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Roma29novembre2015PrimaDomenicad’AvventoTema:Aspettiamol’oradellamisericordia(DonGiustino,Op.15,p.247)

Cariconfratelli,Gesù,Maria,Giuseppe!

DioSpiritoSantocicongiungasemprepiùcolFiglioalPadre!

Con il cuore esultante di gioia e di speranza, mi rivolgo aciascunodi voi, quasi in fretta, per invitare tutti eognuno, a vivereinsiemequest’annosantodellamisericordiachestapercominciareilprossimo 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione dellaBeata VergineMaria e che si estenderà fino al 20 novembre 2016,solennitàliturgicadiGesùCristo,SignoreeRedell’universo.

Sitrattadiunannosantopertutta laChiesaesonosicurochenonsoltantoicattolicimatantiuominiedonnedibuonavolontà,inunmodo o nell’altro saranno raggiunti dalla infinitamisericordia diDio,CreatoreeRedentoredell’’universo.

Avolteholasensazione,presuntuosa,forse,mavera,chesaràanche un’occasione unica per la nostra Congregazione che sapràriconoscersinatadalcuoremisericordiosodellaTrinitàSantaechesilasceràancorainvaderedaquestofiumedivita,digioia,diserenitàedipace.Qualcosamispingeapensarecheilmodomigliorediviverel’annodellamisericordia,èviverlodaVocazionisti.

Lamia convinzione trova ragione d’essere in queste parole diPapa Francesco nella bolla di indizione dell’anno santo: Abbiamo

semprebisognodicontemplare ilmisterodellamisericordia.È fonte

di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza.

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Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità.

Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene

incontro.Misericordia:èlaleggefondamentalecheabitanelcuoredi

ognipersonaquandoguardaconocchisinceri ilfratellocheincontra

nelcamminodellavita.Misericordia:èlaviacheunisceDioel’uomo,

perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre

nonostanteillimitedelnostropeccato1.

Mi piace cogliere, in questa definizione del Papa, con tante

sfumatureedinamicità,laricchezzadeivolticoncuilamisericordiasimanifesta, e talvolta noi la riduciamo soltanto alla dimensione delperdono. Rifacendoci al termine greco σπλάγχνα vediamo che sitrattadellasededeisentimenti,fraquesti,leviscere,l’utero,ilcuore.Allora gli orizzonti si spalancano e ci accorgiamo che la nostra vita,tutta la nostra vita è un atto misericordioso di Dio. Un atto dimisericordianonèsoltantoperdonaremaèdonarevita,è ridonarevita, è promuovere la vita, è ricercare la vita perduta come ciricordano le parabole della pecora perduta, della dracma smarrita,delbuonsamaritano,dellapeccatricenellacasadiSimone,ecc.

Ecco perché credo che sarà per noi Vocazionisti il tempopropizio per rimetterci sulla via del Vangelo. Vangelo che è ladichiarazione,l’affermazioneelamanifestazionedell’amorevisceraledi Dio per l’uomo, per ogni uomo, per l’umanità! Ritornando alVangelonoituttipossiamogoderediquellavitainabbondanzacheilSignoreèvenutoaportareatutti(Gv10,10).

Credochetuttinoiavremolapossibilitàdiattraversare,senonunadellePorteSantedelleBasilichePapali,certamentelacosiddetta1Francisco,BolladiindizionedelGiubileostraordinariodellaMisericordiadel11.04.2015,n.1.

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“Porta della Misericordia”, che sarà aperta in tutte le cattedrali,concattedrali, o chiesedi speciali significati o altri santuari, a sceltadegli ordinari locali, con piena fiducia di essere accompagnati dalla

forza del Signore Risorto che continua a sostenere il nostro

pellegrinaggio2.Mi ha riempito di gioia sapere che la parrocchia St

Mary’s in Walsall nell’Arcidiocesi di Birmingham (Inghilterra) e ilsantuario di StWinefride’s nella Diocesi diWrexham (Galles) a noiaffidate nel Regno Unito, sono state scelte dai rispettivi ordinaricomeChiese giubilari dove verrà aperta la Porta dellaMisericordia.Accanto a questo, desidero ardentemente che in tutte le comunitàdella nostra Congregazione sparse nel mondo, si spalanchino, inanticipo,lefinestreperfareentrareilsoffiodelloSpiritoDivino,cheporteràadaccogliereneinostricuorilamisericordiadiDiochesarà,a suavolta, segnodi fratellanza, rinascita, comunionee festaper lenostrestessecomunità.

Apriamoci, cari confratelli, aquestodonodall’alto che il PadreMisericordiosoelargiràcopiosamenteaciascunodinoiaproporzionedelnostrovolere,dellanostrapredisposizione,dellanostraapertura,della nostra corrispondenza. Non diamo per scontato che nonabbiamobisognoanchenoidiprogredirenellafede,nellasperanzaenellacarità.Nellascuoladellevirtùcristiane,nondimentichiamochenon si diventa maestri senza rimanere eterni discepoli. Poichésembracheabbiamofattopococasoaitantivalorichealimentanoefortificanolavitaconsacrata,citroviamooggi,innonpochireligiosiesacerdoticondeiverivuotidiprincipicristianibasilari.Eccoiltempoopportunodirimetterciincammino!

2Opcit.n.5.

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ItrattidellamisericordiadiDionelnostroFondatore

Il nostro Fondatore, consapevole che la misericordia non èsoltantounattributodiDio,maèlasuastessanatura,l’hainvocata,abbracciata, a lei si è abbandonato e totalmente affidato. Non vi èstato un solo atteggiamento nella vita del Beato nostro Padre chenon sia stato espressione della divina misericordia! Mi è moltopiaciuta la definizione che il vescovo ausiliare di Roma, Mons.GuerinodiTorahadatodelnostroDonGiustino:”…testimonedella

misericordia vocante, proprio perché tutto sollecito nel servire lachiamataallavita,allafedeeallasantitàpertutti

3.”

