Sartoria Arcaini: un abito su misura · 2014-10-26 · e abiti da uomo, tutto esclusivamente e...

4
50 APR-MAG 2012 SartoriaArcaini: un abito su misura Un altro mondo rispetto al prêt-à-porter. «Il prodotto finale è notevolmente differente caso per caso. Tanto personale che spesso sta bene addosso al cliente e male sulla gruccia porta abito». A cura di Emanuela Lanfranco P rende le misure, taglia il modello e verifica sul cliente il capo imba- stito. Luigi Arcaini è un architetto più che un costruttore. Parte da esperienze di formazione nella sartoria per poi diven- tare “uomo prodotto” - figura cardine con compiti di mediazione fra il marketing, lo stile e la produzione - nella confezione indu- striale e nel fashion design. Oggi conduce una sartoria a Bergamo, in via Cimarosa 6, dove vengono realizzati camicie, pullover e abiti da uomo, tutto esclusivamente e rigorosamente su misura. Con lui - esperto modellista e “cutter/tagliatore” - intrapren- deremo il percorso per realizzare un abito. Innanzitutto la scelta del tessuto. «È il momento sicuramente a cui si dedica maggior tempo in quanto il cliente deve sentirsi sicuro e appagato dalla scelta che ha fatto. Da sempre uso la stoffe prodotte dai migliori tessutai come Loro Piana, Erme- negildo Zegna, Vitale Barberis. Questo è importante perché i tessuti sono la materia prima del vestire». Con quali criteri si sceglie il modello? «Innanzitutto è indispensabile avere una sartoria dotata di prototipi di taglia e taglio diversi da poter provare in modo tale che il cliente possa farsi un’idea di come potrebbe essere il suo abito. E poter apprezzare le diverse vestibilità e forme soprattutto nel punto che caratterizza la giacca: la spalla. In questa fase è importante la presenza del “cutter” che ascolta le esigenze del cliente ed espone quelli che possono essere i consigli tecnici e modellistici più idonei alle diverse conformazioni. Ogni modello ha le sue caratteristiche, il numero dei bottoni, l’ampiezza del rever, l’altezza e il numero degli spacchi. Deciso Inter vista

Transcript of Sartoria Arcaini: un abito su misura · 2014-10-26 · e abiti da uomo, tutto esclusivamente e...

Page 1: Sartoria Arcaini: un abito su misura · 2014-10-26 · e abiti da uomo, tutto esclusivamente e rigorosamente su misura. Con lui - esperto modellista e “cutter/tagliatore” - intrapren-deremo

50 APR-MAG 2012

Sartoria Arcaini: un abito su misuraUn altro mondo rispetto al prêt-à-porter. «Il prodotto finale è notevolmente differente caso per caso. Tanto personale che spesso sta bene addosso al cliente e male sulla gruccia porta abito».

A cura di Emanuela Lanfranco

P rende le misure, taglia il modello e verifica sul cliente il capo imba-stito. Luigi Arcaini è un architetto

più che un costruttore. Parte da esperienze di formazione nella sartoria per poi diven-tare “uomo prodotto” - figura cardine con compiti di mediazione fra il marketing, lo stile e la produzione - nella confezione indu-striale e nel fashion design. Oggi conduce una sartoria a Bergamo, in via Cimarosa 6, dove vengono realizzati camicie, pullover e abiti da uomo, tutto esclusivamente e rigorosamente su misura. Con lui - esperto modellista e “cutter/tagliatore” - intrapren-deremo il percorso per realizzare un abito.Innanzitutto la scelta del tessuto.«È il momento sicuramente a cui si dedica maggior tempo in quanto il cliente deve sentirsi sicuro e appagato dalla scelta che ha fatto. Da sempre uso la stoffe prodotte dai

migliori tessutai come Loro Piana, Erme-negildo Zegna, Vitale Barberis. Questo è importante perché i tessuti sono la materia prima del vestire».Con quali criteri si sceglie il modello?«Innanzitutto è indispensabile avere una sartoria dotata di prototipi di taglia e taglio diversi da poter provare in modo tale che il cliente possa farsi un’idea di come potrebbe essere il suo abito. E poter apprezzare le diverse vestibilità e forme soprattutto nel punto che caratterizza la giacca: la spalla. In questa fase è importante la presenza del “cutter” che ascolta le esigenze del cliente ed espone quelli che possono essere i consigli tecnici e modellistici più idonei alle diverse conformazioni.Ogni modello ha le sue caratteristiche, il numero dei bottoni, l’ampiezza del rever, l’altezza e il numero degli spacchi. Deciso

