ROTARY INTERNATIONAL Club di Fabriano · Rotary;senzaq uestorispettononsi ......

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ROTARY INTERNATIONAL Club di Fabriano Concretizza i sogni 1° semestre 2008/2009

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ROTARY INTERNATIONALClub di FabrianoConcretizza i sogni 1° semestre 2008/2009

Grazie a Di(n)o

Carissimi Soci,nel corso dell’ultima riunione della Sotto-commissione per la redazione delBollettino, Paolo ha chiosato osservandoche, questa volta, non dobbiamo scusarciper il ritardo. Cos’è successo? Vidomanderete. Benardino ha lavorato! Hafatto quasi tutto lui! Ed allora, grazie aDino (per carità, con la “n”), che è losherpa della commissione, lo stakanovistadel Bollettino. È colui che più d’ogni altrosi è impegnato, ha partecipato a tutte leconviviali ed i caminetti, ha seguitoattentamente, ha studiato ed infine ha“partorito”.Grazie Bernardino, 10+.

E gli altri?Tutti hanno contribuito:Maurizioilfotografo (tutto attaccatoperchè ormai lui e la sua “digitale” sonoun corpo unico) lo avete visto in azione equi ci sono i risultati, Paolo ha fatto ilsolito bel lavoro, Leandro ci diletta conun argomento di stretta attualità,rinverdendo i fasti del forum, Edgardo hafatto il suo (non si dice cosa, d’altrocanto è un tipo riservato, lui!).

Manca Piero?No, anche se non risulta tra i “magnificicinque” (???) della Sotto-commissioneBollettino, la punta di diamante del nostroclub è sempre stato presente ad ogni riunione,guidandoci e supervisionando il lavoro.

Dunque, se vi piace, merito della Sotto-commissione, altrimenti, muovete le vostrecortesi osservazioni a Bernardino.

Ora, siamo seri.La pubblicazione del bollettino, in questaforma, che possiamo definire “tradizionale”,è ripresa nell’anno rotariano 2003/2004 conla presidenza di Alberto Balducci. La suafunzione di memoria storica è oggi ancor piùevidente a seguito della bella iniziativa cheha accompagnato il Cinquantenario delClub: il varo del nostro sito web, che,ricordiamo, si trova all’indirizzowww.rotaryfabriano.it.

Il sito è uno strumento utile per tenerciaggiornati sulla vita del Club e sulle novitàche giungono dal Distretto.Dunque, il bollettino è la storia, il sito èl’attualità.

Vogliamo, infine, tornare a stimolare tuttii soci del Club e, perchè no, anche soci dialtri Club che avessero interesse, adintervenire nel Forum del bollettino,scrivendo di argomenti di interesse proprioe generale. E’ questo un ulteriore modo perapprofondire la conoscenza e l’amiciziatra noi Soci.

Buona lettura.

Bernardino, Edgardo, Leandro, Maurizioe Paolo

Saluto del PresidenteSiro Tordi

Cari Amiche ed Amici,

da pochi giorni ho dato inizio al mandato davoi conferitomi, farò di tutto per essereall’altezza del compito che mi avete affidatoe per iniziare bene i secondi 50 anni delnostro Club.Faccio conto sull’aiuto di voi tutti per ilconseguimento degli obbiettivi indicati dalRotary International, dal Governatore delnostro Distretto e da quelli che scaturirannodal Programma che sarà elaborato insieme alConsiglio Direttivo del nostro Club.

Quest’anno Rotariano, che il PresidenteInternazionale ha dedicato all’infanzia e checome motto adotta CONCRETIZZA I SOGNI,si pone i seguenti grandi obiettivi:

•Salutela Polio da debellare• Ambientel’acqua da ricercare e conservare• Cultural’analfabetismo da sconfiggere• Famela lotta per alleviare questa piaga checolpisce i più deboli

A questi si aggiunge il Progetto specifico delnostro Distretto, indicato dal GovernatoreGiorgio Splendiani, che è il Sostegno aglianziani soli. Da parte nostra daremocontinuità ai progetti pluriennali, cercheremodi riqualificare progetti ormai superati dallemutate esigenze e svilupperemo nuoviprogetti soprattutto rivolti al Sociale.

SommarioGennaio 2009

L’organigramma dell’anno 2008/2009, 7

Messaggi del Presidente Internazionale Dong Kurn Lee, 8

Saluto del Governatore Giorgio Splendiani “il valore dell’amicizia”, 10

Assemblea dei Soci, 11

Forum Distrettuale Effettivo Espansione Alumni, 12

Caminetto con Luigi Morelli, 15

Conviviale con Giancarlo Trapanese, 16

Visita del Governatore Giorgio Splendiani, 18

Questioni di Etica e Questioni di Stle, conviviale con Massimo Massi Benedetti e Massimo Piombo, 20

Seminario Distrettuale Rotary Foundation, 22

Assemblea dei Soci, 24

Caminetto con i soci Gabriele Alfonsi e Luciano Giuliodori, 25

Festa degli Auguri, 30

La nuova sede di via Gioberti, 31

Conosciamo i nuovi Soci, 32

L’attività del Rotaract, 33

Forum - La richiesta di informazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate a privati nell’ambito

dell’acquisto di immobili - di Leandro Tiranti, 34

Appendice

Luigi Morelli all’interclub di Novafeltria, 36

Relazione di Luigi Morelli al Club nella riunione al caminetto del 22 settembre 2008, 38

Linee programmatiche per l’anno sociale 2008/2009, 44

Concretizzare i sogni. Vi invito a considerare imilioni di bambini che non hanno neanche lapossibilità di sognare.

Dong Kurn LeePresidente Rotary Internazionale

Fabriano, Piazza del Comune con la FontanaSturinalto

Incisione di Petrus

Rotary Club di Fabriano2090° Distretto

Bollettino 1° semestre 2008/2009

Pubblicazione riservata ai Socidel Rotary Club

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L’organigramma del RotaryAnno rotariano 2008/2009

Presidente del Rotary International

Dong Kurn Lee (Corea del Sud)

Governatore del Distretto 2090

Giorgio Splendiani

Club di Fabriano

Presidente: Siro TordiVice Presidente: Paolo MontanariPast President: Alberto CarloniPresidente Incoming: Mario BiondiSegretario: Bernardino GiacaloneTesoriere: Roberto GasparriniConsigliere: Maurizio CecchiConsigliere: Domenico GiraldiConsigliere: Carlo PeriniConsigliere: Edgardo VernaPrefetto: Maurizio Marchegiani

Incarichi distrettuali di Soci del Club

Assistente del Governatore per i Club diFabriano, Altavallesina Grottefrasassi, Jesi edOsimo: Piero ChiorriComponente della Commissione Distrettualedell’Azione Professionale per il comitatoindustria: Francesco Merloni.

Siro e Alberto,rispettivamente Presidentee Past President del Club.

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Amici e colleghi Rotariani,l’inizio dell’anno rotariano è sempreun momento emozionante, con inuovi dirigenti che assumono leresponsabilità del loro mandato, unnuovo tema e nuove energie peraffrontare i nostri progetti d’azione.Quest’anno è per me particolarmenteemozionante, dal momento che mipreparo ad incontrare personalmente iRotariani di tutto il mondo e vedere,in prima persona, i progetti chestanno realizzando.Mentre pianificate come “Concretizzarei sogni”, vi invito a considerare imilioni di bambini che non hannoneanche la possibilità di sognare. Ognianno, oltre 26.000 bambini muoiono acausa di malattie prevenibili. Anche sele cifre sono spaventose, sono giàinferiori a quei 30.000 che avevanocolto la mia attenzione.La relazione dell’UNICEF sullo Statomondiale dell’infanzia 2008 riporta chenel 2006, per la prima volta, i casi dimortalità infantile mondiale si sonoabbassati da 10 milioni a 9,7 milioni.Penso che i risultati vadano attribuitiai progetti rotariani degli ultimi annisu salute, acqua potabile, interventicontro la fame ed a favoredell’alfabetizzazione. Per questeragioni mi sono chiesto: “Cosapotremmo ottenere se 1,2 milioni diRotariani concentrassero gli sforzi sullasopravvivenza dei bambini piùbisognosi?”Sono sicuro che conosciamo giàalcune delle risposte. Se i Rotarianiforniranno le zanzariere coninsetticida, meno bambinicontrarranno la malaria. Se scaviamopozzi e ci occupiamo dei problemi diigiene, più bambini avranno acquapotabile da bere e condizioni di vitapiù sane. Inoltre, se i Rotary Clubrealizzaranno progetti sulla nutrizione,potremo salvare quasi cinque milionidi bambini che muoiono, ogni anno, acausa della malnutrizione.

L’UNICEF ha calcolato che circa i dueterzi dei 9,7 milioni dei casi dimortalità del 2006 erano prevenibili.Se i Rotariani continuano a fornirevaccini, terapie di reidratazione orale,cure mediche per madri e neonati edaltri interventi simili, sono certo chemolti altri bambini riusciranno nonsolo a sopravvivere, ma anche a“Concretizzare i loro sogni”.

Agosto 2008

Quest’anno, ci siamo prefissi unobiettivo ambizioso: “Concretizzare iSogni” per i bambini del mondoriducendo la mortalità infantile. Iocredo sia possibile raggiungere questoobiettivo, se concentriamo i nostrisforzi e lavoriamo insieme. So ancheche, alla fine di quest’anno, ci sarà pernoi molto da fare per portare salute esperanza a tutti i bambini del mondo.

Messaggi del Presidente InternazionaleDong Kurn LeeLuglio 2008

Il Presidente D.K. Lee

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Se vogliamo ridurre la mortalitàinfantile, in quest’anno rotariano e permolti anni a venire, abbiamo bisognodi Rotariani impegnati nelperseguimento di quest’obiettivo. Ogniprogetto che realizziamo nell’ambitodelle acque, della salute, della fame edell’alfabetizzazione, contribuisce allacreazione di un mondo migliore. Ogniprogetto contribuisce a cambiare ilmondo, un pò alla volta.Ed ogni progetto ha bisogno diRotariani capaci e attenti.Ogni nuovo Rotariano che portiamonei nostri Club contribuisce a“Concretizzare i Sogni”. È per questoche, quest’anno, sto chiedendo aiRotariani di tutto il mondo di venireincontro a degli audaci obiettivi diadesione: in primo luogo, diaumentare l’Effettivo del 10 per centoe, dall’altro, di creare due nuovi Clubper Distretto.Come per l’obiettivo di ridurre lamortalità infantile, si tratta di obiettiviambiziosi che possono essereraggiunti solo se abbiamo concentratosu di essi i nostri sforzi. Se cerchiamoi nuovi Rotariani solo tra i nostrifamiliari ed amici, potremmo nonessere in grado di trovare un numerosufficiente di nuovi Soci qualificati. Mase raggiungiamo i leader dellecomunità che operano nelleprofessioni emergenti, o che sono diun’altra generazione, saremo in gradodi trovare molti nuovi soci potenziali.È naturale voler invitare nel nostroClub quelle persone che hanno inostri interessi, ma questo limita ladiversità e il talento di ogni Club.Dobbiamo dare il benvenuto ai

giovani nei nostri Club, o avremoperso non solo una fonte importantedi energia e di conoscenze, maavremo anche mancato il nostrodovere, come organizzazione, diformare la prossima generazione diPresidenti di Club, Governatoridistrettuali e alti dirigenti RI.Ricordiamolo: l’Effettivo è sotto laresponsabilità di ciascuno di noi.Ognuno di noi ha l’obbligo dimantenere il Rotary forte, attivo e increscita. Se ci auguriamo di“Concretizzare i Sogni” per i bambinidel mondo in una manierasignificativa e duratura, dobbiamodare il benvenuto ad una nuovagenerazione di Rotariani percontinuare il nostro lavoro.

Messaggio del Presidente Internazionale Dong Kurn Lee

Obiettivi del Rotary Lo scopo del Rotary è quello di incoraggiaree sviluppare l’ideale del servire inteso comemotore e propulsore di ogni attività. Inparticolare esso si propone di:

1. promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri Soci,per renderli meglio atti a “servire” l’interesse generale.

Il Presidente D.K. Lee con la sua famiglia

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Cari Amici Rotariani,è la prima lettera che vi scrivo e provouna certa emozione. Per giorni mi sonochiesto quale doveva essere il primoargomento da trattare: la risposta mel’avete data voi al Congresso di Norciaattraverso la “Voce dei Club”.Ho ascoltato con molto interesseinterventi spontanei, giusti edequilibrati; ritengo doveroso da partemia, come primo compito di risponderead essi.Voglio premettere che secondo lostatuto del Rotary International lafunzione del Governatore è di“promuovere lo scopo del Rotaryguidando e consigliando i Club delDistretto” e che “il Rotary Internationalè l’Associazione dei Rotary Cluborganizzati e funzionanticonformemente allo Statuto e alRegolamento del Rotary International”.Il mio compito sarà quindi quello diindirizzare e accompagnare i Club enon di trasmettere ordini. Tuttavia,dovrò fare rispettare le Regole delRotary; senza questo rispetto non si èRotariani, anche se si è iscritti a unClub.Il primo problema che è emerso dalCongresso è stato quello della necessitàdi lavorare in collaborazione fra piùClub.Credo che la migliore risposta sia quellavenuta dall’esempio del “DistrettoCulturale”, che comprende Club delleMarche e dell’Umbria con un fine diServizio comune.Le associazioni dei Club su baseregionale o interregionale devonotuttavia essere strumenti per iniziativecomuni e non organi burocratici constatuti, regolamenti e cariche chepossono creare problemi, competizionio contrasti.Scopo fondamentale del Rotary è di“promuovere e sviluppare relazioniamichevoli fra i propri Soci per renderlimeglio atti a servire l’interessegenerale”.

Quindi, non devono esistere barriere trasoci, Club, città o regioni.Paul Harris sognò di creare unacomunità di AMICI: il motto diquest’anno - RENDI REALI I SOGNI - sideve realizzare anche in una sincera ecompleta amicizia tra tutti i soci e tutti iClub.Giugno è stato il mese dell’Amiciziarotariana e numerosi sono i programmidel Rotary che la promuovono: le Borsedi Studio Internazionali, lo Scambio diGiovani, i Circoli Professionali Rotariani.Grazie a queste iniziative è possibileche Rotariani di diverse aree del mondosi conoscano e condividano esperienze,interessi comuni, hobby, idee esviluppino programmi di Servizio.L’ospitalità in casa è la più efficaceforma per coltivare un’amicizia.Inoltre, è importante poter comunicarecon gli altri, perchè la comunicazione èalla base di qualunque forma diamicizia.L’evoluzione dei tempi ha fatto si cheattraverso l’informatica siano possibilicontatti umani con una rapidità sino aieri impensabile. Progetti comuni e digrande impatto sociale possono essererealizzati tra rotariani che, pur vivendoin continenti diversi, si propongono glistessi ideali. È importante, quindi, cheun rotariano attivo sia in grado dicomunicare anche in manieratelematica.Nella visione di una globalizzazione delServizio, non va dimenticato ilcoinvolgimento dei giovani e deiconiugi.I Club padrini del Rotaract devonoconcentrare sui giovani le loro cure eattenzioni e seguire la loro formazioneperchè possano divenire le nuove forzedel Rotary.L’accettazione degli ex rotaractiani edegli Alumni deve essere una delle viepreferenziali per l’incrementodell’effettivo.Infine, un saluto particolare ai coniugidei rotariani.

Saluto del Governatore Giorgio Splendiani“Il valore dell’amicizia”Luglio 2008

Il Rotary conta molto su di loro; comeMassimo ha detto nella relazione finaledel Congresso, “il coniuge del Rotarianodeve avere un ruolo attivo epropositivo”; in tutte le manifestazionirotariane sarà dato ampio spazio aiconiugi.Chi fa parte della famiglia del Rotarynon può non partecipare alla vita delClub, pur nella completa libertà eautonomia di dedicarsi ad attività diservizio in associazioni meritevoli qualil’Inner - Wheel.Concludo questa mia prime letterarilevando che proprio dalle “Voce deiClub” è emerso che con la veraAmicizia si possono superare tutti iproblemi.Pertanto, vi invito a porvi come scopodel nuovo anno di dimenticarediscordie, incomprensioni e dissapori edi sedervi, al prossimo incontro, vicinoalla persona con cui avete avutomaggiori contrasti.

