Scheda 11 OLII ESSENZIALI -...

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    SICILIANA Progetto cofinanziato dal Piano straordinario per il lavoro in Sicilia: opportunit giovani - Priorit 3: Formazione giovani

    Anno Formativo 2013-2014 - Progetto Occupazione - Corso Consulente d'Immagine/Acconciatore - Sede Alcamo

    Modulo didattico: Cosmetologia Dispensa a cura del formatore: Dott. Mario Giurlanda - [email protected] - www.profmarioonline.altervista.org

    Scheda 11

    OLII ESSENZIALI Sono prodotti ottenuti per estrazione a partire da materiale vegetale aromatico, ricco cio in essenze. Una volta estratti si presentano come sostanze oleose, liquide volatili e profumate come la pianta da cui provengono. Sono molto abbondanti in certe famiglie di vegetali e la quantit contenuta in una pianta dipende dalla razza, dal clima e dal tipo di terreno. Spesso sono utilizzati per l'aromaterapia (l'utilizzo degli olii essenziali per il mantenimento della salute o per la terapia). L'impiego di sostanze molto odorose come sostanze terapeutiche era gi noto fin dall'antico Egitto, anche se non si pu parlare di veri e propri olii essenziali. I profumi o gli oli profumati di cui si parla nei documenti di origine mesopotamica ed egizia, e poi greco-romana, sono da intendersi come oleoliti (estrazione delle essenze tramite macerazione in olio) o come resine grezze (ad esempio incenso, mirra, sandalo, ecc.). Gli oli essenziali sono miscele complesse e concentrate di sostanze chimiche. L'uso senza la supervisione di un medico pu essere pericoloso. L'applicazione di oli essenziali puri sulla pelle pu portare a infiammazioni e lesioni della cute e la loro ingestione (a seconda del tipo di olio e della quantit ingerita) potenzialmente mortale, In cosmetologia oggi vengono ampiamente utilizzati in quanto , vengono assorbiti facilmente dalla pelle svolgendo una azione benefica e, per il loro profumo, una azione rilassante. AZIONE DEI PIU' COMUNI OLII ESSENZIALI

    lavanda: utile nel trattamento delle pelli grasse sandalo: utile nel trattamento delle pelli secche camomilla: utile nel trattamento delle pelli infiammate e sensibili cannella: azione stimolante e scaldante. METODI DI PREPARAZIONE La spremitura un metodo poco usato perch costoso anche se il prodotto ottenuto di ottima qualit in quanto non ha subito variazioni termiche; viene utilizzato spesso per l'estrazione dell'olio essenziale dalle scorze degli agrumi. La distillazione a fuoco diretto consiste cella bollitura in acqua delle parti della pianta da cui si vuole estrarre l'olio essenziale e raccogliendo e raffreddando i vapori. Il liquido che si ottiene sar formato da olio essenziale e acqua (l'olio essendo pi leggero si disporr in superficie). Questo sistema presenta il difetto che l'olio pu essere alterato dalle alte temperature. La distillazione in corrente di vapore consiste nel porre le parti vegetali ad un getto di vapore distillando sempre il tutto. In questo caso le temperature raggiunte dall'olio sono pi basse e quindi esso si altra di meno. La distillazione a pressione ridotta consente di distillare a temperature ancora inferiori in quanto si opera con apparecchiature sottovuoto. FUNZIONE DEGLI OLII ESSENZIALI

    aromatizzante: presenti nei dentifrici e altri prodotti del cavo orale, nei rossetti e nei lucidalabbra; profumante: in tantissimi prodotti estetici come latti o crema (dallo 0,25% al 1%), shampoo e bagnoschiuma (fino

    al 3%). Funzione svolta dagli oli essenziali di menta, limone, citronella, lavanda, eucalipto, sandalo e arancio;

    stimolante: prodotti utilizzati per i massaggi stimolando la circolazione sanguigna negli strati superficiali alleviando eventuali infiammazioni dagli strati epidermici profondi. Funzione svolta dagli oli essenziali di cannella, eucalipto, rosmarino e salvia.

    lenitiva (sedativo del dolore): data dagli oli essenziali di acancio e camomilla dermopurificante: data dagli oli essenziali di limone, bergamotto, lavanda, melissa, chiodi di garofano, pino

    silvestre, timo.

