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Anno XXIII n. 26 16 ottobre 1997 Settimanale Spedizione in abbona- mento postale - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Taxe Perçue Tassa Riscossa Roma (Italia) S C O U T AVVENTURA Ricordate Speedy Cichi? Ecco la scheda per partecipare Riciclare i rifiuti: un’idea per il reparto Il film: guida alle riprese. E un tuffo in Guerre stellari

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Anno XXIII • n. 26 • 16 ottobre 1997Settimanale • Spedizione in abbona-mento postale - 45% • art.2 comma

20/b legge 662/96 • Taxe Perçue • TassaRiscossa • Roma (Italia)

S C O U T

AVVENTURA

Ricordate Speedy Cichi? Ecco lascheda per partecipare

Riciclare i rifiuti: un’ideaper il reparto

Il film: guida alle riprese.E un tuffo in Guerre stellari

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idee

2MASCHIO E FEMMINA

LI CREÒ

10LA SQUADRIGLIA

“AMMAZZA MASCHI”

8CAPIRSI, CHE FATICA!

6SIAMO FATTI COSÌ

4OGNUNO AL SUO

POSTO?

fatti Rubriche

12avventura nel mondo

Cuba, la rivoluzione e la legge

14tecnica & tecnica

Topino di peluche

16che spettacolo...

E vissero felici e contenti

18avventura nella musica

Litfiba

20vento in poppa

Una squadriglia in acqua

23topo di biblioteca

24indovina chi partec ipa alJamboree?

26il postino

28amici di penna

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en trovati... l’estate è ormai unbel ricordo, con i mille colori ditutti i campi di Reparto; le atti-vità nelle sedi stanno ripren-dendo o sono già riprese apieno ritmo (per non parlaredella scuola). È bello ripartire,ritrovare gli amici di sempre escoprirne di nuovi... è belloanche accorgersi che c’è tantoda fare, che l’angolo va com-pletamente risistemato, che la

nuova Squadriglia è tutta da inventare, che c’è davanti un nuovo annopieno di imprese e di sfide. Avventura vuole essere anche stavolta insiemea voi. Mentre aspettiamo ancora il materiale dei vostri campi estivi per ilconcorso di Speedy Cichi, in questo numero vogliamo provare ad affron-tare con voi un argomento di cui sicuramente si parla spesso: il nostroessere ragazzi e ragazze, il significato di questa differenza, la bellezza ele difficoltà del rapporto tra due mondi che a volte sembrano così diversi. Attenzione però, frenate gli applausi che già stavano partendo: nonabbiamo deciso di trasformare Avventura in una rubrica per cuoriinfranti o in una raccolta di chiacchiere da corridoio. Pensiamo che diqueste cose si possa parlare sorridendo, ma con serietà. Magari molti divoi hanno già le loro idee in proposito e pensano che siano le più giustedel mondo. Bene, secondo noi c’è sempre la possibilità di guardare allecose da un altro punto di vista. Spesso viene spontaneo, non solo quandosi affronta questo tema, generalizzare, pensare per categorie: i ragazzifanno questo, leragazze sono così, ecosì via. È una tenta-zione compre n s i b i l e ,ma forse bisogna ricor-d a re che non esistono iragazzi e le ragazze,ma esiste ciascuno dinoi, uomo o donna,con il suo carattere, isuoi difetti, il suo mododi fare unico almondo. Ogni personava rispettata per quelloche è; e dobbiamor i s p e t t a re anche noistessi, sforzandoci dim i g l i o r a re ma senzat o r t u r a rci con confro n-ti e modelli che spessovalgono molto meno diquanto sembra.

Alce Orgogliosa

Direttore: Stefano PirovanoDirettore Responsabile: Sergio GattiRedattore Capo: Luca CifoniIn redazione:Livia Fiorentino, Goffredo Filibeck,Isabella Samà, Sandro Naspi, MauroBonomini, Andrea Provini, don PedroOlea, don Tarcisio Beltrame, CristinaCorreale, Alberto Porzio, ClaudiaBernasconi, Cristiana Bernasconi,Alessandra Adriani, Cesare Perrotta,Michele Sommella, Maria AntoniettaManca, Fabio Bertoli, Laura Cerase,Antonio NegroGrazie a: Elisabetta e Giovanni RoliGrafica:Giovanna Mathis, Luigi MarchitelliDisegni:Giovanna Mathis, Franco Bianco, Foto:Archivio Agesci, Michele Sommella,Antonio Negro, Claudio MalerbaIn copertina:Illustrazione di Pierre Joubert

Per scrivere, inviare materiale, corrispon-dere con Avventura ecco il recapi-to da riportare esattamente sulla busta: Redazione di Avventura - AGESCIPiazza Pasquale Paoli 1800186 ROMA

manoscritti, disegni, fotografie, ecc. inviatialla redazione non vengono restituiti

Av v e n t u r a6

OTTOBRE 97

1

B

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Dio creò l’uomo a sua immagine;a immagine di Dio lo creò;maschio e femmina li creò.

S ì, è la Genesi, la storia dell’albero edel serpente (ma anche di tante altrecose). Forse qualcuno ricorda abba-

stanza bene queste parole, per averle senti-te ripetere in chiesa o al catechismo. Maforse sembrano troppo solenni, troppo lon-

tane, per dire qualcosa a noi,alla nostra vita anche alla vita dichi ha dodici o quindici anni. Einvece la Parola di Dio ha sem-p re qualcosa da dire, di moltoconcreto. Non bisogna fermarsialle apparenze e pensare che èstata scritta tanti e tanti anni fa,in una lingua per noi incom-p rensibile. In queste parole stala risposta a tante questioni checi frullano per la testa, a tantecose che magari adesso sembra-no difficili da capire. Come quando, da piccoli, cisiamo non riuscivamo a capirep e rché la nostra sorellina eratanto stupida (se siamo maschi)o perché il nostro fratellino siostinasse a non capire niente(se siamo femmine). O piùtardi, quando tutti, maschi efemmine, abbiamo cambiatoidea, ma ancora senza capire ,chiedendoci che cosa avrà quelragazzo (o ragazza) di tantodiverso dagli altri, qualcosa dibello e di strano, così stranoche ci stiamo a pensare suanche a scuola, alla riunione diReparto, o sull’autobus. La prima risposta che vienedalla Genesi è abbastanza sem-plice: siamo così e non c’è

Maschio e femmina li creò

Domande vecchie come il mondo: perché siamodiversi? Che vuol dire?

La risposta è in un libromolto antico. Ma ognuno

di noi, con fatica, può farla sua

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niente di male, né di strano. Anzi, il Signorelo ha fatto apposta. L’essere umano è statocreato come maschio e femmina. Senza unadi queste due “parti”, non sarebbe la stessacosa, non sarebbe quel prodigio che è.Nessuno di questi due modi di essere èmeglio o peggio, nessuno dei due è più“umano” degli altri. Ma c’è di più: creandocicosì, Dio ci ha fatti a sua immagine. Cioènon solo non è sbagliato essere uomini edonne, ma al contrario questo modo diessere è un’immagine della perfezione divi-na. Poi noi possiamo non capire, o addirit-tura rovinare la bellezza di questa immagi-ne. Però la bellezza di tutto ciò rimane,come un dono per noi. Un dono che ha ilpotere di riempire la nostra vita.

Più avanti, sempre nel Libro della Genesi, lac reazione dell’uomo e della donna vieneraccontata nei particolari. E questa è la con-clusione del racconto: «L’uomo abbando-nerà suo padre e sua madre e si unirà a suamoglie e i due saranno una carne sola».Allora possiamo capire che l’essere static reati così, essere uomo oppure donna,

tutto questo racchiude un progetto, un pro-getto di amore. Qualcosa per cui vale lapena di lasciare da parte tutto: il padre e lam a d re, cioè la famiglia in cui siamo nati,ma anche le cose che sentiamo più nostre,le abitudini, i modi di fare, le forme più omeno nascoste di egoismo. Quando sivuole bene a una persona, per davvero, si èpronti a rinunciare a tante cose, e lo si facon gioia. Non si tratta di cancellare se stes-si, ma di riuscire, allo stesso tempo, adessere contenti di quello che noi siamo, ead accogliere l’altra persona, anche nellecose in cui è diversa. Se invece cerchiamodi imporre all’altro i nostri gusti, le nostreidee, i nostri tempi, allora forse c’è qualcosache non va, forse stiamo chiamando amorequalcosa che amore non è.

E questa potrebbe essere una buona regolada ricordare. Anche se non è ancora arriva-to il tempo delle scelte definitive, il tempodi essere “una carne sola”, possiamo misu-rare la nostra capacità di amare cercando dia c c o rg e rci quanto, davanti a una persona,riusciamo a fare rinunce. ❐

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I rapporti fra uomini e donne non sonos e m p re stati come oggi; purtroppo ingenere in passato ha sempre prevalso il

“ potere “ dell’ uomo, ma ci sono delleeccezioni.E poi, chi l’ha detto che un tempo, anzi,moltissimo tempo fa, quando sembravamopoco più che scimmie l’uomo trascinava lasua donna per i capelli quando la volevavicino ?Senz’altro Wilma ,la moglie di Fred de “Gliantenati “ non si faceva sottomettere così,anzi lui sembrava proprio un “giuggiolone”da riprendere ogni momento. Certo, quelloera solo un cartone animato, ma non piùfantasioso dell’uomo di Neandhertal chetrascina la “fidanzata “per la chioma.

UOMINI E DONNE SONO DIVER-SI, MA FINO A CHE PUNTO? CIRCA VENT’ANNI FA L’AGI

(ASSOCIAZIONE GUIDE ITALIANE)E L’ASCI (ASSOCIAZIONE SCOUT

CATTOLICI ITALIANI ) SI SONOUNITI PER FORMARE L’AGESCI

(ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTCATTOLICI ITALIANI ). QUINDI è

POSSIBILE CHE RAGAZZI ERAGAZZE FACCIANO ANCHE LE

STESSE COSE, E NON SOLOAGLI SCOUT, NEL RISPETTO

DELLE DIFFERENZE

Ognuno al suo posto?

di NUVOLA ENIGMATICA

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Sicuramente i soprusi ci sono stati in passato(e chissà se sono finiti?). Per esempio, losapevate che nel Medioevo le donne veniva-no considerate “streghe” magari perc h ésapevano usare le varie erbe come le nostreo d i e rne medicine (pensate che strage dierboriste ci sarebbe oggi); oppure c’erano lefamose “cinture di castità” che gli uominimettevano alle donne quando partivano pertanto tempo (Chi non sapesse cosa sono selo cerchi sul dizionario oppure si guardi“ S u p e rf a n t o z z i ” ) .Qualcuno afferma che è andata così perchéuomini e donne sono diversi non solo fisi-camente, ma anche interiormente. Be’ forseè vero, perché abbiamo modi di comportar-ci molto diversi; ma è stupido pensare cheuno dei due possa essere migliore. Gusti einteressi differenti vanno rispettati (sicuram-nete rendono il mondo meno noioso). Maalcune di queste diversi tà spesso nondipendono da oi, sono artificiali.Spesso sono i genitori e in genere le perso-ne più grandi che ci abituano a comportarciin una certa maniera anziché vedere comesiamo realmente. Ad esempio, perché lebambine da piccole ricevono sempre regalicome bambole e peluche e i bambini solda-tini, Lego, robot?Anch’io sono stata una bambina e ricordoche i miei giochi preferiti erano macchi-nine, Lego e peluche, insomma, la miacamera non sembrava la camera diuna “femmina”, ma la camera di unbambino indipendentemente s emaschio o femmina.Secondo il pensiero più comune ledonne sono: sensibili, delicate,deboli, romantiche, isteriche, nonmolto brave nelle attività pratiche,studiose, civette ecc. ecc.L’uomo invece è: forte, coraggio-so, insensibile, rozzo, si applica dimeno a scuola, per niente ro m a n-tico, rissoso, un po’ sciocco (se inquesto momento vi state arrabbian-do un po’ vuol dire che ho centrato ilsegno). Purtroppo questo si riperc u o t espesso anche all’interno del re p a r t o ,tipo: i ragazzi fanno impresa di alpi-nismo o trappeur, le ragazze gior-nalismo, mani abili, espre ssione. Non pensate che tutto ciò è

molto stupido? Bisogna imparare a vederele persone una diversa dall’altra e non diviseper sesso. Allora adesso facciamo tutti insie-me un piccolo sforzo con l’immaginazione ep roviamo a vedere la squadriglia maschile“Caimani” impegnata in una bellisima impre s adi “uncinetto e punto croce” , mentre la squa-driglia femminile “Picchi” si accinge a salire incordata su una parete di roccia… e ricordateil titolo di quel famoso film di 007: “Mai diremai”! Adesso voglio lasciarvi con una domanda:Come sareste oggi se quel giorno, quandocompivate tre anni i vostri genitori vi avesseroregalato (per i ragazzi) una Barbie o il“ D o l c e f o rno” o (per le ragazze) una Ferrariradiocomandata? ❐

