RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale...

15
24/03/2015 1 Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi IRCCS C. MONDINO 17 MARZO 2015 RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015 Nell’ambito dei servizi offerti dal Centro di Neuroftalmologia infantile, dal 2006 è presente il servizio di Autonomia personale e di Orientamento e Mobilità.

Transcript of RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale...

Page 1: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

1

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

IRCCS C. MONDINO 17 MARZO 2015

RUOLO DELLO SPORT NELLA

DISABILITÀ VISIVA

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Nell’ambito dei servizi offerti dal Centro di Neuroftalmologia infantile, dal 2006 è

presente il servizio di Autonomia personale e di Orientamento e Mobilità.

Page 2: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

2

Nel 2013, con una iniziativa di rete territoriale, ha preso il via l’attività motoria e sportiva, attraverso

l’istituzione di un gruppo sportivo di atletica leggera rivolto a bambine e bambini con deficit visivo.

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Orientamento e mobilitàL’attività di Orientamento e Mobilità è un

intervento educativo individuale con programma PERSONALIZZATO

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 3: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

3

A chi è rivoltoIl corso intensivo è rivolto a giovani, adulti e anziani.

Per i bambini è invece necessario programmare un intervento trasversale a lungo termine che preveda la collaborazione con le varie agenzie educative.

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Metodologia

Gli obiettivi programmati ed articolati, sono perseguiti principalmente con il metodo

PROBLEM SOLVING.

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 4: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

4

Obiettivi

Gli obiettivi generali del corso si possono così riassumere:

•Aiutare ad organizzare

la propria casa e la propria giornata

• Favorire l’abitudine all’ordine e

alla sistematicità

• Acquisire le tecniche

per l’esecuzione ottimale

di funzioni specifiche

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

• Acquisire sicurezza e padronanza nella mobilità e nell’orientamento

• Favorire l’abitudine alla raccolta

di informazioni acustiche, tattili, cinestesiche…

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 5: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

5

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

• Decodificare queste informazioni ed Organizzarlein un sistema di riferimento

Imparare a definire la propria e altrui posizione e/o spostamento

in questo quadro di riferimento con particolare attenzione

alla relazione tra le parti

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 6: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

6

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

• Operare con concetti di topografia, urbanistica e viabilità

• Lettura e produzione di mappe tattili o ingrandite

I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’

Esercitazioni in ambiente interno:

tecniche di accompagnamento

tecniche di protezione del corpo

tecniche esplorazione e ricerca

tecniche d’uso del bastone bianco lungo

principi di orientamento

esercitazioni sensi residui

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 7: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

7

I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’

Esercitazioni in zona residenzialeesplorazione di una zona residenzialeconcetti di urbanisticaesercitazioni acusticheconcetti di viabilità attraversamenti orientamentopercorsi itineranti e/o funzionali

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’

Esercitazioni in zona commerciale:

localizzazione uffici, negozi…muoversi all’interno

Mezzi pubblici: autobus e fermatetreno e ferroviacorriere ed autostazionimetropolitana ed altri mezziitinerari con i mezzi

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 8: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

8

I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’

Ausili:uso del bastone bianco lungo

uso della bussola tattile

uso di sussidi elettronici (dove disponibili)

uso del cane guida (dove disponibili)

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Gruppo sportivo Zudda Rizza CUS Pavia

Nell’ambito del potenziamento del sistema di rete territoriale è stato avviato nella stagione sportiva 2013/2014 il primo corso

di atletica leggera riservato a bambine e bambini nati negli anni 2002/2006 in situazione di fragilità visiva (cecità e

ipovisione).