Vedendo nel prossimo, la viva immagine e somiglianza di Dio

Trinità,nonpotevanonentrareinrapportocontuttisenonconverospirito di carità. Raggiungeva la sorgente, per poi, come un fiume,spargere vita dove passava. Di lui fu detto, precisamente daMons.EnricoNicodemo,arcivescovodiBari,chequellastessapietà,che loavvicinava alla santità di Dio, lo avvicinava anche alla debolezza

umana,cheeglisapevasempreguardareconvisceredimisericordia4.

DonGiustino ha richiamato costantemente i suoi figli e le sue

figlie a ricorrere alla misericordia divina come medicina guaritrice,fonte potente di riconciliazione e di ravvedimento e anche mezzoefficaceperevitareilpregiudizioreazionariodichièimpazienteconla conversione dell’altro. Ha accolto come segno dellamisericordiaperfino i visitatori apostolici, ridotto, com’è stato, ad unaombra di

superiore.Leggiamocosascrivevainunodeimomentipiùcriticidella

3P.GRECO,MisericordiosicomeilPadre;carità,graziaemisericordianell’insegnamentodelBeatoGiustinoRussolillo,

duminucoeditore,Sapri(SA)2015,p.4.4CanonizationisServiDeiIustiniMariaeRussolillo,PositioSuperVitaetVirtutibus,Vol.I,p.CXXIX.

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vita della Congregazione: Intensifichiamo le preghiere e le opere

buone per la Congregazione, e molto più la personale osservanza

religiosaancheinoccasionedellaS.VisitaApostolicadicuiabbiamo

avuto lagraziesingolaredallamisericordiadellass.Trinità.Misono

trasferitoaCamporotondoinubbidienzaalRev.moVisitatore(Op.14,p. 434). Che esempio di sereno, fiducioso e ubbidiente abbandonoallamisericordiadivina!

Ha sempre insistito nella pratica delle opere di misericordiecorporali e spirituali non soltanto come mezzi sicuri di salvezza, oguadagno d’indulgenza per entrare in paradiso ma come sbocconaturale di chi conosce il Vangelo e lo adotta come regola di vita.Anche perché, per donGiustino, il paradiso non è soltanto il postoper entrare da salvati ma un continuo succedersi di progressispiritualiedisorpresediDio.

In Papa Francesco trovo sempre più attuale il pensiero delnostro Fondatore, quando richiama la teologia del Vaticano II sullasantificazioneuniversale,l’invitocostanteaprogredireeadavanzaresempre più, la consapevolezza che il paradiso non è una scatolachiusa per chi l’ha raggiunto, ma è un progressivo manifestarsi dinuovesorpresedapartediDio.CosìilPapacommentailversettodelsalmo 136:Ripetere continuamente: “Eterna è la suamisericordia”,

come fa il Salmo, sembravoler spezzare il cerchiodello spazioedel

tempoper inserire tuttonelmisteroeternodell’amore.Ècomese si

volessedire chenon solonella storia,maper l’eternità l’uomo sarà

sempre sotto lo sguardo misericordioso del Padre5.

Prepariamocialloraavivere intensamentequestoperiododigrazia!

5Opcit.n.7.

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Per viverlo in prima persona, propongo a me e a te di fare deipropositidaosservareseriamente,conloscopodilasciarciamareperpoteramare,pernoncaderenellatentazionediproporreaifedeliciòchenonabbiamovolutoaccogliereenonfacciamoperprimi.

1. Cominciamofranoi

All’inizio di un corso di esercizi spirituali alle Suore Vocazioniste,dal 28 luglio al 5 agosto 1940, don Giustino introduce quel che luiusavachiamarelafestadell’unionedivina,condelledisposizioniperil bonesitodegli esercizi spirituali, e fraquestequelladelperdono,anzi, della indulgenza plenaria a tutti quelli che ci hanno fattosoffrire

6.

Come non riproporre oggi, 75 anni dopo, per questa felice

occasione dell’anno santo, questa predisposizione valida per ognigiornodellanostravita?Ilmotivoèlostesso;ilPadreFondatorechechiarifica:DobbiamopoggiaretuttosullapuramisericordiadiDio!Lo

sappiamo che è tutta misericordia di Dio, ma è anche vero che il

Signorehastabilitolacorrispondenzatrailperdonosuoeilnostro;e

ciò appunto perché noi potessimo trovare, nel nostro, un segno ed

argomentodisicurezzadelperdonodiDio.Seinvecenonavessimodi

cheperdonareaglialtri,potremmocadereneldubbiomoltocrudele

cheforseilSignorenoncihaperdonati7!

E continua il Fondatore: Perciò è necessario l’esercizio del perdonoperchiunquecihafattosoffrire:superiori,ugualieinferiori;internied

esterni: sulpuntod’onore,della tasca… in tutto!Perognioffesa:…

rimettianoiinostridebiti,comenoilirimettiamoainostridebitori.

6GiustinoM.Russolillo,Iosonolavite,voiitralci,p.15.7Op.cit.p.16.

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Per chiunque ci avesse imbrogliati, traditi, criticati, un bel fascio;

siano cose vere o false, o addirittura semplici nostre immaginazioni

checihannofattougualmentesoffrire.

Solo l’eserciziodelperdonoattirasudinoiunagrandecompiacenza

dapartediDio8.

Quanta sintonia di spirito fra il nostro Fondatore e Papa

Francesco quando commenta la conclusione della parabola delservitore spietato precisamenteMt 18,35. La parabola contiene unprofondo insegnamento per ciascuno di noi. Gesù afferma che la

misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per

capirechi sono i suoiveri figli. Insomma, siamochiamatiaviveredi

misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. Il

perdono delle offese diventa l’espressione più evidente dell’amore

misericordiosoepernoicristianièunimperativodacuinonpossiamo

prescindere. Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il

perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per

raggiungerelaserenitàdelcuore.Lasciarcadereilrancore,larabbia,

laviolenzae lavendetta sonocondizioninecessariepervivere felici.

Accogliamoquindi l’esortazionedell’apostolo:«Non tramonti il sole

sopra la vostra ira» (Ef 4,26). E soprattuttoascoltiamo la paroladi

Gesù che ha posto la misericordia come un ideale di vita e come

criteriodicredibilitàperlanostrafede:«Beatiimisericordiosi,perché

troverannomisericordia»(Mt5,7)èlabeatitudineacuiispirarsicon

particolareimpegnoinquestoAnnoSanto9.

