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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Associazione Trentina Accoglienza Stranieri – ATAS Onlus 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: AAA: Accoglienza, Accompagnamento, Attivazione cercasi 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): 1. Settore: Assistenza – 04. Immigrati, profughi 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto : Il progetto vuole promuovere una cultura dell'accoglienza e una integrazione positiva dei richiedenti asilo e rifugiati e delle persone, soprattutto migranti, in situazione di vulnerabilità o difficoltà abitativa che ATAS onlus segue nel territorio della provincia di Trento. L’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri - ATAS onlus è impegnata dal 1989 per l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione sociale dei migranti e da alcuni anni anche delle persone in situazione di disagio indipendentemente dalla nazionalità. Gestisce servizi alloggiativi e di accompagnamento sociale, sportelli informativi soprattutto all’interno del Centro Informativo per l'Immigrazione – Cinformi coordinato dalla Provincia autonoma di Trento, promuove sperimentazioni nell'ambito del rinnovamento del welfare e per una migliore collaborazione tra i servizi del territorio, realizza interventi di sviluppo di comunità e azioni per promuovere convivenza e accoglienza. Le proposte abitative gestite da ATAS onlus - un totale di 55 appartamenti per circa 240 posti letto a Trento, Rovereto e in altri centri minori della provincia - includono alloggi per persone in situazione di vulnerabilità segnalate dai servizi sociali in convenzione con la Provincia autonoma di Trento, alloggi di housing sociale per singoli e famiglie in situazione di difficoltà abitativa e alloggi per richiedenti asilo e migranti forzati all’interno del Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) e del sistema dell’Accoglienza Straordinaria, coordinati da Cinformi. Da alcuni anni, ATAS onlus sta mettendo in campo sperimentazioni di diverso tipo allo scopo di individuare nuovi percorsi di sviluppo del welfare nell'ottica del welfare generativo e offrire servizi innovativi per il territorio. In particolare, ATAS onlus si è impegnata sui temi dello sviluppo di comunità, sulla sperimentazione dei metodi dialogici finlandesi nell'ambito del IV NZ02721 Provinciale della Provincia di TN

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Associazione Trentina Accoglienza Stranieri – ATAS Onlus

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

AAA: Accoglienza, Accompagnamento, Attivazione cercasi

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

1. Settore: Assistenza – 04. Immigrati, profughi

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il progetto vuole promuovere una cultura dell'accoglienza e una integrazione positiva dei richiedenti asilo e rifugiati e delle persone, soprattutto migranti, in situazione di vulnerabilità o difficoltà abitativa che ATAS onlus segue nel territorio della provincia di Trento. L’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri - ATAS onlus è impegnata dal 1989 per l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione sociale dei migranti e da alcuni anni anche delle persone in situazione di disagio indipendentemente dalla nazionalità. Gestisce servizi alloggiativi e di accompagnamento sociale, sportelli informativi soprattutto all’interno del Centro Informativo per l'Immigrazione – Cinformi coordinato dalla Provincia autonoma di Trento, promuove sperimentazioni nell'ambito del rinnovamento del welfare e per una migliore collaborazione tra i servizi del territorio, realizza interventi di sviluppo di comunità e azioni per promuovere convivenza e accoglienza. Le proposte abitative gestite da ATAS onlus - un totale di 55 appartamenti per circa 240 posti letto a Trento, Rovereto e in altri centri minori della provincia - includono alloggi per persone in situazione di vulnerabilità segnalate dai servizi sociali in convenzione con la Provincia autonoma di Trento, alloggi di housing sociale per singoli e famiglie in situazione di difficoltà abitativa e alloggi per richiedenti asilo e migranti forzati all’interno del Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) e del sistema dell’Accoglienza Straordinaria, coordinati da Cinformi.Da alcuni anni, ATAS onlus sta mettendo in campo sperimentazioni di diverso tipo allo scopo di individuare nuovi percorsi di sviluppo del welfare nell'ottica del welfare generativo e offrire servizi innovativi per il territorio. In particolare, ATAS onlus si è impegnata sui temi dello sviluppo di comunità, sulla sperimentazione dei metodi dialogici finlandesi nell'ambito del

IV

NZ02721

Provinciale della Provincia di TN

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(Allegato 1)

miglioramento della salute delle donne, sulla valorizzazione delle vulnerabilità come risorse, sullo sviluppo di una “filiera” dell'accoglienza.Infine, ATAS onlus propone o partecipa ad iniziative che promuovono sensibilizzazione, formazione e confronto aperto a enti e cittadini, cambiamento culturale e nuove collaborazioni rispetto ai temi di cui si occupa: accoglienza, integrazione, pratiche di welfare.

Per quanto riguarda il servizio alloggiativo per persone in situazione di vulnerabilità, gli ospiti includono persone senza dimora, genitori separati, donne vittima di violenza, soggetti e nuclei familiari vulnerabili segnalati dai Servizi Sociali del territorio, famiglie in emergenza abitativa, a prescindere dalla nazionalità. Negli alloggi per persone in situazione di vulnerabilità e negli alloggi di housing sociale rimangono maggioritari gli ospiti cittadini non italiani. Per quanto riguarda l'accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, ATAS onlus mette a disposizione 10 alloggi all'interno dello SPRAR e 4 alloggi - per un totale di 75 posti letto - tutti con accompagnamento sociale all'abitare. Dall'estate 2015 ATAS onlus ha accettato di seguire anche i richiedenti asilo ospiti della Residenza Brennero a Trento per quanto riguarda la gestione quotidiana dell'alloggio, della convivenza con gli altri ospiti e gli accompagnamenti ai servizi del territorio - in collaborazione con il Centro Astalli - e gli appartamenti a disposizione del sistema in Destra Adige (Mori e Isera), per circa altre 90 persone. Infine, ha ampliato gli interventi per promuovere integrazione e relazioni positive e generative tra richiedenti asilo e persone, associazioni e enti del territorio, basati sull'approccio dello sviluppo di comunità sull’intero territorio del Comune di Trento.

