Infermieristica della Salute Mentale

98
Infermieristica della Salute Mentale Dott. Massimo Mantovani

Transcript of Infermieristica della Salute Mentale

Page 1: Infermieristica della Salute Mentale

Infermieristica Infermieristica

della Salute MentaleDott. Massimo Mantovani

Page 2: Infermieristica della Salute Mentale

Il termine “malattia mentale” non è usato di

frequente: si preferisce “DISTURBO”

(intesa come -sindrome comportamentale-

quale traduzione inglese di “disorder”)

Il disturbo sembra “minimizzare” la patologia

psichiatrica introducendo indirettamente il

concetto dello STIGMA

Page 3: Infermieristica della Salute Mentale

Stigma ??

Page 4: Infermieristica della Salute Mentale

- Incurabilità

STIGMA (pregiudizio): comporta discriminazione del

paziente e della famiglia e ritarda il processo di

reinserimento e guarigione

Quali le «CONVINZIONI» più comuni?

- Incurabilità

- Inguaribilità

- Prognosi infausta

- Pericolosità e violenza

- Mancata igiene

- Imprevedibilità

Schizofrenia

Page 5: Infermieristica della Salute Mentale

Nel 1976 Ciompi e Muller in Germania sfatano

lo stigma!!!

Studiano (con studio retrospettivo)1650

pazienti, tutti diagnosticati schizofrenici fra il

1910 ed il 1960 ponendosi 1 domanda:

“La schizzofrenia è un fattore di rischio per la

prognosi “quo ad vitam”? Cioè si muore

prima?”prima?”

L’aspettativa di vita media oggi si stima in 12-15

anni meno della popolazione “normale” con

un tasso di suicidi del 5% (che è più elevato

rispetto a quello dei non affetti da patologia

mentale)

Page 6: Infermieristica della Salute Mentale

Poi presero un campione statisticamente rappresentativo

ristretto a 289 schizofrenici e si sono chiesti:

- Quale è il destino degli schizofrenici?

- Quale relazione fra invecchiamento e schizofrenia?- Quale relazione fra invecchiamento e schizofrenia?

Page 7: Infermieristica della Salute Mentale

Risposte:

1) La schizofrenia è GUARIBILE nel 50% dei casi

(parzialmente o completamente) !! La prognosi nel

complesso è buona….

2) Se è vero che nel complesso gli schizofrenici hanno

una elevata incidenza di comportamento aggressivo e

violento (predittori positivi sono sesso maschile,

giovane età, storia passata di violenza e scarsa

aderenza alla tp) è VERO ANCHE che la maggior parteaderenza alla tp) è VERO ANCHE che la maggior parte

degli schizofrenici non è più pericoloso degli altririspetto alla popolazione in generale

(vedi Guerra dei Roses, USA 1989, dove una relazione dicoppia si trasforma in una guerra sanguinosa eviolenta)

Page 8: Infermieristica della Salute Mentale

Altro mito da sfatare: LA CONTAGIOSITA’

“ a forza di stare con lo zoppo…..”

NON C’E’ NESSUNA EVIDENZA SCIENTIFICA CHE CORRELA

LA VICINANZA AD UN MALATO PSICHIATRICO CON

L’INSORGENZA DI UNA MALATTIA MENTALEL’INSORGENZA DI UNA MALATTIA MENTALE

Spesso definito il “diverso da”, cioè esprime una DEVIANZA.

PROBLEMA: diverso da “COSA”??!?!?!?

Chi è il malato mentale? Definiamo il paziente con

problemi di salute mentale….

Page 9: Infermieristica della Salute Mentale

Devianza e Patologia

Sino al 1974 l’OMOSSESSUALE aveva una patologia e l’

A.P.A. (American Psychiatric Association) la aveva inserita

nel manuale diagnostico (DSM), considerandola una

“variante patologica” del comportamento umano.

Alcuni filosofi greci hanno trattato il temaAlcuni filosofi greci hanno trattato il tema

dell'omosessualità (pederastia) in campo militare. Nel

Simposio di Platone uno degli interlocutori commenta il

fatto che le relazioni sessuali tra maschi migliorino il

coraggio in campo militare

Page 10: Infermieristica della Salute Mentale

Società tipica dei romani, tipicamente e

prettamente maschilista, dove il ruolo attivo in

un rapporto sessuale, sia con donne sia con

uomini, era sintomo di virilità e veniva esaltato,

in rapporto anche alla superiorità della GensRomana sopra gli altri popoli, destinata quindi a

dominarli anche sessualmente.

D'altro canto il ruolo passivo, di sottomissione, era

disprezzato, visto come sintomo di mollezza, di

rinuncia alla virilità, e perciò deprecabile e

vergognoso specialmente se era un cittadino

romano a ricoprirlo.

Page 11: Infermieristica della Salute Mentale

Cosa è….NORMALE?!?

Quando un individuo ha un comportamento NORMALE?!?!

Chi è un individuo?!??!

Come “leggere” l’individuo Come “leggere” l’individuo

nella sua complessità?

