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SCHEDA GENERALE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 CLASSE 5A SPEC. INFORMATICA

1. OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

- Possedere una visione equilibrata e consapevole della società

- Sapersi orientare nel mondo del lavoro e dello studio;

- Possedere capacità logico-discorsive;

- Progettare ed organizzare la propria attività di lavoro e di studio;

- Esercitare l'autocontrollo e il senso critico;

- Possedere una adeguata preparazione di base;

- Rielaborare autonomamente i contenuti delle discipline;

- Possedere un valido metodo di studio;

• GIUDIZIO SUL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI PROGRAMMATI IN

AMBITO PLURIDISCIPLINARE

• AREA LINGUISTICO-STORICO-LETTERARIA

L'acquisizione dei contenuti fondamentali dei programmi non è per tutti sufficiente.

Partecipazione alle lezioni non sempre continua e attiva.

(b) AREA TECNICO-SCIENTIFICA

Nel complesso accettabile l’acquisizione dei contenuti fondamentali dei programmi.

• PRESENTAZIONE E STORIA DELLA CLASSE

a) DATI SUGLI ALUNNI

• alunni n◦……………… 29…………….. ripetenti n◦ ……… 5 ……. pendolari n0.. 8 • Capati…..

b) CONTINUITA’ DIDATTICA

- gli alunni hanno avuto tutti lo stesso percorso didattico nell'ultimo triennio SI [ ] NO [X]

- il gruppo docente nell’ ultimo triennio e' stato stabile? SI [ ] NO [X ]

• OMOGENEITA' DELLA CLASSE

Nella classe si evidenzia l'esistenza di sottogruppi di alunni per quanto concerne

- il comportamento disciplinare [X]

- Le capacità di elaborazione [X]

- La provenienza socio-culturale [X]

- L'impegno e la frequenza [X]

La classe è omogenea rispetto agli interessi e alle attitudini SI[ ] NO[X ]

Le capacità di apprendimento della classe sono mediamente

insufficienti [ ] sufficienti [ ] discrete [X] buone [ ]

L'impegno degli alunni è mediamente

non soddisfacente [ ] sufficiente [X] buono [ ]

La frequenza degli alunni è mediamente

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non soddisfacente [] sufficiente [ X ] buona [ ]

Il comportamento disciplinare della classe è mediamente

non soddisfacente [ ] sufficiente [X ] buono [ ]

• CONTENUTI PREVISTI DALLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

A questo punto dell’anno gli argomenti relativi alla programmazione delle varie discipline è

SONO STATI SVOLTI TUTTI QUASI TUTTI IN PARTE

ITALIANO [ ] [X] [ ]

STORIA [ ] [X] [ ]

INGLESE [ ] [X] [ ]

INFORMATICA [ ] [X] [ ]

TECNOLOGIE E PROGETT. DI SIST. [ ] [X] [ ]

MATEMATICA [ ] [X] [ ]

GESTIONE PROGETTO E ORG. IMPRESA [ ] [X] [ ]

SISTEMI E RETI [ ] [X] [ ]

ED.FISICA [ ] [X] [ ]

RELIGIONE [ ] [X] [ ]

GLI EVENTUALI TAGLI SONO STATI MOTIVATI DA

MANCANZA DI TEMPO [X ]…(Italiano e Storia, Informatica, Sistemi, Matematica, GPOI) ATTIVITA INTERDISCIPLINARI [ ]

SCARSO IMPEGNO DEGLI STUDENTI [GPOI,] LIVELLO DI PREPARAZIONE INIZIALE INADEGUATO [ ]

• MAGGIORE ATTENZIONE AD ALCUNI ARGOMENTI [ Sistemi , Informatica]

5. SCELTE METODOLOGICHE OPERATE E LORO MOTIVAZIONE

VEDERE LE SCHEDE ALLEGATE DELLE SINGOLE DISCIPLINE

7. OBIETTIVI PROGRAMMATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA' PER LE DISCIPLINE

VEDERE LE ALLEGATE SCHEDE DELLE SINGOLE DISCIPLINE

8. PROGRAMMAZIONE DI INIZIO ANNO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a) HA COSTITUITO UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTE LE DISCIPLINE SI [X ] NO[ ]

b) E' SERVITA COME GUIDA AL LAVORO DIDATTICO

PER QUANTO RIGUARDA I CONTENUTI SI[X] NO [ ] IN PARTE[ ]

PER QUANTO RIGUARDA I METODI SI[X] NO [ ] IN PARTE[ ]

PER QUANTO RIGUARDA LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE SI[X] NO [ ] IN PARTE[ ]

c) HA SUBITO IN ITINERE MODIFICAZIONI SI[ ] NO[ X ] ( ILLUSTRARE)

d) CONTRIBUTI OFFERTI ALLA PROGRAMMAZIONE DALLE COMPONENTI ALUNNI E GENITORI

ALUNNI SIGNIFICATIVI [ ] NON SIGNIFICATIVI [ ] PARZIALMENTE SIGNIFICATIVI [X]

GENITORI SIGNIFICATIVI [ ] NON SIGNIFICATIVI [X ] PARZIALMENTE SIGNIFICATIVI [ ]

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9. VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

CRITERI SEGUITI:

Griglie di valutazione con USO di descrittori [X]

Raccolta di dati durante le interrogazioni [X]

Sistematica raccolta di dati [X]

Raccolta di dati relativi non solo alle nozioni possedute,ma anche ad altri [X]

aspetti della personalità(capacità critica,proprietà di linguaggio,partecipazione,creatività)

Comunicazione dei voti [X]

Altro

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

………

b) METODI IMPIEGATI (** Indicare le materie)

Interrogazioni orali [X] ** tutte le materie

Prove scritte individuali.... [X] per le materie che lo prevedono

Prove pratiche di gruppo [X] sistemi , GPOI , TP

Prove/relazioni indiv.di lab. [X] informatica, sistemi, TP, GPOI

Questionari [X] tutte le materie tranne religione, ed. fisica.

Prove strutturate [X] Informatica, matematica

Altro

• SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA

E'stata somministrata una simulazione della prima prova a fine aprile

comprensiva delle tipologie A, B, C, D dell'esame di stato secondo le modalità

e i tempi prescritti dalla normativa degli esami di Stato. Testo e griglia di

valutazione della prova sono allegati al presente documento.

• SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA

Gli studenti hanno effettuato all'inizio del mese maggio una simulazione della

seconda prova dell'esame di stato secondo le modalità e i tempi prescritti dalla

normativa degli esami di Stato. Testo e griglia di valutazione della prova sono

allegati al presente documento.

• SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

Gli studenti hanno effettuato una simulazione della terza prova scritta a metà

aprile d’esame con quesiti a risposta singola, tipologia “B”. La prova

presenta domande relative alle seguenti materie: Matematica, Storia,

Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici, Inglese e Sistemi e Reti.

Non è presente la materia Informatica, in quanto il c.d.c. ritiene che sia

sufficiente la seconda prova scritta per valutare le competenze acquisite dagli

studenti nella disciplina. Si consiglia di mantenere le stesse discipline e si

allega il modello della prova.

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METODOLOGIA CLIL

La DNL (disciplina non linguistica) scelta per la metodologia CLIL è stata

INFORMATICA, in quanto la docente, pur non essendo ancora in possesso delle

necessarie competenze linguistiche e metodologiche all'interno dell'organico

dell'Istituzione scolastica, è l'unica del CdC ad aver frequentato il corso di

approfondimento linguistico di 120 ore organizzato dal Miur e ad essere in attesa dei

corsi metodologici. La programmazione dei moduli e la modalità di realizzazione sono

rimandate alla relazione finale e alla programmazione disciplinare allegata a questo

documento.

Poiché la disciplina DNL veicolata in Lingua straniera costituisce materia della 2°

Prova dell’Esame di Stato, che sarà svolta esclusivamente in lingua italiana,

l'accertamento linguistico per la verifica delle competenze della disciplina DNL

veicolata in Lingua straniera non è oggetto né della Terza Prova, né del Colloquio, dal

momento che il docente non è membro interno della Commissione d'Esame.

• ATTIVITA' PARASCOLASTICHE

a) A livello di istituto ( corsi o particolari attività di approfondimento, attività sportive, partecipazione a spettacoli teatrali,

conferenze sulla salute e sull'orientamento, educazione alla salute, corsi …. )

Un gruppo di alunni ha partecipato negli anni precedenti al progetto “Assemblaggio

PC stand alone e in rete”, e ad altri corsi pomeridiani offerti dal POF nell’arco del

triennio, relativi alle materie tecniche della specializzazione (SilverLight,

programmazione Java)

La classe ha seguito le attività di orientamento ordinario programmate per l’anno

scolastico 2014-2015 e ha partecipato lo scorso anno a una visita tecnica alla web farm

di Aruba di Arezzo e al computer Olivetti 9300 all'ISIS di Bibbiena.

L'intera classe lo scorso anno scolastico, ha partecipato, ad un progetto nazionale

denominato “ Network Scuola-Impresa” in partenariato con le società Telecom Italia

ed il consorzio Elis, uno di loro ha vinto SUMMER CAMP in palio offerto da

TELECOM.

Lo stesso ragazzo ha vinto ripetutamente la borsa di studio , messa a disposizione

nell'ambito del concorso "VITERBO CHE STUDIA" da Rotary Club di Viterbo e

dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma.

Alcuni hanno partecipato al progetto “Nonni su INTERNET” in qualità di tutor,

organizzato dalla Fondazione Mondo Digitale.

Tutta la classe ha partecipato al progetto “ABC” Regione Lazio.

La maggior parte della classe ha anche aderito al progetto FIXO, che fornisce agli

studenti, da parte della scuola, un servizio di placement individualizzato (sette ore

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individuali per studente con un docente tutor) e varie iniziative di orientamento al

lavoro o al proseguimento degli studi, il tutto assistito da Italia Lavoro.

12. OSSERVAZIONI SULLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE E I SUSSIDI DIDATTICI

Dotazioni sufficienti per tutte le materie.

13. COLLABORAZIONE SCUOLA FAMIGLIA

La scuola ha mantenuto rapporti scuola-famiglia nei limiti del possibile, tenendo

comunque presente l’autonomia dei ragazzi maggiorenni.

14. PARTECIPAZIONE~STUDENTESCA ALLE ATTIVITA' ISTITUZIONALI

Giudizio sulle attività partecipative effettuate (assemblee di classe, assemblee di Istituto, comitato studentesco)

La partecipazione degli studenti alle attività istituzionali è stata continua e propositiva, e

si è sempre mantenuta nei termini del dialogo aperto e democratico.

15. COMPORTAMENTO E GRADO DI COLLABORAZIONE RISCONTRATI NEGLI ALUNNI

a) partecipazione al dialogo educativo NON SUFFICIENTE [ ] SUFFICIENTE [X]

b) spirito di collaborazione NON SUFFICIENTE [ ] SUFFICIENTE [X]

c) impegno a migliorare NON SUFFICIENTE [ ] SUFFICIENTE [X]

d) ALTRO ……… [ ]

16. PROFITTO RAGGIUNTO DAGLI ALUNNI

Il profitto raggiunto dagli alunni può ritenersi complessivamente quasi sufficiente. Le

differenze rispecchiano i diversi livelli d’impegno, di preparazione di base e di capacità, infatti

in qualche caso il livello raggiunto è buono o discreto, mentre il resto della classe evidenzia un

livello di preparazione appena sufficiente.

In particolare un piccolo gruppo va segnalato per i risultati scolastici raggiunti, impegnato a

realizzare insieme un buon progetto educativo, in un caso addirittura verso l’eccellenza

personale. Gli studenti di tale gruppo si sono distinti per continuità, serietà partecipazione e

capacità intellettive. Gli altri studenti non sempre sono stati continui nella partecipazione e

nel lavoro, ma sollecitati, hanno risposto positivamente soprattutto nell’ultimo periodo con

capacità di recupero o di sensibile miglioramento. I risultati finali sono altrettanto

diversificati e per molti alunni la preparazione complessiva si arresta ad una sufficienza

superficiale; essi sono giunti a tali risultati minimi verso la fine dell’anno scolastico in

preparazione dell’esame, attraverso un lavoro accelerato di ripresa degli argomenti

disciplinari e ad una più assidua presenza in classe.

17. CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE DEGLI ALUNNI

a) capacità espositive insufficienti [ ] mediocri[ ] sufficienti[ x ] discrete [ ] buone [ ]

b) proprietà di linguaggio insufficiente [ ] mediocri[] sufficiente [ x ] discreta [ ] buone [ ]

18. PARTICOLARI SITUAZIONI DI CARRIERA SCOLASTICA, DI CREDITO SCOLASTICO O FORMATIVO

E OGNI ALTRO ELEMENTO DI GIUDIZIO

Gli studenti ripetenti hanno sostenuto gli esami integrativi relativi alle nuove materie

d’indirizzo (STA e TP).

Si rimanda alla documentazione allegata dagli studenti interessati

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VITERBO 5 Maggio 2015

IL COORDINATORE del C.d.C. IL PRESIDE

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RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA

Classe 5° A informatica e telecomunicazioni

A.S. 2014/2015

Situazione della classe

La classe 5^ A informatica è stata formata comprendendo allievi provenienti dalla 4^ A informatica

dell’istituto più 4 ripetenti della ex 5^ A dell’anno scolastico precedente. All’inizio dell’anno si è

aggiunto un allievo proveniente da altro istituto.

All’interno del gruppo classe non vi sono presenti allievi con disabilità .

Il comportamento e l’approccio allo studio della classe è stato mediamente interessato e poche volte

opportunistico, in qualche caso e limitatamente ad alcuni allievi si sono verificati momenti in cui

l’assenza strategica è stata la soluzione per trarsi dai problemi, tuttavia una parte piuttosto

consistente del gruppo classe ha mostrato di partecipare con attenzione e collaborazione alle attività

proposte mettendo in luce buone capacità di organizzazione.

Dal punto di vista didattico hanno mostrato soprattutto attenzione a tematiche di carattere generale e

scarso interesse a rielaborare autonomamente i contenuti letterari, si può dire che studiare per il 6

era la massima aspirazione della maggioranza del gruppo classe nonostante ci siano stati casi di

allievi che hanno svolto in maniera egregia i lavori richiesti. Per Storia l’interesse è stato

sensibilmente più alto vista la capacità magnetica di alcune tematiche trattate durante l’anno

scolastico.

Per quanto riguarda la condotta in generale non ci sono stati momenti di criticità, seppur il

comportamento sia stato spesso vivace, data le scarse dimensioni dell’aula e la voglia di interagire

fra di loro, l’atteggiamento verso gli adulti non ha mostrato quasi mai momenti di difficoltà.

Motivo di soddisfazione a consuntivo dell’anno è che 2 o 3 allievi hanno studiato

indipendentemente dall’ambiente e dai risultati e hanno continuato fino alla fine.

I criteri del programma di italiano

Nella programmazione di Italiano si è cercato di scegliere e distribuire in un itinerario coerente

opere e autori della letteratura italiana dalla fine dell’800 fino alla 2^ metà del 900 c mettendo in

atto una didattica modulare capace di conciliare due esigenze prioritarie :

La coerenza e l’autonomia delle singole scelte modulari

La possibilità di definire alcuni elementi di continuità e di linearità fra le diverse scelte

In altre parole si è tentato di affrontare un autore attraverso le sue opere in modo esauriente,

mettendo in evidenza di quella produzione letteraria : la genesi, il rapporto con il contesto, le

principali caratteristiche tematiche e formali, alcuni rapporti con la produzione letteraria anteriore o

contemporanea.

Si è cercato inoltre di stabilire nessi, relazioni, linee di percorrenza attorno ad alcuni nodi

problematici volti a delineare elementi di continuità o di rottura della tradizione letteraria.

Pertanto gli itinerari resi in moduli omogenei e raccordabili tra loro sono stati :

I GENERI: saggistica, poesia, narrativa, teatro

LE PROBLEMATICHE STORICO-LETTERARIE : lo sviluppo della lingua, il fantastico,

la tragedia, la novella

I GRANDI TEMI DELL’UOMO : l’individuo e la società, i percorsi dell’io, l’amore

I criteri del programma di storia

programmazione di storia della classe 5^ A informatica è stata svolta seguendo le indicazioni

programmatiche del ministero e precisamente seguendo due direttrici :

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La modularità degli argomenti come unità di apprendimento in sé compiuti

L’attenzione alla storia settoriale che per il corso di informatica coincide con uno sguardo

approfondito sulle problematiche storiche dell’industria sia mondiali che europee.

Proprio per la marcata caratterizzazione del programma si è preferito incentrare l’attenzione sugli

avvenimenti che hanno contrassegnato gli eventi storici del 900 dal punto di vista dello sviluppo

economico e scientifico e valutando la stretta relazione con gli eventi della storia generale. In

concreto viene allegata la costruzione dei moduli con gli schemi degli obiettivi, dei contenuti, dei

metodi e della valutazione.