Il Governatore Giorgio Splendiani

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Assemblea dei SociLunedì 8 settembre 2008, Ristorante da Lucignolo

La prima assemblea dell’anno2008/2009 si è svolta la seradell’8 settembre 2008 presso ilRistorante “da Lucignolo”. Hannopartecipato all’incontro 37 Soci. Temiall’Ordine del Giorno:1) Presentazione organigrammacompleto del Club per l’annorotariano 2008/2009;2) approvazione Bilancio Consuntivo2007/2008 e Bilancio Preventivo2008/2009;3) Proposta di variazione del giornosettimanale per le Conviviali del Club.In ordine al primo punto, il Presidenteha presentato la composizione delleCommissioni e delle Sottocommissioni,delle quali ha consegnato ad ogniSocio uno schema dettagliato dopoun’ampia e approfondita illustrazionedei criteri che hanno portato a certescelte.Il Presidente ha ricordato, infatti, iprincipali programmi sociali previstinel corrente anno rotariano. Fra questiil piano di formazione rotariana per inuovi Soci; il progetto “Donna eSocietà”; il Campus Disabili;l’Informatizzazione degli ipovedenti; ilprogetto “Dopo di noi”; il Corso diInformazione su alcool e droghe daorganizzare a beneficio delle ScuoleMedie della nostra Città; la “Banca delTempo” forse da rivedere e daintegrare con un altro progetto afavore degli anziani; i “Signoridell’anello”; la Schola Cantorum; ilprogetto di un Matching Grant asostegno delle popolazioni del Benined ancora il sostegno al Rotaract, alloScambio Giovani e al RYLA.In merito al secondo punto ilTesoriere dello scorso anno, PaoloMassinissa Magini, ha poi presentato ilconsuntivo della situazione finanziariadell’anno 2007-2008 mentre l’attualeTesoriere, Roberto Gasparrini, hadelineato il bilancio di previsione perl’anno 2008 - 2009. Questi bilancisono stati entrambi approvati alla

unanimità della Assemblea.Particolarmente da tutti attesa era laprevista discussione sul terzo punto ecioè la scelta del giorno dellasettimana nel quale si sarebberosvolte, da ora in poi, le nostre riunioniconviviali.Dopo un ampio dibattito, cui hannopartecipato soprattutto i Soci Latini,Meloni, Rossi, Morelli, Stazi e Ballarini,si è deciso di procedere con unavotazione segreta.Al termine di questa, le schede,scrutinate da Luigi Morelli, hanno datoil seguente responso:Presenti e votanti 37Hanno votato per il Lunedì 13 SociHanno votato per il Venerdì 22 SociSchede bianche o annullate: 2È stato così deciso che, da ora in poi,le nostre riunioni conviviali si terrannoil venerdì.Chiusa la parte ufficialedell’Assemblea, il Presidente Tordi haprovveduto a fare le comunicazioni dirito. Fra queste le dimissioni dal

nostro Club del Socio AlbertoBalducci; il trasferimento a San Marinoe al Rotary Club sanmarinese delSocio Vincenzo Tegliaferro; l’adesionedel nostro Club alla iniziativa delprogetto di legge su alcoolici estupefacenti ai minori di 18 annipresentato alle competenti Autoritàdello Stato da parte del Rotary Club diSenigallia; il Premio di Benemerenzache il nostro Club intende istituire;l’estensione alle Rotarladies (le Vedovedei nostri Socie defunti) dell’invito allenostre conviviali (Assemblee escluse,naturalmente); il ringraziamento,espresso con un affettuoso applauso alSocio Vito Giuseppucci che, per anni,ha concesso i suoi locali per le riunioniamministrative del nostro Club.E’ stato infine ribadito che il nostrosito web verrà tenuto costantementeaggiornato così come una specificaSotto-commissione continuerà a curarela regolare pubblicazione del nostroBollettino.La seduta si è tolta alle ore 23,30.

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Forum DistrettualeEffettivo Espansione AlumniOsimo, domenica 21 settembre 2008

Città segreta come essa stessa suoledefinirsi, città certamente misteriosaper via delle sue leggende, deglispettri, dei folletti e delle mostruosefigure che la popolano ma città bella esoprattutto affascinante. Osimo, lamattina del 21 settembre, ha accoltouna vera folla di Rotariani convenutidai vari angoli del Distretto perassistere e partecipare al Forum su“Effettivo, Espansione ed Alumni”organizzato dal locale Club giuntoanche esso sul punto di festeggiare ilsuo cinquantenario, ma vivo sempre eparticolarmente attivo tanto da avererecentemente meritato l’ambito Premiodi San Giuseppe da Copertino.Penso proprio che, a tal punto,conoscere un pò più da vicino la vitadi questo Santo possa risultareinteressante per i nostri lettori.Giuseppe Maria Desa (tale era il veronome di questo mistico francescano),nato a Copertino in provincia di Leccenel 1603, terminò proprio ad Osimo, il18 settembre 1663, il suo camminoterreno.Entrato nel 1625 tra i francescaniconventuali, per le sue virtù e per lasua particolare devozione allaMadonna, venne ammesso senzaesami, nel 1628, al sacerdozio.Predicatore fervente, esercitò unaprofonda influenza sociale ed anchepolitica presso i nobili del suo tempo.Ebbe, già in vita, fama di santo e ditaumaturgo per via dei suoi miracoli.Particolarmente famosi furono i suoi“voli”, vere e proprie lievitazioni chedurante le sue estasi lo sollevano daterra. Voli, peraltro, che mentre neisuoi tempi gli procurarono qualcheproblema presso i tribunaliecclesiastici di Napoli e di Roma oggihanno fatto si che gli aviatori e gliastronauti cattolici degli Stati Unitiabbiano affidato proprio a SanGiuseppe da Copertino l’incarico diproteggerli durante le loro imprese. Fucomunque canonizzato da Papa

Una veduta di Osimo, la città cheha ospitato il Forum.

Clemente XIII nel 1767.Oltre che degli aviatori e degliastronauti americani il nostrotaumaturgo è più universamenteconsiderato come il santo protettoredegli studenti. E, manco a dirlo, è ilpatrono di Osimo città dove, neipressi della Piazza del Comune, si puòammirare la Basilica-Santuario a luidedicata (in tempi più remoti laChiesa era stata consacrata a SanFrancesco di Assisi) nella cui criptarimane custodito e venerato il suocorpo. Le stanze dove trascorse gliultimi anni della sua vita ora sono unmuseo.Il Forum odierno rivestiva unaimportanza tutta particolare dato cheD.K. Lee, attuale Presidente del RotaryInternational ha stabilito comeobiettivo di crescita per l’annorotariano in corso l’incremento del10% dell’effettivo o, quanto meno, diuno o due soci per Club.È da tutti ben noto come le risorse

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umane siano le più importanti per ilraggiungimento degli obiettivi rotarianima, ciononostante, lo sviluppodell’effettivo rimane sempre unimpegno difficile e delicato. Ed èproprio per questi motivi che GiorgioSplendiani, nostro attuale Governatore,ha voluto approfittare dell’odiernoForum per “valutare insieme i mezzinecessari per incrementare lapotenzialità dei Club in un’ottica cheprivilegi la qualità rispetto alla quantitàdei Soci”.I lavori hanno avuto inizio alle ore 10nel raccolto ed intimo Teatrosettecentesco del prestigioso PalazzoCampana che, nei tempi passati, sededi Collegio e di Seminario, ebbe tra isuoi alunni i Papi Leone XII e Pio VIIIma anche Aurelio Saffi, triumviro dellaRepubblica Romana. Oggi è sede delMuseo Civico, della Sezionearcheologica e dell’Istituto Campanaper l’Istruzione Permanente.A moderare la seduta era statochiamato il P.D.G. VincenzoMontalbano Caracci.Dopo gli onori alle Bandiere, il primoindirizzo di saluto è stato quello diMauro Tiriduzzi, Presidente del RotaryClub di Osimo, che ha volutoricordare tutti i presenti, dalGovernatore ai vari P.D.G. dai Relatoriai numerosi Presidenti dei Club,dedicando un particolare benvenuto alGovernatore del Lions Club 108/A,Achille Ginnetti, presente in sala. Hapoi brevemente accennato alprogramma per poi cedere la parola aFerruccio Squarcia, Governatoredell’anno rotariano 2009 -2010.Squarcia ha subito insistito sullanecessità di consolidare sempre di piùi rapporti fra i Soci dei vari Club e dicercare di avvicinare, nel tentativo diincrementare l’effettivo, irappresentanti delle professioniemergenti.Temi questi che, più in là, sono statiribaditi da Mario Struzzi, Governatore

designato per l’anno 2010-2011.La parola poi è stata data a DonGiulio Berrettoni, Rettore della Basilicadi San Giuseppe da Coperatino che harivolto ai presenti gli auguri di pace ebene, di pace e gioia e di pace esperanza; ha ricordato quanto fece ilRotary per Assisi dopo il terremoto del1997 e ha concluso rimembrando lelunghe peregrinazioni di SanFrancesco, intorno all’anno 1208, neiterritori marchigiani. Otto secoli orsono...Il Governatore del Lions Ginnetti hapoi voluto rivolgere il suo saluto ericordare, mentre offriva al nostroGovernatore il suo guidoncino, leidentità di vedute delle dueorganizzazioni, entrambe associazionidi “service”.Giorgio Splendiani, a sua volta, haringraziato per la squisita ospitalitàche è stata offerta dal Rotary Club diOsimo e si è molto compiaciuto nelvedere un teatro gremito di follaassorta ed attenta. Si è chiestocomunque se i forum non siano un pòtroppo frequenti ma subito però haconcluso ricordando che, alla fine,tutti gli incontri lasciano semprequalcosa di utile, di positivo. Lapresenza di numerosi rotariani nelterritorio, oltre tutto, è sempre utileper accrescere la popolarità dellaAssociazione. Il solo vero pericolo,quello di indire più manifestazioni incontemporanea, va evitato con cura!E, a questo punto, il Moderatore hadato inizio al Forum vero e proprioinvitando il P.D.G. Mario Giannola,Presidente distrettuale dellaCommissione Rotary Foundation eRegional Rotary InternationalMembership Coordinator (RRIMC) adesporre la sua Relazione”Effettivo -Espansione: statistiche o presenzaimpegnate?”Mario Giannola, all’inizio del suointervento, ha presentato - statisticheaggiornate alla mano - la situazione

attuale del Rotary.Esistono oggi nel mondo 532 DistrettiRotariani. I Club sono 32.880 e ilnumero complessivo dei Sociammonta a 1.220.280 unità.Purtroppo uno scarso incrementodegli effettivi e soprattutto il fatto chealmeno il 30% dei Club conti meno di20 Soci e il 4% addirittura meno di 10suggeriscono la inderogabile necessitàdi una tempestiva espansione deglieffettivi. Problema questoparticolarmente vivo in Paesi come gliStati Uniti, il Canada, il Giappone,l’Oceania nei quali sarebbe subitonecessario un incremento di almeno 3unità per ogni Club.Per nostra fortuna la situazione èmolto meno grave in Europa.Nel nostro Paese, in particolare, doveesistono 768 Club e complessivamente43.411 Soci, si registra ogni anno unincremento del 3-4% dell’effettivo.Il vero problema, da noi, non èdunque quello della espansionequantitativa ma quello, invece, dellatutela della qualità e dell’impegno deinuovi Soci che, molto spessopurtroppo, risultano assai carenti.È dunque auspicabile che iResponsabili dei Club e in particolarmodo i componenti delle Commissioniad hoc si attivino e si impegninolavorando almeno su due fronti.Esercitando un controllo accurato,innanzitutto, per verificare se i nuoviSoci, una volta ammessi, riescano dasoli a partecipare alla vita dei Club ose, come di solito accade, nonnecessitino di qualche consiglio o diqualche sprone - sapientementeesercitato - per attivare il lorocoinvolgimento.Usando un’arte sottile quando si trattadi scegliere e di selezionare i possibilinuovi soci. In questi momenti cosìdelicati si può consigliare di osservarecon una attenzione particolare da unaparte le categorie professionaliemergenti e, dall’altra, gli ex-

Forum Distrettuale Effettivo Espansione Alumni

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Rotaractiani, i giovani che hannopartecipato ai RYLA, gli Alumni, icomponenti dei GSE. Il tutto, beneinteso, sempre nell’assoluto rispettodelle classifiche.L’Oratore, a questo punto, ha portatoa conclusione il suo interventosottolineando però un ennesimopericolo: quello dei cosiddetti squilibrianagrafici che più di una volta hannorischiato di compromettere il buonandamento di un Club.Ben il 70% dei Soci, oggi, ha un’etàche supera i 60 anni. Nei Paesianglosassoni l’età media dei Sociraggiunge addirittura i 70 anni.La percentuali poi delle rappresentantidel gentil sesso è di appena il 5 - 10%.Raramente raggiunge il 15%.Questi due tipi di squilibri nondevono essere trascurati e, secondol’Oratore, dovrebbero coinvolgeresempre di più i componenti leCommissioni per l’Effettivo nelladelicatissima fase della individuazionedei nuovi Soci.Terminata la Relazione di MarioGiannola, esaustiva, chiara,splendidamente documentata,applauditissima, il ModeratoreVincenzo Montalbano Caracci hachiesto al P.D.G. Giorgio Rossi,Presidente Distrettuale dellaCommissione Espansione e Sviluppo,Rotary Foundation Alumni Coordinator(RFAC) Zona 12 e 10/B RI, di esporrela sua Relazione su “Espansione eSviluppo nel Distretto 2090”.L’Oratore, dopo avere ribadito quantoera già stato esposto in precedenza,ha confermato l’andamentodecisamente positivo del Distretto2090.Dal 1991 ad oggi il numero dei Clubafferenti al Distretto 2090 è passato da44 a 65 con un incremento del 47%.L’incremento dei Soci è stato, nellostesso periodo, del 33%.Questo progresso notevole -

quantitativo quanto meno - si èrealizzato prevalentemente nelle Cittàmedio - grandi. Pertanto, almeno peril momento, le Città medio - piccolemeritano di essere controllate un pòpiù da vicino.Giorgio Rossi ha poi esposto undecalogo (articolato in 13 punti, perl’esattezza) utile per chiunque volesseavviare un miglioramentodell’andamento di un Club. Secondol’Oratore sacro ed inviolabile deverimanere il rispetto del ritmosettimanale degli incontri così come,manco a dirlo, la cura della scelta deinuovi Soci.Rispetto del ritmo degli incontri che èstato poi l’oggetto della Relazionesuccessiva, presentata da MaurizioFioravanti, Presidente 2007 - 2008 delClub L’Aquila dal titolo “Effettivo edEspansione nel Club”, che ha poiconcluso la sua Relazione elencandole possibili cause degli assenteismicronici nel corso delle riunioniconviviali.A questo punto l’arrivo di Dino Latini,Sindaco della Città di Osimo, è statocome un break fra le due parti delForum: la prima dedicata allaEspansione degli Effettivi, la secondaagli Alumni.Si è scusato, dapprima, il Sindaco se acausa dei suoi numerosi impegnilegati al governo della Città non avevapotuto essere presente, come previsto,al momento della apertura dei lavoried ha poi ringraziato il Moderatoreper avergli subito dato la parola. Haespresso la sua viva stima per il Rotaryed ha ringraziato il Governatore e tuttii Soci del Distretto per avere scelto laCittà di Osimo come sede di una cosìimportante riunione. Nè potevamancare di esporre le ricchezze dellasua Città: dal Palazzo Campana che ciospita nel suo Teatro, piccolo gioielloarchitettonico del ‘700, al PalazzoComunale; dal Santuario di San

Giuseppe da Copertino alla Cattedraledi San Leopardo; dai numerosi repertiarcheologici della Città alle suecosiddette Grotte, fitta rete di gallerie,cunicoli ed ambienti sotterranei scavatia più livelli nell’interno del colle sulquale sorge la Città.Terminata la breve allocuzione delSindaco, il Moderatore ha dato laparola agli Oratori cui era statoconferito l’incarico di parlare degliAlumni.Così, in rapida successione, hannopreso la parola Federico Barbieri,Presidente Distrettuale dellaCommissione Alumni, FrancescoOttaviano, Presidente dellaAssociazione Alumni del Distretto 2090e Marianna Ciccarone che, presentatadal Rotary Club di Vasto, avendopartecipato allo Scambio Gruppi diStudio (GSE) nell’ anno 2007 - 2008, siè limitata ad illustrare il suo viaggio distudio in Brasile, ospitata da famiglierotariane ed accompagnata sempre daSoci rotariani. Viaggio che laCiccarone ha voluto definire “unaesperienza esaltante”.Francesco Ottaviano e FedericoBarbieri, a loro volta, hanno spiegatola posizione dei 105.000 Alumni, exborsisti della Rotary Foundation,grande ed innegabile valore aggiuntoper il Rotary International che, daormai un anno, sono tutelati da unaAssociazione creata per loro.Dopo un vivace dibattito e dopo leconclusioni espresse dal GovernatoreGiorgio Splendiani, il ForumDistrettuale su “Effettivo EspansioneAlumni” si è concluso, intorno alle ore14, con un buffet servito nei locali diPalazzo Campana.

