alla lavagna)) (2.5) quindi marina (0.2) è (3.0) la persona che scrive (.) come si chiama,

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Progetto CLODIS (Corpus di Lingua Orale dei Docenti di Italiano per Stranieri)

Pierangela Diadori Università per Stranieri di Siena

MASCHERINA DI RIFERIMENTOIn presenza di una definizione più lunga, le parole sottolineate indicano il testo da inserire nella lista iniziale dei

connotatori che precede ogni unità testuale

1. DATI GENERALI1.1. RIFERIMENTIvideo: _____________ (sigla di riferimento file video)audio: _____________ (sigla di riferimento file audio)trascrizione: _____________ (sigla di riferimento file scritto)

1.2. DATA DELLA REGISTRAZIONE: giorno-mese-anno _____________________

1.3. LUOGO DELLA REGISTRAZIONE Ente ospitante _______________________________________________________Città _______________________________ , Stato __________________________

1.4. TIPO DI CORSO: __________________________________________________

1.5. MOMENTO DELLA REGISTRAZIONE RISPETTO AL CORSO: _________________________

1.6. DURATA DEL BRANO TRASCRITT0: minuti _____

OSSERVAZIONI:

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2. DATI SULLA CLASSE

2.0. PAESE (P)/ / Italia / / estero

2.1. CONTESTO FORMATIVO (F)/ / scuola elementare/ / scuola media / / scuola superiore/ / college/ / università / / privata/ / IIC (Istituto Italiano di Cultura all'estero)/ / VHH (Volkshochschule)/ / CTP (Centro Territoriale Permanente)/ / Comune/ / volontariato/ / altro

2.2. OBIETTIVO FORMATIVO (O)/ / inserimento nella scuola dell'obbligo in Italia/ / materia curricolare all'estero/ / corso per oriundi italiani/ / per lavoratori immigrati in Italia/ / universitari Erasmus/ / universitari USA/ / adulti stranieri/ / altro

2.3. ETA' DEGLI APPRENDENTI (E)/ / bambini (6-11)/ / adolescenti (12-18)/ / giovani (19-25)/ / adulti (26-55)/ / anziani (oltre 55)

2.4. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE PER SESSO (S)/ / maschi/ / femmine/ / mista

2.5 LIVELLO (O LIVELLI) DI COMPETENZA LINGUISTICA DEGLI STUDENTI: (L)/ / Auno = Livello di contatto (Breakstage)/ / Adue = Livello di sopravvivenza (Waystage)/ / Buno = Livello soglia (Threshold)/ / Bdue = Livello prospettiva autonomia, indipendenza (Vantage)/ / Cuno = Livello dell’efficacia (Proficiency)/ / Cdue = Livello della padronanza (Mastery)/ / disomogeneo

2.6. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE (MADRELINGUA) (M)/ / monolingue: _________________ (indicare la madrelingua degli studenti)/ / plurilingue (lingue rappresentate: ________________________________________________________)

2.7. NUMERO DI STUDENTI NELLA CLASSE (N)/ / meno_di_cinque/ / sei_dieci/ / undici_venti/ / ventuno_trenta/ / oltre_trenta

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3. DATI SUL DOCENTE che partecipa all'interazione registrata e trascritta

3.1. MADRELINGUA (Y)/ / italiana/ / altra lingua: ______________________ (indicare la madrelingua del docente)

3.2. SESSO (D)/ / maschio/ / femmina

3.3. ETA' (A)/ / diciannove_venticinque/ / ventisei_trentacinque/ / trentasei_cinquantacinque/ / oltre_cinquantasei

3.4. TITOLO DI STUDIO (T)/ / diploma/ / laurea/ / altro: _________________

3.5. FORMAZIONE SPECIFICA NELLA DIDATTICA DELL'ITALIANO A STRANIERI (W)/ / sì/ / no

3.5. RUOLO (R)/ / tirocinante / / docente volontario/ / docente precario / / docente di ruolo/ / altro: __________________

3.6. ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO (più risposte possibili) (I)/ / scuola elementare/ / scuola media / / scuola superiore/ / università / / privata/ / IIC (Istituto Italiano di Cultura all'estero)/ / VHH (Volkshochschule)/ / CTP (Centro Territoriale Permanente)/ / Comune/ / volontariato/ / altro in Italia: _____________/ / altro all'estero: ____________

3.7. ANNI DI ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO DELL'ITALIANO A STRANIERI (Z)/ / meno_di_uno/ / due_dieci/ / oltre_dieci