Provo un’immensa vergogna e desolazione, costatare che in

Congregazione ci sono dei confratelli nemici di vecchia data,8Ibid9Francisco,BolladiindizionedelGiubileostraordinariodellaMisericordiadel11.04.2015,n.9.

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indifferenti, oppositori e che non si salutano ecc… e pensare chequestistessiconfratellisono,pergraziadiDio,Ministridelperdono,quindiconsiglieridellariconciliazionequandositrattadeglialtri.

Possopureaccettarecheunconfratellosiapiùaffineconalcuniemenoconaltri, che condividonomodidi fare,dipensareecc,mascartare, disprezzare e infangare, calunniare gli altri che non fannoparte della propria cerchia o per qualsiasi altro motivo, questo èdiabolico e mortifica e squalifica la loro consacrazione; il lorosacerdoziodàscandaloallaCongregazione,allaChiesa.

Ho detto Ministri del perdono, ma possono essere ridottisoltantoaministri,propriocosìcomeharicordatoilPapaFrancesco,aCuba,citandoSantoAmbrogio:Dovec’èmisericordiac’èlospiritodi

Gesù.Dovec’èrigidità,cisonosoloisuoiministri”10.

Cari fratelli, vi supplico a nome della divina misericordia di

impostare fra di noi un clima più fraterno, più evangelico!Smettiamola, smettiamola, smettiamola, e siamo già in ritardo, diparlare male dei confratelli, di tramandare di generazione ingenerazione le mancanze commesse nel passato e continuare acondannareoetichettareglialtri.Tisentiindirittodifarequestosoloperché il Signore nella suamisericordia ancora non ha fatto venirealla conoscenza le tue segrete mancanze. Smettiamola di esseredoppi a seconda delle situazioni e fare come i camaleonti,canonizzando o condannando la stessa persona al fine di salvare lapropria faccia o per guadagnare consensi. Smettiamola di seminaretantazizzania,sputaresullanostraMadreCongregazione,freniamola

10LibreriaEditriceVaticana,LeparolediPapaFrancesco,daCubaaFiladelfia,unamissioned’amore,p.30

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nostra lingua che sta facendo tanto male. Congediamoci daipettegolezzicheforseoccupanolalinguapiùdiqualunquealtracosa.Come possiamo con la stessa bocca, la stessa lingua, annunciare ilVangeloeparlarediDioepoiusare latessaboccae linguaperfaretanto male al mio fratello? Ci crediamo in quello che siamo ofacciamo, oppure siamo religiosi per sistemazione e sacerdoti permestiere?

Prendiamo sul serio il monito di Papa Francesco, se vogliamoessere testimoni credibili della misericordia di Dio: Quanto male

fannoleparolequandosonomossedasentimentidigelosiaeinvidia!

Parlare male del fratello in sua assenza equivale a porlo in cattiva

luce, a compromettere la sua reputazione e lasciarlo in balia della

chiacchiera. Non giudicare e non condannare significa, in positivo,

sapercogliereciòchedibuonoc’èinognipersonaenonpermettere

che abbia a soffrire per il nostro giudizio parziale e la nostra

presunzionedisaperetutto11.

Voglio portare alla vostra conoscenza quanto Papa Francesco hadettoalcleroeaireligiosidellaDiocesidiNapolidurantelasuavisitapastoraleil21marzoscorso.“…Perme,ilsegnochenonc’èfraternità,sianelpresbiteriosianelle

comunitàreligioseèquandocisono lechiacchiere.Emipermettodi

direquestaespressione:ilterrorismodellechiacchiere,perchéquello

che chiacchiera è un terrorista che butta una bomba, distrugge

standofuori.Sealmenofacesseilkamikaze!Invecedistruggeglialtri.

Le chiacchiere distruggono e sono il segno che non c’è fraternità.

Quandouno incontra un presbiterio che ha le sue differenti vedute,

11Francisco,BolladiindizionedelGiubileostraordinariodellaMisericordiadel11.04.2015,n.14.

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perché deve avere differenze, è normale, è cristiano, ma queste

differenzesidevonomanifestareavendoilcoraggiodidirleinfaccia.

SeiohoqualcosadadirealVescovo,vadodalVescovoepossoanche

dirgli:“Ma,leièunantipatico”,eilVescovodeveavereilcoraggiodi

nonvendicarsi.Questaèfratellanza!Oquandotuhaiqualcosacontro

una persona e invece di andare da lui vai da un altro. Ci sono

problemi sia nella vita religiosa, sia nella vita presbiterale, che si

devono affrontare, ma soltanto tra due persone. Qualora non si

potesse–perchéallevoltenonsipuò– lodiciaquell’altrapersona

che può far da intermediario. Ma non si può parlare contro altro,

perché le chiacchiere sono un terrorismo della fraternità diocesana,

dellafraternitàsacerdotale,dellecomunitàreligiose.

Nonvinascondoilmioimbarazzoquandoognivoltachepredico

allagente,ilpensieroèfissonellacomunitàreligiosadiappartenenzacome se fosse il termometro per misurare, se non la verità dellapredica ma certamente la coerenza o incoerenza fra parola eatteggiamenti, fra il dire e il fare, fra il proporre e il propormi.L’intelletto può pure riempirsi di informazioni anche teologiche,esegeticheedella stessabibbia,maquando il cuoreè indurito,puroperando miracoli, rischiamo di ascoltare le stesse parole di Gesùrivolte a chi pensava di aver un posto assicurato con lui soltantoperché portava nel curriculum profezie fatte nel suo nome, tantidemoni cacciati e addirittura tantimiracoli compiuti:Nonvi homai

conosciuti;allontanatevidame(Mt.7,23).

Quandocirenderemocontoche,iniziandodanoistessi,dobbiamopromuovere,laculturadell’incontro,delperdono,deldialogoedellafesta? Quando ci libereremo da queste ferite che continuano a

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sanguinare e fanno male a causa della mancanza di perdono?Quando saremo liberi? Quando imposteremo il nostro vivere daconsacrati come forma di vita secondo il Vangelo? Ecco il tempofavorevole! Lasciamoci toccare dal perdono di Dio che guarisce erinnova.Cerchiamodiaprirciadogniconfratellooffrendoilperdonoperchiunquecihafattosoffrire:superiori,uguali,inferiori;internied

esterni: sul punto dell’onore, della tasca…in tutto12. Ecco il tempo

favorevole!

