Scatti di Jazz · Fu sempre il Sax Tenore preferito da Chet Baker durante i suoi concerti e...

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Scatti di Jazz Fotografie di Roberto Tarallo e memorabilia dal mondo del Jazz Collezione di fotografie originali spartiti musicali libri fotografici tour programs riviste originali pubblicità discografiche Libreria Biggio Torino

Transcript of Scatti di Jazz · Fu sempre il Sax Tenore preferito da Chet Baker durante i suoi concerti e...

Scatti di Jazz

Fotografie di Roberto Tarallo e memorabilia dal mondo del Jazz

Collezione di

fotografie originali spartiti musicali libri fotografici tour programs riviste originali

pubblicità discografiche

Libreria Biggio Torino

Tutte le fotografie originali presentate in questo catalogo sono di Roberto Tarallo. Scattate con una Contax a ottica Carl Zeiss tra gli anni 1994 e 2000, sono state stampate, ora per la prima volta, su carta barritata cm 30x40 ai sali d’argento. Il formato dell’immagine è cm 24x36. Il fotografo ha seguito personalmente in camera oscura il procedimento di stampa dal negativo originale. Quando non diversamente indicato i musicisti sono stati ritratti al JVC Newport Festival di Torino nel 1996. Fotografia in quarta di copertina: Suonatore di violoncello. 2010 Studio sulla storia del movimento. Singola ripresa digitale senza interventi di post produzione. Amedeo Tosi - Roberto Rosso

La mostra partecipa al Turin Photo Festival 2010

“L’Invisibilità dell’evidenza”

Il Jazz è musica da ascoltare con gli occhi. Nessun appassionato può avvicinarsi a quei suoni senza evocare nella mente le immagini di prepotenti e meravigliosi volti neri solcati dal sudore e dalla fatica di vivere. O di quelle mani che si intrecciano tra i tasti bianchi e neri o di quelle gote gonfie che sputano nel bocchino della tromba. Nessuna musica, o forse solo il rock con altri scenari, associa, in modo tanto efficace e simultaneamente, sensi così diversi. Non è un caso quindi che il fotografo - da quando esiste il Jazz e da quando esiste la fotografia - abbia sempre accompagnato il lavoro del musicista, ne sia stato il testimone silenzioso, l’archivista della memoria degli eventi. La mostra alla Libreria Biggio racconta quei ricordi, rievoca le nostre emozioni, facendo emergere in fondo quello che già sappiamo: la musica che la nostra mente ha conservato assopita e che è pronta a risuonare anche solo grazie alle immagini stampate sulla carta. Le opere del fotografo Roberto Tarallo seppelliscono definitivamente il vecchio mito dell’oggettività del mezzo fotografico. Trasudano passione e condivisione ed evidenziano le energie che, nello stesso istante e ognuno con il proprio mezzo (sia un sax Selmer o una Contax 24x36) il musicista ed il fotografo mettono in campo per dare vita all’evento. La mostra fotografica è corroborata inoltre da una raccolta di memorabilia. Ogni passione, ogni fede si ciba di feticci e dunque qui ci si sazia con rarità cartacee – spartiti, tour programs, libri fotografici, ephemera – che ricompongono quell’universo . Cose da intenditori.

1 Tito Puente (New York 1923-2000) Percussionista di timbales ed arrangiatore, suonò tra i primi un nuovo ritmo il “Mambo” il primo ballo latino-americano nato sotto l’influsso dei ritmi messicani, che negli States ebbe tanto successo negli anni Cinquanta.

2 Tania Maria (São Luís - Maranhão, Brazil 1948) “A metà degli anni ‘80 ascoltai un suo LP. Rimasi strabiliato. Non avevo mai sentito tanto ritmo e tanta energia. Allora la mia esperienza di ascolto era minima e nel tempo ho incontrato altri musicisti dotati di quella forza. Ciò nonostante se provo a riascoltare qualcosa di suo, la sensazione rimane la stessa di quella prima volta.” Luca Biggio, sassofonista jazz.