Forum Distrettuale Effettivo Espansione Alumni

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Caminetto con Luigi MorelliLunedì 22 settembre 2008, Hotel Gentile da Fabriano

Una presenza superiore al solito perun Caminetto, la sera del 22settembre, per sentir parlare Luigi delRotary. E giustamente, perchè è statauna riunione “rotariana” comeraramente capita! Luigi ha fatto lastoria della nostra Associazione con loscrupolo che gli è proprio e conl’entusiasmo di sempre. C’era bisognodi una relazione di questo genere siaper gli anziani, che per i soci appenaentrati. L’incontro si è concluso piùtardi del previsto per la vivacità e lacuriosità dei presenti che hannotempestato di domande il relatore.

Nel saluto finale il Presidente Tordi haringraziato Luigi ed i soci intervenutial Caminetto e, vista la riuscitadell’iniziativa, ha promesso di ripetereserate di questo genere per continuarea lavorare concretamente sullaformazione, come è giusto che sia inun Club che ha come obiettivoprimario quello del coinvolgimento edell’assiduità. Si è pensato di mettere adisposizione anche degli assentil’intervento di Morelli e quindi è statodeciso di riportare tutta la suarelazione nell’Appendice di questobollettino a pagina 38.

Il Rotary promuove lapace e la tolleranzanel mondo medianteiniziative locali einternazionali.

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Conviviale con Giancarlo TrapaneseVenerdì 3 ottobre 2008, Hotel Gentile da Fabriano

La sera del venerdì 3 ottobre, presso ilRistorante dell’Hotel Gentile, coninizio alle ore 20,15, si è svolta lariunione conviviale in onore diGiancarlo Trapanese, autore del libro“Da quanto tempo” la cui primaedizione è stata pubblicata dalla CasaEditrice Neftasia nello scorso mese disettembre.L’autore che doveva essere presentatoda Massimo Carboni, noto giornalistadella RAI, è stato introdotto invece dalnostro Presidente, Siro Tordi, perchèMassimo Carboni, come buona partedei nostri connazionali, ha iniziatomale il mese di ottobre a causa di ungrande febbrone provocato da un paiodi virus cosiddetti parainfluenzali che,peraltro, pare siano soltanto unacontrofigura, modesta addirittura, diquella accoppiata inedita maagguerritissima di veri virus influenzaliche, fra un paio di mesi, dovrebberodeliziare gran parte degli abitanti delnostro pianeta.Giancarlo Trapanese, nato ad Anconanel 1954, ha iniziato la sua carrieragiornalistica collaborando con il “Restodel Carlino” e con il “CorriereAdriatico”. Dopo alcune esperienze intelevisioni private è approdato in RAInel 1987 lavorando per le piùimportanti trasmissioni sportive fino araggiungere l’incarico - che tuttoraricopre - di Vicecaporedattore dellasede RAI per le Marche.“Da quanto tempo” non è il suo primolibro perchè Trapanese ha giàpubblicato, nel 2005, “Se son fiori....racconti e percorsi di amore” e, nel2007, “Luna traversa”.Il nuovo libro, i cui contenuti sonostati raccontati dallo stesso Autore ebrillantemente analizzati da AlessandroMoscè, nostro concittadino e notocritico letterario, è un originale etoccante trait d’union tra il tipicoromanzo e il giornalismo d’inchiesta.È l’incontro di un giornalista scrittore

con un sacerdote impegnato nelsociale e narra come oggi, in molteparti del mondo, molto spessol’infanzia e l’adolescenza vengonotradite e violentate dalla crudeltà el’indifferenza della nostra società.Tremenda è la descrizione di comevivono molti “bambika”, i ragazziderelitti che hanno trovato riparo nellefogne di Bucarest; agghiacciante ladinamica crudele di quella gognamediatica che, in men che non si dica,distrugge una famiglia tranquilla, ibambini soprattutto, gli esseri cioè piùfragili ed inermi.Che dire poi dei bambini soldatodell’Uganda i “kadogos”, minati dallasifilide e dall’AIDS, dal tifo e dallamalaria ma armati fino ai denti e construmenti di distruzione, spessofabbricati espressamente per loro,mandati allo sbaraglio per uccidere ecombattere, per “violentare, mutilare,tagliare gole, braccia e mani”. Senza

Il giornalista Giancarlo Trapaneseed il Presidente Siro Tordi.

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di parole nè un gerundio”) e che, sulpunto di morire, sente di poterecontinuare la sua vita grazie alle“pagine meravigliose di amore e didonazione” scritte dal suo amicogiornalista. “Continua a scriverlo persempre il nostro libro - gli dice - neifatti, nella tua vita e ti dò un piccolosuggerimento... al termine fai lasciaretante pagine bianche. Che non sipensi ad una disattenzione tipograficama è solo la possibilità che il lettoreavrà di scrivere e continuare ilromanzo della propria vita per gli altri.

Conviviale con Giancarlo Trapanese

poi sapere il perchè, là in quei Paesidove oggi ancora “tutti odiano tutti edove la vita non vale più di un cestodi pomodori”.E poi Nadejda la giovane fanciullavittima di Chernobyl il cui sognoliberatorio viene spezzato bruscamentee nel modo più orrendo.Ma, per fortuna, la speranza esiste.Così come una possibile redenzione.Che spesso si realizza quando menote la aspetti. Opera magari di genteimpensabile. Un clown, per esempio oil gestore di una modesta trattoria...Così Nadejda, “sia pure con il filtrodelle lagrime che avevano allagato isuoi occhi, può guardare ora aquell’uomo buono che l’avrebbeaiutata senza ricevere in cambio nullase non la teorica riconoscenza”.Ed è proprio dalla storia di Nadejdache Luca Lattanzio, cantanteemergente, marchigiano anche lui, hatratto ispirazione nel comporre lacanzone - che porta lo stesso titolo dellibro - le cui parole, oltre che initaliano, sono state anche scritte ininglese e in spagnolo, canzone cheLuca Lattanzio ha presentato aipartecipanti della serata, in primaassoluta, accompagnandosi allachitarra. Prima di terminare, lariunione è stata arricchitadall’intervento di Don Aldo Bonaiuti,sacerdote anche lui impegnato nelsociale e nell’aiuto alla infanziainfelice che, con le sue parole, hasaputo fare rivivere il veroprotagonista del romanzo, RolandoCesari, il sacerdote da tutti conosciutocon il nome di Don Nando (che,come lui stesso dice, “non è un gioco

Obiettivi del Rotary Lo scopo del Rotary è quello di incoraggiaree sviluppare l’ideale del servire inteso comemotore e propulsore di ogni attività. Inparticolare esso si propone di:

2. informare ai principi della più alta rettitudine la pratica degliaffari e delle professioni, riconoscere la dignità di ognioccupazione utile e far sì le varie attività vengano esercitate nellamaniera più degna quale mezzo per servire la società.

Ricordi? Aver cura di sè per curare glialtri”. La serata è finita molto tardianche perchè è stato necessarioparecchio tempo a GiancarloTrapanese per firmare gli autografi suinumerosi volumi del suo libro che sonostati offerti ai Soci del Club e ainumerosi, graditissimi ospiti fra i qualisono stati notati, in particolar modo,cinque Soci del Rotary ClubAltavallesina Grottefrasassi, sei amici delLions Club di Fabriano, alcunigiornalisti e le Presidenti dell’InnerWheel e del Rotaract della nostra Città.

La copertina dellibro presentato daGiancarlo Trapanese.

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La visita del Governatore ad un Clubsegna il momento più importantedell’anno rotariano. Il GovernatoreGiorgio Splendiani, accompagnatodalla sua consorte Maria Sofia, ègiunto nella nostra città la mattina del20 ottobre.Come previsto, il Presidente SiroTordi, accompagnato dal SegretarioBernardino Giacalone, e ilGovernatore Giorgio Splendiani,accompagnato dal suo Assistente PieroChiorri, si sono subito recati in visitaufficiale prima dal Vescovo diFabriano - Matelica Mons. GiancarloVecerrica, poi dal Sindaco di FabrianoIng. Roberto Sorci.Incontri tutti e due interessantissimi, incui si è parlato della situazione dellacittà e del suo territorio, nonchè delruolo che il Rotary può esercitare afavore della comunità locale.Nel pomeriggio alle ore 17,30 ilGovernatore, insieme al suoAssistente, si è incontrato con ilConsiglio Direttivo del Club ed iPresidenti delle Commissioni. IlGovernatore, nell’occasione, havalutato attentamente tutti i programmidell’anno predisposti dal Club e, dopoaver dato consigli e suggerimenti sualcuni specifici argomenti, si ècompiaciuto delle iniziativepreventivate ma ha anche invitato adun forte impegno di tutti pergarantirne la loro conclusione neitempi previsti. In appendice, vienepubblicato il programma stesso, già asuo tempo inserito nel nostro sitoweb.La sera, presso l’Hotel Gentile, coninizio alle ore 20, si è tenuta poi laconviviale in onore del Governatore.Notevole il numero degli ospiti chedesideriamo ricordare tutti,individualmente, anche per rinnovareda parte nostra il ringraziamento piùvivo e più sentito per la loropartecipazione che per tutti noi è statamotivo di vera gioia.

Il Governatore Splendiani esignora con il Presidente SiroTordi

Visita del Governatore Giorgio SplendianiLunedì 20 ottobre 2008, Hotel Gentile da Fabriano

Oltre al Governatore ed alla SignoraMaria Sofia, erano presenti il Sindacodi Fabriano, Ing. Roberto Sorci,assieme alla signora Pina e poi unfolto numero di autorità rotariane, fraqueste i Past Governors RobertoBarbieri, Umberto Lenzi e GiorgioRossi; Mario Struzzi, Governatoredesignato; il Web Master DistrettualeMauro Bignami; gli Assistenti delGovernatore Piero Chiorri, GuglielmoMarconi, Paolo Rossi, Ennio Abbati,tutti con le rispettive signore.Quattordici i Presidenti dei vari Club -sia umbri che marchigiani - molti deiquali accompaganti dalle loro Signore.Ci piace ricordare Claudio Alessandrinidel Club Altofermano Sibillini, UgoBorgani dell’AltavallesinaGrottefrasassi, Giorgio Caraffa diMacerata Matteo Ricci, RobertoCeccarelli di Cagli Terra Catria Nerone,Dalmazio Greci di Montegranaro,Gianluigi Guerra di Gualdo Tadino,Paolo Intorbida di Porto San Giorgio -Riviera Fermana, Stefano Lombardini

di Fano, Francesco Losego diTolentino, Rodolfo Mencarelli diGubbio, Massimo Mosca di FalconaraMarittima, Maurizio Ricci di Jesi,Mauro Tiriduzzi di Osimo, FrancescoTorchia di Urbino.L’Inner Wheel locale era rappresentatodalla Presidente Adriana Cola.Il Rotaract è stato rappresentatodall’Ing. Daniela Crocetti,Rappresentante Distrettuale, daMarianna Donata Stango, Presidentedel Club della nostra Città, da MarcoCecchi, Vice Presidente, da FrancescaRoscini, Segrataria, e dalle Socie GiuliaCiappelloni ed Elisabetta Monti.Il Club Lions della nostra Città è statorappresentato dall’avv. FrancescoAlessi e dalla su signora. Presenti igiornalisti Cecilia Burattini, anche leirotaractiana e da Valeria Salari Peccica.Recentemente ci siamo permessi didar vita ad un neologismo ed abbiamodefinito “Rotarladies” le consorti diquei Soci che, in un passato più omeno recente, molto avevano dato alnostro Club e che purtroppo oggi nonsono più fra noi. Tre Rotarladies sonostate nostre graditissime ospiti: LuciaGiorgetti, Silvana Ninno e LenaTomatis.Il numero dei Soci del Club,decisamente superiore a quelloconsueto ha fatto sì che l’ampiosalone da pranzo dell’Hotel Gentilerisultasse gremito più che mai.Dopo il suono della campana e gliInni in onore alla Bandiere, ilPresidente Siro Tordi ha dato ilbenvenuto al Governatore, agli ospitie a tutti i Soci intervenuti, che subitodopo il Prefetto ha salutatoindividualmente.Si è preceduto, a tal punto, allaammissione nel Club di due nuoviSoci: Vanda Balducci e LucianoPelucchini i quali, dopo avere ricevutoil distintivo dalle mani delGovernatore hanno espresso sia il lororingraziamento per l’onore loro

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concesso, sia la promessa formale diagire da questo momento in poi nellaperfetta armonia con le regolerotariane.Letto poi da parte del Presidente ilcurriculum del Governatore, questi, asua volta, ha preso la parola per il suodiscorso di rito. La serata è proseguitacon la squisita cena al termine dellaquale si è proceduto al tradizionalescambio dei doni fra Governatore,Presidente e rispettive Consorti.

Sito Tordi ha anche offerto alcunemedaglie del cinquantenario delnostro Club alle autorità rotariane, aquelle personalità - in altri termini -che, nel suo discorso, il Governatoreaveva definito “i Colonnelli e iGenerali del Rotary”.Si era fatto davvero tardi quando, econ grande disappunto, sono iniziatigli scambi dei saluti fra i tanti amiciche, insieme, avevano trascorso unaserata veramente splendida.

