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MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 1 LUGLIO/AGOSTO 2005 N ° 3 iochi bruciati e automobili prese di mira, bicchieri e bottiglie lanciate alle finestre; si è vociferato persino di una motosega usata per “vivisezionare” un albero di un’area pubblica: ultimamente nel sasso- lese gli episodi di giovanissimi alle prese con atti vandalici non sono mancati. Per non parlare, poi, delle innumerevoli segnala- zioni di cittadini disturbati da “semplici” schia- mazzi, minacce, autoradio “a palla”. Ci siamo rivolti a polizia, scuole (il bullismo per- siste) e specialisti per cercare di capirne di più. Sperando di non essere caduti nella retorica del “quando ero giovane io”… ALLE PAGINE 2-3-4 TEPPISTELLI DI “CASA NOSTRA” Cestino distrutto. Sullo sfondo il Palazzo Ducale il sasso lino SCRIVERE DI SASSUOLO il punt o SASSUOLO (MO) VIA PIA 12 TEL. 0536.1845560 www.soloaffitti.it FORMIGINE (MO) VIA TRENTO TRIESTE 83 TEL. 059.573845 www.soloaffitti.it “Immaginate caprioli, cinghiali, poiane, fagiani, pernici, cardellini e picchi verdi, liberi e numerosi tra castagni, olmi secolari e rari esemplari di pini rossi marittimi. Abbandonate però qualsiasi immediato, diretto riferimento a parchi naturali- stici e a riserve naturali. Lo scenario introdotto, incontaminato e magico, descritto seppur con grande ma giustificato fervo- re, rientra incredibilmente tra i paesaggi del terri- torio comunale. Il luogo che vanta tanto rigoglio di vita è Casara. Questa frazione a molti, anche tra i sassolesi più attenti, suonerà sconosciuta, e difficilmente raggiungibile (...)” MARCO MAZZACANI A PAGINA 6 All’interno l’intervista Alcide Vecchi, ex sindaco di Sassuolo parliamone Omosessualità e unioni di fatto culture e spettacoli Toro Toro Taxi sport Podismo, Oratorio Don Bosco recensioni Simenon, fratelli Coen, The White Stripes il sassolino nella scarpa “Sig. Sindaco, quello stipendio...” La frazione nascosta Bellezza, mistero e disagio di un angolo trascurato della nostra città L’indicazione all’imbocco della strada per Casara G E’ noto quanto il ricorso alla chirurgia estetica sia in aumento negli ultimi anni. Sassuolo non fa eccezione: ce ne ha dato conferma il Dr. Fabrizio Fantini, specialista nel campo presso il Policlinico di Modena, e così ne abbiamo approfittato per saperne di più… A PAGINA 8 SEMPRE PIU’ “RIFATTI” IN CITTA’ Distribuzione gratuita

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MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 1 - LUGLIO/AGOSTO 2005N° 3

iochi bruciati e automobili prese di

mira, bicchieri e bottiglie lanciate alle

finestre; si è vociferato persino di una

motosega usata per “vivisezionare” un

albero di un’area pubblica: ultimamente nel sasso-

lese gli episodi di giovanissimi alle prese con atti

vandalici non sono mancati.

Per non parlare, poi, delle innumerevoli segnala-

zioni di cittadini disturbati da “semplici” schia-

mazzi, minacce, autoradio “a palla”.

Ci siamo rivolti a polizia, scuole (il bullismo per-

siste) e specialisti per cercare di capirne di più.

Sperando di non essere caduti nella retorica del

“quando ero giovane io”…

ALLE PAGINE 2-3-4

TEPPISTELLI DI “CASA NOSTRA”

Cestino distrutto. Sullo sfondo il Palazzo Ducale

ilsasso linoS C R I V E R E D I S A S S U O L O

il punto

SASSUOLO (MO)VIA PIA 12

TEL. 0536.1845560www.soloaffitti.it

FORMIGINE (MO)VIA TRENTO TRIESTE 83 TEL. 059.573845 www.soloaffitti.it

“Immaginate caprioli, cinghiali, poiane, fagiani,pernici, cardellini e picchi verdi, liberi e numerositra castagni, olmi secolari e rari esemplari di pinirossi marittimi. Abbandonate però qualsiasiimmediato, diretto riferimento a parchi naturali-stici e a riserve naturali.Lo scenario introdotto, incontaminato e magico,descritto seppur con grande ma giustificato fervo-re, rientra incredibilmente tra i paesaggi del terri-torio comunale. Il luogo che vanta tanto rigogliodi vita è Casara. Questa frazione a molti, anchetra i sassolesi più attenti, suonerà sconosciuta, edifficilmente raggiungibile (...)”

MARCO MAZZACANI

A PAGINA 6

All’interno• l’intervista

Alcide Vecchi, ex sindaco di Sassuolo

• parliamoneOmosessualità e unioni di fatto

• culture e spettacoliToro Toro Taxi

• sportPodismo, Oratorio Don Bosco

• recensioniSimenon, fratelli Coen, The White Stripes

• il sassolino nella scarpa“Sig. Sindaco, quello stipendio...”

La frazione nascostaBellezza, mistero e disagio di un angolo trascurato della nostra città

L’indicazione all’imbocco della strada per Casara

G

E’ noto quanto il ricorso alla chirurgia estetica siain aumento negli ultimi anni. Sassuolo non faeccezione: ce ne ha dato conferma il Dr. FabrizioFantini, specialista nel campo presso il Policlinicodi Modena, e così ne abbiamo approfittato persaperne di più…

A PAGINA 8

SEMPRE PIU’“RIFATTI” IN CITTA’

Distribuzione gratuita

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La cosa funziona più omeno così: ci si ritrova ingiro con gli amici, magarisi beve qualcosa, duechiacchiere, e poi, un po’per noia o chissà perché,via con il “divertimento”:ed ecco strutture ludichedanneggiate nei parchi enelle scuole, gimcane con ilmotorino in zone abitate,fino addirittura ad arrivare(come è accaduto ultima-mente) a lanci di sassi alleautomobili in corsa.Sembra assurdo ma pareproprio essere questo ilmodo di trascorrere certeserate o pomeriggi un po’“allegri” da parte di qual-che compagnia di giovanisassolesi.E per giovani intendiamoragazzi dai 15 ai 18 anni,quindi ancora senza paten-te. “La realtà è che il feno-meno del vandalismo gio-vanile a Sassuolo mantieneuna sua costanza neglianni -ha detto GiannaFerrari, ispettore dellaPolizia Municipale- Sonotante le segnalazioni chericeviamo che lamentanodanneggiamenti di cosepubbliche e private, schia-mazzi notturni, rumoriinsopportabili come i rim-bombi dei motorini checreano fastidio e malumoretra la gente. In alcuni casiperò, per dirla tutta, adinasprire ulteriormente irapporti, già difficili, traquesti ragazzi e gli adulti,ci si mette pure una certaintolleranza di questi ulti-mi verso i giovani…”.Le segnalazioni ai Vigiliarrivano durante tutto l’an-no ma è con la fine dellascuola che si registrano ipicchi più alti. Tutti i par-chi, indistintamente, sono iluoghi più frequentati daquesti gruppi. Fino all’an-no scorso il Parco Somadaera la meta preferita dicompagnie di minorenni,autori anche di danneggia-menti ai giochi all’apertoriservati ai bambini.Ora l’attenzione si è invecespostata al Parco deiFolletti, in vicolo delLavatoio nel quartiereBraida. Recentemente ungruppo di ragazzi hatagliato un albero con unamotosega, bruciato uncastello di legno per i bam-

bini e divelto panchinedestinate agli utenti delparco.Diversi atti di teppismoanche nei vari istituti: “Lescuole sono prese di mirapraticamente tutto l’anno,dalle materne alle superiori,-continua l’ispettore- In par-ticolare il nuovo PoloScolastico di via IppolitoNievo, a soli tre anni dallasua apertura, presenta giàingenti danni: non solo scrit-te sui muri ma addiritturadanneggiamenti alla pavi-mentazione di piastrelle”.Spostando l’attenzioneverso il cuore della città,anche il parcheggio delFontanazzo (a Sassuolo

Due), grazie alla sua scarsavisibilità, si presta ad attidi vandalismo.Pure il centro storico, inprossimità dei locali pub-blici, è luogo di disagi acausa degli schiamazzinelle ore notturne.“I motivi che conducono aqueste azioni sono futili enon c’è premeditazione -conclude l’ispettore Ferrari-Forse la noia, forse la cul-tura del branco.Ma credo che alla base cisia anche ‘semplice’ male-ducazione e poco rispettoper il bene comune e desti-nato a tutti”.

