Rumore in ambiente di lavoro: riduzione in fase di...
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 1
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Rumore in ambiente di lavoro: riduzione in fase di propagazione
Massimo [email protected]
http://acustica.ing.unibo.it
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SommarioLeggi, norme, definizioni base: richiami essenzialiPropagazione: modelli e loro affidabilità– Generalità– Modelli a campo semidiffuso (esempi)– Modelli a campo non diffuso (esempi)– Modelli numerici (affidabilità)
Riduzione: metodi e loro efficacia (esempi)– Trattamenti fonoassorbenti– Schermi acustici
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Leggi e norme
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Leggi e norme
D. Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 e s.m.i.ISO 1999:1990 (in revisione)UNI 9432:2008UNI EN ISO 11200-11204:1997 UNI EN ISO 11690-1..3:1998..2000UNI ISO 14257:2004UNI EN ISO 17624:2005
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D. Lgs. 81/08: Valori limiteLpeak
dB(C)LEX,8h
dB(A)
14087Valori limite di esposizione(con DPI)
13785Valori superiori di azione
13580Valori inferiori di azione
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Livello di pressione sonora in decibel
dB)(lg102
0⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡=
ptpLp
Pa102Pa20 -50 ⋅== μp
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Livello di picco
)(tppeak ⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡=
0
)(lg20
ptp
L peakpeak
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Livello continuo equivalente di pressione sonora
Leq,T
Lp
t
dB)(1lg100
2
0,
⎪⎭
⎪⎬⎫
⎪⎩
⎪⎨⎧
⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡= ∫
T
Teq dtp
tpT
L
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Curve di ponderazione
0
-20
-40
10 100 1 k 10 k
Lp[dB]
AB
CD AB + C
D
Lin (Z)
Frequenza[Hz]
-60
20 k2 k 5 k200 50020 50
In origine:• Curva A ≅ 40 Phon• Curva B ≅ 70 Phon• Curva C ≅ 100 Phon• Curva D = bang sonico
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Livello di pressione sonora ponderato A
( ) dB(A)10lg101
10/⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡= ∑
=
+n
i
CLpA
iiL
i = 1, .., n bande di 1/3 ottava di frequenzaCi = correzione data dalla curva A per la banda i-esima
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Descrittore acustico da calcolare
h8,dB(A)lg10 00
,8 =+= TTTLL e
TAeqhEX, e
Livello di rumore nel tempo Te
Correzione per Tediverso da 8 ore
ep TL , ( ) ( ) ( )NpNpp TLTLTL ,...,,,,, 2211
Media logaritmica pesata
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Media logaritmica pesata
)dB(A101lg101
8,10/ ⎟
⎠
⎞⎜⎝
⎛⋅= ∑
=
N
i
LihEX
piTT
L
∑=
=N
iiTT
1
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Sorgente Ambiente Ricettore
Emissione Propagazione Immissione
Priorità 1 Priorità 2 Priorità 3
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Modelli: generalità
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Perché i modelli acustici ?
Progettazione acustica di nuovi ambientiCorrezione acustica di ambienti esistentiIndividuazione delle aree più rumoroseRiorganizzazione del lay-outValutazione dell’efficacia degli interventi antirumore
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Metodologia
1. Definire gli obiettivi (descrittori)2. Raccogliere i dati di ingresso3. Scegliere il metodo di previsione4. Costruire il modello acustico5. Eseguire il calcolo previsionale6. Valutare i risultati
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Scelta degli obiettivi
Livelli di pressione sonora nei posti di lavoro (puntuali)
Livelli di pressione sonora in ambiente (mappe)
85,583,4
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Dati di ingresso - Ambiente
CappottatureSorgenti
SchermiSilenziatori Cabine operatori
Volume (lordo o netto ?)
Superfici (suddivisione ?)
Assorbimento acustico dei materiali (Sabine ?)
Perdite di inserzione (realistiche ?)
Arredi (densitàmedia ?)