3 Gato Barbieri (Rosario 1934) Il suo rauco sax accompagnò le roventi scene erotiche di “Ultimo tango a Parigi”, regalandoci una colonna sonora piena di struggente malinconia. “…Ho sempre voluto che il mio suono rappresentasse la gente e la voce dei popoli sudamericani”. Da una intervista a Down Beat.

4 Gato Barbieri (Rosario 1934) “Solo pochi, tra gli strumentisti che, in diversa misura, si sono ispirati a Coltrane, hanno saputo dire una parola personale. Tra questi certamente c’è Gato Barbieri” Da “Jazz” di Arrigo Polillo.

5 Enrico Rava (Trieste 1939) “Per quanto riguarda il jazz, é uno dei riferimenti di Giorgio Li Calzi. Ha una poetica straordinaria e si approccia alla musica come a un gioco con semplicità innata, con molta astuzia ed esperienza. La sua arte e le sue collaborazioni parlano da sole. Ha vissuto negli Stati Uniti ed ha collaborato con i più grandi artisti dell'epoca, come Gato Barbieri di cui sposò la figlia.”

Luca Biggio, sassofonista jazz.

6 Ares Tavolazzi (Ferrara 1948)

“…quando ti fai un viaggio in treno da Roma a Milano con il contrabbasso infilato nel gabinetto, in piedi, …sai che razza di discussioni venivano fuori li.” Da un’intervista rilasciata a Patrizio Fariselli (Area)

7 George Benson (Pittsbourg, Pennsylvania 1943) Discepolo di Charlie Christian, che considera sempre il suo mentore, è passato oggi al Jazz-Funk. Le sue prime esperienze fuori dal Jazz sono state con Miles Davis; quando quest’ultimo si avvicinò al Rock George fu uno dei suoi chitarristi. Da “Jazz” di Arrigo Polillo

8 Terence Blanchard (New Orleans 1962)

Uno dei migliori trombettisti delle ultime generazioni, capaci di suonare molti stili del jazz con “sound”

e maestria tecnica. Da decenni autore di celebri colonne sonore.

9 Fabrizio Bosso (Torino 1973) “Il talento e la naturale facilità strumentale sono le sue caratteristiche, non meno della sua precocità e timidezza. Lo ricordo poco più che quindicenne timido e vergognoso, capace però di trasformarsi in un musicista determinato e capace appena imboccava la sua tromba.” Luca Biggio, sassofonista jazz.

10 Archie Shepp (Fort Lauderdale Florida 1937) Fu il pupillo di Coltrane che lo introdusse nella casa discografica Impulse. “…quale è il mio sogno? Disgregare, tutta insieme la tradizione musicale occidentale”. Da un’intervista di “Metronome”

11 Luca Biggio (Torino 1965) al club “Gilgamesh” di Torino nel 2000

12 Luca Biggio e Alberto Mandarini (Trino Vercellese 1966) al club “Gilgamesh” di Torino nel 2000 Personalità mature e versatili riproducono in questa formazione l’assetto dei classici “combo jazz” - quintetti con sax, tromba e ritmici - nucleo portante della musica afro-americana.

l quale ha ereditato capacità armonica e introspettiva. Con Live in Tokyo conferma la maturità raggiunta come solista e la rivista

"Down Beat" ne glorifica la sua arte premiandolo come miglior pianista jazz del 2004.

13 Brad Mehldau (Jacksonville, U.S.A. 1970) Brad è salito alla ribalta giovanissimo negli anni Novanta. Pianista di formazione classica si è presto convertito al Jazz. Nel 1994 forma un trio sulle orme e sotto l'influenza di Bill Evans a cui si ispira e dala

14 Furio Di Castri ( Milano 1955)

Musicista di grande talento, ha suonato con grandi

nomi del Jazz internazionale come Chet Backer, Michel Petrucciani, John Taylor, Lee Konitz, Paolo

Fresu e Enrico Rava. Anche lui torinese di adozione, ha diretto il TorinoJazzLab in collaborazione con il

Conservatorio e l’Università di Torino.