4. DATI SULL'UNITA' TESTUALE TRASCRITTA

4.1. SETTING DELL'AULA:______________________________

4.2. ATTIVITA' IMMEDIATAMENTE PRECEDENTI: ________________________

4.3. ARGOMENTO DEL BRANO TRASCRITTO: _______________________________

4.4. FORMATI DIDATTICI PRESENTI (1)/ / monologo del docente

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/ / interazione docente-studenti (presa di parola libera)/ / interazione docente-studenti (presa di parola non libera)/ / interazione studente-studente (presa di parola libera)

4.5. TIPOLOGIE TESTUALI PRESENTI NEL PARLATO DEL DOCENTE (2)/ / espositiva (spiegazioni sulla lingua o sulla cultura, correzione di errori)/ / regolativa (istruzioni su un compito da svolgere)/ / narrativa/ / descrittiva/ / argomentativa

4.6. STRATEGIE LINGUISTICO-COMUNICATIVE RIELVANTI NEL PARLATO DEL DOCENTE (3)

/ / ripetizioni/ / pause prolungate e/o frequenti/ / ritmo rallentato/ / riformulazioni/ / domande di esibizione/ / formule di cortesia/ / triplette/ / domande di esibizione/ / domande di contenuto/ / domande-guida di tipo euristico/ / apprezzamenti/ / rimproveri/ / segnali fatici che sollecitano la partecipazione o l'assenso dell'interlocutore/ / interiezioni con valore pragmatico/ / demarcativi per indicare l'inizio o la fine del discorso/ / frasi segmentate/ / frasi scisse/ / frasi interrotte, concordanze a senso/ / regionalismi/ / mescolanza di codici/ / uso di immagini, disegni, schemi/ / uso di parole trascritte alla lavagna/ / ironia/ / risate/ / uso di gesti / / altro: ______________________________________________________

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UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI SIENACENTRO DI RICERCA E SERVIZIO DITALS

Certificazione di Competenza in Didattica dell'Italiano a Stranieri

Direttore: Prof. Pierangela Diadoriwww.siena-art.com/Diadori

Piazza Carlo Rosselli, 28 - I-53100 SienaTel. +39.0577.240.311/315/314/316/318/

Fax +39.0577.240383

e-mail: [email protected] [email protected]

LIBERATORIA PER LA REALIZZAZIONE E PUBBICAZIONE DI IMMAGINI E FILMATI

Il/la sottoscritto/a ________________________________________________________

nato/a a _________________________________ il _____________________________

di nazionalità ____________________________________________________________

autorizza con la presente ad essere ripreso/a mediante videoregistrazione nel corso della propria partecipazione alla lezione di italiano L2 del giorno ______________________________presso ___________________________________________________________________e ad utilizzare sia le immagini che il sonoro di tale registrazione in documenti di pubblica consultazione, nell’ambito del progetto di ricerca CLODIS (Corpus di Lingua Orale dei Docenti di Italiano per Stranieri).

Data ___________________

Firma

______________________________

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PROGETTO CLODIS

Corpus di Lingua Orale dei Docenti di Italiano

per Stranieri

TITOLO: Progetto CLODIS (Corpus di Lingua Orale dei Docenti di Italiano per Stranieri): il parlato del docente nelle classi di lingua italiana per stranieri RESPONSABILE: Pierangela Diadori La ricerca, che ha avuto inizio nel 2003, si propone di raccogliere e analizzare un campione significativo di registrazioni di parlato realizzato in classe da docenti di italiano a stranieri (una varietà fra teacher-talk e foreigner-talk), allo scopo di focalizzarne alcuni aspetti dal punto di vista linguistico e glottodidattico. Le fasi di ricerca previste sono le seguenti: selezione e registrazione (audio e video) di un corpus di interazioni in classe di italiano come seconda lingua (in Italia e all’estero); selezione di alcune funzioni comunicative realizzate dal docente (dare istruzioni, fornire spiegazioni, correggere errori); trascrizione delle parti selezionate; trattamento informatico delle parti trascritte; analisi dei risultati dal punto di vista della lingua e dell’approccio glottodidattico.I brani sono stati raccolti dal 2004 ad oggi in contesti di insegnamento dell'italiano come lingua non materna che si differenziano in base al luogo (in Italia e all'estero), al tipo di istituzione (scuola dell'obbligo, università, scuole private o altri enti, centri per l'accoglienza degli immigrati), all'età dei destinatari (elementari, medie, superiori, università) o agli scopi dell'apprendimento (materia curricolare nella scuola, corsi Erasmus, corsi per immigrati, corsi per adulti all'estero). I primi risultati della ricerca sono stati utilizzati per la definizione dei parametri di valutazione della sezione D dell’esame DITALS (focalizzato sulla competenza comunicativa orale del docente di italiano a stranieri, specificamente sulle abilità di dare istruzioni, fornire spiegazioni e correggere gli errori degli apprendenti di italiano L2) e per la formazione dei docenti e dei candidati all’esame DITALS di II livello. Un modulo sul parlato del docente e l’interazione in classe è previsto anche nel Master DITALS on-line.Obiettivo della ricerca è quello di mettere in luce (seguendo il filone di studi sul parlato istituzionale e l’approccio etnometodologico dell’analisi conversazionale) il tipo di input sonoro a cui sono esposti gli studenti di italiano per stranieri nelle diverse realtà di insegnamento.