Il progetto vuole potenziare i servizi di ATAS onlus legati all'abitare a favore di ospiti in situazione di vulnerabilità, con particolare in riferimento ad un’inclusione positiva nel contesto abitativo, lavorativo o del territorio.A fronte della stabilizzazione del fenomeno migratorio che si è registrata negli ultimi anni, la situazione dei residenti cittadini non italiani rimane svantaggiata rispetto a quella dei cittadini italiani. La crisi ha rallentato la stabilizzazione abitativa dei cittadini stranieri e i dati sulle domande di accesso all'edilizia abitativa pubblica e di sostegno all'integrazione del canone di affitto sono indice della maggiore vulnerabilità dei cittadini stranieri (L'immigrazione in Trentino, Rapporto Annuale 2014, Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale e Cinformi). Il precedente rapporto riscontrava inoltre una “sovraesposizione degli immigrati a condizioni di vulnerabilità sociale e a rischi di esplicita emarginazione, anche in un contesto di welfare relativamente avanzato e inclusivo come quello trentino” (Provincia Autonoma di Trento – Dipartimento Salute e Solidarietà sociale e Cinformi, L’immigrazione in Trentino, Rapporto annuale, 2013). Per quanto riguarda il lavoro, la maggiore fragilità dei cittadini immigrati si rileva nella crescita della disoccupazione, nella tipologia di attività che svolgono (per la maggior parte industria e edilizia per gli uomini, servizi per le donne), nel livello di retribuzione e anche nelle tipologie contrattuali. A questo si aggiunge il minor accesso ai servizi sanitari della popolazione straniera a causa sia della condizione sociale sia del livello di conoscenza e di informazione rispetto ai sistemi sanitari (Fondazione ISMU, Diciannovesimo Rapporto sulle migrazioni, 2013). Ancora più difficile dal punto di vista psicologico e dell'integrazione sociale, economica e culturale è la situazione dei richiedenti asilo e rifugiati. A fine settembre 2015 sono oltre 850 i richiedenti asilo e rifugiati accolti in Trentino. Oltre 150 sono seguiti da ATAS onlus dal punto di vista dei servizi alloggiativi, e oltre 120 per quanto riguarda le relazioni con la comunità.

Abitare non vuol dire solo avere un tetto sopra la testa e un letto dove dormire, ma anche e soprattutto relazioni e sicurezza, che ATAS onlus cerca di realizzare accompagnando famiglie

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e singoli in un percorso di integrazione e verso l’autonomia: lo chiamiamo accompagnamento sociale all’abitare e riguarda la gestione dell'alloggio e della convivenza, i servizi di orientamento e inserimento nel contesto abitativo e nella comunità, con una metodologia che punta sull’accompagnamento e la responsabilizzazione evitando di sostituirsi alla persona. Accompagnamento significa promuovere l'empowerment delle persone e mettere in gioco le risorse di queste nelle relazioni con i coinquilini, nella gestione domestica, nelle relazioni con i vicini, nella eventuale ricerca lavoro, nella relazione con i servizi del territorio, nelle relazioni con la comunità. Significa quindi far sì che queste persone possano essere inserite nelle relazioni del contesto abitativo e nelle relazioni con i servizi e messe in comunicazione con associazioni e iniziative del territorio. Attraverso la conoscenza personale e la reciproca attivazione di persone già residenti nel territorio e persone arrivate da poco è possibile incidere anche sulla crescita della comunità stessa e sullo sviluppo di una cultura dell'accoglienza. In questo verso vanno anche le attività di comunicazione e le iniziative culturali promosse dal progetto. Vediamo infatti a livello nazionale e locale in particolare nei confronti dei richiedenti asilo e rifugiati che giungono sul nostro territorio rifiuto, strumentalizzazioni e stereotipi. E' significativo a questo proposito il titolo del primo capitolo del Rapporto annuale 2014 edito dal Cinformi: “Sbarchi e rifugiati: oltre gli allarmismi e gli stereotipi”. La diffidenza, i preconcetti, la non conoscenza, le abitudini culturali e sociali diverse e la mancanza di informazioni e reti rendono da una parte i cittadini immigrati maggiormente vulnerabili nel contesto sociale, e dall'altra incidono sulla possibilità di convivenza positiva. Pensiamo che la conoscenza personale, le relazioni, il racconto delle storie di vita possano aiutare a farsi un'idea, senza preconcetti, dello stato delle cose a livello locale e globale, delle interrelazioni tra questi livelli, e ad agire di conseguenza. Vogliamo così dare un contributo alla conoscenza e al dibattito pubblico sulle migrazioni e l'accoglienza.

Destinatari del progetto

● Persone seguite da ATAS onlus che necessitano di un accompagnamento più puntuale, approfondito e continuativo, perché in una situazione di particolare vulnerabilità. Si tratta soprattutto di cittadini immigrati, residenti da più tempo in Trentino o giunti da poco come richiedenti asilo. Si ipotizza questo tipo di accompagnamento per 25 persone seguite da ATAS onlus, con contestuale coinvolgimento di 3 contesti abitativi e di comunità. Per quanto riguarda le persone in situazione di disagio sociale, la definizione dello stato di vulnerabilità si prende in considerazione l’ampia accezione prevista dalle legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13, sulla base della quale già dal 2010 sono elaborati ed implementati i servizi abitativi integrati di ATAS onlus: “incapacità, anche temporanea, del singolo e del nucleo familiare di appartenenza di far fronte alle esigenze vitali primarie e di socialità, derivante da almeno una delle seguenti condizioni:a) insufficienza della condizione economico-patrimoniale; b) disabilità psico-fisico-sensoriale; c) difficoltà di ordine psicologico, sociale, culturale, relazionale; d) sottoposizione a provvedimenti dell'autorità giudiziaria”;

● Persone seguite da ATAS onlus per la ricerca lavoro attraverso sportelli quotidiani: si tratta di persone, soprattutto cittadini non italiani, che si sono apprestati per la prima volta a cercare lavoro nel territorio trentino oppure persone residenti da molto tempo che hanno perso il lavoro a seguito dal perdurare della crisi;

● la comunità locale nell'ottica dello sviluppo di una cultura dell'accoglienza.

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(Allegato 1)

7) Obiettivi del progetto

Rispetto al contesto il progetto si propone di:− Promuovere l’inclusione sociale e l’integrazione di migranti e persone in situazione di

vulnerabilità attraverso attività di accompagnamento e di attivazione della comunità− Promuovere una cultura dell'accoglienza attraverso attività di accompagnamento, di

attivazione della comunità e di comunicazione.