L’ingresso dei nuovi soci VandaBalducci e Luciano Pelucchini

Visita del Governatore Giorgio Splendiani

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Dopo la visita del Governatore, ilPresidente del Rotary di Fabriano, SiroTordi, ha organizzato un nuovoquanto interessante meeting, tenutonel Salone ricevimenti dell’HotelGentile, affrontando un tema che“voleva essere una riflessione su comeinteragiscono fra di loro Etica, Morale,Costume e Stile - Moda”. Ospiti diquesto appuntamento, intitolato“Questioni di Etica e Questioni diStile” il Sindaco, Roberto Sorci, il PastGovernor Mario Giannola, laPresidente dell’Inner Wheel, AdrianaCola, il Presidente del Lions FabrianoPietro Torresan e Andrea Lardini,Presidente dell’omonima Azienda diabbigliamento. La serata, che si èaperta con un’espressione di cordoglioin ricordo di Bianca Maria Ottoni, haavuto come relatori il P.D.G. professorMassimo Massi Benedetti, DocenteUniversitario e Direttore di unProgetto scientifico in Kuwait e loStilista Massimo Piombo, editorialista

Questioni di Etica e Questioni di Stilecon Massimo Massi Benedetti e Massimo PiomboVenerdì 7 novembre 2008, Hotel Gentile da Fabriano

de il Giornale, che si definisceImprenditore dello Stile. Benedetti,con il suo intervento, ha dissertato alungo su come “Etica e Morale” siano“concetti e sentimenti che variano neltempo”, anche in funzione “dellaReligione, dei momenti storici, dellesituazioni di pericolo e precarietà cheattraversano in quel momento lasocietà”. Il docente universitario haesemplificato ricordando come “aseconda della religione e dei tempi lamorale cambia nei riguardi del cibo.Mentre per musulmani ed ebrei èproibito cibarsi di carne di maiale, neiPaesi occidentali essa è difondamentale importanza nei pasti ditutti i giorni. Anche per noi cattolici lacarne fino a 40 - 50 or sono eravietata - ha ricordato - un peccatomortale, se consumata di venerdì. Allostesso modo - ha aggiunto - vieneinfluenzato il Costume. Se eraimpensabile fino a pochi decenni orsono vedere una donna per strada con

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Questioni di Etica e Questioni di Stile con Massimo Massi Benedetti e Massimo Piombo

I protagonisti della conviviale, dasinistra: l’imprenditore AndreaLardini, il Past Governor MarioGianolla, Siro Tordi, Massimo MassiBenedetti e Massimo Piombo.

l’ombelico scoperto; se ancora oggi èsconveniente in certi paesi arabipoggiare una mano sulla spalla ad unadonna anche in segno di gratitudineed amicizia, non lo è affatto nei paesioccidentali dove ogni giorno ciscambiamo saluti affettuosi”.Quindi, come detto “tutto è relativo aitempi, alla morale prevalente in quelmomento, in quel luogo e in quellasocietà, comunque sempre piùglobalizzata.Dal suo canto, l’altro relatore,ripartendo dal Costume, ha tenuto adindividuare “la differenza tra Stile eModa. Mentre lo Stile - sono sueparole - esaltando il gusto, la sobrietàe la personalità dell’Individuo rispettavalori etici e di tradizione, la Moda èpriva di Etica. Perchè - ha spiegato - siavvale in modo smodato dellaComunicazione e trasmette valori dimassa che troppo spesso sono effimerie privi di gusto che calpestano valorie tradizioni”. A mò di esempio hadetto Piombo “Moda è anche la

Nouvelle Cousine che ha tradito tutti ivalori di una cucina genuina e ditradizione. Sono moda i dettamidell’Architettura moderna che,privilegiando costruzioni tutte ugualied omologate, ha fatto perdere ilsenso del bello e non ha curato ilrecupero di vecchie dimore con tuttociò che esprimono.Il giornalista, ha concluso, affermando“che lo Stile, in cui si identifica,esprime valori concreti e positivi,laddove ci sono aziende, quale quelladi Lardini, che realizza i capi da luiideati, che esprimono concretezza,organizzazione e che ogni sei mesidebbono rinnovare tutta la lorogamma di prodotti e fornirli almercato nella più corretta qualità”.Il Past Governor, Mario Giannola,chiamato spesso in causa dai dueospiti, ha chiuso la serata richiamandotutti “ai valori e all’etica dellaAssociazioni di Service, quali il Rotary,il Rotaract, l’Inner Wheel, il Lions ealtre similari”.

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La mattina del 16 novembre 2008 si ètenuto a Fano il Seminario Distrettualesulla Rotary Foundation.Fano, chiamata anche Città dellaFortuna e ricordata da quella suasplendida fontana di fine seicento checelebra la dea bendata, è una città lacui lunga storia risale al periodo pre-romano. La città deve però il suonome, così come la sua attualestruttura urbana, alla Roma antica. Ma,oltre al fascino delle opere d’arte delperiodo romano, Fano deve moltoanche al medioevo e al periodobarocco. Ed è proprio all’eleganza diqueste architetture che si deve ilTeatro della Fortuna, incastonato neltrecentesco Palazzo del Podestà, checi ha accolti tra le sue mura la mattinadel 16 novembre.Questo palazzo, iniziato nel 1299 pervolontà del Podestà Bernabò di Lando,è stato per alcuni secoli sede delpotere podestarile. A partire dallametà del secolo XVI° la sala maggioreha cominciato ad ospitare anche recitedi commedie tanto che, nel 1677, adopera di Giacomo Torelli notoscenotecnico fanese, vennetrasformato nel cosiddetto primoTeatro della Fortuna.Questo teatro torelliano ebbe a subireperò, nel corso dei 162 anni di vita,numerosissimi restauri che mai peròrisultarono sufficienti per evitare nel1839 il decreto del suo stato diinagibilità e, subito dopo, la suadefinitiva chiusura.Fu tra il 1845 e il 1863 che il Teatrovenne ricostruito ex novo nelle suebelle forme neoclassiche che oggipossiamo ammirare a curadell’architetto modenese Luigi Paoletti.Merita anche di essere ricordato che,in un locale sottostante la platea, sonostati lasciati in vista restiinteressantissimi di pavimentazioniromane a mosaico. Strutture questeultime che subirono danni ingentidurante la seconda guerra mondiale

Seminario Distrettuale Rotary FoundationFano, domenica 16 novembre 2008

ma che recentemente, dopo un lungoe travagliato periodo di restauro, sonostate riportate all’ ammirazione deivisitatori del Teatro.Il Seminario Distrettuale sulla RotaryFoundation si è svolto, come era giàstato accennato, presso la Sala Verdidel Teatro della Fortuna.Il Seminario ha avuto inizio alle ore9,30. Dopo l’onore alle Bandiere ilModeratore, P.D.G. Luciano Pierini, hadato la parola a Stefano Lombardini,Presidente del Rotary Club di Fano,che ha dato il suo benvenuto a tutti iRotariani convenuti a Fano.Un altro indirizzo di saluto è poi statorivolto ai presenti dal Governatoredesignato Mario Struzzi, anche a nomedel Governatore incoming GiuseppeFerruccio Squarcia trattenuto a Romaper una riunione dei Governatori2009/2010.Stefano Aguzzi, Sindaco di Fano,trattenuto lui per impegni comunaliinderogabili, è stato rappresentato dalsuo vice, Mauro Falcioni il quale, oltreal saluto della Città, ha espresso unadescrizione sapiente della sua Città edel Teatro.Con un breve intervento poi ilGovernatore Giorgio Splendiani,entrando nel vivo del Forum, haricordato che è proprio grazieall’attività della sua Fondazione che ilRotary International è conosciuto intutto il mondo. Successivamente ilP.D.G. Mario Giannola, delineando ilprogramma del Seminario, ha fornitodati precisi sulle attività dellaFondazione che, da reale edimportantissimo strumento di pace, haprofuso in tanti decenni di impegnoumanitario, oltre 1.500 milioni didollari per opere di bene a favoredelle collettività più depresse. Haconcluso il suo intervento ringraziandocalorosamente Lydia Taglialatela,funzionaria della sede di Zurigo, perla sua preziosa ed insostituibilecollaborazione.

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Ha quindi preso la parola il P.D.G.Carlo Sarasso che ha presentato il“Future vision plan” della RotaryFoundation che, dopo un periodo diprova su alcuni centri pilota, dovràridisegnare nuovi modelli disovvenzione, sia distrettuali cheglobali.Il P.D.G. Giorgio Rossi, a sua volta,presentando la sua relazione su“Alumni: una risorsa dimenticata”, haricordato di nuovo chi sono gli Alumniriprendendo vari concetti che, direcente, aveva esposto, segnatamentenel corso del Forum di Osimo del 21settembre ed ha esortato ogni Club acooptare almeno un Alumnno ognianno.Terminato l’intervento di GiorgioRossi, è stata presentata la“Testimonianza di una risorsaritrovata” dalla Dottoressa MariaCristina Meriggiola, ginecologa diBologna, ex Alumna, oggi Sociarotariana attiva che, recentemente, hafruito di una Borsa di Studio a Seattle,negli U.S.A.Il Governatore designato per ilDistretto 2100 Michelangelo Ambrosiosi è poi presentato autodefinendosi“tutor di ben 7 borsisti” e, illustrandole “Attività della Rotary Foundation nelsuo Distretto”, ha asserito di nonpretendere di insegnare alcunchè, madi poter compiere un semplicediscorso informativo - soprattutto perimmagini - sulla vitalità e le attivitàdegli Alumni presso il suo Distretto diappartenenza.Il Distretto 2100 è infattiparticolarmente vivace e recentementesi è distinto nell’ambito del Progetto“Polio Plus” e di quello riguardante laCittà di Durazzo in Albania.Al termine della seduta, al posto dellaMajor Gift Officier Polio ElisabethLamberti, ha parlato Lydia Taglialatelasul Progetto “Polioplus: la nostrapriorità”, fornendo un preziosoaggiornamento sullo stato attuale del

progetto ricordando anche che oggisolo quattro Paesi (l’India del Nord -l’Uttar Predesh, la Nigeria, il Pakistan el’Afghanistan) sono ancora in faseendemica.Per portare a termine il progettooccorrerebbero 1.000 USD per 3 annida parte di ogni Club.Le valutazioni conclusive dellagiornata sono state tratte da GiorgioSplendiani e l’incontro ha avutotermine alle ore 14.

Seminario Distrettuale Rotary Foundation

Uno scorcio della città di Fano.

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la seconda Assemblea dei Soci svoltasiil 21 novembre presso il RistoranteVillò “Le Fonti del Giano” sito inlocalità Cancelli di Fabriano ha avutocome Ordine del Giorno:1) l’elezione del Presidente per l’annorotariano 2010 - 20112) l’elezione del Consiglio Direttivoper l’anno 2009 -2010.Al termine della cena il Presidente hanominato la Commissione per loscrutinio dei voti che è risultatacomposta da Luigi Morelli(Presidente), Massimo Pagliarecci eMaurizio Marchegiani.Si dà atto che sono state rispettate lenorme procedurali del Club.Per l’elezione del Presidente delRotary Club di Fabriano per l’anno2010 - 2011 erano presenti e votanti37 Soci.Hanno ottenuto:Edgardo Verna voti 33Enzo Mecella voti 1Massimo Pagliarecci voti 1Schede bianche 2.Edgardo Verna è stato pertantodesignato quale Presidente del RotaryClub di Fabriano per l’anno rotariano2010 - 2011.Viva soddisfazione e rallegramenti daparte di tutti i presenti, con l’auguriopiù sincero al caro Edgardo per unanno ricco di soddisfazioni.Si è proceduto, subito dopo, allaelezione di otto membri del ConsiglioDirettivo del Club per l’anno rotariano2009 - 2010. Anche questa volta,presenti e votanti 37 Soci.Hanno ottenuto:Fabio Biondi voti 35Fausto Burattini voti 35

Assemblea dei SociVenerdì 21 novembre 2008, Ristorante Villò

Bernardino Giacalone voti 35Gabriele Alfonsi voti 34Maurizio Cecchi voti 33Roberto Gasparrini voti 32Domenico Giraldi voti 32Maurizio Marchegiani voti 32Stefano Meloni voti 1Schede bianche 1Schede nulle 1.A seguito della suddetta votazionesono stati nominati componenti delConsiglio Direttivo del Rotary Club diFabriano per l’anno rotariano 2009 -2010 gli otto Soci che hanno ottenutoil maggior numero di voti e cioè (inordine alfabetico) Gabriele Alfonsi,Fabio Biondi, Fausto Burattini,Maurizio Cecchi, Roberto Gasparrini,Bernardino Giacalone, DomenicoGiraldi e Maurizio Marchegiani.Questi otto Soci, unitamente a MarioBiondi, Presidente dell’anno e ai duecomponenti di diritto e cioè SiroTordi, in qualità di Past President e

Obiettivi del Rotary Lo scopo del Rotary è quello di incoraggia-re e sviluppare l’ideale del servire intesocome motore e propulsore di ogni attività.In particolare esso si propone di:

3. orientare l’attività privata, professionale e pubblica dei singolial concetto del servizio.

Il Presidente eletto EdgardoVerna.

Edgardo Verna, in qualità diPresidente Incoming, costituiranno ilConsiglio Direttivo del nostro Clubnell’anno rotariano 2009 - 2010.Un augurio di buon lavoro anche agliamici che dirigeranno il Club nelprossimo anno e, dopo il brindisifinale, non essendo alcun altroargomento previsto all’ordine delgiorno, la seduta si è chiusa alle 23,15.

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Il caminetto è stato preceduto dallacelebrazione di una Santa Messa alleore 18:00 presso la Cattedrale Basilicadi San Venanzo a ricordo dei defunti,voluta con le amiche dell’Inner Wheel.Terminata la celebrazione, i soci sisono recati presso il refettorio delMonastero dove sono stati accolti dallaMadre Badessa che, nel salutare ipresenti, ha brevemente illustrato lastoria del Monastero.Secondo lo storico Romualdo Sassi, leprime notizie del sito risalirebbero al1337. La Chiea del Monastero,restaurata nei primi decenni del 1600,conserva due quadri di AndreaBoscoli, mentre gli affreschi delrefettorio, che ci ha ospitato, sonostati scoperti in seguito ai restaurieseguiti dopo il terremoto del 1997.L’affresco della Madonna, inparticolare, risale certamente al ‘400.Nel 1810 il Monastero fu soppresso,ma le monache riuscirono a ritornarvitre anni dopo. Nuova soppressionenel 1861 e, anche questa volta, lepervicaci monache tornarono pochimesi più tardi riacquistandolonominalmente.Nei tempi più remoti le monacheebbero una tradizione musicale, oggiandata perduta, mentre è stata ripresala tradizione tipicamente benedettinadella ospitalità ed oggi la foresteria,curata dalle venti monache presenti, èaperta a tutti coloro che desideranofare un’esperienza monastica.Al termine del’intervento dellaBadessa, il Presidente, per consentireuna reciproca conoscenza tra vecchi enuovi soci, ha deciso, da questa sera,di iniziare ad illustrare i curricula diciascuno.Siro, servendosi dei “potenti mezzidella tecnica”, aiutato dallo schermoluminoso, ha presentato quasi tutti iConsiglieri in carica ed alcuniPresidenti di Commissione.Ha poi invitato il nuovo socio LucianoGiuliodori ad intervenire.L’amico Luciano, con una simpatica

Caminetto con i soci Gabriele Alfonsie Luciano GiuliodoriVenerdì 12 dicembre 2008, Refettorio del Monastero di San Luca

illustrazione, ha presentato la sua vitafamiliare e professionale a tutti ipresenti.Definitosi grande amante dellafotografia, a molti è venuto il pensieroche potremmo vantare l’invidiabileprimato di disporre di ben duefotografi ufficiali.Terminato l’intervento, Siro hachiamato Gabriele Alfonsi a presentarela sua relazione.Gabriele, come promesso, ha descrittola sua attività professionale prima chefosse assunto presso le CartiereMiliani.

