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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Centro Interprovinciale Servizi Volontariato Friuli Venezia Giulia
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“Autismo in Comune. Progetto di gruppo e individuale per persone con autismo”
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Assistenza
A6
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Area di intervento: Disabilità Autismo
L'autismo è una disabilità grave che produce pesanti menomazioni nella relazione sociale
reciproca (cfr. Lorna Wing), ciò comporta per la persona affetta da autismo fin
dall’infanzia una mancanza della naturale capacità di comunicare, associata all’incapacità
di apprendere e riconoscere le regole dell’interazione sociale, la presenza di interessi e
comportamenti ridotti e stereotipati, una scarsa autonomia e minima o assente capacità di
prendere iniziative, difficoltà nell’ uso funzionale del linguaggio o addirittura l’assenza di
3°
NZ03681
Albo Regionale Friuli Venezia Giulia
linguaggio, episodi di etero o auto aggressività e difficoltà nell’interpretare le intenzioni
altrui. La persona con autismo non riesce ad apprendere in modo naturale, attraverso quel
processo di apprendimento incidentale, per il quale, tutti i bambini neurologicamente tipici
imparano: semplicemente osservando, sperimentando, imitando, e categorizzando.
Si stima che oggi l’incidenza della sindrome autistica sia di 1:150 casi sulla popolazione
infantile (dati ufficiali italiani B.U.R. Toscana nr. 54 dd. 24.12.08). I nuovi casi di autismo
diagnosticati (incidenza) negli Usa sono passati da 15.580 nel 1992 a 163.773 nel 2003. La
tendenza purtroppo continua a essere in crescita. Dati più aggiornati confermano questa
preoccupante tendenza. Questi dati, anche se con qualche variazione, riguardano tutti i
paesi progrediti. I dati statistici fanno prevedere che nel prossimo decennio, i disturbi dello
spettro autistico in genere, diventeranno un’emergenza sociale ed economica. Lo studio
Yokohama (Yokohama Rehabilitation Center,Giappone, 2005) riporta 1,61% di nati con
disturbo dello spettro autistico (un nato su 62). “The Lancet” (Lancet Publishing Group),
riporta che in Inghilterra nascerebbero 1,16 % di bambini portatori della patologia
specifica. Negli U.S.A. l’incidenza dell’autismo è aumentata del 900% dal 1992 al 2001. I
disturbi generalizzati dello sviluppo nel Regno Unito colpiscono più di un bambino su 80.
www.epha.org (European Public Health Alliance)- Ms. Kathy Sinnott (deputato irlandese
del Parlamento Europeo, e militante per il riconoscimento dei diritti dei diversamente abili)
sottolinea come l’autismo possa considerarsi ormai endemico in Europa, tanto da
richiedere interventi istituzionali. Alcuni esperti chiedono di orientare maggiori risorse
economiche nel trattamento dell'autismo.
Lo Stato di New York ad esempio è uno degli Stati che più ha investito ed investe al
mondo. La filosofia che ha spinto uno stato efficiente come quello di New York ad
organizzare strutture per l'autismo è fondata sulla considerazione che una persona autistica
trattata precocemente ha rilevanti possibilità di ridurre in modo significativo le difficoltà
derivanti dal disturbo ed incrementare le abilità adattive sino a casi di remissione della
sintomatologia potendo in tal modo inserirsi in una dimensione sociale e produttiva. Una
persona autistica che riceve un trattamento limitato difficilmente farà parte della
popolazione attiva nello stato. La commissione Europea ha già da tempo affermato che
l’autismo è tra le disabilità evolutive quella con la maggiore incidenza.
Anche Il governo italiano, ha rilevato la gravità della situazione ; le recenti Linee Guida
dell’ Istituto Superiore di Sanità pubblicate nel corso dell’ anno 2011, evidenziano che data
la complessità e la gravità dei disturbi dello spettro autistico è necessario che la gestione
della patologia tenga conto dei vari elementi che concorrono alla complessità del quadro
clinico: interventi specifici, competenze cliniche e interventi abilitativi e di supporto per il
paziente e la sua famiglia costruiti su buone prassi, in linea con i principi della prova
scientifica.
Purtroppo senza un’abilitazione con metodologie specifiche i bambini e i ragazzi autistici
non saranno in grado di acquisire le competenze di base necessarie a compiere le azioni di
vita quotidiana e le conoscenze che assicurano una realizzazione delle proprie potenzialità.
Contesto territoriale
Il numero di persone affette da Disturbi Generalizzati dello Sviluppo sul territorio
regionale friulano è in aumento come nel resto d’ Italia. Purtroppo sul territorio della
Regione Friuli Venezia Giulia ed in particolare della vasta area della Provincia di Udine
(superficie del territorio provinciale di 4.950 Km2 con una popolazione di 541.264
abitanti su un totale di 7.845 km2 del Friuli Venezia Giulia per una popolazione
complessiva di 1.235.270 al 28.02.2011) è manifesta la carenza di servizi dedicati
soprattutto nella fascia adolescenti-adulti, pur in presenza di una programmazione a
medio - lungo termine approvata dalla Rappresentanza dei Sindaci dell’ASS 4 di
attivazione di un centro diurno per persone autistiche adulte.
Le necessità rilevate con maggior forza sul territorio provinciale sono:
• Servizi professionali specificatamente formati per attuare una presa in carico
efficace delle problematiche relative ai DGS;
• Servizi di sostegno educativo con presa in carico continuativa, che
permettano la realizzazione di un’offerta adeguata e complementare alla
proposta scolastica;
• Programmi di educazione all’Autonomia che sostengano i genitori nel
difficile compito di promuovere uno sviluppo sereno dei giovani adulti
portatori di handicap;
• Proposte operative che favoriscano l’integrazione dei ragazzi disabili nei
contesti sociali vissuti dai pari;
• Inserimento lavorativo anche non retribuito con il supporto di un servizio di
consulenza permanente (job coach) che favorisca la qualità della vita dei
ragazzi affetti da DPS;
• Programmi “Respiro” e Indipendenza che sostengano la famiglia del
disabile nella sua interezza e favoriscano l’acquisizione delle autonomie per
un “dopodinoi”;
Progettoautismo FVG onlus è una delle due uniche realtà sul territorio regionale (l’unica
in provincia di Udine) che si occupa attivamente di fornire un servizio complessivo a
minori /adulti autistici e alle loro famiglie, specifica per la sindrome rispondente ai bisogni
dell’utenza.
L'associazione PROGETTOAUTISMO FVG onlus, conta circa 300 iscritti di cui 100
famiglie con un caro affetto da sindrome autistica, Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o
Sindrome di Asperger dislocate su tutto il territorio della regione Friuli Venezia Giulia è
iscritta al Registro Generale delle Associazioni del Volontariato del F.V.G. dal 03.06.2008
e si è formata per aiutare ed accompagnare nel loro difficile compito di educatori i genitori
di questi ragazzi speciali.
Conta attualmente 40 volontari e molti amici sostenitori.
L’associazione ha aperto col patrocinio del comune di Tavagnacco (UD) uno sportello di
mutuo–aiuto nel quale far condividere alle famiglie le proprie esperienze e raccogliere dati
in merito:
• ai percorsi educativi, sanitari, diagnostici, riabilitativi intrapresi,
• alle necessità di aiuto alla famiglia (servizi socio-educativi, servizi scolastici, servizi
sanitari),
• ai rapporti con le istituzioni,
• alla conoscenza personale maturata sull’impianto legislativo italiano e regionale in
materia di handicap,
• alla complessa gestione familiare (rapporti genitoriali e familiari in genere, gestione dei
tempi lavorativi e del tempo libero),
• all’efficacia delle terapie riabilitative di ogni genere (ABA, TEACCH, logopedia,
fisioterapia, ecc.),
• ai percorsi didattici riabilitativi intrapresi per il superamento dei gap connessi alle varie
sindromi, quali disturbi comportamentali, disturbi di linguaggio, disturbi grosso e fino
motori, stereotipie motorie e verbali, disturbi di apprendimento, dislessie, disgrafie,
discalculie
• ai percorsi scolastici e lavorativi più efficaci e le sedi di riferimento più vicine.
L’Associazione ha instaurato negli anni un proficuo dialogo con le istituzioni
(Comuni, Ambiti, Province, Comuni e Regione del Friuli Venezia Giulia) per costruire un
welfare partecipato e condiviso attraverso:
• l’ottimizzazione e la migliore razionalizzazione delle risorse già presenti sul territorio
• l’attuazione di progetti già collaudati che facilitino il risparmio economico delle
istituzioni e diano risposte fattive alle richieste delle famiglie.
L’associazione Progettoautismo FVG onlus è convenzionata con l’Azienda Sanitaria n.4
“Friuli Centrale”: L’ASS n. 4 Friuli Centrale è il titolare del finanziamento e si avvarrà
dell’Associazione “Progettoautismo FVG Onlus” per la programmazione, gestione e
realizzazione del servizio.
L’Azienda, attraverso il Coordinamento Sociosanitario monitorerà l’attuazione del
programma come concordato con l’Associazione e, attraverso il direttore della Struttura
complessa di Neuropsichiatria infantile e l’equipe dedicata all’autismo monitorerà
l’attuazione dei progetti individualizzati.
Nello specifico i progetti promossi dall’associazione attualmente sono i seguenti:
PROGETTO WORK-IN-PROGRESS: in collaborazione con la fattoria didattica e
maneggio “San Tomaso” di Majano (UD) e l'Azienda agricola - vivaio Passone di
Persereano (Pavia di Udine). I ragazzi del progetto si recano una volta a settimana in
ciascuna azienda per prestare opera lavorativa e apprendere nuove competenze. Tra gli
obiettivi futuri è previsto l'ampliamento delle collaborazioni esterne. Nelle giornate restanti
sono previste attività interne quali: confezionamento di bomboniere e articoli da regalo
promossi dall'Associazione Progettoautismo FVG, attività di pulizia, riordino,
catalogazione e produzione di materiali per l'Associazione e attività di cucina. SPECIAL
NEEDS CENTRO DIURNO convenzionato con ASS. 4 “MEDIO FRIULI” e
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DEL GERVASUTTA DI UDINE: laboratori per
incontri protetti ed adeguatamente supervisionati con apertura dal lunedì al venerdì dalle
14.30 alle 19.00 rivolto a ragazzi tra gli 12 e i 29 anni affetti da DGS e patologie correlate,
in cui si attuano programmi di avvio alle autonomie, di socializzazione, attività
prelavorative e di sviluppo delle abilità necessarie ad una vita adulta attiva e consapevole.
Progetto innovativo che non ha precedenti in Friuli Venezia Giulia svolto presso la sede
operativa dell’associazione a Feletto Umberto (UD). Prevede la partecipazione di ragazzi
speciali affetti da autismo e DPS e ragazzi neurotipici provenienti da associazioni
scoutistiche e parrocchie per promuovere l’inclusione sociale sul territorio e l’inserimento
in piccole attività lavorative presso la fattoria sociale Ronco Albina di Cividale del Friuli. I
laboratori attivati sono i seguenti: laboratorio artistico, laboratorio di educazione musicale,
laboratorio di circo, progetto yoga, progetto shatsu, progetto special run e fattoria didattica.