DIVISIONE MODULARE DEL PROGRAMMA DI ITALIANO

Modulo 1

L’età del Positivismo: le nuove tendenze poetiche e il trionfo del romanzo

Risultato atteso : Stabilire relazioni tra le correnti artistiche e le situazioni politiche, sociali,

economiche

OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIA

E STRUMENTI

VERIFICA

Competenze

Dimostrare

consapevolezza della

storicità della lingua e

della letteratura.

Leggere, comprendere

ed interpretare testi

letterari.

Padroneggiare gli

strumenti espressivi e

argomentativi

indispensabili per

gestire in vari contesti

l’interazione

comunicativa verbale.

Produrre testi di vario

tipo in relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

Saper stabilire nessi tra

la letteratura ed altre

discipline o domini

espressivi.

Collegare tematiche

letterarie e fenomeni

della contemporaneità.

Problematiche

Processo storico e

tendenze evolutive

della letteratura, a

partire da una

selezione di autori

e testi

emblematici.

Testi, autori e

principali

movimenti

culturali della

letteratura italiana

del periodo con

riferimenti alle

letterature di altri

paesi: Carducci, la

Scapigliatura, il

Verismo.

Collegamenti del

Verismo italiano

con produzioni

letterarie e

artistiche di ambito

europeo.

La letteratura

intesa come

paesaggio e analisi

Vol. 3.1

E. e J. De

Goncourt . “un

manifesto del

naturalismo” p.60

E: Zola: “L’alcol

inonda Parigi”

p.64

L.Capuana:

“Scienza e forma

letteraria”:

l’impersonalità”

p.75

H. Ibsen: “La

presa di coscienza

di una donna”

p.115

G. Verga

“Rosso Malpelo”

p.170

“I vinti e la

fiumana” p.185

“il mondo arcaico

Libro di testo

Dizionari

Biblioteca

Quotidiani

Atlanti

cineforum

Individuali

Per gruppi

Test strutturati

Saggi di carattere

argomentativo

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della nuova società

industriale e delle

classi sociali ai

margini del

progresso.

Gli autori italiani e

lo sviluppo

dell’oggettività

narrativa.

Metodi e strumenti

per l’analisi e

l’interpretazione

dei testi letterari.

e l’irruzione della

storia” p.195

“valori e interesse

nei Malavoglia “

p.200

“La conclusione

del romanzo”

p.206

“Libertà” p.217

Modulo 2

La fine del Secolo XIX: l’arte e la cultura decadente in Europa e in Italia, i poeti simbolisti,

Pascoli e D’Annunzio.

Risultato atteso : Cogliere, attraverso l’analisi, le differenze e le sfumature soprattutto fra esponenti

contemporanei della corrente letteraria.

OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIA

E STRUMENTI

VERIFICA

Competenze

Dimostrare

consapevolezza

della storicità della

lingua e della

letteratura.

Leggere,

comprendere ed

interpretare testi

letterari.

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

e argomentativi

indispensabili per

gestire in vari

contesti

l’interazione

comunicativa

verbale.

Produrre testi di

vario tipo in

relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

Saper stabilire nessi

Problematiche

L’irrazionalismo

come unica forma di

pensiero per

spiegare il mondo

Gli scrittori e la

società borghese, i

rapporti

dell’intellettuale con

l’industria editoriale

Il rifiuto verso il

pubblico borghese.

La visione

simbolica

dell’universo: i

poeti Simbolisti

Il ruolo sociale del

poeta: Carducci,

Pascoli,

D’Annunzio

G.Carducci

“Pianto antico”

p.128

“Alla stazione in

una mattina

d’autunno” p.138

G.D’Annunzio:

“Andrea Sperelli e

Elena Muti” p.

351

“La sera

fiesolana” p.377

“la pioggia nel

pineto” p.384

G.Pascoli:

“una poetica

decadente” p.418

“X agosto” p.440

Libro di testo

Dizionari

Biblioteca

Quotidiani

Atlanti

cineforum

Individuali

Per gruppi

Test strutturati

Saggi di carattere

argomentativo

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tra la letteratura ed

altre discipline o

domini espressivi.

Collegare tematiche

letterarie e

fenomeni della

contemporaneità.

“Italy” p.464

“il gelsomino

notturno” p.472

Modulo 3

La lirica del primo Novecento fra sperimentazione e innovazione: avanguardie, Futurismo,

Crepuscolarismo

Risultato atteso : Riconoscere la poetica di una corrente attraverso lo studio e l’analisi di opere e la

Individuazione di figure retoriche

OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIA

E STRUMENTI

VERIFICA

Competenze

Dimostrare

consapevolezza

della storicità della

lingua e della

letteratura.

Leggere,

comprendere ed

interpretare testi

letterari.

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

e argomentativi

indispensabili per

gestire in vari

contesti

l’interazione

comunicativa

verbale.

Produrre testi di

vario tipo in

relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

Saper stabilire nessi

tra la letteratura ed

altre discipline o

domini espressivi.

Collegare tematiche

letterarie e

Problematiche:

L’avanguardismo e

il manifesto

futurista

Rapporto fra poeta e

popolo

Le dichiarazioni di

poetica delle

correnti letterarie

L’antiretorica nella

poesia e nella

società

Il senso profondo

della condizione

umana nella poesia

ermetica

L’intellettuale

moderno diviso fra

scelta razionale e

istintività naturale

F.T.Marinetti

“Manifesto del

futurismo” p.519

“manifesto tecnico

della letteratura”

p.522

S.Corazzini

“Desolazione di

un povero poeta

sentimentale”

p.564

Libro di testo

Dizionari

Biblioteca

Quotidiani

Atlanti

cineforum

Individuali

Per gruppi

Test strutturati

Saggi di carattere

argomentativo

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fenomeni della

contemporaneità.

Modulo 4

L’età del dubbio: Svevo, Pirandello, Joyce, Woolf, Kafka

Risultato atteso : Individuare le caratteristiche essenziali del sistema narrativo del genere letterario

OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIA

E STRUMENTI

VERIFICA

Competenze

Dimostrare

consapevolezza

della storicità della

lingua e della

letteratura.

Leggere,

comprendere ed

interpretare testi

letterari.

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

e argomentativi

indispensabili per

gestire in vari

contesti

l’interazione

comunicativa

verbale.

Produrre testi di

vario tipo in

relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

Saper stabilire nessi

tra la letteratura ed

altre discipline o

domini espressivi.

Collegare tematiche

letterarie e

fenomeni della

contemporaneità.

Problematiche

Storicizzazione del

tema: comprendere

la funzione della

persistenza o

discontinuità dei

valori

nell’immaginario

collettivo e nei vari

modelli culturali di

dell’epoca

Comprendere

analogie e

differenze nonché i

confronti fra le idee

dell’autore e

l’ideologia

prevalente nella

società

Riconoscere la

continuità e gli

influssi tra la

letteratura europea e

quella italiana

La centralità

dell’uomo e dei suoi

bisogni

La memoria e il

tempo vissuti come

individui e

collettivamente

La critica dei valori

sociali e il loro

rifiuto

I.Svevo :

“Il fumo” p.653

“la morte del

padre” p.658

“la salute malata

di Augusta” p.667

“Psico-analisi”

p.674

L.Pirandello:

“un’arte che

scompone il reale”

p.711

“Ciaula scopre la

luna” p.725

“la nuova identità

di Mattia

Pascal”p.748

“La

rappresentazione

tradisce il

personaggio”

p.811

Vol 3.2 T.Mann: “Il bel

fanciullo e il

mare” p.28

F.Kafka: “l’incubo

del risveglio” p.34

J.Joyce: “il

monologo di

Molly” p.52

V.Woolf:

“L’erosione del

Libro di testo

Dizionari

Biblioteca

Quotidiani

Atlanti

cineforum

Individuali

Per gruppi

Test strutturati

Saggi di carattere

argomentativo

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Modulo 5

La poesia del ‘900 in Italia: Ungaretti, Montale, Quasimodo, Saba

Risultato atteso : Approfondire la genesi delle tematiche poetiche che caratterizzano il vissuto di un

Autore

OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIA

E STRUMENTI

VERIFICA

Competenze

Dimostrare

consapevolezza

della storicità della

lingua e della

letteratura.

Leggere,

comprendere ed

interpretare testi

poetici dal punto di

vista tematico,

stilistico e

strutturale.

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

e argomentativi

indispensabili per

gestire in vari

contesti

l’interazione

comunicativa

verbale.

Produrre testi di

vario tipo in

relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

Conoscere i

contenuti delle

maggiori opere

degli autori del

modulo e

riconoscere gli

elementi propri

della produzione

poetica di ognuno

Analizzare la genesi

e lo sviluppo della

poesia di ogni

autore

confrontandola con

il vissuto storico

Esaminare le

tematiche affrontate

in altre arti

espressive

Ricostruire le tappe

rilevanti della

produzione poetica

e le ideologie che le

hanno ispirate

Comprendere

attraverso la lettura

di testi significativi

le caratteristiche

della poetica di

U.Saba: “A mia

moglie” p.130

“la capra” p.134

“Ulisse” p.145

G.Ungaretti: “in

memoria” p.169

“il porto sepolto”

p.171

“sono una

creatura” p.175

“Mattina” p.183

“Soldati” p.184

S.Quasimodo:

“ed è subito sera”

p.213

“alle fronde dei

salici” p.216

e. Montale :

Libro di testo

Dizionari

Biblioteca

Quotidiani

Atlanti

cineforum

Individuali

Per gruppi

Test strutturati

Saggi di carattere

argomentativo

Il personaggio al

centro della trama:

lo sconfitto

all’interno di un

ordine sociale

Il capovolgimento

della società

moderna: dal

grandioso al

quotidiano

tempo” p.61

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Saper stabilire nessi

tra la letteratura ed

altre discipline o

domini espressivi.

Collegare tematiche

letterarie e

fenomeni della

contemporaneità.

ciascuno scrittore e

confrontarla con la

tipologia

dell’intellettuale del

1° dopoguerra

Confrontare affinità

e divergenze nella

trattazione tematica

tra i vari autori

Individuare in altre

arti espressive i temi

affrontati dagli

scrittori

“non chiederci la

parola” p.241

“meriggiare

pallido e assorto”

p.243

“spesso il male di

…” p.245

“la casa dei

doganieri” p.268

“non recidere

forbice…” p.288

Modulo 6

Il Secondo dopoguerra e l’esperienza della ricostruzione in Italia: Levi, Moravia, Fenoglio,

Calvino, Pasolini,

Risultato atteso : Approfondire la genesi delle tematiche politiche e storiche alla base

dell’esperienza letteraria degli autori.

OBIETTIVI CONTENUTI TESTI METODOLOGIA

E STRUMENTI

VERIFICA

Competenze

Dimostrare

consapevolezza

della storicità della

lingua e della

letteratura.

Leggere,

comprendere ed

interpretare testi

letterari.

Padroneggiare gli

strumenti espressivi

e argomentativi

indispensabili per

gestire in vari

contesti

l’interazione

comunicativa

verbale.

Problematiche

Saper esaminare le

produzioni

letterarie degli

autori del modulo

Realizzare paragoni

fra la letteratura e le

altre arti espressive

Comparare lo

sviluppo del

Neorealismo

letterario italiano

con le esperienze e

le correnti presenti

in Europa Comprendere

attraverso la lettura

di testi significativi

A.Moravia:

“l’indifferenza di

Michele” p.381

B.Fenoglio: “Il

settore sbagliato

della parte giusta”

p. 422

P.Levi: “Il canto

di Ulisse” p.441

P.P.Pasolini:

”Rimpianto del

mondo

contadino…”

p.718

Libro di testo

Dizionari

Biblioteca

Quotidiani

Atlanti

cineforum

Individuali

Per gruppi

Test strutturati

Saggi di carattere

argomentativo

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Produrre testi di

vario tipo in

relazione ai

differenti scopi

comunicativi.

Saper stabilire nessi

tra la letteratura ed

altre discipline o

domini espressivi.

Collegare tematiche

letterarie e

fenomeni della

contemporaneità.

dei vari autori la

società del periodo

e l’immaginario

letterario del tempo

Contestualizzare

nel tempo e nello

spazio i diversi

autori e le

tematiche

Confrontare affinità

e divergenze nella

trattazione di una

tematica tra i vari

autori

La letteratura

neorealista e la

produzione

letteraria ‘oltre’ il

Neorealismo

I.Calvino:

“ Tutto in un

punto” p.764

“la letteratura fra

realtà e finzione”

p.769

Modulo 7 Dante Alighieri, Cantica del Paradiso:

Canti I°, VI°,

Prof Francesco Maria Cocilovo

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DIVISIONE MODULARE DEL PROGRAMMA DI STORIA

Modulo 1

Il primo Novecento

Obiettivo generale atteso : Sviluppare la consapevolezza dei nessi molteplici fra storia settoriale e

storia generale

OBIETTIVI CONTENUTI METODI E

STRUMENTI

VERIFICHE

Competenze

Saper fare confronti tra

passato e presente

relativamente ai

concetti e ai contesti

affrontati

Saper fare l’analisi

guidata di fonti,

documenti e testi

storiografici di varia

complessità

Individuare peculiari

aspetti socio-

economici e culturali

della storia (qui con

particolare riferimento

al progresso

scientifico, tecnologico

e socio-politico di

inzio secolo) e

utilizzarli come

strumento per cogliere

relazioni/differenze fra

passato e presente

Acquisire una

progressiva

consapevolezza civica

nello studio dei

caratteri sociali e

istituzionali del tempo

passato (qui con

particolare riferimento

alla riflessione sul

tema delle “pari

opportunità” e della

giustizia sociale)

Tematiche

Conoscere i principali

avvenimenti politici,

militari e culturali del

primo Novecento

Conoscere e comprendere i

concetti-chiave di

positivismo, progresso,

rivoluzione sociale ed

economica, per analizzare i

fenomeni di

industrializzazione,

modernizzazione e società

di massa

Conoscere e comprendere i

concetti di imperialismo,

nazione e nazionalismo, per

analizzare la politica

interna ed estera degli Stati

europei ed extra-europei

del primo Novecento

Conoscere e comprendere

le cause economiche,

politiche e sociali che

portarono al primo conflitto

mondiale, per analizzarne

gli esiti

Conoscere e comprendere i

motivi del crollo del regime

zarista, per analizzare la

dinamica storica della

rivoluzione russa

Brainstorming

Lezione frontale

Libro di testo

Materiale fornito in

fotocopia

Schemi e mappe

Verifica intermedia

Verifica finale sul modulo

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Modulo 2

I totalitarismi e la Seconda guerra mondiale

Obiettivo generale atteso : Stabilire relazioni concettuali tra i campi di studio economici e storici

OBIETTIVI CONTENUTI METODI E

STRUMENTI

VERIFICHE

Competenze

Acquisire le

competenze relative ai

contenuti del modulo

Schematizzare

mediante diagrammi

temporali i fatti storici

individuando le durate

delle strutture

economiche, politiche

e sociali

Mettere in relazione i

fatti storici

Tematizzare un fatto

riconoscendo i

soggetti, fatti, luoghi

che lo costituiscono

Raccogliere,

classificare

informazioni da fonti

diverse e compararle

Tematiche

Conoscere i principali

avvenimenti politici,

socio-economici, militari

e culturali della prima

metà del secolo XX

Conoscere e comprendere

le cause e le conseguenze

della crisi economica del

’29, analizzare le politiche

d’intervento messe in atto

sia in America sia in

Europa

Conoscere, comprendere e

analizzare i tratti distintivi

del Regime fascista

instaurato in Italia

Conoscere e comprendere

i concetti-chiave di

totalitarismo e dittatura

per analizzare i due

modelli politici del

nazismo e dello

stalinismo

Cogliere le complessità

insite nei differenti

contesti extra-europei per

comprendere i fenomeni

di mutamento e

trasformazione in atto tra

le due guerre

Conoscere e comprendere

le cause economiche,

politiche e sociali che

portarono al secondo

Brainstorming

Lezione frontale

Libro di testo

Materiale fornito in

fotocopia

Schemi e mappe

Verifica intermedia

Verifica finale sul modulo

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conflitto mondiale, per

analizzare le diverse fasi e

l’esito della guerra in

Europa e nel mondo

Modulo 3

Il Mondo bipolare

Obiettivo generale atteso: Riconoscere, analizzare e valutare attraverso gli strumenti storiografici i

fenomeni sociali

OBIETTIVI CONTENUTI METODI E

STRUMENTI

VERIFICHE

Competenze

Utilizzare le conoscenze

acquisite per tematizzare e

strutturare la molteplicità

delle informazioni,

dimostrando di saper

interrogare, interpretare e

valutare le fonti

Saper individuare e

descrivere persistenze e

mutamenti

(continuità/discontinuità;

innovazione, cesura, crisi,

rivoluzione ecc.)