2. Celebrazionidellamisericordiaedelperdonointuttelenostrerealtàvocazioniste.

Vogliateancora intensificare,mapropriodavvero intensificare, le

pratichedi pietà per la Congregazione, e continuarle sinoa quando

non cominceremo insieme il solenne ringraziamento della divina

misericordia(Op.16,p.495).

IlmodonaturaleespontaneodirenderevisibilelamisericordiadiDiopernoiècantarla,celebrarla.QuandoMaria,Zaccaria,Elisabetta,all’inizio del Vangelo di Luca, prorompono in canti, inni e poesiestannoadireche l’incontropersonalecon ilDiomisericordiosononpuòcheesserecantato,celebrato.Èilmodomigliorediraccontarlo.

Senzanegare la realtàdipeccato,di inclinazioni internealmale,possiamo con il Beato Fondatore prendere sempre come punto dipartenza quel “molto più grande”, anche in riferimento alla divina12GiustinoM.Russolillo,Iosonolavite,voiitralci,p.16.

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misericordia, e trovare in questa realtà, innumerevoli motivi diringraziamento e di lodi che, celebrate comunitariamente ci faràanche riprodurre fra noi gli stessi sentimenti della Trinità Santa eessendo così, più che proporre atti misericordiosi agli altri, ciproporremmomisericordiosi come èmisericordioso il Padre verso isuoifigli.

Ecco la convinzione del Padre Fondatore che dev’essere anchenostra:Mabenedettovoi,chemifateintuireecomprendere,sentire

e sperimentare che molto più grande è l’influenza e l’azione della

vostra grazia santificante. Credo e spero, o Signore, che molto più

grandi delle seduzioni del mondo sono le attrazioni delle vostre

bellezze e dolcezze, della vostra felicità e gloria. Credo e spero,

Signore,chemoltopiùgrandidelle insidiedelnemicosonoleartie i

mezzi dei vostriministri, angeli e sacerdoti, dellamadre Chiesa e di

Maria. Credo e spero, o Signore, che molto più grandi delle

inclinazioni almale sono le virtù e i doni da voi infusi nell’anima, le

vostreilluminazionieispirazioniinterne(Op2,p.229).

Èconquestisentimenticheincentivotutti isuperioridellenostrecomunitàarenderelenostrecappelle,cuoridellenostreresidenze,illuogodovesalirannoaDioTrinità, liturgiediringraziamento,di lodi,diadorazione,diesaltazioneperiltuttoilbeneoperatonellanostraFamiglia Vocazionista. Io continuo convinto che abbiamomolto piùdaringraziarechedachiedere.Ilsoloversettobiblico“eternaèlasuamisericordia” basterebbe per riempire tutti gli altri posti, tutto iltempodelquotidiano,tuttigliattimie istantidellanostraesistenza,di spirito di orazione e di atmosfera dimisericordia soprattutto franoi.

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Oltre alle solenni Eucaristie, alle preghiere indicate nelle

costituzioni, agli atti devozionali, vi chiedo di pregare tutti i giornidell’annosantodellamisericordialapreghierachesitrovaallafinediquestalettera,redattaperquestasingolareoccasione.Puòesserepregata comunitariamente alla conclusione delle intercessioni oinvocazionidelleLodiodeiVespri.

Vi invitoadosservarelaalzataalquantomattutina,(cosanormaleperun religioso)perassicurarsiundignitosomomentodipreghieracomunitarioma allo stesso tempo vi suggerisco di riprendere unatradizione vocazionista molto bella e significativa in spirito dipenitenzaquella della alzata notturna almenouna volta almese ,propriocosicomeloindicavailbeatoPadreFondatorenelleregoleeCostituzioni:“Tutta lacomunitàfaccia insiemeunasacraveglianella

mezzanotte centrale di ogni mese, ossia dal quindicesimo al

sedicesimo giorno, con il canto delle Litanie Lauretane e la

benedizione Eucaristica non solenne. Non oltrepassi mai un’ora,

generalmentebastimezzora”13.Rafforziamo l’adorazioneEucaristica

perlevocazioni,larecitadelTeDeumepreghiamospessolaLitaniadellaDivinaMisericordiaanchedopol’offertorio.

UnodeilibridellaSacraScritturachepiùesprimelamisericordiadiDioèquellodiGionae,guardacaso,èproprioquestacaratteristicadiDio a infastidire il profeta. Questo libro, allo stesso tempo chemanifesta la grandezza della misericordia di Dio, fa vedere anchequanto questa imponga un radicale mutamento di mentalità. IlpentimentodelpopolodiNiniveci fapensareche lamisericordiadi

13DonGiustino,OpereVol.24Costituzioni,n°169ecfr.OpereVol.22n°1510,Vol.23n°6.

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Diocichiedediabbandonareunaseriedicriterididiscernimentoperassumerealtri.La cosaquandoè veranonè indolore. Il fatto che ilSignore ci conceda tempi, modi, spazi per ravvederci è giàmanifestazione della sua misericordia che si “allarga” in noi, aproporzionecheilcuoresi“allarghi”alcambiamento.

Un vero cambiamento richiama rinuncia, tagli, penitenze,mortificazioniesoprattuttorichiestadiperdono.IlPapaaffermacheÈgiuntodinuovoper laChiesa il tempodi farsicaricodell’annuncio

gioioso del perdono. È il tempo del ritorno all’essenziale per farci

caricodelledebolezzeedelledifficoltàdeinostrifratelli.Ilperdonoè

unaforzacherisuscitaavitanuovaeinfondeilcoraggioperguardare

alfuturoconsperanza14.Sì,fratellicarissimi!Èarrivatoanchepernoi

il tempodel perdonoe saràun’opportunitàdanonperdere senonvogliamoveramenteperderci.