Intervista

Page 2: Sartoria Arcaini: un abito su misura · 2014-10-26 · e abiti da uomo, tutto esclusivamente e rigorosamente su misura. Con lui - esperto modellista e “cutter/tagliatore” - intrapren-deremo

51APR-MAG 2012

Page 3: Sartoria Arcaini: un abito su misura · 2014-10-26 · e abiti da uomo, tutto esclusivamente e rigorosamente su misura. Con lui - esperto modellista e “cutter/tagliatore” - intrapren-deremo

52 APR-MAG 2012

tutto questo si passa alla realizzazione del cartamodello, la mappa dell’abito!».E siamo giunti alla fase del taglio del tessuto.«La rilevazione delle misure, combinate con un sistema basato sulle proporzioni ideali delle statue greche formulato all’inizio dell’ottocento, permettono al modellista la creazione di un cartamodello - verrà tagliato con forbici diverse da quelle più grandi usate per il taglio del tessuto - che servirà per tutti i successivi capi realizzati per voi: se il peso cambia il cartamodello verrà allargato o stretto di conseguenza. La stoffa scelta, dopo un trattamento a vapore che ne stabilizza la dimensione, viene stesa sul tavolo e su di essa viene appoggiato il cartamodello in modo che il sarto segni con il gesso il contorno delle varie parti lasciando una certa abbondanza sui margini di cucitura per consentire gli adeguamenti dovuti al cambio di peso».La prima prova dopo quanto tempo?Per una abito su misura occorre mediamente un mese di tempo ed è necessaria una prova a lavorazione in corso, normalmente dopo due settimane da quando si sono prese le misure. Il cliente prova l’abito imbastito, è una prova di controllo durante la quale vengono annotate le modifiche e i perfe-zionamenti necessari. Provando la giacca il sarto identifica l’assetto ideale della struttura

che verrà successivamente stabilizzata e messa in forma con il fondamentale lavoro del ferro, ossia le operazioni di stiratura eseguite a mano a più riprese».Cosa differenzia una giacca di confe-zione sartoriale industriale da un capo di sartoria?«La sartoria è identità: parte dall’individuo e a lui ritorna. La confezione invece è forma: nasce da gusti condivisi e resta un fenomeno collettivo. Ecco perché chi sceglie il prêt-à-porter ha una sola convinzione – quell’abito

è bello -, mentre chi si affida alle sapienti mani di un sarto pensa: è mio. La sartoria tende alla realizzazione di forme e volumi che seguono e valorizzano la corporatura del singolo cliente con una lavorazione tradizio-nale basata, oltre che sulle pinces, su impor-tanti interventi creativi del ferro sul tessuto. Il prodotto finale è notevolmente differente caso per caso. Tanto personale che spesso sta bene addosso al cliente e male sulla gruccia porta abito».Cosa fa la differenza nel pantalone sarto-riale?«Oltre che dalla corretta vestibilità legata al gusto personale sul punto vita in cui appoggia il pantalone, che evita lunghezze inutili del cavallo, un pantalone di qualità si riconosce dalla foderatura continua del fondello e dalla grande cura con cui vengono rifinite le fodere interne come quelle delle tasche posteriori, che devono essere senza spigoli. Una lavorazione sicu-ramente più laboriosa ma che però offre il vantaggio di un uso meno fastidioso della tasca. Le varianti estetiche dipendono anche in questo caso dal gusto personale: la tasca dietro con o senza pattina, l’inclinazione delle tasche laterali, e soprattutto la patta con cerniera o a bottoni. Il canone prescrive i bottoni che conferiscono un aspetto naturale e morbido».

