SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO ... · l'impiego di volontari in servizio...

Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)

Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.

Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: ARCI SERVIZIO CIVILE PISA Indirizzo: VIA GALIANI 1, 56123 PISA Tel: 050/830869 Email: [email protected] Sito Internet: www.ascpisa.net Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Enrica Saladini Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Enrica Saladini tel 050/830869 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: COLLEGA-MENTI ATTIVI 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: Educazione e promozione culturale Area di intervento: Interventi di animazione nel territorio Codifica: E10 6) DESCRIZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: Il progetto “Collega-Menti Attivi” sarà realizzato da Arci Servizio Civile Pisa nell'ambito dell'animazione sul territorio per la costruzione di una solida rete associativa che permetta lo sviluppo di dinamiche cooperative che rendano la società più attiva e che coinvolgano dal basso tutti i cittadini che lo vogliano, nello sviluppo del proprio territorio.




6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Il contesto territoriale in cui ci muoviamo con questo progetto è il comune di Pisa e quello settoriale fa riferimento al settore educazione e promozione culturale con particolare attenzione all’animazione territoriale intesa come coinvolgimento dal basso della cittadinanza tutta in attività di volontariato e non solo, animate da enti di terzo settore. In toscana la pratica del volontariato è molto diffusa. Si registra ogni anno un incremento costante delle associazioni. Dalla banca dati Cesvot (centro sviluppo e volontariato toscana) risulta, infatti, che nel 2003 le associazioni di volontariato toscane erano 2144, nel 2006 erano 2544, nel 2011 erano 3209 ed oggi sono arrivate a 3415 di cui 3386 iscritte al Registro del volontariato. Firenze, Lucca, Siena, Pisa e Livorno sono le città che contano più associazioni di volontariato. La gran parte delle associazioni toscane è attiva nel sistema di welfare. Oltre il 74% opera in ambito sociale e sanitario: il 51% si occupa dei diritti di disabili, anziani e migranti. A partire dal 2011 si registra un aumento consistente di associazioni che si occupano di promozione culturale e tutela dei beni culturali, tutela dell’ambiente, promozione dell’intercultura e diritti dei migranti, protezione civile e volontariato internazionale. Il 51% delle associazioni toscane è di piccole dimensioni (meno di 20 volontari). Il 71,3% dichiara una matrice aconfessionale. Il 48,6% delle associazioni è nata tra i 5 e i 14 anni, il 39% è nata da più di 20 anni. Da una ricerca effettuata e promossa dal Cesvot dal titolo ‘Oltre la crisi. Identità e bisogni del volontariato in Toscana’, presentata a metà del 2016 dalla delegazione Cesvot di Pisa le associazioni sul territorio pisano sono 278. Praticamente la totalità di esse svolge attività rivolte alla popolazione. Per la maggior parte si tratta di piccole associazioni (39,4%). Il settore prevalente è quello sanitario, di quelle con più anni di attività il 61,8% opera nel sociale; un terzo delle più recenti nell’ambientale. Delle grandi associazioni, il 48,4% agisce nel sociale. Per migliorare la vita associativa, le associazioni si dedicano spesso all'accoglienza e il tutoraggio di nuovi volontari e pongono attenzione sull’importanza della comunicazione interna. Per migliorare la propria presenza sul territorio, le associazioni sono diffusamente consapevoli che è necessario ottenere visibilità comunicativa attraverso l’uso dei media (locali e nazionali, e attraverso un utilizzo più mirato dei social), ma anche nel rapporto diretto con la cittadinanza che spesso non è consapevole di quante e quali attività vengono svolte dalle singole associazioni in essere sul territorio, della qualità delle stesse e di quanto queste attività portino ricchezza in senso di benessere al territorio di appartenenza e ai suoi cittadini. Oggi come oggi però, i tagli sempre più consistenti al mondo del Terzo Settore da parte di enti pubblici e privati, fondazioni bancarie incluse, portano le piccole associazioni ad avere difficoltà ad attivare azioni a favore della comunità ospitante e a concentrarsi più spesso sulla ricerca di bandi e finanziamenti piuttosto che sullo sviluppo di servizi consoni ai bisogni territoriali. Da alcuni studi del CSV si evince come sia importante che le associazioni creino delle reti per migliorare la propria incisività e di conseguenza attività e servizi che possano valorizzare i cosiddetti cittadini attivi e migliorare il benessere degli stakeholders. Queste realtà intelligenti e vitali, secondo sempre questa ricerca, sono le uniche che tengono ancora acceso un minimo di socialità, solidarietà e progettualità che contribuiscono allo sviluppo e al benessere della comunità in quanto a forniscono servizi sociali, accoglienza, attività culturali e in alcuni casi creano lavoro. Questi servizi vanno poi a creare momenti di socialità e confronto intergenerazionale non solo tra i volontari attivi (con volontari si intende i cittadini che a titolo gratuito si mettono a disposizione di




associazioni, enti e strutture per aiutare a sviluppare le attività di questi ultimi) ma anche tra gli utenti a cui sono rivolte le azioni proposte, che sono sicuramente il mezzo più adatto per la costruzione di una società più solida e cooperativa. Il mondo dell’associazionismo e il volontariato inoltre, in un momento storico-sociale come quello che stiamo vivendo, rimane uno dei servizi migliori che le istituzioni possano avere da appoggio per offrire maggiori servizi alla comunità e migliorare quindi il benessere del territorio. Le associazioni, pur con molte difficoltà e poche risorse stanno cercando di modificare il proprio agire per rendersi comunque efficaci e al servizio dei cittadini come lo sono sempre state, ma spesso nel cercare di barcamenarsi tra necessità ed efficienza si isolano nel loro piccolo, senza riuscire a conoscere e interfacciarsi con altre realtà, spesso operanti nel medesimo settore, con cui potrebbero confrontarsi e cooperare creando una rete solida che possa progettare insieme su larga scala (bandi regionali, nazionali ed europei). Arci Servizio Civile Pisa, associazione di promozione sociale di secondo livello, vista la propria esperienza di collaborazione interna tra enti e associazioni appartenenti al terzo settore, ritiene che sia importante aiutare le associazioni del territorio a mettersi in rete e collaborare per far si che le azioni intraprese anche dalle più piccole, risultino efficaci, partecipate e quindi territorialmente fruttuose permettendo ai cittadini di aumentare il proprio benessere sia come utenti sia come l’occasione di mettersi in gioco entrando a far parte di questo mondo come volontari. PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE REALIZZATRICE DEL PROGETTO Arci Servizio Civile Pisa è un'associazione di secondo livello iscritta dal 2007 al registro delle associazioni di promozione sociale. Nasce a livello nazionale come soggetto per la gestione della convenzione ARCI per obiettori di coscienza e dall'agosto 2004 è Ente accreditato di I classe per l'impiego di volontari in servizio civile; è organizzata in comitati locali dotati di un proprio gruppo dirigente che indirizza al meglio sul territorio le azioni volte alla realizzazione delle finalità generali: la promozione dei valori della pace, della non violenza, e dell’educazione alla cittadinanza attiva, e del servizio civile come forma di educazione alla cittadinanza e di contributo innovativo alle politiche a finalità pubblica.

