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I.C. VIA G: MESSINA – ROMA A.S. 2015/2016 Ministero dell’Istruzione. Dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Comprensivo “Via G. Messina” Via G. Messina, 51 – 00173 ROMA – 06/7210164 – FAX 06/72970364 18° Distretto – Cod. mecc. RMIC839006 – Cod.Fisc. 97197670587 [email protected] PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015-2016 DIRIGENTE SCOLASTICA: Dott.ssa Antonella Femminò RESPONSABILE: Anna Briotti - Referente d’area POF GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE: Enrico Arcuri Anna Briotti Giorgia Ferruzzi Paolo Aghemo Concetta Benfatta Stefania Budassi 1 Durata dell’intervento in mesi: Periodo di realizzazione: a.s. 2015 / 2016 Risorse destinate al piano: Fondi Autonomi

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I.C. VIA G: MESSINA – ROMA A.S. 2015/2016

Ministero dell’Istruzione. Dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per il LazioIstituto Comprensivo “Via G. Messina”

Via G. Messina, 51 – 00173 ROMA – 06/7210164 – FAX 06/7297036418° Distretto – Cod. mecc. RMIC839006 – Cod.Fisc. 97197670587

[email protected]

PIANO DI MIGLIORAMENTO2015-2016

DIRIGENTE SCOLASTICA: Dott.ssa Antonella Femminò

RESPONSABILE: Anna Briotti - Referente d’area POF

GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE: Enrico Arcuri Anna Briotti Giorgia Ferruzzi Paolo Aghemo Concetta Benfatta Stefania Budassi

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Durata dell’intervento in mesi:

Periodo di realizzazione: a.s. 2015 / 2016

Risorse destinate al piano: Fondi Autonomi

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SECONDA SEZIONE

COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO

Il Dirigente Scolastico, viste le vigenti normative e la relativa delibera del Collegio dei Docenti e tenuto conto dell’esperienza professionale e di servizio deidocenti dell’Istituto, ha proceduto alla nomina dei componenti del comitato

RELAZIONE TRA RAV E PDM

Nell’individuare i progetti da attuare si è tenuto conto principalmente del vincolo costituito dal background medio della popolazione studentesca, con lapresenza di un discreto numero di alunni svantaggiati, che pur non risultando dai dati statistici, sono di fatto tali. Sono presenti, nell'Istituto, anche situazioninelle quali entrambi i genitori sono disoccupati o uno dei due detenuto o agli arresti domiciliari. Sono stati ovviamente tenuti ben presenti i più significativi esiti dell’autovalutazione, tra cui la necessità di incentivare la continuità tra i diversi plessi esoprattutto tra i vari ordini di scuola; a tal riguardo si è proceduto alla creazione di dipartimenti disciplinari longitudinali e trasversali, per generare sinergie tra ivari ordini di scuola tramite la strutturazione di curricula verticali. Si è inoltre rilevata una certa difficoltà ad attivare una didattica laboratoriale, nonchéinterventi individualizzati sugli alunni con svantaggio, a causa della carenza di O.F. da destinare a tale scopo. I progetti, dunque, sono stati strutturati conl’obiettivo di realizzare un’inclusione il più ampia possibile, senza mai perdere di vista le criticità di cui sopra.

INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF

Alla luce di quanto sopra esposto, tra i numerosi progetti inseriti nel POF, quello del curricolo verticale assume un’importanza particolare, costituendo per cosìdire l’ossatura dell’attività didattica, in perfetta coerenza con la necessità di collegamento e generazione di sinergie tra i vari ordini di scuola dell’Istituto. Con tali finalità è stato elaborato il progetto di continuità IL MITO, che ha lo scopo di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sia di caratterecognitivo sia comportamentale, che creino un “ponte” tra i diversi gradi di scuola. Ciò premesso, e sempre coerentemente alla considerazione delle criticità emerse dal processo di autovalutazione per quanto riguarda la necessità diincrementare l’attività laboratoriale e digitale, particolare attenzione è stata dedicata al progetto RADIO WEB, che prevede la realizzazione di brevi trasmissioniradio della durata di 3 minuti fino ad un massimo di 10; saranno inoltre attuati, nell’ambito informatico, i progetti Snappet, ECDL e Classe 2.0. Per il potenziamento dell’attività di laboratorio sarà poi attuato il progetto TINKERING LAB, laboratorio tematico ispirato alla nuova metodologia didattica delcosiddetto “tinkering” che prevede la partecipazione attiva di tutto il gruppo classe (curriculare e non) utilizzando lo svolgimento di attività di costruzione esperimentazione libera. Per quanto poi attiene all’obiettivo dell’inclusione, assumono un ruolo centrale i progetti Conectando Mundos, Genitori volontari eNonni su Internet, ma soprattutto il progetto d’Istituto VIAGGIO NEL MONDO, che si articolerà seguendo le seguenti tematiche: musica e movimento,scrittura e scenografia, rappresentazione e documentazione fotografica. Sarà attutato anche il progetto CLIL, che propone attività in tutte le classi della scuolaprimaria e secondaria di primo grado per potenziare l'apprendimento della lingua Inglese. Non vanno poi dimenticati i progetti in collaborazione con laProtezione civile, il Progetto “Memoria” (per non dimenticare) e il progetto “Uscita autonoma” che hanno l’obiettivo di favorire nei discenti la formazione diuna cittadinanza consapevole e rispettosa di sé, degli altri e delle norme di comportamento civile e sociale. Si dedicherà infine all’educazione motoria il

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progetto di potenziamento motorio MENS SANA IN CORPORE SANO, che si propone di educare alla socialità, sviluppare la sensibilità verso stili di vita sani,educare al rispetto di sé e degli altri.

QUICK WINS

Si è ritenuto opportuno avviare immediatamente l’istituzione dei dipartimenti disciplinari trasversali per la strutturazione dei curricoli verticali al fine di rafforzare la continuità tra i vari ordini di scuola.