Individuare peculiari aspetti

socio-economici e culturali

della storia (qui con

particolare riferimento alla

contrapposizione del fra

modello capitalista e modello

comunista di sviluppo

industriale) e utilizzarli come

strumento per cogliere

relazioni/differenze fra

passato e presente

Acquisire una progressiva

consapevolezza civica nello

studio dei caratteri sociali e

istituzionali del tempo

passato (qui con particolare

riferimento alla riflessione

sulle diverse idee di

Tematiche

Conoscere i principali

avvenimenti politici,

socio-economici,

militari e culturali

degli anni Cinquanta-

Settanta del secolo XX

Conoscere e

comprendere i concetti

chiave di Guerra

fredda e bipolarismo,

per delineare i tratti

distintivi del nuovo

panorama mondiale e

per evidenziare il ruolo

dei nuovi organismi

internazionali in

campo economico,

politico e militare

Analizzare i fattori

della crescita

economica mondiale

del ventennio

Cinquanta-Settanta e

delineare i tratti

distintivi del nuovo

sistema produttivo e

dello sviluppo della

società dei consumi

Conoscere e

comprendere i fattori

che contrassegnarono i

mutamenti politici,

Brainstorming

Lezione frontale

Libro di testo

Materiale fornito in

fotocopia

Schemi e mappe

Verifica intermedia

Verifica finale sul

modulo

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“democrazia” e sul tema

dell’integrazione europea e

delle istituzioni che ne sono

state e ne sono veicolo)

economici e sociali

dell’Italia tra il 1948-

1970

Modulo 4

Il mondo globalizzato

Obiettivo generale atteso: Attitudine a problematizzare tenendo conto delle dimensioni temporali e

spaziali dei fatti e dell’attualità di certi fenomeni storici

OBIETTIVI CONTENUTI METODI E

STRUMENTI

VERIFICHE

Competenze

Utilizzare le capacità

analitiche per elaborare in

modo autonomo quanto

appreso esponendo attraverso

un uso specifico del linguaggio

storico

Uso di fonti attraverso le

forme della narrazione in

rapporto a contenuti specifici

Individuazione di aspetti

socio-economico-culturali

utilizzando gli strumenti di

relazione passato/presente

Progredire nella

consapevolezza che gli eventi

passati sono in relazione alle

sfide poste dall’era della

globalizzazione

Tematiche

Conoscere i principali avvenimenti

della fine del sec XX e primo

decennio del XXI

Comprendere e analizzare le cause

che hanno portato alla fine del

mondo bipolare e il passaggio alla

globalizzazione

Comprendere e analizzare i conflitti

e le trasformazioni politico, sociali

che nel mondo hanno generato

nuovi scenari e nuovi equilibri

internazionali

Analizzare i tratti distintivi della

globalizzazione economica, per

capire la delocalizzazione, la

deindustrializzazione e la

terziarizzazione.

Delineare i tratti distintivi del

modello di sviluppo economico del

sec XXI

Brainstorming

Lezione

frontale

Libro di testo

Materiale

fornito in

fotocopia

Schemi e

mappe

Verifica

intermedia

Verifica

finale sul

modulo

Prof. Francesco Maria Cocilovo

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Relazione finale per la classe V A informatica

Anno scolastico 2014/2015

Materia: lingua Inglese

Insegnante: Nicoletta Salani

La classe V a informatica è composta da una studentessa e da 27 studenti e si

presenta alquanto disomogenea dal punto di vista della preparazione e delle

competenze raggiunte che risultano nel complesso accettabili. La continuità

didattica con questa classe è di tre anni con la metà della classe e di cinque con

l’altra parte. Durante gli scorsi anni scolastici, fino al terzo, la classe ha reagito

positivamente ed ha mostrato un certo impegno e voglia di migliorare. Il quarto e

l’anno in corso diversamente sono stati caratterizzati da una certa resistenza

generale verso le attività didattiche e comunicative e soprattutto verso lo studio.

Questo atteggiamento ha frammentato il percorso ed ha comportato un andamento

generalmente faticoso. Nonostante tutte le difficoltà incontrate, una parte dei

ragazzi ha sempre cercato di colmare le lacune e di migliorare soprattutto

l’esposizione orale che in alcuni casi rappresentava un ostacolo insormontabile. Si è

anche cercato di lavorare sulla comprensione del testo e la formulazione di frasi

semplici indispensabili per la terza prova.

Alla fine dell’anno quindi la classe può essere divisa in tre principali fasce di livello:

una sufficiente, una nel complesso discreta e l’ultima composta da rari casi di

eccellenza.

Il programma svolto comprende una buona parte di testi legati alla specializzazione

della classe ed un gruppo di testi connessi con la civiltà. Questo anno si è scelto di

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trattare la civiltà americana in quanto quella inglese era stata presa in

considerazione lo scorso anno.

In questi ultimi due anni (quanto e quinto) la classe è stata coinvolta in un progetto

che tende a stimolare l’uso dell’inglese nella comunicazione ed a motivare gli

studenti alla partecipazione agli esami internazionali B1 e B2. I ragazzi hanno avuto

la possibilità di assistere alle lezioni di un madrelingua una volta alla settimana. Il

testo utilizzato per tale scopo è Tell me more (Zanichelli). Alcune verifiche svolte

durante l’anno si riferiscono alla valutazione di tali competenze.

L’insegnante

Prof.ssa Nicoletta Salani

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CLASSE: 5°A Informatica

MATERIA: Inglese INSEGNANTE: Prof.ssa Nicoletta Salani

Testo: NEW SURFING THE WORLD Pagina

The U.S.A Introduction 90

Different regions, different cultures.

Different regions, different cultures 118. 119

The Northeast New England, The Pilgrim fathers 120

The mid-Atlantic states 122

Philadelphia 122

Washington D.C. 123

New York city The Big Apple 124

The Civil Rights Movement

The Civil Rights Movement 112

The March to Montgomery 112

Martin Luther King 112

Black Movement 113

The Fifties The Affluent Society 158

The ‘Beat Generation’ 159

The ‘Cold War’ 159

The Conquest of the West

Westward expansion 132

The frontier 133

The pioneers and the Indian wars 133

North and South The America Civil War 138

Reconstruction in the post-slavery South 139

Segregation 139

Testo: TOTALLY CONNECTED Pagina

Operating systems Database managers 143

What can database manager do? 145

DBMs 152

Program Development

What is a computer program 204

Software in perspective 205

The first step: understanding the problem 207

Developing the algorithm 209

Writing the program 211

Documenting the program 214

Testing and debugging the program 215

Errors 217

Flowcharting 220

A subprogram 226

Our wired world Types of Newtork

Local-Area Newtork (LANs) 276

Metropolitan-Area Network (MANs) 276

Wide-Area Network (WANs) 277

Storage –Area Network (SANs) 277

Personal Area Network (PANs) 277

Topologies Physical topology 284

Logical topology 284

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RELAZIONE FINALE PER L’INSEGNAMENTO DI MATEMATICA

Classe: 5ª A Informatica a.s. 2014/2015

Docente: EMANUELA POMI

N° ore settimanali: 3 + 1 (modulo orario)

N° ore effettive di lezione svolte (fino al 07 maggio): 80 + 27

N° ore previste entro la fine dell’a.s.: 91 + 4

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E STRATEGIE DI LAVORO

La classe VAi, che ho seguito per l’intero triennio, è sempre stata caratterizzata da una buona vivacità

che con il tempo e la consuetudine, a volte purtroppo è anche degenerata in atteggiamenti

eccessivamente “disinvolti”; il rapporto fra gli studenti invece è stato improntato al rispetto reciproco e

non sono mancate situazioni di avvicinamento nel segno della compensazione. La classe, attualmente

composta da 29 ragazzi con un’unica presenza femminile, ha subito quest’anno un notevole

cambiamento perché si sono aggiunti 5 studenti ripetenti, che si sono subito ben integrati, ma la gestione

degli spazi e dei tempi è stata piuttosto complicata e faticosa. Gli studenti nel complesso, hanno

mantenuto un sufficiente impegno nello studio sebbene non tanto costante quanto piuttosto intensificato

in prossimità di verifiche orali o scritte e con qualche eccezione, naturalmente; sporadici casi in cui si è

palesato un marcato disimpegno. Anche la partecipazione alla didattica è stata attiva e propositiva e,

sempre in termini generali, si è riscontrata una discreta assiduità nella frequenza alle lezioni. L'interesse

nei confronti della disciplina è stato complessivamente accettabile, buono per alcuni allievi che hanno

mostrato curiosità intellettuale e desiderio di affermazione, eccellente in un caso anche per il livello di

approfondimento e la costanza di studio.

Per cercare di raggiungere gli obiettivi didattici programmati in sede di Dipartimento ho utilizzato la

lezione frontale generalmente solo per l’introduzione e la spiegazione di nuovi argomenti guidando poi i

ragazzi verso la scoperta dei metodi, delle applicazioni e delle conseguenze (lezione laboratoriale).

Laddove è stato possibile le lezioni teoriche sono state condotte partendo da situazioni problematiche

iniziali (problem solving), per cercare di coinvolgere gli studenti nella ricerca della soluzione e

comunque sempre corredate da esempi esplicativi, preferibilmente svolti alla lavagna dagli stessi allievi

opportunamente guidati. L’insegnante ha assecondato, indirizzato e valorizzato, il lavoro cooperativo

dei gruppi che spontaneamente si sono creati in classe, mentre a causa della eccessiva numerosità non è

stato possibile curare all’attività individuale come si sarebbe voluto, ossia con frequenti verifiche

singole e puntuali volte a monitorare le conoscenze e competenze acquisite dallo studente, per dargli la

possibilità di autovalutare le proprie capacità e soprattutto per fornire ulteriori spiegazioni ed

approfondimenti laddove ce ne fosse bisogno. Durante le lezioni che non prevedono spiegazioni ci sono

state fasi di eventuali chiarimenti, correzione dei compiti, verifiche orali, verifiche scritte sempre seguite

dalla correzione e discussione sui problemi incontrati dagli studenti, attività di esercitazione e

consolidamento, lezioni di recupero. L’ora di modulo orario è stata impiegata prevalentemente per il

recupero o come tempo aggiunto da dedicare allo svolgimento dei compiti in classe.

Nel corso di questi anni , ho cercando di legare ogni singolo argomento alle conoscenze pregresse,

pertanto anche temi del primo biennio potevano essere richiamati in quanto utili nelle applicazioni del

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nuovo argomento; ho mostrato agli studenti varie possibili tecniche risolutive spiegandone il diverso o il

più opportuno utilizzo, infine ho privilegiato la fase applicativa rispetto a quella puramente teorica per

favorire il consolidamento delle acquisizioni.

CONTENUTI Il programma svolto, che è quello previsto all’inizio dell’anno, è specificato negli allegati.

STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI

Le verifiche sono state orali, scritte. Le prove scritte sono state sostanzialmente compiti tradizionali

(esecuzione di esercizi) e questionari con test a risposta aperta e chiusa.

Sono state verificate:

- la conoscenza di regole, termini e proprietà

- la comprensione dei concetti, di relazioni, di procedure

- l’applicazione delle tecniche nelle diverse situazioni.

Le prove scritte mi hanno consentito di valutare la conoscenza dei concetti specifici, l’abilità di

risoluzione di esercizi, la capacità di motivare i passaggi logici. Attraverso i colloqui orali mi ero

proposta di favorire anche l’uso del linguaggio specifico al fine di valutarne la padronanza, ma i risultati

ottenuti, devo ammettere, in generale sono deludenti.

Agli alunni sono stati di volta in volta esplicitati i criteri di valutazione, che hanno tenuto conto della

quantità e qualità delle conoscenze e della correttezza ed efficacia dei metodi risolutivi.

Nella valutazione sommativa ho tenuto conto inoltre degli interventi sia alla lavagna che dal posto, della

partecipazione all’attività didattica, della costanza nell’impegno, del livello iniziale e del ritmo di

apprendimento.

Sulla base della programmazione iniziale e delle indicazioni emerse alle riunioni per materie, la

valutazione è stata condotta secondo i seguenti criteri:

2: interesse e partecipazione nulli, conoscenze e abilità applicative quasi nulle.

3: interesse e partecipazione scarsi, conoscenze sporadiche, abilità applicative molto scarse.

4: interesse e partecipazione scarsi, conoscenze frammentarie, abilità applicative scarse.

5: interesse e partecipazione saltuari, abilità applicative limitate.

6: interesse e partecipazione accettabili, conoscenza dei nuclei essenziali del programma,

abilità applicative generalmente autonome in problematiche semplici.

7: interesse e partecipazione continui, conoscenza completa e consapevole del programma,

abilità applicative nelle problematiche note.

8: interesse e partecipazione costruttiva, conoscenze complete e approfondite, abilità

applicative in contesti diversi.

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9-10: interesse profondo e partecipazione proficua, conoscenze complete approfondite e

ampliate, abilità applicative in contesti diversi e rielaborazioni critiche personali.

OBIETTIVI COGNITIVI

Ci si è proposti di far raggiungere a ogni alunno i seguenti obiettivi:

conoscenza consapevole dei vari argomenti;

comprensione delle loro implicazioni e connessioni;

applicazione con esercitazioni frequenti e varie.

QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE

È piuttosto complesso effettuare una sintesi degli obiettivi raggiunti perché la classe è caratterizzata da

vistose differenze in ordine alle capacità, alla preparazione di base e all’interesse. Si può sicuramente

affermare che nel complesso la classe ha seguito con continuità il lavoro proposto, ma i risultati

raggiunti sono assai difformi; uno studente ha mostrato nel triennio una buona propensione verso la

materia e un impegno sistematico nello studio distinguendosi così per l’eccellente profitto, un altro

piccolo gruppo di allievi è riuscito ad impadronirsi di un metodo di studio efficiente e ben organizzato

che ha permesso loro di raggiungere buoni risultati, mentre il resto della classe evidenzia un profitto

medio appena sufficiente e, quindi solo relativamente a casi semplici, oppure con qualche suggerimento,

questi ragazzi riescono a portare a termine lo svolgimento degli esercizi proposti.

Viterbo 07 Maggio 2015 L’insegnante

Emanuela Pomi

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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO

“Leonardo da Vinci“

VITERBO

a.s. 2014/2015 Classe 5ªAi

Programma di Matematica

Integrali indefiniti.

(Vol 5_ CAPITOLO 19_Trattazione teorica da pag. 1354 fino a pag. 1369; esercizi relativi)

Obiettivi: Comprensione del concetto di Integrale indefinito.

Corretto uso delle tecniche di calcolo.

Integrale indefinito.

Proprietà dell’integrale indefinito.

Integrali immediati di funzioni elementari.

Integrali immediati di funzioni composte.

Integrazione di funzioni razionali fratte (con denominatore di 1° o 2° grado).

Integrazione per sostituzione (solo semplici casi).

Integrazione per parti [con dim.].

Integrali definiti.

(Vol 5_ CAPITOLO 19_Trattazione teorica da pag. 1370 fino a pag. 1380, esclusa pag. 1375; esercizi

relativi)

Obiettivi: Comprensione del concetto di Integrale definito.

Calcolo dell’integrale definito.

Integrale definito di una funzione continua.

Proprietà degli integrali definiti (escluse quelle che lo caratterizzano come

operatore lineare ed ereditate dall’integrale indefinito).

Teorema della media [con dim.].

La funzione integrale.

Teorema fondamentale del calcolo integrale (o Teor. di Torricelli-Barrow) [con dim.].

Formula fondamentale del calcolo integrale (o di Newton-Leibniz) .

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Calcolo delle aree.

(Vol 5_ CAPITOLO 19_Trattazione teorica pag. 1381-1382; esercizi relativi)

Obiettivi: Applicazione dell’integrale definito alla risoluzione di semplici problemi geometrici

Utilizzare il calcolo integrale per calcolare aree di superfici piane.

Calcolo dell’area del trapezoide.

Calcolo dell’area di una superficie piana compresa tra due funzioni.

Funzioni di due variabili.

(Vol 4_ CAPITOLO 16_ Trattazione teorica pag. 1175, pag. 1181-1182, pag. 1185, da pag

1187 a pag 1192; esercizi relativi limitatamente alle funzioni intere razionali)

Obiettivi: Comprensione del concetto di funzione in due variabili.

Derivate parziali e abilità di calcolo.

Determinazione e classificazione dei punti stazionari di funzioni algebriche razionali intere.

Definizione di funzioni di due variabili: definizione di dominio.

Derivate parziali del primo ordine.

Derivate parziali del secondo ordine.

Teorema di Schwarz. (*) (solo enunciato)

Massimi e minimi assoluti e relativi (punti estremanti).

Determinante hessiano. (*)

Punti stazionari (massimi, minimi relativi o punti di sella): determinazione dei punti

stazionari e classificazione con il determinante hessiano della funzione. (*)

Equazioni differenziali.

(Vol 5_ CAPITOLO 20_ Trattazione teorica da pag. 1466 fino a pag. 1470, pag. 1473-1474, da pag 1476

a pag. 1480; esercizi relativi)

Obiettivi: Saper riconoscere e risolvere i vari tipi di equazioni differenziali.

Integrale generale e integrale particolare di un’eq. differenziale.

Teorema di Cauchy. (per le eq. diffenziali del primo ordine ) (*)

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Equazioni differenziali del primo ordine:

equazioni del tipo y’=f(x),

equazioni a variabili separabili,

equazioni lineari [con dim.] (*)

Equazioni differenziali del secondo ordine:

equazioni del tipo y’’=f(x),

equazioni lineari omogenee a coefficienti costanti,

equazioni lineari non omogenee a coefficienti costanti:

)(''' xpybyay con termine forzante p(x) di tipo polinomiale.