Grado di diffusione sonora
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Dati di ingresso - SorgentiLivello di potenza sonoraDirettività di emissioneGrado di dettaglio in frequenza:– globale ponderato A o in bande di ottava o 1/3 ottava
Suddivisione in sotto-sorgenti
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Classificazione dei modelli di previsione del rumore
qualunquequalunquequalunque Simulazione numerica
prevalente a soffitto
uniforme con simmetrie(locali bassi e
vasti)
Campo non diffuso
uniformemente distribuito e non
elevato
uniforme regolare Campo semidiffuso
ASSORBIMEN-TO ACUSTICO
DISTRIBUZIO-NE ARREDI
FORMA LOCALE
CATEGORIA MODELLO
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Livello di pressione sonora al ricevitore
Kr
QLL Wp +⎟⎠⎞
⎜⎝⎛+= 24
lg10π
Livello di potenza della sorgente
Fattore di correzione ambientale
Divergenza geometrica
r: distanza sorgente – ricevitore
Q: direttività sorgente
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Direttività per emissione (Qi)Qi
Qi = p2i / p2
sfera
p2i
p2sfera
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Direttività per posizione (QΩ)
W = 2⋅W0
W = 0
W0
W = 4⋅W0
W = 0
W = 0W = 8⋅W0
W = 0
W = 0
QΩ = 1 QΩ = 2
QΩ = 4 QΩ = 8
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Fattore di correzione ambientale K
K dipende dalle caratteristiche dell’ambiente In campo libero K = 0
UNI EN ISO 374x K → K2
UNI EN ISO 14257 K → DLf
UNI EN ISO 11690-x K → DLf
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Modelli a campo sonoro semidiffuso
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Modelli a campo sonoro semidiffuso(acustica statistica)
Storicamente sono stati i primi dell’acustica moderna (Sabine, inizio del 1900)Nati per l’acustica delle sale da conferenza o da concertoSuccessivamente estesi (per quanto possibile) agli ambienti industrialiBasati su ipotesi fortemente limitative
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Tempo di riverberazione T60
Il tempo che il suono impiega, dopo l’interruzione di una sorgente sonora in regime stazionario, a decadere di 60 dB
Lp
t
60 dB
T60
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Formula di Sabine per T60
V: volume dell’ambiente [m3]Si: superfici delimitanti l’ambiente [m2]αi: coeff. d’assorbimento acustico delle Si
SV
S
VT n
iii
αα16,016,0
1
60 ==
∑=
∑=
=n
i
ii
SS
1
αα
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Campo sonoro semidiffusoIpotesi di base
Le onde sonore si propagano con uguale probabilità ed ampiezza in tutte le direzioniL’ambiente ha forma regolareTutte le pareti hanno assorbimento acustico simile e non troppo elevatoIl livello sonoro al ricevitore è dato da onda diretta + campo riverberato
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Campo sonoro semidiffuso(acustica statistica)
Sorgentecampo diretto
α1 ≅ α2 ≅ α3 ≅ α4
α1 campo riverberato
α2
α3
α4
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Campo sonoro semidiffusolivello sonoro al ricevitore
Approssimazione drastica della realtà
Kr
QLL Wp +⎟⎠⎞
⎜⎝⎛+= 24
lg10π
SA α=
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+=
QArK
2161lg10 π
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Esempio (100 x 50 x 6 m)
Ambiente parallelepipedo 100 x 50 x 6 mVolume V = 100x50x6 = 30000 m3
Superficie S = 2(100x50+100x6+50x6) = 11800 m2
αmedio = 0.15Sorgente puntiforme Lw = 100 dBSorgente sul pavimento: Q = 2
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Potenza sonora della sorgentee assorbimento acustico
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0.25
0.30
0.35
125 250 500 1,000 2,000 4,000
Frequenza f , Hz
α
Coeff. assorbimento acustico 50
60
70
80
90
100
110
120
125 250 500 1,000 2,000 4,000
Frequenza f , Hz
L W, d
B
Livello di potenza sonora
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Campo sonoro semidiffuso: esempio
125 250 500 1000 2000 4000α medio 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30A = α x S m2 590.0 1180.0 1770.0 2360.0 2950.0 3540.0T60 s 8.14 4.07 2.71 2.03 1.63 1.36R m2 621.1 1311.1 2082.4 2950.0 3933.3 5057.1K dB 7.0 4.6 3.4 2.7 2.1 1.8Q 2.0 2.0 2.0 2.0 2.0 2.010lg(Q/4πr2) dB -28.0 -28.0 -28.0 -28.0 -28.0 -28.0 LW dB 90.0 100.0 100.0 95.0 110.0 80.0Lp dB 69.0 76.7 75.5 69.7 84.2 53.8