ELENCO PROGETTI

1. PROGETTO CONTINUITA’: IL MITO2. PROGETTO ITC: RADIO WEB3. PROGETTO CLIL4. PROGETTO INCLUSIONE:VIAGGIO NEL MONDO5. PROGETTO TINKERING LAB: LABORATORI INTERATTIVI6. POTENZIAMENTO MOTORIO “MENS SANA IN CORPORE SANO”7. PROGETTO SCREENING DSA

Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)In linea In ritardo In grave ritardo

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Le mutate condizioni della società attuale che si presenta complessa, pluralista, interculturale, pone alle istituzioni scolastiche la sfida di elaborare nuovi modelli

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Titolo del progetto: Continuità didattica ed educativa

Responsabile Del progetto : Ins .BriottiData prevista di attuazione definitiva:2018La prima fase del progetto sarà conclusa nell’A.S. 2015/2016

Livello di priorità:1

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organizzativi e didattici attraverso una continua ricerca progettuale. Oggi la scuola deve uscire dall’ottica di una mera “trasmissione” di saperi tra docente ediscente ma deve aiutare l’alunno a possedere e a interiorizzare le chiavi di lettura, di comprensione e di interpretazione della realtà. Le c competenze chiave,quindi, come indica la Raccomandazione del Parlamento europeo “sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, lacittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”.Tali competenze dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o formazione e servire come base al proseguimentodell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente e sono:• comunicazione nella madrelingua;• comunicazione nelle lingue straniere;• competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologia;• competenza digitale;• imparare ad imparare;• competenze sociali e civiche;• spirito di iniziativa ed imprenditorialità;• consapevolezza ed espressione culturale.Queste otto competenze chiave sono riconducibili a tre ambiti interconnessi:1. la costruzione del sé, in quanto individuo/persona, con il suo carattere, la sua personalità, i suoi modi di sentire e di essere. A questo ambito rinviano impararea imparare e progettare.2. la costruzione del sé in relazione con gli altri, dal piccolo gruppo familiare a quello amicale e civile. A questo ambito rinviano comunicare, collaborare epartecipare e agire in modo autonomo e responsabile.3. La costruzione del sé in rapporto alla realtà naturale e sociale. A questo ambito rinviano risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire edinterpretare l’informazione.Affinché questo sia possibile bisogna considerare l’alunno nel “continuum” del suo percorso scolastico garantendo al bambino un processo di crescita ed unitinerario didattico – pedagogico unitario adottando tra i diversi ordini di scuola un linguaggio comune e un “percorso educativo” condiviso che valorizzil’articolazione orizzontale e verticale del curricolo inteso come il compendio della progettazione e della pianificazione dell’intera offerta formativa della scuola.Poiché, dunque, la continuità didattica rappresenta all’interno di un Istituto comprensivo uno dei pilastri del processo educativo, articolata attraverso modalità,strumenti e azioni finalizzate a una ricerca costante di condivisione di contenuti e modelli educativi tra i diversi gradi di scuola (continuità verticale ), e di co-costruzione della personalità con le altre agenzie educative (continuità orizzontale) affinché ciascun bambino possa percepire il senso dell’unitarietà tra ambientedi vita familiare e ambiente di vita scolastico e sociale/territoriale, il nostro Istituto, nell’ottica dell’arricchimento dell’offerta formativa e del conseguimento deitraguardi fissati, anche con l’ausilio di esperti, ha elaborato un progetto Continuità che ha la finalità di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi,sia di carattere cognitivo sia comportamentale, che creino un “ponte” tra i diversi gradi di scuola e tra la scuola e il territorio. Il progetto prevede i seguentistrumenti di lavoro:Per la continuità verticale:•coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici;

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•progetti e attività di continuità tra:bambini in uscita dalla scuola dell’Infanzia alunni delle classi V della scuola Primaria;bambini classi V scuola Primaria e alunni della scuola Secondaria di I gradonei diversi plessi della scuola.Per la continuità orizzontale:•progetti di comunicazione/informazione alle famiglie (open day, riunioni con i genitori);•progetti di raccordo con il territorio (partecipazione ad iniziative di enti, associazioni etc)I docenti dell’Istituto, riuniti in commissione hanno concordato di proporre come filo conduttore per la continuità quello dei LINGUAGGI intesi nella loroGLOBALITA'.Nell’ambito di questa tematica, per quest’anno scolastico, si è deciso di privilegiare, il LINGUAGGIO DELL'ARTE e nell'arte il tema del MITO. L'arte è unlinguaggio universale e rappresenta la più alta espressione umana di creatività e fantasia. Il mito è una delle forme più antiche della comunicazione, quasi unponte di passaggio tra la tradizione orale e la letteratura scritta e da sempre influenza il mondo dell'arte in tutti i suoi aspetti. Per questo motivo costituisce unargomento affascinante e di forte impatto sugli alunni ed è in grado di potenziarne i saperi e le competenze negli aspetti linguistici, artistici, letterari, musicali,motori permettendo di lavorare in maniera trasversale nei diversi gradi di scuola. Inoltre la ricchezza delle testimonianze storiche, archeologiche e ambientalipresenti nel territorio dove è situato il nostro Istituto (Parco Regionale dell'Appia Antica, Antiquarium di via Lucrezia Romana, Monte del Grano etc) nonché lapresenza degli studi di Cinecittà. permetterà di sviluppare progetti capaci di accrescere la conoscenza di questi luoghi e quindi il senso di appartenenza alla scuolaed alla comunità coinvolgendo le famiglie, enti locali ed associazioni. 2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.• Bambini e docenti scuola dell’infanzia metodo comune via G.Messina 71• Alunni e docenti classi V della scuola primaria plesso “Margherita Bosco”• Bambini e docenti scuola dell’infanzia Metodo Montessori• Alunni e docenti classi V della scuola primaria Metodo Montessori• Alunni e docenti classi V scuola primaria plesso “Carlo Fadda”• Alunni e docenti III scuola secondaria di primo grado.• Bambini e docenti scuola dell’infanzia comunale e Alunni e docenti plesso “Eduardo De Filippo”• Famiglie.

ATTIVITA’ OBIETTIVI (Risultati Attesi)

INFANZIA – PRIMARIA : ALLA SCOPERTA DELL’ARTE NEL MITO

IL BOSCO SACRO DI LECCI: IL MITO DI EGERIA E NUMA POMPILIO

• Osservazione della pianta nelle diverse stagioni; ascolto della storia di Egeria e del re Numa Pompilio;• Produzione grafico-pittorica;• Feste a tema ( festa dell’albero, festa di fine anno in continuità con scuola primaria e secondaria di primo grado);

• Semplificare il passaggio graduale da un ordine di scuola all’altro.• Promuovere la conoscenza reciproca e relazionale tra gli alunni dei vari ordini di scuola.• Creare il senso di appartenenza alle nuove realtà scolastiche.• Proporre attività da svolgere con approccio interdisciplinare comuni

