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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI BRESCIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Assistenza (A) – 06 (disabili) 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il Comune di Brescia – che ha una popolazione di 195.733 abitanti (dato riferito al 31.12.2013: fonte elaborazioni a cura delll’Ufficio di Informazione statistica del Comune di Brescia su archivio informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente) - ha sperimentato e consolidato, negli anni, attività e servizi strutturati (oltre a progetti individualizzati) mirati all’integrazione sociale e scolastica, alla conquista e mantenimento delle autonomie personali, delle competenze sociali e all’assistenza delle persone disabili. 3 NZ00351 Regione Lombardia

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI BRESCIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Assistenza (A) – 06 (disabili) 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il Comune di Brescia – che ha una popolazione di 195.733 abitanti (dato riferito al 31.12.2013: fonte elaborazioni a cura delll’Ufficio di Informazione statistica del Comune

di Brescia su archivio informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente) - ha

sperimentato e consolidato, negli anni, attività e servizi strutturati (oltre a

progetti individualizzati) mirati all’integrazione sociale e scolastica, alla

conquista e mantenimento delle autonomie personali, delle competenze sociali e

all’assistenza delle persone disabili.

3

NZ00351

Regione Lombardia

L’integrazione, l’autonomia e l’assistenza delle persone disabili sono supportate e

garantite nelle diverse dimensioni del vivere e in particolare:

- integrazione nei servizi educativi per la prima infanzia e nella scuola di ogni

ordine e grado;

- integrazione lavorativa e collocamento lavorativo mirato;

- integrazione sociale nei contesti informali del quartiere e del vicinato;

- accesso ai luoghi e alle attività ricreative e culturali;

- integrazione nelle attività sportive ed estive cittadine;

- sostegno all’assistenza personale e domestica nonchè alla vita indipendente.

Le attività e i servizi strutturati nel territorio cittadino per le persone

disabili sono: - assistenza specialistica per l’integrazione nei servizi educativi per la prima

infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, (nell’anno scolastico 2013/2014

ha interessato n. 340 utenti);

- trasporto scolastico dedicato ed individualizzato casa/scuola (nell’anno

scolastico 2013/2014 ha coinvolto n. 90 utenti);

- trasporto dedicato individualizzato e attrezzato, finalizzato a garantire la

mobilità delle persone disabili in integrazione al trasporto pubblico (n. 70

interventi);

- servizi diurni dedicati prioritariamente alle persone con disabilità mentale,

finalizzati alla socializzazione, educazione e cura della persona in

integrazione alle risorse della persona stessa e del ruolo della famiglia e

secondo le finalità condivise dagli operatori sociosanitari nell’ambito di un

progetto complessivo (utenti che ne hanno beneficiato nel 2013: n. 324);

- servizi residenziali, finalizzati ad ospitalità temporanee – ricoveri di sollievo

o continuativi (utenti che ne hanno beneficiato nel 2013: n. 162);

- servizi domiciliari, finalizzati al supporto della vita in ambito domestico sia

attraverso attività di assistenza e cura materiale della persona che

valorizzando le risorse della persona disabile e della sua famiglia

(salvaguardando le reti di supporto informale);

- voucher e buoni a sostegno degli interventi assistenziali attivati

dall’interessato e/o dalla famiglia in modo autonomo.

Le attività e i servizi strutturati sopradescritti vengono integrati da

progettualità individualizzate quali:

- Interventi condivisi con gli specialisti dell’Area sociosanitaria e finalizzati al

raggiungimento di obiettivi particolari o in presenza di difficoltà

temporanee; - Interventi sperimentali realizzati in collaborazione con le scuole superiori

finalizzati alla socializzazione delle diverse agenzie formative e

all’avvicinamento ai servizi dedicati ai disabili in età post scolastica; - Interventi di supporto e accompagnamento finalizzati all’acquisizione e

potenziamento dell’autonomia e integrazione nell’ambito lavorativo;

- Interventi finalizzati alla promozione e qualificazione del tempo libero con

particolare riferimento all’accesso ad impianti sportivi, luoghi d’arte,

spettacoli e attività ricreative;

- Interventi di accompagnamento e sostegno nello svolgimento di semplici

attività connesse alla gestione del quotidiano quali: spesa, pagamento di

bollette, espletamento pratiche amministrative.

Il presente progetto si pone la finalità prioritaria di sostenere l’autonomia, la

socializzazione e la partecipazione alla vita della società civile delle persone

disabili, facilitando lo scambio tra l’ambito formale e più strutturato dei “servizi

dedicati” e l’ambito dell’informalità, dei rapporti di vicinato, di conoscenza e

scambio reciproci. Il progetto mira a supportare la costruzione di reti di

socializzazione e aiuto in cui la persona disabile si ponga come risorsa e quindi

soggetto attivo e propositivo e non solo come destinatario di interventi e servizi.

Bisogni emergenti:

Il rapporto costante tra il servizio sociale di territorio e il lavoro

interistituzionale tra il Comune di Brescia, l’ASL e il Polo Territoriale di NPI

hanno fatto emergere bisogni parzialmente o non completamente soddisfatti che

si caratterizzano per la richiesta di flessibilità organizzativa e temporale oltre

che per una pressante domanda di individualizzazione e creatività.

Alcuni di questi bisogni “emergenti”, che potrebbero trovare risposta anche

attraverso l’impiego di volontari in servizio civile, sono:

- incremento degli interventi di sollievo famigliare e accompagnamento per

disabili adulti e minori che vivono in famiglia;

- sperimentazione di interventi di promozione dell’autonomia e

accompagnamento di disabili adulti che perseguono l’obiettivo della “vita

indipendente”;

- sperimentazione di interventi di addestramento e promozione dell’autonomia

nell’utilizzo dei mezzi pubblici da parte di adulti e giovani disabili

frequentanti la scuola superiore;

- sperimentazione di interventi di sollievo famigliare e/o sostegno alla

frequenza di attività ricreative, sportive, culturali ecc. da parte di minori

disabili durante il periodo estivo di chiusura della scuola;

- sperimentazione di progetti condivisi tra le scuole superiori frequentate da

giovani disabili e servizi diurni per disabili;

- sperimentazione di interventi finalizzati alla frequenza di luoghi e attività

ricreative da parte di giovani adulti disabili.

