SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN … Municipale... · manifestati dalla popolazione...

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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI CASTELLANA SICULA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Castellana solidale 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A. -ASSISTENZA 01 - ANZIANI 4 NZ00285 REGIONALE - SICILIA

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI CASTELLANA SICULA

2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Castellana solidale 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A. -ASSISTENZA 01 - ANZIANI

4

NZ00285

REGIONALE - SICILIA

Comune di Castellana Sicula

2 Castellana Solidale

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Al fine di rendere coerente l’intera proposta progettuale, nel presente box 6 si

procederà alla analisi dei seguenti aspetti: l’area di intervento del progetto, il contesto

territoriale in cui si sviluppa il progetto con l’analisi dei servizi erogati a favore degli

anziani e l’offerta di servizi simili a quelli proposti dal progetto, gli indicatori dei bisogni

manifestati dalla popolazione anziana, la definizione dei destinatari e dei beneficiari del

progetto ed infine la rete di partenariato a supporto della buona riuscite l progetto

stesso.

Il quadro logico di progetto pertanto descriverà in sequenza:

AREA DI INTERVENTO

“Invecchiare è un privilegio e una meta della società, ma è anche una sfida che ha un

impatto su tutti gli aspetti della società del XXI secolo. Un argomento – quello

dell’incidenza senile sul totale della popolazione mondiale - che acquista sempre

maggiore importanza in una società, come la nostra, che sta vivendo una sorta di

‘rivoluzione demografica’: nel 2000, nel mondo c’erano circa 600 milioni di persone con

più di 60 anni, nel 2025 ce ne saranno 1,2 miliardi e 2 miliardi nel 2050. Inoltre le donne

vivono più a lungo degli uomini virtualmente in tutte le società. Di conseguenza nella

fascia di popolazione molto anziana il rapporto fra donne e uomini è di 2 a 1.”

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Questo, in sintesi, è il contenuto di un messaggio dell’Organizzazione Mondiale della

Sanità (OMS) sul tema dell’invecchiamento della popolazione. L’aumento della

popolazione anziana è un fenomeno che interessa tutti i paesi industrializzati e sviluppati,

tra i quali l’Italia è considerato il paese con il tasso di vecchiaia più elevato d’Europa e

tra i più elevati nel mondo.

La crescita della popolazione anziana è risultata però molto più rapida

dell’adeguamento del Welfare moderno che nella maggior parte dei casi non riesce a

dare risposta ai bisogni manifestati da questa sempre più ampia fetta della popolazione.

In questo quadro si evidenziano tante difficoltà cui l’anziano deve fare fronte: una salute

sempre più debole, condizioni economiche sempre più precarie, relazioni sociali difficili

da intrattenere. Tutti questi elementi portano ad una analisi che vede la persona

anziana sempre più vittima delle proprie fragilità. Diverse ricerche portate avanti da

Atenei Universitari (Venezia, Padova, Bologna) e da organizzazioni no profit (AUSER,

Sindacato pensionati CGIL eUIL) rivelano che molti anziani non riescono ad avere

accesso a cure adeguate a causa delle difficoltà economiche che si riflettono anche in

un aumentato isolamento. Tanti sono gli anziani che non riescono a raggiungere la

“terza settimana” con la sola pensione di vecchiaia e vivono ai margini di una società

che non trova spazi per loro.

Per cui la persona anziana manifesta disagi economici, disagi nel suo stato di salute,

disagi sociali. A luglio 2017 l'indice che misura il disagio sociale secondo uno studio di

Confcommercio, il Misery Index, si è attestato su un valore stimato di 18,4 punti, in

aumento di 3 decimi di punto rispetto a giugno, mese in cui si è registrato il valore più

basso dall'aprile 2016.

La fotografia scattata oggi ci evidenzia una situazione molto critica in cui il fenomeno

dell’isolamento risulta essere una seria minaccia per la persona anziana.

La situazione risulta ancora più drammatica se si analizzano le zone dell’entroterra

siciliano. Qui, infatti, a causa dell’”emigrazione” dei giovani studenti e dei lavoratori, si

assiste ad un progressivo ed inesorabile invecchiamento della popolazione residente

con soglie che superano anche il 200% di indice di vecchiaia (ovvero il rapporto tra la

popolazione ultrasessantacinquenne e quella con età compresa tra gli 0 e i 14 anni di

età).

Come intervenire? È necessaria una presa di coscienza del fenomeno sia da parte delle

istituzioni che da parte degli enti del privato sociale che possono contribuire ad alleviare

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le situazioni di disagio sociale in cui versano gli anziani. Per cui il presente progetto vuole

essere una risposta alle esigenze primarie dell’anziano nel territorio che possa favorire la

nascita di una rete all’interno della comunità che possa farsi carico delle esigenze di una

cospicua fascia della popolazione con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita non solo

degli anziani, ma dell’intero territorio in cui il progetto interverrà.

ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE

Il progetto si sviluppa all’interno del territorio di Castellana Sicula, un Comune della Città

Metropolitana di Palermo, ubicato nella zona interna delle alte Madonie con

popolazione di 3.339 abitanti.

Il trend di crescita della popolazione è in continuo calo (era -8,9 nel 2015) come è

possibile notare dal grafico seguente:

% Trend di popolazione 2001-2016

A fronte del continuo calo della popolazione, la percentuale della popolazione anziana,

con più di 65 anni è in proporzione in aumento, infatti conta 912 unità (386 U, 526 D) pari

al 27,31% della popolazione complessiva (dati al 01/01/2017).

POPOLAZIONE RESIDENTE PER CLASSI D’ETÀ (Dati comunali al 01/01/2017)

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TREND POPOLAZIONE OVER 65 (Elaborazione su dati Demo-ISTAT al 01/01/2017)

L’indice di vecchiaia del comune è pari a 236,27%. Siamo, quindi, di fronte ad una realtà

territoriale in continuo invecchiamento. L’indice di vecchiaia ha fatto registrare delle

oscillazioni, negli ultimi anni, ma si è sempre mantenuto al di sopra della media regionale

e provinciale, come si evince dal grafico seguente:

Indice di vecchiaia (Elaborazione su dati Demo-ISTAT al 01/01/2017)

Interessante notare anche l’indice di dipendenza strutturale per il 2017 è pari a 61,1

ovvero 61,1 a carico di 100 che lavorano, il che giustifica il disagio sociale ma soprattutto

economico delle famiglie con anziani:

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STRUTTURA PER ETÀ

(Elaborazione su dati Demo-ISTAT al 01/01/2017)

L'anziano può essere una persona fragile, non soltanto per le caratteristiche fisiologiche,

ma anche per la condizione socio-economica. Si trovano in stato di povertà il 5,4% degli

uomini ed il 7,4% delle donne di età superiore ai sessantacinque anni. La condizione

socio-economica è determinante nel definire l'autonomia dell'anziano.

Gli anziani “subiscono” la propria situazione a causa soprattutto di differenze

determinate dall'età, ma anche da altri svantaggi: la povertà, la deprivazione culturale,

l'incapacità di rappresentare adeguatamente i propri diritti. Talora sono diritti negati,

quando non vengono garantite le cure necessarie, la personalizzazione degli interventi,

la continuità nel lavoro di cura, l'attenzione alle istanze etiche necessarie per qualificare

e rendere efficace l'azione dei servizi.

In questo quadro la presenza dei volontari in servizio civile, costituisce una testimonianza

e una presenza fondamentale per qualificare gli interventi e contribuire alla loro

umanizzazione, garantendo valori aggiunti nell'incontro fra chi chiede e chi offre aiuto. In

questa prospettiva l’azione del volontario si esprime come presa in carico più efficace

dei bisogni della persona.

SITUAZIONE ATTUALE

L’ufficio Servizi Sociali e Scolastici, che si occupa di tutta l’attività sociale del territorio

comunale, ha rilevato i dati che riportiamo nella tabella che segue e che riassume la

situazione attuale del territorio di riferimento in merito alla popolazione anziana presente,

al numero di anziani che attualmente usufruiscono di servizi comunali ed alla relativa

percentuale rispetto la popolazione anziana del comune stesso nelle due annualità 2016

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e 2017. dalle quali emerge lo stato di crisi del settore assistenziale dati dal trend in

decrescita dell’erogazione di servizi sociali:

ANNO Popolazione Anziana

Anziani che usufruiscono di servizi

comunali

% rispetto alla popolazione anziana

2016 915 (388 U - 527 D) 46 5,03%

2017 912 (386 U - 526 D) 28 3,07%

Rielaborazione di dati comunali – 2016 e 2017

I dati riferiti all’anno 2016 contengono servizi erogati con i Fondi PAC, Servizi di Assistenza

Domiciliare previsti dal PdZ del distretto socio-sanitario D35 e interventi per disabili gravi e

gravissimi finanziati dalla Regione Siciliana.

I dati riferiti all’anno 2017 contengono il solo Servizio di assistenza domiciliare finanziato

tramite il Piano di Zona del Distretto Sanitario D35 che riguarda sia anziani che disabili.

Il dato rileva che negli ultimi anni il Comune non ha potuto destinare somme ai servizi

rivolti agli anziani a causa di carenza di fondi ed ha potuto erogare esclusivamente

servizi finanziati da altri enti.

L’analisi effettuata dagli uffici è andata oltre i dati riferiti ai servizi erogati e si è soffermata

anche su altre variabili che influiscono sul benessere della persona anziana:

- Educazione e livello culturale

- Benessere economico

- Interazione e comunicazione

- Comparsa di malattie invalidanti

- Stile personale di vita

- Appartenenza ad un nucleo familiare coeso

- Eventi drammatici

- Sradicamento dalla propria abitazione

C’è da sottolineare, anche, che in una realtà piccola come Castellana Sicula e con una

popolazione anziana che discende soprattutto da una tradizione contadina, i bisogni si

riferiscono soprattutto all’aspetto economico ed al sostegno alla vita quotidiana come si

evince dalla tabella seguente secondo cui il reddito medio IRPEF (rispetto all’ultimo dato

disponibile che è relativo all’anno 2015)è di soli € 8.994/anno pro-capite, valore

nettamente inferiore rispetto alla media provinciale che registra un valore di €

10.884/anno pro-capite (dato riferito al 2015):

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Redditi IRPEF – Castellana Sicula

Anno Dichiaranti Media/Pop.

2010 2.486 8.718

2011 2.499 8.994

2012 2.471 8.794

2013 2.372 8.836

2014 2.360 8.956

2015 2.333 8.994

Dati locali sul reddito imponibile persone fisiche ai fini delle addizionali all'Irpef dei residenti a Castellana Sicula. Elaborazione su dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Importi in euro, dati rapportati alla popolazione Istat al 31 dicembre di ogni anno.

L’aspetto sociale riveste la sua importanza anche perché molti giovani hanno

abbandonato il piccolo centro per motivi di studio o lavoro lasciando quindi i congiunti,

in età avanzata, nel comune natio. Questo è testimoniato dall’indice di vecchiaia che,

come visto sopra, va molto oltre il valore di 200.

Al fine di determinare l’orientamento delle azioni di progetto, gli uffici comunali hanno

svolto una indagine qualitativa (indagine verbale) e quantitativa (con questionari) agli

utenti che hanno richiesto servizi allo sportello comunale e non. Da tale indagine di

orientamento, sono emersi i macro-bisogni e le criticità della comunità locale:

Analisi dei bisogni della comunità locale mediante gli indicatori qualitativi sociali

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9 Castellana Solidale

Analisi dei bisogni della comunità locale mediante la lettura degli dati comunali

CRITICITÀ e BISOGNI Valore percentuale rilevato sugli anziani

intervistati

Bisogno 1 Bisogno di socializzazione e aggregazione da parte degli anziani, ossia bisogno di uscita dalla solitudine delle persone anziane sole o lasciate sole attraverso attività relazionali e solidali in relazione all’offerta di luoghi, spazi fisici di socializzazione e all’offerta di occasioni culturali, educative, formative, ecc., presenti sul territorio.

15%

Bisogno 2 Necessità di sviluppare i servizi di piccola domiciliarità, servizi di spesa a domicilio e supporto per lo svolgimento delle pratiche amministrative e di accesso ai servizi. Questi interventi, attualmente, interessano 48 soggetti anziani, autosufficienti, ma bisognosi comunque di un supporto soprattutto nelle ore lavorative della giornata in cui è più scarsa la tutela familiare.

35%

Bisogno 3 Aiuto negli spostamenti dentro e fuori casa in presenza di anziani NON autosufficienti e che risultano soli.

11%

Criticità 1 Scarsa presenza di organizzazioni di volontariato e promozione sociale che si occupino del sostegno domiciliare alle persone anziane sole o in difficoltà familiari (protezione sociale) e della promozione all’invecchiamento attivo (promozione sociale).

9%

Criticità 2 Aumento delle richieste di servizi di soccorso sociale (es.: consegna della spesa, disbrigo pratiche, ecc.) e di sostegno domiciliare (es.: compagnia domiciliare e telefonica) presso gli uffici dei servizi sociali del Comune.

30%

Queste percentuali (che si basano sui circa 200 accessi effettuati dall’utenza all’ufficio

competente) evidenziano come i bisogni e le richieste di servizi e interventi alla

popolazione anziana siano in continua evoluzione: non si tratta, infatti, soltanto di

assicurare assistenza socio-economica a persone non autosufficienti, ma anche di

permettere il mantenimento delle competenze socio-relazionali della persona anziana,

favorendo una reale possibilità di integrazione nel tessuto sociale del territorio e una

corretta informazione. Se analizziamo le percentuali indicate nella tabella precedente,

risulta immediato infatti che, malgrado il bisogno legato alle difficoltà economiche

rappresenti una buona fetta delle richieste (ma che non possiamo prendere in

considerazione nel progetto in quanto non attinenti), il bisogno di socializzazione, la

necessità di supporto affettivo e relazionale rappresentano il 15% dei casi (bisogno 1

della tabella precedente), e la necessità di aiuto nella realizzazione di attività del

quotidiano e di mobilità siano complessivamente circa il 46% (bisogni 2 e 3 della tabella

precedente) dei bisogni espressi.

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INDICATORI SINTETICI MISURABILI

In questo paragrafo si individuano gli indicatori sintetici utili alla misurazione dei bisogni e

della criticità emerse nella situazione attuale al fine di poterne valutare l’impatto finale

(situazione futura) dopo l’intervento delle azioni previste dal presente progetto:

CRITICITA’ e BISOGNI

INDICATORI DI MISURA Valore attuale

Bisogno 1 Bisogno di socializzazione e aggregazione da parte degli anziani, ossia bisogno di uscita dalla solitudine delle persone anziane sole o lasciate sole attraverso attività relazionali e solidali in relazione all’offerta di luoghi, spazi fisici di socializzazione e all’offerta di occasioni culturali, educative, formative, ecc., presenti sul territorio.

- N° anziani autosufficienti coinvolti in attività di socializzazione

- N° anziani parzialmente autosufficienti coinvolti nelle attività di socializzazione

- N° anziani non autosufficienti coinvolti nelle attività di socializzazione

0

0

0

Bisogno 2 Necessità di sviluppare i servizi di piccola domiciliarità, servizi di spesa a domicilio e supporto per lo svolgimento delle pratiche amministrative e di accesso ai servizi. Questi interventi, attualmente, interessano circa 48 soggetti anziani, autosufficienti, ma bisognosi comunque di un supporto soprattutto nelle ore lavorative della giornata in cui è più scarsa la tutela familiare.

- N° anziani parzialmente autosufficienti che ricevono supporto allo svolgimento di attività di vita quotidiana

- N° ore/anno di assistenza allo svolgimento delle attività di vita quotidiana per anziano

28

80

Bisogno 3 Aiuto negli spostamenti dentro e fuori casa in presenza di anziani NON autosufficienti e che risultano soli.

- N° accompagnamenti a servizi esterni e attività esterne

0

Criticità 1 Scarsa presenza di organizzazioni di volontariato e promozione sociale che si occupino del sostegno domiciliare alle persone anziane sole o in difficoltà familiari (protezione sociale) e della promozione all’invecchiamento attivo (promozione sociale).

- N° associazioni coinvolte nella creazione di momenti di scambio intergenerazionale e eventi accessibili a tutti

- Numero di ulteriori volontari che saranno coinvolti e si occuperanno di avviare iniziative autonome di promozione sociale di tipo socio-ricreativo e promozionale (cultura, tempo libero, ecc.) da far emergere

0

0

Comune di Castellana Sicula

11 Castellana Solidale

Criticità 2 Aumento delle richieste di servizi di soccorso sociale (es.: consegna della spesa, disbrigo pratiche, ecc.) e di sostegno domiciliare (es.: compagnia domiciliare e telefonica) presso gli uffici del segretariato sociale attivi presso il Comune.

- N° momenti di scambio con amministrazione locale

- Numero di contatti e di relative richieste a cui NON si riesce a dare attualmente seguito

0 172

Il progetto dovrà pertanto consentire all’anziano di migliorarne la qualità dell’abitare in

autonomia presso il proprio domicilio, sviluppando anche una partecipazione degli

anziani alla comunità (qualità dell’abitare il territorio) ed all’offerta che il territorio stesso

offre in termini di servizi e svago attraverso attività che consentano lo scambio di

relazioni.

Individuando di fatto i due grandi obiettivi da raggiungere, ovvero migliorare la qualità

dell’abitare in autonomia e la qualità dell’abitare il territorio e che verranno declinati nel

box 7 seguente.

DESTINATARI E BENEFICIARI

DESTINATARI: I destinatari dell’intervento saranno gli anziani autosufficienti o parzialmente

autosufficienti a rischio di isolamento ed esclusione sociale residenti nel Comune di

Castellana Sicula. Con il progetto si intende prendere in carico ulteriori 60 anziani

rispetto ai 28 attuali.

I BENEFICIARI dell’intervento saranno sia i familiari in quanto beneficeranno del

miglioramento della situazione psicofisica dei propri congiunti, che i Servizi Sociali

comunali che potranno vedere un miglioramento della situazione sociale relativamente

alla popolazione anziana grazie al contributo delle attività di progetto con la

collaborazione dei volontari.

Altri beneficiari possono essere annoverati nel Distretto Socio Sanitario che rileva, in

maniera indiretta, un miglioramento della situazione sulla popolazione anziana elevando

gli standard previsti dalla Legge 328/2000, e nella comunità locale tutta che riceve gli

effetti sia del miglioramento della condizione dell’anziano che del trasferimento di

buone prassi sul territorio operato dai contenuti del Servizio Civile Nazionale trasmessi

dall’ente proponente e dai volontari coinvolti nel progetto.

Un discorso a parte va fatto per i 14 volontari in servizio civile che all’interno del progetto

rivestono il ruolo sia di destinatari che di beneficiari.

Il ruolo di destinatario è dato dal fatto che ci sono attività quali l’Accoglienza, la

formazione generale e specifica, il monitoraggio, che si rivolgono direttamente a loro.

Il ruolo di beneficiari è dato dal fatto che la realizzazione delle attività previste dal

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12 Castellana Solidale

progetto contribuirà alla crescita personale e professionale dei giovani volontari e

favorirà la nascita di una coscienza civica di cittadinanza attiva che si baserà sui valori

del servizio e della difesa non armata della Patria.

