SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO … · 2019-11-20 · Secondo il Dossier...

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1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI) ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE MANI TESE ONG ONLUS 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: PROMUOVERE IL RIUSO E LE BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ATTRAVERSO PERCORSI DI CITTADINANZA 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica: E10 - Educazione e Promozione culturale - Interventi di animazione nel territorio 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: PREMESSA I temi della sostenibilità ambientale, del consumo critico e della responsabilizzazione dei cittadini e in modo particolare dei giovani verso comportamenti a basso impatto ambientale e sociale, appartiene da sempre all’identità di Mani Tese ed è da sempre inteso come fortemente connesso alla lotta contro le povertà, che l’Associazione traduce NZ00104 Albo Regionale - Regione Lombardia

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

(PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI)

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

ASSOCIAZIONE MANI TESE ONG ONLUS

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

PROMUOVERE IL RIUSO E LE BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ATTRAVERSO PERCORSI DI

CITTADINANZA

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:

E10 - Educazione e Promozione culturale - Interventi di animazione nel territorio

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il

progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

PREMESSA I temi della sostenibilità ambientale, del consumo critico e della responsabilizzazione dei cittadini e in modo particolare dei giovani verso comportamenti a basso impatto ambientale e sociale, appartiene da sempre all’identità di Mani Tese ed è da sempre inteso come fortemente connesso alla lotta contro le povertà, che l’Associazione traduce

NZ00104

Albo Regionale - Regione Lombardia

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nell’azione di cooperazione internazionale nel Sud del mondo e nei progetti contro l’esclusione sociale in Italia. I mercatini dell’usato, esempi concreti di circuiti virtuosi di economia solidale, nella loro concretezza lanciano un messaggio molto chiaro alla moderna società dei consumi: gli squilibri tra Nord e Sud del mondo e tra centri e periferie del nostro pianeta si possono ridurre anche a partire dalla valorizzazione e dal recupero di ciò che si considera superfluo. Le giovani generazioni hanno un ruolo fondamentale nell’intraprendere questa inversione di rotta che mette all’origine della futura sostenibilità ambientale del pianeta il cambiamento degli stili di vita individuali e collettivi. La Strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti adottata nel 2005 stabilisce per l’Unione Europea l’obiettivo di diventare una società fondata sul riciclaggio, impegnata ad evitare la produzione di rifiuti e ad utilizzarli come risorsa. In seguito la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti ha introdotto disposizioni tese a massimizzare gli sforzi di prevenzione allo scopo di dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali ad essa connessi. La Direttiva definisce il riutilizzo come qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti. Il riutilizzo quindi, nelle sue diverse forme, ricopre un ruolo fondamentale e rientra a pieno nel campo della prevenzione del dissesto dei territori e dell’ambiente. In quest’ambito le campagne di sensibilizzazione e di informazione rivestono un ruolo di primaria importanza sia nella produzione che nella riduzione dei rifiuti attraverso il riuso. Cambiamenti nei modelli di consumo e di produzione sono possibili aumentando in primo luogo il grado di consapevolezza del problema dei rifiuti. Sensibilizzazione e informazione sono strumenti indispensabili per supportare misure che sono comunque fondamentali di natura economica, legale o tecnica. La produzione crescente di rifiuti, che interessa i territori di realizzazione del progetto e ad un livello più ampio l’intero pianeta, comporta ordini di problemi i cui riflessi sono sempre più avvertibili sia a livello locale, sia a livello globale. L’aumento dei costi ecologici ed economici del nostro modello di sviluppo, la disuguaglianza nell’accesso alle risorse naturali, l’erosione dei suoli, l’esaurimento delle falde acquifere, le ondate anomale di calore che riducono la produttività delle colture, sono tutti fenomeni che non hanno una natura geologicamente endogena. Sono causati dall’azione dell’uomo e in particolare da un modello di sviluppo adottato nei paesi ricchi insostenibile per il nostro pianeta, che va quindi ripensato in una chiave di drastica riduzione dei consumi e dello sfruttamento delle fonti della vita, alla luce di un cambiamento dei comportamenti quotidiani delle persone oltre che delle politiche economiche mondiali e in una prospettiva di educazione alla cittadinanza responsabile che coinvolga prima di tutto le giovani generazioni. AREA DI INTERVENTO Secondo il Dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni 2014, presentato il 9 luglio 2014 a Roma, sono 1.328 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei Comuni d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13,7 % della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti alimentando l’industria del riciclo e quindi la Green Economy (150 mila posti di lavoro).

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Già il Dossier 2013 evidenziava come vi fosse un’equa distribuzione di cittadini virtuosi tra i piccoli Comuni (sono 1076 – con meno di 100.000 abitanti) e più grandi (sono 211 – con oltre 100.000 abitanti), ma nessuno superasse i 200.000 abitanti. Solo sei città capoluogo di provincia sono state definite dal rapporto “riciclone” (oltre il 65%), due al sud e quattro al nord, cioè appena il 5% del totale e nessuna oltre i 200 mila abitanti. Inoltre il Dossier sottolineava l’esistenza di 330 Comuni Rifiuti Free che sono riusciti a ridurre del 90% la quantità di rifiuti da smaltire. La classifica è stata determinata dall’Indice di Buona Gestione, che rappresenta l’insieme delle azioni intraprese dai Comuni nel governare la gestione dei rifiuti prodotti dai cittadini. Per migliorare il proprio Indice di Buona Gestione un Comune deve porre attenzione non solo all’incremento della percentuale di raccolta differenziata, ma anche alla diminuzione della produzione pro capite totale di rifiuti, e dunque impegnarsi fortemente a promuovere il cambiamento culturale e l’educazione al riuso tra i propri cittadini.

Secondo il Dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni, in Sicilia sono solo sei i Comuni che superano la percentuale determinata dalla legge italiana del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti. Questo dato colloca questa Regione agli ultimi posti della classifica stilata da Legambiente. “La catena della raccolta differenziata si è inceppata a causa di una scarsa cultura dell’utenza siciliana, ma anche e soprattutto per la mancanza di sensibilizzazione, che a tutti i livelli, i comuni hanno evidenziato” ha dichiaratoVania Contraffatto, assessore regionale all’Energia (quotidiano La Sicilia del 10/06/2015). Anche secondo l’ultimo Rapporto dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la Sicilia è ultima tra le regioni italiane per percentuali di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti, con un tasso del 15%. La città di Catania si attesta al 10.1%, un po’ al di sotto di Caltanissetta e Agrigento (12%) e meglio di Enna (9%), Messina (6%) e Siracusa (3%). I dati ufficiali forniti da ISPRA e dal Comune di Catania informano che permane un’elevata produzione di rifiuti pro capite, oltre 700 kg.ab.anno (contro una media regionale di 550 kg.ab.anno) che fanno del capoluogo etneo la prima città siciliana per produzione pro capite di rifiuti. E il sistema della gestione dei rifiuti rimane tra i più costosi. Secondo il piano della TARI del 2014 il comune di Catania ha impegnato ben 70 milioni di Euro per la gestione dei rifiuti; di questi, ben 18 milioni solo per conferire tutto in discarica, 35 milioni per pagare le ditte ai quali si aggiungono altri 10 milioni per la parte gestita dal Comune. E come sopra detto la raccolta differenziata è poco oltre il 10%. Secondo molti analisti, questa bassa performance è legata al sistema della raccolta differenziata tramite i cassonetti e diverse associazioni (in particolare Rifiuti Zero Sicilia) chiedono che nel prossimo bando sulla gestione dei rifiuti venga introdotto nella città di Catania il sistema del porta a porta. Le Associazioni Rifiuti Zero Sicilia e Mani Tese Sicilia hanno anche chiesto all’Amministrazione Comunale di poter avviare un “Centro di Riuso” e di potenziare l’attività di informazione e sensibilizzazione nelle scuole e si stanno avviando diverse progettualità integrate che vanno in questa direzione. I dati ci confermano che anche in provincia di Catania sono stati ottenuti risultati decisamente superiori grazie soprattutto al sistema del porta a porta, alla sensibilizzazione nelle scuole sulle tematiche del riciclaggio e del riutilizzo.

A fronte di questo disservizio sistematico i cittadini di Catania sostengono un costo per la

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gestione dei rifiuti che è il più alto d'Italia, oltre a dati sulla salute ambientale preoccupanti. Rispetto ai dati del 2012 si riscontra un lieve miglioramento solo nella qualità dell’aria (dovuto più a ragioni climatici) e un sensibile miglioramento nell’utilizzo dell’energia solare (con 4.8 metri quadri di pannelli installati sugli edifici comunali ogni mille abitanti), ma per tutto il resto i dati sono allarmanti. Mentre in gran parte delle città italiane si sta cercando di non perdere quello che viene ormai definito l’ “oro blu”, il consumo procapite di acqua nella città etnea è pari a 230 litri d’acqua al giorno con perdite della rete idrica che arrivano al 50%; inoltre Catania è ultima per la depurazione delle acque reflue (poco più del 20% dell’utenza) e ultima per i trasporti pubblici: girano 73 auto ogni 100 abitanti e se nel corso del 2003 ogni catanese ha preso in media l’autobus 120 volte, nel 2012 il dato è sceso a 63 viaggi. Pochissimi, infine, i centimetri di suolo urbano destinati a pedoni, ciclisti e meno di 5 metri quadri di verde per ogni abitante. Questa situazione ha spinto 25 consiglieri comunali proprio nel mese di luglio 2014 a presentare ufficialmente la bozza di regolamento per l'istituzione della figura di ispettore ambientale, sottoscritto da oltre la metà dell'assemblea cittadina, che mira a coinvolgere volontari e associazioni nella gestione nella cosa pubblica, dove l'istituzione non arriva. Un’ iniziativa che servirà innanzitutto a responsabilizzare i cittadini e a coinvolgerli in un processo di rivoluzione dei comportamenti e dei costumi. La Sede Mani Tese di Catania oggi si inserisce a pieno titolo tra i soggetti che sul territorio catanese, attraverso il “mercatino dell’usato per la solidarietà” e specifici progetti di educazione e sensibilizzazione nelle scuole e verso la cittadinanza, promuovono il riciclaggio, il riutilizzo, il riuso, contribuendo a costruire direzioni nuove verso la sostenibilità ambientale. Oltre a rafforzare con politiche idonee la raccolta differenziata, oggi la sfida da accogliere con sempre maggiore impegno è quella di promuovere un sistema che incentivi l’educazione dei cittadini, a partire dagli studenti nelle scuole, nei confronti di consumi più sostenibili perché in grado di ridurre significativamente la produzione dei rifiuti. Le crisi economiche, sociali e ambientali che attraversano le nostre città chiedono con urgenza di immaginare un altro futuro. Oggi la sfida è inderogabile e le smart cities, sostenibili e resilienti, vivibili e giuste, richiedono smart citizens, non solo capaci di differenziare, ma soprattutto in grado di accogliere la sfida verso un nuovo approccio culturale ai consumi, in un’ottica di ambiente sostenibile, di salute e di giustizia mondiale. Il concetto di impronta ecologica elaborato da Global Footprint Network (www.footprintnetwork.org) rappresenta uno strumento validissimo, dal punto di vista pratico e metodologico, non solo per comprendere l’impatto dei propri consumi e lo squilibrio tra paesi ricchi e poveri, ma anche per educare cittadini consapevoli e responsabili. Un’impronta è qualcosa che si vede, che lascia un segno sul mondo e che si può calcolare in termini quantitativi. Oggi l’umanità usa l’equivalente di 1,3 pianeti ogni anno. Ciò significa che oggi la Terra ha bisogno di un anno e quattro mesi per rigenerare quello che usiamo in un anno. Scenari alquanto ottimisti delle Nazioni Unite suggeriscono che se il presente trend della popolazione e del consumo continuasse, entro il 2050 avremo bisogno dell’equivalente di due pianeti per il nostro sostentamento. E naturalmente ne disponiamo solo di uno. Trasformare le risorse in rifiuti più velocemente di quanto questi possano essere ritrasformati in risorse ci pone in una situazione di sovra sfruttamento ambientale, di