Page 12: Infermieristica della Salute Mentale
Page 13: Infermieristica della Salute Mentale
Page 14: Infermieristica della Salute Mentale
Page 15: Infermieristica della Salute Mentale
Page 16: Infermieristica della Salute Mentale
Page 17: Infermieristica della Salute Mentale
Page 18: Infermieristica della Salute Mentale

Essere grassi, magri, pallidi, abbronzati,ecc..

Page 19: Infermieristica della Salute Mentale

È proprio VERO?!?!?

Page 20: Infermieristica della Salute Mentale
Page 21: Infermieristica della Salute Mentale
Page 22: Infermieristica della Salute Mentale
Page 23: Infermieristica della Salute Mentale
Page 24: Infermieristica della Salute Mentale
Page 25: Infermieristica della Salute Mentale
Page 26: Infermieristica della Salute Mentale
Page 27: Infermieristica della Salute Mentale

Cosa è……NORMALE?!?!?

Quindi…cosa è NORMALE??

Perché una volta che ho definito il “normale” forse è più

semplice descrivere il “folle”.

Il concetto di “normalità” è relativo ed estremamente

L’UNICA VERITA’ è che vi è una SOTTILE distinzione fra

normalità e follia: sulle patologie psichiatriche impattano

TANTI fattori esterni dagli organi umani come fattori

sociali, culturali, politici, economici.

Il concetto di “normalità” è relativo ed estremamente

dinamico: perché rispecchia il concetto di SOCIETA’

Page 28: Infermieristica della Salute Mentale

Domanda……

Patologia mentale

vs.

Patologia organicaPatologia organica

Cosa viene «limitato o minacciato»

nell’una e cosa nell’altra???

Page 29: Infermieristica della Salute Mentale

Nel 1960 Henri Ey scriveva:

“ le patologie organiche sono una minaccia alla vita, lemalattie mentali sono attentati alla libertà”

LIBERTA’- INDIPENDENZA –

MOBILIZZAZIONE DI RISORSEMOBILIZZAZIONE DI RISORSE

La patologia mentale è un

attentato alla LIBERTA’

Page 30: Infermieristica della Salute Mentale

Libertà intesa come capacità di autodeterminarsi e fare “scelte” proprie!!

Anche l’eutanasia è una SCELTA propria!!

Questa è la prima differenza fra malato organico e patologia psichiatrica: il primo va dal medico per essere curato, nel secondo SPESSO manca la consapevolezza curato, nel secondo SPESSO manca la consapevolezza della malattia e la volontà di curarsi.

Il malato “folle” non si lava, non si nutre, non prova dolore e spesso non ha etica: ecco perché nel suo interesse, ed in quello della società, la legge prevede A.S.O. e T.S.O.

Page 31: Infermieristica della Salute Mentale

Entrando nel “Entrando nel “corecore”…..”…..

Allora la “Allora la “salute mentalesalute mentale” ”

che cos’è?!?!?che cos’è?!?!?

Page 32: Infermieristica della Salute Mentale

Definizione di Salute Mentale dell’ OMS

SALUTE MENTALE

stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l'individuo è ingrado di sfruttare :grado di sfruttare :

- le sue capacità cognitive o emozionali,

- esercitare la propria funzione all'interno della società,

- rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno,

- stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri,

- partecipare costruttivamente ai mutamenti dell'ambiente,

- adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni

Page 33: Infermieristica della Salute Mentale

Non è soltanto “assenza di malattia”

Non è semplicemente “normalità”

Non è adattamento assoluto ed acritico al proprio ambiente sociale

avere un atteggiamento creativo e produttivo verso la vita

Cosa è la salute mentale?

avere un atteggiamento creativo e produttivo verso la vita

coltivare interessi

avere fiducia in se stessi

essere indipendenti ed autonomi

saper mantenere la propria autenticità

essere in grado di superare i momenti difficili e i conflitti in modo equilibrato

adattamento tra mondo interiore ed esteriore per un armonico sviluppo

personale e buone relazioni interpersonaliadattamento alla vita sociale con partecipazione attiva e produttiva

Page 34: Infermieristica della Salute Mentale

MALATTIA MENTALE: stato di sofferenza psichica, prolungato nel

tempo, che incide sul vivere quotidiano dell'individuo, causando molti

altri problemi sul piano affettivo, socio-relazionale e lavorativo.

Cosa è la malattia mentale?

Page 35: Infermieristica della Salute Mentale

E’ colpita la personalità

dell’individuo

Alterazione del funzionamento

psichico

Cosa è la malattia mentale?

Compromissione di alcune o tutte

le funzioni della vita psichica

Disagio psichico fattore interno

dell’organismo

e della personalità che si manifesta

nel campo psichico o somatico

spesso in entrambe i campi

Page 36: Infermieristica della Salute Mentale

Come distinguere la salute dalla malattia?