Sono, pertanto, destinatari diretti del progetto:

- persone disabili adulte che vivono nella famiglia di origine o in quella che

hanno costituito;

- persone disabili adulte che vivono sole;

- famiglie con figli minori disabili.

Rientrano tra i beneficiari del progetto:

- famiglie di persone disabili adulte con particolare riferimento alle figure

parentali non più giovani che si fanno carico delle necessità di cura,

- famiglie di minori disabili con particolare riferimento alle necessità dei

fratelli che vivono il “peso” della presenza e della cura di coetanei con

particolari gravità;

- servizi dedicati alle persone disabili che hanno l’opportunità di condividere la progettazione e sperimentazione di servizi e interventi caratterizzati da

maggiore flessibilità e individualizzazione;

- persone disabili adulte che scelgono per un progetto di vita indipendente e/o che desiderano avere la possibilità di sperimentare e acquisire autonomie

sociali di base al di fuori dalla rete parentale;

- volontari in servizio civile che scelgono di conoscere il mondo della disabilità

attraverso una esperienza diretta;

- amministrazione comunale che sperimenta ulteriori possibilità di

individualizzazione dei servizi e degli interventi.

7) Obiettivi del progetto:

Gli obiettivi sotto elencati sono da ritenersi in ordine crescente di complessità e

rispondenti ad esigenze emergenti del territorio che necessitano di una

conferma da parte dei singoli destinatari da individuarsi nelle categorie

precedentemente indicate.

Preparazione, attitudine, capacità e sensibilità dei volontari in servizio civile,

variabili e non preventivabili in fase progettuale, sono da ritenersi determinanti

nella graduazione delle attività e nel raggiungimento degli obiettivi indicati.

Fatti salvi gli obiettivi indicati verrà declinato un intervento altamente

individualizzato sulla scorta delle concrete esigenze della persona disabile

individuata, del parere espresso dall’assistente sociale di riferimento nonchè

della declinazione effettiva del bisogno espresso.

La “periodicità” indicata per ciascun obiettivo potrà subire rimodulazioni

derivanti dalla situazione concreta e dalle potenzialità espresse dall’utente

soprattutto per quegli interventi che prevedono un percorso di autonomia.

1° obiettivo Potenziare gli interventi a sostegno dell’autonomia di disabili adulti che vivono in famiglia nonchè realizzare interventi di sollievo per il nucleo familiare

Indicatore Periodicità

Realizzare minimo n. 1 e massimo n. 3 nuovi

interventi di sostegno all’autonomia e

accompagnamento per una durata

settimanale minima di 4 ore e massima di 8

ore complessive per ogni volontario in

servizio civile

11 mesi

su 12

2° obiettivo Sperimentare interventi di sostegno e affiancamento per minori disabili gravi che vivono in famiglia

Indicatore Periodicità

Realizzare minimo n. 1 e massimo n. 3

interventi di sostegno e affiancamento

famigliare per minori con gravi disabilità

per una durata minima di 4 e massima di 8

ore settimanali per ogni volontari in servizio

civile

8 mesi

su 12

3° obiettivo Sperimentare percorsi di autonomia nell’utilizzo dei mezzi pubblici della rete urbana da parte di persone disabili adulte

Indicatore Periodicità

Realizzare minimo n. 2 e massimo n. 4

interventi finalizzati all’uso autonomo dei

mezzi pubblici per una durata minima di 4 e

massima di 8 ore settimanali per ogni

volontario in servizio civile

3 mesi

su 12

4° obiettivo Sperimentare percorsi di autonomia nell’utilizzo dei mezzi pubblici della rete urbana da parte di giovani disabili che frequentano la scuola superiore

Indicatore Periodicità

Realizzare n. 4 interventi finalizzati all’uso

autonomo dei mezzi pubblici per una durata

minima di 4 e massima di 8 ore settimanali

per ogni volontario in servizio civile

da

ottobre

a maggio

5° obiettivo Sperimentare interventi estivi di sollievo famigliare per nuclei in cui è presente un minore disabile

Indicatore Periodicità

Realizzare n. 5 interventi di sollievo

famigliare per una durata settimanale

minima di 6 e massima di 8 ore per ogni

volontario in servizio civile

da

giugno a settembre

6° obiettivo Sperimentare la realizzazione di un progetto condiviso tra scuola e servizi dedicati alla disabilità

Indicatore Periodicità

Realizzazione di un progetto condiviso che

impegni i volontari in servizio civile per un

totale di n. 20 ore.

1/2 mesi

su 12

7° obiettivo Favorire lo sviluppo di relazioni umane significative tra la

persona disabile, la sua famiglia e la comunità,

proponendo o sostenendo nonchè realizzando occasioni di

incontro

Indicatore Periodicità

Realizzare attività di accompagnamento di

disabili adulti o minori nella fruizione delle

diverse offerte (ricreative, educative,

sportive, animative, ecc.) del territorio che

coinvolgano almeno 4 persone disabili per

ciascun volontario. La citata attività verrà

svolta ad integrazione e completamento

degli obiettivi precedentemente indicati -

onde consentire ai volontari di SCN di

effettuare una media di ore di servizio

corrispondente a circa 30 ore settimanali

che garantirà loro di raggiungere il monte

ore annuo di 1400 ore.

11 mesi

su 12

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Il progetto verrà realizzato con le seguenti modalità:

Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE √ L’accoglienza dei volontari sarà seguita dall’erogazione ai medesimi del 70%

della formazione specifica e di parte della formazione generale.