15 Michael Nyman (Londra 1944) fotografato all’auditorium del Lingotto a Torino nel 1994. “…dopo “Lezioni di Piano” sono il compositore inglese di maggior successo, nessuno può negarlo. Ma allo stesso tempo mi considero sottovalutato, ma a questo deve pensarci il mio editore, spero lo faccia.” Da un’intervista

16 Dee Dee Bridgewater ( Menphis 1950)

“… la vera musica deve rispecchiare il pensiero e l’ispirazione della gente e dei tempi. La mia gente sono gli americani e il mio tempo è oggi.” Da un’intervista.

17 Gianni Basso (Asti 1931- 2009) Fu sempre il Sax Tenore preferito da Chet Baker durante i suoi concerti e incisioni milanesi degli anni Cinquanta. La “At Big Band”, ancora attiva, gli deve i natali.

18 Gilberto Gil (Salvador di Bahia, 1942)

Per il forte influsso che la musica brasiliana ha sul Jazz, non possiamo tralasciare Gilberto Gill. Il suo

incanto melodico e poetico, con un accenno a temi contemporanei e di critica sociale, rendono

inconfondibile la sua arte.

19 Emanuele Cisi (Torino 1964) “Dei sassofonisti che ho conosciuto personalmente, Manuele è forse quello con maggior facilità strumentale. Diversi anni fa un mio amico musicista mi parlò di lui come del nuovo Michael Brecker, aggiugendo che studiava da poco, forse un paio di anni. A me sembrò poco realistico. Poi lo ascoltai suonare… era vero! Rimasi molto colpito dalla fluidità, la facilità, l'intensità e forza di quello che suonava. Sono passati vent’anni e Manuele continua a crescere e a creare.” Luca Biggio, sassofonista jazz.

20 Rokia Traroé ( Kolokani, Mali 1974) Rokia Traroé non appartiene esattamente al mondo del jazz ma questa fotografia, sempre scattata al JVC, ci piaceva molto. Rokia canta, scrive canzoni e suona la chitarra nel gruppo etnico Babmara. Ha suonato con i maggiori musicisti del genere contribuendo alla diffusione della musica del Mali.

21 Giulio Capiozzo (Boretto 1946- Cesenatico 2000) “ …con il suono delle dita si combatte una battaglia, che ci porta sulle strade della gente che sa amare”. Da “Gioia e rivoluzione” degli Area.

22 Juan Formel y Los Van Van (formazione cubana, L’Havana 1969)

Le orchestre “latine” hanno sempre avuto successo nel mondo del jazz. Si racconta che il percussionista Chano Pozo fu assassinato nel “Rio Cafe’” di Harleem nel 1948, per aver profanato, suonandoli in pubblico, i ritmi segreti del culto nigeriano “abaquwa”, di cui era seguace a Cuba.

23 Joe Zawinul (Vienna 1932-2007)

Ha suonato come un’astronauta nell’abitacolo della sua

telettronic

super piano”, era riprodotto il piano acustico

navicella spaziale, al centro di svariati strumenti a astiera. Suonava circondato da un incredibile apparato

o dove, quasi ironicamente, sul suo “Yamaha .

4 Manhattan Transfer (formazione newyorkese 1969)

emorabili le loro esecuzioni, con liriche, dei più importanti “assolo” di solisti di jazz.

2 Musicisti di gran classe, veri “entertainers” nel più vero senso della parola. M

5 Giorgio Li Calzi (Torino 1965)

el momento. Questa è una parte molto bella di lui, curiosità, originalità e

uca Biggio, sassofonista jazz.