RETE TERRITORIALE:

FONDAZIONE C. MONDINO

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE

CUS PAVIA

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 9: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

9

Il corso si propone di sviluppare i contenuti propri del Gioco sport,

di contribuire allo sviluppo del senso di Autonomia Personale e

di Orientamento e Mobilità, attraverso la pratica motoria e

sportiva adattata alle diverse età

Contenuti

PREREQUISITI FUNZIONALI (CAPACITÀ COORDINATIVE),

CAPACITÀ CONDIZIONALI

CONCETTO DI SPORT

LA CONSAPEVOLEZZA DELLE POTENZIALITÀ E DEI LIMITI

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 10: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

10

Contenuti

Sviluppo delle Capacità motorie:

CAPACITÀ CONDIZIONALI � forza, velocità, resistenza, estensibilità muscolare

CAPACITÀ COORDINATIVE � Tono e rilassamento, Coordinazione Spazio-temporale, Equilibrio,

Coordinazione Generale, Coordinazione segmentaria e intersegmentaria, Ritmo,

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Metodologia

L’attività motoria è per definizione adattata; in questo caso, particolare cura è riposta nelle strategie di facilitazione dell’apprendimento

considerando la difficoltà visiva.

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 11: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

11

Obiettivi

• Favorire l’abitudine all’ordine e

alla sistematicità

• Acquisire le tecniche

per l’esecuzione

ottimale

di funzioni specifiche

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Decodificare informazioni ed Organizzarle

in un sistema di riferimento

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 12: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

12

Imparare a definire la propria e

altrui posizione e/o spostamento

in un quadro di riferimento

con particolare attenzione

alla relazione tra le parti

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Monitoraggio

Utilizzo di check listMO.V.I.T. (movimento valutazione intervento transfer)

- permettono una valutazione poco condizionata dalla soggettività dell’osservatore, escludono l’interpretazione personale;

- consentono la valutazione non soltanto delle abilità e difficoltà degli allievi, ma anche del loro sviluppo potenziale (Vygotskij);

- Permettono l’utilizzo di aiuti mirati alla comprensione degli esercizi.

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Page 13: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

13

OSSERVAZIONE DELL’AREA FUNZIONALE

ITEM 1: Capacità di passare da una fase di attività motoria ad una di inattività

TIPOLOGIA DEL COMPITO

PERFORMANCE CORRETTA

EVENTUALE AIUTO

VAL0-1-2

1)Invitare l’allievo, con richiesta verbale, a correre liberamente per la palestra ed a stendersi sul pavimento alla battuta di mano

Se alla battuta di mano l’allievo e rimane sdraiato fino al nuovo segnale del monitore

L’insegnante o un compagno dimostrano l’esecuzione

2) Invitare l’allievo, con richiesta verbale, correre liberamente per la palestra e ad arrestarsi rimanendo fermo alla battuta di mano

Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al nuovo segnale dell’insegnante

L’insegnante o un compagno dimostrano l’esecuzione

3) Dopo aver dimostrato un esercizio di circonduzione delle braccia, invitare l’allievo ad eseguirlo di seguito arrestandosi alla battuta di mano

Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al nuovo segnale dell’insegnante (non va considerato errore l’esecuzione non precisa).

L’insegnante esegue l’esercizio insieme agli allievi

4) Dopo aver dimostrato un esercizio che coinvolge braccia e busto, invitare l’allievo ad eseguirlo in successione, con arresto ad una battuta di mano e ripresa alla successiva

Se l’allievo segue il ritmo di esecuzioni ed interruzioni indicato dalle battute di amno dell’insegnante (non va considerato errore l’esecuzione non precisa

L’insegnante esegue l’esercizio insieme agli allievi

5) L’insegnante rincorre gli allievi che corrono per la palestra cercando di non essere toccati. Quando l’insegnante si arresta anche gli allievi lo devono fare

Se l’allievo si ferma per più di tre secondi dopo l’arresto dell’insegnante e rimane fermo fino al nuovo segnale

L’insegnante esegue l’esercizio insieme agli allievi

PUNTEGGIO TOTALE ( NB: per il totale,in ogni scheda si sommano i punteggi ottenuti ai vari item)

ALLIEVO:______________________________________ETÀ:_____CONTESTO:_____________________

Presentazione degli esercizi: verbale (quando indicato) e con dimostrazione

1.T

ono e

rilassam

ento –

SC

HE

DA

1.1

Il profilo motorio

8Punteggio totale

2

2

2

1

1

L’educatore dimostra l’esecuzione corretta.