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O gni tanto capita di passare davanti allospecchio grande, quello che di solito sit rova dietro la porta dell’armadio o

appeso alla parete in camera da letto, quel-lo specchio che fa vedere la persona intera.È il momento in cui si dice: “Accidenticome sono bello (a)!”, ma è anche ilmomento in cui, magari, si scopre che qual-cosa in noi è cambiato. Allora la frasep o t rebbe diventare: “Accidenti, sono cre-sciuto (a)!” Perché è proprio così che succe-de: si cresce, si cambia. Specialmentenell’età del reparto i cambiamenti dello svi-

luppo sono “esagerati”! Ma non c’è nulla daspaventarsi, rientra tutto nella normalità, inq u e l l ’ a ffascinante modo di diventare uomoe donna. I cambiamenti certamente nonsono solo fisici, ma cambia anche i modo divedere le cose, di considerare il mondo checi circonda, cambiano anche i rapporti conle persone. Tutto questo, purtroppo, nons e m p re è indolore... perché spesso i cam-biamenti che avvengono non ci soddisfano.È quindi importante imparare ad accettarese stessi in questa “nuova versione”, impa-rare a fare i conti con il mistero e la meravi-glia del crescere. Vediamo più da vicino gliavvenimenti di questa crescita. Nell’uomo(inteso come specie) si hanno vari momentidi crescita, alcuni anche molto intensi,come ad esempio nella prima infanzia,dove in pochi mesi il bambino cresce enor-memente, in proporzione al suo peso ini-ziale. Negli anni della scuola elementarequesta crescita rallenta, per pre p a r a r s iall’ultimo sprint che, appunto, è quellodell’età in cui ci si trova in reparto. Questoperiodo prende il nome di pubertà. I cam-biamenti fisici più evidenti sono l’incremen-to di altezza e l’aumento e il rafforzamentodella muscolatura, per leragazze l’aumento delseno e per i ragazzi ilcambiamento del tim-b ro della voce e lospuntare della barba.M e n t re questi cambia-menti si attuano, lapersona si trova sotto-posta a nuove sensa-zioni e sperimentanuove capacità e devere c u p e r a re il coordina-mento muscolare che èalterato dalla crescita delcorpo. In questo turbiniodi nuove sensazioni, spes-so, cambiano anche il

Siamo fatti cosìdi MAURO

Crescere vuol dire cambiare.

È una legge che vale in tutta la natura.

Quindi non c’èda spaventarsi

quando tocca a noi... anche se non tutto

è rosa e fiori

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C’è una famosa favola di Fedro dove una volpepronuncia, rivolta ad un grappolo d’uva che

non riesce a conquistare, pronuncia una storicafrase: “Non è matura!” Tutti sappiamo cosa vuoldire essere maturo per un frutto, ma sappiamo

anche che cosa vuol dire essere maturoper una ragazza o un ragazzo in età

da reparto? Certamente per le per-sone maturare non vuol dire diven-

tare commestibili! Cerchiamo di dare una definizio-ne di maturazione... è difficile... perché la scuolaparla di maturità in relazione alla conoscenza dellematerie scolastiche, la comunità civile di maturitànell’essere responsabili delle proprie azioni... l’eco-nomia nella capacità di essere produttivi... ci sonoquindi varie versioni di maturità. Sono molte sfaccet-tature, ma in fondo tutto si riduce a un semplicemeccanismo: imparare a comprendere il mondo checi circonda, accettando le proprie responsabilità esviluppando una propria coscienza morale; in que-sto modo si diventa capaci di prendere decisioni,piccole e grane che siano, con coscienza e coerenza.Esiste anche una maturità fisica, che certamente èimportante, e che completa la maturità decisiona-le; è la maturità che rende capaci di comprendere isentimenti e le emozioni, che ci permette diaffrontare le relazioni con gli altri con maggioresicurezza. Per questo processo è necessario avere

dei punti di riferimento, che ci permettano il confronto, il cambia-mento e la verifica di quanto stiamo sperimentando. Il primopunto di riferimento è certamente la famiglia, dove ognuno deicomponenti può darci aiuto e comprensione. La fede è un altropilastro della nostra maturazione, e si esprime attraverso laChiesa, i sacerdoti, i catechisti, gli educatori. Altro punto di riferi-mento è lo scautismo, con i valori profondi di solidarietà, comu-nione, fraternità. Altri riferimenti sono le grandi figure che rendo-no più ricca l’umanità: Madre Teresa (che da poco ci ha lasciato),Martin Luther King, Gandhi e moltissimi altri. Con questi fari chefanno da guida, possiamo ben prendere il nostro zaino ed incam-minarci lungo il sentiero... chissà mai che, camminando, nonincontriamo la volpe di Fedro!

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c a r a t t e re e il modo di entrare in re l a z i o n econ gli altri. A volte, dato che il ritmo dic rescita è diff e rente per ognuno, può capita-re che l’amico/a del cuore non ci sembri piùadatto a noi, o, al contrario, il nostro corpoci sembra brutto e allora facciamo in mododi isolarci, nasconderci agli altri. Non da ulti-mo ci influenza la scoperta della diversità tramaschio e femmina, ora avere un rapportosentimentale con una persona dell’altro sessonon è più “un gioco da bambini”, ma unacosa bella e importante. Tutto questo ci devefar riflettere, sia per compre n d e re noi stessi,sia per compre n d e re i nostri amici: è neces-sario imparare ad accettare i cambiamenti diognuno, con serenità e facendo in modo dia i u t a re ed essere vicino a chi questi cambia-

menti li vive con maggiore difficoltà. È com-pito dei capisquadriglia, ad esempio, dareper quanto possibile una mano ai “piccoli”del reparto, facendo loro compre n d e re lanaturalezza di quanto sta succedendo. Infinenon bisogna lasciarsi pre n d e re la mano daicondizionamenti (pesanti) che la societàattuale ci propone. Al centro di tutto c’è lapersona nella sua complessità e completez-za, non c’è solo il fisico da mettere inmostra, la nuova forza da imporre agli altri,ci sono anche i sentimenti, i valori e i rap-porti da mantenere e sviluppare anche nellanuova situazione.Cercate, quindi, di dare e ricevere aiuto pers u p e r a re questi momenti di cambiamentoperché... crescere è bello! ❐

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M onica ci ha scritto tempo fa una sim-patica lettera, che ora viene pubbli-cata con il suo consenso.

Probabilmente oggi vede con occhi un po’diversi i problemi di cui ci parlava. L’espe-rienza fa cambiare e talvolta le cose che cisembrano delle montagne insorm o n t a b i l ihanno un aspetto diverso qualche mesedopo, guardate da un’alt ra parte.Comunque la storia che ci racconta, sicura-mente uguale a centomila altre, può servirea renderci conto che capirsi non è semprefacile, tra ragazzi e ragazze, soprattutto a 14anni. Perché non siamo uguali. Perché civuole tempo e pazienza, mentre spessosiamo portati a fare tutto in fretta, a “brucia-re” ore e giornate. Perché spesso le nostreazioni sono condizionate da quello che glialtri (amici etc.) si aspettano, o da idee chenoi stessi ci fabbrichiamo. Capita così chementre a parole rivendichiamo la libertà dif a re quello che ci pare, obbediamo poi adelle leggi non scritte che vincolano len o s t re scelte. Qualche volta non sare b b ebello essere più autentici, spontanei? Primadi lasciare la parola a Monica, soltanto unariflessione: questo è un punto di vista fem-minile, ma ne esiste uno maschile?Sappiamo che i ragazzi, di solito, hannomeno interesse a raccontare in forma scrittala propria esperienza; ma non per questo,almeno si spera, non avranno idee! ❐

Capirsi, che fatica!

A VOLTE SI PUO PARLARE PER

ORE O PER ANNI, E NON

ACCORGERSI CHE SI STANNO

PARLANDO DUE LINGUE

DIVERSE. LA VOLONTÀ

DI CAPIRE C’è, MA FORSE

MANCA... IL VOCABOLARIO . CE LO RACCONTA MONICA

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siamo mai durati più di quattro mesi), il fattoè che sento che la cosa sta diventando piùgrande di me (ho 14 anni), ma non possolasciarlo perché ci vogliamo bene, neanche ad i re di allentare un po’ perché la pre n d e re b -be come un’offesa e mi lascerebbe lui e io nonsono sicura di volerlo! Non so cosa fare !Il fatto è che mi sento che devo sempre ren -dere conto agli altri di tutto ciò che faccio eio e… siamo considerati “la coppia perfetta”e non posso deluderli così dicendo che nonsono più innamorata (o sarebbe meglio dire“incottata”?)!Altro problema: è super-geloso: devo portarefelpe che mi coprano per intero, pantalonilarghi; se metto la gonna (quasi mai) sotto ilginocchio. Oppure io conosco un ragazzoda dodici anni (dal primo anno d’asilo):non posso parlargli più di quindici minutise no c’è sicuramente qualcosa sotto… vadoa casa prima o gli dico che sarebbe meglioche studiasse un po’ di più e che ci vediamoun po’ più tardi: secondo lui vuol dire chesicuramente devo vedere o mi deve telefona -re qualche ragazzo del quale gli tengosegreta l’esistenza…”

“Io sono per natura un tipo che quando èfelice si mette a cantare per la strada, o bal -l a re senza pre o c c u p a rmi minimamente diquello che pensa la gente. Quando sono diumore normale vado in giro con un sorrisoda un orecchio all’altro perché voglio che lagente guardandomi pensi che in fondo sipuò essere ancora contenti.Anche questo è una parte del mio pro b l e m a .Io sto insieme a un ragazzo, Roberto (anchelui scout nel mio stesso Gruppo) che si verg o -gna quando comincio a cantare etc… e quin -di io sono “costretta” (per mia volontà) a sop -p r i m e re tutte le mie energie in sua pre s e n z a( s e m p re) e divento nervosa, finiamo sempreper litigare, poi mi chiede scusa, facciamopace e il giorno dopo comincia tutto dac a p o …Questa storia dura ormai da sei mesi (è laterza volta che ci siamo messi insieme e non

Il fatto è che mi sento chedevo sempre rendere

conto agli altri di tutto ciò che faccio e io e… siamo considerati

“la coppia perfetta” e non posso deluderli cosìdicendo che non sono più

innamorata (o sarebbemeglio dire “incottata”?)!