RETE DI PARTENARIATO

La presentazione di un progetto che si rivolga agli anziani è un fenomeno che coinvolge

tutta la comunità, vista la forte incidenza della popolazione anziana sul numero dei

residenti. Tantissime organizzazioni del territorio hanno dato la loro adesione a questa

iniziativa sottoscrivendo un accordo di partenariato/co-promozione per favorire la

buona riuscita del progetto. Tra le adesioni raggruppate dal Comune di Castellana

Sicula ritroviamo quelle di molti esercizi commerciali che hanno deciso di lare il loro

contributo in favore della popolazione anziana presente nel territorio. Il loro intervento

rientra nell’ottica di favorire un miglioramento della qualità della vita della persona

anziana anche dal punto di vista socio-economico, favorendo la permanenza

dell’anziano al proprio domicilio. Da diversi anni il Comune registra questa elevata

partecipazione di organizzazioni profit e no-profit alle iniziative di Servizio Civile, segno

dello sviluppo di quelle reti di cittadinanza auspicate nella Carta di Impegno Etico del

Servizio Civile.

7) Obiettivi del progetto:

OBIETTIVO GENERALE

Miglioramento della qualità della vita dell’anziano

Obiettivo generale del progetto è quello di sviluppare concrete azioni di prevenzione

all’esclusione sociale delle persone anziane, promuovendo la sinergia tra volontariato,

familiari, istituzioni, enti privati e pubblici, per elaborare strategie di rete mirata alla

soddisfazione dei bisogni dell’utente anche attraverso il contributo delle attività di

progetto.

L’obiettivo generale verrà raggiunto attraverso lo sviluppo di concrete azioni di

prevenzione all’esclusione sociale delle persone anziane, promuovendo la sinergia tra

volontariato, familiari, istituzioni, enti privati e pubblici, per elaborare strategie di rete

mirata alla soddisfazione dei bisogni dell’utente anche attraverso il contributo delle

attività di progetto. Su tutti questi aspetti intende operare il progetto con la declinazione

degli obiettivi specifici che seguono:

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13 Castellana Solidale

OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo 1

Favorire l’inclusione

sociale degli anziani

nella comunità locale

L’obiettivo è volto alla promozione di situazioni di

socializzazione che favoriscano la riduzione delle cause di

isolamento ed esclusione sociale in cui possono venirsi a

trovare le persone anziane. L’obiettivo verrà realizzato

favorendo la partecipazione dell’anziano ad offerte

ricreative, culturali formative e informative, recuperando e

potenziando, laddove possibile le abilità residue dell’anziano.

INDICATORI

INDICATORI VALORE

ATTUALE RISULTATO ATTESO

- N° accompagnamenti a servizi esterni e attività esterne

0 1 volta a settimana

- N° associazioni coinvolte nella creazione di momenti di scambio intergenerazionale e eventi accessibili a tutti

0 4

- N° di ulteriori volontari che saranno coinvolti e si occuperanno di avviare iniziative autonome di promozione sociale di tipo socio-ricreativo e promozionale (cultura, tempo libero, ecc.) da far emergere

0

4 (provenienti

dalle associazioni presenti nel territorio)

- N° momenti di scambio tra i beneficiari, destinatari ed amministrazione locale proponente il progetto

0 1 al bimestre

- Numero di contatti e di relative richieste di anziani a cui NON si riesce a dare attualmente seguito

172

-60 (che il progetto

prenderà in carico)

- N° anziani autosufficienti coinvolti in attività di socializzazione

0 +50

- N° anziani parzialmente autosufficienti coinvolti nelle attività di socializzazione

0 +35

- N° anziani non autosufficienti coinvolti nelle attività di socializzazione

0 +15

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14 Castellana Solidale

OBIETTIVO 2

Favorire la

permanenza

dell’anziano al proprio

domicilio, in

autonomia

L’obiettivo è volto alla permanenza degli anziani al proprio

domicilio, in tutte le situazioni in cui ciò è possibile, alleviando

tutte quelle situazioni in cui l’anziano è costretto ad avvalersi

dell’ospitalità di amici e parenti per la realizzazione di attività

quotidiane quali il pasto e la compagnia. L’obiettivo verrà

realizzato integrando i servizi presenti nel territorio con attività

di supporto alla quotidianità e compagnia. Saranno inoltre

favoriti i momenti di sollievo per le famiglie che possono

utilizzare i periodi di presenza del volontario per la

realizzazione di attività di carattere familiare e personale.

INDICATORI

INDICATORI VALORE

ATTUALE RISULTATO ATTESO

- N° anziani parzialmente autosufficienti che ricevono supporto allo svolgimento di attività di vita quotidiana

28 +60

- N° ore/anno di assistenza allo svolgimento delle attività di vita quotidiana per ogni anziano

80 ore/anno +200

ore/anno ad anziano

OBIETTIVI PER I VOLONTARI Come è stato indicato nel box 6 i volontari in servizio civile risultano essere sia destinatari

che beneficiari delle azioni di progetto. Poniamo, quindi, l’attenzione sugli obiettivi che

vengono fissati per i volontari.

Potremo individuare come obiettivi generali per i volontari:

� Attivazione di un gruppo di cittadini consapevoli e partecipi capace di

realizzare e diffondere efficacemente la cultura della solidarietà, attraverso la

costruzione di processi che consentano di favorire la coesione sociale,

l’inclusione dei soggetti più deboli, l’individuazione di soluzioni appropriate che

scaturiscano dal confronto con i vari attori sociali, presenti nell’ambito

territoriale di riferimento.

� Promozione del concetto di difesa non armata della Patria quale alternativa

per tutti coloro che vogliono impegnarsi attivamente per favorire il benessere

della società.

Questi obiettivi discendono direttamente dalla Legge 64/2001 e sono forieri dei valori

che si intende trasmettere ai giovani volontari durante i 12 mesi di servizio.

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15 Castellana Solidale

A partire da questi concetti basilari dell’esperienza di servizio civile vengono individuati

gli obiettivi specifici legati al progetto che possono essere distinti in obiettivi legati alla

crescita professionale ed obiettivi legati alla crescita personale del volontario stesso.

OBIETTIVI PROFESSIONALIZZANTI PER IL VOLONTARIO

Anche se gli obiettivi che seguono possono essere intesi come obiettivi di crescita del

volontario, data la loro maggiore spendibilità nel mondo del lavoro, vengono valutati

come maggiormente professionalizzanti peri giovani che porteranno a termine i 12 mesi

di progetto.

OBIETTIVO 1

Favorire lo sviluppo

della capacità di

lavorare in gruppo,

organizzare il lavoro e

lavorare per obiettivi

Con questo obiettivo si vuole fornire ai giovani delle modalità

operative di intervento che possano essere utilizzate per il loro

futuro inserimento nel mondo del lavoro. L’obiettivo verrà

realizzato agevolando la partecipazione del giovane ad

incontri di lavoro di gruppo nei quali il singolo partecipa

insieme alla presenza di figure professionali in grado di

guidare gli stessi volontari ad una elaborazione personale e di

gruppo delle varie attività di progetto realizzate. In questo

modo si vuole contribuire a creare una professionalizzazione

del giovane che terminato il servizio potrà spendere quanto

imparato in un qualsiasi ambito lavorativo.

OBIETTIVO 2

Contribuire

all’acquisizione di

conoscenze e

competenze nel

settore di intervento

del progetto

Con questo obiettivo si vuole ampliare il bagaglio di

conoscenze e competenze del giovane in uno specifico

settore di intervento. L’obiettivo verrà realizzato favorendo la

realizzazione di momenti formativi e di approfondimento

della normativa e degli argomenti inerenti la terza età e

stimolando la ricerca e l’aggiornamento continuo sugli

argomenti di maggiore interesse che possono riguardare

l’anziano: alimentazione, patologie, etc…. Con questo

approccio il volontario potrà comprendere come sia

necessario approcciarsi in maniera completa ed esaustiva

alle necessità di un settore di intervento (analisi del contesto)

per poter trovare le modalità di intervento più corrette

(obiettivi ed azioni).

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16 Castellana Solidale

OBIETTIVI DI CRESCITA PERSONALE DEL VOLONTARIO

OBIETTIVO 3

Contribuire alla

crescita personale del

volontario attraverso

l’acquisizione di

competenze

relazionali

Atteso che ogni uomo non è un’isola e che per completare la

personalità di un giovane è necessario che questi si relazioni

con il mondo circostante, con questo obiettivo si intende

stimolare nel volontario una maturazione dal punto di vista

delle relazioni interpersonali. Saranno differenti, infatti, le

persone e le professionalità con le quali i giovani verranno in

contatto nei dodici mesi di attività di progetto: gli anziani, i

colleghi del gruppo di lavoro, gli OLP e le altre risorse umane

dell’Ente e dei Partner/Copromotori. Questo obiettivo è

ritenuto tra i principali del progetto in quanto l’inserimento

sociale del giovane passa dalle capacità relazionali che riesce

ad esprimere quando si trova in gruppo. La possibilità di vivere

e lavorare per 12 mesi a contatto con persone dalle

competenze e dalle capacità diverse consentirà al giovane di

acquisire anche maggiore sicurezza nei rapporti interpersonali.

OBIETTIVO 4

Contribuire

all’inserimento di

giovani con bassa

scolarizzazione

(criteri regionali

aggiuntivi)

La situazione di disagio cui il progetto vuole dare risposta è

quella legata a condizioni formative e culturali di basso livello.

Troppe volte si assiste a situazioni familiari o economiche che

costringono i giovani ad interrompere il loro percorso di studi

per poter “campare a famigghia”. In tutti questi casi i giovani

rimangono esclusi da circuiti sociali e culturali ai quali non

riusciranno più ad avere accesso. Nell’ottica di offrire pari

opportunità a tutti i giovani, si vuole favorire l’inserimento

sociale di giovani che a causa di un basso livello di

scolarizzazione vivono un disagio sociale all’interno della

comunità.

Definire degli indicatori numerici in riferimento agli obiettivi per i volontari che sono a

carattere squisitamente qualitativo risulta molto complesso. Si stima, pertanto, che il

raggiungimento degli obiettivi sarà validato se almeno l’80% dei volontari (ovvero 12

volontari) avrà raggiunto livelli sufficienti nel miglioramento degli aspetti considerati nei

primi tre obiettivi e se almeno il 25% dei giovani partecipanti al progetto (ovvero 4

volontari) abbia il requisito della bassa scolarità.

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17 Castellana Solidale

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Poiché l’obiettivo generale del progetto è il miglioramento della qualità di vita dell’anziano, le attività proposte devono intervenire su tutte quelle situazioni che possano produrre isolamento o peggio ancora emarginazione sociale della persona anziana nel territorio comunale. Inoltre, date le difficoltà che l’anziano vive nella dimensione della quotidianità, è necessario che le azioni di progetto siano finalizzate a supportare tutte le attività quotidiane della persona anziana.

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Fase di progettazione Prima di avviare il processo di stesura del progetto è stata realizzata un’analisi del territorio e del target di intervento che ha portato all’enucleazione dei bisogni e delle criticità evidenziate nel box 6. A partire da questi dati sono state individuate le azioni e le relative attività volte a rendere operativi gli obiettivi visti al box 7. A partire da questa fase sono stati coinvolti diversi soggetti come l’assistente sociale comunale e i funzionari del settore dei servizi sociali comunali che hanno contribuito a dipingere lo stato attuale in cui versa la comunità anziana all’interno del territorio comunale. Grazie a questo step iniziale si è potuto passare alla stesura del progetto vero e proprio ed alla individuazione puntuale delle attività che vengono proposte nel seguito.

1. Accoglienza ed inserimento dei volontari

2. Formazione Specifica

3. Formazione Generale

4. Rimodulazione del piano di intervento

5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

7. Animazione e socializzazione

8. Monitoraggio

9. Attività legate alla crescita personale del giovane 1. Accoglienza ed inserimento dei volontari Questa attività è pensata come propedeutica dell’intero percorso che i volontari vivranno all’interno dell’ente. È importante che i giovani comprendano fin dall’inizio alcuni elementi fondamentali quali il ruolo che loro rivestono all’interno dell’ente, le modalità operative cui devono attenersi, il personale di riferimento che l’ente metterà a disposizione del progetto. Per favorire l’inserimento del giovane all’interno dell’ente si

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realizzeranno alcuni incontri in modo da chiarire gli aspetti principali del loro essere volontari. Si prevede di realizzare un incontro con il progettista dell’intervento in modo da dare ai giovani una visione di insieme del progetto, degli obiettivi che si vogliono raggiungere e delle attività da mettere in atto per risolvere le criticità evidenziate. È, inoltre, importante che i giovani prendano familiarità con gli OLP e i referenti dell’ente che li accompagneranno durante tutto il percorso di servizio civile. Verranno, pertanto realizzati diversi incontri conoscitivi in cui si possa anche iniziare a costruire il gruppo di lavoro dei volontari. Si tratta, infatti, di un insieme eterogeneo di giovani che dovranno condividere un’esperienza lunga 12 mesi e dovranno comprendere come collaborare per il raggiungimento degli obiettivi. Ad ognuno di loro sarà chiesto di mettere in campo le proprie conoscenze e competenze che verranno valutate in ingresso grazie ad alcuni questionari ed incontri di gruppo e singoli che verranno realizzati con l’assistente sociale comunale. In questo modo si potranno gettare le basi per la redazione del bilancio di competenze che verrà effettuata prima della conclusione del progetto. L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi rivolti ai volontari: Contribuire alla

crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di competenze relazionali 2. Formazione specifica La Formazione specifica ha l’obiettivo di fornire ai giovani gli strumenti per affrontare le attività di progetto e per vivere in maniera significativa l’esperienza nel settore sociale. Gli argomenti trattati, dettagliati nell’apposita sezione del formulario, serviranno a fornire ai giovani volontari le fondamenta sulle quali costruire le attività che li spingeranno ad intervenire nelle varie situazioni che incontreranno durante l’anno. Per il carattere propedeutico che rivestono gli argomenti trattati, in ottemperanza al decreto del 19/07/2013, la formazione specifica verrà realizzata entro i primi 3 mesi di progetto in particolare prima dell’avvio di ogni nuova attività da realizzare. L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire l’inclusione sociale degli

anziani nella comunità locale, Favorire la permanenza dell’anziano al proprio domicilio,

in autonomia, Favorire lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, organizzare il

lavoro e lavorare per obiettivi, Contribuire all’acquisizione di conoscenze e competenze

nel settore di intervento del progetto

3. Formazione generale La formazione generale vuole fornire al giovane la conoscenza delle radici sulle quali si è fondata la sua scelta di partecipare ad un progetto di Servizio civile. Attraverso gli argomenti previsti dalle Linee Guida del 19 luglio 2013 si cercherà di far capire al giovane il significato dell’essere cittadini e della solidarietà all’interno della propria comunità. Si analizzerà cos’è la Patria e cosa significa difenderla, chi sono stati (e chi sono ancora oggi) gli obiettori di coscienza e cos’è la protezione civile. Obiettivo primario della Formazione Generale sarà quindi quello della riscoperta per il giovane della coscienza civica e di come il servizio civile sia una modalità per contribuire alla crescita materiale e spirituale del nostro Paese. La formazione generale si realizzerà durante i primi sei mesi di progetto alternandosi allo sviluppo delle altre attività progettuali.

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L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire lo sviluppo della

capacità di lavorare in gruppo, organizzare il lavoro e lavorare per obiettivi 4. Rimodulazione del piano di intervento Poiché tra la presentazione del progetto e la sua attuazione intercorre un lasso temporale di circa un anno, risulta necessario fare una verifica delle condizioni al contorno analizzate nel progetto che devono essere attualizzate alla data in cui il progetto diventa esecutivo. L’attività risulta indispensabile per adeguare l’intervento alle necessità degli anziani che fruiranno del progetto. L’azione verrà realizzata attraverso l’utilizzo di due attività:

4.1) Mappatura della popolazione anziana. Si intende realizzare un’indagine conoscitiva per individuare la popolazione anziana con maggiori difficoltà e quali servizi, previsti dal progetto, attivare per ogni singolo utente individuato in relazioni ai bisogni manifestati.

4.2) Incontri di coordinamento tra i volontari e i servizi sociali comunali:

A partire dalla conoscenza del territorio da parte dei servizi sociali comunali e dalle risultanze dell’attività di mappatura, attraverso alcuni incontri di coordinamento, si individuerà il target di progetto e le modalità attuative delle azioni previste. L’azione servirà a pianificare la successiva attività di inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani. In questa fase verrà deciso anche l’accoppiamento volontario-utente propedeutico alla prosecuzione delle attività.

L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire l’inclusione sociale degli

anziani nella comunità locale, Favorire la permanenza dell’anziano al proprio domicilio,

in autonomia, , Favorire lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, organizzare il

lavoro e lavorare per obiettivi, Contribuire all’acquisizione di conoscenze e competenze

nel settore di intervento del progetto 5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani Questo step di progetto va affrontato prestando molta attenzione vista la delicatezza dell’argomento. Si tratta, infatti, di inserire un elemento estraneo all’interno della vita di una persona. È necessario che l’inserimento venga realizzato in maniera corretta per favorire l’instaurarsi del rapporto di fiducia che deve permeare tutto il successivo sviluppo delle attività con l’anziano. I passaggi che condurranno alla realizzazione dell’attività saranno due.

5.1) Primo contatto

L’azione prevede un’attività di primo contatto, realizzata dai servizi sociali professionali comunali che o tramite contatto telefonico, o meglio ancora tramite una visita domiciliare, servirà a presentare all’anziano l’iniziativa spiegando quali servizi integrativi dell’assistenza domiciliare classica verranno attivati e chi li realizzerà.

5.2) Conoscenza con i volontari

Al primo contatto seguirà un’attività di presentazione vera e propria dei volontari che supporteranno l’anziano durante le attività del quotidiano. La presentazione verrà realizzata dal personale dei servizi sociali professionali comunali in qualità di

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rappresentante autorevole delle istituzioni che si fa garante nei confronti dell’anziano dell’operato dei volontari all’interno delle attività di progetto in maniera coordinata con gli OLP, che terranno sotto controllo l’operato dei volontari durante tutti i 12 mesi di progetto.

L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire l’inclusione sociale degli anziani nella comunità locale, Favorire la permanenza dell’anziano al proprio domicilio, in autonomia, , Contribuire all’acquisizione di conoscenze e competenze nel settore di intervento del progetto, Contribuire alla crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di competenze relazionali. 6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano Una volta effettuato l’inserimento ed avviato il servizio con ogni singolo anziano, si potrà procedere con le attività del quotidiano che i volontari realizzeranno con e per gli anziani. Le principali attività che verranno realizzate giornalmente sono:

- disbrigo pratiche (pagamento utenze, prescrizione di ricette mediche, …); - supporto nella realizzazione di piccole attività quali acquisto di generi alimentari,

acquisto farmaci, supporto per la preparazione dei pasti; - accompagnamento presso medici di base, supermercati, uffici pubblici.