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esaurimento proprio di quelle risorse dalle quali la vita umana e la biodiversità dipendono. L'impronta ecologica dell'Italia ad esempio supera di oltre il 150% la propria biocapacità, ovvero la quantità di risorse disponibili compatibilmente alla capacità che hanno le risorse stesse di rigenerarsi. Inoltre, la consapevolezza del legame indissolubile tra le cause dell’estrema povertà, condizione di vita per i due terzi dell’umanità, e l’insostenibilità del nostro stile di vita, sia sotto un profilo ambientale che dal punto di vista della giustizia mondiale, è una condizione imprescindibile per la concreta possibilità di “invertire la rotta” e generare percorsi di ri-equilibrio, di giustizia sociale ed economica e di sostenibilità ambientale. L'assegnazione a Milano e all'Italia dell' Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” sta offrendo una opportunità importante per condividere con i popoli del mondo intero esperienze, progetti e strategie per garantire energia per la vita alle future generazioni, e per sperimentare concretamente l’efficacia dei comportamenti e delle scelte dei cittadini nella direzione di un cambiamento degli stili di vita e di consumo. Questa manifestazione, per quanto concerne l’impegno di Mani Tese assumerà una importanza centrale per il lavoro in questa direzione da parte di tutte le sue Sedi territoriali e non solo di quelle lombarde. In questo quadro è facile allora comprendere l'importanza e il significato delle parole riduzione e riuso: ridurre i consumi attraverso un utilizzo più collettivo dei beni ed inventare nuovi utilizzi per gli oggetti che non servono più, ma che possono avere molte nuove vite prima di essere destinati alla discarica. Questa l’area di intervento del presente progetto, che si propone di incidere sulla diffusione e promozione di comportamenti e buone pratiche di riuso tra le famiglie, i cittadini, i consumatori, gli studenti. Da 50 anni Mani Tese, attraverso le sue sedi locali, opera per un diverso modello di sviluppo globale fondato sulla sostenibilità sociale ed ambientale dei comportamenti individuali e collettivi. Da un punto di vista educativo/formativo, l’attenzione alla sostenibilità rientra a pieno titolo nelle educazioni trasversali che contribuiscono a declinare l’educazione alla cittadinanza mondiale secondo percorsi capaci di permettere ai giovani di percepirsi come soggetti coscientemente civili in un sistema globale, recependo in questo senso l’impulso dato a livello ministeriale al tema Cittadinanza e Costituzione. La convinzione di fondo è che l'educazione alla cittadinanza mondiale, intesa come processo attivo di apprendimento rivolto non solo agli studenti ma a tutta la cittadinanza, abbia tra i suoi compiti formativi quello di educare alla liberazione dalla schiavitù del ben – avere, come punto di partenza per sentirsi cittadini del mondo. Una visione “dal basso” dunque della sostenibilità, che fortemente collega (e anzi rende dipendente) il cambiamento delle politiche, delle economie e delle culture al cambiamento degli stili di vita individuali e alla ricerca di buone pratiche da rendere sempre più collettive. Negli anni l’impegno dell’Associazione si è concretizzato in un lavoro integrato di: - raccolta e cessione di oggetti riutilizzabili - educazione dei giovani alla responsabilità ambientale e sociale attraverso percorsi didattici nelle scuole

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- sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche della sostenibilità sociale, economica ed ambientale dei nostri consumi - azione nelle periferie del territorio italiano per una lettura “glocale” dell’impegno di cooperazione. Sulla base di queste esperienze pregresse, il presente progetto si propone quindi di inserire i giovani in servizio civile - programma Garanzia Giovani - in un piano di interventi a livello locale che persegue le seguenti direzioni generali:

- la promozione delle quattro R: riduzione, riciclaggio, recupero e riuso, attraverso attività di allungamento del ciclo di vita degli oggetti, ottenibile attraverso un sistema integrato di:

o raccolta porta a porta degli oggetti ancora utilizzabili; o la gestione di centri per la raccolta e per la cessione di oggetti usati;

- l’educazione al riuso e a comportamenti e consumi sostenibili verso i cittadini residenti nei territori interessati dal progetto attraverso percorsi di educazione formale (es. in ambito scolastico) e non formale. Nel territorio interessato dal progetto sono già in corso di attuazione gli interventi citati a cura della Sede Mani Tese di Catania.

CONTESTO TERRITORIALE Il progetto intende realizzare le azioni indicate nel Comune di Catania, attraverso i volontari e gli operatori della Sede Mani Tese di Catania (CT), impegnata nel raggiungimento di finalità specifiche in tema di riciclaggio/riutilizzo degli oggetti usati e attività di educazione alla sostenibilità ambientale nei confronti della cittadinanza e in ambito scolastico. Già si è detto dell’impegno nei confronti della qualità dell’ambiente richiesto con urgenza da questo territorio, soprattutto nell’ottica di una trasformazione culturale. La Sede Mani Tese di Catania è inoltre fortemente impegnata sui temi della povertà e dell’esclusione sociale, non solo nel Sud del mondo, ma in tutte quelle che oggi vengono definite le periferie, dell’emarginazione e dell’esclusione sociale, a partire dal proprio contesto territoriale. La città di Catania è caratterizzata da una marcata divisione in aree e quartieri chiusi, diventati spesso luoghi di emarginazione dove si sommano i disagi ed è presente un minimo comun denominatore: nuclei familiari disgregati, con problematiche economiche e socio-culturali alle spalle, inseriti in contesti degradati. A questa situazione “endemica” si è aggiunta la crisi globale e i problemi economici dell’Amministrazione comunale che ha sempre meno risorse per aiutare le fasce deboli della città. Allarmanti i dati Istat sulla disoccupazione in Sicilia. Nel primo trimestre del 2014 si sono persi circa 38 mila posti di lavoro, i disoccupati rappresentano il 23,2% della popolazione e oggi 44 mila persone in più cercano lavoro. Più di un giovane su due (51,3%) non trova lavoro e più di uno su tre ha smesso di cercarlo. Sempre secondo l’Istat quasi una famiglia su due (il 47,6%), si trova in “condizioni di deprivazione”. Un dato quasi doppio rispetto a quello nazionale (22,3%). Gli ultimi Dossier Caritas (che forniscono i dati sulle principali emergenze sociali e sui nuovi accessi al “mondo dei poveri”) rivelano che la situazione è veramente critica sia per gli stranieri, sia per gli italiani. Molti rifugiati provenienti dal continente africano scappano dai Centri di Accoglienza e se non intercettati ed aiutati efficacemente diventano presto senza fissa dimora, vivendo nella marginalità e in condizioni disperate; vi sono

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problemi con l’inserimento sociale delle famiglie rom, sinti e caminanti; ma anche per i cittadini catanesi la situazione non è certo rosea: negli ultimi anni le famiglie che sono precipitate nel baratro della povertà sono aumentate del 68% rispetto al 2010. La realtà fotografata dalla Caritas, ha messo in luce nuovi aspetti del fenomeno della povertà, tra cui, una differente composizione delle fasce indigenti rispetto al passato. I cosiddetti “nuovi poveri” sono persone fino a poco tempo fa considerate “al sicuro” dalla povertà (casalinghe coniugate, pensionati), ma che oggi si trovano nella triste condizione di ricorrere all’ausilio delle organizzazioni come la Caritas per andare avanti. Questa situazione fa sì che molti giovani abbandonino precocemente gli studi per investire il proprio tempo in attività tese ad ottenere un profitto immediato che permetta loro di uscire da una condizione di disagio economico, attività che spesso rientrano nel campo dell'illegalità. Mani Tese è presente a Catania dagli anni 70 con un gruppo di volontari, oggi supportati da tre operatori, che si alternano in varie attività legate ai mercatini per la raccolta di oggetti riutilizzabili, alle attività di sensibilizzazione e ai percorsi di educazione sui temi dello sviluppo sostenibile rivolte alla cittadinanza e agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Attualmente, danno il loro contributo più di 50 volontari. In tutte queste aree si sono cimentati negli anni passati i volontari del servizio civile, che hanno apportato all'azione di Mani Tese un supporto pratico e continui nuovi stimoli. Una delle attività principali della Sede Mani Tese di Catania è rappresentata dal Mercatino dell'Usato per la Solidarietà, che oltre ad essere uno strumento di fund raising da destinare a progetti di Solidarietà nel Sud del Mondo e in Sicilia, si presenta come vero e proprio modello di economia alternativa, in grado di sensibilizzare al riuso, al riciclo, alla riduzione dei consumi e di offrire concrete opportunità di sostegno al reddito per cittadini e famiglie in difficoltà economica. In questi ultimi anni di pesante crisi economica il Mercatino dell’Usato rappresenta infatti anche una risposta efficace al bisogno di gran parte della popolazione di reperire beni di consumo a basso costo. Il Mercatino dell’Usato per la Solidarietà arricchisce di struttura e continuità l’azione di Mani Tese nel campo della sostenibilità ambientale, punto di riferimento per il territorio per quanto concerne la concreta possibilità di riorganizzare i propri consumi, di recuperare, di riutilizzare e di ridurre complessivamente i propri rifiuti. E’ inoltre un luogo che permette ai percorsi didattici nelle scuole di offrire una visione ed una sperimentazione concreta di quelli che sono i modelli di consumo e della possibilità di realizzare le 4R nei nostri territori. Attraverso le attività promosse nel campo del riutilizzo e della sostenibilità ambientale, inoltre, la Sede Mani Tese di Catania inserisce regolarmente minori provenienti dall'area penale, in regime di MAP (messa alla prova), in attività di volontariato. Grazie ad un accordo attivo già da oltre 10 anni tra la Sede Mani Tese di Catania e l'USSM (Ufficio di Servizi Sociali per Minori) vengono inseriti da un minimo di 3 ad un massimo di 6 ragazzi per il loro percorso di riparazione del reato commesso. In questi 12 anni sono stati inseriti circa 50 ragazzi, con un indice di fallimento del progetto di MAP del 2%. L’Associazione ha anche avviato una collaborazione con l’Uepe (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) ed ha fino ad oggi inserito 4 adulti dell’area penale esterna. La Sede Mani Tese di Catania collabora infine attivamente con il Presidio Leggero del

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Comune di Catania (rete associativa, che tra le altre emergenze, si occupa dell’inserimento sociale dei cittadini Rom, sinti e Caminanti). Nel 2014 e 2015, nell’ambito del Progetto DJ (Diversity on the Job) – Promozione dell’inserimento lavorativo di soggetti discriminati e svantaggiati, Mani Tese ha ospitato un cittadino rom che ha svolto attività di tirocinio, tramite una borsa lavoro. Il tirocinio si è svolto soprattutto all’interno del mercatino dell’usato per la solidarietà e il borsista ha acquisito competenze specifiche in questo settore. L’impegno di Mani Tese a Catania in oltre quarant’anni ha potuto contare sulla partecipazione di centinaia di volontari dell’Associazione in un progetto di animazione territoriale che ha coinvolto giovani, famiglie, pensionati, migranti con l’obiettivo di facilitare l’attivazione di piccoli processi di cambiamento degli stili di vita di comunità e territori. Tali attività vengono realizzate da oltre 12 anni anche presso il quartiere di Monte Po e presso il quartiere di Barriera. Nel quartiere di Monte Po, l’Associazione ha avviato dal 2002 (anno in cui la Sede Mani Tese di Catania ha realizzato il progetto sociale “Bambini a giocare, genitori a lavorare” grazie al co-finanziamento del Ministero del Welfare) un percorso di sensibilizzazione per i minori del quartiere, svolgendo molteplici attività sociali, tra cui:

- incontri nelle scuole sui temi dell’educazione alla mondialità e alla sostenibilità ambientale e sociale

- animazione di strada e laboratori artistici (pittura, danza, costruzione di oggetti) - attività di recupero scolastico; - tornei di calcio con i ragazzi appartenenti ad altri quartieri della città - attività di cineforum per adolescenti e adulti - incontri pubblici e feste con le famiglie del quartiere - promozione della cittadinanza attiva e della legalità attraverso il recupero del

campetto di calcio di via Salvatore Salomone Marino. La Sede Mani Tese di Catania è particolarmente interessata ad accogliere giovani in Servizio Civile Nazionale non soltanto in relazione alla possibilità di raggiungere gli obiettivi dei progetti promossi e legati allo sviluppo delle proprie attività. Un obiettivo fondamentale, riportato nel presente progetto in aggiunta agli obiettivi legati alla promozione del riuso e all’educazione alla sostenibilità ambientale, riguarda inoltre la possibilità di contribuire a rafforzare tra i giovani scelte di partecipazione e di volontariato, scelte che li potranno portare ad accogliere, una volta terminato il servizio, proposte di impegno civile e di adesione ad associazioni di volontariato e di promozione sociale per cambiare le società e i territori in cui abitano nel senso della giustizia e della coesione sociale. LE ATTIVITA’ DI PROMOZIONE DI BUONE PRATICHE DI RIDUZIONE DI RIFIUTI E DI RIUSO PROMOSSE DA MANI TESE A CATANIA Per quanto riguarda l’attività finalizzata alla riduzione dei rifiuti, negli ultimi dodici mesi sono state recuperate nel territorio coinvolto dal progetto oltre 100 tonnellate di materiale usato e riutilizzabile. Attraverso il Mercatino dell’Usato ogni anno grandi quantitativi di beni vengono avviati al riuso (e non destinati alla discarica). Da circa due anni la Sede Mani Tese di Catania si sta inoltre occupando della raccolta e distribuzione di libri scolastici usati.