2 “Poesia, creatività, inventiva e soprattutto apertura alle più disparate realtà artistiche.Ad una sua festa invitò uno magnifico musicista che veniva dalla Mongolia,col quale stava collaborando, che cantava con una modalità chiamata canto armonico. Incantò tutti e illumino quinventiva.” L

26 Steve Lacy (New York 1934 - 2004)

Il poeta del Sax Soprano. Il più lirico interprete della

musica di Thelonious Monk. Fu il primo a sperimentare i suoni a “rovescio” ovvero non soffiando

ma aspirando aria “all’indietro”.

27 McCoy Tyner (Philadelphia 1938) “….devi diventare tutt’uno con lo strumento. Tu cominci a imparare ma all’inizio il pianoforte non è che un oggetto…poi, poi però diventi una cosa sola.” Da un’intervista di “Down Beat”

28 Sky dei Morcheeba (formazione inglese del 1995) Il gruppo non appartiene al mondo Jazz ma questa loro esibizione a Torino ebbe grande successo nel 1998 e la foto è molto bella. Sky fu la prima voce del gruppo, che ha lasciato nel 2005 dopo aver inciso cinque album.

29 Phil Wood (Springfield, Massachussets 1931)

Si è formato alla scuola di Lenny Tristano ed è

soprannominato The New Bird; pur essendo stato influenzato da Charlie Parker, come tutti i musicisti

della sua generazione, non ne ha mai copiato lo stile. Rimane però la sua vicinanza a Parker avendo sposato la sua vedova.

30 Roscoe Mitchell (Chicago 1940) Poiché “L’Art Aensable of Chicago” non disponeva di un batterista abituale, Mitchell e compagni si misero essi stessi a suonare l’intera gamma di strumenti a percussione, che solo allora divenne una graduale scoperta per i jazzmen.

31 Regina Carter (Detroit, Michigan 1966) Conosco solo uno strumento capace di avvicinarsi alla voce umana: il violino.Il violino è una voce. Da “Il violino nero” di Maxime Fermine.

32 Roy Paci (Augusta 1969) “L'istrione, la musicalità istintiva...qualche anno fa a Siracusa lavorava come muratore insieme al padre. Allora sosteneva di voler cambiare vita. Certamente c’ è riuscito!“ Luca Biggio, sassofonista jazz.

33 Subsonica Band (formazione torinese del 1996) Il gruppo torinese più famoso ed agguerrito sulla scena musicale. Unici ad avere un suono italiano ed internazionale. Pur non appartenendo al mondo del Jazz abbiamo voluto inserirli per la bella fotografia e per poter vantarci di loro come torinesi famosi nel mondo.

34 Max Casacci (Torino 1963) Chitarrista dei Subsonica, dei quali Max è produttore artistico, compositore, insieme a Samuel e Boosta e autore della maggior parte dei testi. Musicista di primo piano, ma anche infaticabile organizzatore del festival “traffic”, una realtà da anni affermata e, caso ormai raro, interamente gratuita.

35 Boosta dei Subsonica (Torino 1974)

“… senza la musica , la vita sarebbe una traversata nel deserto.” Pat Conroy

36 Alessandro Minetto (Torino 1969) “Sandrino, come tutti lo chiamano, è un musicista dalla dedizione importante e rara. E' curioso come nell'ambiente si pensi che abbia sempre vent’ anni, o poco più, forse per il suo aspetto, o per il diminutivo o forse perché si pone sempre con umiltà e con forte autocritica (forse un po’ esagerata).” Luca Biggio, sassofonista jazz.

37 Arturo Sandoval (Artemisia, Cuba 1949)

Sin da ragazzo ha ammirato Charlie Parker e

Dizzy Gillespie, riuscendo infine a coronare il sogno di suonare con loro. Ha sempre avuto grande successo

con i suoi acuti di tromba, alti come grattacieli, non soltanto con i toni forti e urlati ma anche per la

precisione di un fraseggio musicalmente ineccepibile.