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    Scheda 12

    PRINCIPI ATTIVI DI ORIGINE BIOLOGICA Si tratta di sostanze aventi notevole affinit con le sostanze prodotte dall'organismo. COLLAGENE E ALTRI IDROLIZZATI PROTEICI: il collagene la principale proteina del tessuto connettivo negli animali. la proteina pi abbondante (circa il 25% della massa proteica totale), rappresentando nell'uomo circa il 6% del peso corporeo e viene prodotto dai fibroblasti (per approfondimenti vedi schede di Anatomia Fisiologia e Dermatologia relativi al'epidermide). Se applicato sulla cute in forma di crema o gel non riesce a superare la barriera epidermica, tuttavia svolge una azione idratante e levigante e, in forma idrolizzata (sciolto in acqua) riesce a ridurre l'irritazione cutanea provocata da tensioattivi presenti nei detergenti. E' sostanza funzionale nei preparati con propriet protettiva, idratante, elasticizzante e rassodante. E' indispensabile nel trattamento di pelli aride, rugose, disidratate e rilassate. Oltre che di collagene sono anche commercializzati gli idrolizzati di elastina, gli idrolizzati di cheratina e quelli di soia e mais; il loro uso limitato a meno che non possiedono la capacit di fissarsi cute e capelli. Gli idrolizzati proteici possiedono 2 importanti caratteristiche e cio trattengono l'umidit e formano, sulla pelle, film protettivi e brillanti. ACIDO IALURONICO

    L'acido ialuronico uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi. Conferisce alla pelle quelle sue particolari propriet di resistenza e mantenimento della forma. Una sua mancanza determina un indebolimento della pelle promuovendo la formazione di rughe ed inestetismi. La sua concentrazione nei tessuti del corpo tende a diminuire con l'avanzare dell'et. Il trattamento della pelle con questa sostanza consente di apportare piccole quantit in modo da compensare la diminuzione fisiologica (dovuta all'et). L'acido ialuronico viene utilizzato, pertanto, per attenuare gli inestetismi da disidratazione e quelli dovuti all'et. Viene usato, anche, come fattore di protezione dagli agenti atmosferici. BIOSTIMOLINE E FITOSTIMOLINE Sono sostanze capaci di accelerare i processi riparativi dei tessuti. Si ricavano da organi animali e piante e sono utilizzate per migliorare le pelli aride, avvizzite e nel trattamento antirughe. NMF (NATURAL MOISTURIZING FACTOR)

    Sostanze naturalmente presenti sulla superficie della pelle (strato corneo) che assorbono acqua dallatmosfera per mantenere lidratazione cutanea consentendo una conservazione integra, elastica e flessibile della pelle. Trattandosi di sostanze idrosolubili, si disperdono quando ci si bagna con lacqua. Si trova in tutti i prodotti idratanti e in particolare per la pelle secca, fragile e facile a fessurarsi. FILLAGRINA

    La fillagrina una proteina presente nell'epidermide, lo strato pi esterno della cute. una proteina necessaria per legare e filamenti di cheratina in macrofibrille. Sotto l'effetto della luce si decompone in aminoacidi che andranno a formare NMF. CERAMIDI E CEREBROSIDI

    Sono due molecola molto affini alla pelle. Agiscono a livello dell'epidermide e consentono di riempire gli strati intercellulari favorendo una migliore coesione fra le cellule. Prevengono la disidratazione della pelle perch hanno un potere di ritenzione idrica molto alto.

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    Scheda 13

    LE VITAMINE NEI COSMETICI In campo cosmetico le vitamine hanno un utilizzo sia come sostanze funzionali che come antiossidanti (bloccano la creazione di radicali liberi che danneggiano la pelle), stabilizzanti e cheratoplastici (stimolano il processo di cheratinizzazione della pelle). VITAMINA A

    La vitamina A svolge un ruolo molto importante per mantenere l'integrit delle membrane cellulari e il metabolismo delle cellule stesse. La carenza di vitamina A causa dunque alterazioni nel tessuto epiteliale e la pelle diviene secca dura e squamosa. In cosmetologia la vitamina A utilizzata per il trattamento di pelli secche e ruvide. Insieme con la vitamina E migliora la resistenza cutanea. VITAMINA E

    Questa vitamina protegge la cute dai radicali liberi che danneggiano le strutture cellulari. I un efficace idratante e un attenuatore delle rughe. In cosmetologia viene utilizzata per il trattamento di pelli mature, poco elastiche rugose, con diminuita attivit sebacea e contro le smagliature. Viene inserita nei prodotti per la protezione dal sole in combinazione con i filtri UVA e UVB. VITAMINA F

