Salute Mentale LIntervento domiciliare Le Buone Pratiche Non cè salute senza Salute mentale Galileo...

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Salute Mentale L’Intervento domiciliare Le Buone Pratiche Non c’è salute senza Salute mentale Galileo Guidi Regione Toscana Grosseto 13 maggio 2007

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Salute Mentale L’Intervento domiciliare

Le Buone Pratiche

Non c’è salute senza Salute mentale

Galileo Guidi

Regione ToscanaGrosseto 13 maggio 2007

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DIRITTO ALLA SALUTEDIRITTO ALLA SALUTE

Diritto dell’individuo

Interesse della

collettività

art. 32 della Costituzione

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Salute come diritto Salute come diritto PLURIDIMENSIONALEPLURIDIMENSIONALE

Diritto all’integrità psicofisica

Diritto a trattamenti sanitari

Diritto alle cure gratuite

Diritto a non essere curato

Diritto alla propria idea di salute

Diritto ad ambiente salutare

Diritto all’integrazione socio-sanitaria

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UN QUADRO COMPLESSOUN QUADRO COMPLESSO U.E.U.E. riconoscimento di diritti e armonizzazione riconoscimento di diritti e armonizzazione

delle legislazioni (delle legislazioni (carta di Lisbonacarta di Lisbona))

STATOSTATO livelli essenziali (e fissazione degli livelli essenziali (e fissazione degli standards)standards)

REGIONIREGIONI definizione modello e titolarità della definizione modello e titolarità della sanitàsanità

COMUNICOMUNI titolarità dei servizi sociali titolarità dei servizi sociali

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Esiste la definizione dei Livelli essenziali Esiste la definizione dei Livelli essenziali di assistenza e il relativo Fondo di assistenza e il relativo Fondo Sanitario NazionaleSanitario Nazionale

Non esiste la definizione dei LIVE A S Non esiste la definizione dei LIVE A S (livelli di assistenza sociale) e manca il (livelli di assistenza sociale) e manca il relativo fondo nazionalerelativo fondo nazionale

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Risorse destinate ai Servizi Sociali

da parte dei Comuni

Media pro-capite nazionale 91 €Media pro-capite toscana 117

con variazioni ampie tra le diverse zone socio-sanitarie

* Fonte ISTAT dai bilanci consuntivi 2003

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Da un Welfare State Da un Welfare State nazionalenazionale

ad un Welfare State ad un Welfare State “articolato” “articolato”

(e differenziato)(e differenziato)

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Esigenza di equilibrareEsigenza di equilibrare

libertà di differenziazione libertà di differenziazione delle soluzioni organizzativedelle soluzioni organizzative

concon

diritto di cittadinanza di diritto di cittadinanza di tutti su tutto il territorio tutti su tutto il territorio nazionalenazionale

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A Livello Regionalenel rispetto degli obbiettivi

strategici e priorità del P.R.S.

• Piano Integrato Sociale Regionale conterrà un capitolo riguardante l’alta integrazione che ritroveremo all’interno del

Piano Sanitario Regionale

avremo in tal modo un unico strumento di programmazione

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Piano Sanitario Regionale P.S.R.

Alta Integrazione Socio-sanitariaAlta Integrazione Socio-sanitaria

Piano Integrato Sociale Regionale P.I.S.R.

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Strumenti di programmazioneStrumenti di programmazioneIntegrazione tra Integrazione tra servizio sanitario servizio sanitario / / enti localienti locali / / forze socialiforze sociali

Il Piano Integrato di SaluteIl Piano Integrato di Salute Strumento partecipato di programmazione integrata delle politiche sociali e sanitarie di salute, a livello di zona-distretto E’ espressione delle funzioni di governo delle Società della Salute

Livelli essenziali di assistenza nazionali Livelli essenziali di assistenza nazionali (DPCM 14.02.2001-DPCM 29.11.2001)(DPCM 14.02.2001-DPCM 29.11.2001)

Livelli di assistenza sociosanitaria RTLivelli di assistenza sociosanitaria RT (All.3 PSR 2005/2007) (All.3 PSR 2005/2007)

