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Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino Autore Leonardo da Vinci Data 1510-1513 circa Tecnica olio su tavola Dimensioni 168×130 cm Ubicazione Louvre, Parigi Il Cartone di sant'Anna Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino è un dipinto a olio su tavola (168x130 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1510-1513 circa e conservato nel Museo del Louvre di Parigi. Indice 1 Storia 2 Descrizione e stile 3 L'interpretazione di Freud 4 Studi 5 Note 6 Bibliografia 7 Voci correlate 8 Altri progetti 9 Collegamenti esterni Storia Leonardo nel 1501 aveva approntato un cartone con il gruppo della Sant'Anna per la basilica della Santissima Annunziata a Firenze, opera che si ritiene perduta. Tornato a Milano nel 1506 doveva aver creato una nuova versione del dipinto forse per Luigi XII, il cosiddetto Cartone di Burlington House, oggi alla National Gallery di Londra. La descrizione che nel 1501 il carmelitano Pietro da Novellara diede del dipinto fiorentino ad Isabella d'Este («un Cristo Bambino di età circa un anno, che uscendo quasi de' bracci ad la mamma piglia un agnello et opare che lo stringa; la mamma quasi levandosi de grembo ad S. Anna, piglia il bambino per spiccarlo dall'agnellino») combacia con quella della tavola del Louvre che dovette essere una copia o una variante autografa dello stesso Leonardo. Sull'opera parigina si sono fatte varie ipotesi, tra cui quella secondo cui Leonardo, basandosi sugli studi condotti a Firenze per l'altare dell'Annunziata, dipinse la pala a Milano durante il suo secondo soggiorno (1508-1513), per poi lasciarla lì durante il suo soggiorno romano, per poi riprenderla e portarla con sé in occasione della partenza in Francia, dove forse venne acquistata da Francesco I. Una «Madonna col bambino seduta sui ginocchi di Sant’Anna» venne ammirata dal cardinale Luigi d'Aragona durante la sua visita al Castello di Clos-Lucé, dove viveva Leonardo, nel 1517: l'opera è citata dal segretario del cardinale nella sua Relazione del viaggio, assieme a un San Giovanni Battista giovane e due ritratti (uno dei quali si presume fosse la Gioconda) [1] . In ogni caso, le prime notizie attendibili sulla tavola risalgono ai tempi di Luigi XIII, quando nel 1629 fu ritrovata dal cardinale Richelieu a Casale durante la guerra del Monferrato, e fu da questi offerta al re di Francia nel 1636. Dalle collezioni reali passò al Louvre nel 1801. La struttura del dipinto influenzò Raffaello e Andrea del Sarto in pittura, e Andrea Sansovino (Sant'Anna della basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma) e Francesco da Sangallo (Sant'Anna di Orsanmichele, Firenze) in scultura. Nel dicembre 2008 un conservatore del Louvre scoprì diversi schizzi sbiaditi nel retro della tavola [2] . La riflettografia infrarossa rivelò tre disegni: una testa di cavallo di 18x10 cm, simile come stile ai cavalli del cartone leonardesco della Battaglia di Anghiari; una parte di teschio umano di 16,5x10 cm; un Gesù bambino con agnello, simile a quello dipinto sul davanti della tavola. Gli schizzi, eseguiti in pietra nera o carboncino, sono con molta probabilità di Leonardo stesso. Descrizione e stile L'opera raffigura le tre generazioni della famiglia di Cristo: Sant'Anna, sua figlia Maria e Gesù bambino. Anna tiene Maria sulle ginocchia, quasi fondendosi l'un l'altra; Maria fa per afferrare il Bambino sporgendosi verso destra, mentre egli gioca con un agnello, Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Sant'Anna,_la_Vergine_e_il_Bambino_con_l'agnellino 1 di 3 27/05/15 17:15

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Sant'Anna, la Vergine e il Bambinocon l'agnellino

Autore Leonardo da Vinci

Data 1510-1513 circa

Tecnica olio su tavola

Dimensioni 168×130 cm

Ubicazione Louvre, Parigi

Il Cartone di sant'Anna

Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellinoDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino è un dipinto a olio su tavola(168x130 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1510-1513 circa e conservato nelMuseo del Louvre di Parigi.