SPECIAL NEEDS WEEK-END INDIPENDENZA: attivo a partire da ottobre 2012 si
tratta di 2 week end al mese di indipendenza e promozione delle autonomie personali per
ragazzi preadolescenti ed adolescenti in piccoli gruppi presso la “Cjase dai Fruz” di
Gradiscutta di Varmo in collaborazione con l'associazione FABIOLA ONLUS. Tale
attività è rivolta a ragazzi affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo ed è una novità per la
provincia di Udine. Il progetto vuole incentivare l’indipendenza delle persone affette da
autismo dalla propria famiglia d’origine per avviarli ad un progetto per il dopo-di-noi e
nello stesso tempo permettere il sollievo e il respiro dei genitori che in tal modo possono
dedicarsi alla coppia o ai fratelli e sorelle sovente trascurati per accudire il figlio disabile.
Progetto realizzato in raccordo con la famiglia e la NPIA dell'ASS 4 “Medio Friuli”.
SPECIAL NEEDS ESTATE: settimane di svago e sport per ragazzi speciali affetti da
disturbo generalizzato dello sviluppo preadolescenti ed adolescenti che prevedono attività
di promozione delle autonomie personali e domestiche, sport, attività di promozione
sociale, educazione stradale e indipendenza sul territorio. Progetto realizzato in raccordo
con la famiglia e la NPIA dell'ASS 4 “Medio Friuli”. SPECIAL ABA: è un servizio
sperimentale rivolto a bambini sotto gli 11 anni con disturbi dello spettro autistico a
funzionamento medio - alto della durata di due ore che viene fornito per due volte a
settimana. I bambini che vi partecipano ricevono due diverse tipologie di servizi: •
intervento individuale in rapporto 1:1 con educatrici formate, basato sui principi e le
metodologie ABA, finalizzato a migliorare le competenze linguistiche, comunicative,
cognitive e relazionali di ognuno. A questo scopo viene redatto dalla responsabile del
servizio un progetto individuale all'inizio di ogni anno, che viene poi monitorato ogni 3
mesi con conseguente aggiornamento degli obiettivi di lavoro e delle attività. • intervento
in piccolo gruppo, con lo scopo di insegnare a rispettare le regole comuni, rispettare i
tempi delle attività, sviluppare l'attenzione sostenuta sul focus dell'attività, sincronizzarsi
con il compagno e mantenere la focalizzazione, imitare il compagno e regolarsi sulla base
di quanto fa, raccordare le proprie verbalizzazioni con quelle altrui, mediare le proprie
esigenze con quelle degli altri e condividere emozioni positive con i compagni. Viene
fornito anche un supporto ai genitori, al fine di mantenere e generalizzare i risultati anche
in ambito domestico e agli insegnanti nel caso in cui ne facciano esplicita richiesta, al fine
di promuovere un approccio mirato e condiviso con tutte le figure di riferimento del
bambino. SPECIAL NEEDS PRIMI PASSI: da luglio 2012 progetto sperimentale ed
innovativo, pensato e studiato per dare risposte mirate ai bisogni dei bambini
neodiagnosticati in fascia di età prescolare e alle loro famiglie. L'intervento proposto opera
in particolare nella sfera dello sviluppo degli apprendimenti, della comunicazione, delle
competenze sociali e delle autonomie, attraverso attività personalizzate definite sulla base
del progetto individualizzato del singolo bambino, in raccordo con la famiglia e la NPIA
dell'ASS 4 “Medio Friuli”. L'equipe, formata da psicologi ed educatori specializzati,
utilizza un approccio strutturato basato sul modello cognitivo-comportamentale
possibilmente all’interno di centri estivi per bambini neurotipici e nell’uno a uno presso la
sede operativa di Feletto Umberto e al domicilio degli utenti. SPORTELLO DI
MUTUO-AIUTO INFORMATIVO: indirizzato alle famiglie e agli insegnanti attivo
previo appuntamento a Udine, Gorizia, Trieste e Pordenone. PROGETTO SOS: progetto
annuale di aiuto economico alle famiglie che rimborsa spese mediche e riabilitative a
fronte dell’esibizione di ricevute o fatture per un massimo annuale di euro 500 a nucleo
familiare o in ragione delle disponibilità economiche dell’associazione. BIBLIOTECA
DEI MATERIALI: servizio di informazione e prestito (previo appuntamento) dei
materiali didattici e dei libri per la riabilitazione delle persone affette da autismo. La
biblioteca annovera oltre 200 titoli di cui moltissimi inediti provenienti dai paesi
anglosassoni che Progettoautismo FVG mette a disposizione per il prestito a tutti gli
interessati previo tesseramento; AQUABILE progetto di acquaticità e promozione delle
autonomie in piscina presso piscina Tomadini di Udine, Aquamarina di Trieste e
Gimnasyum di Pordenone, vengono proposti pacchetti di 10 lezioni con istruttori di nuoto
formati e supervisionati in itinere sui singoli casi da Progettoautismo FVG Onlus (Udine e
Trieste) o in collaborazione con istruttori già preparati (Pordenone), alle famiglie viene
consegnato un libretto e un cd rom di videomodeling per incentivare le autonomie nello
spogliatoio. Progetto realizzato in raccordo con la famiglia e la Neuropsichiatria Infantile
dell'ASS 4 “Medio Friuli”. INFORMASCUOLE: progetto informativo diretto alle scuole
del Friuli Venezia Giulia rivolto sia ai compagni di classe che agli insegnanti corredato da
pieghevole informativo per scuola infanzia e primaria illustrato dalla famosa disegnatrice
italiana Nicoletta Costa e pieghevole informativo per scuola secondaria di primo e secondo
grado illustrato in collaborazione con Centro Solidarietà Giovani di Udine. PARENT-
TRAINING: attività di formazione diretta alle famiglie di persone affette da autismo
proposta a cadenza perlomeno annuale sia a Udine che a Trieste ed obbligatoria per le
famiglie i cui figli frequentino le attività laboratoriali di Special Needs, Aquabile e Spazio
bimbi. Recentemente si è assistito in tutta Italia a grandi cambiamenti nel trattamento
dell’Autismo e sempre più si sta diffondendo l’idea che è possibile attivarsi per migliorare
la capacità di adattamento delle persone colpite, contribuendo ad uno sviluppo qualitativo
delle loro condizioni di vita. A fronte di ciò fin dalla sua costituzione, l’Associazione
Progettoautismo FVG Onlus ha sviluppato una linea di intervento in favore delle persone
affette da autismo in tutto il territorio regionale. Il grande numero di partecipanti alle varie
iniziative proposte dall’associazione è indice dell’alto gradimento riscontrato e in
particolare dell’efficacia attuativa del corso di Parent-Trainig rivolto ai genitori di bambini
affetti da autismo. Le finalità sono le seguenti: diffondere la conoscenza delle
problematiche correlate all’autismo, aumentare la qualità della vita delle persone adulte
con autismo e delle loro famiglie e fornire le competenze e le tecniche necessarie per
interagire più efficacemente con la persona autistica. SPECIAL NEED LABORATORI
PER FRATELLI E SORELLE: laboratorio per fratelli e sorelle in età scolare di ragazzi
con disturbo dello spettro autistico, creati al fine di dare occasioni di aggregazione e
condivisione delle principali problematiche legate alla presenza di un fratello autistico in
famiglia. Permette di dare spazio ai vissuti emotivi di ogni singolo bambino, accogliendone
preoccupazioni e dando strumenti per poterle fronteggiare in modo sereno.
FORMAZIONE OPERATORI, VOLONTARI, INSEGNANTI E GENITORI: work-
shop di formazione per genitori, insegnanti, volontari ed operatori proposti almeno due
volte l’anno sia a Udine che a Trieste per promuovere la conoscenza dell’autismo e dei
suoi specifici aspetti con relatori formati alle tecniche comportamentali. Progettoautismo
FVG Onlus forma anche nello specifico i propri volontari e operatori almeno per 4 incontri
annuali su temi specifici e su casi portati all’attenzione del formatore dagli operatori e
volontari stessi. EDUCATIONAL-SPEED AID FOR AUTISM: Supporto domiciliare e
trasporto per persone affette da autismo e le loro famiglie. Attività di accompagnamento di
bambini e ragazzi affetti da autismo e dei loro fratelli e sorelle o familiari svolta attraverso
il volontariato previa formazione e/o educativa specializzata. Tale servizio è volto al
trasporto ad attività ricreative e integrative e/o promosse dalla associazione o da altri enti
sul territorio, compreso il centro diurno sperimentale e i weekend d’ indipendenza.
LABORATORIO COSTRUZIONE MATERIALI DIDATTICI: Progettoautismo FVG
Onlus in collaborazione con il grafico Oscar Serafin ed esperti disegnatori ed in computer
grafica e il Centro Solidarietà Giovani di Udine ha attivato uno speciale laboratorio di
costruzione di materiali didattici ancora non prodotti in Italia quali Cd-rom di
videomodeling e la realizzazione di libri operativi su tematiche varie.
Progettoautismo FVG Onlus SPECIAL NEEDS FRIENDS: Progetto di aggregazione e
coesione sociale in solidarietà per ragazzi e ragazze con sindrome autistica. Partecipare alle
attività sociali e di tempo libero richiede per la persona autistica un progetto con un
accompagnamento ordinato e sistematico. Il progetto si propone di lavorare gradualmente
per l’autonomia e l’acquisizione di comportamenti adeguati in diversi contesti della vita
sociale (cinema, pizzeria, paninoteca, gelateria, sala giochi, sala bowling...) inoltre a
sviluppare competenze necessarie per ad apprezzare l’attività come divertimento e
condividere l’esperienza con le altre persone. Offre la possibilità di socializzazione e
inclusione sociale per i ragazzi autistici e affetti da DPS senza l'accompagnamento delle
loro famiglie in un gruppo di pari neurotipici e prevede la realizzazione di diverse attività
di carattere sociale. PROGETTO SHARING FOR AUTISM: progetto pensato per le
situazioni di help-care in situazioni di emergenza quali malattie dei genitori, difficoltà
economiche, difficoltà di gestione familiare con bambini e ragazzi affetti da autismo,
periodi di particolare difficoltà per adolescenti e ragazzi affetti da autismo, periodi estivi
non coperti dalle attività strutturate. Una banca dei servizi che si prefigge di condividere
fra genitori e donatori privati all’interno dell’associazione le risorse per dare risposte
educative tempestive con personale esperto e qualificato alle esigenze speciali dei ragazzi.
Prevede l’assunzione da parte dell’associazione di educatori, la loro formazione e
supervisione. Tali educatori vengono messi a disposizione delle famiglie che ne fanno
richiesta in risposta alle loro pressanti esigenze.