1) non esiste un criterio univoco e definitivo che

consenta di distinguere la salute dalla malattia

2) tra le due infatti non c’è una netta differenza,

ma una sostanziale continuità ma una sostanziale continuità

Page 37: Infermieristica della Salute Mentale

Classificazione dei disturbi mentali

Il sistema di classificazione per i disturbi mentali più utilizzato da medici, psichiatri e psicologi è il DSM IV - Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders («Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali»)

�su base empirica

�non si basa su nessun tipo di approccio teorico (comportamentista,

cognitivista, psico-analitico … )

�identifica le tipologie più frequenti di disturbi mentali descrivendo in

modo chiaro e dettagliato i sintomi.

Page 38: Infermieristica della Salute Mentale

Chi soffre di un disturbo mentale:

�Non è affatto più pericoloso

�Non è sempre “matto”

�Ogni tanto può avere bisogno di

aiuto

Page 39: Infermieristica della Salute Mentale

Persona affetta da disturbo mentale

Eziologia multifattoriale: fattori genetici, psicologici, fattorifamiliari e socio culturali ( stile comunicativo), fattoriambientali

Manifestazione: a volte come “comportamento” e come tale è“visibile” oggettivamente, ma è anche un vissuto, qualcosa di“visibile” oggettivamente, ma è anche un vissuto, qualcosa dimolto “soggettivo”, la cui conoscenza comporta maggioridifficoltà

Page 40: Infermieristica della Salute Mentale

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

MENTALE

Page 41: Infermieristica della Salute Mentale

Profilo infermiere (DM n.739 del 14/09/94 comma 2 art. 1)

“L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e

riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali

funzioni sono la prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e

dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria”

Scopo dell’educazione alla salute mentale :

• condurre il cittadino ad una consapevole gestione della propria

salute utilizzando quando necessario i servizi a disposizione

• fornire elementi per partecipare individualmente o collettivamente

ad azioni di tutela di un ambiente sano attraverso la coscienza delle

proprie scelte.

Come, Dove, quale OBV?

Processo DINAMICO di

ADATTAMENTO allo stress

Page 42: Infermieristica della Salute Mentale

Classificazione “classica” della

malattia mentale

PSICOSI (studiate meglio dagli europei)

Disturbi caratterizzati da:

- Non consapevolezza della malattia

- Assenza di capacità di critica e giudizio- Assenza di capacità di critica e giudizio

- Non richiesta di aiuto

- Assente o scarso inserimento socio-lavorativo

Comprendevano le schizzofrenie, le psicosi deliranti e

le sindromi psicoorganiche

Page 43: Infermieristica della Salute Mentale

NEVROSI (studiate meglio dai nordamericani)

Disturbi caratterizzati da:

- Consapevolezza della malattia

- Mantenimento della capacità critica e di giudizio

- Mantenimento della posizione socio-lavorativa- Mantenimento della posizione socio-lavorativa

- Richiesta di aiuto

Comprendevano: nevrosi d’ansia, nevrosi isterica, nevrosi

ossessivo-compulsiva

Page 44: Infermieristica della Salute Mentale

«NUOVA» classificazione……

Nel 1992 l’OMS ha pubblicato l’ICD (International

Classification Disease): qui si da una nuova classificazione

dei disturbi mentali. Non più due ma 10!!

Il DSM è il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Il DSM è il Diagnostic and Statistical Manual of Mental

Disorders dell’ APA (è un sistema nosografico).

Il DSM è uno strumento di DIAGNOSI DESCRITTIVA dei

disturbi mentali. Il suo approccio è quello di applicare la

relativa stabilità dell'analisi descrittiva dei sintomi

dipatologie mediche all'universo dei disturbi

mentali.

Page 45: Infermieristica della Salute Mentale

La sua struttura segue un sistema multiassiale: divide i disturbi in cinque assi, così ripartiti:

ASSE I: disturbi clinici, caratterizzati dalla proprietà di essere temporanei o comunque non "strutturali" e altre alterazioni che possono essere oggetto di attenzione clinica (per esempio valuterà se il soggetto è sieropositivo, malato cronico, etc.)

ASSE II: disturbi di personalità e ritardo mentale. Disturbi stabili, strutturali e difficilmente restituibili ad una condizione "pre-morbosa"; generalmente, ma non necessariamente, si accompagnano a un disturbo di Asse I, cui fanno da contesto. Questo asse è divisa in sottoparagrafi corrispondenti ai diversi accompagnano a un disturbo di Asse I, cui fanno da contesto. Questo asse è divisa in sottoparagrafi corrispondenti ai diversi disturbi di personalità.

ASSE III: condizioni mediche acute e disordini fisici

ASSE IV: condizioni psicosociali e ambientali che

contribuiscono al disordine

ASSE V: valutazioni globali del funzionamento

Page 46: Infermieristica della Salute Mentale

LA SEMEIOTICA

PSICOPATOLOGICA

Conoscere segni e sintomi è importante per mettere in

correlazione il comportamento del paziente con una

diagnosi

MA attenzione a NON “cucire” addosso ad un paziente

una diagnosi, senza ricordarsi di coniugare questi aspetti una diagnosi, senza ricordarsi di coniugare questi aspetti

con l’interiorizzazione della patologia, la storia personale

e la realtà sociale nella quale il paziente vive: qui NON

siamo nel campo nelle patologie organiche!!!