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Al netto delle spese di gestione, la raccolta fondi derivante dall’attività di cui sopra è stata poi finalizzata al finanziamento di progetti di cooperazione internazionale nelle aree più povere del Sud del mondo, come da missione associativa. Oltre ad essere uno strumento che riesce a preservare dalla discarica diverse tonnellate di potenziali rifiuti, il Mercatino è dunque anche un'occasione attraverso la quale diverse persone in condizione di difficoltà economica (gli immigrati, gli studenti, i disoccupati, i sottooccupati, ecc…) riescono a trovare beni utili con una spesa modesta. Alla luce delle enormi difficoltà che sta attualmente vivendo la città di Catania, queste forme di “micro economia” possono costituire piccole risposte concrete di contrasto alla povertà. Il Mercatino è inoltre uno strumento educativo e di sensibilizzazione che si oppone alla tendenza della nostra società al consumismo e allo spreco. L’approccio anticonsumistico di Mani Tese non lascia mai indifferenti i giovani inseriti nelle attività, e costituisce sempre occasione di dialogo e di confronto promuovendo riflessioni sulla gestione delle risorse del territorio e stimolando iniziative di cittadinanza attiva.

LE ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE PROMOSSE DA MANI TESE A CATANIA

Per quanto concerne l’attivazione di buone prassi legate a comportamenti di riduzione, riciclaggio, recupero e riuso presso i territori considerati, si segnala che il numero di cittadini coinvolti dalle attività promosse (sensibilizzazione, volantinaggi, porta a porta) negli ultimi dodici mesi si è attestato intorno ai 5.000 nell’area geografica interessata dal presente progetto. Con riferimento alle attività di Educazione alla cittadinanza mondiale in ambito scolastico nell’ultimo anno in questo territorio sono stati realizzati 17 percorsi didattici, che hanno visto coinvolti circa 2.500 studenti. Recentemente anche la nostra Associazione ha assistito ad una diminuzione del numero di percorsi didattici effettuati dovuta principalmente alla diminuzione dei fondi disponibili da parte delle scuole. Gli argomenti principalmente trattati dai percorsi didattici sono stati:

Acqua: e chi se la beve? Migranti di un pianeta in movimento. Nutrire il mondo per cambiare il pianeta. Dalle risorse ai beni comuni. Le parole della crisi. Educazione alla cittadinanza e alla legalità.

La necessità del presente progetto si lega alla presenza sempre insufficiente nel territorio interessato di iniziative così articolate, come quelle qui proposte, che sappiano legare la realtà concreta dei comportamenti legati alle scelte di consumo in Italia con la conoscenza delle dimensioni e conseguenze ambientali, economiche e sociali, e che sappiano collegare l’ottica locale ad un livello più alto, mondiale. Inoltre secondo gli ultimi dati dell”Eco-sistema urbano 2013 (l’annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, realizzata sui capoluoghi di provincia con la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore), si evidenzia l’esasperante incapacità con cui molte città affrontano sul proprio territorio alcune questioni chiave dal punto di vista ambientale. Questo nonostante esperienze positive in alcune città non manchino a dimostrazione della praticabilità di alcune soluzioni capaci di offrire un servizio migliore al cittadino e alla collettività. Il rapporto descrive chiaramente un quadro

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dove emerge la necessità di adottare pratiche di riduzione dei rifiuti e di educazione al riuso, in particolare nei confronti delle nuove generazioni. Il caso della città di Catania, come si è detto sopra, è emblematico da questo punto di vista. Oltre al piano dell’educazione in contesti formali (scuole), Mani Tese promuove da tempo anche nel territorio del presente progetto attività di educazione non formale in collaborazione con associazioni e realtà educative del territorio: laboratori di teatro sociale, campi di volontariato, animazione di strada. L'educazione non formale è quella che ha luogo al di fuori del curriculum previsto dall’istruzione formale. Le attività di apprendimento non formale si svolgono su base volontaria e sono accuratamente progettate per favorire lo sviluppo personale, sociale e professionale dei partecipanti. In Europa, la maggior parte dei cittadini ha ricevuto nella propria vita una qualche forma di scolarizzazione. Questa istruzione scolastica formale si basa normalmente su una relazione “verticale” tra studente e insegnante: colui che possiede la conoscenza e la trasmette (insegnante) e colui che la riceve (discente). L’istruzione non-formale, al contrario, può essere spiegata con la formula “learning by doing”, ovvero imparare direttamente sul campo. La metodologia di apprendimento consiste nell’interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza. Non vi sono insegnanti che impartiscono lezioni ex-cathedra: i giovani, gli animatori giovanili, gli educatori (trainer) sviluppano insieme conoscenze e competenze, in una relazione “orizzontale”. Alcuni dei principi dell'apprendimento non formale sono: l’utilizzo di metodi partecipativi, incentrati su chi apprende; la valorizzazione degli interessi dei giovani; la realizzazione in ambienti e situazioni nelle quali la formazione e l'apprendimento non sono l'unica attività; le attività sono guidate da facilitatori dell’apprendimento, sia professionisti sia volontari. Un’attività di educazione non formale è costituita, ad esempio, dai campi di volontariato dell’Associazione, aperti alla partecipazione di adolescenti e giovani, e da alcuni progetti specifici che le Sedi locali di Mani Tese, come la Sede Mani Tese di Catania, realizzano in alcuni quartieri del loro territorio. L’Associazione Mani Tese, anche alla luce di una lunga esperienza a Catania, ritiene di possedere i contenuti, la metodologia e le risorse economiche ed umane necessarie per realizzare il progetto indicato, sulla scia di un’azione di riciclaggio e riutilizzo di beni usati, di educazione nelle scuole e di sensibilizzazione della società civile già avviata da anni, e che con il presente progetto si intende incrementare.

DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Il presente progetto mira a raggiungere direttamente oltre 8.000 cittadini di Catania in iniziative finalizzate a promuovere la sostenibilità ambientale e comportamenti di tutela dell’ambiente. Beneficiari di effetti moltiplicatori delle attività del progetto saranno in ogni caso tutti i cittadini di Catania, dei quali il progetto intende sostenere il difficile impegno verso la riduzione della produzione dei rifiuti, il riutilizzo e il consumo critico, per un miglioramento della qualità dell’ambiente e più in generale della qualità della vita di questa città. Oltre a quanto previsto dal programma di formazione specifica del presente progetto, gli stessi volontari in servizio civile – programma Garanzia Giovani – saranno beneficiari diretti delle attività presentate, potendo acquisire contenuti e buone pratiche in tema di

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sostenibilità ambientale utili per accrescere le proprie conoscenze e competenze e influenzare i propri personali comportamenti.

7) Obiettivi del progetto:

Il progetto curerà il raggiungimento dei seguenti obiettivi.

Obiettivo 1: Rafforzare, nei territori interessati di Catania e Provincia, una cultura della giustizia ambientale attraverso la promozione del riuso e di buone pratiche di riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti di consumo.

Si prevede che nell’anno di realizzazione del progetto verranno realizzate complessivamente 230 raccolte di materiale usato e riutilizzabile.

Le Sede Mani Tese di Catania nell’anno di durata del presente progetto realizzerà n. 4 iniziative specifiche finalizzate alla sensibilizzazione della cittadinanza sul tema del riuso e delle buone pratiche finalizzate alla riduzione dei rifiuti.

I cittadini che verranno coinvolti da attività di sensibilizzazione e diffusione di una cultura del riuso nell’anno di realizzazione del progetto, si prevede potranno essere complessivamente 4.000.

Indicatore 1

numero di raccolte di materiale

usato annuali attuali

numero raccolte di materiale usato a progetto

percentuale di crescita del riutilizzo di materiale

usato

iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza

a progetto

cittadini coinvolti dalle

attività dell’obiettivo 1

175 230 20% 4 4.000

Obiettivo 2: Diffondere il tema della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti dei cittadini attraverso percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale in ambito formale e non formale. Con riferimento agli ambiti di educazione formale, si prevede che, nell’anno di svolgimento del progetto grazie all’inserimento di volontari in servizio civile, dalla Sede Mani Tese di Catania verranno coinvolti in percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale complessivamente 4.000 studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado per un totale di 1000 ore di formazione, come indicato nella tabella seguente. Per quanto riguarda l’ambito di educazione non formale e in particolare l’ attività realizzata nel quartiere di Montepò, il presente progetto coinvolgerà oltre 100 minori e le loro famiglie in attività di promozione della sostenibilità ambientale e sociale, attraverso iniziative ed eventi volti a sensibilizzare il quartiere sulla riduzione dei rifiuti e sulla promozione del riutilizzo. Inoltre, attraverso laboratori di riuso e riutilizzo e attività di musica e teatro sociale verranno coinvolti in attività di educazione non formale giovani con disabilità

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dell’Associazione Mettiamoci in Gioco con cui la Sede Mani Tese di Catania collabora da tempo. Si segnala inoltre che dal 2014 la Sede Mani Tese di Catania ha siglato un protocollo di intesa con l’Istituto Comprensivo “D’Annunzio-Don Milani” nel quartiere Canalicchio di Catania. Il protocollo prevede che i volontari di Mani Tese possano organizzare stabilmente attività di informazione e sensibilizzazione presso questo plesso scolastico, coinvolgendo minori e adulti in attività formative, ricreative e sportive e attività di educazione alle buone pratiche per il riuso e per la sostenibilità ambientale.

Indicatore 2

numero di studenti coinvolti

nel 2013

numero di studenti coinvolti

nei percorsi a progetto

numero ore d’aula previste

dal progetto

numero di giovani coinvolti nelle

attività di educazione non formale previste

dal progetto

2.500 4.000 1.000 250

Obiettivo 3: Favorire le scelte di partecipazione e di impegno civico dei giovani volontari in servizio civile, investendo nella loro crescita personale e valorizzando le loro aspettative e volontà a costruire un mondo più giusto e solidale.

Attraverso le attività previste dal presente progetto e attraverso attività specifiche la Sede Mani Tese di Catania intende promuovere la crescita personale dei giovani volontari affinchè il percorso di servizio civile possa rappresentare per loro un’opportunità per maturare una coscienza di cittadini planetari, in grado di attivarsi anche in futuro con scelte di volontariato di solidarietà e con buone pratiche per promuovere i piccoli e i grandi cambiamenti verso un mondo più giusto e sostenibile.

Mediante questo obiettivo progettuale si cercherà di far conoscere le realtà dell’associazionismo etneo, anche per promuovere da parte dei volontari in servizio civile scelte che prevedano la prosecuzione del loro impegno e l’adesione ad Associazioni di volontariato e di promozione sociale.

Il progetto si propone inoltre di dare valore alla loro scelta di volontariato per il territorio e la comunità in cui vivono. Un valore che verrà espresso nei confronti della cittadinanza attraverso incontri con coetanei, studenti e volontari di altre Associazioni e attraverso testimonianze che gli stessi volontari potranno rendere alle realtà del territorio coinvolte o meno dal presente progetto.

Indicatore 3

L’Obiettivo si intenderà raggiunto in presenza di queste condizioni:

- partecipazione a ulteriori iniziative dell’Ente a Catania (nei primi tre mesi dalla conclusione del servizio)

- adesione da parte dei giovani volontari ad associazioni di volontariato del territorio (nei primi sei/otto mesi dalla conclusione del servizio)

- disponibilità a rendere testimonianze sull’esperienza di volontariato e di Servizio

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Civile in occasione dei successivi bandi e negli incontri di formazione specifica e generale rivolti a volontari in servizio civile della Sede Mani Tese di Catania e delle Associazioni collegate.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività

previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Il progetto qui presentato si articola in macro azioni e attività specifiche che permetteranno grazie all’inserimento di giovani volontari in Servizio Civile - Programma Garanzia Giovani, di raggiungere gli obiettivi sopra descritti e che attengono ad un potenziamento delle attività legate al coinvolgimento della cittadinanza in comportamenti e buone pratiche di sostenibilità ambientale (riduzione dei rifiuti e promozione del riuso) da un lato, e all’implementazione di percorsi di educazione alla sostenibilità ambientale in ambito formale e non formale, dall’altro.