L’educatore dimostra l’esecuzione corretta.

L’educatore esegue l’esercizio insieme all’allievo.

L’educatore esegue l’esercizio insieme all’allievo.

L’educatore da un preavviso dieci secondi circa prima di

arrestarsi (“es. attenzione che sto per fermarmi”).

Se alla battuta di mano l’allievo si stende e rimane sdraiato fino

al nuovo segnale dell’educatore.

Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al nuovo segnale dell’educatore.

Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al

nuovo segnale dell’educatore (non va considerato errore l’esecuzione non precisa).

Se l’allievo segue il ritmo di esecuzioni e interruzioni

indicato dalla battuta di mano dell’educatore (non va

considerato errore l’esecuzione non precisa).

Se l’allievo si ferma non più di tre secondi dopo l’arresto

dell’educatore e rimane fermo fino al nuovo segnale.

1. Invitare l’allievo, con richiestaverbale, a correre liberamenteper la palestra e a stendersi sulpavimento alla battuta di mano

2. Invitare l’allievo, con richiestaverbale, a correre per la palestrae ad arrestarsi rimanendo fermoalla battuta di mano.

3. Dopo aver dimostrato unesercizio di circonduzione dellebraccia, invitare l’allievo aeseguirlo di seguito arrestandosialla battuta di mani.

4. Dopo aver dimostrato unesercizio che coinvolge braccia ebusto, invitare l’allievo aeseguirlo in successione, conarresto a una battuta di mano eripresa alla successiva.

5. L’educatore rincorre gli allieviche corrono per la palestracercando di non essere toccati.Quando l’educatore si arrestaanche gli allievi lo devono fare.

Val.Eventuale aiutoPerformance correttaTipologia del compito

ITEM 1: Capacità di passare da una fase di attività motoria a una di inattività

MOVIT: ESERCIZI DI VALUTAZIONECapacità: 1 Tono e rilassamento

Page 14: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

14

MOVIT: SCHEDA RIASSUNTIVACapacità: 1 Tono e rilassamento

☺ Capacità di passare da una fase di attività a una di inattività 8

☺ Capacità di contrarre e decontrarre la muscolatura di unsegmento 6

☺ Capacità di non opporre resistenza al sollevamento passivo 5degli arti dalla posizione di decubito supino

☺ Capacità di non opporre resistenza al dondolamento passivo 5degli arti superiori dalla stazione eretta

☺ Capacità di apprezzare la progressiva normalizzazione del 1ritmo respiratorio nella fase di riposo dopo un lavoro intenso

☺ Capacità di riferire, su richiesta, variazioni del tono localizzate 0ai vari segmenti.

25

MOVIT: PROSPETTO RIASSUNTIVO

Abilità Punteggio grezzo

Modalità di registrazione dei dati

A- Tono e rilassamento 25 Livello completamenteraggiunto

Area di sviluppo Potenziale

Assenza di abilità

B – Equilibrio e coordinazione dinamica generale

13

C – Coordinazione segmentaria e intersegmentaria

33

D – Coordinazione delle mani, oculo-manuale e abilità grafo-motoria

37

E – Strutturazione della nozione di spazio

11

F – Strutturazione della nozione di tempo

18

Page 15: RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi

24/03/2015

15

Conclusioni

Il ruolo dello sport nella disabilità visiva è dunque un

CONTRIBUTO :

Al Miglioramento delle capacità motorie di base e delle capacità condizionali

All’Ampliamento degli schemi motori, esulando dalla solita routine

Al Coinvolgimento emotivo e passionale nei confronti dello sport

All’Accettazione di sé all’interno del gruppo

Alla Ricerca e sperimentazione dei propri limiti fisici e relazionali

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015

Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventiRUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA PAVIA 17 MARZO 2015