Page 47: Infermieristica della Salute Mentale

Le funzioni psichiche

Le funzioni psichiche (o funzioni della mente) sono:

- Percezione

……quali le funzioni psichiche?

- Percezione

- Pensiero

- Affettività

- Intelligenza

- Memoria

- Psicomotricità

- Coscienza

Page 48: Infermieristica della Salute Mentale

“ Notte stellata” – olio su tela - (1889)

Vincent Van Gogh(1853-1890), pittore olandese, rappresenta il prototipo più famoso di “artista maledetto”

Page 49: Infermieristica della Salute Mentale
Page 50: Infermieristica della Salute Mentale

Disturbi della percezione

1) Modificazioni quantitative: iper o ipoestesia (cioè

colori, suoni, odori percepiti più intensi o meno intensi)

2) Modificazioni qualitative: eritropsia, xantopsia

(alterazioni che si verificano nelle intossicazioni da

allucinogeni) o micropsia (gli oggetti appaiono piùallucinogeni) o micropsia (gli oggetti appaiono più

piccoli del normale: accade nelle lesioni dell’apparato

oculare o temporo-occipitali)

Page 51: Infermieristica della Salute Mentale

3) Illusioni

Lo stimolo reale è avvertito in modo “distorto”: cioè c’è

una distorsione della realtà.

Es. illusioni affettive: tipiche di uno stato di ansia nel

quale si percepisce un ramo che si muove di un

albero come una presenza minacciosa.

Es. le pareidolie: sono elaborazioni complesse di

stimoli e dati sensoriali percepiti come figure distimoli e dati sensoriali percepiti come figure di

persone, animali o oggetti

Page 52: Infermieristica della Salute Mentale

Macchie di Rorschach

Lo stimolo è REALE ma viene

“distorto” dalla mente

Page 53: Infermieristica della Salute Mentale

Organi di senso

Nelle illusioni lo stimolo

REALE viene percepito

distorto dal soggetto:distorto dal soggetto:

gli organi di senso lo

percepiscono come

distorto!!!

Page 54: Infermieristica della Salute Mentale

“I sensi non possono essere considerati

affidabili......”

Cartesio

(René Descartes, 1596-1650)

Page 55: Infermieristica della Salute Mentale

“I sensi non possono essere considerati

affidabili......”

cogito, ergo sum

Cartesio

(René Descartes, 1596-1650)

Page 56: Infermieristica della Salute Mentale

Allucinazioni

Sono state definite “percezioni SENZA oggetto”.

Frequenti nelle psicosi, il dato sensoriale o lo stimolo

NON esistono ma il soggetto le percepisce come

reali e riguardano TUTTI gli organi di senso.

Page 57: Infermieristica della Salute Mentale

Allucinazioni uditive: nella schizofrenia e nelle psicosi

deliranti croniche si sentono le “voci”. Le parole sono

spesso bisbigliate ma il soggetto è in grado di raccontare

precisamente i caratteri: se voce di donna o uomo e il

contenuto della comunicazione (consigli o ordini). A volte

possono essere più voci che dialogano fra loro.

Di conseguenza il soggetto si comporta come se fosseroDi conseguenza il soggetto si comporta come se fossero

vere e può mettersi le mani alle orecchie

Page 58: Infermieristica della Salute Mentale

Schizofrenia ed intelligenzaIl più famoso schizofrenico fu sicuramente John Nash (che

vinse il premio Nobel per l’economia nel 1994: ha

rivoluzionato il sistema matematico ed economico con la

teoria dei “giochi”)

Jonh Nash

Page 59: Infermieristica della Salute Mentale

Teoria dei giochi� La divisione cioè la specializzazione del lavoro genera in sé il

bisogno di coordinamento o integrazione.

� Organizzare il lavoro significa quindi gestire questo apparente paradosso: più si divide e più occorre integrare.

C NCLadro 2

3,3

C NC

C

NC

0,6

6,0 1,1

� Quando la mancanza di coordinamento porta a risultati sub-ottimali…

� Il dilemma del prigioniero

Ladro 1

Page 60: Infermieristica della Salute Mentale

Allucinazioni Visive

Spesso sono psico-organiche o di origine tossica:

pragmatico è il “delirium tremens” dell’alcolista.

Il delirium tremens è una sindrome psicotica acuta che si

può verificare in soggetti affetti da alcolismo cronico o

come sindrome di astinenza dovuta alla brusca

interruzione di trattamenti farmacologici a base diinterruzione di trattamenti farmacologici a base di

benzodiazepine e barbiturici.

Page 61: Infermieristica della Salute Mentale

Cause

Probabilmente il delirium tremens compare in relazione con:

- il danno tossicologico sul sistema nervoso centrale,

- la riduzione della funzione disintossicante del fegato

- le alterazioni del ritmo veglia-sonno.

