RUOLO DELLO SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA · 2017. 7. 18. · SPORT NELLA DISABILITÀ VISIVA Quale...
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Quale strategia per la promozione di buone prassi e di una rete integrata di interventi
IRCCS C. MONDINO 17 MARZO 2015
RUOLO DELLO SPORT NELLA
DISABILITÀ VISIVA
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Nell’ambito dei servizi offerti dal Centro di Neuroftalmologia infantile, dal 2006 è
presente il servizio di Autonomia personale e di Orientamento e Mobilità.
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Nel 2013, con una iniziativa di rete territoriale, ha preso il via l’attività motoria e sportiva, attraverso
l’istituzione di un gruppo sportivo di atletica leggera rivolto a bambine e bambini con deficit visivo.
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Orientamento e mobilitàL’attività di Orientamento e Mobilità è un
intervento educativo individuale con programma PERSONALIZZATO
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A chi è rivoltoIl corso intensivo è rivolto a giovani, adulti e anziani.
Per i bambini è invece necessario programmare un intervento trasversale a lungo termine che preveda la collaborazione con le varie agenzie educative.
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Metodologia
Gli obiettivi programmati ed articolati, sono perseguiti principalmente con il metodo
PROBLEM SOLVING.
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Obiettivi
Gli obiettivi generali del corso si possono così riassumere:
•Aiutare ad organizzare
la propria casa e la propria giornata
• Favorire l’abitudine all’ordine e
alla sistematicità
• Acquisire le tecniche
per l’esecuzione ottimale
di funzioni specifiche
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• Acquisire sicurezza e padronanza nella mobilità e nell’orientamento
• Favorire l’abitudine alla raccolta
di informazioni acustiche, tattili, cinestesiche…
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• Decodificare queste informazioni ed Organizzarlein un sistema di riferimento
Imparare a definire la propria e altrui posizione e/o spostamento
in questo quadro di riferimento con particolare attenzione
alla relazione tra le parti
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• Operare con concetti di topografia, urbanistica e viabilità
• Lettura e produzione di mappe tattili o ingrandite
I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’
Esercitazioni in ambiente interno:
tecniche di accompagnamento
tecniche di protezione del corpo
tecniche esplorazione e ricerca
tecniche d’uso del bastone bianco lungo
principi di orientamento
esercitazioni sensi residui
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I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’
Esercitazioni in zona residenzialeesplorazione di una zona residenzialeconcetti di urbanisticaesercitazioni acusticheconcetti di viabilità attraversamenti orientamentopercorsi itineranti e/o funzionali
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I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’
Esercitazioni in zona commerciale:
localizzazione uffici, negozi…muoversi all’interno
Mezzi pubblici: autobus e fermatetreno e ferroviacorriere ed autostazionimetropolitana ed altri mezziitinerari con i mezzi
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I CONTENUTI DEL CORSO DI ORIENTAMENTO E MOBILITA’
Ausili:uso del bastone bianco lungo
uso della bussola tattile
uso di sussidi elettronici (dove disponibili)
uso del cane guida (dove disponibili)
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Gruppo sportivo Zudda Rizza CUS Pavia
Nell’ambito del potenziamento del sistema di rete territoriale è stato avviato nella stagione sportiva 2013/2014 il primo corso
di atletica leggera riservato a bambine e bambini nati negli anni 2002/2006 in situazione di fragilità visiva (cecità e
ipovisione).
RETE TERRITORIALE:
FONDAZIONE C. MONDINO
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE
CUS PAVIA
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Il corso si propone di sviluppare i contenuti propri del Gioco sport,
di contribuire allo sviluppo del senso di Autonomia Personale e
di Orientamento e Mobilità, attraverso la pratica motoria e
sportiva adattata alle diverse età
Contenuti
PREREQUISITI FUNZIONALI (CAPACITÀ COORDINATIVE),
CAPACITÀ CONDIZIONALI
CONCETTO DI SPORT
LA CONSAPEVOLEZZA DELLE POTENZIALITÀ E DEI LIMITI
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Contenuti
Sviluppo delle Capacità motorie:
CAPACITÀ CONDIZIONALI � forza, velocità, resistenza, estensibilità muscolare
CAPACITÀ COORDINATIVE � Tono e rilassamento, Coordinazione Spazio-temporale, Equilibrio,
Coordinazione Generale, Coordinazione segmentaria e intersegmentaria, Ritmo,
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Metodologia
L’attività motoria è per definizione adattata; in questo caso, particolare cura è riposta nelle strategie di facilitazione dell’apprendimento
considerando la difficoltà visiva.
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Obiettivi
• Favorire l’abitudine all’ordine e
alla sistematicità
• Acquisire le tecniche
per l’esecuzione
ottimale
di funzioni specifiche
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Decodificare informazioni ed Organizzarle
in un sistema di riferimento
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Imparare a definire la propria e
altrui posizione e/o spostamento
in un quadro di riferimento
con particolare attenzione
alla relazione tra le parti
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Monitoraggio
Utilizzo di check listMO.V.I.T. (movimento valutazione intervento transfer)
- permettono una valutazione poco condizionata dalla soggettività dell’osservatore, escludono l’interpretazione personale;
- consentono la valutazione non soltanto delle abilità e difficoltà degli allievi, ma anche del loro sviluppo potenziale (Vygotskij);
- Permettono l’utilizzo di aiuti mirati alla comprensione degli esercizi.