Aquestoproposito, sull’ esempiodi SanGiovanniPaolo II,chiedoche sia celebrato in tutta la Congregazione il Giorno del PerdonoVocazionista, occasione in cui, con sincerità di cuore vogliamoriconoscere e chiedere perdono pubblicamente per tutte le nostremancanzepresenti e passate che impediscono la Congregazionediessere più trasparenza della misericordia di Dio. Vogliamo, conquesto gesto, sbloccare, per quello che da noi dipende, quellucchettochesembrabloccare laportaversovolipiùaltiepagare ildebitodelleincorrispondenze.

14Francisco,BolladiindizionedelGiubileostraordinariodellaMisericordiadel11.04.2015,n.10.

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DomandareperdonoalSignoreperipeccatipassatiepresentideiVocazionisti, quale segno forte dell'Anno Giubilare che è, per suanatura,momentodiconversione.

ChiedocheinquestoannodimisericordialaCongregazione,fortedellasantitàchericevedalsuoSignore,siinginocchidinanziaDioedimplori ilperdonoper ipeccatipassatiepresentideisuoi figli.Tuttihannopeccato e nessunopuòdirsi giusto dinanzi aDio (cf. 1Re 8,46)... Siamo invitatia farcicarico,davantiaDioeagliuominioffesidai nostri comportamenti, delle mancanze da noi commesse. Lofaccianosenzanullachiedereincambio,fortisolodell'"amorediDioche è stato riversato nei nostri cuori" (Rm 5, 5) (IncarnationisMysterium,11;cf.TertioMillennioAdveniente,33).

"Non possiamo varcare la Porta Santa senza purificarsi, nelpentimento, da errori, infedeltà, incoerenze e ritardi (TMA 33). Laliturgia della richiesta di perdono a Dio per i peccati compiuti daiVocazionistinelcorsodeglianni,dunque,nonsoloèlegittima,malaforma più adeguata per esprimere il pentimento e per ottenere lapurificazione.

Questa liturgia, ricordando i peccati commessi, rende reale ladomanda del perdono e apre la strada ad un impegno preso, oltreche davanti a Dio, anche davanti agli uomini: apre un cammino diconversione,dimutamentorispettoalpassato.

Per fa si che sia un’occasione per tutti, chiedo ai Provinciali,Delegati, Superiori Regionali, di includere l’evento in uno deimomentidiassemblee,radunioincontri.Comunicateladatastabilita

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alla segreteria generale per inserirlo nel programma generale, cositutti i fratelli possono conosceredoveequando si celebra il giornodelPerdonoVocazionistanelmondoeunirsiinpreghiera.

Oltreallacelebrazioneinognizona,iocelebreròanomedituttalaCongregazione, il giorno del perdono il 17 giugno 2016, durantel’assembleastraordinariachestiamoperconvocarequiinItalia.

Vogliochequest’eventosiacome ilnostropellegrinaggiodi casa,cioè, alle fonti della misericordia vocazionista, ecco perché loinizieremo nella nostra “Pagliarella”, scenario della manifestazionedelletantemisericordiedellaTrinitàversoilnostroamatoFondatoreeverso la suaenostraFamigliaReligiosa.È stato lì,neipressidellaPagliarella che don Giustino ci ha definiti “figli della croce” eccoperchéabbiamo pensatodipreparareunagrande croce,daesseretrasportatadaifigliedallefigliedelBeato,finoalVocazionario,dovesaràconclusalacelebrazione.

Chiedo al caro don Costantino Liberti, Maestro dei Novizi esegretariodellaProvinciaVocazionistaItalianamaanchecerimonierinelle feste di Congregazione, di preparare per l’Italia, ma checertamentesaràutileancheperlealtrepartidelmondodovesiamopresenti, un modello di celebrazione penitenziale, (ogni nazioneadatterà alla sua propria realtà) da usare nel giorno del perdonoVocazionista.

L’insistenza a che si celebri il giorno del perdono è soltanto perconsentire che l’amore di Cristo, che si manifesta soprattutto nelperdono,siailnostromododivivere,perconsentirechedovesianoi

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Vocazionisti,proprioperchésiamoChiesa làdeveessereevidente lamisericordiadelPadre.Nellenostreparrocchie,nellecomunità,nelle

associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei

cristiani,chiunquedevepotertrovareun’oasidimisericordia15.

Stiamo anche sondando la possibilità di un pellegrinaggio inPolonia,neiluoghidiSantaFaustinaeSanGiovanniPaoloII,apostolidellaDivinaMisericordia.Nonpoteteimmaginarecomesaròfelicedivivere con tanti di voi questomomentodi famiglia, ragioneper cuifaremmo tutto lo sforzo possibile di comunicare con largo anticipodataemodidelviaggio.

3. Specialeattenzioneaibisognosi

InquestoAnnoSanto,potremofarel’esperienzadiaprireilcuorea

quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il

mondomoderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di

precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante

ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce

perché il lorogridosièaffievolitoe spentoacausadell’indifferenza

dei popoli ricchi. In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà

chiamataacurarequesteferite,alenirleconl’oliodellaconsolazione,

fasciarleconlamisericordiaecurarleconlasolidarietàel’attenzione

dovuta.Noncadiamonell’indifferenzacheumilia,nell’abitudinarietà

cheanestetizzal’animoeimpediscediscoprirelanovità,nelcinismo

che distrugge. Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del

mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle, privati della dignità, e

sentiamociprovocatiadascoltareillorogridodiaiuto.Lenostremani

15Op.cit.n.12.

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stringanoleloromani,etiriamolianoiperchésentanoilcaloredella

nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che il loro grido

diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di

indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e

l’egoismo16

Vorrei ribadire ancora una volta la mia convinzione che i nostri

primi bisognosi sono gli eletti delle divine vocazioni. La nostraCongregazionenellaChiesaabbraccia,comesuamissioneparticolare,

laricercaeformazionedellevocazioniaiministeriordinatieallavita

consacrata, specialmente tra imenoabbienti attraverso l’opera sua

caratteristica:ilVocazionario(Costituzioni,5).Sonosicurochel’annodellamisericordia ci faràpiù sensibili al nostroproprium.Quando ilcuore sarà veramente inondato di misericordia per le vocazioni evivremo da veri Vocazionisti cosi come ci ha pensati don Giustino,rinunciare al superfluo per assicurare a tutti l’essenziale sarà cosìnaturaleechinonsisentiràdicomportarsiinquestomodosisentiràfuori posto. Il sogno di far convergere tutto alle e nelle comunitàperchénientediessenzialeenecessariovengaamancareanessunoreligioso e poi il resto consegnarlo al “centro” perché nessunamissione sia priva di sostegno comincia a diventare realtà maabbiamo ancora un lungo cammino da percorrere. Spero che lamisericordiadiDiooperiinnoiquestaconversione!

