SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN … · - integrazione nei servizi educativi per la...
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(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
COMUNE DI BRESCIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Assistenza (A) – 06 (disabili) 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Il Comune di Brescia – che ha una popolazione di 195.733 abitanti (dato riferito al 31.12.2013: fonte elaborazioni a cura delll’Ufficio di Informazione statistica del Comune
di Brescia su archivio informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente) - ha
sperimentato e consolidato, negli anni, attività e servizi strutturati (oltre a
progetti individualizzati) mirati all’integrazione sociale e scolastica, alla
conquista e mantenimento delle autonomie personali, delle competenze sociali e
all’assistenza delle persone disabili.
3
NZ00351
Regione Lombardia
L’integrazione, l’autonomia e l’assistenza delle persone disabili sono supportate e
garantite nelle diverse dimensioni del vivere e in particolare:
- integrazione nei servizi educativi per la prima infanzia e nella scuola di ogni
ordine e grado;
- integrazione lavorativa e collocamento lavorativo mirato;
- integrazione sociale nei contesti informali del quartiere e del vicinato;
- accesso ai luoghi e alle attività ricreative e culturali;
- integrazione nelle attività sportive ed estive cittadine;
- sostegno all’assistenza personale e domestica nonchè alla vita indipendente.
Le attività e i servizi strutturati nel territorio cittadino per le persone
disabili sono: - assistenza specialistica per l’integrazione nei servizi educativi per la prima
infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, (nell’anno scolastico 2013/2014
ha interessato n. 340 utenti);
- trasporto scolastico dedicato ed individualizzato casa/scuola (nell’anno
scolastico 2013/2014 ha coinvolto n. 90 utenti);
- trasporto dedicato individualizzato e attrezzato, finalizzato a garantire la
mobilità delle persone disabili in integrazione al trasporto pubblico (n. 70
interventi);
- servizi diurni dedicati prioritariamente alle persone con disabilità mentale,
finalizzati alla socializzazione, educazione e cura della persona in
integrazione alle risorse della persona stessa e del ruolo della famiglia e
secondo le finalità condivise dagli operatori sociosanitari nell’ambito di un
progetto complessivo (utenti che ne hanno beneficiato nel 2013: n. 324);
- servizi residenziali, finalizzati ad ospitalità temporanee – ricoveri di sollievo
o continuativi (utenti che ne hanno beneficiato nel 2013: n. 162);
- servizi domiciliari, finalizzati al supporto della vita in ambito domestico sia
attraverso attività di assistenza e cura materiale della persona che
valorizzando le risorse della persona disabile e della sua famiglia
(salvaguardando le reti di supporto informale);
- voucher e buoni a sostegno degli interventi assistenziali attivati
dall’interessato e/o dalla famiglia in modo autonomo.
Le attività e i servizi strutturati sopradescritti vengono integrati da
progettualità individualizzate quali:
- Interventi condivisi con gli specialisti dell’Area sociosanitaria e finalizzati al
raggiungimento di obiettivi particolari o in presenza di difficoltà
temporanee; - Interventi sperimentali realizzati in collaborazione con le scuole superiori
finalizzati alla socializzazione delle diverse agenzie formative e
all’avvicinamento ai servizi dedicati ai disabili in età post scolastica; - Interventi di supporto e accompagnamento finalizzati all’acquisizione e
potenziamento dell’autonomia e integrazione nell’ambito lavorativo;
- Interventi finalizzati alla promozione e qualificazione del tempo libero con
particolare riferimento all’accesso ad impianti sportivi, luoghi d’arte,
spettacoli e attività ricreative;
- Interventi di accompagnamento e sostegno nello svolgimento di semplici
attività connesse alla gestione del quotidiano quali: spesa, pagamento di
bollette, espletamento pratiche amministrative.
Il presente progetto si pone la finalità prioritaria di sostenere l’autonomia, la
socializzazione e la partecipazione alla vita della società civile delle persone
disabili, facilitando lo scambio tra l’ambito formale e più strutturato dei “servizi
dedicati” e l’ambito dell’informalità, dei rapporti di vicinato, di conoscenza e
scambio reciproci. Il progetto mira a supportare la costruzione di reti di
socializzazione e aiuto in cui la persona disabile si ponga come risorsa e quindi
soggetto attivo e propositivo e non solo come destinatario di interventi e servizi.
Bisogni emergenti:
Il rapporto costante tra il servizio sociale di territorio e il lavoro
interistituzionale tra il Comune di Brescia, l’ASL e il Polo Territoriale di NPI
hanno fatto emergere bisogni parzialmente o non completamente soddisfatti che
si caratterizzano per la richiesta di flessibilità organizzativa e temporale oltre
che per una pressante domanda di individualizzazione e creatività.
Alcuni di questi bisogni “emergenti”, che potrebbero trovare risposta anche
attraverso l’impiego di volontari in servizio civile, sono:
- incremento degli interventi di sollievo famigliare e accompagnamento per
disabili adulti e minori che vivono in famiglia;
- sperimentazione di interventi di promozione dell’autonomia e
accompagnamento di disabili adulti che perseguono l’obiettivo della “vita
indipendente”;
- sperimentazione di interventi di addestramento e promozione dell’autonomia
nell’utilizzo dei mezzi pubblici da parte di adulti e giovani disabili
frequentanti la scuola superiore;
- sperimentazione di interventi di sollievo famigliare e/o sostegno alla
frequenza di attività ricreative, sportive, culturali ecc. da parte di minori
disabili durante il periodo estivo di chiusura della scuola;
- sperimentazione di progetti condivisi tra le scuole superiori frequentate da
giovani disabili e servizi diurni per disabili;
- sperimentazione di interventi finalizzati alla frequenza di luoghi e attività
ricreative da parte di giovani adulti disabili.