SintomiSintomi

Il delirium tremens si manifesta con sintomi quali statoconfusionale, forti allucinazioni (soprattutto visive),

tremore, sudorazione, aumento della frequenza cardiaca,

febbre, dispepsia e disidratazione. Alcuni segnalipremonitori sono: turbe dell’umore, ansia, irrequietezza,

tremori, anoressia, nausea, insonnia, vomito, e incubi

notturni.

Page 62: Infermieristica della Salute Mentale

Evoluzione

Il delirium tremens insorge improvvisamente ed è

caratterizzato da angoscia, stato confusionale, delirio,

disturbi della memoria e della parola. Tra i disturbisomatici si riscontrano: tremori, sudorazione, febbre,

disidratazione, ipotensione.

Il delirium tremens si risolve in genere in pochi giorni, maIl delirium tremens si risolve in genere in pochi giorni, ma

può condurre a morte per collasso cardiocircolatorio. Il

delirium tremens da alcolismo, se non trattato

tempestivamente, può favorire infezioni broncopolmonari

e gravi lesioni del sistema nervoso centrale.

Page 63: Infermieristica della Salute Mentale

Trattamento

La terapia richiede il ricovero in ospedale, sedazione, il

controllo dello stato cardiorespiratorio e dell’equilibrioidrosalino. Di solito il trattamento comprende la

somministrazione di ipnotici e tranquillanti, l'infusione di

liquidi nutritivi per normalizzare il metabolismo, nonché il

sostegno psicologico e la continua osservazione del

paziente, che non va mai lasciato solo.

sostegno psicologico e la continua osservazione del

paziente, che non va mai lasciato solo.

Page 64: Infermieristica della Salute Mentale

Allucinazioni Olfattive o gustative

Raramente hanno contenuto piacevole, a volte presenti nei

tumori del lobo temporale

Allucinazioni somatiche

1) Cenestesiche: percezioni abnormi del corpo o parti di

essoesso

2) Tattili o termiche: sensazione di formicolio o

allucinazioni idriche (tutto ciò che si tocca è percepito

come bagnato)

3) Motrici: il soggetto crede di muoversi (anche volare)

nonostante sia immobile, spesso crede anche che

qualcuno lo spinga a camminare

Page 65: Infermieristica della Salute Mentale

Disturbi del pensiero

E’ un’attività complessa costituita prioritariamente da:

1) intelligenza (serve ad impostare un pensiero rapido ed

economico)

2) memoria (serve a richiamare i contenuti di coscienza)

Disturbi della:

- Forma del pensiero (logorrea dove il pensiero scivola da

un’idea all’altra senza una direttrice)

- Del contenuto (come nel “delirio”, che viene

rappresentato come un giudizio patologicamente falso)

Page 66: Infermieristica della Salute Mentale

Disturbi dell’affettività

Non è facile definire l’affettività o “TIMIA” (dal greco

“animo, sentimento”) in quanto in essa ricadono

esperienze estremamente soggettive che si connotano

all’interno di una dicotomia piacere/dispiacere.

L’affettività comprende:

- Sentimenti (stati affettivi persistenti a contenuti definiti)

- Emozioni (stati affettivi acuti a rapida insorgenza e di

facile esaurimento

- Tono dell’umore cioè lo stato basale dell’affettività

Page 67: Infermieristica della Salute Mentale

I disturbi dell’affettività si dividono in:

- Ansia (sensazione di pericolo imminente SENZA uno stimolo di

pericolo reale e questo la differenzia dalla paura: la paura è utile

alla sopravvivenza, l’ansia no!!!). E’ correlata dall’attivazione del

sistema neurovegetativo: tachicardia, ipertensione, midriasi. L’ansia

è ubiquitaria: si trova sia nelle nevrosi che nelle psicosi- anche nelle

DIAGNOSI INFERMIERISTICHE!!)

- Fobia (spiacevole stato affettivo di timore e paura riferito a

contenuti diversi: claustrofobia, rupofobia (paura luoghi sporchi),

ereutofobia (paura di arrossire.) Il soggetto è consapevole di questa

paura irragionevole

- Depressione (abbassamento del tono dell’umore che può arrivare

sino allo “stupor melanconico con immobilismo e mutacismo)

Page 68: Infermieristica della Salute Mentale

- Stato ipertimico (innalzamento del tono dell’umore in cui

non esistono ostacoli, sino ad arrivare ad eccessi d’ira

con distruzione totale)

- Umore irritabile (risonanza sproporzionata a stimoli di

lieve entità che si manifesta con reazioni di rabbia ed ira)

- Labilità emotiva (rapido mutamento del tono dell’umore

in pochissimi minuti. Il riso e pianto spastico sono tipici

delle sofferenze organiche cerebrali)

Page 69: Infermieristica della Salute Mentale

- Ambivalenza affettiva (nella stessa situazione o stesso

stimolo il soggetto sperimenta due sensazioni opposte:

piacere/dispiacere, simpatia/antipatia)

- Dissociazione affettiva (l’affettività non è adeguata alla

situazione che il soggetto sta vivendo. Si può arrivare

sino alla “paratimia” cioè lo scoppio d’ira di fronte a una

notizia lieta)notizia lieta)

- Apatia (vuoto affettivo che si manifesta con indifferenza,

distacco emotivo da OGNI stimolo)

Page 70: Infermieristica della Salute Mentale

Disturbi dell’intelligenza

Definizione psichiatrica di intelligenza: “capacità genericadi utilizzare in modo adeguato allo scopo, tutti glielementi del pensiero (intelligenza e memoria) necessaria risolvere il problema”.