    Questa vitamina mantiene la cute ed i suoi annessi in condizioni eutrofiche (nutrimento ottimale). La carenza di vitamina F provoca secchezza, desquamazione cutanea, fragilit delle unghie e dei capelli. In campo cosmetologico indicata per il trattamento di pelli secche e invecchiate, prevenzione di scottature solari e mantenimento della corretta acidit della pelle. VITAMINA C

    Svolge azione positiva nei confronti dei vasi sanguigni e per il connettivo. Interviene nella sintesi del collagene. Il trattamento con vitamina C consigliato per restituire tono ed elasticit cutanea, nei rossori diffusi e nel sanguinamento delle gengive. VITAMINA B5

    Di tutte le vitamine del gruppo B solo la vitamina B5 trova applicazione nel campo della cosmetologia in quanto stimola i processi di rigenerazione tissutale. In campo cosmetologico la vitamina B5 utilizzata per il trattamento di pelli sensibili e delicate, screpolate, irruvidite e couperosiche (arrossamento intenso e cronico delle guance e/o delle ali del naso, con venuzze gonfie e sfibrate ben evidenti). La vitamina B5 usata anche nei prodotti tricologici per il trattamento del cuoio capelluto. VITAMINA H

    E' presente in prodotti per il trattamento di pelli seborroiche e lozioni contro la caduta dei capelli in presenza di seborrea. VITAMINA P

    Svolge azione di protezione dei capillari e trova utilizzazione, insieme alla vitamina C, nel trattamento della couperose.

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    Scheda 14

    GLI ECCIPIENTI E GLI ADDITIVI ECCIPIENTI

    Sono le sostanze che danno forma al prodotto e servono per veicolare le sostanze fondamentali. Molto spesso anche gli eccipienti possono contribuire a conferire propriet al cosmetico di cui fanno parte. Si dividono in liposolubili (si sciolgono nelle sostanze grasse) e idrosolubili (si sciolgono nelle sostanze acquose). Un'altra classificazione li suddivide in base alla funzione che conferiscono al cosmetico:

    sost. tensioattive: hanno affinit con acqua e grassi. Ci consente di penetrare negli spazio pi piccoli, si solubilizzare le membrane dei batteri distruggendoli (azione antibatterica dei tensioattivi). Svolgono azione schiumogena detergente e sgrassante. Si trovano nei saponi shampoo e bagnoschiuma. Alcuni sono anche presenti nelle creme grasse.

    sost. emulsionanti e stabilizzanti: agiscono rinforzando e stabilizzando le emulsioni (emulsioni vedi scheda 4) sost. viscosizzanti: danno viscosit ossia corpo e consistenza al prodotto sost. opacizzanti: formati da polveri per conferire opacit al prodotto sost. oleose e grasse: oli di origine animale, vegetale, minerale e di sintesi (creati artificialmente) sost. preservanti: impediscono l'infezione microbica del cosmetico sost. umettanti: impediscono l'essiccamento del cosmetico sost. acidificanti: vendono aggiunti per modificare il PH del cosmetico sost. profumanti: danno odore al prodotto al fine di renderlo gradevole all'uso sost. coloranti: danno colore al prodotto ADDITIVI Sono sostanze aggiunte alle sostanze fondamentali ed agli eccipienti allo scopo di migliorare e rendere pi gradevole l'uso di un cosmetico. Si classificano in:

    antiossidanti e sequestranti: impediscono ai grassi naturali, presenti in alcuni cosmetici, di irrancidire (alterazione per azione dell'ossigeno che porta a cattivo odore e alterazione delle altre sostanze contenute nel cosmetico). Ma oltre che per assicurare lunga durata al prodotto, queste sostanze hanno anche una azione protettiva per la pelle impedendo la formazione di radicali liberi (sostanze molto instabili e molto reattive).

    conservanti: hanno lo scopo di impedire l'infezione microbica del cosmetico. Questi da un lato svolgono efficacemente la loro funzione, ma dall'altro possono essere causa di irritazioni. Possono essere prodotti di sintesi (creati in laboratorio) o naturali (olio di timo, di limone o di lavanda).

    umettanti: evitano la disidratazione del prodotto catturando vapore acqueo in ambiente umido (glicerina, sorbitolo e glicole propilenico)

    addensanti: hanno lo scopo di rendere pi denso il cosmetico e fra questi ricordiamo: derivati dall'argilla, cere, derivati da alghe e amido di riso.

    acidificanti: con scopo di rendere acido il cosmetico creando un ambiente sfavorevole per i microbi oppure per rendere il cosmetico pi affine all'acidit della pelle.

    coloranti: aventi scopo di colorare il cosmetico. Molto spesso si tratta di sostanze tossiche e dannose se utilizzate in concentrazioni elevate. Possono essere di origine naturale (clorofilla, carotene o antociani) oppure creati artificialmente.