Sono, pertanto, destinatari diretti del progetto:
- persone disabili adulte che vivono nella famiglia di origine o in quella che
hanno costituito;
- persone disabili adulte che vivono sole;
- famiglie con figli minori disabili.
Rientrano tra i beneficiari del progetto:
- famiglie di persone disabili adulte con particolare riferimento alle figure
parentali non più giovani che si fanno carico delle necessità di cura,
- famiglie di minori disabili con particolare riferimento alle necessità dei
fratelli che vivono il “peso” della presenza e della cura di coetanei con
particolari gravità;
- servizi dedicati alle persone disabili che hanno l’opportunità di condividere la progettazione e sperimentazione di servizi e interventi caratterizzati da
maggiore flessibilità e individualizzazione;
- persone disabili adulte che scelgono per un progetto di vita indipendente e/o che desiderano avere la possibilità di sperimentare e acquisire autonomie
sociali di base al di fuori dalla rete parentale;
- volontari in servizio civile che scelgono di conoscere il mondo della disabilità
attraverso una esperienza diretta;
- amministrazione comunale che sperimenta ulteriori possibilità di
individualizzazione dei servizi e degli interventi.
7) Obiettivi del progetto:
Gli obiettivi sotto elencati sono da ritenersi in ordine crescente di complessità e
rispondenti ad esigenze emergenti del territorio che necessitano di una
conferma da parte dei singoli destinatari da individuarsi nelle categorie
precedentemente indicate.
Preparazione, attitudine, capacità e sensibilità dei volontari in servizio civile,
variabili e non preventivabili in fase progettuale, sono da ritenersi determinanti
nella graduazione delle attività e nel raggiungimento degli obiettivi indicati.
Fatti salvi gli obiettivi indicati verrà declinato un intervento altamente
individualizzato sulla scorta delle concrete esigenze della persona disabile
individuata, del parere espresso dall’assistente sociale di riferimento nonchè
della declinazione effettiva del bisogno espresso.
La “periodicità” indicata per ciascun obiettivo potrà subire rimodulazioni
derivanti dalla situazione concreta e dalle potenzialità espresse dall’utente
soprattutto per quegli interventi che prevedono un percorso di autonomia.
1° obiettivo Potenziare gli interventi a sostegno dell’autonomia di disabili adulti che vivono in famiglia nonchè realizzare interventi di sollievo per il nucleo familiare
Indicatore Periodicità
Realizzare minimo n. 1 e massimo n. 3 nuovi
interventi di sostegno all’autonomia e
accompagnamento per una durata
settimanale minima di 4 ore e massima di 8
ore complessive per ogni volontario in
servizio civile
11 mesi
su 12
2° obiettivo Sperimentare interventi di sostegno e affiancamento per minori disabili gravi che vivono in famiglia
Indicatore Periodicità
Realizzare minimo n. 1 e massimo n. 3
interventi di sostegno e affiancamento
famigliare per minori con gravi disabilità
per una durata minima di 4 e massima di 8
ore settimanali per ogni volontari in servizio
civile
8 mesi
su 12
3° obiettivo Sperimentare percorsi di autonomia nell’utilizzo dei mezzi pubblici della rete urbana da parte di persone disabili adulte
Indicatore Periodicità
Realizzare minimo n. 2 e massimo n. 4
interventi finalizzati all’uso autonomo dei
mezzi pubblici per una durata minima di 4 e
massima di 8 ore settimanali per ogni
volontario in servizio civile
3 mesi
su 12
4° obiettivo Sperimentare percorsi di autonomia nell’utilizzo dei mezzi pubblici della rete urbana da parte di giovani disabili che frequentano la scuola superiore
Indicatore Periodicità
Realizzare n. 4 interventi finalizzati all’uso
autonomo dei mezzi pubblici per una durata
minima di 4 e massima di 8 ore settimanali
per ogni volontario in servizio civile
da
ottobre
a maggio
5° obiettivo Sperimentare interventi estivi di sollievo famigliare per nuclei in cui è presente un minore disabile
Indicatore Periodicità
Realizzare n. 5 interventi di sollievo
famigliare per una durata settimanale
minima di 6 e massima di 8 ore per ogni
volontario in servizio civile
da
giugno a settembre
6° obiettivo Sperimentare la realizzazione di un progetto condiviso tra scuola e servizi dedicati alla disabilità
Indicatore Periodicità
Realizzazione di un progetto condiviso che
impegni i volontari in servizio civile per un
totale di n. 20 ore.
1/2 mesi
su 12
7° obiettivo Favorire lo sviluppo di relazioni umane significative tra la
persona disabile, la sua famiglia e la comunità,
proponendo o sostenendo nonchè realizzando occasioni di
incontro
Indicatore Periodicità
Realizzare attività di accompagnamento di
disabili adulti o minori nella fruizione delle
diverse offerte (ricreative, educative,
sportive, animative, ecc.) del territorio che
coinvolgano almeno 4 persone disabili per
ciascun volontario. La citata attività verrà
svolta ad integrazione e completamento
degli obiettivi precedentemente indicati -
onde consentire ai volontari di SCN di
effettuare una media di ore di servizio
corrispondente a circa 30 ore settimanali
che garantirà loro di raggiungere il monte
ore annuo di 1400 ore.
11 mesi
su 12
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il progetto verrà realizzato con le seguenti modalità:
Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE √ L’accoglienza dei volontari sarà seguita dall’erogazione ai medesimi del 70%
della formazione specifica e di parte della formazione generale.
Seconda fase: REALIZZAZIONE √ inserimento graduale dei volontari nelle attività previste dal progetto;
√ Attività di tutoring dei volontari;
√ Monitoraggio del progetto, degli obiettivi individuati e delle attività svolte;
√ Completamento della formazione specifica e generale;
√ Messa in atto di eventuali azioni correttive;
Terza fase: VALUTAZIONE √ Valutazione finale del progetto, con specifico riferimento al raggiungimento
degli obiettivi.