Analisi dei bisogni
Dalle più recenti ricerche sulla presa in carico dell’autismo emerge in maniera molto
forte come i bisogni espressi non siano soltanto quelli della disabilità vissuta in prima
persona ma anche quelle dell’intero nucleo familiare che si impegna 24 ore su 24 sul
versante dell’accudimento, dell’educazione, della socializzazione e dello sviluppo delle
autonomie del figlio disabile.
I genitori di una persona con autismo, sono spesso soggetti a elevatissimi livelli di stress e
in una percentuale maggiore rispetto alle altre famiglie ciò può compromettere la stabilità
familiare. L’isolamento sociale è particolarmente vissuto quand’anche le agenzie educative
non sono in grado di promuovere l’integrazione al proprio interno delle persone con
autismo date le loro gravi problematiche comportamentali spesso associate. Il momento
dell’adolescenza e della prima vita adulta è una fase di vita di fondamentale importanza
nella crescita dell’individuo che si affaccerà poi ad una vita adulta attiva e consapevole
nella società. Si tratta di una fase in cui le relazioni sociali, lo scambio con i pari e
l’accettazione da parte di una rete sociale acquisiscono un’importanza sempre maggiore,
per i ragazzi con disturbo autistico quest’età amplifica maggiormente le loro difficoltà.
Necessitano di continuare e mantenere il loro percorso formativo scolastico e, nel
contempo incrementare sia possibilità di socializzazione sia, abilità relative alla capacità di
scelta e ad assumersi delle responsabilità a pianificare il loro futuro.
Il futuro delle persone con autismo dipende più dal livello di consapevolezza di genitori e
professionisti, dall’adattamento dell’ambiente e dalla disponibilità di servizi specializzati
che dalla gravità individuale della disabilità. Vi è la necessità di una stretta collaborazione
fra servizi deputati, istituzioni e famiglie per la messa a disposizione di una rete di servizi
continuativi per tutto l’arco della vita.
Un programma educativo speciale dovrebbe iniziare precocemente in età infantile, e
continuare durante l’adolescenza e l’età adulta con l’obiettivo di sviluppare e mantenere
nel tempo le abilità personali e sociali, e incrementare l’autonomia e l’indipendenza. Gli
adolescenti e gli adulti dovrebbero continuare a poter usufruire di programmi educativi
individuali nelle aree funzionali come la comunicazione, le abilità sociali, le capacità
lavorative e di tempo libero e l’autonomia personale. E’ estremamente importante inoltre
che abbiano accesso ad un lavoro appropriato, in ambiente più o meno protetto, con il
supporto di un servizio di consulenza permanente (job coach) alimentando con tali
presupposti la prospettiva di vita adulta indipendente, socialmente riconosciuta. A tal fine
risultano utili training che facilitano l’indipendenza e il progressivo distacco dalla famiglia,
anche attraverso l’organizzazione di periodi di vacanza e fine settimana in autonomia. La
prospettiva di un futuro dignitoso per il figlio in una propria abitazione o in istituzioni
accoglienti costituisce per i genitori anche il supporto emotivo più efficace.
Destinatari e Beneficiari
Destinatari: 18 Persone affette da disturbi generalizzati dello sviluppo e patologie correlate,
di età compresa tra i 11 anni e i 29 anni, afferenti al centro diurno sperimentale “Special
Needs” dell’Associazione Progettoautismo FVG onlus e le loro famiglie. L’associazione
(onlus), fondata da un gruppo di genitori, ospita nei laboratori del centro diurno
sperimentale ragazzi con un funzionamento medio-grave.
L’organizzazione e l’amministrazione dell’associazione è svolta da volontari.
Specifichiamo che l’autismo è una sindrome molto complessa che richiede nella norma un
rapporto di 1:1 tra ragazzo ed educatore.
Progettoautismo sta sperimentando con successo una formula innovativa nella quale gioca
un ruolo di fondamentale importanza il gruppo dei pari e degli giovani educatori che hanno
un età molto vicina a quella dei ragazzi autistici. Tale strategia educativa permette alle
persone con autismo di automotivarsi ad osservare le regole anche in virtù del fatto che
Progettautismo li espone ad una serie di attività molto motivanti ed accattivanti che
permettono ai ragazzi di svolte in contesti naturali che permettono ai ragazzi di sentirsi
parte integrante della vita lavorativo e produttiva.
Il progetto “Autism Special Force” ha una ricaduta diretta sulla rete sociale in cui sono
inseriti i ragazzi con Disturbo dello spettro autistico, sul nucleo familiare dei ragazzi e sui
ragazzi stessi. Inoltre il progetto “Autism Special Force” offre la possibilità di integrazione
dei ragazzi, di possibilità di inserimento nel tessuto sociale, nella comunità di riferimento.
Il progetto “Autism Special Force” dà la possibilità ai genitori di lasciare il figlio con
autismo in un ambiente protetto ed educativo con dei volontari formati. In questo modo la
famiglia ha la possibilità di avere dei momenti di “respiro” in cui può affrontare i diversi
aspetti della vita quotidiana.
Beneficiari: cittadini, genitori e familiari dei ragazzi autistici coinvolti nel progetto,
volontari, le comunità di riferimento dei destinatari.
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto ha come obiettivo, di favorire la conoscenza dei servizi presenti sul territorio a
favore delle famiglie con figli autistici, di espandere la conoscenza delle tecniche
comportamentali, di promuovere il ruolo attivo del volontariato nell’ambito del settore di
riferimento, favorire l’associazionismo familiare locale e mettere in rete tutte le famiglie in
modo da creare un’efficace collaborazione fra di esse.
Prevede la partecipazione di ragazzi speciali affetti da autismo e disturbi generalizzati dello
sviluppo e ragazzi neurotipici provenienti da associazioni scoutistiche e parrocchie per
promuovere inclusione sociale sul territorio e inserimento in piccole attività lavorative.
Il progetto propone laboratori ed attività, con la partecipazione dei volontari, per incontri
protetti ed adeguatamente supervisionati rivolto a ragazzi tra gli 11 e i 29 anni affetti da
disturbi generalizzati dello sviluppo e patologie correlate, in cui si attuano programmi di
avvio alle autonomie, di socializzazione, attività pre-lavorative e di sviluppo delle abilità
necessarie ad una vita adulta attiva e consapevole. Progetto innovativo che non ha precedenti
in Friuli Venezia Giulia svolto presso la sede operativa dell’associazione e sul territorio
friulano.
Obiettivo 1
Il coinvolgimento diretto di ragazzi affetti da Autismo in percorsi di avvio alla vita attiva e
autonoma e al lavoro protetto nel contesto sociale di riferimento che consenta una loro
sempre crescente capacità di relazionarsi e di sperimentarsi in diversi contesti di vita in
maniera consapevole ed efficace.
Obiettivo 2
Offrire ai ragazzi affetti da Autismo e patologie correlate la possibilità di sperimentarsi in un
contesto sociale protetto che gli permetta di acquisire competenze altrimenti difficilmente
perseguibili con l’obiettivo più ampio e ambizioso di portare anche loro un contributo attivo
al contesto sociale di appartenenza.
Obiettivo 3
Il coinvolgimento dei giovani normodotati del territorio in percorsi di sviluppo e promozione
della cultura dell’impegno sociale e dell’integrazione attingendo per il loro coinvolgimento
ai bacini d'utenza dei gruppi giovanili parrocchiali, degli studenti presso gli istituti scolastici
della provincia, dei gruppi di volontariato sociale e dei centri di aggregazione giovanile e
dunque offrire ai giovani del territorio la possibilità concreta di potersi sperimentare in
maniera attiva prestando opera di volontariato nell’ambito della disabilità operando
comunque in un contesto idoneo allo sviluppo delle competenze necessarie ai ragazzi affetti
da Autismo per l’acquisizione delle abilità relazionali.
Obiettivo 4
La Formazione ed informazione del territorio e dei suoi attori al metodo cognitivo-
comportamentale indicato dalle Linee Guida Nazionali della Società Italiana di
Neuropsichiatria Infantile e dalle Indicazioni del Ministero della Salute (febbraio 2008)
come il metodo più efficace per lo sviluppo delle competenze dei bambini affetti da autismo
favorendo così il passaggio dalle “buone esperienze” alle “buone prassi”.
Gli obiettivi valutati a favore dei volontari del servizio civile sono i seguenti:
-Diffusione tra i volontari di un atteggiamento di cittadinanza attiva e di maggiore senso di
appartenenza e responsabilità rispetto al territorio
-Sviluppo di abilità lavorative: diffusione fra i volontari di conoscenze professionali
comportamentali e capacità di inserimento nel mercato del lavoro a fronte della carenza
degli operatori formati sul territorio regionale
-Esperienza concreta in un ambito lavorativo tramite l’inserimento in un contesto di lavoro
avviato
-Acquisizione di competenze di base rispetto all’autismo
-Acquisizione di competenze e capacità relazionali che consentano ai volontari di
apprendere le strategie di lavoro di gruppo
-Acquisizione di un effettiva esperienza d’applicazione di conoscenze tecniche
comportamentali maturate durante lo svolgimento di percorsi di formazione teorici
-Capacità di strutturare relazioni sociali complesse acquisite mediante una lunga permanenza
in un concreto ambito lavorativo
-Conoscenza dei sistemi informatici, tecnici, amministrativi dell’ente per il quale si realizza
il progetto
-Sviluppo delle capacità organizzative e di animazione nella gestione delle attività educative
delle persone con autismo
-Acquisizione delle modalità di trasporto efficace degli utenti autistici ed effettuazione dello
stesso
-Acquisire le modalità corrette di supporto ed affiancamento delle persone con autismo del
centro
-Acquisizione delle modalità corrette di supporto delle persone con autismo nelle attività di
laboratorio e di fattoria
-Promozione delle attività nei contesti naturali previste nel programma educativo (uscite,
gite, piscina, bowling…)
-Supportare in maniera adeguata gli operatori nella gestione organizzativa e al
mantenimento della struttura
-Prevenire il rischio di emarginazione e ricovero i istituto delle persone con autismo:
l’impiego del volontario ha lo scopo di creare maggiori occasioni di integrazione per i
ragazzi con autismo e di diffondere la cultura del rispetto della diversità e delle particolari
necessità del soggetto con autismo.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio
civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
L’idea progettuale nasce dalla consapevolezza che nel territorio di riferimento non esistono
associazioni simile capaci di offrire servizi idonei alle esigenze dei ragazzi autistici e delle loro
famiglie. A tal proposito abbiamo individuato in modo dettagliato diverse azioni e attività mirate al
perseguimento degli obiettivi sopracitati:
Attività relative all’obiettivo 1
Accesso dei ragazzi alla fattoria didattica sociale, in vivaio e/o in maneggio una volta alla
settimana per una durata di 3 ore ad incontro accompagnati dagli operatori specializzati, volontari e
dal personale della fattoria didattica.
Nella fattoria didattica i ragazzi si occuperanno della cura degli animali, della coltivazione, della
raccolta e della trasformazione dei frutti dell’agricoltura.
