Scarico organico in un corso d’acqua. I reflui civili.

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Scarico organico in un corso d’acqua

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Scarico organico in un corso d’acqua

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I reflui civili

Concentrazione (mg/ l) Parametro Forte Medio Debole

BOD5 450 300 170

COD 1000 500 250

Solidi Totali 1200 700 350

Solidi disciolti e colloidali 850 320 250

Solidi sospesi 550 380 220

Azoto organico 35 15 8

Azoto ammoniacale 50 25 12

Fosforo organico 5 3 1

Fosforo inorganico 10 5 3

Cloruri 100 50 30

Olii e grassi 150 100 50

Coliformi totali (MPN/ 100 ml) 107-109 107-108 106-107

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Ossigeno disciolto a saturazione

O2 [mg/l] T [C]

14,1 0

12,8 5

11,3 10

10,2 15

9,2 20

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Vogliamo studiare l’effetto di uno scarico composto da sostanze prevalentemente biodegradabili in un corso d’acqua sull’ossigeno disciolto.

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Andamento dell’ossigeno disciolto (C)

i jjizyx Ir

z

CD

zy

CD

yx

CD

xz

CW

y

CV

x

CU

t

C][][][

Facciamo alcune ipotesi semplificative: Assenza di gradienti di concentrazione lungo y e z:

i jjizyx Ir

z

CD

zy

CD

yx

CD

xz

CW

y

CV

x

CU

t

C][][][

Assenza di fenomeni diffusivi lungo la x

i jjizyx Ir

z

CD

zy

CD

yx

CD

xz

CW

y

CV

x

CU

t

C][][][

Assenza di immissioni/uscite

i jjizyx Ir

z

CD

zy

CD

yx

CD

xz

CW

y

CV

x

CU

t

C][][][

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Equazione avvezione/trasformazione

iirx

CU

t

C

Per studiare la variazione della concentrazione dell’ossigeno disciolto, C, dobbiamo considerare i ratei di consumo e di crescita.

E’ l’equazione di avvezione e trasformazione di un costituente C all’interno di un reattore plug-flow.

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Il rateo di consumo: degradazione aerobica

Supponiamo di inserire in un reattore, riempito di acqua satura di ossigeno e a contatto con l’atmosfera, un inquinante biodegradabile. Il substrato subirà un’azione di biodegradazione che, in ambiente aerobico, comporterà il consumo dell’ossigeno contenuto nell’ acqua.

iirt

C

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Il substrato organico presente subisce, come abbiamo visto, una degradazione nel tempo che possiamo schematizzare con una cinetica di ordine 1:

dove:

L = concentrazione di sostanza organica (espressa come domanda biochimica di ossigeno) ancora presente. [mg/L]

kdox = costante [d-1]

)()(

tLkdt

tdLdox

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Integrando la precedente espressione si ha:

in cui L0 è la richiesta biochimica di ossigeno presente al tempo 0, corrispondente al BOD a lungo termine (BODult).

La differenza y = L0-L(t) , corrisponde con la definizione stessa di BODt.

Sostituendo y nell’espressione prima introdotta si ha:

)1(0tkdoxeLy

tkdoxeLL 0

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Avendo espresso la sostanza organica come domanda biochimica di ossigeno l’effetto prodotto dalla degradazione provocherà una diminuzione della concentrazione di ossigeno pari alla scomparsa del substrato:

dove:

C = concentrazione di O2 [mg/l]

L = concentrazione di sostanza organica (espressa come domanda biochimica di ossigeno) ancora presente. [mg/l]

kdox = costante di deossigenazione [d-1]

)()()(

tLkdt

tdC

dt

tdLdox

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Rateo di crescita: la riossigenazione

Ma cosa succede quando l’ossigeno diminuisce rispetto alla condizione di saturazione? Il sistema tenderà a ricondursi nelle condizioni di equilibrio con una velocità che dipende da diversi fattori. Dobbiamo dunque introdurre il rateo che rappresenta la cinetica del processo.

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La riossigenazione avviene con un tasso, per unità di volume, proporzionale alla differenza fra il valore dell’ossigeno a saturazione e quello realmente presente,

dove:

kr= costante di riossigenazione [d-1]

La costante di riossigenazione, abbiamo visto, è pari al coefficiente globale di trasferimento dell’ossigeno dell’acqua KL per A/V,

A/V è la superficie specifica, rapporto fra l’area di interfaccia fra l’acqua e l’atmosfera ed il volume di acqua a cui quell’area corrisponde.

))(()(

tCCkdt

tdCSr

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Azione combinata di degradazione/riossigenazione

Riossigenazione per scambio con l’atmosfera

Deossigenazione per consumo del substrato da parte dei microrganismi aerobici

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La cinetica nello spazio

iirx

CU

t

C

t

xxU )(

i

ii

i rdx

dCUr

dx

dCU0

Ulteriori ipotesi di stazionarietà: C(t,x) = C(x)

U(t,x) = U(x)

E quindi:

LU

kCC

U

k

dx

dC doxS

r )(

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Introduciamo per semplicità la grandezza D = (Cs-C) ed osserviamo che dD/dx = -dC/dx.