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

a. Avvio

• Fase 0: promozione dei progetti a livello territoriale almeno 2 mesi prima dell’avvio dei volontari. Tale azione è preventiva e propedeutica all’avvio dei volontari, i quali iniziano servizio presso la sede dalla Fase 2 del grafico.

• Fase 1: accoglienza e osservazione dei volontari con il contemporaneo avvio del servizio; al raggiungimento degli obiettivi di progetto si affiancheranno per tutta la durata del servizio, obiettivi legati alla crescita delle potenzialità del giovane volontario, nella continua ricerca di un rapporto virtuoso tra le sue aspirazioni e capacità e le finalità del progetto stesso. In questa fase pertanto si avrà cura di impostare un servizio capace di valorizzare al massimo l’apporto personale di ciascun volontario. Somministrazione del 70% della Formazione Specifica.

• Fase 2: somministrazione del 100% della Formazione Generale.

• Fase 3: monitoraggio del progetto in itinere al 3° - 6° - 9° e 12° mese.

• Fase 4: somministrazione e monitoraggio del restante 30% della Formazione Specifica e valutazione delle competenze acquisite dai volontari durante l’anno di servizio.

-2 -1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Fase 0

Fase 1

Fase 2

Fase 3

Fase 4

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Legenda:

promozione

avvio e formazione specifica

formazione generale

monitoraggio

b. Lo sviluppo del progetto nelle sedi di servizio

Accoglienza

Questa fase, prevista di circa 30 giorni, è finalizzata all’accoglienza dei volontari e alla loro conoscenza, in relazione alle attitudini personali, alle passate esperienze e alle competenze certificate e non.

In questi giorni si condivideranno aspettative ed aspirazioni dei volontari andando a presentare in modo approfondito il progetto così come descritto.

Essi verranno presentati ai volontari e ai dipendenti della Sede Mani Tese di Catania favorendo la consapevolezza di chi fa che cosa nei rispettivi contesti di riferimento.

Verranno inoltre presentati l’ OLP e i formatori per l’intero progetto.

Osservazione

Dopo la fase dell’accoglienza l’OLP prenderà in carico i propri volontari e si adopererà per introdurli nell’attività vera e propria anche attraverso la conoscenza del gruppo di volontariato e dei “colleghi” di lavoro.

L’OLP avrà cura a provvedere ad una attenta osservazione dei volontari di Garanzia Giovani per poter meglio possibile introdurli nell’attività.

Il responsabile del Monitoraggio nel frattempo curerà i contatti sia con i volontari che con l’OLP per andare a raccogliere quelle informazioni utili al suo ruolo.

L’attività di servizio

La fase è relativa al servizio vero e proprio che si realizza per l’intero anno.

In parallelo agli obiettivi formativi del progetto, si terranno costantemente presenti quelli specifici relativi ai volontari del Programma Garanzia Giovani, legati all’acquisizione di saperi trasversali come il lavoro in équipe, lo sviluppo di leadership, l’organizzazione dei tempi di lavoro, il rispetto delle consegne, l’auto-valutazione, la valutazione in équipe delle azioni realizzate.

Oltre ai contenuti proposti negli ambiti previsti dai piani di Formazione Generale e di Formazione Specifica, si provvederà inoltre, durante l’intero anno di progetto, a fornire a ciascun volontario quegli elementi legati ai saperi in ordine a particolari competenze professionali, come:

- animazione territoriale e promozione del volontariato

- animazione giovanile in contesti di disagio

- gestione di attività inerenti al riciclaggio e al riuso (raccolta, smistamento, selezione, vendita, inventario)

- organizzazione di eventi

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- comunicazione attraverso web e social network

- educazione alla cittadinanza in ambiti formali e non formali.

Le attività di lavoro diretto sugli obiettivi progettuali non verranno mai a mancare, quello che progressivamente si modificherà è l’atteggiamento, l’autonomia e conseguentemente la responsabilità del volontario, che non verrà mai lasciato svincolato dal suo OLP di riferimento.

Infatti sin dopo le prime settimane il volontario avrà già delle consegne e degli incarichi da effettuare, ma se all’inizio sarà accompagnato, man mano che trascorrerà il tempo egli raggiungerà una maggiore autonomia e quindi una maggiore responsabilità nell’attività stessa.

Certamente il grado di autonomia ed il conseguente carico di responsabilità verrà soppesato dall’ OLP di concerto col responsabile del Servizio Civile Nazionale e il responsabile del Monitoraggio e con il coinvolgimento del volontario stesso attore protagonista del progetto.

Il servizio e l’attività saranno corrispondenti al ruolo esplicitato al punto 8.3 seguente.

Assunzione del ruolo ed incremento della qualità e quantità dei servizi

La fase è particolarmente importante per delineare in maniera inequivocabile i successivi mesi di servizio.

Questo dopo la prima verifica ad opera dell’OLP.

Dopo tale operazione verrà dato un incarico formale a ciascun volontario facendo sì che egli inizi da questo momento ad assumere un maggiore protagonismo e un ruolo pressoché paritetico con l’intera equipe di lavoro, con le conseguenti responsabilità annesse e connesse.

Dopo il terzo mese verrà quindi incrementata la qualità e la quantità dei servizi realizzati.

Valutazione conclusiva

In questa fase l’Olp, i volontari e i responsabili di progetto verificheranno i risultati dell’attività svolta, le criticità emerse e i prodotti del servizio.

Stileranno report conclusivi che aiuteranno l’Associazione a verificare la possibilità di ripresentare o meno il progetto, adducendo nel caso le modifiche opportune.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Accoglienza

Osservazione

Attività di servizio

Assunzione del ruolo

Valutazione conclusiva

Nello specifico del progetto si esplicitano a seguire le azioni che si realizzeranno per il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 7.

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OBIETTIVO 1: Rafforzare, nei territori interessati, una cultura della giustizia ambientale attraverso la promozione del riuso e di buone pratiche di riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti di consumo.

AZIONE A: Promozione di una cultura della sostenibilità ambientale

Attività 1: Realizzazione di n.4 iniziative di sensibilizzazione a Catania, rivolte alla cittadinanza e volte a promuovere una riflessione sull’impronta ecologica, con particolare attenzione alla produzione di rifiuti, e a diffondere comportamenti di riduzione, di riuso, di diminuzione dell’impatto ambientale e di promozione delle pratiche di “economia a km.zero”.

Le iniziative proposte potranno consistere in: sfilate di moda usata, cene a kilometro zero, laboratori di riutilizzo, ciclofficine, swap party, baratto. In questo campo, stanti gli obiettivi previsti, verrà valorizzata la componente di creatività e di autonoma ideazione e progettazione dei volontari in servizio civile, pur sempre con l’accompagnamento dei loro OLP e dei volontari delle sedi in cui si troveranno ad operare.

Attività 2: Realizzazione di n. 1 piano di comunicazione volto a potenziare attraverso i siti web e i social network la diffusione di una cultura della riduzione dei rifiuti attraverso buone pratiche di consumo e di riuso.

Attività 3: Realizzazione di n. 1 materiale informativo rivolto alla cittadinanza di Catania sulle buone pratiche per il riuso e la riduzione dell’impatto sull’ambiente. Si ricercheranno collaborazioni con le le istituzioni locali e le altre realtà del territorio impegnate in questi temi.

AZIONE B: Promozione del riuso e del riutilizzo

Attività 4: Studio, elaborazione e avvio di un progetto specifico e innovativo da realizzarsi a Catania sul tema del riuso. Questa attività verrà preparata da un’indagine sui bisogni locali che potrà essere predisposta e svolta dai volontari, pur accompagnati dal proprio OLP, in relazione ai comportamenti dei cittadini utili alla riduzione dell’impatto ambientale.

Attività 5: Realizzazione di recupero periodico di materiale usato e riutilizzabile

Attività 6: Supporto alle attività di mercatino dell’usato deputato al riutilizzo dei materiali raccolti e alla diffusione di una cultura del riuso e della sostenibilità ambientale.

OBIETTIVO 1: Rafforzare, nei territori interessati, una cultura della giustizia ambientale attraverso la promozione del riuso e di buone pratiche di riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti di consumo.

Azioni Attività 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

AZIONE A: Promozione di

una cultura della

sostenibilità ambientale

1. Realizzazione di n.4 iniziative di sensibilizzazione

2. Realizzazione di un piano di comunicazione

3. Realizzazione di un materiale informativo rivolto alla cittadinanza

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AZIONE B: Promozione del riuso e del riutilizzo

4. Studio, elaborazione e avvio di un progetto specifico e innovativo da realizzarsi a Catania sul tema del riuso

5. Realizzazione di recupero periodico di materiale usato e riutilizzabile

6. Supporto alle attività del mercatino dell’usato

OBIETTIVO 2: Diffondere il tema della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti dei cittadini attraverso percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale in ambito formale e non formale.

AZIONE C: Promozione e realizzazione di percorsi di educazione alla cittadinanza

Attività 7: Preparazione dei percorsi didattici sulle tematiche del progetto

- Studio dei contenuti e dei temi da proporre nei percorsi didattici

- Rielaborazione degli stessi ai fini degli incontri, unitamente all’individuazione delle metodologie più adeguate

- Individuazione di testi e strumenti di supporto agli incontri nelle scuole

- Preparazione dei percorsi didattici, anche mediante simulazioni degli interventi in classe e partecipazione come uditori a percorsi di educazione allo sviluppo tenuti da animatori Mani Tese esperti

- Scelta e preparazione di materiali e realizzazione di supporti didattici da utilizzare nell’intervento (presentazioni power point, video, giochi di ruolo, poster, ecc.)

Attività 8: Realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza mondiale nelle scuole

- Realizzazione dei percorsi didattici nelle scuole interessate del territorio di Catania e Provincia.

- Valutazione degli incontri sotto il profilo metodologico e contenutistico con insegnanti e studenti

Attività 9: Pianificazione e realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza in ambito non formale

- Realizzazione di un campo di volontariato per adolescenti e giovani sui temi della giustizia ambientale

- Realizzazione di laboratori per il riuso rivolti ad adolescenti e giovani come mezzo per promuovere consumi responsabili e attenzione per l’ambiente.

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Obiettivo 2: Diffondere il tema della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti dei cittadini attraverso percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale in ambito formale e non formale.

Azioni Attività 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

AZIONE C: Promozione e realizzazione di percorsi didattici di educazione alla cittadinanza

7. Preparazione dei percorsi didattici sulle tematiche del progetto

8. Realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza mondiale nelle scuole

9. Pianificazione e realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza in ambito non formale

Obiettivo 3: Favorire le scelte di partecipazione e di impegno civico dei giovani volontari in servizio civile, investendo nella loro crescita personale e valorizzando le loro aspettative e volontà a costruire un mondo più giusto e solidale. Il presente obiettivo e le attività sotto elencate verranno perseguiti anche grazie alla creazione per i giovani volontari di continue opportunità di incontro, di confronto e di socializzazione tra i volontari in Servizio Civile e i “colleghi”, volontari e operatori, della Sede Mani Tese di Catania, nonchè i volontari in Servizio Civile presso l’Ente e presso altri Enti del territorio, opportunità ritenute parti integranti dello stesso progetto e dell’esperienza di crescita personale attraverso il Servizio Civile.

AZIONE D: Valorizzazione della crescita personale dei volontari in servizio civile

Attività 10: Realizzazione di 3 incontri sul Servizio Civile con studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Catania.

I volontari coinvolti nella realizzazione del presente progetto progetteranno e gestiranno in autonomia, pur con la supervisione del proprio OLP, tre incontri con gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Catania, per presentare la propria esperienza di Servizio Civile e discutere dell’importanza di fare delle scelte che presuppongano una concezione “plurale” della propria vita e non solo fondata sul soddisfacimento dei bisogni individuali.

Attività 11: Realizzazione di 2 incontri con i volontari delle Associazioni di volontariato locali.

I volontari coinvolti nella realizzazione del presente progetto progetteranno e gestiranno in autonomia, con l’accompagnamento del proprio OLP e dei volontari della Sede Mani Tese di Catania, due incontri con i volontari delle Associazioni di volontariato di Catania e con i volontari in Servizio Civile eventualmente presenti presso di esse. Gli incontri verteranno sui temi del Servizio Civile, le problematiche del contesto sociale cittadino e l’ impatto su di esso

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delle attività di volontariato (e viceversa). L’attività verrà resa possibile attraverso la collaborazione con il locale Centro Servizi per il Volontariato.