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M aura, Claudia, Valentina, Va l e r i a ,Rachele, Claudia, Silvia, Luisa: la glo-riosa squadrigl ia Scoiat to le del

campo estivo del 1991 a Prato Selva, aipiedi del Gran Sasso. Una squadriglia tuttad’un pezzo, un meccanismo perfetto, unamacchina da guerra.Pensare che il campo sembrava fatto appo-sta perché la fiamma fosse vinta da unasquadriglia maschile. Tutte le attività, infatti,avevano un piglio mascolino; a cominciared a l l ’ i m p resa; la tenda sopraelevata. Una

missione impossibile, tanto più che la pio-nieristica sembrava essere territorio di cac-cia da “uomini”.Il primo giorno la loro sicurezza nell’andarea pre n d e re le filagne dal mucchio appenascaricato non incoraggiava di certo; sceglie-vano con noncuranza e velocità, senzaneanche guardare. Poi al lavoro. Inutile direche la facilità dei maschietti nel fare lebuche con la cartoccia era certamente mag-g i o re; allora, parola d’ordine per noi:costanza, pazienza, competenza. Passandofuori dall’angolo sembravano ridacchiare unpo’ tutti, e dire: - Quando mai si è vista unasquadriglia di ragazze fare la palafitta. - Anoi il coraggio di rischiare non mancava dicerto. Alla sera, nonostante i lavori di Tigrie Aquile - i maschi - sembrassero più avan-ti, cresceva in noi la certezza di riuscire :avremmo dormito a due metri da terra.Secondo giorno: il silenzio avvolge, lonta-no, l’angolo delle Tigri. Un fatto imprevisto,i n c redibile; i maschietti si sono arenati, lal o ro struttura traballa vistosamente ancorprima di mettere la copertura. Occorro n o

La squadriglia “ammazza maschi”

di TONIO

PIACERE, SIAMO LE

SCOIATTOLE... CHI ANCORA PENSA CHE IN

REPARTO

CERTE COSE SONO DA UOMINI

É PREGATO DI LEGGERE BENE. UN CONSIGLIO A TUTTI:

FATE QUELLO IN CUI CREDETE

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m i s u re di ripiego, ma non se ne viene acapo. I nostri lavori, invece, procedono ine-sorabilmente, legatura dopo legatura. Lapalafitta cresce, e, fatto fondamentale, soli-da e resistente.Nel pomeriggio avviene un fatto importan-te: le Aquile finiscono il loro lavoro. Lacostruzione è terminata, si monta la tenda.Da lontano sembra buona, ma da vicinorivela una fragilità discreta; a reggere regge,però, non avendo pali centrali, dondolavistosamente. Nel frattempo, quelli intorn oseduti a terra a guardare il capo squadrigliaarmeggiare intorno alla struttura. Noi siamofiduciose, abbiamo quasi finito: mancanosolo le tavole di copertura.A risolvere il problema delle Tigri intervie-ne, il giorno dopo, Fabio, il capo clan, invisita al campo. Un’idea semplice ed effica-ce: le diagonali di cordino con doppia car-rucola. Funziona, ed il lavoro dei maschiettir i p rende. A noi non resta che un’ultimacontrollatina alle legature, e poi, procederealla copertura. A metà mattinata l’impresa èfinita. La palafitta sta lì, nel nostro angolo,solida ed inattaccabile; allora inaugurazione!Tutte sopra per l’urlo di squadriglia; aglialtri non rimane che restare a guardare.A sera, anche le Tigri finiscono; un buonlavoro, ma è stato determinante l’aiuto deicapi. Ultimano l’impresa, anche se conqualche difficoltà - e molto aiuto - le Panda,l’altra squadriglia femminile. Mentre leAquile, primi a cantar vittoria, devono fare i

conti con non poche difficoltà: quando sal-gono tutti, infatti, la palafitta continua adondeggiare.Alla fine abbiamo vinto noi!!!Dopo il giro di controllo dei capi, la squa-driglia Scoiattole è vincitrice della gara dipionieristica. Oltretutto, senza che la vittoriafosse minacciata da nessuno, anzi, con icomplimenti del capo reparto. Una superio-rità schiacciante; adesso sfidiamo chiunquea dire: - Quando mai si è vista una squadri-glia femminile fare la palafitta. -Questo avveniva al campo del 1991. Cosaresta dopo sei anni?La soddisfazione di aver battuto i maschiettianche sul loro terreno preferito; un legamep a r t i c o l a re che ci unisce ogni volta che ciripensiamo; e Danilo, il capo squadrigliadelle Aquile, che ancora oggi protesta che lasua palafitta era la migliore. È tutta invidia, equalcuno glie lo ha sentito ammettere. ❐

Le Scoiattole del ‘91

Post scriptum: non è obbligatorio fare comenoi. L’importante è credere in quello che sifa: che aspettano i maschi a primeggiare inespressione?

Il nome “guida” è il migliore che possa esser dato ad unaragazza, scriveva B.-P. nel 1921.Egli osservava le donne della sua epoca guadagnarsi spazi di maggiore responsabilitàe autonomia nella società, la politica e gli affari ed interpretava questi cambiamenti come un forte segnale diprogresso: le donne, in quanto portatrici “naturali” di vita, amore, speranza e pace, possono trasmettere questi valori agli uominiattraverso il loro essere mogli, madri e cittadine. Questo credeva B.-P. e riassumeva nella parola “guidare”. Perciò decise diestendere lo scautismo alle ragazze: il gioco da lui inventato poteva aiutare a diventare persone in gamba, in grado di portareavanti con responsabilità la grande missione a cui erano chiamate.Ma B.-P. non chiamò le ragazze “scout”, cioè esploratrici, né applicò loro lo stesso metodo dei ragazzi. Ci sono differenze traragazzi e ragazze. Eluderle significherebbe appiattire gli uni alle altre e viceversa.

Isabella

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Un’ isola

lontana di cui

si sente tanto

parlare... nel

bene e nel male.

Come sempre,

l’importante é

dotarsi di

strumenti

di conoscenza,

per farsi un’idea

propria

di Foca Ridente

Cuba, lar i v o l u z i o n ee la leggeClima tropicale, ritmo dei bongosaccompagnato dallo strusciare sug-gestivo delle maracas e...Carissimi avventurieri siamo aC u b a .Un’isola, grande quanto un terzod’Italia, che fa da ponte tra le dueAmeriche: quella degli USA e quel-la “Latina”, naturalmente. Ci ritro-viamo qui per parlare di un arg o-mento importante e un po’ impe-gnativo: la Rivoluzione. Chi di noinon ha mai sognato di cambiareradicalmente le cose? Esempi dirivoluzione nella storia ce ne sonoveramente molti, da quella francesedel 1789 a quella indiana, coro n a t acon l’indipendenza nel 1947, cia-scuna con le sue motivazioni ed ilsuo complesso svilupparsi. EbbeneAvventura nel Mondo, in queston u m e ro vuole occuparsi di quellacubana, portata avanti da figureo rmai storiche come quella diE rnesto Guevara, detto il “Che”, edi fratelli Raoul e Fidel Castro, che lag o v e rnano dal 1959. Ma soprattuttodelle conseguenze che la rivoluzio-

ne ha avuto sulla vita attuale delpopolo cubano.Oggi Cuba è uno dei Paesi piùpoveri al mondo, costretto allafame da un “embargo commerc i a l e ”sostenuto soprattutto dagli USA.L ’ e m b a rgo è un provvedimento chea l t re nazioni prendono nei confro n-ti di un Paese del quale non condi-vidono un certo tipo di atteggia-mento politico. Un esempio die m b a rgo è impedire che uno Statoimporti armi, petrolio o carbone,ma persino medicinali e alimentari.Nel caso di Cuba l’embargo duradal 1962, quando il Pre s i d e n t eKennedy ordinò il blocco navaleverso l’isola. In questi tre n t a c i n q u eanni la sopravvivenza di Cuba èstata legata agli scambi commerc i a l icon l’ex URSS, con il cro l l odell’Unione Sovietica nel 1991,l’equilibrio economico dellaRepubblica cubana è entrato incrisi. Crisi accentuata, poi, dagliinasprimenti dovuti alla leggeHelms-Burton 1, che prevede re s t r i-zioni anche sugli aiuti umanitari.Ma questi sono solo alcuni dei fattiaccaduti in una vicenda veramentecomplessa e di difficile analisi.La riflessione a cui volevo invitaregli amici di Avventura nel Mondoriguarda la re s p o n s a b i l i t à .Quarant’anni fa la popolazionecubana decise di riscattarsi dallasottomissione del governo Batistaadottando la guerriglia come solu-

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zione del problema, oggi si ritro v aa pagare il peso delle proprie azio-ni o comunque delle azioni di colo-ro che hanno governato negli ulti-mi decenni, e anche di quelle deig o v e rni “ostili alla causa cubana”;ma insomma di chi è la colpa dellapovertà diffusa nell’isola caraibica?S a rebbe da sempliciotti accusarequalcuno direttamente per un dub-bio così grande e complesso, ma èi n t e ressante appro f o n d i re questetematiche e ricavarne una lezione.Per lasciare il mondo un po’ miglio-

re cosa devo fare? Equali saranno le con-seguenze? Qual è ilm e t ro per misurare ilmio operato?Guardiamo neln o s t ro zaino, qualiesperienze abbiamo:il Consiglio dellaLegge è il momentoin cui facendo riferimento a ciò incui crediamo ( la Legge) valutiamose abbiamo agito bene o male. È ilcaso di giudicare la storia cubanar i f e rendoci alla nostra Legge Scout?S e n z ’ a l t ro no! Ma è certamente unmodo per capire dall’esperienzaaltrui che la nostra rivoluzione pos-siamo farla così, mantenendo laP romessa, fatta davanti al Signore .Per quanto riguarda Cuba sforzia-moci di fare del nostro meglion e l l ’ i n f o rm a rci, acquisendo il mag-gior numero d’informazioni utili;quanto più neutrali sia possibile,p o t remo farci un’idea personale,ma argomentata, anche su fatti diquesta importanza, senza corre re ilrischio di apparire come giudicig rossolani o come distaccati intel-lettuali. La Guida e lo Scout non

sono interessati a sparare sentenze,né a parlare per il gusto di farlo:piuttosto la “nostra rivoluzione”p o t rebbe essere un’intere s s a n t ea rgomento per un veglia di AltaSquadriglia. Buon lavoro... ❐

1 La legge Helms-Burton è conosciutanegli USA come legge Bacardi, dalnome di un famoso produttore di rumcubano.

1492: il 28 ottobre vi sbarcò Cristoforo Colombo.1510-20: Diego Velazquez conquista l’isola sot-tomettendo le popolazioni indigene; Tayno eCiboney.XVII° sec.: inizio dello sfruttamento dell’isolada parte del Regno Spagnolo, per lavorare nellepiantagioni di tabacco e canna da zucchero per lequali vennero introdotti schiavi dall’Africa.1777: Cuba viene costituita Capitaneria delRegno Spagnolo.XIX° sec.: Cuba resta sotto il dominio spagnolononostante i tentativi indipendentistici di JoséMartì e Màximo Gòmez.1898: guerra ispano-americana, vittoria degli

USA ed espulsione della Spagna da Cuba.Installazione della base militare di Guantànamo.XX° sec.: in tutta la prima metà del secolo Cubafu governata con la protezione degli USA, cheappoggiarono anche la dittatura di FulgensioBatista, fin quando1953: ebbe inizio la rivoluzione castrista chetrovò la vittoria nel dicembre 1958.1959: insediamento del governo di Fidel Castro.1962: Crisi della Baia dei Porci. Il Presidentedegli USA, J.F. Kennedy, ordina il blocco navalecontro Cuba per costringere allo smantellamentodelle basi missilistiche installate dal Presidentedell’URSS, Kruscev.

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Una simpatica

bestiola,

soprattutto

quando non la

vediamo...

dal vivo.

Ma tranquilli,

il topo che oggi vi

proponiamo non

può fare paura

proprio a

nessuno. Anzi

può essere

un bel regalo...

Staff del campo di

specializzazione di

abilità manuale, base di Spettine.