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    Scheda 15

    PENETRAZIONE ED ASSORBIMENTO CUTANEO La pelle in grado di far penetrare o di impedire l'assorbimento delle sostanze che vengono spalmate in superficie. La penetrazione cutanea pu avvenire per:

    imbibizione: si verifica quando lo strato corneo di impregna di acqua e sostanze idrosolubili (cio che si sciolgono in acqua)

    assorbimento cutaneo: si verifica quando la sostanza viene assorbita dai tre strati cutanei e non raggiunge gli strati profondi dell'organismo

    penetrazione transcutanea: si verifica quando la sostanza attraversa i follicoli piliferi passa nel flusso circolatorio e arriva ai vari organi del corpo. In questo caso si parla di competenza medica e non estetica.

    L'impedimento alla penetrazione pu essere:

    impedimento meccanico: il film idrolipidico di protezione della pelle svolge questa funzione in quanto ha effetto lubrificante ed impermeabilizzante all'acqua. Per superare questa barriera basta utilizzare solventi e sostanze emulsionanti che, impedendo l'evaporazione del sudore, provocando la macerazione dello strato corneo consentendo l'assorbimento delle sostanze cosmetiche.

    impedimento elettrostatico: lo strato corneo e lo strato lucido presentano una zona detta zona di Rain o Blank ricca di cariche elettriche negative che respingono le sostanze aventi carica negativa (cariche elettriche dello stesso segno si respingono). Utilizzando la ionoforesi, cio flussi di corrente a basso voltaggio, si annullano queste cariche favorendo l'assorbimento del cosmetico.

    Fattori e mezzi che facilitano la penetrazione cutanea dei cosmetici sono:

    l'umidit: che dilata i pori e macera lo strato corneo calore: dilata i pori e rende pi fluido il cosmetico massaggio: esercitando pressione sul prodotto si svuotano le ghiandole sebacee e si favorisce la circolazione tempo di applicazione ionoforesi: di cui si parlato nel paragrafo precedente.

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    Scheda 16

    TRATTAMENTI SPECIFICI PER LA PELLE (1) L'ACQUA E LA PELLE

    Anche se la pelle formata per circa il 65% di acqua la distribuzione varia fra strati profondi e strati superficiali. Cos, mentre il derma ne contiene il 70%, lo strato corneo ne contiene il 10-20% e ci perch l'acqua dagli strati profondi risale verso la superficie esterna per evaporare. Il passaggio dell'acqua dall'interno verso l'esterno avviene secondo 2 meccanismi:

    secrezione sudorale: tramite le ghiandole sudoripare, processo attivo regolato da complessi stimoli nervosi e svolge un ruolo importante per la termoregolazione corporea

    perspiratio insensibilis: diffusione di acqua attraverso lo strato corneo, processo passivo molto variabile e dipendente principalmente da fattori esterni quali ventilazione, temperatura e umidit dell'aria.

    Nella pelle 'acqua pu essere distinta in acqua libera e acqua legata. La parte libera quella che la pelle perde continuamente a causa della perspiratio insensibilis o con la sudorazione, quella legata si trova nelle cellule legata alle proteine (es.: cheratina) o negli spazi intercellulari legata a sostanze costituenti il NMF (Natural Moisturizing Factor - vedi scheda 12).

    I ragi UV degradano e disidratano le fibre elastiche e il collagene che rappresentano dei serbatoi naturali di acqua, fondamentale per l'idratazione della pelle. Una disidratazione costante e graduale accelera il formarsi delle rughe e la comparsa di macchie e lentiggini con conseguente inaridimento e perdita di elasticit. L'invecchiamento della pelle un fenomeno naturale e non pu essere arrestato, mentre il foto invecchiamento, dovuto ai raggi UV, pu essere prevenuto. LA DISIDRATAZIONE DELLA PELLE

    Se la pelle stata danneggiata da aggressioni ambientali, necessario reidratarla, cio necessario ricostituire le difese naturali cio apportare artificialmente sostanze capaci di legare l'acqua apportando, anche, alla cute sostanze idratanti ed emollienti. Inoltre sar necessario reintegrare il mantello lipidico senza il quale la pelle esposta agli attacchi esterni. Anche la mancanza di NMF pu essere causa di secchezza della pelle.