Massima potenzialità fra 20-25 anniMassima potenzialità fra 20-25 anni

I fattori che concorrono alla migliore espressione

dell’intelligenza sono:

- Patrimonio di conoscenze individuali

- Integrità delle funzioni della mente (in part della

memoria)

- La critica

- L’interesse che spinge la capacità di critica

Page 71: Infermieristica della Salute Mentale

I disturbi dell’intelligenza sono:

- Oligofrenia: difetto dell’intelligenza per cause perinatali,

prenatali o postnatali organiche o ereditarie. Il danno è

permanente e l’intelligenza non si sviluppa

- Demenza: insorge in età adulta con riduzione delle funzioni intellettive prima integre

Page 72: Infermieristica della Salute Mentale

Disturbi della memoria

E’ un’attività psichica con il compito di registrare i

contenuti di coscienza, “stivandoli” in ricordi (memoria di

fissazione), per poi riportarli alla coscienza quando

servono (memoria di rievocazione): i ricordi più antichi e

più rievocati sono i più resistenti all’usura. Gli anziani

fanno PROPRIO questo!! Non ricordano cosa hanno fatto

il giorno stesso ma nel passato si.il giorno stesso ma nel passato si.

Tra i disturbi ci sono i disturbi QUANTITATIVI (ipermnesia,

ipomnesia, amnesia) o QUALITATIVI (falsi riconoscimenti:

cioè attribuire un significato ad una situazione nuova mai

vissuta come nei déjà vu; presenti nelle lesioni del lobo

temporale, stati tossici e schizofrenia)o (confabulazioni:

creazione di falsi ricordi perché MAI accaduti)

Page 73: Infermieristica della Salute Mentale

Disturbi della psicomotricità

L’attività psico-motoria è la risultante di 3 istanze:

- Tendenza dell’attività psichica a tradursi in movimento

- Tendenza dell’istinto

- Tendenza della volontà

I disturbi consistono in :

- Aumento della psico-motricità: iperattività sino al furore

“pantoclastico” (tendenza a rompere tutto ciò che c’è

nell’ambiente circostante)

- Diminuzione psico-motricità

- Impulsività: brusca spinta volitiva a cui segue un’azione

improvvisa ed apparentemente afinalistica

Page 74: Infermieristica della Salute Mentale

Si parla di:

Stereotipie: frammenti di attività motoria e di

espressioni verbali che si presentano come persistenti

ripetizioni di movimenti

Manierismi: modalità goffe e ripetute di caricatura di

comportamenti normalicomportamenti normali

Negativismo: opposizione a quanto viene suggerito, il

mutacismo è il rifiuto ostinato a rispondere a qualsiasi

domanda

Automatismo: è l’esecuzione passiva di qualsiasi

comando

Page 75: Infermieristica della Salute Mentale

Disturbi della coscienza

E’ una attività di sintesi e coordinazione fra le varie funzioni

della mente: comprende consapevolezza e vigilanza

Consapevolezza: esperienza psichica attuale che ci informa di

dove siamo, cosa facciamo, ecc..dove siamo, cosa facciamo, ecc..

Vigilanza: le funzioni risiedono nella corteccia e nel tronco

encefalico dove sono anche localizzati i centri del sonno

Page 76: Infermieristica della Salute Mentale

I disturbi quindi si dividono in disturbi:

1) Della vigilanza

2) Della consapevolezza

- Della vigilanza: che a seconda della gravità della lesione

o del trauma del tronco encefalico, passano dal torporeal coma

Come si valuta il coma?!?!?

Page 77: Infermieristica della Salute Mentale
Page 78: Infermieristica della Salute Mentale

Ragionamento clinico….Ore 14.00 di un giorno feriale.

La moglie 65enne di un uomo di 72 anni, al rientro dal suo

“giretto al mercato” trova il marito a letto nel seguente stato:

- Agitazione psicomotoria (agita le braccia e le gambe

emettendo lamenti e non parole)

- Dissociazione completa : impossibilità di stabilire un contatto

- Lieve sudorazione algida- Lieve sudorazione algida

Impaurita chiama il 118……

Che facciamo??Che facciamo??

Page 79: Infermieristica della Salute Mentale

Enzo – 72 anni

Page 80: Infermieristica della Salute Mentale

Ragionamento clinico/assistenziale

Ore 14.00 di un giorno feriale.

