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Salmo 39:1, 2 — Come possiamo tenere sotto controllo le nostre parole? (w09 15/5 4 par. 5; w06 15/5 20 par. 12) La Bibbia dice: Chi tiene a bada le sue labbra agisce con discrezione. Luomo di ampio discernimento è quello che tace. (Prov. 10:19; 11:12) Considerate come Gesù diede un ottimo esempio di discrezione e discernimento rimanendo in silenzio. Discernendo che non sarebbe servito a nulla parlare nellambiente ostile creato dai suoi nemici, Gesù taceva. (Matt. 26:63) Poi, mentre era processato davanti a Pilato, non diede nessuna risposta. Usando discrezione preferì che a parlare fossero le azioni che aveva compiuto in pubblico. Matt. 27:11-14. Anche noi facciamo bene a tenere a bada le nostre labbra, in particolare quando veniamo provocati. Chi è lento allira è abbondante in discernimento, dice un proverbio, ma chi è impaziente esalta la stoltezza. (Prov. 14:29) In una situazione difficile, una risposta affrettata può portare a dire cose avventate di cui pentirsi in seguito. In queste circostanze le nostre parole potrebbero apparire insensate e la nostra pace interiore potrebbe soffrirne. Stare attenti a ciò che si dice in presenza di persone malvage è indice di discrezione. Quando nel ministero incontriamo degli schernitori, il silenzio potrebbe essere la risposta più opportuna. Inoltre, se compagni di scuola o di lavoro raccontano barzellette spinte o usano un linguaggio volgare, a volte è saggio che rimaniamo in silenzio per non dare limpressione che approviamo i loro discorsi. (Efes. 5:3) Di sicuro metterò una museruola a guardia della mia propria bocca, scrisse il salmista, finché qualche malvagio è di fronte a me. Sal. 39:1. La persona di ampio discernimentonon rivela le confidenze che gli vengono fatte. (Prov. 11:12) Salmo 41:9 — In che modo Gesù applicò a sé stesso ciò che successe a Davide? (w11 15/8 13 par. 5; w08 15/9 5 par. 11) Era stato profetizzato che il Messia sarebbe stato tradito da un amico sleale. Davide aveva predetto: Luomo in pace con me, in cui confidai, che mangiava il mio pane, ha levato il suo calcagno contro di me. (Sal. 41:9) Chi mangiava il pane con qualcuno era considerato suo amico. (Gen. 31:54) Perciò il tradimento di Gesù da parte di Giuda Iscariota fu un atto di slealtà della peggior specie. Gesù richiamò lattenzione sulladempimento delle parole profetiche di Davide quando parlò del suo traditore e disse agli apostoli: Non parlo di voi tutti; conosco quelli che ho scelto. Ma è perché si adempia la Scrittura: Colui che si nutriva del mio pane ha alzato il suo calcagno contro di me‟”. Giov. 13:18.

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Salmo 39:1, 2 — Come possiamo tenere sotto controllo le nostre parole? (w09 15/5 4 par. 5; w06 15/5 20 par. 12)

La Bibbia dice: “Chi tiene a bada le sue labbra agisce con discrezione”. “L‟uomo di ampio discernimento è quello che tace”. (Prov. 10:19; 11:12) Considerate come Gesù diede un ottimo esempio di discrezione e discernimento rimanendo in silenzio. Discernendo che non sarebbe servito a nulla parlare nell‟ambiente ostile creato dai suoi nemici, “Gesù taceva”. (Matt. 26:63) Poi, mentre era processato davanti a Pilato, “non diede nessuna risposta”. Usando discrezione preferì che a parlare fossero le azioni che aveva compiuto in pubblico. — Matt. 27:11-14.

Anche noi facciamo bene a „tenere a bada le nostre labbra‟, in particolare quando veniamo provocati. “Chi è lento all‟ira è abbondante in discernimento”, dice un proverbio, “ma chi è impaziente esalta la stoltezza”. (Prov. 14:29) In una situazione difficile, una risposta affrettata può portare a dire cose avventate di cui pentirsi in seguito. In queste circostanze le nostre parole potrebbero apparire insensate e la nostra pace interiore potrebbe soffrirne.

