Rocco Mediati. Il dolore cronico si può definire dal punto di vista fisiopatologico come quel...
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Rocco Mediati
Il dolore cronico si può definire dal punto di vista fisiopatologico come quel
“dolore che persiste dopo la guarigione della causa che l’ha provocato”. Esso, costituisce di
per sé una “ malattia”
Il Prof. G.P. Novelli, nel 1999 lo ha identificato in modo molto chiaro:
«Una volta che il dolore ha esaurito la propria funzione di orientamento diagnostico verso la più opportuna
terapia causale, esso diventa soltanto inutile malattia e come tale
deve essere curato»
Dolore cronico non oncologico
Dolore post-operatorio
Dolore oncologico 50–70% in relazione allo
stadio della malattia
47–80% in relazione alla
procedura chirurgica
19% della popolazione (fino al 40%)
1 Breivik et al., Pain 2006 ;10:287-3332.Verhaak et al., Pain 1998:;77:231-93 Perkins & Kehlet, Anesthesiology 2000;93:1123-33
Il dolore cronico ha un impatto importante sulla vita quotidiana dei pazienti 1,2
effetti sulle relazioni sociali e familiari perdita del lavoro
Il dolore cronico inoltre è associato ad un considerevole costo economico 1,3
più della metà dei pazienti con dolore cronico possono essere parzialmente o totalmente disabili per periodi di giorni o mesi;
si stima che in Europa si perdono 500 milioni di giornate lavorative l’anno a causa del dolore cronico;
tutto questo costa all’economia europea più di 34 miliardi di €
1. Breivik et al., EJP 2006;10:287-333.2. Bonomi et al., J Am Pharm Assoc 2000;40:402-163. OPEN Minds 2005 (www.europeanpainnetwork.com)
il più grande studio mai intrapreso sul dolore
dati di prevalenza basati su 46.394 interviste
dati attitudinali raccolti da 4.839 interviste
Breivik H et al. EJP 2006;10:287-33
In media i malati hanno vissuto con dolore cronico per 5,9 anni Un quinto ha sofferto dolore per > 20 anni
Breivik H et al. EJP 2006;10:287-33
Le cause più frequenti del dolore cronico severo sono l’artrite e l’osteoartrite (40%)
La localizzazione più comune è quella lombare
n=4292
Breivik H et al. EJP 2006;10:287-33
L'indagine coinvolge più di 5.000 pazienti affetti da tumore, che copre 12 diversi Paesi e comprende tutti i tipi di tumore ad eccezione del cancro della pelle. I risultati evidenziano che il dolore è un fattore significativo nel ridurre la qualità della vita nelle persone con il cancro, ed è spesso inadeguatamente controllato.
L' indagine EPIC è stata condotta in maniera indipendente da un società di ricerche di mercato sotto l'egida della European Association of Palliative Care (EAPC) e con l'aiuto del comitato direttivo della Società europea Oncologia Infermieristica (eoni), la Lance Armstrong Foundation e OPEN Minds - un gruppo di esperti provenienti da tutta Europa, specializzato nella ricerca e nella gestione del dolore persistente - e sponsorizzato Mundipharma International Limited.