L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di favorire il mantenimento dell’anziano presso il proprio domicilio aiutandolo a realizzare quelle piccole attività del quotidiano che molte volte diventano un peso per la persona anziana. Si contribuisce, in questo modo, a recuperare e/o mantenere le abilità residue dell’anziano. L’attività contribuirà anche ad alleviare il carico dei familiari dell’anziano che potranno delegare alcune attività ai volontari recuperando del tempo necessario alla realizzazione di altre attività familiari. L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire la permanenza

dell’anziano al proprio domicilio, in autonomia, Favorire lo sviluppo della capacità di

lavorare in gruppo, organizzare il lavoro e lavorare per obiettivi, Contribuire

all’acquisizione di conoscenze e competenze nel settore di intervento del progetto,

Contribuire alla crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di competenze

relazionali, Contribuire alla crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di

competenze relazionali, Contribuire all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

7. Animazione e socializzazione Tra gli obiettivi del progetto è stato individuato il favorire l’inserimento sociale dell’anziano nella comunità. Molte volte, infatti, la necessità maggiore dell’anziano non è legata ad elementi materiali, quanto più sociali. Sono tante le situazioni in cui a causa di precarie condizioni di salute o per la paura di un incidente “fuori casa”, l’anziano avvii un lento ma inesorabile processo di isolamento che a lungo andare può condurre ad una emarginazione sociale della persona. Con questa azione si vuole favorire la partecipazione dell’anziano ad attività socializzanti che possano contribuire a ridurre i rischi appena evidenziati. Le attività di animazione e socializzazione verranno realizzate sia al domicilio dell’anziano che all’esterno:

- partite a carte o giochi di società: quest’attività mira sia a mantenere attive le capacità mentali dell’anziano che a stimolare comportamenti positivi che

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inducano ad uscire dalla sensazione di isolamento; - visione di film: quest’attività verrà realizzata con la scelta mirata di film che

possano consentire all’anziano una visione critica della società odierna. In questo modo si punta a stimolare l’anziano verso la ripresa dei contatti sociali. La scelta potrebbe cader, altresì, su pellicole che riportano l’anziano alla propria giovinezza e possono innescare il dialogo tra giovani e anziani che ripercorreranno alcuni momenti importanti della memoria e si confronteranno con i giovani sull’evoluzione (in positivo o in negativo) della società e dei costumi;

- accompagnamento per la partecipazione alla S. Messa, a manifestazioni, a

spettacoli: l’accompagnamento a momenti di socializzazione che possono essere del quotidiano (la S. Messa) ovvero sporadici (manifestazioni, spettacoli) favorirà la ripresa dei contatti sociali dell’anziano riducendo le situazioni di isolamento e di esclusione in cui possono venirsi a trovare gli anziani;

- effettuazione di passeggiate (soprattutto nel periodo primaverile ed estivo): questa attività mira a recuperare le abilità residue dell’anziano legate soprattutto alla mobilità. Inoltre, la possibilità di lasciare il proprio domicilio favorirà un miglioramento complessivo delle capacità psico-fisiche della persona. Spesso è la paura di cadere o di incorrere in altri problemi che frena l’anziano dall’uscire dal proprio “nido”. La presenza del volontario potrà invertire questa tendenza e far recuperare all’anziano forza e fiducia in se stesso;

- lettura di quotidiani e libri: questa attività mira a mantenere attive le capacità mentali dell’anziano attraverso questo esercizio che molte volte rimane disatteso a causa dei problemi di vista di cui soffrono gli anziani. Inoltre la lettura potrebbe essere un mezzo per avviare momenti di confronto tra gli anziani e i giovani su fatti che riguardano il costume, la società, la politica del nostro Paese;

- realizzazione di attività ludico-ricreative: con il supporto dei partners di progetto si intende realizzare attività ricreative rivolte agli anziani in modo da favorire la socializzazione territoriale

In questo modo si intende realizzare attività socializzanti sia con quegli anziani che per difficoltà di deambulazione non possono lasciare facilmente il proprio domicilio, sia per quegli anziani che pur avendo ancora delle buone abilità residue non escono dal proprio domicilio poiché “sole”. Con questa attività si intende contribuire anche a ridurre il carico per i familiari dell’anziano che potranno utilizzare il tempo che il volontario dedica al proprio congiunto per la realizzazione di attività personali e familiari altrimenti più complicate da effettuare. L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire l’inclusione sociale degli

anziani nella comunità locale, Favorire lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo,

organizzare il lavoro e lavorare per obiettivi, Contribuire all’acquisizione di conoscenze e

competenze nel settore di intervento del progetto, Contribuire alla crescita personale

del volontario attraverso l’acquisizione di competenze relazionali, Contribuire

all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione.

8. Monitoraggio Il monitoraggio è un’attività trasversale a tutto il progetto che mira a valutare il progetto stesso durante il suo svolgimento. Risulta un’azione indispensabile per comprendere se il

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progetto si sta muovendo nella direzione prefissata per il raggiungimento degli obiettivi oppure se è necessario un aggiustamento di ”rotta”. L’attività verrà realizzata tramite la somministrazione di questionari e la realizzazione di colloqui e coinvolgerà tutti gli attori del progetto: volontari, OLP, servizi sociali comunali, destinatari, etc… L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire lo sviluppo della

capacità di lavorare in gruppo, organizzare il lavoro e lavorare per obiettivi, Contribuire

all’acquisizione di conoscenze e competenze nel settore di intervento del progetto,

Contribuire alla crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di competenze

relazionali

9. Attività legate alla crescita personale del giovane Al fine di contribuire alla crescita personale del giovane che ha scelto di svolgere il Servizio Civile, nel corso dei 12 mesi saranno realizzati incontri motivazionali per riflettere sull’esperienza fino a quel momento portata avanti e incontri da realizzare al di là dell’impegno quotidiano di servizio. Per ciò che concerne la prima tipologia di incontri, gli operatori volontari avranno modo di mettere in comune le proprie esperienze e discutere degli aspetti positivi e negativi vissuti da ognuno durante la propria esperienza di servizio civile. Tali incontri serviranno, inoltre, per coinvolgere i giovani nella programmazione degli interventi rendendoli partecipi della gestione degli stessi ed incoraggiandoli ad esprimere la propria opinione e idee in merito. Per quanto riguarda, invece, gli incontri da realizzare al di fuori degli impegni di servizio, questi hanno come obiettivo il miglioramento delle capacità relazionali dei volontari che mediante la partecipazione a momenti di socializzazione, quali ad esempio serate in pizzeria o scampagnate fuori porta, avranno modo di approfondire la propria conoscenza reciproca in ambiti che non siano quelli lavorativi. Si pensa anche di utilizzare i social network (es. Facebook, WhatsApp), in particolare con l’uso dei gruppi di discussione, per consentire ai giovani di avere uno spazio comune di discussione che travalichi le distanze spaziali e temporali. L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire lo sviluppo della

capacità di lavorare in gruppo, organizzare il lavoro e lavorare per obiettivi, Contribuire

alla crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di competenze relazionali,

Contribuire all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

10. Attività legate all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione (criteri regionali aggiuntivi)

Poiché l’obiettivo di riferimento è quello di favorire l’inserimento sociale di giovani con basso grado di scolarizzazione, non sarebbe proficuo l’utilizzo di attività che coinvolgano esclusivamente questi soggetti in quanto creerebbe situazioni di “ghettizzazione” piuttosto che di inclusione. Si intende, quindi, realizzare un’attività che coinvolga tutti i giovani volontari e che non preveda la presenza di altro personale dell’ente. L’idea è quella di realizzare delle giornate di autoformazione in cui i giovani stessi si possano confrontare sugli argomenti trattati nella formazione, su situazioni vissute durante le attività di servizio, etc… I giovani verranno coinvolti in gruppi di 2-3 unità alla volta, di cui almeno uno con bassa scolarizzazione, e gestiranno l’attività di gruppo con i propri colleghi proponendo spunti di riflessione e moderando le attività del gruppo. In questo modo si intende sia aumentare il coinvolgimento del singolo che, in un gruppo di 2-3

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persone, ha sicuramente più spazio rispetto il gruppo di lavoro complessivo, in modo da consentire al giovane con maggiori difficoltà culturali di avere situazioni di stimolo promosse direttamente dai propri colleghi all’interno del gruppo dei “pari”. Si prevede di realizzare 4 incontri di questo tipo con cadenza bimestrale. L’attività contribuisce al raggiungimento degli obiettivi: Favorire lo sviluppo della

capacità di lavorare in gruppo, organizzare il lavoro e lavorare per obiettivi, Contribuire

alla crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di competenze relazionali,

Contribuire all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con

la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Di seguito vengono analizzate tutte le risorse umane che parteciperanno alle varie azioni di progetto con il ruolo che ciascuna di esse avrà.

1. Accoglienza ed inserimento dei volontari

− n. 1 Assistente sociale

− Tutti i funzionari dei servizi sociali comunali

Il loro ruolo è quello di favorire l’inserimento del giovane all’interno dell’ente. Il compito delle figure individuate sarà di mettere a proprio agio i giovani dando le informazioni generali riguardo l’ente, i suoi regolamenti interni, i ruoli e le competenze di tutti i referenti che i volontari incontreranno durante il servizio. Inoltre, l’assistente sociale avvierà il processo di valutazione delle competenze e conoscenze in ingresso che si completerà con la redazione del bilancio di competenze alla fine del servizio 2. Formazione Specifica

− Formatori specifici ed esperti

Grazie alle loro competenze specifiche nell’argomento da trattare potranno dare ai giovani volontari le conoscenze di base necessarie per la realizzazione delle varie attività. Inoltre, contribuiranno a capire come si articola il settore nel cui stanno intervenendo alla luce di situazioni reali e non semplicemente didattiche. 3. Formazione Generale

− Formatori dell’ente ed Esperti

Si occuperanno di declinare tutti gli argomenti previsti secondo le direttive delle Linee Guida del 19/07/2013. Daranno anche una attualizzazione degli argomenti trattai che verranno riportati a casi reali e di attualità in modo che i giovani possano confrontarli con il loro vissuto e non relegarli ad una dimensione storica che sembra essere distante dall’applicabilità ai giorni nostri.

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4. Rimodulazione del piano di intervento

− n. 1 Assistente sociale

Con le sue competenze nella gestione di gruppi e di servizi alla persona, avrà il compito di coordinare le attività di progetto a seguito delle attività di mappatura. Inoltre, si occuperà di attualizzare i dati di progetto sulla base delle rilevazioni effettuate.

− n. 2 referenti dell’Ufficio servizi sociali del comune

Grazie alle loro conoscenze e competenze in relazione alla popolazione anziana del territorio, avranno il compito di attualizzare l’analisi del territorio, di concerto con l’assistente sociale, in riferimento alle situazioni di maggiore disagio che potranno essere individuate sia attraverso la mappatura che attraverso le esperienze storiche di front office realizzate dagli uffici comunali. 5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

− n. 1 Assistente sociale

Grazie alle proprie competenze nel settore, coordinerà tutte le attività di inserimento intervenendo con la propria presenza anche durante i momenti di presentazione dei volontari. Dovrà sovrintendere all’accoppiamento volontario-utente in base alle proprie esperienze ed alle risultanze dell’analisi territoriale effettuata.

− n.1 referente dell’Ufficio servizi sociali del comune

Conoscendo sia il territorio, con i suoi bisogni, che gli anziani, sarà chiamato a farsi garante dell’inserimento del volontario presso il domicilio dell’anziano stesso. Il suo ruolo è quello di presentare i giovani agli anziani che potranno così fidarsi grazie all’intermediazione di un “volto amico” 6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

− n. 1 Assistente sociale

Si occuperà di coordinare tutte le attività realizzate dai volontari nei servizi alla persona realizzati. Inoltre, valuterà eventuali aggiornamenti alle modalità attuative dei servizi sulla base dei feedback rilevati dagli uffici comunali.

− n. 2 referenti dell’Ufficio servizi sociali del comune

Si occuperanno di inserire i volontari all’interno delle famiglie degli anziani di concerto con l’assistente sociale. Effettueranno attività di rilevazione dei servizi attraverso contatti telefonici e visite domiciliari per valutare, grazie alla supervisione dell’assistente sociale, l’efficacia delle azioni messe in campo. 7. Animazione e socializzazione

− n. 1 Assistente sociale

Si occuperà di individuare le attività realizzabili a seconda dell’utente e coordinerà tutte le attività realizzate dai volontari.

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− animatori messi a disposizione dagli enti partner

Con le loro competenze nella realizzazione dei servizi di animazione, realizzeranno attività ludico ricreative rivolte agli anziani.

− n. 2 referenti dell’Ufficio servizi sociali del comune

Si occuperanno di fare da facilitatori per la realizzazione delle attività previste fornendo ai giovani strumenti e materiali ovvero sensibilizzando l’Amministrazione alla realizzazione degli interventi stessi sulla base delle necessità individuate di concerto con l’assistente sociale. 8. Monitoraggio

− n. 1 Assistente sociale

Con le sue competenze relative alla gestione dei gruppi e dei progetti nel settore del sociale si occuperà della gestione degli incontri di monitoraggio. Si occuperà anche dei colloqui personali tramite i quali verrà valutata anche la crescita personale del giovane volontario

− n. 1 referente dell’Ufficio servizi sociali del comune

Con la sua conoscenza del territorio è chiamato a supervisionare le attività rivolte agli anziani in modo da pesare gli effetti delle attività svolte dai volontari ed evitare che queste possano modificare l’asset degli utenti. 9. Attività legate alla crescita personale del giovane

− n. 1 Assistente sociale

Con le sue competenze relative alla gestione dei gruppi fornirà contributi in merito alle attività da realizzare ed evidenzierà quelle situazioni che possano favorire l’integrazione dei giovani.

− n. 1 esperto di comunicazione

Fornirà ai volontari strumenti e supporto per mediare situazioni di conflitto all’interno del gruppo. Gli strumenti comunicativi che potrà mettere a disposizione saranno sicuramente risolutivi per la realizzazione di molte delle attività previste. 10. Attività legate all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione L’attività verrà realizzata in maniera autonoma dai volontari anche se potrebbe essere richiesto dagli stessi giovani un supporto per la realizzazione. In questo caso potranno essere coinvolti: assistente sociale per individuare insieme ai giovani le modalità operative dell’attività ed eventuali argomenti che potrebbero facilitare la realizzazione; referente dei servizi sociali comunali per facilitare la realizzazione dell’attività reperendo e fornendo ai giovani materiali e attrezzature necessari allo svolgimento.

Oltre le risorse umane indicate nella tabella, saranno coinvolti nelle attività di progetto tutte le risorse proprie dei progetti di servizio civile (OLP, formatori, esperto di monitoraggio).

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8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Si premette che tutti i volontari del progetto prenderanno parte a tutte le attività

previste. Infatti, nell’ottica dell’inserimento sociale e della crescita personale del giovane

sarebbe risultato “emarginante” intraprendere delle attività a beneficio esclusivo di una

categoria di giovani piuttosto che di un’altra. Unica eccezione è data dalle attività

rivolte all’inserimento dei giovani con bassa scolarizzazione che vogliono fornire

quell’opportunità in più ai giovani in condizione di disagio di poter manifestare ai propri

colleghi le capacità e competenze che li caratterizzano sempre con la finalità di

migliorarne l’inserimento sociale all’interno del “gruppo dei pari”.

1. Accoglienza ed inserimento dei volontari: I volontari avranno la possibilità di entrare in contatto con una nuova realtà con la quale si dovranno confrontare per un intero anno. Potranno, durante questa prima attività, prendere familiarità con la struttura che li ospiterà e con i colleghi e referenti che li seguiranno durante tutto il progetto. Conosceranno anche la mission dell’ente ed avranno la possibilità di comprendere come vengono realizzati e gestiti i servizi da parte di un ente locale. Potranno capire come funzionano i meccanismi della macchina comunale vivendo un’esperienza non solo da cittadini, ma anche da operatori dell’ente stesso. L’attività prevede la partecipazione di tutti i volontari.

I volontari acquisiranno la capacità di lavorare in gruppo rispettando regolamenti ed

orari.

2. Formazione Specifica e 3. Formazione Generale Il ruolo dei volontari è quello di parte attiva e passiva in quanto la formazione non è vista come un mero trasferimento di nozioni, bensì un’esperienza interattiva che possa fornire al giovane conoscenze utili per il miglioramento delle proprie competenze. I volontari saranno chiamati a partecipare in maniera attiva con l’utilizzo di modalità dinamiche di formazione che contemplano l’utilizzo di supporti video ed audio e la realizzazione di attività personali e di gruppo nelle quali sperimentare quanto discusso in aula.

I volontari acquisiranno conoscenze generali su concetti di base del settore sociale e

specifiche sul settore dell’assistenza oltre la capacità di lavorare in gruppo.

4. Rimodulazione del piano di intervento: I volontari si confronteranno con quella che è l’attività di concertazione di un tavolo programmatico. Verranno a conoscenza di come operano i servizi sociali comunali e capiranno come pianificare le attività da realizzare in base a quelle che sono le necessità ed i bisogni dell’utenza. A questa attività parteciperanno tutti i volontari. A questa attività parteciperanno tutti i volontari del progetto.

I volontari acquisiranno capacità decisionali e di analisi. Acquisiranno conoscenze su

come programmare e coordinare un’attività.

5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani: Durante lo svolgimento di questa azione i volontari inizieranno la costruzione del rapporto di

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fiducia con gli anziani che seguiranno per tutto il progetto. Al volontario è chiesto, soprattutto in questa azione di manifestare la massima disponibilità nei confronti dell’utente in modo da accelerare il processo di “accettazione” da parte dell’anziano.

Al termine dell’attività i volontari avranno iniziato il processo di costruzione di relazioni

che verrà affinato con la realizzazione delle azioni che seguiranno durante i 12 mesi di

progetto.

6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano: I volontari dovranno dapprima instaurare una relazione di fiducia con l’anziano presso il domicilio del quale si recheranno per la realizzazione delle attività. Il coinvolgimento dei volontari nella realizzazione delle azioni sarà diretto e quotidiano per circa 10 mesi. Si occuperanno di realizzare le attività presso il domicilio degli anziani, ovvero presso uffici e luoghi pubblici per il sostegno alle attività quotidiane dell’anziano. Organizzeranno le attività da realizzare con l’aiuto degli OLP al fine di stabilire un piano settimanale di intervento che sia articolato in modo da garantire un adeguato supporto a tutta l’utenza individuata.

I volontari acquisiranno, innanzitutto, la capacità relazionale necessaria per

l’instaurazione della relazione di fiducia. Impareranno le doti della disponibilità e

dell’ascolto.

7. Animazione e socializzazione Le attività di animazione, parimenti all’assistenza rivestono il ruolo più importante di tutto il progetto in riferimento alla popolazione anziana. Saranno realizzate almeno tre giorni la settimana e varieranno durante l’anno anche in riferimento alle stagioni. Il volontario dovrà provvedere alla programmazione delle attività, a stimolare la partecipazione dell’anziano ed a controllare la realizzazione affinché i risultati possano essere quelli attesi. Sempre con l’aiuto degli OLP, i volontari provvederanno anche al reperimento dei materiali necessari per la realizzazione dell’attività e cercheranno, per quanto possibile, di stimolare l’anziano alla partecipazione ad attività che possano condurlo fuori dal proprio domicilio.

I volontari acquisiranno competenze relative alla programmazione ed esecuzione di

un’attività. Affineranno anche le proprie capacità relazionali con l’obiettivo del

coinvolgimento dell’anziano.