Soci fondatori di Arci Servizio Civile Pisa sono UISP, ARCI e Legambiente; conseguente ai fini statutari nazionali, anche ASC Pisa opera per diffondere la cultura della cittadinanza attiva, della legalità, per una cultura della difesa non violenta della patria, per valorizzare la cultura della partecipazione e della responsabilità; inoltre come Arci Servizio Civile Pisa siamo convinti che esista una stretta interrelazione tra sottosviluppo, povertà e questioni ambientali da un lato ed azioni individuali, scelte collettive dall'altro e in accordo con l'idea di promozione dei valori della pace, della non violenza, e dell’educazione alla cittadinanza attiva sviluppa azioni tese a promuovere il concetto di cittadinanza globale come espressione dell’intenzionalità a produrre una trasformazione progressiva di valori, attitudini e comportamenti in modo che l'agire a livello locale sia conseguenza del pensare a livello globale

Il target di riferimento sono i giovani fino a trenta anni di età; ASC Pisa crede che in generale i giovani che svolgano attività di volontariato rappresentino nuove energie per le associazioni stesse, apportando nel contempo cambiamenti e ricevendone in cambio un bagaglio di esperienza in termini di formazione alla partecipazione attiva alla vita della comunità.




In questi anni ha promosso incontri con gli amministratori sui temi inerenti le politiche giovanili e di partecipazione; ha presentato la legge regionale toscana sulla partecipazione; ha ospitato nella sede incontri di formazione sulle competenze per l'accoglienza e l'ascolto; ha promosso iniziative insieme all'Associazione Libera sui temi della Legalità e della lotta alla mafia; ha sottoscritto un accordo con il Comune di Pisa per la realizzazione di un'esperienza pilota denominata “ PEBA: Progetto per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche”. Tra i progetti sostenuti ha contribuito alla realizzazione del progetto “Fare Spazio ai giovani”, finanziato dalla Regione Toscana e dal Ministero della Gioventù, con l'attivazione di gruppi giovanili su vari tematiche quali musica, laboratori di informatica, sostegno scolastico, insegnamento delle lingue straniere, corsi di fumetto; in questo ambito sono state organizzate iniziative sulle tematiche ambientali, la questione delle energie, la gestione dei rifiuti, il circolo virtuoso riciclo-riuso, la problematica della diminuzione dei rifiuti alla fonte; sono stati trattati argomenti inerenti le problematiche di genere, e degli stereotipi, la sensibilizzazione relativamente agli squilibri Nord-Sud del mondo, le migrazioni, l'accoglienza e l'integrazione. Proprio per la sua peculiarità di rivolgersi alla fascia giovane, Arci Servizio Civile Pisa ha aperto la propria sede ad altri gruppi –formali e no- tra i 16 e 35 anni che operano nel sociale e che, grazie alla condivisione degli spazi, creano percorsi comuni di riflessione sui temi dell'educazione alla cittadinanza mondiale;

Negli ultimi tre anni, Asc Pisa si è occupata principalmente dei giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano non lavoro né tanto meno sono impiegati nella ricerca di una attività e cioè i cosiddetti NEET, il progetto si è occupato di ricercare dati e notizie sul fenomeno a livello europeo, nazionale, regionale e poi cittadino, creare una base di dati da cui partire per affrontare il fenomeno somministrando ad un campione di giovani un questionario, contattare questi giovani attraverso sportelli di sostegno, alla costruzione di curriculum e informativa sulle attività formative sul territorio, organizzazione di eventi di sensibilizzazione sul territorio, istituzione di una opencall “#disagiocollaterale” come fenomeno che accomuna tutti e l’espressione dello stesso attraverso l’arte e relativa mostra delle opere.

6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 In relazione a tutto quanto riportato nel punto precedente e in relazione al settore di intervento dell’animazione del territorio pisano, gli indicatori presi in esame sono i seguenti:

CRITICITA’/BISOGNI INDICATORI MISURABILI Criticità 1 Mancanza di reti territoriali tra piccole associazioni e quindi poca conoscenza e pochissime relazioni tra coloro che operano in settori similari.

- inserimento dei dati delle associazioni in un database unico (nome, mission, sede, eventi annuali) - distribuzione del database alle associazioni

Criticità 2 Le azioni svolte dalle singole, piccole associazioni risultano poco incisive a causa di una mancata diffusione e quindi conoscenza delle iniziative da parte della comunità di stakeholders a cui sono rivolte.

- tavoli tematici organizzati- incontri svolti per ogni tema - eventi pubblici (per tema) ideati e svolti

Criticità 3 Mancanza di luoghi e occasioni dove le associazioni possano ritrovarsi, confrontarsi e possano scambiarsi buone pratiche che

- eventi di sensibilizzazione organizzati - eventi di presentazione delle associazioni organizzati - progetti di rete creati - nuovi volontari coinvolti nelle associazioni




rendano le loro azioni più incisive.

6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto:

6.3.1 destinatari diretti, - la comunità Pisana, donne, uomini, bambini anziani stakeholder delle attività delle varie associazioni che verranno coinvolte. - 278 Associazioni senza scopo di lucro presenti sul territorio pisano - Volontari attivi delle associazioni in questione (con volontari si intende i cittadini che a titolo gratuito si mettono a disposizione di associazioni, enti e strutture per aiutare a sviluppare le attività di questi ultimi).

6.3.2 beneficiari indiretti -Istituzioni quali il Comune di Pisa e delle cittadine nel territorio attiguo, Regione Toscana; -famiglie degli stakeholders 6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio OFFERTA DI SERVIZI ANALOGHI CESVOT Pisa: Il Centro Sviluppo Volontariato Toscana da ormai 20 anni svolge attività “a favore del volontariato e da esso gestiti, con la funzione di sostenerne e qualificarne l’attività” come citato nella legge quadro sul volontariato del 1991 che prevede l’istituzione dei CSV. Affinché possa svolgere queste attività è necessario che le associazioni si iscrivano presso la sede locale, in questo caso il CESVOT Pisa, creando così un albo di associazioni che vengono inserite nella mail-list del Centro per ricevere tutte le comunicazioni, le offerte formative e le attività dello stesso. Tuttavia le associazioni che ne fanno parte si incontrano e confrontano raramente nelle feste e/o iniziative pubbliche dell’organizzazione. Federazioni: Una federazione sportiva è un ente cui competono l'organizzazione e lo svolgimento di uno sport a livello agonistico. Esistono federazioni di carattere nazionale, continentale e mondiale (internazionale) cui è demandata la gestione della disciplina in base all'area geografica di interesse. Per la partecipazione alle competizioni organizzate da una federazione, all'atleta sono richiesti il tesseramento presso la stessa e l'iscrizione ad una società(affiliata alla federazione). Attraverso l’affiliazione delle società, la federazione crea una banca dati di tutte le associazioni sportive del suo entourage che in un certo qual modo mappa, monitora e mette in rete.