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T60 (unico) e Lp in un punto fisso
0.0
1.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
8.0
9.0
125 250 500 1,000 2,000 4,000
Frequenza f , Hz
T 60, s
Campo semidiffuso
4045505560657075808590
125 250 500 1,000 2,000 4,000
Frequenza f , Hz
L p, d
B
Campo semidiffuso r=20 m
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Lp in funzione della distanza dalla sorgente sonora
dB(A)2.83m20 =→= pLr
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
1 10 100
Distanza r , m
L p, d
B(A
)
Campo libero Campo semidiffuso
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Modelli a campo sonoro non diffuso
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Campo sonoro non diffuso
Le onde sonore non si propagano in modo uniforme in tutte le direzioniL’ambiente ha forma irregolareLe pareti hanno assorbimento acustico differente (p.es. soffitto più assorbente)Vi sono superfici con assorbimento acustico elevato
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Campo sonoro non diffuso
DL2: indice di attenuazione spaziale del livello di pressione sonora al raddoppio della distanzaDLf: eccesso di livello di pressione sonora (rispetto al campo libero)
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Curva di decadimento spaziale del livello di pressione sonoraLp
r
DL2
r1 2r1
DLf
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Curva di decadimento spaziale del livello di pressione sonoraLp
rr1 r2
Campo vicino Campo
intermedio
Campo lontano
r1~ 5 mr2 ~ 16 m
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Misurazione del decadimento spaziale del livello di pressione sonora
Secondo UNI EN ISO 14257:2004Sorgente omnidirezionale, hS = 1.2 m o 1.55 mDistanze sorgente-microfono, in m:
1, 2, 3, .., 10, 12, 14, .., 20, 24, 28, .., 40, 48, 56, ..2, 3, 4, 6, 8, 12, 16, 24, 32, 48, 64, ..
Incertezza in condizioni di ripetibilità:±0.3 B per DL2 e ±2 dB per DLf
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Più sorgenti: somma energeticaL1
r
L2
r
( )...101010lg10 10/10/10/ 321 +++= LLLtotL
r1 r2
L3
rr3
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Teoria di F. Bianchi per locali bassi e vasti (1974)
Altezza locale << lunghezza e larghezzaAssorbimento acustico concentrato a soffittoCampo sonoro non diffuso
( ) 2/pavsoffm
Hrααα +=
>
Correzione onde cilindriche
Contributo aggiuntivo
Hr
HrK mα6,8lg103 −⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛+=
Incidenza obliqua
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Lp in un punto fisso
4045505560657075808590
125 250 500 1,000 2,000 4,000
Frequenza f , Hz
L p, d
B
Campo semidiffuso Teoria Bianchi
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Esempio (100 x 50 x 6 m)
Bianchi) (teoriadB(A)8.78m20
o)semidiffus(campo dB(A)2.83m20
=→=
=→=
p
p
Lr
Lr
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
1 10 100
Distanza r , m
L p, d
B(A
)
Campo libero Campo semidiffuso Teoria Bianchi
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Modelli numerici
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Metodo degli Elementi Finiti (FEM)
Discretizzazione del dominio spaziale ⇒integrazione dell’equazione delle ondeQualunque geometriaQualunque proprietà del mezzoConverge all’aumentare del numero degli elementi finitiPasso di discretizzazione < λ / 8 ⇒– Limitato a domini piccoli (per es. autoveicoli)
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Metodo degli Elementi di Contorno (BEM)
Discretizzazione solo sul contorno del dominio spaziale ⇒Più rapido e/o più accurato del FEMApplicabile a domini illimitati
Tempi di calcolo comunque elevatiFormulazione complessa
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Acustica Geometrica
λ << dimensione tipicaSi trascura la natura ondulatoria del suono
⇒ raggi sonori
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Acustica Geometrica: Sorgenti Virtuali
S
R
S1
S2