Page 4: Sartoria Arcaini: un abito su misura · 2014-10-26 · e abiti da uomo, tutto esclusivamente e rigorosamente su misura. Con lui - esperto modellista e “cutter/tagliatore” - intrapren-deremo

53APR-MAG 2012

Il pantalone poggerà sui fianchi o sopra i fianchi, o sarà retto da bretelle?«Anche questo dipende dal gusto personale. Diciamo che le bretelle sono in disuso e vengono impiegate ormai quasi solo con il tight».Il guardaroba ideale di un uomo cosa deve comprendere?«Un guardaroba minimo comprende quattro-cinque abiti: due grigi, uno blu, e uno fantasia da scegliere tra il gessato,

sartoriale si distingue per tanti particolari, per il tessuto, nella misura e nel taglio, per una manica dal giro più stretto e una cuffia più alta, per la cura di asole e bottoni. La spesa non supera quella per una camicia già confezionata di buona qualità e in due setti-mane è pronta. Il collo italiano, o francese con le punte tagliate, da un punto di vista tecnico è più adatto all’uso con cravatta, mentre il botton-down è il meno indicato in quanto considerato più informale. Il polso potrà essere con spigoli più o meno smussati ma raramente rettangolare; non deve avere i bottoni perché si chiude con i gemelli. La camicia davanti può essere liscia, con il cannoncino cucito, semplicemente ripiegato o con l’abbottonatura all’inglese, cioè coperta».Armadio ideale di un uomo: quante camicie?«Nell’armadio di un uomo ci dovrebbero essere una quindicina di camicie di cui 8 nelle varie gradazioni d’azzurro, azzurrino, a righe sottili o a quadretti piccoli di gusto sobrio, 3 o quattro bianche e le altre in fantasia».E per la cerimonia?«Per la sera è sempre attuale lo smoking, modernizzato con due bottoni invece che uno all’altezza vita e bavaro di raso. Va indossato con la fascia in vita e la camicia bianca con le punte rivoltate e il papillon. Notare che solo in Italia questo tipo di giacca si chiama smoking: nel resto del mondo è la “dinner jacket”, la giacca da sera, mentre la “smoking jacket” è una semplice giacca da camera per il fumo dopo pranzo. Per i matrimoni il tight è l’abito più tradizionale, ma essendo una scelta molto impegnativa la maggior parte degli uomini indossa un abito blu o grigio completato dal gilet».Luigi Arcaini, qual è il tocco di classe che lascia il sarto?«Quando l’abito è finito si procede a mano alla finitura di particolari interni ed esterni e al trattamento finale di stiro a vapore che prepara il capo per la consegna… E non deve mai mancare un’etichetta con la data dell’ordine e il nome del cliente che viene cucita al suo posto, ovvero all’interno della tasca destra».

velluto sportivo e un abito da cerimonia. L’abito grigio o blu può essere indossato con una maggior frequenza mentre per le fantasie come gessati e principe di Galles, più “appariscenti” sarebbe meglio distan-ziarne nel tempo l’impiego. Lo spezzato per le occasioni meno formali è una scelta funzionale, una volta si indossava la giacca blu con pantaloni grigi, oggi si preferisce la giacca grigia o blu indossata con i jeans. L’abito completo a tre pezzi comprende il

l’occhio di pernice o il principe di Galles. Un abito non dovrebbe mai essere indos-sato per due giorni consecutivi, anzi, deve essere fatto riposare dopo l’uso in modo tale che possa perdere l’umidità assorbita e riprendere le sue forme. Il guardaroba ideale prevede otto-nove abiti: due grigi, due blu, due fantasie, uno estivo in lana seta o lana mohair, eventualmente un

gilet che dà alla figura un tono di formalità e completezza. In genere ha sei bottoni, può essere tutto in tessuto oppure con la schiena in fodera».Sotto l’abito l’uomo indossa un capo molto importante: la camicia.«Nella camicia vedi tutto a colpo d’occhio: taglio, tessuto, finiture, colletto, polsino, cannoncino, bottoni, stiratura. La camicia