Associazioni di secondo livello del territorio: Come Arci Servizio Civile, esistono altre associazioni di associazioni che per loro formazione costitutiva mettono in rete gruppi di associazioni per un fine comune. Provincia di Pisa: Troviamo sul sito della provincia di Pisa una guida aggiornata al 2010, voluta da un ex assessore alle politiche giovanili, che elenca molte (circa un centinaio) delle associazioni presenti sul territorio, i contatti e poche righe descrittive sulle stessa. Questa guida purtroppo non è aggiornata




e all’epoca della sua creazione non fu diffusa né tantomeno pubblicizzata. Ad oggi è consultabile sul web in una sezione remota del sito della provincia di Pisa. DOMANDA DI SERVIZI ANALOGHI Le domande di servizi analoghi a quelli proposte dal progetto sono:

● Piccole associazioni che ricercano partner per progetti di rete ● Eventi di piccole associazioni che hanno pochi partecipanti per mancanza di promozione ● la messa in rete dei progetti e delle esperienze provenienti dal mondo associativo, dalle

istituzioni pubbliche; ● favorire scambi di esperienze tra giovani ● sensibilizzazione della società civile giovane e adulta alla partecipazione attiva alla vita “politica”

del territorio la messa in atto di politiche pubbliche partecipative dove i cittadini possano essere e sentirsi protagonisti attraverso anche attività di volontariato. Partner: UISP Solidarietà Pisa associazione di volontariato che, nata dalla Unione italiana sport per tutti di Pisa, si occupa di organizzare corsi di formazione per giovani volontari su diverse tematiche tutte attinenti al terzo settore. Università: Dipartimento di civiltà e forme del sapere, pubblicizza le attività giovanili del centro, mette a disposizione alcuni dei propri spazi per l’organizzazione di eventi e dibattiti su tematiche come il volontariato, servizio civile ed educazione. La facoltà di lettere e filosofia, inoltre, riconosce i crediti formativi ai volontari che ne richiedano l’attribuzione. Studio Flu srl agenzia di grafica, comunicazione e web-design

7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: L’obiettivo generale del progetto mira a mettere in rete tutte le realtà associative del territorio cittadino affinchè anche e soprattutto le azioni delle piccole associazioni possano risultare incisive e possano essere partecipate e conosciute dai più per offrire ai cittadini servizi migliori e più consoni ai loro bisogni e quelli del territorio in modo tale da arricchirlo di servizi e migliorare la qualità di vita di tutti gli stakeholders

7.1 Gli obiettivi di cambiamento riferiti al contesto territoriale del 6.2:

CRITICITA’/BISOGNI OBIETTIVI Criticità 1 Mancanza di reti territoriali tra piccole associazioni e quindi poca conoscenza e pochissime relazioni tra coloro che operano in settori similari.

1.1 Organizzare una comunicazione e costruire degli strumenti che permettano a tutte le associazioni presenti in città di avere un quadro completo su altri enti per favorire una maggiore collaborazione

Criticità 2 2.1 Strutturare un sistema che permetta alle associazioni




Mancanza di luoghi e occasioni dove le associazioni possano ritrovarsi, confrontarsi e possano scambiarsi buone pratiche che rendano le loro azioni più incisive

che operano nello stesso ambito di interfacciarsi confrontarsi, cooperare e concretizzare maggiormente le loro azioni attraverso una progettazione comune a favore della comunità attraverso la creazione di reti associative più solide e collaborative.

Criticità 3 Le azioni svolte dalle singole, piccole associazioni risultano poco incisive a causa di una mancata diffusione e quindi conoscenza delle iniziative da parte della comunità di stakeholders a cui sono rivolte.

3.1 Costruire degli eventi organizzati dalle reti associative che si andranno a formare nel corso del progetto affinché la comunità possa essere coinvolta ed informata sui servizi offerti da tali reti.

7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto

OBIETTIVO INDICATORI NUMERICI

1.1 Organizzare una comunicazione e costruire degli strumenti che permettano a tutte le associazioni presenti in città di avere un quadro completo su altri enti per favorire una maggiore collaborazione

- n delle associazioni contattate - creazione di 1 database - n delle associazioni inserite nel database

2.1 Strutturare un sistema che permetta alle associazioni che operano nello stesso ambito di interfacciarsi confrontarsi, cooperare e concretizzare maggiormente le loro azioni attraverso una progettazione comune a favore della comunità attraverso la creazione di reti associative più solide e collaborative.

- n tavoli di lavoro tematici organizzati - n incontri svolti per ogni tema - n eventi pubblici (per tema) ideati e svolti


- n eventi di sensibilizzazione organizzati - n eventi di presentazione delle associazioni organizzati- n progetti di rete creati - n nuovi volontari coinvolti nelle associazioni

7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo

Obiettivi Indicatori Ex ante Ex post

1.1 Organizzare una comunicazione e costruire degli strumenti che permettano a tutte le associazioni presenti in città di avere un quadro completo su

- n delle associazioni contattate 100 (guida provinciale 2010)

200

- creazione di 1 database aggiornato 0 1




altri enti per favorire una maggiore collaborazione - n delle associazioni inserite nel database

100 (guida provinciale 2010)

200

2.1 Strutturare un sistema che permetta alle associazioni che operano nello stesso ambito di interfacciarsi confrontarsi, cooperare e concretizzare maggiormente le loro azioni attraverso una progettazione comune a favore della comunità attraverso la creazione di reti associative più solide e collaborative.

- n tavoli di lavoro tematici organizzati 0

1 per ogni tema -ambiente -sanità -infanzia e adolescenza -cooperazione e sviluppo - educazione alle differenze -diritti umani

- n incontri svolti per ogni tema 0 3 per ogni tavolo

- n eventi pubblici (per tema) ideati e svolti 0 1


- n eventi di sensibilizzazione organizzati 0 3

- n eventi di presentazione delle associazioni organizzati 0 3

- n progetti di rete creati 0 1 per tematica

- n nuovi volontari coinvolti nelle associazioni

Almeno 2 per associazione coinvolta

7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. Inoltre i volontari attraverso le attività pratiche del progetto potranno anche acquisire:

- capacità di interazione in un contesto multiculturale; - capacità di relazione con Enti e Istituti locali e nazionali coinvolti nel contesto del progetto; - competenze di progettazione: ricerca bandi, compilazione formulari, gestione e valutazione

delle attività; - capacità di lavoro di gruppo;




- capacità di riconoscere, in un contesto operativo reale, i propri limiti, saperli valutare, superarli e trasformarli in competenze;

- capacità di relazione, mediazione e facilitazione di gruppi - capacità di organizzazione eventi