La strutturazione del lavoro in Fattoria, inoltre, ricco di spazi e proposte operative, permette di
strutturare per ciascun partecipante un percorso personalizzato idoneo a potenziare le risorse
presenti e a sostenere le singole difficoltà.
Tali peculiarità risultando risorsa preziosa in un’ottica di sviluppo dei ragazzi coinvolti, fanno in
modo che il lavoro presso la Fattoria Sociale costituisca contemporaneamente anche un importante
stimolo alla continua crescita, e permetta una ricaduta positiva che potenzi le attività educative ed
abilitative svolte in contesti diversi.
Attività relative all’obiettivo 2
Sono stati previsti 2 gruppi di ragazzi autistici eterogenei tra loro per età e caratteristiche che
accederanno al Servizio 5 volte a settimana ognuno, svolgendo laboratori e attività per circa 2 ore a
incontro. Ogni gruppo sarà gestito da un minimo di 2 operatori specializzati che saranno impegnati
sui diversi turni assieme ai volontari.
Inoltre, in considerazione del fatto che il Servizio proposto intende avere carattere INNOVATIVO
e di ALTA SPECIALIZZAZIONE nell’ambito del trattamento dei Disturbi generalizzati dello
Sviluppo, gli operatori saranno impegnati settimanalmente nelle attività di progettazione e di
preparazione dei materiali educativi specialistici da utilizzare nei singoli programmi
individualizzati, per un totale di 1 ora a settimana.
Le attività proposte all’interno del Servizio saranno poi Dirette e Coordinate (supervisionate) da
una Psicologa – Psicoterapeuta, specializzata in tecniche cognitivo comportamentali che si
occuperà di:
Effettuare i primi Colloqui di Valutazione con le famiglie afferenti al Servizio nell’ottica di:
• Conoscenza reciproca;
• Programmazione individualizzata delle attività;
• Creazione una rete di collegamento Casa - Servizio che possa essere di utilità reciproca nel
cammino da fare insieme
Effettuare dei Colloqui di Sostegno periodici con le famiglie che permetta un confronto reciproco e
una CONDIVISIONE delle necessità preponderanti, delle peculiarità emergenti e quindi degli
OBIETTIVI COMUNI su cui lavorare insieme;
Progettare Percorsi Individualizzati che permettano ad ogni singolo ragazzo di raggiungere gli
obiettivi comuni proposti, in accordo con le proprie capacità e competenze;
Coordinare (Supervisionare) il Team di Operatori Specializzati fornendo un aiuto concreto
nell’acquisizione delle competenze specifiche delle metodologie cognitivo- comportamentali cui si
farà riferimento.
Nello specifico vengono realizzati per i ragazzi autistici diversi laboratori:
Laboratori creativi: che con l’obiettivo più ampio di proporre in un secondo tempo materiali creati
dai ragazzi nei mercatini territoriali, sviluppando così nei ragazzi affetti da Autismo un concetto di
se stessi quali soggetti attivi e allo stesso tempo promuovendo sul territorio la conoscenza di questa
particolare disabilità;
Laboratori di cucina: che promuovano l’acquisizione di quelle competenze necessarie e qualunque
ragazzo, per lo sviluppo di una vita autonoma;
Laboratori musicali: che permettano lo sviluppo di competenze in un settore di interesse e al
contempo lo scambio e il confronto tra pari;
Azioni relative all’obiettivo 3
Sono previsti degli incontri mensili in cui gli operatori e i volontari di Servizio Civile Nazionale
portano la loro esperienza nelle diverse realtà del territorio (gruppi parrocchiali, gruppi scout,
istituti scolastici) in cui vengono spiegate le generalità dell’autismo, le attività dell’associazione e
in cosa consiste l’opera di volontariato.
I volontari in tali occasioni raccontano la loro esperienza e promuovono il volontariato.
Sono previsti degli spazi, dedicati al volontariato, nelle occasioni a cui “Progettoautismo” partecipa
(mercatini, fiere, eventi) o alle formazioni e ai convegni che l’associazione stessa organizza. I
volontari possono tenersi informati sulle attività dell’associazione tramite il sito, la pagina
Facebook e Twitter dell’associazione e inoltre tenendosi in contatto con gli operatori e i volontari
che già lavorano all’interno dell’associazione.
Azioni relative all’obiettivo 4
-Formazione periodica degli operatori e dei volontari di Servizio Civile Nazionale
-Organizzazione di 1 convegno annuale sulle problematicità legate all’autismo rivolte alla
popolazione
-Organizzazione 2 corsi di formazione per operatori comportamentali nell’ambito dell’autismo
-Divulgazione tramite stampa, internet (Facebook, Twitter, sito dell’associazione) della
metodologia cognitivo-comportamentale
-Divulgazione tramite internet (Facebook, Twitter, sito dell’associazione) della bibliografia
didattica e della filmografia sui temi dell’autismo.
-Divulgazione delle tecniche di videomodeling utilizzate nell’ambito dell’autismo.
Azioni relative agli obiettivi valutati a favore dei volontari del servizio civile
Durante tutto il periodo del Servizio Civile Nazionale, dalla formazione specifica (punto 34 e 41)
quelle a generale (punto 29 e 34), al monitoraggio (punto 21e 42), i volontari saranno coinvolti
nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (punto 17). Tutte le attività
previste dal progetto aiuteranno i giovani a realizzare le finalità di “contribuire alla formazione
civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata nell’art. 1 della legge 64/2001 che ha
istituito il Servizio Civile Nazionale”.
Gli obiettivi relativi ai volontari del servizio civile verranno perseguiti tramite varie azioni relative
a 4 fasi:
• INSERIMENTO DEI VOLONTARI DEL SCN
-Avvio e accoglienza dei volontari del servizio civile presso la sede operativa
dell’associazione con la presidente dell’associazione, la dirigente, i responsabili dei
laboratori gli operatori del progetto per una prima conoscenza della struttura,
dell’associazione, delle figure professionali dell’associazione.
-Programmazione e spiegazione con i volontari delle attività da svolgere con i ragazzi con
autismo
-Incontro con le famiglie dei ragazzi con autismo
-Incontro, presentazione e conoscenza tra i volontari e i ragazzi con autismo attraverso
attività ludico-ricreative
-Dimostrazione ai volontari dell’utilizzo delle attrezzature messe a disposizione
dall’associazione
• FORMAZIONE
-Formazione specifica dei volontari del SNC presso la sede operativa dell’associazione
-Formazione generale dei volontari del SNC presso sede del CSV FVG
• ATTIVITA’ DI PROGETTO
-Partecipazione attiva del volontario alle attività di laboratorio (cucina, musica, creativo,
special run, circo, special ABA,) con i ragazzi con disturbo dello spettro autistico
-Partecipazione attiva del volontario all’attività in fattoria didattica/vivaio/agriturismo con i
ragazzi con disturbo dello spettro autistico
-Partecipazione ai Week-end indipendenza dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico
-Partecipazione ai Centri Estivi con i ragazzi con disturbo dello spettro autistico
-Partecipazione alle uscite (bowling, pizzeria, cinema…) con i ragazzi con disturbo dello
spettro autistico
-Costruzione materiali didattici
-Partecipazione attiva del volontario alle riunioni fra operatori
-Trasporto, da parte del volontario, dei ragazzi con autismo nei tragitti da casa-sede
operativa di progetto e da sede operativa di progetto-casa
-Partecipazione attiva del volontario alle occasioni di formazione organizzate
dall’associazione
-Partecipazione attiva del volontario agli eventi a cui l’associazione partecipa (fiere,
concorsi, mercatini)
-Partecipazione attiva del volontario agli incontri di informazione dell’associazione presso
parrocchie, istituti scolastici, gruppi scout
-Partecipazione del volontario nelle uscite in contesti naturali per le persone con autismo
(bowling, pizzeria, cinema, gite…)
-Sistematizzazione dei materiali utilizzati nei laboratori e materiali digitali
-Stesura da parte del volontario di un diario in cui descrive impressioni, difficoltà
nell’attività con i ragazzi con autismo
-Incontro settimanale con operatori di progetto per ascoltare ed apprendere le indicazioni
sulle modalità più adeguate di lavoro con i ragazzi del centro prendendo spunto
dall’esperienza pratica giornaliera.
-Stesura testo da pubblicare sul sito dell’associazione e sui social network “Facebook” e
“Twitter” dell’esperienza del volontariato in generale e rispetto al volontariato presso
“Progettoautismo FVG Onlus”
• VERIFICA
-Partecipazione del volontario agli incontri di verifica previsti
-Partecipazione agli incontri con operatori
-Elaborazione del report finale sugli esiti del progetto
Obiettivi Azioni Specifiche/Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Figure
impiegate
Obiettivo
1
Accesso in Fattoria
Didattica e/o in Maneggio
e/o vivaio
Educatori
Volontari
Obiettivo
2
Laboratori (creativo,
musicale, cucina…)
Educatori
Volontari
Week end indipendenza Educatori
Volontari
Centri Estivi Educatori
Volontari
Uscite (bowling, cinema…) Educatori
Volontari
Costruzione materiali
didattici
Educatori
Volontari
Colloqui di valutazione
iniziale psicologo-famiglie Psicologo
Colloqui di sostegno alle
famiglie Psicologo
Progettazione percorsi
individualizzati Psicologo
Coordinamento operatori Psicologo
Obiettivo
3
Incontri informativi
(parrocchia,scout, scuole…)
Educatori
Volontari
Informazione sul
volontariato in occasione
eventi
Educatori
Volontari
Promozione e Informazioni
sul volontariato su internet
Educatori
Volontari
Obiettivo
4
Formazione periodica degli
operatori e dei volontari Psicologo
Convegno annuale
sull’autismo
Formatori
Volontari
Corsi di formazione per
famiglie ed operatori Formatori
Divulgazione metodologia
cognitivo-comportamentale
Formatori
Educatori
Volontari
Divulgazione bibliografia
didattica e della filmografia
Formatori
Educatori
Volontari
Divulgazione Tecniche di
Videomodeling
Formatori
Educatori
Volontari
Obiettivi
valutati a
favore dei
volontari
del
Servizio
Civile
Nazionale
Accoglienza dei volontari in
associazione
Educatori
Volontari
Programmazione e
spiegazione delle attività
Educatori
Volontari
Primo Incontro volontari
con le famiglie dei ragazzi
con autismo
Educatori
Volontari
Primo Incontro volontari
con i ragazzi con autismo
Educatori
Volontari
Spiegazione iniziale ai
volontari della
strumentazione
Educatori
Volontari
Formazione Generale
Formatori
Formazione Specifica
Formatori
Partecipazione alle attività
di laboratorio
Educatori
Volontari
Partecipazione volontari
all’attività in fattoria
didattica
Educatori
Volontari
Partecipazione volontario
alle riunioni fra operatori
Educatori
Psicologo
Volontari
Trasporto da parte dei
volontari ai ragazzi dei con
autismo
Volontari
Partecipazione volontari
incontri informativi e di
formazione
Formatori
Educatori
Volontari
Partecipazione del
volontario ad eventi
(mercatini,fiere…)
Volontari
Educatori
Partecipazione del
volontario nelle uscite in
contesti naturali
Volontari
Educatori
Sistematizzazione dei
materiali da parte del
volontario
Volontari
Stesura diario attività e
difficolta da parte del
volontario
Volontari
Incontri volontari-operatori
Educatori
Volontari
Stesura testo
sull’esperienza di
volontariato
Volontari
Partecipazione volontario
agli incontri di verifica
Formatori
Volontari
Elaborazione del report
finale su esiti del progetto Volontari
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Numero Risorsa Ruolo Specifico Professionalità Attività
1 Coordinatore
Progetto
OLP Psicologo Supervisione e
programmazione
generale di tutto il
progetto
8 Formatori Collaboratori
Esterni
Psicologi
Pedagogiste
Consulente
sicurezza sul
lavoro
Educatrici
Psichiatra
Formazione Specifica
Volontari
1 Consulente
Comportamentale
Responsabile
Laboratori e
Attività
Educatrice e
Pedagogista
Elaborazione contenuti
laboratoriali e delle
attività.