Cronogramma
MESE
ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Formazione specifica
Formazione generale
Attività di sollievo e affiancamento di disabili adulti in ambito famigliare
Attività di sostegno e affiancamento per minori disabili gravi che vivono in famiglia
Attività di sollievo per minori disabili gravi in ambito famigliare
MESE
ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Attività di accompagnamento e addestramento nell’utilizzo dei mezzi pubblici di disabili adulti (3 mesi) e/o frequentanti la scuola superiore (9 mesi)
Attività di affiancamento e accompagnamento di disabili adulti e/o minori nella fruizione dei servizi territoriali, ricreativi, sportivi, culturali
Attività laboratoriali da progettare e realizzare in collaborazione con una scuole superiore e/o servizi – associazioni dedicati alla disabilità
Tutoring
Monitoraggio
Valutazione/verifica finale
Nel dettaglio il progetto si articola come segue:
Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE All’avvio del progetto i volontari saranno accolti e presentati agli operatori locali
di progetto di riferimento. Inizieranno da subito la formazione specifica che ha
lo scopo di fornire i fondamenti teorici e di base riferiti al progetto e parte di
quella generale (vedasi box 30 e 36).
Seconda fase: REALIZZAZIONE Durante il primo mese i giovani del SCN verranno inseriti gradualmente nelle sedi
di progetto, al fine di facilitare la conoscenza del contesto organizzativo e dei
servizi offerti. In questo modo si ritiene di facilitare una presa di contatto con
gli obiettivi e le azioni del progetto, con la possibilità di poterne riflettere nel
gruppo della formazione.
Durante il percorso di formazione specifica i giovani acquisiranno gli strumenti
necessari per realizzare le diverse attività del progetto.
IL raggiungimento degli obiettivi dettagliati nel box precedente verrà
perseguito attraverso:
1) attività di sollievo e affiancamento di disabili adulti e/o minori in ambito
famigliare;
2) attività di promozione dell’autonomia di disabili adulti nelle attività della vita
quotidiana, e svolgimento di piccole incombenze e commissioni;
3) attività di accompagnamento e addestramento nell’utilizzo dei mezzi pubblici
di disabili adulti e/o frequentanti la scuola superiore;
4) attività di affiancamento e accompagnamento di disabili adulti e/o minori
nella fruizione di servizi territoriali, ricreativi, sportivi, culturali;
5) attività laboratoriali da progettare e realizzare in collaborazione con una scuola superiore e/o servizi diurni dedicati alla disabilità e/o associazioni –
enti - gruppi sportivi sensibili e disponibili alla sperimentazione condivisa.
Ogni attività prevede che l’intervento venga declinato, a seconda delle
caratteristiche personali e bisogni concreti della persona disabile individuata e
secondo le capacità, attitudini e disposizioni dei volontari in servizio civile, in un
progetto individualizzato che descriva l’intervento in modo puntuale, verificate
le risorse dell’utente e del territorio di riferimento.
I singoli progetti individualizzati verranno condivisi dagli operatori di
riferimento con la persona disabile interessata e il volontario in servizio civile, e
dovranno prevedere:
� descrizione dei bisogni dell’utente e del contesto di intervento;
� obiettivi da raggiungere mediante l’intervento del volontario in servizio civile;
� individuazione delle risorse dell’utente e della rete parentale e amicale;
� attività svolte dal volontario in servizio civile;
� impegno orario settimanale, giornaliero e durata dell’attività;
� strumenti utilizzati;
� operatori di riferimento;
� servizi territoriali eventualmente coinvolti;
� momenti e modalità di verifica.
Terza fase: VALUTAZIONE Nell’ultimo mese di servizio verrà effettuata la valutazione finale del progetto.
In particolare verrà rilevato il raggiungimento degli obiettivi nonchè il grado di
soddisfazione del volontario e dell’Operatore Locale di Progetto.
Si procederà quindi alla stesura della certificazione delle competenze acquisite
da ciascun volontario.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
TABELLA RIASSUNTIVA
Risorse Umane Unità Responsabile dell’Ufficio disabilità del
Comune di Brescia (dipendente) 1
Assistente Sociale dell’Ufficio
disabilità del Comune di Brescia
(dipendente)
1
Educatore professionale dell’Ufficio
disabilità del Comune di Brescia
(dipendente)
1
Assistente Sociale responsabile di
caso del Comune di Brescia
(dipendente)
8
Volontari dell’associazionismo locale 10 Operatori dei servizi patner del
progetto 10
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Ai volontari in servizio civile saranno richieste le seguenti attività che potranno
essere svolte, oltre che nel territorio comunale, anche in comuni limitrofi.
1) Attività da svolgersi nell’ambito della famiglia del disabile e in supporto
alla stessa:
� effettuare assistenza, badanza;
� sostenere l’autonomia (a titolo esemplificativo: promuovere l’autonomia
nello svolgimento delle mansioni quotidiane di cura, riordino e custodia
degli effetti personali, accompagnamenti e sostegno nella gestione di
pratiche amministrative, nell’effettuazione di piccoli acquisti, ecc.) ;
� gestire il tempo libero (a titolo esemplificativo: accompagnamento al
cinema, a visite, a feste/iniziative promosse dal quartiere, nei centri
commerciali, in strutture sportive, in circoli ricreativi, ecc.;
� effettuare uscite nel quartiere, nel territorio cittadino o provinciale;
� partecipare a momenti aggregativi.