Testo in adozione:

M. Bergamini - A. Trifone- G. Barozzi MATEMATICA.verde

(*) Argomento in corso di svolgimento da completare nel entro la fine dell’a.s.

avendone informato gli studenti.

Viterbo 07/05/15 L’ insegnante

Emanuela Pomi

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INFORMATICA

RELAZIONE CONCLUSIVA Anno scolastico 2014/2015 Docente: Lina Deriu

L'attuale classe quinta e' composta da ventinove studenti (ventotto ragazzi e una sola ragazza) ed ha vissuto nel corso del triennio un curriculum di studi regolare per quanto riguarda l'insegnamento dell'informatica. Nonostante questo la classe si presenta eterogenea , evidenziando in questa disciplina diversi livelli di attitudine, interesse e impegno. L'interesse nei confronti della disciplina è da considerarsi complessivamente più che sufficiente, buono per i pochi allievi particolarmente dotati che hanno mostrato curiosità intellettuale, voglia di apprendere e costanza di studio, mentre il resto della classe, ha a volte palesato una certa discontinuità di studio.

Contenuti Obiettivo generale del programma e' stato quello di fornire le competenze e le metodologie necessarie ad analizzare, realizzare e documentare un progetto software con l’uso di basi di dati , cercando di sviluppare la capacità critica necessaria al dimensionamento dei problemi nei vari settori d'applicazione. E’ stata trattata in modo approfondito la parte relativa alla modellazione concettuale e logica di una base di dati e la conoscenza del linguaggio standard SQL. Il software DBMS di laboratorio è stato “MSACCESS”, scelto per la semplicità, diffusione d’uso e di conseguenza il linguaggio di interfacciamento ai dati è stato Visual C#, e per l’implementazione delle pagine Web dinamiche si è utilizzata la tecnologia ASP.NET. Proprio a riguardo delle problematiche relative alla programmazione client/server e alla distribuzione di applicazioni INTERNET, il tempo dedicato alla realizzazione di web server application, seppur sufficiente, non è stato così importante quanto avrei voluto, soprattutto a causa della concomitanza di numerosi eventi scolastici ai quali la classe ha partecipato. Gli studenti sono stati messi al corrente delle nuove modalità della seconda prova dell’Esame così come raccomandato dal Miur. In particolare la simulazione della seconda prova ha tenuto conto di tali modifiche e si allega sia il testo che la griglia di valutazione.

Metodologia CLIL La DNL (disciplina non linguistica) scelta per la metodologia CLIL è stata INFORMATICA, e pur non essendo ancora in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all'interno dell'organico dell'Istituzione scolastica, sono stata l'unica del CdC ad aver frequentato il corso di approfondimento linguistico di 120 ore organizzato dal Miur che si è completato alla fine di dicembre e ad essere in attesa dei corsi metodologici. Le lezioni previste dalla programmazione iniziale secondo la metodologia CLIL hanno riguardato “Data Base Conceptual Modeling” e parzialmente “ “Data Base Logical Modeling”, ma le ore dedicate sono state poche sia perché era la prima volta che usavo la metodologia, sia perché perchè ho preferito dedicare lo scarso tempo a disposizione per trattare tutti gli argomenti previsti dalla programmazione iniziale con il giusto livello di approfondimentoin lingua italiana. Comunque in ogni occasione, data la natura della materia, sono stati fatti richiami linguistici in inglese per consentire agli studenti di acquisire un adeguato glossario di termini tecnici.

Rendimento La classe nel corso del triennio ha sempre dimostrato interesse alle lezioni, ma lo scarso lavoro individuale e qualche momento di maggiore rilassamento hanno condizionato il rendimento di una parte di loro, soprattutto nell'analisi e nella progettazione tecnica. Il profitto generale può ritenersi nel complesso sufficiente. Un piccolo gruppo ha raggiunto una buona preparazione, dovuta all'impegno, all'interesse personale e all'attitudine, mentre il resto della classe ha raggiunto un livello di conoscenza nel complesso sufficiente. Rimane però da dire

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che alcuni studenti hanno evidenziato un rendimento mediocre soprattutto a causa di un impegno discontinuo o, in rarissimi casi, a causa di una modesta predisposizione alla materia.

Comportamento Il comportamento degli studenti è stato sempre cordiale e rispettoso delle regole di comportamento. A questa maturità, però non sempre e non per tutti ha corrisposto un’ uguale maturità nell'affrontare e seguire le regole didattiche. Il comportamento relativo agli adempimenti scolastici infatti si è differenziato, evidenziando un gruppo ristretto che si è impegnato seriamente e con continuità, nell'arco di tutto il triennio, partecipando attivamente a tutti i progetti professionalizzanti, agli stage proposti e alle iniziative extra scolastiche, mentre un altro gruppo ha dimostrato a volte discontinuità soprattutto nello studio individuale, nella frequenza e nel rispetto delle consegne e scadenze.

L’insegnante Lina Deriu

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I.T.S.I.G. 'LEONARDO DA VINCI'

VITERBO

INFORMATICA GENERALE APPL.TECNICO-SCIENTIFICHE E LABORATORIO Programma svolto nella classe V/A sez. Informatica Anno scolastico 2014/2015 Insegnante: Lina Deriu Codocente: Giosuè Silvestro ________________________________________________________________________

__ DATA BASE

• (Libro di testo ”Le basi di dati e il linguaggio SQL” di A.Lorenzi e D.Rossi ATLAS, pag 42-158):

• • Problematiche relative all’archiviazione tradizionale e al passaggio alla

memorizzazione integrata dei dati • La ridondanza e l'inconsistenza dei dati nell'archiviazione tradizionale • I tre livelli di modellazione dati • La modellazione dei dati concettuale • Caratteristiche di un DBMS • Caratteristiche dei linguaggi per database

• • La progettazione concettuale:

• il modello semantico dei dati • Le entità e le loro possibili associazioni: 1 a 1 , 1 a N, N a M • Le associazioni ricorsive • Modello E-R • Regole di lettura

• Concetto generale di un DBMS:

• I modelli logici: relazionale e cenni all’architettura dei modelli gerarchico e reticolare • compiti di un DBMS • DDL, DML e DCL •

• Il modello relazionale: •

• I concetti fondamentali del modello relazionale

• La derivazione delle relazioni dal modello E-R: rappresentazione di entità ed associazioni con il modello relazionale

• Concetto di chiave primaria, chiave candidata, chiave secondaria e chiave esterna. • Gli operatori principali del modello relazionale : selezione, proiezione e

congiunzione (join interni ed esterni, left join e right join e self join) • La normalizzazione: 1FN, 2FN, 3FN e Forma normale di Boyce-Codd • Integrità referenziale, DBMS e funzioni del DBMS

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• Il linguaggio SQL: •

• Concetti di SQL standard • Identificatori e tipi di dati • Principali istruzioni DDL (CREATE TABLE, ALTER TABLE, CREATE INDEX, FROP

INDEX) • Principali istruzioni DML (INSERT, UPDATE E DELETE) • Le query SQL

• SELECT e operazioni relazionali nel linguaggio SQL (selezione, Join e proiezione)

• Le funzioni di aggregazione (SUM,COUNT, MIN, MAX, AVG) • Ordinamenti e raggruppamenti (clausole ORDER BY, GROUP BY E

HAVING) • Le condizioni di ricerca (BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL) • Le interrogazioni nidificate (clasusole ANY, ALL, IN, EXISTS)

• I comandi per la sicurezza(GRANT e REVOKE) • Le viste (CREATE VIEW e DROP VIEW) •

• Data base in rete (fotocopie del testo “Progettazione dei database, Linguaggio SQL e dati in rete" di A. Lorenzi e E. Cavalli ATLAs, pag 371-412)

• • Web server e ambiente di lavoro nella tecnologia ASP.net • La tecnologia ASP.net • Gli oggetti delle pagine ASP.net • Accesso ai dati con ADO.net • I controlli per la visualizzazione dei dati • Uso dei comandi SQL nelle pagine ASP.net •

• Metodologia CLIL (fotocopie fornite dal docente) •

• The E-R model to describe data, • Entities, attributes and relationship 1:1, 1:N, N:M. • The rules of E-R diagram. • Relational database

LABORATORIO (appunti dei docenti e libro di testo pag.181- 204):

Il linguaggio HTML

• Introduzione all’HTML

• Studio ed utilizzo dei TAG principali

• inserimento di immagini in una pagina web

• I Moduli in Html Creazione e gestione dei metodi

• Target dei collegamenti Ipertestuali

• Gestione degli eventi

• Javascript

• tipi di dati

• strutture di controllo

• funzioni

• Gestione degli eventi

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• Gestione dell’input e dell’output

L’ambiente ACCESS

• Creazione di un database in SQL

• Creazione e gestione di tabelle in SQL

• L’integrità referenziale in SQL

• Gestione Query in SQL

Tecnologia ASP.NET

• Script lato Server in C#;

• Costruzione di pagine ASP.net

• Accesso ai dati con ADO.net

• I controlli per la visualizzazione dei dati

• Uso dei comandi SQL nelle pagine ASP.NET

• Costruzione di siti web dinamici con l'accesso ai dati in ASP.NET

• Realizzazione di semplici applicazioni per la gestione di basi di dati con l’uso dei controlli

standard;

LIBRI DI TESTO E MATERIALI USATI

• Libro di testo: “Le basi di dati e il linguaggio SQL” - di A.Lorenzi e D.Rossi – ed. ATLAS

• Fotocopie del testo “Progettazione dei database, Linguaggio SQL e dati in rete” • di A. Lorenzi e E. Cavalli ed. ATLAS

• Appunti dei docenti

_______________________________________________________________________ Il Docente Gli studenti Il Codocente

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ISTITUTO TECNICO STATALE SETTORE TECNOLOGICO “Leonardo da Vinci”

VITERBO

________________________________________________________________________

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

- CLASSE 5^AI –

DISCIPLINA: SISTEMI E RETI

________________________________________________________________________

La classe, costituita da 29 alunni (1 femmina e 28 maschi), si è dimostrata molto vivace; le norme

della vita scolastica sono state abbastanza rispettate e solo un numero ristretto di studenti, che si è

assentato con una certa frequenza, ha avuto bisogno di ripetuti richiami e stimoli per essere

maggiormente coinvolto durante le ore di lezione.

Dal punto di vista didattico, nel complesso, gli studenti seppur impegnati e motivati al lavoro

scolastico e all’apprendimento in modo eterogeneo, in riferimento alla programmazione curriculare,

hanno conseguito i seguenti obiettivi, espressi in termini di macro-competenza:

1. configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti;

2. scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali;

3. descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di

telecomunicazione;

4. gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali

di gestione della qualità e della sicurezza;

5. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e

approfondimento disciplinare;

6. analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale

e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro,

alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Le attività svolte in linea generale, secondo i tempi e le modalità programmate (si rimanda al

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“documento di programmazione”), sono state articolate in: lezioni frontali e partecipate,

esercitazioni scritte e pratiche al computer, attività di gruppo, monitoraggio dello svolgimento delle

esercitazioni, discussioni guidate per la correzione degli esercizi svolti a scuola/casa, interventi di

recupero e proposte di approfondimento (per gli alunni più motivati).

Per valutare l'efficacia dell'intervento didattico e verificare il raggiungimento degli obiettivi

prefissati, sono state utilizzate diverse tipologie di prove: interrogazioni individuali, prove semi-

strutturate, lavori individuali e/o di gruppo in aula e/o in laboratorio, esercizi svolti a casa/in classe,

monitoraggio continuo delle attività pratiche svolte al computer.

Le prove sono state valutate in base agli indicatori espressi nelle rubriche approvate in sede di

Collegio dei Docenti.

Durante l’anno scolastico, gli studenti si sono potuti avvalere dei seguenti sussidi, utili ai fini

dell’apprendimento: libro di testo, schemi, “risorse Web”, dispense e raccolta di esercizi del

docente, lavagna, proiettore e computer.

Discreti sono stati infine, i rapporti con le famiglie soprattutto in occasione dei ricevimenti generali.

I DOCENTI

Prof.ssa Rebecca Pietrella

Prof. Giosuè Silvestro

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DISCIPLINA: SISTEMI E RETI

________________________________________________________________________

Classe: 5^ AI

Anno scolastico: 2014/2015

Testi di riferimento:

E. Baldino, R. Rondano, A. Spano, C. Iacobelli, “INTERNETWORKING SISTEMI E RETI” – Secondo biennio, ed. Juvenilia Scuola

E. Baldino, R. Rondano, A. Spano, C. Iacobelli, “INTERNETWORKING SISTEMI E RETI” – Quinto anno, ed. Juvenilia Scuola

________________________________________________________________________

PROGRAMMA SVOLTO

Modulo 1: I fondamenti del networking

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.2, N.4, N.5

Comprendere il funzionamento di una architettura di rete a strati

Classificare una rete e i servizi offerti con riferimento agli standard tecnologici

Gestire le reti secondo le normative

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Modelli standard di riferimento per le reti: Architettura di rete;

Protocolli e PDU, servizi e

primitive;

Modello ISO/OSI;

Architettura TCP/IP;

Enti internazionali che

definiscono standard in ambito

TLC

Modulo 2: Il livello Transport dell’architettura TCP/IP

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.2, N.4, N.5

Comprendere il funzionamento di una architettura di rete a strati

Capire come funzionano i livelli alti dello stack TCP/IP

Usare i numeri di porta opportuni per le comunicazioni Client-Server tra applicativi

Scegliere il tipo di protocollo di trasporto in base al grado di affidabilità, velocità e alla sicurezza del servizio che si vuole offrire

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Servizi di indirizzamento del livello Transport

Funzionalità di multiplexing e demultiplexing

Un protocollo di trasporto connectionless: UDP

Un protocollo di trasporto connection-oriented: TCP

Fasi di una comunicazione TCP

Confronto tra i protocolli UDP e TCP

Controllo delle porte (comandi di rete in ambiente Windows)

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Modulo 3: Il livello Application dell’architettura TCP/IP

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.4, N.5

Comprendere il funzionamento di una architettura di rete a strati

Scegliere il tipo di protocollo in base all’applicazione che si vuole utilizzare

Sviluppare applicazioni che utilizzano i protocolli del livello application

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Livello Application e i suoi protocolli FTP: il protocollo per il trasferimento di

file

HTTP: il protocollo per le applicazioni

Web

SMTP, POP3 e IMAP4

DNS e la risoluzione dei nomi

Sviluppo di applicazioni in ambiente Windows che utilizzano il protocollo

SMTP

Modulo 5: La gestione delle reti e dei sistemi

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.2, N.3, N.4,

N.5

Scegliere gli strumenti più adeguati per mantenere sotto controllo la rete

Utilizzare gli strumenti per il troubleshooting in ambiente Windows

Sviluppare applicazioni per interrogare/gestire i dispositivi di una rete locale

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Strumenti per la gestione della rete

Problem solving e troubleshooting Strumenti per il troubleshooting in

ambiente Windows

Sviluppo di applicazioni in linguaggio c# per interrogare/gestire i dispositivi di una rete locale

Modulo 4: La qualità del servizio (QoS)

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.4, N.5

Classificare una rete e i servizi offerti con riferimento agli standard tecnologici

Scegliere la configurazione di rete che meglio soddisfi le richieste di QoS delle applicazioni

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Reti multi servizio Problematiche connesse alla gestione

dei flussi critici

Service Level Agreement

Tecniche per la qualità del servizio Meccanismi di trattamento del traffico

Integrated Services e Differentiated Services

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Modulo 6: La sicurezza delle reti e dei sistemi

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.2, N.3, N.4,

N.5, N.6

Identificare le fonti di rischio

Riconoscere, utilizzare e implementare le tecnologie/tecniche per garantire la sicurezza e l’integrità dei dati, dei sistemi e della rete

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Gestione dei rischi

Sicurezza fisica

Sicurezza dei dati e dei programmi

Controllo degli accessi

Password

Sicurezza in rete

Crittografia: algoritmi e chiave Crittografia a chiave simmetrica

Crittografia a chiave asimmetrica

Crittografia ibrida

Autorità di certificazione per la

gestione delle chiavi

Sintesi di messaggi

Gateway e servizi integrati: proxy, firewall, NAT e DMZ

Firma digitale

Sviluppo di applicazioni in linguaggio c # per la gestione delle problematiche relative alla sicurezza

Modulo 7: La scheda Arduino

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.2, N.3, N.5

Individuare le caratteristiche della scheda utilizzata

Scegliere una scheda in base alle caratteristiche funzionali

Programmare una scheda

Origini

Caratteristiche

Ambiente di programmazione (Sketch)

Programmazione di una scheda per l’accensione/spegnimento di led

Programmazione di una scheda per l’interazione con un sensore di temperatura

I DOCENTI

Prof.ssa Rebecca Pietrella

Prof. Giosuè Silvestro

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ISTITUTO TECNICO STATALE SETTORE TECNOLOGICO “Leonardo da Vinci”

VITERBO

________________________________________________________________________

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

- CLASSE 5^AI –

DISCIPLINA: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI

________________________________________________________________________

La classe ha risposto in maniera adeguata al dialogo educativo e soltanto un numero ristretto di

studenti ha avuto bisogno di ripetuti richiami e stimoli per essere maggiormente coinvolto durante

le ore di lezione.