8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto: A) Ideazione del progetto La fase di ideazione prevede la conoscenza delle risorse, dei servizi e degli interventi già presenti sul territorio, disposti a contribuire nella progettazione dell’intervento, questo momento opera su due livelli: In un primo momento si sono presi i contatti con i vari referenti compresi gli enti pubblici interessati dal progetto, si sono predisposti incontri e si sono verificate le risorse umane ed economiche che si metteranno in campo. Inoltre si sono verificate le varie partnership con le Associazioni locali interessate alla realizzazione del progetto Un secondo step ha previsto la realizzazione degli accordi e verifica di possibili crediti o tirocini B) Costruzione del progetto. Nel 2017 si è prevista l'elaborazione di un progetto di Servizio Civile Nazionale per cercare di continuare, come Associazione che si occupa di promozione sociale e culturale e quindi promozione del volontariato in tutte le sue forme, a contribuire a livello locale, al coinvolgimento della società civile nel mondo del terzo settore così che possa dare il proprio contributo alla società mettendosi in gioco e offrendo le proprie qualità, capacità e interessi al servizio della cittadinanza tutta. Dall’analisi del contesto è risultato che molto spesso i cittadini, e in particolare i giovani tra i 18 e i 30 anni non svolgono attività di volontariato non perché non ne abbiano volontà ma spesso per mancata conoscenza del tessuto associativo presente in città. In questo secondo momento si organizza la fase di costruzione del progetto e relativamente alle informazioni raccolte nel punto precedente, l'equipe progettuale, si riunisce per definire:

▪ i bisogni emergenti ▪ gli obiettivi da raggiungere con tale progetto di SCN ▪ il numero dei ragazzi in SCN necessari per la tipologia di progetto (box 9). Verifica se

attuare o meno la somministrazione dei servizi ▪ le risorse umane ed economiche da destinare ▪ le azioni da intraprendere (box 8) ▪ le attività da sviluppare ▪ Il programma di formazione generale e specifica ▪ la metodologia di verifica ▪ la definizione dell'equipe che insieme al progettista dovrà elaborare e seguire il progetto.

C) Preparazione dell’elaborato progettuale La preparazione dell’elaborato progettuale prevede numerosi incontri dell'équipe locale atti a elaborare il progetto sulla scia delle attività svolte dall’Ente ma sulla base delle esigenze e delle




indicazioni riferite dai responsabili associativi. Una prima bozza di progetto viene inviata ad ASC Naz.le insieme ai documenti che attestano le qualifiche delle figure (Olp e formatori) che contribuiranno con il loro intervento alla completezza delle azioni previsti dal progetto stesso. La bozza del progetto viene rielaborata dallo staff ASC Naz.le e viene restituita all’equipe locale affinché ne prenda visione e apporti modifiche. L’equipe locale redige la copia definitiva del Progetto in base alle note, è inviata, completa di tutti i documenti necessari, ad Arci Servizio Civile Nazionale che lo inoltrerà entro i termini previsti dal Dipartimento della Gioventù e del SCN. Descrizione delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Obiettivo 1.1 Organizzare una comunicazione e costruire degli strumenti che permettano a tutte le associazioni presenti in città di avere un quadro completo su altri enti per favorire una maggiore collaborazione Azione 1.1.1 Creazione di un database completo di nomi, contatti e descrizione delle attività delle associazioni del territorio

Attività 1.1.1.1 Contatti con il CESVOT, le federazioni, le associazioni di secondo livello del territorio per la presa visione delle associazioni operative già presenti su albi, tesseramenti e altro che operano su territorio cittadino.

Attività 1.1.1.2 Confronto della documentazione trovata per la realizzazione di un elenco unico

Attività 1.1.1.3 Contatto con le associazioni indicate in elenco e mappatura del territorio per l’incontro con altre non presenti

Attività 1.1.1.4 Scrittura del database Azione 1.1.2 Distribuzione del database a tutti gli enti che lo compongono Attività 1.1.2.1 Creazione di un evento di presentazione dell’attività fatte coinvolgendo tutte le associazioni inserite nel database Attività 1.1.2.2 Distribuzione web e cartacea del database costruito alle associazioni inserite nel database e di altre del territorio cittadino.

Obiettivo 2.1 Strutturare un sistema che permetta alle associazioni che operano nello stesso ambito di interfacciarsi confrontarsi, cooperare e concretizzare maggiormente le loro azioni attraverso una progettazione comune a favore della comunità attraverso la creazione di reti associative più solide e collaborative. Azione 2.1.1. divisione delle associazioni per categorie di appartenenza

Attività 2.1.1.1 studio delle attività descritte per ogni associazioni Attività 2.1.1.2 individuazione dei temi principali di cui si occupano Attività 2.1.1.3 creazione schematica di gruppi di appartenenza delle associazioni per tematiche e non per ragione sociale Azione 2.1.2 organizzazione di tavoli di lavoro tematici




Attività 2.1.2.1 contatto con le associazioni e verifica dell’esatta attribuzione di categoria Attività 2.1.2.2 costruzione e comunicazione del calendario di incontri per categoria per la creazione del tavolo di lavoro Attività 2.1.2.3 costruzione, insieme alle associazioni, dei percorsi di rete da intraprendere per una maggiore incisività delle proprie attività sul territorio. Azione 2.1.3 Sostegno ai tavoli a creare progetti in rete Attività 2.1.3.1Coordinamento dei tavoli creati (perlomeno nel primo periodo) Attività 2.1.3.2 ricerca di bandi adatti alla progettazione di rete Attività 2.1.3.3 coordinamento della progettazione Obiettivo 3.1 Costruire degli eventi organizzati dalle reti associative, che si andranno a formare nel corso del progetto, affinché la comunità possa essere coinvolta ed informata sui servizi offerti da tali reti. Azione 3.1.1 Creazione di eventi pubblici per la pubblicizzazione e sensibilizzazione della cittadinanza Attività 3.1.1.1 mappare l’interesse delle associazioni, sia quelle coinvolte nei tavoli che non, a presentare le proprie attività ai cittadini Attività 3.1.1.2 contattare le istituzioni per chiedere partnership e sponsorizzazioni Attività 3.1.1.3 decidere periodo, luogo dell’evento e programma dell’evento Attività 3.1.1.4 creare e attuare un programma di pubblicizzazione nel territorio con l’aiuto di studio Flu srl Azione 3.1.2 Creazione di eventi di piazza che diventino appuntamenti annuali Attività 3.1.2.1 Proporre ai tavoli attività pubbliche da calendarizzare annualmente per la diffusione delle proprie mission Attività 3.1.2.2 concordare con i vari tavoli tipologia e obiettivi degli eventi Attività 3.1.2.3. contatto con le istituzioni per la sponsorizzazione degli eventi con l’aiuto di Studio Flu srl Attività 3.1.2.4 creazione di un palinsesto degli eventi. Azione 3.1.3 Coinvolgimento della cittadinanza nelle attività per la promozione del volontariato e l’arricchimento delle associazioni Attività 3.1.3.1 In partenariato con UISP solidarietà si creeranno occasioni formative per i cittadini su tematiche relative al volontariato in diverse tipologie di associazioni Attività 3.1.3.2 coinvolgimento dei partecipanti ai corsi nelle attività relative all’azione 2.1.3 e 3.1.1 per una maggiore comprensione delle tematiche Attività 3.1.3.3 organizzazione di momenti di incontro tra associazioni e cittadini che lo volessero per maggiori informazioni su come rendersi utile all’interno delle associazioni.