Stare attenti a ciò che si dice in presenza di persone malvage è indice di discrezione. Quando nel ministero incontriamo degli schernitori, il silenzio potrebbe essere la risposta più opportuna. Inoltre, se compagni di scuola o di lavoro raccontano barzellette spinte o usano un linguaggio volgare, a volte è saggio che rimaniamo in silenzio per non dare l‟impressione che approviamo i loro discorsi. (Efes. 5:3) “Di sicuro metterò una museruola a guardia della mia propria bocca”, scrisse il salmista, “finché qualche malvagio è di fronte a me”. — Sal. 39:1.

La persona di “ampio discernimento” non rivela le confidenze che gli vengono fatte. (Prov. 11:12)

Salmo 41:9 — In che modo Gesù applicò a sé stesso ciò che successe a Davide? (w11 15/8 13 par. 5; w08

15/9 5 par. 11)

Era stato profetizzato che il Messia sarebbe stato tradito

da un amico sleale. Davide aveva predetto: “L‟uomo in

pace con me, in cui confidai, che mangiava il mio pane, ha

levato il suo calcagno contro di me”. (Sal. 41:9) Chi

mangiava il pane con qualcuno era considerato suo amico.

(Gen. 31:54) Perciò il tradimento di Gesù da parte di Giuda

Iscariota fu un atto di slealtà della peggior specie. Gesù

richiamò l‟attenzione sull‟adempimento delle parole

profetiche di Davide quando parlò del suo traditore e disse

agli apostoli: “Non parlo di voi tutti; conosco quelli che ho scelto. Ma è perché si adempia la Scrittura: „Colui

che si nutriva del mio pane ha alzato il suo calcagno contro di me‟”. — Giov. 13:18.

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Cosa impariamo su Geova dalla lettura Biblica di questa settimana?

Salmo 38:1 “ O Geova, non riprendermi nella tua

indignazione, Non correggermi nel tuo furore…”

Cosa imparano i genitori dalla Bibbia e quindi da

Geova? I figli non vanno mai corretti e disciplinati nei

momenti di rabbia.

SALMO 40:11. “La tua amorevole benignità e la tua verità stesse mi salvaguardino di continuo”.

DAVIDE, re dell‟antico Israele, „sperò vivamente in Geova‟ e fu spinto a dire: “Egli mi porse il suo orecchio e udì la mia invocazione di soccorso”. (Salmo 40:1) Più e più volte aveva visto di persona come Geova salvaguarda chi lo ama. Davide, perciò, poté chiedere a Geova di salvaguardarlo di continuo. (Salmo

40:11) Essendo annoverato tra gli uomini e le donne fedeli dell‟antichità a cui è promessa “una risurrezione migliore”, attualmente Davide è al sicuro nella memoria di Geova, in attesa di questa ricompensa. (Ebrei 11:32-35) Il suo futuro non potrebbe essere più certo. Il suo nome è scritto nel “libro di memorie” di Geova. — Malachia 3:16. Possiamo essere certi che la capacità e la volontà di Geova di salvaguardare i suoi servitori non sono cambiate dai tempi di Davide e di Gesù. (Giacomo 1:17) Gli unti fratelli di Gesù che rimangono ancora sulla terra, e che sono relativamente pochi, possono confidare nella promessa di Geova: “Un‟eredità incorruttibile e incontaminata e

durevole . . . è riservata nei cieli per voi, che siete custoditi dalla potenza di Dio mediante la fede per una salvezza pronta

ad essere rivelata nell‟ultimo periodo di tempo”. (1 Pietro 1:4, 5) In modo simile le “altre pecore”, che hanno una speranza terrena, possono confidare in Dio e nella sua promessa riportata dal salmista: “Oh amate Geova, voi tutti suoi leali. Geova salvaguarda i fedeli”. — Giovanni 10:16; Salmo 31:23. w05 1/6 9, 11-12

Salmo 40:12 “ Poiché le calamità mi circondarono finché furono senza numero. Mi raggiunsero più errori

miei di quanti ne potessi vedere; Divennero più numerosi dei capelli della mia testa, E il mio proprio cuore

mi lasciò…”

Ci sentiamo a volte, come il salmista, sopraffatti dai nostri

errori? I momenti di sconforto arrivano per tutti. Anche un

servitore di Dio approvato può avere questi sentimenti.