Dal punto di vista didattico, nel complesso, gli studenti seppur impegnati e motivati al lavoro

scolastico e all’apprendimento in modo eterogeneo, in riferimento alla programmazione curriculare,

hanno conseguito i seguenti obiettivi, espressi in termini di macro-competenza:

1. sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza;

2. scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali;

3. gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di

gestione della qualità e della sicurezza;

4. gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali;

5. configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti;

6. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali.

Le attività svolte in linea generale, secondo i tempi e le modalità programmate (si rimanda al

“documento di programmazione”), sono state articolate in: lezioni frontali e partecipate,

esercitazioni scritte e pratiche al computer, attività di gruppo, monitoraggio dello svolgimento delle

esercitazioni, discussioni guidate per la correzione degli esercizi svolti a scuola/casa, interventi di

recupero e proposte di approfondimento (per gli alunni più motivati).

Per valutare l'efficacia dell'intervento didattico e verificare il raggiungimento degli obiettivi

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prefissati, sono state utilizzate diverse tipologie di prove: interrogazioni individuali, prove semi-

strutturate, lavori individuali e/o di gruppo in aula e/o in laboratorio, esercizi svolti a casa/in classe,

monitoraggio continuo delle attività pratiche svolte al computer.

Le prove sono state valutate in base agli indicatori espressi nelle rubriche approvate in sede di

Collegio dei Docenti.

Durante l’anno scolastico, gli studenti si sono potuti avvalere dei seguenti sussidi: libro di testo,

schemi, “risorse Web”, dispense e raccolta di esercizi del docente, lavagna, proiettore e computer.

Abbastanza soddisfacenti, soprattutto dal punto di vista qualitativo, sono stati infine, i rapporti con

le famiglie, in occasione dei ricevimenti generali.

Viterbo, _________________ I DOCENTI

Prof.ssa Rebecca Pietrella

Prof. Giosuè Silvestro

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DISCIPLINA: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI

________________________________________________________________________

Classe: 5^ AI

Anno scolastico: 2014/2015

Testi di riferimento:

C. Iacobelli, M. Ajme, V. Marrone, F. Beltramo, “Progettazione tecnologie in movimento” – Secondo biennio, ed. Juvenilia Scuola

C. Iacobelli, E. Baldino, F. Beltramo, R. Rondano, “Progettazione tecnologie in movimento” – Quinto anno, ed. Juvenilia Scuola

________________________________________________________________________

PROGRAMMA SVOLTO

Modulo 2: I fondamenti del “ciclo di sviluppo del software”

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.3, N.4, N.6

Identificare le fasi di un progetto nel contesto del ciclo di sviluppo

Progettare e documentare le fasi di sviluppo software

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Utilizzare un tool di documentazione dei casi d’uso di un sistema

Ingegneria del software

Ciclo di vita del software

Manutenzione e gestione del progetto

Approccio metodologico ai progetti

Modelli di processo (strutturato e object oriented)

Progettazione con UML

La modellazione funzionale: il diagramma dei casi d’uso

Funzionamento di un tool per la documentazione dei casi d’uso di un sistema

Modulo 1: I fondamenti della programmazione concorrente

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.2, N.3, N.5

Comprendere le potenzialità della programmazione concorrente

Scegliere le tecniche più appropriate per la gestione dei problemi di sincronizzazione

Progettare applicazioni in modalità concorrente gestendo i problemi di sincronizzazione

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Richiami al modello a processi per la gestione della CPU e alle tecniche di sincronizzazione tra processi concorrenti

Processi “leggeri”: i thread

Soluzioni single threading e multithreading

Realizzazione di un thread

Stati di un thread

Utilizzo dei thread

Implementazione di un thread in linguaggio C#

Multithreading in C#

Tecniche di sincronizzazione dei thread

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Modulo 3: La specifica dei requisiti software

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.3, N.4, N.6

Analizzare e identificare i requisiti di un sistema

Riconoscere i collegamenti dei requisiti di un sistema alle funzionalità realizzate

Scegliere software applicativi in relazione ai requisiti specificati

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Raccolta dei requisiti

Gestione dei requisiti

Definizione e documentazione dei requisiti

Identificazione della soluzione tecnologica in relazione ai requisiti specificati

Modulo 5: La progettazione dei siti web

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.3, N.4,

N.6

Progettare e documentare le fasi di realizzazione di un sito web

Realizzare applicazioni orientate ai servizi

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Progettazione di un’interfaccia web Principi di usabilità e accessibilità

Elementi di progettazione di un sito web Studio di fattibilità e analisi dei

requisiti

Progetto generale del sito (schema

gerarchico e multidimensionale)

Raccolta e organizzazione delle

informazioni

Definizione degli scenari di utilizzo

Soluzioni per la pubblicazione,

aggiornamento e promozione

Analisi di un progetto di un sito

I DOCENTI

Prof.ssa Rebecca Pietrella Prof. Giosuè Silvestro

Modulo 4: Le architetture per le applicazioni Web

Competenze di ambito

Abilità Conoscenze

Rif. macro-

competenza:

N.1, N.3, N.4,

N.6

Individuare le componenti di un’architettura per la realizzazione di servizi

Sviluppare applicazioni per reti locali o servizi a distanza

Sviluppare applicazioni client-server con i socket

Sviluppare web services

Utilizzare il lessico e la terminologia tecnica di settore anche in lingua inglese

Architetture per il software (1-tier, 2-tier, 3/n-tier e il modello Client-Server)

Architetture basate sui servizi: Service Oriented Architecture

Web Services

Simple Object Access Protocol

Sviluppo di applicazioni client-server in linguaggio c#, mono e multi-thread, per l’invio/elaborazione/risposta di numeri e

stringhe

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ITT ex- I.T.I.G.S. "L. Da Vinci" - V I T E R B O

classe 5 ° A / INF - anno scol. 2014/ 2015

Breve relazione su aspetti specifici relativi alla materia:

GESTIONE PROGETTO ORGANIZZAZIONE IMPRESA

Prof. Marcello POLEGRI - Prof. Angelo GIGLIOTTI

Generalità

La classe è piuttosto numerosa (29 allievi) e sono cinque quelli ripetenti (in quanto non ammessi all’esame nell’anno precedente), oltre uno pervenuto nella classe per la prima volta quest’anno, proveniente da altro istituto e altro indirizzo di studio.

La classe, oltre quanto predetto, ha avuto un percorso movimentato: la terza, già abbastanza numerosa, si ottenne dall’accorpamento di due seconde, in quarta si aggiunsero numerosi ripetenti della corrispondente classe dell’anno precedente.

Questa materia è presente solo al quinto anno. Va segnalato che la classe, salvo un piccolo gruppo, ha seguito le attività senza particolare

entusiasmo, sia per la parte teorica che pratica, raggiungendo la maggior parte, ma

faticosamente, le abilità fondamentali richieste.

Anche la fortuità del calendario scolastico, unita a numerose attività extracurriculari, avendo

l’unica ora di teoria alla sesta del venerdì e le due ore di pratica in laboratorio alle due ultime ore

del sabato, non è stata favorevole né all’impegno continuativo , né alla completezza di svolgimento

delle attività previste.

Infine, per qualche settimana, sono mancati i laboratori, per necessità di manutenzione

straordinaria.

Contenuti

“Gestione Progetto e Organizzazione d’Impresa”, di seguito GPOI, tratta

fondamentalmente temi legati alla vita e gestione di una impresa, collocata in un contesto

economico e, nel suo ambito, l’impostazione e gestione di progetti.

Per la parte “Impresa”, sono stati impostati concetti e pratiche sistemistiche, concetti

fondamentali di economia come contesto, processi organizzativi interni, conoscenza dei principi di

documentazione e qualità, sicurezza del lavoro.

Per la parte “Progetto”, sono state previste due sezioni: la prima di principi e metodi di

impostazione del progetto (WBS, OBS, RBS, CBS, ecc.), la seconda di monitoraggio dello stesso

(diagrammi da tecniche reticolari, scheduling, ecc.).

Il programma svolto, contenente gli argomenti trattati prima del 4 maggio e quelli che si

intende trattare fino al termine delle lezioni, è allegato. In merito è necessario avvertire che alcuni

argomenti, previsti inizialmente per completezza di trattazione, comunque non fondamentali, sono

stati omessi o solo negli approfondimenti o del tutto per mancanza di tempo (dovuta a molteplici

circostanze non prevedibili inizialmente, come già anticipato, che hanno determinato varie

perturbazioni sulla continuità ed esaustività, quali diversi periodi in concomitanza di festività

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ravvicinate, convergenza di attività integrative e progetti interni/esterni, visite tecniche e

d’istruzione (la cui realizzazione si determina con certezza dopo gennaio, ecc.). Questi eventi, che

si sono verificati nel corso dell’intero anno, non hanno pregiudicato comunque l’unitarietà della

programmazione né penalizzato un quadro organico della materia.

Per quanto riguarda l'attività pratica in laboratorio, questa ha cercato di consolidare tecniche apprese in aula, approfondire temi citati in aula e rimandati a esercitazioni pratiche, far apprendere soprattutto tecniche di impostazione e gestione dei progetti, su cui si è preferito puntare su un approccio prevalentemente laboratoriale e pratico.

Gli strumenti utilizzati nelle diverse esercitazioni sono stati: Word Processor, Spread Sheet, INTERNET e WEB (nei limiti della sua disponibilità), Flow Charting e Drawing Program, ProjectLibre (versione opensource di MSProject, leader di mercato per la gestione computerizzata dei progetti e delle loro fasi di monitoraggio).

Le esemplificazioni, nei limiti del possibile, sono state improntate a problematiche del settore tecnologico, elettronico-telematico, informatico.

Comportamento

Il comportamento della classe, salvo il fatto di essere comunque molto numerosa, con tutte

le ovvie conseguenze del caso, quale l’induzione alla dispersività, può essere definito

sostanzialmente regolare e rispettoso, sia nei confronti del personale che della scuola nel suo

complesso.

Non sono risultate gradite alcune, limitate e limitatamente individuali, prese di posizione di

taluni peraltro inconsistenti, pretestuose e inutilmente polemiche riguardo ad alcuni aspetti

organizzativi della vita didattica e del dialogo educativo.

Il rispetto delle regole istituzionali e di convivenza è stato comunque adeguato ed

accettabile, nella stragrande maggioranza degli allievi.

Profitto

La risposta della classe è stata piuttosto diversificata e pur non essendo stata sempre (per

soggetti e periodi) brillante comunque può essere considerata soddisfacente, almeno

mediamente.

Riguardo al profitto, nel complesso, solo parte degli allievi ha dimostrato nel corso

dell'attività in classe di seguire con un certo interesse, mantenendo, in sede di verifica, risultati

coerenti.

Gli altri o hanno conseguito risultati molto modesti o non hanno conseguito risultati

adeguati, oltre che per il mancato interesse anche per il mancato impegno, cui si è unita una non

sufficiente applicazione a casa.

Per maggior dettaglio possiamo distinguere quattro gruppi nella classe:

Il primo, poco consistente, con impegno, serietà, continuità e profitto buono o eccellente

(almeno uno studente ha dimostrato eccellenza con assoluta continuità).

Il secondo, più numeroso del precedente, senza particolari evidenze ma sufficientemente

diligente da conseguire sempre risultati di profitto almeno mediocri ma talvolta anche discreti.

Il terzo, comprendente la maggior parte dei ripetenti, corrispondente a circa un terzo della

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consistenza della classe, senza alcun interesse per la materia, senza cenni di impegno e

applicazione, neppure nella cura delle attività pratiche, ha conseguito fino a questo momento

risultati di profitto decisamente scarsi.

Il quarto gruppo, di due allievi, si è sottratto fino a questo momento ad ogni verifica, sia dei

contenuti teorici che delle abilità pratiche.

Nessun allievo, seppure invitato con proposte, si è impegnato in ricerche, progetti, studi,

approfondimenti da presentare all’esame, che coinvolgessero, anche parzialmente, questa

materia.

Sussidi didattici

Il testo usato, ancorché in prova e non adottato, appare, al momento, adeguato alla

programmazione ed alle linee guida ministeriali e copre abbastanza efficacemente sia gli aspetti

teorici che pratici. In particolare, supporta adeguatamente la parte di gestione e monitoraggio dei

progetti con software MSProject. Pertanto, dispense e appunti fotocopiati consegnati sono stati

limitati e si sono rivolti particolare cura e dettaglio alla esposizione (in forma scritta) delle

esercitazioni da svolgere in laboratorio, favorendo, metodologicamente, attitudini alle prove scritte

d’esame.

E’ stato utilizzato il laboratorio di “Sistemi e Reti”. I sussidi tecnologici disponibili a livello di

laboratorio sono stati abbastanza idonei per le esercitazioni pratiche di carattere locale. Al

momento la disponibilità di efficace videoproiezione in aula non è adeguata.

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ITT ex-I.T.I.G.S. “L.da Vinci” – Viterbo * indir.: INFORMATICA * clas. 5A/I * a.s.: 2014/15 * finale

materia:GESTIONE PROGETTO ORGANIZZAZIONE IMPRESA

docente: Marcello POLEGRI * codocente: Angelo GIGLIOTTI

P R O G R A M M A S V O L T O

Legenda: A=abilità C=conoscenze - note = = da svolgere fra 05/05/15 e termine delle lezioni

Modulo: M_GPOI_5 [ SISTEMA IMPRESA ]

Descrizione: Saper progettare una impresa. Saper leggere sommariamente un bilancio preventivo e/o consuntivo

d’impresa. Impostare un budget e valutare la redditività della gestione d’impresa con il diagramma di pareggio. Valutare

convenienze/problemi dei diversi tipi di organizzazione aziendale.

U.D Abilità / Conoscenze A/C Riferimenti note

.1 Generalità sul sistema impresa C Appunti + T pg140-141

.2 Modello, contabilità e controllo C Appunti + fotocopie + T

pg142

Elaborare modelli di contabilità: uso di foglio elettronico,

situazione-stato patrimoniale, prospetto costi-ricavi

A Appunti e fotocopie

.3 Tecniche di costing (Full e Direct). Esercitazioni pratiche C

A

Appunti + T pg142-143

.4 Budget e diagramma di redditività (break even point) C

A

Appunti + T pg144-145

.5 Elaborare budget e valutare la redditività A Appunti + T pg146-147

.6 Organizzazione dell’impresa. Organigramma. Risorse e

funzioni aziendali (anche con riguardo al sistema

informativo)

C Appunti + T pg148-155

Modulo: M_GPOI_5 [ ECONOMIA ]

Descrizione: Conoscere i principi dell’economia quale ambiente e contesto per l’impresa. Dimensionare i volumi di produzione. U.D Abilità / Conoscenze A/C Riferimenti note

.1 Elementi fondamentali di economia (micro e macro) C Appunti + fotocopie

.2 Domanda/Offerta e dinamica del prezzo C Appunti + T pg126-133

.3 Capacità produttiva: generalità e tecniche C T pg134

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.4 Capacità produttiva: applicazione delle tecniche A T pg136-137

.5 Cenni su: produzione e distribuzione, logistica A T pg136-139

Modulo: M_GPOI_5 [ IMPRESA: PROCESSI_MODELLI ]

Descrizione: Analizzare e rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali delle imprese di settore. U.D Abilità / Conoscenze A/C Riferimenti note

.1 Cenni su definizione, caratteristiche e classificazione di

processi – Diagrammi di flusso

C T pg170-174 e 178-179

.2 Cenni su ICT, nuove tecnologie e processi innovativi

(New economy)

C T pg188-195 e lettura

pg156-161

Modulo: M_GPOI_5 [ PROJECT MANAGEMENT: PRINCIPI E REGOLE ]

Descrizione: Conoscere il paradigma del Project Management. Saper identificare ed applicare le metodologie e le

tecniche della gestione per progetti. Saper gestire un progetto, correlato con l’economia e l’organizzazione d’impresa,

secondo le procedure e gli standard.

Prerequisiti : Definizione di Progetto. Saper individuare gli elementi fondamentali del ciclo di progetto (TP:classe 3^).

U.D Abilità / Conoscenze A/C Riferimenti note

.1 Definizione del Project Management C Appunti + T pg2-11

.2 Cenni su:Strumenti manuali e software per la gestione

del Project Management (Gantt, PERT, CPM,

SpreadSheet, Project, …) e fasi del PM

C Appunti + T pg12-21

.3 WBS (Work Breakdown Structure): scomposizione del

progetto e codifica

A Appunti + T pg22-23

.4 Matrice delle responsabilità di progetto (OBS) A Appunti + T pg24-25

.5 Analisi delle risorse: tempi, personale, materiali, costi

diversi): RBS e CBS

A Appunti + T pg26-33

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Modulo: M_GPOI_5 [ PROJECT MANAGEMENT: STRUMENTI DI GESTIONE/CONTROLLO]

Descrizione: Acquisire conoscenza ed abilità d’uso di strumenti software per la gestione completa di un progetto. Acquisire conoscenza ed abilità d’uso di tecniche di controllo fra cui CPM, PERT, Gantt, analisi degli scostamenti. Conoscere le tecniche di valutazione delle prestazioni in un ciclo di progetto.