8. Monitoraggio: Il monitoraggio vedrà coinvolti i volontari sia come proponenti che riceventi. In questo caso l’attenzione va posta nel loro ruolo come proponenti. Saranno loro stessi a somministrare questionari agli anziani ed ai loro familiari ovvero a realizzare delle brevi interviste con l’obiettivo di tenere sotto controllo il gradimento delle attività realizzate. I volontari si occuperanno anche di elaborare i dati ottenuti e di redigere una relazione che possa spiegare come si è svolta l’attività ed in che modo si sono reperiti ed elaborati i dati. L’attività verrà realizzata con la partecipazione di tutti i volontari inseriti nel progetto. I volontari affineranno le loro capacità relazionali nei confronti degli utenti e delle loro

famiglie. Impareranno ad essere neutrali anche quando si trovano a trattare argomenti

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che li riguardano in prima persona. Infine acquisiranno competenze anche nella

raccolta ed elaborazione di dati. 9. Attività legate alla crescita personale del giovane I volontari, durante queste attività trasversali all’intero progetto, rivestiranno il ruolo di attori e spettatori contemporaneamente. Infatti, da un lato parteciperanno ad incontri di gruppo in cui analizzeranno l’andamento delle attività progettuali che qualcun altro ha scritto per loro, ma dall’altro saranno veri e propri protagonisti perché metteranno in comune le singole esperienze man mano vissute e potranno trovare un “finale diverso” al progetto che ancora stanno vivendo proponendo nuove attività che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi previsti. Infatti, saranno i volontari stessi che pianificheranno ogni incontro stilando un ordine del giorno ed individuando le modalità di svolgimento dello stesso che di volta in volta potranno variare utilizzando anche dinamiche non formali come, ad esempio, il brain storming Infine, è obiettivo del progetto che la coesione che si svilupperà con le attività di gruppo non si esaurisca nelle azioni giornaliere svolte dai volontari durante il servizio. È, infatti, auspicabile che la vita di gruppo venga cementata anche grazie ad incontri extra che valichino i confini del servizio quotidiano. Il comune, in tale senso, si farà promotore di attività extra che possano essere vissute dai volontari come momento di relax, sfruttando magari giornate festive o domenicali. Tutti i volontari del progetto prenderanno parte a questa attività.

I volontari continueranno a maturare capacità relazionali. Infatti, il confronto ed il

dialogo consentiranno loro di riuscire a mediare situazioni di stallo divenendo capaci

anche di negoziare il proprio modo di pensare con quello degli altri.

10. Attività legate all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

(criteri regionali aggiuntivi)

Tutti i volontari del progetto prenderanno parte alle attività della presente azione, ma i giovani con bassa scolarità saranno coloro che gestiranno l’attività organizzando gli incontri, fissando i temi da trattare e costituendo i gruppi che di volta in volta animeranno e modereranno l’incontro. Come affermato in precedenza, è importante che i gruppi siano misti con la partecipazione di almeno un giovane con bassa scolarizzazione cui verrà affidato un ruolo attivo nella predisposizione del materiale e nell’animazione del successivo incontro.

I volontari avranno ulteriori opportunità per maturare capacità relazionali ed

organizzative ed affinare le proprie capacità di mediazione e controllo di situazioni di

conflitto. Queste ultime situazioni, infatti, possono venirsi a creare nel momento in cui si

apre un confronto su argomenti per i quali non tutti hanno lo stesso punto di vista di

conseguenza il confronto ed il dialogo consentiranno loro di riuscire a mediare situazioni

di stallo divenendo capaci anche di negoziare il proprio modo di pensare con quello

degli altri. L’attività avrà anche l’obiettivo di migliorare le conoscenze dei giovani

volontari sul settore di intervento che risulterà argomento degli incontri di discussione.

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Volendo dare una visione d’insieme della collocazione temporale delle attività di progetto, si utilizza il cronogramma quale modalità visiva:

MESE

ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

1. Accoglienza ed inserimento dei volontari

2. Formazione Specifica � � �

3. Formazione Generale � � � � � �

4. Rimodulazione del piano di intervento

� � �

5. Inserimento volontari al domicilio degli anziani

� �

6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

� � � � � � � � � � �

7. Animazione e socializzazione

� � � � � � � � � � �

8. Monitoraggio � � � �

9. Attività legate alla crescita personale del giovane

� � � � �

10. Attività legate all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

� � � �

Tutte le competenze acquisite dai volontari in ognuna delle azioni di progetto saranno spendibili per il proprio curriculum vitae. Alcune saranno maggiormente legate alla crescita personale (es. competenze relazionali) altre più specificatamente legate alla crescita professionale (es. capacità di lavoro per obiettivi e in gruppo).

Tutte le competenze maturate verranno analizzate sia per la redazione del bilancio di esperienza finale, sia per la certificazione ad opera del Comune e dell’Ente di Formazione Capp Cooperativa Sociale ar.l. Interpretando il Curriculum Vitae nel senso più ampio del termine, ovvero di report delle capacità, esperienze ed attitudini personali e professionali, tutte le competenze acquisite non potranno fare altro che contribuire agli obiettivi di crescita del volontario individuati nel box 7.

Comune di Castellana Sicula

30 Castellana Solidale

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: � Diligenza;

� Riservatezza;

� Rispetto delle regole interne all’Ente per la gestione dei dati personali e sensibili, in

ottemperanza alle direttive del D.Lgs. 196/2003 in materia di privacy. Rispetto

della regole comportamentali relative alla gestione del servizio civile;

� Disponibilità alla flessibilità oraria e alla turnazione (turni antimeridiani e

pomeridiani, turni nei giorni festivi) in base alle diverse esigenze di servizio.

� Accettazione del giorno di riposo non necessariamente coincidente con il sabato

e/o la domenica

� Disponibilità ad effettuare missioni e trasferimenti anche in sedi luoghi diversi dalla

sede di attuazione, qualora ciò si rendesse necessario per motivi di servizio;

� Disponibilità a spostarsi da una azione progettuale all’altra

15

0

15

0

30

5

Comune di Castellana Sicula

31 Castellana Solidale

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N. Sede di

attuazione del progetto

Comune

Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per

sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e nome

Data di

nascita

C.F. Cognome e nome

Data di

nascita

C.F.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Comune di Castellana Sicula

32 Castellana Solidale

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

La promozione del servizio civile nazionale, quale opportunità di crescita delle giovani

generazioni riveste primaria importanza rispetto alle più specifiche finalità progettuali. Il

coinvolgimento degli organi di informazione pubblici e privati (giornalisti, emittenti

televisive e radio locali e nazionali) favorirà la diffusione dei risultati connessi agli obiettivi

progettuali conseguiti nel breve, medio e lungo termine. Particolare attenzione sarà

dedicata alla diffusione dei dati sul numero degli utenti che avranno usufruito delle

singole attività progettuali e sugli obiettivi raggiunti dal progetto in termini di

miglioramento dei servizi pubblici territoriali. Inoltre, sui siti internet dell’ente promotore e

degli enti co-promotori interessati alla realizzazione del progetto saranno pubblicati gli

elementi più importanti del presente progetto e le modalità di partecipazione da parte

dei volontari interessati.

La strutturazione delle attività di promozione e sensibilizzazione prevede uno svolgimento

sia durante il progetto che a conclusione dello stesso.

Attività in itinere (18 ore)

Per lo svolgimento di tale azione progettuale i volontari dovranno impegnarsi in attività di

sensibilizzazione e promozione sia del progetto sia delle opportunità offerte dalla Legge

64/2001 e dal D.Lgs. 40/2017 sun nuovo Servizio Civile Universale. I volontari con il

supporto di personale specializzato dovranno provvedere a preparare slides, cartelloni,

presentazioni in power point in modo da avere, per ciascun luogo in cui verrà portata

avanti l’attività lo strumento migliore di divulgazione. L’esperienza acquisita in questi anni

ci insegna che i luoghi in cui è maggiore la predisposizione all’ascolto sono le scuole, le

piazze, i centri ricreativi e le associazioni. I volontari pertanto si occuperanno sia della

fase della logistica che dell’organizzazione vera e propria dell’azione. Dovranno

chiedere i permessi e le autorizzazioni, definire un calendario di interventi, rendere la

cittadinanza informata preventivamente sulle piazze, i giorni e le ore in cui saranno

realizzati gli stand. Questa azione del progetto prevedrà:

• N. 1 giorni di pubblicizzazione presso le scuole locali: i volontari saranno impegnati

dalle ore 8.00 alle ore 14.00, per un monte ore complessivo di 6 ore negli istituti

scolastici del territorio comunale

• N. 2 giornate in piazza: i volontari realizzeranno gli stand informativi nella piazza del

comune. Le giornate di sensibilizzazione verranno pianificate in modo da coincidere

con il periodo natalizio, il periodo pasquale, la festa del patrono, le manifestazioni

estive, etc…. In questo modo si riusciranno a coinvolgere il maggior numero possibile

di cittadini. Si prevede che ognuna delle giornate impegni i volontari per 6 ore, per un

monte ore complessivo di 12 ore.

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33 Castellana Solidale

Attività ex post (4 ore)

Così come per le attività in itinere, anche quelle ex post prevedranno un coinvolgimento

diretto dei volontari quali testimoni delle attività realizzate. La giornata di seminario, della

durata di 4 ore che si terrà nell’ultima settimana di servizio, avrà lo scopo di pubblicizzare

i risultati ottenuti all’interno del progetto. Al seminario parteciperanno, oltre i volontari,

anche i responsabili dell’ente e dei partners di progetto che daranno ognuno il proprio

punto di vista sull’esperienza realizzata.

L’obiettivo finale è quello di dare pubblicità al servizio civile senza utilizzare norme o

regolamenti, ma tramite l’esperienza di chi avendo vissuto quest’esperienza può

“raccontare” agli altri cosa “significa” il servizio civile e non semplicemente “cos’è”.

Complessivamente la durata delle attività di promozione è pari a 22 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

a) Metodologia

Per favorire la fase di reclutamento degli aspiranti volontari da avviare in servizio, l’Ente

prevede di realizzare una fase di pubblicizzazione dei progetti da avviare attraverso:

1) Pubblicazione delle schede progettuali all’interno del sito dell’ente nella pagina

dedicata ai progetti realizzata all’interno della sezione del sito dedicata al Servizio Civile.

2) Affissione di manifesti e locandine presso le sedi comunali nel territorio ed i luoghi di

maggiore affluenza dei giovani.

Una seconda fase sarà quella della raccolta delle istanze di partecipazione. A

completamento di questa fase verrà effettuata una prima analisi documentale atta a

verificare la presenza dei requisiti di ammissione al Bando di Selezione pubblicato sul sito

del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, cui i candidati stanno

partecipando. L’eventuale esclusione di candidati dal processo di selezione verrà

realizzata con le modalità previste dal citato Bando.

Esperita questa prima procedura si passerà alla valutazione dei titoli e dei documenti

presentati dai candidati che darà luogo all’attribuzione di un primo punteggio così

come dettagliato nel seguito.

A completamento di questa fase l’Ente provvederà a pubblicare sul proprio sito il

calendario completo dei candidati ammessi al colloquio di selezione con l’indicazione

dell’orario e del luogo dove si terrà lo stesso. Come previsto dal bando di selezione, la

pubblicazione avverrà almeno 15 giorni prima della data del colloquio di selezione ed

avrà valore di notifica ai candidati. Comunicazione aggiuntiva agli interessati potrà

essere realizzata tramite e-mail e/o comunicazione telefonica e, a seconda dei casi,

posta prioritaria, raccomandata A.R. o notifica personale.

La selezione dei volontari verrà effettuata direttamente dallo staff dell’ente con le risorse

Comune di Castellana Sicula

34 Castellana Solidale

umane più idonee per tale funzione. I candidati si dovranno attenere alle indicazioni

fornite in ordine ai tempi, ai luoghi e alle modalità delle procedure selettive.

La procedura di selezione verrà completata con l’effettuazione di un colloquio di

selezione con il quale verrà approfondita la valutazione dei candidati.

Lo staff dell’Ente, terminate le procedure selettive, provvederà a stilare le graduatorie

relative al singolo progetto, ovvero alle singole sedi di progetto in ordine di punteggio

decrescente (ovvero secondo le modalità previste dal Bando di selezione già citato).

Verranno inseriti all’interno dello stesso documento anche i nominativi dei candidati

risultati idonei non selezionati per mancanza di posti ed i nominativi degli esclusi dalle

selezioni con la specifica delle motivazioni di esclusione. Il documento così completo

sarà inviato al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale secondo la

procedura informatica indicata dal programma Helios. Le graduatorie verranno

pubblicate, previa ratifica del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile

Nazionale, sul sito web dell’Ente.

b) Strumenti e tecniche utilizzati

Gli strumenti utilizzati per la fase di reclutamento sono dati da materiale informativo e

divulgativo quali locandine e manifesti, da pubblicità radiofoniche realizzate attraverso

emittenti locali che operano nel territorio di riferimento, dalla pubblicizzazione attraverso

il sito web dell’ente all’interno del quale i candidati potranno trovare informazioni,

materiali e modulistica utile per la presentazione dell’istanza di partecipazione.

Gli strumenti utilizzati per l’espletamento delle procedure di selezione sono:

1. Valutazione documentale e dei titoli

2. Colloquio personale

La valutazione documentale prevede l’attribuzione di punteggi ben definiti ad un

insieme di variabili legate a titoli e documenti presentati dai candidati. La check-list è

stata prevista su supporto informatico con l’ausilio dell’applicativo EXCEL che consentirà

un’agevole e corretta compilazione della stessa calcolando in tempi ridotti i punteggi

da attribuire ad ogni candidato.

Il colloquio personale si svolgerà nelle sedi di attuazione progetto o comunque nel

territorio provinciale o regionale in cui le sedi stesse sono inserite. Anche per il colloquio di

valutazione è prevista una check-list che guidi il selettore negli argomenti oggetto del

colloquio stesso. La check-list è stata prevista su supporto informatico con l’ausilio

dell’applicativo EXCEL che consentirà un’agevole e corretta compilazione della stessa

calcolando in tempi ridotti i punteggi da attribuire ad ogni candidato.

c) Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori:

Le variabili che si intendono misurare, e i relativi indicatori, sono le seguenti:

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35 Castellana Solidale

1) Conoscenza: valutata mediante l’indicatore indiretto dei titoli di studio e

direttamente con il colloquio;

2) Background: valutato mediante le esperienze lavorative e/o di volontariato e con

il colloquio;

3) Disponibilità al progetto: valutata mediante colloquio

4) Capacità: valutata, durante il colloquio, attraverso la risoluzione di un problema

pratico relativo al progetto.

d) Criteri di selezione

I candidati dopo la selezione saranno collocati lungo una scala di valutazione espressa

in centesimi risultante dalla sommatoria dei punteggi massimi ottenibili sulle seguenti

scale parziali:

1) Titolo di studio: massimo punteggio ottenibile 13 punti

2) Esperienze lavorative e/o di volontariato: massimo punteggio ottenibile 27 punti

3) Colloquio: massimo punteggio ottenibile 60 punti

Allo scopo di favorire la partecipazione al Servizio Civile da parte di giovani con basso

grado di scolarizzazione è stata ideata una griglia di valutazione del titolo che attribuisce

il punteggio maggiore proprio a coloro che sono in possesso della Licenza Media o della

Licenza Elementare. Questo criterio di valutazione ha l’obiettivo di ridurre il gap iniziale,

derivante dalla valutazione dei titoli, tra chi ha un titolo di studio molto basso e chi

invece ha conseguito titoli di studio di grado più elevato. In questo modo si rendono più

omogenei i valori dei punteggi di partenza consentendo anche ai giovani con bassa

scolarizzazione di aumentare le proprie chances di partecipazione al progetto di servizio

civile. (Adeguamento ai criteri regionali aggiuntivi)

Di seguito si specificano secondo tabelle quanto già enunciato.

TITOLO DI STUDIO (massimo 13 punti)

Titolo di studio (viene attribuito punteggio solamente al titolo più elevato)

Laurea quinquennale o specialistica non attinente il progetto

3 punti

Laurea quinquennale o specialistica attinente il progetto

4 punti

Diploma di Laurea o Laurea I Livello non attinente il progetto

5 punti

Diploma di Laurea o Laurea I Livello attinente il progetto

6 punti

Diploma di scuola media superiore non attinente il progetto

7 punti

Diploma di scuola media superiore attinente il progetto

8 punti

Licenza Media o Licenza Elementare 9 punti

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36 Castellana Solidale

Titoli di formazione professionale (viene attribuito punteggio solamente al titolo più elevato)

Titolo professionale non attinente al progetto – legato ad un corso di durata inferiore o pari a 480 ore

1 punti

Titolo professionale non attinente al progetto – legato ad un corso di durata superiore a 480 ore

2 punti

Titolo professionale attinente al progetto – legato ad un corso di durata inferiore o pari a 480 ore

3 punti

Titolo professionale attinente al progetto – legato ad un corso di durata superiore a 480 ore

4 punti

ESPERIENZE LAVORATIVE E/O DI VOLONTARIATO (massimo 27 punti)

Esperienze di lavoro e/o volontariato certificate (vengono valutati soltanto i mesi o le frazioni di mese superiori a 15 gg. Il numero max di mesi valutabile è pari a 10)

Precedenti esperienze nel settore del progetto realizzate presso l’ente (coefficiente = 1 per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 gg)

1 punto per mese (Max 10 punti)

Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto realizzate presso altri enti diversi da quello che realizza il progetto (coefficiente = 0,8 per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 gg)

0,8 punti per mese (Max 8 punti)

Precedenti esperienze in settori diversi da quello di progetto presso l’ente che realizza il progetto (coefficiente = 0,5 per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 gg)

0,5 punti per mese (Max 5 punti)

Precedenti esperienze in settori diversi da quello di progetto in settori diversi presso enti diversi da quello che realizza il progetto (coefficiente = 0,2 per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 gg)

0,2 punti per mese (Max 2 punti)

Altre esperienze certificate non valutate altrove

Si valutano altre esperienze differenti da quelle già valutate in precedenza e comunque certificate da un ente terzo (es. Patente ecdl)

Fino a 2 punti

COLLOQUIO PERSONALE (massimo 60 punti)

Il colloquio verterà sui seguenti argomenti:

� Il Servizio Civile Nazionale

� L’ambito di attività del progetto

� Il progetto prescelto

� L’ente di realizzazione del progetto

� Il volontario

� Disponibilità alla realizzazione del progetto

Il colloquio tenderà inoltre ad accertare la capacità dei candidati nella risoluzione di un

problema pratico connesso alla realizzazione del progetto. Il punteggio finale del

colloquio sarà la risultante della media aritmetica della valutazione attribuita a ciascuno

degli argomenti trattati all’interno del colloquio stesso.

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37 Castellana Solidale

e) Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema:

Non verranno dichiarati idonei a prestare servizio civile volontario, nel progetto prescelto

e per il quale hanno sostenuto le selezioni, i candidati che abbiano ottenuto nella

scheda di valutazione al colloquio un punteggio inferiore a 36/60

(TRENTASEI/SESSANTESIMI).

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1.1 Generalità

Scopo della presente procedura è quello di definire le modalità di gestione del

monitoraggio delle attese ed il grado di soddisfazione dei Volontari in Servizio Civile

presso il nostro ente, per individuare le aree di adeguamento e miglioramento

necessarie a garantire il rispetto delle finalità originarie, degli obiettivi intermedi e del

rapporto con i giovani.

Nel nostro Ente il piano di monitoraggio sarà articolato in una serie di occasioni di

confronto tra le parti sull’andamento del progetto stesso e sulla reciproca soddisfazione

in merito alla qualità dei risultati individuali e collettivi raggiunti.

Nello specifico l’ente deve pianificare ed attuare i processi di monitoraggio, di

misurazione, di analisi e di miglioramento necessari a:

a) Dimostrare la conformità degli obiettivi intermedi rispetto alle finalità originali del

progetto;

b) Assicurare la conformità e la qualità del sistema di gestione dei Volontari in servizio

civile;

c) Migliorare in modo continuo l’efficacia del progetto ed il raggiungimento dei risultati

individuali e collettivi.

Questo deve comprendere l’individuazione dei metodi applicabili, incluse le tecniche

statistiche, e l’estensione della loro utilizzazione.