L’espressione differenziale prima introdotta può dunque essere espressa come segue:

Avendo omesso per semplicità a ciascuna grandezza l’espressione della variabilità in funzione del tempo. E’ una equazione differenziale del primo ordine, lineare, non omogenea.

LU

kCC

U

k

dx

dC doxS

r )(

LU

kD

U

k

dx

dD doxr

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Cinetiche nel tempo o nello spazio? In laboratorio si osserva la

variazione della concentrazione nel tempo (t)

Nel fiume si osserva la variazione della conc. con la distanza (x)

Il legame fra i due riferimenti è dato dalla velocità di scorrimento

t

xu( x)

xu( x)t t

xu( x)

xu( x)t

Perciò è possibile utilizzare nello spazio le cinetiche determinate nel tempo

C(t)

t

C(x)

x

u( x )

xt

dC

dt f(C)

dC

dx

1uf(C )

t* x*

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Lo scarico in un fiume

Per risolvere l’equazione utilizziamo la relazione già individuata per la rappresentazione della degradazione del substrato:

U

xkdox

eLL

0

In questo caso L0 rappresenta la concentrazione di substrato subito a valle dello scarico (abbiamo utilizzato anche l’equazione di moto: U=x/t)

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Lo studio dell’azione simultanea di deossigenazione e riossigenazione in un corso d’acqua, a seguito di uno scarico organico, nelle ipotesi semplificative prima introdotte, fu discusso la prima volta da Streeter e Phelps nel 1925

l’equazione differenziale indicata è una del primo ordine non omogenea, che nella forma generale è esprimibile: dy/dx=g(x)y + f(x). Per risolverla è necessario operare come segue.

U

xk

doxr dox

eLU

kD

U

k

dx

dD 0

g(x)f(x)

y

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Risoluzione equazione differenziale del primo ordine, lineare, non omogenea

Intanto si riscrive come dy/dx – g(x)y = f(x). Si moltiplica poi entrambi i membri per:

da cui si ottiene I [dy/dx – g(x)y] = I f(x). In questa il primo membro è uguale alla derivata rispetto alla variabile x della quantità yI. Per ciò si ottiene che d/dx (yI) = If(x), e quindi integrando

Sulla base di queste considerazioni puoi ottenere, sostituendo ad f(x) e g(x) le espressioni presenti nella nostra equazione differenziale.

tdxxIfyId cos)()(

dxxgeI )(

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Ricordando che:

L’equazione è equivalente a:

Ed integrando

U

xk

doxr dox

eLU

kD

U

k

dx

dD 0

tdxeLkDed U

xkk

doxU

xk doxrr

cos)()(

0

tekk

LkDe U

xkk

doxr

doxU

xk doxrr

cos)(

0

g(x)f(x)

tdxxIfyId cos)()(

xU

kdx

U

kdxxg

rr

eeeI

)(

y

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Per ricavare la costante possiamo utilizzare la seconda condizioni iniziale, relativa alla concentrazione di ossigeno nella posizione 0 = C0, cioè subito a valle dello scarico:

In cui QR e CR sono rispettivamente la portata e la concentrazione di ossigeno del fiume a monte dello scarico e QW, CW portata ed ossigeno dello scarico. Dalla conoscenza di C0 possiamo ricavare quella deficit D=Cs-C0

Sostituendo x=0 si ottiene:

Da cui:

WR

WwRR

QQ

CQCQC

0

doxr

dox

kk

LkDt

0

0cos

U

xk

U

xk

U

xk

doxr

dox rrdox eDee

kk

LkD

0

0 )(

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Curva a sacco

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Costante di riareazione

Kr (d-1) a 20 C

Laghetti e stagni 0.10-0.20

Fiumi a corso lento 0.20-0.35

Grandi fiumi a bassa velocità

0.35-0.45

Grandi fiumi a media velocità

0.45-0.70

Fiumi con elevata velocità

0.70 – 1.15

Rapide > 1.15

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Costante della cinetica del BOD

Il modello di Streeter e Phelps fa riferimento al BOD disciolto. Per la stima della costante kdox(d-1) si può utilizzare (con T = 20 °C):

kdox = 0,0125 (H/2,4384)^(-0,434) [H>2,4 m]

kdox = 0,0125 H-1 [H<2,4 m]

Avendo indicato con H la profondità fluviale.

Per temperature diverse si può così modificare:

kdox(T) = kdox(20) * 1,047^(T-20) T=temp. in centigradi

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Effetto di più scarichi

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Incremento della portata dello scarico

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Effetto di temperatura e portata

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Effetto scarico termico

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Effetto scarico tossico