Cronogramma

mesi Azioni

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Ideazione sviluppo e avvio x




Obiettivo 1.1 Organizzare una comunicazione e costruire degli strumenti che permettano a tutte le associazioni presenti in città di avere un quadro completo su altri enti per favorire una maggiore collaborazione

Azione 1.1.1 Creazione di un database completo di nomi, contatti e descrizione delle attività delle associazioni del territorio


x x x


x x x X


x x x

Attività 1.1.1.4 Scrittura del database x X

Azione 1.1.2 Distribuzione del database a tutti gli enti che lo compongono

Attività 1.1.2.1 Creazione di un evento di presentazione dell’attività fatte coinvolgendo tutte le associazioni inserite nel database

x x

Attività 1.1.2.2 Distribuzione web e cartacea del database costruito alle associazioni inserite nel database e di altre del territorio cittadino.

x x x

Obiettivo 2.1 Strutturare un sistema che permetta alle associazioni che operano nello stesso ambito di interfacciarsi confrontarsi, cooperare e concretizzare maggiormente le loro azioni attraverso una progettazione comune a favore della comunità attraverso la creazione di reti associative più solide e collaborative.

Azione 2.1.1. divisione delle associazioni per categorie di appartenenza

Attività 2.1.1.1 studio delle attività descritte per ogni associazioni

x x x x x x

Attività 2.1.1.2 individuazione dei temi principali di cui si occupano

x x x x x x

Attività 2.1.1.3 creazione schematica di gruppi di appartenenza delle associazioni per tematiche e non per ragione sociale

x x x x x x

Azione 2.1.2 organizzazione di tavoli di lavoro tematici

Attività 2.1.2.1 contatto con le associazioni e verifica dell’esatta attribuzione di categoria

x x x x x

Attività 2.1.2.2 costruzione e comunicazione del x x




calendario di incontri per categoria per la creazione del tavolo di lavoro

Attività 2.1.2.3 costruzione, insieme alle associazioni, dei percorsi di rete da intraprendere per una maggiore incisività delle proprie attività sul territorio.

x x x

Azione 2.1.3 Sostegno ai tavoli a creare progetti in rete

Attività 2.1.3.1 Coordinamento dei tavoli creati (perlomeno nel primo periodo)

x x x x x x x x x

Attività 2.1.3.2 ricerca di bandi adatti alla progettazione di rete

x x x x x x x x x

Attività 2.1.3.3 coordinamento della progettazione x x x x x x

Obiettivo 3.1 Costruire degli eventi organizzati dalle reti associative, che si andranno a formare nel corso del progetto, affinché la comunità possa essere coinvolta ed informata sui servizi offerti da tali reti.

Azione 3.1.1 Creazione di eventi pubblici per la pubblicizzazione e sensibilizzazione della cittadinanza

Attività 3.1.1.1 mappare l’interesse delle associazioni, sia quelle coinvolte nei tavoli che non, a presentare le proprie attività ai cittadini

x x x x x

Attività 3.1.1.2 contattare le istituzioni per chiedere partnership e sponsorizzazioni

x x

Attività 3.1.1.3 decidere periodo, luogo e programma dell’evento

x x x

Attività 3.1.1.4 creare e attuare un programma di pubblicizzazione nel territorio

x x x x

Azione 3.1.2 Creazione di eventi di piazza che diventino appuntamenti annuali

Attività 3.1.2.1 Proporre ai tavoli attività pubbliche da calendarizzare annualmente per la diffusione delle proprie mission

x x x x

Attività 3.1.2.2 concordare con i vari tavoli tipologia e obiettivi degli eventi

x x x

Attività 3.1.2.3. contatto con le istituzioni per la sponsorizzazione degli eventi

x x

Attività 3.1.2.4 creazione di un palinsesto degli eventi. x x

Azione 3.1.3 Coinvolgimento della cittadinanza nelle attività per la promozione del volontariato e l’arricchimento delle associazioni Attività 3.1.3.1 In partenariato con UISP solidarietà si creeranno occasioni formative per i cittadini su tematiche relative al volontariato in diverse tipologie di associazioni

x x x x x

Attività 3.1.3.2 coinvolgimento dei partecipanti ai corsi nelle attività relative all’azione 2.1.3 e 3.1.1 per una maggiore comprensione delle tematiche

x x x x x




Attività 3.1.3.3 organizzazione di momenti di incontro tra associazioni e cittadini che lo volessero per maggiori informazioni su come rendersi utile all’interno delle associazioni.

x x x

Azioni trasversali per il SCN

Accoglienza dei volontari in SCN x

Inserimento dei volontari in SCN x x

Formazione Specifica x x x

Formazione Generale x x x x x x

Informazione e sensibilizzazione x x x x x x x

Monitoraggio volontari x x x x x

Monitoraggio olp x x

Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso Legambiente Scuola e Formazione (box 28). I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Attività del progetto Specifica Professionalità

Ruolo nell’attività

Numero


Esperto informatica umanistica

Affianca i volontari e li forma su come effettuare ricerche on line, inserimento dati.

1






Attività 1.1.1.4 Scrittura del database

Attività 1.1.2.1 Creazione di un evento di presentazione dell’attività fatte coinvolgendo tutte le associazioni inserite nel database

Esperto in organizzazione di eventi

Coordina i volontari nella ricerca di location, risorse strumentali, contatto e inviti ai partecipanti , pubblicizzazione dell’evento.

1


Esperto informatica umanistica

Coordina i volontari nella distribuzione omogenea del database

1

Attività 2.1.1.1 studio delle attività descritte per ogni associazioni

Esperto in terzo settore Esperto in programmazione delle attività

Coordina i volontari nello studio, individuazione e divisione dei vari gruppi e nella costruzione dei percorsi in accordo con le associazioni Coordina i volontari nella calendarizzazione delle attività

1

1

Attività 2.1.1.2 individuazione dei temi principali di cui si occupano


Attività 2.1.2.1 contatto con le associazioni e verifica dell’esatta attribuzione di categoria Attività 2.1.2.2 costruzione e comunicazione del calendario di incontri per categoria per la creazione del tavolo di lavoro


Attività 3.1.2.1 Proporre ai tavoli attività pubbliche da calendarizzare annualmente per la diffusione delle proprie mission Attività 3.1.2.2 concordare con i vari tavoli tipologia e obiettivi degli eventi Attività 2.1.3.3. contatto con le istituzioni per la sponsorizzazione degli eventi


Coordina i volontari nella ricerca di location, risorse strumentali, contatto e inviti ai partecipanti,

1

Attività 2.1.3.4 creazione di un palinsesto degli eventi.