Mentre le periferie della nostra Congregazione continuano atendere le mani verso il centro, rinnovo l’accurato invito ai tanticonfratelliche,dovutoaiposticheoccupano,hannopiùpossibilitàdisensibilizzare i fedeli, di volgere il cuore alle nostre periferie

16Op.cit.n.15

19

territoriali. Aprite i vostri cuori e le portedelle vostreparrocchie ainostri missionari e formatori che continuano a fidarsi soprattuttodella divina provvidenza, attraverso le giornate missionarie, proVocazionario, adozioni, ecc. Promovete qualche iniziativa extra abeneficiodiunaoaltramissione!

Opzione preferenziale per i poveri, periferie territoriali eesistenziali, gli ultimi ecc, per don Giustino non costituivanoespressioni di moda ma era teologia vissuta, era il suo modo diamare,eralaformapiùnaturaledirispondereallasuavocazione,erailcampopiùfertileperlapraticadelleoperedimisericordiecorporaliespirituali.Pensiamo,nonsoltantoalcuoregrandediquestonostroPadrecheaccoglievatutti iragazzicheavevanodifficoltàapagareilseminariomaanchealletantevocazionitraditeoinseriadifficoltàdicuipochionessunosioccupava.

Inquestotempod’indifferenza,scarto,egoismi,autoreferenzialità,chespazio inostriconfratellianzianiemalatioccupanonellanostracomunità? Indipendentemente dall’assicurazionemedica, suppongoche in Italia non ci siano problemi, loro si sentono amati, voluti,considerati?

Sì! Sono gli eletti delle divine vocazioni i destinatari delle nostreopere di misericordie corporali e spirituali e non credo tradire ilcarisma della Congregazione quando affermo questo. Anzi, trovo laconferma in don Giustino quando dice che la regola vuole cheesercitiamo le opere della misericordia anche corporale per il clero

(vecchi,poveriemalati)(Op.13,p.335).

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Certo che il carismanonèunabottigliadi acquadistillata,e chedobbiamo evitare di trincerarsi dietro il particolarismo del proprio

carismaedellapropriamissione, che impediscepersinodi vedere le

necessitàrealimadall’altrapartedobbiamoanchecercaredievitaredi guardare alle necessità senza lo sguardo peculiare del carisma

proprio,finendoperuniformareeappiattirelediversità.17

Ben venga allora quel diluvio di santi e opere sante volute dalnostro Beatoma che sia veramente fruttomaturo dell’ascolto, deldiscernimento, dell’accompagnamento, dell’attaccamento allaCongregazione, del sensus congregazionalis, della comunionereciproca,liberaegioiosadipendenza.

Incentivoiconfratelliarispondereconcretamentealleesigenzedelnostrotempo!Dovec’èunavocazionedaesserepromossaosalvata,perforzailVocazionistadev’esserecoinvolto,madovec’èunavitadasalvarenonsidomandaacheCongregazionesiappartiene.AbbiamobloccatoperilmomentolasvenditadellacasadiAnagninell’attesadivocazionisti coraggiosi che la prendano, accolgono vocazioni e leridonino vita, com’è successo con Perdifumo, struttura data perspacciata e che grazie all’’impegno di don Johny Kaitharath sta sidiventandounfioriall’occhiello.QuelladiAnagnil’abbiamomessoadisposizioneanchedelnostroconfratellodonAntonioColucciacomeestensione della sua opera a beneficio degli ultimi. Speriamo chetroveremo presto una via fattibile per non vederla crollarementremoltitudinipopolanomari,desertiecittàincercadiunopostodovericominciarelavita.

17PapaFrancesco,Illuminareilfuturo;unaconversazioneraccontatadaAntonioSpadaro.Ancora,2015,pp.46-47.

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Se non possiamo fare con il molto, facciamo con il poco, maqualcosadev’esserefatto.Eccoperché incentivo iparroci,superiori,insommatutti,diunaformaodell’altra,aintensificarelacaritàversoi più bisognosi, onorando San Giuseppe, come faceva il nostroBeato, ogni mercoledì, anche se in modi diversi, corrispondenti ainostri tempi. Nelle nostre comunità una volta ogni mercoledì sifaceva la processione con l’immagine di san Giuseppe e poiall’ingressotrovavisempreunastatuaoeffigediMariaeGiuseppeeadesso….? Siamo diventati cosi ricchi e borghesi che non abbiamopiù bisogno di invocare il patrono della provvidenza? Per piacereriprendiamoilmercoledìlapreghieraelelitaniedisanGiuseppe.Vichiedochenellenostrecucinee/orefettori(saledovemangiamo)visia un’immagine o statua di San Giuseppe. Ho molto ammiratovedereinalcunecomunitàinItaliaeall’esterochenel luogodovesiconsuma i pasti è stata collocata un’immagine o statua di sanGiuseppe con una candela accanto che rimane accesa per tutta ladurata del pasto. Il mio predecessore, don Caputo, chiese diriprenderelasanatradizionediaggiungerealterminedellapreghieraper la benedizione dei pasti la giaculatoria San Giuseppe pensatecivoi.Sicontinuaafare……?Altrimentiriprendiamola……

4. PraticadellaLectioDivina

Vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della parola del

Signore: Misericordiosi come il Padre. L’evangelista riporta

l’insegnamentodiGesùchedice:«Siatemisericordiosi,comeilPadre

vostro è misericordioso» (Lc 6,36). È un programma di vita tanto

impegnativo quanto ricco di gioia e di pace. L’imperativo di Gesù è

rivoltoaquantiascoltanolasuavoce(cfrLc6,27).Peresserecapaci

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dimisericordia,quindi,dobbiamoinprimoluogoporciinascoltodella

Parola di Dio. Ciò significa recuperare il valore del silenzio per

meditare la Parola che ci viene rivolta. In questo modo è possibile

contemplare lamisericordiadiDioeassumerlocomepropriostiledi

vita18.