Supervisione ragazzi con
Disturbo dello Spettro
Autistico.
40 Volontari Soci Volontari
Progettoautismo
FVG onlus
Varie
professionalità
Esecuzione delle azioni
relative agli obiettivi 1-2-
3.
Gestione Burocratica e di
ordinaria
amministrazione
5 Educatori Collaboratori
Esterni
Supporto professionale
delle attività di progetto.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Per tutte le attività i volontari del SCN riceveranno un adeguata formazione in itinere. In ogni caso i
volontari del SCN non potranno essere incaricati dello svolgimento di attività che richiedono il possesso di
specifiche competenze professionali (laurea in psicologia, sociologia, …) a meno che non siano già in
possesso di tali qualifiche. Per i volontari del SCN è previsto un ruolo di supporto ed integrazione con i
volontari delle associazioni proponenti.
Ruolo del volontario:
Il volontario, sotto la guida dell’OLP svolgerà funzioni e ruoli che non dovranno mai sostituire ma
affiancare quelle degli educatori e degli altri volontari.
Il volontario del servizio civile avrà il fondamentale ruolo di supporto agli operatori specializzati
che lavorano al progetto e dovrà partecipare ai processi ed essere promotore del percorso di
inclusione dei destinatari del progetto.
Attività previste per i volontari:
La presenza dei giovani del servizio civile nazionale dovrebbe contribuire al raggiungimento delle
finalità dell’associazione che non solo sono riabilitative ed assistenziali ma anche relazionali e
comunicative nell’ottica dell’integrazione e del miglioramento della qualità di vita dei destinatari
del progetto.
Nello specifico volontario:
• Partecipa agli incontri con gli operatori
• Ascolta e fa proprie le linee guida indicate dagli operatori
• Interagisce adeguatamente con gli utenti del centro
• Conosce l’organizzazione del centro, le finalità, la struttura, le attività proposte
• Partecipa alla formazione generale e alla formazione specifica con costanza ed attenzione
• Apprende i contenuti della formazione
• Approfondisce la tematica “autismo” attraverso letture consigliate
• Si confronta con operatori e formatori rispetto i contenuti esposti
• Promuove le attività di volontariato giovanile nelle occasioni organizzate dall’associazione
(incontri, convegni, fiere, mercatini…) in presenza del responsabile attività ed altri membri
dell’associazione. Il volontario avrà uno spazio dedicato per raccontare la sua esperienza e
promuovere il servizio civile nazionale.
• Diffusione del progetto: i volontari scriveranno un testo con la loro esperienza che in
seguito verrà pubblicato sul sito, sulla pagina Facebook e Twitter dell’associazione.
• Partecipa alle riunioni fra operatori, condivide le sue impressioni, difficoltà e ascolta i
suggerimenti dati per apprendere modalità di interazione con gli utenti più adeguate
• Svolge mansioni di segreteria (sistematizzazione materiali, archivio fotografico, biblioteca)
• Svolge attività relative alla preparazione e alla sistemazione del materiale necessario per
l’attuazione del progetto educativo
• Partecipa insieme agli operatori e ai ragazzi alle attività in fattoria didattica
• Affianca gli educatori nelle sessioni relative al laboratorio e alle attività indipendenti
• Effettua il trasporto degli utenti da casa alle sedi operative del progetto
• Affianca gli utenti nei momenti di pausa (merenda)
• Partecipa alle attività educative effettuate in contesti naturali o in altre sedi (in occasione di
gite, uscite, fiere, mercatini…)
• Accoglie, coordina e collega i volontari provenienti da Istituti Superiori, Università,
Parrocchia, Gruppi Scout e deve essere in grado di adattare le iniziative settimanali alle
disponibilità dei nuovi volontari
• Partecipa agli incontri di verifica previsti
• Compila i questionari di verifica previsti
• Compila il “diario” rispetto alle attività svolte e possibili difficoltà incontrate
• Scrive un report finale riguardante l’esperienza di volontariato
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6):
2
0
0
2
1.400
6
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Spostamenti necessari per raggiungere autonomamente la sede operativa
dell’associazione;
-Flessibilità oraria;
-Disponibilità in alcune giornate festive (in occasione week end indipendenza, fiere,
mercatini, uscite a cui partecipano i ragazzi autistici afferenti all’associazione);
-Patente B;
-Disponibilità a guidare il furgone dell’associazione o di affiancamento al trasporto
- Rispetto per la privacy degli utenti;
- Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utili e ai
fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti, anche nei giorni festivi, anche
organizzati dagli enti partner del progetto.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di
Ente Accreditato:
Sede di
attuazione
del
progetto
Comu
ne Indirizzo
Cod.
ident. sede
N. vol.
per sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome
e nome
Data di
nascita C.F.
Associazio
ne
Progettoaut
ismo FVG
Onlus
Tavag
nacco Via Perugia 115252 2
Dordolo
Martina 06.06.1984 DRDMTN84H46L483I
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Si intende promuovere e sensibilizzare la collettività rispetto al Servizio Civile Nazionale
attraverso varie attività tra cui la promozione e la pubblicizzazione, da parte del nostro Ufficio
Stampa, attraverso il sito internet dell’associazione (pubblicazione del bando, dei resoconti del
progetto con foto di servizio), newsletter, volantinaggio, nonchè a mezzo stampa locale
(Telepordenone, Messaggero Veneto, Il Gazzettino) e attraverso il circuito delle scuole e di
Internet (Facebook, Instgram, Twitter, e sito dell'associazione Progettoautismo FVG) nonchè su
testate rivolte all'handicap a diffusione regionale e nazionale, Infohandicap e Triesteabile. per
almeno di 20 ore.
Si prevede inoltre la presentazione del progetto del Servizio Civile Nazionale ai convegni ed
eventi di formazione organizzati dall’associazione “Progettoautismo fvg onlus”.
Negli stand organizzati agli eventi a cui partecipa annualmente l’associazione (Idea Natale,
Lignano in fiore…) verrà dedicato uno spazio dedicato al Servizio Civile Nazionale per ulteriori
30 ore.
Le ore complessivamente dedicate all’attività di promozione e di sensibilizzazione saranno 50 ore
18)Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Il CSV FVG si avvale di criteri autonomi di selezione.
La ricerca sarà avviata tramite avviso pubblico attraverso gli strumenti interni di
pubblicizzazione del CSV FVG si attraverso comunicati stampa nei giornali locali e regionali,
radio ecc… I candidati che avranno presentato regolare domanda di partecipazione saranno
convocati e selezionati tramite colloqui individuali, condotti dal personale del CSV FVG.
I colloqui saranno registrati con la compilazione della scheda di valutazione allegata (allegato
N 1.) Detti criteri saranno resi noti agli aspiranti volontari e volontarie al momento della
presentazione della domanda di partecipazione al progetto di servizio civile nazionale.
Al momento della domanda sarà altresì consegnato un estratto del paragrafo 8.3 “Ruolo ed
attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, informandoli per iscritto del peso che
la conoscenza del loro ruolo riveste nella valutazione della loro idoneità.
La selezione verrà fatta da due dipendenti interni al CSV FVG accreditati all’albo Regionale
del Servizio Civile Nazionale con i ruoli di formatore e del responsabile del monitoraggio, i
quali espleteranno le procedure selettive di seguito descritte, verbalizzeranno l’attività di
selezione e stileranno la graduatoria finale. Per ogni candidato verrà redatta una singola scheda
di valutazione. La selezione degli aspiranti volontari si basa su una scala di valutazione
espressa in centesimi dove ogni singolo candidato può essere attribuito un punteggio massimo
di 90 punti derivanti dalla sommatoria delle seguenti scale parziali:
Variabili Indicatori Punteggio
attribuibile
Colloquio
(Massimo 60 punti )
Aspetti Conoscitivo e motivazionale, capacità
ed interessi (vedi scheda in allegato 3) Max 60 punti
Titolo di studio
(viene attribuito punteggio
solamente al titolo più
elevato)
Frequenza secondaria scuola superiore (1 punto
per anno concluso) Max 4 punti
Diploma di scuola superiore non attinente il
progetto 5 punti
Diploma di scuola superiore attinente il progetto 6 punti
Laurea quinquennale o specialistica non
attinente il progetto 7 punti
Laurea quinquennale o specialistica attinente il
progetto 8 punti
Titoli professionali
(viene attribuito punteggio
solamente al titolo più
elevato)
Titolo professionale attinente al progetto Fino a 4 punti
Titolo professionale non attinente al progetto Fino a 2 punti
Titolo professionale non terminato Fino a 1 punti
Esperienze aggiuntive Fino a 4 punti
Altre conoscenze Fino a 4 punti
I criteri adottati dal CSV FVG mirano all’individuazione dei candidati maggiormente idonei
alla realizzazione delle attività di progetto previste.
Pertanto la selezione dei volontari verrà effettuata con le metodologie e gli strumenti di seguito
esplicitati:
1) Check-list per la valutazione documentale e dei titoli
2) Colloquio personale
La check-list per la valutazione documentale prevede l’attribuzione di punteggi ben definiti ad
un insieme di variabili legati a titoli e documenti presentati dai candidati.
Il colloquio personale si svolgerà presso i locali resi disponibili dal CSV FVG
Anche per il colloquio di valutazione è prevista una check-list che guidi il selettore negli
argomenti oggetto del colloquio stesso.
Si dettagliano di seguito le variabili di interesse distinguendo tra le variabili legate all’analisi
documentale e quelle legate al colloquio di valutazione.
Per ognuna delle variabili sono stati specificati gli indicatori di riferimento ed i valori
(punteggi) attribuibili a ciascuno.
I candidati che abbiano ottenuto un punteggio inferiore a 60/110 saranno dichiarati non
idonei a svolgere il servizio civile nazionale.
19)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il monitoraggio del progetto è finalizzato nella sua globalità alla valutazione periodica dello
stato di attuazione del progetto.