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    Scheda 17

    TRATTAMENTI SPECIFICI PER LA PELLE (2) PELLE GRASSA

    Si definisce pelle grassa una condizione della pelle caratterizzata da unabbondante produzione di sebo. La pelle grassa si riconosce facilmente: pi lucida rispetto al normale e sembra pi spessa con pori dilatati, specialmente sulle ali del naso e sulle guance. Ha un colorito spento e ricca di comedoni, o punti neri aperti o chiusi La pelle grassa va trattata con detergenti delicati, eventualmente addizionati con sostanze che inibiscono la riproduzione batterica (acido azelaico o benzoil perossido). La pulizia deve particolarmente accurata per evitare l'occlusione dei follicoli e la formazione di comedoni. Va per evitata una detersione eccessiva o a base di detergenti aggressivi, che stimola le cellule della pelle a una produzione di sebo ancora superiore. Una volta alla settimana, dopo la detersione bene far dilatare i pori con l'uso di acqua calda o di un bagno di vapore per procedere quindi all'applicazione di un esfoliante delicato. Per far richiudere i pori sufficiente l'uso di acqua fredda. Vanno invece evitate lozioni e cosmetici oleosi. Pu essere utile l'esposizione della pelle al sole, che tende a rallentare la produzione di sebo, con le opportune protezioni solari. Nei casi in cui l'inestetismo eccessivo o ci sia la tendenza a continua dermatite seborroica consigliabile rivolgersi al medico per lindividuazione del trattamento pi appropriato SEBORREA

    l termine fa riferimento ad un'esaltata, o aumentata, attivit delle ghiandole sebacee; tale iperfunzionalit si concreta nell'eccessiva produzione del loro secreto, chiamato sebo. In condizioni normali, questo materiale adiposo protegge la pelle dalla disidratazione ed espleta una leggera azione antibatterica, mentre in presenza di seborrea causa di vari inestetismi ed alterazioni cutanee. Quando compare durante l'et puberale, la seborrea rappresenta in molti casi l'anticamera dell'acne. Esordisce macroscopicamente donando alla pelle del viso un aspetto lucido ed untuoso, interessando talvolta anche il cuoio capelluto e la parte superiore del dorso. A livello del cuoio capelluto, la seborrea pu accompagnarsi a forfora, alopecia e capelli grassi. Solitamente, l'eccessiva produzione di sebo conferisce ai capelli un aspetto untuoso e, quando particolarmente evidente, un tipico odore rancido. Oltre al problema estetico ed igienico, l'alterazione della quantit e della qualit del sebo tende a sottrarre vitalit al capello. Nell'adulto, la seborrea spesso associata a forfora grassa, caratterizzata da squame spesse, giallastre ed oleose, che cadono da un cuoio capelluto altrettanto untuoso. L'eccesso di sebo stato chiamato in causa anche nella comparsa di forfora secca. CURA E TRATTAMENTO

    PROBLEMA SOLUZIONE

    SEBORREA, ACNE E CADUTA DEI CAPELLI (ALOPECIA ANDROGEN.)

    Visita endocrinologa, utilizzo di farmaci fitoterapici, come serenoa repens, semi di zucca, radice di ortica, epilobio, pigeo africano.

    SEBORREA E CAPELLI GRASSI Visita tricologica, utilizzo frequente di shampoo dermopurificanti non aggressivi.

    SEBORREA E FORFORA Visita tricologica, utilizzo di shampoo antiforfora, non aggressivi e dotati di azione antibattericida

    SEBORREA E PELLE ASFITTICA Visita dermatologica, utilizzo di prodotti a base di acido retinoico sotto controllo medico, enucleazione chirurgica, peeling.

    SEBORREA E DERMATITE SEBORROICA Visita dermatologica, utilizzo di creme o shampoo ad azione battericida, come quelle a base di ketoconazolo.