Attività 3.1.1.3 decidere periodo, luogo dell’evento e programma dell’evento

pubblicizzazione dell’evento.



Volontari di UISP solidarietà

Facilitazione dei tavoli

1


Progettista

Coordinamento nella ricerca dei bandi e nella compilazione dei format

1

Attività 2.1.3.3 coordinamento della progettazione

Attività 3.1.3.1 In partenariato con UISP solidarietà si creeranno occasioni formative per i cittadini su tematiche relative al volontariato in diverse tipologie di associazioni

Volontari di UISP solidarietà

Organizzazione di corsi di formazione per i dipendenti e i volontari delle associazioni aperti anche ai comuni cittadini

1 Attività 3.1.3.2 coinvolgimento dei partecipanti ai corsi nelle attività relative all’azione 2.1.3 e 3.1.1 per una maggiore comprensione delle tematiche



Coordina i volontari nella ricerca di location, risorse strumentali, contatto e inviti ai partecipanti, pubblicizzazione dell’evento.

1

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Azioni Attività Ruolo


Attività 1.1.1.1 Contatti con il CESVOT, le federazioni, le associazioni di secondo livello del territorio per la presa visione delle associazioni operative già presenti su albi, tesseramenti e altro che operano su territorio cittadino. Attività 1.1.1.2 Confronto della documentazione trovata per la realizzazione di un elenco unico Attività 1.1.1.3 Contatto con le associazioni indicate in elenco e mappatura del territorio per l’incontro con altre non presenti Attività 1.1.1.4 Scrittura del database

Affiancati da un operatore il volontari in sc, contatteranno le associazioni e gli enti e raccoglieranno ed elaboreranno i dati necessari alla scrittura del database.





Attività 1.1.2.1 Creazione di un evento di presentazione dell’attività fatte coinvolgendo tutte le associazioni inserite nel database.


I Volontari in SC saranno cinvolti nella distribuzione materiale del database cartaceo o informatico, previo appuntamento con le associazioni interessate. Affiancheranno gli operatori nella creazione di tutto l’evento di presentazione partendo dalla programmazione, alla ricerca di sponsor alla pubblicità.


Attività 2.1.1.1 studio delle attività descritte per ogni associazioni Attività 2.1.1.2 individuazione dei temi principali di cui si occupano


Insieme agli operatori preposti i volontari in SC studieranno la documentazione informativa presentata dalle associazioni per l’identificazione della tipologia di attività e mission per la creazione dei gruppi di lavoro. Inoltre aiuteranno l’operatore nell’individuazione dei temi e nella divisione delle associazioni stesse in gruppi tematici



Attività 2.1.2.3 costruzione, insieme alle associazioni, dei percorsi di rete da intraprendere per una maggiore incisività delle proprie attività sul territorio

I volontari in SC avranno il compito di contattare le associazioni coinvolte per costruire, insieme all’operatore, il calendario degli incontri. Convocheranno poi le associazioni agli incontri programmati e parteciperanno insieme agli operatori, alla costruzione ed agli incontri dei tavoli





I volontari in SC saranno inseriti nei diversi tavoli e collaboreranno con gli operatori come facilitatori e mediatori per il coordinamento dei tavoli.

Si occuperanno della ricerca dei bandi e aiuteranno nelle relazioni durante la stesura del progetto insieme agli operatori preposti


Attività 3.1.1.1 mappare l’interesse delle associazioni, sia quelle coinvolte nei tavoli che non, a presentare le proprie attività ai cittadini Attività 3.1.1.2 contattare le istituzioni per chiedere partnership e sponsorizzazioni Attività 3.1.1.3 decidere periodo, luogo dell’evento e programma dell’evento


I volontari in SC, affiancati da un operatore si occuperanno del contatto con le istituzioni e della pubblicizzazione delle attività attraverso tutti i canali possibili quali giornali, tv locali, social madia, radio web





Attività 3.1.2.1 Proporre ai tavoli attività pubbliche da calendarizzare annualmente per la diffusione delle proprie mission Attività 3.1.2.2 concordare con i vari tavoli tipologia e obiettivi degli eventi Attività 3.1.2.3. contatto con le istituzioni per la sponsorizzazione degli eventi Attività 3.1.2.4 creazione di un palinsesto degli eventi.

I volontari in SC saranno inseriti nei diversi tavoli e collaboreranno con gli operatori come facilitatori e mediatori per il coordinamento dei tavoli,

Azione 3.1.3 Coinvolgimento della cittadinanza nelle attività per la promozione del volontariato e l’arricchimento delle associazioni

Attività 3.1.3.1 In partenariato con UISP solidarietà si creeranno occasioni formative per i cittadini su tematiche relative al volontariato in diverse tipologie di associazioni

Attività 3.1.3.2 coinvolgimento dei partecipanti ai corsi nelle attività relative all’azione 2.1.3 e 3.1.1 per una maggiore comprensione delle tematiche


I volontari in SC si coordineranno con i volontari di UISP solidarietà per l’organizzazione dei corsi di formazione e della pubblicizzazione di tali corsi

Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; - partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. 9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 6 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 6 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: 1400 con un minimo di 12 ore settimanali 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5




15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione ed alcune tipologie di eventi previsti dal progetto potrebbero svolgersi anche nelle giornate del sabato. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto ai volontari potrà essere chiesto di spostarsi nel territorio circostante la sede di attuazione, in altre sedi dell'associazione o di associazioni partner per il coordinamento e lo svolgimento di alcune delle attività previste dal progetto. 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:

- associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione

- luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale.

Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:

- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale)

- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette)

- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)

Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.




18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Materiali informativi (da distribuire durante gli eventi di sensibilizzazione e durante glisportelli serali in piazza)

€ 2000,00

Pubblicità del progetto/SCN (Sms database, manifesti, locandine, depliant, brocure) € 1.000,00Formazione specifica * € 1.800,00Personale/Risorse umane € 2.500,00Sedi ed attrezzature (lavagna luminosa, pc, fotocopiatrici, proiettore, plotter, impianto amplificazione, scrivanie, taglierine, aule per incontri/riunioni, telefonia, pulmino) calcolo ammortamento attrezzature.

€ 1.000,00

Spese viaggio (comprese le uscite programmate nel progetto e con il pulmino) € 600,00Materiali di consumo (cancelleria vari, fotocopie,abbonamento pec) € 400,00Utenze dedicate (una linea telefonica con ADSL, un cellulare con sim) € 500,00Totale € 9800,00

* Formazione specifica:




Voci di costo Dettaglio Importo Personale dedicato Amministrativo e docenti € 600,00Logistica/Sale € 500,00Pasti € 480,00Materiale didattico € 220,00

TOTALE € 1.800,00 PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO Spazi pubblicitari su mass media a diffusione locale € 250,00Pubblicità del progetto/SCN (Sms database, manifesti, locandine, depliant, brocure)

€ 2000,00

Incontri con i giovani per la presentazione dei progetti € 250,00TOTALE € 2500,00 24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS):

Nominativo Copromotori e/o Partner

Tipologia(no profit, profit,

università)

Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1)

UISP Solidarietà (C.F. 93056730505)

No profit I volontari affiancheranno i volontari dell’associazione nell’organizzazione di corsi di formazione per il personale e i volontari delle associazioni coinvolte. I volontari del progetto saranno affiancati nella facilitazione dei tavoli da operatori di questa associazione.

