Robotica
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RoboticaLa robotica è una scienza che si ispira alla natura e sioccupa di studiare e sviluppare metodologie chepermettano ad un robot di eseguire dei compiti specifici.Anche se la robotica è una branca dell’ingegneria in essaconfluiscono approcci di molte discipline sia di naturaumanistica,come linguistica e psicologica,chescientifica:biologia,fisiologia,automazione,elettronica,fisica,informati,matematica e meccanica
Derivazione della parola “robotica”
Ultimi anni di vita di Asimov
Vita di AsimovIsaac Asimov
INDICELEGGI SULLA
ROBOTICA
L’uomo bicentenario
Karel Kapek
Lego mingstorm
programmazione
Prima legge
Un robot non può recare danno ad un essere umano,ne può permettere che a
causa del suo mancato intervento,un essere umano riceva danno.
Seconda legge
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani,a meno che questi ordini non contrastino la prima
legge.
Terza leggeUn robot deve salvaguardare la propria esistenza,a meno che
questa autodifesa non contrasti la prima o la seconda legge.
Legge zero
Un robot non può danneggiare l’umanità,ne può permettere che,a causa del sua mancato intervento ,l’umanità riceva
danno.
Robotica
La parola robotica proviene dal ceco robota, dove ha il significato di "lavoro pesante" o "lavoro forzato". Questo termine è stato introdotto dallo scrittore ceco Karel Čapek
Isaac Asimov
« Ardo dal desiderio di spiegare, e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso. »
(Isaac Asimov)
Isaac Asimov (Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992) è stato
un biochimico e scrittore statunitense di origine russa.
« Mai e poi mai avrei permesso a uno dei miei robot di rivoltarsi stoltamente contro il suo creatore... »(Isaac Asimov)
Vita di Isaac Asimov
nel 1973,Isaac Asimov,sposa Janet Jeppson,una scrittrice di letteratura
gialla.
Nel 1974 inizia il ciclo dei Vedovi Neri, un club di amici che si cimentano
nell'investigazione; il ciclo si concluderà postumo con la pubblicazione
di The Return of the Black Widowers nel 2003.
Nel 1976 esce l'antologia Antologia del bicentenario dal cui racconto
principale, L'uomo bicentenario è stato tratto l'omonimo film nel 1999.
Nel 1977 viene ricoverato in ospedale a causa di un attacco cardiaco,
che ne minerà la salute anche negli anni successivi.
Nel 1979 diventa professore ordinario, mentre nello stesso anno esce
l'autobiografia Io Asimov.
Negli anni ottanta continua a scrivere racconti per il suo Ciclo dei Robot:
nel 1983 escono L'orlo della Fondazione e I robot dell'alba.
Nel 1984 viene pubblicata l'autobiografia Io Asimov.
Tra il 1985 e il 1988 escono I robot e l'Impero, Fondazione e
Terra, Preludio alla Fondazione e Nemesis.
Ultimi anni di vita di Asimov
Gli ultimi anni della sua vita sono dedicati alla produzione
scientifica,con numerosi articoli di divulgazione sui più disparati
argomenti. Nel 1922 ottiene l’ultimo dei sei premi Hugo per il suoracconto gold. La sua attività si conclude il 6 aprile 1992:era infettato
dal HIV durante una trasfusione di sangue nel 1983. Che l’AIDS fosse
stata la causa della sua morte,è stato rivelato dieci anni dopo nella
biografia scritta dalla moglie Janet (it’s been a gold life).
Coerentemente al suo ateismo,la salma è stata cremata e le sue
ceneri disperse,come aveva chiesto. In suo onore è stato dato il suo
nome 5020 all’asteroide Asimov
L’uomo bicentenario (Bicentennial Man, Usa 1999) di C.
Columbus
Con Robin Williams, Embeth Davidtz, Sam Neill, Oliver Platt
Andrew è un robot domestico che, nella sorpresa generale,
mostra anche di avere una personalità e di provare sentimenti,
affezionandosi soprattutto alla più piccola della famiglia, da lui
chiamata Piccola Miss. Si avvicendano le generazioni e Andrew,
con l’aiuto dello scienziato Rupert Burns, sostituisce circuiti e
lamiere del suo corpo con riproduzioni perfette di pelle e organi,
fino a riuscire a coronare il suo sogno d’amore con la nipote di
Piccola Miss, Portia, assolutamente identica alla nonna. Dopo
aver vissuto duecento anni decide di rendersi mortale per essere
legalmente riconosciuto come uomo e spegnersi insieme alla sua
Portia.
Tratto dal racconto di Asimov “The Bicentennial man” (ma anche
dalla sua versione romanzata, “The Positronic Man” di Robert
Silverberg), il film affronta un tema prettamente asimoviano: il
rapporto tra uomini e robot.
L’UOMO BICENTENARIO
Karel Capek
Nato a Malé Svatoňovice in Boemia, nell'Impero Austro-Ungarico,
figlio di un dottore, studiò filosofia a Praga per poi divenire
giornalista.
Assieme al fratello Josef elaborò i suoi primi scritti, e dopo le sue
opere letterarie incominciò la sua carriera autonoma, che sfociò
ben presto in attività teatrale.
Nel 1920 scrisse il suo lavoro più famoso, il dramma in tre
atti R.U.R. (Rossum's Universal Robots). Il termine robotica fu
inventato e suggerito all'autore dal fratello Josef. Va notato che
i roboti di Čapek sono esseri "costruiti" producendo artificialmente
le diverse parti del corpo e assemblandole insieme. In questa
opera l'autore focalizzò i pericoli dello scientismo e
del razionalismo e l’amore e i sentimenti che provano i robot.
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