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OSSERVAZIONE DELL’AREA FUNZIONALE
ITEM 1: Capacità di passare da una fase di attività motoria ad una di inattività
TIPOLOGIA DEL COMPITO
PERFORMANCE CORRETTA
EVENTUALE AIUTO
VAL0-1-2
1)Invitare l’allievo, con richiesta verbale, a correre liberamente per la palestra ed a stendersi sul pavimento alla battuta di mano
Se alla battuta di mano l’allievo e rimane sdraiato fino al nuovo segnale del monitore
L’insegnante o un compagno dimostrano l’esecuzione
2) Invitare l’allievo, con richiesta verbale, correre liberamente per la palestra e ad arrestarsi rimanendo fermo alla battuta di mano
Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al nuovo segnale dell’insegnante
L’insegnante o un compagno dimostrano l’esecuzione
3) Dopo aver dimostrato un esercizio di circonduzione delle braccia, invitare l’allievo ad eseguirlo di seguito arrestandosi alla battuta di mano
Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al nuovo segnale dell’insegnante (non va considerato errore l’esecuzione non precisa).
L’insegnante esegue l’esercizio insieme agli allievi
4) Dopo aver dimostrato un esercizio che coinvolge braccia e busto, invitare l’allievo ad eseguirlo in successione, con arresto ad una battuta di mano e ripresa alla successiva
Se l’allievo segue il ritmo di esecuzioni ed interruzioni indicato dalle battute di amno dell’insegnante (non va considerato errore l’esecuzione non precisa
L’insegnante esegue l’esercizio insieme agli allievi
5) L’insegnante rincorre gli allievi che corrono per la palestra cercando di non essere toccati. Quando l’insegnante si arresta anche gli allievi lo devono fare
Se l’allievo si ferma per più di tre secondi dopo l’arresto dell’insegnante e rimane fermo fino al nuovo segnale
L’insegnante esegue l’esercizio insieme agli allievi
PUNTEGGIO TOTALE ( NB: per il totale,in ogni scheda si sommano i punteggi ottenuti ai vari item)
ALLIEVO:______________________________________ETÀ:_____CONTESTO:_____________________
Presentazione degli esercizi: verbale (quando indicato) e con dimostrazione
1.T
ono e
rilassam
ento –
SC
HE
DA
1.1
Il profilo motorio
8Punteggio totale
2
2
2
1
1
L’educatore dimostra l’esecuzione corretta.
L’educatore dimostra l’esecuzione corretta.
L’educatore esegue l’esercizio insieme all’allievo.
L’educatore esegue l’esercizio insieme all’allievo.
L’educatore da un preavviso dieci secondi circa prima di
arrestarsi (“es. attenzione che sto per fermarmi”).
Se alla battuta di mano l’allievo si stende e rimane sdraiato fino
al nuovo segnale dell’educatore.
Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al nuovo segnale dell’educatore.
Se alla battuta di mano l’allievo si arresta e rimane fermo fino al
nuovo segnale dell’educatore (non va considerato errore l’esecuzione non precisa).
Se l’allievo segue il ritmo di esecuzioni e interruzioni
indicato dalla battuta di mano dell’educatore (non va
considerato errore l’esecuzione non precisa).
Se l’allievo si ferma non più di tre secondi dopo l’arresto
dell’educatore e rimane fermo fino al nuovo segnale.
1. Invitare l’allievo, con richiestaverbale, a correre liberamenteper la palestra e a stendersi sulpavimento alla battuta di mano
2. Invitare l’allievo, con richiestaverbale, a correre per la palestrae ad arrestarsi rimanendo fermoalla battuta di mano.
3. Dopo aver dimostrato unesercizio di circonduzione dellebraccia, invitare l’allievo aeseguirlo di seguito arrestandosialla battuta di mani.
4. Dopo aver dimostrato unesercizio che coinvolge braccia ebusto, invitare l’allievo aeseguirlo in successione, conarresto a una battuta di mano eripresa alla successiva.
5. L’educatore rincorre gli allieviche corrono per la palestracercando di non essere toccati.Quando l’educatore si arrestaanche gli allievi lo devono fare.
Val.Eventuale aiutoPerformance correttaTipologia del compito
ITEM 1: Capacità di passare da una fase di attività motoria a una di inattività
MOVIT: ESERCIZI DI VALUTAZIONECapacità: 1 Tono e rilassamento
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MOVIT: SCHEDA RIASSUNTIVACapacità: 1 Tono e rilassamento
☺ Capacità di passare da una fase di attività a una di inattività 8
☺ Capacità di contrarre e decontrarre la muscolatura di unsegmento 6
☺ Capacità di non opporre resistenza al sollevamento passivo 5degli arti dalla posizione di decubito supino
☺ Capacità di non opporre resistenza al dondolamento passivo 5degli arti superiori dalla stazione eretta
☺ Capacità di apprezzare la progressiva normalizzazione del 1ritmo respiratorio nella fase di riposo dopo un lavoro intenso
☺ Capacità di riferire, su richiesta, variazioni del tono localizzate 0ai vari segmenti.
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MOVIT: PROSPETTO RIASSUNTIVO
Abilità Punteggio grezzo
Modalità di registrazione dei dati
A- Tono e rilassamento 25 Livello completamenteraggiunto
Area di sviluppo Potenziale
Assenza di abilità
B – Equilibrio e coordinazione dinamica generale
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C – Coordinazione segmentaria e intersegmentaria
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D – Coordinazione delle mani, oculo-manuale e abilità grafo-motoria
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E – Strutturazione della nozione di spazio
11
F – Strutturazione della nozione di tempo
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Conclusioni
Il ruolo dello sport nella disabilità visiva è dunque un
CONTRIBUTO :
Al Miglioramento delle capacità motorie di base e delle capacità condizionali
All’Ampliamento degli schemi motori, esulando dalla solita routine
Al Coinvolgimento emotivo e passionale nei confronti dello sport
All’Accettazione di sé all’interno del gruppo
Alla Ricerca e sperimentazione dei propri limiti fisici e relazionali
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