Studio Flu (P .I. 01922250509)

Profit Si impegna a fornire consulenza e sostegno alla ideazione grafica di materiale cartaceo e videografica pubblicitaria delle iniziative progettuali.

Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere Università di Pisa (CF 8003670504)

Università Pubblicizza e ospita gli eventi di sensibilizzazione organizzati.

25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore:

Obiettivo 1.1 Organizzare una comunicazione e costruire degli strumenti che permettano a tutte le associazioni presenti in città di avere un quadro completo su altri enti per favorire una




maggiore collaborazione


Attività Risorse strumentali e attrezzature

Attività 1.1.1.1 Contatti con il CESVOT, le federazioni, le associazioni di secondo livello del territorio per la presa visione delle associazioni operative già presenti su albi, tesseramenti e altro che operano su territorio cittadino. Attività 1.1.1.2 Confronto della documentazione trovata per la realizzazione di un elenco unico Attività 1.1.1.3 Contatto con le associazioni indicate in elenco e mappatura del territorio per l’incontro con altre non presenti Attività 1.1.1.4 Scrittura del database

Materiali di cancelleria2 computer con connessione internet una linea telefonica



Attività 1.1.2.1 Creazione di un evento di presentazione dell’attività fatte coinvolgendo tutte le associazioni inserite nel database Attività 1.1.2.2 Distribuzione web e cartacea del database costruito alle associazioni inserite nel database e di altre del territorio cittadino.

1 computer portatile, Materiali di consultazione, cancelleria varia, materiali per pubblicizzazione (volantini, brocure…), due biciclette per spostamenti veloci

Obiettivo 2.1 Strutturare un sistema che permetta alle associazioni che operano nello stesso ambito di interfacciarsi confrontarsi, cooperare e concretizzare maggiormente le loro azioni attraverso una progettazione comune a favore della comunità attraverso la creazione di reti associative più solide e collaborative.



Attività 2.1.1.1 studio delle attività descritte per ogni associazioni Attività 2.1.1.2 individuazione dei temi principali di cui si occupano

Attività 2.1.1.3 creazione schematica di gruppi di appartenenza delle associazioni per tematiche e non

1 linea telefonica, 3 computer, materiali di cancelleria, materiale di consultazione, fotocopiatrice, stampante,




per ragione sociale





Linea telefonica, Materiale di cancelleria, cartelloni, 3 computer.



Attività 2.1.3.1 Coordinamento dei tavoli creati (perlomeno nel primo periodo) Attività 2.1.3.2 ricerca di bandi adatti alla progettazione di rete


1 linea telefonica, 3 computer, materiali di cancelleria, materiale di consultazione, fotocopiatrice, stampante, videoproiettore, telo da proiezione, 2 biciclette per spostamenti veloci.

Obiettivo. 3.1 Costruire degli eventi organizzati dalle reti associative, che si andranno a formare nel corso del progetto, affinché la comunità possa essere coinvolta ed informata sui servizi offerti da tali reti.





Attività 3.1.1.3 decidere periodo, luogo dell’evento e

1 computer portatile, Materiali di consultazione, cancelleria varia, materiali per pubblicizzazione (volantini, brocure…), due biciclette per spostamenti veloci




programma dell’evento




Attività 3.1.2.1 Proporre ai tavoli attività pubbliche da calendarizzare annualmente per la diffusione delle proprie mission Attività 3.1.2.2 concordare con i vari tavoli tipologia e obiettivi degli eventi Attività 3.1.2.3. contatto con le istituzioni per la sponsorizzazione degli eventi

Attività 3.1.2.4 creazione di un palinsesto degli eventi.

materiale informativo, materiale di cancelleria, materiali specifici per attività (che si decideranno nel corso del progetto), 2 computer, linea telefonica, due biciclette per spostamenti veloci.

Azione 3.1.3 Coinvolgimento della cittadinanza nelle attività per la promozione del volontariato e l’arricchimento delle associazioni


Attività 3.1.3.1 In partenariato con UISP solidarietà si creeranno occasioni formative per i cittadini su tematiche relative al volontariato in diverse tipologie di associazioni Attività 3.1.3.2 coinvolgimento dei partecipanti ai corsi nelle attività relative all’azione 2.1.3 e 3.1.1 per una maggiore comprensione delle tematiche


Computer portatile e proiettore, macchina fotografica, materiali di cancelleria, sedie, 3 computer. 20 tavoli, 60 sedie da giardino, 5 gazebi, 2 computer con programmi di grafica, materiali di cancelleria, 1 telecamera, 1 videoproiettore, 1 telo da proiezione, 1 fotocamera, materiale informativo, volantini, 2 biciclette per spostamenti veloci, bandiere ASC, 6 maglie con loghi dell'associazione, portachiavi con cartellino di riconoscimento, microfono, casse audio

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: Università degli Studi di Pisa – Facoltà di Lettere e Filosofia (Corsi di Laurea inerenti alla Facoltà di Lettere e Filosofia) 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: Lettere e Filosofia convenzione prot num 525 del 26/05/2007 con rinnovo tacito;




28) ATTESTAZIONE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE IN RELAZIONE ALLE ATTIVITA’ SVOLTE DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO UTILI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: Le conoscenze acquisite, di seguito indicate, saranno attestate, ognuno per il proprio ambito, sia da Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580), non accreditata come ente di servizio civile nazionale, che da Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582). Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580) Associazione qualificata presso il MIUR per la formazione del personale scolastico (DM 177/2000, Direttiva n.90/2003) rilascerà, su richiesta degli interessati, l’attestazione delle conoscenze acquisite. La funzione di messa in trasparenza e validazione delle competenze si riferisce a quelle acquisite nelle materie oggetto della formazione generale al SCN e nell’ambito delle modalità di lavoro di gruppo, in particolare per quanto riferito alle capacità di programmare le attività, attuarle e rendicontarle. Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582) rilascerà, su richiesta degli interessati, una attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae, in merito: - all’acquisizione di una formazione rivolta ai valori dell’impegno civico - all’apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione di attività svolte in un contesto progettuale - acquisire strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. Inoltre tutti i partecipanti, con accesso volontario, avranno a disposizione nella piattaforma FAD un modulo di bilancio delle competenze al fine di favorire e valorizzare un percorso di auto valutazione e condivisione dell’esperienza di SCN. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione sarà erogata presso la sede locale dell’ente accreditato indicata al punto 1 del presente progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente. 30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:




I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: ● lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e

discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.

● dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.

● formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata, con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi).