Questa puntata è

curata da: Giovanni

ed Elisabetta Roli

Esecuzione:La prima fase consiste nel costruir-si il modello in cartoncino.Ritagliate le sagome qui riportate(dopo averle copiate sul cartonci-no), ingrandendole a secondadella grandezza che vorrete dare alpupazzo.

Sagome

Adesso potrete segnare la stoffasul rovescio; ricopiate la sagomadel fondo del topo nel panno delcolore scelto, mentre la sagomadel corpo dovrete ricopiarlo nel

peluche in modo Speculare (cioèfacendo in modo che le due partisovrapposte combacino come se siguardassero allo specchio) in prati-ca segnate il peluche con la sago-ma prima rivolta verso l’alto, poiverso il basso.Tagliate poi le due orecchie nelpanno e un pezzetto di cordinoper la coda.Ora potete iniziare a mettere insie-me i pezzi.Avvicinate le due parti del corpoin modo che all’interno ci sia ilpeluche ed iniziate a cucire tutta laparte curva.

Costo: $ meno di 10.000 LireTempo: circa 2 ore

Materiale:• Peluche (colore a scelta)• Panno (colore a scelta)• Imbottitura (consigliamo lana sinte-tica perché è più soffice, oppure coto-ne idrofilo)

• Filo da imbastire e cucire (più robu-sto e del colore della stoffa scelta)• Aghi• Forbici ben affilate a lama lunga• Forbicine• Pennarelli• Cordino lungo 10-15 cm• Cartoncino, matita e carta carbone(per fare il modello)

Topino di peluche

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Dove è segnata la X inserite lacoda lasciando la parte più lungaall’interno.

Poi unirete la base cucendo conpazienza tutto intorno avendo curadi lasciare aperto un pezzettinocome abbiamo indicato nella figu-ra che ci servirà per rivoltare ilpupazzo.

Dopo averlo pian piano rivoltato,riempitelo con l’imbottitura fino adottenerne una consistenza morbi-da. Ora cucite il pezzettino rimastoaperto.Unite sulla testa le due orecchie egli occhi ritagliati nel panno nero.

Potrete se volete aggiungere ibaffi, o gli occhiali ecc... ❐

• Segnate sempre la stoffa con unpennarello a feltro e Sempre sulrovescio.

• Non sprecate stoffa, quindi uti-lizzate più ritagli che potete.

• Se volete tenere ben ferme ledue parti di stoffa che dovretecucire, prima imbastitele (cioèunitele insieme con dei puntilarghi che poi toglierete).

• Per non fare sfilacciare la coda,una volta terminato il pupazzo,bruciate la sua estremità con unfiammifero facendo attenzionea non avvicinarvi troppo allafiamma, basterà il calore abloccare le fibre.

Se il pupazzo sarà di dimensioni ridotte potrebbe diventare un simpatico portachiavi.Basterà aggiungervi un anellino di cordino e un’anella per inserirvi le chiavi.

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Aiuto, siamo

circondati!

Nel cinema

l’amore (se lo

possiamo

chiamare così)

ci viene propinato

in tutte le salse.

Ma guardando

con un po’ di

attenzione,

ci si accorge

che le storie

interessanti non

sono poi tante

E visserofelici e c o n t e n t iAvete mai visto un film senza unagrande storia d’amore? È pratica-mente impossibile.Fin dai primissimi anni, le trame,p rese soprattutto dai romanzetti ro s adi fine Ottocento, sono storie pienedi candide fanciulle in pericolo e dell o ro amoroso che accorre in soccor-so, di buonissimi che alla fine trion-fano, di cattivi inesorabilmente scon-fitti, di un mondo pieno di cosebelle, di gente che si vuole bene, distorie che finiscono sempre con ilpiù classico lieto fine.

Il cinema ingigantisce, per le suetipiche caratteristiche, personaggi esituazioni: se una donna soffred’amore, nel cinema si strazia; seun uomo è un po’ cinico, sulloschermo diventa un mostro.Insomma, mentre un libro, adesempio, è capace di raccontareuna situazione con pagine e pagi-ne di descrizioni, di dialoghi, dipensieri, il cinema dispone solo diinquadrature; oltretutto non sem-pre usate al meglio.Inevitabilmente, sullo schermo sifinisce per essere grossolani, sbri-gativi, eccessivi; si finisce per crea-re dei modelli fissi: il buono, ilbrutto, il cattivo, la bella, la malva-gia, eccetera eccetera. Modelli dicui difficilmente il cinema è riusci-to a liberarsi. Tutto, allora, è rego-lato dal rigido rispetto dei ruoli:l’uomo fa l’uomo, la donna fa ladonna. Se i ruoli saltano, si crea

padrona di casa, moglie emamma, tutta intenta a servire il suo uomoe a crescere i figli. Se l’uomo parte lei loaspetti ansiosa, se si tratta di difendere lapatria, allora è orgogliosa.Quando si innamora è timida, e si abbando-na con fiducia alla protezione dell’amato,che non mette mai in discussione; semmaisoffre in silenzio, per non compromettere latranquillità della famiglia e della societàintera.La donna cattiva è quella che non rispettaqueste regole.Distrugge le famiglie, distraendo gli uomini.La sua inevitabile punizione finale non è maicruenta: anzi, spesso la donna cattiva si redi-me; magari attraverso l’esempio di quellabuona.

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confusione, e il film diventa la sto-ria del rimettere le cose a posto.Tentativi di cambiare ci sono stati,alcuni anche molto interessanti.Salvo alcune eccezioni, però, si èsempre trattato di ottiche legate aconvenienze ideologiche e politi-che, per cui prive di obiettività.Ultimamente, si segnalano sulloschermo due diversi modi di rac-contare il rapportotra uomini e donne. Da una parte, imodelli si sonomodificati in peg-gio, sminuendoancora di più ilruolo della donna,rendendola unaccessorio, quasiuna componentedel paesaggio.Usata solo per atti-rare gli istinti deglispettatori.Dall’altra unagenerazione di

registi più maturi, tra cui moltedonne, ha portato la donna adessere personaggio vero e proprioin perfetta parità con i ruolimaschili.Molta strada resta da percorrere,per cominciare potrebbe bastareandare al cinema stando più atten-ti a quello che ci viene proposto.Vigilate gente, vigilate...❐

La donna dell’anno

Un film americano degli anni trenta, narra la storia di una donnadi successo che per la carriera “trascura” il marito e il figlio adotti-vo. Quando viene eletta la donna dell’anno, il marito, famosogiornalista sportivo, decide di ricondurre il bambino all’orfanotro-fio, e va via da casa. Questo non fa cambiare idea a lei, che tenta,invano, di convincere l’uomo della giustezza del suo operato.Dopo qualche tempo, però, la donna si ritrova a partecipare almatrimonio di alcuni parenti; le parole della cerimonia la “illumi-nano”, si pente e torna dal marito. Questi, inizialmente perplessosulla sincerità della moglie, si convince solo quando lei gli preparala colazione.È un esempio di quanto possa essere banale il modo di affrontareil problema; la semplicistica morale del film è “Una donna si rea-lizza in quando donna solo stando a casa”.

onesto, leale, forte, combattivo,sostiene e protegge la famiglia. Lascia lamoglie a casa per difendere la patria.Protegge i figli e insegna loro ad essere“veri uomini”.L’uomo cattivo è quello che cerca di distrug-gere la società e le sue regole.È l’uomo buon che punisce il cattivo, ristabi-lendo l’ordine interrotto.

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Good morning a tutti!(con voce debo-le) Saal..ve..anzi... addio...!Vabbè mo’ smet-ti, non c’è più il professore.No ma io stòmale... è vero,..ho la febbre... lea l l u c i n a z i o n i . . .vedo... vedo...Si mo’ vedi quel-lo che ti facciovedere io... a menon le devi dire lebugie...Ma non capiscisto male...aargh! ...muoio..

L i t f i b aNon ti sembra di fare troppascena, tiè pijate sto termometro!Dling Dlong: Si avvertono i gentilisignori chE Siamo inOoonnnddaaa, Capre! (voce catti-va del capo-cattivo-redattore-catti-vo).Quant’è arrabbiato stavolta!Mi sa che gli sono andate malele ferie.Forse è meglio cominciare. Oggi siparla dei L...Laringite, ecco cosa ho, nonposso rispondere all’interroga-zione.Zitto, dicevo Li...Infiammazione delle cornee,non posso guardare la lava-gna...Grrrrr...- calma, calma - ..Lit...Tendinite al cervello, non possopensare!Aaah, Zittooooo! Litfi..Fistrococco acuto...Bastaaa! Litfiba! uff! L’ho detto!!Bastrococco sbragadash - bum-bumburummbufum nummum-memmbumfufu...Ecco fatto, imbavagliato e neutra-lizzato! Hem, dicevo..Litfiba!Nome che deriva dalle inizialidelle parole: Località Italia Firenzee via dei Bardi, dove era situata lasala prove del chitarrista Ghigo.Ma andiamo con ordine.L’8 dicembre del 1980 nelle canti-ne della rockoteca Bringhton diSettignano nasceva la band rockitaliana destinata a spopolare inItalia, Francia e Spagna, soprattuttodopo la vittoria conseguita nell’82al Festival del Rock Italiano aBologna. Si tratta del gruppo rockpiù all’avanguardia nel panoramamusicale italiano. Il loro iter artisti-co lungo e particolare è statocaratterizzato da non poche “meta-morfosi”. Per usare le parole dellostesso Piero Pelù «è necessario rin-

novarsi continuamente, cambiare».Ed infatti i Litfiba partiti da uncredo ambientalista e pacifista edai ritmi latini, duri e aggressividel rock italiano hanno raggiuntonuove melodie morbide e “can-gianti”, quasi come i riflessi colora-ti della luce che si poggiasull’acqua che scorre... mi riferiscoovviamente al loro ultimo album“Mondi sommersi”, mondi che inultima analisi si trovano nelleprofondità abissali di ognuno dinoi. È questo l’ultimo traguardo(chissà cosa ci riserverà il futuro?)del viaggio dei Litfiba attraverso lasimbologia dei quattro elementi: ilfuoco (nell’album “El Diablo”1990), la terra (“Terremoto” 1993)l’aria (“Spirito” 1994) e l’acqua in“Mondi sommersi”, del 1997. Unviaggio che li porta ad una sorta diautoanalisi, di confessione, cherivela un’immagine rinnovata dellaband dopo esperienze, viaggi chehanno contribuito alla loro matura-zione musicale. Ma i Litfiba nonrinnegano le proprie origini, cheanzi ricevono giustificazione pro-prio da questi nuovi esiti musicali(e viceversa). Gli stessi Piero Pelùe Ghigo Renzulli parlano dell’ulti-mo album “Mondi sommersi”come di un anti- “Spirito”, l’albumda cui è tratta la canzone omoni-

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ma che oggi vi proponiamo.Proprio questa canzone ci aiuta acomprendere l’opposizione tra“Spirito” e “Mondi sommersi”. Allemelodie ariose, al classico soundLitfiba si sono sostituite a distanzadi tre anni le note evanescenti epolicrome...Mmmmbufummm... haha!Dicevo, policrome, nel senso divariamente colorate.Mmmmbufummm... ah, mbè!Così alla chiarezza di “Spirito”segue la complessità di un albumche necessita qualche ascolto inpiù per essere capito.Mmmmbufum bum bum aaarg h !Forse è meglio slegarloAaaargh! Basta sembri unmanuale, uff! fammi parlare! Ame sinceramente piace molto ilsound puro Litfiba di “Primaguardia” “No frontiere” esoprattutto “Spirito”. In questacanzone Piero parla dei suoisogni, della fantasia, di uno spi-rito che gli parla dentro, che lorende contento con la sua vocee gli dà la forza «di smontare» ilmondo storto che «aspetta incoda» con un sorriso. È uno«spirito libero», è la nostraparte spirituale, leggera (dopola solidità di “Terremoto”) chevola libera e ci permette diaffrontare ogni problema comeun labirinto fantastico.Ah! E poi dici che sono io a par-lare come un libro...Aaaargh! Non pronunciare questaparola, sono allergico!Libro!Aaargh!Libro! Libro! No, meglio smette-re, sono contrario alla crudeltàverso gli animali.Un abbraccio musicale e un cantaba-cione a tutti dalla vostra Radio Betel.P.S.: a proposito fammi vedereil termometro!Ehhh c’ho 38 e mezzo!Dà qua fammi vedere! 36 e mezzo!A scuola! ❐

SpiritoTesto di P. Pelù, musica di F. Renzulli

(Tonalità di Do Maggiore)

SolQuando mi sveglio cerco i miei sogni

Fanon li ritrovo più.SolNon apro gli occhi per chiamarti indietroFae rivedere la mia fantasia.Sol

Spirito liberoFa

sto contento quando mi parli dentro.Sol

Libero spiritoFa

sto contento quando mi balli dentro.SolIl mondo è storto aspetta in coda

Faappeso a un semaforo.SolProvo a smontarlo con un sorriso

Faè il solo gioco che soil mondo è un cannibale.Sol

Spirito liberoFa

sto contento quando mi parli dentro.Sol

Libero spiritoFa

sto contento quando mi balli dentro.Sol Do FaSei la scintilla che scatena l’intensitàSol Do Fafratello libero sei il Genio della lampadaSol Do Facambia la rabbia dal mio corpo quando ci seiSol Do Fae ogni problema è un labirinto fantasticoSol Do Fa Sol Do Fauaea uae uaea uae oh ohSol Do Fa Sol Do Fauaea uae uaea uae oh oh spirito.