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Albero delle Sorgenti Virtuali
SV 1.2.1 SV 1.2.3 SV 1.2.4 SV 1.2.5 SV 1.2.6
SV 1.2 SV 1.3 SV 1.4 SV 1.5 SV 1.6
SV 1 SV 2 SV 3 SV 4 SV 5
SV 6.1 SV 6.2 SV 6.3 SV 6.4
SV 6.5.1 SV 6.5.2 SV 6.5.3 SV 6.5.4 SV 6.5.6
SV 6.5
SV 6
Sorgente Reale
Costruzione + potatura secondo criteri di visibilità:– il punto di riflessione deve appartenere alla superficie di
riflessione– un raggio non deve essere interrotto da altre superfici
→ Computazionalmente poco efficiente
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Sorgenti VirtualiCaratteristiche del modello
Deterministico– costruzione sistematica SV
Indiretto– sorgenti reali in un ambiente confinato → sorgenti
virtuali in campo libero + test di visibilità
Poco efficiente– costruzione e potatura dell’albero delle SV con i test di
visibilità → lunghi tempi di calcolo– possibile ricostruire fino al 5°- 6° ordine di riflessioni
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Esempio di ecogramma
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Acustica Geometrica: Ray Tracing
Energia della sorgente → divisa in pacchetti → raggi sonori lanciati in tutte le direzioni
S
R
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Ricevitori = volumi finiti ≈ zona di sensibilità
Computazionalmente mediamente efficiente
Ray Tracing
SR
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Ray Tracing
Attenuazione per divergenza geometrica →divergenza dei raggi stessi
t1 t2 > t1 t3 > t2 > t1
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Ray TracingCaratteristiche del modello
Statistico– convergenza statistica del metodo
Diretto– simula esplicitamente il processo di propagazione
sonora
Mediamente efficiente– il tempo di calcolo cresce linearmente con il numero di
raggi
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Confronto SV-RT
Sorgenti Virtuali Ray TracingNatura Deterministica StatisticaMetodo Indiretto DirettoPrecisione Alta MediaRicevitori Puntiformi Volumi fittiziTempo dicalcolo
Molto lungo Accettabile
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Modelli ibridi - Vorländer (1989)
S1
3 5 1 7R2 R5
1 6 R3 4 2 5R1 R3
R2 R4
R1
R3 R1
R4
R51 3
Passo 1. Ray tracingper cercare le SV
valide
Passo 2. SV valide per calcolare i livelli ai
ricevitori
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Cone tracing
SS’ R
Raggi sonori a sezione infinitesima →fasci ad apertura progressiva (coni)Ricevitori sferici → ricevitori puntiformi
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Problema del “cone overlapping”
individuazioni multiple della stessa SV →memorizzare i percorsi sorgente-ricevitore ed eliminare i duplicati
S
R
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Beam tracingVian, van Maercke & Martin (1993)
Distribuzione non uniforme dell’energia sulla sezione del fascio Le individuazioni multiple sono compensate dal minor “peso”energetico dei bordi del fascioOverlapping “sfumato”
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Pyramid tracing - Tenenbaum (1992)
Nessun overlappingCopertura dell’angolo solido totale → copertura della superficie sferica con triangoli curvilinei
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SV mancanti: correzione
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
0,90
1,00
1,10
1,20
1,30
1,40
1,50
Tempo (s)
Cap
tazi
oni p
er u
nità
di t
empo
(s-1
)
Sorgenti virtuali Teoria di Van Maercke e Martin Andamento effettivo
tempo critico tc
⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛−
=− 2
2c
ttcorr
e1
)t(n)t(n
Correzione moltiplicativa
della coda riverberante
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Cone-Beam-Pyramid tracingRiflessione diffusa → split up dei fasci:
S
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Costruzione del modello
Operatore competenteha una preparazione specifica e dimostratarispetta il protocollo operativoProtocollo operativoprocedura normalizzata per eseguire tutte le fasi di input, elaborazione, restituzione dell’output, interpretazione
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Modello 3D minimale