Essendo la base su cui Geova ci giudica, l‟integrità è il cardine

della nostra speranza per il futuro. Davide ne era consapevole.

(Leggi Salmo 41:12). Egli nutriva la speranza di godere per

sempre del favore di Dio. Come i veri cristiani di oggi, Davide

sperava di ricevere la vita eterna e di continuare ad avvicinarsi

sempre più a Geova Dio mentre lo serviva. Capiva che per

vedere realizzata quella speranza doveva mantenere l‟integrità.

Geova sostiene, istruisce, guida e benedice anche noi mentre manteniamo l‟integrità. w08 15/12 6; it-1 894

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Salmo 41: 1-3 Felice è chiunque mostra considerazione al misero; Nel giorno della calamità Geova gli

provvederà scampo. 2 Geova stesso lo custodirà e lo conserverà in vita. Egli sarà dichiarato felice sulla

terra; E non lo potrai cedere all’anima dei suoi nemici. 3 Geova stesso lo sosterrà su un divano di

malattia; Certamente cambierai tutto

il suo letto durante la sua infermità.

Davide dice che un amico fidato, il quale era solito mangiare con lui, lo tradiva. (Versetto 9) Forse questo ci ricorda un episodio della vita di Davide. Ahitofel, suo fidato consigliere, lo tradì e si unì ad Absalom nella rivolta contro il re. (2 Sam. 15:31; 16:15) Immaginate il re che, debilitato dalla malattia, non ha neanche la forza di alzarsi e sa di essere circondato da cospiratori che lo vogliono morto per poter mettere in atto i loro piani malvagi. — Versetto 5.

12 La fiducia che Davide aveva in

„Colui che provvede scampo‟ non vacillò. Facendo riferimento a chi serve Dio e mantiene l‟integrità pur essendo malato, Davide disse: “Nel giorno della calamità Geova gli provvederà scampo. Geova stesso lo sosterrà su un divano di malattia; certamente cambierai tutto il suo letto durante la sua infermità”. (Sal. 41:1, 3) Ancora una volta emerge la fiducia che aveva Davide, espressa dalle parole “Geova stesso lo sosterrà”. Egli era sicuro che Geova gli avrebbe provveduto scampo. In che modo?

13 Davide non si aspettava che Geova compisse un miracolo e lo guarisse. Era sicuro che lo avrebbe

„sostenuto‟ dandogli la forza necessaria durante la malattia. Davide aveva senz‟altro bisogno di tale aiuto. La fede si rafforza quando riflettiamo sulle testimonianze indicanti che Geova aiuta i suoi servitori. Ciò che

fece in passato ci dà motivo di avere fiducia. Indipendentemente dai problemi che forse abbiamo ora o che

potremmo avere in futuro, anche noi possiamo confidare pienamente in Geova, „Colui che ci provvede

scampo‟. Ma in che modo questo avviene oggi? E com‟è andata a finire alle persone menzionate all‟inizio?

Scopriamolo nel prossimo articolo. w06 15/6 13-14

Salmo 42: 1-5 “ Come la cerva anela ai corsi d’acqua, Così la mia medesima anima anela a te, o Dio. La

mia anima in realtà ha sete di Dio, dell’Iddio vivente. Quando verrò e apparirò dinanzi a Dio? Le mie

lacrime mi son divenute cibo giorno e notte, Mentre mi dicono tutto il giorno: “Dov’è il tuo Dio?”

Possiamo affrontare con gioia prove di fede perché Dio è il nostro Rifugio. Questo è reso evidente nei Salmi

42 e 43. Per qualche ragione un certo levita era in esilio. L‟adorazione di Geova al santuario gli mancava

così tanto che si sentiva come una cerva assetata che anela

all‟acqua in una regione arida e desolata. Egli „aveva sete‟ di

Geova e del privilegio di adorarlo nel suo santuario, cioè li

desiderava ardentemente. (Salmo 42:1, 2) L‟esperienza di

questo levita dovrebbe spingerci a mostrare gratitudine per la

piacevole compagnia dei servitori di Geova. Se a causa di

persecuzione ci trovassimo isolati e temporaneamente

impossibilitati a stare con loro, riflettiamo sulle gioie provate

insieme nel sacro servizio e preghiamo di perseverare mentre

„aspettiamo Dio‟ affinché ci permetta di riprendere le normali

attività con i suoi adoratori. — Salmo 42:4, 5, 11; 43:3-5.Come una cerva in

una regione arida sente il forte desiderio di bere, così il levita aveva, per così

dire, sete di Geova. Era talmente dispiaciuto di non poter adorare Geova nel

santuario che le sue lacrime gli erano divenute cibo giorno e notte‘: aveva

perso l‘appetito. w95 15/1 19

Non dovremmo apprezzare profondamente il fatto di adorare Geova

insieme ai nostri compagni di fede?