1.2 Monitoraggio e misurazione dei “milestone” di Progetto

L’ente adotta adeguati metodi per monitorare e, ove applicabile, misurare i processi del

Comune di Castellana Sicula

38 Castellana Solidale

sistema di gestione dei Volontari. Questi metodi devono dimostrare la capacità dei

processi ad ottenere i risultati pianificati. Qualora tali risultati non siano raggiungibili,

devono essere adottate correzioni ed intraprese azioni correttive, come opportuno, per

assicurare la conformità ed il rispetto delle finalità originarie del progetto e degli obiettivi

intermedi.

1.3 Monitoraggio e valutazione dei Volontari in Servizio Civile

L’ente deve monitorare e valutare le aree di adeguamento e miglioramento necessarie

a garantire il rispetto delle finalità progettuali e del rapporto con i giovani, oltre che per

verificare che i relativi requisiti siano stati soddisfatti. Questo deve essere effettuato in fasi

appropriate e nei tempi previsti, in accordo con quanto pianificato in fase di

progettazione.

Deve essere documentata l’evidenza della conformità ai criteri di accettazione fissati. Le

registrazioni, quindi, devono indicare la o le persone (OLP, RESPONSABILE) che seguono

e verificano quanto pianificato.

1.4 Analisi dei dati

L’ente deve individuare, raccogliere ed analizzare i dati appropriati per dimostrare

l’adeguatezza e l’efficacia del sistema di gestione dei Volontari e per valutare dove

possono essere apportati miglioramenti continui dell’efficacia del sistema stesso, oltre

che dei momenti di crescita e confronto della “persona umana” in servizio civile.

Rientrano in tali ambiti i dati risultanti dalle attività di monitoraggio e valutazione e da

altre fonti pertinenti.

L’analisi dei dati deve fornire informazioni in merito a:

1. Soddisfazione dei Volontari

2. Conformità ai piani di attività giornaliere, settimanali e mensili dei Volontari

3. Caratteristiche ed andamento del progetto, incluse le opportunità per le eventuali

azioni preventive e, se del caso, correttive.

2 RESPONSABILITÀ

Durante tutto il periodo di svolgimento del Servizio Civile, l’OLP e il Responsabile del

monitoraggio affiancano il giovane nella comprensione:

• dell’apporto dato;

• dei compiti svolti;

• delle conoscenze e delle abilità dimostrate;

• del percorso di crescita individuale e professionale.

La verifica della rispondenza dell’impiego di ciascun singolo giovane con le attività

riportate nel piano delle attività e tra queste e gli obiettivi progettuali è il presupposto

con il quale l’ente si impegna al rispetto delle finalità per cui il Volontario è stato assunto

in servizio, al fine di scongiurare l’ipotesi di un diverso “utilizzo” del giovane rispetto alle

finalità progettuali medesime.

Comune di Castellana Sicula

39 Castellana Solidale

3 AZIONI E METODI

3.1 Generalità

Negli appuntamenti di monitoraggio le parti, muovendo dai piani delle attività realizzati

nel periodo esaminato, rivedono in modo puntuale le attività svolte, per verificarne la

tenuta, soppesarne il valore, concordare la futura programmazione valutando, quale

momento di crescita reciproca, il percorso di crescita individuale e professionale.

Il monitoraggio è un valido sistema per misurare il livello di inserimento del volontario in

Servizio Civile nel progetto, nei gruppi di lavoro, nelle relazioni con risorse umane

dell’ente e gli utenti, per sentire l’opinione dei volontari in Servizio Civile anche sul

raggiungimento degli obiettivi rivolti sia alla struttura accreditata che agli stessi volontari

in Servizio Civile.

Il processo di monitoraggio, analisi dei dati e miglioramento si articola in tre momenti che

fissano una successione obbligata di fasi:

1. Primo momento: le misurazioni del sistema e del servizio con le relative relazioni

trimestrali di monitoraggio;

2. Secondo momento: valutazione delle risultanze emerse dai colloqui individuali o di

gruppo con i volontari in relazione ai dati risultanti dalle misurazioni;

3. Terzo momento: le decisioni di miglioramento condivise tra operatori dell’ente e

Volontari.

Lo scopo del monitoraggio e dell’analisi dei dati è quello di fornire la garanzia sulla

conformità a livello di servizio e di sistema, nonché quello di promuovere il miglioramento

continuo dell’efficacia del sistema.

Di seguito si analizzeranno in dettaglio le scelte gestionali attuate nei vari ambiti di

applicabilità di tale requisito.

3.2 Misurazione e controllo

Il monitoraggio relativo alla percezione del Volontario sulla soddisfazione dei requisiti

rappresenta per l’ente un’importante misura della prestazione del proprio sistema di

corretta gestione dei Volontari.

Dato il ruolo strategico ricoperto dall’indagine di monitoraggio, questa verrà realizzata

da soggetti che abbiano chiaro il sistema servizio civile in Sicilia e che abbiano

conoscenza nella gestione di gruppi di persone con specifica esperienza nella gestione

di progetti di Servizio Civile.

È responsabilità dell’ente segmentare i Volontari, valutare modalità e tempi più

opportuni per la raccolta dei dati nel rispetto dei termini indicati (cadenza trimestrale),

organizzare la comunicazione dei risultati, supportare il recepimento a sistema delle

risultanze mediante azioni di miglioramento.

3.3 Monitoraggio e misurazione dei processi e delle attività progettuali

Responsabile di tale attività è l’esperto di monitoraggio. A fronte della pianificazione

Comune di Castellana Sicula

40 Castellana Solidale

documentata ad inizio progetto, tale attività prevede la consuntivazione dei valori degli

indicatori di efficacia ed efficienza nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. I dati di

monitoraggio e misurazione sono elementi di ingresso del riesame.

3.4 Monitoraggio e misurazione delle caratteristiche delle attività

Per quanto concerne le attività, il monitoraggio è programmato in occasione degli

incontri con i Volontari a cadenza trimestrale e della valutazione finale. Pertanto le

risultanze sono rintracciabili nelle relazioni trimestrali di monitoraggio.

Il Responsabile assicura, inoltre, che ogni attività non abbia inizio prima di aver effettuato

il puntuale controllo del rispetto delle caratteristiche prestabilite in sede di progettazione.

3.5 Analisi dei dati

Il Responsabile del monitoraggio si assicura la corretta analisi e divulgazione interna ed

esterna delle risultanze del monitoraggio.

Tale attività prevede la raccolta in itinere di tutte quelle informazioni ritenute utili alla

puntuale elaborazione dei documenti di sintesi e la presentazione degli stessi in

occasione del riesame per il miglioramento.

3.6 Scheda di monitoraggio

Si propone di redigere una relazione che rileva le osservazioni del responsabile

dell’attività per conto dell'ente.

Gli appuntamenti di monitoraggio che si collocano con cadenza trimestrale vedono

impegnati il responsabile del monitoraggio ed il giovane a riflettere e confrontarsi

sull’andamento del progetto in generale e sullo specifico contributo personale.

L’adozione di uno strumento unitario consentirà il confronto tra esperienze e

l’individuazione di eventuali esigenze di supporto dell’Ufficio regionale.

3.6.1 Scheda di sintesi periodica a cura del responsabile del monitoraggio

Il responsabile del monitoraggio redige la relazione, indicando anche le persone che

prendono parte alla stesura se ve ne fossero (ad esempio l’operatore locale, un

dirigente della struttura, un responsabile dell’area di inserimento del giovane).

In questa relazione si annotano:

1. Elementi di competenza acquisiti attraverso le attività svolte: Il Responsabile del

monitoraggio individua e ricompone le conoscenze, le abilità, i comportamenti

funzionali attuati e sperimentati dal giovane per:

- riconoscere e descrivere il percorso di apprendimento svolto dal giovane, al fine

di condividere i passi compiuti;

- affiancarlo nella consapevolezza delle competenze in acquisizione;

- incoraggiarlo nella presa di nuove responsabilità ed autonomie;

- verificare la coerenza con il progetto iniziale e con gli interessi delle parti.

2. Elementi di competenza acquisiti attraverso le relazioni interne ed esterne: Il

responsabile del monitoraggio si confronta con il giovane sugli esiti che hanno le

Comune di Castellana Sicula

41 Castellana Solidale

relazioni personali e sociali in cui è inserito, in termini di crescita personale e di

acquisizione di nuove conoscenze e abilità.

3. Elementi di competenza acquisiti attraverso le relazioni con altri giovani in servizio

civile: Il responsabile del monitoraggio riflette con il giovane sulle implicazioni delle

relazioni con i pari, accompagnandolo a trarre dal confronto con le esperienze

condotte da altri “colleghi” (nello stesso ente o in enti diversi) indicazioni utili per il

proprio percorso progettuale.

4. Note: Il responsabile può annotare appunti utili per una valutazione generale del

percorso compiuto e/o per la successiva programmazione delle attività.

3.7 Miglioramento

Si premette che il miglioramento continuo è intrinseco ad ogni Sistema di Gestione.

Infatti, la vision dell’ente è strutturata come documento quadro da cui sono declinati gli

obiettivi di miglioramento.

Quindi l’impegno a garantire il soddisfacimento degli obiettivi, è nel contempo garanzia

di impegno nel miglioramento continuo. Gli strumenti sopra descritti contribuiscono

all’azione di miglioramento.

L’impegno nell’innovazione del sistema è formalizzato in occasione delle riunioni dei

responsabili e degli operatori dell’ente. Le modalità operative concordate si traducono

in circolari e/o ordini di servizio per i quali è richiesta la massima condivisione con i

Volontari.

4 ARCHIVIAZIONE

Le registrazioni e le relazioni trimestrali, ovvero i documenti che scaturiscono da tutto il

monitoraggio, sono archiviati e i piani di miglioramento resi di pubblico dominio.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla

realizzazione del progetto:

La realizzazione delle attività progettuali richiederà un impegno economico da parte

dell’ente promotore del progetto. In particolare, le risorse che l’Ente intende destinare in

modo specifico alla realizzazione del progetto saranno:

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42 Castellana Solidale

DESCRIZIONE COSTO

Realizzazione grafica badges per i volontari, compreso

acquisto mascherine in plastica € 40,00

Acquisto di materiale di cancelleria (penne, colori, colla,

scotch, etc…), cartoni e cartoncini, stoffe, etc… per la

realizzazione delle attività di formazione e di animazione con

gli anziani.

€ 80,00

Totale € 120,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Per la buona riuscita delle attività progettuali l’ente ha attivato una serie di partenariati

nel territorio. La risposta degli enti del profit e del no-profit è stata molto alta come

accaduto in passato per i progetti di Servizio Civile, tanto che quasi tutto il Paese ha

deciso di aderire offrendo servizi o scontistica agli anziani che parteciperanno al

progetto. La partecipazione dei partners si muoverà in due direzioni: gli enti no profit

contribuiranno all’obiettivo di miglioramento delle relazioni e socializzazioni dell’anziano,

mentre i partner profit contribuiranno al mantenimento dell’anziano al domicilio dando

risposta anche al bisogno del sostegno economico tanto richiesto dagli anziani.

I partner che hanno formalizzato la propria collaborazione al progetto sono:

Ente partner (no profit) Attività promossa e/o gestita

Associazione AUSER Sezione Castellana

L’Associazione Auser è presente con due sezioni nel territorio comunale: la Sezione di Castellana Sicula conta circa n.140 Soci. L’associazione si occupa principalmente di attività ludico ricreativo nel sociale e per favorire e valorizzare la socializzazione fra gli anziani, nonchè per l’inserimento degli stessi nella collettività castellanese come cittadini attivi. Inoltre si favorisce lo sviluppo delle capacità intellettive e manuali dei ogni singolo, impegnando gli stessi in iniziative di volontariato di ordine socio-assistenziale, tenuto conto che l’anziano non è un peso per la società, bensì una preziosa risorsa di professionalità, esperienza e memoria storica dell’intera comunità. Pertanto per le finalità progettuali l’Auser si impegna di partecipare in maniera attiva alla realizzazione del progetto coinvolgendo gli anziani in tutte quelle iniziative che l’AUSER realizza come scopo sociale, nonché di prestare sostegno morale nei confronti di coloro che sono impossibilitati a partecipare attivamente alle manifestazioni collettive. Fra le attività svolte si citano: Sorveglianza villette comunali ; sorveglianza dei bambini di scuola elementare quando entrano ed escono dalla scuola; promozione di iniziative per il benessere psico-fisico (giochi di società, ballo, hobbistica e ginnastica), promozione iniziative culturali (conferenze di vario genere, gite turistiche e culturali) , solidarietà sociale (visite

Comune di Castellana Sicula

43 Castellana Solidale

programmate agli anziani soli e per i soggetti portatori di handicap) salvaguardia delle tradizioni locali attraverso la partecipazione e lo svolgimento di attività tradizionali locali; trasferimento ai giovani di arti e mestieri antichi quali l’arte del ricamo, della tessitura, intreccio del giunco, del salice e di altre varietà per la realizzazione di ceste, panieri, etc+ Inoltre l’Associazione mette a disposizione degli anziani assistiti i propri locali per le diverse attività ludico ricreative che si vogliono realizzare, coinvolgendo i diversi Partners del progetto

Club Culturale Castellanese

Mette a disposizione degli anziani la sala convegni del Club per eventuali Cineforum, manifestazioni ricreative, culturali

A.S.D. Polisportiva Castellana Sicula

La polisportiva Castellana attualmente gestisce il Campo sportivo Comunale, la scuola di ballo, la palestra comunale. Intende offrire agli anziani: danza sportiva per gli over 65; ginnastica dolce correttiva per over 65.

Gruppo Folkloristico della Cordella

Recupero delle tradizioni e della cultura popolare attraverso il recupero della memoria degli anziani in favore delle giovani generazioni, attraverso il coinvolgimento degli anziani assistiti in attività ricreativo/culturali con ricerche di canti, nenie e serenate.

Coop. Sociale LA.SER. a r.l.

Collaborazione con l’ente per la realizzazione delle azioni previste dal progetto e in attività ricreative e socializzanti con gli anziani ricoverati presso la loro struttura

Associazione turistica Pro Loco Castellana

Organizzeranno eventi e/o manifestazioni per gli utenti del progetto

Associazione G.I.V.A. Organizzeranno eventi e/o attività con i volontari del SCN avviati e gli anziani assistiti

Associazione Hakuna Matata

Organizzeranno eventi e/o manifestazioni per gli anziani assistiti

Ente partner (profit) Partecipazione al progetto

Panificio Biscottificio di Lipani Salvatore

offre ai destinatari del progetto uno sconto del 10% su tutti i prodotti da forno

Panificio Di Gangi Cettina

offre ai destinatari del progetto uno sconto del 10% su tutti i prodotti da forno

Panificio Li Brizzi Fabio offre ai destinatari del progetto uno sconto del 10% su tutti i prodotti da forno

Pasticceria cioccolateria di Ferruzza Luigi

sconto del 10% su pasticceria da dessert

Pasticceria Mancuso Vincenzo

offre ai destinatari del progetto uno sconto del 10% sui prodotti dolciari

Orlando Francesco s.a.s. - Pasticceria

offre ai destinatari del progetto uno sconto del 10% sui prodotti dolciari

Pasticceria Biscottificio Dolcezze delle Madonie

offre ai destinatari del progetto uno sconto del 10% sui prodotti dolciari

Alimentari Bellomo servizio consegna merce al domicilio per gli anziani partecipanti al progetto

Alimentari - Merceria Di Gangi Maria

servizio consegna merce al domicilio per gli anziani partecipanti al progetto

Alimentari Di Gangi Maurizio

servizio consegna merce al domicilio per gli anziani partecipanti al progetto

Alimentari Intrivici Anna Maria

servizio consegna merce al domicilio per gli anziani partecipanti al progetto

Alimentari Cuccia Mariuccia

servizio consegna merce al domicilio per gli anziani partecipanti al progetto

Supermarket “La svolta” di Giacomarra Francesco

servizio consegna merce al domicilio per gli anziani partecipanti al progetto

Comune di Castellana Sicula

44 Castellana Solidale

Il Panzerotto di Paolo Ventimiglia

sconto 10% sui prodotti in negozio

Il Mercatone della frutta di Spitaleri Francesco

sconto 10% su frutta e verdura per gli anziani partecipanti al progetto

Macelleria Polleria di Albanese Stefano

offre ai destinatari del progetto sconto 10% sui prodotti della Ditta

Polleria Cirrito di Sanfratello & Guercio snc

offre ai destinatari del progetto uno sconto 10% sui prodotti della polleria

Macelleria - Lo Verde Giancarlo

offre ai destinatari del progetto uno sconto 10% sul prezzo della carne

Carnezzeria – Intrivici Gangi Antonino

offre uno sconto 10% sulla carne e pollame Bovina – Suina e Ovina

Centro Carne Di Ferruzza Marcello e Gilda

offre ai destinatari del progetto uno sconto 10% sulla carne e pollame (Bovina – Suina – Ovina)

Albanese Vincenza – Piante e Fiori

offre uno sconto 10% su piante e fiori

Di Nolfo Giovanni – Piante e Fiori

offre uno sconto 10% su piante e fiori

AZ Elettro s.r.l. offre uno sconto 5% sui tutti gli articoli escluso telefonia e ricariche

Elettro Market di Li Pani Daniela

offre uno sconto 10% sui prodotti in negozio

Polito Salvatore Elettrodomestici

offre uno sconto 5% sui tutti gli articoli escluso telefonia e servizi telefonici

Ditta ARIET di Antonino Lo Verde

offre uno sconto 5% su prodotti aziendali

Centro ottico Madonie CleFa s.r.l.

Misurazione gratuita della Vista , in favore degli anziani assistiti; Sconto del 25% occhiali da vista; Sconto del 30% occhiali da sole

Pace Giuseppe e C. Revisione s.a.s.

Servizio gratuito di prelievo e riconsegna a domicilio delle auto da revisionare – lavaggio e sostituzione gomme in favore degli anziani assistiti.

Farmacia Dr. Francesco Restivo

Misurazione gratuita della pressione arteriosa – Sconto 5% sugli esami ematologici – Sconto del 10% sui prodotti per l’igiene della persona

Farmacia Dr. Sergio Borghese

Misurazione gratuita della pressione Sconto su tutti i prodotti per l’igiene della persona, incontinenza e alimentazioni particolari.