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    Scheda 18

    TRATTAMENTI SPECIFICI PER LA PELLE (3) ACNE

    L'acne un'affezione molto diffusa tra i 12 e i 22 anni: si ritiene che 1'80% degli adolescenti ne sia colpito, soprattutto quelli di sesso femminile. Le cause sono da ricercarsi nell'eccessiva produzione di sebo, dovuta all'alterazione ormonale, nel blocco del condotto pilosebaceo da ipercheratinizzazione, nella produzione di enzimi (esterasi-lipasi) da parte di microrganismi anaerobi e aerobi. Questi mutamenti sono infatti all'origine della formazione di comedoni, papule e lesioni caratteristiche.. Per un trattamento cosmetico quotidiano, necessario rimuovere l'eccesso di sebo prodotto dalle ghiandole sebacee e ridurre la proliferazione batterica, responsabile degli effetti infiammatori e della scissione dei trigliceridi in acidi grassi, dotati di potere comedogeno. Il trattamento locale si avvale dell'uso di vitamina A e dell'acido transretinoico da essa derivante, del benzoilperossido, degli antimicrobici (antibiotici e antisettici) e dell'acido azelaico. La terapia generale si basa sull'impiego di tetracicline e derivati o sull'uso dello zinco. Si sono dimostrati validi i prodotti con azione cheratolitica (sostanze che rammolliscono e dissolvono i tessuti cornei ) e cheratoplastica (che favorisce la perdita degli strati pi superficiali della pelle)e seboregolatrice, come ad esempio l'acido glicolico, lo zolfo e l'acido lattico. Idonei possono essere anche i prodotti a base di estratti di origine vegetale con azione astringente (rosmarino), dermopurificante (betulla e alcuni tannini), antinfiammatoria (malva) e lenitiva (calendula e hamamelis). Molte osservazioni scientifiche indicano poi che lo zinco coinvolto nella fisiologia dell'epidermide e in modo particolare nel processo infiammatorio e in quello della cheratinizzazione. Tale elemento sembra inoltre influenzare l'incorporazione della cistina nelle proteine dell'epidermide, riducendo dell'80% la presenza di questo aminoacido solforato. Quindi, il trattamento locale pi diffuso e pi attivo si avvale dell'applicazione topica di benzoilperossido, sebbene abbia attivit irritativa e sia un fotosensibilizzante. SMAGLIATURE

    Le smagliature rappresentano un inestetismo abbastanza frequente, che colpisce il sesso femminile. Sono strie atrofiche, inizialmente di colore rosso o violaceo, che col passare del tempo tendono a cicatrizzarsi e a diventare biancastre. Sono indice della rottura delle fibre connettive e sono causate da una scarsa elasticit cutanea: la pelle, sottoposta a stress meccanici e ormonali, si smaglia. Le smagliature possono apparire anche durante la gravidanza, fra il sesto e l'ottavo mese, su addome, fianchi, seno e cosce, o durante la pubert in seguito all'aumento di volume corporeo, o dopo una dieta dimagrante, ma non solo: sembrano infatti entrare in gioco, nella loro comparsa, anche diversi fattori endocrini, ereditari e patologici. stato appurato che in assenza di problemi ormonali, il trattamento cosmetologico pu dare buoni risultati, attenuando le smagliature gi presenti e prevenendo il formarsi di nuove. I prodotti antismagliature devono contenere sostanze con attivit funzionale idrorestitutiva, attivante e stimolante; possono essere a base di collagene nativo, di lisati di elastina, di glicosaminoglicani (GAG) e di derivati vegetali come equiseto ed echinacea. Generalmente sono venduti sotto forma di emulsione. Utile per la prevenzione delle smagliature e per ridare elasticit alla cute l'uso dell'olio di germe di grano o dell'olio di oliva, entrambi molto ricchi in vitamina E. Sempre utili per l'elasticit cutanea e per il rassodamento, in particolar modo del seno, sono le spugnature con acqua fredda e l'utilizzo di tonici stimolanti e tensori a base vegetale, come ginseng e luppolo, ricchi di fitoestrogeni.