Seconda fase: REALIZZAZIONE √ inserimento graduale dei volontari nelle attività previste dal progetto;

√ Attività di tutoring dei volontari;

√ Monitoraggio del progetto, degli obiettivi individuati e delle attività svolte;

√ Completamento della formazione specifica e generale;

√ Messa in atto di eventuali azioni correttive;

Terza fase: VALUTAZIONE √ Valutazione finale del progetto, con specifico riferimento al raggiungimento

degli obiettivi.

Cronogramma

MESE

ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Formazione specifica

Formazione generale

Attività di sollievo e affiancamento di disabili adulti in ambito famigliare

Attività di sostegno e affiancamento per minori disabili gravi che vivono in famiglia

Attività di sollievo per minori disabili gravi in ambito famigliare

MESE

ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Attività di accompagnamento e addestramento nell’utilizzo dei mezzi pubblici di disabili adulti (3 mesi) e/o frequentanti la scuola superiore (9 mesi)

Attività di affiancamento e accompagnamento di disabili adulti e/o minori nella fruizione dei servizi territoriali, ricreativi, sportivi, culturali

Attività laboratoriali da progettare e realizzare in collaborazione con una scuole superiore e/o servizi – associazioni dedicati alla disabilità

Tutoring

Monitoraggio

Valutazione/verifica finale

Nel dettaglio il progetto si articola come segue:

Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE All’avvio del progetto i volontari saranno accolti e presentati agli operatori locali

di progetto di riferimento. Inizieranno da subito la formazione specifica che ha

lo scopo di fornire i fondamenti teorici e di base riferiti al progetto e parte di

quella generale (vedasi box 30 e 36).

Seconda fase: REALIZZAZIONE Durante il primo mese i giovani del SCN verranno inseriti gradualmente nelle sedi

di progetto, al fine di facilitare la conoscenza del contesto organizzativo e dei

servizi offerti. In questo modo si ritiene di facilitare una presa di contatto con

gli obiettivi e le azioni del progetto, con la possibilità di poterne riflettere nel

gruppo della formazione.

Durante il percorso di formazione specifica i giovani acquisiranno gli strumenti

necessari per realizzare le diverse attività del progetto.

IL raggiungimento degli obiettivi dettagliati nel box precedente verrà

perseguito attraverso:

1) attività di sollievo e affiancamento di disabili adulti e/o minori in ambito

famigliare;

2) attività di promozione dell’autonomia di disabili adulti nelle attività della vita

quotidiana, e svolgimento di piccole incombenze e commissioni;

3) attività di accompagnamento e addestramento nell’utilizzo dei mezzi pubblici

di disabili adulti e/o frequentanti la scuola superiore;

4) attività di affiancamento e accompagnamento di disabili adulti e/o minori

nella fruizione di servizi territoriali, ricreativi, sportivi, culturali;

5) attività laboratoriali da progettare e realizzare in collaborazione con una scuola superiore e/o servizi diurni dedicati alla disabilità e/o associazioni –

enti - gruppi sportivi sensibili e disponibili alla sperimentazione condivisa.

Ogni attività prevede che l’intervento venga declinato, a seconda delle

caratteristiche personali e bisogni concreti della persona disabile individuata e

secondo le capacità, attitudini e disposizioni dei volontari in servizio civile, in un

progetto individualizzato che descriva l’intervento in modo puntuale, verificate

le risorse dell’utente e del territorio di riferimento.

I singoli progetti individualizzati verranno condivisi dagli operatori di

riferimento con la persona disabile interessata e il volontario in servizio civile, e

dovranno prevedere:

� descrizione dei bisogni dell’utente e del contesto di intervento;

� obiettivi da raggiungere mediante l’intervento del volontario in servizio civile;

� individuazione delle risorse dell’utente e della rete parentale e amicale;

� attività svolte dal volontario in servizio civile;

� impegno orario settimanale, giornaliero e durata dell’attività;

� strumenti utilizzati;

� operatori di riferimento;

� servizi territoriali eventualmente coinvolti;

� momenti e modalità di verifica.

Terza fase: VALUTAZIONE Nell’ultimo mese di servizio verrà effettuata la valutazione finale del progetto.

In particolare verrà rilevato il raggiungimento degli obiettivi nonchè il grado di

soddisfazione del volontario e dell’Operatore Locale di Progetto.

Si procederà quindi alla stesura della certificazione delle competenze acquisite

da ciascun volontario.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

TABELLA RIASSUNTIVA

Risorse Umane Unità Responsabile dell’Ufficio disabilità del

Comune di Brescia (dipendente) 1

Assistente Sociale dell’Ufficio

disabilità del Comune di Brescia

(dipendente)

1

Educatore professionale dell’Ufficio

disabilità del Comune di Brescia

(dipendente)

1

Assistente Sociale responsabile di

caso del Comune di Brescia

(dipendente)

8

Volontari dell’associazionismo locale 10 Operatori dei servizi patner del

progetto 10

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Ai volontari in servizio civile saranno richieste le seguenti attività che potranno

essere svolte, oltre che nel territorio comunale, anche in comuni limitrofi.

1) Attività da svolgersi nell’ambito della famiglia del disabile e in supporto

alla stessa:

� effettuare assistenza, badanza;

� sostenere l’autonomia (a titolo esemplificativo: promuovere l’autonomia

nello svolgimento delle mansioni quotidiane di cura, riordino e custodia

degli effetti personali, accompagnamenti e sostegno nella gestione di

pratiche amministrative, nell’effettuazione di piccoli acquisti, ecc.) ;

� gestire il tempo libero (a titolo esemplificativo: accompagnamento al

cinema, a visite, a feste/iniziative promosse dal quartiere, nei centri

commerciali, in strutture sportive, in circoli ricreativi, ecc.;

� effettuare uscite nel quartiere, nel territorio cittadino o provinciale;

� partecipare a momenti aggregativi.