Per un’integrazione positiva delle persone seguite all’interno degli alloggi, nel vicinato e più ampiamente nella comunità locale, il progetto prevede attività di accompagnamento e di sviluppo di relazioni all’interno degli alloggi gestiti da ATAS onlus e nel territorio. Tali attività coinvolgono sia gli ospiti di ATAS onlus sia la popolazione locale, promuovendo la partecipazione alle attività delle associazioni locali, la conoscenza e le relazioni positive con i vicini di casa, il volontariato.

Risultati attesi

- Almeno 25 ospiti coinvolti negli accompagnamenti approfonditi- Almeno 3 incontri tra ospiti e vicini organizzati- Almeno 3 incontri di socializzazione/informativi realizzati- Almeno 4 utenti settimanalmente supportati da ciascun/a giovane nella ricerca lavoro- Almeno 3 contesti abitativi e di quartiere coinvolti nelle attività di relazioni di comunità- Almeno 1 incontro di conoscenza e scambio organizzato per ogni contesto abitativo/quartiere - Almeno 1 iniziativa realizzata nel contesto abitativo/quartiere anche con il supporto del/lla giovane- Almeno 4 ospiti inseriti in attività di associazioni del territorio- Almeno 2 articoli per ogni giovane redatti per la newsletter e sito internet- Newsletter mensile realizzata- Sito e facebook aggiornati almeno settimanalmente- Almeno 2 comunicati stampa redatti- Almeno 2 incontri nelle scuole con testimonianze realizzati- Almeno 2 eventi di sensibilizzazione realizzati

Rispetto ai/lle giovani, il progetto vuole offrire la possibilità di attivarsi e misurarsi in un’organizzazione del terzo settore e nella comunità e di acquisire e/o sviluppare conoscenze, capacità e competenze utili al proprio sviluppo lavorativo. A questo proposito si veda la sezione relativa alle competenze.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Le attività previste dal progetto si muovono lungo tre direttrici: accogliere, accompagnare, attivare le persone seguite e la comunità e si integrano e supportano a vicenda.

Per le azioni dei/delle giovani che si svolgono all'interno degli alloggi gestiti in convenzione con la Provincia Autonoma di Trento verrà chiesta autorizzazione preventiva

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(Allegato 1)

alla Provincia stessa.

a. Accompagnare nella quotidianità

Questa attività prevede l’accompagnamento dell'ospite - richiedente asilo, persona in situazione di vulnerabilità, persona in situazione di difficoltà abitativa – dal momento in cui la persona entra nell’alloggio gestito da ATAS onlus e per tutta la permanenza nell'alloggio. L’accompagnamento getta le basi di una positiva convivenza all’interno dell’alloggio, del condominio e del territorio circostante prevedendo azioni nei confronti dell’ospite quali: a.1 Sostegno nella gestione dell’alloggioQuesta attività prevede: illustrazione dei regolamenti che disciplinano la permanenza all’interno degli alloggi gestiti da ATAS onlus e le regole della convivenza; sostegno all’acquisizione di informazioni e competenze utili alla corretta gestione della casa, incluse le questioni relative al risparmio energetico e alla raccolta differenziata; trasmissione di informazioni sulla gestione degli spazi comuni all’interno dell’appartamento e nel condominio e sulle relazioni con eventuali condomini; confronto e indicazioni sulla gestione delle utenze domestiche; indicazioni sulla gestione del bilancio personale/famigliare se necessario; a.2 Sostegno nell’inserimento nel contesto abitativoQuesta attività prevede: indicazioni sui servizi presenti nel quartiere/centro abitato; inserimento dell'ospite nelle relazioni e reti del contesto abitativo e sociale; relazioni con vicini e volontari che possono portare competenze e possibilità sociali e culturali a favore degli ospiti;a.3 Mediazione dei conflitti Si prevede il sostegno alla gestione di eventuali problematiche che possono scaturire dalla convivenza con i condomini o vicini di casa;a.4 Servizi di invio o accompagnamento con/ai servizi del territorioE’ previsto un servizio di informazione sui servizi del territorio, di invio e anche di accompagnamento nel caso si renda necessario.

Queste azioni sono realizzate dall'operatore o operatrice di riferimento. Per le persone individuate come destinatarie del presente progetto l’accompagnamento sarà maggiormente approfondito, puntuale e continuativo grazie all’attività dei/lle giovani in servizio civile in affiancamento all’operatore/trice di riferimento. L’individuazione delle 25 persone seguite da ATAS onlus che beneficeranno di questo accompagnamento più approfondito sarà a cura dell’èquipe degli/delle operatori/trici.

b. Accompagnare nella ricerca lavoro

Questa attività è rivolta sia agli ospiti seguiti nel presente progetto che siano alla ricerca di lavoro sia agli utenti che si rivolgono allo sportello quotidiano di ATAS onlus, con un investimento di tempo maggiore per gli ospiti rispetto agli utenti dello sportello. Il servizio si pone come obiettivo quello di rendere autonomi gli utenti nella ricerca di un impiego, munendoli di strumenti conoscitivi e relazionali idonei all'inserimento nel mondo del lavoro e include le seguenti azioni:b.1 Informazioni sui centri per l’impiego e sulle agenzie di lavoro esistenti sul territorio, in particolare sulla loro dislocazione e sulle loro funzioni; b.2 Sostegno nell’apprendimento delle modalità corrette per rapportarsi in modo autonomo con il mondo del lavoro: come si fa una telefonata, come ci si presenta al datore di lavoro, come si gestisce il colloquio, come si scrive una lettera di candidatura, etc.;

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b.3 Compilazione di un curriculum vitae e spiegazione sul suo importante significato e utilizzo; b.4 Contatti con le strutture e i servizi interessati (ad esempio Cinformi, Agenzia del Lavoro, Sindacato, agenzie di somministrazione); b.5 Informazioni sui corsi di formazione professionale esistenti sul territorio provinciale;b.6 Indicazione degli strumenti per una ricerca attiva del lavoro.