Le attività di monitoraggio si articolano in tre momenti principali:
· primo momento di valutazione in itinere (al termine del quarto mese di servizio, allegato 2)
· secondo momento di valutazione in itinere (al termine del ottavo mese di servizio, allegato 3)
· terzo momento di valutazione finale (al termine del dodicesimo mese di servizio, allegato 4)
Ognuno di questi momenti è finalizzato a:
· Controllare lo stato di avanzamento del progetto in modo tale da evidenziare disfunzioni e
criticità da risolvere al fine di apportare le opportune correzioni
· Verificare il vissuto, il livello di gradimento e soddisfazione dei volontari.
· Valutare le competenze e professionalità da loro acquisite
Il monitoraggio sarà svolto attraverso strumenti standardizzati (questionari a risposte
predefinite) a cura del CSV FVG, mediante il responsabile del monitoraggio.
Nel complesso nelle diverse fasi di monitoraggio si useranno tre diversi strumenti di
rilevazione.
1) Questionario Iniziale
Attraverso questa scheda si acquisiranno, con cadenza trimestrale, tutte le informazioni relative
all’andamento del singolo progetto di SC. Il Questionario sarà centrato sull’acquisizione di
informazioni fattuali sull’andamento del progetto. Si tratterà di una scheda, nella quale accanto
alle informazioni generali, verranno chiesti ragguagli sullo stato d’avanzamento delle diverse
fasi del progetto, in particolare della formazione erogata
2) Questionario intermedio
Lo scopo di questo questionario rivolto ai volontari è quello di scandagliare motivazioni e
aspettative del giovane volontario, tanto nei confronti del progetto di servizio civile.
Verranno chiesti ragguagli sullo stato d’avanzamento delle diverse fasi e sui benefici/supporti
del progetto destinati ai volontari. Dal punto di vista delle modalità di compilazione, il
questionario in ingresso sarà distribuito in forma cartacea e, una volta compilato, sarà raccolto
dall’Olp e inviato al CSV FVG.
3) Questionario finale.
Per verificare la coerenza tra le attività dichiarate in sede progettuale e quelle effettivamente
svolte dai volontari, il questionario d’uscita conterrà domande aperta, ossia a risposta libera,
non precodificata. Una volta raccolti i questionari, le risposte saranno ricondotte ad una serie
di categorie predefinite in modo da poterle trattare statisticamente e poterle confrontare con le
attività dichiarate nel progetto, anch’esse codificate allo stesso modo e inserite nella matrice
dati.
Attività di monitoraggio
1 m
ese
2 m
ese
3 m
ese
4 m
ese
5 M
ese
6 M
ese
7 M
ese
8 M
ese
9 m
ese
10
mes
e
11
mes
e
12
mes
e
Somministrazione della
scheda di monitoraggio dati
(Allegato 2)
Somministrazione Scheda
Monitoraggio progetto
(Allegato 3)
Somministrazione Scheda
Monitoraggio progetto
(Allegato 4)
Ritiro questionari
Realizzazione della matrice
dati
Analisi dei dati Rapporti di monitoraggio
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Per tutti i volontari sono richieste particolari qualità relazionali e sociali. Attenzione
all’ascolto e anche alle attività di compagnia da svolgere con gli anziani e capacità di
lavorare in gruppo
Valutazione positiva avranno i candidati che hanno uno dei seguenti titoli di studio:
-Diploma Liceo Socio-Psico-Pedagogico o Pedagogico-Sociale
-Diploma Liceo delle Scienze Sociali
-Diploma Liceo delle Scienze Umane
-Diploma professionale indirizzo “Servizi Socio Sanitari”
-Diploma professionale indirizzo “Servizi Sociali”
-Laurea di educatore professionale (triennale)
-Laurea in Psicologia (triennale o specialistica)
-Laurea in Pedagogia (triennale o specialistica)
-Laurea in Scienze della Formazione
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Attività Costi Descrizione
Corsi Formazione Specifica €5.000
Pagamento dei docenti specializzati
nell’ambito dell’autismo per la
formazione specifica dei volontari
Gasolio €3.000
Costi Benzina per il furgone
dell’associazione (trasporto per gli
utenti da casa alle sedi operative in
cui si svolge il progetto)
Materiali per laboratori €3.000
Materiali: tempere, argilla, gesso,
colla, forbici, matite, cerette,
acquarelli, colori, cartoncini, tessere
mosaico, tele, pennelli, materiale cake
design, attrezzi laboratorio atletica…
TOTALE €11.000
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Partner Tipologia Attività rispetto alla voce 8.1
Associazione corale “Luigi
Garzoni” No profit Azione n.2,3
Vivaio Agricola Pessone Ditta individuale Azione n. 1,3
Maneggio San Tomaso Ditta individuale Azione n. 1,3
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
RISORSE
TECNICHE E
STRUMENTALI
DESCRIZIONE UTILIZZO OBBIETTIVI
Struttura
dell’associazione
-3 laboratori
-1 palestra
-3 bagni
-1 terrazza con giardino e orto
-1 cucina industriale
-1 sala mensa
Sede Operativa
relativa al
Progetto di
Servizio Civile
Nazionale.
1-2-3-4
Attrezzature
d’ufficio
-1 Computer fisso con accesso a internet
-1 Computer portatile
-1 Microfono
-1 Tablet con accesso a internet
-1 Stampante/Fotocopiatrice
-1 Plastificatrice
-2 Macchine fotografiche
-Materiale di cartoleria
Gestione,
monitoraggio e
valutazione del
progetto in
generale.
Aggiornamento,
attività di
segreteria,
compilazione
schede e report.
Utilizzo per la
programmazione
dei laboratori e
delle attività e
per la
preparazione dei
materiali
1.2.4.
-Biblioteca dei
ragazzi
-Letteratura per ragazzi
-Fumetti
-Enciclopedie per ragazzi
-Testi scolastici
-DVD film per ragazzi e di animazione
-Giochi in scatola
Utilizzo per
attività
educative,
ricreative e di
svago per
ragazzi con
autismo in
compagnia di
volontari ed
educatori.
1.2.3.
-Biblioteca dei
materiali
-Testi sul tema Autismo
-Materiale Montessoriano
-PECS
-Materiale Didattico (sequenze, storie
sociali…)
-Ebook
-Riviste Specialistiche
-CD-ROOM didattici
Utilizzo per la
formazione
specifica dei
volontari e
aperta a tutte le
persone che
vogliono
informarsi e
formarsi sui
disturbi dello
spettro autistico.
4
Attrezzatura
varia per
l’organizzazione
dei laboratori
Carta, cartone, tessere mosaico, tempere,
colori, gesso, argilla, attrezzature ginniche
...
Utilizzo per
laboratori
condotti da
educatori e
volontari con i
ragazzi con
disturbo dello
Spettro autistico
1.2.3.4.
1 automezzo Furgone a 9 posti Spostamenti per 1.2.
il
raggiungimento
della sede
operativa e per
le sedi di
svolgimento
delle attività
esterne
1 Hugbyke Bicicletta a due posti per trasporto disabili
Utilizzo per
attività
educative,
ricreative e di
svago per
ragazzi con
autismo in
compagnia di
volontari,
famigliari ed
educatori.
1.2.3.
Sito Web
http://www.progettoautismofvg.org/pafvg/
Promozione del
Progetto del
servizio Civile
Nazionale e
delle attività
istituzionali,
degli eventi e
dei servizi
offerti da
Progettoautismo
FVG onlus
3
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
Università degli Studi di Udine (vedi convenzione in allegato)
Università degli Studi di Bologna (vedi convenzione in allegato)
Università degli Studi di Padova (vedi convenzione in allegato)
Università degli Studi di Trieste (vedi convenzione in allegato)
Consorzio Universitario Humanitas (vedi convenzione in allegato)
IUSVE – Istituto Universitario Salesiano Venezia (vedi convenzione in
allegato)
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
-Attestazione HACCP (Addetti al settore alimentare)
-Attestazione Corso Sicurezza dei lavoratori (Parte Generale)
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Presso lo sportello CSV FVG di Udine
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale dei volontari viene fatta direttamente dal CSV FVG ,
attraverso il proprio formatore interno accreditato dell’Ente (dott. Roberto Lionetti)
che ha già frequentato il corso UNSC per i formatori degli enti di Servizio Civile
Nazionale
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale viene pianificata seguendo le indicazioni delle “Linee guida
per la formazione generale dei volontari”.
Tutti i moduli prevedono una parte introduttiva, con la metodologia della lezione
frontale, e un approfondimento attraverso dinamiche non formali.
Per i temi trattati con ricorso a “dinamiche non formali”, le tecniche adottate
saranno:
• discussione di casi
• esercitazioni
• lavoro in piccoli gruppi
• simulazioni e giochi di ruolo
Inoltre il CSV FVG ha predisposto già da alcuni anni un programma di formazione
generale al Servizio Civile Nazionale in cui trovano largo spazio i supporti visuali.
Filmati e fotografie, ma anche vignette satiriche e fumetti, sono proposti ai giovani
come materiale su cui discutere, per giungere a una visione condivisa di ciò che
rappresenta, per il gruppo, l’esperienza di Servizio Civile Nazionale appena
intrapresa.
I temi della formazione generale (patria, difesa, protezione civile, nonviolenza ecc.),
previsti dalle linee guida pubblicate dall’UNSC, sono presentati ai volontari
all’interno di un percorso visuale che, partendo dalle immagini, giunge a una
riflessione comune sui concetti e gli ambiti fondamentali del Servizio Civile
Nazionale.
33) Contenuti della formazione:
La formazione generale verrà erogata entro l’ottavo mese dell’avvio del progetto
Modulo Ore Contento della formazione Metodologia
1 5
Identità del gruppo in formazione.
Presentazione del corso. Il concetto di
patria oggi. Fotografia di guerra,
obiezione di coscienza e impegno
pacifista. Pace, solidarietà e altri valori
presenti nella Costituzione (artt. 2, 3, 4, 5,
9, 11, 52)
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
2 5
La difesa della patria: da attività militare
a pratica civile. La difesa nonviolenta
della patria. Antropologia della violenza.
Violenza e salute. Violenza e genere.
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
3 4
Religione, violenza e nonviolenza. Che
cos’è la nonviolenza. Le radici della
nonviolenza. Il Volontariato come
risposta nonviolenta alla violenza.
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
4 4
La Protezione civile come collegamento
tra difesa della Patria e difesa
dell’ambiente e delle popolazioni.
Epistemologia del rischio. La comunità di
fronte all’emergenza: strategie di
fronteggiamento
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
5 4
“Il Servizio Civile per me è..”
Fotolinguaggio e condivisione di idee)
Storia dell’obiezione di coscienza ed
evoluzione della legislazione sul Servizio
civile. Il Centro Servizi Volontariato e le
sue attività che concorrono alla difesa
della Patria.
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
6 4
Istituzioni, volontariato e società civile.
La sussidiarietà. Comunità, dono e
reciprocità Servizio civile e volontariato. I
concetti di capitale sociale e beni
relazionali
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
7 5 Il lavoro per progetti. Ciclo del progetto e
metodologie dell’approccio partecipativo.
Lezione frontale.