Strum. Sol Fa Sol FaSolIl mondo è storto gioca col morto

Fae ruba la fantasia.SolProvo a smontarlo con un sorriso

Faè il solo gioco che soil mondo è un cannibaleSol

Spirito liberoFa

sto contento quando mi parli dentro.Sol

Libero spiritoFa

sto contento quando mi balli dentro.Sol Do FaSei la scintilla che scatena l’intensitàSol Do Facambia la rabbia dal mio corpo quando ci seiSol Do Fae ogni problema è un labirinto fantasticoSol Do Fa Sol Do Fauaea uae uaea uae oh ohSol Do Fa Sol Do Fauaea uae uaea uae oh ohspirito uaea uae uaea uae!Strum. Sol Fa Sol Fa (2 volte)Sol Do Fa SolÈ il solo gioco che so è il solo gioco che so

Dosolo gioco che so.Fa Sol DoÈ il solo gioco che so è il solo gioco che soFa Solè il solo gioco che so solo gioco che soDo Fa Solsolo gio solo gio solo gioco che soDosolo gioco che so.Fa Sol Do

Spirito liberoFa Solsolo gioco che so solo gioco che sosolo gioco che so.

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Questo articolo èstato scritto daFabio Bertoli con lacollaborazione diEdo Biasoli eAntonio Cadei.

Squadrigliein acquaOlà Guide ed Esploratori come vala navigazione? L’estate è ormaifinita, il nuovo anno inizia e cosìvoglio raccontarvi come si organiz-za una squadriglia nautica.Delle squadriglie vi dò anche qual-che nome particolare (vedi sotto):se volete qualche notizia in piùpotete scrivermi e sarò ben lieto dispedirvela. Ah! le squadriglie nau-tiche: per il tipo di mezzi navaliche impiegano nelle attività inacqua si suddividono in equipaggi.Questa possibilità oltre che aresponsabilizzare i più grandi dellasquadriglia coinvolgendoli nellagestione delle imprese più impor-tanti in prima persona come capiequipaggio, dà loro modo di testi-moniare concretamente le lorocompetenze e il loro spirito di ser-vizio. Passo ora a raccontarvi comele squadriglie nautiche si dividononei loro incarichi di equipaggio.

A ciascuno un incarico

Segretario: tiene aggiornato il“giornale di bordo” di squadriglia,cioè la cronaca della vita di squa-driglia arricchendola con disegni,foto, canti, ecc. Cura la conserva-zione delle relazioni delle varieimprese realizzate nel tempo dallasquadriglia e le illustra ai nuovi

arrivati, favorendone l’inserimentoa livello spirito e tradizioni disquadriglia.Cassiere: gestisce la cassa di squa-driglia, ritira, le quote e provvedealle spese, cura con ordine il librodei conti registrando entrate euscite. Idea e propone delle inizia-tive per procurare fondi alla squa-driglia. Magazziniere: garantisce la con-servazione, l’ordine e l’efficienzadi tutto il materiale da campo, dagioco e da lavoro della squadriglia.Tiene un inventario del materiale epropone gli acquisti del materialemancante o completamente fuoriuso.Mastro d’ascia: cura l’efficienza ela manutenzione delle imbarcazio-ni e degli altri mezzi navali affidatialla squadriglia. Controlla periodi-camente e minutamente i mezzinavali e riferisce alla squadrigliasul loro stato. Mastro velaio: garantisce la con-servazione, l’ordine e l’efficienzadi tutto il materiale nautico curan-do con particolare attenzione velee cime. Tiene un inventario delmateriale e propone la sostituzionedel materiale fuori uso. Salvataggio: cura la conservazionee l’efficienza della cassetta di pron-to soccorso e del materiale di sal-vamento della squadriglia (cinturedi salvataggio e anulare con lagola). Approfondisce le varie tec-niche di pronto soccorso e di sal-vamento a nuoto. Nuota periodica-mente per tenersi in allenamento einizia i novizi, alla pratica del

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nuoto, è responsabile durante ogniuscita in mare dell’imbarco e dellosbarco di tutte le dotazioni di sicu-rezza dell’imbarcazione.

In poco più di un triennio ogniscout o guida: avrà ricoperto tuttigli incarichi, contribuendo attiva-mente e concretamente alla vita eal funzionamento della squadriglia;avrà scoperto man mano nuoveprecise e reali responsabilità;avrà acquistato tutto un insieme dipiccole competenze che gli per-metteranno di assumere consape-volmente il ruolo di capo squadri-g l i a .Il primo passo dei ragazzi/e persuperare il loro stato di pivoli/e èquello di prendere una certa confi-denza con l’acqua e di imparare a

trovarsi a loro agio in essa.Per non irrigidirsi e apprenderecosì a nuotare rapidamente e inscioltezza è necessario che nonconsiderino più l’acqua come unnemico perfido e temibile macome un elemento che può procu-rare gioia e salute. Questa confidenza la si può ottene-re con piccoli giochi in acque pocop rofonde (da cm 60 a cm 90), dalfondale costante, ben conosciuto eassolutamente sicuro . )

Per divertirvi con le altre squadri-glia e cominciare a rimanere unpo’ nell’acqua provate a sfidarvicon il gioco illustrato nella figurasopra!

Buona rotta!

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Roberto PiuminiL’oro del Canotequeed. Einaudi Ragazzi, 13.000 lire

In questo libro incontriamo econosciamo un West senza eroi,senza cavalleggeri... gli indiani cisono, ma non una tribù di poveripastori, semplici e saggi. Chi non èper nulla saggio è Paul: uno zioubriacone e reso folle dal desideriodell’oro e della ricchezza. Con luiTom, un ragazzino che all’oro pre-ferirebbe un cane fedele e uncampo da coltivare, vive un viag-gio alla ricerca di pepite che nontroverà.

È un libro amaro e sconvolgente,che mette di fronte a quanto puòesserci di brutto nell’animodell’uomo e che non ha per nullaun lieto fine. Ma è un libro che fapensare, un libro molto attuale inuna società dove il profitto è unvalore a volte più importante dellavita stessa.

Lettura consigliata agli scout e alleguide degli ultimi anni di reparto

Stephen CraneIl segno rosso del coraggioed. Tascabili Economici Newton,pagg. 100, 1.000 lire

“...Sta’ attento, Herry, e abbi curadi te in questa faccenda di guerra;

sta attento e abbi cura di te. ...Herry, t’ho fatto otto paia di calzet-toni, e t’ho messo dentro tutte lecamice migliori, perché voglio cheil mio ragazzo stia caldo e comodocome qualunque altro soldato...”“... Naturalmente la sua pazienzaera stata messa a dura prova daquesta predica...”

Herry Fleming, il protagonista delromanzo, si arruola come volonta-rio nell’esercito Nordista; è a cac-cia di gloria ma deve fare i conticon la sua paura e la sua codardia,lo fa imponendosi una scelta dicoraggio estremo.

Questo romanzo è un’ironica espietata critica per ogni forma diesaltazione della guerra e dellaviolenza come prova di coraggio,di virilità e di maturità...Ci danno fastidio i richiami allaprudenza dei genitori perché:“Siamo grandi ormai”. A voltesiamo portati a pensare che ilmodo migliore di provare agli altrila nostra maturità, il nostro essereadulti sia quello di non chiedereaiuto a nessuno o quello di corrererischi inutili e stupidi...

Lettura consigliata agli scout e alleguide degli ultimi anni di reparto. ❐

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Scrivete a

“Topo di biblioteca”

Redazione diAvventura Agesci

Piazza Pasquale

Paoli 18

00186 Roma

a cura di Andrea e

Mauro

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Tifi Francesco Roma 50Terenzi Daniele Roma 103Greco Michele Roma 79Pascarella Luca Roma 79Bafundi Luca Roma 150Caruso Marco Roma 23Di Giuseppe Giampiero Roma 93Castagna Mario Alessandro Roma 122Parisi Rosario Roma 62Colosimo Gabriele Roma 148Paganizza Andrea Roma 92Rafundi Francecso Roma 129Zino Ciro Roma 99Carmignani Simone Roma 99Muzzioli Vittorio Roma 67Stazi Gabriele Roma 112Consorti Valerio Roma 112Picardi Mauro Roma 95D’Eri Alessandro Roma 131Gui Elena Roma 23Schiavoni Elena Roma 112Zecca Susanna Roma 112Vidoni Valeria Roma 112Padulosi Cristina Roma 99Frajoli Cecilia Roma 24Vodret Caterina Roma 24Barreca Valentina Roma 95Bellomo Valentina Roma 92Camilli Benedetta Roma 144Prà Francesca Roma 103Iacobellis Sara Roma 79Nicklin Julia Roma 131P a l a Alessandra Civitavecchia 6Scarizza Fabiola Roma 93Marra Cristina Roma 93Scarizza Roberta Roma 93Reali Marzia Roma 93

Beraldi Luca Bologna 13Bertaccini Francesco Piacenza 1Bolzoni Matteo Piacenza 5Calderoni Gabriele Forlì 2Capirossi Mattia Massa Lombarda 1Cavicchioli Enrico Carpi 1Cirillo Antonio San Nicolò 1Forghieri Riccardo Carpi 1Fiumi Devis Forlì 4Fontana Piergiacomo Massa Lombarda 1

Galli Matteo Vignola 1Genesini G i a c o m o Modena 1Ghibellini Daniele Bologna 10Ghizzoni Niccolò Pontenure 1Grassi Paolo Piacenza 6Gregori Tommaso Piacenza 1Lovattini Gabriele Pontenure 1Mazzocchi Paolo San Nicolò 1Miglivacca Christian Piacenza 6Minarini Marco Bologna 13M o n t o r s i Daniele Vignola 1Parassiani Riccardo Forlì 4Ravioli Daniele Faenza 3Reguzzoni Marco Carpi 1Rossetti Stefano Piacenza 5Venturelli Alberto Modena 1Zucchelli Alessandro Bologna 10Barbieri Sara Pontenure 1Berardi Giulia Lugo 1Boschi Emanuela Ponticella 1Bozzoli Maria Giulia Vignola 1Camia Paola Pontenure 1Cappuccino Silvia Bologna 13Carrara Sofia Vignola 1Cattadori Carlotta Piacenza 1Cavallazzi Elisabetta Massa Lombarda 1Damen Azzurra Modena 1Falzoni Monica Massa Lombarda 1Fontana Claudia Modena 7Guerrini Giulia Ferrara 6Lazzara Francesca Piacenza 1Lenzi Elisa Piacenza 3Lotti Leonora Rimini 2Luppi Elisa Carpi 4Mantovani Francesca Mirandola 1Marino Elena Forlì 4Minichiello Giulia Ferrara 6Mulé M a r a Lugo 1Ninotti Marianna Fiorenzuola 1Pergolizzi Monica Bologna 13Piccoli G i u l i a Piacenza 3Reggianini Sarah Ponticella 1Roncadi Anna Mirandola 1Saetti Silvia Carpi 4Scarpellini Chiara Rimini 2Schiavi Noemi Piacenza 5Testa Francesca Modena 1