38 Harold Land (Huston 1928 - Los Angeles 2001) Harold cominciò a suonare a sedici anni e a venti aveva già inciso il suo primo disco come leader degli All-Stars. Nel 1954 si unì al quintetto di Max Roach e Clifford Brown che lasciò per trasferirsi in California. Ha suonato per tutta la vita senza mai smettere i tours pur insegnando al Jazz Studies Program dell’ UCLA di cui è stato vitale e amatissimo docente.

39 JVC Newport Jazz Festival – Torino, 1996 Un trombettista scalda il labbro prima del concerto.

40 RAZZ-BERRIES Jazz One-Step Sheet music Music by Frank E. Banta, lyric by Sidney Mitchell New York, Richmond, 1919 30,5x23 cm, brochure originale, 3 pagine.

41 DOO DAH BLUES Sheet Music

Fred Rose and Eddie White

New York, Shapiro, Bernstein & Co., 1922 23x31 cm, brochure originale, 5 pagine.

42 ROY ELDRIDGE FOR TRUMPET The Feist n° 2 All-star series - Modern Rhythm Choruses New York, Leo Feist, 1922 27x17 cm, brochure originale, 11 pagine.

43 BILLY MAYERL PIANOLETTES THE JAZZ MASTER

Sheet music - piano solo by Billy Mayerl

London, Keith Prowse & Co., 1925

24,5x31 cm, brochure originale, 7 pagine. Solo Pianist

from the Savoy Havana Band.

44 JAZZ PIZZICATO Sheet music - piano solo by Leroy Anderson Mills music, New York, 1939 31x23 cm, brochure originale, 4 pagine.

45 BOOGIE WOOGIE LAND Compiled and edited by Sammy Price,

adapted by Irene Higginbotham.

Radio City N.Y., Edward Marks Music Corporation, 1944 30x23 cm, brochure originale, 39 pagine illustrate in nero.

An album of selected boogie-woogie favorites for piano. With six original piano solos by Sammy Price.

46 CONTEST WINNER of the TOMMY DORSEY 5 sheets music New York, Broadcast Music, 1938-1941 5 spartiti 30,5x23 cm, brochure originale, 5 pagine caduno.

47 BEGIN THE BEGUINE Sheet music - Piano solo

by Cole Porter paraphrased for piano by Eddie Heywood

New York, Harms, 1946

30,5x23 cm, brochure originale, 8 pagine.

48 DIZZY GILLESPIE BE-BOP STYLE trumpet solos with be-bop piano accompaniment N° 2 in the Dizzy Gillespie series transcribed by Frank Paparelli New York, Leeds Music , 1949 30x23 cm, brochure, 28 pagine.

49 GERSHWIN FOR TRUMPET WITH PIANO ACCOMPANIMENT, Book 2

stylized arrangements by Eddie Sauter with original versions

New York, Chappell & Co., 1953

28x22 cm, brochure originale, 32 pagine.

50 THE DAVE BRUBECK QUARTET TAKE 5 Sheet music by Paul Desdon Piano arrangement by A. Greenslade 1959, London, Burlington Music Co., 28x21,5 cm, brochure originale, 2 pagine.

51 SARAH VAUGHAN BROKEN HEARTED MELODY Sheet music Lyric by Hal David Music by Sherman Edwards New York, Mansion Music, 1959 28x22 cm, brochure originale, 2 pagine.

52 CHICKEN FEED Sheet music

by B. Graves e J. Ingmann Recorde by Bent Fabric

Sydney, Chappell & Co., 1962

28x22 cm, brochure originale, 2 pagine.

53 JAZZ SKETCHES FOR PIANO Piano solos song book by Red Camp Cincinnati, Delhi Publications, 1962 30,5x22,5 cm, brochure originale, 15 pagine.

54 TWELVE JAZZ

PRELUDES FOR PIANO SOLO by Stuart Isacoff

New York, Schroeder & Gunther, 1981

30x23 cm, brochure originale, 16 pagine.

55 BILL EVANS 4 new versions of Bill Evans tunes taken from his recordings. New York, TRO Ludlow Music, 1981 30,5x23 cm, brochure originale, 36 pagine.