CONTESTO LOCALECONTESTO LOCALE

INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

INCIDERE SUI DETERMINANTI

DI SALUTE

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• I Piani Integrati di Salute, nella loro valenza programmatoria, ed in quella di indirizzo gestionale, permetteranno, attraverso le azioni progettuali ed i percorsi assistenziali in esse contenute di dare maggiore efficacia alle risposte integrate con gli interventi sociali allargati ( casa, mobilità, tempo libero, lavoro, ecc..) P.I.S.R. 2007-2010

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I Piani Integrati di Salute conterranno

le azioni ed i percorsi assistenziali che dovranno permettere al definizione e

l’effettuazione del progetto terapeutico riabilitativo individualizzato

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Sistema di accesso ai servizi socio-sanitari

L’obbiettivo generale del sistema integrato è quindi l’organizzazione, a livello di zona/distretto di un percorso unitario ai servizi sanitari, sociali e socio-sanitari (P.U.A.),attraverso specifiche modalità di accoglienza e di gestione della domanda, che saranno adottate secondo il principio della gradualità P.I.S.R. 2007-2010

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La SdS assume le responsabilità del governo delle La SdS assume le responsabilità del governo delle attività socio-assistenziali, sociosanitarie, sanitarie attività socio-assistenziali, sociosanitarie, sanitarie territoriali e specialistiche di baseterritoriali e specialistiche di base

Le attribuzioni delle aziende USL e dei comuni in Le attribuzioni delle aziende USL e dei comuni in materia di organizzazione, disciplina e gestione dei materia di organizzazione, disciplina e gestione dei servizi sono esercitate nel rispetto degli indirizzi servizi sono esercitate nel rispetto degli indirizzi della SdSdella SdS

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 Modello organizzativo di assistenza territoriale Modello organizzativo di assistenza territoriale per la Salute Mentaleper la Salute Mentale

Il Dipartimento di Salute MentaleIl Dipartimento di Salute Mentale• Esercita un’azione di supporto tecnico professionale alle Societàdella Salute e alle Aziende Unità Sanitarie Locali nelle funzioni di governo delle attività socio-sanitarie relative alla Salute Mentale

• Insieme integrato di strutture e servizi finalizzati alla promozione della salute mentale ed alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi psichici, nonché di quelli neurologici e neuropsicologici in età evolutiva

• Garantisce la realizzazione di percorsi assistenziali integrati, di procedure operative omogenee ed il coordinamento dei servizi di Salute Mentale ai livelli di zona-distretto, azienda e area vasta

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Il D.S.M. si articola in

Unità Funzionali Salute Mentale Adulti

Unità Funzionali Salute Mentale Infanzia Adolescenza

responsabili dell’erogazione delle prestazioni nell’ambito della zona-distretto

Unità Operative Professionali

curano gli aspetti tecnico-professionali del profilo di appartenenza a livello aziendale

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Sistema dei servizi per la Salute Mentale

• Servizi in “rete”, quale strumento di percorsi assistenziali fortemente orientati ad assicurare la continuità dell’assistenza e le finalità riabilitative

• Non solo servizi psichiatrici bensì servizi con il concorso di più professionalità per un’azione multiprofessionale e multidimenzionale di tutela della salute mentale, dalla promozione della salute alla individuazione precoce del disturbo alla cura, con particolare attenzione al percorso riabilitativo, sia degli adulti che per l’età infantile ed adolescenziale

• Rifiuto di logiche “istituzionalizzanti” e di segregazione

• Scelta di “servizi di comunità” a forte interazione con la comunità locale, per la costruzione di percorsi di condivisione, di sostegno, di azioni di recupero e di reinserimento sociale

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Oggi in Toscana circa il 12% della popolazione riceve prescrizioni di farmaci psicoattivi da parte di MMG e Pediatri di libera scelta

I servizi pubblici di salute mentale hanno contatti con circa il 3% dei toscani

Rapporto Agenzia Italiana del Farmaco giugno 2006. Relativamente a queste categorie di farmaci soltanto il 50,6% è a carico del SSN