La moglie 65enne di un uomo di 72 anni, al rientro dal suo

“giretto al mercato” trova il marito a letto nel seguente stato:

- Agitazione psicomotoria (agita le braccia e le gambe

emettendo lamenti e non parole)

- Dissociazione completa : impossibilità di stabilire un contatto

- Lieve sudorazione algida- Lieve sudorazione algida

Impaurita chiama il 118……

Che facciamo??Che facciamo??

Page 81: Infermieristica della Salute Mentale

Della consapevolezza: il paziente può essere assorto nellasua esperienza che però è fuori dall’ambito consapevole

(es sonnambulismo) o essere in uno stato “sognante” nel

quale ha interazioni con gli altri ma in senso

allucinatorio-delirante. O ancora essere in uno stato

I disturbi quindi si dividono in disturbi:

1) Della vigilanza

2) Della consapevolezza

allucinatorio-delirante. O ancora essere in uno stato

depersonalizzante: “io non sono più io” come negli stati

tossici da allucinogeni, disturbi cerebrali organici,

schizofrenie e epilessia temporale.

Page 82: Infermieristica della Salute Mentale

“L’infermiere è colui che fa uso della propria intelligenza

pratica nel progetto creativo di cure per individui che

vivono in determinate e mutevoli circostanze”

(D.Orem, 1992).

E il nursing come viene utilizzato?

L’esperienza e l’individualità del malato diventano centrali

nell’assistenza!!!

Page 83: Infermieristica della Salute Mentale

Assistenza…..Che significa assistere?Come ci si siede accanto ad un paziente??

Aiutandolo a crescere e realizzarsi e in questo il nursing

serve a far ritrovare AUTONOMIA!! (al greco antico

αὐτονομία; autònomos, parola composta da αὐτο-,

auto- e νόμος, nomos, "legge“) fa riferimento alla

capacità di poter scegliere la propria vita e come

mandarla avanti e come partecipare alla vita socialemandarla avanti e come partecipare alla vita sociale

In che modo il nursing crea il processo di accertamento e

poi il Piano Assistenziale?

Con una visione OLISTICA entrando in empatia si considera

la persona in relazione con l’ambiente e tutte le sue

dimensioni attraverso le fasi dell’accertamento, diagnosi,

obiettivi, pianificazione, attuazione, valutazione

Page 84: Infermieristica della Salute Mentale

E con quali strumenti??

Fonendoscopio? Stick glicemico? Saturimetro?

Con la RELAZIONE: strumento principale in psichiatria.

Attraverso la relazione “passa tutto”: è quindi il principaleAttraverso la relazione “passa tutto”: è quindi il principale

strumento di valutazione MA anche la principale

TERAPIA (Relazione terapeutica)

Quali figure essenziali? Psichiatra, psicologo, infermiere,

educatore professionale, assistente sociale

(Multiprofessionale)

Page 85: Infermieristica della Salute Mentale

L’efficacia della relazione terapeutica dipende:

- Dal colloquio

- Da un’accurata anamnesi

- Da un’accurata osservazione del paziente

Page 86: Infermieristica della Salute Mentale

Colloquio

Sullivan: “ una situazione in cui la comunicazione avvienein primo luogo a voce, in un gruppo di 2 persone che siincontrano (più o meno volontariamente) sulla base di unrapporto esperto-cliente con lo scopo di chiarire il mododi vivere della persona in esame”.

Lo strumento privilegiato è la parola.

Per impostare un colloquio efficace bisogna conoscere

prima se STESSI per evitare il coinvolgimento emotivo e

peggiorare lo stato del paziente.

Page 87: Infermieristica della Salute Mentale

La posizione migliore è quella dell’osservatore partecipe:

ascolto e osservazione SENZA l’invasività di domande

stabilite in precedenza.

Nel primo colloquio il goal è stabilire COSA ha spinto ilNel primo colloquio il goal è stabilire COSA ha spinto ilpaziente alla richiesta di visita (se lo ha chiesto lui) o

cosa lo porta dagli specialisti (in caso contrario). E’

necessario capire se è una iniziativa del paziente o se lo

hanno spinto famigliari o vicini

Page 88: Infermieristica della Salute Mentale

Alcuni aspetti sono fondamentali:

- Il luogo: tale da non creare interruzioni e mettere il

paziente a proprio agio

- Durata del colloquio: non stabilita con rigidità ma circa

40-50 min e poi va misurata sulle necessità del

paziente

- Linguaggio: deve essere capito dal paziente (verifica- Linguaggio: deve essere capito dal paziente (verifica

delle capacità di comprensione)

- Reazione emotiva: attenzione agli operatori.

Importante è mantenere un atteggiamento adeguato

ed educativo. Il “silenzio” a volte è importante

Page 89: Infermieristica della Salute Mentale

AnamnesiQui deve essere quanto mai ACCURATA ma LIBERA DA SCHEMI

(perché va dedotta spesso anche dal racconto del paziente).

Va fatta anamnesi psichiatrica prossima (ricercare eventi

accaduti in concomitanza con la manifestazione dei sintomi)

Anamnesi remota (per cercare di capire quali diagnosi, quali

tp,..)