LAURA CORALLO

ilsasso lino

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il punto

“Vandalismo giovanile costante negli anni”Parla l’ispettore della Polizia Municipale Gianna Ferrari

Spray beffardo su una centralina sradicata al Parco dei Folletti

IL SASSOLINO SCRIVERE DI SASSUOLO

Direttore Responsabile: Laura CoralloRedattore: Marcello MicheloniIn Redazione: Giorgio Brandoli, Chiara Dini, Andrea Magnani,Marco Mazzacani

Hanno collaborato a questo numero: Eliseo Baroni, Arianna Cox,Daniele Dieci, Enrico Ergelini, Stefano Ferrari, Maria Rita FranciaBiasin, Patrizia Intravaia, Stefano Landini, Tiziana Risola, ChiaraSardisco, Angelo Torelli, Carlo Valente, Lucio Vallisneri, “IncontriEditrice”

Ideazione grafica e impaginazione:Anna Anselmino [email protected] del “Sassolino”:Silvia CasamassimaStampa:Litostampa “La Rapida” s.n.c., Via Garibaldi 1/a, Casalgrande (RE)Edito e distribuito da:Associazione Culturale “Il Sassolino”

Registrazione Tribunale di Modena N. 1743 del 14/4/2005

Pubblicità:Spazio Pubblicità, 334.1062626, [email protected], [email protected]

IL SASSOLINO si può trovare anche nelle seguenti edicole:

• Edicola “Rivi Sauro”, c/o Stazione per Modena• Edicola “Saia Roberto” di Piazza Martiri Partigiani• Edicola “della Posta”, Piazza S.Paolo 22 (Braida)• Edicola “Venturelli Maurizia” di Via Peschiera• Edicola “Cervi” di Via Indipendenza (Parco)• “Due Chiacchiere”, Via Montanara 69 (Pontenuovo)• “Venus”, c/o Centro commerciale “Panorama”• Edicola “Spattini Mirella” di Via Circonavallazione Sud 31

(Rometta)• Tabaccheria Edicola “Baccarani Paola”, S. Michele• “Le Cafè”, Via Radici in Piano 16/a, Veggia• Tabaccheria Edicola “Termanini”, presso Stazione per Reggio• Edicola “di Via Mazzini”, Via Mazzini 283• Edicola “Mareggini Marina”, Via Braida 301• Edicola “Bronzati Loris”, Via Rometta 36• Tabaccheria Edicola “Ferrari Omar”, Via Radici in Piano 108• Tabaccheria “Sandra”, Via Radici in Piano 546 • Edicola Cartoleria “Valentina”, Via Ancora 236 (strada per Magreta)

Via A. Secchi, 8 - 42013 Casalgrande (RE)Tel. 0522.846365 Cell. 348.2711090

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di Nuber Montermini

SCAVI TRASPORTI URBANIZZAZIONI

Giochi bruciati e devastati al Parco dei Folletti

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I bulli della scuola

Nell’ambito scolastico nonsi può parlare di vera e pro-pria delinquenza giovanile,ma occorre far luce su unfenomeno che sta prenden-do sempre più piede: quel-lo del bullismo, presenteanche al femminile.Non un normale conflittotra coetanei, bensì unasituazione che ha assuntocaratteristiche propriesoprattutto per i forti disagiche provoca tra coloro chene sono coinvolti.Corridoi, ricreazione, pull-man: sono questi i luoghied i momenti in cui il feno-meno si concretizza mag-giormente anche a partireda piccoli episodi; spessoaccade che la “vittima” sisenta sempre più espostaed isolata, si chiuda in sestessa, non si confronti e,se non aiutata a superarelo stato di disagio, sia asua volta portata a diven-tare “persecutore”.Insulti ripetuti, pretese dipagamento per i più svaria-ti motivi, esclusione dai

gruppi di aggregazionefino ad episodi di razzismoe di violenza fisica: tutteeventualità purtropporegistrate in alcune scuoledella nostra zona, anche sefortunatamente in unamaniera non troppo accen-tuata. Proprio per la neces-sità di riflettere sul fenome-no, soprattutto in un paesea rischio come il nostrocon una popolazione gio-vanile sempre più eteroge-nea, nell’ambito della festadi fine anno dell’Istituto A.Baggi, gli studenti delle cin-que scuole superiori diSassuolo (più il Ferrari diMaranello) hanno parteci-pato ad un incontro sultema, il secondo dopoquello dell’anno passato.Un momento di confrontoattivo tra i ragazzi cheinsieme a due psicologi, idottori Paolo e MarcoFranchini, ed all’ispettorecapo Mario Rossi, hannoaffrontato il fenomeno siain termini di evidenza nelterritorio sia in termini psi-

cologici; più volte è statasottolineata l’importanzadella denuncia e della con-sapevolezza.Da anni ormai è attivo ilCIC, sportello di consu-lenza e di ascolto dove glistudenti che presentanoproblematiche possonoconfidarsi con gli esperti

presenti sul territorio. Laprofessoressa Cristina Zan-ti, vicepreside dell’IstitutoBaggi ed organizzatricedegli incontri, ha spiegatocome la riduzione del bulli-smo sia un obiettivo da per-seguire, una vera e propriaprevenzione per costituireun terreno sociale per l’e-

ducazione alla legalità.Ai ragazzi è stato distribui-to un questionario peravere mezzi concreti su cuiriflettere e per cercare stru-menti attivi in grado diaffrontare tutti i livelli delfenomeno.

CHIARA DINI

Dagli insulti a veri e propri atti di violenzafisica. Il bullismo esiste e persiste anche danoi, anzi, debellarlo è sempre più un obiet-tivo primario

Graffiti sul muro del Liceo Formiggini

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Piastrelle divelte sulla terrazza del “Don Magnani”

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il punto

“Quando la principale attività è ammazzare il tempo” Parlano i pedagogisti: vandalismo tra disagio, devianza e…

Con il termine vandalismo siintende un comportamentoche viola le regole normati-ve, le intenzioni e le attesedei sistemi sociali ed è sem-pre connotato negativamen-te da un dato sistema sociale.Durante l’adolescenza, fasedella vita di passaggio dal-l'infanzia all’età adulta, èfacile che le acquisizioni cheaccompagnano il periodoprecedente dell'esistenzavengano messe in discussio-ne lasciando spazio all’incer-tezza e di conseguenzaall'ansia, alla paura e al dis-agio.Dal normale disagio evolu-tivo, legato ai cambiamentipropri dell’adolescenza,bisogna però distinguere ildisagio socioculturale dovu-to a condizioni ambientali,sociali, familiari, il disagiocronicizzante, che si mani-festa attraverso atti dannosinon sistematici per sé e per

gli altri e il disadattamento,che si manifesta attraversoatti dannosi in modo siste-matico per sé e per gli altri.Gli adolescenti cosi detti “dif-ficili” sembrano essere queiragazzi che, di fronte alleprove della società risultanoimpreparati e - anche perl'insufficienza o la totalemancanza di idonei supportieducativi - si relazionano inmodo distorto con se stessi econ gli altri, sviluppandocomportamenti inadeguati e,in ultima analisi, devianti.I luoghi primi in cui si mani-festano il disagio e il disadat-tamento sono la famiglia e lascuola, e il luogo di fuga pereccellenza è “la strada”, cioèquei luoghi che rappresenta-no gli ambienti di vita propridell’adolescente.Come afferma LeopoldoGrosso "[...] il problema prin-cipale da risolvere è come passa-re il tempo. Il tempo è un enor-

me tempo vuoto che non haniente a che vedere col tempolibero, perché il tempo libero èqualcosa che uno pensa quandosta studiando, sta lavorando, selo immagina, se lo prefigura edin qualche modo ne anticipa ilconsumo già mentalmente,prima ancora di goderselo.Questo è, invece, un tempovuoto tutto da riempire, dove ladimensione principale è la noiae, quindi, la principale attivitàdi ricerca è come "ammazzare"il tempo".Negli ultimi anni l'attenzio-ne si è allargata verso ilcampo della promozionedell’agio, delle potenzialitàespressive degli adolescenti,della occupazione del lorotempo libero; fondamentale,perciò, è intervenire sul dis-agio psicologico, sociale eculturale dei ragazzi, fornen-do loro opportunità di socia-lizzazione, figure adulte diriferimento, modelli struttu-

rati di occupazione deltempo libero, sostegni edu-cativi e psicologici.

DOTT. S. FERRARIDOTT.SSA P. INTRAVAIA

(pedagogisti presso il Comune)

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ilsasso lino

parliamone

Orgoglio e pregiudizio Noi siamo per Romeo e GiuliettaQuesto è il titolo dei manifesti e dello slogan della LEGA NORD, perrispondere alle richieste degli omosessuali di avere gli stessi dirittidelle Famiglie.Da sempre la Lega Nord difende la famiglia come nucleo fondamen-tale della società non a parole ma con atti e scelte politiche chiare epuntuali. Difendiamo con fermezza la concezione della famigliacome società naturale fondata sul matrimonio, così come dettatodalla Costituzione Italiana.Difendere la famiglia equivale a difendere la ns. identità, la ns. cultu-ra, le ns. tradizioni , i ns. equilibri socio-politici ed economici, chesono sempre più minacciati a causa dei profondi cambiamenti socialiai quali stiamo assistendo da anni. Pertanto la difesa dei popoli attra-verso la difesa delle famiglie diventa il presupposto necessario per ladifesa della libertà e della convivenza pacifica. Potete pertanto com-prendere le ragioni per le quali noi della Lega Nord ci siamo aperta-mente schierati (anche in Europa) contro la possibilità dell’adozionedi minori da parte di coppie omosessuali e contro il provvedimentocon il quale, ora in Spagna, le unioni tra coppie gay sarebbero equi-parate al matrimonio. Non certo per voler sindacare le scelte di vitaprivata di soggetti adulti. Noi siamo contro le discriminazioni nei con-fronti dei gay, ma non possiamo accettare che gli omosessuali abbia-no gli stessi diritti della FAMIGLIA, perché questo significherebbe,tra le altre cose, accedere ad una serie di finanziamenti previsti soloper la famiglia e mettere in atto il tentativo di scardinare il concettostesso di famiglia. Noi ci opponiamo a questa tendenza che, purtrop-po è presente anche nella costituzione Europea (bocciata dal referen-dum di Francia e Spagna).Noi abbiamo il dovere di rilanciare la famiglia tradizionale e quel con-cetto naturale che solo la famiglia produce: non dimentichiamo chesolo le coppie eterosessuali si riproducono.Un esempio di quanto alla Lega Nord stia a cuore questa tematica èdimostrato dal fatto che abbiamo richiesto una legge che prevedessel’istituzione di un giorno per la “Festa della Famiglia”; inoltre il ns.On. Francesca Martini ha depositata una proposta di legge che preve-de uno sconto fiscale pari a 10mila Euro per le giovani coppie di sposi(eterosessuali ovviamente). Una proposta che se non sarà ancora stataapprovata verrà riproposta nella prossima finanziaria 2006. Tutta l’a-zione del ns. movimento politico è svolta a difendere la libertà deipopoli e con coerenza, da sempre si sostiene la difesa della Famiglia.Concludo con un’affermazione del ns leader “Bossi”, che è parte inte-grante del ns credo leghista: “Noi siamo tolleranti, a letto ognuno èlibero di fare quello che vuole. Ma una cosa deve essere chiara: nonpuò una legge dare quello che la natura non dà.”