Questa attività sarà realizzata dai/dalle giovani in servizio civile con la supervisione degli/lle operatori/trici di riferimento.

c. Accompagnare e attivare nella/la comunità

Questa attività prevede la cura e lo sviluppo ulteriore di quanto avviato nel corso del progetto di servizio civile nazionale Agorà in alcuni nei contesti abitativi e rispettivi territori dove sono collocati gli alloggi gestiti da ATAS onlus e l’accompagnamento delle persone seguite per quanto riguarda l'integrazione nei contesti abitativi o di quartiere attivati. Si tratterà quindi di:c.1 Acquisire e sviluppare le relazioni avviate con il progetto di servizio civile nazionale da poco avviato Agorà con persone, associazioni, enti del contesto abitativo e di quartiere;c.2 Promuovere la partecipazione delle persone seguite alle attività delle associazioni locali, nelle iniziative del quartiere, ad attività di volontariato;c.3 Supportare l’organizzazione di iniziative nel contesto abitativo o quartiere che includano anche le persone seguite nel presente progetto.

Questa attività sarà realizzata dai/dalle giovani in servizio civile in affiancamento agli/lle operatori/trici di riferimento.

d. Attivare il territorio

Questa attività prevede l’utilizzo di diversi strumenti di comunicazione per offrire alla comunità locale informazioni, possibilità di approfondimento e confronto rispetto al fenomeno migratorio e alla situazione delle persone in situazione di vulnerabilità, il racconto delle storie delle persone al di là dei numeri, L’attività prevede quindi:d.1 Organizzazione di eventi di sensibilizzazione;d.2 Promozione di interventi nelle scuole con testimonianze di richiedenti asilo;d.3 Gestione degli strumenti di comunicazione di ATAS onlus.Accanto all’organizzazione di eventi pubblici e di incontri presso le scuole, anche in collaborazione con altri soggetti, si prevede quindi di diffondere informazioni ai media locali tramite comunicati stampa e utilizzando il sito web, facebook e la newsletter mensile dell’Associazione.

Questa attività sarà realizzata in parte dalla referente area progetti e comunicazione con il supporto dei/lle giovani in servizio civile e in parte dai/dalle giovani in servizio civile con la supervisione della referente area progetti e comunicazione.

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8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

− 1 OLP − 1 Referente area servizi− 6 Operatori di riferimento dei diversi alloggi occupati a tempo pieno in ATAS onlus− 1 Referente area progetti e comunicazione − 3 Giovani in servizio civile.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

a. Accompagnare nella quotidianità

I/le giovani in servizio civile saranno impegnati/e nell'accompagnamento approfondito/puntuale/continuativo dell'ospite seguito nella quotidianità, con il coinvolgimento di eventuali altri ospiti presenti nell'alloggio e delle persone del contesto abitativo e del territorio più ampio e in affiancamento all'operatore/trice di riferimento. Sulla base delle necessità dell'ospite e delle indicazioni dell'operatore/trice di riferimento, l'accompagnamento approfondito potrà includere le seguenti azioni:

- Riprendere, se necessario e in maniera creativa e socializzante, aspetti spiegati dall'operatore/trice: quali prodotti utilizzare per le pulizie e come utilizzarli, dove acquistare gli alimenti e eventualmente accompagnare nelle prime spese; gestione della casa: gestione dei rifiuti, raccolta differenziata, risparmio energetico, gestione delle utenze e del bilancio personale; relazioni con i condomini (regole buon vicinato, regolamenti condominiali);- Organizzare incontri/momenti conviviali con i vicini;- Accompagnare gli ospiti seguiti verso servizi del territorio già conosciuti con l’operatore/trice;- Orientare se necessario gli ospiti verso corsi di italiano o possibilità di conversazione con cittadini/vicini/volontari interessati;- Organizzare incontri di informazione e/o socializzazione all'interno dell'appartamento o invitando gli ospiti all'esterno (ad esempio incontri informativi sulla raccolta differenziata, incontri conviviali, iniziative sociali o culturali)- Coinvolgere eventualmente vicini, volontari, referenti di associazioni, etc. nelle attività sopra descritte.

b. Accompagnare nella ricerca lavoro

I/le giovani in servizio civile saranno impegnati/e nell'attività di accompagnamento alla ricerca lavoro a favore delle persone seguite se necessaria e a favore degli utenti che si rivolgono allo sportello, con grado diverso in termini di tempo impiegato e di continuità del servizio, con la supervisione dell'operatore/trice di riferimento. L'attività include le seguenti azioni:

- Accogliere la persona; - Ripercorrere la storia della persona, anche con riferimento alle sue precedenti esperienze in ATAS onlus;- Insieme alla persona attraverso domande redigere il CV della persona;- Fornire indicazioni e informazioni per rendere la persona autonoma nella ricerca del lavoro sulla base delle esperienze e dei bisogni della persona stessa (es: verifica e indicazioni su iscrizione agenzia lavoro, agenzie di somministrazione, corsi di italiano sul territorio, corsi di

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formazione altri servizi del territorio);- Aiutare la persona nella ricerca del lavoro e in particolare: comprendere le offerte di lavoro disponibili; spiegare come candidarsi (rispondere a un'offerta) o autocandidarsi per un lavoro; fornire alla persona un elenco di aziende rilevanti rispetto al profilo professionale; offrire conoscenze di base per l'utilizzo del computer (incluso utilizzo internet, posta elettronica); supportare la persona nell'utilizzare internet per la ricerca lavoro;- Aiutare la persona nella ricerca di opportunità formative rilevanti per il proprio percorso;- Supportare eventualmente la persona nell'iscrizione online alle agenzie di somministrazione;- Indirizzare eventualmente la persona verso corsi di italiano del territorio.

c. Accompagnare e attivare nella/la comunità

I/le giovani in servizio civile saranno impegnati/e nelle seguenti azioni in affinancamento all'operatore/trice di riferimento:

- Curare e mantenere le relazioni sviluppate nel progetto Agorà con i vicini, i volontari, le associazioni, i servizi (ad esempio i Poli Sociali del Comune di Trento), le istituzioni (ad esempio le Circoscrizioni) presenti nei contesti (3 contesti);- Organizzare momenti di conoscenza e scambio tra gli ospiti degli alloggi e i vicini, i volontari, le associazioni presenti nel quartiere, anche all'interno di iniziative già esistenti, come ad esempio feste di quartiere (almeno 1 per ogni contesto/quartiere);- Promuovere l'inserimento degli ospiti di ATAS onlus seguiti in attività di associazioni, iniziative del territorio, gruppi informali del contesto abitativo o della città;- Aiutare nell'organizzazione di iniziative nate da cittadini o da volontari nei contesti condominiali o di quartiere e che coinvolgono anche gli ospiti di ATAS onlus (almeno 1 per ogni contesto/quartiere).

d. Attivare il territorio

I/le giovani in servizio civile saranno impegnati/e nelle seguenti azioni in affiancamento alla referente area progetti e comunicazione:- Gestione degli strumenti di comunicazione di ATAS onlus (newsletter mensili, aggiornamento almeno settimanale del sito web, aggiornamento almeno bisettimanale di facebook, almeno 2 comunicati stampa). Solo uno/una dei/lle giovani sarà coinvolto/a in questa azione;- Produrre articoli sulle attività realizzate e/o “storie” delle persone seguite, per gli strumenti di comunicazione di ATAS onlus (almeno 6). Tutti i/le giovani sono coinvolti/e in questa azione;- Supportare nell'organizzazione di iniziative culturali di sensibilizzazione in collaborazione con altri enti sul tema dell'accoglienza (almeno 2). Tutti i/le giovani sono coinvolti/e in questa azione;

– Organizzare l'intervento di richiedenti asilo come testimoni nelle scuole del territorio (almeno 2 scuole coinvolte): contattare insegnanti e concordare data con operatori, incontrare operatore e testimone insieme alla referente area progetti e comunicazione per concordare testimonianza, preparare eventuale materiale informativo (es: slide). Tutti i/le giovani sono coinvolte in questa azione.

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(Allegato 1)

Le attività seguiranno il cronogramma seguente:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12AccoglienzaInserimento/affiancamentoFormazione specificaAccompagnamenti appro-fonditiRicerca lavoro con utenti e ospitiIncontri ospiti e viciniIncontri informativi e di so-cializzazioneIniziative nei tre contestiAttività di comunicazioneIniziative culturaliBilancio d'esperienza

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

I/le giovani in servizio civile si impegneranno durante la durata del progetto, a non diffondere informazioni e notizie riservate di cui verranno a conoscenza durante lo svolgimento delle loro attività. Nell’espletamento di tale attività i volontari dovranno operare con la diligenza e la riservatezza richiesta dalla natura del progetto individuale, rispettando le norme in materia di privacy con riferimento ad eventuali dati e documenti sensibili visionati: il segreto professionale e d’ufficio riguarda anche i volontari.I/le volontarie in servizio civile si impegneranno anche a mantenere comportamenti corretti con i colleghi e le persone che incontreranno durante il servizio con uno spirito migliorativo e di collaborazione.I/le volontarie in servizio civile si impegneranno nelle attività e nei compiti che gli verranno assegnati, rispettando le consegne e la progettualità e dovranno essere inoltre disponibili alla flessibilità oraria richiesta dalle diverse attività e a spostamenti sul territorio provinciale.

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Dato il settore sensibile di attività di ATAS onlus, i/le volontarie in servizio civile dovranno sempre mostrare rispetto per le caratteristiche culturali e linguistiche degli utenti.

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e nome

Data di nascita C.F. Cognome e

nomeData di nascita C.F.

123456789101112131415161718

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

La promozione e la sensibilizzazione sul Servizio Civile in generale e sul presente progetto nello specifico avverrà attraverso diversi canali:

• il sito internet di ATAS onlus (www.atas.tn.it) e la newsletter (circa 400 contatti);• la realizzazione e distribuzione di volantini, pieghevoli e dépliant che illustrino

sinteticamente il progetto nei luoghi d'interesse (Scuole, Università, manifestazioni giovanili....), specialmente in occasione dell'uscita dei bandi di selezione;

• la partecipazione dei volontari di ATAS onlus alle attività organizzate dall'Ufficio Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento;

• nell'ambito di eventi a cui parteciperanno i volontari uscenti e quelli nuovi;Ogni volontario dedicherà almeno 10 ore alla promozione e la sensibilizzazione del progetto di Servizio Civile.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Verranno adottati i criteri elaborati dall'UNSC, come definiti nella Determinazione del Direttore Generale 11 giugno 2009, n° 173

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Si adotterà il piano di monitoraggio contenuto nelle Linee Guida per un “Sistema Provinciale del Servizio Civile” della Provincia Autonoma di Trento (vd. punto 21)

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI Provincia Autonoma di Trento, NZ 03610

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Ai candidati viene richiesto interesse esplicito per il contesto del progetto, al fine di garantire un alto grado di motivazione ed evitare situazioni di delusione, mancanza di entusiasmo, crisi personale; predisposizione ai rapporti interpersonali e all'ascolto; capacità di adottare modalità comunicative diversificate al fine di raggiungere persone con caratteristiche culturali diverse; flessibilità d'orario; disponibilità al confronto e alla supervisione con il personale.Costituiranno titolo preferenziale:- la frequenza a corsi universitari in ambito sociale, educativo e simili- il possesso della patente B e la disponibilità ad utilizzare gli automezzi dell'ente- la conoscenza di almeno 1 lingua straniera- conoscenza pregressa nell’ambito dell’immigrazione o dei rapporti interculturali.