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 35
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Superfici curve → piane
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Verificare la tenuta stagna
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 36
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Dati di ingresso - SorgentiLivello di potenza sonoraDirettività di emissioneGrado di dettaglio in frequenza:– globale ponderato A o in bande di ottava o 1/3 ottava
Suddivisione in sotto-sorgenti
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Scelta dei materiali
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 37
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Calibrazione del livello di pressione sonora
-1.5
-1.0
-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5
0 1000 2000 3000 4000 5000
Frequenza, Hz
Med
ia s
carti
, dB
Calibrazione del modello costruito
+ Scarto tipo
- Scarto tipo
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Accuratezza attesaFinnish Institute of Occupational Health (2003)Studio della modellazione acustica al computer di grandi ambienti industriali → Linee guida
Livello sonoro : 3 ± 2 dB (125 Hz – 4·000 Hz)Perdita inserz. : 2 ± 1 dB (125 Hz – 4·000 Hz)Tempo riverb. : 0,4 ± 0,3 s (500 Hz – 4·000 Hz)
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 38
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Esempio 100x50x6 m
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Esempio 100x50x6 m
Odeon) ne(simulaziodB(A)0.83m20
Bianchi) (teoriadB(A)8.78m20
o)semidiffus(campo dB(A)2.83m20
=→=
=→=
=→=
p
p
p
Lr
Lr
Lr
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
1 10 100Distanza r , m
L p, d
B(A
)
Campo libero Campo semidiffuso Bianchi Odeon
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 39
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Esempio 100x50x6 m
Per regolarizzare la curva di decadimento spaziale, si può eseguire una regressione sui dati misurati
y = -5.5767Ln(x) + 99.589R2 = 0.9855
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
1 10 100Distanza r , m
L p, d
B(A
)
Campo libero Odeon Log. (Odeon)
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Esempio 100x50x6 m
Odeon) ne(regressiodB(A)9.82m20
Bianchi) (teoriadB(A)8.78m20
o)semidiffus(campo dB(A)2.83m20
=→=
=→=
=→=
p
p
p
Lr
Lr
Lr
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
1 10 100Distanza r , m
L p, d
B(A
)
Campo libero Campo semidiffusoBianchi Odeon regressione
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 40
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T60 (medio) e Lp in un punto fisso
0.0
1.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
8.0
9.0
125 250 500 1,000 2,000 4,000
Frequenza f , Hz
T 60
, s
Campo semidiffuso Odeon (EDT)4045505560657075808590
125 250 500 1,000 2,000 4,000
Frequenza f , Hz
L p, d
B
Campo semidiffuso Teoria Bianchi Odeon
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Ottimizzazione tecnica + economica
0
10,000
20,000
30,000
40,000
50,000
60,000
0 20 40 60 80 100 120
Ore-uomo
Cos
to, e
uro
Studio Intervento Totale
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 41
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Metodi di riduzione del rumorein fase di propagazione
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Metodi di riduzione del rumoreAlla sorgente– Selezione di processi meno rumorosi– Selezione di macchine meno rumorose
Sul percorso di propagazione– Disposizione adeguata delle sorgenti– Cappottatura delle sorgenti– Applicazione di silenziatori– Trattamenti fonoassorbenti– Schermi acustici– Divisori– Antivibranti e pavimenti galleggianti
Al ricevitore– Cabine fonoisolanti per operatori– Intervalli in ambiente silenzioso– Dispositivi di protezione individuali
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 42
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Controllo attivo del rumore
Principio base: la sovrapposizione lineare di due campi sonori in opposizione di fase risulta in un campo totale nullo →Si crea deliberatamente un campo sonoro (campo secondario) per interferire distruttivamente con un campo sonoro indesiderato (campo primario)