TIZIANA RISOLA, Lega Nord - Sassuolo

Omosessualita’, unioni di fatto e……tutto quello che può essere motivo di riflessione sul tema mentre, per citare solo le due prese di posizione piùchiassose, la Spagna socialista dà il via libera ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e Papa Ratzingerrisponde definendoli “nocivi”

Orgoglio, discriminazione, diritti e intolleranza. Colori vivi quelli del-l’arcobaleno e delle emozioni, quelle vere e comuni.Sono questi i toni in cui spesso prende vita il parlare dell’omosessua-lità: toni marcati e grezzi per l’omosessualità maschile, più patinati avolte complici per quella femminile.Ma comunque parole diverse, mascherate da inquisizione e medicinache fanno di circostanze e situazioni assolutamente tipiche, il caso …il pettegolezzo … l’insulto.Ogni epoca ha i suoi demoni. Io credo che la nostra, spesso, si nascon-da ancora prima di aver provato a vedere cosa possa esserci oltre.E il dubbio è: che non sia per paura, ma temo, per convenienza.E credo che sia proprio per convenienza, che ci neghiamo il diritto dicomprendere, le difficoltà “subite” da chi si trova ad essere un ibrido,fra archetipo e stereotipo.Chi vive una, più o meno, intensa storia d’amore ha nel cuore lavoglia di gridare al mondo la sua felicità; e quando questo amore hagli occhi, le mani conosciute dello stesso sesso, il grido si strozza ingola straziato dalla paura di “dover” essere giudicato. Così anche unsentimento delicato e completo come l’amore si trasforma in dubbio,fra ciò che si prova nell’anima, che è sicuramente sbagliato: perché tihanno insegnato che non può essere … perché ti hanno insegnato chel’amore smuove le montagna, ma è limitato dalla morale umana, è leverità che vengono vendute come giuste, e magari lo sono, ma nonsono la tua. Ora quando si diventa martiri di se stessi, bruciati sulrogo della propria rabbia, per essere ciò che si è, e per questo sentirsisbagliati, certo non si può avere nei confronti della vita quella fiduciae quella aspettativa che rende l’uomo libero, sicuro, felice.Il disagio che si nasconde fra sguardi bassi, l’isolamento guardingo dei“Diversi” è proprio questo: non riguarda né malattie né pensieri per-versi, ma il sapersi giudicati a prescindere. Il problema di molti benpensanti, è l’indifferenza, oppure la troppa attenzione a problemifasulli. Se ci limitiamo a pensare che il progresso di una società civiledipenda dall’inibizione dell’ “essere” di chi la anima, ai nostri figlirisulterà difficile vedersi differenti e migliori.

ARIANNA COX, regista teatrale

Kumbe è un’esclamazione di gioia e sorpresa in lingua kiswahili ed è il nomedella nostra associazione di volontariato, che ha come finalità la cooperazioneinternazionale in Africa www.kumbe.org

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Immaginate caprioli, cin-ghiali, poiane, fagiani, perni-ci, cardellini e picchi verdi,liberi e numerosi tra casta-gni, olmi secolari e rariesemplari di pini rossi marit-timi.

Abbandonate però qualsiasiimmediato, diretto riferi-mento a parchi naturalisticie a riserve naturali.

Lo scenario introdotto,incontaminato e magico,descritto seppur con grandema giustificato fervore, rien-tra incredibilmente tra i pae-saggi del territorio comuna-le. Il luogo che vanta tantorigoglio di vita è Casara.Questa frazione a molti,anche tra i sassolesi piùattenti, suonerà sconosciuta,e difficilmente raggiungibile(da Via per S. Michele sisvolta per Via Vallurbana,fino a Via per Casara e poidritto), ed è forse questo il

fattore che ha permesso aquesta piccola porzione diAppennino modenese dirimanere finora preservato.Uno scenario che moltodista dalla stereotipataimmagine cittadina ma cheper questo merita di essereportato all’attenzione gene-rale. Meravigliosa e dimenti-cata, Casara. Poche sono leoccasioni di richiamo di que-sta località. Come pochisono coloro che la abitano,circa 40 persone. Cittadinifortunati, certamente, maforse altrettanto dimenticati.Le stesse caratteristiche geo-grafiche, la posizione defila-ta rispetto le principali vie dicollegamento e le conse-guenti difficoltà a raggiun-gere l’area, sono infatti datempo causa di limitazioniper le famiglie della zona.All’unica dissestata strada,non percorribile per parte

dell’anno, si associano i pro-blemi legati alla mancanzadi servizi elementari. Acqua,luce e gas infatti non arriva-no agli abitanti della bella

frazione sassolese. E a ciò siaggiunge il precario statodella rete fognaria.

Condizioni che fanno diCasara un posto unico e par-ticolare, sotto moltepliciaspetti, in rapporto al restodel territorio sassolese. E peruna città come Sassuolo cheda tempo ha riscoperto lanecessità di valorizzare eusufruire delle specificitàgeografiche e paesaggistichedella zona, Casara certa-

mente merita un ruolo diprimo piano.

Nella violenta calure dellegiornate estive la freschezzae la pace del nostroAppennino possono certa-mente essere motivo e prete-sto per una visita nell’ultimoangolo incontaminato delnostro territorio, un luogo dapreservare e da restituire apieno titolo a tutti i sassolesi.

MARCO MAZZACANI

culture e spettacoliparole, pensieri, nani e ballerine

Meravigliosa e dimenticata Casara Il territorio comunale di Sassuolo, comprese le frazioni di S.Michele e Montegibbio, è notoriamente di estensionelimitata. Nonostante questo, molti ignorano una terza, sconosciuta frazione della nostra città: Casara

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Forno a legna, antica tradizione ancora viva a Casara

Le colline attorno a Casara

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culture e spettacoli

Proverbi e dialetto: inediti Biasin

Per essere sempre aggiornati su quello che “succede in città”

Capitolo II Dal sesso alla famiglia(SECONDA PARTE)

Il corteggiamento e l’amore culminano nel matrimonio, di cui la saggezza popolare dà unadefinizione efficacissima, che ne coglie il legame cattolicamente indissolubile, e intrecciatodi letizie e di tormenti: “Il matrimonio è un cordone di seta ritorta che dura fino allamorte”. Auspici le divinità pagane della pioggia-fertilità, anche in Emilia, come nel restodella penisola: “Sposa bagnata sposa fortunata” e se la sposa è “onorata”(secondo i pre-cetti della società patriarcale) metterà al mondo prima una femmina e poi un maschio:“Sposa d’onor, prima la serva e po’ il servitor”, aiutata magari dalla Madonna che “siprende i dolori del parto”; in ogni caso si tratta sempre di mali “dello scurdòun”, cioè chesi dimenticano presto, perchè recano gioia.È sempre possibile, naturalmente, che le aspettative (sia di lei che di lui) vadano deluse:“Dopo i confetti si vedono i difetti”, o, più specificamente: “I difetti che lor hanno tuttaprima non si sanno e si vengono a scoprire alla notte nel dormire”. Gli sposi devono poidividersi i ruoli e le responsabilità: “Nel marito la prudenza, nella moglie la pazienza”.Ma non sempre è possibile avere un’armonia completa, per cui c’è tutta una serie di dettiche configurano i tormenti del matrimonio. Per esempio, “Il matrimonio è un male neces-sario”, “Chi ha moglie ha doglie”, “Donna alla finestra condisce male la minestra” e, aproposito di faccende domestiche, l’ora del giorno in cui viene rifatto il letto determina la“brava donnina”, “la donnetta così così” e la “brutta donnaccia” in un crescendo assai significa-tivo dal diminutivo al dispregiativo: “La breva dunleina la fa al let a la mateina (di matti-na); la dunlèta acsè acsè la fa al let a mesdè (a mezzogiorno); la brota dunlasa la fa al letquant las zaca (quando si corica)” o, secondo una variante più spinta: “La dòna basta c’siala fa al let a l’Av Maria; la brota putana la fa al let una volta la stmana” (la donna tra-sandata fa il letto all’Ave Maria; la brutta puttana fa il letto una volta alla settimana).Se il marito muore precocemente, magari per la difficoltà di costruirsi una casa (“Fattonido, gazza morta”): “Il dolore del marito dura finchè s’è trovato un altro partito” (e semuore la moglie: “Il dolore per la moglie morta dura fino alla porta”); quanto al maritovivo: “Meglio buono che bello”, perché la bontà è una dote molto più duratura della bel-lezza:“La bellezza per un anno, la bontà per sempre”.In caso di litigio tra marito e moglie: “Picchiare la moglie è come picchiare un sacco difarina: la parte buona va via, la cattiva rimane”, mentre è assolutamente sconsigliabileagire come quello che “Per fèr un dispètt a sô muiéra al sl’é taiè” (Per fare un dispetto allamoglie se l’è tagliato). In ogni caso è meglio che gli altri, gli estranei, non sappiano nulla deidissapori famigliari, inevitabili non solo fra marito e moglie, ma anche fra parenti,(“Parenti, mal di denti”), specie in tempi in cui le famiglie numerose erano la regola:“Ognuno sa di casa sua”, “Dei suoi (i propri parenti) se ne vuol dire ma non sentir dire”,“Il bucato sporco va lavato in famiglia”; se poi il “bucato” è abbondante, si dirà anche: “Èuna casa che tiene il fumo”.Famiglia e casa sono termini intercambiabili nel folklore; di una sposa novella si diceva:“Granèda (scopa) nòva la spasa (spazza) bèin la ca’ ” e se la donna chiacchierava o coman-dava troppo: “In quella casa non vi sarà mai pace quando la coca canta e il gallo tace”.Non stupirà che tanti proverbi si riferiscano ai tormenti del matrimonio: le gioie, si sa, sonoconsiderate meno interessanti. Infatti, si pensi anche che la formula finale delle fiabe (fiabeintese come altra espressione tipica del folklore) è: “E vissero insieme felici e contenti”,formula conclusiva, appunto, perchè felicità e contentezza non sono mai raccontate.