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23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Le risorse che ATAS onlus intende investire a favore dei volontari nel progetto sono stimabili in € 2860,00:

• pubblicizzazione dell’iniziativa = 100,00 €• formazione specifica = € 360• vitto = € 2400

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Il progetto verrà realizzato nella sede centrale di ATAS onlus, con occasionali presenze per particolari esigenze organizzative e progettuali, nella sede periferica di Rovereto.La sede dell'Associazione a Trento possiede le caratteristiche per l'accreditamento da parte della Provincia Autonoma di Trento per l'attuazione degli interventi formativi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo (già accreditata). La sede di ATAS onlus risulta quindi essere adibita – oltre che alle attività progettuali - sia ad attività di formazione frontale che al lavoro di gruppo e all’uso del computer.La strumentazione tecnica e i materiali didattici di supporto che ATAS onlus prevede di mettere a disposizione ai volontari per le attività quotidiane e la formazione specifica, comprendono:

• ufficio dedicato ed esclusivo per il gruppo di volontari, con postazioni di lavoro individualizzate, personal computer (dei quali 1 portatile) collegati in rete locale e alla rete internet e dotati dei software generici (office-automation, internet, posta elettronica, ecc) e specifici del settore sociale e ad uso esclusivo di ATAS Onlus (ONDA);

• telefoni fissi e mobili (1 esclusivo per il gruppo), fax, stampanti, fotocopiatrice;• uso degli automezzi con assicurazione KASCO, che saranno utilizzati per la visita

negli alloggi e gli spostamenti sul territorio;• buoni pasto del valore di 3,50 € al giorno;• materiale cartaceo distribuito direttamente ai volontari;• dispense on-line;• lavagna a fogli mobili;• videoproiettore;• macchina fotografica.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NO

27) Eventuali tirocini riconosciuti : NO

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28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae :

Il presente progetto fa riferimento al sistema di certificazione delle competenze attualmente in corso di implementazione da parte dell’UGeSC della Provicia autonoma di Trento.

Di seguito sono riportate le conoscenze acquisibili in relazione alle diverse attività previste.

Attività a

- Conoscere i servizi e le associazioni del territorio- Conoscere informazioni di base sulla raccolta differenziata, gestione domestica, regolamenti condominiali, gestione del bilancio personale- Saper programmare e organizzare incontri informativi e/o di socializzazione sulla base della disponibilità delle persone coinvolte- Saper comunicare agli ospiti contenuti e aspetti organizzativi degli incontri - Saper sintetizzare i contenuti degli incontri- Saper seguire le indicazioni degli operatori - Saper relazionarsi con i servizi del territorio- Saper comunicare informazioni, contenuti e procedure- Sapere che le informazioni personali sono coperte dalla privacy e riservatezza.

Attività b

- Saper accogliere la persona- Saper impostare una relazione professionale con l'utenza - Sapere che tutte le informazioni sono coperte dalla privacy e riservatezza- Conoscere le tecniche di conduzione di un colloquio sociale- Saper condurre un colloquio sociale- Conoscere le caratteristiche della tipologia di utenza di Atas- Saper cogliere le informazioni rilevanti per il servizio che si sta offrendo- Saper utilizzare il computer e il sistema informatico di gestione dati di Atas - Saper aiutare la persona nell'elaborare/esprimere la propria domanda e dare una priorità a quanto espresso- Saper programmare e gestire le attività e il tempo a disposizione- Conoscere i vari servizi offerti da Atas- Saper utilizzare il programma word- Conoscere le tecniche di redazione di un cv e saper redigere un CV- Saper effettuare la ricostruzione del profilo personale e professionale della persona- Conoscere i servizi del territorio rilevanti per l'utenza - Conoscere gli strumenti e i servizi per la ricerca lavoro - Saper redigere una lettera di presentazione, un'autocandidatura, etc.- Saper utilizzare i siti e altri strumenti dove trovare offerte di lavoro- Saper mappare e catalogare le aziende- Saper utilizzare il computer, internet, word, pdf, posta elettronica- Saper utilizzare internet per la ricerca lavoro- Saper trasmettere le conoscenze

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- Saper ascoltare attivamente e accertarsi che la persona abbia compreso la domanda e accertarsi di aver colto quello che la persona ha espresso.

Attività c

- Conoscere il territorio, le associazioni, le iniziative e le persone del contesto- Saper cogliere proposte, idee, bisogni dei contesti- Saper programmare e organizzare incontri di conoscenza e scambio nel quartiere- Saper coinvolgere attivamente e motivare persone, associazioni, volontari, ospiti- Saper lavorare in gruppo all’organizzazione di iniziative nel contesto condominiale o quartiere.

Attività d

- Saper aggiornare un sito internet (solo per giovane che si occupa di attività d)- Saper redigere articoli per una newsletter- Saper redigere comunicati stampa (solo per giovane che si occupa di attività d)- Saper gestire facebook (solo per giovane che si occupa di attività d)- Saper organizzare un incontro a scuola: concordare date e specificare contenuti con insegnante, concordare testimonianza con richiedente asilo, preparare eventuale materiale, saper presentare in pubblico un’attività- Saper contribuire all’organizzazione di un evento attraverso la cura di aspetti logistici- Saper promuovere un evento.

I/le giovani potranno inoltre sviluppare competenze trasversali quali competenze relazionali, comunicative, interpersonali con particolare attenzione ai migranti e alle fasce più deboli popolazione. I/le giovani avranno l’opportunità di sviluppare le proprie capacità organizzative, di assunzione di responsabilità di lavoro anche in autonomia, di problem solving. Allo stesso tempo, alcune attività previste permetteranno di mettere alla prova e sviluppare la capacità di lavorare in gruppo. Anche la formazione sulla sicurezza fornirà conoscenze e competenze che potranno essere utilizzate anche in successive esperienze lavorative.

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari in servizio civile sarà realizzata partecipando al percorso formativo organizzato dall’Ufficio Servizio Civile della Provincia Autonoma di Trento presso le sedi da questa individuata - NZ 0610

30) Modalità di attuazione: La formazione generale dei volontari in servizio civile sarà realizzata partecipando alpercorso formativo organizzato dall’Ufficio Servizio Civile della Provincia Autonoma di Trento - NZ 0610

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI Provincia Autonoma di Trento - NZ 03610.

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32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Riferimento per le tecniche e le metodologie di realizzazione previste è l’Ufficio Servizio Civile della Provincia Autonoma di Trento - NZ 03610

33) Contenuti della formazione:

Riferimento per le attività di formazione è l’Ufficio Servizio Civile della ProvinciaAutonoma di Trento - NZ 03610

34) Durata:

36 ore - Riferimento per le attività di formazione è l’Ufficio Servizio Civile della Provincia Autonoma di Trento - NZ 03610.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari35) Sede di realizzazione: L'attività di formazione specifica sarà sviluppata presso la sede di ATAS Onlus in Via Madruzzo, 21 Trento - 38122 Trento, che è stata accreditata dal 2004 al 2013 presso l’Ufficio del Fondo Sociale Europeo della Provincia di Trento per gli interventi formativi cofinanziati dalla Comunità Europea.La formazione vedrà anche l'attivazione di visite studio presso la sede periferica di ATAS Onlus (Rovereto), presso il Centro Informativo per l'Immigrazione CINFORMI, e altre realtà presenti sul territorio.