Cardulio Luca Messina 2Trombetta Dino-Luca Messina 2Corriera Boris Immacolata 1

Drago Marco Caltanissetta 3Panepinto Filippo Cammarava S.Giovanni 1Schettini Salvatore Siracusa 11Mirabella Mirko Siracusa 2Simonte Marco Siracusa 2Lutri Luigi Siracusa 2Passanisi Manuel Siracusa 2C o n t i Marco Valerio Niscemi 1Colì Riccardo Nicolosi 1Borzì Giuseppe Nicolosi 1T e r r a n o v a Salvatore Nicolosi 1Nicotra Vincenzo Catania 12Leone Edoardo Trecastagni 1Di Prima Andrea Catania 1Vecchio Davide Palermo 7Pellerito Fabio Palermo 14Brancatelli Calogero Messina 8Tela Vincenzo Palermo 11Meli Giorgio Palermo 11Lachina Claudia Caltanissetta 3Tancredi Marina Sciacca 1Marinello Rossana Sciacca 1Volpe Irene Sciacca 1Cannella Annalisa Ribera 1Zito Annamaria Siracusa 11Magnano Alessandra Siracusa 2Caruso Stefania Siracusa 2Fazio Valentina Siracusa 11Leone Tiziano Siracusa 11Tanasi Chiara Siracusa 11Nastasi Francesca Siracusa 11Bongiovanni Simona Enna 1Linguanti Carla Enna 1Oliveri Simona Marineo 1Perrone Angela Marineo 1Bonaccorsi Marta Nicolosi 1La Rocca Flavia Nicolosi 1Cavaccaro Elisa Trecastagni 1Borzì Francesca Nicolosi 1Savaglia Raffaella Catania 1 Napolitano Federica Nicolosi 1Spanò Stefania Paternò 4Santonocito Simona Belpasso 2Del Pozo Carmen Rosa Palermo 4Melodia Sabrina Palermo 7Lo Nardo Simona Messina 1De Leo Lena Messina 1Soraci Valeria Messina 1

Ambrosini Stefano Verona 16Basso Diego Treviso 3

Come vi abbiamo annunciato su Avventura del dicembre 1996, dal 27 dicembre 1998 al 6 gennaio 1999 si celebrerà un grande incon-tro di pace e di armonia degli esploratori e delle guide di tutto il mondo.È una grande occasione anche per gli esploratori e le guide ita-liane che saranno i “messaggeri” di pace, cioé gli ambasciatori della pace di tutti voi che vivete la grande avventura dello scautismonei reparti e che, dopo aver vissuto l’esperienza di incontro e di condivisione al Jamboree in Cile, avranno il compito di costruire qui,nella nostra Italia, nella nostra città, nel gruppo, nel reparto...la PACE. Ve li presentiamo perché a loro consegnerete i vostri messag-gi che arriveranno agli scout e le guide del mondo. Ma ogni messaggio che si invia attende anche una risposta... si, a loro dovretechiederla, quindi non perdeteli di vista e insieme preparate il messaggio.

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Benedetti A l e s s a n d r o Preganziol 1Bergamasco Manuel Verona 3Bergamo A l e s s a n d r o Bassano 1B e r n a r d i n i Zeno Verona 3Buniotto Filippo Valeggio 1Cagnin Matteo Scorzé 1Dalla Cia Firminio Oderzo 1Foladore Andrea Sarmeola 1Giabardo Paolo Oderzo 1Lo Giudice Marco Bassano 3Mariotto F r a n c e s c o Mosnigo 1Oriolo Gabriele Treviso 3Pedone Gianluca Verona 3Puppa Andrea Adria 1Quer Giovanni Castelfranco 1Rioda F r a n c e s c o Murano 1Rizzi F r a n c e s c o Sarmeola 1Salani A l e s s a n d r o Scorzé 1Stefanuto Marco Venezia 6Stevan Tobia Bassano 3Tadiello Andrea Bassano 1Tamburin Giovanni Padova 4Toccane Stefano Preganziol 1U c c i a Samuel Sarmeola 1Zamuner A l e s s a n d r o Mosnigo 1Zamuner F r a n c e s c o Treviso 3Zanardi Davide Verona 3Zanzorzi Zancopé Venezia 1Zatti Matteo Scorzé 1Artuso Anna Thiene 1Battistella Laura Soave 1Bortoluzzi Camilla Treviso 3Burti F r a n c e s c a Treviso 3Busnardo Anna Bassano 1Cagnin Silvia S c o r z é 1Catalano Fabia Verona 6Contessotto Arianna Mosnigo 1De Franceschi Anna Scorzé 1Fantinato Chiara Bassano 1Fiorillo Laura Soave 1Giabardo Anna Oderzo 1Gottoli Irene Verona 6Labbrozzi Lisa Preganziol 1Livorno Giulia Verona 16Magagna Linda Soave 1Manfrin Elena Adria 1Moscogiuri Sara Verona 6Paccagnella Monica Sarmeoloa 1Peruzzi Anna Verona 4Piva Valentina Adria 2Remelli Gloria Valeggio 1Rigo Laura Scorzé 1Rizzotto Laura Soave 1Rossetti Giorgia M u r a n oSartorato V a l e n t i n a Treviso 3Scroccaro Linda Venezia 6V a r o t t o Chiara Sarmeola 1Zanella Elena Verona 16Zennaro Giorgia Murano 1Zennaro Chiara Murano 1

Raineri Luca Bergamo 5Pasotti Emanuele Rezzato 1Bertoli Paolo Brescia 4Bovati C o s t a n t i n o Bergamo 3Bettineschi Daniele Bergamo 3Loglio Bruno Bergamo 6Cremaschi Daniele Bergamo 6

Biroli Pietro Bergamo 6Chitò Davide Desenzano 1Pasquali Matteo Desenzano 1Di Paolo A l e s s a n d r o Desenzano 1 Terraroli Michele Desenzano 1Giossi Matteo Rezzato 1Filippini Marco Rezzato 1Jeannin Marco Rezzato 1Introzzi Davvide Como 1Mambretti Jacopo Como 4Bregaglio Umberto Lecco 1Andreotti Andrea Lecco 3Brusadelli Luca Lecco 3Frigerio Stefano Lecco 3Della Ross Fabio Sondrio Fiordi Martino S o n d r i oF r a n c h i Diego S o n d r i oMeazza Andrea Milano 19Zanardi A l e s s a n d r o Milano 24Bolgiaghi Luca Milano 31Biondi M a t t e o Milano 31Monti Matteo Milano 31Fagnani Mirco Milano 31Peppoloni Enrico S.Bovio-S. FeliceJucker Rin Matteo Milano 1O c c h i Stefano Milano 1Nardiello Matteo Milano 31Belloni Andrea Monza 10Gamba Cecilia Bergamo 6Mignani Vivien Bergamo 6Pilenga V a l e n t i n a Seriate 1Gamba Fabiana Desenzano 1Bazoli Rachele Desenzano 1Zanotti Amanda Desenzano 1Pasotti Monica Rezzato 1Sperotti Francesca Como 4R e b a g l i a t i Bianca Como 4G h i s l a n z o n Francesca Lecco 3Notabartol Clelia Milano 7Gianni Chiara Milano 7Nastasi Monica Milano 7Adornato Elena Milano 7Lamiani Stefania Milano 7Frittoli Elisa Milano 24Maccagni V a l e n t i n a Milano 31Riso Sabrina Milano 31Marasco Giulia Milano 31Pirovano Lucia Melegnano 1Rumanya Nicole S . B o v i o - S . F e l i c eStretti Chiara S . B o v i o - S . F e l i c eGironi Chiara Pioltello 1Manto Chiara Voghera 1Pelizzari Sara Brescia 4Chinazzi Chiara Como 4

Cappabianca Alessio Vizano 1D’Angelo Daniele Arezzo 7Badii Giacomo Arezzo 7Cannavò Luca Arezzo 7D’Angelo Antonio Arezzo 7Nasca Claudio Firenze 10Pucci Matteo Arezzo 4Montemaggi Martino Follonica 2P e l l e g r i n i F r a n c e s c o Livorno 7Maggi Claudio Firenze 2C a r p a n a Davide Pontedera 1Bardelli Matteo Firenze 10Panesi Andrea Pontedera 1Cini L o r e n z o Firenze 10

Polvanesi Mattia Firenze 10T a l ò Federica Pontedera 1Erbosi Elisa Firenze 2Pampaloni Claudia Figline 1Dei Anna Firenze 2Renzi Matilde Pontassieve 1Ruggeri Azzurra Livorno 3Ristori Silvia Pontedera 1Fontana Lucia Castelnuovo 61Rousseau Martina Castelnuovo 61Bonechi Elena Montevarchi 1Del Riccio Silvia Montevarchi 1Vlivelli Claudia Arezzo 4Vagnoli Alessandro Arezzo 4Caselli Maria Laura F i r e n z eRosa Camilla Firenze 9Pratesi F r a n c e s c a Pistoia 3Sesti Francesca Uzzano 1B r a g a g n o l o Federica Pistoia 1Tarteri Virgilia Pistoia 1

Conci Daniele Cardolo 1Pisoni Jacopo Arco 1Tavernini D a v i d e Arco 1Zomer Serena Ala 1Mosna G i u d i t t a Trento 1

Aresca Alberto Valle Tanaro 1Berta Luca Revigliasco 1C a r e g g i o Lorenzo Torino 15Cerutti F r a n c e s c o Torino 21Currò Matteo Valenza 1Eeckeloot Michael Valle Tanaro 1Ferrero M a r c o Callianetto 1Gabiati Remy Valle Tanaro 1Giacalone F r a n c e s c o Torino 10Macchi Giuliano Verbiana 1Magnone Franco Verbania 1Paonessa Maurizio Avigliana 1Tabucchi A l e s s a n d r o Acqui Terme 1A l t e a G i u l i a Torino 6Amisano Chiara Valenza 1Ballarin Eleonora Lanzo 1Bosco A n n a Valenza 1Cagna Cristina Torino 15Carnino Luisa Avigliana 1Cavaglià Laura Revigliasco 1Delucchi Marta Alessandria 1Di Mauro G i u l i a Torino 18G e n i n a t t i I t a l i a Torino 6Frari C o s t a n z a Torino 6Gentile Erica Torino 6Masaero Lia Fossano 1M e n e g h e t t i F r a n c e s c a Torino 2Mondino Stefania Verbanio 1Ponti Cecilia S.Ambrogio 1Reggio V a l e n t i n a Callianetto 1Rosi F e d e r i c a Torino 18Rossi Valeria Torino 24Villani Chiara Acqui Terme 1Vola F r a n c e s c a Fossano 1

Pomaré A l e s s i o Genova 7Contini Enrico Genova 1Mesi Alessio Spezia 5T e s t a Massimo Celle 1De Lucis Michele Celle 1F o g a t o Lucia Genova 10Mariani Alessia Genova 10

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Varese Elena Genova 1Scarnecchi Fabio Genova 7P a p p a l a r d o Rosella Genova 7