U.D

Abilità / Conoscenze A/C Riferimenti note

.1 Introduzione ad uno strumento software per gestione/

monitoraggio progetti ( ProjectLibre, simil MSProject)

A T pg42-55

.2 Rappresentazione della WBS (composizione del

progetto)

A

.3 Allocazione delle risorse A

.4 Gestione dei costi A

.5 CPM del planning delle attività. Regole costruttive.

Calcolo del cammino critico.

A

.6 Diagramma di GANTT. Regole costruttive. A T pg89-90

.7 Tecniche di monitoraggio e controllo del progetto: tempi

e costi - Esercitazione

A T pg80-85

T pg72 e successive

Modulo: M_GPOI_5 [ DOCUMENTAZIONE_CERTIFICAZIONE_QUALITA’ ]

Descrizione: Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Applicare le norme e le metodologie relative alla certificazione di qualità del prodotto e /o del processo. U.D Abilità / Conoscenze A/C Riferimenti note

.1 Concetto di documento tecnico e sue caratteristiche,

concetto di manuale e cenni di gestione documentale

C Appunti + T pg230-235

.2 Identificare ed organizzare un documento tecnico

(codice, versione, revisione

A Appunti + T pg236-237

T pg239-240

.3 Conoscere le principali metodologie di certificazione

della qualità e Riconoscere le norme ISO

A Fotocopia (sintesi T

pg258-287)

Modulo: M_GPOI_5 [ SICUREZZA DEL LAVORO ]

Descrizione: Conoscenza della problematica di sicurezza dell’ambiente di lavoro e delle figure professionali. Impegni in capo all’Impresa per individuare i rischi connessi alla sicurezza negli ambienti di lavoro. Saper realizzare le principali condizioni ergonomiche relative a un posto di

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lavoro. U.D Abilità / Conoscenze A/C Riferimenti note

.1 Definizione di: concetto della sicurezza (Pericolo,

Danno, Rischio) sul lavoro e protezione ambientale;

Normativa; Prevenzione e Protezione; Segnalazione per

la sicurezza nell’ambiente di lavoro

C Appunti + T pg294-303

.3 Cenni sulle figure della sicurezza nell’Impresa.

Caratteristiche e rischi del posto lavoro informatico

C T pg304-309 e pg310-315

Lettura T pg316-323

Testo di riferimento

Codice T: es.:

consigliato

Autori: C.Iacobelli,

M.Cottone, E.Gaido,

G.M.Tarabba

titolo: GESTIONE PROGETTO

ORGANIZZAZIONE

D’IMPRESA

Ed.: Juvenilia

Scuola

altro: volume unico per

5° anno) - 22.90 € -

isbn:978-88-7485-455-4

Docente (Ing. Marcello POLEGRI)

…………………………………………………… Codocente (Prof. Angelo GIGLIOTTI)

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I.T.T. “Leonardo Da Vinci” VITERBO

RELAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA

Classe 5 A Informatica Insegnante:

A.S. 2014/2015 Prof. Rossella Lodesani

La classe sebbene composta da numerosi alunni, grazie al buon compotamento è riuscita a svolgere in

maniera proficua il programma di attività proposte dall’insegnante. Tutti si sono mostrati volenterosi e

interessati e fin dall’inizio dell’anno scolastico si è instaurato un rapporto di collaborazione che ha

consentito un lavoro interessante e costruttivo. Pur partendo da livelli diversi, dovuti sia alle caratteristiche

strutturali, sia al proprio vissuto motorio, quasi tutti gli alunni sotto l’aspetto pratico hanno raggiunto una

discreta padronanza delle proprie espressioni ginnico-sportive. La preparazione raggiunta ha dato come

risultato la capacità di valutare le proprie possibilità e di migliorarle con l’impegno permettendo la

conoscenza di strumenti utili a stilare un piano di lavoro motorio personale. Un gruppo di alunni si è

distinto durante l’anno per l’impegno, in una attività di potenziamento generale e specifico riferito alla

Pallavolo, partecipando anche al torneo del triennio pomeridiano.

Gli obiettivi della parte pratica, previsti nel piano didattico-educativo, sono stati sviluppati e raggiunti in

modo adeguato dalla maggioranza degli alunni. La verifica e la valutazione si sono basate soprattutto sulla

partecipazione alle attività; sul rendimento come impegno di lavoro e sui significativi miglioramenti

compiuti da ogni alunno rispetto ai livelli iniziali. Il profitto della classe è da considerarsi soddisfacente.

L’insegnante Rossella Lodesani

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I.T.T. “Leonardo da Vinci” Viterbo

Anno Scolastico 2014/2015

Il programma di Educazione Fisica ha riguardato nei primi periodi il conseguimento da parte dei ragazzi delle capacità coordinative e condizionali, indispensabili per affrontare richieste più specifiche riguardanti i giochi sportivi della Pallavolo e del Calcetto Fulcro del primo periodo di lezioni sono state quindi le seguenti esercitazioni:

Corsa lenta in equilibrio di ossigeno

Corsa con variazione di ritmo Corsa in progressione Andature atletiche a carattere generale e giochi di andature Stretching ed elasticità muscolare Esercitazioni coordinative Esercitazioni di forza Esercitazioni di scioltezza articolare

Nel periodo successivo sono stati introdotti i Giochi sportivi con particolare

attenzione all’acquisizione delle abilità legate ai fondamentali della pallavolo.

Pallavolo

Movimenti senza palla ed anticipo motorio, battuta, bagher, palleggio, schiacciata,

muro, difesa, schemi semplici di attacco e difesa.

Tennis Tavolo

Fondamentali individuali e partite di singolo e doppio.

Calcetto

Fondamentali individuali e di squadra.

Un gruppo di alunni si è distinto durante l’anno per l’impegno, in una attività di

potenziamento generale e specifico.

Rossella Lodesani

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ISTITUTO TECNICO STATALE SETTORE TECNOLOGICO “Leonardo da Vinci”

VITERBO

Relazione annuale a.s. 2014/2015

Docente: Giuseppe Pedica

Disciplina:Religione Classe: 5° A Informatica

Profilo della classe

Il gruppo classe ha dimostrato globalmente nel corso dell'anno scolastico un buon desiderio di

apprendere i contenuti proposti ed un atteggiamento dialogico e recettivo nei confronti dell'attività

didattica . Gli studenti hanno partecipato con abbastanza impegno e interesse alle attività proposte.

Il loro atteggiamento è stato corretto e responsabile: rispettoso delle regole

della buona educazione.

La maggior parte del gruppo classe ha seguito le lezioni in modo adeguato affrontando con

attenzione le attività proposte.

Il livello generale della classe risulta buono per la maggior parte degli studenti.

Rispetto all’inizio dell’anno vi sono stati miglioramenti,nell’attenzione e nella

partecipazione,anche per quegli studenti all’inizio meno coinvolti.

Nel suo complesso,questi studenti, hanno raggiunto i livelli previsti in termini di conoscenze,

abilità e competenze. Il grado e la profondità dell’apprendimento individuale degli studenti ha risentito della particolare

situazione di vita di ognuno di loro,nelle molteplici dimensioni

personali: interiore,familiare e sociale,…

Obiettivi in termini di conoscenze, abilità, capacità e competenze

I contenuti disciplinari proposti hanno avuto come punto di riferimento il

raggiungimento e lo sviluppo degli apprendimenti previsti dalle Linee Guida per l’insegnamento

della Religione negli Istituti Tecnici e la programmazione collegiale dell’Istituto e dei Consigli di

classe.

Le tematiche sono sempre state presentate con uno stile interdisciplinare, favorendo il dialogo e il confronto,evitando visioni unilaterali e promuovendo così comportamenti personali e sociali

coerenti con i principi della Costituzione e rispettosi del bene comune.

Gli allievi conoscono le linee essenziali degli argomenti trattati.

Riconoscono il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni

interpersonali,alla vita sociale e pubblica.

Gli allievi hanno dimostrato di sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di sviluppare un positivo senso critico e

un personale progetto di vita.

Gli studenti riconoscono la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella

valutazione e trasformazione della realtà e nella comunicazione contemporanea, in dialogo con

altre religioni e sistemi di significato. Ciascuno studente ha sviluppato conoscenze,abilità e competenze disciplinari relativamente alle

personali potenzialità,capacità e originalità del presente.

Metodologie didattiche

Durante l’anno scolastico sono stati privilegiati alcuni metodi,in misura e proporzioni diversi in

conseguenza dei contenuti disciplinari sviluppati e della sensibilità del gruppo classe. Metodo antropologico esperienziale

Metodo fenomenologico

Lezione dialogica, lezione frontale, il problem solving.

Metodo analogico: rappresento, quindi imparo.

Metodo attivo fondato sull’agire. Metodo iconico: vedo e sento, quindi imparo.

Strategie di intervento

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Al fine di perseguire gli obiettivi prefissati e di far acquisire le conoscenze e competenze sopra elencate, sono state utilizzate le seguenti strategie:

-Instaurare con la classe un clima disteso, sereno, aperto al dialogo ed alla collaborazione.

-Coinvolgere gli allievi, responsabilizzarli e stimolarli per far emergere il loro potenziale.

-Sviluppo di un problema con discussione e ricerca della soluzione.

-Presentazione dei problemi a mezzo della lezione frontale, discussione guidata. -Uso di mezzi audiovisivi.

Materiale e attrezzature didattiche

Libro di testo,supporto di schede didattiche, appunti, mappe concettuali.

Inoltre, per avviare o approfondire alcuni temi si sono impiegati mezzi audiovisivi e

informatici.

Tipologie di verifiche

Ha costituito modalità di verifica l'osservazione sistematica, durante l'anno scolastico, soprattutto

degli episodi significativi, sul rendimento dei singoli allievi, sulla capacità di proposta a livello

morale personale e interpersonale,sull’uso efficace degli strumenti.

Nelle prove orali( sia domande brevi, brevi sintesi, richiesta di commenti, interrogazioni vere e

proprie ) si è tenuto conto dell'ampiezza delle conoscenze, della correttezza linguistica, della

fluidità espositiva, nonché della capacità di operare collegamenti e confronti.

Le interrogazioni brevi, gli interventi degli alunni durante le lezioni, spontanei o sollecitati dal

docente, sono invece stati adottati come strumenti per la verifica formativa.

Le verifiche sommative sono state effettuate attraverso interrogazioni orali individuali, nelle quali

veniva richiesta agli allievi l’esposizione formale dei saperi sviluppati.

Criteri di valutazione

Verifica del grado di interesse, dell'assiduità alle lezioni, impegno e partecipazione dimostrati. Livello di conoscenza degli apprendimenti: conoscenze e abilità apprese e delle competenze

acquisite.

Grado di positiva evoluzione del comportamento in ordine al dialogo educativo.

La valutazione finale considera i livelli di partenza dei singoli alunni ,dei progressi o regressi

rilevati.

Conoscenza dei contenuti e del linguaggio specifico della disciplina. Capacita di creare collegamenti all’interno della disciplina e/o con altre discipline

Contenuti disciplinari

Organizzati in Unità di apprendimento

1.Le relazioni. Innamoramento e amore L’amore nel mondo contemporaneo

L’amore nella bibbia

Il matrimonio cristiano

L’amore presso le culture del passato

Relazioni interpersonali: psicologia maschile e femminile

I linguaggi d’amore principali 2.La coscienza,la legge,la libertà

La coscienza personale e collettiva

La coscienza morale e il primato della coscienza

Riferimenti biblico-teologici

Le regole morali e i valori

Lo sviluppo della coscienza morale e collettiva Casi di coscienza nella storia

Coscienza e liberta: Testimoni di libertà

3.L’etica sociale:pace,giustizia e solidarietà

Lo sfruttamento dell’uomo

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Lo sfruttamento dell’ambiente

Nuove forme di sfruttamento

La pace,opera da costruire

Testimoni di pace

La sfida della povertà

Carità e solidarietà Lo sviluppo sostenibile,l’economia solidale

L’etica del lavoro

Interculturalità,multiculturalità,mondialità.

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Simulazione 1^ prova Esame di Stato

P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981

Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io

un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta,

retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato

scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché

placet experiri e per vedere l’effetto che fa. 5 Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto al

mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il

mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti;

perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.

Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente 10 lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo

stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a

chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo

diventa più lungo.

Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, 15 un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di

tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri

contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si

faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.

Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di 20 borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni

possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una

regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di

possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi

scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e 25 devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come

sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a

scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano

qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto.

Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia. 30

Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla

esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo

e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di

fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse

romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie.

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A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica»

dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di

comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture

considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un

paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha

tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo

d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il

vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».

1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?

2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).

2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta

di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).

2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare,

spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al

libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo che ti è

proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per

la tua formazione.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o

in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’Uomo e la guerra

1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.

2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.

7. Non v'è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un

capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a

prostrarsi davanti all'uomo.

9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto

distruttore dei libertari…

Da Manifesto del Futurismo “Le Figaro”, 20 febbraio 1909

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Dalla caserme il mondo era tuttavia assai lontano. Per Fabio, come per gli altri, uscire, entrare in una scena

diversa, la vita di tutti i giorni, erano evasioni che si cancellavano subito al primo squillo do tromba. La

verità era la vita in comune, le operazioni della caserma, l’attesa del tenente e del maggiore, le grida e i

comandi durante l’istruzione. Si usciva in fretta, non si era aspettato che il segnale dell’uscita, ma era come

evadere in un mondo fittizio. L’umanità viveva e si agitava davanti a loro per due o tre ore al giorno; dopo di

che si allontanava come un ricordo. Infine, la stessa vita della caserma, le operazioni che vi si compivano,

avevano perduto ogni significato preciso; il movente generale di tutto questo si era smarrito giorno per

giorno nei dettagli; alla fine la cosa più importante era imparare a comandare e a ubbidire. Proprio questo

fatto, di occuparsi interamente dei dettagli, di non essere altro che strumenti docili ad una voce, era la

disciplina. Fuori cominciavano a gridare. Viva la guerra! E abbasso la guerra! Gridavano al passaggio dei

soldati. Di quanto accadeva fuori i meno informati erano costoro; non ne avevano, anzi, nessuna curiosità,

l’idea di un mondo che si muovesse dietro ad sua volontà non la concepivano più; aspettavano.

(Corrado Alvaro Vent’anni Milano Bompiani 1953)

[ Lo scrittore calabrese Corrado Alvaro, chiamato alle armi nel 1914, prese parte ai combattimenti sul

Carso, riportando una ferita che per qualche tempo gli impedì l’uso della braccia. Da quella amara

esperienza nacque il resoconto memoriale Vent’anni.]

E’ ipocrita stupirsi di sentire e vedere, nel video incriminato, soldati italiani che sparano, bestemmiano, si

eccitano nel fuoco della battaglia, si compiacciono di mirare giusto; è così che accade in guerra nella

tensione dello scontro e col sentimento della possibilità di morire. E’ falso e retorico criticare tutto questo

standosene comodamente a casa, senza aver mai provato quel momento. E’ anche ipocrita parlare di

“Missione di pace”: si può ritenere che l’intervento bellico in Iraq sia giusto e serva ad impedire possibili

future violenze peggiori, ma si tratta pur sempre di un intervento bellico; se si trattasse di intervenire solo

con mezzi pacifici, si manderebbero le Orsoline e non i carabinieri e i bersaglieri, allo stesso modo i militari

italiani morti vanno onorati come soldati caduti in una guerra e non come scolaretti periti in un attentato.

Non ci si può neppure indignare che il nemico spari loro addosso perché si è intervenuti proprio per imporre

un certo ordine con la forza e non ci si può meravigliare se questo nemico, denunciato sin dall’inizio come

feroce, sanguinario e pericoloso per il mondo intero, non si comporta come un agnellino.

(C. Magris “Gli ipocriti della guerra” In Corriere della sera 12 Dicembre 2005)

I sostenitori della scuola realista della relazioni internazionali amano sottolineare che ben difficilmente le

comunità umane sarebbero in grado di mantenere la coesione – ed essere disponibili a sacrificare i propri

interessi e la proprie passioni per il bene comune – senza lo stimolo di una minaccia esterna. Si tratta di un

dato politico psicologico che, sappiamo, è ben chiaro ai dirigenti politici, soprattutto non democratici, che,

quando un nemico non c’è, lo inventano[…] Vuol dire quindi che una comunità internazionale organizzata

istituzionalmente su basi multiple, meno conflittuali e più dialogiche, imploderebbe per mancanza

dell’elemento unificante, del “nemico”? pensiamo che questo sia evitabile […]Le sfide e i nemici non

mancano e vanno dagli squilibri sociali, alla droga, dal deterioramento dell’ambiente […] alle grandi

pandemie. Si tratta di nemici comuni che , se a livello politico, qualcuno avesse la capacità di articolare un

nuovo paradigma di coesione e lotta, potrebbero facilmente fornire un equivalente funzionale alla

tradizionale coesione “esogena” fornita da nemici più o meno reali. E lo farebbero suscitando forza e non

violenza, coesione e non divisione, se non quella di un pacifico dibattito sui dati scientifici e le preferenze

politiche.