2) Attività da svolgersi in affiancamento e supporto al disabile in contesti
extrafamigliari:
� Sostenere la mobilità autonoma attraverso l’apprendimento di percorsi
da svolgere a piedi, con gli ausili in uso al disabile e attraverso la
promozione dell’utilizzo autonomo dei mezzi pubblici;
� Promuovere l’autonomia nello svolgimento di mansioni quotidiane di
cura, riordino e custodia degli effetti personali, dell’abitazione;
� Promuovere e mediare la socializzazione e la costruzione di relazioni
positive nei contesti di vita, lavoro, scuola, sport, ricreazione;
� Accompagnare e affiancare il disabile nelle attività ricreative estive, e
del tempo libero;
� Accompagnare, assistere e affiancare il disabile nella frequenza di
attività e servizi dedicati erogati da Enti del Terzo Settore.
3) Attività da svolgersi in collaborazione con gli operatori del servizio
sociale:
� Collaborare alla redazione dei progetti individualizzati di intervento in
favore dell’utente;
� Collaborare nell’individuazione di occasioni di integrazione offerte dal
territorio;
� Collaborare alle attività di sensibilizzazione e informazione realizzate
dall’Amministrazione sul tema dell’integrazione sociale e assistenza
delle persone disabili;
� Collaborare alle attività di verifica periodica e finale.
.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:
4
0
0
4
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Impegno minimo settimanale di 12 ore
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
� Ai candidati viene richiesta la disponibilità ad effettuare servizio nelle
ore serali se richiesto per la realizzazione di progetti individualizzati e/o
di iniziative di informazione e promozione;
� Disponibilità ed abilitazione alla guida di automezzi;
1.400
5
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato N.
Sede di attuazione del
progetto Comune Indirizzo
Cod. ident. sede
N. vol. per sede Cognome e
nome Data di nascita
C.F. Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
1 COMUNE DI BRESCIA
Brescia Piazzale della
Repubblica n. 3 30499 2 Damiani
Elisa 27/04/1954 DMN LSE 54D67 B157G
Pisano
Nunzio 16.04.66 PSNNNZ66D16B157K
2 COMUNE DI BRESCIA
Brescia Piazzale della
Repubblica n. 3 30499 2
Rizzo
Luciano 18/01/1952 RZZ LCN 52A18 L736L
Pisano
Nunzio 16.04.66 PSNNNZ66D16B157K
3
4
5
6
7
8
9
10
11 12 13 14 15
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Campagna di diffusione del Servizio Civile Nazionale
� Stand del Servizio Civile Volontario nell’ambito di iniziative di
orientamento scolastico o di promozione sociale promosse dal Comune di
Brescia (Informagiovani, Casa Associazioni, altri settori) (3 ore);
In occasione dell’uscita dei bandi di selezione:
� Organizzazione di seminari per la presentazione di ogni progetto
approvato (4 ore);
� Incontri individuali per aspiranti volontari da tenersi nelle sedi di servizio (4 ore);
� Segreteria informativa presso il Settore Risorse Umane per fornire
delucidazioni sui progetti, sugli incontri individuali, sui seminari, sulla
modalità di presentazione della domanda (si ipotizzano 22 ore per il
periodo di apertura del bando);
� Realizzazione di volantini e manifesti che illustrino sinteticamente i
progetti (4 ore);
� Predisposizione di schede riassuntive inerenti a ciascun progetto
finanziato;
� Organizzazione di una conferenza stampa per la promozione dei progetti
finanziati (2 ore);
� Stesura di comunicati stampa ai quotidiani locali (1,30 ore).
Attività ordinaria:
Gestione di un account di posta elettronica destinato al Servizio Civile del
Comune di Brescia ([email protected]) attraverso il quale i
giovani possono richiedere informazioni.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
La selezione dei volontari di servizio civile viene effettuata da una commissione
esaminatrice nominata dal Responsabile del Settore Risorse Umane/Delegato dal
Sindaco per il Servizio Civile e composta da tre (3) Selettori scelti tra gli OLP o tra
il personale operante nella sede di realizzazione del progetto e un (1) dipendente del
settore Risorse Umane con funzioni di Segretario.
La commissione, al fine di accertare l’idoneità del candidato a svolgere le mansioni
previste dalle attività del progetto, terrà conto dei seguenti elementi di valutazione:
1) ELEMENTI DESUMIBILI DAL CURRICULUM
− Il possesso di un titolo di studio adeguato e/o attinente alle attività da
svolgere;
− Il possesso di titoli professionali adeguati e/o attinenti alle attività da
svolgere;
− Precedenti esperienze lavorative o maturate in qualità di volontario-
tirocinante-stagista in ambiti attinenti al progetto;
− Il possesso di conoscenze-competenze-interessi particolari acquisite dal
candidato durante le proprie esperienze di vita o certificate dalla frequenza
di corsi formativi-professionali;
2) ELEMENTI ACCERTABILI DAL COLLOQUIO ATTITUDINALE
− Possesso delle attitudini necessarie per lo svolgimento delle mansioni previste
dalle attività del progetto (es. autonomia, flessibilità, autocontrollo,
comunicatività, empatia, precisione ecc.)
− Capacità relazionali (utilizza un linguaggio adeguato al contesto ed è in grado
di esprimere in modo chiaro ed efficace i concetti);
− Grado delle conoscenze richieste (conoscenza del Servizio Civile, conoscenza
del progetto scelto e dell’ambito in cui si svolgerà il progetto)
− Motivazioni e interessi allo svolgimento del servizio (es. condivisione degli
obiettivi perseguiti dal progetto, interesse ad acquisire particolari
abilità/competenze previste dallo svolgimento del progetto)
− disponibilità a svolgere il servizio secondo le particolari condizioni richieste
dal progetto (es. turni, servizio in giorni festivi ecc.).