33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN”

a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva”

a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento

b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

34) DURATA:




La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso le sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dell’ente. 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I: Formatore A: Tursi Verter nato il:14/11/1956 luogo di nascita:Torino Formatore B: Enrica Saladini nata il 19/11/1985 Luogo di nascita: Civitavecchia Formatore C: Matteo Mazzone nato il:19/10/1991 luogo di nascita: Orbetello Formatore D: Matilde Tursi nata il 12/08/1993 luogo di nascita: San Giuliano Terme 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Formatore A:Tursi Verter Titolo di studio: Diploma di maturità magistrale e scientifico Esperienze Professionali: responsabile progetti, formazione, eventi, responsabile rapporti con enti locali, asl, responsabile del personale UISP




Competenze specifiche: Management dello sport, gestione e organizzazione di manifestazioni sportive, mission dell'associazione. Formatore B: Enrica Saladini Titolo di studio: Laurea Specialistica Scienze per La Pace: cooperazione, sviluppo e trasformazione dei conflitti Esperienze Professionali: Responsabile di sede, educatrice professionale, formatrice. Competenze specifiche: Progettazione, selezione, coordinamento e gestione dei giovani in servizio civile. Organizzatore di eventi di promozione e formazione sulla cooperazione, non violenza, pace. Formatore C: Matteo Mazzone Titolo di Studio: Laureando in Scienze Motorie, Diplomato liceo classico linguistico. Esperienza professionali: Responsabile del progetto Pisa città che cammina promosso dalla UISP e Comune di Pisa, Organizzazione e promozione delle attività dell'associazione Esperti in scienze motorie. Competenze specifiche: Esperienza nell’organizzazione di eventi sportivi e culturali per giovani 18-30 Formatore E: Matilde Tursi Titolo di studio: maturità scientifica Esperienze professionali: riprese, montaggio, regia e scenografia format televisivi di breve durata Competenze specifiche: esperto nella comunicazione interattiva per internet e i nuovi media, format televisivi gestione social network 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ▪ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le

disparità di conoscenze teoriche; ▪ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ▪ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia

su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”

▪ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.

▪ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: Sezione 1 FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI




Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) -Laurea in Geologia -Abilitazione alla professione di Geologo; -Manager dell'emergenza; -Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; -Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; -Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); -dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) -Diploma di maturità scientifica -Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; -Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. -Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; -Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); -Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); -Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. MODULO A Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore




CONTENUTI: - Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza

- cos’e’, - da cosa dipende, - come può essere garantita, - come si può lavorare in sicurezza

- Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione

- concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)

- fattori di rischio - sostanze pericolose - dispositivi di protezione - segnaletica di sicurezza - riferimenti comportamentali - gestione delle emergenze

- Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza codice penale codice civile costituzione statuto dei lavoratori normativa costituzionale D.L. n. 626/1994 D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore

CONTENUTI: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore educazione e promozione culturale, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Educazione e promozione culturale

● fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità




● fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali

● fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico-motorie pro inclusione, attività artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni

● Focus sui contatti con l’utenza e servizi alla persona ● modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni ● gestione delle situazioni di emergenza ● sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione ● segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali ● normativa di riferimento

Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UEal DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP di progetto. Sezione 2 Il privato sociale, i gruppi, le relazioni Modulo 1 Argomento principale: Il progetto, le associazioni di volontariato, il terzo settore Formatore: Enrica Saladini Durata:1 incontri di 6 ore




Temi da trattare: Presentazione dell'associazione, attività, tempistiche di azione, obiettivi e valori portanti. Presentazione delle strutture promotrici e introduzione generale alle attività progettuali: storia delle realtà coinvolte, differenze per tipologia e settore di intervento, modalità di interazione. In questa fase della formazione viene anche presentato il personale, i collaboratori, la suddivisione delle competenze tra gli stessi e l’organigramma delle realtà componenti il Progetto. Formatore: Enrica Saladini Durata 6 ore Temi da trattare: Presentazione Generale del Progetto e delle strutture coinvolte. La formazione si concentra successivamente sulla descrizione delle finalità e delle tipologie delle iniziative Formatore/i:Verter Tursi Durata: 12 ore Temi da trattare: Il Terzo Settore. Lineamenti fondamentali relativi alla storia, ai principi e ai valori, all’organizzazione e al quadro giuridico-legislativo dell’associazionismo di promozione sociale e ad altre forme organizzative del Terzo settore culturale. Nuova legge Terzo Settore 25 maggio 2016 Introduzione alle categorie, pratiche e norme che contraddistinguono il fenomeno associativo, con l’obiettivo di favorire l’inserimento del volontario e il suo coinvolgimento attivo nella realizzazione

dell'intero Progetto.

Modulo 2 Formatore/i: Matteo Mazzone Durata: totale 12 Argomento principale: La programmazione delle attività Temi da trattare: Alle volontarie/volontari saranno fornite informazioni sulla funzionalità ed efficacia di una buona programmazione, nonché i principali strumenti per realizzarla. Si procederà per simulazioni, analisi e discussione per arrivare, lavorando in piccoli gruppi, ad alcune programmazioni “tipo” da applicare concretamente sul campo. Modulo 3 Formatore: Enrica Saladini Durata 5 ore Argomento principale: Elementi di progettazione Temi da trattare: Ai volontari e alle volontarie saranno fornite informazioni base sull’ideazione, sviluppo e scrittura di progetti. Partendo dall’analisi del contesto e la ricerca di dati empirici, l’individuazione delle criticità attraverso la strutturazione dell’albero dei problemi, la trasformazione in albero degli obiettivi, individuazione dell’obiettivo che ci si vuole prefissare, risultati attesi, attività e risorse. Comunicare le attività Modulo 1 : Videografica pubblicitaria Formatore/i: Matilde Tursi Argomento principale: La Pubblicizzazione delle iniziative Durata: 6 ore Azioni pubblicitarie: la realizzazione di materiale pubblicitario e la distribuzione di tale materiale;




modalità di redazione di opuscoli informativi, la creazione e stesura di articoli destinati alla stampa locale Modulo 2: Il videogiornalismo Formatore/i: Matilde Tursi Argomento principale: giornalismo on-line e video giornalismo Durata:6 ore Temi da trattare: Principi e tecniche del video giornalismo La ricerca delle notizie: uso della rassegna stampa e degli altri strumenti di ricerca; Tecniche per realizzare un'intervista; Il servizio e il montaggio; Prova pratica: realizzazione di un servizio televisivo. L’organizzazione degli eventi Modulo 1 Formatore/i:Matteo Mazzone Argomento principale: Durata: tot 12 ore Temi da trattare: Elementi di organizzazione di un evento: progettazione, programmazione, gestione. La gestione dei contatti con relatori/formatori ed enti pubblici. La pubblicizzazione degli eventi. La comunicazione istituzionale e informale. La rendicontazione. 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 73 ore di cui 8 ore in FAD e 65 in aula, anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO: Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nei modelli: - Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede:

- momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow-up con gli OLP

- note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN

Data, 7 Novembre 2017 Il Responsabile Legale dell’Ente/




Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente Dott. Licio Palazzini

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