MARIA RITA FRANCIA BIASIN

www.sassuolonline.itSemplice e completo: è“Sassuolonline. Scoprire evivere la città”, il sito checon cura e solerzia raccontatutto quello che è “appunta-menti e cultura a Sassuolo”.Ideatrice, curatrice ed“anima” del portale è PaolaGemelli, valente giornalistalocale; tra i collaboratori

figura Luca Silingardi,penna pure della NuovaGazzetta di Modena.Diverse le sezioni del sito:dall’utilissima “Vivere lacittà” (musei, concorsi, tea-tro) alla scrupolosa“Scoprire la città” dove i sas-solesi (ma non solo) più omeno attenti, possono attin-

gere informazioni su argo-menti un po’ troppo trascu-rati e lasciati “a prenderepolvere” sotto i mucchi dipiastrelle, vedi gli splendidipalazzi e le ville della zona,tradizioni e cenni storici,bellezze naturali -dalSecchia alle colline- edalbum fotografici. Da non

perdere anche il settore “Lacittà che sarà”: uno sguardosul futuro attraverso i lavoriin corso.Vera e propria “chicca” lanewsletter: basta una facileregistrazione e di settimanain settimana Sassuolonlineprovvederà ad aggiornaregratuitamente gli utenti su

tutto quello che accade incittà e che vale la pena sape-re, dai “semplici” program-mi di cinema e teatri a tutti irestanti fermenti. Insomma,un buon approdo per i “navi-ganti” di internet. Anche inquesta calda estate.

MARCELLO MICHELONI

41049 Sassuolo (Mo) - Via Aravecchia 20 - Tel. [email protected]

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culture e spettacoli

ilsasso lino

E’ noto quanto il ricorso allachirurgia estetica sia inaumento negli ultimi anni.Sassuolo non fa eccezione:ce ne ha dato conferma il Dr.Fabrizio Fantini, specialistanel campo presso ilPoliclinico di Modena, e cosìne abbiamo approfittato persaperne di più… Dottor Fantini, che tipo dipersone si rivolgono a lei?La tipologia dei pazienti si èmodificata e ampliata negliultimi anni, in relazione acambiamenti di tipo socio-culturale spesso promossi dauna non indifferente “pres-sione” mediatica. Si assistepertanto ad un progressivoampliamento delle fasce di

età trattate, verso i due estre-mi, ad una sempre maggiorerichiesta maschile, ad uninteressamento di ceti socialivia via più ampi.Quindi i messaggi del“mondo mediatico” incido-no molto…Possono essere fonte dimalintesi legati, paradossal-mente, ad una sovrabbon-danza di informazione spes-so neanche corretta.E’ importantissimo un buonrapporto comunicativomedico-paziente perché ilconsenso al trattamento siaveramente consapevole edinformato.Quali parti del corpo inte-ressano generalmente gli

interventi di questo tipo?Accanto agli interventi chi-rurgici maggiori (rinoplasti-che, lifting, liposcultura,mastoplastiche di aumento oriduzione, addominoplasti-che...) si sono ampiamenteaffermate procedure “mino-ri”, ambulatoriali, (laser, fil-lers, tossina botulinica, pee-lings, biorivitalizzazione etc)in virtù della loro facile erapida applicazione e di unfavorevole rapportocosto/beneficio. Per questeultime, le aree anatomicheper le quali esiste maggiorrichiesta sono quelle ad altavalenza estetica e di comuni-cazione interpersonale(volto - in particolare occhi,

labbra, tono cutaneo -, collo,mani).Quanto possono costareinterventi del genere?Dipende dal professionista edalla tipologia del tratta-mento, setting (ambulato-riale/ospedaliero), materialiimpiegati etc. Nella situazio-ne particolare di Sassuolo icosti appaiono in linea conquelli della provincia mode-nese, dove, anche a causa diuna sovrabbondanza diofferta, le tariffe medie sonopiù moderate rispetto agli

standard che si raggiungonoin grossi centri metropolita-ni. Bisogna comunque met-tere in guardia dall’avvici-narsi a queste procedure conuna mentalità da “hard dis-count”: i costi della forma-zione e aggiornamento dellospecialista, quelli correnti diesercizio e quelli legati aimateriali sono comunqueelevati, ed è praticamenteimpossibile che ad un prez-zo stracciato corrispondauno standard qualitativoadeguato.

(1) Suoniamo insieme da 21 anni…

(2) Non abbiamo contratti se non con noi stessi, per cui facciamo quello che ci piace fare…

(3) Non siamo ambiziosi; puo' essere anche un difetto ma è questione di carattere…

(4) Facciamo musica d'autore e ne siamo fieri. E’ troppo facile imitare le canzoni più

gettonate… Non che abbiamo niente contro le cover band ma guardando le scalette dei

vari festival o locali che propongono musica dal vivo pochissimi di questi si

preoccupano di agevolare nuove band a fare musica propria…

(5) La nostra musica non è ben definibile… A noi piacerebbe essere un gruppo rock; in

realta' il nostro pezzo piu' conosciuto si chiama “Cotoletta” che tutto è meno che rock…

(6) I nostri concerti sono pochi ma buoni vista la nostra propensione a fare musica nostra.

Vai al punto 4 e capirai… Adesso ci si è messa anche la S.I.A.E.(di cui siamo soci e

versiamo quota annuale) a complicare le cose. Per fare musica dal vivo bisogna sbatter-

si come se fossimo delle imprese…

(7) Un buon motivo è ascoltare i nostri dischi e interpretare i testi delle nostre canzoni, che

come dice Vasco “vengono fuori già con le parole”…

(7bis) Un altro buon motivo è che siamo la prima vera anti-fitness rock band. Chi ci vede puo'

pensare a tutto meno che siamo un gruppo stereotipato. Abbiamo 4 fisici da bar

invidiati da tutte le massaie dell'Emilia…

(8) Non suoniamo ai matrimoni, a parte due o tre volte per motivi strettamente personali

(lo hanno fatto anche i Radiohead con Brad Pitt ): il “rock” ce lo perdonerà…

(9) La voglia di suonare non manca mai; noi siamo di quelli che pensiamo suoneremo fino

alla vecchiaia anzi non vediamo l'ora di andare in pensione per suonare tutto il giorno,

senza pensare al lavoro…

(10) Fare musica propria vuole dire confrontare le proprie idee musicali quindi divertirsi ma

anche lottare per fare valere la propria buona idea fino a che gli altri non l'hanno

recepita questo è il senso della musica…

ANGELO TORELLI -Toro Toro Taxi

Toro Toro Taxi: “10 buoni motivi (circa) per ascoltarci”

In aumento a Sassuolo le richieste di interventi estetici, in tutte lefasce d’età. Uomini compresi…

I segreti dell’anti-fitness band per eccellenza

Sempre piu’ “rifatti” in citta’

I “Toro Toro Taxi” sono Alessandro Zanni (batteria), Luciano

Giacopini (chitarra), Beppe Dallari (basso e fonica) e Angelo

Torelli (voce/chitarra/armonica).

La band è nata -fortunatamente!- dalle nostre parti verso la metà

degli anni ’80. Da allora ha sfornato tre album (Toro Toro Taxi,

Scorribande Padane, Mio fratello fa il DJ) e diverse impor-

tanti collaborzioni; ha apportato alcuni ritocchi alla front-line ma

soprattutto mantenuto uno spirito inimitabile che gli fa ancora

apprezzare contemporaneamente “la buona cucina, il lambrusco,

i fagioli alla Tex Willer, i Deep Purple, le Ragazze robuste, i Pearl

Jam, Joe Jackson, i Police, Rino Gaetano, David Sylvian, la

carne di maiale e quella di mucca pazza, il gnocco, le tigelle e il

salume di casa nostra”.

Per saperne di più, www.torotorotaxi.net

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ilsasso lino

culture e spettacoli

Accoglienza…a regola d’ar-te per chi varca la sogliadella “Gamma Due” di ViaMosca: il “classico” cliente,magari pronto a trattare affa-ri con la nota ditta sassolesedi design per ceramica, in que-ste settimane avrà il piaceredi imbattersi in una elegantee completa installazione d’o-pere contemporanee,Materyal, L’arte e la materiadel mondo, curata daMarinella Paderni in colla-borazione con ContainerArte Tiberio Cattelani, e attivafino alla fine del prossimoCersaie.L’esposizione svaria dallaclasse del compianto GinoDe Dominicis alla fantasiadi Dario Ghibaudo; dallevisioni della svizzeraNatacha Anderes al “sanguesu tela” dell’austriacoHermann Nitsch; dalla sen-

sibilità del modenese StefanoFioresi alla curiosa architet-tura di Arcangelo Sassolino(per ovvi motivi - consentiteci- particolarmente simpaticoalla redazione…).E poi l’Amae Artgroup,Fabrizio Corneli, PhilipCorner, Marco Giovani,Allan Mc Collum, MaurizioMioli, Adriano Persiani,Luca Piovaccari, NicolaRenzi, Maurizio Taioli,Silvano Tessarollo.