Dibattito
8 5 Comunicare un’idea: fotografia, disabilità
e comunicazione visuale.
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali. Dibattito
9 4
Il volontario in servizio civile: il suo
ruolo, la sua funzione, i suoi diritti e
doveri.
Lezione frontale.
Dibattito.
10 5
Le istituzioni politiche, sociali, giuridiche
ed economiche in cui l’individuo è
inserito. Informazioni su parlamento,
partiti, magistratura, questure, prefetture,
organizzazioni sindacali, economiche e
terzo settore
Lezione frontale.
Dinamiche non
formali.
Valutazione finale
34) Durata:
La durata complessiva è di 45 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Presso la sede dell’associazione Progetto Autismo FVG Onlus in Via Perugia a
Tavagnacco (UD)
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica sarà svolta in proprio, presso la propria sede
dell’Associazione Progettoautismo FVG Onlus. Formazione effettuata in proprio,
con formatori dell’ente stesso e con formatori esterni
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Cognome Nome Data di
nascita
Luogo di
nascita
Codice Fiscale del formatore
Domenighini Alessia 19.09.1985 Latisana
(UD)
DMNLSS85P59E473E
Dordolo Martina 06.06.1984 Udine DRDMTN84H46L483I
Comelli Valentina 29.01.1989 Udine CMLVNT89A69L483Q
Pistis Stefano 05.08.1979 Udine PSTSFN79M05L483P
Munini Deborah 29.10.1984 Udine MNNDRH84R69L483G
Zoratti Sara 24.09.1978 San
Daniele del
Friuli (UD)
ZRTSRA78P64H816J
Vagni David 09.04.1982 Roma VGNDVD82D09H501R
Carlino Davide 04.04.1975 Trieste CRLDVD75D14L424I
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Nominativo
del
formatore
Rapporto con
l’associazione Competenze
Modulo di
competenza
Propedeutico
all’attività del
progetto
Alessia
Domenighini
Dipendente,
Responsabile
centro diurno
sperimentale
Analista del
comportamento
Pedagogista
Modulo 2,3
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
Martina
Dordolo
Collaboratore
esterno,
Coordinatrice
Centro diurno
sperimentale
Psicologa Modulo 2
Modulo 5
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
David Vagni
Collaboratore
esterno,
Supervisore
Dottore in
Fisica
Dottore in
Modulo 2
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
Psicologia
Sara Zoratti
Collaboratore
esterno
Supervisore
Psicologa Modulo 2
Modulo 4
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
Valentina
Comelli
Collaboratore
esterno
Educatrice
Professionale e
Pedagogista
Modulo 2
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
Deborah
Munini
Collaboratore
esterno Psicologa Modulo 4
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
Davide
Carlino
Collaboratore
esterno
Psichiatra di
riferimento
Psichiatra Modulo 3
Modulo 4
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
Stefano
Pistis
Collaboratore
esterno
Consulente
Sicurezza Sul
lavoro
Modulo1
Attività 1.2.3.4 al
punto 8.1 del
progetto
La formazione risulta propedeutica a tutte le attività del progetto
-Dott.ssa Domenighini Alessia. Educatrice/Pedagogista. Laureata in Pedagogia
presso l’Università degli Studi di Bologna nel 2015 e Laureata in Educazione
Professionale nel 2008 presso l'Università degli studi di Udine.
-Dott.ssa Dordolo Martina. Psicologa. Iscritta all’Albo degli Psicologi del Friuli
Venezia Giulia n.1464 (Sez.A). Specializzanda in psicoterapia. Laurea in scienze
psicologiche della personalità e delle relazioni interpersonali nel 2006 presso
l’Università degli Studi di Padova e in psicologia clinico-dinamica nel 2009
presso la medesima Università.
-Dott.ssa Comelli Valentina. Eduatrice/Pedagogista. Laureata in Scienze
dell’Educazione nel 2012 e in Pedagogia presso l’Università degli Studi di
Bologna nel 2015. Esperta in tecniche comportamentali e in terapia ABA.
-Dott. Pistis Stefano. Tecnico della Sicurezza. Esperto in Ambiente, sicurezza,
prevenzione infortuni. Fornisce Consulenze in materia di igiene e sicurezza sul
lavoro; elaborazione documentazione tecnica; valutazioni tecnico-strumentali,
consulenza ambientale, formazione dei lavoratori, tecnico competente in acustica
ambientale, verifica dei requisiti acustici passivi degli edifici.
-Dott.ssa Munini Deborah. Psicologa, Iscritta all’Albo degli Psicologi del Friuli
Venezia Giulia n.1652 (Sez.A). Master in II livello in Neuropsicologia e
Psicodiagnosi: dai DSA alla presa in carico globale dell’età evolutiva.
-Dott. David Vagni, Fisico teorico, specializzato in calcolo scientifico e teorie
della complessità, dottore in psicologia. Attualmente sta svolgendo il dottorato in
Learning Sciences presso il Laboratorio di Psicologia Neurocognitiva
dell'Università Maximilian-Ludwig di Monaco di Baviera.
-Dott. Davide Carlino, psichiatra e psicoterapeuta specializzato nei disturbi dello
spettro autistico. Consulente in neuropsicologia e riabilitazione cognitiva presso
la casa di cura Sanatorio Triestino.
-Dott.ssa Sara Zoratti, consulente psicologa progettoautismo fvg onlus e
cooperativa sociale Huniversiis. Precedentemente ha lavorato presso il Centro de
Recursos para el autismo di Barcellona (Spagna) - (CRAB)
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I moduli relativi alla formazione specifica si svolgeranno negli spazi messi a
disposizione dall’associazione con modalità di insegnamento sia frontali che con
metodologie pratiche-esperienziali.
La formazione permette ai volontari di elaborare gli apprendimenti costruiti in
rapporto all’esperienza che viene vissuta nel rapporto quotidiano con i ragazzi del
centro diurno.
Alla formazione teorica viene affiancata quella pratica in modo da fornire al
volontario un percorso formativo globale che gli permetta di acquisire delle
competenze approfondite rispetto al tema “autismo” e che lo renda capace di
approcciarsi in modo qualificato alla persona con autismo.
Sono previste:
-Lezioni frontali
-Esercitazioni
-Presentazione e discussioni di video
-Discussione casi
-Role playing
Oltre alla formazione “formale” verrà dato spazio a momenti di confronto e di
riflessione personale. I volontari potranno confrontarsi con i docenti relativamente a
difficoltà incontrate durante l’esperienza di servizio civile, rispetto alla formazione e
rispetto alle difficoltà incontrate nell’esperienza di volontariato con i ragazzi
autistici.
Contenuti della formazione specifica:
Modulo Argomento Ore Formatore Tipologia
1
Sicurezza
Sicurezza in Ambiente
lavorativo 4 Stefano Pistis
Lezione Frontale
2
Autismo Base
Generalità dell’autismo 2 Alessia
Domenighini Lezione Frontale
Individuare
manifestazioni
sintomatologiche
principali dell’autismo
3 Alessia
Domenighini
Lezione frontale
Role play
Discussione casi
Principi della scienza
del comportamento
associata all’autismo
2
Alessia
Domenighini Lezione frontale
Role play
Discussione casi
La mente Autistica 8
David Vagni Lezione Frontale
Lezione interattiva con
presentazione casi e
discussione
La Sindrome Asperger e
l’autismo ad alto
funzionamento
8
Sara Zoratti Lezione Frontale
Presentazione e
discussione dei casi
Autismo e Sessualità 8
Valentina
Comelli
Martina Dordolo
Lezione frontale
Role play
Discussione casi
3
Autismo e
Comportamenti
Problema
Comportamenti
problema nell’autismo 5
Alessia
Domenighini
Lezione frontale
Role play
Discussione casi
Strategie di gestione
comportamentali 5
Alessia
Domenighini
Lezione frontale
Role play
Discussione casi
Farmacologia
nell’autismo 3 Davide Carlino Lezione Frontale
4
Comorbilità
Autismo e Depressione 4 Sara Zoratti Lezione frontale
Discussione casi
Autismo e Disturbo
Ossessivo Compulsivo 4 Sara Zoratti
Lezione frontale
Discussione casi
Autismo e Disturbi
Alimentari 3 Davide Carlino
Lezione frontale
Discussione casi
Autismo e Disturbi
dell’Apprendimento 5 Deborah Munini
Lezione frontale
Discussione casi
5
Lavorare con le
persone con
disturbo dello
spettro
autistico
Organizzare laboratori
con i ragazzi autistici 6 Martina Dordolo Osservazione diretta
Strategie
comportamentali 5
Martina Dordolo Osservazione diretta
Strategie Relazionali 5 Martina Dordolo Osservazione diretta
40) Durata:
La durata complessiva della formazione specifica è di 80 ore e sarà effettuata entro i
primi 90 giorni di attuazione del progetto
Altri elementi della formazione
41) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica)
predisposto:
La valutazione della formazione sia generale che specifica prenderà inconsiderazione i
seguenti aspetti.
- Gradimento da parte dei partecipanti
- Verifica dei contenuti appresi
- Capacità di progettualità sul percorso di Servizio Civile Nazionale
Riguardo la verifica del gradimento del corso di formazione da parte dei partecipanti si
metteranno in atto le seguenti azioni:
• Utilizzo di questionari con scale di gradimento da parte dei partecipanti alla formazione per
valutare il gradimento del corso.
Saranno utilizzati questionari di gradimento sulla base delle scale Likert costruite utilizzando
5 differenti livelli di valutazione (Moltissimo, Molto abbastanza, poco, per nulla). Il
questionario di valutazione potrà contenere item tipo “Il tempo per la formazione è stato
adeguato”, “Le modalità didattiche del docente sono state chiare ed esaustive?”, “Le strutture
preposte alla formazione (aule, arredi) sono state adeguate allo svolgimento delle lezioni?”
ecc). A partire dal 1° mese dopo l’avvio del progetto, e con una periodicità di 3 mesi.
• Redazione da parte del tutor di un diario giornaliero in cui verrà descritto il numero di
partecipanti, la produzione di contenuti da parte dei partecipanti, il numero degli interventi
effettuati, la tipologia delle domande, ecc.
• Compilazione di schede sull’andamento della formazione da parte del gruppo. Al termine di
ogni modulo.
Riguardo la verifica dei contenuti appresi si attueranno le seguenti azioni:
• Utilizzo di questionari di apprendimento di contenuti in termini di conoscenze acquisite e
percezione di abilità. Il questionario potrà contenere domande tipo: “dopo aver frequentato il
corso penso di saper
costruire un progetto individuale di servizio civile”, ed anche in questo caso sarà costruito con
scale Likert a 5 punti. Al termine di ciascun modulo ed al termine del percorso di formazione
specifica.