http://www.epicsurvey.com/
il breakthrough pain è comune, ma la maggior parte dei malati non riceve ulteriori farmaci
il trattamento degli effetti collaterali, come la stipsi, spesso non è affrontato
quasi un quinto di coloro che soffrono di dolore non riceve prescrizione di analgesici
due terzi dei pazienti riferiscono di aver sofferto per il dolore nel
mese precedenteIl dolore è diffuso
Il dolore è trattato poco
Il trattamento è spesso inadeguato
Il breakthrough pain è trattato poco
http://www.epicsurvey.com/
Spesso il dolore da cancro è scarsamente diagnosticato e trattato
Fase 1: l’indagine EPIC ha valutato il dolore in 4.947 pazienti con cancro la prevalenza del dolore era di 72.7% il 23.1% dei pazienti non riceveva terapie per il dolore
Fase 2: l’indagine EPIC analisi dettagliata di 573 persone incidenza del breakthrough pain 63.7% il 58.7% dei pazienti ha dolore frequentemente
http://www.epicsurvey.com/
Dolore – una necessità clinica insoddisfatta: EPIC Survey
Global: 64%
n=4292
http://www.epicsurvey.com/
Global: 46%
n=441
http://www.epicsurvey.com/
Approcci terapeutici multidisciplinari sono stati analizzati in una meta-analisi nel low back pain cronico
L’approccio multidisciplinare è stato più efficace rispetto all’approccio terapeutico singolo il 75% dei pz hanno mostrato un miglioramento della
funzionalità i pazienti hanno il doppio delle probabilità di tornare a
lavorare
Tutto ciò ha un costo importante in termini di qualità di vita
Flor et al., Pain 1992;49:221-30OPEN Minds 2005 (www.europeanpainnetwork.co)
DOLORE ACUTO
DOLORE CRONICO
DOLORE DA MALATTIA PROGRESSIVA
Dal punto di vista patogenetico il “dolore malattia è, nella maggior parte dei
casi, determinato da alterazioni strutturali del sistema nervoso centrale
o periferico, talvolta provocate dal dolore stesso, che in questo modo
tende ad auto-mantenersi.
Sensibilizzazione centraleSensibilizzazione centrale
Rec. AMPARec. NMDAdepolarizzato
Sinapsi tra afferente dolorifico primario e neurone dolorifico
midollare
dopo attivazione intensa
Sostanza P Glutammato
Rec. AMPA
Tappo ioni Mg
Rec. NMDA
Membranapostsinaptica
Membranapresinaptica
Ca++
Membranapostsinaptica
Membranapresinaptica
a riposo
ganglio ganglio afferente dolorifico primario afferente dolorifico primario
Sensibilizzazione centrale: cronicizzazioneSensibilizzazione centrale: cronicizzazioneaumento dell’attività afferente (di origine nocicettiva o neuropatica)
eccessiva depolarizzazione
attivazione canali Ca++ e NMDA
neurotossicità indotta da aminoacidi eccitatori e ingresso Ca++
modificazioni della memoria cellulare
ipereccitabilità e perdita di controlli inibitori
DOLORE PERSISTENTE
neurone dolorifico midollare
neurone dolorifico midollare
Dolore NocicettivoDolore Nocicettivo
stimolo algogenostimolo algogeno
tessuti superficiali o profondimediatori
dell’infiammazione
nocicettore
Il dolore nocicettivo è una reazione fisiologica ad uno stimolo potenzialmente lesivo per i tessuti
Dolore Neuropatico Dolore Neuropatico
Sensibilizzazione periferica
Generatore (periferico o centrale) di impulsi nervosi
ectopici
Deficit della inibizione discendente e locale
Sensibilizzazione centrale
Meccanismi FisiopatogeneticiMeccanismi FisiopatogeneticiDeafferentazione
(periferica o centrale)
http://www.painfoundation.org/Publications/Notebook.pdfhttp://www.painfoundation.org/Publications/Notebook.pdf
L'entità della percezione del dolore e la sua valutazione in termini emotivi è il risultato di eventi complessi che coinvolgono strutture e meccanismi non sempre del tutto noti.
ogni stato algico comprende aspetti cognitivi (attenzione), interpretativi (finalizzazione, informazione) ed emozionali (ansia, rabbia, depressione, umiliazione, ecc.)
DOLORE
Bond Pain – its nature and treatment. Churchill Livingstone 2006White Rheumatology 2007;46:384-90Krismer Best Pract Res Clin Rheumatol 2007;21:77-91
Semplice da somministrare, preferendo la via orale alle altre vie di somministrazione.