Davvero un bel matrimonio.

MARCELLO MICHELONI

Quando l’industria sposa la creatività

“Asta”, Gino De Dominicis

i n f o @ c e r m o m a . c o m

il rivestimento

italiano

al serviz io di chi . . .. . .del la Cina se ne inf ischia!!

Installazione d’arte contemporanea per i clienti della “Gamma Due”

“Compressione”, Arcangelo Sassolino

“Tetracornus amorosus” (particolare), Dario Ghibaudo

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l’intervistaAlcide Vecchi

Uscendo dal circolo “Amicidella lirica”, storico e vivacepunto d’incontro per tantipensionati sassolesi, pensoquale titolo dare alla lungaconversazione che ho appenaintrattenuto con AlcideVecchi che qui, in via Pia,passa ogni giorno per il clas-sico “pinnacolo” a quattro.Complice forse il caldo torri-do mi sovviene un “La rabbiae l’orgoglio”, dove la rabbiasta per determinazione, chia-rezza di idee, lucidità nell’a-nalisi, la stroncatura nei giu-dizi e l’orgoglio è la consape-volezza di avere contribuito,pur tra mille difficoltà, a faredi Sassuolo quella capitaleche ancora è. Ma il titolo puòessere modificato in un piùpacato ed evocativo“Formidabili quegli anni”,naturalmente rubato come ilprecedente ad un collega diben altra statura. E dire cheAlcide Vecchi, che fu sindaconegli anni 70, non è neppureun sassolese. Ma in pochi losanno e in fondo poco impor-ta, se per tanti rimane ancora“il sindaco”. Figlio di unmezzadro di CastelnuovoRangone, a soli 13 anni fumandato da uno zio che face-va il contadino allaSuperchia. Non si riunì più alnucleo familiare. Servitorenel podere degli Zanni allaPioppa, poi manovale daMontecchi, poi due anni daCalzolari a fare strade. Manel 1950 lo troviamo già aLivorno al Congresso dellaricostruzione della SinistraGiovanile, nel 1956 è consi-gliere comunale nelle file delPCI e nel 1960 è nominatovice sindaco nella giuntaBaschieri. I mutati equilibripolitici lo pongono a capodell’opposizione nel quin-quennio successivo. “Nonfeci sconti a Baschieri masulle decisioni importanticome le strade, le scuole, gliasili… ci tenevo a fare sapereai nostri che dai banchi delconsiglio mi ero battuto eavevo dato il mio contributoperché Sassuolo avesse questiservizi. Non capisco e non

condivido le opposizioni cheabbaiano contro tutto e con-tro tutti”. Il giovane Alcideviene eletto al Parlamentonel 1968 e nel 1970 è chiama-to a fare il sindaco. “Alloranon c’era incompatibilità trale due cariche ma io mi dimi-si da deputato perché volevofare bene il mestiere di sinda-co”. E già, gli anni 70. Glianni della grande trasforma-zione, dell’immigrazione,della crescita demografica,della “bomba” ambiente.Alcide Vecchi può contare,sono sue parole, su una squa-dra robusta: DezioTermanini, Loris Morini,Stella Previdi, Nella Cavoli,Marcella Barbieri. “Furonoanni esaltanti e di intensolavoro”. Alla classica doman-da risponde: “Non sono néscontento né pentito diquanto abbiamo fatto anchese, con il senno di poi, certa-mente si poteva fare di più emeglio. Ad esempio avreivoluto tagliare il nastro nelnuovo ospedale ma non ciriuscii, anche se fu proprio inquegli anni che bloccammole aree di Rometta. Non èfacile neppure sintetizzareciò che abbiamo fatto, vistola mole di problemi che citrovammo di fronte.Problemi esplosivi comel’immigrazione. Arrivavano acentinaia dalla montagna, daFerrara e dal rovigotto, poi iperugini e quelli di GualdoTadino, gli irsinesi e via viadal sud in genere. Le famigliesi infilavano ovunque, neisolai, nelle cantine, nei gra-nai.C’era urgenza di trovare lorodegli alloggi decorosi e difavorirne l’ ingresso nel mer-cato del lavoro, comprese ledonne.E per fare questo servivano,oltre alle case i servizi per ibambini, i nidi, le scuolematerne e a tempo pieno, itrasporti e le mense.Questo cercammo di fare inquegli anni formidabili”.Seppure con caratteristichedecisamente diverse,Sassuolo registra in questi

anni un altra ondata diimmigrati.“Sì, sono due fenomenidiversi. Su quello attuale nonesprimo giudizi, se non chequelle stesse case che oggivengono abbattute perchéridotte a ghetti invivibili, allo-ra erano per noi una veramanna che si aggiungeva aglioltre mille alloggi realizzatidai Comuni di Sassuolo eFiorano. Più in generale miinfastidiscono quei sassolesiche ancora oggi mugugnanoe brontolano contro gli immi-grati. Voglio essere più chia-ro: da almeno cinquant’annigli immigrati (che hannodiritto al lavoro ma anche dimangiare e di dormire)hanno prodotto e produconoricchezza per Sassuolo e nondimentichiamo che il primo asoffrire è sempre l’immigrato,così come è stato per tanti ita-liani a inizio secolo e neldopoguerra. Sono quindisituazioni che vanno saputegestire. Noi stessi ci trovam-mo nella condizione di sgom-berare almeno cento famigliesistemate malamente alCollegio Vecchio, a VillaSegrè e alla Palazzina.Riuscimmo a rompere questighetti e a collocare questinuovi arrivati in ambientidignitosi con un sacrificio delComune ma anche con lacollaborazione delle impresee delle Parrocchie. Io pensoche sia necessario ritrovarequeste forme di aiuto recipro-co”.Vecchi, ci parli dell’inquina-mento.“Inquinamento, salute, terri-torio, sviluppo delle imprese.Un bel problema, quandosapevi che anche i bovini traCasalgrande e Sassuolomorivano a causa di unambiente malsano… Si trat-tava di decidere se l’equazio-ne ceramica-inquinamentoera immutabile e quindi biso-gnava chiudere, come chiede-vano anche certe componentisindacali, o piuttosto trovareuna via d’uscita che salvassecapra e cavoli. Non si conta-rono le riunioni, i dibattiti egli scontri per trovare una viad’uscita. Noi pensavamo chela ceramica potesse conviverecon il territorio e con la salu-te, senza rinunciare al suosviluppo e ci adoperammoper questo. Lo dico sincera-mente: fummo costretti qual-che volta a chiudere unocchio, e anche due. Se da unlato chiedevi alle aziende diinvestire in costosi sistemi disicurezza e in impianti di

depurazione, non potevi poiimpedirne i progetti diampliamento e di sviluppo.Occorreva dunque procederecon tolleranza ma i risultatinon si fecero attendere, gra-zie a quella collaborazionepubblico - privato che richia-mavo anche in precedenza.Risultato straordinario fu adesempio il trasferimento dalcentro di ceramiche come laMarca Corona, la Saces, laSaime, l’Edilcarani e la Fapda Pontenuovo.Io credo che questo rapportofranco e corretto tra istituzio-ni e imprese si dovrebbe rico-struire a Sassuolo come alivello nazionale”.La viabilità è ancora unacroce di questo distretto.Causa degli errori del passa-to?“Sgombriamo il campo dauna favola che si racconta datroppo tempo.La Giunta e il ConsiglioComunale da me guidati dal70 all’80 non hanno maidetto no alla bretella auto-stradale.La società Autobrennero nonl’ha costruita, così come nonha mai realizzato laNogarole Rocca – Parma o lavariante di Trento. Se avesse-ro voluto veramente questotracciato (che, diciamo laverità, l’Autobrennero hasempre pensato come primotratto della Modena Lucca)certo il Comune di Sassuolonon avrebbe potuto opporsi.Al contrario, noi, in sedecomprensoriale preparammoil terreno ai collegamenti conla grande viabilità: dallaPedemontana con i relativisvincoli, al nuovo ponte sulSecchia, alla circonvallazionedi Sassuolo per liberarci daitir che dal ponte di Veggia siriversavano in via Radici e invia Stazione in pieno cen-tro”.Strade e fabbriche ovunque,non fu l’inizio di un pesantesfruttamento del territorio?“Si badi bene che non auto-rizzammo nessuna nuovaceramica, ma puntammo allaqualificazione del tessutoproduttivo anche creandoimportanti aree artigianali aQuattroponti, in via EmiliaRomagna e in via Valled’Aosta, decongestionando evalorizzando il centro storicoe i quartieri residenziali.Certo Sassuolo in quegli anniè cresciuta molto come, delresto, tutta la fascia pede-montana reggiano – modene-se. Ma questa è stata ancheuna grande opportunità per

intere generazioni che hannosaputo e potuto migliorare lapropria vita sociale ed econo-mica”.Ci esprima un giudizio suiprimi cittadini che le sonosucceduti.“Non voglio dare voti a chidopo di me ha guidatoSassuolo e con cui ho sempremantenuto un ruolo di lealecollaboratore, per il tempoche avevo e per quanto rite-nevo di potere dare in termi-ni di idee e di esperienza.Complessivamente, tuttavia,mi sento in tutta sincerità diesprimere un parere assoluta-mente positivo sui variTermanini, Giovannelli esulla stessa Laura Tosi.Hanno fatto cose importantie portato a compimentoopere che la città attendevada anni, migliorando in que-sto modo la qualità della vitadi tutti noi. L’ospedale che ècostato tanti sforzi e sacrificine è l’esempio più evidente.Ma penso anche al polo sco-lastico, ai parchi, ai tantiinterventi di recupero delcentro, agli investimenti sullacultura”.Proprio neanche una critica?“Massì, una ce l’ho. Chi sioccupa di pubblica ammini-strazione dovrebbe sforzarsidi più per gestire anche le pic-cole cose e dovrebbe avere unocchio di riguardo per i quar-tieri, i parchi, i marciapiedi,per le cose insomma con cuiil cittadino deve convivereogni giorno. In altre parolebisognerebbe parlare e ascol-tare di più, cercando la con-divisione sulle scelte cheriguardano la comunità.E sul sindaco GrazianoPattuzzi?"Io sono convinto che la suagrande esperienza, le impor-tanti relazioni che da anniintrattiene con i diversi livellidelle Istituzioni e la sua prepa-razione possano solo portarerisultati positivi per Sassuolo.Per questo lo sostengo e gliinvio i miei migliori auguri dibuon lavoro"