(R. Toscano La violenza, le regole, Torino Einaudi 2006)

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Cima Quattro il 23 dicembre 1915

Un’intera nottata

buttato vicino

a un compagno

massacrato

con la sua bocca

digrignata

volta al plenilunio

con la congestione

delle sue mani

penetrata

nel mio silenzio

ho scritto

lettere piene d’amore

Non sono mai stato

Tanto

attaccato alla vita

G. Ungaretti, Veglia, 1915

E come potevamo noi cantare

con il piede straniero sopra il cuore,

fra i morti abbandonati nelle piazze

sull’erba dura di ghiaccio, al lamento

d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero

della madre che andava incontro al figlio

crocifisso sul palo del telegrafo?

Alle fronde dei salici, per voto,

anche le nostre cetre erano appese,

oscillavano lievi al triste vento.

S: Quasimodo, Alle fronde dei salici, 1945

Guernica di P. Picasso 1937

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Trittico della guerra di Otto Dix 1929/32

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Nutrire il pianeta

«Con quale spirito andiamo verso Expo? Non possiamo concentrarci solamente sui milioni di turisti

che arriveranno a Milano, ma dobbiamo occuparci di quei contadini e allevatori che vivono in

sofferenza, del land grabbing che in Africa distrugge le vite di migliaia di contadini scacciandoli

dalla loro terra, complici i governi canaglia. È sacrosanta la battaglia del made in Italy, ma

dobbiamo aprire gli occhi al mondo, perché ci sono eccellenze in ogni angolo del pianeta. Questa è

la visione che l’Expo deve fare propria». E continua con un auspicio: «Vorrei un’Expo più sobria,

meno attenta ai grandi padiglioni, alla grande kermesse, ma che abbia anche il coraggio di dire le

cose come stanno, che si apra ai contadini. Che accolga a braccia aperte anche gli umili, i poveri,

perché loro più di altri hanno il diritto di venire all’Expo. E allora mi auguro che con un colpo di

reni le persone che sono a questi tavoli facciano in modo che i prossimi giorni siano di confronto e

di dialettica. Facciamola finita con questa separazione tra scienza ufficiale e saperi tradizionali: solo

con il dialogo supereremo queste divisioni e costruiremo una prospettiva condivisa che ci farà

uscire da questa situazione. Se non si cambia il sistema, ben difficilmente consegneremo alle

prossime generazioni una speranza di vita degna. Quindi, che la Carta di Milano non sia un mero

documento, ma un vero inizio ».

www.slowfood.it “Intervento di Carlo Petrini” del 7/2/2015

Ogni giorno i governi europei e quelli dei Paesi in via di sviluppo; imprese multinazionali e istituzioni

finanziarie sono impegnate, in prima linea e dietro le quinte, nell’accaparramento di terra (land grabbing).

Leggi, politiche, investimenti, finanziamenti compongono la fitta trama di incentivi che promuovono il furto

di terra a spese delle comunità locali, principalmente nei Paesi meno sviluppati.

Una rete globale del land grabbing nella quale anche il nostro Paese gioca un ruolo di primo piano. Ad

esempio, con le sue istituzioni che avvallano politiche scellerate come quelle sui biocarburanti che negli

ultimi anni hanno spinto decine di imprese europee a realizzare coltivazioni agro-energetiche su migliaia

di ettari soprattutto in Africa. Oppure con le sue aziende che vanno nei Paesi poveri ottenendo a prezzi

stracciati il controllo su enormi superfici di terra per realizzare progetti agro-industriali dagli impatti

devastanti per le economie e le comunità locali.

Ne è un esempio la Tampieri Financial Group s.p.a. che sta realizzando un investimento agricolo in

Senegal su 20.000 ettari, nella riserva naturale dello Ndiael, incontrando la ferma opposizione delle

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comunità che vivono in quella terra e che grazie ad essa ricavano il proprio sostentamento, in particolare

attraverso l’allevamento.

www.actionaid.it : land grabbing

Siamo nel pieno della stagione della lattuga nella valle di Salinas, in California, dove si produce il 70 per

cento circa degli ortaggi a foglia verde venduti negli Stati Uniti. Nel corso della mattinata, una processione di

camion carichi di insalata parte dagli stabilimenti agroindustriali della vallata in direzione nord, est e sud.

Nel frattempo un altro camion, un portacontainer, arriva alla centrale di smistamento dei rifiuti di Sun Street,

non lontano dall’abitato di Salinas. Il conducente si ferma su una pesa, poi deposita il malconcio container su

una piattaforma. Un colpo di leva, uno sbuffo di aria compressa, e 25 metri cubi di lattughe e spinaci

piombano a terra, formando un enorme mucchio alto circa due metri. Confezionati in cassette e buste di

plastica, gli ortaggi appaiono freschissimi e in perfette condizioni. Eppure sono condannati alla discarica per

una serie di difetti: confezioni sbagliate o non correttamente sigillate, contenuto diverso da quello indicato

sull’etichetta, involucri strappati…

Chiunque veda una scena simile non può fare a meno di rammaricarsi: distruggere una montagna di cibo

intatto è un peccato, anzi un delitto. Eppure non è che una piccola parte dello spreco. Nel corso della

giornata, la centrale di smistamento riceverà altri 10-20 carichi analoghi di ortaggi perfettamente

commestibili, provenienti dalle aziende di produzione e confezionamento della zona. Da aprile a novembre,

il dipartimento preposto allo smaltimento dei rifiuti solidi della valle di Salinas manda in discarica da due a

quattro tonnellate di verdure appena raccolte. E questo è solo uno dei molti centri di smistamento rifiuti delle

vallate agricole della California.

Elizabeth Royte, National Geographic, 29 novembre 2014

Allora: per non sprecare che consigli pratici si possono dare? Li chiedono in tanti: dove faccio la spesa? Che

cosa conviene acquistare? Cosa e come preparo da mangiare? Cosa conviene fare in casa e fuori? Domande

banali, eppure sembra che negli ultimi anni si sia perso il buon senso, quello dei nostri nonni…

Partiamo dunque dal capostipite di tutti i decaloghi moderni, almeno per noi. È quello degli abitanti di

Lussino, marinai dell’isola dalmata. Un vero e proprio manifesto per una società contro lo spreco, molto

attuale nonostante siano passati due secoli…

1. No sta viziar i fioi [Non viziare i figli]

2. Che non i sapia tanto dei afari e dei soldi de casa [Non devono sapere molto degli affari

e dei soldi di casa]

3. Nel vestir e nel magnar l’utile ma non el superfluo; che ghe sia un vestito de festa;

quando el capoto o la giaca o la cravata se frugai, feli rovesciar, litomerà quasi navi [Nel

vestire e nel mangiare l’utile ma non il superfluo; che ci sia un vestito della festa; quando il

cappotto o la giacca o la cravatta sono lisi fateli rovesciare, ritorneranno quasi nuovi]

4. I fioi devi finir quel che se meti nei piati [I bambini devono mangiare tutto ciò che hanno

nel piatto]

5. In casa non se ga mai niente de butar via [In casa non ci deve essere nulla da buttare

via]

6. Che la vita sia austera e parsimoniosa, no butar mai via i soldi [la vita deve essere

austera e parsimoniosa, i soldi non si devono mai buttare via]

7. Stè atenti ale luci de casa: studar sempre in premura [State attenti alle luci di casa,

vanno sempre spente]

8. Usè le vece buste de letera rovesciade per far la malacopia [le buste da lettera

rovesciate vanno usate come brutta copia]

9. Stè atenti ale invidie dei parenti [State attenti alle invidie dei parenti]

10. No stè mai star con le man in man: in giro sè sempre qualcosa de far [Non state mai

con le mani in mano: in giro c'è sempre qualcosa da fare].

Andrea Segrè, Cucinare senza sprechi (2012), Ponte delle Grazie, Milano

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IL SILENZIO DELLE PIANTE

di Wisława Szymborska

La conoscenza unilaterale tra voi e me

si sviluppa abbastanza bene.

So cosa sono foglia, petalo, spiga, stelo, pigna,

e cosa vi accade in aprile, e cosa in dicembre.

Benché la mia curiosità non sia reciproca,

su alcune di voi mi chino apposta,

e verso altre alzo il capo.

Ho dei nomi da darvi:

acero, bardana, epatica,

erica, ginepro, vischio, nontiscordardimé,

ma voi per me non ne avete nessuno.

Viaggiamo insieme.

E quando si viaggia insieme si conversa,

ci si scambiano osservazioni almeno sul tempo,

o sulle stazioni superate in velocità.

Non mancherebbero argomenti, molto ci unisce.

La stessa stella ci tiene nella sua portata.

Gettiamo ombre basate sulle stesse leggi.

Cerchiamo di sapere qualcosa, ognuno a suo modo,

e ciò che non sappiamo, anch’esso ci accomuna.

lo spiegherò come posso, ma voi chiedete:

che significa guardare con gli occhi,

perché mi batte il cuore

e perché il mio corpo non ha radici.

Ma come rispondere a domande non fatte,

se per giunta si è qualcuno

che per voi è a tal punto nessuno.

Cespugli, boschetti, prati e giuncheti –

tutto ciò che vi dico è un monologo

e non siete voi che lo ascoltate.

Parlare con voi è necessario e impossibile.

Urgente in questa vita frettolosa

e rimandato a mai.

da La gioia di scrivere di Wislawa Szymborska

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Immagini tratte dai film “La grande abbuffata” e “Un americano a Roma”

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.

DOCUMENTI

«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di

questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica,

morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti

con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il

fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore

gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il

capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)»

Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925

(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 /1/ 1925

Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati

ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o,

peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza

della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli,

guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello

cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si

dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di

tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché

delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle

sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però,

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se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa

gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un

mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato

a sparire.»

Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947

(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)

«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un

limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo

che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori

conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un

rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra

liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori

umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente,

di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di

innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e

soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità.

L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani,

nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei

termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.»

Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969

(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)

«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli

esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello

Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato,

poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di

tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le

generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si

caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre

sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o

rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale

verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è

valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.»

GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991

(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.

«Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo

lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato

settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono

stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue

ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda

valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà

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degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di

Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a

Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa

prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi

laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri

ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella

più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però

importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle

soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi

settant’anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza

di Fermi, la firma di un grande maestro.» Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi

nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001

«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua

morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la

gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di

idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro,

con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una

trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento così radicale e

inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella

storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio,

non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono

infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che

coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che

obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze

unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di

scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.» Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007

«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci

siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a

troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una

certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e

serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono

state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali

dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che

verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con

uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila

sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti

puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per

molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora

che la guerra è finita.» Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America,

Editori Riuniti, Roma 1997)

«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa

crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo

ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il

drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica

consapevolezza in maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la

propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati

[…] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben

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pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del

ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le

direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere

della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o

applausi.» Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della

fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della

Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Univers.della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6,7,8 giugno 2001)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Diritto di voto e partecipazione dei cittadini alla vita dello stato nell’Italia del XX secolo. Il Candidato,

esaminando i fatti più significativi, illustri l’evoluzione del diritto di voto e della partecipazione politica dei

cittadini nel nostro paese nel corso del Novecento.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

“Le religioni producono sia violenza che nonviolenza. In quanto tensione, ricerca, relazione con qualcosa o

qualcuno colti come un assoluto, esse sono tentate di intransigenza, di totalitarismo esclusivista, di

imposizione violenta…Il potere, più violento è, più si appropria dell’avallo delle religioni, manipolandole.

Le religioni, più sono deboli, più si rendono disponibili a servire il potere” ( Enrico Peyretti, Dieci tesi su

"Religioni, violenza, nonviolenza").

Alla luce delle affermazioni sopra riportate il candidato analizzi con opportuni riferimenti e commenti il

ruolo che possono avere oggi le religioni e il rapporto che stabiliscono con la società e il potere.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE ITALIANO: tema

Punteggio espesso in decimi

INDICATORI

PUNTEGGI Basso Medio Alto

Competenze linguistiche

Punteggiatura, ortografia, morfosintassi

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3

Proprietà lessicale

Contenuto

Pertinenza e completezza dei contenuti

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3

Capacità di elaborazione logico/critiche e creative

Sviluppo e coerenza delle argomentazioni

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3 3,5-4 Elaborazione personale e capacità espressive

Griglia di valutazione prove scritte italiano: saggio breve e articolo di giornale

Punteggio espresso in decimi

INDICATORI

PUNTEGGI Basso Medio Alto

Competenze linguistiche

Punteggiatura, ortografia, morfosintassi

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3

Proprietà lessicale

Contenuto

Pertinenza e completezaa dei contenuti

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3

Capacità di elaborazione logico/critiche e creative

Sviluppo e coerenza delle argomentazioni - Elaborazione personale e capacità espressive - Ricerca delle informazioni e gestione dei testi

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3 3,5-4

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE ITALIANO: analisi del testo

Punteggio espresso in decimi

INDICATORI

PUNTEGGI Basso Medio Alto

Competenze linguistiche

Punteggiatura, ortografia, morfosintassi

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3

Proprietà lessicale

Conoscenze

Corretta applicazione delle conoscenze riguardanti gli aspetti formali del testo

0-1-1,5 2-2,5 3-3,5-4 Adeguato ricorso alla

biografia, poetica dell'autore e al contesto di riferimento

Capacità di elaborazione logico/critiche e creative

Sviluppo e coerenza delle argomentazioni - elaborazioe

personale e capacità espressive

0-0,5-1 1,5-2 2,5-3

Capacità analitiche e sintetiche (corretta e chiara esposizione dei contenuti del testo)

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M.I.U.R. – Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci”

Via A.Volta 01100 Viterbo 0761/309657

Progetto Formazione personale docente per gli Esami di Stato

(Interventi formativi di cui al D.M. n. 23/2013 e al D.M. n. 351/2014)

A.S. 2014/2015

SIMULAZIONE SECONDA PROVA

INDIRIZZO: INFORMATICA

C.C. A042

ISTITUTO TECNICO – SETTORE TECNOLOGICO

TIPOLOGIA E

PRIMA PARTE

Un portale vuole gestire un gioco online che si articola su diversi temi. Gli utenti possono iscriversi delineando il proprio profilo. Per far questo devono scegliere un nickname inesistente, una password e fornire le proprie informazioni anagrafiche , alcune obbligatorie quali il cognome, il nome, l’indirizzo, la nazione e un'email, altre opzionali quali il messaggio di presentazione, la foto, un hobby e altre informazioni di tipo generale. E’ invece obbligatoria la domanda da proporre e la risposta da fornire in caso di password dimenticata per l’invio automatico della password all’e -mail registrata , il consenso alla manipolazione dei propri dati per la tutela della privacy e l’eventuale consenso a fornire i dati sensibili a terzi. Solo successivamente, possono decidere di giocare. Il gioco si articola in diversi temi, ognuno dei quali è caratterizzato da una descrizione, un’ambientazione (il luogo in cui si svolge il gioco) e da una serie di personaggi, propri di quel tema. Di ogni personaggio è nota la descrizione e l’immagine sia al femminile che al maschile. Ogni utente, quando decide di giocare, deve scegliere il tema, il personaggio e il genere, che rappresenteranno il suo avatar. Ogni tema è suddiviso in stanze che rappresentano il livello del gioco. In ciascuna di esse verrà archiviato il livello ed un numero che rappresenta il bonus massimo necessario per passare al livello successivo. In ogni stanza il personaggio potrà compiere diverse azioni (le modalità di gioco esulano dal contesto) e per ogn i azione si ricevono un certo numero di punti, positivi o negativi (bonus/malus) a seconda dell’esito dell’azione; quando la somma del bonus/malus delle azioni di una stanza raggiunge il bonus massimo previsto dalla stanza, l’utente passa automaticamente al livello successivo. Il candidato, dopo aver effettuato le ipotesi aggiuntive fornisca:

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1. Un’analisi del contesto da modellare; 2. Lo schema concettuale dei dati (ER); 3. Lo schema logico di tre tabelle significative derivate dal modello concettuale; 4. La codifica in linguaggio SQL della creazione delle tre tabelle del punto 3) 5. Le seguenti interrogazioni SQL:

a. Dato un nickname fornire la lista dei personaggi scelti come avatar; b. Fornire il nome del personaggio più scelto dagli utenti,

indipendentemente dal genere; c. Per ogni tema visualizzare il totale massimo di bonus ottenibili in tutte le

stanze di quel tema.