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• Partecipazione ad iniziative ambientaliste e di altre agenzie del territorio;• Uscite didattiche al parco degli Acquedotti o Caffarella o parchi cittadini;• Lettura di storie tra alunni di V e bambini della scuola dell’infanzia

all’ultimo anno della scuola dell’infanzia e la prima classe della scuola primaria.• Promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli alunni diversamente abili.• Individuare collegamenti con le realtà scolastiche, culturali e sociali del territorio.• Operare scelte didattiche ed educative in sintonia con quelle intraprese nel ciclo scolastico precedente.• Favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale;• Promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà.• Favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”• Sviluppare negli alunni la sensibilità al bello• Sviluppare le capacità espressive e creative• Educare al rispetto delle regole e delle culture• Promuovere attività di gruppo e di collaborazione reciproca

CLASSI V PRIMARIA-PRIMA SECONDARIA I GRADOATTIVITA’ A.S. 2015/2016ORFEO, APOLLO, ERCOLE E I LORO MITI: letture mitologiche e storiche; arte greca e romana; la musica e gli strumenti del mondo antico; visione, ascolto e comprensione in lingua inglese del film Hercules; giochi matematici tratti dalla “ Matematica di Ercole”

Le attività proposte partiranno dalla lettura collettiva del Mito di Orfeo, Apolloed Ercole che vedrà presenti tutte le classi coinvolte.Seguiranno questi altri momenti :•Incontro di preparazione presso il teatro della scuola secondaria relativo all'uscita sul territorio presso il Museo degli Strumenti Musicali,che prevede l'ascolto guidato di brani musicali tratti da antichi spartiti di epocaromana.•Uscita presso il Parco degli Acquedotti per osservare le imponenti costruzioniromane, quasi fossero ispirate dalle 12 fatiche di Ercole.•Visione del film “Hercules” in lingua inglese per l'ascolto e lacomprensione.

• Utilizzare gli elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni “in entrata” in vista della formazione delle classi.•Proporre iniziative per realizzare attività comuni tra gli alunni delle classi deglianni ponte insieme ai loro insegnanti.•Creare il senso di appartenenza alle nuove realtà scolastiche.•Individuare collegamenti tra realtà scolastiche, culturali e sociali delterritorio.•Promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e deglialunni diversamente abili. •Operare scelte didattiche ed educative in sintonia con quelle intraprese nel cicloscolastico precedente.

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•Laboratorio Logico Matematico. •Combattere con ogni strumento il fenomeno della dispersione scolastica.•Favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale.•Promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà.•Favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

La ricaduta delle attività previste dal progetto dovrebbe, per quanto attiene agli obiettivi formativi, consistere nello sviluppare i comportamenti responsabiliispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, favorire la conoscenza, la padronanza e il confronto dei diversi linguaggi della comunicazione; favorire laconoscenza, la padronanza e il confronto dei media comunicativi a livello personale e sociale. Le attività dovrebbero poi contribuire a far sì che i discenticonoscano ed usino in maniera significativa il linguaggio del corpo, della parola, dell'ambiente ed i suoi codici, arricchiscano il processo di socializzazione,accrescendo il senso di appartenenza ad una comunità e sviluppando la capacità di lavorare in gruppo ed infine sviluppino nei gruppi rapporti improntati allafamiliarità ed al rispetto reciproco perché tutti possano stare bene a scuola, con sé e con gli altri.

AttivitàResponsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempi

Elaborazione Strategie Benfatta GF M A M G L A S O N DPredisposizione Argomenti XIncontri in verticale X X X XPredisposizione questionari X XAnalisi dei questionari e verifica XElaborazione risultati XRiesame del progetto X

Fase di DO - REALIZZAZiIONE

Per la continuità verticale:•coordinamento dei curricoli tra vari ordini scolastici;•progetti e attività di continuità tra:bambini in uscita dalla scuola dell’Infanzia alunni delle classi V della scuola Primariabambini classi V scuola Primaria e alunni della scuola Secondaria di I gradonei diversi plessi della scuola.Per la continuità orizzontale:•progetti di comunicazione/informazione alle famiglie (open day, riunioni con i genitori);

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•progetti di raccordo con il territorio (partecipazione ad iniziative di enti, associazioni etc)

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il monitoraggio del progetto avverrà con:•la somministrazione periodica agli interessati di questionari sul gradimento del progetto•assegnazione agli alunni interessati di lavori quali cartelloni, disegni, manufatti, dialoghi drammatizzati, musiche e canzoni da esporre o rappresentare, con conseguente verifica valutazione da parte dei docenti delle materie coinvolte•scambi di opinione e confronti tra i responsabili del progetto e i docenti delle classi interessate per possibili miglioramenti o integrazioni del progetto stesso•la rilevazione dello stato di avanzamento del progetto a cura del referente•l’analisi dei risultati•la comunicazione dei risultati al Collegio

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

•Incontri del gruppo del PDM•Aggiornamento sullo stato di avanzamento delle varie fasi del progetto•Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi e dell’architettura complessiva del progetto•Analisi dei punti di criticità emersi•Elaborazione di eventuali soluzioni

TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano

Progetto Risultati attesi Risultati Ottenuti**da compilare a fine delle attività

IL MITO Favorire la conoscenza, la padronanza eil confronto fra i diversi linguaggi dellacomunicazione

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Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)

In linea In ritardo In grave ritardo

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Il progetto si pone come arricchimento del curricolo in orario curricolare e viene proposto a tutte le classi dell’istituto. L’idea è quella di costruire un percorso diinclusione partendo proprio dagli alunni dell’istituto, dalle loro differenze anche culturali. Il progetto, pertanto, mira al potenziamento delle capacità di ciascuno ealla valorizzazione delle differenze per contenerle e canalizzarle verso vie proficue.

2 2 Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.Docenti infanzia e primaria e docenti ambito artistico-espressivo scuola secondaria I grado.Alunni e docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo.

ATTIVITA’ OBIETTIVI (Risultati Attesi)

Il progetto si articolerà in quattro fasi nelle quali ogni ordine di scuola si occuperà:1)Ricerca e documentazione di musiche, di strumenti e di immagini provenienti dalle diverse parti del mondo;2)Costruzione di strumenti musicali con materiale di uso comune e utilizzo di strumenti non convenzionali;3)Riproduzione corale e strumentale di brani musicali;4)Spettacolo musicale finale con proiezioni video.