Questi dati evidenziano la necessità di governare il fenomeno dell’ appropriatezza

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Consumi farmaci antidepressivi (codice ATC = N06A)DDD x 1.000 residenti

2001 2006 * var% 06/01

1 MASSA CARRARA 30,5 57,2 87%2 LUCCA 33,9 62,3 84%3 PISTOIA 32,1 62,2 94%4 PRATO 26,2 39,7 52%5 PISA 30,3 46,7 54%6 LIVORNO 30,4 48,1 58%7 SIENA 25,1 44,8 78%8 AREZZO 25,9 48,6 88%9 GROSSETO 24,8 44,6 80%

10 FIRENZE 27,2 52,8 94%11 EMPOLI 25,4 45,7 80%12 VERSILIA 35,9 57,8 61%

28,6 50,8 78%15,6 30,1 94%

USL

TOSCANA ITALIA

*stima su dati gen_nov

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2001 2005 2006 *var% 06/01

var% 06/05

1 MASSA CARRARA 2.486.166 3.000.867 2.762.638 11% -7,9%2 LUCCA 2.998.925 3.666.302 3.288.334 10% -10,3%3 PISTOIA 3.539.504 4.615.568 3.994.547 13% -13,5%4 PRATO 2.464.227 2.513.888 2.205.190 -11% -12,3%5 PISA 3.960.637 3.935.668 3.427.863 -13% -12,9%6 LIVORNO 4.291.561 4.345.732 3.778.967 -12% -13,0%7 SIENA 2.739.053 3.156.072 2.924.465 7% -7,3%8 AREZZO 3.521.505 4.350.341 3.954.162 12% -9,1%9 GROSSETO 2.243.106 2.638.536 2.432.053 8% -7,8%

10 FIRENZE 9.013.107 10.729.064 10.051.136 12% -6,3%11 EMPOLI 2.246.662 2.699.913 2.373.306 6% -12,1%12 VERSILIA 2.335.853 2.575.071 2.306.373 -1% -10,4%

41.840.307 48.227.020 43.499.032 4% -9,8%376.075.446 460.913.235 432.295.063 15% -6,2%

USL

TOSCANA ITALIA

Consumi farmaci antidepressivi (codice ATC = N06A)spesa a carico del SSN

*stima su dati gen_nov

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Farmaci antidepressivi: DDD per 1.000 residenti. Anno 2006

0

10

20

30

40

50

60

70

DDD Toscana Italia

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Dai disturbi mentali oggi è possibile Dai disturbi mentali oggi è possibile GUARIRE o comunque MIGLIORAREGUARIRE o comunque MIGLIORARE

Sono indispensabili interventi personalizzati Sono indispensabili interventi personalizzati realizzati precocemente e coordinatirealizzati precocemente e coordinati

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OBBIETTIVO DEI SERVIZIOBBIETTIVO DEI SERVIZI

GUARIGIONE

PERCORSI INDIVIDUALIZZATI PER IL RAGGIUNGIMENTO

DELL’ AUTONOMIA POSSIBILE

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Cosa stiamo facendo e cosa pensiamo sia necessario fare

1. Definizione e approvazione schema tipo Regolamento

Dipartimento di Salute Mentale (DSM)

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2. Commissione Governo Clinico Salute Mentale.

Da un anno si è insediata ed ha iniziato elaborando proposte su varie tematiche quali la formazione, l’accreditamento delle strutture della salute mentale, la prevenzione-individuazione precoce del disturbo.