Attività 12: Produzione di un elaborato sulla scelta di servizio civile

I volontari coinvolti dal presente progetto, verso il termine del percorso, produrranno un elaborato sulla scelta di Servizio Civile e sull’esperienza vissuta. Questa testimonianza (realizzata mediante l’utilizzo di linguaggi diversi, testo scritto, articolo, video, ecc…) verrà condivisa non solo all’interno di Mani Tese e fra tutti i volontari dell’Associazione, ma soprattutto nei confronti dei giovani del territorio e della cittadinanza di Catania, attraverso i periodici e i mezzi di comunicazione locale (interviste video e radio, siti web, blog, facebook, ...).

Obiettivo 3: Favorire le scelte di partecipazione e di impegno civico dei giovani volontari in Servizio Civile, investendo nella loro crescita personale e valorizzando le loro aspettative e volontà a costruire un mondo più giusto e solidale.

Azioni Attività 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

AZIONE D: Valorizzazione della crescita personale dei volontari in servizio civile

10. Realizzazione di 3 incontri sul servizio civile con studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Catania.

11. Realizzazione di 2 incontri con i volontari delle Associazioni di volontariato locali

12. Produzione di un elaborato sulla scelta di servizio civile

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Relativamente alle risorse umane coinvolte nella realizzazione del progetto, nelle tabelle che seguono vengono riportate oltre alla quantità, le funzioni, i titoli, le qualifiche e le esperienze delle risorse umane coinvolte. Viene inoltre riportata l’indicazione circa il numero di volontari in Servizio Civile che si prevede di impiegare in ogni singola attività.

OBIETTIVO 1: Rafforzare, nei territori interessati, una cultura della giustizia ambientale attraverso la promozione del riuso e di buone pratiche di riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti di consumo.

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Attività Quantità e funzione risorse umane coinvolte

Titoli, qualifiche ed esperienza attinenti

1. Realizzazione di n.4 iniziative di sensibilizzazione nella città di Catania

1 dipendente Mani Tese

Diploma di scuola superiore; responsabile da nove anni delle attività di recupero e riuso di Mani Tese a Catania; socio di Mani Tese; appartenenza al gruppo di volontariato di Catania da oltre 12 anni.

10 volontari di Mani Tese

Diploma di scuola Superiore / laurea in scienze politiche, scienze ambientali, scienze della formazione; volontariato presso il gruppo di Catania; esperienza nella realizzazione di iniziative di animazione e coinvolgimento della cittadinanza

4 volontari SCN-GG

2. Realizzazione di n. 1 piano di comunicazione

5 volontari Mani Tese

Diploma di scuola Superiore / laurea in scienze politiche, scienze ambientali, scienze della formazione; volontariato presso il gruppo di Catania; esperienza nella realizzazione di iniziative di animazione e coinvolgimento della cittadinanza; esperienza nel settore della comunicazione, siti web, social network.

1 volontario SCN-GG

3. Realizzazione di n. 1 materiale informativo rivolto alla cittadinanza di Catania

5 volontari Mani Tese

Diploma di scuola Superiore / laurea in scienze politiche, scienze ambientali, scienze della formazione; volontariato presso il gruppo di Catania; esperienza nella realizzazione di iniziative di animazione e coinvolgimento della cittadinanza; esperienza nel settore grafico.

2 volontari SCN-GG

4. Studio, elaborazione e avvio di un progetto specifico e innovativo da realizzarsi a Catania sul tema del riuso

2 dipendenti Mani Tese

Diploma di scuola superiore; responsabile da nove anni delle attività di recupero e riuso di Mani Tese a Catania; socio di Mani Tese; appartenenza al gruppo di volontariato di Catania da oltre 12

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anni.

Laurea in Scienze Politiche; più di 15 anni di esperienza di lavoro nella gestione di attività di riutilizzo e vendita di materiale usato.

10 volontari Mani Tese

Diploma di scuola Superiore / laurea in scienze politiche, scienze ambientali, scienze della formazione; volontariato presso il gruppo di Catania; esperienza nella realizzazione di iniziative di animazione e coinvolgimento della cittadinanza; esperienza nel settore grafico.

4 volontari SCN-GG

5. Realizzazione di raccolte porta a porta periodiche di materiale usato e riutilizzabile.

2 dipendenti Mani Tese responsabili da oltre 12 anni delle attività di recupero e riuso di Mani Tese a Catania

15 volontari Mani Tese pensionati; volontari del gruppo di Catania; esperienza nelle attività di recupero e riuso da più di 2 anni

4 volontari SCN-GG

6. Supporto alle attività dei mercatini dell’usato

2 dipendenti Mani Tese responsabili da oltre 12 anni delle attività di recupero e riuso di Mani Tese a Catania

15 volontari Mani Tese pensionati; volontari del gruppo di Catania; esperienza nelle attività di recupero e riuso da più di 2 anni

4 volontari SCN-GG

OBIETTIVO 2: Diffondere il tema della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti dei cittadini attraverso percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale in ambito formale e non formale.

Attività Quantità e funzione risorse umane coinvolte

Titoli, qualifiche ed esperienza attinenti

7. Preparazione dei percorsi didattici sulle tematiche del progetto

2 volontari Mani Tese

Laurea in scienze dell’educazione e scienze politiche più 7 anni di esperienza di lavoro nelle scuole; volontariato presso il gruppo di Catania

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2 volontari SCN-GG

8. Realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza mondiale nelle scuole

4 volontari Mani Tese

Laurea in scienze dell’educazione e scienze politiche più 5 anni di esperienza di lavoro nelle scuole; volontariato presso il gruppo di Catania.

1 dipendente Mani Tese

Laurea in Scienze Politiche; più di 15 anni di esperienza di lavoro nella realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza mondiale a Catania.

2 volontari SCN-GG

9. Pianificazione e realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza in ambito non formale

4 animatori di percorsi formativi nelle scuole

Laurea in scienze dell’educazione e scienze politiche più 5 anni di esperienza di lavoro nelle scuole per quanto riguarda la realizzazione di percorsi formativi; volontariato presso il gruppo di Catania.

4 volontari SCN-GG

Obiettivo 3: Favorire le scelte di partecipazione e di impegno civico dei giovani volontari, investendo nella loro crescita personale e valorizzando le loro aspettative e volontà a costruire un mondo più giusto e solidale.

Attività Quantità e funzione risorse umane coinvolte

Titoli, qualifiche ed esperienza attinenti

10. Realizzazione di 3 incontri sul servizio civile con studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Catania.

2 volontari Mani Tese

Laurea in scienze dell’educazione e scienze politiche più 7 anni di esperienza di lavoro nelle scuole; volontariato presso il gruppo di Catania

4 volontari SCN-GG

11. Realizzazione di 2 incontri con i volontari delle Associazioni di volontariato locali

4 volontari Mani Tese Laurea in scienze dell’educazione e scienze politiche; volontariato presso il gruppo di Catania.

1 dipendente Mani Tese

Laurea in Scienze Politiche; più di 15 anni di esperienza di lavoro nella realizzazione di attività di volontariato a Catania.

4 volontari SCN-GG

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12. Produzione di un elaborato sulla scelta di servizio civile

2 volontari Mani Tese Laurea in scienze dell’educazione e scienze politiche; volontariato presso il gruppo di Catania.

4 volontari SCN-GG

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Il presente progetto si presta ad essere attuato anche da giovani con bassa scolarizzazione, fuori sia dai processi educativi e di apprendimento, che di quelli del mercato del lavoro. I volontari verranno coinvolti nelle attività sopraindicate, sia in collaborazione e affiancamento con le altre figure, operatori e volontari, impegnate nel progetto, sia come operatività individuale, ma sempre con la supervisione e l’accompagnamento dell’OLP e dei volontari della Sede Mani Tese Sicilia. Ai giovani coinvolti verrà chiesto di mettere in gioco competenze pratiche, organizzative e relazionali, in termini di supporto e affiancamento agli operatori ed ai volontari dell’Ente. A tal fine l’inserimento dei volontari nei vari contesti operativi avverrà in successive fasi di formazione, affiancamento, verifica e sperimentazione. Nella tabella che segue sono dettagliati i compiti previsti per i volontari in relazione alle singole attività progettuali.

AZIONI IN PROGETTO

ATTIVITA’ PREVISTE PER I VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE – PROGRAMMA

GARANZIA GIOVANI

AZIONE A: Promozione di una cultura della

sostenibilità ambientale

Supporto per la realizzazione delle iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza al riuso e la sostenibilità ambientale; richiesta delle autorizzazioni necessarie per l’organizzazione di dette iniziative.

Promozione presso istituzioni locali, associazioni e organi di informazione presenti nei diversi contesti territoriali delle attività promosse per la cittadinanza in relazione al tema del riuso.

Supporto nella pianificazione e realizzazione di un progetto comunicativo legato alle attività di riuso e alla diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale.

Supporto nella progettazione, realizzazione e diffusione di materiale informativo sui temi del recupero e del riuso di beni usati.

AZIONE B: Promozione del riuso e del riutilizzo

Supporto all’organizzazione logistica delle raccolte periodiche di materiale usato presso la cittadinanza e delle attività di conferimento del materiale usato da parte della popolazione.

Partecipazione alla realizzazione delle raccolte periodiche di materiale usato e alla gestione delle attività di conferimento del

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materiale usato da parte della popolazione.

Supporto alla selezione del materiale raccolto (mobili, oggetti, abiti, ecc.).

Attività di contatto col pubblico all’interno dei mercatini di Mani Tese deputati alla cessione del materiale raccolto.

Supporto alla realizzazione del materiale informativo sulla sostenibilità ambientale ad uso dei fruitori del mercatino dell’usato.

Realizzazione di un’indagine conoscitiva dei bisogni propedeutica all’ideazione di progetti specifici e innovativi delle diverse sedi legati al riuso.

AZIONE C: Promozione e realizzazione di percorsi di educazione alla cittadinanza

Supporto nelle relazioni con scuole, insegnanti e circoli didattici a fine di promozione e organizzazione di percorsi didattici di educazione alla sostenibilità ambientale

Supporto nei contatti con le realtà delle società civili locali, altre associazioni di volontariato, gruppi giovanili, Università, Enti Locali, scuole, insegnanti.

Studio dei contenuti e delle metodologie da proporre negli interventi scolastici e negli eventi di sensibilizzazione a livello locale, sotto la supervisione degli operatori e dei volontari dell’équipe nazionale di Educazione alla Cittadinanza Mondiale

Supporto alla realizzazione dei percorsi didattici e delle attività di coinvolgimento e formazione degli studenti per la realizzazione delle principali campagne di Mani Tese.

Supporto all’organizzazione dei campi di volontariato di Mani Tese, sia per quanto riguarda gli aspetti logistici che per quanto concerne le parti formative.

Supporto alla realizzazione dei progetti di educazione non formale alla cittadinanza.

AZIONE D: Valorizzazione della crescita personale dei volontari in servizio civile

Organizzazione degli incontri con gli studenti delle scuole di primo e secondo grado sul tema del volontariato, del servizio civile e della cittadinanza attiva, con attenzione agli aspetti legati alla pianificazione degli interventi (sotto la supervisione degli operatori e dei volontari dell’équipe nazionale di Educazione alla Cittadinanza Mondiale) e alle autorizzazioni.

Organizzazione degli incontri con i volontari delle Associazioni del territorio e con i volontari in servizio civile di altri Enti del territorio; preparazione degli interventi attraverso il confronto interno con il gruppo dei volontari della Sede Mani Tese di Catania.

Elaborazione di una testimonianza sul servizio civile in seguito

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ad una condivisione interna tra volontari in servizio civile dello stesso progetto.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

1440 ore annue, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie.

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

- Le attività si svolgeranno normalmente dal martedì al sabato, ma potranno comportare

un impegno serale o in giorno festivo in occasione di eventi locali, di campagne nazionali Mani Tese o di programmazione delle attività delle diverse Sedi coinvolte dal progetto;

- Si richiede una buona flessibilità negli orari di servizio; - Si richiede la disponibilità a spostamenti sul territorio nazionale, con costo a carico

dell’Associazione, per la realizzazione di attività del progetto, di campagne nazionali Mani Tese, di campi di volontariato e dei momenti formativi previsti dal presente progetto nell’ambito della formazione specifica.