ELISEO BARONI

Conversazione a ruota libera con il sindaco di allora Alcide Vecchi.Che quel periodo lo conosce bene

S a s s u o l o 1 9 7 0 – 1 9 8 0 , f o r m i d a b i l i q u e g l i a n n i

Il sindaco Alcide Vecchi (al centro) inaugura una scuola a Braida con il ministro Giuseppe Medici. Primi anni '70

(foto archivio Ufficio Stampa Comune di Sassuolo)

P.zza Martiri Partigiani 7 41049 Sassuolo (Mo)

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GINO BONDAVALLI

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Alle gare podistiche, che sistanno sempre di più affer-mando, non partecipanosolo atleti professionisti, maanche tanta gente che havoglia di staccare un po’dalla routine quotidiana e difarsi una camminata incompagnia, tra percorsi inmezzo al verde, strade osterrati.È tradizione ormai consoli-data che per una sera agliinizi di settembre si correnel centro di Sassuolo nonper precipitarsi ad unappuntamento di lavoro operché si è in ritardo, ma peril semplice gusto di correre,di farsi una passeggiata. È laSassuolissima night orga-nizzata dal gruppo sportivo“Totip Ansaloni” in colla-borazione con il Comune diSassuolo, che quest’anno siterrà giovedì 1°settembrealla sua sesta edizione not-turna: prevede una garacompetitiva con inizio alle21,30 su circuito di 2,5 kmda ripetere 4 volte, una garanon competitiva aperta atutti alle ore 20,15 su un cir-cuito di 2,5 – 5 - 7,5 km eduna mini camminata perbambini dagli 8 ai 12 anni(alla seconda edizione) alleore 19,00 i 1000 metri edalle 19,20 i 2000 metri.Ciò che rende unica questamanifestazione, soprattuttoper la nostra città, è il per-corso su cui viene svolta checoinvolge tutto il centrostorico: partenza ed arrivoin Piazza Garibaldi attraver-so Via Cavallotti, il ParcoVistarono, quello Ducale ed

il Fontanazzo. Un occasio-ne sportiva e di incontro incui Sassuolo di sera vive unmomento diverso. Tutte leinformazioni al numero0536/883495 o sul sitowww.gspippoansaloni.it. Èpossibile iscriversi contat-tando i riferimenti sopraindicati oppure sul luogo diritrovo in Piazza MartiriPartigiani fino a 15 minutiprima della partenza: ilcosto è di €5 per la garacompetitiva e di €1 perquella non competitiva, peri bambini l’iscrizione è gra-tuita. Sono previsti ricchipremi per i primi classificatidi tutte le categorie ed a tuttii partecipanti verrà offertauna confezione alimentareo una bibita.Per gli irriducibili dellacorsa, si è già svolta la fati-

cosissima Sassuolo -Montegibbio in salita (21Maggio) ed i prossimiappuntamenti della nostracittà oltre la già citataSassuolissima saranno alParco Albero d'Oro il 16Luglio (ore 18.00) e Sabato3 Settembre alla parrocchiadi Madonna di Sotto (ore17.00).Di camminate e gare podi-stiche ce ne sono ogni setti-mana, da affrontare con spi-rito competitivo e non; perconoscere gli appuntamentisi possono consultare alcunisiti come www.modenacor-re.it (riferimento per la pro-vincia di Modena e Reggio)e www.podisti.it (riferimen-to nazionale).

CHIARA DINI

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ilsasso lino

sport

Lo sport è sempre stato parteintegrante della scelta educati-va dell’Oratorio Don Bosco,non solo come momentoricreativo, ma anche cometempo privilegiato di forma-zione e di crescita. Nel corsodegli anni questa convinzioneè andata rafforzandosi, ponen-do così le basi per un allarga-mento del ventaglio dellediscipline.Naturalmente la parte delleone non può che spettare al“balàun”!

Le squadre che quest’annohanno partecipato ai vari cam-pionati e tornei organizzati dalC.S.I., U.I.S.P. e F.I.G.C. sonoben sette, per sette categoriedifferenti, che vedono incampo bambini e ragazzi dietà tra i 6 e i 21 anni. Da qual-che anno, però, si è formato(ed è cresciuto) un gruppoappassionato ad un altrosport: la pallavolo.L’“O.d.B.Volley” è da dueanni ufficialmente iscritta alcampionato misto del C.S.I. e

alla sua seconda uscita hastrappato un dignitosissimododicesimo posto(!). Ultimi,ma solo nella lista, i mitici“quarantenni” cestisti del“Basket del lunedì”, che forsemeglio di tutti ci ricordanoche lo sport è innanzituttopassione e voglia di stareinsieme. Qualcuno guardan-do la foto della venerandasquadra ha esclamato Sictransit gloria mundi…, ma lospirito di questo gruppo è untesoro ben più prezioso di

qualunque Coppa. E qualemomento migliore dell’estateper divertirsi facendo un po’di sport? In luglio il nostroOratorio cittadino ospitacome ogni anno uno dei piùattesi tornei di calcetto a 5della zona; la massiccia pre-senza di pubblico fino a tardasera è uno dei punti di forza diquesto torneo e dimostra ilgradimento della cittadinanzaper questo appuntamento. Maè la Guazza il fulcro, il cro-giuolo! Il torneo di calcetto-splash (vinto quest’anno da“Les Enfants Terribile” per ilmaschile e da “MilanChannel” per il femminile), èun bellissimo momento spor-tivo, che permette ai ragazzi di

ogni quartiere di Sassuolo diritrovarsi tutti gli anni. Anchela pallavolo è stata protagoni-sta della kermesse sportiva,con il torneo a squadre miste,vinto trionfalmente dall’“Arca Bravo Blu”.Ma da due anni i ragazzi sidomandano: calcetto-splasho… beach-volley!?! Bel dilem-ma! Il torneo sulla sabbiaorganizzato per la Sagra diSan Giovanni è stato vintoquest’anno dai “LifeGuardian”. Per chi li volessesfidare li invitiamo il prossimoanno; ma per gli allenamentivi aspettiamo anche domani!

CHIARA SARDISCO ECARLO VALENTE

Sassuolo di corsaIn arrivo l’affascinante “Sassuolissima night” e tanto altro per chi non ne vuole sapere di starsene fermo

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I numerosissimi partecipanti di una vecchia edizione della Sassuolissima ai nastri di partenza

Le numerose attività in movimento del “Don Bosco”

L’oratorio “sportivo”

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Mercoledì 13 luglio ore 21,30 Mare dentrodi Alejandro Amenabar, Spagna 2004, drammatico, 125’. ConJavier Bardem, Belen Rueda, Lola Duenas.La vera storia di Ramón Sampedro, tetraplegico spagnolo, checombattè a 30 anni la campagna in favore dell'eutanasia e peril proprio diritto a morire…Mercoledì 20 luglio ore 21,30 La vita è un miracolodi Emir Kusturica, Repubblica Federale di Jugoslavia 2005,commedia, 155’. Con Slavo Stimac, Natasa Trivalic, VukKostic. Amore in tempi di guerra: Emir Kusturica torna sulpalcoscenica balcanico per raccontare una storia “tristementeottimista”… Mercoledì 27 luglio ore 21,30 Closerdi Mike Nichols, Usa 2004, drammatico, 100’. Con Jude Law, Nathalie Portman, JuliaRoberts, Clive Owen. Dan, uno scrittore, è fidanzato con Alice, stripper americana in cerca difortuna a Londra. Poi però conosce la fotografa Anna, si innamora di lei ed è disposto a tuttopur di averla…Mercoledì 3 agosto ore 21,30 Un tocco di zenzerodi Tassos Boulmetis, Grecia/Turchia 2005, commedia, 108’. Con George Corraface, TassosBandis. E’ la storia di Fanis e della sua eccentrica famiglia, capitanata da nonno Vassilis, pro-prietario di un negozio di spezie a Istambul nonché filosofo culinario e appassionato d’astro-nomia…

Mercoledì 10 agosto ore 21,30 Super size Me di Morgan Spurlok, Usa 2005, documentario, 98’. Con MariaDe Medeiros, Rosario Sparno, Imma Villa.Perché gli americani sono così grassi? Per scoprirlo, MorganSpurlok ha deciso di fare da cavia, cibandosi unicamente daMcDonald’s per un mese intero: 3 pasti al giorno, gli interimenù in offerta, nessuna alternativa e nessun salto…Mercoledì 24 agosto ore 21,30 Una lunga domenica di passionedi Jean-Pierre Jeunet, Francia/Usa 2004, drammatico, 134’.