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Esempio: controllo attivo del rumore di un ventilatore
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 43
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Controllo attivo
Il controllo attivo del rumore funziona meglio alle basse frequenzeIl controllo attivo del rumore è realizzabile con maggior facilità per rumori stazionari ripetitiviIl controllo attivo del rumore è applicabile per regioni limitate dello spazioAttualmente il controllo attivo del rumore richiede competenze estremamente specialistiche ed ha costi elevati
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Processi alternativi (ISO 11690)
Stampaggio idraulicoStampaggio meccanicoFissaggio a pressioneFissaggio con rivettiTaglio al laserTranciatura, punzonaturaOssitaglio in acquaOssitaglio al plasmaTaglio a trazioneTaglio a spintaRastrematura/estrusioneRicalcatura con stampo
Comando elettricoComando ad aria compressa
POCO RUMOROSIMOLTO RUMOROSI
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 44
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Disposizione delle macchineDistanziare le sorgenti dalle superfici riflettenti– per ridurre al minimo le riflessioni dannose
Raggruppare le sorgenti più rumorose– per ridurre al minimo la zona d’influenza
Isolare le sorgenti più rumorose– in locali separati e trattati
Separare le mansioni a bassa esposizione– per es. manutenzione, imballaggio, pianificazione
Utilizzare comandi a distanza– per allontanare l’operatore dalle sorgenti di rumore
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Raggruppare le sorgenti piùrumorose: prima …
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 45
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Raggruppare le sorgenti piùrumorose: dopo
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Isolare le sorgenti più rumorose
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 46
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Isolare le sorgenti più rumorose
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Cabine per macchinari
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 47
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Silenziatori
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Valori caratteristici (ISO 11690)
3-10 dBPerdita per inserzione, Di
Schermo + trattamento fonoassorbente
10-20 dBPerdita per inserzione, Di
Silenziatore
10-25 dBPerdita per inserzione, Di
Cappottatura, Cabina
VALORI TIPICIDESCRITTOREDISPOSITIVO
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 48
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Materiali fonoassorbenti:classificazione in base alla naturaOrigine minerale– lana di vetro– lana di roccia
Origine vegetale– fibre di cellulosa– fibre di legno mineralizzato– fibre di cotone
Origine animale– lana di pecora o simili
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Materiali fonoassorbenti:classificazione in base alla naturaMateriali sintetici– 1. materiali termoplastici– aumentando la temperatura diventano fluidi– polietilene espanso– poliestere in fibre– 2. materiali termoindurenti– aumentando la temperatura prima rammolliscono poi
reticolano– poliuretano espanso
Pannelli compositi– uno o più strati di materiali fibrosi/porosi inclusi in uno
scatolato in lamiera forata o stirata o in buste
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 49
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Materiali fonoassorbenti:modalità di applicazione
Rivestimento di pareti o soffitto– materiali spruzzati (intonaco acustico)– materiali in aderenza (per es. incollati)– pannelli su intelaiatura portante: all’effetto
fonoassorbente del materiale si somma quello dell’intercapedine
Creazione di un nuovo controsoffitto– all’effetto fonoassorbente del materiale si somma quello
della diminuzione del volume in cui il suono si propagaA baffles– all’effetto fonoassorbente del materiale si somma quello
della diffrazione sulla schiera di baffles