Luciano Giuliodori

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Intervento di Gabriele Alfonsi

Quando nel secondo bienniodell’università si doveva scegliere unindirizzo di studio, scelsi l’indirizzoaziendale a causa del mio grandeinteresse per il marketing.Non a caso la mia tesi di laurea fu unatesi sperimentale, basata sulla visitadiretta in oltre cinquanta fra leprimarie aziende italiane leader nelsettore mobiliero, dal titolo “Strategiedi Marketing Internazionale: il casodelle Imprese Italiane Produttrici diMobili in Legno”. Un estratto di questolavoro fu poi utilizzato dall’IstitutoNazionale per il Commercio Estero(ICE) per la pubblicazione “L’industriaitaliana nella competizioneinternazionale”.Fin da allora il mio sognoprofessionale era quello di poterlavorare in una grande azienda dellargo consumo, con dei prodotti moltonoti e fortemente orientata almarketing: la Ferrero.Di questa azienda famosa per prodotticome Nutella, Kinder, Tic Tac etantissimi altri, avevamo studiatoparecchi casi aziendali nei corsi diEconomia aziendale e di Marketing.Come accade qualche volta nella vita,a condizione di crederci fortemente, isogni possono realizzarsi: solo un paiodi mesi dopo essermi laureato sonostato contattato da una società di“cacciatori di teste” che selezionavaneo laureati della facoltà di Economiae Commercio di Ancona per contodella Ferrero.Il primo colloquio avvenne in Anconauna caldissima domenica mattina dimetà luglio. Chiaramente spiegai alselezionatore che, nell’eventualità diun esito positivo, non eroimmediatamente disponibile perl’impiego in quanto dovevo assolvere imiei obblighi di leva.Una settimana dopo il primo colloquiofui contattato direttamente dallaDirezione del Personale della Ferrero

che mi convocò a Pino Torinese peruna conoscenza diretta. Il colloquio fuestremamente e reciprocamenteinteressante. Oramai ai primissimigiorni di agosto, la Ferrero mi contattòdi nuovo e mi propose un’offerta perla quale si impegnavano adassumermi, una volta terminato ilservizio militare, come AssistantProduct Manager, il primo gradinonella carriera del Marketing.La Guardia di Finanza è il Corpo incui ho fatto il militare prima comeAllievo e poi come Ufficiale diComplemento. Circa un mese dopo ilcongedo, con il grado di Sottotenentedi Complemento, sono stato assuntoufficialmente in Ferrero.Ferrero, provando a sintetizzare inpoche righe una grande realtà, è oggiun’Azienda di 5,7 miliardi di Euro difatturato, con oltre 20.000 dipendenti,presente con i suoi stabilimenti in 4Continenti e con i suoi prodotti in

oltre 150 Paesi. E’ il quarto marchiopiù conosciuto al mondo e uno deiprincipali investitori in pubblicità suscala mondiale.Queste dimensioni ciclopiche eranotali anche allora, nel 1990, quandoentrai in Azienda.Dopo circa un anno, in cui ho fattoun tirocinio alle vendite (ho fattopraticamente il venditore di zona,curando per sei mesi le vendite di tuttii prodotti in 330 bar e tabaccherie diPerugia) e sei mesi, prima comeAssistant e poi come Junior ProductManager sul brand Nutella curando inmodo particolare la promozione “VinciCampione” per i mondiali di calcio diItalia ’90, fui promosso a ProductManager per il marchio Mon Chéri.Mon Chéri nel 1991 realizzava in Italiaun fatturato di 80 miliardi di Lire,vendeva circa 3.000 tonnellate (pari acirca 300 milioni di cioccolatini),investiva in attività di comunicazione

Caminetto con i soci Gabriele Alfonsi e Luciano Giuliodori

Gabriele Alfonsi

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Caminetto con i soci Gabriele Alfonsi e Luciano Giuliodori

Obiettivi del Rotary Lo scopo del Rotary è quello di incoraggia-re e sviluppare l’ideale del servire intesocome motore e propulsore di ogni attività.In particolare esso si propone di:

4. propagare la comprensione, la buona volontà e la pace franazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioniamichevoli fra gli esponenti delle varie attività economiche e pro-fessionali, uniti nel comune proposito e nella volontà di servire.

oltre 11 miliardi di Lire, di cui oltre 7miliardi in spot televisivi: numeri cheanche dopo 18 anni di tempo,sarebbero molto interessanti per unamedia azienda.Anche se Mon Chéri non era ilprodotto più grande come fatturatoper la Ferrero, era sicuramente unodei più prestigiosi assieme a pochialtri come Nutella o Ferrero Rocher(l’unico prodotto che porta il nomedel proprietario dell’Azienda).Per tradizione, ogni nuovo ProductManager di Mon Chéri, doveva esserepersonalmente investito nel ruolo dalSignor Michele Ferrero; io tra l’altroero il primo Product Manager nonpiemontese e la cosa non erapsicologicamente di poco conto, inun’Azienda multinazionale maculturalmente molto legata al territoriodi origine a alla figuradell’”imprenditore/padrone”.L’incontro fu organizzato nella sedeFerrero Germany a Francoforte. Afronte di una vigilia per me duratacirca due settimane, in cui pregustavo,pur con una sana tensione, l’incontrocon il grande Capitano d’Industria,con il Re del Marketing, l’incontrodurò non più di un quarto d’ora.Michele Ferrero si complimentò conme, disse che il mio lavoro sarebbestato di grandissima responsabilità, chedovevo avere per Mon Chéri, come sefosse una persona, un rispettoparticolare, perché per lui talecioccolatino era come un figlio:portandosi la mano destra al cuoredisse che Mon Chéri era la suacreazione più importante, la prima chegli aveva permesso di farsi conoscere

nei mercati di esportazione; portandosipoi la mano sinistra all’altezza deltaschino mi disse che Mon Chéri eraanche il cioccolatino che facevaguadagnare alla Ferrero tanti bei“soldini” e che io, con il mio lavoro,dovevo continuare così, anzi fareancora di più.La situazione che presiin mano non era, come sempreaccade, delle più semplici. L’obiettivoprincipale del mio lavoro, che dovevorealizzare in tre anni, era quello diportare Mon Chéri dal quarto posto alterzo, come quota di mercato. Non eraaccettabile che nel podio deicioccolatini più venduti in Italia, afianco di Ferrero Rocher al primoposto, di Pocket Coffee, al secondo, cifosse Bacio Perugina al terzo e solo alquarto posto Mon Chéri.Il primo periodo della mia gestionedel prodotto, fu un periodo diprofonda analisi della situazione. Conla grande disponibilità di dati, conl’enorme possibilità di commissionarespecifiche ricerche di mercato e conun budget importante a disposizione,fui in grado di descrivere la realesituazione di “debolezza” del prodottoe di tracciarne la strategia a breve emedio termine che gli avrebbepermesso di salire finalmente sulpodio.I principali punti di debolezza delprodotto erano due:1. ristretto parco consumatori e bassaquota di consumatori abituali;2. conoscenza e profilo di immaginedella marca.Riguardo al primo punto, presa comebase 100 consumatori, per FerreroRocher 70 consumavano abitualmente

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il prodotto, per Pocket Coffe 60, perBacio Perugina 45 e per Mon Chérisolamente 17,5.Con le analisi di mercato si scoprì chenon vi erano problemi di gustoselettivo, di distribuzione del prodotto,di gamma, di prezzo o di investimentipromo-pubblicitari. Era evidente lascarsa capacità di Mon Chéri diindurre un consumo più frequente inchi lo consuma almenooccasionalmente.Era il secondo il punto più critico. Purse il livello di conoscenza globaledella marca era al pari dei suoi diretticoncorrenti, gli indici di “Top ofMind” (il primo cioccolatino che miviene in mente) e di “Heart Share” (ilcioccolatino che preferisco), eranoalquanto bassi ed assolutamenteinadeguati alla lunga presenza dellamarca sul mercato e all’alto livellodegli investimenti pubblicitari.Dopo decenni di comunicazionesempre simile nello stile e nelmessaggio (Mon Chéri è il cioccolatinoche ti fa fare bella figura incircostanze particolari: quando leregali e quando lo offri), il prodottoveniva percepito dal consumatorecome un prodotto molto tradizionale,vecchio più che classico, superato,fuori moda.Non si suggerivano ai consumatorieffettivi e potenziali delle concrete

motivazioni al consumo.Gli spot finivano tutti con la frase:“Chi può dire di no a Mon Chéri?” e larisposta non poteva essere nédefinibile, né convincente.La nuova strategia si basava su trepunti molto semplici:1. Riposizionamento del prodotto;2. Ridefinizione della prestazione:3. Enfatizzazione del perché.L’utilizzo del prodotto, contestualizzatoin un momento più o meno formale diregalo o di consumo socializzato, nonaveva adeguate valenze diquotidianità. Tuttavia il problema piùgrosso non era tanto quello delcontesto dell’offerta del prodotto,quanto della mancanza di un segnalechiaro e forte nella comunicazione cheindirizzasse il prodotto versol’autoconsumo (lo compero per mestesso): occorreva riannodare il filoche congiungeva il prodotto alconsumatore, visto che si era spezzatoal livello dell’offerta senza entrare inprofondità nel consumo.Solo riposizionando Mon Chérinell’area dell’auto-consumo si potevaattribuire una valenza maggiore alconsumo quotidiano rispetto a quellorituale dell’offerta formale odinformale, con un conseguenteaumento delle frequenze di consumo.Mon Chéri, con il nuovo film siriposizionava come “unica specialità

Caminetto con i soci Gabriele Alfonsi e Luciano Giuliodori

Gabriele Alfonsi con “la signorain giallo” e Ambrogio.

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alla ciliegia, per auto-consumo, ingrado di offrire a tutti un momento dibenessere psicologico, in qualsiasimomento della giornata”.Per riposizionare in questo modo ilprodotto occorreva ridefinirne laprestazione.Con il vecchio film la prestazione eraetero-riferita (con Mon Chéri, facciobella figura anche con gli ospiti a cuinon piacciono i dolci); ora occorrevatrovare una prestazione consonaall’auto-consumo, cioè ego-riferita enel far questo si doveva prestareattenzione a non sovrapporre laprestazione di Mon Chéri con quelladi Ferrero Rocher o di Pocket Coffee,né con quella di Bacio Perugina.Se per Pocket Coffee la prestazioneavveniva in un’area funzionale (ti dàla carica con il caffè e l’energia con ilcioccolato), per Ferrero Rocheravveniva in un’area a metà strada tra ilfunzionale e l’edonistico (ti soddisfamagicamente il leggero languorino) eper Bacio Perugina avveniva inun’area sentimentale, con Mon Chérila prestazione doveva avvenire in unarea essenzialmente psicologica: “conMon Chéri ti concedi una piccoladelicatezza, un momento di benessere,ti scaldi il cuore e ti appaghi la gola”.Il “perché” Mon Chéri ti dà tutto ciò(Reason Why) consiste nel fatto chequesto cioccolatino è la vera ed unica“specialità alla ciliegia”, felice sintesidi contrasti, inimitabile unione difreschezza eccitante e di caloredistensivo scaturente dagli elementiche compongono il prodotto in cui ilfresco della ciliegia si contrappone alcalore dell’alcool, il duro delcioccolato al morbido della ciliegia, ildolce dell’interno all’amaro delcioccolato esterno, la masticazionedello scrigno di cioccolato alla suzionedel suo interno. “Tanti piaceri in uno”!Insomma, una risposta molto piùprofonda e coinvolgente alla domanda“Chi può dire di no a Mon Chéri?”.Il nuovo film titolato “Galleria”, perché

girato in Galleria Vittorio Emanuele aMilano, sostituì il precedente “Cristina”a ottobre 1993. C’erano moltepliciscene di persone di diversa età che dasole o in coppia descrivevano alcuniattributi del prodotto visualizzando, insituazioni di vita quotidiana, anzichéuna scatola regalo o il prodotto in unaciotola, una confezione stick da 4pezzi, l’ideale per l’auto-consumo.Dopo sette mesi di programmazionedello spot, una ricerca qualitativarealizzata sul profilo d’immagine dellamarca evidenziava il pieno successodel rilancio, così come i dati divendita marcavano una crescita adoppia cifra.Per completare, pur nella continuità, ilri-posizionamento, nell’estate del 1993girammo un nuovo film, “Interviste”,in cui ci si diede gli obiettivi di:• valorizzare maggiormente lapresenza ed il significato simbolicodell’alcool come elemento didisinibizione e di vicinanza empatica;• dare maggiore risalto alla ricchezzae alla varietà degli ingredienti comeorigine di sensazioni uniche;• rassicurare circa la legittimità delsuo consumo mettendo in risalto laleggerezza della gradazione alcolica, lapiccola quantità di liquore contenutanel cioccolatino e la sua adeguatezzaper un consumo che non escludessele donne. Dopo ancora sette mesi diprogrammazione del secondo nuovofilm, ci furono grandi motivi difesteggiamento nel mese di settembre1994 in occasione di una rilevazionedi mercato per la quale risultavano leseguenti posizioni: primo cioccolatinoin Italia Ferrero Rocher con una quotadi mercato del 21,1%, secondo PocketCoffee con il 16,5%, terzo Mon Chéricon il 14,4% e quarto Bacio Peruginacon il 10,9%.Come “premio” per aver raggiuntol’obiettivo nel tempo prefissato, mi fudata la gestione come Senior ProductManager della pralina più importante:Ferrero Rocher.

Galeotto fu il prodotto…Per Ferrero Rocher realizzai due filmcon la signora in giallo e conAmbrogio, di cui il più importante,titolato “Orient Express”, fu girato inUngheria con l’utilizzo di unaricostruzione del famoso treno.Il film fu foriero di grandi vendite. Fuanche venduto da Ferrero Italia aFerrero France, UK, Germany, Spaine a tante altre Aziende del gruppo.Realizzai un contratto di esclusivoutilizzo dei marchi con la Società digestione del treno e nel periodo in cuiil film andò in onda, anche OrientExpress ebbe il boom di vendite deibiglietti. Per questo motivo laproprietà Orient Express mi offrì unviaggio nello splendido treno daVenezia a Londra, in una lussuosissimasuite, con tutto quanto incluso, dalloChampagne alla splendida cena nelmolto romantico vagone ristorante.Mi feci accompagnare in questoviaggio da Patrizia, la mia fidanzata diallora ed accadde che in quellacornice veramente romantica fuconcepito il nostro primo figlioLorenzo.Ma questo potrebbe essere ilcontenuto di un’altra presentazione inun prossimo caminetto…

i presenti hanno molto apprezzato larelazione di Gabriele, che, tra l’altro,ha suscitato curiosità trattando di bennoti personaggi della pubblicitàtelevisiva.Certo che il premio per il risultato delsuo lavoro gli ha cambito la vita!La serata si è conclusa con ladegustazione di un’ottima cena,organizzata con il catering Ristorart.

Caminetto con i soci Gabriele Alfonsi e Luciano Giuliodori

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Festa degli AuguriSabato 20 dicembre 2008, Hotel Gentile da Fabriano

Obiettivi del Rotary

Cambiano i Presidenti internazionali, cambiano i programmi magli obiettivi del Rotary no. Per questo ognuno di noi, sempre, devericordarsi qual è lo scopo che deve contribuire a far perseguireall’Associazione una volta che ne è entrato a far parte.

Una sala gremita da oltre 130 personee magnificamente addobbata, unmenù all’insegna della miglioretradizione natalizia con cappelletti inbrodo e carne bollita, i canti più belliinterpretati da artisti d’eccezione - inostri soci Cinzia Pennesi ed EzioMaria Tisi, rispettivamente alpianoforte e alla voce - una simpaticaanimazione per i più piccoli e tanta,tanta amicizia rotariana.Eravamo in tanti a scambiarci gliauguri la sera del 20 dicembre - babbi,mamme, figlioletti, figlioloni, nonni,rotaractiani (belli in palla), ospiti - etutti hanno mostrato di gradire la bellaserata e sopratutto l’atmosfera che sirespirava.Grazie Siro, grazie Laila, grazieMaurizio (Marchegiani) perl’impeccabile organizzazione e le tantesorprese che ci avete regalato, grazieMaurizio (Cecchi) per il grande lavoroche hai fatto con la macchinafotografica, anche se, purtroppo, perun piccolo inconveniente tecnico, lefoto non sono riuscite all’altezza dellatua fama. Grazie lo stesso, il ricordo diquesta magnifica serata rimarràugualmente impresso nei nostri cuori.

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La nuova sede di via Gioberti

Dopo alcuni anni di permanenzapresso la sede “amministrativa” di viaBalbo, il Rotary Club di Fabriano si èspostato, in attesa di una definitivacollocazione, in via Gioberti n.5,presso la sede della Fondazione Cassadi Risparmio di Fabriano eCupramontana, che ha messo adisposizione due locali.

Ed allora, sabato 27 settembre 2008,ad orari molto mattutini, il Club haespresso le proprie forze organizzativee fisiche dei soci più prestanti (si faper dire) che, tolta la giacca,rimboccate le maniche della camicia,nascosta la cravatta nel taschino epresi gli opportuni accordi con i VigiliUrbani, ha intercluso al modestotraffico la via Balbo, ha caricato unpaio di mezzi posti a disposizione daisoci automuniti ed ha spostato tuttoquanto contenuto nei locali di VitoGiseppucci, nella nuova collocazionedi via Gioberti.

Lavoro esemplare, eseguito in tempibrevi, senza che alcuno subisselesioni, quanto meno gravi.

Da quel dì, le riunioni del ConsiglioDirettivo sono divenute “itineranti”,cioè a turno i componenti si sonodivertiti ad invitare gli altri presso lapropria abitazione.Dunque, la nuova sede non è stataancora inaugurata dal Consiglio.