Fasi del progetto

OBIETTIVI GENERALI:•Facilitare l’apprendimento e la padronanza di strumenti creativi, nella promozione del benessere e nella prevenzione del disagio scolastico.•Incentivare la motivazione individuale, prevenire il rischio di disinteresse e atteggiamenti di ostilità verso la conoscenza.•Sperimentare nuove possibilità comunicative e relazionali nella globalità dei linguaggi.•Apprendere le diverse metodologie dell’autogestirsi, del concentrarsi e del rilassarsi, utilizzando le diverse modalità espressive per le diverse situazioni.•Padroneggiare strumenti e mezzi espressivi verbali e non verbali attraverso il

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Titolo del progetto: VIAGGIO NEL MONDO – Progetto inclusivo di Istituto

Responsabile :Del progetto: Ins . FerruzziData prevista di attuazione definitiva:2018La prima fase del progetto sarà conclusa nell’A.S. 2015/2016

Livello di Priorità :4

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Primo anno “Suoniamo il mondo”Secondo anno “Scriviamo e descriviamo il mondo”Terzo anno “Raccontiamo e rappresentiamo il mondo”

corpo, la danza creativa e collettiva, il canto e la produzione dei suoni.•Sviluppare le diverse capacità motorie e relazionali, stimolando le capacità attentive e di concentrazione, attraverso il dominio delle risposte motorie inadatte e aggressive, incanalandole in modo costruttivo.•Esplorare potenzialità espressive degli alunni elaborando e risolvendo i problemi.•Promuovere lo sviluppo delle capacità “meta rappresentative” attraverso l’uso di linguaggi diversi.OBIETTIVI SPECIFICI:•Favorire l’espressione individuale e di gruppo.•Incoraggiare l’accettazione della propria individualità.•Attivare la creatività personale.•Facilitare la crescita interrelazionale e la consapevolezza personale.•Sviluppare la propria corporeità attraverso tutti i canali: corpo, gesto, suono, movimento, segno, parola.•Prendere coscienza delle proprie emozioni e saperle rielaborare.•Scoprire la diversità come potenziale di ricchezza.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuolaPoiché lo scopo finale del progetto è quello di promuovere e/o favorire l’inclusione, ci si attende dalla sua realizzazione una maggiore disponibilità dei discenti ad accettare ogni forma di diversità, considerandola come risorsa e opportunità di crescita individuale e collettiva. Al contempo i discenti dovrebbero acquisire maggiore coscienza di sé e delle proprie emozioni, sviluppando le diverse capacità motorie, relazionali e attentive, dominando le risposte inadatte e aggressive, incanalandole in modo costruttivo.

AttivitàResponsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempi

Elaborazione Strategie Ferruzzi GF M A M G L A S O N DPredisposizione Argomenti XIncontri in verticale X X X X XPredisposizione questionari X XAnalisi dei questionari e verifica XElaborazione risultati XRiesame del progetto X

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Fase di DO - REALIZZAZIONE

•Tecniche di immaginazione creativa.•Esercizi di concentrazione, giochi cooperativi, giochi di fiducia, giochi di ruolo.•Utilizzo degli oggetti in modo non convenzionale.•Espressività motoria seguendo una stimolazione sonora.•Documentare e saper raccontare attraverso le immagini fotografiche e video. Spettacolo di musica e movimento Realizzazione di copione e scenografie Spettacolo teatrale “Viaggio nel mondo” e mostra fotograficaI lavori proposti saranno il prodotto di tutte le attività poste in essere dagli alunni nel triennio. A.S. 2018/2019• Analisi e valutazione finale della ricaduta didattico-educativa del progetto• Individuazione di di aspetti e momenti particolarmente significativi del processo per eventuali implementazioni e attualizzazioni• Valutazione dell’opportunità di riproporre e/o modificare il progetto in anni successivi.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il monitoraggio del progetto avverrà con:•la somministrazione periodica agli interessati di questionari sul gradimento del progetto•la rilevazione dello stato di avanzamento del progetto a cura del referente•l’analisi dei risultati•la comunicazione dei risultati al Collegio

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

•Incontri del gruppo del PDM•Aggiornamento sullo stato di avanzamento delle varie fasi del progetto•Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi e dell’architettura complessiva del progetto•Analisi dei punti di criticità emersi•Elaborazione di eventuali soluzioni

TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano

Progetto Risultati attesi Risultati Ottenuti**da compilare a fine delle attività

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VIAGGIO NEL MONDO Accettare ogni forma didiversità considerato comerisorsa e opportunità

Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)In linea In ritardo In grave ritardo

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Il programma educativo “tinkering” basato sul trinomio think-make-improve, è particolarmente adatto ai bambini in età prescolare e scolare.Le varie fasi di questo metodo sono basate sul fare e sull' approccio esperienziale dell'apprendimento e prevedono l'ideazione, la definizione e risoluzione di problemi, momenti di circle-time e brainstornming, pianificazione delle attività e infine di messa in pratica e creazione.A.S. 2018/2019• Analisi e valutazione finale della ricaduta didattico-educativa del progetto

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Titolo del progetto: Potenziamento delle competenze logico- matematiche e scientifiche. Tinkering lab: laboratori interattivi

Responsabile Del progetto: FerruzziData prevista di attuazione definitiva:2018La prima fase del progetto sarà conclusa nell’A.S. 2015/2016

Livello di priorità:5

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• Individuazione di di aspetti e momenti particolarmente significativi del processo per eventuali implementazioni e attualizzazioni• Valutazione dell’opportunità di riproporre e/o modificare il progetto in anni successivi.

2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto .Alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado

ATTIVITA’ OBIETTIVI (Risultati Attesi)

Attività (adeguate a seconda degli ordini di scuola)-Costruire oggetti di diversa tipologia e funzione (oggetti rotanti, luminosi,volanti,…);-Smontare, osservare, ragionare e costruire reinventando apparati tecnologici -Creare meccanismi e sistemi funzionali;-Riutilizzare strumenti, oggetti e materiali per nuovi scopi;-Innovare le proprie idee e conoscenze partendo dall’esperienza sul campo ecostruirne di nuove;-Intraprendere un progetto personale e condividerlo con gli altri-Giocare per apprendere.

Gli obiettivi del progetto riferiti agli alunni di tutti i tre ordini sono:- far crescere l’abitudine a porre buone domande, perché possa nascere

negli allievi il "bisogno di conoscere " e possa stimolare altre domande di"come e "perché" il fenomeno avviene;

- conquistare il significato di parole chiave della Scienza, attraversoinvestigazioni dirette sugli oggetti, sugli organismi e nell’ambiente;

- migliorare le abilità di pensiero utilizzate (pensiero critico emetacognizione) per apprendere il linguaggio e per rappresentare i concettiscientifici;

- favorire lo sviluppo delle abilità di problem solving nelle scienzesperimentali e la capacità di costruire mappe concettuali (secondo ilmetodo di J.Novak)

- Gli obiettivi riferiti ai docenti sono:- migliorare l'organizzazione dell'insegnamento scientifico e tecnologico

attraverso la didattica per concetti e con investigazioni sugli oggetti, sugliorganismi, nell’ambiente, in laboratorio o al computer; promuovere lacontinuità didattica e pedagogica fra i diversi ordini di scuola;

- diffondere le tecniche del cooperative learning, del problem solvingsperimentale e delle mappe concettuali.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

Lavorare con il tinkering vuol dire fornire ai bambini gli strumenti per accrescere le loro conoscenze manipolando materiali vari, anche di riciclo, di inventare macchinari e strumenti funzionali, di lavorare per tentativi imparando anche dall'errore. Questo permetterà di accrescere le loro competenze sul piano della creatività, del problem-solving, della cooperazione. Questo permette di lavorare al meglio anche per l'inclusione di tutti i bambini.

