ROTATORIE

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ROTATORIE. Rotatorie moderne un eccesso!. Generalità. La rotatoria si sviluppa come sistema di gestione delle intersezioni in alternativa alla semaforizzazione allontanando i punti di conflitto fra correnti veicolari il conflitto viene trasformato in confluenza fra correnti veicolari - PowerPoint PPT Presentation

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ROTATORIE

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Rotatorie moderneun eccesso!

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Generalità

• La rotatoria si sviluppa come sistema di gestione delle intersezioni in alternativa alla semaforizzazione– allontanando i punti di conflitto fra correnti veicolari– il conflitto viene trasformato in confluenza fra correnti

veicolari– ciascuna corrente veicolare nell’attraversamento del

nodo deve attraversare una successione di intersezioni a precedenza “a T”

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Generalità

• Per traffici bassi la rotatoria presenta una buona soluzione per ridurre le velocità e quindi la pericolosità delle intersezioni.

• I problemi delle rotatorie si hanno soprattutto con flussi elevati e con distribuzioni asimmetriche delle correnti veicolari

• Attualmente l’utilizzo delle rotatorie è molto diffuso ma, soprattutto in Italia, manca la fase di valutazione delle prestazioni (e l’analisi di possibili alternative)

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Valutazione delle prestazioni

• Le intersezioni sono i nodi più critici di un sistema a rete

• Le correnti in conflitto generano ritardi e code

• La capacità e il livello di servizio dipendono da:– tipo di regolazione e geometria del nodo– entità/composizione dei flussi– matrice O/D dei movimenti

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Intersezioni complesse

• Distanza limitata tra gli attestamenti, forti interazioni tra le correnti

• Code critiche che possono generare condizioni di blocco

• Condizione necessaria al funzionamento è garantire la stabilità interna (assenza di spill-back)

Le intersezioni “a rotatoria” sono intersezioni complesse

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Intersezioni complesse

Semaforizzate Non semaforizzate

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Intersezioni complesse non semaforizzate

• I singoli nodi dell’intersezione sono molto vicini e sono regolati a precedenza

teoria del “Gap Acceptance” valida per tutte le intersezioni a precedenza

• Fondamentale è il comportamento degli utenti

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Rotatorie non semaforizzate

• Anche le rotatorie sono intersezioni complesse– I “Traffic Circles” (precedenza ai flussi entranti) si

bloccano per elevati valori di traffico (spill-back)– La stabilità interna non è quindi sempre garantita se non

vi è una regolazione semaforica– Ne segue la necessità di dare la precedenza all’anello per

garantire la stabilità

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La rotatoria oggi

• E’ un’intersezione con i seguenti requisiti:– Area centrale inaccessibile circondata da un anello

percorribile in senso anti-orario da correnti veicolari provenienti da più entrate

– È provvista di specifica segnaletica che indica la precedenza all’anello

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Logica di funzionamento -1

• Il nuovo regime di precedenza permette di:– Evitare o ridurre i fenomeni di blocco dell’anello– Generare pochi punti di conflitto– Semplificare i conflitti veicolari

• Attraversamenti e svolte si risolvono in manovre di immissione, scambio corsia e uscita, favorite dalla geometria circolare

– Ridurre le velocità dei veicoli in attraversamento

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logica di funzionamento -2

• La precedenza all’anello tende a garantire che l’area interna del nodo sia sempre stabile

• La rotatoria non dovrebbe essere considerata come una successione di intersezioni “a T” indipendenti:– Flussi veicolari elevati e/o molto sbilanciati richiedono uno

studio accurato che tenga conto di:• Origine/destinazione dei flussi• Caratteristiche geometriche• Formazione di code sia agli ingressi sia nell’anello

(fenomeni di spill-back dovuti a “limited priority merging”)

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Rotatorie moderneNormativa Internazionale