36) Modalità di attuazione: La formazione specifica dei volontari in servizio civile viene realizzata:

• in proprio presso l’Associazione grazie all’intervento del personale dipendente con una solida esperienza teorico e pratica nelle materie oggetto della formazione;

• in proprio presso l'Associazione con l'intervento di esperti del settore;

Inoltre, accanto alla formazione specifica prevista nel presente progetto, ai volontari sarà offerta l’opportunità di partecipare a seminari, conferenze e/o percorsi formativi organizzati da ATAS onlus o altri enti sui temi legati all’immigrazione, all’housing sociale, alla marginalità sociale, alla costruzione di comunità o alle problematiche legate alla detenzione e al reinserimento sociale.Infine ATAS Onlus offre ai volontari la possibilità di operare un confronto costante con formatori, operatori sociali e legali di ATAS Onlus.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Gli operatori sociali e i consulenti legali impiegati presso ATAS Onlus che accompagneranno i volontari nel percorso di formazione specifica sono i seguenti:

• Valentina Iseppi, nata a Trento, il 29/11/1983, anche in veste di OLP• Chiara Mattevi, nata a Trento il 12/08/1976• Michele Larentis, nato a Trento, il 20/05/1970• Alberto Belliboni, nato a Tione di Trento (Tn), il 22/08/1971

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Nota
erogata al 100% entro 90 gg-. corretto Helios
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• Susanna Mauri, nata a Venezia – Mestre, il 22/06/1963 • Patrizia Gianotti, nata a Trento, il 20/01/1980• Silvia Volpato, nata a Bressanone (BZ), il 18/07/1982• Patrizia Bugna, nata a Tione di Trento il 12/08/1975• Emiliano Bertoldi, nato a Trento, il 21/07/1971• Albino Costaraoss, nato a Rovereto (Tn), il 09/01/1966• Mirko Montibeller, nato a Borgo Valsugana (Tn), il 14/01/1980• Paolo Bellini, nato a Rovereto (Tn), il 25/06/1963

Docenti esterni che interverranno nel percorso di formazione specifica sono:• Noémie Sophie Paulus, nata a Colmar (Francia), il 28/11/1984• Alberto Viola, nato a Sant'Arsenio (Sa) il 30/08/1981• Maria Grazia Giacomoni, nata a Trento, il 05/07/1983

Altri docenti potranno essere attivati ad integrazione dei percorsi già identificati.

38) Competenze specifiche del/i formatore/i: I formatori che parteciperanno alla fase di formazione specifica hanno una formazione di livello universitario o vantano una specifica formazione ed esperienza nel campo della formazione riguardante il fenomeno migratorio, l’area relazionale, l'inclusione sociale, l'inserimento lavorativo, lo sviluppo di comunità, la comunicazione. Le risorse professionali impegnate nel progetto formativo per i volontari in servizio civile sono sia risorse interne ad ATAS onlus sia esterne.Tutti i formatori condividono i valori dell'Associazione, operano nel rispetto delle culture straniere e promuovono l'erogazione di un servizio di alto livello qualitativo.I formatori interni di ATAS onlus sono dipendenti o collaboratori che hanno maturato una significativa esperienza nell'ambito dei temi proposti. Si vedano le autocertificazioni in allegato.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: L’attività di formazione specifica sarà finalizzata a fornire ai volontari le informazioni fondamentali per l’inserimento nelle attività previste e contemporaneamente a stimolarne l’autonomia, l’autogestione e la capacità propositiva. La formazione specifica sarà basata sulle seguenti metodologie:

• Lezioni frontali per introdurre ai volontari la storia, obiettivi, modalità operative e attività dell’ente e questioni principali relative al contesto migratorio in Trentino (caratteristiche del territorio, storia, dati, situazione degli immigrati, politiche), enti e servizi offerti sul territorio, alla legislazione sull’immigrazione, alle relazioni e mediazione interculturali, allo sviluppo di comunità e nello specifico trentino, al mercato del lavoro, mass media locali e strumenti di comunicazione. La formazione specifica avverrà per lo più in piccoli contesti informali, che permette di creare situazioni aperte di scambio con i formatori, offrendo la possibilità di esprimere apertamente dubbi e perplessità e di confrontarci in prima persona;

• Condivisione di materiale relativo ai temi indicati sopra e studio personale (oltre le ore di formazione specifica indicate dal presente progetto);

• Scambi di esperienze personali per permettere ai volontari di condividere il proprio approccio personale iniziale, dubbi, problematiche ed esperienze positive riscontrate in merito a questioni relative all’immigrazione e all'esclusione sociale;

• Laboratori di simulazione per mettere i volontari in grado di svolgere le attività sopra elencate (ad esempio per quanto riguarda gli accompagnamenti o lo sviluppo di comunità) e per mettere in pratica quanto appreso rispetto alla relazioni e

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mediazione interculturale;• Esami di casi per introdurre i volontari ad esperienze di progetti migratori o di

marginalità degli utenti di ATAS onlus e a casi tipici di problematiche espresse dagli utenti e soluzioni/servizi messi in atto da ATAS onlus;

• Visite studio a servizi ed enti che sul territorio offrono servizi mirati e non per gli immigrati (accoglienza, servizi informativi, agenzia del lavoro, etc.);

• Seminari e/o conferenze e/o congressi organizzati da ATAS onlus o altri enti sui temi dell’immigrazione, lavoro, marginalità sociale, sviluppo di comunità.

La formazione seguirà una metodologia partecipativa e interattiva per garantire un reale coinvolgimento e un efficace apprendimento da parte dei giovani. Si agirà quindi, trattandosi di un’esperienza di vita totalizzante, sul sapere, saper essere e saper fare dei volontari/e, ossia sulle loro competenze trasversali.