Il punteggio massimo attribuibile ai due elementi di valutazione è il seguente: 1) CURRICULUM: MASSIMO PUNTI 20
2) COLLOQUIO CONOSCITIVO-MOTIVAZIONALE-ATTITUDINALE: MAX PUNTI 30
Il punteggio massimo ottenibile da ciascun candidato è pertanto PUNTI 50
Per superare la selezione bisogna ottenere un punteggio minimo di punti 21 nel
colloquio conoscitivo-motivazionale-attitudinale.
La commissione esaminatrice potrà attribuire i punteggi al curriculum in sede di
colloquio approfondendo gli elementi indicati dal candidato.
VALUTAZIONE CURRICULUM
ELEMENTI e CRITERI
DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA PUNTEGGIO
Laurea specialistica
attinente al progetto 6
Laurea specialistica
non attinente al progetto 5
Laurea triennale
attinente al progetto 4
Laurea triennale
non attinente al progetto 3
Diploma di scuola media
superiore attinente 2
Titolo di studio
max p. 6
(viene attribuito il
punteggio solamente al
titolo più elevato)
Diploma di scuola media
superiore non attinente 1
ELEMENTI e CRITERI
DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA PUNTEGGIO
Titolo professionale
attinente al progetto
conseguito al termine di
un corso di durata
superiore alle 300 ore
3
Titolo professionale
attinente al progetto
conseguito al termine di
un corso di durata
inferiore alle 300 ore
2
Titolo professionale
max p. 3
(viene attribuito il
punteggio solamente al
titolo più elevato)
Titolo professionale non
attinente al progetto
conseguito al termine di
un corso di durata
superiore alle 300 ore
1
Esperienze
max p. 6
(Punti 0,5 per ogni mese o
frazioni di mese superiori a
15 gg)
Esperienze lavorative o in
qualità di volontario-
tirocinante attinenti al
progetto
fino a punti 6
Altre Conoscenze o
competenze
Max p. 5
Conoscenze e competenze
acquisite dal candidato
durante la propria
esperienza di vita o
certificate dalla
frequenza a corsi
Fino a punti 5
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE = 20 PUNTI
VALUTAZIONE COLLOQUIO
ELEMENTI
DI VALUTAZIONE DESCRIZIONE
PUNTEGGIO e CRITERI
DI ATTRIBUZIONE
Possesso delle attitudini
necessarie per lo
svolgimento delle mansioni
previste dal progetto
(descrivere le attitudini principali richieste es. autonomia, flessibilità,
assertività, empatia ecc.)
max punti 15
Capacità relazionali
utilizza un linguaggio
adeguato al contesto ed è
in grado di esprimere in
modo chiaro ed efficace i
concetti
max punti 5
Grado delle conoscenze
richieste
conoscenza del Servizio
Civile, conoscenza del
progetto scelto conoscenza
dell’ambito in cui si
svolgerà il progetto
max punti 5
ELEMENTI
DI VALUTAZIONE DESCRIZIONE
PUNTEGGIO e CRITERI
DI ATTRIBUZIONE
Motivazioni e interessi
allo svolgimento del
servizio
condivisione degli obiettivi
perseguiti dal progetto,
interesse ad acquisire
particolari
abilità/competenze
previste dallo svolgimento
del progetto
max punti 3
Disponibilità a svolgere il
servizio secondo le
particolari condizioni
richieste dal progetto
(descrivere le particolari
condizioni richieste es:
turni, servizio in giorni
festivi ecc.)
max punti 2
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE = 30 PUNTI
(il punteggio finale è dato dalla somma dei voti conseguiti nei singoli elementi di
valutazione)
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
no 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il piano di monitoraggio prevede due tipologie di azione:
1. monitoraggio dei progetto;
2. tutoring dei volontari.
Saranno oggetto di verifica gli obiettivi, le attività del progetto e l’effettiva
realizzazione, la formazione specifica, le attività svolte, l’acquisizione di
capacità, le conoscenze, gli atteggiamenti dei volontari coinvolgendo nel
processo tutti i soggetti attivi del progetto. MONITORAGGIO DELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
Nel corso dell’anno sono previsti un incontro conoscitivo iniziale e un
incontro di verifica finale che coinvolgeranno il responsabile del progetto, il
responsabile del monitoraggio nonchè gli operatori locali di progetto e i
volontari di servizio civile.
Nel corso dell’anno verrà inoltre effettuata almeno una visita/sopralluogo
presso ogni sede di progetto finalizzata a rilevare l’andamento del progetto
attraverso la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati
(indicatori di progetto), le criticità del medesimo nonché le difficoltà
incontrate dai volontari e dagli operatori locali di progetto.
TUTORING DEI VOLONTARI: FINALITA’ � Rilevare il grado di soddisfazione del volontario;
� Favorire e sostenere la capacità di affrontare eventuali situazioni
critiche che emergano nella realizzazione del progetto;
� Attuare interventi specifici volti al contenimento dell’abbandono del
SCN.
OBIETTIVI 1. Favorire la condivisione e il confronto delle esperienze di SCN con
volontari che operano nei diversi progetti;
2. Fornire un terreno “neutrale” di lettura della propria esperienza; 3. Favorire la capacità di valutazione del percorso di SCN in vista di un
orientamento formativo e professionale.
4. Favorire la capacità di analisi dei contesti organizzativi di riferimento, la
capacità di lavorare in gruppo;
5. Approfondire tematiche inerenti ai contesti del SCN (comunicazione,
gestione del conflitto, ecc.).
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
INCONTRI TRIMESTRALI DI GRUPPO I volontari dei diversi progetti verranno convocati trimestralmente.
L’incontro avrà la durata di 3 ore ed avrà luogo presso la sede del Servizio
Formazione.
INCONTRI INDIVIDUALI CON IL TUTOR Si prevede di organizzare incontri individuali su richiesta del volontario. In
base al grado di criticità della situazione esposta, il tutor stenderà una
relazione per il responsabile del settore Risorse Umane (delegato dal
Sindaco in materia di servizio civile nazionale).