• Il concetto moderno di rotatoria nasce in G. Bretagna negli anni ’60

• Si diffonde quindi in Europa, Australia e USA

• Nelle Normative Nazionali si danno indicazioni su aspetti geometrici e funzionali:– Riferimenti per una corretta progettazione– Riferimenti per il calcolo della capacità di ingresso a

garanzia di un adeguato livello di servizio

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Normative sulle rotatorie

• 1967: Nasce la “Modern Roundabout” in UK• 1967: Prima normativa elvetica per le aree extraurbane• 1973: Prima normativa elvetica per le aree urbane• 1984: Prima normativa francese• 1993: Normativa in Australia• 2000: FHWA,“Roundabouts: Information Guide”, USA• 2001: Bozza di normativa del CNR “Norme sulle caratteristiche

funzionali e geometriche delle intersezioni stradali”

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Contenuti delle Normative

• Tipologie di rotonde– Classificazione e ambito di utilizzo

• Caratteristiche tecniche– Elementi geometrici– Elementi funzionali (calcolo della capacità e dei ritardi/code)– Elementi di segnaletica– Elementi di illuminazione– Elementi per la gestione del trasporto pubblico– Elementi per la tutela delle utenze deboli

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Metodologia per la progettazione di una

rotatoria

Normativa Svizzera

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Classificazione delle rotatorie in funzione delle dimensioni e

dell’ubicazione

• mini-rotatorie• rotatorie con isola centrale semi-controllata• rotatorie compatte urbane

• rotatoria urbana o extraurbana ad una corsia

• rotatoria urbana o extraurbana a due corsie

Zone a velocità limitata, priorità alla sicurezza

Compromesso tra

sicurezza e capacità

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CETUR (F) – elementi geometrici

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CNR – Elementi geometrici

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CNR - elementi per una progettazione di massima

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Disposizione e allineamento degli assi

Sistemazione da evitare

Sistemazione da escludere

Situazione ideale

La Normativa inglese consente un lieve scostamento dalla condizione ideale (facilita le uscite e l’inserimento dell’intersezione circolare)

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Visibilità in sicurezza

In tutte le normative la visibilità agli accessi deve

essere garantita a partire da 15m dalla linea di dare

precedenza

La visibilità sull’anello deve

coprire la distanza di

arresto

NB: l’osservatore è posto a 1m dal suolo

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Riduzione di velocità e sicurezza

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Possibile nuova tipologia - “Semi-two-lane roundabouts”

• Diametro tra 45 e 60 m. – circolare• Anello 8 m. (senza anello

sormontabile)• Nessuna segnaletica orizzontale

nell’anello• Ingressi a una corsia ove possibile• Solo 1 corsia in uscita• Ringresso 14-16m.; Ruscita 16-18m.• Isola di separazione necessaria• Cicli e pedoni protetti come nelle

rotatorie compatte

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Valutazione delle prestazioni

• La valutazione delle prestazioni deve considerare tutti i seguenti aspetti:– Capacità e livello di servizio– Costi– Sicurezza– Tutela delle utenze deboli

• Un modello completo per la valutazione delle prestazioni di una rotatoria dovrebbe contenere– Elementi legati alla geometria della rotatoria– Elementi legati alla regolazione “a precedenza”

• Modellazione del comportamento dell’utente

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Elementi di geometria del nodo

• Il funzionamento dipende da:– Diametro esterno– Velocità di progetto– Tipologia dei veicoli– Geometrie

• Raccordo anello-ramo di ingresso • Raggi di manovra• Deflessione delle traiettorie• Visibilità, illuminazione e segnaletica• Isola spartitraffico

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Metodi di calcolo delle prestazioni

• Possibili approcci per il calcolo di capacità e ritardi– metodi statistici o empirici – metodi probabilistici (teoria del Gap-Acceptance) – metodi simulativi

• Le Normative dei vari Paesi si rifanno a:– metodo statistico– metodo probabilistico

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Approccio statistico

• Analisi di regressione tra flussi e parametri geometrici in entrate congestionate– diretta correlazione tra geometria e capacità– richiede una grande quantità di dati

• Pregi– diretta correlazione tra geometria e capacità

• Difetti– metodo poco flessibile se le condizioni di traffico sono lontane

da quelle su cui si è costruita la regressione– fattori significativi non hanno giustificazione teorica

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Approccio probabilistico

• La relazione tra i flussi entrante e circolante si basa sulle sole interazioni veicolo-veicolo

• La capacità di ingresso dipende da parametri microscopici• Pregi

– offre base teorica alla valutazione della capacità• Difetti:

– se flussi ridotti, la capacità è sopra-stimata; altrimenti è sotto-stimata

– utenti omogenei, consistenti e costanti nel tempo

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Normative nazionali: metodi per la valutazione delle prestazioni

• Approccio statistico:– UK, (Kimber, 1980)

• suggerito in Norvegia e Rep. Ceka– Francia (SETRA, CETUR, anni ‘80)

• suggerito in Italia– Germania (Brilon, anni ‘90)– Svizzera (Bovy, anni ‘80)

• Approccio probabilistico:– Australia (Troutbeck, 1993)– Svezia (Hagring)– USA (HCM 2000)

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Modelli di calcolo della capacità(flusso entrante vs. flusso circolante)

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Alcuni esempi di Normative.…

• Francia

• Svizzera

• USA

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Francia, “Carrefours giratoires”

• Principi base:– Il diametro esterno è il parametro geometrico di base– L’intersezione deve essere facilmente interpretabile

• Circolare, no bretelle superflue né sovradimensionamenti– Necessaria un’ottima percezione del tracciato

• Allineamento ingressi, segnaletica, no ostacoli ingombranti, dimensionamento isole separatrici

– Necessaria una minima deflessione (R deflessione<100m.)– Verifica della capacità– Si può modificare e ridurre il diametro dell’isola centrale senza

pregiudicare le prestazioni del nodo

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Francia, “Carrefours giratoires” – verifica delle prestazioni funzionali

• Sicurezza e capacità: compromesso• Verifica capacità:

– Se il flusso totale afferente:• < 1500 Ae/h, non serve analisi di dettaglio• >2000 Ae/h, necessario test di capacità (metodo manuale o

con “Girabase”)– Se la riserva di capacità:

• >30%, sufficiente (se >80%, sovradimensionamento!)• Tra 5 e 20%, attenzione ai ritardi e all’evoluzione delle code• <5%, forti perturbazioni

– Allargare entrata,anello,isola di separazione; by-pass

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Francia, “Carrefours giratoires” – elementi geometrici significativi

• Isola centrale

• Isole separatrici

• Anello

• Entrate

• Uscite

• By-pass

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Francia, “Carrefours giratoires” –ingressi in rotatoria

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Approccio empirico: modello Setra

• La capacità di ciascun ingresso è funzione:– Del flusso in uscita e del flusso nell’anello– Di 3 parametri geometrici

• Larghezza dell’anello• Larghezza dell’isola separatrice• Larghezza della corsia di ingresso

• La capacità è definita per ogni ingresso

• Riferimento:– “Capacité des carrefours giratoires interurbains, SETRA,

1987”

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Approccio empirico: modello Setra -2

• Data una geometria, si verifica la capacità e il LOS

• Dati– Traffico equivalente, matrice O/D, geometria

C=f(Qc, Qu, SEP, ANN, ENT)

Capacità:N° massimo di veicoli/h che possono immettersi nell’ingresso data una matrice O/D

Capacità pratica, grado di saturazione, ritardi per ogni ingresso

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Setra (F) – Tempi di attesa

Tempi di attesa in condizioni lontane dalla saturazione

Qd=f(Qc, Qu)

Qe’=f(Qe, ENT)

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SETRA - Elementi Geometrici

ANN = larghezza dell'anelloENT = larghezza dell'ingresso SEP = larghezza dell'isola spartitraffico

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SETRA - formule

• Flusso di uscita:– Qu'=Qu*((15-SEP)/15 (Qu'=0 se SEP>=15 metri)

• Flusso di disturbo:– Qd=(Qc+2/3Qu') *(1-0,085(ANN-8))

• Capacità:– K=(1330-0,7*Qd)*(1+0,1*(ENT-3,5))

• Flusso entrante:– Qe'=Qe/(1+0,1*(ENT-3,5))

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USA (HCM)

ca= capacità dell'accessova= fliusso sull'accessovc=flusso circolante sull'anello

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USA (HCM)

• Analisi separata per ciascun accesso

• Parametri di base– Follow up time tf

– Critical gap tc

• Capacità

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USA (HCM)

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Numerazione manovre

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Esempio

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Procedura

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Calcolo dei volumi

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Calcolo dei flussi sull’anello

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Calcolo della capacità

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Effetto della scelta dei parametri

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Ritardo

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Coda