Riguardo la dimensione della progettualità verranno utilizzate le seguenti azioni:
• Utilizzo di uno strumento di verifica della capacità di costruzione e meta-riflessione sul
proprio progetto di servizio civile. Lo strumento sarà orientato alla redazione di un proprio
progetto, in termini di obiettivi, contenuti, azioni e permetterà di focalizzare quali aree di
contenuti e abilità si possono approfondire per inserirsi al meglio nel progetto di servizio
civile. Tale progetto non è assolutamente in concorrenza con il progetto di servizio civile in
cui la persona è inserita in quanto inteso esclusivamente come mezzo di esercizio e verifica
individuale.
Data 3/10/2016
Il Responsabile legale dell’ente CSV FVG
Allegato 1 SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE AL
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Selettore:
Cognome: ……………………………….
Data di nascita: ……………………………….
Luogo di nascita: ……………………………….
Indirizzo: ……………………………….
Luogo di residenza: ……………………………….
Rapporto con l’ente che realizza il progetto: ……………………………….
Denominazione Ente: ……………………………….
Progetto
Denominazione progetto: ……………………………………………………………….
Soggetto titolare del progetto: ……………………………………………………….
Sede di realizzazione: …………………………………………………………….
Numero posti previsti dal progetto nella sede di realizzazione: …………….…………………….
Candidato/a
Cognome ……..…………………………………………… Nome …………………………………..
nato/a ………………………………………… il ………………………….Prov…………………….
Data di presentazione della domanda di partecipazione al concorso cui si riferisce la
selezione...................................
Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità
1) Pregressa esperienza presso l'Ente:
giudizio (max 60 punti):………….
2) Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego:
giudizio (max 60 punti):………….
3) Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto:
giudizio (max 60 punti):………….
4) Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto:
giudizio (max 60 punti):………….
5) Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio:
giudizio (max 60 punti):………….
6) Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario:
giudizio (max 60 punti):………….
7) Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto:
giudizio (max 60 punti):………….
8) Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio
(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):
(specificare il tipo di condizione)…………………………………………………………
giudizio (max 60 punti):………….
9) Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato:
giudizio (max 60 punti):………….
10) Altri elementi di valutazione:
…………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………………
……….…………………………………………………………………….…………………………………giudizio (max 60 punti):…….
Valutazione finale giudizio (max 60 punti):………….
Luogo e data……………….
Firma Responsabile della selezione
Allegato 2 Questionario iniziale del piano di monitoraggio interno
1 Entrata in servizio 1.1 Com’è stata l’accoglienza da parte dell’Ente?
Gravemente insufficiente Ottima
1 2 3 4 5 6 7
1.2 Qual è il tuo ruolo all’interno del progetto?
_____________________________________________________
_____________________________________________________
1.3 Sei stata/o inserita/o nelle attività previste?
Per niente Completamente
1 2 3 4 5 6 7
1.4 Quale attività svolgi (indica le tre più importanti)
Attività 1:
___________________________________________________________
Attività 2:
___________________________________________________________
Attività 3:
___________________________________________________________
1.5 Le attività da te svolte ti sembrano coerenti con quelle indicate nel testo?
Per niente Completamente
1 2 3 4 5 6 7
1.6 L’OLP è presente nella tua sede di servizio?
Ogni giorno Ogni settimana Di rado Mai
1.7 In che modo L’OLP ti segue nell’attuazione dei tuoi compiti?
_____________________________________________________
_____________________________________________________
1.8 Hai partecipato/partecipi a:
Sì No
1 Ad una riunione di spiegazione iniziale del progetto
2 Incontri di formazione generale
3 Incontri di formazione specifica
4 Riunioni di programmazione e verifica delle attività
5 Riunioni e/o eventi pubblici organizzati dal progetto
6 Attività di comunicazione esterna del progetto sui mass media
7 Incontri con l’Olp di riferimento
VALUTAZIONE INIZIALE DEL PROGETTO
2.1 Qual è la tua valutazione complessiva dall’avvio del progetto? Gravemente insufficiente Ottimo
1 2 3 4 5 6 7
2.2 L’inserimento nelle attività sta confermando le tue aspettative iniziali?
(Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
1 2 3 4 5 6 7
2.3 Qual è il tuo grado di soddisfazione per ognuna delle seguenti condizioni di
servizio? (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
TEMI Gravemente insufficiente
Ottima
Gli orari 1 2 3 4 5 6 7
Il coordinamento delle attività 1 2 3 4 5 6 7
Le attrezzature per svolgere i compiti
1 2 3 4 5 6 7
La risoluzione delle tue difficoltà da parte del’OLP
1 2 3 4 5 6 7
Il sostegno ricevuto dal personale del CSV FVG
1 2 3 4 5 6 7
Il clima esistente sul luogo di servizio
1 2 3 4 5 6 7
2.4 Come valuti in questi mesi i seguenti aspetti del tuo progetto?
TEMI Gravemente insufficiente
Ottima
Il tuo ruolo e le attività che svolgi
1 2 3 4 5 6 7
La tua partecipazione alle decisioni
1 2 3 4 5 6 7
La capacità di realizzare gli obbiettivi dichiarati
1 2 3 4 5 6 7
Le relazioni interne al gruppo di lavoro
1 2 3 4 5 6 7
La possibilità per te di esprimere idee, suggerire iniziative, proporre cambiamenti ecc….
1 2 3 4 5 6 7
2.5 Come valuti la formazione generale?
Gravemente insufficiente Ottimo
1 2 3 4 5 6 7
2.6 Qual è il grado di interesse suscitato in te da ognuno dei temi di formazione generale trattati (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
TEMI Gravemente insufficiente
Ottima
Il concetto di patria 1 2 3 4 5 6 7
La difesa civile non armata nonviolenta
1 2 3 4 5 6 7
La protezione civile 1 2 3 4 5 6 7
Storia dell’obiezione di coscienza e impegno contro la guerra
1 2 3 4 5 6 7
Il lavoro per progetti 1 2 3 4 5 6 7
Metodologie dell’approccio partecipativo
1 2 3 4 5 6 7
Elementi di educazione civica 1 2 3 4 5 6 7
Istituzioni, volontariato e società civile
1 2 3 4 5 6 7
Solidarietà e sussidiarietà 1 2 3 4 5 6 7
Servizio civile, volontariato e comunicazione
1 2 3 4 5 6 7
2.7 Come valuti la formazione specifica?
Gravemente insufficiente Ottima
1 2 3 4 5 6 7
2.8 Qual è stato il grado di utilità della formazione specifica (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
TEMI Gravemente insufficiente
Ottima
Entrare nel merito dei temi affrontati dal progetto
1 2 3 4 5 6 7
Darti una preparazione specifica per svolgere i compiti
1 2 3 4 5 6 7
Offrirti conoscenze che potranno esserti utili anche in futuro
1 2 3 4 5 6 7
Dati del progetto 3.1 Data di compilazione del questionario _____/_____/______
3.2 Titolo del progetto al quale partecipi ______________________________
3.3 Nome e Cognome del volontario/a _______________________________
Allegato 3 Questionario intermedio del piano di monitoraggio interno
1.1 Nell’ambito del progetto
TEMI Ogni giorno Ogni
settimana Ogni mese
Oltre
Incontri i destinatari delle tue attività
1 2 3 4
Incontri con l’Olp 1 2 3 4
Sei affiancato/a da un/da tutor 1 2 3 4
Partecipi a riunioni regolari del gruppo di lavoro sulle attività del progetto
1 2 3 4
Partecipi ad iniziative/eventi pubblici organizzati dal progetto
1 2 3 4
1.2 Quale attività svolgi (indica le tre più importanti)
Attività 1:
___________________________________________________________
Attività 2:
___________________________________________________________
Attività 3:
___________________________________________________________
1.3 Le attività da te svolte ti sembrano coerenti con quelle indicate nel testo?
Per niente Completamente
1 2 3 4 5 6 7
1.4 Puoi indicare quali sono i destinatari delle tue attività?
Attività 1:
___________________________________________________________
Attività 2:
___________________________________________________________
1.5 In questa fase, l’OLP ti segue da vicino?
Sì Perché?
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
No Perché?
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
Valutazione Intermedia del progetto
2.1 Qual è la tua valutazione complessiva dall’avvio del progetto? Gravemente insufficiente Ottimo
1 2 3 4 5 6 7
2.2 L’inserimento nelle attività sta confermando le tue aspettative iniziali?
Gravemente insufficiente Ottimo
1 2 3 4 5 6 7
2.3 Secondo te, che cosa sta influenzando, in positivo ed in negativo, l’andamento del progetto? In positivo perché: ______________________________________________________________ In negativo perché: ______________________________________________________________
2.4 Qual è il tuo grado di soddisfazione per ognuna delle seguenti condizioni di
servizio?
TEMI Gravemente insufficiente
Ottimo
Gli orari 1 2 3 4 5 6 7
Il coordinamento delle attività 1 2 3 4 5 6 7
Le attrezzature per svolgere i compiti
1 2 3 4 5 6 7
La risoluzione delle tue difficoltà da parte del’OLP
1 2 3 4 5 6 7
Il sostegno ricevuto dal personale del CSV FVG
1 2 3 4 5 6 7
Il clima esistente sul luogo di servizio
1 2 3 4 5 6 7
Dati del progetto 3.1 Data di compilazione del questionario _____/_____/______
3.2 Titolo del progetto al quale partecipi ______________________________
3.3 Nome e Cognome del volontario/a _______________________________
Allegato 4 Questionario finale del piano di monitoraggio interno 1.1 Qual è la tua valutazione complessiva del progetto alla fine dell’anno? Gravemente insufficiente Ottimo
1 2 3 4 5 6 7
1.2 In che misura esso ha raggiunto i risultati attesi? (Assegna un punteggio tra 1, che rappresenta il valore minimo e 7, che è il valore massimo)
Gravemente insufficiente Ottimo
1 2 3 4 5 6 7
1.3 L’attuazione ti è sembrata coerente con il testo approvato? Gravemente insufficiente Ottimo
1 2 3 4 5 6 7
1.4 come valuti l’impatto del tuo progetto a:
Gravemente Ottimo insufficiente
Miglioramento del territorio/della qualità di vita dei cittadini
1 2 3 4 5 6 7
Potenziamento/sviluppo dei servizi (culturali, sociali, ambientali, ecc….) esistenti
1 2 3 4 5 6 7
Arricchimento delle competenze/capacità dei volontari
1 2 3 4 5 6 7
Soddisfacimento delle esigenze dei destinatari
1 2 3 4 5 6 7
1.5 Quali risultati ha conseguito il progetto? Hai fornito un contributo alla collettività _______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
1.6 Quali conoscenze, capacità e competenze ritieni di aver acquisito? _______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
1.7 Pensi che i contenuti della formazione ricevuta quest’anno ti saranno d’utilità per il futuro? _______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
1.8 cosa pensi di avere imparato da questa esperienza di Servizio Civile Nazionale? _______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
1.9 Vorresti partecipare ad altre iniziative di impegno civico?
Sì No Non so
1.10 Se sì vorresti farlo con lo stesso ente del progetto attuale?
Sì No Non so
Dati del progetto 2.1 Data di compilazione del questionario _____/_____/______
2.2 Titolo del progetto al quale partecipi ______________________________
2.3 Nome e Cognome del volontario/a _______________________________