Studio dentistico Dott.ssa Bianco Giuseppina Gabriella

offre uno sconto 10% sul trattamento odontoiatrico

Studio di odontoiatria di Di Giovanni Franco

offre uno sconto 10% sulle prestazioni odontoiatriche dello studio

Studio Fisioterapico del Dott. Macaluso Calogero

sconto del 15% sul trattamento prescritto

Ditta Obiettivo Bellezza di Mimmo David

servizio di prelievo e accompagnamento a domicilio per gli anziani assistiti con difficoltà motorie

Profumeria di Giunta Giuseppina

offre uno sconto 10% sui prodotti di profumeria

Comune di Castellana Sicula

45 Castellana Solidale

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Tutte le attività previste dal progetto necessitano dell’ausilio di risorse strumentali per la

propria realizzazione. In particolare le risorse strumentali e le attività di progetto relative

sono:

Attività Risorse strumentali

1. Accoglienza ed inserimento dei volontari

n. 2 uffici n. 30 sedie n. 3 scrivanie n.2 telefoni/fax n.2 PC n.1 stampanti n.1 fotocopiatore

2. Formazione Specifica

3. Formazione Generale

n. 1 tavolo n. 25 sedie n. 1 PC portatile n. 1 video proiettore n. 1 scaffale biblioteca n.1 impianto audio con lettore cd n.1 lettore dvd

4. Rimodulazione del piano di intervento

5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

n. 2 uffici n. 30 sedie n. 3 scrivanie n.2 telefoni/fax n.2 PC n.1 stampanti n.1 fotocopiatore

6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

n. 1 PC n.1 stampante n.1 fotocopiatore Materiale vario: carta, cartoncino, penne, colori, colla, scotch, stoffe, matite, forbici etc… n. 2 telefoni cellulari a disposizione dei volontari n. 1 autoveicolo messo a disposizione dall’ente libri e riviste n.2 lettori DVD n. 10 film classici in DVD n. 1 impianto Hi-Fi portatile n.15 CD musicali

Comune di Castellana Sicula

46 Castellana Solidale

7. Animazione n. 2 pc n.2 stampanti n.1 fotocopiatore Materiale vario: carta, cartoncino, penne, colori, colla, scotch, stoffe, matite, forbici, etc…(per i laboratori) n. 2 telefoni cellulari a disposizione dei volontari n. 1 impianto amplificazione completo di microfoni e diffusori audio (per le attività di animazione all’esterno) n. 1 pc portatile n. 1 video proiettore n. 1 tavolo n. 1 impianto audio con diffusori e lettore cd musicali n. 1 televisore n. 1 lettore dvd n. 1 autoveicolo messo a disposizione dall’ente n. 1 pulmino messo a disposizione dall’ente n. 30 sedie n.4 tavoli

8. Monitoraggio n. 2 uffici n. 30 sedie n. 3 scrivanie n.2 telefoni/fax n.2 PC n.1 stampanti n.1 fotocopiatore

9. Attività legata alla crescita personale del giovane

n. 25 sedie n. 2 tavoli n.2 PC n.1 stampanti n.1 fotocopiatore n. 1 autoveicolo messo a disposizione dall’ente

10. Attività legata all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

n. 25 sedie n. 2 tavoli n.2 PC n.1 stampanti n.1 fotocopiatore

Comune di Castellana Sicula

47 Castellana Solidale

Adeguatezza delle risorse rispetto gli obiettivi

OBIETTIVO ATTIVITÀ RELATIVE ADEGUATEZZA RISORSE Favorire l’inclusione sociale degli anziani nella comunità locale

- 2. Formazione Specifica

- 3. Formazione Generale

- 4. Rimodulazione del piano di intervento

- 5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

- 7. Animazione e socializzazione

- 8. Monitoraggio

Le risorse utilizzate risultano essere pienamente adeguate in quanto grazie al loro utilizzo sarà possibile la realizzazione delle attività di animazione e socializzazione all’interno del territorio comunale. Si avranno le risorse per effettuare incontri con i referenti dell’amministrazione locale, con gli altri enti del territorio che operano nel settore della terza età. Si avranno anche spazi idonei e risorse pienamente adeguate per poter coinvolgere altri volontari nella realizzazione delle attività. Inoltre, le risorse messe in campo consentiranno di realizzare anche le fasi iniziali di preparazione degli interventi e di formazione dei volontari. Sono completamente adeguate anche le risorse necessarie all’espletamento dell’attività di monitoraggio che consentirà di verificare il grado di raggiungimento dell’obiettivo.

Favorire la permanenza dell’anziano al proprio domicilio, in autonomia

- 2. Formazione specifica

- 3. Formazione generale

- 4. Rimodulazione del piano di intervento

- 5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

- 6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

- 7. Animazione e socializzazione

- 8. Monitoraggio

L’obiettivo verrà raggiunto grazie all’utilizzo di un adeguato numero e tipologia di risorse. Infatti, tutte le risorse messe in campo consentiranno di realizzare l’attività di sostegno e di animazione al domicilio degli anziani (nel caso di situazioni di parziale autosufficienza o di riduzione della mobilità). L’utilizzo delle risorse sarà pienamente adeguato anche a realizzare le attività che coinvolgano altri enti che si occupano di anziani ed altri volontari fornendo spazi e strutture adeguate alla realizzazione di incontri ed alla pianificazione delle attività. Inoltre, le risorse messe in campo consentiranno di realizzare anche le fasi iniziali di preparazione degli interventi e di formazione dei volontari. Sono completamente adeguate anche le risorse necessarie all’espletamento dell’attività di monitoraggio che consentirà di verificare il grado di raggiungimento dell’obiettivo.

Comune di Castellana Sicula

48 Castellana Solidale

Favorire lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, organizzare il lavoro e lavorare per obiettivi

- 2. Formazione specifica

- 3. Formazione generale

- 4. Rimodulazione del piano di intervento

- 6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

- 7. Animazione e socializzazione

- 8. Monitoraggio

Tutte le risorse messe in campo consentiranno ai volontari di partecipare pienamente alle realizzazione delle attività previste e risultano completamente adeguate al raggiungimento dell’obiettivo. Sarà possibile, infatti, realizzare sia le attività propedeutiche e di pianificazione, sia la realizzazione degli interventi. Inoltre le risorse risultano completamente adeguate anche per la realizzazione dell’attività di monitoraggio che consenta la valutazione in itinere del livello di raggiungimento dell’obiettivo.

Contribuire all’acquisizione di conoscenze e competenze nel settore di intervento del progetto

- 2. Formazione specifica

- 4. Rimodulazione del piano di intervento

- 5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

- 6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

- 7. Animazione e socializzazione

- 8. Monitoraggio

Tutte le risorse messe in campo consentiranno ai volontari di partecipare pienamente alle realizzazione delle attività previste, acquisendo conoscenze professionalizzanti nel settore di intervento, e risultano completamente adeguate al raggiungimento dell’obiettivo. Sarà possibile, infatti, realizzare sia le attività propedeutiche e di pianificazione, sia la realizzazione degli interventi. Inoltre le risorse risultano completamente adeguate anche per la realizzazione dell’attività di monitoraggio che consenta la valutazione in itinere del livello di raggiungimento dell’obiettivo.

Contribuire alla crescita personale del volontario attraverso l’acquisizione di competenze relazionali

- 1. Accoglienza ed inserimento dei volontari;

- 5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

- 6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

- 7. Animazione e socializzazione

- 8. Monitoraggio - 9. Attività legate alla

crescita personale del giovane

- 10. Attività legate all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

Le risorse strumentali utilizzate sono completamente adeguate al raggiungimento dell’obiettivo. Infatti, tutte le attività risultano adeguatamente e completamente supportate da attrezzature, materiali e strumentazioni. Anche le attività di crescita personale sono completamente realizzabili grazie alla fruizione dei mezzi messi a disposizione dell’ente. Inoltre le risorse risultano completamente adeguate anche per la realizzazione dell’attività di monitoraggio che consenta la valutazione in itinere del livello di raggiungimento dell’obiettivo.

Comune di Castellana Sicula

49 Castellana Solidale

Contribuire all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

- 1. Accoglienza ed inserimento dei volontari;

- 5. Inserimento dei volontari presso il domicilio degli anziani

- 6. Sostegno alle attività quotidiane dell’anziano

- 7. Animazione e socializzazione

- 8. Monitoraggio - 9. Attività legate alla

crescita personale del giovane

- 10. Attività legate all’inserimento di giovani con bassa scolarizzazione

Le risorse strumentali utilizzate sono completamente adeguate al raggiungimento dell’obiettivo. Infatti, tutte le attività risultano adeguatamente e completamente supportate da attrezzature, materiali e strumentazioni. Anche le attività di inserimento sociale dei giovani con bassa scolarizzazione sono completamente realizzabili grazie alla fruizione dei mezzi messi a disposizione dell’ente. Inoltre le risorse risultano completamente adeguate anche per la realizzazione dell’attività di monitoraggio che consenta la valutazione in itinere del livello di raggiungimento dell’obiettivo.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

L’ateneo di Palermo ha recepito le direttive impartire dal MIUR con la circolare della

Direzione Generale per l’Università, ufficio III, prot.2626 del 9/7/04, riconoscendo, con

delibera del Senato Accademico dell’Università degli studi di Palermo del 18/04/05,

crediti formativi a tutti gli studenti che svolgano il Servizio Civile indipendentemente dallo

specifico progetto o ente.

I crediti saranno attribuiti fino ad un massimo di 9 relativamente alla lettera d) dell’art. 10,

comma 1 del DM 509/99, e fino ad ulteriori 9 crediti relativamente alla lettera f) dello

stesso articolo.

Detta delibera integra l’art. 11 del regolamento didattico di Ateneo, demandando ai

singoli Consigli di Corso di studio la valutazione sul numero di crediti da riconoscere ad

ogni studente che ne faccia documentata richiesta.

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Il Consiglio della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo

nell’adunanza del 12/11/2003, nel deliberare il regolamento del tirocinio previsto per le

lauree triennali della classe XVIII, ha previsto all’art.6 che lo svolgimento del Servizio Civile

Comune di Castellana Sicula

50 Castellana Solidale

presso enti accreditati dal l’UNSC permette a chi lo svolge di ottenere i CFU previsti per il

tirocinio definito all’art.1 del suddetto regolamento. Detti CFU saranno riconosciuti dal

Consiglio della classe XVIII agli studenti che presenteranno istanza corredata dalle

relative certificazioni.

28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

Il percorso che i volontari affronteranno nell’espletamento del servizio civile si caratterizza

per un mix tra “servizio guidato” e “formazione” sulle aree tematiche che caratterizzano

il progetto:

• Organizzazione e pianificazione iniziative;

• Lotta all’emarginazione sociale ed alla solitudine

• Miglioramento dell’integrazione sociale di soggetti in condizione di disagio;

• Invecchiamento attivo;

• Assistenza agli anziani;

• Servizi alla persona.

L’insieme di queste attività consentono ai volontari di acquisire un set articolato di

conoscenze e competenze di base, trasversali e professionali che contribuiranno ad

elevare la qualità del curriculum del volontario e a migliorare la sua professionalità nel

settore di impiego.

In particolare:

Conoscenze e Competenze di base

• conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi,

word, powerpoint, internet e posta elettronica);

• conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro,

individuando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali

e umane;

• conoscere la struttura organizzativa ove si svolge un servizio (organigramma, ruoli

professionali, flussi comunicativi, ecc…).

Conoscenze e Competenze trasversali

• sviluppare una comunicazione chiara, efficace e trasparente con i diversi soggetti

che a vario titolo saranno presenti nel progetto;

• saper leggere i problemi organizzativi e/o i conflitti di comunicazione che di volta

in volta si potranno presentare nella relazione con gli altri;

• saper affrontare e risolvere gli eventuali problemi e/o conflitti, allestendo le

soluzioni più adeguate al loro superamento;

Comune di Castellana Sicula

51 Castellana Solidale

• saper lavorare in gruppo con altri volontari e gli altri soggetti presenti nel progetto

ricercando costantemente forme di collaborazione.

Conoscenze e Competenze tecnico – professionali

• conoscenze teoriche nel settore di impiego;

• capacità di coordinare e gestire attività di animazione;

• conoscenza delle caratteristiche sociali ed evolutive dei soggetti con cui

interagisce;

• capacità di valutare l’efficacia degli interventi;

• capacità di osservare i comportamenti individuali e di gruppo;

• abilità relazionali, quali capacità di ascolto e comunicazione;

• conoscenza delle tecniche di conduzione dei gruppi e di socializzazione.

Le conoscenze e competenze acquisite dai volontari durante l’anno di servizio civile

verranno attestate e riconosciute dal Comune di Castellana Sicula.

Inoltre, in virtù del protocollo d’intesa con la Cooperativa Sociale CAPP, (vedi allegato)

che è in possesso di decreto di accreditamento degli organismi formativi operanti nella

regione siciliana D.D.G. n.3850 del 23/07/2014 con codice C.I.R. AHO255, rilasciato

dall’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, a fine

progetto, si attesterà il conseguimento delle conoscenze e delle competenze

professionali di ciascun volontario che prenderà parte al progetto.

Ad ogni volontario verrà rilasciato, in maniera congiunta dai due enti, un attestato delle

conoscenze e delle competenze che il volontario ha acquisito sia durante le attività di

Formazione Specifica e Generale, sia durante le attività di impiego del progetto, e che

potrà inserire nel proprio Curriculum Vitae e spendere nel mondo del lavoro.

Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:

Comune di Castellana Sicula

30) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente

che, eventualmente, si avvarranno di esperti nella materia da trattare.

Comune di Castellana Sicula

52 Castellana Solidale

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

A partire dalle Linee Guida per la formazione dei giovani in servizio civile nazionale

allegate al Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile

Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013 la formazione verrà erogata con

dei contenuti standardizzati.

Prima dell’avvio della formazione generale vengono realizzati degli incontri di

coordinamento dei formatori in cui vengono esposte delle modalità formative nuove e

vengono forniti dei materiali idonei all’equipe formativa. L’obiettivo è quello di trasferire

buone prassi e di condividere nel gruppo dei formatori le esperienze positive e negative

vissute per poter migliorare l’andamento complessivo della formazione.

Inoltre, dopo la prima giornata formativa propedeutica, viene stilato un primo profilo

dell’aula formativa che verrà utilizzato dagli altri formatori per calibrare il tiro sui

contenuti da sottoporre, ma soprattutto sulle modalità di approccio.

Le modalità utilizzate per l’erogazione della formazione generale saranno:

1. la lezione frontale: i formatori presenti in aula tratteranno gli argomenti in

questione avvalendosi di esperti della materia trattata. Questi ultimi, oltre a

conoscenze più approfondite, potranno dare testimonianza ai volontari delle

proprie esperienze quotidiane nel settore di riferimento. Per la realizzazione della

lezione frontale i formatori si avvarranno dell’uso di video proiettori e/o di lavagne

a fogli mobili.

2. le dinamiche non formali: attraverso giochi di gruppo, brain storming, simulate i

volontari saranno portati a riflettere, individualmente e in gruppo, sui concetti

cardine che legittimano l’esperienza che si stanno apprestando a vivere. Il

confronto tra coetanei ad incontri che assumono una valenza più emozionale e di

introspezione, contribuiscono alla creazione di quelle dinamiche di gruppo

fondamentali per la buona riuscita del progetto stesso.

La formazione frontale e le dinamiche non formali verranno utilizzate durante tutte le

giornate formative allo scopo di accrescere la partecipazione dei volontari. Infatti,

mentre da un lato la formazione frontale consente il trasferimento di alcuni concetti e

contenuti, soprattutto normativi, le dinamiche non formali consentono una maggiore

partecipazione ed interazione del giovane alla giornata formativa spingendolo ad

Comune di Castellana Sicula

53 Castellana Solidale

esternare il proprio punto di vista in merito agli argomenti trattati e consentendo al

formatore di avere un riscontro immediato in relazione ai temi trattati in modo da

valutare i livelli di comprensione ed apprendimento anche per quei contenuti

concettualmente più difficili da trasmettere.

Al fine di rendere più interessante tutto il percorso formativo che i volontari realizzeranno

durante le ore di formazione generale, l’ente favorisce l’utilizzo di supporti audio e video

e di testi di poesia o prosa che possano stimolare l’attenzione del giovane.

Essere in grado di utilizzare lo stesso linguaggio che i giovani utilizzano per comunicare

tra loro è sicuramente una strategia vincente in termini di attenzione e di profitto.

Inoltre, la promozione di metodologie non cattedratiche per la somministrazione dei

contenuti rende il giovane più partecipe poiché si riesce ad instaurare una relazione di

dialogo all’interno dell’aula che favorisce l’esternarsi dello spirito critico del discente.

Lungo tutto il percorso formativo il volontario avrà, inoltre, la possibilità di mantenersi in

contatto con i formatori anche attraverso lo scambio di e-mail o per via telefonica. Il

contatto con i formatori è ritenuto essenziale per la progettazione, la calibrazione e la

valutazione dell’intero percorso. Inoltre, fa si che la formazione non rimanga un

momento isolato all’interno delle attività di progetto ma che possa essere ripresa

durante quelle fasi di avanzamento di progetto in cui si ritiene di dover affrontare ed

approfondire determinate tematiche.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale verrà realizzata seguendo

le linee guida previste dal Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del

Servizio Civile Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013 “Linee guida per la

formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. I vari moduli formativi

saranno inseriti all’interno di tre macro aree tematiche che daranno al volontario il senso

del percorso logico all’interno del servizio civile. Per prima, verrà affrontata la macroarea

relativa ai valori e all’identità del servizio civile nazionale, in questo la riflessione su questi

temi consente al volontario di fare un salto di qualità dal pensiero individuale a quello

gruppale, dalla soggettività alla collettività. Successivamente verranno trattati i moduli

relativi alle altre due macro aree, ovvero: la cittadinanza attiva e il giovane volontario

nel sistema del servizio civile. I contenuti della formazione generale, così come previsto

dalle già citate Linee Guida, sono così distinti:

Comune di Castellana Sicula

54 Castellana Solidale

I° MACROAREA: valori e identità del servizio civile nazionale

MODULO 1.1: L’identita’ del gruppo in formazione: questo modulo verrà realizzato nel

corso delle prime settimane di servizio dei volontari. La scelta metodologica è giustificata

dalla necessità di permettere ai giovani, quel salto epistemologico di cui si parlava in

precedenza ovvero quello che porta dalla dimensione individuale a quella gruppale. La

nascita e la partecipazione al gruppo di formazione favorirà nei partecipanti quel

processo che coniuga il piano esperienziale con quello cognitivo dell'apprendimento,

considerato passaggio cruciale nel processo formativo stesso.

I volontari, attraverso giochi di gruppo, brain storming, simulate saranno portati a

riflettere, individualmente e in gruppo, sui concetti cardine che legittimano l’esperienza

che si stanno apprestando a vivere, ossia:

• Servizio Civile - “difesa non violenta della Patria”

• Servizio Civile - “una eredità di pace”

• Servizio Civile - “accettazione dell’altro”

Questo modulo si configura per sua natura come modulo propedeutico.

MODULO 1.2: Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale.

In questo modulo verranno trattati, tutti quegli elementi della formazione che

consentono al volontario di comprendere il legame storico e culturale del servizio civile

con l’obiezione di coscienza attraverso la trattazione dei seguenti argomenti:

• I fondamenti giuridici del servizio civile:

• Princìpi Costituzionali, Legge 64/01;

• Decreto legislativo 77/02;

• Legge 230/98

• Dinamiche delle interazioni sociali: concetto di inclusione ed esclusione sociale,

centralità ed emarginazione, fasce deboli e svantaggiate.

MODULO 1.3: Il dovere di difesa della Patria - difesa civile non armata e non violenta

1.3.a questo modulo consentirà al volontario di approfondire il concetto di Patria e di

difesa della Patria attraverso mezzi ed attività alternativi a quelli militari: i volontari

verranno messi nella condizione di riflettere che c’è una logica alternativa alla difesa

armata, dei confini territoriali. Nel corso di questo modulo verranno trattati temi legati ai

principi costituzionali di solidarietà, all’uguaglianza, al progresso materiale e spirituale

della società, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della

Comune di Castellana Sicula

55 Castellana Solidale

nazione e della Pace tra i popoli. In altre parole verranno ampiamente trattati ed

analizzati gli artt. 2,3,4, 9 e 11 della Costituzione Italiana, nonché lo studio delle varie

pronunce della Corte costituzionale nelle quali a tali concetti è dato un contenuto

ampio e dettagliato.