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Trattamenti fonoassorbenti:intonaco acustico
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 50
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Curve di decadimento spaziale prima, durante e dopo il trattamento
55
60
65
70
75
80
85
90
1 10 100
distanza r , m
L p, d
B(A
)
Prima Durante Dopo
dopodB(A)1.5durantedB(A)6.4primadB(A)2.4
2
2
2
===
DLDLDL
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Misurazione delle curve di decadimento spaziale
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 51
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Trattamenti fonoassorbenti: nuovo controsoffitto
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Trattamenti fonoassorbenti: pannelli sospesi a baffles
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 52
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Valori tipici di αm, DLf e DL2 in campo intermedio (ISO 11690)
DL2, dBDLf, dBαmLocale
da 3,5 a 5 da 5 a 8 > 0,3 Con soffitto ass. e arredi
da 2,5 a 4 da 6 a 9 < 0,2 V≥10000 m3 e H ≥ 5 m, senza soffitto ass., con arredi
da 1 a 3 da 8 a 13 < 0,2 V<10000 m3 e H<5 m, senza soffitto ass., vuoto
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Caratteristiche importanti dei materiali
Coefficiente di assorbimento acustico (apparente) α– Misurato in camera riverberante secondo ISO 354– Misurato in tubo ad impedenza secondo ISO 10534
Resistenza agli agenti chimici e biologici– leganti idraulici e bituminosi, vernici e colle– batteri, muffe, insetti, roditori
Assorbimento d’acqua– attitudine del materiale ad essere imbibito d’acqua
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 53
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Caratteristiche importanti dei materiali
Comportamento al fuoco– reazione al fuoco: grado di partecipazione alla
combustione e produzione di calore, fumi, gocce– resistenza al fuoco: tenuta meccanica, termica e ai fumi
Proprietà meccaniche– resistenza a compressione
Stabilità dimensionale– dopo ripetuti cicli termici– in presenza di acqua
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Assorbimento per porosità
Assorbimento acustico crescente con la frequenza e con lo spessore di materiale
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 54
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Assorbimento per risonanza di membranad
m’
dmc
f cav
'20
0ρ
π=
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Assorbimento per risonanza di cavità
eVLScf
π20
0 =
V
S
L
flangiatonon5,1flangiato7,1
aLLaLL
e
e
+=+=
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 55
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Camera riverberante (UNI EN ISO 354)
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Misurazione di α in camera riverberante
V: volume della camera riverberanteS: superficie del campione in provaT1: tempo di riverberazione senza campioneT2: tempo di riverberazione con campione
⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛−=
12
1116,0TTS
VSα
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 56
Bolzano 30/10/2009 Massimo Garai - Università di Bologna 111
Tubo ad impedenza (UNI EN ISO 10534-2)
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Misurazione di α nel tubo ad impedenza Metodo della funzione di trasferimento
1 2
altoparlante
microfoni
campione
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 57
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Schermi acustici
SR
pavimento
soffitto
suono diretto
suono riflesso
suono diffratto
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Schermi acusticiGli schermi vanno posizionati in prossimità delle sorgenti o dei ricevitoriGli schermi dovrebbero essere fonoassorbenti sul lato rivolto alla sorgenteIn ambienti molto riverberanti, schermi fortemente fonoassorbenti possono contribuire a migliorare l’assorbimento acustico totale Gli schermi acustici in ambienti chiusi hanno un insertion loss molto inferiore a quello ottenibile in campo libero, a meno che non siano associati ad un trattamento fonoassorbente delle superfici circostantiÈ sufficiente un Rw ≥ 20 dB