Interpreti: Audrey Tautou, Gaspard Villiel.Dopo che il suo fidanzato, partito per la guerra, viene dichiarato morto, Mathilde rifiuta lanotizia e si mette alla ricerca della verità...

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“Speriamo che non piova”e… gratis al cinema!Il “Circolo culturale Fahrenheit 451” presenta una rassegna di cine-ma all'aperto gratuito presso "La casa nel parco", in largo Bezzi 4

ROCK & BEER a MontegibbioMercoledì 20, ore 21,30, Vertigo –“U2” cover band

Mercoledì 27, ore 21,30, Electric Circus –“Kiss” cover band

Presso il Castello di Montegibbio, ingresso 4 euro, consumazione compresa.

Per chi vuole, cena all’interno della corte del Castello a partire dalle ore 20:30

(15 euro. Solo su prenotazione entro il martedì.)

Info-line 334.3086747

www.rockandbeer.it

A cura del “Centro Turistico Giovanile”,

in collaborazione con il Comune di Sassuolo e “Area Aree”

Mercoledì di luglio tra musica e cibo

ORIENTEGiovedí 14 luglioPiazzale del Molino ore 21:30Diaspore – Danze ebraiche, palestinesi, gitane, indiane,turche.A cura di Compagnia "Terra di danza".Spazio Animazioni via Cavallotti ore 20:30Tappeti volanti, lampade ed altre storieNarrazioni orali del repertorio delle "Mille e una notte"con accompagnamento musicale dal vivoA cura di Daniela Fini.

AMERICA LATINA E AFRICAGiovedí 21 luglioPiazzale del Molino, ore 21:30Afrosamba – Luis Agudo in concertoPerformance di musica jazz attraverso percussioni e voceSpazio Animazioni via Cavallotti ore 20:30Specchi e magie, racconti magici dal Sud AmericaA cura di Daniela Fini.

DESERTOGiovedí 28 luglioPiazzale del Molino ore 21:30Il Maghreb in musica, gruppo musicale Nawrass.Sfilata di costumi tradizionali del maghrebSpazio Animazioni via Cavallotti ore 20:30Sulla gobba del cammello, racconti e fiabe della tradizio-ne nordafricana.Legge Daniela Fini, suonano Giovanni Tufano eGianluca Fortini.

Tutti i giovedì di luglio:Piazzale Gazzadi, Equomercato: artigianato, arte e stru-menti delle diverse culture.A cura di Bottega d'OltremarePiazzale del Molino, Pappamondo: cibi e vini dei diversicontinenti.Spazio Animazioni via Cavallotti, Tutti i colori del nero: ilMadagascar fotografato da Ermanno Foroni.Mostra pittorica di autori sudafricani, a cura diAssociazione Culturale Betta Frigieri

A cura di COMUNE DI SASSUOLO

BOTTEGA D'OLTREMARE

ASS. TERRA PACE E LIBERTA'In collaborazione con Associazione Porta Aperta - Area AreePer informazioniServizio Attività Culturali – tel. 0536 1844 766Bottega d'Oltremare – tel. 059 217 335

Le Viedel Mondo INTERCULTURE FESTIVAL.Giovedì interetnici in via Cavallotti,tra spettacoli, cibo ed artigianato

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recensioni"...consigli...li ho messi via perché a sbagliare sono bravissimo da me" Luciano Ligabue

a cura di “Incontri Editrice”volumi

L'orologiaio di Everton di Georges Simenon

Adelphi, 2005Dave Galloway scopre che il figlio Ben se n’è andato, portandosi via ilfurgone e senza avergli scritto neanche due parole di addio – esatta-mente come, quindici anni e mezzo prima, se n’era andata la madre diBen.Quando gli viene detto che è scappato con una ragazzina di quin-dici anni, Dave comincia a domandarsi che cosa sa di suo figlio, e delproprio essere stato figlio. Dopo l’arresto Ben si rifiuterà di vedere ilpadre, ma Dave deciderà di rimanergli ugualmente accanto: perché nelfiglio ha riconosciuto quello stesso desiderio di ribellione che appartie-ne anche a lui, ed è appartenuto a suo padre, quel rifiuto dei limiti cheè "il segreto degli uomini" – degli uomini che lo soffocano come diquelli che un giorno varcano la linea di confine. Quel segreto di cuiforse Dave sarà ora capace di parlare a suo figlio, e al figlio di suo figlioche Lillian (la ragazzina) sta per mettere al mondo.

Pisciamoci dentro di Angelo Gualtieri Fazi , 2005

In questo divertente memoir Angelo Gualtieri ci racconta di un amore -quello per la Vecchia Signora - osando toccare il nervo scoperto di ognitifoso bianconero: la Coppa dei Campioni.Una storia iniziata male fin dalla prima partecipazione al torneo, conla grande Juve di Sivori e Charles eliminata da una sconosciuta squa-dra austriaca. Ma questo è soprattutto il racconto di una passione spor-tiva in cui i ricordi, le gioie e anche le tragedie personali si intreccianocon la storia del Paese. Eppure, nel libro di Gualtieri non c'è spazio perle recriminazioni. A emergere prepotente è invece un modo romanticoe nostalgico di vivere il calcio e l'emozione del tifo, più adatto ai tempiin cui ancora non si parlava pomposamente di Champions League...Angelo Gualtieri lavora come commercialista, vive e lavora a Sassuolo.Questo è il suo secondo libro.

Ciao Bella! di Antonella Vandelli Matarrese, 2005

Va tutto bene, apparentemente ma non solo, fino a che prima qual-cuno insinua poi lei decide che potrebbe essere diversa! Piu’ bella!Comincia la ricerca testarda e disperata per ottenere questo risulta-to con tutti i mezzi possibili, compresa la chirurgia plastica.Inizia cosi’ un lungo percorso di aspettative, delusioni, sofferenze,illusioni che la modificheranno davvero “dentro e fuori” molto piùche gli interventi esterni.La scrittura semplice, chiara e serena della Vandelli fa di questolibro una godibile lettura.Antonella Vandelli e’ nata a Sassuolo, e’ insegnante e ha gia’ pub-blicato con Gabriella Meroni il libro “ La mano nel cappello” ed.Monti , storie di ex ultimi della classe.

Fargo (Fargo), di Joel Coen,Usa 1996.

Con Frances McDormand,William H. Macy, Steve Buscemi.

Poliziesco curioso, cinico, diver-tente. Parrebbe freddo come laneve del North Dakota (dove ilfilm è ambientato) e invece scal-da e rapisce come pochi, conquello stile che i fratelli Joel edEthan Coen (produttore e co-sceneggiatore) hanno messo apunto negli anni fino a diventarevere e proprie icone del cinemamoderno. La trama conta, certo,ma come in quasi tutte le pelli-cole dei due brothers americani,più che il “cosa” incide il“come”. Avete presente l’irresi-stibile indolenza di Drugo de Ilgrande Lebowsky (1998)? O l’u-morismo insinuante de L’uomoche non c’era (2001)? Fin dall’ini-zio della loro carriera (con losplendido Blood Simple, 1984) iCoen si sono trastullati con igeneri cinematografici, studian-doli e colpendoli ai fianchi conintelligenza per poi rivitalizzarlicon classe. Rendendoli, per l’ap-punto, curiosi, cinici e diverten-ti. Come i personaggi di questoFargo, tra l’altro interpretati daattori eccellenti, FrancesMcDormand, “poliziotta” indolce attesa premiata anche conl’Oscar, su tutti.

“Lou, la sai quella di quel tale chenon potendosi permettere una targapersonalizzata ha chiesto di potercambiare il suo nome in J3L 2404?”, Marge Gunderson(Frances McDormand)

La sottile linea rossa (Thethin red line), di Terrence Malick,Usa 1998.

Con Jim Caviziel, Sean Penn, BenChaplin, Adrien Brody, NickNolte, John Cusak, John Travolta,John Savage, Woody Harrelson,George Clooney.

Film che ha diviso, un po’ di quae un po’ di là, da una parte o dal-l’altra della “sottile linea” chedelimita i confini delle opinioni.Si possono dire tante cose sullaterza pellicola di TerrenceMalick, a partire dal fatto che èarrivata ben vent’anni dopo laseconda (I giorni del cielo, 1978) eventisei dopo l’esordio fulmi-nante de La rabbia giovane (altrofilm da “un po’ di qua e un po’di là”). Ma nessuno di coloroche l’hanno visto crediamopossa affermare che questo warmovie non gli abbia lasciatoalmeno un segno, una ferita distriscio, una scena. O perlomenola coscienza della grande capaci-tà di Malick di mostrare come lanatura se ne fotte di tutto e ditutti, di qua e di là. Film di guer-ra e di filosofia, con scene di bat-taglia da fare invidia ai film diguerra “duri e puri” e alcunimomenti riflessivi da far arrossi-re pellicole dichiaratamente filo-sofiche. Cast straordinario.Comunque sia, più di due ore dicinema imperdibili.

“Bisogna preoccuparsi di un soldatosolo quando smette di lagnarsi”Tenente Colonnello Toll (NickNolte)

Get Behind Me Satan,The White Stripes

XL Recordings, 2005

Album registrato tra il 1974 e il 1976 tra Rotterdam e Monaco diBaviera ma concepito al sole della Giamaica.

Caldo, avvolgente, sicuramente il primo appetitoso melting pot musica-le degli Stones; un lavoro molto amato da chi non ha mai consideratoJagger & Richards solo anime rock.