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AttivitàResponsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempi

Elaborazione Strategie Ferruzzi GF M A M G L A S O N DPredisposizione Argomenti XIncontri in verticale X X X X XPredisposizione questionari X XAnalisi dei questionari e verifica XElaborazione risultati XRiesame del progetto X

Fase di DO - REALIZZAZiIONE

Ognuno dei percorsi proposti offre l’opportunità di svolgere diverse attività di utilizzare di-verse modalità di lavoro.Il metodo suggerito, per la realizzazione delle attività dei singoli percorsi, è quello di un coinvolgimento attivo degli alunni sollecitando in loro curiosità, voglia dicapire, di modificarsi per migliorare, mantenendo costante il riferimento alla realtà.Facendo perno sulla sfera emotiva, permettendo all’alunno di “raccontarsi”, svolgendo indagini sul proprio vissuto, sulle proprie sensazioni, anche l’aspetto culturale e l’apprendimento scolastico diventano una spontanea necessità di soddisfare la loro curiosità.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il monitoraggio del progetto avverrà con:•la somministrazione periodica agli interessati di questionari sul gradimento del progetto•la rilevazione dello stato di avanzamento del progetto a cura del referente•l’analisi dei risultati•la comunicazione dei risultati al Collegio

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

• Incontri del gruppo del PDM• Aggiornamento sullo stato di avanzamento delle varie fasi del progetto• Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi e dell’architettura complessiva del progetto• Analisi dei punti di criticità emersi• Elaborazione di eventuali soluzioni

TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano

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Progetto Risultati attesi Risultati Ottenuti**da compilare a fine delle attività

Potenziamento delle competenze logico- matematiche e scientifiche. Tinkering lab: laboratori interattivi

Lavorare per tentativiimparando dagli errori

Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)

In linea In ritardo In grave ritardo

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Il PROGETTO CLIL (Content and Language Integreted Learning) contempla l’insegnamento di una qualsiasi disciplina in una lingua straniera. Nella metodologiaCLIL la lingua straniera è intesa sia come strumento didattico da utilizzare per imparare un contenuto differente dalla lingua stessa, sia come obiettivo daraggiungere mentre l'alunno la utilizza. CLIL significa ripensare tutto l'approccio didattico relativo all'insegnamento di quel contenuto e di quella lingua straniera ed essere in grado di mettere inpratica una metodologia didattica innovativa. Per questo, l'insegnamento CLIL prevede la partecipazione degli alunni ad attività pratiche e di gruppo chepresentano anche attività divertenti, al fine di favorire buone relazioni di collaborazione nell'ambiente classe e maggiore motivazione degli studentiall'apprendimento. Alcuni approcci del CLIL, infatti, si ispirano direttamente alla teoria pedagogica del learning by doing, intesa come momento di

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Titolo del progetto: INSEGNARE IN INGLESE CON METODOLOGIA CLIL

Responsabile Del progetto: Bianco /De Santis Data prevista di attuazione definitiva:2018La prima fase del progetto sarà conclusa nell’A.S. 2015/2016

Livello di priorità: 3

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sperimentazione attiva da parte dell'alunno. Ponendo lo studente al centro del processo di apprendimento, la lezione CLIL promuove modalità di lavoro tasked-based, oltre che un cooperative learning

2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.Alunni e docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto

SCUOLA PRIMARIA Lezione frontale Attività di gruppo – cooperative learning Attività di coppia Ascolto e comprensione, ripetizione verbale e mimica, giochi, canzoni e filastrocche, schede…

Approccio alla scrittura per la prima e seconda primaria attraverso il completamento di parole e semplici frasi; riproduzione orale attraverso semplici conversazioni guidate, domande e risposte; Esperienze pratiche, costruzione di oggetti con materiali di uso comune, disegni, cartelloni, mappe concettuali, file elettronici… Uso del mezzo informatico e di mezzi audio e audio-visivi

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Lezione frontale Attività di gruppo – cooperative learning Attività di coppia / gruppo Esperienze di laboratorio

- Terzo incontro: energia rinnovabile - Quarto incontro: come creare energia rinnovabile. - Incontro finale: uscite didattiche.

OBIETTIVI (Risultati Attesi)

•Sviluppare abilità di comunicazione interculturale;•Migliorare le competenze linguistiche e le abilità di comunicazione orale;•Aumentare negli studenti la motivazione e la fiducia nell’apprendimento dellalingua; straniera e della materia che viene insegnata.

•Portare lo studente ad essere in grado di usare in modo ricettivo e produttivo la lingua straniera in contesti scientifici•Presa di coscienza da parte dello studente dell’importanza della lingua straniera per apprendere contenuti, assimilarli e riportarli in L2•Potenziare il lessico utilizzato nelle due lingue per trattare i diversi contenuti oggetto del modulo•Avvicinare lo studente al mondo delle scienze in lingua inglese•Suscitare curiosità negli esperimenti di laboratorio di scienze, usando la lingua inglese.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

Nella scuola primaria i moduli tematici CLIL combinano una crescita delle competenze comunicative della lingua e competenze disciplinari; per quanto riguardala scuola secondaria di primo grado, la decisione di utilizzare la metodologia CLIL applicata alle scienze è sicuramente vincente. Gli alunni, infatti, sono ben

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consapevoli di quanto sia importante, ai fini di un futuro inserimento nel mondo del lavoro, apprendere un linguaggio specialistico in una lingua straniera, che ètipicamente la lingua inglese.

AttivitàResponsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempi

Elaborazione Strategie Bianco/De Santis GF M A M G L A S O N DPredisposizione Argomenti XIncontri in verticale X X X X XPredisposizione questionari X XAnalisi dei questionari e verifica XElaborazione risultati XRiesame del progetto X

Fase di DO - REALIZZAZiIONE

Progetti cross-curricolari i cui contenuti si integrino facilmente;• Presentazione da parte dell’insegnante dell’argomento di tipo “esperienziale” basandosi anche su esperienze concrete;• Linguaggio calibrato sull’età degli alunni, coadiuvato da mezzi audio-visivi, gestuali, code-switching (passare da un codice linguistico all’altro) da utilizzare ogni volta sia necessario per verificare la comprensione;• Lo svolgimento delle varie attività sarà graduale: ascolto e comprensione con gesti, costruzioni di schemi, grafici, cartelloni, fino alla produzioni di brevi risposte, role-play, verbalizzazioni; attività di TPR.• Utilizzo del web per la ricerca di materiali e del mezzo informatico per la produzione di slides, mappe….

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il monitoraggio del progetto avverrà con:• la somministrazione periodica agli interessati di questionari sul gradimento del progetto• la rilevazione dello stato di avanzamento del progetto a cura del referente• l’analisi dei risultati• la comunicazione dei risultati al Collegio

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

• Incontri del gruppo del PDM• Aggiornamento sullo stato di avanzamento delle varie fasi del progetto• Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi e dell’architettura complessiva del progetto• Analisi dei punti di criticità emersi

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• Elaborazione di eventuali soluzioni

TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano

Progetto Risultati attesi Risultati Ottenuti**da compilare a fine delle attività

INSEGNARE IN INGLESE CON METODOLOGIA CLIL

Sviluppare una mentalità multilinguistica eun’abilità alla comunicazione interculturale nelcurriculum delle classi coinvolte.

Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)In linea In ritardo In grave ritardo

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Titolo del progetto: Radio Web di Istituto

Responsabile Del progetto: Ins. AghemoData prevista di attuazione definitiva:2018La prima fase del progetto sarà conclusa nell’A.S. 2015/2016

Livello di priorità :2

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Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Le continue e complesse trasformazioni che caratterizzano la “liquidità” della società attuale, generano, rispetto al passato, nuovi valori e stili di vita, chedeterminano un cambiamento delle modalità conoscitive e comunicative dell’individuo.Come dice B. Bevilacqua (http://rivista.scuolaiad.it/n04-2011/apprendimento-significativo-mediato-dalla-tecnologie) facciamo nostro il riferimento a DavidJonassen e al suo porre l'attenzione su un tipo di apprendimento situato e significativo attraverso l'uso delle tecnologie dell'informazione (ICT).In questa nuova prospettiva sociale la visione costruttivista del sapere, in particolare quella del costruttivismo socio-culturale, fornisce una risposta affinchél’individuo possa divenire protagonista responsabile della sua crescita personale e sociale, attraverso un impegno durevole per tutto l’arco della vita.Il modello di apprendimento significativo intende proporsi come una via praticabile nel contesto formativo e scolastico, per promuovere nello studente lacompetenza intesa come “saper agire, reagire e co-agire pensando”, per aprirsi responsabilmente all’apprendimento del futuro e costruire e co-costruire unacittadinanza consapevole.In un’ottica europea è la competenza dell’imparare a imparare, che può essere sollecitata in percorsi formativi learning centered, attenti a tutte le dimensionidella personalità dell’apprendente (cognitiva, metacognitiva, pratico-operativa, affettivo-motivazionale, relazionale-sociale). È la competenza che viene alimentata in ambienti di apprendimento che valorizzano i saperi naturali dello studente e danno enfasi al suo ruolo attivo eriflessivo nei processi di costruzione, co-costruzione e condivisione di conoscenza e significato. Sono contesti “autentici”, in cui l’interazione comunicativa esociale si realizza con altri soggetti, i pari e gli adulti (insegnanti, esperti) facilitatori, coaches e counselors, ma anche con le tecnologie. Queste ultime, dalle piùtradizionali alle digitali e telematiche, fino alle moderne tecnologie sociali (web 2.0), sono “partner intellettuali” che aiutano a pensare. La classe diventaknowledge-building community, in cui tutti i membri sono impegnati in compiti autentici, che incoraggiano l’interdipendenza, nell’apprendimento efficace, trasaperi formali, informali e non formali.Il clima di cooperazione e complicità positiva tra i membri del collettivo, sostenuto dall’utilizzo consapevole e intenzionale delle tecnologie, concorre apromuovere quell’imparare a imparare che si configura come chiave di volta per costruire oggi la cittadinanza digitale consapevole e, conseguentemente,ridurre il digital divide, importante causa del knowledge divide.

Aspetto motivazionaleIn questo contesto di insoddisfazione per le performance dei sistemi educativi/formativi tradizionali si è pensato di migliorarli, anche, attraverso l’uso delletecnologie cercando di fare cose diverse in modo diverso.Ecco perché si è scelto la Radio come medium caldo per veicolare facilmente notizie all’interno della vasta comunità dell’Istituto comprensivo, le tecnologiecome “nastri trasportatori” d'informazione. Sempre Jonassen affermava che “…non si impara dalla tecnologia, come non si impara dall’insegnante. Si imparaattraverso il pensiero: pensando a cosa si sta facendo o alle cose in cui si crede, a cosa altri hanno fatto o sulle cose in cui altri credono, pensando al processoche il pensiero svolge. Il pensiero media l’apprendimento. L’apprendimento è il risultato del pensiero”. La Radio online ci aiuta ad assolvere pienamente lo scopo comunicativo attraverso trasmissioni d’informazioni e gli scopi dell'apprendimento significativo al finedi raggiungere il potenziale pubblico della scuola mettendolo a conoscenza della ricchezza degli eventi della scuola ed al tempo stesso coinvolgendolo in unprogetto comunicativo d’avanguardia. Le tecnologie così utilizzate diventano strumenti cognitivi, partner nel processo di apprendimento, per questo si è decisodi avviare le trasmissioni della Radio attraverso il web, sfruttando principalmente la tecnologia del podcasting. Gli ascoltatori della radio potranno seguire le

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trasmissioni o direttamente su un sito, oppure scaricandole sul loro lettore mp3, o in qualsiasi altro device (tablet, smartphone, ecc).2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.Alunni e docenti dei tre ordini di scuola

ATTIVITA’ OBIETTIVI 8Risultati Attesi)

Realizzazione di brevi trasmissioni radio della durata da 3 minuti fino adun massimo di 10

creare contenuti interessanti, curiosi e utili per dare ampio risalto alle molteplici attività prodotte dalla scuola;

fornire agli strumenti e metodi per affrontare i temi della multimedialità, delle nuove tecnologie digitali e della comunicazione mediata

offrire di discenti la possibilità di sperimentare in prima persona linguaggi multimediali;

favorire l’orientamento dei giovani nei confronti della cultura scientifica e tecnologica

sviluppare capacità di lettura critica di messaggi mediatici per poter efficacemente esercitare una cittadinanza attiva.

realizzare un laboratorio di comunicazione; sfruttare le potenzialità informative e comunicative offerte dal web.