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3. Accreditamento strutture salute mentale Si è avviato il lavoro di un gruppo tecnico costituito da

professionisti dei DSM/Università per l’individuazione dei requisiti di accreditamento delle strutture del DSM (SPDC,CSM,Centri Diurni)

L’attività viene realizzata in stretta collaborazione con i colleghi del Settore Politiche per la Qualità della nostra Direzione generale e dellARS competenti in materia

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4. INFANZIA ADOLESCENZA

• Obbiettivi prioritari da inserire anche nel nuovo PSR-PISR• Completare l’organizzazione della rete dei servizi per l’infanzia e

l’adolescenza• Definire percorsi di accoglienza e cura con particolare attenzione

all’emergenza ed alle crisi acute in età adolescenziale• Individuare i punti della rete in grado di assicurare, così come indicato

dal PSR, risposte qualificate attraverso strutture residenziali per adolescenti ad alta intensità assistenziale e breve durata di trattamento

• Progetti di prevenzione e individuazione precoce del disturbo

L’assessore Rossi durante un incontro con i rappresentanti di autismo toscana si è impegnato alla presentazione di un progetto speciale sulla infanzia adolescenza con particolare riferimento ai pazienti affetti da autismo

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5. Disturbi dello spettro autistico

• Ad oggi non abbiamo raggiunto gli obbiettivi indicati dal PSR

Si prevedono le seguenti azioni: a) avvio gruppo tecnico regionale per la definizione delle linee guida

b) seminario regionale per operatori dei DSM e servizi sociali per approfondire tematiche relative all’autismo in età adulta (18 maggio)

c)Elaborazione proposta di linee guida per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico avvio consultazioni e predisposizione di delibera per adozione da parte della Giunta Regionale e/o inserimento nel nuovo piano sanitario

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6. Il lavoro nella salute mentale

• Prosegue l’attività del gruppo tecnico regionale sul tema dell’inserimento al lavoro delle persone con problemi di salute mentale. Si prevede l’aggiornamento dell’indagine conoscitiva del fenomeno e la collaborazione con l’Assessorato Formazione e Lavoro della regione Toscana e le Amministrazioni provinciali

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7. Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)

Nel 2006 con l’adozione della delibera 279 da parte della G.R. si è conclusa una fase importante di lavoro sui DCA. Siamo stati la prima regione a produrre una direttiva nella materia.

Occorrerà mantenere l’impegno diretto a:• Monitorare l’applicazione della direttiva• Favorire la conoscenza della rete regionale dei servizi• Valutare l’opportunità di sperimentare una struttura

residenziale tipo comunità terapeutica specificatamente dedicata ai DCA

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8. Salute Mentale in Carcere e Ospedale Psichiatrico Giudiziario

• Dovremo organizzare i servizi per garantire l’applicazione della L.R. 64/2005, con particolare riferimento al protocollo Regione Toscana/Prap Toscana.

• Assicurare il monitoraggio dei percorsi di cura e riabilitazione realizzati nella struttura residenziale alternativa all’OPG dell’area vasta centro e favorire lo sviluppo di analoghe esperienze nelle altre aree vaste

• Promuovere progetti individualizzati di reinserimento di pazienti ex-op

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9. Azioni di sostegno alle persone affette da malattie mentali

• Proseguire l’attività di coordinamento e promozione delle iniziative dirette a sostenere percorsi di autonomia degli utenti, a rafforzare il ruolo dell’auto aiuto psichiatrico e lo sviluppo di reti per la salute mentale

• Si è favorito la costituzione di una associazione regionale di utenti dei servizi psichiatrici. Pochi giorni fa a Carrara è nata l’associazione nazionale

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10. I servizi e la risposta alle acuzie

• Nel mese di marzo si è realizzato un congresso nazionale in collaborazione con ARS sul tema “Risposta alle acuzie e ricovero psichiatrico”.

In quella occasione è’ stata presentata una ricerca sui servizi di ricovero in Toscana ed è emersa con forza l’originalità delle risposte alla crisi nei reparti “tenda” degli ospedali delle aree non metropolitane.

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11.Monitoraggio dei servizi di salute mentale

• Per favorire la programmazione delle azioni a livello regionale e locale è necessario monitorare l’attività dei servizi. Per questo si è attivata una stretta collaborazione con il Sistema Informativo della nostra Direzione Generale e con l’ARS

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Non esiste la beatitudine senza la follia né l’illuminazione senza alienazione mentale

Norman O, Brown