Anamnesi psichiatrica famigliareAnamnesi psichiatrica famigliare

Anamnesi fisiologica

In sintesi l’anamnesi dovrebbe essere raccolta cercando di

capire la “storia del ciclo vitale”:

- 0-3 anni / 3-11 anni / 11-14 anni / 14-18

- Sopra 21, sopra 50, sopra 70

Indagando abusi di sostanze, vita socio-demografica, aspetti

lavorativi

Page 90: Infermieristica della Salute Mentale
Page 91: Infermieristica della Salute Mentale

Schizofrenia o schizofrenie?(o, dal greco, schizo, diviso-phren, cervello “scissione della mente”)

Meglio parlare di “SPETTRO SCHIZOFRENICO”

Il rischio di diventare schizofrenici è del 1%

Non necessariamente personalità multipla ma dissociazione

delle funzioni mentali.

La diagnosi, che richiede tempo, va fatta sull’osservazione dei

comportamenti e sulle esperienze riportate dal paziente

Page 92: Infermieristica della Salute Mentale

schizofrenia

1) Sintomi tipici:

- Deliri (dal latino lira “solco”: uscire dal solco, dalla via dritta)

- Allucinazioni

- Eloquio disorganizzato

- Comportamento disorganizzato- Comportamento disorganizzato

- Sintomi negativi: appiattimento dell’affettività, abulia (scarsa

capacità di iniziare comportamenti finalizzati), alogia (ridotta

capacità di pensiero ed eloquio)

Page 93: Infermieristica della Salute Mentale

2) Disfunzione socio-lavorativa (perché l’esordio è nell’infanzia o

adolescenza, a fine ‘800 veniva chiamata “dementia praecox”,

esordio tra i 18-25 anni)

3) Durata: almeno 6 mesi sviluppandosi in fasi: prodromica,

attiva, residua

Page 94: Infermieristica della Salute Mentale

Struttura psicopatologica della

schizofrenia

La struttura è tridimensionale e si sviluppa in:

1) Trasformazione della realta: si manifesta clinicamente

con deliri ed allucinazioni

2) L’impoverimento ideo-affettivo (abulia, anaffettività,

apatia)

3) Disorganizzazione (del pensiero, del linguaggio)

Page 95: Infermieristica della Salute Mentale

Lo schizofrenico, rispetto al malato medico, non ha:

- Capacità critica

- Coscienza della malattia

E da qui la MANCATA richiesta di aiuto!!!!!!!

L’autismo: “distacco dalla realtà con predominanza della

vita interiore”. Non può essere un sintomo divita interiore”. Non può essere un sintomo di

schizofrenia, tuttavia denota la condizione essenziale

della schizofrenia cioè: distacco dal mondo.

La realtà interna ingloba quella esterna e quello è tutto

il mondo del paziente

Page 96: Infermieristica della Salute Mentale

Ipotesi eziopatogeniche e

modello biopsicosociale

Ipotesi ereditaria: è accertato che esiste un rischio

genetico (10% in più se in famiglia ci sono parenti di I°

grado schizofrenici fino a 40% nel caso di entrambi i

genitori schizofrenici)genitori schizofrenici)

Ipotesi biologica: non ancora dimostrata ma è certo che gli

schizofrenici hanno alterazioni strutturali dell’encefalo

tipiche dell’atrofia (dilatazione dei ventricoli laterali,

riduzione del volume corticale ed asimmetria delle

alterazioni maggiormente nell’emisfero di sinistra

Page 97: Infermieristica della Salute Mentale

Ricordiamoci che lo schizofrenico considera il contatto

umano come un’intrusione dalla quale non sa difendersi:

quindi si rapporta in modo ostile.

Il paziente non riconosce la propria condizione come

patologica e la tp si snoda attraverso 3 strade:

- Tp farmacologica (neurolettici perché potenti “deliriolitici”

Quale terapia?!?!

- Tp farmacologica (neurolettici perché potenti “deliriolitici”

ed il DEPÔT – una iniziezione ogni 15 gg per lento rilascio,

ha rivoluzionato l’assistenza. Dopo mesi di tp depot si

riesce ad instaurare una relazione favorevole)

- Psicoterapia (lo schizofrenico non riesce a sostenere per

molto tempo il colloquio ma è necessario provarci per

favorire l’alleanza spicofarmacologica)

- Riabilitazione psico-sociale (permette la ri-acquisizione

delle capacità perse o mai avute)

Page 98: Infermieristica della Salute Mentale

PER RIASSUMERE:

- Il decorso della malattia è caratterizzato da un periodo di

esacerbazioni intervallata da remissioni relative o

complete

- Con il passare del tempo questa bifasicità si stabilizza ed il

paziente si avvia ad un peggioramento graduale e

progressivo con un quadro di disgregazione della

personalità, del pensiero, della vita di relazione epersonalità, del pensiero, della vita di relazione e

dell’affettività

- La storia clinica è diversa da caso a caso ed a volte è

possibile un reinserimento sociale

- Il paziente NON perde la propria intelligenza,

semplicemente, a volte, non riesce ad usarla