Salsa contemporanea, funk newyorkese, reggae e soul in falsetto: siballa di tutto nella spiaggia di Black & Blue. Mick Jagger duetta stu-pendamente in Melody con Billy Preston, sfodera il suo chiacchiericcioda impunito in Fool to Cry e ci entra sotto pelle con Memory Motel. Sullacopertina spiccano, giustamente e in primo piano, bellissime facceda…Stones!

L.V.

Black and Blue,The Rolling Stones Virgin, 1976

sassuoloINCONTRIEDITRICE

tel. 0536.810541

di Marcello Michelonipersi al cinema

novità e classici a cura di Lucio Vallisnerirock records

In un mercato discografico in cui per scarsità di idee e di coraggio in cuii dischi suonano tutti identici o allineati,è un piacere indescrivibileascoltare questo nuovo album di Jack & Meg White. Pur mantenendoil loro stile caratteristico, l’effetto fotocopia viene scongiurato da unaricerca accurata di suoni e di sfumature con marimba,piano,triangoli ecampane che assemblano un album che suona “Rock ‘N’ Roll” dall’i-nizio alla fine molto più di tanti dischi recenti infarciti di chitarre elet-triche. D'altronde è la specialità dei nostri “giocare” di sottrazione.Tra le tredici tracce segnalo la splendida My Doorbel, la coinvolgenteWhite Moon, le divertenti Little Gost e Passive Manipulation. Consigliovivamente l’ascolto di questo album in particolare ai tanti che amano oamavano il gruppo con “simpatie per il diavolo” (vedi sotto…): ascolta-re la traccia nr 4 Forever For Her (Is Over For Me) per credere.

ENRICO "JASON" ERGELINI

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i vostri scritti

Per sempreNon è più possibile che io mi sveglie ti trovi qui,vicina a me.

Ma è possibile che io mi addormenti,e mi svegli lì,vicino a te.

Per sempre.

Pioggia e ventoMi hanno fatto sognare la tua pioggia e il tuo vento.La pioggia che hai dentro ed il vento che sei.Vorrei essere la goccia che bagna il tuo cuore ed il vento che l’asciuga.Per evaporarti nell’anima.

Quant ai ho vest i too ocQuant ai ho vest i too ocai arev butee i mee in dal roschsin nem fosen servii e in nem servesenper guarderet.

IstmoSento lo sciabordio di questo mareche da una baia all’altra si rispondeposto com’è, altare e contraltareda due diverse parti a infranger l’ondeEd io felice in mezzo ad ascoltarela sconosciuta lingua che si fondedell’un che all’altro espone le ragionicome opposte comari dai balconi.

Questa sezione sarà dedicata alla creati-vità dei lettori.

Mandateci i vostri racconti (max6000 battute) o le vostre poesie a

[email protected] da qualche nota biograficae, se volete, da una fotografia (o un dise-

gno, etc.) da affiancare al testo.Grazie e buona lettura…

poesie

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ilsasso lino

Renato Borghi, sassolese, ha pubblicato nel ’97 la raccolta Dal fondo del cuore ad un angolo del cassetto e nel ’99 insie-me a Paola Moreali, Nadia Sighinolfi e Alberto Bellini Di testa e di cuore (quattro poeti sassolesi ).E’ autore di testi di canzoni sia in dialetto che in lingua italiana.

il sassolino nella scarpa...la parola ai lettori

“Caro Sindaco, mi spieghi quell’aumento di stipendio…”Egregio Sig. Sindaco,

come semplice cittadino sassolese, vorrei chiederle spiegazioni riguardo all’aumento di stipendio (25% circa) che la giunta comu-nale si è conferita, precisando che nel suo caso si tratta di un aumento di circa €900 lordi mensili.Ritengo che la figura di primo cittadino debba essere un esempio per tutti, soprattutto in termini di integrità, impegno morale e considera-zione generale della cittadinanza che le ha conferito un incarico di grande valore politico e civile.Mio malgrado, apprendo dai giornali quanto segue:1) In seguito a precise richieste di chiarimenti di altri schieramenti politici, in merito all’aumento delle retribuzioni, si è prontamente dispo-sto a conferire riguardo le elezioni regionali, sviando totalmente dall’oggetto delle richieste.2) Ha affermato che nei più piccoli comuni dei dintorni gli stipendi della giunta comunale sono di gran lunga superiori.3) Ha affermato che nelle imprese private ci sono managers con minori responsabilità e con stipendi ben superiori al suo.Mi permetta, di commentare i punti sopra menzionati:1) Rispondere con altri argomenti a precise domande è spesso sinonimo di grande incertezza.2) Credo che, prima di essere eletto, fosse a conoscenza della retribuzione prevista per la carica di Sindaco.Se riteneva tale compenso non soddisfacente, perché non si è candidato in un altro comune o non ha scelto l’impiego nell’impresa privata?3) Le rammento che nelle imprese private, se non si raggiungono determinati obiettivi o se si compiono troppi errori, come manager si èrimossi dall’incarico (licenziamento in tronco).4) Sottolineo inoltre che il suo aumento di €900 lordi, rappresenta lo stipendio medio di un operaio ovvero due mensilità di pensione per unanziano; peraltro, non esiste impresa privata al mondo che riconosca ai dipendenti la facoltà di aumentarsi lo stipendio arbitrariamente.Se ricordo bene lei è stato eletto da neanche un anno, le posso garantire che non esiste impresa privata che conceda aumenti ai propri dipen-denti la cui anzianità di servizio sia inferiore ad un anno, inoltre, per ottenere aumenti occorre avere meriti, ma molto spesso, nonostantequesti, non si ottiene nulla.Mi chiedo se lei abbia migliorato (non dico risolto) le situazioni di:a. Viabilità (al collasso).b. Quartiere Braida in mano agli spacciatori di droga.c. Manutenzione delle strade.d. Assistenza agli anziani.e. Soldi pubblici sperperati, come per le opere di pavimentazione del centro storico, male eseguite e successivamente rifatte dopo due-tre annisempre a spese del Comune.f. Nutrite pattuglie di Polizia Municipale che si mimetizzano alla perfezione con gli autovelox, trascurando il controllo sul territorio.g. Tariffe SAT e imposta ICI sempre più alte che strangolano la cittadinanza.5) Come molte famiglie italiane, mi trovo ad avere un vicino parente affetto da demenza senile.Essendo una malattia caratterizzata da un costante peggioramento, le necessità di assistenza diventano ogni giorno maggiori e più costose.Negli ultimi tempi l’assistenza da parte del comune si è ridotta notevolmente, con la cronica giustificazione della mancanza di risorse finan-ziarie da destinare ai servizi per gli anziani, mentre i fatti (aumento stipendi) dimostrano che le risorse esistono, soltanto sono destinate adaltri scopi.6) Molto probabilmente, sarà a conoscenza delle grosse agitazioni sindacali nelle aziende del distretto ceramico interessate al rinnovo del con-tratto aziendale di lavoro.Per curiosità generale, deve sapere che gli aumenti in trattativa si aggirano attorno ai 20, massimo 50 euro (lordi ovviamente).Mi chiedo che cosa prova nei confronti di queste persone e che cosa provano queste persone nei suoi confronti?Per caso ha sentito dire che siamo nel pieno di una crisi economica piuttosto preoccupante, soprattutto perchè non se ne intravede ancora lafine? (Ammesso che ci sia!)Per lei e la sua giunta è molto facile, potete decidere come e quando effettuare gli aumenti di stipendio.Ma chi ne subisce le conseguenze? Forse gli anziani non autosufficienti che si vedono ridurre l’indispensabile assistenza. Ritengo inoltre, cheil malumore di chi scrive non si discosti da quello generale della cittadinanza sassolese, per cui sono a chiederLe di fare immediata chiarezzasu quanto deciso, come segno di doveroso rispetto.In conclusione, voglio ricordare il disastro ferroviario accaduto in Giappone per sottolineare che i dirigenti delle ferrovie di quel paese si sonoinchinati chiedendo scusa a tutti i cittadini, addossandosi la responsabilità della sciagura. Lei pensa che si possa mai vedere, in Italia, cheun politico ammetta un errore e torni sulle proprie decisioni?

Grato per la risposta che vorrà fornirmi, la saluto distintamente.UN CITTADINO SBIGOTTITO

(lettera firmata)

Complimenti per la rivista. Credo possaessere interessante argomento di discus-sione la troppa attenzione dedicata all'e-stetica di aiuole e rotatorie a scapitodella viabilità e della praticità stradale,soprattutto per gli autocarri.

ENRICO, Sassuolo

Una parte dei residenti dello stabile sgom-berato di Via San Pietro ha occupato ilpiazzale antistante "San Giorgio". Cosasuccederebbe se dei cattolici italiani andas-sero nei paesi di origine di questi stranieriad occupare con lo stesso comportamentoi piazzali antistanti le moschee?Considerando che mi reco spesso in paesimusulmani, vi posso assicurare che èmeglio non pensarci nemmeno.

PAOLO, Sassuolo

messaggini

SCRIVETECI!!!Tutte le critiche verranno ascoltate;

le lettere ed i messaggi più significativi saranno pubblicati.

[email protected] sms: 320.8482069

Graziano Pattuzzi, sindaco di Sassuolo

errata corrigeNumero 2:- pag. 2, foto in basso: la didascalia giusta

è “TAC General Electric a 4 banchi”- pag. 8, “A spasso con l’arte”: il nome di

Lodola è Marco, non Vincenzo

Ce ne scusiamo con i diretti interessati e coni lettori, che ringraziamo per le segnalazioni

LA REDAZIONE

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