Indice1 Storia2 Descrizione e stile3 L'interpretazione di Freud4 Studi5 Note6 Bibliografia7 Voci correlate8 Altri progetti9 Collegamenti esterni

StoriaLeonardo nel 1501 aveva approntato un cartone con il gruppo della Sant'Anna per labasilica della Santissima Annunziata a Firenze, opera che si ritiene perduta. Tornato aMilano nel 1506 doveva aver creato una nuova versione del dipinto forse per Luigi XII,il cosiddetto Cartone di Burlington House, oggi alla National Gallery di Londra.

La descrizione che nel 1501 il carmelitano Pietro da Novellara diede del dipintofiorentino ad Isabella d'Este («un Cristo Bambino di età circa un anno, che uscendoquasi de' bracci ad la mamma piglia un agnello et opare che lo stringa; la mamma quasilevandosi de grembo ad S. Anna, piglia il bambino per spiccarlo dall'agnellino»)combacia con quella della tavola del Louvre che dovette essere una copia o una varianteautografa dello stesso Leonardo.

Sull'opera parigina si sono fatte varie ipotesi, tra cui quella secondo cui Leonardo, basandosisugli studi condotti a Firenze per l'altare dell'Annunziata, dipinse la pala a Milano durante il suosecondo soggiorno (1508-1513), per poi lasciarla lì durante il suo soggiorno romano, per poiriprenderla e portarla con sé in occasione della partenza in Francia, dove forse venne acquistatada Francesco I. Una «Madonna col bambino seduta sui ginocchi di Sant’Anna» venne ammiratadal cardinale Luigi d'Aragona durante la sua visita al Castello di Clos-Lucé, dove vivevaLeonardo, nel 1517: l'opera è citata dal segretario del cardinale nella sua Relazione del viaggio,assieme a un San Giovanni Battista giovane e due ritratti (uno dei quali si presume fosse laGioconda)[1].

In ogni caso, le prime notizie attendibili sulla tavola risalgono ai tempi di Luigi XIII, quando nel1629 fu ritrovata dal cardinale Richelieu a Casale durante la guerra del Monferrato, e fu daquesti offerta al re di Francia nel 1636. Dalle collezioni reali passò al Louvre nel 1801.

La struttura del dipinto influenzò Raffaello e Andrea del Sarto in pittura, e Andrea Sansovino(Sant'Anna della basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma) e Francesco da Sangallo(Sant'Anna di Orsanmichele, Firenze) in scultura.

Nel dicembre 2008 un conservatore del Louvre scoprì diversi schizzi sbiaditi nel retro della tavola[2]. La riflettografia infrarossa rivelòtre disegni: una testa di cavallo di 18x10 cm, simile come stile ai cavalli del cartone leonardesco della Battaglia di Anghiari; una partedi teschio umano di 16,5x10 cm; un Gesù bambino con agnello, simile a quello dipinto sul davanti della tavola. Gli schizzi, eseguiti inpietra nera o carboncino, sono con molta probabilità di Leonardo stesso.

Descrizione e stileL'opera raffigura le tre generazioni della famiglia di Cristo: Sant'Anna, sua figlia Maria e Gesù bambino. Anna tiene Maria sulleginocchia, quasi fondendosi l'un l'altra; Maria fa per afferrare il Bambino sporgendosi verso destra, mentre egli gioca con un agnello,

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L'"avvoltoio" evidenziato neldipinto

Dettaglio

Dettaglio

prefigurazione della sua futura andata incontro alla Passione.

La composizione, ricca di significati allegorici, è modellata efficacemente secondo una forma piramidale, come in molte celebri palerinascimentali, con la sommità nella testa di sant'Anna, che assume quindi un'importanza preminente. Essa lancia uno sguardo benevoloe sorridente a Maria e a Gesù, con una fisionomia tipica della produzione matura di Leonardo. Il suo ruolo è quello di simboleggiare laChiesa che, ostacolando l'azione di materna apprensione di Maria, ribadisce la necessità del sacrificio volontario di Gesù.