2) Attività da svolgersi in affiancamento e supporto al disabile in contesti

extrafamigliari:

� Sostenere la mobilità autonoma attraverso l’apprendimento di percorsi

da svolgere a piedi, con gli ausili in uso al disabile e attraverso la

promozione dell’utilizzo autonomo dei mezzi pubblici;

� Promuovere l’autonomia nello svolgimento di mansioni quotidiane di

cura, riordino e custodia degli effetti personali, dell’abitazione;

� Promuovere e mediare la socializzazione e la costruzione di relazioni

positive nei contesti di vita, lavoro, scuola, sport, ricreazione;

� Accompagnare e affiancare il disabile nelle attività ricreative estive, e

del tempo libero;

� Accompagnare, assistere e affiancare il disabile nella frequenza di

attività e servizi dedicati erogati da Enti del Terzo Settore.

3) Attività da svolgersi in collaborazione con gli operatori del servizio

sociale:

� Collaborare alla redazione dei progetti individualizzati di intervento in

favore dell’utente;

� Collaborare nell’individuazione di occasioni di integrazione offerte dal

territorio;

� Collaborare alle attività di sensibilizzazione e informazione realizzate

dall’Amministrazione sul tema dell’integrazione sociale e assistenza

delle persone disabili;

� Collaborare alle attività di verifica periodica e finale.

.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

4

0

0

4

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

Impegno minimo settimanale di 12 ore

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

� Ai candidati viene richiesta la disponibilità ad effettuare servizio nelle

ore serali se richiesto per la realizzazione di progetti individualizzati e/o

di iniziative di informazione e promozione;

� Disponibilità ed abilitazione alla guida di automezzi;

1.400

5

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato N.

Sede di attuazione del

progetto Comune Indirizzo

Cod. ident. sede

N. vol. per sede Cognome e

nome Data di nascita

C.F. Cognome e nome

Data di nascita

C.F.

1 COMUNE DI BRESCIA

Brescia Piazzale della

Repubblica n. 3 30499 2 Damiani

Elisa 27/04/1954 DMN LSE 54D67 B157G

Pisano

Nunzio 16.04.66 PSNNNZ66D16B157K

2 COMUNE DI BRESCIA

Brescia Piazzale della

Repubblica n. 3 30499 2

Rizzo

Luciano 18/01/1952 RZZ LCN 52A18 L736L

Pisano

Nunzio 16.04.66 PSNNNZ66D16B157K

3

4

5

6

7

8

9

10

11 12 13 14 15

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Campagna di diffusione del Servizio Civile Nazionale

� Stand del Servizio Civile Volontario nell’ambito di iniziative di

orientamento scolastico o di promozione sociale promosse dal Comune di

Brescia (Informagiovani, Casa Associazioni, altri settori) (3 ore);

In occasione dell’uscita dei bandi di selezione:

� Organizzazione di seminari per la presentazione di ogni progetto

approvato (4 ore);

� Incontri individuali per aspiranti volontari da tenersi nelle sedi di servizio (4 ore);

� Segreteria informativa presso il Settore Risorse Umane per fornire

delucidazioni sui progetti, sugli incontri individuali, sui seminari, sulla

modalità di presentazione della domanda (si ipotizzano 22 ore per il

periodo di apertura del bando);

� Realizzazione di volantini e manifesti che illustrino sinteticamente i

progetti (4 ore);

� Predisposizione di schede riassuntive inerenti a ciascun progetto

finanziato;

� Organizzazione di una conferenza stampa per la promozione dei progetti

finanziati (2 ore);

� Stesura di comunicati stampa ai quotidiani locali (1,30 ore).

Attività ordinaria:

Gestione di un account di posta elettronica destinato al Servizio Civile del

Comune di Brescia ([email protected]) attraverso il quale i

giovani possono richiedere informazioni.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

La selezione dei volontari di servizio civile viene effettuata da una commissione

esaminatrice nominata dal Responsabile del Settore Risorse Umane/Delegato dal

Sindaco per il Servizio Civile e composta da tre (3) Selettori scelti tra gli OLP o tra

il personale operante nella sede di realizzazione del progetto e un (1) dipendente del

settore Risorse Umane con funzioni di Segretario.

La commissione, al fine di accertare l’idoneità del candidato a svolgere le mansioni

previste dalle attività del progetto, terrà conto dei seguenti elementi di valutazione:

1) ELEMENTI DESUMIBILI DAL CURRICULUM

− Il possesso di un titolo di studio adeguato e/o attinente alle attività da

svolgere;

− Il possesso di titoli professionali adeguati e/o attinenti alle attività da

svolgere;

− Precedenti esperienze lavorative o maturate in qualità di volontario-

tirocinante-stagista in ambiti attinenti al progetto;

− Il possesso di conoscenze-competenze-interessi particolari acquisite dal

candidato durante le proprie esperienze di vita o certificate dalla frequenza

di corsi formativi-professionali;

2) ELEMENTI ACCERTABILI DAL COLLOQUIO ATTITUDINALE

− Possesso delle attitudini necessarie per lo svolgimento delle mansioni previste

dalle attività del progetto (es. autonomia, flessibilità, autocontrollo,

comunicatività, empatia, precisione ecc.)

− Capacità relazionali (utilizza un linguaggio adeguato al contesto ed è in grado

di esprimere in modo chiaro ed efficace i concetti);

− Grado delle conoscenze richieste (conoscenza del Servizio Civile, conoscenza

del progetto scelto e dell’ambito in cui si svolgerà il progetto)

− Motivazioni e interessi allo svolgimento del servizio (es. condivisione degli

obiettivi perseguiti dal progetto, interesse ad acquisire particolari

abilità/competenze previste dallo svolgimento del progetto)

− disponibilità a svolgere il servizio secondo le particolari condizioni richieste

dal progetto (es. turni, servizio in giorni festivi ecc.).