Pensiamo di esprimere il sentimentodi tutto il Club nel ringraziaresentitamente l’amico Vito Giuseppucci,che per alcuni anni ci ha ospitato neisuoi locali gratuitamente, cosìconsentendo di destinare i relativifondi agli scopi istituzionali e dunquemostrando vero spirito rotariano.Ringraziamo anche la FondazioneCassa di Risparmio di Fabriano eCupramontana che ci mette adisposizione i nuovi locali, sempregratuitamente.

Una foto storica del palazzo dellaCassa di Risparmio di Fabriano eCuprmontana che,momentaneamente, ospita lanostra sede amministrativa

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Vanda BalducciVanda Balducci, nata a Fabriano ed ividomiciliata consegue, appenadiciottenne, il diploma di MaturitàMagistrale presso l’Istituto S. Antoniodella sua Città.Successivamente si iscrive presso laFacoltà di Economia della Universitàdegli Studi di Ancona dove, il 9 apriledel 1999 consegue, discutendo unatesi sul “Modello di Sviluppo Nord EstCentro”, la sua Laurea in Economia eCommercio.Già da parecchi anni però Vandaaveva assunto l’incarico, oltre che dicontitolare, di responsabileamministrativo presso la SocietàAlberghiera Fabrianese, ruolo chetuttora ricopre dividendo comunque ilsuo tempo fra il lavoro, la famiglia,l’aggiornamento professionale e i suoihobbies preferiti.Vanda, sposata con Giacomo Sassi, hadue figli: Nicola, oggi quindicenne eLorenzo di 11 anni.Buona conoscitrice della linguainglese, Vanda non ha mai trascuratogli aggiornamenti sotto il profiloprofessionale e, in questi ultimi anni

Conosciamoi nuovi Soci

in particolare, ha frequantato diversicorsi di specializzazione fra i qualimeritano di essere ricordati il corsosulla gestione dei costi e lo sviluppodei ricavi nelle aziende ricettive;quello sul marketing e lacomunicazione nella new economyma anche quello di qualificazioneprofessionale per Sommelier.Ha partecipato anche a numerosefiere, work-shop e convegni di settore.Malgrado tutti questi impegni Vandariesce lo stesso a coltivare i suoinumerosi hobbies: fra questi la lettura,il motociclismo, la moda. Ama, inparticolar modo, confezionare gonne.Ha promesso che troverà anche iltempo sufficiente per quelli chesaranno i suoi nuovi impegni rotariani.Le crediamo, conoscendo la suatempra e, con l’occasione, leauguriamo “buon Lavoro”!

Luciano PelucchiniLuciano Pelucchini nasce a Fabriano il3 giugno del 1950 e, dopo averefrequentato il Liceo Classico, si iscrivea Perugia presso la Facoltà di ScienzePolitiche. Conseguita la laurea, si

specializza poi, nell’anno accademico1974-75, in Storia e DirittoInternazionale riportando la votazionefinale di 110/110.La sua esperienza lavorativa inizia nel1975 quando viene nominato Caposervizio commerciale presso la SocietàItalbust S.p.A. con controllo delmercato specializzato in cosetteria dadonna. Impegno questo che manterràfino a tutto il 1985.Dal 1986 a tutto il 2002 Lucianoassume l’impegno della gestione dellanota salumeria Caio Bilei di Fabriano.Nel 2003 diventa il titolare della“Antica Salumeria Caio Bilei diPelucchini”. Passa cioè dacommerciante ad artigiano e crea unarete vendita per commercializzare lasalumeria tipica locale nelle regionidel centro e del nord - est. Ottieneuna particolare deroga Cee per potercontinuare la vecchia tradizionedell’asciugatura a focolare senzal’utilizzo di prodotti chimici. Perqueste sue specificità, attiral’attenzione della stampa specializzatae della Tv italiana che gli dedicaservizi su Rai Uno a Linea Verde e suRai Due a Sereno Variabile.Luciano, sposato con Patrizia Bilei, hadue figli: Marco, nato nell’aprile del1982 e Tommaso, nato nel settembredel 1989.Ha una buona conoscenza dellelingue francese ed inglese e, per il suoimpegno nel mondo imprenditoriale èstato nominato, nel 1998, Cavaliere delLavoro.Ama la lettura e la musica sinfonicama, quando gli viene voglia direspirare una boccata di aria pura,organizza delle stupende passeggiatein montagna.

I nuovi soci Luciano Pelucchini (asinistra) e Vanda Balducci (alcentro) con il Presidente SiroTordi, il Sindaco di FabrianoRoberto Sorci e il GovernatoreGiorgio Splendiani.

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L’ATTIVITÀ DEL ROTARACT

Tombola di Santo Stefano incompagnia del Rotaract

di Cecilia Burattini

In pieno accordo con lo spirito natalizio,anche quest’anno il Rotaract ha rinnovatola tradizionale tombola di beneficenza chesi è tenuta il 26 dicembre scorso presso ilCircolo “alla Porta del Borgo”.Il ricavato è stato interamente devoluto alC.A.V. (Centro Aiuto alla Vita) e alla Casadi Riposo di Fabriano.Affiancati dall’esperienza degli usualigestori della tombolata serale del circolo, iragazzi rotaractiani hanno preso in mano leredini della serata estraendo e segnando sultabellone i numeri usciti, aggirandosi percontrollare le cartelle fortunate dei premichiamati e ritirare la quota di pagamentodelle cartelle.La partecipazione nutrita della comunitàfabrianese, sia dei ragazzi che dei menogiovani, alla “Tombola di Santo Stefano”indica la capacità della cittadina diritrovare e ritrovarsi in delle situazioni incui lo spirito di compartecipazione e di“ludicità” si fondono all’impegno diqualcosa che va aldilà dell’evento stesso.Tale impegno coincide esattamente con iprincipi ispiratori da cui il Rotaract Clubprende le mosse per la sua attività di

servizio ed implemento della società e delterritorio circostante promuovendo dotidirettive e la probità personale,incoraggiando la pratica e la diffusione dielevate norme etiche negli affari epromuovendo la comprensioneinternazionale e la pace.

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La richiesta diinformazioni da partedella Agenzia delle Entratea privati nell’ambitodell’acquisto di immobili.

di Leandro Tiranti

Negli ultimi anni il Fisco ha affilato le sue arminei confronti della evasione nel settoreimmobiliare.Il cambio di marcia, peraltro condivisibile, vistala necessità “etica” di un interventomoralizzatore nel settore, è nato a seguito dellaemanazione di una serie di disposizioniavvenute nel corso del 2006, sulla base dellequali l’Agenzia delle Entrate è ora (o perlomenoritiene di essere) legittimata a disconoscere iprezzi di vendita degli immobili dichiarati negliatti notarili, se essi sono inferiori ai valoririsultanti da una tariffario emanato dallaAgenzia del Territorio (gli oramai “famigerati”valori OMI).

I giudici delle Commissioni tributarie, dal cantoloro, non ritengono in genere accettabili taliaccertamenti, se basati unicamente su questoscostamento.Anche la Commissione Europea ha inviato unalettera di diffida all’Italia sospettando che ilpotere del Fisco italiano di rettificare

FORUM

l’imponibile per adeguarlo ai valori di mercatosia illegittimo.

L’Agenzia delle Entrate, verosimilmentericonoscendo la fondatezza di tali critiche, haraccomandato agli uffici periferici, da ultimo nelluglio 2008, di raccogliere, in occasione degliaccertamenti effettuati a carico di società dicostruzione, tutte le informazioni accessorieche corroborino la presunzione di evasionederivante dallo scostamento di prezzo sopravisto.In tale ottica, l’ufficio della Agenzia che eseguel’accertamento:a) chiederà informazioni alle banchedell’impresa costruttrice;b) chiederà informazioni alle banche degliacquirenti.

Il presente contributo vuole approfondire taleultimo particolare aspetto.L’agenzia in particolare chiederà alla bancadell’acquirente privato:

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FORUM

1) copia dell’atto di mutuo, nel cui fascicolo èin genere conservato anche il “compromesso”;2) la perizia di stima dell’immobile fatta ingenere dal perito della banca;3) copia dei conti correnti dell’acquirente, alfine di verificare se, a ridosso della stipula del“compromesso” e/o del rogito, siano stati fattiprelevamenti di denaro ingenti od anomali.Tali indagini si possono estendere anche aifamiliari più vicini dell’acquirente.L’Agenzia inviterà poi l’acquirente a fornire lamedesima documentazione precitata, quale il“compromesso”, invitandolo a giustificaredeterminate incongruenze.

Ulteriormente, secondo una presunzionestabilita dalla legge, l’importo del mutuoottenuto dal privato eccedente il prezzo pagatoall’impresa costruttrice, costituisce corrispettivopagato in nero. E’ evidente l’assurdità delladisposizione, tuttavia spetta al contribuentefornire la prova che le cose così non stanno; edallora, oltre a precisare già nell’atto che, afronte dell’acquisto dell’abitazione, verràacceso un mutuo per un importo superiore,sarà opportuno conservare tutta ladocumentazione che dimostri l’uso che è statofatto della maggiore somma di denaro ricevutadalla banca e quindi, per esempio in caso laabitazione sia stata acquistata in prossimità diun matrimonio, le fatture per i mobili, perl’abito della sposa, per il ristorante, equant’altro.Tale necessaria e salvifica precauzione vaadottata anche nel caso l’acquirente facciaprelievi significativi di denaro contante nelperiodo anteriore alla stipula del“compromesso” o dell’atto.A distanza di mesi o di anni, diventa difficilericostruire la destinazione di somme spese inanni passati al fine di dover fornire la prova“diabolica” che la somma non è stata data innero al costruttore che ci ha venduto la casa.L’importanza di tali precauzioni è rafforzata dalfatto che, mentre per gli atti stipulati entro il31.12.2007 l’acquirente che avesse“confessato” di avere pagato somme in neronon rischiava niente, salvo la figuraccia, dal 1°gennaio 2008 lo stesso diviene responsabilesolidale nel versamento dell'Iva evasa sul

prezzo dichiarato in misura inferiore al “reale”,come accertato dall’Ufficio.Gli Uffici possono, infatti, nel caso richiedere lamaggiore imposta all' acquirente; ciò avverrà,in particolare, nel caso in cui, al momentodell'accertamento, il venditore non sia solvibileo sia difficilmente perseguibile (società cessatao fallita).

Va ricordato che la “confessione” di averepagato maggiori corrispettivi rispetto a quellidichiarati in atto può comportare in capoall’acquirente anche l’applicazione del“redditometro”, ossia la quantificazione di unmaggior reddito nell’anno di acquisto e neiquattro precedenti, nella misura necessaria agiustificare, secondo parametri arbitrari stabilitidalla legge, la maggiore disponibilità di denaro.

Il privato cittadino, che si trova per la primavolta in vita sua a dover ragionare di leggi elogiche che non conosce e non sapevaesistessero (si, sarà pure ignorante, ma magariquelle leggi sono venute ad esistenza solopochi mesi prima!), presentate da funzionariconsapevoli, potrebbe trovarsi in una situazionedi disagio tale da indurlo anche ad asserzioniaffrettate e/o superficiali, pur di chiudere infretta la vicenda, con ciò invece complicando lasituazione.

Si raccomanda, quindi, nel caso si verta insituazioni come quella descritta, di chiedereaiuto e supporto a professionisti (commercialistie/o avvocati) qualificati, comunque indipendentidalla controparte venditrice, al fine di acquisireconsapevolezza dei termini della vicenda e dicosì poter fare il proprio dovere di cittadino,evitando al contempo di divenire uningranaggio nel più grande meccanismo delcontraddittorio in essere tra accertatore, chedeve dare fondatezza a certe presunzioni, edimpresa di costruzione oggettodell’accertamento.

Stante la necessaria sinteticità del presentelavoro, l’autore resta a disposizione pereventuali approfondimenti e per fornire iriferimenti alla legge, alla giurisprudenza edagli studi in materia.

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Sabato 15 novembre 2008, io eGiovanna abbiamo partecipato alla 4a

edizione dell’interclub organizzatodagli amici rotariani di Novafeltria (Pu)per la “Fiera del formaggio di fossa”.L’invito con il programma era statotrasmesso via e-mail dal presidenteFerruccio Fraternali a tutti i soci(informatici) del nostro Club sin dalmese di settembre. L’incontro ha avutoluogo all’Hotel -Ristorante Magda diNovafeltria. Ottimo è stato il menù:tutto a base di formaggio di fossa.Non sono un buongustaio (unaeccezione, per chi ci critica sotto taleaspetto), quindi non saprei descrivervile finezze gustative delle portate.Provo invece a descrivervi l’atmosferadell’incontro, così mi troverò a mioagio. Per me, non buongustaio, non èstata, nonostante l’intitolazionedell’interclub, una festa del formaggio,ma una festa dell’amicizia rotarianatanto più gioiosa sopratutto quando ilpresidente Ferruccio ci ha comunicatoall’inizio i nomi dei numerosipartecipanti di altri Club.Ecco l’elenco dei Clubs rappresentati:R.C. Bologna Valle dell'IdiceR.C. Cagli Terra Catria NeroneR.C. Cerveteri LadispoliR.C. Di Meda E delle BrughiereR.C. FabrianoR.C. ForlììR.C. Forlì Tre ValliR.C. Fucecchio Santa Croce sull’ArnoR.C. Isola di CapriR.C. JesiR.C. ModenaR.C. Novafeltria - Alto MontefeltroR.C. OsimoR.C. FalconaraR.C. RiminiR.C. RomaR.C. RovigoR.C. SalernoR.C. SorrentoR.C. TiranaR.C. ValsuganaR.C. Velletri

A tutti è stato consegnato ilguidoncino del Club ospitante. Eraospite del Club l’artista FernandoGualtieri, del quale, inviatomi daFerruccio, ho il seguente curriculum:Fernando Gualtieri nasce il 1°dicembre 1919 a Longlaville, nell'estdella Francia, dove molte famiglieitaliane sono emigrate per lavorarenelle miniere. Di origini umilissime, ilpadre di Cesena e la madre diTalamello, a 4 anni viene affidato allacustodia della nonna Caterina in Italia,a Viserba di Rimini, per sottrarlo alclima polveroso e insalubre.Soprannominato il "piccolo francese",a scuola risulta il migliore in disegnoma deve interrompere gli studi acausa della guerra. Riesce tuttavia asottrarsi agli impegni militaridiventando cartografo in Jugoslavia.Sono i primi frutti del suo dono.Dopo una carriera di calciatore fino inserie A nelle fila del Bologna, nel1950, a 30 anni, parte per Parigi, dovetuttora risiede e lavora . Dopo dueanni di vita da bohémien, l'episodioche inaugura la sua folgorantecarriera: nel 1954 M. Roche, riccouomo d'affari americano, acquista tuttele sue prime 17 opere, dopo avernevista una nella sua prima mostraparigina importante. È solo l'inizio diuna lunga serie di riconoscimentiinternazionali e di esposizioni nellegallerie più prestigiose del mondo. Nel1956 vince il primo premio dellaGalleria Duncan di New York, nel1960 il primo premio GalleriaBarnheim Jeime di Parigi. Nel 1958 è aLondra dove espone nella celebreBond Street Gallery, rimanendovi finoal 1960, quando la Royal Academyacquista Il gioco della morte. Seguequindi un "periodo canadese" chetoccherà i suoi vertici negli anni 1966-1976, determinato dalla passione delpresidente dei petrolieri canadesi perla sua arte. Tra i suoi clienti estimatorisi annovera anche Barbara Rockefeller

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Luigi Morelli all’interclub diNovafeltria