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Salmo 42:4, 5, 11; 43:3-5. Se per qualche ragione

indipendente dalla nostra volontà siamo separati

temporaneamente dai fratelli della congregazione

cristiana, possiamo farci coraggio ripensando alla gioia

che provavamo associandoci con loro. Anche se sulle

prime questo potrebbe farci sentire ancora più soli, ci

aiuta a ricordare che Dio è il nostro rifugio e che

dipendiamo da lui per avere sollievo.

Quali punti della Lettura Biblica di questa settimana possiamo usare nel Ministero

di Campo?

Salmo 38:14 “ E divenni come un uomo che non udiva, E nella mia bocca non c’erano argomenti

contrari…”

“ A volte nel Servizio di Campo anche noi dobbiamo essere come uomini che non ascoltano le offese, e si

astengono nel dibattere argomenti contrari…”

Salmo 43:5 “ Perché ti disperi, o anima mia, E perché sei tumultuosa dentro di me? Aspetta Dio, Poiché

ancora lo loderò come la grande salvezza della mia persona e come il mio Dio…”

Diciamo al padrone di casa che anche noi siamo in questo mondo e abbiamo le nostre sofferenze, ma

aspettiamo che Dio metta presto le cose a posto. Anche lui potrebbe avere la stessa meravigliosa speranza.

it-2 pp. 836-840 Salmi, Libro dei

I Salmi sono più che bella poesia, Danno risalto alle attività e alle qualità di Dio. I Salmi accrescono

l‟apprezzamento per Geova Dio, la cui esistenza solo un insensato può negare. (Sl 14:1; 19:7-11; 53:1)

Rivelano che Geova “ama giustizia e diritto” (33:5), ed è un “rifugio e forza, un aiuto che si può trovare

prontamente durante le angustie”. (46:1) Egli è un Giudice giusto (7:11; 9:4, 8), il Creatore (8:3; 19:1; 33:6),

Re (10:16; 24:8-10), Pastore (23:1-6) e Insegnante (25:9, 12), colui che provvede sia per l‟uomo che per gli

animali (34:10; 147:9), il Salvatore o Liberatore (35:10; 37:39, 40; 40:17; 54:7), e la Fonte di vita (36:9), di

conforto (86:17), di benedizione e di forza. — 29:11.

I Salmi esortano a confidare in Geova. “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli”. (Sl 55:22; 37:5) Questa fiducia elimina il timore degli uomini. — 56:4, 11.

I Salmi incoraggiano ad aspettare Dio (Sl 42:5, 11; 43:5), a parlare e agire in modo da avere l‟approvazione divina. (1:1-6; 15:1-5; 24:3-5; 34:13, 14; 37:3, 4, 8, 27; 39:1; 100:2) Danno risalto all‟importanza delle buone compagnie. (18:25, 26; 26:4, 5) E consigliano di non invidiare la prosperità e il successo dei malvagi, poiché costoro periranno. — 37:1, 2, 7-11.

I Salmi indicano che i servitori di Dio possono giustamente pregare per ottenere salvezza o liberazione (Sl 3:7, 8; 6:4; 35:1-8; 71:1-6), favore (4:1; 9:13), guida (5:8; 19:12-14; 25:4, 5; 27:11; 43:3), protezione (17:8), perdono dei peccati (25:7, 11, 18; 32:5, 6; 41:4; 51:1-9), per avere un cuore puro e uno spirito nuovo e saldo (51:10) e affinché Dio glorifichi il suo nome (115:1). Essi possono anche pregare per essere esaminati, raffinati (26:2) e giudicati (35:24; 43:1), e perché vengano insegnati loro la bontà, l‟assennatezza, la conoscenza e i regolamenti di Dio. — 119:66, 68, 73, 124, 125, 135.