40) Contenuti della formazione:

Tema e contenuti Ore Formatore1. Il fenomeno migratorio in Trentino- Immigrazione in Trentino: storia, evoluzione, caratteristiche, dati, situazione della popolazione immigrata- Normativa sull'immigrazione

4 Patrizia GianottiMichele Larentis

2. Conoscenza dell'ente e delle attività - Storia, mission, attività, obiettivi

2 Emiliano Bertoldi

3. Fare servizio civile in ATAS onlus- Ruoli nell'organizzazione, riconoscere i ruoli all'interno di un'organizzazione e di relazionarvisi in maniera adeguata- Capacità di cogliere punti di forza e criticità di un’organizzazione e del proprio lavoro- Possibilità di imparare riflettendo sul proprio lavoro attraverso il confronto con olp, operatori, all'interno del monitoraggio e attraverso la valorizzazione dei progressi (anche piccoli) e delle difficoltà- Possibilità di confrontarsi e assumere le osservazioni dei propri referenti come opportunità di crescita e miglioramento, - Aspetti organizzativi e burocartici e puntualità- Le attività dei giovani in servizio civile all'interno del progetto

6 Valentina IseppiChiara Mattevi

4. Relazionarsi con l'utenza - 1- Tipologia dell'utenza di Atas: migranti, donne vittime di violenza, genitori separati, persone senza dimora- Introduzione al disagio sociale e alla difficoltà abitativa- Impostare e mantenere una relazione professionale con gli utenti- Autonomia e valorizzazione delle risorse dell'utente- Condurre un colloquio sociale- Deontologia professionale e privacy

6 Chiara Mattevi

5. Relazionarsi con l'utenza – 2- Relazionarsi con l'utenza in prima accoglienza sia in

2 Susanna Mauri

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ATAS sia allo sportello unico- Segretariato sociale- Relazionarsi con l'utenza al telefono

6. Relazionarsi con l'utenza - 3: richiedenti asilo e rifugiati- Il sistema dell'accoglienza in Trentino- Aspetti normativi: fasi dell'accoglienza, iter per la richiesta asilo, permesso di lavoro- Servizi per l'abitare per i richiedenti asilo - Relazionarsi con i richiedenti asilo- Il racconto delle proprie storie di vita

5 Alberto Belliboni

7. Servizio alloggiativo di Atas- Criteri di accesso e caratteristiche dell'ospitalità in Atas e ruolo dei servizi sociali - Sperimentazioni avviate (coabitazione, )

2 Chiara Mattevi

8. Accompagnamento sociale- L'accompagnamento sociale nell'alloggio, nel contesto abitativo e nel territorio tra aiuto e autonomia

2 Paolo Bellini

9. Sistema informatico di gestione dati- Il sistema informatico in Atas- ONDA: come utilizzare il sistema di gestione dati in Atas

2 Albino Costaraoss

10. Gestione di un alloggio- Principi di gestione domestica nell'alloggio: salvaguardia della struttura, sicurezza, risparmio energetico- Regolamenti condominiali

2 Albino Costaraoss

11. Gestione rifiutiComunicare con l'utenza: raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti

2 Maria Grazia Giacomoni

12. Gestione del bilancio personale- Costruirsi un sistema per registrare entrate e uscite e di pianificazione

2 Noemie Paulus

13. Conoscenza e accompagnamento a enti e servizi del territorio - 1

• La “filiera dell'accoglienza”: prima, seconde, terza accoglienza (dormitori, strutture di accoglienza, alloggi in autonomia)

• Organizzazioni che operano a favore dell’integrazione (quali Il Gioco degli Specchi)

• Servizi sociali e sanitari

6 Valentina Iseppi

14. Conoscenza di enti e servizi del territorio - 2- Conoscenza e visita a Cinformi: nozioni base su permessi di soggiorno, affiancamento a sportello informativo, conoscenza dei servizi offerti

4 Michele Larentis

15. Accompagnamento alla ricerca lavoro• La relazione con l’utente• Accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro

6 Alberto Viola

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• Strumenti per la ricerca lavoro (CV, lettere di presentazione, internet)

• Il contesto economico trentino e i servizi per la ricerca lavoro

16. Sviluppo di comunità e convivenza positiva- Sviluppo di comunità: approccio, strumenti, esperienze- Valorizzare le risorse della comunità e degli ospiti

4 Silvia Volpato

17. Progettazione a favore dell'integrazione e inclusione sociale

9. Progetti in corso e conclusi promossi da Atas onlus10. Progettazione per l'integrazione e l'inclusione

sociale: programmi e finanziamenti a livello locale, provinciale, nazionale ed europeo

2 Patrizia Bugna

18. Comunicazione e organizzazione di eventi− Redazione di una newsletter, aggiornamento e gestione sito web e facebook − Relazioni con il territorio e organizzazione di eventi per l'integrazione − Visita all'area comunicazione di un'altra organizzazione

6 Patrizia BugnaMirko Montibeller

19. Formazione e informazione sui rischi connessi all'impiego dei volontari in progetti di servizio civileFormazione da parte dell'OLP sui rischi, gestione delle emergenze, comportamenti adeguati in rapporto all'ente, alle relazioni e alle attività con gli utenti e i colleghi, ai contesti dove si svolgeranno le attività dei/delle giovani, prendendo in considerazione anche elementi emotivi e psicologici (gestione dello stress, gestione dell'aggressività, …).

4 Valentina Iseppi

20. Sicurezza nel luogo di lavoro Partendo dal documento di valutazione dei rischi di ATAS onlus i/le giovani saranno informate sui rischi connessi al luogo di lavoro e sui comportamenti adeguati per la prevenzione e in caso di emergenze.

4 Emiliano Bertoldi

Totale 73

41) Durata: Il percorso formativo specifico rivolto al volontario del servizio civile avrà la durata complessiva di 73 ore pro capite.La formazione specifica rivolta ai volontari, che tratterà gli argomenti di cui sopra,sarà concentrata durante i primi tre mesi di Servizio Civile.Ai volontari sarà inoltre data la possibilità di partecipare a corsi, momenti formativi o conferenze che dovessero emergere nel corso dell'anno.

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

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Nota
corretto Helios no 70-30 tutto al 100%
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Riferimento alle Linee Guida per un “Sistema Provinciale del Servizio Civile” della Provincia Autonoma di Trento - NZ 03610.

Trento, 14 ottobre 2015

Il Responsabile legale dell’ente Francesco Colato