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per approdare a una vita finalmente li-bera, e liberata dagli spettri del passato.
Gmatiche molteplici, quelle affrontate da
Almond: sul bene, sul male, sul legame
tra la vita e la morte, sulla fatica di vivere,
di credere: <<,Ancora credevo che tuttocuel bene lavrebbe aluta vinta sul male.
Ancora milludevo che fosse possibilesconfiggere gli stronzi che popolano ilmondo. Ah ah! Cherrazzadingenual Ec-
credevo ancora in cuel cavolo di Dio! 6,
lln romanzo non facile, come tutti quellidiAlmond. Lln romanzo che fa riflettere:
che rinvia a esplorazioni inquietanti, a
quei turbamenti dello spirito che l'autoreoggettiva nella trama proprio per darmodo al lettore (umaturor, se della terza
secondaria di primo grado, o comunquedel biennio delle superiori) di conoscere
- riconoscere? - la sfaccettata complessità
della psiche. E a capire che ci sono sem-
pre strade possibili per trovare la giusta,
più gratificante, edificante, soluzione:
uMi lascio sfiorare e attraversare dalla luce
| rur:nvlsrE e ltilrcnvElrrl
del sole e dalla brezza e dal rumore del
mare [...] Come uldma cosavoglio scri-
vere in cuesto luogo semplice e comPa-
role semplici un semplice augurio. Pos-
sano finire le guerre. Possiamo noisoprawivere. Possa mio figlio crescererT.
Il figlio, che frattempo ha aruto BillyDean, è l'espressione del suo alnore PerElizabeth, del suo legame con la vita, da
vivere pienamente.
Note
1AÌmond D., Lt uaa storia dzl mostro Bil$ Dean'
Milano, SeJani, 20 1 4, pp.7 -8.2 Sivedail cap.: Il gitmo dellapocalise [sicJ , p. 1 1 0 e s.3 È lamamma di Billyaparlare ivi, p. 159.a È sempre la mamma di Billy a parlare: ivi, p. 166.5 Si vedano le pp.167-168. lJna seduzione che
rasenta il sacrilegio: nRicominciò a mormorare
neliorecchio e a borbottare e a pregare come
semmi facesse unincatesimo. Allentò ii cordone
[il cingolo, pararnento liturgico con funzione dicintura] checadde ai nostri piedi. Poi intinse un
dito nelloliosanto e me lo stroflnò sul viso sul-
collo sulle braccia. - Lascia chetti benedica Ve-
ronica- disse. Mormorò cualche parola stramba
che io non capii. k mescolò al mio nome come
se anchio facessi parte della preghiera o dellin-cantesimo. Mi stava vicino molto vicino. Io stavo
appoggiata allindietro contro il tavolo dove aveva
lasciato i paramenti. [. . .] k sue labbra erano ap-
piccicate al mio orecchio. - All'aitare ò appena
àtto ummiracolo - disse sottovoce - ora lascia
che ne faccia anche perté -r.6 Ivi, p. 178. È la signora Malone a parlare, l'infer-
miera che ha lano nascere Billy mentre sua ffgiia
muore nel parco, colpi5x .lalh bomba della catasuofe.7 lvi,p.283.
| 7 kti d"a hntano di Fantel Hanan Diaz
V e urlibro promosso da-ll'ltalian Chil-dren's'§V'riters Association (IC\7A), asso-
ciazione tra l'altro impegnata a far
conoscere all'estero la leaeiatura giovanileitaliana. I1 sottotitolo di questo libro chia-risce subito contenuti e caratteri, Un diariodi bttura dal Sudamerica su autori italianiber raqazzi (l'opera è curata da Anna Lava-'telli &radotta da Bianca Liy Sing' lnrerli-nea, Novara, 2015, pp. 64, € 12,00).Fanuel Hanan Diaz, ienetrclano, membro
della rVhite Ravens Award, e del premioAndersen International e del Bologna BookFairAwar, è uno dei maggiori esperti suda-
mericani di letteratura per ragazzi e offrecon questo libro uno sguardo sintetico ma
significativo sul panorama della nostra let-
t.i"tr;ru per ragazzi, a Partire da quegli au-
tori che da decenni sono conosciuti,studiati e amati nei paesi sudamericani: Sal-
gari, De Amicis. Còllodi e in tempi diversi
éianni Rodari e Bianca Pirzorno. Hanan
Diaz, muovendosi tra gli autori dell'asso-
ciazione, si sofferma poi sulla produzioneitaliana piir recente, erede di quel patrimo-nio, ricà di riferimenti a una lunga tradi-zione ma ancora Poco nota al pubblicointernazionale. E lò fa con un'ampia scelta
di opere degli autori iscritti all'associazione.
Alcuni autori e alcune opere sono stati veri
e propri pionieri neila concezione dell'in-fanzii e dèlla letteratura per l'infanzia mon-diale. Pinocchio, il burattino-bambinoideato da Collodi sul finire dell'Ottocento,che attraverso un percorso di crescita fattodi trassressioni e rawedimenti, in un in-tr".ci.idi realismo e fantasia è il simbolo diun infanzia alla ricerca di una nuova iden-
frffiffiltffit$ltui*tità. In quegli stessi anni vide laltce Cuore,
una gallerià di personaggi bambini trartidalla"realtà di un paese dìsorientato e do-lente e al tempo steì.o pregno di ideali e ge-
nerose utopie. E ancbra in quegli anniSaleafi, con i suoi eroi esotici e le loro mi-,rhllanti awenrure. offiiva una lertura cri-tica delle politiche coloniali e delle loroco.r..guenie. In tempi piìr recenti la lette-raturi italiana per rugazzi ha conosciutonuovi nrivoluziònari,,, primo fra tutti Ro-
dari, che afiraverso percorsi surreali libera
il diritto alla creativiià e per la prima voltala invita a entrare nella scuola. Bianca Pit-zorno, con la sua vastissima produione' ha
offerO poi straordinari modelli di sfida e di
t r.gr.riiott., soprattutto declinati al fem-
minile.
La chiave di lettura cheDlaz offre è conte-nuta nella frase che compare quasi comemotto di tutta la sua ricerca: uMolti scrittoriiraliani si sono cimentàti in opere di lettera-
tura per f infazia, nella convinzione che i librioer bambini eraeazzi possano favorire i cam-
tirmenti . .or,r"rrir. ienori piri sensibili'. Illibro di Diaz si sofferma sopramtffo su que-gli autori che privllegiano temi come l'ami-éiri^, la solidarietà. I'accoglienza, la sroria,
l'impegno civile, storie awincenti di giovani
eroi del quotidiano, per identificarsi con pas-
sione, ma alche per riflemere, per crescere,
per avere consapevolezza del presenre e del
futuro. Un lavoro accurato e una base perconoscere la storia passata e presente dellalemeratu ra giovanile italiana.Presentazio=ne del libro alla Fiera di Bolo-gna, I aprile 2015, Sala Vivace ore 1 5.
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VISTI DA LONTANOUN OM d lmRAùL$DMMCA
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