Salvatore Brizzi Esoterismo Signoraggio Riserva Obbligatoria Frazionaria

5

Click here to load reader

Transcript of Salvatore Brizzi Esoterismo Signoraggio Riserva Obbligatoria Frazionaria

Page 1: Salvatore Brizzi Esoterismo Signoraggio Riserva Obbligatoria Frazionaria

SIGNORAGGIO E RISERVA OBBLIGATORIA

a cura di Salvatore Brizzi www.primoraggio.it

Anticamente il signore di ogni feudo aveva il potere di battere moneta. Una volta esistevano solo monete metalliche fatte d’oro, argento, bronzo o rame; che possedevano quindi un valore reale. Il signore coniava una moneta che riportava inciso, per esempio, il valore ‘5 grammi d’oro’, ma per coniare la moneta utilizzava solo 4 grammi d’oro, più un grammo di un metallo meno nobile. La differenza fra il valore nominale, o di facciata, o legale, e il valore intrinseco, cioè reale della moneta rappresentava il guadagno di cui il signore poteva disporre per essersi addossato il compito di battere moneta. Questa differenza veniva chiamata SIGNORAGGIO. Come funziona oggi il meccanismo del signoraggio? Oggi in realtà è la Banca Centrale Europea (BCE) a battere moneta, ma per semplicità di ragionamento fingiamo che esista ancora la sovranità nazionale e sia quindi Bankitalia a svolgere questo compito, tanto il meccanismo è lo stesso. La Banca d’Italia stampa della cartamoneta, cioè della carta colorata il cui valore intrinseco ruota intorno ai 30 centesimi, ci scrive sopra il valore nominale (5 euro, 50 euro, ecc...) e la presta al Ministero del Tesoro in cambio di un interesse annuo. Il MdT emette delle obbligazioni a garanzia del pagamento degli interessi annuali alla Banca d’Italia. Se la Banca d’Italia fosse effettivamente la banca di Stato, cioè la nostra banca, le enormi cifre ricavate dal signoraggio in qualche modo tornerebbero a noi. Ma, come pochissimi sanno, la Banca d’Italia, così come le banche centrali di ogni Paese europeo, non sono pubbliche, bensì private, ossia banche commerciali. La Banca d’Italia è di fatto una Spa, e gli azionisti sono (fonte: wikipedia.org):

1. Gruppo Intesa 27,2% 2. Gruppo San Paolo 17,23% (dal 2006 SanPaolo e Intesa sono gruppo unico) 3. Gruppo Capitalia 11,15% 4. Gruppo Unicredito 10,97% (dal 2007 Capitalia e Unicredito sono gruppo unico) 5. Assicurazioni Generali 6,33% 6. INPS 5% 7. Banca Carige 3,96% 8. BNL 2,83% 9. Monte dei Paschi di Siena 2,50% 10. Gruppo La Fondiaria 2% 11. Gruppo Premafin 2% 12. Cassa di Risparmio di Firenze 1,85% 13. RAS 1,33%

Per inciso, l'elenco degli azionisti viene reso ufficialmente disponibile da Bankitalia solo a partire dal 20 settembre 2005; fino a quel momento era da considerarsi "riservato", ossia i cittadini non avevano il diritto di sapere a chi appartiene realmente la banca nazionale, l’ente che, a conti fatti, grazie al perverso meccanismo del signoraggio, tiene in scacco il Governo. Sabato 16 dicembre 2006 è stato pubblicato il nuovo Statuto di Bankitalia (approvato il 12/12/2006), ma all’art. 3 è avvenuta un’interessante manipolazione. È stato rimosso il seguente passo (fonte: http://www.disinformazione.it/nuovo_statuto_bankitalia.htm ):

1

Page 2: Salvatore Brizzi Esoterismo Signoraggio Riserva Obbligatoria Frazionaria

In ogni caso dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale della Banca da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici. Questo significa che fino a quella data il fatto che la partecipazione a Bankitalia fosse al 95% privata... era illegale. Mentre da quella data non esiste più alcuna limitazione alla privatizzazione della Banca d’Italia! Chi sono i firmatari del nuovo Statuto? Le firme sono tre: Giorgio Napolitano (Presidente della Repubblica), Romano Prodi (Presidente del Consiglio), Tommaso Padoa Schioppa (ministro Economia e Finanze). I soci della Banca Centrale Europea sono (fonte: http://www.disinformazione.it/banchecentrali.htm):