CONTATTI: Chi è interessato a collaborare e a entrare nella mailing-list per ricevere informazioni sull’andamento dei lavori e sul modo di fornire propri contributi, può scrivere a [email protected]

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QUESTIONARIOQUESTIONARIO TEACHER-TALK ITALIANO L2

LA PERCEZIONE DEGLI STUDENTI

I – DATI STUDENTE:1) Sesso □ Femminile □ Maschile2) Età □ 18-25 □ 26-30 □ 31-50 □ oltre 503) Nazionalità :………………………….. ……… Madrelingua: ……………….……………4) Altre lingue conosciute: □ spagnolo; □ francese; □ inglese; □ tedesco; □ altre: ……………….…...5) Livello □ Elementare (A1, A2) □ Intermedio (B1, B2) □ Avanzato (C1, C2) 6) Ore di studio dell'italiano finora □ 60-120 ore; □ 121-240 ore; □ oltre 240 ore7) Motivazioni allo studio dell’italiano: □ Motivi personali; □ Studio; □ Tempo libero; □ Lavoro.

II – DATI INSEGNANTE: 1) Sesso □ Femminile □ Maschile2) Età □ 18-25 □ 26-30 □ 31-50 □ oltre 503) Nazionalità :………………………….. ……… Madrelingua: ……………………………4) Altre lingue conosciute: □ spagnolo; □ francese; □ inglese; □ tedesco; □ altre: ………...…………...5) Formazione specifica per la didattica dell’italiano a stranieri: □ sì; □ no6) Anni di esperienza d’insegnamento dell’italiano a stranieri: □ 1-3 anni; □ 4-10 anni;

□ oltre 10.

III – IN CLASSE:1) Il tuo/ la tua insegnante d’italiano parla: □ come parlano gli altri italiani fra loro fuori della classe (conversazione faccia a faccia, TV, cinema, radio);□ in maniera diversa (puoi dare più di 1 risposta): □ più lentamente;

□ con pronuncia più chiara; □ con parole più facili; □ ripetendo parole e frasi; □ usando gesti, immagini, schemi;

2) Quando l’insegnante parla, tu capisci quello che dice:□ all'80-100% □ al 60-80% □ al 40-50% □ meno del 40%

3) In classe, verso gli studenti, l’insegnante ha un atteggiamento (puoi dare più di 1 risposta): - amichevole: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- autorevole: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- disponibile a dare chiarimenti: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- che mette a proprio agio: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no

4) Durante le lezioni, il tempo in cui l’insegnante parla (rispetto al tempo totale della lezione) è: □ 80-100% □ 60-80% □ 40-50% □ meno del 40%

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5) In classe, tu prendi la parola: □ quando vuoi; □ quando l’insegnante ti permette di parlare; □ quando l’insegnante ti invita a parlare; □ quasi mai

6) Le spiegazioni sulla lingua e la cultura che dà l’insegnante sono adeguate per: - contenuto: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- tempi e modalità: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- chiarezza: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no

7) Le istruzioni degli esercizi fornite dall’insegnante sono adeguate per:- contenuto: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- tempi e modalità: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- chiarezza: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no

8) Le correzioni dei tuoi errori fatte dall’insegnante sono adeguate per:- contenuto: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- tempi e modalità: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- chiarezza: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no

9) L'insegnante usa in classe altre lingue oltre all'italiano? □ sì. □ no.Se hai risposto Sì, quali lingue usa? …………………………………………………………………

10)Le tue aspettative sul modo di agire dell’insegnante in classe sono state confermate rispetto:- al metodo usato: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- al suo modo di parlare: □ decisamente sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisamente no- al modo di interagire con gli studenti: □ decisam. sì; □ più sì che no; □ più no che sì; □ decisam. no

Cosa ti piace e cosa non ti piace del modo di esprimersi dell’insegnante in classe?