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
no 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Costituiranno titolo preferenziale:
� Il possesso del diploma di scuola media superiore;
� La frequenza a corsi universitari in ambito sociale, educativo o
umanistico;
� Il possesso della patente B nonché la disponibilità ad utilizzare gli
automezzi dell’Ente.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Il Comune di Brescia ha previsto - all’interno delle previsioni di Bilancio - due
capitoli specificatamente destinati ai volontari in servizio civile, mirati, in
particolare, a rispondere ai bisogni formativi dei volontari nonchè alla
promozione del servizio civile nazionale. Nell’anno corrente l’importo
complessivo stanziato per i due capitoli è di 21.000 Euro.
Il Comune di Brescia investe nel progetto:
� Risorse umane per affiancare, monitorare, sostenere e formare i
volontari €. 1.700 (OLP €.1000 – tutor €. 600);
� Risorse economiche: la formazione specifica dei volontari comporterà un
costo di €. 2.340 per il pacchetto formativo; il rilascio della
certificazione delle competenze da parte dello IAL – Innovazione
Apprendimento Lavoro Lombardia s.r.l comporterà un costo di €. 1.867
(i progetti presentati per l’anno 2014 interessati alla citata certificazione
sono 4. Qualora venisse finanziato un solo progetto l’intero importo
ricadrebbe su quest’ultimo, al contrario qualora venissero approvati più
progetti l’onere dovrebbe essere ripartito tra tutti i progetti finanziati).
� Promozione del Servizio Civile Nazionale (volantini e locandine): €. 300 � Risorse strumentali e tecniche: €. 1.760 � €.1.160 abbonamenti annuali alla rete urbana e omnibus card;
� €. 500 spese per attività socializzanti e/o ricreative in aggiunta ai biglietti gratuiti (cinema, teatro, musei, mostre, gite)
� €. 100 materiale di cancelleria
FOBAP si impegna ad offrire (vedasi accordo) l’accesso gratuito ai volontari
in servizio civile alle proprie iniziative formative sulle tematiche della
disabilità e dei “comportamenti problema” per almeno 6 ore a volontario.
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Accordi di collaborazione alla realizzazione del progetto, allegati alla
presente, sottoscritti da:
� Cooperativa Sociale Onlus San Giuseppe – Fiumicello
� Gruppo volontariato Assistenza Familiare
� UILDM
� Fondazione Bresciana Assistenza Psicolabili Onlus (FOBAP)
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Abbonamenti autobus, automezzi dell’ente per accompagnamento degli
utenti sul territorio comunale e dei Comuni della provincia, a gite, ad
iniziative promosse con le associazioni o con le diverse realtà del
territorio;
Biglietti per attività di socializzazione (cinema, teatro, musei, mostre,
parchi divertimento);
Telefoni, fax, computers, stampanti;
Materiale di cancelleria.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
no
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
no 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Facendo riferimento alla CLASSIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Clés/ARRA 1997, si dichiara che i volontari del servizio civile
acquisiranno le seguenti competenze:
COMUNICAZIONE E RELAZIONI INTERPERSONALI
� Relazionarsi con più soggetti (persone con disabilità, familiari,
volontari giovani e adulti, professionisti della struttura e coordinatori
del progetto, referenti del territorio);
� Ascoltare e decodificare i propri e altrui bisogni e esigenze;
� Incoraggiare, motivare, aiutare le persone nello svolgimento delle
attività previste dal progetto.
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE PROBLEMI
� Pianificare, programmare e prevedere i tempi;
� Favorire il raggiungimento dei risultati;
� Analizzare, confrontare i problemi e gestire gli imprevisti;
� Assumersi responsabilità;
� Motivare, aiutare le persone nello svolgimento delle attività previste
dal progetto.
Facendo riferimento allo schema proposto dall’ISFOL “COMPETENZE
TRASVERSALI E COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO” 1995, quale
modello di sintesi delle abilità da possedere e da affinare
continuamente attraverso l’auto-apprendimento, si dichiara che i
volontari del servizio civile acquisiranno le seguenti competenze:
DIAGNOSTICARE
� essere in grado di analizzare il contesto di lavoro e comprenderne le
dinamiche, i bisogni, le risorse e le criticità;
� essere in grado di individuare strategie , soluzioni operative,
procedurali, strumenti
RELAZIONARSI
� essere in grado di ascoltare, comunicare, lavorare in gruppo,
relazionarsi con utenti/clienti diversi.
AFFRONTARE
� saper collaborare costruttivamente al raggiungimento degli obiettivi;
� saper rispondere alle attese del gruppo di lavoro rispetto ai compiti.
Le competenze sopradescritte verranno certificate con un attestato
rilasciato dal Centro di Formazione Professionale IAL – Innovazione,
Apprendimento Lavoro Lombardia di Brescia (vedasi accordo allegato).
Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:
La sede di realizzazione della formazione è scelta sulla base del
posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto
previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nella seguente sede:
Servizio Formazione del Settore Risorse Umane del Comune di Brescia
- V.lo Borgondio n. 29 – Brescia
Ci si riserva inoltre di effettuare visite conoscitive presso alcuni settori
dell’ente o presso le realtà associative, ricreative, culturali della città e/o
della provincia per approfondimenti sui temi da trattare.
30) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’Ente avvalendosi del proprio formatore del servizio
civile nonché di personale dipendente e/o esperti esterni con provata
esperienza nelle materie oggetto del programma formativo.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
no 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Metodologia mista, cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia
metodologie attive (lavori di gruppo, brainstorming, giochi di ruolo,
discussioni aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem
solving, …)
33) Contenuti della formazione:
Nei moduli formativi di seguito elencati verranno trattati gli argomenti
previsti dal decreto del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile
Nazionale n. 160 del 19.07.2013 - Linee guida per la formazione generale
dei giovani in SCN - e precisamente:
I fase (entro 180 giorni dall’avvio del progetto)
Modulo 1 4 ore L’identità del gruppo in formazione e patto
formativo;
Modulo 2 4 ore Disciplina dei rapporti tra Ente e volontari
del SCN – illustrazione del prontuario.