1. Deutsche Bundesbank 23,40% 2. Banque de France 16,52% 3. Bank of England 15,98% 4. Banca d'Italia 14,57% 5. Banco de Espana 8,78% 6. … … …

Domanda: perché la Bank of England fa parte degli azionisti della BCE – e quindi partecipa alla spartizione dei proventi del signoraggio – se non ha aderito alla moneta unica? Ognuno può ipotizzare una risposta. Se consideriamo che la valuta odierna non è più convertibile, cioè non è più legata a una quantità d’oro, ma può essere letteralmente fabbricata dal nulla (le banconote sono convertibili in dollari USA ma dal 1971 il dollaro USA non è più convertibile in oro), allora ci rendiamo conto di quale immenso potere abbiano le banche private nei confronti dei governi, potendo esse stampare denaro a piacimento. Per esempio, ciò che è stato fatto per arginare temporaneamente la crisi del 2008 ha riguardato l’immissione di nuova liquidità sul mercato, il che, in parole povere, significa che sono state stampate più banconote (carta colorata senza alcun corrispettivo in oro) dalla BCE. La Federal Reserve americana è il corrispettivo della nostra BCE. Le banche azioniste della Federal Reserve sono per statuto banche nazionali americane, ad oggi suddivise in dodici distretti: Boston, New York, Filadelfia, ecc. Le azioni di ogni distretto possono essere detenute sia da banche americane che straniere.

Attualmente il distretto di New York controlla gli altri undici ed è di proprietà di banche private (fonte: wikipedia.org):

• La Banca Rothschild di Londra • La Banca Warburg di Amburgo • La Banca Rothschild di Berlino • La Lehman Brothers di New York • La Lazard Brothers di Parigi • La Banca Kuhln Loeb di New York • Le Banche Israel Moses Seif • La Goldman Sachs di New York • La Banca Warburg di Amsterdam

2

Page 3: Salvatore Brizzi Esoterismo Signoraggio Riserva Obbligatoria Frazionaria

• La Chase Manhattan Bank di New York

Per maggiori informazioni leggi i vari capitoli del libro “I segreti della Federal Reserve” di Eustace Mullins. Riassumendo La Banca d’Italia – una società per azioni formata da banche commerciali, proprietà di cittadini privati – fa stampare una banconota al costo di circa 30 centesimi di euro (valore intrinseco), e la presta allo Stato al suo valore nominale (per es. 100 euro) più il 2,5% d’interesse (!!!) che è il tasso di sconto, peraltro deciso sempre dalla Banca d’Italia (ora dalla Banca Centrale Europea). Lo Stato (Ministero del Tesoro) deve allora emettere un’obbligazione di 102,5 euro verso la Banca, a fronte di una spesa della Banca di soli 30 centesimi!!! Questo prestito dovrà essere restituito dallo Stato alla Banca. Ma lo Stato siamo noi, quindi quei soldi che lo Stato si è fatto prestare da una società di banchieri privati permettendo loro di battere moneta in sua vece, dovremo restituirli proprio noi. Pertanto senza nemmeno saperlo o averlo voluto, dal momento in cui nasciamo siamo tutti indebitati con le banche commerciali, e questo debito è in definitiva il reale significato che si nasconde dietro l’espressione debito pubblico. Le banche stampano i soldi che ci prestano, cioè tutto il denaro che è in circolazione... ma non stampano anche gli interessi. In altre parole, la Banca Centrale stampa una banconota da 100 euro, la presta allo Stato caricandola di un interesse di 2,5 euro... ma non ha stampato anche i 2,5 euro che lo Stato dovrà restituirle! In questo modo è matematicamente impossibile per lo Stato (per noi) restituire l'interesse. Siamo debitori cronici. Sembra la trama di un film di serie B, invece è la realtà.