Fatale Andrea Chieti 2Di Virgilio Vitale Lanciano 1Leli Tonino Martinsicuro 1Benedetti R i c c a r d o Martinsicuro 1D’Ambrosio A n t o n e l l a Martinsicuro 1

Porcu Michele Nuoro 3Fronteddu Pietro Nuoro 3S o l i n a s Marco Nuoro 3Pittau Riccardo Villa Cidro 1Spanu Giulio Sassari 2Ibba F r a n c e s c o Alghero 1Cherveddu Daniele Sassari 7Mura Daniele Sassari 7U s a i Luca Sassari 7Marras Giuseppe Sassari 7Ledda Giovanni Sassari 8P i n n a S i m o n e t t a Sassari 7Biosa Daniela Sassari 7Sotgiu Cinzia Sassari 7Pirino Doriana Sassari 7Manca Adriana Sassari 7Meloni Michela Alghero 1Meloni Carlotta Quartu 2Mundula Luisanna Nuoro 3Deledda Paola Sassari 2Ledda Ivana Nuoro 3S a t t a V a l e n t i n a Nuoro 3Ticca Marcella Nuoro 3Rasolu F r a n c e s c a Nuoro 3

Albani F r a n c e s c o Crotone 1Crea F r a n c e s c o Campo Calabro 1Sorrenti Filippo Villa S.Giovanni 1Creaco Santo Campo Calabreo 1Berti Domenico Reggio Calabria 10Sivori Andrea Don Sansi 4Donato Giovanni O n t a r i oMarino Danilo O n t a r i oArestia Valentina Catanzaro 6Filice V a l e n t i n a Cosenza 2Bellantoni Viviana Scilla 1

C h e r u b i n i Claudio Foligno 2Sereni Elisa Foligno 2

Giordano Donato Matera 2B o n g i o v a n n i E l e o n o r a Matera 2Gaudiano Imma Matera 2 Basile M a r i aL i s a Matera 2Grande G r a z i a Matera 2

Barbaresi Antonio Macerata 3Bevilacqua Damiano Ancona 4Bocchin Cristiano Falconara 2Massanelli Matia Pesaro 1Moscatelli Michele Pioraco 1Paolucci Simone M.S.Giusto 1Rosini Andrea Ancona 4Spinozzi A l e s s a n d r o S.Benedetto 1Ulisse Andrea Falconara 2Ernani Mattia Ancona 4Guglielmi Stefano Pesaro 2Dagrada Alessandro Pesaro 2C a m b i o l i E l i s a Pesaro 1Cambioli Silvia Pesaro 1Cocci Silvia Grottammare 2Fanini Valentina Grottammare 2Fattori Attilia Pesaro 1Urbinelli Elisa Pesaro 1Guescini Ludovica Fano 2Gianbenedetto Alice Ancona 4Orsetti Raffaella Ancona 4Mioni G i u l i a Pesaro 3Linari Claudia Ancona 4Corpetti Cinzia Monte S. Giusto 1Cesanelli Eleonora Macerata 3

B e n c i v e n g a Antonio Casal Giove 1Criscuolo Giuseppe Caserta 2Parrella Davide Caserta 2F i e n g a Giuseppe Scafati 2Zagarese Antonio Benevento 2D’Andretta Ciro Angri 2Benincasa Pasquale Angri 2Desiderio Fabio Angri 2Di Monaco Delia Napoli 2Coppola Erika Gi ovann Salerno 2Abate Carmen Salerno 2Marchese Fulvia Frattamaggiore 1Aquino Raffaella Scafati 1Maietta Maria Rosaria Casal Giove 1C a r u s o Vilia Benevento 3Langellott Simona Casa Giove 1Gargano Rosa Salerno 2

Morelli Maria Cristina Caserta 2Prota Donatella Caserta 2Piccolo Lucia Caserta 2Larizza Giulia Napoli 6Panariello Sara Scafati 1Verdoliva Chiara Scafati 2Carelli Roberta Napoli 6Lupoli Valeria FrattaMaggiore 1Longobardi Nadia Angri 2

Zotti Gaetano Noci 1Lerario Angelo Sammichele 1Caferra Giuseppe Cassano 1Benedetti Pasquale Triggiano 1Pesola Vito Bari 11Tritto Luis Fernando Trani 1Scialpi F r a n c e s c o Martina Franca 1Miscio Antonio S.Giovanni 1Desiante Pietro Gravina 1Candido Miguel Gravina 1Rubino Antonio Mesagne 1Nacucchi Anna Gravina 1Intini Valentina Noci 1Fusillo Clementina Noci 1Cavorsi Lucia S.Giovanni 1Semeraro E d e l w e i s s Martina Franca 1Carrieri Natalia Martina Franca 1Santoro M a r i a n g e l a Martina Franca 1Aurora E l i s a b e t t a Molfetta 1Tritto Maria Dolores Trani 1De Liddo Carmela Bari 11Verma Rosa Linda Triggiano 1Petruzzi Anita Cassano 1P e r r o n e Benedetta Bari 7

Plett M a s s i m i l i a n o Cervignano 1Leghissa A l e s s a n d r o Monfalcone 2Origo Giulio Aviano 1Toso Luca Cervignano 1Cipolat Mis Valentina Aviano 1Roman Lucia Pasiano IColpo Emanuela Cervignano 1Cipolat Sapna Aviano 1Destrini F e d e r i c a Monfalcone 2Bregant Gaia Milvia Gorizia 1

Pianta François Aosta 2Rosso Matias St.Vincent 1Buillet Solange Aosta 1

Hai trovato il tuo nome in elenco? Bene, sei il benvenu-to in questo viaggio che comincia oggi: e prima di prepa-rare tutto il materiale utile, facciamo un po’ di contiin tasca. La quota di partecipazione pubblicata suAvventura n. 8 del 1996 è ripartita in due scadenzeche vanno rispettate per evitare quella che i touroperator chiamano la penalità per ritardato paga-mento. Quindi, segna sul tuo diario queste date entrocui dovrai versare la quota:entro il 10 novembre 1997 L. 900.000entro il 15 marzo 1998 L. 828.000(la restante quota per coprire le spese della tua parte-cipazione verrà sostenuta dal gruppo, dalla zona e

dalla regione) e c omincia a fare un programmino eco-nomico di risparmio ed autofinanzi amento (piccolilavoretti, ecc.). Le quote andranno versate su un contocorrente bancar io che la tua regione ti comunicherà.Ci potrà essere, in ragione dello slittamento del dolla-ro, una variazione della quota che ti sarà comunicataeche sarà versata a saldo (noi speriamo che il mercatointernazionale non faccia le bizze!). La quota di parte-cipazione comprende il viaggio, il vitto, l’home hospi-t a l i t y, l’assicurazione.Altre e poi altre ancora notizie ti arriveranno, avre-mo anche occasione di conoscerci personalmente, dipreparare insieme questo evento che dovrà essere

una gioia spontanea, senza maschere, ma un sorrisoche porta speranza e allegria ai nostri fratelli e allenostre sorelle scout.

Margherita, Franco e fra Alessandrocapi contingente Agesci

Attenzione! Questo è l’elenco dei partecipanti ela-borato dalla segreteria centrale in collaborazione conle regioni. Sono possibili errori o dimenticanze di cui“Avventura” non è responsabile. Vi informeremo alpiù presto su eventuali correzioni, non prendetevelacon noi se non trovate il vostro nome!

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In questa pagina

vogliamo

segnalare

alcune lettere

che arrivano ad

Avventura, in

cui siano

contenuti

problemi o

situazioni che

possono

interessare

non solo chi

le ha scritte

C ome sapete, non abbiamoassolutamente la possibilitàdi rispondere a tutte le lette-

re, però le leggiamo tutte e cerchia-mo di fare più attenzione possibilealle questioni che vengono poste.Continuate a scrivere alle rubriche“tradizionali”, Letteraall’Assistente, Talent scout, Amicidi penna (a questa non troppe percarità) ed anche alle altre se vole-te; qui daremo spazio, per quantopossibile, alle lettere “generiche”.Ma non ci restate male se nonvedete la vostra: prima o poi capi-terà.

La prima lettera è quella di Anna,che dopo una serie di complimentiad Avventura e in particolare alDiario della squadriglia Picchi,esprime una garbata critica:«Disapprovo il fatto che non usiatela carta riciclata… la Guida e loScout amano e rispettano la naturae quindi è nostro dovere fare ilpossibile per limitare gli sprechi el’inquinamento». Cara Anna, la tuasensibilità ai problemi ecologici cifa molto piacere; ma se vai a leg-gere il “quadratino” nell’ultimapagina della rivista (proprio sottoL’ultima dei Caimani) troverai scrit-to che la rivista è stampata su cartariciclata, quindi le tue giustepreoccupazioni sono già state sod-disfatte da qualche anno. Più com-plicato è il discorso del cellophanecon cui viene ricoperta, che comun-que teniamo presente per il futuro .

È meno “mondiale” invece la pre o c-cupazione di Lucia e Benedetta checi scrivono da Prato per segnalareun imperdonabile erro re: «sulle eti-chette, che alleghiamo, della rivistascout, figura sempre la sigla dellap rovincia di Firenze. Prato è pro v i n-cia ormai da 5 anni e perciò vi invi-tiamo doverosamente a cambiare lasigla FI in PO». Segue elenco deicomuni della nuova pro v i n c i a .Beccati sul fatto non possiamo chec o n f e s s a re e pro m e t t e re di segnalarela cosa a chi si occupa della spedi-zione. Ma non vi preoccupate: Pratoè sempre nei nostri cuori.

Dopo l’articolo che spiegava comef a re un giornalino di Reparto ce nesono arrivati alcuni, che abbiamoletto con interesse. Non escludiamoin futuro di farne vedere qualcunosu Avventura. Arrivano anche moltiarticoli, con richiesta di pubblicazio-ne: come sapete possiamo farlo soloogni tanto, per motivi di spazio.Comunque non disperate. Tra tuttivogliamo solo segnalare Pierpaolodi Siniscola (Nuoro), che dopo averraccontato in modo divertenteu n ’ i m p resa della squadriglia Albatro sci scrive: «Vi prego con il cuore econ il fegato di parlare nel pro s s i m on u m e ro della nostra impresa, perc h éil nostro capo reparto ha lanciatouna sfida dicendo che su Av v e n t u r anon viene pubblicato un articolo delSiniscola 1 dal 1986. Così io, innome della squadriglia Albatro svoglio ro m p e re questo primato».C a ro Pierpaolo, eccoti accontentato,almeno a metà. ❐

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UN CALENDA R IO PER...

A Q U I L E I A 0432/532526 Udine • C A R A V E L L A 080/5025197 Bari • IL BIVACCO 0461/239839 Trento • IL CASTORO 071/2075061 Ancona • 0734/225773 FERMO (AP) •0721/33384 PESARO • IL GALLO 051/540664 Bologna • 0547/600418 CESENA • 0543/32744 FORLI’ • 059/243087 MODENA • IL GRIFONE 070/270742 Cagliari•079/234214 SASSARI • KIM FORNITURE SCOUT 02/58314666 Milano • L ’ O L I V O 075/5731306 Perugia • L ’ O R S O 085/53452 Pescara • LA NUOVA ZAGARA 0 9 1 / 6 8 8 1 9 8 7Palermo • 095/326612 CATANIA • LA STELLA ALPINA ITALIANA 055/2396082 Firenze • LA TENDA 06/44231139 Roma • LO SCOIATTOLO 010/585893 Genova •0187/767385 La Spezia • 019/851551 Savona • NUOVA PINO VESUVIANO 081/457721 Napoli • SCAUT PIEMONTE 011/3854294 Torino • 0131/224013 ALESSANDRIA •0322/259464 INVORIO (NO) • SCOUT BRUTIUM 0968/23953 LameziaTerme • VENETA SCOUT 049/8641004 Padova

SEGUIRE 12 PERCORSI DI PACEOgni mese: una tavola composta da una foto in bianco e nero di fondoche presenta una situazione di conflitto, guerra, ingiustizia sociale e undisegno di presenza scout a colori; un suggerimento di Baden-Powell perdarsi da fare e imparare a vivere da operatori di solidarietà, di dialogo, difraternità, di pace.