Il punteggio massimo attribuibile ai due elementi di valutazione è il seguente: 1) CURRICULUM: MASSIMO PUNTI 20

2) COLLOQUIO CONOSCITIVO-MOTIVAZIONALE-ATTITUDINALE: MAX PUNTI 30

Il punteggio massimo ottenibile da ciascun candidato è pertanto PUNTI 50

Per superare la selezione bisogna ottenere un punteggio minimo di punti 21 nel

colloquio conoscitivo-motivazionale-attitudinale.

La commissione esaminatrice potrà attribuire i punteggi al curriculum in sede di

colloquio approfondendo gli elementi indicati dal candidato.

VALUTAZIONE CURRICULUM

ELEMENTI e CRITERI

DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA PUNTEGGIO

Laurea specialistica

attinente al progetto 6

Laurea specialistica

non attinente al progetto 5

Laurea triennale

attinente al progetto 4

Laurea triennale

non attinente al progetto 3

Diploma di scuola media

superiore attinente 2

Titolo di studio

max p. 6

(viene attribuito il

punteggio solamente al

titolo più elevato)

Diploma di scuola media

superiore non attinente 1

ELEMENTI e CRITERI

DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA PUNTEGGIO

Titolo professionale

attinente al progetto

conseguito al termine di

un corso di durata

superiore alle 300 ore

3

Titolo professionale

attinente al progetto

conseguito al termine di

un corso di durata

inferiore alle 300 ore

2

Titolo professionale

max p. 3

(viene attribuito il

punteggio solamente al

titolo più elevato)

Titolo professionale non

attinente al progetto

conseguito al termine di

un corso di durata

superiore alle 300 ore

1

Esperienze

max p. 6

(Punti 0,5 per ogni mese o

frazioni di mese superiori a

15 gg)

Esperienze lavorative o in

qualità di volontario-

tirocinante attinenti al

progetto

fino a punti 6

Altre Conoscenze o

competenze

Max p. 5

Conoscenze e competenze

acquisite dal candidato

durante la propria

esperienza di vita o

certificate dalla

frequenza a corsi

Fino a punti 5

PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE = 20 PUNTI

VALUTAZIONE COLLOQUIO

ELEMENTI

DI VALUTAZIONE DESCRIZIONE

PUNTEGGIO e CRITERI

DI ATTRIBUZIONE

Possesso delle attitudini

necessarie per lo

svolgimento delle mansioni

previste dal progetto

(descrivere le attitudini principali richieste es. autonomia, flessibilità,

assertività, empatia ecc.)

max punti 15

Capacità relazionali

utilizza un linguaggio

adeguato al contesto ed è

in grado di esprimere in

modo chiaro ed efficace i

concetti

max punti 5

Grado delle conoscenze

richieste

conoscenza del Servizio

Civile, conoscenza del

progetto scelto conoscenza

dell’ambito in cui si

svolgerà il progetto

max punti 5

ELEMENTI

DI VALUTAZIONE DESCRIZIONE

PUNTEGGIO e CRITERI

DI ATTRIBUZIONE

Motivazioni e interessi

allo svolgimento del

servizio

condivisione degli obiettivi

perseguiti dal progetto,

interesse ad acquisire

particolari

abilità/competenze

previste dallo svolgimento

del progetto

max punti 3

Disponibilità a svolgere il

servizio secondo le

particolari condizioni

richieste dal progetto

(descrivere le particolari

condizioni richieste es:

turni, servizio in giorni

festivi ecc.)

max punti 2

PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE = 30 PUNTI

(il punteggio finale è dato dalla somma dei voti conseguiti nei singoli elementi di

valutazione)

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

no 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Il piano di monitoraggio prevede due tipologie di azione:

1. monitoraggio dei progetto;

2. tutoring dei volontari.

Saranno oggetto di verifica gli obiettivi, le attività del progetto e l’effettiva

realizzazione, la formazione specifica, le attività svolte, l’acquisizione di

capacità, le conoscenze, gli atteggiamenti dei volontari coinvolgendo nel

processo tutti i soggetti attivi del progetto. MONITORAGGIO DELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Nel corso dell’anno sono previsti un incontro conoscitivo iniziale e un

incontro di verifica finale che coinvolgeranno il responsabile del progetto, il

responsabile del monitoraggio nonchè gli operatori locali di progetto e i

volontari di servizio civile.

Nel corso dell’anno verrà inoltre effettuata almeno una visita/sopralluogo

presso ogni sede di progetto finalizzata a rilevare l’andamento del progetto

attraverso la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati

(indicatori di progetto), le criticità del medesimo nonché le difficoltà

incontrate dai volontari e dagli operatori locali di progetto.

TUTORING DEI VOLONTARI: FINALITA’ � Rilevare il grado di soddisfazione del volontario;

� Favorire e sostenere la capacità di affrontare eventuali situazioni

critiche che emergano nella realizzazione del progetto;

� Attuare interventi specifici volti al contenimento dell’abbandono del

SCN.

OBIETTIVI 1. Favorire la condivisione e il confronto delle esperienze di SCN con

volontari che operano nei diversi progetti;

2. Fornire un terreno “neutrale” di lettura della propria esperienza; 3. Favorire la capacità di valutazione del percorso di SCN in vista di un

orientamento formativo e professionale.

4. Favorire la capacità di analisi dei contesti organizzativi di riferimento, la

capacità di lavorare in gruppo;

5. Approfondire tematiche inerenti ai contesti del SCN (comunicazione,

gestione del conflitto, ecc.).

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

INCONTRI TRIMESTRALI DI GRUPPO I volontari dei diversi progetti verranno convocati trimestralmente.

L’incontro avrà la durata di 3 ore ed avrà luogo presso la sede del Servizio

Formazione.