La luce è soffusa e la cromia sapientemente modulata, con effetti atmosferici che legano le monumentali figure in primo piano conl'ampio paesaggio dall'orizzonte altissimo sullo sfondo, caratterizzato da una veduta montana che sfuma in toni chiarissimi per effettodella prospettiva aerea. La cromia spenta e brumosa dello sfondo amplifica la plasticità del gruppo centrale, sapientemente compostocon gesti e sguardi che si sviluppano anche in profondità, in un difficile equilibrio tra diagonali e linee contrapposte.

Rispetto al cartone di Burlington House la composizione è più sciolta e meno legata all'esempio classico.

L'interpretazione di FreudSigmund Freud intraprese una indagine psicoanalitica di Leonardo nel saggio Un ricordod'infanzia di Leonardo da Vinci (1910). Tra le altre opere di Leonardo, Freud analizzò anche ildipinto del Louvre, scoprendo nel vestito della Vergine l'immagine di un avvoltoio quando vieneosservato di fianco. Freud afferma che questo rivela una "omosessualità passiva" in accordo conquanto Leonardo scrisse nel Codice Atlantico, dove racconta di un suo sogno infantile:

« ne la mia prima ricordazione della mia infanzia è mi parea che, essendo io in culla, che unnibbio venissi a me e mi aprissi la bocca colla sua coda, e molte volte mi percotessi con talcoda dentro alle labbra »(Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, c 61 r.)

Questa fantasticheria leonardesca viene letta da Freud come sovrapposizione tra la relazionedell'infante al seno materno e una fellatio. Egli sosteneva la sua teoria con l'osservazione che igeroglifici egizi rappresentavano la parola "madre" come un avvoltoio (la dèa Mut), poiché gliegiziani credevano che non esistessero avvoltoi maschi, e che le femmine della specie fosseroingravidate dal vento.

Sfortunatamente per Freud, la parola "avvoltoio" era dovutaad una svista del traduttore tedesco del Codice Atlantico,che aveva tradotto nibbio come "Geier" (avvoltoio). Lascoperta deluse Freud, che considerava il suo saggio su

Leonardo, come disse a Lou Von Salomé, "la sola buona cosa che abbia mai scritto".

Un'altra teoria freudiana prova a spiegare la particolare tenerezza di Leonardo nel dipingere laVergine Maria con Sant'Anna. Leonardo, figlio illegittimo, fu allevato inizialmente dalla madrenaturale prima di essere "adottato" dalla moglie di suo padre. L'idea di dipingere insieme le duemadri - di Maria e di Gesù - era particolarmente vicina alla storia personale di Leonardo, poichéanch'egli aveva - in un certo senso - due madri. Freud notò inoltre che in entrambe le versionidella composizione (il dipinto del Louvre e il cartone di Londra) è difficile capire la realedifferenza d'età tra sant'Anna e la Vergine Maria.

Studi

La testa della Vergine La testa di sant'Anna Le gambe della Vergine

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Schizzo dell'opera

Note^ Antonio de Beatis, Relazione del viaggio del cardinale Luigi d'Aragona Monna Lisa Gherardini (http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:eKbUORU_v80J:www.geraldini.com/documenti/Gherardina/Monna%2520%2520Lisa%2520Gherardini.doc+Antonio+de+Beatis&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it)

1.

^ La scoperta - Dietro alla Vergine, tre disegni di Leonardo| Italia e mondo| Il SecoloXIX (http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/italia_e_mondo/2008/12/19/1101958565452-dietro-vergine-tre-disegni-leonardo.shtml)

2.

BibliografiaMilena Magnano, Leonardo, collana I Geni dell'arte, Mondadori Arte, Milano 2007, pag. 112. ISBN 978-88-370-6432-7

Voci correlateCartone di sant'AnnaDipinti di Leonardo da Vinci

Altri progetti

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Collegamenti esterniScheda nel sito ufficiale del museo (http://cartelen.louvre.fr/cartelen/visite?srv=car_not_frame&idNotice=13830&langue=fr)Sant'Anna, la Madonna e il Bambino con l'agnello (http://sauvage27.blogspot.com/2008/05/santanna-la-madonna-e-il-bambino-con.html)

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