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e la baronessa Nadine Rothschild.Nel 1972 compra un negozio di dischiin Bulevard de Montparnasse e lotrasforma nella sua galleria personale,la "Glatée Gallery", inaugurata il 23aprile 1973. Nel 1986 arriva laconsacrazione anche in Giappone eCina, con Gualtieri che espone aTokio e Pechino. Nel 2000 Parigicelebra il "Giubileo Gualtieri" con unaesposizione al "Carousel du Louvre"patrocinata dal presidente JacquesChirac e dal Ministro della Culturamentre il comune di Parigi gliconsegne la medaglia d'oro.Nel 1982 riceve la cittadinanzaonoraria di Talamello e nel 2000 donaal comune 14 opere di grandidimensioni per le quali vienerealizzato il Museo-pinacotecaGualtieri "Lo Splendore del Reale",inaugurato nel settembre 2002. Con leulteriori donazioni effettuate, sonooggi complessivamente 40 le opereesposte a Talamello. Se vi capita dipassare da quelle parti, non fatevisfuggire l’occasione di visitare ilmuseo.Come sempre la tavola rende più lietele conoscenze e piacevole ilconversare. Ci si scambia le proprieidee ed esperienze rotariane e non.Sono momenti gratificanti che fannosuperare - così a me succede - ciò chedi uggioso ci teniamo dentro.A fine pranzo, secondo il programma,ci siamo trasferiti a Talamello. Per chinon lo conosce è un piccolo paese(capoluogo di Comune) a pochichilometri da Novafeltria, posto su diun’altura che s’inerpica dalla piana diNovafeltria. Ciò lo accomuna ad altricentri del Montefeltro, tutti splendidiper la particolare amenità delpaesaggio, dal quale emergono cometante torri inespugnabili o fantasticheguglie sospese in aria. Vi siamoarrivati all’imbrunire, ma vi siimmaginava ugualmente l’ampiopanorama, credo sino al mare,

rischiarato dalla fantasia, che unagiornata comune, come tante, nonsarebbe riuscita certamente nè adaccendere, nè a vivacizzare.Dopo avere visitato lo splendidomuseo Gualtieri, abbiamo soddisfattoanche i piaceri del palato assaggiandol’ottimo formaggio di fossa diTalamello, di cui, a prezzo di favoreper i rotariani, un produttore locale haconsentito ai più golosi di fare unabuona scorta.Al rientro, velato di quella mestiziache ci arreca il dileguarsi delle oreliete, ho inviato al presidente laseguente e-mail:“Caro Ferruccio,un grazie di nuovo per il riuscitissimointerclub di sabato 15 novembre.Complimenti! Non immaginavo certo chel’iniziativa del tuo Club richiamasserotariani di ogni parte d’Italia. Merito delformaggio di Talamello o del Rotary?Certamente più del Rotary. Io e miamoglie Giovanna abbiamo trascorso unapiacevolissima giornata. Colgol’occasione per inviarti in allegato unafotografia ripresa da Giovanna che èsignificativa perchè è la cordiale stretta dimano tra un neo presidente (neosoprattutto di età!) con un (ultra) past-president (anno 1977-78).Il formaggio di Talamello mi riporteràin zona quando avrò finito la scorta!Grazie di nuovo e cordialità a te e allatua signora”.Luigi

L’amico Luigi Morelli riceve ilguidoncino del club di Novafeltria

dal Presidente Ferruccio Fraternali.

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Relazione di Luigi Morelli al Clubnella riunione al caminettodel 22 settembre 2008

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Saluto gli amici e le amiche,intervenuti.La vostra presenza così numerosa,contro ogni mia previsione, è motivodi soddisfazione perchè, al di fuoridella mia persona e del mio parlare, èla dimostrazione che il Rotary, e inparticolare il nostro Club, interessanon solo per quello che starealizzando e che ha in programma direalizzare nel prossimo futuro, maanche per le motivazioni che furonoalla base della sua fondazione e dellesue passate realizzazioni.Ringrazio poi il Presidente ed ilConsiglio per avermi offerto questaoccasione di parlare al Club su di unargomento consono alla miapredilezione e, per di più, per avermirimesso in un non facile rodaggiodopo una lunga mia assenza dallerelazioni al Club.Consentitemi una considerazione.Dovrebbero essere i giovani a parlaredi storia e meno o niente affattocoloro che, come me, l’hanno in partevissuta. Il rischio di caderenell’agiografia offusca la visione delpassato. Cercherò di non cadere nell’autocompiacimento.Innanzitutto un breve cenno su checos’ è il Rotary. Da un punto di vistaformale la risposta è semplice per nondire banale. È un’associazione e, cometutte le associazioni, ha uno scopo eduna organizzazione (statuto,regolamento, organi, ecc.). Da unpunto di vista sostanziale la risposta èinvece ardua e complessa. Leassociazione sono fatte dagli uominiper cui ne riflettono vizi e virtù, anchese - come nel nostro caso il Rotary -cercano di mettere a frutto le dotimigliori dei suoi aderenti, ispirandosia valori etici che potremmo direuniversali.Da un breve cenno alle origini -intessendo cioè cronistoria conl’ambiente culturale, i personaggi, lemotivazioni ispiratrici del rotarismo,

ecc. - potrete farvi un’idea di cos’ è ilRotary dal punto di vista teleologico,ossia etico-morale. Il primo Club fufondato negli Stati Uniti, a Chicago,nell’Illinois, il 22 febbraio 1905, daPaul P. Harris, giovane avvocato giàricco di esperienze extraprofessionaliper aver girato tutti gli Stati Uniti e ilresto del mondo. Egli si stabilisce aChicago, una delle città più fiorentidella giovane nazione. Fu una sceltamotivata da convenienzaprofessionale, considerata la crescenteespansione economica della città? Odal desiderio di contribuire almiglioramento della vita in una cittàfrenetica dove l’egoismo negli affariimperava incontrastato? Certamente vicontribuirono entrambe le motivazioni,diversamente egli non avrebbe avutol’idea di fondare un’associazione che,al suo nascere - poi le cosecambiarono - si ispirava al principiosecondo cui “profitta di più chi servemeglio”. E in una società altamentecompetitiva, nella quale sarebbe statoinconcepibile eliminare “l’interesse”quale scopo dell’agire umano,convincere le persone a coniugarel’interesse con il servizio verso ilprossimo (sia esso cliente o - poi -persona bisognosa di aiuto) e lacollettività non era facile impresa.Merito di Paul P. Harris e della culturadalla quale derivavano la suaformazione ed il principio ispiratoredell’associazione - prettamente laicoma tutt’altro che irreligioso - , il qualeconsentiva una larga espansionedell’associazione nel mondo, come poiavvenne al di là delle previsioni delsuo fondatore che, partito da unavisione o necessità contingenti, si videsfuggire di mano, ma fortunatamente,la sua idea. Sarebbe interessanteleggere l’autobiografia del nostrofondatore - io non l’ho letta comecertamente pochissimi rotariani - peruna riflessione sul significato delRotary che a volte ci sfugge perchè le

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vicende quotidiane ci assorbono edastringono senza tregua. Il secondoClub fu fondato a San Francisco nel1908. In questa città il 18 aprile 1906,alle ore 5,13 del mattino, unaterrificante scossa di terremoto, durataben 48 secondi, svegliò i suoi abitanti,sorpresi nel sonno. Seguì un immaneincendio. Vorrei ora raccontare unastoria quasi paradigmatica del motto“profitta di più chi serve meglio”. Unitaliano emigrato, certo AmedeoGiannini, che aveva un po’ dirisparmi, forse fu il primo a mettere inpratica inconsapevolmente quel motto,senza sapere nulla del Rotary, poichècon il suo carretto di frutta e verdura,ove aveva messo i suoi risparmi, simise ad offrire prestiti senza interessi.Nacque così la “Bank of Italy”, poi“Bank of American and Italy”. Così lacittà risorse, anche in virtù di unprincipio rotariano che l’esempio delGiannini ci fa capire come esso siaquasi istintivo in qualsiasi uomointraprendente. Poi, a quello di SanFrancisco, seguirono i clubs diOkland, Los Angeles, Seattle, NewYork, Boston. Nel 1910 i clubs sono60. Nello stesso anno tutti i clubs siriuniscono a congresso ed eleggonoPaul P. Harris, primo presidente.Quindi il Rotary approda in Europa.Dapprima, nel 1911, in Gran Bretagna,ove si installò a Dublino, Londra eBelfast. Da sottolineare che il Rotaryinglese si costituì nel 1914 comeassociazione autonoma dal Rotarystatunitense e questa autonomia, oradal Rotary International, è ancoravigente. Nell’agosto 1912, nelCongresso di Daluth (Minnesota),constatata la tendenza ad espandersial di là dei confini originari, la nostraassociazione prese il nome di“Associazione Internazionale di RotaryClubs” e poi, a partire dagli anni venti,quando il Rotary era approdatonell’Europa continentale con lacostituzione dei Clubs di Madrid (22

ottobre 1920), di Parigi (4 aprile 1921),di Copenaghen (30 novembre 1921),di Oslo (22 febbraio 1922), diAmsterdam (novembre 1922), il Rotaryprese definitivamente l’attuale nome di“Rotary International” (R.I.), restandoperò sempre autonomi i Clubsbritannici, che dal 1922 si costituironoin “Rotary International BritishIslands”.In Italia il Rotary prese radici con lafondazione del Club di Milano, che fu

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Il fondatore del Rotary PaulHarris

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inaugurato ufficialmente il 20dicembre 1923. Promotore ne ful’uomo d’affari, ingegnere, di originiirlandesi, Leo Giulio Culleton. Fuall’inizio un’opera di proselitismo. IlCulleton, intuendo la “refrattarietà”anche del ceto più evoluto dellanostra società dell’epoca ad accogliereun’associazione d’oltre oceano che infin dei conti poneva a fondamento delsuo operare un principio“utilitaristico”, non in sintonia con lanostra cultura etico-religiosa, fececircolare nell’ambiente ove l’ideaavrebbe potuto attecchire “diversetonnellate” di stampati sul Rotary, chesi faceva inviare da un suo congiuntodel Club di Dublino. Ma, non ostantela lettura di quegli opuscoli, coloroche venivano avvicinati perchèaderissero al sodalizio domandavanoscettici “Cos’ è questo Rotary?” ed alproselitista non era facile rispondere.Dopo pochissimi anni si costituironoclubs nelle principali città italiane(Trieste, Genova, Torino, Roma,Napoli, Palermo, Venezia, Firenze,Livorno, Bergamo, Parma, ecc.) chenel loro insieme formavano quello cheall’epoca era chiamato “RotaryItaliano”, essendo unico il Distretto.Ora, vorrei sottolineare la caratteristicapeculiare che contraddistinse subito ilRotary in Italia rispetto ai Rotary deglialtri paesi e, soprattutto, degli StatiUniti. Per ferma volontà dei fondatoridel Club di Milano e, in special mododel suo primo presidente JamesHenderson, scozzese, i Clubs italianidovevano essere “aristocratici”, nelsenso della competenza,dell’educazione, delle capacitàprofessionali, ossia dovevanoannoverare tra i loro soci le personeche erano al vertice della categoriaprofessionale di appartenenza. Inproposito vi fu un contrasto con ilCulleton che invece auspicava unRotary democratico, come negli StatiUniti. Ma, ribatteva l’ Henderson, un

Rotary democratico in Italia avrebbeimpedito all’associazione di assumerequel prestigio necessario in un paesecome l’ Italia, culturalmente assaidiverso dagli Stati Uniti e dai paesianglosassoni in genere, quest’ ultimimolto più avanzati, ad esempio, nellascolarizzazione del ceto medio (piccoliimprenditori, artigiani, ecc.). In altreparole, mi sembra di capire che nelpensiero dei fondatori un Rotarydemocratico in Italia (il che neavrebbe implicato un’espansionecapillare sino ai centri minori) avrebbeimpedito al Rotary di influire nellasocietà e, perchè no, negli ambientipolitici, con quella capacità di “fareopinione” quale invece gli sarebbederivata dall’ autorevolezza di sociscelti tra il “gotha” dell’imprenditoriaindustriale, finanziaria, dell’altadocenza, della burocrazia e dellelibere professioni.Il Rotary sorse in Italia in un momentostorico turbolento. Uscito militarmentevincitore dalla guerra, maeconomicamente e socialmentesconfitto, il nostro paese aveva vissutomomenti postbellici drammatici. In findei conti, in quel contesto, il Rotaryrappresentava ancora, anche esoprattutto perchè di matrice

anglosassone e per gli uomini di“élite” chiamati a rappresentarlo, unacontinuazione dello stato liberaleanteguerra. Ma, e soprattutto, il Rotaryin Italia era portatore di un soffio dimodernità. In un’Italia ancoraprovinciale, chiusa nella sua economiaprevalentemente agricola, digrandissima tradizione culturale manon più abituata a confrontarsi con lealtre culture, il Rotary significavainnanzitutto prendere coscienza chenon ci si può chiudere in se stessi e,soprattutto, dopo una guerrasanguinosissima, che v’era bisogno diallargare l’orizzonte in un spirito dicollaborazione tra uomini di diversanazionalità e formazione culturale,espressione essi, più che della politica,del mondo del lavoro e, quindi,animati dal desiderio di pace,portatrice di quel benessere tantoimportante per gli stessi uominid’affari.Se questa era la convinzione dell’utilitàdel Rotary per il nostro paese, non cisi può meravigliare più di tanto se ilprimo attacco subito dal Rotary fuquello sferratogli dagli organi distampa del regime fascista, che oramaiaveva messo le sue radici sul fertileterreno preparatogli dalla lunga crisi

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postbellica. Dapprima fu attaccata laMassoneria e poi, nella pretestuosaconvinzione che ne fosse unaemanazione in chiave moderna, ilRotary. Ciò era il frutto di unacampagna di regime contraria aimovimenti universalistici ed umanitari.Questi erano da combattere come sefossero portatori di ideologie. Diconseguenza tutte le associazioni (vediil Rotary) che da quei movimentitraevano impulso, dovevano essereespulse dal corpo sociale comeelementi contrastanti l’idea di“nazione” e di “patria”, che il regimeponeva a base del suo programma perfare di quei valori patriottici motivo dipotenza e di prestigio internazionale.Ma la vicenda, certamente ecomprensibilmente assai piùpreoccupante di quella precedentecon il fascismo, questa di naturaprettamente politica e, quindi, menoardua da superare, fu quella che videil Rotary, dapprima criticato dagliorgani di stampa della Chiesa, con unatteggiamento di ostile diffidenza daparte dell’ “Osservatore Romano” conun articolo apparso su tale quotidianoil 15 febbraio 1928, e poi con unattacco - diremmo quasi frontale - daparte del Gesuiti con il primo articoloapparso il 16 giugno 1928 sulla lororivista “La civiltà Cattolica” , dal titolo“Rotary Club e Massoneria” a firma dipadre Pirri, cui seguirono altri articolisui fascicoli del 21 luglio 1928 e 16febbraio 1929. Al di là dei motivi cheda parte della Chiesa stavano afondamento di questa sua ostilità senon condanna, più che diffidenza(con decreto 23 gennaio 1929 deiMetropoliti di Spagna si arrivò a fardivieto ai cattolici spagnoli di fareparte del Rotary), e che potrannoessere argomento di un’altraconversazione, vorrei mettere in lucelo spirito di reciproca comprensioneche subito si instaurò durante la nonfacile trattativa condotta per superare

quel contrasto. Mi riferisco ad uominicome Padre Enrico Rosa, direttoredella “Civiltà Cattolica”, ai membri delSanto Uffizio, al Cardinale PietroGasparri, ad Omero Ranelletti,avvocato, segretario del Club di Roma,cattolico praticante, al Presidente delRotary International J.B. Sutton,anch’egli cattolico praticante, adAchille Bossi, avvocato, segretario delClub di Milano. Alla fine, nel 1929, siarrivò ad una definitiva chiarificazione,dopo la rinuncia da parte del Rotary“ad adottare uno speciale codiceetico” che per la Chiesa avrebbepotuto dare adito, in determinatecircostanze, all’assunzione da parte delRotary, o di alcuni Clubs (come ineffetti era accaduto) di posizioniirreligiose o antireligiose, volendo laChiesa, e giustamente, che l’eticarotariana fosse comunque e sempreispirata ai principi e valorifondamentali di cui la Chiesa era ed èdepositaria. Cioè la pacificazioneavvenne, credo, quando la Chiesaebbe la garanzia assoluta che il Rotarymai e poi mai si sarebbe posto comeun’associazione volta a combatterla o,per lo meno, a contrastarla. Purtroppoil contrasto si riaprì nel 1951, quandocon un decreto del Sant’Uffiziodell’undici gennaio si dispose “nonessere lecito a chierici dare il nome alRotary Club, nè presenziare alle sue