L’Esortazione Apostolica Verbum Domini, frutto della XIIAssembleaGeneraleOrdinariadelSinododeiVescovi,sullaParoladiDio nella vita e nella missione della Chiesa, celebrata dal 5 al 26ottobre 2008, così esprime il grande legame fra vita consacrata eParola di Dio e anche l’importanza della Lectio Divina: In relazionealla vita consacrata il Sinodo ha ricordato innanzitutto che essa

«nasce dall’ascolto della Parola di Dio ed accoglie il Vangelo come

sua norma di vita».Vivere nella sequela di Cristo casto, povero ed

obbedienteèintalmodouna«“esegesi”viventedellaParoladiDio».

Lo Spirito Santo, in forza del quale è stata scritta la Bibbia, è il

medesimocheillumina«di lucenuovalaParoladiDioaifondatorie

allefondatrici.Daessaèsgorgatoognicarismaediessaogniregola

vuoleessereespressione»dandooriginead itineraridi vita cristiana

segnati dalla radicalità evangelica. Vorrei ricordare che la grande

tradizionemonasticahasempreavutocomefattorecostitutivodella

propriaspiritualitàlameditazionedellasacraScrittura,inparticolare

nellaformadellalectiodivina.Ancheoggi,lerealtàanticheenuovedi

speciale consacrazione sono chiamate ad essere vere scuole di vita

spirituale in cui leggere le Scritture secondo lo Spirito Santo nella

Chiesa,cosìchetuttoilPopolodiDionepossabeneficiare.IlSinodo,

pertanto, raccomanda che non manchi mai nelle comunità di vita

consacrataunaformazionesolidaallaletturacredentedellaBibbia19.

18Francisco,BolladiindizionedelGiubileostraordinariodellaMisericordiadel11.04.2015,n.13.19BenedettoXVI,EsortazioneApostolicaVerbumDomini,LibreriaEditriceVaticana2010,p.164,n.83.

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Come pensare ad un Vocazionista, uomo del Libro, senza una

profonda intimità con la Parola di Dio, la grande lettera d’amore

dell’Altissimo all’umanità (Op. I, 290)? Come pensare ad unVocazionistasenzafrequentarelascuoladellaParola?Comepensarea espressioni come parole dirette di Gesù, illuminazione spirituale,

orazione mentale, comprensione e applicazione della parola,

inondazione di pace e dolcezza, l’anima a lungo tutta pacificata e

vivificata, ruminarla tutto il giorno seguente, appassionatamente

annunziata, appassionatamente ascoltata, usate da don Giustino,sempreinriferimentoallaParoladiDio,senzapensarlocomegrandepraticantedellaLectioDivina?

Addentriamoci con determinazione e perseveranza a questaquotidianaudienzaconGesù-Vangeloseguendo lapraticadelPadreFondatore che ci spinge alla convivialità con la Parola per ragioniovvie:Dallasacrascritturasiabilitil’animaatrarrel’armaperilcolpo

di vittoria contro la tentazione, il raggio di luce per ogni ombra di

dubbio,laconsolazioneperognidoloreelaforzaperognilanguore.A

questofinelamemoriadivengascrignotenacediparoledivine(Op.I,287).

Dando per scontato che ogni religioso vocazionista pratichi ognigiorno la orazione mentale vocazionista (Meditazione, Esami dicoscienza e letture meditate) Propongo a tutte le comunità diformazione, dove ancora non è prassi, un incontro settimanalecomunitario di preghiera con la Parola secondo il metodo LectioDivina,specialmenteconbrani dell’AnticoedelNuovoTestamentosulla misericordia e sono certo che questa pratica che ha guidato

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tanti cristiani all’avventura della santità, sveglierà anche le nostrecomunità al modo di vita secondo il vangelo. Ai miei confratellisacerdotiosochiederediavvicinarsiancheallaParoladiDio,piùcheagli esegeti, che sono sempre di aiuto specie quando bisognapreparareleomelie,madinontrascurarelameditazionequotidianasulla Parola, ripeto meditazione no lettura di un libro o sentirsi apostoconlacoscienzaperaverfattol’ufficiodelleletture.Ripetofatela meditazione, incontrate la Parola seguendo preferibilmente ilmetodogiustinianodelletreviemanonescludendodiusarealtriaiqualicisentiamopiùanostroagio.

Che non succeda più di parlare dalla parola secondo questo oquello studioso, ma dal Vangelo di Nostro Signore Gesù CristosecondoMatteo,Marco,LucaeGiovanni.ChenonsuccedadiparlaredellaParolasenzaascoltarelaParolae,ancorapeggio,diproporrelaParolasenzalosforzoquotidianodipraticarelaParola.DonGiustinoci chiede che tutto lo studio che si suole fare nella scuola sui testiscritturali dogmatici facciamolo anche su tutti gli altri, nella

meditazione,perricavaredaognunoisuoitesori(Op.I,289).

5. IncompagniadiNostraSignoradelleDivineVocazioni,Madredimisericordia

Ilpensieroora si volgeallaMadredellaMisericordia. Ladolcezza

del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti

possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come

Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo.

Tuttonellasuavitaèstatoplasmatodallapresenzadellamisericordia

fatta carne. LaMadre del Crocifisso Risorto è entrata nel santuario

25

della misericordia divina perché ha partecipato intimamente al

misterodelsuoamore20.

L’anno della misericordia coincide per noi, e anche questo è un

segno della misericordia di Dio, con i 90 anni di quella misticaesperienzadelBeatoFondatore,10maggio1926-2016quando,sottola pagliarella,la Trinità Santa gli ha consegnato la Madonna comeSuperiora immediata delle Congregazioni Vocazioniste. Diamo a luistesso la parola:Mi è stata infusa la certezza che la ss. Trinità ha

incaricato la Madonna ss. dell’ufficio di superiora immediata della

SocietàDivineVocazioniequindidi tutte lecariche,mansioni, studi,

opere, sfere, di tutto di tutto. Essa è l’autorità della Società Divine

Vocazioni.GloriaetgratiasDeoetMariae–gloriaeringraziamentia

DioeaMaria.Quindilapraticastabilitadellacameradellasuperiora

con in permanenza un’anima a sua guardia d’onore e venerazione

perpetua.(Op.10,p.118).