56 THE NEW YEARBOOK OF JAZZ by Leonard Feather

London, Arthur Baker, 1959

Legatura con sovracoperta editoriale, pagine illustrate. Prima edizione inglese.

57 FOTO-JAZZ Ed van der Elsken Joachim E. Berendt Munchen, Nymphenburger, 1959 cm 17x18,5, legatura editoriale illustrata, 79 pagine con 116 illustrazioni in nero che ritraggono grandi maestri del

Jazz, come lo statunitenseColeman Howkins (1904-1969), detto anche "Hawk" o "Bean", universalmenteconosciuto come il padre del sassofono jazz.

58 JAZZ STREET Photographs by Dennis Stock

New York, Doubleday & Co., 1960

28,5x23 cm, legatura editoriale, 63 pagine + 130 illustrazioni in nero f.t. A photographic exploration into the world of Jazz, with

an introduction and commentary by Nat Hentoff.

59 MILES DAVIS by Michael James London, Cassell, 1961 12x18,5 cm, legatura editoriale, 90 pagine di biografie con illustrazioni in nero f.t. Volume n° 9 della serie Kings of Jazz.

JAZZ FROM CARNEGIE HALL Tour Programme London, Harold Davison, anni ‘50 26,5x21 cm, brochure originale, 20 pagine illustrate in nero.

JAZZ AT THE PHILARMONIC

by Norman Granz 12th Tour Concert program.

Detroit, Schurgin Associates, 1952

28x21 cm, brochure originale, 20 pagine illustrate in nero.

LOUIS ARMSTRONG Satchmo The Great Concert program New York, 1953 30,5x23 cm, brochure originale, 20 pagine illustrate in nero.

NORMAN GRANZ’ - JAZZ AT THE PHILHARMONIC

Programme of the 1st British Tour

London, Harold Davison, 1958 26,5x21 cm, brochure originale, 24 pagine con

illustrazioni in nero tra cui il ritratto della Fitzgerald autografato.

JACK TEAGARDEN - EARL HINES Tour programme a cura della National Jazz Federation London, National Jazz Federation, anni ‘50 26,5x21 cm, brochure originale, 20 pagine con illustrazioni in nero.

NEWPORT JAZZ FESTIVAL Programme produced by George Wein

London, Harold Davison, fine anni ‘50

27x21 cm, brochure originale, 20 pagine illustrate in nero.

LIONEL HAMPTON AND HIS ORCHESTRA Presented on its first British tour by Harold Davison Tour programme - Oct-Nov 1956 London, Harold Davison, 1956 27x21 cm, brochure originale, 20 pagine illustrate in nero. All’interno un supplemento di 4 pagine su Hampton al Royal Festival Hall nel 1956.

KID ORY AND HIS CREOLE JAZZ BAND

Tour programme presented by Harold Davison and Norman Granz

London, Harold Davison, anni ‘50

27x21 cm, brochure originale, 20 pagine illustrate in nero.

JAZZ NEW YORK Festival Program New York, 1956 28x21,5 cm, brochure originale, numerose illustrazioni in nero. Programma del festival che si tenne a New York il 5 settembre 1956, arricchito di 3 portfolios fotografici di 3 differenti autori: Chuck Lilly, Carole Galletly, Ken Heyman.

JAZZ ON FILM – NATIONAL FILM THEATRE

Programme

London, National Jazz Federation, 1955 23x17 cm, brochure originale, 5 pagine.

LOUIS ARMSTRONG AND HIS CELEBRATED AMERICAN ORCHESTRA IN “THE BIG SHOW” 2ND AUSTRALIAN SEASON Lee Gordon Tour programme Sidney, Publicity Press, 1956 27x21,5 cm, brochure originale, 16 pagine con illustrazioni e le biografie di Louis Armstrong, Gary Crosby, Velma Middleton, Joe Martin e molti altri.