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riunioni” e, quanto ai laici, che siattenessero alle disposizionidell’articolo 684 del Codex JurisCanonici, secondo il quale essidovevano ben guardarsi “dalleassociazioni segrete, condannate,sediziose, sospette che cercano disottrarsi alla legittima vigilanza dellaChiesa”, quindi, implicitamente, anchedal Rotary. Anche questo secondoattacco si concluse con una definitivachiarificazione che vide protagonistaper la seconda volta il nostrobenemerito Omero Ranelletti, sempresorretto da due fedi per lui tutt’altroche inconciliabili, ma anzicomplementari: quella religioso-cattolica e quella laica rotariana. Sonolieto constatare che gli eventisuccessivi che segnarono e segnanotutt’ora gli ottimi rapporti tra il mondorotariano e la cattolicità in genere gliabbiano dato pienamente ragione.Risolto il contrasto con la Chiesa nel1929, il Rotary riuscì a sopravviveresino al 1938. Sino a tale anno vissesotto tutela, vedendosi man manosempre più ridotta la sua autonomiarispetto al regime fascista. Nel 1938,quando l’alleanza con la Germanianazista aveva definitivamenteallontanato l’Italia dai paesianglosassoni, ossia da quella culturache aveva dato alla nostraassociazione un respiro internazionale,

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ed esattamente l’undici novembre diquell’anno il Club di Roma decise disciogliersi. Così fece il Club di Milano20 dicembre successivo.Il Rotary rinasce in Italianell’immediato dopoguerra. Ne èsempre Milano l’ispiratore ed ilpromotore nella sua prima riunionedell’undici novembre 1946. Segue aruota la ricostituzione degli altri clubs.Era ed è evidente che la nostraassociazione si era sì sciolta comeorganizzazione, ma era rimasta in vitacome idea convincibile della suautilità. In un momento così difficilecome quello che vedeva l’Italiadistrutta da una guerra tragicamenteperduta, la ricostituzione del Rotarystava a significare la continuazionedello stesso spirito, non sopito, che lovide nascere nel 1923.Il dopoguerra vedeva l’Italiamaterialmente distrutta, ma nelcontempo profondamente rinnovata.Quindi, anche il Rotary dovevarinnovarsi rispetto a quello del 1923.La domanda era: Rotary ancora“aristocratico” o “democratico”?Nonostante la costituzione di clubs intutti quei capoluoghi di provincia, chenell’anteguerra erano addirittura ignaridell’esistenza della nostraassociazione, il Rotary rimanevasostanzialmente elitario. D’altra partenell’immediato dopoguerra la nostrasocietà non era ancora cambiatarispetto a quella prebellica, per cuisussistevano ancora gli stessi motiviper i quali il Rotary non dovevaallargarsi altre certi confini. Ma lanostra società stava cambiandorapidamente. Ceti sociali sino ad alloraesclusi dalla cosiddetta “classedirigente” si affacciavano all’orizzontesulla spinta del “volano” avviato dallaricostruzione e che, poi, dette impulsoal “boom” economico per quasi undecennio. Emergevano così nuoveforze imprenditoriali anche in queicentri, non capoluogo di provincia,

connotati però da una ricca tradizioneartigianale, trampolino di lancio periniziative imprenditoriali in uncontesto economico in espansione.In questo quadro socio-economico,nel quale già si distingueva la nostracittà per il fiorire delle sue industrie,frutto della sua tradizione cuicertamente si rifaceva il cetoimprenditoriale, venne fondatoufficialmente nella riunione del 16dicembre 1957 il nostro Rotary Club.Club padrino fu quello di Ancona. Inquesta città il Rotary era stato fondatonel 1948. Non può passare inosservatoil fatto che, per lo meno riguardo allanostra provincia, dovettero passarequasi dieci anni perchè il Rotaryapprodasse al di fuori del capoluogoprovinciale (ora regionale). I motivisono molteplici, ma, certamente, viinfluiva ancora notevolmente quellaconnotazione elitaria che distingueva ilRotary sin dal suo primo apparire in

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Italia. Leggendo i nomi dei nostribenemeriti ventidue soci fondatori, sievidenzia subito che la loro estrazioneera “aristocrtica”, non certamente nelsignificato nobiliare (per nascita),secondo la comune accezione deltermine, bensì per la posizione diprestigio occupata nella categoria daciascuno di essi rappresentata. Prevaledi gran lunga il ceto delle libereprofessioni (medicina, avvocatura,notariato, ingegneria, farmacia, ecc.),rispetto a quello dell’imprenditoriaindustriale e commerciale. Laspiegazione di una talecaratterizzazione la si può ricavaredalla constatazione, all’epoca avvertita,che il ceto industriale e commercialenella nostra zona non aveva ancoraraggiunta una dimensione tale darenderla immune da quella diffidenzaverso un’attività economica soggetta arischi economici. All’epoca dellanascita del nostro Club, nel 1957, gli

La Carta Costitutiva del nostroClub e, a destra, Alfredo Morea,primo Presidente del Club.

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echi della crisi nei rapporti tra ilRotary e la Chiesa Cattolica riapertasinel 1951, nonostante i repentinichiarimenti, non si erano del tuttospenti nella pubblica opinione, cheseguitava ancora a sentire odore di“massoneria” nel Rotary. Un altro nontrascurabile aspetto consisteva neldiffuso scetticismo con il quale ilRotary era riguardato dalla stessapubblica opinione, la quale era pocood affatto propensa a credere cheuna “élite” di uomini appartenenti alceto medio-alto borghese avesseveramente a cuore la soluzione diproblemi sociali ispirandosi alprincipio filantropico del “servire al disopra dei propri interessi”, consideratopoco consono ad una associazionecomposta da uomini d’affari. È vero:erano soltanto pregiudizi. Ma quantevolte ne siamo nel contempo portatorie vittime! A Fabriano si insediavaun’associazione, cui, proprio per queipregiudizi, non era facile aderire senon si fosse avuta una mente aperta alnuovo.La storia del nostro Club inizia, quindi,con la sua fondazione. Le primeiniziative intraprese furonoprevalentemente rivolte alla cultura(vedi ad esempio il dono dellaenciclopedia Treccani al Liceo ClassicoStelluti di Fabriano, le varie borse distudio agli studenti della scuole mediasuperiori che conseguirono i miglioririsultati alla fine di ciascun annoscolastico, ecc.). Fonte unica di storiadiaristica sono i nostri bollettini cheebbero tiratura regolare sin dal n° 1dell’ottobre 1958 (redattori DomenicoGiorgetti e Corrado Cavina) sino al n.134 del dicembre 1982. Chi vi parla neha redatto un compendio, di circa 36pagine sino a tutto l’anno rotariano1979/1980, con brevi sue osservazionie commenti. Esso dovrebbe essere ilpunto di partenza per l’edizionespeciale del bollettino del nostro Clubcommemorativa dei suoi primi

cinquant’anni di vita. Le proiezioni cheosserverete sullo schermo, tratte dallamostra iconografica che si è tenutanell’ottobre 2007 per il cinquantesimodi fondazione del nostro Club, viinformeranno icasticamente sull’attivitàsvolta dalla nostra associazione dallasua fondazione ai giorni nostri. Nonvoglio essere autoelogiativo, maquesta mostra si è potuta realizzarelavorando alacremente nel pocotempo a disposizione grazie allapreziosa collaborazione degli amiciPaolo (Montanari), Domenico(Giraldi), Bernardino (Giacalone), Pio(Riccioni), Piero (Chiorri), Alberto(Carloni), Marisa (Bianchini), Rosa Rita(Silva), Fausto (Burattini), Maurizio(Cecchi) ed altri, cui chiedo scusa sela mia poco ferrea memoria miimpedisce di nominare. Per quanti, trai nostri amici che, per giusti motivi,non hanno visitato la mostra, credoche si riveli interessante conoscerequanto ha realizzato il nostro Clubdalla sua fondazione ad ogginell’interesse della nostra comunità. Achiusura di questa mia relazione - essaoltrepasserebbe il sopportabile se

illustrassi dettagliatamente ogni singolainiziativa - vorrei mettere in evidenzache il nostro Club - e consentite chemodestamente lo dica uno dei socipiù anziani, dopo i fondatori - è statocoinvolto pur’ esso nei profondimutamenti che hanno visto la nostrasocietà trasformarsi soprattutto inquesti ultimi decenni. Ovviamente,soltanto gli anziani possono fare unraffronto tra il passato ed il presente,ma mi astengo dal parlarne. Quandosi fanno simili raffronti l’occhio criticoè portato di solito ad osservare erimarcare differenze a volte ingiusteed improntate a pessimismo, perchènon sempre lo sguardo riesce a volarealto. Ma, se siamo illuminati da unavisione ottimistica, pur con tutti i graviproblemi che la nostra odiernaconoscenza ci fa apparire insolubili eper ciò stesso angosciosi se nonterrificanti, il futuro - c’è chi sostieneche il nostro pianeta è oramaidivenuto insufficiente - non ci deveapparire apocalittico. È questol’auspicio per tutti noi, rotariani e non.Grazie per la vostra attenzione.

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Linee programmatiche per l’annosociale 2008/2009

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Il Presidente Internazionale, il coreanoDong-Kurn Lee, dedica questo annorotariano alle fasce più deboli dellasocietà e più specificamenteall'Infanzia e adotta il motto"Concretizza i Sogni".Anche questo anno il RotaryInternational, a livello mondiale,indica i quattro i grandi obbiettivi sucui continuare a puntare e ad investireallo scopo di migliorare le condizionidi vita dell' Umanità, essi sono:• la Salutedebellare la Polio• l'Ambienteconservazione delle risorse idriche• la Culturacombattere l'analfabetismo• la Fame (o comunque le condizionidi vita) - a causa delle quali ognigiorno nel mondo muoiono 30.000bambini.A livello di Paese Italia il Rotary sipone l'obiettivo della raccolta fondidestinati al Microcredito che, cometutti certamente saprete, serve afinanziare piccole attività sviluppatesoprattutto da Donne nei Paesi delterzo Mondo, ed esso sarà gestitodalle coniugi di Rotariani: il nostroClub aderisce con il contributo di1.000$.

A livello distrettuale il Governatore,Giorgio Splendiani, pone a tutti noil'obbiettivo di fornire sostegno,soprattutto psicologico, agli anziani lacui solitudine, che si trovano spessoad affrontare, è causa di isolamento edi emarginazione. Il progetto siprefigge di dare assistenza agli anzianisoli, con un livello molto limitato diautonomia, e di fornire un motivo persentirsi utili a coloro che, essendoandati a riposo, hanno voglia direndersi disponibili nei confronti deiprimi.

Il nostro Club, oltre che fare propri gliobbiettivi su esposti, pone nel

programma tutta un'attenzioneparticolare al mondo del Sociale.Il nostro impegno comunque saràrivolto a tutte le attività che sipossono riassumere in:

Istituzionali:• Pubbliche Relazionifar sapere che fai• Rotary Foundation• Rotaractda poco rinato e che riteniamonecessiti di particolare attenzione ecura, visti gli impegni cui andrannoincontro con l'organizzazionedell'Assemblea distrettuale• Scambio Giovani e Rylaallo scopo di incrementare leesperienze internazionali dei nostrigiovani• Bollettino e Sitoper dare informazioni delle attività delClub ai Soci.

Permanenti:• Campus disabili• Informatica per ipovedenti• Dopo di Noi• Informazione Scuole Superiori eMedie sui danni causati da alcol edroghe.

Pluriennali:• I Signori dell'Anello• Banca del Tempo, che necessita diavere un nuovo indirizzo a causadelle mutate esigenze della nostracomunità• Donna - Ruolo nella Società:testimonianze di donne inserite nelmondo del lavoro• Anziani - da sviluppare e realizzarequale struttura duratura di supportoall'anziano

Internazionali:• un Matching Grant verso un Paesedel Centro Africa che, nell'ottica degliscopi del Rotary International(Infanzia), e con l'aiuto di tutti, possa

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"strappare dalla schiavitù dellebambine e dare loro un futuroprofessionale".

Di Adesione:• siamo promotori, insieme al Club diTolentino, del Progetto per fornire uncontributo per la ricostruzione del"Teatro Vaccai"• abbiamo dato la nostra adesione alprogetto per una "Proposta di leggecontro l'Alcolismo nei Minori"elaborato dal Club di Senigallia.

Il nostro programma prevede, inoltre,attività tese al coinvolgimento e allapartecipazione di tutti i Soci alleattività del Club, alle sue iniziative ealle conviviali cercando, con un po' difantasia, di rendere attrattive le seratecon argomenti interessanti, oltrechéformative.La partecipazione è uno dei puntideboli di tutto l'associazionismo, ècosì anche per il nostro Club, però,forse, come più volte ripetuto dalGovernatore, è anche colpa nostra,cioè di noi Dirigenti del Club chedobbiamo sforzarci di suscitare unmaggiore interesse da parte di tutti.Nel nostro Club spesso si nota unoscollamento fra "vecchi" e " nuovi"soci e non tanto per incompatibilità dicarattere, per isolamento, masoprattutto perché, credo, i secondinon conoscono i primi, cosa hannorealizzato nella loro attività, cosarappresentano o hanno rappresentatonella società e nella professione, qualeapporto di esperienza eprofessionalità possono fornire, ecc.Abbiamo istituito un'appositaCommissione che si dedicherà a ciòcercando di fornire idee e supportoalle attività pensate allo scopo.A tal proposito abbiamo inprogramma qualche serata in cui, oltread essere presentati i nuovi soci,saranno ripresentati anche i vecchi,magari dedicando una serata a

APPENDICE

ricordare anche i Benemeriti chehanno dato vita e lustro al Club; nellaprima di queste è stata ripercorsa lastoria del Rotary, e del Club inparticolare, ove sono state posteall'attenzione di tutti i partecipanti,tanti per fortuna, le figure che hannodato vita e lustro all'Associazione, siacon le iniziative intraprese e portate acompimento e sia, soprattutto, quellefigure che con il comportamento ditutti i giorni hanno dato "il segno" diappartenenza al Rotary.Saranno svolte attività per laformazione Rotariana, rivolta a nuovie, perché no, vecchi soci, e per ogninuovo Socio verrà nominato un Tutor,nella persona che lo ha presentato, inmodo da favorirne l'integrazione nelClub e nel mondo Rotariano ingenere.Intendiamo porre particolareattenzione alle attività di PubblicheRelazioni, perché intendiamo farconoscere alla cittadinanza quanto ecosa stiamo facendo sia per lacomunità locale e sia per le altreiniziative. Anche a tale scopointendiamo istituire un Riconoscimentodi Benemerenza ad una persona dellanostra città, non necessariamenteappartenente al Club, che si siaparticolarmente distinta nellosvolgimento della propria attività,professione o in campi quale ilsociale, il volontariato, l'istruzione,ecc.

Il nostro contributo alla RotaryFoundation anche questo anno sarà di100 $ per ogni Socio.Porremo particolare attenzione alleattività del Rotaract, daremo lorosupporto nelle attività organizzative, lichiameremo a partecipare alle nostreattività e soprattutto li aiuteremonell'organizzazione dell'AssembleaDistrettuale, che quest'anno è stataloro affidata.Resta ancora attiva la Commissione asuo tempo costituita per la

realizzazione del "Libro delcinquantenario", che dovrebbe essereportato a compimento entro la finedell'anno.Comunque tutta l'attività svolta saràvia via motivo di relazione e diaggiornamento in occasione delleAssemblee e degli incontriprogrammati, ne verrà data notiziaanche nelle comunicazioni chericeverete, nel bollettino el'aggiornamento sarà disponibile anchesul sito ormai pienamente funzionante.Confidiamo che il programma risulti diinteresse generale e in una largapartecipazione alle attività e certodella collaborazione fattiva di tuttiauguro un Buon Anno Rotariano.

Siro Tordi

Il programma completo del Club è con-sultabile e scaricabile sul sitowww.rotaryfabriano.it al seguentelink: http://www.rotaryfabriano.it/pro-gramma-rotary-fabriano.html

www.rotaryfabriano.it