1.3.b Il presente modulo formativo è la prosecuzione naturale dei punti precedenti. Gli

argomenti trattati pertanto saranno i seguenti:

• la difesa non armata e non violenta

• esempi di gestione e trasformazione non violenta dei conflitti difesa popolare non

violenta

• il fondamento della strategia della non violenza

• le tecniche della difesa non violenta:

� persuasione

� non cooperazione

� intervento non violento

• difesa non violenta ed educazione

• il servizio civile e la cultura della non violenza

• concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing”, “peacebuilding”

MODULO 1.4: LA NORMATIVA VIGENTE E LA CARTA DI IMPEGNO ETICO

Durante questo modulo di formazione verrà affrontato, discusso e approfondito un

documento di primaria importanza relativo alla normativa che regolamenta il Servizio

Civile: si tratta della Carta di Impegno Etico, sottoscritto dall’Ente all’atto della richiesta

di iscrizione all’albo del servizio civile. Tale documento sarà presentato ai volontari al fine

di poterne condividere i presupposti e le finalità. Inoltre, verranno date informazioni

aggiornate sulla normativa vigente relativa al Servizio Civile.

II° MACROAREA: La Cittadinanza attiva

MODULO 2.1: La formazione civica

Questo modulo formativo si sostanzia nella conoscenza della Dichiarazione Universale

dei diritti umani e della Carta costituzionale e quindi principi, valori che regolano la civile

convivenza tra i cittadini. Verranno date informazioni circa la funzione e il ruolo degli

organi costituzionali dando particolare risalto all’organizzazione delle Camere e all’iter di

formazione delle leggi. In questo modo si potrà trasmettere ai volontari il concetto di

cittadinanza attiva, insegnando ai volontari a tradurre in comportamenti ed azioni le

idee e i valori sanciti dalla Costituzione.

Comune di Castellana Sicula

56 Castellana Solidale

MODULO 2.2: le forme di cittadinanza

L’obiettivo di questo modulo formativo è legato alla necessità di creare nei giovani il

senso della partecipazione alla vita pubblica, sia in forma individuale che collettiva. Nel

corso del modulo di formazione saranno forniti elementi e spunti di riflessione su concetti

quali: l’obiezione di coscienza, il servizio civile, l’impegno politico e sociale ecc.

utilizzando metodologie non formali legate soprattutto al mondo giovanile quali ascolto

e commento di brani musicali, ascolto e commento di opere teatrali ecc.

MODULO 2.3: la protezione civile

Questo modulo sarà affrontato da un punto di vista culturale prendendo in

considerazione l’importanza della tutela e della valorizzazione dell’ambiente e del

territorio come elemento comune che lega tra loro tutti i cittadini che lo abitano. Il

modulo sulla protezione civile dovrà fornire ai volontari spunti di riflessione in merito a

concetti quali quello di responsabilità individuale e collettiva – prevenzione dei rischi – e

l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza.

In questo modulo verranno forniti, inoltre, cenni su: previsione, prevenzione, soccorso e

superamento dell’emergenza.

• La previsione consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle

cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi e alla individuazione

delle zone del territorio soggette ai rischi stessi.

• La prevenzione consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo le

possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi sopra elencati anche

sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione.

• Il soccorso consiste nell’attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle

popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza.

• Il superamento dell’emergenza consiste unicamente nell’attuazione delle

iniziative necessarie volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali

condizioni di vita.

MODULO 2.4: la rappresentanza dei volontari in servizio civile

La partecipazione ad un progetto di servizio civile fornisce ai volontari una opportunità di

confronto reale con le istituzioni presenti nel territorio e con il modo istituzionale di

operare. Questo concetto è di fondamentale importanza per la crescita di un giovane

cittadino in quanto rappresenta uno degli strumenti attraverso i quali il volontario potrà

Comune di Castellana Sicula

57 Castellana Solidale

affermare il suo diritto di cittadinanza. Diritto che si veicola anche attraverso la possibilità

di cambiare “le cose e le situazioni” dall’interno, di essere soggetti in grado di impegnarsi

in prima persona. I volontari nel corso dei 12 mesi di servizio avranno modo di

partecipare e candidarsi alle elezioni per i rappresentanti regionali e nazionali dei

volontari in Servizio Civile. Per asseverare questo concetto di responsabilità individuale

nel corso della formazione verranno invitati a partecipare ex volontari e/o delegati

regionali che possano rendere con la loro testimonianza ancora più incisivi tali concetti.

III° MACROAREA: il giovane volontario nel sistema del servizio civile

MODULO 3.1: presentazione dell’Ente.

Questo modulo consentirà ai volontari di conoscere più da vicino e dettagliatamente

l’Ente proponente il progetto. Gli argomenti saranno quelli di seguito specificati:

• Mission dell’ente

• Storia dell’Ente

• Servizi offerti dall’ente

• Modalità operative

• Presenza sul territorio

• Professionalità interne all’ente

• Obiettivi e risultati raggiunti dall’Ente attraverso l’impiego dei volontari in servizio

civile durante le precedenti annualità

• il volontario in Servizio Civile: una scelta di impegno, condivisione e solidarietà

MODULO 3.2: il lavoro per progetti.

Questo modulo di formazione contribuirà a fare acquisire al volontario alcuni concetti

legati alla governabilità dei processi complessi, rispettando obiettivi, tempi, durata dei

vari singoli interventi.

Il lavoro per progetti, come pratica oggi sempre più diffusa di lavoro in team consente di

comprendere come tutti i componenti di un gruppo di lavoro abbiano pari dignità e

questo a prescindere dalle competenze acquisite nel corso della propria vita. In

particolare sarà auspicabile che i volontari comprendano che ogni tipo di azione che

essi dovranno svolgere deve essere condivisa con il gruppo analizzandone tempi, risorse,

mezzi e di come sia importante la collaborazione e la cooperazione tra le parti.

MODULO 3.3: L’organizzazione del servizio civile e le sue figure.

Nel corso di questo modulo formativo al volontario sarà possibile conoscere tutte le

Comune di Castellana Sicula

58 Castellana Solidale

figure che operano sia all’interno della struttura ospitante che gli stessi volontari

dovranno affiancare nel corso della loro attività quotidiana: è necessario che il

volontario conosca di ciascun operatore presente nella struttura in modo da potersi

integrare perfettamente all’interno dei vari servizi. È altresì fondamentale che i volontari

conoscano la struttura più grande costituita dal sistema servizio civile e tutte le figure che

operano all’interno del progetto.

MODULO 3.4: Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile.

Questo modulo formativo consentirà ai volontari di venire a conoscenza dei rapporti tra

ente e volontario attraverso l’illustrazione del prontuario che li disciplina in tutti i suoi

punti.

MODULO 3.5: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Elemento fondamentale di questo modulo di formazione è la comunicazione intesa

come possibilità per accrescere il dialogo e la collaborazione sia tra i singoli individui sia

a livello di piccolo gruppo. verrà illustrata la comunicazione dei suoi elementi costitutivi e

verranno utilizzate le tecniche dei giochi psicologici, delle simulazioni ovvero di tutte le

dinamiche non formali utilizzabili per la risoluzioni di piccoli o grandi conflitti che possono

insorgere nei gruppi.

34) Durata:

La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore suddivise in 7 giornate

ognuna della durata di 6 ore . La struttura formativa viene realizzata secondo il seguente

schema che rispetta la struttura in macroaree prevista dalle Linee guida gia citate:

TABELLA DI RACCORDO TRA AREE FORMAZIONE INDIVIDUATE E MODULI INDICATI DALLE LINEE GUIDA DEL 19 LUGLIO 2013: Aree Formazione

Moduli indicati nelle linee guida

Area 1 Modulo 1.1: L’identità del gruppo in formazione

Modulo 1.4: la normativa vigente e la carta di impegno etico

Area 2

Modulo 1.2: Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale

Modulo 1.3: Il dovere di difesa della Patria - La difesa civile non

armata e non violenta

Comune di Castellana Sicula

59 Castellana Solidale

Area 3 Modulo 2.1:Le forme di cittadinanza

Modulo 2.2: La formazione civica

Area 4 Modulo 2.3: La protezione civile

Modulo 2.4: La rappresentanza dei volontari in servizio civile

Area 5 Modulo 3.1: Presentazione dell’ente

Modulo 3.3: L’organizzazione del servizio civile e le sue figure

Area 6

Modulo 3.4: Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio

civile

Modulo 3.5: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Area 7 Modulo 3.2: Il lavoro per progetti

Calendario della formazione generale

Totale giorni di formazione: 7

Ore di formazione al giorno: 6

Totale ore di formazione generale: 42

Ore di formazione frontale:: 21 ore

Ore di dinamiche non formali 21 ore

Si prevede di utilizzare entrambe le metodologie formative per circa 3 ore al giorno

secondo quanto previsto al box 32.

Calendario della formazione generale:

GIORNO AREA

FORMAZIONE N° ORE DI

FORMAZIONE METODOLOGIA

1 Area 1 6 Frontale/Dinamiche non

formali

2 Area 2 6 Frontale/Dinamiche non formali

3 Area 3 6 Frontale/Dinamiche non formali

4 Area 4 6 Frontale/Dinamiche non formali

5 Area 5 6 Frontale/Dinamiche non formali

6 Area 6 6 Frontale/Dinamiche non formali

7 Area 7 6 Frontale/Dinamiche non

formali

TOTALE 42

Comune di Castellana Sicula

60 Castellana Solidale

La formazione generale secondo lo schema sopra descritto verrà erogata entro i primi

180 giorni dei servizio dei volontari.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Comune di CASTELLANA SICULA 36) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Dott. BRUCATO MARIO – nato a Petralia Soprana il 30/08/1958

Dott.ssa MASCELLINO CLAUDIA ALEXANDRA – nata in Colombia il 02/03/1991

Ing. CONOSCENTI PIETRO – nato a Castelbuono (PA) il 24/07/1964

Dott.ssa FARINELLA SERENA MARIA – nata a Petraia Sottana il 18/08/1986

Dott. SACCOMANNO GANDOLFO – nato a Petralia Sottana il 05/03/1985

Dott. SCELFO VINCENZO – nato a San Cataldo il 27/09/1960

Dott. SABELLA SANTO – nato a Castellana Sicula il 03/12/1949

Dott. BORGESE SERGIO - nato a Polizzi Generosa il 16/04/1962

Dott. SARDO ONOFRIO - nato a Castellana Sicula il 25/06/1957

Sig. ONORATO LUCIANO – nato a Petralia Soprana il 14/03/1954

Dott.ssa ZAFONTE MANUELA – nata a Petralia Sottana il 16/09/1988

Dott.ssa RESTIVO LAURA CARMELA VALENTINA – nata a Petralia Sottana il 13/11/1984

Dott.ssa TARAVELLA STEFANIA – nata a Polizzi Generosa il 25/07/1982

Dott.ssa ALBANESE MARIA LEA - nata a Petralia Sottana il 13/11/1978

Dott.ssa CAMPAGNA ROSSELLA – nata a Cefalù il 29/05/1973

Dott.ssa FERRUZZA VERONICA –nata a Petralia Sottana il 03/08/1991

Sig. TORREGROSSA ANTONIO – nato a Petralia Sottana il 08/04/1983

Ing. DI GARBO GIOACCHINO – Nato a Palermo il 07/01/1974

Ing. BONAFEDE VINCENZO – Nato a Palermo il 14/12/1971

Comune di Castellana Sicula

61 Castellana Solidale

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Dott. BRUCATO MARIO, laurea in sociologia, Sociologo presso l’ex USL 50 di Petralia

Sottana. Ha insegnato Sociologia Sanitaria presso la Scuola per Infermieri professionali di

Petralia Sottana. Ambiti di lavoro relativi a “fattori di rischio” per la salute e promozione

del benessere fisico, psicologico e relazionale, ha inoltre promosso progetti di

educazione e promozione della salute secondo l'approccio olistico e il modello a rete.

Dott.ssa MASCELLINO CLAUDIA ALEXANDRA, laurea in scienze e tecniche psicologiche,

Tutor del Consultorio familiare presso l’ex USL 50 di Petralia Sottana. Ambiti di lavoro

relativi alla salute e promozione del benessere fisico, psicologico e relazionale, ha inoltre

promosso progetti di educazione e promozione della salute secondo l'approccio olistico

e il modello a rete.

Ing. CONOSCENTI PIETRO, esperto di tematiche relative alla Sicurezza nei luoghi di lavoro

ai sensi del DLgs 81/2008. Già Presidente della società d’ambito ATO PA6 Alte Madonie

Ambiente S.p.A., Responsabile uffici tecnici comunali presso diverse pubbliche

amministrazioni, esperto di mappatura del territorio. Seguirà i volontari nelle attività

formative relative alla mappatura del territorio ed alla legislazione e normativa sulla

Sicurezza nei luoghi di lavoro. Esperto di monitoraggio accreditato per l’ente.

Dott.ssa FARINELLA SERENA MARIA, laurea in Scienze del Servizio sociale. Ha esperienza

come animatore socio-educativo di comunità e di gruppi sia nel settore delle pubbliche

amministrazioni che del privato sociale.

Dott. SACCOMANNO GANDOLFO, laurea in Scienze e tecnologie dell’arte, dello

spettacolo e della moda. Ha maturato esperienza in progetti europei ed organizzazione

e gestione di eventi nel settore dello spettacolo. Ha promosso diverse iniziative di

carattere culturale e socio educativo dello spettacolo con diverse associazioni locali.

Dott. SCELFO VINCENZO, laurea in Giurisprudenza. È responsabile del settore

amministrativo a tempo indeterminato, del Comune di Castellana Sicula. Ha esperienza

nella gestione di processi amministrativi-gestionali-contabili di pubblica amministrazione.

Avrà l’importante ruolo di formare i volontari alla cultura della programmazione

operative e gestionale delle iniziative e dell’iter burocratico relativo. Si occupa di

gestione del personale e valuta insieme all’RSPP

Dott. SABELLA SANTO laurea in medicina e chirurgia è stato responsabile di ambulatorio

presso il Dipartimento di Endocrinologia dell’Ospedale Cervello. È stato assistente

medico presso l’Ospedale Barone P. Agliata di Petralia Sottana ed attualmente è

medico di base presso la ASP n. 6.

Dott. BORGESE SERGIO laureato in Farmacia presso l’Università degli studi di Palermo

svolge la professione di farmacista nel Comune di Castellana Sicula. Ha già fattivamente

collaborato con altri progetti di servizio civile nazionale.

Comune di Castellana Sicula

62 Castellana Solidale

Dott. SARDO ONOFRIO, Diploma di infermiere professionale e Diploma Universitario in

Ostetricia, esperienza pluriennale in qualità di infermiere professionale presso presidi

ospedalieri della provincia di Palermo

Sig. ONORATO LUCIANO – diplomato Perito Industriale, dal 2007 responsabile del

procedimento dei servizi sociali e scolastici presso il Comune di Castellana Sicula,

esperto di informatica con particolare riferimento all’utilizzo di database e fogli di

calcolo.

Dott.ssa ZAFONTE MANUELA, laurea in Sviluppo economico e cooperazione

internazionale. Ha svolto attività di progettazione e rendicontazione di progetti di

cooperazione internazionale finanziati dalla Regione Sicilia. Ha competenze nel campo

delle scienze sociali, economiche e demoetnoantropologiche. Si occuperà del modulo

formativo che riguarda la valorizzazione dell’anziano come risorsa.

Dott.ssa RESTIVO LAURA CARMELA VALENTINA, Laurea in farmacia, si occuperà del

modulo sulla corretta somministrazione di farmaci agli anziani.

Dott.ssa TARAVELLA STEFANIA, laurea magistrale in scienze della formazione con

esperienza pluriennale nel settore della comunicazione e delle relazioni interpersonali.

Dott.ssa ALBANESE MARIA LEA, laurea in veterinaria con specializzazione sugli alimenti di

origine animale, esperta in tema di alimentazione manipolazione degli alimenti secondo

il regolamento CE 852/2004 (HACCP).

Dott.ssa CAMPAGNA ROSSELLA, laurea in servizio sociale con vari corsi di

perfezionamento sulla professione di assistente sociale, vasta esperienza di gestione di

servizi alla persona maturata presso enti pubblici e privati.

Dott.ssa FERRUZZA VERONICA, laurea in economia aziendale, esperienza in gestione di

procedure di tipo amministrativo-economico.

Sig. TORREGROSSA ANTONIO, varie qualifiche professionali come Operatore Socio

Assistenziale, Operatore Socio Sanitario, Autista soccorritore, esperienza come istruttore

di primo soccorso, BLSD, ausiliare sanitario e assistente sanitario 118.

Ing. DI GARBO GIOACCHINO, laurea in ingegneria gestionale, esperto in processi

gestionali, esperto di progettazione e monitoraggio all’interno di enti del pubblico e del

privato sociale; esperto di politiche territoriali anche in riferimento al terzo settore.

Ing. BONAFEDE VINCENZO, laurea in ingegneria elettronica, esperto in processi

informatizzati, esperienze come consulente per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

per enti privati, responsabile del servizio di prevenzione e protezione presso società

private.

Comune di Castellana Sicula

63 Castellana Solidale

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

A partire dalle Linee Guida per la formazione dei giovani in servizio civile nazionale del

19 luglio 2013, al fine di rendere più efficace la formazione, saranno utilizzate le seguenti

modalità di erogazione:

1. la lezione frontale:

i formatori presenti in aula tratteranno gli argomenti in questione avvalendosi di

eventuali esperti della materia trattata. Quest’ultimi, oltre a conoscenze più

approfondite, potranno dare testimonianza ai volontari delle proprie esperienze

quotidiane nel settore di riferimento.

2. le dinamiche non formali:

attraverso giochi di gruppo, brain storming, simulate i volontari saranno portati a

riflettere, individualmente e in gruppo, sui concetti cardine che legittimano

l’esperienza che si stanno apprestando a vivere. Il confronto tra coetanei ad incontri

che assumono una valenza più emozionale e di introspezione, contribuiscono alla

creazione di quelle dinamiche di gruppo fondamentali per la buona riuscita del

progetto stesso.

In funzione dei principi di Edutainment si intende una forma di intrattenimento finalizzata

sia ad educare sia a divertire. L’edutainment solitamente cerca di educare e di far

socializzare le persone. Questo tipo di educazione può essere molto utile per raffinare

certe sensibilità, soprattutto grazie al meccanismo della metamorfosi della propria

identità che avviene in tutti i “giochi” e può favorire il decentramento identitario

auspicato da molte strategie educative, come ad esempio quello dell'educazione

interculturale. La via ludica all'apprendimento non deve essere finalizzata solo alla

conoscenza di nozioni o di discipline, ma deve rappresentare un modo vero e proprio di

concepire e comprendere il mondo, in quanto il gioco ricopre proprio questa funzione.

Moltissime ricerche realizzate con tecniche differenti in differenti contesti di tutto il

mondo hanno mostrato negli ultimi venti anni che il successo di un manager o di un

tecnico non dipende tanto da quello che sa già, quanto dalla rapidità e dall'efficacia

con cui riesce a imparare.

L'apprendimento fa la differenza. Forma la competenza delle persone, influenza il modo

in cui si relazionano con gli altri. Fa realizzare gli obiettivi degli individui, delle aziende e

delle società. Fondamentali sono la centralità di chi impara, il piacere di imparare,

l'utilità per il lavoro di quello che si impara, i benefici economici ma, soprattutto, sociali

che se ne ricavano. L'apprendimento considera le esperienze, i modi e i ritmi individuali

di sviluppo della conoscenza. È concretezza, riflessività critica, dialogo e collaborazione,

Comune di Castellana Sicula

64 Castellana Solidale

come indicano i principi consolidati dell’"apprendere facendo", dell’"approccio attivo

all'apprendimento" non accontentandosi di prendere le cose per scontate, di "acquisire

conoscenza con gli scambi informativi", dell’"apprendimento in gruppo", dando e

ricevendo sostegno conoscitivo e affettivo.