Capace di prevenire l’insorgenza del dolore Somministrando i farmaci ad orari
prefissati in base alle loro caratteristiche farmacocinetiche
Riservando la somministrazione al bisogno solo in presenza di breakthrough pain
Adattabile rapidamente alle esigenze del paziente
Personalizzando l’uso dei farmaci, le dosi e la via di somministrazione in base all’intensità e alla natura del dolore
Essere modificata con tempestività quando l'analgesico cessa di essere efficace
Modification of WHO 3-Step Ladder: Fine PG. Anesth Analg. 2005;100:183-188.
Gli analgesici oppiacei rappresentano utili alternative epossono essere considerati farmaci di supporto nei pazienti in cui i FANS o i coxib siano controindicati,
inefficaci e/o scarsamente tollerati.(4))
EMF, electromagnetic field therapy; TENS, transcutaneous nerve stimulation; SYSADOA, SYmptomatic Slow Acting Drugs for OA. Tabella tratta da ref.4
3. Punzi L et al. Reumatismo 2004;56(3):190-201.
4. Jordan KM et al. Ann Rheum Dis 2003;62:1145-1155.
RACCOMANDAZIONI:RACCOMANDAZIONI: La terapia con oppioidi deve essere considerata quando l’analgesia
con altri trattamenti (NSAIDs) non risulta più efficace;
Gli oppioidi devono essere somministrati per via sistemica o neurassiale in base alla necessità del pz;
La somministrazione di oppioidi deve essere inserita in un piano logistico in cui siano presenti risorse e disponibilità di personale per rispondere alle necessità del pz e secondo regole locali, stati o federali;
I benefici degli oppioidi devono essere bilanciati con i potenziali eventi avversi legati all’utilizzo per lungo tempo
I pz trattati con oppioidi devono essere sottoposti a frequenti follow-up;
Devono essere prese in considerazione le opinioni di più esperti per il trattamento del dolore;American Society of Anesthesiologists Task Force on pain management. American Society of Anesthesiologists Task Force on pain management.
Practice Guidelines for Chronic Pain Management. Practice Guidelines for Chronic Pain Management. Anesthesiology Anesthesiology 19971997; 86: 995-1004.; 86: 995-1004.
1/31/3
Il trattamento del dolore cronico deve essere diretto alle cause che provocano il dolore
l’utilizzo di oppioidi deve essere considerato sia per il dolore neuropatico che per quello nocicettivo se altre terapie inserite all’interno di un piano terapeutico ragionato non hanno apportato adeguata analgesia
L’obiettivo del trattamento con oppioidi è ridurre il dolore e migliorare la qualità di vita del paziente
Il medico che prescrive il trattamento deve conoscere lo stato psicosociale del paziente
2/32/3
L’uso di oppioidi a lento rilascio somministrati a intervalli regolari è raccomandato
Il trattamento deve essere monitorato
L’ottenimento di un consenso informato sulle norme e le responsabilità aiuta ad enfatizzare l’importanza del coinvolgimento del paziente
Il trattamento con oppioidi non deve essere considerato un terapia per tutta la vita
3/33/3
Effetti avversi periferici
Peggiori del dolore
Impediscono la titrazione degli
oppioidiRiducono le
opzioni terapeutiche con
adiuvanti
Spesso trascurati
Riducono l’aderenza alla
terapia
Diminuiscono la QoL dei pz
Panchal et al. IJCP 2007;61:1181-87
Effetti periferici GI degli oppioidi
Digestione
rallentata
Feci dure/
asciutte
Dolore addomina
le
Crampi
Nausea/vomitoGonfiore
Evacuazioni
incomplete
Affaticamento
Anoressia
Reflusso gastro
esofageo
1. Panchal, IJCP 2007;61:1181-872. Kurz, Drugs 2003;63:649-71
Peripheral opioid GI
effects
Delayed digestio
nDry/hard
stools
Abdominal pain
Cramps
Nausea/Vomitin
gBloating
Incomplete
evacuation
Straining
Anorexia
GERD
La stipsi oppioide-indotta è il più comune e problematico
effetto collaterale a livello GI1
La stipsi può ridurre l’analgesia
del 30%2
1. Panchal, IJCP 2007;61:1181-872. Kurz, Drugs 2003;63:649-71
INFORMARE ILPAZIENTE DEGLI EFFETTI COLLATERALI
PREVENIRLI QUANDO E’ POSSIBILE NON SOSPENDERE LA TERAPIA TRATTARE ENERGICAMENTE GLI
EFFETTI COLLATERALI
TOLLERANZATOLLERANZA( TOLERANCE )( TOLERANCE )
DIPENDENZADIPENDENZAPSICHICAPSICHICA( ADDICTION )( ADDICTION )
DIPENDENZADIPENDENZAFISICAFISICA
( PHYSICAL DEPENDENCE)( PHYSICAL DEPENDENCE)
TOLLERANZA( TOLERANCE )
TOLLERANZATOLLERANZA( TOLERANCE )( TOLERANCE )
Si intende la necessità di dosi di Si intende la necessità di dosi di farmaco più elevate per mantenere farmaco più elevate per mantenere inalterata l’efficacia nel tempo.inalterata l’efficacia nel tempo.