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Vedi format Helios allegato.

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Il progetto verrà pubblicizzato nella Regione Sicilia e in particolare nella Provincia di Catania attraverso i seguenti canali, prevedendo un impiego di circa 200 ore nell'attività di sensibilizzazione:

- volantino sul Servizio Civile Nazionale Volontario - sito internet http://www.manitese.it (sezione dedicata al servizio civile volontario)

che vede circa 250 accessi al giorno.

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0

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0

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- mailing list destinata a soci e volontari dell’Associazione - partecipazione di volontari ad incontri sul servizio civile volontario presso scuole

secondarie di secondo grado, comuni vicini, eventi particolari con stand e banchetti a Catania.

- apposite campagne d’informazione attraverso i social network - volantinaggio presso le sedi universitarie di Catania, le principali biblioteche dei

centri interessati nei territori coinvolti dal progetto, il locale Centro Servizio per il Volontariato e gli uffici dei principali sportelli giovani di Catania e Provincia.

- volantinaggio presso luoghi di facile accesso ai giovani, nonchè centri per l’impiego giovanile

- attività di sportello presso la locale Sede Mani Tese oltre che presso la Sede Nazionale di Milano per i giovani che chiedono informazioni

- comunicati stampa e radio da veicolare attraverso i media locali della Regione Sicilia.

Una volta in corso, il progetto e l’esperienza dei volontari in Servizio Civile verranno presentati all’esterno e promossi alla comunità locale attraverso:

incontri con studenti di scuole secondarie di secondo grado partecipazione a iniziative rivolte ai giovani articoli su giornali e fogli di informazione locali produzione di materiale fotografico e video testimonianze sul Servizio Civile nei quartieri coinvolti dalle attività progettuali attività specifiche legate all’Obiettivo n.3 del presente progetto.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

La selezione degli aspiranti volontari prevede due fasi:

una fase di esame da parte dei selezionatori dei curricula e della documentazione presentata all’atto della domanda di cui si valuteranno le competenze e le esperienze maturate.

una fase di valutazione attraverso un colloquio individuale da parte del rappresentante dell’Ente nel quale vengono indagate le competenze relazionali, cognitive e personali. Il colloquio conoscitivo e motivazionale tra il candidato e il referente dell’Ente è teso a valutare l’idoneità a svolgere il progetto di Servizio Civile scelto.

Ad ogni colloquio parteciperanno due selezionatori. Uno di essi sarà l’ OLP incaricato dal progetto per quella sede. Tale scelta è dovuta alla consapevolezza del ruolo centrale svolto dall'OLP nel percorso di Servizio Civile, e quindi dalla necessità che lo stesso si impegni fin da subito e irrevocabilmente nel suo ruolo di “maestro” sin dalla fase di selezione.

Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori

Il sistema di selezione punta ad individuare il candidato migliore attraverso un sistema di “vagli” progressivi costituiti da:

Prerequisiti richiesti dal bando condizione necessaria per partecipare al processo di selezione

Variabili fondamentali la cui presenza può garantire un più efficace inserimento del

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candidato nel settore di competenza di Mani Tese e dell’argomento del progetto:

- pregressa esperienza presso Mani Tese;

- pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego;

- condivisione da parte del candidato dei valori di Mani Tese;

- disponibilità al proseguimento di un impegno di volontariato al termine del servizio;

- motivazioni del candidato per la prestazione del servizio civile;

- interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto.

Accanto ai prerequisiti richiesti dal bando verrà accertata la presenza di alcuni elementi misurati sulla base del giudizio degli esaminatori:

- disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio;

- particolari doti umane, relazionali e comunicative;

- minori opportunità del candidato a causa di bassa scolarizzazione e/o provenienza da contesti di disagio o a rischio di esclusione sociale.

I selezionatori attraverso delle griglie di osservazione calcoleranno i punteggi per ognuna delle competenze oggetto di osservazione.

Durante il colloquio verrà data al candidato la possibilità di conoscere la realtà nella quale si troverà a operare: confrontandosi col responsabile potrà chiarire dubbi e perplessità circa il progetto. Da parte sua l’OLP avrà la possibilità conoscere i possibili candidati, in relazione alle attività ed agli obiettivi previsti dai progetti, avendo anche a disposizione il curriculum vitae del candidato e la griglia descrittiva dei fattori di valutazione su cui stendere la sua valutazione.

Al termine di tale percorso il responsabile della selezione procederà alla stesura della graduatoria finale per singola sede di attuazione di progetto e per progetto.

I punteggi attribuiti al candidato per la graduatoria saranno così distribuiti:

- curriculum vitae: punteggio da 0 a 40.

- colloquio individuale/scheda di valutazione: punteggio da 0 a 60.

Per essere considerato idoneo ed inserito in graduatoria, il candidato dovrà ottenere un punteggio minimo di 60/100.

Valutabili da cv

1. Pregressa esperienza presso Mani Tese: giudizio max. 13 punti.

2. Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego: giudizio max. 14 punti.

3. Titoli professionali attinenti al progetto: giudizio max. 13 punti.

Valutabili dal colloquio

1. Condivisione degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio max. 10 punti.

2. Disponibilità alla continuazione dell’impegno di volontariato al termine del servizio: giudizio max. 10 punti.

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3. Motivazioni del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio max. 10 punti.

4. Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: giudizio max. 10 punti.

5. Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio: giudizio max. 10 punti

6. Particolari doti umane, relazionali e comunicative: giudizio max. 10 punti.

Nel colloquio ciò che soprattutto si cercherà di misurare sarà quindi non tanto e non solo le pregresse capacità specifiche e le nozioni in possesso del candidato per svolgere al meglio le attività previste dal progetto, ma anche la voglia di partecipazione, di essere formato, di crescere. L'intento è quello di valutare anche le “potenzialità” del giovane, nel rispetto di quanto indicato nei fini e negli obiettivi della normativa in tema di servizio civile volontario.

CRITERI DI SELEZIONE

I criteri di selezione sono una diretta conseguenza delle variabili che si intendono misurare e degli indicatori utilizzati per tale misurazione.

Fatto 100 il punteggio massimo ottenibile:

a) il percorso professionale e scolastico incide in maniera minoritaria;

b) un peso notevole viene dato al colloquio diretto, con relativa valutazione.

I predetti criteri di valutazione saranno resi noti ai candidati, con adeguate forme di pubblicità, prima delle prove selettive quale la pubblicazione sul sito internet http://www.manitese.it (sezione dedicata al servizio civile).

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività

del progetto:

Per il presente progetto di Servizio Civile l’Associazione Mani Tese ONG Onlus ha predisposto un piano di monitoraggio interno che prevede: 1. colloquio a un mese dall’avvio dei progetti e del servizio con gli OLP di riferimento, per accertamento dell’adeguamento alle procedure previste e per valutare il primo impatto dal punto di vista dell’accoglienza, della formazione specifica e dell’inizio del progetto; questa prima verifica serve inoltre per risolvere i primi problemi a carattere organizzativo in particolare per i “nuovi OLP”; 2. questionario per i volontari in servizio civile a tre mesi dall’avvio del servizio, con

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l’obiettivo di monitorare attività, orari, livello di soddisfazione, contenuti formativi (in relazione al 70% della formazione specifica e alla prima fase del percorso di formazione generale), rapporto con gli altri volontari in servizio civile, rapporto con l’OLP, rapporto con gli altri volontari Mani Tese della sede di servizio, rapporto con gli esterni alla sede, criticità eventuali e aspetti da valorizzare; da notare che in questi primi tre mesi avverranno già una buona parte degli incontri di formazione specifica e generale, occasioni che verranno inoltre sfruttate per monitorare informalmente gli elementi di cui sopra; 3. questionario per gli OLP a quattro mesi dall’avvio dei progetti, con l’obiettivo di fornire una prima valutazione complessiva riguardo alla realizzazione dei progetti (formazione specifica e attività) e ai volontari (organizzazione del lavoro, autonomia, responsabilizzazione, livello di soddisfazione, criticità), oltre che all’impatto del servizio civile volontario sulle attività della sede Mani Tese interessata e ai bisogni formativi dell’OLP alla luce dei mesi effettivi di gestione locale del servizio civile; 4. questionario per i volontari in servizio civile a sei mesi dall’inizio del servizio; agli obiettivi precedenti (che permangono proprio in funzione dell’attività di monitoraggio) e alla valutazione conclusiva del percorso di formazione generale, si aggiungono obiettivi legati a mettere in luce il cambiamento di ruolo che li ha visti protagonisti, verso una maggiore autonomia organizzativa e progettuale in relazione alle diverse attività previste; 5. questionario per i volontari in servizio civile verso il nono mese di servizio e incontro in particolare per una verifica dell’esperienza e delle competenze acquisite e per la valutazione del programma di formazione specifica; 6. questionario di fine servizio somministrato ai volontari in servizio civile al dodicesimo mese; 7. questionario di fine progetto per gli OLP e incontro volto a valutare gli obiettivi di progetto in relazione alla propria sede, l’adeguamento alle modalità gestionali, l’impatto sulle attività e gli obiettivi futuri legati ad un’eventuale riprogettazione. Anche se di per sé la comunicazione non significa monitoraggio, l’Ente predisporrà un sistema di comunicazione interna che farà capo al responsabile Servizio Civile Nazionale e garantirà il flusso continuo di informazioni Ente/OLP/Volontari volto all’esemplificazione dei compiti discendenti dalla normativa, alla risoluzione tempestiva di problemi e criticità e, non ultimo, alla creazione di un vero e proprio gruppo di lavoro legato alla realizzazione dei diversi progetti.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

NO

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

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GENERALI

Attività/altre voci Risorse tecniche e strumentali necessarie

Costi

Partecipazione dei 4 volontari ai percorsi di formazione specifica

- vitto alloggio volontari per due incontri residenziali di quattro giornate ciascuno

800 €

Partecipazione dei 4 volontari ai percorsi di formazione specifica

- viaggi 1.100 €

Personale retribuito Mani Tese specifico per la realizzazione del progetto

- 2 responsabili programma sostenibilità ambientale – quota parte 30% delle ore di lavoro di ciascuno impiegate specificatamente per la realizzazione del progetto

6.240 €

TOTALE 8.140 euro OBIETTIVO 1

Attività/altre voci Risorse tecniche e strumentali necessarie Costi

realizzazione n.4 iniziative di sensibilizzazione sul riuso

- opuscolo e volantini (stampa) - viaggi

1.000 € 100 €

realizzazione un materiale informativo - grafica e stampa 500 €

TOTALE 1.600 € OBIETTIVO 2

Attività/altre voci Risorse tecniche e strumentali necessarie Costi

realizzazione percorsi didattici

- proiettore e schermo per video presentazioni in aula - PC portatile

500 euro

500 euro realizzazione attività di educazione non formale - viaggi 300 euro

TOTALE 1.300 euro

OBIETTIVO 3

Non si prevedono risorse finanziarie aggiuntive.

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

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Sono partners copromotori del presente progetto le seguenti realtà appartenenti al mondo del no profit:

COOPERATIVA SOCIALE MANI TESE ONLUS (Vedi ALLEGATO) ASSOCIAZIONE MANI TESE SICILIA (Vedi ALLEGATO) ASSOCIAZIONE METTIAMOCI IN GIOCO (Vedi ALLEGATO)

Dette collaborazioni serviranno per realizzare alcune delle attività indicate in progetto potendo usufruire di un supporto in termini di consulenze e strumentazioni disponibili nel territorio considerato; serviranno inoltre per integrare le tematiche affrontate con l’esperienza sul campo maturata da questo partner di progetto. In particolare, facendo riferimento alle caratteristiche del Programma Garanzia Giovani, la Cooperativa Sociale Mani Tese Onlus si è resa disponibile ad incontrare i volontari del Programma per una formazione legata alle competenze professionali inerenti alle attività di riciclaggio e al riuso: raccolta, smistamento, selezione, vendita, inventario.