INCONTRI INDIVIDUALI CON IL TUTOR Si prevede di organizzare incontri individuali su richiesta del volontario. In

base al grado di criticità della situazione esposta, il tutor stenderà una

relazione per il responsabile del settore Risorse Umane (delegato dal

Sindaco in materia di servizio civile nazionale).

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

no 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Costituiranno titolo preferenziale:

� Il possesso del diploma di scuola media superiore;

� La frequenza a corsi universitari in ambito sociale, educativo o

umanistico;

� Il possesso della patente B nonché la disponibilità ad utilizzare gli

automezzi dell’Ente.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

Il Comune di Brescia ha previsto - all’interno delle previsioni di Bilancio - due

capitoli specificatamente destinati ai volontari in servizio civile, mirati, in

particolare, a rispondere ai bisogni formativi dei volontari nonchè alla

promozione del servizio civile nazionale. Nell’anno corrente l’importo

complessivo stanziato per i due capitoli è di 21.000 Euro.

Il Comune di Brescia investe nel progetto:

� Risorse umane per affiancare, monitorare, sostenere e formare i

volontari €. 1.700 (OLP €.1000 – tutor €. 600);

� Risorse economiche: la formazione specifica dei volontari comporterà un

costo di €. 2.340 per il pacchetto formativo; il rilascio della

certificazione delle competenze da parte dello IAL – Innovazione

Apprendimento Lavoro Lombardia s.r.l comporterà un costo di €. 1.867

(i progetti presentati per l’anno 2014 interessati alla citata certificazione

sono 4. Qualora venisse finanziato un solo progetto l’intero importo

ricadrebbe su quest’ultimo, al contrario qualora venissero approvati più

progetti l’onere dovrebbe essere ripartito tra tutti i progetti finanziati).

� Promozione del Servizio Civile Nazionale (volantini e locandine): €. 300 � Risorse strumentali e tecniche: €. 1.760 � €.1.160 abbonamenti annuali alla rete urbana e omnibus card;

� €. 500 spese per attività socializzanti e/o ricreative in aggiunta ai biglietti gratuiti (cinema, teatro, musei, mostre, gite)

� €. 100 materiale di cancelleria

FOBAP si impegna ad offrire (vedasi accordo) l’accesso gratuito ai volontari

in servizio civile alle proprie iniziative formative sulle tematiche della

disabilità e dei “comportamenti problema” per almeno 6 ore a volontario.

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Accordi di collaborazione alla realizzazione del progetto, allegati alla

presente, sottoscritti da:

� Cooperativa Sociale Onlus San Giuseppe – Fiumicello

� Gruppo volontariato Assistenza Familiare

� UILDM

� Fondazione Bresciana Assistenza Psicolabili Onlus (FOBAP)

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Abbonamenti autobus, automezzi dell’ente per accompagnamento degli

utenti sul territorio comunale e dei Comuni della provincia, a gite, ad

iniziative promosse con le associazioni o con le diverse realtà del

territorio;

Biglietti per attività di socializzazione (cinema, teatro, musei, mostre,

parchi divertimento);

Telefoni, fax, computers, stampanti;

Materiale di cancelleria.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

no

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

no 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Facendo riferimento alla CLASSIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Clés/ARRA 1997, si dichiara che i volontari del servizio civile

acquisiranno le seguenti competenze:

COMUNICAZIONE E RELAZIONI INTERPERSONALI

� Relazionarsi con più soggetti (persone con disabilità, familiari,

volontari giovani e adulti, professionisti della struttura e coordinatori

del progetto, referenti del territorio);

� Ascoltare e decodificare i propri e altrui bisogni e esigenze;

� Incoraggiare, motivare, aiutare le persone nello svolgimento delle

attività previste dal progetto.

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE PROBLEMI

� Pianificare, programmare e prevedere i tempi;

� Favorire il raggiungimento dei risultati;

� Analizzare, confrontare i problemi e gestire gli imprevisti;

� Assumersi responsabilità;

� Motivare, aiutare le persone nello svolgimento delle attività previste

dal progetto.

Facendo riferimento allo schema proposto dall’ISFOL “COMPETENZE

TRASVERSALI E COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO” 1995, quale

modello di sintesi delle abilità da possedere e da affinare

continuamente attraverso l’auto-apprendimento, si dichiara che i

volontari del servizio civile acquisiranno le seguenti competenze:

DIAGNOSTICARE

� essere in grado di analizzare il contesto di lavoro e comprenderne le

dinamiche, i bisogni, le risorse e le criticità;

� essere in grado di individuare strategie , soluzioni operative,

procedurali, strumenti

RELAZIONARSI

� essere in grado di ascoltare, comunicare, lavorare in gruppo,

relazionarsi con utenti/clienti diversi.

AFFRONTARE

� saper collaborare costruttivamente al raggiungimento degli obiettivi;

� saper rispondere alle attese del gruppo di lavoro rispetto ai compiti.

Le competenze sopradescritte verranno certificate con un attestato

rilasciato dal Centro di Formazione Professionale IAL – Innovazione,

Apprendimento Lavoro Lombardia di Brescia (vedasi accordo allegato).

Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:

La sede di realizzazione della formazione è scelta sulla base del

posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto

previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nella seguente sede:

Servizio Formazione del Settore Risorse Umane del Comune di Brescia

- V.lo Borgondio n. 29 – Brescia

Ci si riserva inoltre di effettuare visite conoscitive presso alcuni settori

dell’ente o presso le realtà associative, ricreative, culturali della città e/o

della provincia per approfondimenti sui temi da trattare.

30) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’Ente avvalendosi del proprio formatore del servizio

civile nonché di personale dipendente e/o esperti esterni con provata

esperienza nelle materie oggetto del programma formativo.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

no 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia mista, cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia

metodologie attive (lavori di gruppo, brainstorming, giochi di ruolo,

discussioni aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem

solving, …)

33) Contenuti della formazione:

Nei moduli formativi di seguito elencati verranno trattati gli argomenti

previsti dal decreto del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile

Nazionale n. 160 del 19.07.2013 - Linee guida per la formazione generale

dei giovani in SCN - e precisamente:

I fase (entro 180 giorni dall’avvio del progetto)

Modulo 1 4 ore L’identità del gruppo in formazione e patto

formativo;

Modulo 2 4 ore Disciplina dei rapporti tra Ente e volontari

del SCN – illustrazione del prontuario.

L’organizzazione del servizio civile e le sue

figure.

Modulo 3 2 ore Presentazione del Comune di Brescia e dei

suoi Servizi;

Modulo 4 3 ore La rappresentanza dei volontari nel servizio

civile – Testimonianze: servizio civile come

percorso di cittadinanza attiva

Modulo 5 3 ore Dall’obiezione di coscienza al servizio civile

nazionale: evoluzione storica, affinità e

differenze tra le due realtà;

Modulo 6 3 ore Introduzione ai concetti di dovere di difesa

della Patria – difesa civile, affinità e

differenze tra le due realtà

Modulo 7 2 ore La formazione civica: dichiarazione

Universale dei diritti umani – Carta

Costituzionale

Modulo 8 2 ore La solidarietà e le forme di cittadinanza

Modulo 9 2 ore La normativa vigente e la Carta di impegno

etico

Modulo

10

2 ore La protezione civile

Modulo

11

4 ore Il lavoro per progetti

Modulo

12

3 ore Comunicazione interpersonale e gestione

dei conflitti

II fase (dal 210° giorno ed entro il 270° giorno)

Modulo

13

3 ore Ripresa e rielaborazione dei concetti di

dovere di difesa della Patria – difesa civile

non armata e non violenta

Modulo

14

4 ore Ripresa e rielaborazione dei concetti di

solidarietà e di cittadinanza attiva

Modulo

15

2 ore Conclusione e rielaborazione complessiva

del percorso

34) Durata:

43 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione:

Servizio Formazione del Settore Risorse Umane del Comune di Brescia e

sedi disponibili nell’Ente

Ci si riserva inoltre di effettuare visite conoscitive presso le realtà

associative, ricreative, culturali e/o sportive della città e/o della provincia

operanti nell’ambito tematico delle attività previste dal progetto. 36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio, presso l’ente avvalendosi

di personale dipendente con provata esperienza nelle materie oggetto del

programma formativo. A tale proposito si precisa che i docenti sono

individuati dal servizio formazione all’interno dell’ente sulla base di

specifiche professionalità ed esperienze correlate ai progetti.

Tempi di erogazione:

Il 70% delle ore di formazione sarà erogato entro 90 giorni dall’avvio del

progetto e il rimanente 30% entro e non oltre 270 giorni sempre dall’avvio

del progetto.

Motivazioni della scelta dei tempi di erogazione:

Le realtà dei servizi all’interno delle quali si inseriscono i ragazzi

presentano caratteristiche complesse e diversificate, pertanto si ritiene

importante da un lato fornire ai volontari strumenti adeguati per sapersi

porre in relazione con un’utenza “delicata”, dall’altro accompagnarli nel

percorso di progressiva autonomia che non può essere adeguatamente

raggiunta entro tre mesi dall’inizio del servizio.

La formazione verrà quindi erogata secondo gli step di seguito elencati

finalizzati al raggiungimento degli obiettivi a lato di ciascuna fase

formulati:

1. Informativo-formativo: Fornire contenuti teorici necessari ai

volontari per essere inseriti all’interno dei servizi;

2. Assimilazione: Consentire ai volontari di riflettere sui valori e significati degli argomenti trattati e di coglierne le specificità fino

a farle proprie;

3. Riformulazione e sperimentazione: Creare spazi e/o laboratori all’interno dei quali i volontari possano condividere diversi principi

e concretizzarli attraverso simulazioni e attività interattive.

La metodologia didattica prevede quindi un’alternanza tra lezioni frontali

e laboratori teorico-pratici.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

1. Gelmi Mara – nata a Sonico il 03.08.1966

2. Canti Susi – nata a Edolo il 30.03.1979

3. Megni Francesca – nata a Brescia il 15.07.1964

4. Parolini Luciano - nato a Orzinuovi il 29.03.1961

5. Rizzo Luciano – nato a Venezia il 18.01.1952

6. Maffazioli Laura – nata a Castelgoffredo (MN) il 12.04.1969

7. Dioni Cinzia – nata a Brescia il 13.01.1971

8. Cervio Mario – nato a Brescia il 06.09.1963

9. Priori Maria – nata a Bagnolo Mella il 04.02.1962 38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

1. Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione del Comune di Brescia;

2. Funzionario tecnico del Comune di Brescia;

3. Assistente Sociale;

4. Assistente Sociale;

5. Educatore Professionale Ufficio Disabilità;

6. Alta Professionalità Integrazione Scolastica Disabili;

7. Assistente Sociale;

8. Operatore Socio Assistenziale;

9. Operatore Socio Assistenziale.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Lezioni frontali con l’obiettivo di far conoscere le principali problematiche

sociali e le diverse modalità di aiuto nonché condividere linguaggi e significati

delle diverse modalità di intervento.

Tecniche di formazione attiva (role play – analisi di casi – storie di vita): i

volontari saranno invitati ad esprimere i propri vissuti relativamente alla

diversità ed alla disabilità, i propri dubbi i propri pregiudizi;

Esplicitazione di “storie possibili”: saranno ricostruiti i percorsi e le vicende

di una persona anziana, gli incontri, gli aiuti, le barriere, i rifiuti ecc., al fine

di entrare in contatto con una realtà non conosciuta, con le risorse e le

opportunità presenti ed attive nella città.

Laboratori esperienziali: simulazione di intervento in cui i volontari avranno

la possibilità di misurarsi con le attività pratiche che verranno espletate

durante l’anno di servizio.