RISERVA OBBLIGATORIA (o FRAZIONARIA)

Se io deposito, per esempio, 100 euro su un conto a mio nome, la banca sa già che nei mesi successivi ne userò solo una parte, mentre il resto rimarrà permanentemente in cassa. Quindi non è necessario che la banca tenga in cassa tutto il mio deposito, ma è sufficiente ce ne sia una parte sempre disponibile ogni qualvolta decido di effettuare un prelievo, e il resto può tranquillamente prestarlo ad altri clienti. La percentuale di denaro che la banca è obbligata a tenere in cassa si chiama ‘riserva obbligatoria’ (o riserva frazionaria). Questa percentuale dovrebbe essere decisa da una legge dello Stato, ma nella realtà, osservando quali sono i giochi di potere (vedi quanto detto sul signoraggio), lo Stato non è nella posizione di poter imporre una percentuale alle banche, ed è quindi la Banca Centrale a deciderla. Nel 1957 la riserva obbligatoria era del 25%. Nel 1970 la riserva obbligatoria era del 15%. Oggi la riserva obbligatoria è del 2%. (fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_frazionaria) Ciò significa che, quando io deposito 100 euro, la banca è obbligata a tenere in cassa solo 2 euro, e può prestarne 98 ricavandone interessi. Ipotizziamo che la banca presti i 98 euro a un’azienda che ne ha fatto richiesta. Questa azienda ovviamente deposita a sua volta il prestito ricevuto nella sua banca. Il problema è che in questo modo viene artificiosamente moltiplicata la quantità di moneta in circolazione, che quindi diviene moneta virtuale e non più reale. Infatti ora risulta che sul mio

3

Page 4: Salvatore Brizzi Esoterismo Signoraggio Riserva Obbligatoria Frazionaria

conto ci sono sempre 100 euro, ma al contempo ce ne sono 98 in più sul conto dell’azienda che ha ricevuto il prestito! La banca dove l’azienda ha versato il prestito che le è stato concesso, è obbligata a tenere in cassa solo 2 euro (per la precisione il 2% di 98, cioè 1,96 euro) mentre può prestare gli altri 96 euro. Qualcuno riceve in prestito questi 96 euro e a sua volta li deposita sul suo conto personale. Adesso ci sono in circolazione 100+98+96= 294 euro disposti su tre diversi conti correnti, quando invece l’unico denaro reale – frutto di lavoro – è costituito dai 100 euro iniziali, e il resto è virtuale! Questo meccanismo, così come accade col signoraggio, mette in circolazione una quantità abnorme di moneta che genera inflazione. Se la Banca Centrale continua a immettere nel mercato moneta virtuale e continua ad abbassare il tasso di sconto – ciò che sta facendo in questo periodo – fornisce l’illusione di una temporanea ripresa, perché queste due azioni incoraggiano gli investitori e i consumatori, ma in realtà sta ponendo le basi per un futuro regime di iper-inflazione, dove tutti a un certo punto saranno costretti ad accorgersi che il denaro non vale niente.

MOLTIPLICATORE MONETARIO

Il moltiplicatore monetario è il criterio matematico (che si esprime in una formula matematica) e contabile a cui devono attenersi le banche per la creazione di nuova moneta, quella stessa moneta che sarà poi utilizzata dalle stesse banche per concedere prestiti e accumulare interessi. Il moltiplicatore è intimamente collegato al concetto di riserva frazionaria. Questa è la formula:

L’unica variabile è r, che sta a indicare la percentuale di riserva obbligatoria. Essendo oggi, come abbiamo detto, r = 2%, questo significa che la creazione di moneta elettronica all'interno del sistema bancario sarà di 50 volte il deposito iniziale. In altre parole, partendo dai miei 100 euro di deposito iniziale, e procedendo come illustrato nel capitolo precedente, il sistema bancario nel suo complesso sarà in grado di creare legalmente fino a circa 5.000 euro da prestare ai clienti!!! Lascio a voi le riflessioni riguardo il possibile futuro di un sistema bancario, e quindi sociale, fondato su meccanismi quali signoraggio e moltiplicatori monetari. Siti di riferimento: www.signoraggio.com www.usemlab.com http://studimonetari.org www.disinformazione.it Bibliografia consigliata: Bankenstein. Tutto quello che non avreste mai voluto sapere sulle banche di Marco Saba – Nexus Edizioni – 2006

4

Page 5: Salvatore Brizzi Esoterismo Signoraggio Riserva Obbligatoria Frazionaria

5

Euroschiavi di Marco della Luna, Antonio Miclavez – Arianna Edizioni – 2005/2007 La moneta libera da inflazione e da interesse di Margrit Kennedy – Arianna Edizioni – 2006 Banca Bassotti di Giuseppe Cloza – Stampa Alternativa – 2000