La tolleranza ad alcuniLa tolleranza ad alcunioppioidioppioidisi verifica si verifica normalmente durante la somministrazione normalmente durante la somministrazione cronica anche a causa del cronica anche a causa del progredireprogrediredella della
malattia.malattia.
PortenoyPortenoyRK.RK.Cancer painCancer painmanagement.management.SeminarsSeminarsininOncologyOncology
1993:20 ( 2,1993:20 ( 2,SupplSuppl.1 ):19.1 ):19--3535
DIPENDENZA FISICA( PHYSICAL DEPENDENCE )
DIPENDENZA FISICADIPENDENZA FISICA( PHYSICAL DEPENDENCE )( PHYSICAL DEPENDENCE )
E’ un effetto delle proprietà E’ un effetto delle proprietà farmacologichefarmacologichedegli oppioidi, degli oppioidi,
caratterizzato da una sindrome di caratterizzato da una sindrome di astinenza in seguito ad una brusca astinenza in seguito ad una brusca riduzione nella dose o alla riduzione nella dose o alla somministrazione di un somministrazione di un antagonista degli oppioidi.antagonista degli oppioidi.
PortenoyPortenoyRK.CancerRK.Cancerpainpainmanagement. management. SeminarsSeminarsin in OncologyOncology
1993:20 ( 2,Suppl.1 ):191993:20 ( 2,Suppl.1 ):19--3535
DIPENDENZA PSICHICA( ADDICTION )
DIPENDENZA PSICHICADIPENDENZA PSICHICA( ADDICTION )( ADDICTION )
NON è un effetto delle proprietàNON è un effetto delle proprietàfarmacologichefarmacologichedeglideglioppioidioppioidiMA si MA si
tratta di unatratta di una
SINDROME PSICOLOGICA E SINDROME PSICOLOGICA E COMPORTAMENTALE COMPORTAMENTALE
caratterizzata dalla dipendenza da un caratterizzata dalla dipendenza da un farmaco e da comportamenti aberranti farmaco e da comportamenti aberranti
di assunzione del farmaco stessodi assunzione del farmaco stessoPortenoyPortenoyRK.RK.Cancer painCancer painmanagement.management.SeminarsSeminarsininOncologyOncology
1993:20 ( 2,1993:20 ( 2,SupplSuppl.1 ):19.1 ):19--3535
Trattamento sub-ottimale del dolore
Richiesta frequente di analgesici
Frustazione in assenza di risposta
evitamento
non voglia di dare altri analgesici
sospetto di alterata
ricerca di farmacointerruzione comunicazione
isolamento
Realizzazione di “etichettatura”
Stizza da trattamento
inadeguato del dolore
PZ
PROFESSIONISTA
Per affrontare correttamente il dolore cronico in generale bisogna impostare una "strategia terapeutica " cioè un programma a lunga scadenza che comprenda interventi terapeutici ed assistenziali da prevedersi in momenti successivi del decorso della malattia neoplastica