NORMAN GRANZ’ - JAZZ AT THE

PHILHARMONIC Program - 2nd British Tour, May 1959

presented by Harold Davison London, Harold Davison, 1959

27x21 cm, brochure originale, 20 pagine illustrate in nero. With Oscar Peterson Trio, Sonny Stitt, Gene Krupa Quartet,

Ella Fitzgerald, and Roy Eldridge.

THE DAVE BRUBECK QUARTET

Program book Tour of Great Britain November – December

1961 Featuring Paul Desmond, Joe Morello, Gene Wright

London, Harold Davison, 1961 26,5x21 cm, brochure originale, 16 pagine con illustrazioni e

biografie di Dave Brubeck, Joe Morello, Gene Wright, Paul Desmond.

WOODY HERMAN AND HIS ORCHESTRA 2 souvenir brochures London, Harold Davison, 1966-1967 25,5x21 cm, 2 brochures originali di 16 pagine caduno, illustrazioni in nero.

STARS OF THE NEWPORT FESTIVAL IN AUSTRALIA

Brought to Australia by Kym Bonython Tour programme, September 1972

Sydney, 1972

28x21,5 cm, brochure originale, 16 pagine con illustrazioni e biografie di Dave Brubeck, Paul Desmond e molti altri.

"JAZZ MUSIC" MAGAZINE

volume 3, number 4.

London, Jazz Music Books, 1946 22x14 cm, brochure originale, 30 pagine illustrate in nero.

Including New Orleans Trumpet Players, Lee Collins, Volly deFaut, ecc…

3-4-5)

.

JAZZFORUM 4 numeri del 1946-1947 (n° 2-

Hants, Delphic Press, 1946-4724x17,5 cm, brochure originali, 32pagine caduno con illustrazioni in nero

DOWNBEAT 13 numeri dal 1947 al 1971 Chicago, Maher Publications, 1947-1971 13 numeri sciolti, 27,5x21 cm, brochure editoriale. Celebre rivista mensile sul Jazz nata nel 1934 a Chicago, e che deve il suo nome alla espressione inglese "downbeat" ovvero “battito” inteso come tempo nel ritmo musicale.

JAZZ THE METRONOME YEARBOOK dal 1953 al 1959 New York, Metronome magazine,1953-1959 7 annate, brochure illustrata 28x21,5 cm, circa 130 pagine caduno con illustrazioni. Celebre annuario della rivista musicale “The Metronome”, pubblicata tra il 1881 ed il 1961 e che si focalizzò principalmente sul Jazz. Vi collaborarono scrittori famosi tra cui Leonard Feather and Barry Ulanov, gli unici critici bianchi che Miles Davis considerasse in grado di capire il Bebop, stile di Jazz che impazzò negli anni ’40 a New York.

4 LOCANDINE PUBBLICITARIE

BENNY GOODMAN CARNEGIE HALL JAZZ CONCERT 1938 London, Philip Records, 1954 27x20 cm, locandina pubblicitaria originale.

THE JAZZ OF AMERICA Beverly Hills, Verve Re cords, 1960. 27x20 cm,locandina pubblicitaria originale.

AGAIN THE POLL-WINNING JAZZ OF AMERICA IS ON VERVE! Verve Records, 1964 27x20 cm, locandina pubblicitaria originale.

GREATNESS: SEVEN CLOSE-UPS Verve Records, 1965 27x20 cm, locandina pubblicitaria originale.

JAZZ ON RECORD

Albert McCarthy & others

London, Hanover books, 1968 Legatura con sovracoperta originale, prima edizione.

A Critical Guide To The First 50 Years 1917-1967

IL JAZZ DAL MITO ALL’AVANGUARDIA Franco Fayenz Milano, Sapere Edizioni, 1970 20,5x13,5 cm, pagine 509 con tavole in nero, brochure illustrata da Gino Marchesi. Interessante analisi storico-critica del fenomeno jazzistico attraverso una raccolta di monografie sugli aspetti più significanti della musica nordamericana. Con un’utile ed essenziale discografia. Fayenz fu redattore della rivista “Musica Jazz”, e collabora tutt’ora con numerosi periodici.