COOPERATIVA SOCIALE MANI TESE ONLUS

- supporto all’ ideazione delle iniziative di sensibilizzazione - consulenza per la realizzazione di un

materiale informativo rivolto ai cittadini di Catania

- supporto per la realizzazione di un progetto specifico e innovativo sul tema del riuso;

- formazione legata alle competenze professionali inerenti alle attività di riciclaggio e al riuso

- OBIETTIVO 1, AZIONE A, ATTIVITÀ 1 - OBIETTIVO 1, AZIONE A, ATTIVITÀ 3 - OBIETTIVO 1, AZIONE B, ATTIVITÀ 4 - OBIETTIVO 1, AZIONE B, ATTIVITÀ 6

ASSOCIAZIONE MANI TESE SICILIA

- supporto organizzativo alla realizzazione di n.4 iniziative di sensibilizzazione - consulenza per l’elaborazione di un progetto specifico sul tema del riuso - supporto alle attività di recupero periodico di materiale usato e alle attività del mercatino dell’usato - consulenza di esperti in materia di educazione alla cittadinanza mondiale - supporto organizzativo alla realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza in ambito non formale.

- OBIETTIVO 1, AZIONE A, ATTIVITÀ 1 - OBIETTIVO 1, AZIONE B, ATTIVITÀ 4 - OBIETTIVO 1, AZIONE B, ATTIVITÀ 5 E ATTIVITÀ 6 - OBIETTIVO 2, AZIONE C, ATTIVITÀ 7 - OBIETTIVO 2, AZIONE C, ATTIVITÀ 9

ASSOCIAZIONE METTIAMOCI IN GIOCO

- consulenza per la realizzazione di laboratori con ragazzi/e e minori sul tema del riuso - consulenza in materia di educazione alla cittadinanza mondiale - supporto organizzativo alla realizzazione di attività di educazione alla cittadinanza in ambito non formale

- OBIETTIVO 2, AZIONE C, ATTIVITÀ 9 E OBIETTIVO 3, AZIONE D, ATTIVITÀ 11 - OBIETTIVO 2, AZIONE C, ATTIVITÀ 7 - OBIETTIVO 2, AZIONE C, ATTIVITÀ 9

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25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Azioni Risorse tecniche e strumentali necessarie

AZIONE A: Promozione di una cultura della sostenibilità

ambientale

Una unità immobiliare adibita ad ufficio .

Un gazebo per la realizzazione di stand in iniziative pubbliche di sensibilizzazione alla sobrietà e al riutilizzo di beni usati.

Un computer e una stampante per la preparazione del materiale di promozione e di informazione sugli stili di vita sostenibili.

Una postazione telefonica con collegamento internet.

AZIONE B: Promozione del riuso e del riutilizzo

Due furgoni per la raccolta porta a porta e il trasporto di materiali usati.

Un’area appositamente destinata alla raccolta e selezione dei beni usati.

Una unità immobiliare per la vendita dei beni usati.

Una postazione telefonica con collegamento internet.

AZIONE C: Promozione e realizzazione di percorsi di

educazione alla cittadinanza

Il patrimonio bibliografico e multimediale del settore Educazione alla cittadinanza mondiale di Mani Tese.

La rivista quadrimestrale didattico pedagogica “Strumenti”, oggi on line, prodotta da Mani Tese sui temi dell’educazione allo sviluppo in ambito scolastico.

Un gazebo per la realizzazione di iniziative pubbliche rivolte alla cittadinanza.

Una sede attrezzata per ospitare giovani ai campi di volontariato.

Un videoproiettore.

Un computer portatile specificamente previsti per interventi in ambito scolastico.

Una postazione telefonica con collegamento internet.

AZIONE D: Valorizzazione della crescita personale dei volontari in servizio civile

Un videoproiettore.

Un computer e una stampante per la preparazione del materiale di promozione e di informazione sugli stili di vita sostenibili.

Una postazione telefonica con collegamento internet.

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CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NO

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

NO

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

RICONOSCIMENTI DA MANI TESE Mani Tese, nella veste di promotore del progetto, certifica e riconosce le competenze e le professionalità acquisite attraverso il presente progetto: - COMPETENZE PEDAGOGICHE:

gestire l'esperienza acquisita; incrementare le conoscenze; favorire il cambiamento in un processo circolare.

- COMPETENZE PSICOLOGICHE:

capacità di comprendere le componenti psicologiche nel soggetto in ogni fase della sua evoluzione;

capacità di individuare la presenza di dinamiche relazionali nei contesti dei singoli, famiglie, gruppi, comunità,…

- COMPETENZE RELAZIONALI:

saper lavorare in équipe; saper comunicare in modo partecipativo in tutte le attività del progetto; saper rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo i

destinatari del progetto; saper interagire, in collaborazione con il personale; saper coinvolgere le reti informali; saper rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori; saper sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla

partecipazione a iniziative culturali e ricreative. - COMPETENZE DI CARATTERE SOCIO-CULTURALE:

conoscenza di tecniche di conduzione dei gruppi e delle dinamiche psico-sociali; conoscenza di tecniche professionali di animazione volte a favorire processi di

aggregazione, integrazione, socializzazione delle persone e di valorizzazione delle risorse territoriali;

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capacità di progettare e gestire in modo qualificato attività animative, eventi, attività ludiche, e iniziative di valorizzazione del territorio;

capacità di progettare tecniche di animazione qualificate e diversificate; capacità di coordinare interventi tecnici di animazione, attraverso la gestione di

risorse umane e l’utilizzo di dotazioni strumentali.

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI

29) Sede di realizzazione:

Le sedi di realizzazione della formazione generale dei volontari in servizio civile saranno: Sede Mani Tese di Catania, Via Montenero, 8. Sede Nazionale di Mani Tese, sita a Milano in Piazzale Gambara, 7/9

30) Modalità di attuazione:

La formazione generale è effettuata in proprio, con formatori dell’Ente. Per alcuni moduli si utilizzeranno, in affiancamento ai formatori accreditati, esperti dei temi trattati, supporti audio video, testimonianze. Le classi saranno composte da un numero massimo di 25 partecipanti.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Il piano relativo alla formazione generale per i volontari in servizio civile punterà come primo obiettivo sulla costruzione del gruppo come strumento di apprendimento e confronto. Il gruppo si costituirà quale strumento per condividere ed elaborare senso, scopo e obiettivi comuni in relazione al ruolo e al significato del Servizio Civile. Attraverso l’analisi delle motivazioni e dei valori di ognuno si costruirà un’identità di “giovani in servizio civile”. La metodologia usata prevede un elevato grado di interazione, al fine di facilitare l’apprendimento tramite l’esperienza diretta. Tutte le fasi che prevedono metodologie più frontali (lezione, filmati, testimonianze), saranno sempre integrate da modalità più interattive. Affinché la formazione risulti efficace si utilizzeranno metodologie diverse che terranno inoltre conto della disomogeneità di età ed esperienze professionali pregresse di ciascun volontario. La disomogeneità stessa verrà utilizzata come laboratorio di condivisione delle differenze e come facilitazione all’apprendimento a partire dalle risorse di ognuno.

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Si utilizzeranno quindi metodi attivi in cui il volontario sarà stimolato alla partecipazione diretta, il continuo feed back da parte del formatore permetterà la rielaborazione dei contenuti ed il reale apprendimento in termini di “saper fare” e “saper essere”. I metodi e le tecniche utilizzate, peraltro riconducibili alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (D.P.C.M. 160 del 19 luglio 2013), varieranno a seconda del contenuto dei singoli moduli. Sarà quindi prevista un’alternanza tra le diverse tecniche previste, elencate di seguito: 1. la lezione frontale 2. i filmati; 3. le testimonianze; 4. i laboratori creativi; 5. le esercitazioni ed i lavori di gruppo; 6. le simulazioni ed i role play. Complessivamente le lezioni frontali copriranno il 50 % del monte ore, il restante 50 % sarà realizzato utilizzando dinamiche non formali. I formatori saranno affiancati in alcuni momenti da personale esperto su tematiche specifiche. Il personale potrà essere interno all’Ente o esterno. Nell’ultimo caso ci si avvarrà di persone attive sul territorio nell’area del volontariato e della protezione civile. La formazione generale avrà durata di 42 ore, si concluderà entro i primi 180 giorni di servizio e verrà suddivisa in 9 moduli. I moduli di formazione generale verranno intervallati con il programma di formazione specifica al fine di aumentare nel volontario la consapevolezza, anche attraverso l’integrazione con attività più specifiche e peculiari di ogni servizio, del significato e del valore complessivo del proprio percorso.

33) Contenuti della formazione:

I contenuti della formazione generale si atterranno alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (D.P.C.M. 160 del 19 luglio 2013), che attribuiscono un ruolo strategico alla formazione. Attraverso il percorso di formazione generale il volontario sarà portato a consolidare la propria identità sociale maturando la consapevolezza di partecipare, attraverso il proprio servizio, agli obiettivi che animano la legge sul Servizio Civile. La conoscenza dei diritti e doveri del volontario e degli aspetti organizzativi e operativi forniranno un’utile “cassetta degli attrezzi” per permettere al volontario di muoversi operativamente nel rispetto delle norme e dello spirito del servizio. Uno dei fili conduttori della formazione partirà dalla conoscenza della Carta Costituzionale per introdurre il concetto di Patria e di difesa della stessa, che si concretizza anche attraverso la prestazione di attività di impegno sociale non armato. Si parlerà pertanto di difesa civile prendendo le mosse dalla storia dell’obiezione di coscienza, si recupererà quindi l’eredità trasmessa dagli obiettori di coscienza anche attraverso l’analisi dell’evoluzione della legislazione che ha portato alla costituzione del Servizio Civile Nazionale. Si aiuterà il volontario a riflettere sul termine “Patria” inteso come patrimonio storico,

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artistico e culturale che in quanto tale va difeso. Attraverso esempi concreti sarà possibile individuare con i volontari come le istituzioni e l’Ente presso il quale prestano servizio adempie alla difesa della Patria e come loro, con il proprio operato difendono il principio di solidarietà e di uguaglianza dettato dalla nostra Costituzione. Il passaggio al concetto di cittadinanza attiva evidenzierà ancor meglio il senso del progetto di servizio come diritto-dovere di appartenere ad una collettività e di attivarsi per diffondere la partecipazione democratica di tutti i cittadini. Attraverso il confronto con le motivazioni, le aspettative ed i valori che hanno ispirato la scelta di partecipare al progetto, i volontari potranno inoltre ragionare sul tema del diritto/dovere di cittadinanza che, nell’ottica di Mani Tese, è anche una cittadinanza planetaria. Il percorso proposto intende infatti riferire il piano nazionale anche ad alcune delle sfide che riguardano i nuovi cittadini planetari, a partire dal piano personale (sapere, saper fare, saper essere) per arrivare a definire la partecipazione come imprescindibile strumento di pace. Il tutto mantenendo uno sguardo attento al contesto, alle possibili chiavi di lettura per leggere le povertà, alla cooperazione come esempio per mettersi in gioco in prima persona, nella consapevolezza l’unico modo per non perdere la propria identità di fronte a sfide che si fanno sempre più globali è avere una coscienza globale da coltivare con attenzione. Il percorso formativo prevede che i moduli sotto riportati siano collegati concettualmente tra di loro, al fine di costruire nel volontario la consapevolezza di tutti gli aspetti del senso del Servizio Civile. Il contenuto dettagliato di ciascun modulo viene riportato qui di seguito. Generalmente ogni lezione sarà suddivisa in una prima parte, erogata nelle forme della lezione frontale, e una seconda in cui saranno utilizzate dinamiche non formali. Modulo 1 (6 ore) - Io e il servizio civile. Costruzione dell’identità di gruppo e del ruolo sociale del volontario. Modulo 2 (4 ore) - La difesa della Patria. La difesa civile non armata. Modulo 3 (3 ore) - Evoluzione storica del Servizio Civile Nazionale. Modulo 4 (5 ore) - La formazione civica. La cittadinanza attiva e le risorse del volontariato. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile. Modulo 5 (3 ore) - La protezione civile. Interventi in situazioni di emergenza e prevenzione. Modulo 6 (6 ore) - La normativa vigente e la Carta di impegno etico. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale Modulo 7 (5 ore) – Presentazione dell’Ente. Gli obiettivi di mission e il tema della giustizia. Organizzazione e programmi per l’anno in corso.

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Modulo 8 (4 ore) – L’ente e i suoi progetti di Servizio Civile. Lavorare per progetti. Modulo 9 (6 ore) - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.

34) Durata:

Durata complessiva: 42 ore, strutturate in nove moduli, erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto.

FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI

35) Sede di realizzazione:

Presso la sede di progetto: Catania (CT) Presso la Sede Nazionale di Mani Tese: Milano (MI)

Presso altre sedi dell’Associazione Mani Tese interessate dalle attività di progetto (es. campi di volontariato).