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    Scheda 19

    TRATTAMENTI SPECIFICI PER LA PELLE (4) CELLULITE

    Anche la cellulite un inestetismo tipicamente femminile. Etimologicamente il termine "cellulite" errato, in quanto significa infiammazione delle cellule, mentre la sindrome di cui noi parliamo causata da una serie di disturbi del sistema circolatorio sanguigno e linfatico. La cellulite pu avere origini genetiche, ormonali o ereditarie. Questa disfunzione provocata da un'insufficienza circolatoria periferica e da un'alterata permeabilit dei vasi venosi linfatici e periferici, aggravata da alcuni fattori, quali la postura (troppe ore sedute o in piedi), l'abbigliamento (vestiti troppo stretti e tacchi troppo alti), la digestione (un'alimentazione troppo ricca di grassi sovraccarica l'apparato digerente, sottraendo sangue al circolo

    periferico). Tutto ci comporta un ristagno di liquidi, con formazione di edemi e danni per le cellule (adipociti), che non riescono pi a effettuare scambi nutritizi con i capillari. In seguito si ha la degenerazione delle fibre elastiche e del collagene, venendo cos a mancare la struttura di sostegno del tessuto. La cellulite si riconosce dalla pelle a "buccia d'arancia", spenta e atona, priva di elasticit, con noduli avvertibili al tatto. Esigenza primaria di ridurre gli accumuli di grasso localizzati e prevenirne soprattutto la formazione, nonch rassodare l'epidermide. Un prodotto contro gli inestetismi della cellulite deve contenere principi attivi lipolitici (caffeina, escina, edera), che facilitino cio l'eliminazione degli accumuli di grasso localizzati. Possono essere utilizzati anche derivati iodoorganici presenti in alcune alghe marine, come il Fucus Vesciculosus. Il composto deve avere attivit rassodante ed elasticizzante, oltre che drenante, ed essere in grado di aumentare la permeabilit venulo-capillare (betulla, ippocastano, centella). Questi prodotti, sotto forma di creme, latti o fiale urto, diventano pi efficaci se applicati con il massaggio, che ne facilita la penetrazione cutanea. In commercio sono anche disponibili fanghi e sali da bagno. Quando vengono applicati, i fanghi riscaldano la zona interessata stimolando la circolazione sanguigna e linfatica e provocando vasodilatazione. I sali da bagno, invece, rilasciano ossigeno o ozono che, penetrando attraverso la cute, sciolgono i cumuli adiposi. Fondamentali per il trattamento anticellulite sono anche l'attivit fisica e la dieta corretta. Un prodotto contro la cellulite deve infatti essere associato ad alcune norme igieniche:

    alimentazione povera di grassi e fibre; adeguata assunzione di liquidi durante la giornata; movimento fisico.

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    Scheda 20

    TRATTAMENTI SPECIFICI PER LA PELLE (5) TRATTAMENTI ANTIROSSORE

    La couperose una condizione cutanea caratterizzata da un colorito rosso diffuso. Si tratta di un complesso di eritrosi (condizione permanente e prolungata di eritema) e di teleangectasie (rottura di vasi), che colpisce prevalentemente le gote. Quando questa manifestazione cutanea associata a follicolite, si parla di rosacea e, in questo caso, si tratta di una reale patologia cutanea e non di un semplice inestetismo. Nella couperose l`arrossamento pu apparire in seguito a:

    influssi emozionali, definiti flush, che provocano un veloce arrossamento di guance, naso e collo;

    sbalzi termici e ambientali; disturbi digestivi; eccessiva esposizione ai raggi UV, in particolare

    ai raggi UVB, che provocano vasodilatazione, con conseguente aumento del flusso sanguigno e suo ristagno.

    I trattamenti cosmetici definiti oggi, per legge, antirossore o antiarrossamento e non pi anticouperose, dovrebbero agire sue due campi:

    creare un film che attenui l'effetto dei rapidi sbalzi termici; filtrare le radiazioni eritematogene. Per attenuare questo inestetismo, risultano indicati prodotti con caratteristiche protettive e coprenti, come quelli a base di ossido di zinco, e con un'azione antiarrossante. Dal punto di vista dei fitocosmetici vengono sfruttate le propriet capillaro-protettrici del fattore vitaminico P (bioflavonoidi) e della vitamina C. Molto utili sono anche gli antacianosidi come la malvadina e la cianidina. Nelle creme da giorno vanno possibilmente combinate agli antacianosidi altre sostanze funzionali come l'acido glicirretico (estratto dalla liquerizia), avente azione antinfiammatoria, e le saponine, glucosidi naturali schiumogeni, con azione antiflogistica decongestionante. inoltre fondamentale la presenza di filtri solari selettivi per i raggi UVB. bene usare dei tonici privi di alcol e contenenti sostanze lenitive come hamamelis, camomilla e fiori di arancio.