4 Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

Le azioni che vengono proposte intendono da un lato favorire l’orientamento dei giovani nei confronti della cultura scientifica e tecnologica e dall’altrosviluppare capacità di lettura critica di messaggi mediatici per poter efficacemente esercitare una cittadinanza attiva.Il progetto intende favorire e facilitare il passaggio delle informazioni sia all'interno che all'esterno dell'Istituto rendendo gli alunni protagonisti di taleprocesso.In tal modo viene data alla scuola la capacità di promuovere la propria immagine documentando e diffondendo in video su Internet materiali sulleproprie attività, a fini di orientamento scolastico, di lotta all’abbandono e più in generale a favore dei rapporti tra docenti, famiglie, studenti e altreorganizzazioni.

AttivitàResponsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempi

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Elaborazione Strategie Aghemo GF M A M G L A S O N DPredisposizione Argomenti XIncontri in verticale X X X X X XPredisposizione questionari X XAnalisi dei questionari e verifica XElaborazione risultati XRiesame del progetto X

Fase di DO - REALIZZAZiIONE

Verrà utilizzato uno schema standard per la trasmissione•Jingle iniziale•Jingle specifico (secondo il grado di scuola)•Trasmissione (in diretta o differita)•Jingle FinaleI FORMAT ai quali attenersi sono:Cronaca/diario di bordo (eventi/manifestazioni/uscite/progetti)Laboratorio di poesiaLaboratorio musicale (produzione di rap/attività ritmiche/esecuzioni musicali)TG (eventi/manifestazioni/informazioni/progetti/uscite/attività)Laboratorio di scrittura (detti/massime/barzellette)Pubblicità/spotProgramma di cucina (regionale/nazionale/internazionale)Favole/mitiDediche musicali a richiesta/intrattenimento (previa richiesta SIAE)TelefonateTalk showInterviste impossibili (a tema storico)Cronaca di un viaggio fantasticoRacconti onomatopeiciI tempi di registrazione:Infanzia: 2/3 minuti;Primaria: 4/5 minuti;Secondaria di primo grado: 10/12 minuti.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

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Il monitoraggio del progetto avverrà con: la realizzazione periodica di trasmissioni radio in diretta o in differita da parte di tutti gli ordini di scuola la somministrazione periodica agli interessati di questionari sul gradimento del progetto la rilevazione dello stato di avanzamento del progetto a cura del referente l’analisi dei risultati la comunicazione dei risultati al Collegio.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

•Incontri del gruppo del PDM•Aggiornamento sullo stato di avanzamento delle varie fasi del progetto•Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi e dell’architettura complessiva del progetto•Analisi dei punti di criticità emersi•Elaborazione di eventuali soluzioni

TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano

Progetto Risultati attesi Risultati Ottenuti**da compilare a fine delle attività

Radio WEB Realizzare un laboratorio di comunicazione esperimentare linguaggi multimediali- Rendere autonomi e competenti alunni edocenti sulle competenze comunicative/digitali.- Co-costruire contenuti didattici- Diffondere contenuti didattici attraverso il web

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Titolo del progetto: Mens sana in corpore sano

Responsabile Del progetto : BudassiData prevista di attuazione definitiva:2018La prima fase del progetto sarà conclusa nell’A.S. 2015/2016

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Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)

In linea In ritardo In grave ritardo

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Si è ritenuto di progettare un percorso comune che parte dall' inserimento dei bambini dai tre ai quattordici anni comprendendo i vari ordini di scuola che vanno dalla scuola dell' infanzia alla secondaria di primo grado.L’esperienza delle pratiche nell’area percettivo-motoria, finalizzata alla coscienza e al controllo del proprio corpo, consente la maturazione della persona in fase evolutiva e permette l’autogestione del proprio benessere psicofisico nelle fasi della vita, tanto da connotarsi come aspetto preventivo e come contributo al superamento di molteplici problematiche personali.La centralità del corpo e del movimento del curricolo della scuola di base rappresenta, quindi, momento favorevole allo sviluppo ed al potenziamento di competenze di diversi ambiti del sapere, che debbono essere tradotti in obiettivi formativi irrinunciabili.

2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.

Alunni e docenti dei tre ordini di scuola

ATTIVITA’ OBIETTIVI (Risultati Attesi)

SCUOLA DELL' INFANZIA: attività ludiche e psicomotorie.SCUOLA PRIMARIA :attività ludiche e di avviamento alle discipline sportive (Minivolley e minibasket).SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: attività natatoria per la creazionedi una squadra di pallanuoto che rappresenti l'ISTITUTO.La scelta è ricaduta sulle suddette attività considerando gli obiettivi generali, le specificità dei vari ordini di scuola e le strutture presenti come ad esempio la piscina comunale ubicata nel plesso della scuola secondaria di primo grado, raggiungibile direttamente dalla palestra attraverso una scala interna. La struttura è stata ristrutturata in modo di consentire facilmente l' accesso e l'entrata in acqua agli alunni con problemi di deambulazione.

Sviluppare e potenziare, attraverso l’esperienza diretta, la capacità di percezione del corpo, in relazioni alle dimensioni spazio temporali;

organizzare il movimento in modo coordinato in funzione di uno scopoper arrivare all’esecuzione di movimenti complessi anche attraverso l’acquisizione di tecniche sportive;

acquisire e migliorare capacità espressivo creative; compiere movimenti semplici e complessi in situazioni diversificate; saper partecipare a giochi di regole e pre - sportivi; compiere movimenti combinati; sviluppare e rafforzare le abilità motorie in un clima non competitivo avvicinarsi alle prime forme di avviamento allo sport .

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Livello di priorità:6

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Educare al fair- play.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuolaLo scopo principale del progetto è quello di potenziare la continuità tra i tre ordini di scuola, attraverso un approccio sportivo, per seguire le fondamentalitappe dello sviluppo delle competenze motorie dalla scuola dell' infanzia alla scuola secondaria di I grado si intende privilegiare attività di tipo laboratoriale checontribuiscano al raggiungimento degli obiettivi formativi legati anche alla sfera affettiva e relazionale attraverso attività fortemente inclusive e trasversali.

AttivitàResponsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempi

Elaborazione Strategie BUDASSI GF M A M G L A S O N DPredisposizione Argomenti XIncontri in verticale X X X X X XPredisposizione questionari X XAnalisi dei questionari e verifica XElaborazione risultati XRiesame del progetto X

Fase di DO - REALIZZAZiIONE

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia si svolgeranno attività ludiche e psicomotorie. Per la scuola primaria saranno privilegiate attività ludiche e di avviamento alle discipline sportive (Minivolley e minibasket). Per la scuola secondaria di secondo grado, infine, si attuerà un’ attività natatoria per la creazione di una squadra di pallanuoto che rappresenti l'Istituto.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il monitoraggio del progetto avverrà con:• la somministrazione periodica agli interessati di questionari sul gradimento del progetto• la rilevazione dello stato di avanzamento del progetto a cura del referente• l’analisi dei risultati• la comunicazione dei risultati al Collegio

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

• Incontri del gruppo del PDM• Aggiornamento sullo stato di avanzamento delle varie fasi del progetto• Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi e dell’architettura complessiva del progetto• Analisi dei punti di criticità emersi• Elaborazione di eventuali soluzioni

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TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano

Progetto Risultati attesi Risultati Ottenuti**da compilare a fine delle attività

Mens sana in corpore sano Potenziare la continuità tra i tre ordini di scuola,attraverso un approccio sportivo privilegiandoattività di tipo laboratoriale che contribuiscano alraggiungimento degli obiettivi formativi legati anchealla sfera affettiva e relazionale .

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Titolo del progetto: Progetto Screening DSA

Responsabile :Del progetto: Ins . FerruzziData prevista di attuazione definitiva:2018La prima fase del progetto sarà conclusa nell’a.s. 2015/2016

Livello di Priorità :1

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Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)

In linea In ritardo In grave ritardo

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Tale progetto è volto all’individuazione precoce di disturbi specifici di apprendimento e/o difficoltà nel processo di apprendimento nella lettura e nella scrittura, col fine di intervenire in modo efficiente ed efficace per limitare i danni derivanti dalla frustrazione per l’insuccesso scolastico, quali la perdita della motivazione, una negativa percezione del sé e una bassa autostima. Quanto appena enunciato, a partire dalla scuola dell’infanzia, fino alla scuola secondaria di primo grado.2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.•Studenti•Docenti•GenitorI

ATTIVITA’ OBIETTIVI (Risultati Attesi)

INFANZIA – PRIMARIA- SECONDARIA PRIMO GRADO.

ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIAdell’ultimo anno (5 anni)•Uso dell’ IPDA- Questionario osservativo per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento

ALUNNI SCUOLA PRIMARIA•Uso RSR-DSA- Questionario di osservazione sistematica per la rilevazione di difficoltà e disturbi dell’apprendimento.

ALUNNI SCUOLA SEC PRIMO GRADO

•Individuare, decodificare e dare risposta alle problematiche individuali e di gruppo legate a situazioni di disagio, conflitto ed emarginazione.•Prevenire comportamenti a rischio tipici dell’età adolescenziale, facendo leva sulle risorse interne all’individuo e sulla rete relazionale, fin dall’età infantile.•Sostenere il personale docente e le figure genitoriali nell’accompagnare gli alunni nel loro percorso formativo, educativo e scolastico.

•Individuare, con un alto livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo nell’area dei DSA.

•Porre un primo sospetto dell’esistenza di un DSA ed agevolare l’invio dell’alunno presso centri specializzati per la diagnosi.

•Raccogliere la domanda del bacino di utenza , propedeutico alla seconda fase

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I.C. VIA G: MESSINA – ROMA A.S. 2015/2016

•Accoglienza•primo colloquio•intervento

costituita dal colloquio.•Esplorare le problematiche, comprenderne l’entità per poter poi indirizzare l’utenza verso un determinato tipo di intervento.•Intervenire al livello psicologico, sia sull’individuo, su piccoli gruppi, sul gruppo dei pari e sul gruppo classe.•Avviare un feedback con le famiglie, docenti e scuola.•Creare una rete di mutuo scambio con gli enti territoriali di competenza.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

Miglioramenti sulle strategie di intervento nella personalizzazione ed individualizzazione di piani didattici, creando una condivisione sinergica tra scuola- famiglia- ente territoriale.Incremento dei fattori di protezione e riduzione dei fattori di rischio, col fine ultimo di promuovere il benessere scolastico dell’alunno, all’interno di un’ottica ecologica dell’ambiente in cui il discente stesso è inserito.

AttivitàResponsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempi

Elaborazione Strategie Ferruzzi GF M A M G L A S O N DPredisposizione Argomenti XIncontri in verticale X X X X XPredisposizione questionari X XAnalisi dei questionari e verifica XElaborazione risultati XRiesame del progetto X

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Il progetto si attuerà, secondo le seguenti fasi:•Incontro propedeutico tra équipe psicologica e équipe docente•Questionari osservativi da parte dei docenti, con lo scopo di conferire all’osservazione (libera e sistematica), un ruolo il più possibile predittivo rispetto alla possibilità di un successivo sviluppo di difficoltà di apprendimento nei confronti dei discenti.•Acquisizione, conoscenza ed interiorizzazione da parte dei docenti del questionario da somministrare agli alunni.•Consegna delle performance del gruppo classe, all’ équipe PSY Plus Onlus per conseguente scoring.•Feedback PSY Plus Onlus -équipe docente.

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I.C. VIA G: MESSINA – ROMA A.S. 2015/2016

•Feedback scuola –famiglia, laddove sia emersa una necessità di intervento personalizzato nei confronti di un determinato alunno.A.S. 2018/2019•Analisi e valutazione finale della ricaduta didattico-educativa del progetto•Individuazione di di aspetti e momenti particolarmente significativi del processo per eventuali implementazioni e attualizzazioni•Valutazione dell’opportunità di riproporre e/o modificare il progetto in anni successivi.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il monitoraggio del progetto avverrà con:•la somministrazione periodica agli interessati di questionari sul gradimento del progetto•la rilevazione dello stato di avanzamento del progetto a cura del referente•l’analisi dei risultati•la comunicazione dei risultati al Collegio

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

•Incontri del gruppo del PDM•Aggiornamento sullo stato di avanzamento delle varie fasi del progetto•Rielaborazione degli obiettivi, dei tempi e dell’architettura complessiva del progetto•Analisi dei punti di criticità emersi•Elaborazione di eventuali soluzioni

TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano

Progetto Risultati attesi Risultati Ottenuti**da compilare a fine delle attività

Progetto Screening DSA Individuazione precoce di disturbi specifici diapprendimento e/o difficoltà nel processo diapprendimento nella lettura e nella scrittura, colfine di intervenire in modo efficiente ed efficace perlimitare i danni derivanti dalla frustrazione perl’insuccesso scolastico.

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