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica sarà attuata in proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

1) Giacomo Petitti di Roreto nato a Varese (VA) il 25/11/1979 2) Chiara Cecotti nata a Treviso (TV) il 21/09/1964 3) Renato Conca nato a Cremona (CR) il 01/04/1967 4) Marco Gurrieri nato a Ragusa (RG) il 14/07/1968 5) Antonino Giovanni D’Amico nato a Catania (CT) il 07/01/1971 6) Noemi Manno, nata a Catania (CT) il 27/08/1982 7) Alessandra Matarazzo, nata a Augusta (SR) il 21/09/1982 8) Rosario Raciti, nato a Aci Catena (CT) il 27/08/1972 9) Luciano Reale, nato a Catania (CT) il 11/02/1980

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

I formatori elencati nel punto precedente sono in possesso di esperienze negli ambiti previsti dal progetto e hanno capacità e competenze relazionali e formative relative ai contenuti della formazione specifica individuati nel punto 41.

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39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica verrà erogata per il 70% entro i 90 giorni dall’avvio del progetto e per il rimanente 30% entro i 270 giorni dall’avvio dello stesso. Questa scelta consentirà al nostro Ente di poter proporre alcuni contenuti formativi anche in una fase avanzata del servizio, contando su una capacità di collegamento tra teoria e prassi frutto dell’esperienza in corso e quindi su una capacità di interazione da parte dei volontari più matura. Le metodologie alla base del piano di formazione specifica per i volontari e le tecniche che saranno impiegate per attuarlo, saranno di tipo modulare e si baseranno sul passaggio progressivo dalla teoria alla pratica attraverso percorsi suddivisi nelle fasi tecniche seguenti: - lezione frontale (che copriranno circa il 40% del monte ore) - dinamiche non formali di apprendimento: discussioni, gruppi di lavoro, laboratori, esercitazioni, incontri individuali, simulazioni; - apprendimento on the job; - verifica sul campo accompagnata dal formatore; - campi di volontariato e iniziative di educazione in ambiti non formali; - convegni dell’Ente, preparati da momenti di introduzione e recupero dei contenuti da

Formatori Titoli, qualifiche, competenze ed esperienze attinenti la materia

Dott. Giacomo Petitti di Roreto

Laurea in Scienze Politiche. Responsabile Educazione alla cittadinanza mondiale di Mani Tese e formatore generale per il servizio civile

Dott.Marco Gurrieri

Laurea in Scienze Politiche Responsabile dei volontari della Sede Mani Tese di Catania

Dott.ssa Noemi Manno

Laurea in Scienze dei Servizi Sociali. Responsabile delle iniziative di sensibilizzazione e ECM della Sede Mani Tese di Catania

Sig. Antonino Giovanni D’Amico

Diploma di Perito Agrario Responsabile attività di cooperazione della Sede Mani Tese di Catania

Sig. Renato Conca Diploma di Maturità Tecnica Industriale. Coordinatore Cooperativa Sociale Mani Tese Onlus

Dott.ssa Alessandra Matarazzo

Laurea di primo livello in comunicazione ed editoria. Responsabile educazione in ambito non formale e comunicazione della Sede Mani Tese di Catania

Sig. Rosario Raciti

Diploma di Ragioneria e Attestato post Diploma in “Addetto alla tutela dell’ambiente e del territorio” Responsabile attività di riuso ed educazione alla sostenibilità ambientale della Sede Mani Tese di Catania

Dott. Luciano Reale Laurea in Scienze Sociologiche Responsabile mercatino dell’usato Sede Mani Tese di Catania

Dott.ssa Chiara Cecotti

Laurea in Scienze Politiche Responsabile Area volontariato e servizio civile di Mani Tese; formatrice generale per il servizio civile

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parte del/dei formatore/i. Anche nel caso di lezioni frontali verranno utilizzate metodologie attive (brainstorming, role play,...) volte a favorire la partecipazione in prima persona dei giovani volontari e a renderli protagonisti delle diverse fasi di apprendimento. Costituendo il percorso di Servizio Civile un’esperienza formativa di per sé, Mani Tese avrà cura durante tutto l’arco dell’anno di progetto, di effettuare la preparazione delle azioni previste utilizzando modalità come la progettazione partecipata, i focus group, le discussioni interattive, di modo che anche l’operatività del servizio contenga una dimensione di formazione dei volontari al lavoro di équipe.

40) Contenuti della formazione:

Sarà proposto un monte ore di 75 ore distribuito in 2 parti da realizzarsi come segue:

- prima parte, entro i primi 90 giorni di progetto

- seconda parte, entro i primi 270 giorni di progetto.

Moduli Formatore

Ore modulo comples

sive

prima parte/seconda

parte

Mission e organizzazione dell’Ente Mani Tese.

Chiara Cecotti Marco Gurrieri 4 ore prima parte

L’organizzazione locale di Mani Tese: i gruppi e le associazioni di volontariato. Marco Gurrieri 2 ore prima parte

La riduzione dei rifiuti e la cittadinanza attiva. Normative europee e legislazione italiana.

Renato Conca Rosario Raciti

4 ore prima parte

Il riuso e le buone pratiche per la sostenibilità ambientale.

Renato Conca Luciano Reale 6 ore prima parte

Nutrire il mondo per cambiare il pianeta.

Giacomo Petitti di Roreto Marco Gurrieri

5 ore prima parte

La progettazione e la realizzazione di progetti di educazione in ambito formale e non formale, contenuti e metodi.

Noemi Manno Alessandra Matarazzo 6 ore prima parte

Lavorare in team: comunicazione “ecologica” e risoluzione dei conflitti Marco Gurrieri 4 ore seconda parte

I percorsi didattici sul tema della giustizia ambientale.

Noemi Manno 6 ore prima parte

La cooperazione internazionale di Mani Tese e il tema della giustizia ambientale.

Marco Gurrieri 6 ore seconda parte

Il tema della giustizia nella vision dell’Associazione: giustizia economica, giustizia sociale e giustizia ambientale. Le campagne di advocacy di Mani Tese.

Noemi Manno Marco Gurrieri

8 ore

2 ore prima parte

6 ore seconda parte

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Sovranità alimentare e Expo 2015. Marco Gurrieri 8 ore prima parte Le principali campagne di raccolta fondi di Mani Tese.

Noemi Manno Rosario Raciti

4 ore seconda parte

L’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi attraverso il volontariato. I campi di volontariato dell’Associazione.

Noemi Manno Antonino D’Amico

6 ore prima parte

La comunicazione negli enti no profit come Mani Tese Alessandra Matarazzo 4 ore prima parte

Primi elementi sulla sicurezza e i rischi connessi alla realizzazione dei progetti di servizio civile di Mani Tese.

Rosario Raciti Luciano Reale 2 ore seconda parte

TOTALE MODULI FORMAZIONE SPECIFICA

75 ore

53 ore prima parte (entro 90 giorni dall’avvio del progetto) 22 seconda parte (entro 270 giorni dall’avvio del progetto)

Di seguito contenuti e metodologie dei singoli moduli:

Moduli Contenuti Metodologia

Mission e organizzazione dell’Ente Mani Tese.

presentazione della storia di Mani Tese, della mission, dei diversi soggetti associativi, e dei settori di intervento

lezione frontale filmati

L’organizzazione locale di Mani Tese: i gruppi e le associazioni di volontariato.

presentazione della storia e delle attività della Sede Mani Tese di Catania; il ruolo del volontariato e dei gruppi territoriali

lezione frontale testimonianze

La riduzione dei rifiuti e la cittadinanza attiva. Normative europee e legislazione italiana.

la raccolta differenziata; la partecipazione dei cittadini alla qualità dell’ambiente in cui vivono; le principali normative esistenti a livello europeo, italiano e territoriale; i soggetti

lezione frontale

Il riuso e le buone pratiche per la sostenibilità ambientale.

le quattro R; le attività di riutilizzo e riuso;

lezione frontale laboratori campi di volontariato apprendimento on the job

Nutrire il mondo per cambiare il pianeta.

gli squilibri internazionali; il diritto al cibo e la sovranità alimentare;

lezione frontale simulazioni laboratori

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role play

La progettazione e la realizzazione di progetti di educazione in ambito scolastico ed extrascolastico, contenuti e metodi.

il ruolo dell’educatore; l’educazione al cittadino planetario; gli organi scolastici; le tecniche

lezione frontale simulazioni esercitazioni apprendimento on the job

Lavorare in team: comunicazione “ecologica” e risoluzione dei conflitti

elementi di team building; i ruoli; la gestione dei tempi; comunicare in gruppo

lezione frontale esercitazioni simulazioni

I percorsi didattici sul tema della giustizia ambientale.

la giustizia ambientale; il land grabbing; i beni comuni

esercitazioni simulazioni apprendimento on the job

La cooperazione internazionale di Mani Tese e il tema della giustizia ambientale.

la filosofia di cooperazione internazionale dell’Ente; il ciclo di un progetto; i principali programmi di cooperazione in corso

lezione frontale filmati campi di volontariato

Il tema della giustizia nella vision dell’Associazione: giustizia economica, giustizia sociale e giustizia ambientale. Le campagne di advocacy di Mani Tese.

i documenti di visione di Mani Tese; il significato delle “tre giustizie”; il significato dell’advocacy per l’Ente; le principali campagne di advocacy;

lezione frontale filmati esercitazione testimonianze campi di volontariato

Sovranità alimentare e Expo 2015

Expo 2015 e Expo dei Popoli; il ruolo e i compiti della nostra Associazione

partecipazione a convegni dell’Ente lezione frontale apprendimento on the job

Le principali campagne di raccolta fondi di Mani Tese.

le principali tecniche di fund raising; i donatori e la fidelizzazione; le aziende

esercitazioni apprendimento on the job simulazioni

L’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi attraverso il volontariato. I campi di volontariato dell’Associazione.

progettare un evento per la cittadinanza, aspetti legati alla definizione degli obiettivi, agli strumenti e alle fasi di preparazione e di valutazione

lavoro in gruppi apprendimento on the job

La comunicazione negli enti no profit come Mani Tese

conoscenza dei principali strumenti e tecniche di comunicazione; conoscere e agire attraverso i social network

laboratori simulazione esercitazione

Primi elementi sulla sicurezza e i rischi connessi alla realizzazione dei progetti di servizio civile di Mani Tese.

la sicurezza nel servizio civile e nell’ambiente di lavoro di un volontario

lezione frontale

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41) Durata:

75 ore, di cui il 70% (53 ore) entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto e il 30% (22 ore) entro i 270 giorni dall’avvio del progetto.

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Per quanto riguarda la formazione specifica, il monitoraggio sarà incentrato sull’andamento e la verifica della stessa, sulla valutazione periodica dell’apprendimento di nuove conoscenze e competenze, nonché sulla crescita individuale dei volontari in relazione agli obiettivi del servizio civile e dello stesso progetto. In particolare si prevede un’unità di verifica approfondita a conclusione di ciascuna delle due fasi dell’azione formativa. L’attenzione sarà posta in particolare: - nella prima fase: all’osservazione del processo di apprendimento e dell’attivazione delle competenze dei singoli e dell’intero gruppo, attraverso l’utilizzo di una scheda appositamente predisposta; - nella fase finale: alla valutazione dell’intera azione formativa secondo criteri di efficacia, soddisfazione e trasferibilità degli apprendimenti/competenze, attraverso l’utilizzo di una scheda appositamente predisposta e integrazioni in gruppo. Riguardo al piano di formazione generale, ogni modulo sarà strutturato in modo da contenere una verifica relativamente ai contenuti proposti e al metodo adottato. In fase finale della formazione generale stessa, verrà somministrato ad ogni volontario un questionario per verificare la validità del percorso, la percezione della sua efficacia e gli eventuali bisogni formativi non soddisfatti.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Fase 1 70% formazione specifica osservazione percorso di apprendimento e attivazione competenze da parte dell’olp, rilevazione attraverso questionario olp

monitoraggio attraverso questionari e esercitazioni pratiche

Fase 2 100% formazione generale

monitoraggio attraverso 2 questionari, a metà e conclusione del percorso di formazione generale

Fase 3 restante 30% formazione specifica

monitoraggio attraverso un questionario conclusivo relativo alla formazione

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Dopo aver raccolto tutti i dati sopra riportati, il responsabile della formazione si incontrerà con il responsabile del monitoraggio. L’incontro avrà la funzione di condividere quanto rilevato e di utilizzare le diverse osservazioni e i dati raccolti per una più attenta progettazione e programmazione degli interventi.

Milano, 26 Giugno 2015

Coordinatrice Generale e Rappresentante Legale dell’Ente

Barbara Cerizza