JAZZ Arrigo Polillo

Milano, Mondatori, 1975

Due volumi, 18,5x13 cm, pagine 306, (4); 772, (3), brochure editoriale e custodia. Storia del Jazz raccontata per la prima volta in maniera

organica, ripercorrendone il cammino dalle lontane origini ad oggi. Il secondo volume è interamente dedicato ai grandi protagonisti di questo

genere musicale: Louis Armstrong, John Coltrane, e tanti altri.

IL JAZZ E IL SUO MONDO Gian Carlo Roncaglia Torino, Giulio Einaudi, 1979 11,5x19,5 cm, brochure editoriale, pagine 391, (2). Volume n° 207 della collana “Gli Struzzi”. Fondamentale analisi storica del Jazz senza trascurare le problematiche socio-economiche che ne condizionarono il percorso. Gian Carlo Roncaglia fu noto critico musicale torinese, redattore di riviste come “Musica Jazz” e “Strumenti e Musica”.

SIENA JAZZ EYE

A cura di Enzo Gentile Franceco Martinelli

Milano, Mazzotta, 2008

22x24 cm, brochure con illustrazione di Crepax, 261 pagine illustrate a colori. Catalogo della Mostra

organizzata dalla Fondazione Siena Jazz presso Santa Maria della Scala nel 2008.

Bella e coloratissima carovana di copertine di dischi che hanno fatto la storia del Jazz.

JAZZ COVERS Joaquim Paulo Ed. J. Wiedemann Koln, Taschen, 2008 24x24 cm, brochure illustrata, 494 pagine interamente illustrate a colori. A collection of over 650 of the most celebrated and rarest Jazz album covers from the 1940s through the early 1990s.

Roberto Tarallo ha lavorato nel cinema collaborando con Pupi Avati, Gianluca Tavarelli e realizzando lui stesso mediometraggi come “An absolutely normal day in East Berlin.” e “Atti ritratti” premiato al TOFilmFestival e al Festival di COSTANTINA in Algeria. Dal 1994 al 1998 è stato fotografo ufficiale del JVC Jazz Festival Torino. Direttore Artistico e fotografo per il Progetto “Scatti d’Autore” per Fed-Agri di Conf-cooperative Piemonte, e ancora fotografo ufficiale per il Progetto “La Dimensione Creativa” per Fed-agri. Docente di formazione Fotografica alle Coop-Valdocco,e Associazione Ph-libero Torino. Collabora con le riviste MusicaJazz e JazzIT. Lavora spesso per l’industria, le Conf-cooperative, le iniziative a sfondo sociale e i disabili. Ha esposto in numerose personali e collettive quali: - JVC Jazz Torino - - Il Cinema secondo Pupi Avati - - Sansalvario, Fotografie dentro il quartiere - - Anteprima Mexicana- - L’umanità Coco’s - - Palpiti, giorni e notti al Pastis- - Corachao Vermelho, presentata in anteprima a Rio de Janeiro. E’ nato nel 1959, vive e lavora a Cintano Canavese. [email protected] Amedeo Tosi Affascinato dalla magia dello sviluppo e stampa, a diciotto anni comincia a fotografare. Le sue immagini riproducono paesaggi naturali e urbani utilizzando la pellicola secondo le tecniche classiche del bianco e nero. Ha partecipato a mostre e concorsi in Italia e all’estero ottenendo numerose citazioni. 1972- Milano collettiva alla “Scotland House” 1980- Torino personale alla galleria “Documenta” 1981- Parigi collettiva al “Conservatoire National d’Art Dramatique” 1986- Biella personale alla galleria “Figura” 2004- Biella personale alla galleria “Gelso Merlino” E’ nato nel 1950, vive e lavora a Pollone (Biella). amedeo.tosi@alice