Ritornareallefontièancheriscattarelamolteplicitàdiesperienzee dinamicità di iniziative che hanno segnato l’inizio della nostraCongregazione.Nonconsideropernientesecondariouneventoperilqualeilfondatorecelebravaperfinol’anniversario!

Mi è venuto la tentazione di chiedere ai superiori di riprodurrenellenostreresidenze,doveèpossibile,unapagliarella,nonsoltantopermemorizzarequell’eventomasoprattuttoperricordarelenostreorigini. Ho pure chiesto a don Armando Palmieri, consigliere per leParrocchiee i Vocazionari eparrocodi SanGabriele, il permessodimendicarefralepiedonnedevotedellaMadonnaperlacostruzione

20Francisco,BolladiindizionedelGiubileostraordinariodellaMisericordiadel11.04.2015,n.24.

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di una pagliarella semplice, nel giardino della Curia, riproducendoquelladiVillaSimpatia.Vogliofarlasìadognicosto!

Mapoimisonoresocontoche idesiderideiPadriGeneraliquasisempre rimangono pii desideri, pur trattandosi sempre di richiestecheriguardano lacrescita, ilcarisma, laspiritualità,gliatti, lastessavita della Congregazione. Mi consola l’episodio di Mosè quandosfogandosiconDioacausadelpopolochenonvolevaascoltarlo,DioglifasaperecheèallostessoDiocheilpopolorifiutaenonaMosè.

Allora rinuncio a questamia richiesta per un’altra richiesta fattaquasi novanta anni fa, dallo stesso Padre Fondatore, che rimaneinascoltata, credo io, dalla stragrande maggioranza delle nostrecomunità:Quindilapraticastabilitadellacameradellasuperioraconin permanenza un’anima a sua guardia d’onore e venerazione

perpetua.(Op.10,p.118).

Allaquasiconclusionediquestamia, lasciopoi,allatuacoscienzama soprattutto al tuo cuore, questo regalo che puoi fare alFondatore, alla Congregazione ma soprattutto a te e alla tuacomunità! Certamente puoi farlo, basta volere! Questo spazio (lastanzadellaMadonna) sianon soloun luogo fisicooun recuperareunatradizionedellanostraspiritualitàmasiaveramenteunluogodiincontro con la Madonna, nostra Superiora, con la possibilità diritrovarsiperunattocomunegiornalierodidevozione.

Cisonodellecomunitàcheconservanounastanzaperilsuperioregenerale,segnodirispettoediaccoglienzacertamente,macheallafine rimangonoquasi semprechiuse. Saròcontento,e credo,anchetutti i miei successori che, nell’impossibilità di trovare altri spazi,

27

queste stanze fossero dedicate alla Madonna. Sarà lei stessa apensare ai suoi figli, e saremmo contenti di essere ospitati in unaqualsiasistanzettadellenostrecomunità.

Conclusione

Comedesiderocheglianniaveniresiano intrisidimisericordia

perandareincontroadognipersonaportandolabontàelatenerezza

di Dio! A tutti, credenti e lontani, possa giungere il balsamo della

misericordia come segno del Regno di Dio già presente inmezzo a

noi21.Come desidero, anch’io, fratello carissimo, che da quest’anno

santo della divina misericordia, possiamo uscire più rafforzatinell’amore vicendevole, nel perdono reciproco, nella santitàpersonaleequindicomunitaria. Iocicredo! Voglioproporrequestapreghieradaesserepregatainsieme,alterminedelleintercessionioinvocazioni delle lodi o dei vespri, tutti i giorni, per tutta la duratadell’annosantodellaMisericordia:

PREGHIERAVOCAZIOSTANELGIUBILEODELLAMISERICORDIA

SantissimaTrinità!Nellatuainfinitamisericordiahaivolutonella

Chiesa questa minima Società delle Divine Vocazioni, ispirando a

questofineilBeatoGiustinoMariadellaTrinità.

Riconosciamo, o Padre,mediante lo Spirito Santo d’amore che

ognimembrodiquestaFamigliaVocazionistaèsegnodipredilezione

del cuoremisericordioso del tuo Figlio. Siamo grati per tante prove

21Op.cit.n.5.

28

d’amore che ci hai manifestato dalla nascita fino ad oggi e che

certamenteciaccompagnerannoperl’eternità.

Vogliamo anche riconoscere che non sempre questa tua

Famiglia è stata fedele alla sua consacrazione e al carisma, e che

sperpera tanti doni e talenti messi a sua disposizione per il

raggiungimentodellaDivinaUnione.Nonciimpegniamoabbastanza

per raggiungere uno stile di vita più santo, indispensabile per

suscitarenelmondoundiluviodisantiedioperesante!

Vogliamo ritornare a Te con il cuore contrito ed umiliato!

Vogliamo ritornare allo spirito originale che ispirò il Beato Giustino

MariadellaTrinità.VogliamosoprattuttotornarealVangelo, l’unica

via sicura che ci ridarà la gioia di vivere l’essenziale, nella sequela

gioiosadellaconsacrazione,inspiritodiappartenenzaediidentità.

Vogliamo accogliere questo tempo di misericordia come il

momento opportuno per perdonare ed essere perdonati, per

corrispondere al tuo amore senza limiti e presentarci a te come

famigliapiù solidalee fraterna,diventando testimonipiù credibili di

consacratiaserviziodellevocazioni,dellasperanza,dellapace,della

santificazione!

Per intercessione di Nostra Signora delle Divine Vocazioni,

Madre di Misericordia, ti chiediamo, ancora una volta la forza di

consumare tutta la nostra vita, come ministri delle vocazioni a

servizio degli eletti delle divine vocazioni e allo stesso tempo

missionarideltuovoltomisericordioso,sulleormedelBeatoGiustino

MariadellaTrinità,nellafiduciosasperanzadivederlocanonizzatoal

piùprestoquiinterra!Amen!

BuonAvventoatutti!

P.AntonioRafaeldoNascimento,sdv