6. l’architettura del sito web del gioco che deve consentire a un utente di: a. Iscriversi o accedere al portale; b. Scegliere temi e personaggi; c. Visualizzare le classifiche personali.

7. La codifica in un linguaggio lato server a scelta del candidato di una opzione del

sito.

SECONDA PARTE

Il candidato scelga e svolga due quesiti tra i quattro proposti.

QUESITO N.1

Parlare delle tecnologie hardware e software utilizzate per gestire database nel Web, facendo riferimento all’esperienza maturata in questo ultimo anno. QUESITO N.2

Dopo aver descritto brevemente i vari tipi di modelli logici di database che si sono evoluti nel tempo, il candidato si soffermi sul modello relazionale, spiegando, con l’ausilio di esempi, gli operatori dell’algebra relazionale. QUESITO N.3

Dopo aver definito brevemente “cosa è” e “a cosa serve” un modello concettuale, si parli, aiutandosi anche con degli esempi, dei costituenti di quest’ultimo. QUESITO N.4

L'Alternanza Scuola Lavoro è il contesto più significativo in cui uno studente può sperimentare le proprie competenze misurandosi con il mercato del lavoro. Descrivi brevemente quali sono gli obblighi che nei percorsi di alternanza sono tenuti a rispettare il Datore di Lavoro e il Beneficiario. Descrivi inoltre la tua esperienza di ASL a partire dai contenuti del Piano Formativo Personalizzato con particolare riguardo a:

1. obiettivi professionali e attività previste e concordati da tutor aziendale e tutor interno;

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2. aderenza del piano con il percorso aziendale effettivamente effettuato descrivendo le conoscenze acquisite o consolidate durante lo svolgimento dell’attività formativa nel contesto lavorativo in merito a processi produttivi e/o prodotti.

DURATA DELLA PROVA 6h

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CRITERI DI VALUTAZIONE

PRIMA PARTE

Descrittore competenza Indicatore

Punteggio max

Descrittore valutazione

Analisi generale e funzionale del sistema

(punteggio massimo 2/15):

individuare il contesto del problema/sistema e tutte le funzioni che il sistema informativo deve espletare, sia in locale che in remoto;

analizzarne criticamente informazioni e relazioni che ne derivano;

proporre vincoli integrativi coerenti con il testo e con la realtà da automatizzare.

0,2

(non risponde)

Il candidato non risponde

0,8

(scarso)

Il candidato ha gravi difficoltà ad individuare il contesto del problema e le funzioni che il sistema informativo deve

espletare, sia in locale che in remoto; è assente o inadeguata un'analisi critica delle informazioni e le relazioni

individuate sono sbagliate o inefficienti, i vincoli integrativi o non esistono o non sono coerenti con la realtà da

automatizzare.

1,2

(insufficiente)

Il candidato ha difficoltà ad individuare il contesto del problema e tutte le funzioni che il sistema informativo deve

espletare, sia in locale che in remoto; l'analisi critica delle informazioni e relazioni che ne derivano è carente e i vincoli

integrativi o non esistono o non sono coerenti con la realtà da automatizzare.

1,47

(sufficiente)

Il candidato individua il contesto del problema, ma con qualche errore o omette alcune funzioni che il sistema

informativo deve espletare, sia in locale che in remoto; l'analisi critica delle informazioni e relazioni che ne derivano è

semplificata e i vincoli integrativi, se proposti, sono riduttivi o non sempre coerenti con la realtà da automatizzare.

1,73

(buono)

Il candidato individua, in modo adeguato il contesto del problema e le principali funzioni che il sistema informativo deve

espletare, sia in locale che in remoto; l'analisi critica delle informazioni e relazioni che ne derivano è complessivamente

corretta e i vincoli integrativi, se proposti, sono coerenti con la realtà da automatizzare.

2

(ottimo)

Il candidato individua, in modo corretto ed originale il contesto del problema e le funzioni principali, che il sistema

informativo deve espletare, sia in locale che in remoto; l'analisi critica delle informazioni e relazioni che ne derivano è

corretta ed approfondita e i vincoli integrativi sono coerenti con la realtà da automatizzare, consentendo

un'ottimizzazione generale della soluzione.

Descrittore competenza Indicatore Descrittore valutazione

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Punteggio max

Analisi dati (punteggio massimo 4/15)

Il candidato è in grado di:

documentare e schematizzare lo schema concettuale prescelto per l’organizzazione dati tramite opportuni formalismi;

evidenziare eventuali associazioni esistenti tra i dati ed eventuali vincoli d’integrità relativi alle singole proprietà.

0,2

(non risponde)

Il candidato non risponde

1,6

(scarso)

Il candidato ha gravi difficoltà a documentare e schematizzare lo schema concettuale prescelto per l’organizzazione.

Sbaglia spesso i formalismi e le associazioni esistenti tra i dati.

2,4

(insufficiente)

Il candidato ha difficoltà documentare e schematizzare lo schema concettuale prescelto per l’organizzazione. Non usa

correttamente i formalismi e non evidenzia correttamente le associazioni esistenti tra i dati.

2,9

(sufficiente)

Il candidato documenta e schematizza lo schema concettuale prescelto per l’organizzazione, ma commette errori e

non sempre usa correttamente i formalismi. Non sempre evidenzia correttamente le associazioni esistenti tra i dati.

3,47

(buono)

Il candidato documenta e schematizza in modo adeguato lo schema concettuale prescelto per l’organizzazione e usa

correttamente i formalismi. Evidenzia in modo adeguato le associazioni esistenti tra i dati.

4

(ottimo)

Il candidato documenta e schematizza in modo corretto e completo lo schema concettuale prescelto per

l’organizzazione e usa correttamente i formalismi. Evidenzia correttamente ed efficientemente le associazioni esistenti

tra i dati.

Descrittore competenza Indicatore

Punteggio max

Descrittore valutazione

Modellazione logica (punteggio massimo 1/15)

Il candidato è in grado di:

documentare ed implementare lo schema dell’organizzazione dati precedentemente proposto tramite un modello logico a scelta del candidato

derivare il modello logico dal modello concettuale dei dati in modo corretto e coerente;

0,2

(non risponde)

Il candidato non risponde

0,4

(scarso)

Il candidato documenta e implementa lo schema logico commettendo gravi e diffusi errori e/o omettendo informazioni

importanti. La derivazione del modello da quello concettuale non è corretta e/o è incoerente rispetto al modello

concettuale proposto.

0,6

(insufficiente)

Il candidato documenta e implementa lo schema logico commettendo molti errori e/o omettendo informazioni

importanti. La derivazione del modello da quello concettuale non è corretta e/o è incoerente rispetto al modello

concettuale proposto.

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0,76

(sufficiente)

Il candidato documenta e implementa lo schema logico commettendo alcuni errori e/o omettendo qualche

informazione. La derivazione del modello da quello concettuale non è sempre corretta e/o non completamente

coerente rispetto al modello concettuale proposto.

0,87

(buono)

Il candidato documenta e implementa lo schema logico in modo complessivamente corretto senza omettere

informazioni fondamentali. La derivazione del modello da quello concettuale è complessivamente corretta e coerente

rispetto al modello concettuale proposto.

1

(ottimo)

Il candidato documenta e implementa lo schema logico in modo corretto e completo. La derivazione del modello da

quello concettuale è corretta e coerente rispetto al modello concettuale proposto.

Descrittore competenza Indicatore

Punteggio max

Descrittore valutazione

Codifica delle definizioni e manipolazioni della base

di dati (punteggio massimo 3/15)

Il candidato è in grado di:

definire la struttura della base di dati in linguaggio SQL

formalizzare le interrogazioni alla base di dati richieste dal testo in linguaggio SQL.

0,2 Il candidato non risponde

1,2

(scarso)

Il candidato commette gravi errori nel definire correttamente la struttura della base di dati in linguaggio SQL. Commette

gravi errori nel codificare le interrogazioni richieste dal testo in linguaggio SQL.

1,8

(insufficiente)

Il candidato non è in grado di definire correttamente la struttura della base di dati in linguaggio SQL. Commette molti

errori nel codificare le interrogazioni richieste dal testo in linguaggio SQL.

2,2

(sufficiente)

Il candidato definisce parzialmente o con qualche errore la struttura della base di dati in linguaggio SQL. Commette

errori nel codificare le interrogazioni richieste dal testo in linguaggio SQL e/o codifica solamente quelle più semplici.

2,6

(buono)

Il candidato definisce con qualche imprecisione la struttura della base di dati in linguaggio SQL. Codifica le

interrogazioni richieste in modo complessivamente corretto e/o completo.

3

(ottimo)

Il candidato definisce in modo completo e corretto la struttura della base di dati in linguaggio SQL. Codifica le

interrogazioni richieste in modo corretto e completo.

Descrittore competenza Indicatore

Punteggio max

Descrittore valutazione

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Analisi e sviluppo software (punteggio massimo

2/15)

Documentare i requisiti e gli aspetti architetturali necessari allo sviluppo del prodotto;

Organizzare il software e/o il progetto della soluzione web, individuando un disegno conversazionale coerente con l’analisi funzionale e l’implementazione dati proposta, contenente i moduli più significativi.

Codificare un elemento significativo del prodotto proposto in un ambiente e in linguaggio di programmazione a scelta

0,2 Il candidato non risponde

0,8

(scarso)

Il candidato ha gravi difficoltà ad analizzare il software e i requisiti necessari al suo sviluppo. Sbaglia o non produce un

disegno conversazionale e non codifica o lo fa sommariamente e con gravi errori il segmento individuato come

significativo.

1,2

(insufficiente)

Il candidato ha difficoltà ad analizzare il software e i requisiti necessari al suo sviluppo. Non è in grado di produrre in

modo corretto un disegno conversazionale. Non codifica o lo fa sommariamente e con molti errori il segmento

individuato come significativo.

1,47

(sufficiente)

Il candidato analizza parzialmente il software e i requisiti necessari al suo sviluppo commettendo qualche errore di

valutazione. Produce un disegno conversazionale non completo e/o con qualche errore. Codifica con qualche errore il

segmento individuato come significativo.

1,73

(buono)

Il candidato analizza in modo corretto il software e i requisiti necessari al suo sviluppo. Produce un disegno

conversazionale adeguato. Codifica in modo complessivamente corretto il segmento individuato come significativo.

2

(ottimo)

Il candidato analizza in modo corretto e completo il software e i requisiti necessari al suo sviluppo. Produce un disegno

conversazionale adeguato ed originale. Codifica in modo corretto ed ottimizzato il segmento individuato come

significativo.

SECONDA PARTE

Descrittore competenza Indicatore

Punteggio max

Descrittore valutazione

0,2 Il candidato non risponde

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Redazione di relazioni tecniche e documentazione

di attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali (punteggio massimo 3/15)

Conoscenza degli argomenti richiesti Trattazione critica Linguaggio adeguato al contesto

(non risponde)

1,2

(scarso)

Il candidato non riesce ad individuare il contesto della problematica richiesta. Dimostra di non conoscere i contenuti

richiesti, né di essere in grado di affiancare elaborazioni critiche e personali a quanto sostiene. Espone i concetti in

maniera molto confusa e/o utilizza un linguaggio non conforme al contesto.

1,8

(insufficiente)

Il candidato ha difficoltà ad individuare il contesto della problematica richiesta. Descrive solo alcuni aspetti della

tematica e/o dimostra di non conoscere i contenuti richiesti, né di essere in grado di affiancare elaborazioni critiche e

personali a quanto sostiene. Espone i concetti in maniera molto confusa e/o utilizza un linguaggio non conforme al

contesto.

2,2

(sufficiente)

Il candidato individua il contesto della problematica richiesta, ma con qualche errore e/o omette alcune aspetti

fondamentali per la trattazione. Le elaborazioni critiche e personali sono assenti o non sempre adeguate a sostenere

gli argomenti descritti. Espone i concetti in maniera non chiara e/o utilizza un linguaggio non sempre conforme al

contesto

2,6

(buono)

Il candidato individua il contesto della problematica richiesta e ne tratta correttamente gli aspetti fondamentali. Le

elaborazioni critiche e personali sono essenziali, ma adeguate a sostenere le situazioni descritte. Espone i concetti in

maniera chiara e utilizza un linguaggio conforme al contesto

3

(ottimo)

Il candidato individua il contesto della problematica richiesta e ne tratta correttamente e approfonditamente tutti gli

aspetti. Le elaborazioni critiche e personali a sostegno delle situazioni descritte sono adeguate ed originali. Espone i

concetti in maniera chiara e analitica e utilizza un linguaggio conforme al contesto.

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GRIGLIA:

Studente ______________________________________________________________ classe: ______________

Indicatore

Descrittore competenza

NON

RISPONDE

SCARSO (RANGE valutazione

complessiva

2… 9/15)

INSUFFICIENTE (RANGE valutazione

complessiva

2… 9/15)

SUFFICIENTE (RANGE valutazione

complessiva

10… 11/15)

BUONO (RANGE valutazione

complessiva

12… 13/15)

OTTIMO (RANGE valutazione

complessiva

14… 15/15)

PUNTEGGIO

Prima Parte Punteggio

massimo

Punteggio

massimo

Punteggio

massimo

Punteggio

massimo

Punteggio

massimo

Analisi generale e funzionale del

sistema (Punteggio 0..2)

0,2 0,8 1,2 1,47 1,73 2

Analisi dati

(Punteggio 0..4)

0,2 1,6 2,4 2,9 3,47 4

Modellazione logica (Punteggio

0..1)

0,2 0,4 0,6 0,76 0,87 1

Codifica delle definizioni e

manipolazioni della base di dati

(Punteggio 0..3)

0,2 1,2 1,8 2,2 2,6 3

Analisi e sviluppo software

(Punteggio 0..2)

0,2 0,8 1,2 1,47 1,73 2

Seconda Parte

Redazione di relazioni tecniche

(Punteggio 0..3)

0,2 1,2 1,8 2,2 2,6 3

TOTALI 1 6 9 11 13

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ITT "Leonardo Da Vinci" VITERBO A.S. 2014-2015 Simulazione Terza Prova Esame di Stato Classe 5A/Informatica Cognome e Nome ...........................................

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

CLASSE 5A/INFORMATICA

Materie interessate:

Matematica

Storia

Sistemi e Reti

Tecnologie e progettazione di sistemi informatici

Inglese

Durata della prova: 2 h.

Tipologia B ( quesiti a risposta singola)

Modalità:

Ogni materia propone due quesiti a risposta singola (10

quesiti in tutto)

Criteri di valutazione:

Ad ogni domanda sarà assegnato al massimo 1,5 punto - Quesito senza risposta : 0,1 punti

La griglia di valutazione è la seguente:

A- Conoscenze specifiche e comprensione dei contenuti:

1. Non risponde punti 0,1 2. Non conosce i contenuti punti 0,25 3. Trattazione parziale punti 0,5 4. Aderisce alla traccia nelle linee generali punti 0,75 5. Trattazione completa ed aderente al tema punti 1

B- Uso del linguaggio specifico:

1. Mancanza di struttura logica e inadeguatezza lessicale punti 0,125 2. Errori diffusi che condizionano l’efficacia comunicativa punti 0,250 3. Errori sporadici, lessico limitato, uso accettabile del linguaggio specifico punti 0,375 4. Esposizione chiara, ordinata con uso pertinente del lessico specifico punti 0,5

Il punteggio totale sarà la somma dei punteggi assegnati a ogni risposta e risulterà perciò di 15 punti

al massimo.

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ITT "Leonardo Da Vinci" VITERBO A.S. 2014-2015 Simulazione Terza Prova Esame di Stato Classe 5A/Informatica Cognome e Nome ...........................................

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MATEMATICA

1) Calcolare il seguente integrale definito e indicare il significato geometrico del risultato ottenuto (max 15 righe)

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STORIA

1. Esamina il Delitto Matteotti e l’instaurazione del Regime Fascista (max. 15 righe)

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2. Presenta la Repubblica di Weimar in Germania (max. 15 righe)

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SISTEMI E RETI

1) Descrivere le funzioni del livello di trasporto dell’architettura di rete TCP/IP e illustrare le

caratteristiche dei protocolli più noti, specificati per questo livello (max 10 righe)

2) In riferimento al traffico generato dalle applicazioni, illustrare le tecniche che possono essere

impiegate per ottenere livelli di servizio differenti, rispetto al trattamento “best effort” tipico delle reti IP (max 10 righe)

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TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI

1. Illustrare (anche con esempi) gli elementi che compongono un diagramma dei casi d’uso ed evidenziare

in che modo è possibile trarre vantaggio dalla rappresentazione grafica, nella fase di specifica dei

requisiti del software. (max 10 righe)

2. Spiegare cosa si intende per usabilità di un’interfaccia utente e in riferimento al Web, illustrare (anche

con esempi) i principi di usabilità applicabili in fase di progettazione (max 10 righe)

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ITT "Leonardo Da Vinci" VITERBO A.S. 2014-2015 Simulazione Terza Prova Esame di Stato Classe 5A/Informatica Cognome e Nome ...........................................

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INGLESE

1. What is a database and what can it do? (max.10 lines)

2. Can you write a report of the Cold War? (max.10 lines)

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