Tale attività verrà svolta all’interno dei centri diurni, con il compito di

osservare - utilizzando specifiche griglie – e o sperimentare alcune attività

precedentemente individuate. Successivamente l’esperienza raccolta verrà

rielaborata in aula.

40) Contenuti della formazione:

INFORMATIVA SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI

VOLONTARI

Informativa sui rischi connessi all’impiego di volontari del servizio civile

all’interno del settore/servizio cui fa riferimento il presente progetto.

Informazioni dettagliate sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui il

volontario verrà inserito ed opererà, nonché misure di prevenzione e di

emergenza adottate.

LA RELAZIONE DI AIUTO:

L’incontro con l’altro non è mai un’esperienza neutra: la differenza;

Amicizia e amicalità nella relazione d’aiuto; Il dialogo e la comprensione con

l’altro; Fiducia e costruzione dei legami; L’astensione dal giudizio: la

pedagogia dell’accoglienza; Il concetto di empatia; La complementarietà

funzionale; Il concetto di autonomia dipendente.

COMUNICAZIONE E ASCOLTO

Elementi principali della comunicazione; Gli stili comunicativi; Il contenuto

della comunicazione; La capacità di far domande invece che affermazioni;

La comunicazione consapevole; La comunicazione non verbale.

IL LAVORO DI GRUPPO

L’identità personale e l’identità di gruppo: la metodologia dell’implicito,

esplicito e condiviso; Il lavoro esecutivo ed il lavoro responsabilizzato; Il

lavoro di gruppo come strumento di appartenenza; Gli elementi costitutivi

del gruppo di lavoro; Le relazioni interpersonali nel gruppo; I

comportamenti del gruppo di lavoro.

L’ORGANIZZAZIONE

Concetto di Sistema aperto e di interazione; I fattori ambientali; Gli

elementi costitutivi; Il mandato istituzionale;

IL CONCETTO DI TERRITORIO

� Riflettere sul significato di territorio come risorsa e luogo di relazioni;

� Il lavoro di comunità: nuova metodologia di intervento , di promozione e

prevenzione a favore della cittadinanza;

LA RETE DEI SERVIZI DEL COMUNE DI BRESCIA

Conoscere i servizi socio sanitari e l’organizzazione del Settore Servizi

Sociali

IL CAREGIVER

I protagonisti: operatori e familiari, quali differenze tra lavoro di cura e

delega; Il lavoro di cura come valore sociale

LE DIVERSE “UTENZE” DEI SERVIZI

Gli anziani, la persona con disabilità, la persona con disagio psichico:

� caratteristiche generali

� l’attivazione del processo di sostegno per le diverse tipologie di utenza

Durante il percorso di formazione specifica verranno organizzate visite

guidate presso alcuni servizi identificati quali sedi di progetti di servizio

civile nazionale dell’ente o quali realtà con cui gli stessi attuano

collaborazioni significative ed integrate.

La finalità della proposta è quella di consentire al volontario di conoscere le

diverse realtà operative, osservare gli aspetti organizzativi che le

caratterizzano ed iniziare a sperimentarsi direttamente nella relazione con

le diverse figure professionali e gli utenti/ospiti presenti nei servizi.

Ai volontari verrà richiesto di partecipare attivamente alle attività o

laboratori programmati dai servizi.

Al termine di ogni esperienza verrà dedicato uno spazio riflessivo e

rielaborativo finalizzato al confronto e al consolidamento

dell’apprendimento.

LABORATORI

Durante la formazione saranno organizzati alcuni laboratori.

Al loro interno verranno proposte attività che consentiranno ai volontari di

servizio civile di sperimentarsi direttamente attraverso l’analisi di alcune

situazioni operative e la realizzazione di specifici progetti.

Tale metodologia favorisce il diretto coinvolgimento dei partecipanti che in

prima persona attuano alcune metodologie ed interventi che vengono

realizzati all’interno di servizi in cui svolgeranno la propria attività.

Alcuni esempi: Riflettere su specifiche situazioni/casi di utenti, lavorare in

un gruppo professionale, realizzare un oggetto di lavoro, condividere un

compito operativo, operare in termini di responsabilità autonoma e

condivisa, attuare processi comunicativi e di relazione.

In questo percorso i volontari di servizio civile apprenderanno i significati

ed i valori che sottendono ai diversi contenuti teorici trattati, che i ragazzi

riusciranno a tradurre nel loro agire quotidiano solo se rielaborati e quindi

interiorizzati.

41) Durata:

76 ore

Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il piano di monitoraggio della formazione (generale e specifica) è finalizzato

a verificare:

� l’adeguatezza dei contenuti proposti in relazione alla realizzazione del

progetto;

� la validità del metodo formativo adottato;

� i risultati ottenuti con la formazione in relazione alle conoscenze

acquisite dai volontari.

1) Per la realizzazione del piano di monitoraggio si prevede la

somministrazione di questionari (sia al termine della formazione generale

che di quella specifica). Il modello di questionario è in uso presso il servizio

formazione del Comune e prende in considerazione i seguenti elementi:

pianificazione formativa, aspettative e bisogni attesi, obiettivi formativi,

contenuti, articolazione del corso, metodologia, conduzione e docenza,

organizzazione e grado di soddisfazione.

2) Incontro finale con il gruppo dei volontari, il tutor ed il responsabile del monitoraggio, per una verifica complessiva della formazione che favorisca

l’acquisizione di consapevolezza sulle conoscenze e competenze acquisite,

sui valori trasmessi, sulle modalità individuali di relazionarsi con il

contesto;

3) E’ prevista la possibilità di colloqui individuali con il tutor a richiesta del singolo volontario.

Brescia, li 29.07.2014 Il delegato del Sindaco

in materia di Servizio Civile Nazionale

(Dr. Claudio Reboni)