L’organizzazione del servizio civile e le sue
figure.
Modulo 3 2 ore Presentazione del Comune di Brescia e dei
suoi Servizi;
Modulo 4 3 ore La rappresentanza dei volontari nel servizio
civile – Testimonianze: servizio civile come
percorso di cittadinanza attiva
Modulo 5 3 ore Dall’obiezione di coscienza al servizio civile
nazionale: evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà;
Modulo 6 3 ore Introduzione ai concetti di dovere di difesa
della Patria – difesa civile, affinità e
differenze tra le due realtà
Modulo 7 2 ore La formazione civica: dichiarazione
Universale dei diritti umani – Carta
Costituzionale
Modulo 8 2 ore La solidarietà e le forme di cittadinanza
Modulo 9 2 ore La normativa vigente e la Carta di impegno
etico
Modulo
10
2 ore La protezione civile
Modulo
11
4 ore Il lavoro per progetti
Modulo
12
3 ore Comunicazione interpersonale e gestione
dei conflitti
II fase (dal 210° giorno ed entro il 270° giorno)
Modulo
13
3 ore Ripresa e rielaborazione dei concetti di
dovere di difesa della Patria – difesa civile
non armata e non violenta
Modulo
14
4 ore Ripresa e rielaborazione dei concetti di
solidarietà e di cittadinanza attiva
Modulo
15
2 ore Conclusione e rielaborazione complessiva
del percorso
34) Durata:
43 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione:
Servizio Formazione del Settore Risorse Umane del Comune di Brescia e
sedi disponibili nell’Ente
Ci si riserva inoltre di effettuare visite conoscitive presso le realtà
associative, ricreative, culturali e/o sportive della città e/o della provincia
operanti nell’ambito tematico delle attività previste dal progetto. 36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica è effettuata in proprio, presso l’ente avvalendosi
di personale dipendente con provata esperienza nelle materie oggetto del
programma formativo. A tale proposito si precisa che i docenti sono
individuati dal servizio formazione all’interno dell’ente sulla base di
specifiche professionalità ed esperienze correlate ai progetti.
Tempi di erogazione:
Il 70% delle ore di formazione sarà erogato entro 90 giorni dall’avvio del
progetto e il rimanente 30% entro e non oltre 270 giorni sempre dall’avvio
del progetto.
Motivazioni della scelta dei tempi di erogazione:
Le realtà dei servizi all’interno delle quali si inseriscono i ragazzi
presentano caratteristiche complesse e diversificate, pertanto si ritiene
importante da un lato fornire ai volontari strumenti adeguati per sapersi
porre in relazione con un’utenza “delicata”, dall’altro accompagnarli nel
percorso di progressiva autonomia che non può essere adeguatamente
raggiunta entro tre mesi dall’inizio del servizio.
La formazione verrà quindi erogata secondo gli step di seguito elencati
finalizzati al raggiungimento degli obiettivi a lato di ciascuna fase
formulati:
1. Informativo-formativo: Fornire contenuti teorici necessari ai
volontari per essere inseriti all’interno dei servizi;
2. Assimilazione: Consentire ai volontari di riflettere sui valori e significati degli argomenti trattati e di coglierne le specificità fino
a farle proprie;
3. Riformulazione e sperimentazione: Creare spazi e/o laboratori all’interno dei quali i volontari possano condividere diversi principi
e concretizzarli attraverso simulazioni e attività interattive.
La metodologia didattica prevede quindi un’alternanza tra lezioni frontali
e laboratori teorico-pratici.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
1. Gelmi Mara – nata a Sonico il 03.08.1966
2. Canti Susi – nata a Edolo il 30.03.1979
3. Megni Francesca – nata a Brescia il 15.07.1964
4. Parolini Luciano - nato a Orzinuovi il 29.03.1961
5. Rizzo Luciano – nato a Venezia il 18.01.1952
6. Maffazioli Laura – nata a Castelgoffredo (MN) il 12.04.1969
7. Dioni Cinzia – nata a Brescia il 13.01.1971
8. Cervio Mario – nato a Brescia il 06.09.1963
9. Priori Maria – nata a Bagnolo Mella il 04.02.1962 38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
1. Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione del Comune di Brescia;
2. Funzionario tecnico del Comune di Brescia;
3. Assistente Sociale;
4. Assistente Sociale;
5. Educatore Professionale Ufficio Disabilità;
6. Alta Professionalità Integrazione Scolastica Disabili;
7. Assistente Sociale;
8. Operatore Socio Assistenziale;
9. Operatore Socio Assistenziale.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Lezioni frontali con l’obiettivo di far conoscere le principali problematiche
sociali e le diverse modalità di aiuto nonché condividere linguaggi e significati
delle diverse modalità di intervento.
Tecniche di formazione attiva (role play – analisi di casi – storie di vita): i
volontari saranno invitati ad esprimere i propri vissuti relativamente alla
diversità ed alla disabilità, i propri dubbi i propri pregiudizi;
Esplicitazione di “storie possibili”: saranno ricostruiti i percorsi e le vicende
di una persona anziana, gli incontri, gli aiuti, le barriere, i rifiuti ecc., al fine
di entrare in contatto con una realtà non conosciuta, con le risorse e le
opportunità presenti ed attive nella città.
Laboratori esperienziali: simulazione di intervento in cui i volontari avranno
la possibilità di misurarsi con le attività pratiche che verranno espletate
durante l’anno di servizio.