CONTRIBUIRE AL FONDO PER LA PARTECIPAZIONEAL JAMBOREE DEI PAESI POVERIAcquistando i libri di B.-P. con la apposita cedola: l’equivalente del10% del prezzo di copertina sarà devoluto infatti dalla NuovaFiordaliso a favore del Progetto Los Andes.

CONTRIBUIRE ALLA DIFFUSIONE DELLO SCAUTISMOOgni persona cui giungono le immagini potrà cogliere il messaggioforte del metodo scout che allena i giovani a incontrarsi con gioia,stabilire amicizie, vincere ogni pregiudizio di razza, di religione e ditradizioni.

REALIZZARE UN FACILE AUTOFINANZIAMENTOCon la vendita del calendario per la quale si possono progettare varie evantaggiose imprese ,si raccolgono fondi per sostenere e finanziare leattività di squadriglia, di unità, di gruppo.

CONTRIBUIRE ALLE OPERAZIONI DI ASSISTENZANELLE ZONE TERREMOTATELa Nuova Fiordaliso destinerà una parte del ricavato del calendarioa finanziare l’intervento Agesci nelle zone terremotate dell’Umbria e delle Marche.

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Carissimi “Amicidi Penna” bentrovati e bentornati dallevacanze estive.Senza che cercate di nascondervi, vi vedo tuttimolto abbronzatie riposati. Spero chealmeno unavolta durantel’estate mi abbiate pensato,dalla quantità di lettere che misono giunte sultavolo, penso pro-prio che mi avetepensato... anche troppo, peri miei gusti

a cura di Sandro

B ando alle ciance ed iniziosubito a rispondere alle let-tere che mi sono giunte.

Inizio dalla Sicilia.

AMBRA ABATE vorrebbe corrispon-d e re con guide e scout di tuttaItalia. Chiunque volesse corrispon-d e re con Ambra, può scrivere inVia Pietro Lombardo 121 - 91011Alcamo (Tr a p a n i ).

Ciao a tutti, sono DESIREE e vorre ic o r r i s p o n d e re con chi ne avessevoglia; per scambiare fazzolettoni,giochi, bans, idee e soprattutto tanta“amicizia”. L’indirizzo è DESIREEGERONE Via Umberto 3 - 95030 S.P i e t ro Clarenza (Catania).

MARZILIANO VALENTINA vorreb-be corrispondere con guide escout di tutta Italia. L’indirizzo è ilseguente: Via Iapigia 10 - 71043 -Manfredonia (Foggia).

Salve! Vorrei corrispondere conguide e scout di tutta Italia!Aspetto lettere al più presto .MARGHERITA FERRAGUTI ViaCornalina 9 - 29025 Gropparello(Piacenza). Per favore scrivete alpiù presto a Margherita... mi stariempiendo il tavolo con le sue let-tere... le trovo ovunque!

FLAVIA TANNORELLA vorrebbecorrispondere con guide e scout ditutta Italia. Chi volesse corrispon-dere con Flavia, deve scrivere inVia Gibildolce 124 - 92020 Palmadi Montechiaro (Agrigento).

Mi è giunta una pseudo lettera,che assomiglia più a un pezzo dicarta che ad una lettera vera e pro-pria. Dopo un lungo elenco dipromesse, la calligrafia non dellamigliore mi permette solo di capi-re che lo scrivente è il vice capo-squadriglia delle Volpi, ha 13 annie si chiama Marco Vitale e scriveda un paese del Salernitano (non

si capisce quale). Tra le tante coseindecifrabili, c’è anche la via in cuiabita. Rimango in attesa!

Help me! Il mio nome è JESSICA eho una voglia esagerata di corri-spondere con tutti gli scout e leguide di qualsiasi età e di qualun-que città o paese. Scrivete a JESSI-CA ANTONA Via Palma 217 -92027 Licata (Agrigento).

Stop! Avete finito di cerc a re nuovicorrispondenti perchè ci siamo quinoi: Federica e Antonella. Siamo alle-g re, simpatiche e frizzanti, ma soprat-tutto in cerca di amici con i qualipoter parlare un po’ di tutto. Scrivetea ANTONELLA CALVO Viale Tica 74e FEDERICA TOMASI Via Sen. diGiovanni 74, 96100 Siracusa.

CARLO FERRARI vorrebbe corri-spondere con guide e scout ditutta Italia. L’indirizzo è: ViaRosmini 1 - 57013 RosignanoSolvay (Livorno).

MAURA LORU vorrebbe corrispon-d e re con tutto il mondo per scam-b i a re fazzolettoni,giochi, bans ecc...L’indirizzo è: Via Don Minzoni 6 -09039 - Villacidro (Cagliari).

A me gli occhi! A me gli occhi! Viordino di scrivere ad:ANNA LUGARESI Via Arena 11 -45032 Bergantino (Rovigo).

Non passate avanti se prima nonavete letto il mio annuncio. LUCIADAINOTTO sarebbe lieta di corri-s p o n d e re con guide e scout di tuttaItalia all’indirizzo di Via E. MorselliPal. C - 93012 Gela (Caltanissetta).

ALESSANDRO DE GIULII vorrebbecorrispondere con guide e scout ditutta Italia. l’indirizzo è: Via Feudo21 04022 Fondi (Latina). Per ipossessori di siti Internet potetecontattare Alessandro al seguentesito Internet: [email protected]

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Attenzione ! Annuncio riservato atutti gli scout e guide del pianeta.Se cercate un’amica che vi raccontile proprie esperienze di campo,con cui poter scambiare oggetti efare collezione di carte telefoniche,distintivi; non dovete far altro chescrivere a: ALESSANDRA MAVILLAVia N.S. Antonio 108 - 97015Modica (Ragusa).

Tipi! (che poi sareste voi “ndr”)Permettete una parola? Stiamo cer-cando scout, guide, squadriglie,reparti, che vogliano corrisponde-re, gemellare, scambiare fazzolet-toni con noi! Ci state?Scrivete a KATIA CRIVELLIN ViaM a rco Polo 1 - 30126 Lido diVenezia (Ve n e z i a ). Cara Katia, lap rossima volta lascia stare il dialettoromano... decisamente non fa per iveneziani , è tanto bello il vostrodialetto! Comunque il Venezia 5rimane sempre “er mejo”.

Dalla lettera che mi è giunta daMARIA GRAZIA DE FRANCESCHI,mi pare di capire che vorrebbe corri-s p o n d e re con guide e scout francesi.Nel qual caso, la metterò in contattocon il Settore Internazionale pereventuali indirizzi disponibili. Ciao!

Ho ricevuto la lettera di LUCIAVOLPATO, che ringrazio , e cherisponderò privatamente al piùpresto. Ciao!

OLGA BUONDONNO vorrebbecorrispondere con guide e scout ditutta Italia. L’indirizzo è: Via E.Montale 3 - 81025 Marcianise(Caserta). Ho segnalato il tuo indi-rizzo al Settore Internazionale perl’invio di indirizzi francesi edinglesi. Ciao!

Avete voglia di scambiare fazzolet-toni,distintivi e tutto quello che sipuò scambiare? Allora, scrivete a :VERONICA PACELLA Via Cavriani2/I - 67039 Sulmona (L’Aquila).

MARCO CAMPODONICO cercacorrispondenti per scambio diomerali e bans...L’indirizzo è: Via C. Battisti 68 -60024 Filottrano (Ancona).

Mi sono giunte due lettere separa-te di due sorelle... adesso cercheròdi descriverle: divertente e bella...questa è Alex. Ragazza sempreallegra... questa è Giusi. Tutte edue provengono dalla famigliaGAVINA di Forlì e abitano in ViaS. e Fabrino 6 - 47100. Adesso! Chi vuole corrisponderecon la bellezza, scriva ad Alex, chiinvece vuole rallegrarsi un po’,scriva a Giusi. Chi non vuole nien-te, scriva a me!

Permetti una parola? Sai che c’èuna ragazza che vorrebbe al piùpresto corrispondere con te?Dai! Che aspetti. Appunta questoindirizzo: FRANCESCA LAVARONEVia Casorati 5 - 04100 Latina.Potremmo allacciare un’amicizia“potente” e scambiarci notizie, faz-zolettoni e distintivi. Jao!

Ehi! Sei ancora li? Presto, prendicarta e penna e scrivi subito allasimpatica TIZIANA PIZZIGALLOper scambiare fazzolettoni, bans,canti, consigli, idee ecc. Scrivetetutti in Via Giacomo Matteotti 76 -71043 Manfredonia (Foggia).

PAMELA DI BARI vorrebbe salvarela sua cassetta delle lettere, ormaiagonizzante. Scrivete, se potete, e se non pote-te, scrive in Via Andria 49 - 70051Barletta (Bari).

FEDERICA RIGHI vorrebbe corri-spondere con guide e scout ditutta Italia per mantenere fede adun suo impegno per il consegui-mento della 3ª tappa. Chiunque volesse aiutarla può scri-vere in Via E. Caruso 16S.Giuliano (manca il CAP) Rimini.

Ciao, mi chiamo ALESSIA e vogliocorrispondere con tutti gli scoutd’Italia... (auguri!). Scrivete nume-rosi a: ALESSIA PEDRINI ViaPiomba 23 - 65128 Pescara.

ARIANNA MARTINI vorrebbe rice-v e re un po’ di lettere al suo indiriz-zo, che è Via G.Bruno 105 - 50063Figline Va l d a rno (Fire n z e ). CaraArianna, con il tuo disegno hai rap-p resentato benissimo la mia casa e ilmio vestito. È dal lontano 1983 chec u ro questa rubrica, chiaramentesotto altri titoli... cosa vorresti direche devo andare in pensione? Ci stòpensando seriamente! Ciao.

State cercando una guida allegra,i m p revedibile, ma soprattutto...“matta”? Bene, l’avete trovata. Michiamo DANILA MARCHIZZA eabito in Via Antonio Moscatelli 399 -00013 Mentana (Roma). Ringrazioper i complimenti alla Redazione ein particolare ai disegnatori.

Ciao a tutti, sono una guida e homolta voglia di fare la vostra cono-scenza... scrivete a: IRENE BER-TONE Via Canton Gabriel 4 -10015 Ivrea (Torino).

Mi dispiace per MARIA GIOVAN-NA FANTASIA di Ozieri , ma il suoindirizzo non è traducibile. Nelfrattempo la ringrazio per i compli-menti alla redazione.

Ciao a tutti! Sono ALESSIA MARIA-NI e vorrei conoscere tante nuovepersoncine. Scrivete in P.ssoChiuso Rosata 19 - 16165 Genova.

Con questa ultima lettera chiudoquesta tornata di risposte che miha portato ancora una volta ingiro per l’Italia. Rimango semprequi in attesa di altre vostre lettere,nella speranza che non aumentia-te in modo vertiginoso come èvostro solito. Ciao a tutti dal vostro

Sandro ❐

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SCOUT - Anno XXIII - Numero 26 - 16 ottobre 1997 - Settimanale - Spedizione in abbona-mento postale -45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Roma - L. 1.000 - Edito da NuovaFiordaliso S.c. a r.l. per i soci dell'Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli, 18- 00186 Roma - Direttore responsabile Sergio Gatti - Direttore Stefano Pirovano -Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma - StampaSo.Gra.Ro. - Via I. Pettinengo 39, Roma - Tiratura di questo numero copie 72.900Finito di stampare nell’ottobre 1997

La rivista è stampata su carta riciclata Associatoall'Unione StampaPeriodica Italiana