L'apprendimento promuove l’autonomia di riconoscere, affrontare e risolvere i problemi.

Si distingue dalla formazione, che è dipendenza dal sapere erogato dal docente,

separatezza tra conoscere e intervenire.

I giochi di simulazione sono sistemi di apprendimento sperimentale impiegati nella

formazione aziendale. Servono a sviluppare capacità operative e a migliorare i

comportamenti di relazione: acquisizione di tecniche, conoscenza di principi di

riferimento, coinvolgimento nelle logiche di azione, affinamento di competenze

diagnostiche, di comunicazione, di soluzione di problemi, di relazioni interne ed esterne,

di elaborazione di tattiche, ecc.

Il nostro obiettivo per la formazione è di formare divertendoci insieme con i giovani

volontari. Per tale motivo si prevede che la giornata formativa di 6 ore venga divisa in

quattro momenti:

1) trasmissione dei contenuti della formazione, attraverso metodologie classiche di

insegnamento (lezione frontale);

2) parte esperienziale nella quale, attraverso le dinamiche non formali (Giochi di

gruppo, role playing, brain storming, teatro dell’oppresso) vengano ripresi i

contenuti del primo momento formativo;

3) discussione di gruppo che consenta il contributo personale di ciascun

partecipante al fine di interiorizzare gli argomenti trattati, facendo emergere stati

d’animo ed emozioni. Quest’ultimo momento ha anche lo scopo del

miglioramento della coesione del “gruppo” che condividerà tutti gli obiettivi di

progetto.

4) restituzione dei contenuti: grazie a questo momento di confronto che ritraccia

tutto il percorso della giornata formativa, il formatore ha la possibilità di

effettuare una prima valutazione sui livelli di apprendimento e trasferimento dei

contenuti. Tale momento risulta particolarmente utile al fine di pesare eventuali

interventi formativi integrativi per approfondire temi e concetti che non siano

risultati chiari ai volontari.

Anche all’interno del percorso formativo specifico, il volontario avrà la possibilità di

mantenersi in contatto con i formatori anche attraverso lo scambio di e-mail o per via

telefonica. Il contatto con i formatori è ritenuto essenziale per la progettazione, la

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65 Castellana Solidale

calibrazione e la valutazione dell’intero percorso.

Al termine del percorso di formazione specifica, sarà valutato il grado di apprendimento

raggiunto dai volontari attraverso la somministrazione di test/questionari realizzati con

l’apporto di tutti i formatori ed esperti coinvolti nella formazione stessa.

40) Contenuti della formazione:

FORMAZIONE SPECIFICA

I° MODULO DI FORMAZIONE: Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: elementi di base

D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.; Il Concetto di rischio; Prevenzione, protezione e gestione

dell’emergenza ; I rischi generici ed i rischi specifici legati alle attività del progetto di

servizio civile nazionale; Procedure di emergenza messe in atto dall’ente; I rischi da

interferenze nei luoghi di lavoro.

FORMATORE/I: Ing. Conoscenti Pietro (Capo Settore Tecnico – Resp. Sicurezza) Sig. Torregrossa Antonio (Esperto di Primo Soccorso e procedure di emergenza) Ing. Bonafede Vincenzo (Esperto di Sicurezza nei luoghi di lavoro)

II° MODULO DI FORMAZIONE: L’anziano e la solitudine - La relazione di aiuto. Le modalità

di accoppiamento operatore-utente. La conoscenza di sé: Identità e autostima. Uno

sguardo sul futuro : Mete di vita.

FORMATORE/I: Dott. Brucato Mario (Sociologo) Dott.ssa Farinella Serena Maria(Assistente Sociale)

III° MODULO DI FORMAZIONE: Il Cittadino della terza età: bisogni sociali espressi e

“nascosti”. Il ruolo del volontario: competenze e abilità. Il Cittadino della terza Età: da

peso sociale a risorsa valoriale.

FORMATORE/I: Dott.ssa Farinella Serena Maria (Assistente Sociale) Dott.ssa Zafonte Manuela (Sviluppo economico e Coop.ne Internazionale)

IV° MODULO DI FORMAZIONE: Modalità di approccio con l’anziano per la creazione di

relazioni interpersonali. Solitudine e depressione nella terza età: Azioni diversive da

intraprendere. La comunicazione verbale e non verbale.

FORMATORE/I: Dott. Saccomanno Gandolfo (Esperto della comunicazione) Dott.ssa Taravella Stefania (Esperta in comunicazione) Dott.ssa Mascellino Claudia Alexandra (Psicologa)

V° MODULO DI FORMAZIONE: Quadro complessivo d’insieme dei servizi e delle attività per

la terza età presenti nel contesto territoriale di riferimento del progetto. Il servizio di

Assistenza Domiciliare anziani (SAD e ADI) – Altre tipologie di servizi territoriali a favore

Comune di Castellana Sicula

66 Castellana Solidale

della popolazione anziana.

FORMATORE/I: Dott. Sabella Santo (Medico di base) Dott.ssa Campagna Rossella ( Assistente Sociale) Sig. Onorato Luciano (Responsabile Servizi Sociali )

VI° MODULO DI FORMAZIONE: L’ascolto ; L’empatia e la relazione di fiducia; Metodi per

favorire, iniziare e mantenere una relazione interpersonale positiva; L’autostima: come

agisce e cosa determina; La socializzazione come strumento per attivare l’autostima nei

giovani

FORMATORE/I: Dott.ssa Taravella Stefania (Laurea in scienze della formazione) Dott.ssa Mascellino Claudia Alexandra (Psicologa)

VII° MODULO DI FORMAZIONE: Il Cittadino della terza età: dati statistici e demografici;

Dati occupazionali del settore dell’assistenza agli anziani presso il territorio al quale è

rivolto il progetto. Prospettive occupazionali nel settore e nei rispettivi contesti territoriali.

FORMATORE/I: Dott.ssa Ferruzza Veronica (Esperta in procedure amministrative) Dott.ssa Zafonte Manuela (Sviluppo econ. e Coop.ne Internazionale) Ing. Di Garbo Gioacchino (Ing. Gestionale, esperto di politiche territoriali)

VIII° MODULO DI FORMAZIONE: Problemi geriatrici e gerontologici nella terza età,

principali patologie e aspetti psico-sociali. Ruolo del volontario. Benefici sulla persona di

una corretta alimentazione – Corretta conservazione degli alimenti – La sicurezza

alimentare - Effetti negativi sulla salute per la mancata osservanza delle regole

alimentari.

FORMATORE/I: Dott. Sabella Santo (Medico di base) Dott. Sardo Onofrio (Infermiere professionale) Dott.ssa Albanese Maria Lea (Esperto di alimentazione)

IX° MODULO DI FORMAZIONE: La corretta somministrazione dei farmaci agli anziani.

Mancata osservanza della terapia ed effetti conseguenti. Prevenzione e “segnali fisici”

nell’anziano che non vanno sottovalutati (Anemia, glicemia, cardiopatia, infezioni),

etc.).

FORMATORE/I: Dott. Borgese Sergio (Farmacista) Dott.ssa Restivo Laura Carmela Valentina (Farmacista)

X° MODULO DI FORMAZIONE: Elementi base di primo soccorso – Come intervenire – Primo

soccorso di traumatizzato – Trasporto di Politraumatizzato : avvertenze e cenni generali.

Organizzazione dei Servizi Socio-Sanitari e responsabilità degli operatori – Assistenza alla

persona in ambito socio-sanitario con specifici problemi prioritari di salute. Rianimazione

Cardio-Polmonare cenni di base :

FORMATORE/I: Sig. Torregrossa Antonio (Esperto soccorritore e assistente sanitario) Dott. Sabella Santo (Medico di base) Sig. Onorato Luciano (Responsabile Servizi Sociali )

Comune di Castellana Sicula

67 Castellana Solidale

XI° MODULO DI FORMAZIONE: Approfondimento del piano di monitoraggio del progetto;

Informatizzazione dei dati; Utilizzo di un foglio di calcolo; Tipologie differenti di grafici e

diagrammi per rendere immediata la lettura di un dato. Come redigere una relazione:

contenuti e impaginazione. Tecniche della comunicazione visiva.

FORMATORE/I: Dott.ssa Ferruzza Veronica (Esperta in procedure amministrative) Dott. Saccomanno Gandolfo (Esperto di comunicazione) Sig. Onorato Luciano (Responsabile Servizi Sociali )

XII° MODULO DI FORMAZIONE: Approfondimento della normativa nazionale e regionale

che regolamenta il settore della Terza età. La legge 328/00 e 104/92 - Approfondimento

del piano territoriale integrato dei servizi socio-sanitari a favore degli anziani.

FORMATORE/I: Dott.ssa Campagna Rossella (Assistente Sociale) Avv. Vincenzo Scelfo (Capo Settore Amm.vo) Sig. Onorato Luciano (Responsabile Servizi Sociali )

Calendario della formazione specifica:

GIORNO N° ORE DI

FORMAZIONE MODULO FORMATIVO METODOLOGIA

1 6 I° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

2 6 II° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

3 6 III° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

4 6 IV° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

5 6 V° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

6 6 VI° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

7 6 VII° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

8 6 VIII° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

9 6 IX° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

10 6 X° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

11 6 XI° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

12 6 XII° Modulo Frontale/Dinamiche non

formali

TOTALE 72

Comune di Castellana Sicula

68 Castellana Solidale

Totale giorni di formazione: 12

Ore di formazione al giorno: 6

Totale ore di formazione specifica: 72

Ore di formazione frontale: 36 ore

Ore di dinamiche non formali: 36 ore

Secondo quanto già esposto al box 39, si prevede di utilizzare un mix equilibrato di

formazione frontale e dinamiche non formali per ciascuna delle giornate formative in

modo da realizzare un pari numero di ore per ciascuna delle due metodologie indicate.

41) Durata:

La durata complessiva della formazione specifica è di n. 72 (settantadue) ore distinte in

12 lezioni teorico pratiche della durata di 6 ore ciascuna.

Secondo quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione dei giovani in servizio

civile nazionale del 19 luglio 2013, la formazione specifica verrà erogata entro 90 giorni

dall’avvio del progetto in modo da fornire ai volontari gli strumenti necessari ad

affrontare tutte le azioni ed attività previste dal progetto stesso al fine del

raggiungimento ottimale degli obiettivi previsti.

Altri elementi della formazione

42) Modalità Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica)

predisposto:

Affinché possa essere valutata l’efficacia di un’attività nel tempo è necessario ricorrere

agli strumenti di monitoraggio dell’attività stessa.

Tenendo conto che le attività formative verranno realizzate da soggetti formatori

profondamente diversi tra loro e per formazione personale e per esperienze vissute, è

necessario che lo strumento di monitoraggio possa standardizzare alcune voci in modo

da rendere la valutazione finale omogenea.

Nello specifico gli strumenti che si intende utilizzare per l’attività di monitoraggio della

formazione sono il test/questionario ed il colloquio.

Avremo tre fasi di monitoraggio della formazione:

Comune di Castellana Sicula

69 Castellana Solidale

1) Ex ante: Questionario iniziale di valutazione dell’aula da somministrare all’inizio della

formazione per acquisire il grado di conoscenza generale dei volontari.

2) In itinere: Test di valutazione dell’apprendimento da somministrare ogni 3-4 incontri

formativi. Questo strumento serve all’esperto del monitoraggio per valutare

l’efficacia della formazione somministrata e apportare per tempo eventuali

correttivi alle metodologie utilizzate o anche a replicare/approfondire alcuni

contenuti. Si tratta di un test con domande a risposta chiusa (per la maggior parte)

ed a risposta aperta. Con questo strumento, sarà altresì valutato l’apprendimento

della formazione erogata.

3) Ex post: Test a risposta chiusa su tutti gli argomenti trattati in modo da verificare la

permanenza nel tempo dei contenuti formativi trasmessi e colloquio di valutazione

realizzato con la presenza dell’esperto di monitoraggio che mira a comprendere se

ed in che modo la formazione erogata possa aver contribuito ad un cambiamento

nell’atteggiamento del giovane volontario. Si prevede di realizzare questa attività a

conclusione di tutto il percorso formativo d’aula sia per la parte di formazione

generale che per quella specifica.

43) Bilancio di competenze (criteri regionali aggiuntivi)

A conclusione del percorso di servizio civile, l’ente ha previsto la stesura di un bilancio di

competenze per ciascun volontario che sarà coinvolto in tale progetto, così come

previsto nei “Criteri Regionali Aggiuntivi” di cui al D.A. n.2294 del 04 settembre 2017

dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Tale bilancio verrà

redatto tra il 10° e il 12° mese di progetto, in conformità a quanto richiesto dai predetti

Criteri Regionali Aggiuntivi.

Il "bilancio o inventario di competenze" è un resoconto delle abilità necessarie per agire

soddisfacentemente in un determinato sistema di relazioni sociali e professionali. Questo

approccio focalizza dunque l'attenzione su quelle situazioni o momenti di sviluppo e di

transizione di un soggetto. L'individuo cerca di comprendere i cambiamenti e risolvere i

problemi che i mutati contesti gli pongono, con un atteggiamento attivo e propositivo,

nella misura in cui acquisisce una maggiore conoscenza di sé, connessa alla capacità di

differenziare e specificare le proprie qualità e le proprie risorse. Adottando una tale

prospettiva si assume che il bilancio riguarda l'accertamento di un repertorio di abilità

acquisite dall’operatore volontario nel suo percorso di crescita.

Il bilancio di competenze si connota allora come percorso di analisi delle proprie

competenze e risorse e sostiene il processo di ricostruzione delle competenze.

La valutazione si connota anche, per un osservatore esterno, come attività o processo

Comune di Castellana Sicula

70 Castellana Solidale

attraverso il quale una persona, che ne ha l'autorità, cerca di identificare o accertare il

livello di adeguatezza delle risorse e abilità di un soggetto rispetto a uno specifico o

possibile ambito di attività. Questa prospettiva è evidentemente riconducibile alle attività

di gestione e valorizzazione dei volontari e può essere considerato come strumento a

disposizione degli enti di servizio civile per gestire il processo di innovazione formativa.

Nell’ambito del servizio civile, il bilancio di competenze rientra soprattutto nelle attività di

orientamento e accompagnamento. Le attività di analisi e accertamento delle

competenze in ingresso, in itinere e in uscita dall’anno di servizio civile si collocano

all’interno di un più ampio sistema di monitoraggio dei processi di apprendimento e di

sviluppo delle competenze dei volontari, assumendo la valenza di attività funzionali alla

costruzione di uno specifico contesto formativo, attraverso il quale sostenere e facilitare i

loro processi di apprendimento e di crescita.

Durante il periodo di servizio civile, l’operatore volontario sarà motivato dall’Operatore

Locale di Progetto e dai formatori al raggiungimento degli obiettivi previsti e, quindi, al

miglioramento personale.

Gli OLP indicati saranno affiancati da altre professionalità (come indicato al box 8.2) che

seguiranno tutti gli step del percorso di servizio civile degli operatori volontari.

Alla fine del progetto alcune di queste professionalità si occuperanno di fare un bilancio

delle competenze e conoscenze messe in campo dai giovani volontari e di redigere un

documento che tenga conto di quale sia stato il percorso evolutivo di tali competenze e

conoscenze all’interno dell’esperienza vissuta da ogni singolo volontario.

Nello specifico la professionalità che redigerà il bilancio di competenze è la Dott.ssa

Rossella Campagna, assistente sociale del Comune di Castellana Sicula (dipendente)

che svolgerà all’interno del progetto attività di coordinamento delle attività, insieme ai

referenti dell’ufficio servizi sociali e scolastici, e sarà anche formatore specifico di alcuni

moduli formativi avendo, così, la possibilità di seguire tutto l’iter dello sviluppo di

conoscenze e competenze dei giovani volontari.

A completamento del percorso, verrà comunicato via PEC al Dipartimento Regionale

della Famiglia e delle politiche Sociali l’avvenuta redazione dei bilanci di competenza,

da parte del Legale Rappresentante, entro 15gg dalla conclusione del progetto.

44) Orientamento Formativo (criteri regionali aggiuntivi)

L’orientamento può essere definito come “...un processo continuo di sostegno agli

individui, affinché essi elaborino ed attuino il loro progetto personale e professionale,

chiarendo le proprie aspirazioni e competenze mediante l'informazione e la consulenza

sulle realtà del mercato del lavoro, l'evoluzione dei mestieri e delle professioni”.

Comune di Castellana Sicula

71 Castellana Solidale

Questa definizione riprende l'approccio più recente - a livello europeo - che colloca

l’orientamento al centro di una "triade" composta dall'individuo, dal mercato del lavoro,

dal sistema scolastico-formativo.

Il progetto di Servizio Civile, visto come un percorso formativo della durata di 12 mesi, ha

tra i suoi obiettivi sia la crescita personale dell’operatore volontario, come individuo

all’interno di un gruppo e di un contesto sociale e territoriale, che la sua

professionalizzazione, nel settore di intervento, in vista di un possibile inserimento nel

mondo del lavoro. Sotto questo punto di vista si può considerare l’intera esperienza di

Servizio Civile come una sorta di “orientamento alla vita da cittadino”.

Per poter fornire ai giovani alcuni strumenti che consentano loro di poter operare delle

scelte consapevoli nel prosieguo della loro vita formativa e professionale/lavorativa, si è

previsto di realizzare un modulo formativo di Orientamento che approfondirà due temi

differenti:

1) Approfondimento aspetti formativi

- I percorsi formativi curriculari ed extra-curriculari

- Valenza delle qualifiche professionali

- Il panorama dell’offerta formativa nel territorio della Regione Siciliana

- L’impostazione di un Curriculum Vitae: i “do” e i “don’t” e i modelli.

- La redazione di una lettera di presentazione e un Curriculum Vitae: la struttura e lo

stile, presentazione di esempi e modelli

2) Approfondimento aspetti lavorativi

- L’inserimento lavorativo e l’autoimprenditorialità.

- Elementi sulle forme di società.

- Possibilità fornite dalla normativa regionale, nazionale ed europea per la

realizzazione ed il finanziamento agevolato di un’impresa lavorativa.

- Attività lavorativa in gruppo: leader e gregari.

- La progettazione di interventi di inserimento lavorativo rivolti a soggetti in

situazione di disagio.

- La preparazione ad un colloquio di lavoro.

La durata complessiva del modulo di orientamento sarà di 10 ore da realizzare su due

giornate entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto, come previsto nei “Criteri Regionali

Aggiuntivi” di cui al D.A. n. 2294 del 04 settembre 2017 dell’Assessorato Regionale della

Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.

I formatori individuati per la realizzazione del modulo sono:

Dott. Vincenzo Scelfo (già formatore specifico e OLP) – Laurea in Giurisprudenza e

responsabile area amministrativa del Comune di Castellana Sicula.

Comune di Castellana Sicula

72 Castellana Solidale

Luciano Onorato (già formatore specifico e OLP) – Responsabile servizi sociali e scolastici

del Comune di Castellana Sicula - Esperienza ventennale quale Presidente di una

cooperativa giovanile finanziata ex LR. 37/78 – Imprenditoria giovanile

Dott.ssa Ferruzza Veronica (già formatore specifico) – Volontaria che ha esperienza nel

settore amministrativo

Castellana Sicula, 24 novembre 2017 Il Responsabile legale dell’ente Geom. Francesco Calderaro