Tale attività verrà svolta all’interno dei centri diurni, con il compito di
osservare - utilizzando specifiche griglie – e o sperimentare alcune attività
precedentemente individuate. Successivamente l’esperienza raccolta verrà
rielaborata in aula.
40) Contenuti della formazione:
INFORMATIVA SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI
VOLONTARI
Informativa sui rischi connessi all’impiego di volontari del servizio civile
all’interno del settore/servizio cui fa riferimento il presente progetto.
Informazioni dettagliate sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui il
volontario verrà inserito ed opererà, nonché misure di prevenzione e di
emergenza adottate.
LA RELAZIONE DI AIUTO:
L’incontro con l’altro non è mai un’esperienza neutra: la differenza;
Amicizia e amicalità nella relazione d’aiuto; Il dialogo e la comprensione con
l’altro; Fiducia e costruzione dei legami; L’astensione dal giudizio: la
pedagogia dell’accoglienza; Il concetto di empatia; La complementarietà
funzionale; Il concetto di autonomia dipendente.
COMUNICAZIONE E ASCOLTO
Elementi principali della comunicazione; Gli stili comunicativi; Il contenuto
della comunicazione; La capacità di far domande invece che affermazioni;
La comunicazione consapevole; La comunicazione non verbale.
IL LAVORO DI GRUPPO
L’identità personale e l’identità di gruppo: la metodologia dell’implicito,
esplicito e condiviso; Il lavoro esecutivo ed il lavoro responsabilizzato; Il
lavoro di gruppo come strumento di appartenenza; Gli elementi costitutivi
del gruppo di lavoro; Le relazioni interpersonali nel gruppo; I
comportamenti del gruppo di lavoro.
L’ORGANIZZAZIONE
Concetto di Sistema aperto e di interazione; I fattori ambientali; Gli
elementi costitutivi; Il mandato istituzionale;
IL CONCETTO DI TERRITORIO
� Riflettere sul significato di territorio come risorsa e luogo di relazioni;
� Il lavoro di comunità: nuova metodologia di intervento , di promozione e
prevenzione a favore della cittadinanza;
LA RETE DEI SERVIZI DEL COMUNE DI BRESCIA
Conoscere i servizi socio sanitari e l’organizzazione del Settore Servizi
Sociali
IL CAREGIVER
I protagonisti: operatori e familiari, quali differenze tra lavoro di cura e
delega; Il lavoro di cura come valore sociale
LE DIVERSE “UTENZE” DEI SERVIZI
Gli anziani, la persona con disabilità, la persona con disagio psichico:
� caratteristiche generali
� l’attivazione del processo di sostegno per le diverse tipologie di utenza
Durante il percorso di formazione specifica verranno organizzate visite
guidate presso alcuni servizi identificati quali sedi di progetti di servizio
civile nazionale dell’ente o quali realtà con cui gli stessi attuano
collaborazioni significative ed integrate.
La finalità della proposta è quella di consentire al volontario di conoscere le
diverse realtà operative, osservare gli aspetti organizzativi che le
caratterizzano ed iniziare a sperimentarsi direttamente nella relazione con
le diverse figure professionali e gli utenti/ospiti presenti nei servizi.
Ai volontari verrà richiesto di partecipare attivamente alle attività o
laboratori programmati dai servizi.
Al termine di ogni esperienza verrà dedicato uno spazio riflessivo e
rielaborativo finalizzato al confronto e al consolidamento
dell’apprendimento.
LABORATORI
Durante la formazione saranno organizzati alcuni laboratori.
Al loro interno verranno proposte attività che consentiranno ai volontari di
servizio civile di sperimentarsi direttamente attraverso l’analisi di alcune
situazioni operative e la realizzazione di specifici progetti.
Tale metodologia favorisce il diretto coinvolgimento dei partecipanti che in
prima persona attuano alcune metodologie ed interventi che vengono
realizzati all’interno di servizi in cui svolgeranno la propria attività.
Alcuni esempi: Riflettere su specifiche situazioni/casi di utenti, lavorare in
un gruppo professionale, realizzare un oggetto di lavoro, condividere un
compito operativo, operare in termini di responsabilità autonoma e
condivisa, attuare processi comunicativi e di relazione.
In questo percorso i volontari di servizio civile apprenderanno i significati
ed i valori che sottendono ai diversi contenuti teorici trattati, che i ragazzi
riusciranno a tradurre nel loro agire quotidiano solo se rielaborati e quindi
interiorizzati.
41) Durata:
76 ore
Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il piano di monitoraggio della formazione (generale e specifica) è finalizzato
a verificare:
� l’adeguatezza dei contenuti proposti in relazione alla realizzazione del
progetto;
� la validità del metodo formativo adottato;
� i risultati ottenuti con la formazione in relazione alle conoscenze
acquisite dai volontari.
1) Per la realizzazione del piano di monitoraggio si prevede la
somministrazione di questionari (sia al termine della formazione generale
che di quella specifica). Il modello di questionario è in uso presso il servizio
formazione del Comune e prende in considerazione i seguenti elementi:
pianificazione formativa, aspettative e bisogni attesi, obiettivi formativi,
contenuti, articolazione del corso, metodologia, conduzione e docenza,
organizzazione e grado di soddisfazione.
2) Incontro finale con il gruppo dei volontari, il tutor ed il responsabile del monitoraggio, per una verifica complessiva della formazione che favorisca
l’acquisizione di consapevolezza sulle conoscenze e competenze acquisite,
sui valori trasmessi, sulle modalità individuali di relazionarsi con il
contesto;
3) E’ prevista la possibilità di colloqui individuali con il tutor a richiesta del singolo volontario.
Brescia, li 29.07.2014 Il delegato del Sindaco
in materia di Servizio Civile Nazionale
(Dr. Claudio Reboni)