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 58
Bolzano 30/10/2009 Massimo Garai - Università di Bologna 115
Potere fonoisolante
[dB]lg101lg10t
i
WWR ==
τ
Wi Wt
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25
30
35
40
45
50
55
100 125 160 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3150
Frequenza, Hz
R, dB
Curva del potere fonoisolante R
Curva di riferimento
Potere fonoisolanteIndice di valutazione UNI EN ISO 717
46
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 59
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Esempio: schermo 2x2 m
(a): in campo libero (b): in un ambiente chiuso riverberante
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Esempio: schermi + trattamento fonoassorbente
Schermi abbinati al trattamento fonoassorbente di soffitto e paretiAttenuazione di 8-10 dB(A) misurati
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 60
Bolzano 30/10/2009 Massimo Garai - Università di Bologna 119
Altri vantaggi degli schermi acustici
Protezione da eventuali frammenti proiettati dalle lavorazioni (battitura, molatura, ecc.)Protezione degli occhi dalla luce di saldatrici ad arco e simili Protezioni da schizzi di sostanze chimiche o molto caldeSuddivisione degli ambienti in aree di lavoro
Bolzano 30/10/2009 Massimo Garai - Università di Bologna 120
Svantaggi degli schermi acusticiLimitazione del controllo visuale delle macchineLimitazione dell’accesso alle postazioni di lavoroRiduzione dell’illuminamento della postazioneLimitazione del trasporto di materiali o pezzi in lavorazione
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 61
Bolzano 30/10/2009 Massimo Garai - Università di Bologna 121
Schermi: valori tipici di attenuazione sonora globale in ambienti bassi
6 dB9 dB-> 0,5
4 dB 7 dB 10 dB da 0,3 a 0,5
-4 dB 7 dB < 0,3
da 1 a 3 da 0,3 a 1 < 0,3 h/H
r/H
h: altezza schermo - r : distanza sorgente-ricevitoreH: altezza locale - da UNI EN ISO 17624:2005
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Calcolo della “attenuazione sonora ridotta” (UNI EN ISO 17624)
z : differenza tra il minimo percorso del suono tangente al bordo di diffrazione meno efficace ed il percorso diretto in assenza dello schermo [m]λ : lunghezza d’onda del suono [m]rr : raggio di riverberazione [m]
La formula fornisce valori ottimistici
)(,201lg10, rrz rrzD <⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +=
λ
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 62
Bolzano 30/10/2009 Massimo Garai - Università di Bologna 123
Raggio di riverberazione(UNI EN ISO 17624)
In condizioni di campo diffuso (A = area di assorbimento equivalente del locale)
Per ambienti con molti oggetti diffondenti (Sf = superficie totale degli arredi)
π16Arr =
fr S
Vr34
=
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Raggio di riverberazione(UNI EN ISO 17624)
Per ambienti bassi con pochi oggetti diffondenti e soffitto poco assorbente (H = altezza del locale)
Per ambienti lunghi e stretti con pochi oggetti diffondenti e pareti poco assorbenti (B = larghezza del locale)
23Hrr =
23Brr =
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 63
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Esempio: schermo 2 x 2 m
S
R
pavimento
soffitto
hS=1 mhR=1.5 m
hscreen=2 m
H =6 m
dS=1 mdR=1 m
trattamento fonoassorbente con L ≥ 2h0 h0
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Esempio: schermo 2 x 2 m
125 250 500 1000 2000 4000 Aλ = m 2.74 1.37 0.69 0.34 0.17 0.09 -rr = m 9.0 9.0 9.0 9.0 9.0 9.0 - LW dB 90 100 100 95 110 80 111.5-20lg( r ) dB -6.0 -6.0 -6.0 -6.0 -6.0 -6.0 -Lp,1 = dB 84.0 94.0 94.0 89.0 104.0 74.0 105.5Dz,r = dB -8.5 -11.2 -14.0 -16.9 -19.9 -22.9 -Lp,2 = dB 75.5 82.8 80.0 72.1 84.1 51.1 86.3su 3 lati dB 80.3 87.6 84.7 76.8 88.9 55.9 92.5Attenuazione globale in dB(A) 12.9
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Previsione e riduzione del rumore in ambiente di lavoro 64
Bolzano 30/10/2009 Massimo Garai - Università di Bologna 127
Rumore in ambiente di lavoro: riduzione in fase di propagazione
FINE
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